I, «Siamo geni» Remuzzi e il Dna w Così si scopre ljfo,di cosa si morirà $|&*^V a pagina 10 Tiraboschi IL LIBRO DI GIUSEPPE REMUZZI ~vv 9? È tutto scritto nel GENOMA Viaggio nei segreti del Dna con Lappa a Ikara, l'isola greca dove la genie «si scorda di morire» GIUSEPPE REMUZZI completata, n sale della scienza, che è la curiosità sperimentale, ha spinto lo stesso Remuzzi a gnuno di noi ha farsi analizzare il Dna, pur con delle doti straordi- una certa ritrosa preoccupazionarie e un libro ne da parte della famiglia. In che si intitola primis della moglie, Nadia Ghi«Siamo geni» po- salberti, assessore alla Cultura trebbe costituire del Comune di Bergamo: «Sala riprova letteraria delle geniali pere di che cosa morirai può potenzialità di cui siamo tutti, cambiare la nostra vita», lo rimpiù o meno consapevolmente, becca lei che ha tutta la nostra dotati. Ma esiste una «genetica comprensione. Con questo cagenialità» condensata in un pitolo del libro che potremmo universo scientifico di fenome- ribattezzare «medice gnosce ni ed aspetti tutti da scoprire e Dna tuum» si mettono le basi da decifrare. Ne scaturiscono per l'affascinante viaggio. effetti sorprendenti, rassicuDel dna del professore, preleranti e in alcuni casi pure balsa- vato al Mario Negri di Ranica, mici. Uno su tutti, ad esempio, spedito a Verona e analizzato in il fatto che essere in leggero so- centri specializzati internaziovrappeso aiuti a vivere un po' nali, dopo qualche mese di ripiù a lungo e ad ammalarsi di cerca ( e con qualche migliaio di meno. Attenzione, abbiamo euro speso) si scoprono geni detto leggero. Ma tanto basta, cattivi (solo tre) e buonissimi. questa piccola verità, a rallegra- Se Remuzzi da ragazzo poteva re chi, non riuscendo a smaltire correre i 100 metri come una i cuscinetti, deve scendere a lippa, lo si deve alla presenza patti con qualche chilo di trop- della variante del gene alfa-actipo. Perché, siamo sinceri, quan- ninia-3 che regola la funzione do la scienza ci viene incontro dei muscoli e consente l'attivanelle debolezze, siamo tutti illu- zione rapida delle fibre muscoministi. È una scienza prèt à lari coinvolte. 0 ancora nel dna porter, facile da leggere e ver- di Remuzzi è presente la varianrebbe quasi da dire, da «indos- te del gene TAS2R38 che gli sare», sia che si tratti di grandi consente di apprezzare l'amaro temi o di questioni più sempli- della birra più di quanto non caci, quella che il professor Giu- piti ad altri. Da questi piccoli seppe Remuzzi ha immesso nel personalismi genetici, che molsuo libro, «Siamo geni» appun- ti ambirebbero conoscere (così to, che in 44 «lezioni», compie da aggiungerli ai segni particoun viaggio esplorativo ( ed lari di una specialissima carta esplicativo) nei segreti del no- d'identità genetica) gli orizzonti stro genoma. «Da cui — sottoli- narrativi di Remuzzi si amplianea Remuzzi — dipende tutto no viaggiando nel tempo. Se di noi, quello che siamo e quel- riusciamo a difenderci da battelo che facciamo. In poche paro- ri e virus mai incontrati prima le, la nostra vita». lo dobbiamo a Neanderthal da Sedici anni fa, Bill Clinton an- cui abbiamo preso tutta una senunciò al mondo che, grazie rie di geni, compreso quello agli studi di Collins e Venter, la della pelle bianca che ci consensequenza del genoma umano, te di sintetizzare più vitamina D, cioè l'insieme di tutti i geni che fino ad approdare ad Ikaria. Su si trovano nel Dna, era stata di Donatella Tiraboschi O GIUSEPPE REMUZZI quest'isola greca, vicino alla Turchia (dove Icaro si schiantò con il suo esperimento di volo) la gente «si dimentica di morire». Nel senso che vive a lungo e in salute. D'accordo, lo stile di vita è improponibile per noi (tipo, zero auto e zero orologi, quindi zero stress) ma la strada da percorrere è una sola; bisogna pensare ad invecchiare bene quando si è giovani. Dal massimo genoma alle virtù delle sanguisughe 0 del digiuno, ai capricci del cuore il passo è breve. A proposito, il «cuore infranto» è una vera e propria malattia, e di crepacuore si può morire. Questo perché un'emozione produce lo stress e il nostro corpo elabora delle risposte ormonali, adrenalina & C, che finiscono nel sangue a livelli anche 30 volte superiori rispetto al normale, creando delle lesioni che producono delle crepe nel cuore. Dal «come è cominciata la vita?» si arriva alla domanda finale: come saremo tra 50 o 100 anni? Tra gene—editing, ovvero le «modifiche del genoma» e previsioni, mettete sul comodino «Siamo geni» e, ogni sera, assumetelo con la posologia di un capitolo. Alla fine della «cura letteraria», tra rivelazioni e ricerche, capirete come capire (e scusate il gioco di parole) certi fenomeni è facile e rassicurante. Nel frattempo, come suggerisce Remuzzi, «conviene stare allegri (chi ci riesce) e non prendersela. A ogni cosa c'è rimedio, 0 quasi». Geni dell'ottimismo permettendo. Le sorprese Essere in leggero sovrappeso aiuta ad ammalarsi di meno e a vivere più a lungo La scheda • Il libro «Siamo geni. Uno straordinario viaggio nel corpo umano in 44 brevi lezioni» di Giuseppe Remuzzi (Sperling & Kupfer, 216 pagine) sarà presentato lunedì prossimo alla libreria IBS+Libraccio • L'appuntamento con l'autore è fissato in via XX Settembre 93 alle ore 18 • Giuseppe Remuzzi (foto), medico chirurgo, specializzato in Ematologia e nefrologia, coordina tutte le attività di ricerca dell'Istituto Mario Negri di Bergamo e del Centro di Malattie rare Aldo e Cele Daccò a Ranica. Dal 1999 è direttore dell'U.O. di Nefrologia e dialisi e, dal 2011, del Dipartimento di Medicina dell'ospedale Papa Giovanni XXIII GIUSEPPE REMUZZI