RIVOLUZIONE SCIENTIFICA
-cambia il modo di vedere la natura rispetto ad Aristotele:
la natura non è più soggettiva, ma un ordine oggettivo, studiato con metodo oggettivo
(quantificabile).
-è la natura ad essere matematica per questo usiamo la matematica, si riprendono i concetti antchi di
Pitagora, del Timeo di Platone, di Democrito, e di Ockham.
-disantropomorfizzare  togliere gli aspetti antropomorfi (soggettivi, qualitativi)
-la natura non è legata al caso, ma a un meccanicismo preciso ( causa-effetto), ed al casualismo ( ci
si rifà alle cause di Aristotele, ma solo a quella efficiente, le altre tre: formale, materiale, finale, no).
-no ricerca delle essenze ma le cause efficienti ( eccetto Bacone che si distacca un po’).
-la scienza è un sapere intersoggettivo, non privato come la magia, ma che si basa invece sulla
collaborazione con gli altri scienziati.
-Bacone “sapere è potere”
-cresce la domanda di innovazioni ( per le monarchie per esempio richiesta di armi, e gestione delle
acque) così si mettono insieme due figure: Scienziato e Tecnico( es. Leonardo Da Vinci), senza una
svalutazione della tecnica; architetti = artigiani superiori; le cause sono:
- elemento di genialità ( persone, casi isolati), non sempre tutto voluto;
- esigenze della società ( borghese e mercantile), bisogni sociali.
-distinzione tra origine della dottrina scientifica e genesi  l’idea scientifica può venire fuori da
tutto ( Karl Popper), da qualsiasi ambito, anche extrascientifico.
-nuove idee astronomiche e libera ricerca( prima c’era il principio di autorità), no accettata dalla
chiesa;
-magia e astrologia hanno una concezione del sapere diversa da quella degli scienziati;
-conseguenza nascita della scienza collegata alla riscoperta di un senso pratico-utile, secondo un
programma(bacone, sapere è potere), si collegherà dopo all’illuminismo;
-durante il ‘500 si rinuncia a dogmatizzare la scienza
Rivoluzione astronomica ( da cui nasce quella scientifica)
inizio nel 1593  pubblicazione “rivoluzione dei corpi celesti” di Copernico;
visione dell’universo cambiamento da mondo chiuso a mondo aperto.
Copernico crede ancora che l’universo sia limitato dall’ultima sfera mundi( le sfere sono viste come
materiali, no orbite ideali), concezione ancora antica perché legata a universo chiuso e perché è
arrivato a queste idee dopo che le avevano già intuite( per esempio Spazia, film “Agorà”).
Il passaggio all’universo aperto, infinito si ha con Giordano Bruno, il quale porta a uno sfasamento,
a una crisi dell’uomo che si ritrova senza punti di rifarimento.
Con il sistema tolemaico c’erano problemi a spigare il moto di marte ( moto retrogrado), spiegato
meglio da Eliocentrismo( copernico), partendo dal principio di economia di Occam( meglio il più
semplice) si predilige il secondo. ( le idee di Copernico hanno origine in tutti i suoi predecessori).
Le sfere sfere cristalline, portavano con se della materia.
Osiander (luterano, i luterani erano meno permissivi dei cattolici) pubblica una prefazione alle
opere di Copernico, ma da un’interpretazione diversa  due visioni del copernicanesimo :
- strumentalismo  imposta da Osiander = candidare cop. solo come indagine,
supposizione, no reale, strumento di calcolo, indagine ( non accattata da Copernico),
perdeva così la sua carica rivoluzionaria, si poteva accettare( dalla chiesa);
- realismo  visione come reale concezione del cosmo.
Le obiezioni erano ridicole 1- se la terra si muove perché non lancia in giro le cose nel suo moto
vorticoso?( Galileo : terra si trascina tutto nel suo moto); 2- perché no c’è un vento impetuoso?; 3se una cosa cade non dovrebbe cadere perpendicolare( e questa era l’unica in parte giusta).
Tito Brache : danese che mette insieme un po’ Copernico, un po’ Tolomeo, “ne carne ne pesce”:
il sole gira attorno alla terra, e tutti i pianeti intorno al sole  “stupidaggine”, ma innovazione
perché ha tolto le sfere cristalline.
Copernico diceva che le sfere si muovono di moto perfetto circolare, simile all’immobile( i corpi
fatti di quinta essenza), poi passando per Tico che introduce il concetto di orbita, si arriva a Keplero
e la concezione delle orbite ellittiche e le sue leggi sul moto dei pianeti( tanto più un corpo è vicino
al sole tanto più è attratto tanto più è veloce). Keplero:
- visione geometrica-solida dei pianeti, rifacendosi all’astronomia del Timeo( ultimo
Platone),
- visione più ordinata, più scientifico matematica, va oltre l’intuizione copernicana.
mondo chiuso  mondo aperto
Giordano Bruno non supporta i limiti, confini ( ultima sfera come una prigione) e intuisce che il
cosmo sia infinito, si torna indietro dunque a Democrito. l’universo è decentrato, infinito, forse
infinitamente popolato.