Interpretazione del diritto
1. Problemi linguistici:
distinzione:
- Significante/significato = non c’è significato oggettivo
- Significato/riferimento = rapporto astratto/concreto
(con riferimento al fruitore)
Perché non c’è significato oggettivo = significati non sono
immanenti al significante, non risiedono nelle parole né
negli enunciati, ma sono un fatto mentale dei fruitori
Vi può essere condivisione di significati (significanti
suscitano stessi fatti mentali = rappresentazioni) =
significato è univoco
Se manca condivisione = significato è ambiguo
Ambiguità è del significante
Significante/riferimento = astrattezza (incompiutezza) e
vaghezza (indeterminatezza) del significato
- ruolo dei contesti discorsivi (lessico e grammatica) e
situazionali (del fruitore)
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2. Interpretazione alla luce delle disposizioni del c.c.
- Art. 12 disp. preliminari, primo comma: “nell’applicare la
legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello
fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la
connessione di esse, e dalla intenzione del legislatore”
Interpretazione dei contratti:
- art. 1362: comune intenzione delle parti, non limitarsi al
senso letterale delle parole
art. 1363: clausole si interpretano le une per mezzo delle
altre, attribuendo a ciascuna il senso che risulta dal
complesso dell’atto
art. 1364: contratto non comprende che gli oggetti sui quali
le parti si sono proposte di contrattare
art. 1365: quando si è espresso un caso al fine di spiegare
un patto, non si presumono esclusi i casi non espressi, ai
quali, secondo ragione, si può estendere lo stesso patto
art. 1367: nel dubbio, contratto e clausole devono
interpretarsi nel senso in cui possono avere qualche effetto
art. 1368: clausole ambigue s’interpretano secondo ciò che
si pratica nel luogo
art. 1369: le espressioni che possono avere più sensi
devono …essere intese nel senso più conveniente alla
natura e oggetto del contratto
COSA NE DERIVA:
1. parole hanno significato letterale variabile a seconda
della loro combinazione (artt. 12, 1362, 1363)
2. significato può essere dubbio, ambiguo e plurimo
(1367, 68, 69)
3. significato può non corrispondere all’intenzione (12,
1362, 64, 65)
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- Significato è effetto rappresentativo sul fruitore =
significato proprio e senso letterale non sono immanenti
alle parole
Vi può essere significato condiviso: dipende da usi
linguistici, struttura dell’enunciato (es. sogg. - verbo complemento) situazione del fruitore
- Enunciati dubbi o ambigui: dipendono da usi, struttura,
situazione
- significato plurimo = (es. calcio) dipende da pluralità di
usi consolidati
- intenzione = fare illazioni sulla intenzione (cioè non solo
rappresentazioni)
TARELLO: idea tradizionale di interpretazione =
comprensione del significato dell’enunciato sulla base di
regole o canoni
E’ idea limitata: interpretazione non è solo effetto
rappresentativo (significato) più effetto illativo
(intenzione)
ma è più ampia e varia elaborazione = vedi analogia, vedi
clausole che possano avere qualche effetto, senso
conveniente alla natura del contratto, equo
contemperamento degli interessi, principio della buona
fede, ecc.
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3. Interpretazione come attività e risultato
- formulata da A. Ross
- differenza interpretazione e integrazione del diritto
(introduce nuova direttiva) = difficile da tracciare
4. Tipi di interpretazione
a) a seconda dei soggetti
- autentica = fatta dal medesimo organo che ha emesso il
testo giuridico (legislatore se legge); è nuova prescrizione
- giurisprudenziale = fatta dai giudici
- dottrinale = fatta dai giuristi
b) a seconda dei modi
- letterale = si attiene al “significato proprio delle parole
secondo la connessione di esse” (art. 12 Disposizioni
preliminari al c.c., primo comma) = fruizione in funzione
semantico-rappresentativa
- sistematica = interprete tiene conto non solo singola
disposizione, ma anche del contenuto di tutte le altre su
presupposto coerenza dell’ordinamento
da disposizione a istituto a ramo a sistema
- logica = tiene conto della intenzione del legislatore (art.
12 Disposizioni preliminari al c.c., primo comma)
è extratestuale
utilizzo tre argomenti per determinare intenzione:
- storico (legislatore conservatore) = legislatore che non si
discosta dallo spirito che ha tradizionalmente informato la
natura dell’istituto giuridico
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- teleologico (legislatore provvisto di fini) = legislatore
dispone una disciplina utile per ogni futuro sviluppo della
società al di là della situazione di emanazione (è
interpretazione storico-evolutiva = il legislatore non muore
mai)
- economico (legislatore non ridondante) = legislatore
non intende ripetersi ed è consapevole di tutto il diritto
esistente
- ricorso ai lavori preparatori
c) a seconda dei risultati
- dichiarativa = idem dixit quam voluit
- restrittiva = potius dixit quam voluit (tramite int.
sistematica e logica)
- estensiva = minus dixit quam voluit (tramite int.
sistematica e logica)
differenza tra int. estensiva (risultato) e analogia (metodo
o attività che opera in presenza di una lacuna): è differenza
di risultati
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