Remuzzi: anche la politica è già scritta nei nostri geni afe Giuseppe Remuzzi BEDOLIS Tesi Lo scienziato ha presentato alla Libreria Ibs+Libraccio il suo ultimo libro «Siamo geni»: per lui la morale è nel dna ^ ^ ^ B Persino le nostre posizioni politiche, di destra o di sinistra, favorevoli o avverse all'immigrazione, inclini al sì o al no al prossimo referendum costituzionale, potrebbero dipendere dal nostro corredo geneti- co. Lo ha più che ventilato il professor Giuseppe Remuzzi, ieri pomeriggio alla libreria Ibs+Libraccio (via XX settembre, 93) presentando il suo recente «Siamo geni» (Sperling & Kupfer, pp. 198, euro 16). Con lui, davanti a un pubblico insolitamente folto per la presentazione di un libro, il giovane ricercatore cipriota Christos Xinaris, del Dipartimento di Medicina molecolare del Mario Negri di Bergamo. «Sono state studiate le idee politiche dei gemelli identici spiega Remuzzi -: coincidevano nella gran maggioranza dei casi, nonostante differenze educative e ambientali. Cosa che non si può dire dei gemelli eterozigoti. È molto probabile che esista un gene della politica». Anche l'altruismo sarebbe una caratteristica genetica, pur apparendo, superficialmente, tanto estraneo, se non sfavorevole, in termini di darwiniana lotta per la vita. Cosa c'entra l'altruismo con l'evoluzione? «È un modo per aumentare le possibilità di sopravvivenza collettive». Il gene dell'egoismo, che rischia di tendere a un certo isolazionismo, che non ci favorisce nei rapporti con gli altri, GIUSEPPE REMUZZI alla lunga può rivelarsi evolutivamente svantaggioso, far sì che chi ne è portatore si riproduca, nel corso di chissà quante generazioni, con meno successo. Moltissimi dei nostri comportamenti secondo Remuzzi «dipendono dai geni» (da cui il primo significato del titolo): solo, non ne siamo abbastanza consapevoli. «Anche giudici e professori dovrebbero tenerne conto: non si possono applicare a tutti i medesimi metri, metodi, categorie di giudizio». Tutto questo non rischia di portare a pericolose derive giustificazioniste? «La scienza aiuta tutti ad apprezzare un maggior grado di complessità. Come non si possono curare allo stesso modo tutti i malati di leucemia, così non si possono giudicare allo stesso modo tutti gli imputati, o valutare tutti gli studenti. Esiste un grado di complessità di cui in genere non teniamo conto». Peso/incidenza della psicologia, così, non finiscono per ridursi quasi a zero? «Gli psicologi più avvertiti ora sono psicologi del dna, scrivono su "Nature"». Vincenzo Guercio ©RIPRODUZIONE RISERVATA