1543-1687 PER INIZIARE… “Se l'uomo vuole cominciare con certezze, allora finirà con dei dubbi; ma se sarà contento di cominciare con dei dubbi, allora finirà con certezze” F.Bacon Indice Definizione; Caratteristiche; I promotori e le relative scoperte; Definizione Con il termine ‘’Rivoluzione scientifica’’ si intende quel sorprendente sviluppo del pensiero scientifico avvenuto fra la pubblicazione dell’opera "De Revolutionibus Orbium Celestium“ di Niccolò Copernico e il libro "Philosophiae naturalis principia mathematica“ di Isaac Newton. In cosa consiste… All’inizio del ‘600, in un periodo grave crisi economica, sociale e politica, si assiste in Europa a un rapido progresso delle scienze che consiste non soltanto nelle scoperte, ma soprattutto nel nuovo metodo adottato, detto per l’appunto “metodo scientifico” . Si passa dal sistema dogmatico tipico della Scolastica alla formazione della vera e propria scienza moderna basata sull’osservazione e sull’effettiva verifica sperimentale del fenomeno. Caratteristiche Concezione della natura come ordine oggettivo e causalmente strutturato di relazioni governate da leggi matematiche, fondate, quindi, sul calcolo e la misura; Infatti, la quantificazione diventa una condizione imprescindibile dello studio sulla natura e un punto di forza del metodo sperimentale inaugurato da Galileo. La conoscenza del fenomeno, essendo verificata, diventa un sapere oggettivo che mette da parte qualsiasi forma di discrezione personale. … … L’obiettivo che gli scienziati di questo periodo si prepongono non è il puro piacere di conoscere (“Conoscere per conoscere”) ma, essendo capaci di scoprire le autentiche relazioni tra i fenomeni, il dominio dell’ambiente circostante. Conoscere le leggi vere e proprie che regolano i fenomeni vuol dire avere la possibilità di controllare tali leggi e strumentalizzarle a vantaggio dell’uomo, da qui il motto di Bacone “Sapere è potere”. Copernico La rivoluzione copernicana, elaborata dall'astronomo polacco Niccolò Copernico nel “Le rivoluzioni dei mondi celesti”, nasce come revisione della teoria astronomica tolemaica, fondata sulla centralità e immobilità della Terra nell'universo e sulla circolarità dei moti dei pianeti, a favore della teoria eliocentrica, che pone il Sole come unico punto di riferimento dei moti dei pianeti. Questa nuova visione del cosmo, pur essendo rivoluzionaria, non cambiava le fondamenta della vecchia immagine dell’universo in quanto l’astronomo polacco concepiva ancora l’universo come sferico, unico e chiuso dal cielo delle stelle fisse. Inoltre non cambiava il principio di differenza qualitativa tra mondo terreno e mondo celeste. Brahe Tycho Brahe fu il cosiddetto inventore del “sistema ticonico” ossia un sistema cosmologico “misto”, a metà strada tra i due opposti di Tolomeo e di Copernico, Tale sistema sosteneva che i pianeti girassero intorno al Sole, mentre il Sole girasse a sua volta intorno alla Terra, che rimaneva al centro dell’universo. Un’altra novità del pensiero di Brahe è la sostituzione delle sfere solide ipotizzate da Tolomeo con orbite che rispecchiano il percorso dei pianeti ma non hanno una realtà materiale. Keplero Keplero era un docente di matematica tedesco, assistente del noto Tycho Brahe, che si dedicò in modo particolare allo studio delle orbite dei pianeti seguendo le orme del maestro. Egli vedeva il Sole al centro del mondo, immagine di Dio padre, con i sei pianeti allora conosciuti disposti intorno ad esso che obbedivano a precise leggi geometrico-matematiche. Da questa concezione matematica derivano le sue famose tre leggi che spiegano ancora oggi il moto dei pianeti. I legge Keplero II legge III legge Galilei Galileo Galilei è lo scienziato più caratterizzante della Rivoluzione scientifica dal momento che al suo nome si associa la nascita del metodo sperimentale ed altre scoperte che si sono rivelate fondamentali anche per la fisica moderna. Il contributo più rilevante nel campo della fisica Galileo lo diede in merito alla dinamica dei corpi, ma anche dal punto di vista astronomico Galileo va ricordato per alcune osservazioni e deduzioni determinanti. Le scoperte astronomiche Le macchie lunari: Galileo osservò le ombre proiettate dalle montagne presenti sulla Luna, smentendo pertanto la presunta perfezione sferica del satellite I satelliti di Giove: scoprendo i satelliti su Giove, pianeta che ruota intorno al Sole, dimostra come anche la Terra abbia la possibilità di ruotare col suo satellite intorno al Sole Le macchie solari: osservando tramite il cannocchiale (strumento già esistente ma da lui perfezionato) la superficie del Sole osservò come ci fossero delle macchie scure che si formavano e scomparivano continuamente; grazie a questa osservazione dimostrò come anche i corpi celesti sono soggetti a cambiamento e alterazione. Le fasi di Venere. Leggi sulla dinamica dei corpi Principio d’inerzia: un corpo permane nel suo stato di quiete o di movimento fino a quando una forza esterna non interviene a interrompere tale stato; Leggi sulla caduta dei gravi: tutti i corpi, indipendentemente dal loro peso e forma, cadono verso il basso con la stessa velocità; Seconda legge della dinamica: le forze applicate ad un corpo determinano su di esso non delle velocità bensì delle accelerazioni Newton Isaac Newton fu lo scienziato che pose fine alla rivoluzione scientifica nel 1687 con l’opera “I principi matematici di filosofia naturale”. Con lui si giunge ad un punto di arrivo della rivoluzione perché si delinea l’immagine definitiva dell’universo che si è soliti chiamare “fisica classica”. Tra le conquiste più importanti ricordiamo: La formulazione del calcolo infinitesimale, in particolare del calcolo della velocità istantanea nei moti a velocità uniformemente variabile: v=lim (Δt→0) Δs/Δt La scoperta e la formulazione della gravitazione universale: F= G Mm/d*2 La distinzione tra massa e peso di un corpo La fissazione dei tre principi che determinano la dinamica dei corpi. 1: Un corpo permane nel suo stato di quiete o di moto fin quando non intervengono forze esterne che perturbano tale stato; 2: F=ma 3: se un corpo A agisce con un forza F su un corpo B, anche il corpo B reagisce sul corpo A con una forza di modulo e direzione uguali ad F, ma di verso opposto : F(a)= - F(b) Realizzato dagli alunni: Francesco Femminella Annamaria Lobosco Gennaro Vanacore Prof.ssa Adriana Rotunno