54 Focus on... EFFICACIA DI UN TRATTAMENTO CON UN SOSTITUTO LACRIMALE A BASE DI IPROMELLOSA 0,5% ED AMINOACIDI, NELLA RIDUZIONE DELLA CHERATOPATIA DA ACCUMULO, SECONDARIA ALLA TERAPIA SISTEMICA CON AMIODARONE Giancarlo Albioni Specialista oftalmologo territoriale, Roma Introduzione L‘amiodarone è un potente antiaritmico ed antifibrillatorio caratterizzato da frequenti effetti collaterali in vari organi come la tiroide, i polmoni, lo stesso cuore, la pelle e l’occhio. Il metabolita attivo è il mono-N-desetilamiodarone. A livello oculare, caratteristici sono i depositi corneali nel 98% dei casi dopo 4 mesi con concentrazione plasmatica di almeno 1.2 g/ml. L’amiodarone si accumula nelle ghiandole lacrimali ove viene escreto, formando delle inclusioni lisosomiali multilamellari nell’epitelio e nello stroma corneale; esistono raramente depositi anche a livello del cristallino, dell’iride, della retina e del nervo ottico. Alla biomicroscopia si apprezzano microdepositi lineari al di sotto dell’epitelio corneale di colore marrone chiaro, bilaterali e simmetrici. La tesaurismosi si suddivide in tre stadi: Primo stadio: depositi lineari inferiori semplici; Secondo stadio: aggiunta di arborizzazioni “a baffo di gatto”; Terzo stadio: forma di “vortice” interessante l’asse visivo. La sintomatologia non è frequente con fotofobia, aloni, visione a volte offuscata ed acuità visiva sempre buona. La sospensione del farmaco fa scomparire i depositi entro 3-20 mesi. Metodi Il criterio di inclusione dei pazienti si è basato sui seguenti parametri: 1. terapie da almeno un anno con amiodarone per aritmie importanti (soprattutto fibrillazioni); 2. esclusione di pazienti con patologie corneocongiuntivali o glaucoma; 3. valutazione anamnestica oculo internistica per eliminare falsi positivi o negativi collegati alla tesaurismosi amiloidea dei depositi. Si è utilizzato un sostituto lacrimale a base di ipromellosa allo 0,50% con aminoacidi, per la sua caratteristica lubrificazione e protezione dallo stress, con un dosaggio di 3 volte al dì per cicli di tre mesi con relativo controllo e prolungamento della stessa terapia per almeno un anno. L’esigenza di praticare una semplice terapia nasce dal bisogno di venire incontro alle esigenze dei cardiologi, che spesso non riescono a trovare un altro antiaritmico della stessa efficacia, per cui si è cercato di limitare i microdepositi corneali. Ciò non toglie che alcuni pazienti dello studio siano stati esclusi per il sopraggiungere di effetti collaterali più gravi tiroidei o polmonari con relativa sospensione del farmaco. Sono stati arruolati circa 50 pazienti negli ultimi 4 anni con verifica periodica ogni tre mesi sia dal punto di vista biomicroscopico-fotografico (metodo pratico nella routine quotidiana) che internistico: si sono suddivisi i pazienti in 40 patologici (25 donne e 15 uomini con età dai 48 agli 85 anni) e 10 di controllo (6 uomini e 4 donne dai 60 agli 81 anni) non trattati. Valori da 1 a 0 16 Valori da 2 a 1 15 Valori da 2 a 0 3 Valori invariati 4 Recidive 2 Le patologie concomitanti sono state cataratte non avanzate ed iniziali retinopatie ipertensive. Il visus è variato tra i 5/10 ed i 10/10. 55 Focus on... Si è, inoltre, cercato di verificare, nel modo più oggettivo possibile, il risultato, valutando i depositi del campione patologico con valori numerici ( da 0 a 2 in base allo stadio) rapportati alle patologie concomitanti ed al visus. Risultati I risultati sono stati molto incoraggianti, addirittura con depositi prima presenti e poi quasi assenti o almeno stazionari, come si può vedere dalla tabella e dalle immagini, mentre la compliance dei pazienti è stata molto soddisfacente. Conclusioni La semplicità della terapia associata ai buoni risultati fanno consigliare questo collirio all’ipromellosa allo 0,5% con aminoacidi, realizzando il desiderio di tutti i cardiologi, cioè quello di non sospendere un farmaco efficace, soprattutto se antiaritmico. Acuità visiva gruppo trattato Bibliografia Fraunfelder FT. Drug-induced ocular Cappiello E. Amiodarone: interazioni side effects and drug interactions. farmacologiche ed effetti collaterali. Fifth edition, 2001, Butterworth- Ital Hearth J 2001;suppl.5:59S-81S Heinemann publisher Moorthy RS, Valluri S. Ocular toxicity associared with systemic drug therapy. Curr Opin Opththalmology 1999;10:328-446 OD OS T0 7,7 7,7 T1 7,9 7,9