PIANTE DISSEMINATE DA U C C E L H 287 spontaneamente crescenti, o in discreta quantità coltivate. Mi proposi inoltre di instituiré una serie di osservazioni ed esperienze dirette a stabilire se negli escrementi degli uccelli tenuti in gabbia, o nelle feci estratte dall'ultima parte dell'apparecchio digerente di quelli uccisi in campagna, si ritrovavano semi non alterati né dall'azione meccanica del ventriglio, nè da quella chimica dei succhi digerenti, dei frutti che loro erano somministrati, o dei quali si erano liberamente pasciuti. Per assicurarmi infine se essi, malgrado il buono stato delle loro parti, accertato anche con opportune analisi microscopiche, conservavano realmente la facoltà di germogliare, in taluni casi ne effettuai la seminagione. Delle note a varie riprese negli anni scorsi raccolte, e delle osservazioni ed esperienze fatte, presento ora un riassunto. Non ho al certo la pretesa (dopo i rinomati lavori di Darwin, di Hildebrand e di altri autori) di trattare un nuovo tema, o quella di dare un prospetto completo delle piante liguri i di cui frutti carnosi servono di cibo ad uccelli, o di enumerare tutti gli uccelli carpofagi che in Liguria possono funzionare quali agenti naturali per la dis seminazione ! Ho una sola speranza ; ed è di offrire ai miei colleghi una serie di fatti ove potranno attingere esempii opportuni per l'insegnamento loro affidato. Prima peraltro di procedere al riassunto anzidetto, credo utile il ricordare come l'apparato digerente degli uccelli presenti alcune particolarità e differenze, nei varii gruppi, molto utili a conoscersi nel caso nostro. Troviamo anzitutto che l'esofago manca di gozzo, od ingluvie, presso la maggior parte dei passeracei e in tutti gli uccelli che si nutrono di insetti, o di frutti carnosi e molli. In secondo luogo sappiamo che lo stomaco degli uccelli si divide nella parte glandolare o stomaco succenturiato, detto anche echino, nella quale gli alimenti subiscono una azione chimica, ed in quella muscolare o ventriglio, chiamato pur gigerio, destinata ad esercitare invece una azione mec1 1 S I E B O L D E T S T A N N I U S , Anatomie comparée, t. 2, pag. 328. — C U V I E E G., Leçons d'anatomie comparée, 3° edit. (Bruxelles 1849), t. 2, pag. 231-32. — M I L N E E D W A R D S H . , Leçons sur la physiologie et l'anatomie comparée, t. 6, p a g . 293. — CATTANEO G., Istologia e sviluppo dell'apparato gastrico degli uccelli, pag. 29. . .