Progetto M.O.S.K.A.
Cosa si muove la Terra o il Sole?
Approfondimento
CLAUDIO TOLOMEO E NICOLA COPERNICO:
DUE TORIE A CONFRONTO
Claudio Tolomeo (circa 85-165 d.C.) fu astronomo, matematico e geografo.
Il modello tolemaico o geocentrico era il seguente:
L’Universo era formato da nove sfere concentriche di cristallo e su di esse vi
erano incastonati il Sole ed i sei pianeti allora conosciuti.
La successione delle sfere era: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove,
Saturno.
L’ottava sfera era quella delle Stelle Fisse, la nona quella della Divina
Armonia.
La Terra era uno sferoide situato nel centro .
La Terra non era dotata di alcun movimento: era ferma nella sua posizione
centrale.
La sfera della Luna divideva l’Universo in due parti:
il mondo sub lunare , imperfetto di cui faceva parte la Terra
il mondo delle sfere celesti, il regno della perfezione, all’esterno della sfera
lunare.
Le leggi che li regolavano erano diverse e sfuggivano all’intelletto umano.
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Questa concezione venne messa in dubbio nel 1543 dal grande astronomo polacco
Nicola Copernico che, con argomenti convincenti, aveva spiegato che tutti i
movimenti celesti sarebbero risultati semplici se si fosse pensato che il Sole e non la
Terra, era il centro dell’Universo.
Il modello copernicano o eliocentrico era il seguente:
Le orbite descritte dai pianeti attorno al Sole erano cerchi, figura ritenuta perfetta.
Tuttavia agli inizi del ‘600 Copernico era ancora sconosciuto.
Tra coloro che conoscevano la teoria copernicana vi era anche il giovane Galileo
Galilei, perché gli sembrava in accordo con la supposta regolarità della Natura che
egli andava cercando.
Grazie a Galileo Galilei ed all’invenzione del suo cannocchiale, si potè confermare
l’ipotesi di Copernico con i fatti.
La teoria eliocentrica ed il modello copernicano venne accettato da tutti: il Sole era
al centro dell’Universo e la Terra diveniva un pianeta come tutti gli altri
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L’astronomo Giovanni Keplero (1571-1630) dimostrò che le orbite
dei pianeti sono ellittiche e che il Sole occupa uno dei due fuochi.
Riflettendo sulla legge della caduta dei gravi trovata da Galileo e sulla forma delle
orbite osservata da Keplero, Isacco Newton giunse a scoprire la legge di
gravitazione universale:
il Sole e i pianeti si attraggono con una forza che dipende dalle loro masse e che
diminuisce con la distanza dal Sole.
La grande unificazione apportata da Newton ha quindi arricchito e completato il
modello eliocentrico copernicano, ed ha anche messo in luce la possibile esistenza di
un immenso numero di “sistemi solari” distribuiti nell’Universo.
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