Esercizi di canto per uccelli
Gli uccelli canori che al risveglio eseguono peggio gli esercizi mattutini sono quelli che in seguito cantano
meglio di tutti
Secondo uno studio pubblicato sul numero del 17 febbraio della rivista "Nature", il sonno aiuta i giovani
uccelli ad apprendere l'arte del canto, ma lo fa in un modo sorprendente.
Secondo la ricerca, quando i diamanti mandarini (Taeniopygia guttata) si svegliano la mattina, cantano in
maniera notevolmente peggiore di quanto facessero il giorno precedente. Inoltre, i singoli uccelli che
inizialmente cantano peggio durante le "esercitazioni" mattutine, si rivelano in seguito i cantanti migliori di
tutti. L'apprendimento vocale negli uccelli canori presenta diverse similarità con lo sviluppo del linguaggio
umano. Gli uccelli inesperti attraversano un periodo di "grida" stridule prima di imparare a imitare in modo
accurato i canti, proprio come i bambini farfugliano prima di pronunciare le parole corrette. Pertanto,
secondo la neurologa Partha Mitra del Cold Spring Harbor Laboratory che ha collaborato allo studio, questa
ricerca suggerisce la necessità di studi quantitativi sull'effetto del sonno sull'apprendimento nei neonati
umani.
Gli autori hanno esaminato questi effetti nei diamanti mandarini di pochi mesi. Gli individui di questa specie
sono attivi durante il giorno, non cantano al buio, e sviluppano i loro canti durante una finestra critica di
"plasticità" cerebrale compresa fra uno e tre mesi dopo la nascita. Per imparare a cantare, è noto che gli
uccelli giovani devono udire il canto di un adulto e, attraverso la pratica, sviluppare la propria versione del
canto confrontando la propria vocalizzazione con uno schema mnemonico del canto che "odono nella
propria testa".
Curiosamente, i ricercatori hanno scoperto che, quando gli uccelli dormono, i neuroni del cervello coinvolti
nell'apprendimento vocale esibiscono schemi di attività simili a quelli osservati quando gli uccelli svegli
stanno cantando. Per confermare il fatto che il sonno influenzi l'apprendimento dei canti, i neuroscienziati
Ofer Tchernichovski e Sébastien Derégnaucourt del City College di New York hanno registrato ogni
vocalizzazione (approssimativamente un milione di "sillabe" per uccello) effettuata da dodici giovani
esemplari di diamante mandarino nel corso di diversi mesi.
La cosa sorprendente è che, anziché un miglioramento graduale, molti uccelli si svegliano la mattina
mostrando un forte peggioramento della propria qualità di canto rispetto alla sera precedente. Tuttavia, il
canto di questi uccelli migliora rapidamente durante il giorno: anzi, quelli che cantano peggio dopo aver
dormito si rivelano i migliori verso la fine della giornata.