La Mole Le dimensioni e il peso di un atomo sono infinitamente piccoli e quindi qualunque peso di un elemento o molecola ne contiene un numero enorme. Si rende necessario una unità di misura conveniente per descrivere un tale numero di atomi o molecole. L’unita SI per il numero di oggetti è la Mole ChimicaGenerale_lezione2 1 Mole e Numero di Avocadro La Mole è definita come la quantità di sostanza contenente tante parti (atomi, molecole o altre particelle) quanti sono gli atomi contenuti in 0.012 Kg esatti di carbonio 12 puro. Questo numero ha un valore di 6.0221415 x 1023 ed è chiamato numero di Avogadro. La massa di una mole di atomi di un elemento puro espressa in grammi è numericamente uguale al peso atomico di quell’elemento espresso in unità di massa atomiche. ChimicaGenerale_lezione2 2 Peso Formula e Peso Molecolare Il peso formula (PF), espresso in unità di massa atomiche, di una sostanza è dato da alla somma dei pesi atomici degli elementi presenti ognuno moltiplicato per il numero di volte in cui l’elemento appare nella formula. ChimicaGenerale_lezione2 3 Peso Molecolare ll termine “peso formula“ è usato sia per le sostanze ioniche che quelle molecolari. Quando si hanno specie che esistono in forma di molecole distinte si usa il termine peso molecolare. ChimicaGenerale_lezione2 4 Esempi numerici Calcolare il peso formula del Na2 CO3: PANa 23.0 uma PAC 12.0 uma PAO 16.0 uma PF = 23.0x2 + 12.0 + 16.0x3 = 106 uma ChimicaGenerale_lezione2 5 Conversioni Moli x massa molare= grammi grammi/massa molare= moli dove per massa molare si intende PF o PM espresso in g/mol ChimicaGenerale_lezione2 6 ChimicaGenerale_lezione2 7 Esempi 0.35 mol di alluminio a quanti grammi corrispondono? 0.35 mol x 27.0 g/mol = 9.5 g 95.35 g di ferro a quante moli corrispondono? 95.35 g / 55.85 g/mol= 1,707 mol ChimicaGenerale_lezione2 8 Esempio Ho 16.5g di acido ossalico, H2C2O4 A quante moli corrisponde il campione? Quante molecole di acido sono presenti? Quanti atomi C? Qual'è la massa di 1 molecola di acido ossalico? ChimicaGenerale_lezione2 9 Risposte 2mol H per mol H2C2O4 (2 x 1.008 g/mol) = 2.016 g H per mol H2C2O4 2mol C per mol H2C2O4 (2 x 12.01 g/mol) = 24.02 g C per mol H2C2O4 4mol O per mol H2C2O4 (4 x 16.00 g/mol) = 64.00 g O per mol H2C2O4 PM= (2.016+24.02+64.00) = 90.04 g/mol Moli= g/PM=16.5 g / 90.0 g/mol = 0.183 mol di H2C2O4 N°molecole = moli /n°avocadro = 0.183 mol / (6.022x1023 molecole/mol) = 1.10 x1023 molecole N°atomi C= N°molecole x 2= (1.10 x1023 molecole)x (2 atomi C/molecola)= 2.20 x1023 atomi C Massa di una molecola= PM/n°avocadro= (90.04 g/mol)/(6.0221 x 1023 molecole/mol) = 1.495 x10-22 g/molecola ChimicaGenerale_lezione2 10 REAZIONI CHIMICHE Una reazione chimica è una trasformazione della materia che avviene senza variazioni misurabili di massa, in cui uno o più reagenti iniziali modificano la loro struttura e composizione originaria per generare i prodotti. ChimicaGenerale_lezione3 11 Esempi di processi in cui intervengono reazioni chimiche corrosione del ferro a ruggine (che è composta da ossidi di ferro); combustione del metano o altri combustibili (il metano con l'ossigeno si trasforma in anidride carbonica e vapore acqueo); digestione (gli alimenti sono decomposti dai succhi gastrici in sostanze chimiche assimilabili dall'organismo) ChimicaGenerale_lezione3 12 Premesse Le reazioni chimiche non provocano un cambiamento di natura della materia, perché: non influenzano i suoi costituenti fondamentali (gli atomi) ma solo la maniera in cui sono aggregati in molecole; non influenzano nemmeno l'aggregazione di molecole simili→ quindi le trasformazioni puramente fisiche, come i cambiamenti di stato, l'usura e l'erosione, la frattura, ecc. non sono reazioni chimiche. Allo stesso modo, non fanno parte delle reazioni chimiche le trasformazioni dei nuclei atomici, cioè le reazioni nucleari, che vengono studiate dalla chimica nucleare. ChimicaGenerale_lezione3 13 Le Reazioni chimiche riguardano esclusivamente le variazioni dei legami tra gli atomi (legame covalente, legame ionico, legame metallico). ChimicaGenerale_lezione3 14 Reazioni e Calore Una reazione può sviluppare calore, in tal caso è detta esotermica, o assorbire calore, ed essere quindi endotermica. ChimicaGenerale_lezione3 15 Reazioni Esotermiche o Endotermiche Una reazione esotermica è una reazione che comporta un trasferimento di calore dal sistema all'ambiente. Una reazione endotermica è una reazione che comporta un trasferimento di calore dall'ambiente al sistema. Necessita dunque di energia esterna per procedere. ChimicaGenerale_lezione3 16 Reagenti e prodotti I composti chimici presenti all'inizio della reazione sono detti reagenti, quelli che si ottengono alla fine della reazione sono invece i prodotti di reazione. Una reazione non può avere luogo, o viene rallentata fino a fermarsi o addirittura a regredire se non è soddisfatta una serie di condizioni, come presenza dei reagenti in misura adeguata e condizioni di temperatura, pressione e luce, adatte alla specifica reazione. ChimicaGenerale_lezione3 17 Equazione Chimica I fenomeni che hanno luogo durante una reazione chimica vengono rappresentati mediante una equazione chimica. Un'equazione chimica è scritta in maniera simile ad un'equazione matematica, ed in essa compaiono due membri ChimicaGenerale_lezione3 18 Reagenti e prodotti al primo membro (cioè a sinistra della freccia o altro simbolo di reazione) compaiono i reagenti, al secondo membro (cioè a destra della freccia o altro simbolo di reazione) stanno i prodotti. si specifica per ogni composto lo stato fisico (s), (l) o (g) tra parentesi ChimicaGenerale_lezione3 19 Bilanciamento delle masse Dal postulato fondamentale di Lavoisier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma, ne deriva necessariamente che la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti di reazione. Siccome la materia è costituita da atomi, il numero degli atomi a destra e a sinistra dell'equazione deve restare invariato. ChimicaGenerale_lezione3 20 Stechiometria Per avere ugual numero di atomi a destra e a sinistra dell'equazione chimica si fa uso dei “coefficienti stechiometrici” La relazione tra quantità di prodotti e reagenti in una reazione chimica è chiamata “stechiometria” ChimicaGenerale_lezione3 21 ChimicaGenerale_lezione3 22 Esempio: combustione del propano C3H8(g) +O2(g) → CO2(g) + H2O(l) eq. non bilanciata Stadio1. Bilanciare gli atomi di C (scelgo di partire dall'elemento presente in un solo prodotto quando possibile) 3 atomi di C tra i reagenti→servono 3 atomi di C tra i prodotti quindi → 3CO2 Stadio2. Bilanciare gli atomi di H Tra reagenti ho 8 atomi di H, quindi ne servono 8 tra i prodotti, ma l'acqua ne ha 2 → 4 H2O Stadio3. Bilanciare gli atomi di O Nei reagenti ho 2 atomi di O, ma nei prodotti sono vincolato ad avere 4H2O e 3CO2, ovvero 4+6=10 atomi di O → nei reagenti avrò 5O2 Stadio4. Verifica del bilanciamento di atomi di ciascun elemento C3H8(g) + 5O2(g) → 3CO2(g) + 4H2O(l) ChimicaGenerale_lezione3 eq. bilanciata 23 Equilibrio chimico Le reazioni chimiche possono essere reversibili o irreversibili. Nella maggior parte dei casi le reazioni chimiche sono trasformazioni reversibili e si ha un equilibrio dinamico tra formazione dei prodotti e riconversione in reagenti Questo sistema in equilibrio dinamico viene indicato usando una doppia freccia ChimicaGenerale_lezione3 24 Reversibilità Per alcune reazioni il guadagno di energia avuto formando i prodotti è minimo, e perciò è possibile anche la reazione inversa Es.: 2H2O ⇌ H3O++OHIn questi casi il sistema evolve in generale verso un equilibrio dinamico, ossia il numero di molecole che reagiscono in un senso è compensato dal numero di molecole che reagiscono nell'altro. ChimicaGenerale_lezione3 25 Formazione di ammoniaca in fase gassosa ChimicaGenerale_lezione3 26 Stalattiti e stalagmiti Sono costituite da CaCO3 Se l'acqua che scorre attraverso il calcare contiene CO 2 disciolta si avrà la dissoluzione del minerale e formazione della soluzione acquosa di Ca(HCO3)2 CaCO3 (s)+ CO2(aq) + H2O (l) → Ca(HCO3)2 (aq) Se nella grotta arriva acqua ricca di minerale accade l'inverso: si sviluppa CO2(g) e si deposita CaCO3 (s) Ca(HCO3)2 (aq) → CaCO3(s) + CO2(g) + H2O(l) ChimicaGenerale_lezione3 27 ChimicaGenerale_lezione3 28 ChimicaGenerale_lezione3 29 Bilanciamento delle cariche Oltre al bilanciamento delle masse, nelle equazioni chimiche deve essere soddisfatto il bilanciamento delle cariche. Le reazioni chimiche infatti possono avvenire anche tra specie chimiche cariche elettricamente, gli ioni. ChimicaGenerale_lezione3 30 Esempio. Autoionizzazione dell'acqua 2H2O ⇌ H3O++OHConsiderando i coefficienti stechiometrici, il bilancio delle cariche in questo caso può essere scritto come: 2×(0) = (+1) + (-1) ovvero: 0=0 Per cui si ha l'uguaglianza della somma delle cariche che competono ai reagenti rispetto alla somma delle cariche che competono ai prodotti, come deve essere. ChimicaGenerale_lezione3 31 Reazioni e stati della materia Un altro parametro importante è la fase in cui si trovano i reagenti. Da questo punto di vista le reazioni maggiormente favorite sono quelle in fase gassosa o liquida, dove i reagenti sono mescolati tra loro e possono facilmente venire a contatto (reazioni in fase omogenea) ChimicaGenerale_lezione3 32 Reazioni e stati della materia In tutti gli altri casi, cioè per reazioni tra: un solido e un gas; un solido e un liquido; un solido e un solido; un liquido e un gas; due liquidi immiscibili; (reazioni in fase eterogenea), la reazione può aver luogo esclusivamente nei punti di contatto tra le due fasi, quindi sarà più veloce se i reagenti vengono dispersi l'uno nell'altro ChimicaGenerale_lezione3 33 Reazioni in soluzione Soluzione: miscela omogenea di 2 o più sostanze il solvente è il mezzo in cui è sciolta l'altra sostanza il soluto ChimicaGenerale_lezione3 34 Alcune tipi di reazioni comuni Reazioni di precipitazione Reazioni acido-base Reazioni che sviluppano gas Reazioni di ossidoriduzione ChimicaGenerale_lezione3 35 L'acqua La molecola d'acqua presenta un estremità parzialmente carica negativamente (atomo O) e un'altra carica positivamente (atomi H) δ − δ δ + ChimicaGenerale_lezione3 36 + Il solvente acqua La polarità dell'acqua le consente di interagire si con cationi che con anioni, perciò è un ottimo solvente per i composti ionici Gli ioni circondati da molecole di acqua sono liberi di muoversi in soluzione ChimicaGenerale_lezione3 37 Elettroliti e non elettroliti Tutti i composti ionici solubili in acqua sono elettroliti ovvero sono capaci di condurre corrente elettrica La maggior parte di composti molecolari che si sciolgono in acqua sono non elettroliti ChimicaGenerale_lezione3 38 Solubilità Composti ionici solubili in acqua: sali di Na+, K+, NH4+ Sali di nitrati clorati, perclorati, acetati Alogenuri(eccezioni con Ag+, Hg2+2, Pb2+) solfati(Ca2+, Sr2+, Ba2+, Pb2+, Ag+) Composti ionici insolubili in acqua: Carbonati, fosfati,ossalati, cromati, solfuri (cationi di metalli alcalini, sali di NH4+) Ossidi e idrossidi di metalli (idrossidi di metalli alcalini) ChimicaGenerale_lezione3 39 Precipitazione Una reazione di precipitazione produce un composto insolubile in acqua chiamato precipitato I reagenti sono di solito composti ionici solubili in acqua , una volta sciolti si dissociano in ioni , cationi e anioni La precipitazione avviene se il catione di un composto e l'anione di un altro si incontrano e formano un composto insolubile (reazione di scambio) ChimicaGenerale_lezione3 40 AgNO3(aq) + KCl(aq) → AgCl(s) + KNO3(aq) ChimicaGenerale_lezione3 41 Reazioni Ioniche complete e nette Equazione ionica completa Ag+(aq) +NO-3(aq) + K+(aq) + Cl-(aq) → AgCl(s) + K+(aq) + NO-3(aq) Equazione ionica netta Ag+(aq) + Cl-(aq) → AgCl(s) ChimicaGenerale_lezione3 42 Reazioni acido-base Reazioni che coinvolgono un acido e una base La definizione di questi due concetti, acido e base, è diversa a seconda della teoria utilizzata per definire e modellizzare questo tipo di reazione. ChimicaGenerale_lezione3 43 Teoria di Arrhenius Acido: sostanza che sciolta in acqua ne aumenta la concentrazione di ioni idrogeno H+ Base: sostanza che sciolta in acqua ne aumenta la concentrazione di OH acido+ base → sale +acqua HCl + NaOH → NaCl+ H2O ChimicaGenerale_lezione3 44 Reazioni acido base in acqua Acido+base → sale +acqua es. HCl+NaOH → NaCl+H2O Ossido di non metallo +acqua → acido es. CO2+H2O → H2CO3 Ossidi di metalli + acqua → idrossido es. CaO+H2O → Ca(OH)2 ChimicaGenerale_lezione3 45 ChimicaGenerale_lezione3 46 Reazioni che sviluppano gas ChimicaGenerale_lezione3 47 Reazioni che sviluppano gas ESEMPIO: reazione tra bicarbonato di sodio e acido acetico, con produzione di acetato di sodio CH3COOH + NaHCO3 ⇄ CH3COONa + H2O + CO2 ESEMPIO: campione di acido cloridrico (HCl) che rilascia vapori che reagiscono con vapori di ammoniaca (NH3), producendo un fumo bianco di cloruro d'ammonio (NH4)Cl ChimicaGenerale_lezione3 48 CaCO3+CH3COOH ChimicaGenerale_lezione3 49 Reazioni redox Una reazione viene detta di ossidoriduzione (o redox) se durante il suo svolgimento alcune specie chimiche modificano il proprio numero di ossidazione ChimicaGenerale_lezione3 50 Redox Il termine redox è composto da due distinti processi, una riduzione (reduction) e una ossidazione (oxidation). Ossidazione: descrive la perdita di elettroni da una molecola, atomo o ione e quindi aumenta il suo numero di ossidazione. Riduzione: descrive l'acquisizione di elettroni da una molecola, atomo o ione e quindi diminuisce il suo numero di ossidazione. ChimicaGenerale_lezione3 51 Trasferimento di elettroni Riduzione Ossidante + e- → prodotto (la specie guadagna elettroni, il suo numero di ossidazione diminuisce) Ossidazione Riducente → prodotto + e(la specie perde elettroni, il suo numero di ossidazione aumenta) ChimicaGenerale_lezione3 52 Pile Se i reagenti vengono mantenuti opportunamente separati e posti in contatto solo tramite materiali conduttori, allora è possibile intercettare il flusso di elettroni e sfruttarlo per produrre una corrente elettrica continua il cui potenziale dipende dalla reazione tra i reagenti stessi. ChimicaGenerale_lezione3 53 Redox spontanee e forzate Una reazione di ossidoriduzione può avvenire spontaneamente o essere forzata in senso inverso tramite l'applicazione di una corrente elettrica continua di opportuno potenziale. Questo fenomeno è ampiamente sfruttato nelle pile ricaricabili e nelle batterie per autotrazione - che fungono da accumulatori di energia elettrica sotto forma di energia chimica - nonché nell'elettrolisi delle sostanze. ChimicaGenerale_lezione3 54 Redox in processi biochimici Le reazioni di ossidoriduzione sono estremamente diffuse, sia nella produzione di composti chimici che nell'analisi chimica, nonché alla base di moltissimi processi biochimici essenziali alla vita: un esempio è la respirazione. ChimicaGenerale_lezione3 55 La redox tra etanolo e dicromato è alla base del test usata nell'analisi dell'alito ChimicaGenerale_lezione3 56 ChimicaGenerale_lezione3 57 Numeri di ossidazione Conoscere i numeri di ossidazione degli elementi dei composti coinvolti in una reazione consente di distinguere le reazioni di ossido-riduzione (redox) dalle normali reazioni di scambio: nelle prime i numeri di ossidazione degli elementi cambiano, nelle seconde no. Il numero o stato di ossidazione di un elemento chimico in un composto è definito come il numero di elettroni ceduti o acquisiti virtualmente durante la formazione di un altro composto. ChimicaGenerale_lezione3 58 Quando due atomi vengono uniti da un legame, gli elettroni si considerano virtualmente acquisiti da quello a maggiore elettronegatività. La somma algebrica dei numeri di ossidazione è 0 per una molecola neutra o coincide con la carica complessiva totale nel caso di uno ione. ChimicaGenerale_lezione3 59 Bilanciamento con metodo ionico-elettronico scrivere i numeri di ossidazione delle specie chimiche per individuare chi si ossida e chi si riduce; dissociare le sostanze elettroliti e prenderle in considerazione così come realmente si trovano in soluzione; bilanciare la valenza dell'elemento mediante l'aggiunta di elettroni; bilanciare la carica dello ione mediante l'aggiunta di ioni H+ (se si è in ambiente acido) oppure di OH- (se si è in ambiente basico); bilanciare la massa degli idrogeni con l'aggiunta di H2O; moltiplicare le reazioni di ossidazione per il numero di elettroni della riduzione e viceversa; sommare le due semireazioni facendo il minimo comune multiplo degli elettroni in modo che possano essere semplificati dal calcolo; se necessario, effettuare il bilanciamento degli ossigeni. ChimicaGenerale_lezione3 60