1 - Giuseppe Di Bella

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Ragioni scientifiche ,cliniche,etiche e sociali per l’erogazione gratuita del
Metodo Di Bella da parte del Servizio Sanitario Nazionale
Ti invio alcune considerazioni a sostegno delle motivazioni etiche , sociali,e
clinico-scientifiche per la concessione da parte del SSN del MDB , o almeno
della somatostatina o dell’analogo octreotide . Una concessione parziale che
non costerebbe nulla al SSN , sarebbe quella di consentire ai pazienti in cura
con MDB, l’acquisto della somatostatina e altri farmaci nelle farmacie
ospedaliere in cui il costo è dimezzato rispetto a quello delle farmacie aperte al
pubblico. Inoltre sarebbe quantomeno morale oltre che scientificamente e
clinicamente corretto evitare che si ripresentino fenomeni paradossali, odiosi e
immorali quali la negazione e la sospensione forzata del MDB a pazienti che
stavano traendone documentati e innegabili benefici. Ciò per le frequenti
opposizioni da parte delle ASL a sentenze di merito basate
1)su perizie giurate di CTU, che avevano portato alla concessione del MDB
dopo l’evidente , conclamato e documentato fallimento delle terapie oncologiche
ministeriali di “ Provata efficacia “
2)sulla remissione accertata mediante tutta la diagnostica ematochimica e
strumentale prevista dalla letteratura in questi casi .
Le sentenze che hanno imposto , non solo la sospensione del MDB , ma la
restituzione a costi maggiorati ( hanno calcolato il prezzo al pubblico dei farmaci
concessi , non il costo reale delle ASL che è dimezzato )di quanto avevano
ottenuto per curarsi e guarire, hanno ignorato il dato di fatto , la verità evidente
documentata e verificabile,della remissione con MDB , dichiarandone
paradossalmente l’inefficacia nei casi guariti ,rifacendosi alla sperimentazione
ministeriale del 1998 ,che ne decretava l’inefficacia.
Sperimentazione
notoriamente inattendibile e delegittimata , la cui totale mancanza di scientificità
è ormai documentata in modo dettagliato e incontestabile. In sintesi I pazienti
certificano sia il fallimento delle cure ufficiali oncologiche che la guarigione
stabile con MDB ma le sentenze condannano i pazienti negando l’evidenza e
l’efficacia delle cure che li hanno guariti.
Motivazioni per la concessione del MDB:1) La nota e documentata incapacità dei comuni trattamenti
oncologici chemio-radioterapici a guarire i tumori solidi ,
malgrado un’elevata tossicità e una mortalità inaccettabile
Nota informativa:-
I dati scientifici oncologici, quelli veri, non giornalistici, smentiscono i trionfali
successi dei ”farmaci antineoplastici di provata efficacia” magnificati dal CSS(
Consiglio Superiore di Sanità), documentandone un’inaccettabile percentuale di
mortalità denunciata da un’agenzia della Reuters Healt [Wesport,CT]: “Unexspected
high mortality rated associated with chemoterapy regimen...” (“Non ci si aspettava un
tasso di mortalità così elevato associato ai protocolli chemioterapici...”). Il dato è
confermato dalla pubblicazione di Gerrard [Br.J. Cancer 1998 Jun 77(12) 281-5] con
l’undici per cento di decessi, non causati dal tumore ma unicamente da
chemioterapia.Viene documentata una mortalità del 17% nella pubblicazione di
Ghesquières H, Ferlay C e AA sulla rivista Ann Oncol. 2010 Apr;21(4):842-50.
Epub 2009 Nov 13.dal titolo : Long-term follow-up of an age-adapted C5R protocol
followed by radiotherapy in 99 newly diagnosed primary CNS lymphomas: a
prospective multicentric phase II study of the Groupe d'Etude des Lymphomes de
l'Adulte .La sopravvivenza dei malati di tumore, quella vera, delle verifiche
scientifiche, non giornalistico-televisive, è essenzialmente dovuta alla chirurgia,
molto meno alla radioterapia, e si riduce ad un 29% di sopravvivenza a 5 anni
(Richards,BMJ2000;320:895–898). Del 29% solo il 2,5% era dovuto alla chemio,
come pubblicato da Morgan G. e AA “The contribution of cytotoxic chemotherapy to
5- year survival in adult malignancies”, sulla prestigiosa rivista oncologica Clin.
Oncol [2004 Dec.16(8):549-60]. Questa fondamentale pubblicazione si basa su 14
anni di osservazione, 225000 pazienti, 22 varietà tumorali, per accertare il reale
contributo della chemio al raggiungimento dei 5 anni di sopravvivenza. L’avvilente
risultato: su cento ammalati la chemioterapia consente solo al 2,5% di
raggiungere i 5 anni, dopo i quali, Lopez nello studio clinico “Long–term
results…Experience at the 20 th…” GacMed Mex [1998 mar. Apr,134(2):145-5] ha
accertato che metà dei pazienti sopravvissuti a cinque anni, nel lungo termine muore
per tumore. “La terapia oncologica sta facendo passi di grandi rilievo, gli anticorpi
monoclonali“ proclama il CSS. Basta collegarsi al portale del National Cancer
Institute, per comprendere le ragioni della delusione seguita alle grandi aspettative
indotte dagli anticorpi monoclonali, i famosi “ farmaci biologici intelligenti “.
Nell’agosto 2012 I ricercatori Sun Y, Campisi J hanno pubblicato su una delle più
prestigiose riviste medico scientifiche mondiali, Nature medicine, Nat Med. 2012
Aug 5. doi: 10.1038/nm.2890. i meccanismi biochimici e molecolari di un fallimento
di questa portata della chemioterapia :Treatment-induced damage to the tumor
microenvironment promotes prostate cancer therapy resistance through WNT16B.La
notizia ha sconcertato ed è stata ripresa da varie agenzia di stampa , di cui ne riporto
alcune: (AGI) - Parigi, 5 ago. - La chemioterapia puo' stimolare la secrezione di una
proteina che sostiene la crescita e rende 'immune' il tumore a ulteriori trattamenti. La
scoperta, "del tutto inattesa", e' stata pubblicata sulla rivista Nature ed' e' frutto di uno
studio statunitense sulle cellule del cancro. Sono stati scoperti "evidenti danni nel
Dna" nelle cellule sane intorno all'area colpita dal cancro. Sono stati analizzati gli
effetti di un tipo di chemioterapia su tessuti raccolti da pazienti affetti da tumore alla
prostata. Queste ultime producevano quantita' maggiori della proteina WNT16B che
favorisce la sopravvivenza delle cellule tumorali…La scoperta che "l'aumento della
WNT16B...interagisce con le vicine cellule tumorali facendole crescere, propagare e,
piu' importante di tutto, resistere ai successivi trattamenti anti-tumorali...era del tutto
inattesa", ha spiegato il co-autore della ricerca Peter Nelson del Fred Hutchinson
Cancer Research Center di Seattle nello stato di Washington: i tumori rispondono
bene alle prime chemio salvo poi ricrescere rapidamente e sviluppando una resistenza
maggiore ad ulteriori trattamenti chemioterapici. Un dato dimostrato dalla
percentuale di riproduzione delle cellule tumorali tra i vari trattamenti. "I nostri
risultati indicano che il danno nelle cellule benigne può direttamente contribuire a
rafforzare la crescita 'cinetica' del cancro", si legge nello studio che, hanno spiegato i
ricercatori, ha trovato conferma anche nei tumori al seno e alle ovaie.
Tiscali Scienze :”Scoperta shock, la chemioterapia può rafforzare i tumori…
Chemioterapia: arma a favore dei tumori, si rinvigoriscono” :Un nuovo studio
scuote la comunità scientifica internazionale e suscita perplessità. La chemioterapia,
invece di debellare i tumori, li aiuterebbe a svilupparsi e rafforzarsi, rendendoli
addirittura resistenti a trattamenti successivi. Lo studio è stato portato avanti dagli
scienziati del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, che hanno voluto
scoprire perché le cellule tumorali sono così forti nell’organismo umano e, invece,
deboli e annientabili facilmente in laboratorio. Sembra che i tumori sarebbero
rinvigoriti proprio dalla chemioterapia, che indurrebbe le cellule sane ad emettere una
proteina che ha la caratteristica di favorire lo sviluppo e la resistenza del tumore. Se
la chemio avesse una reale efficacia antitumorale , che senso avrebbe un
orientamento chirurgico sempre più aggressivo , radicale, demolitivo ,spesso
mutilante con limitazioni funzionali e riflessi negativi sulla qualità di vita. La stessa
esistenza di questa chirurgia certifica il giustificato scetticismo e la logica sfiducia
nella chemio. Con l’aggravante , a ulteriore conferma dell’incapacità della chemio a
guarire qualsiasi tumore solido, dell’associazione frequente e/o abituale alla
radioterapia .Anche le indicazioni , la reale efficacia e il rischio di induzione
tumorale della radioterapia classica , convenzionale, vanno attentamente rivisti in
base ad alcuni dati scientifici recentemente documentati e pubblicati di cui riporto
una sintesi:
Relativamente alle cellule staminali tumorali…Una strada è “l’attivazione indotta per
radiazione” spiega Frank Pajonk associate professor of radiation oncology al Jonsson Center della
Ucla, università di California. Ed è sempre con questa tecnica, le radiazioni, che Pajonk ha prodotto
in laboratorio cellule staminali tumorali (le più aggressive).
Il lavoro di Pajonk è stato pubblicato in marzo (2012) su Stem Cells e mostra che la radioterapia
usata per curare i tumori al seno( ovviamente anche altri tumori ) in parte può uccidere le cellule
tumorali e in parte trasformare le cellule tumorali superstiti in tumorali staminali (che sono
molto più resistenti ai trattamenti delle normali cellule tumorali).
: i ricercatori del Jonsson Comprehensive Cancer Center Department of Oncology della UCLA
hanno irradiato normali cellule tumorali non-staminali e le hanno inserite nelle cavie. Attraverso un
sistema di imaging hanno potuto assistere (direttamente) alla trasformazione delle cellule normali in
staminali tumorali per reazione al trattamento con le radiazioni. Pajonk riferisce che la nuova
produzione di cellule così ottenuta è incredibilmente simile a cellule staminali del tumore al seno,
non irradiate. La squadra di ricercatori ha anche potuto calcolare che queste cellule tumorali
staminali indotte ( dalla radioterapia)hanno una capacità di produrre tumori che è di 30 volte
superiore a quella delle normali cellule tumorali (del tumore al seno) non irradiate
Natural News 20 Marzo 2012 Nuovo studio: i trattamenti radioterapici creano cellule
tumorali 30 volte più potenti rispetto alle normali cellule tumorali
In una ricerca rivoluzionaria appena pubblicata su Stem Cells, una rivista del
settore riservata agli specialisti, i ricercatori del Jonsson Comprehensive Cancer
Center Department of Oncology della UCLA, hanno scoperto che, benchè
uccidano mediamente una metà delle cellule tumorali ad ogni trattamento, le cure
con le radiazioni per il tumore al seno trasformano le cellule tumorali superstiti in
cellule tumorali staminali che sono molto più resistenti al trattamento delle
normali cellule tumorali. Questa nuova ricerca assesta un altro colpo al
fallimentare protocollo di cura ufficiale appoggiato dai media ufficiali allineati;
protocollo che cerca di tagliar via, avvelenare o bruciare i tumori, cioè i sintomi
del cancro, invece di curare le cause dei tumori, cioè il cancro. Center of
Regenerative Medicine sempre dell’Università della California di Los Angeles
(UCLA), ha aggiunto: «È degno di nota il fatto che le cellule di questi tumori
utilizzino, per opporsi al trattamento con le radiazioni, gli stessi percorsi usati per
la riprogrammazione cellulare».
In conclusione , a complemento della chemioterapia , si utilizzano trattamenti
radioterapici con elevatissimi costi che, aggravano ulteriormente il rischio di
progressione e metastatizzazione neoplastica incrementando l’effetto mutageno e
immunodepressivo della chemio .-
2) la nullità scientifica e clinica della sperimentazione
ministeriale del 1998
La nota e documentata mancanza di un minimo di dignità scientifica e di
credibilità della sperimentazione ministeriale del 1998 , le cui numerose e
gravissime anomalie hanno destituito di qualsiasi significato la sua
progettazione ,conduzione, conclusioni e indicazioni cliniche .
Dette anomalie sono state certificate da documenti ufficiali da tutti verificabili,
come verbali dei NAS , da dichiarazioni verbalizzate in commissione oncologica,
oltre che da pubblicazioni e articoli di riviste scientifiche internazionali
accreditate sulla massima banca dati www.pubmed.gov.
Su una delle più note e prestigiose riviste scientifiche internazionali ,il British
Medical Journal, http://www.bmj.com/content/318/7178/208 "Di Bella's Theray the last
word?" (Terapia DI Bella. L'ultima parola?) l’editorialista Marcus Muller (fatto del tutto
inusuale) ha criticato aspramente la progettazione dello studio, sostenendo che : «Gli
autori (della sperimentazione) affermano anche che non avrebbero potuto condurre
uno studio clinico randomizzato per ragioni etiche, ma queste ragioni non sono
chiare. In realtà, c’è chi può sostenere che proprio il livello inferiore di progettazione
dello studio è anti-etico».Ed a proposito della mancanza del gruppo di controllo, ecco
cosa afferma in una lettera al B.M.J. il ricercatore Rey M.D.: «Con cosa è stata
comparata la terapia Di Bella? Con nulla! Sarebbe stato molto più utile fare un
paragone fra la terapia Di Bella e la terapia convenzionale».
Su numero di Neuroendocrinology letters “The Di Bella Method (DBM). Di Bella
G Neuro Endocrinol Lett. 2010 Sep 30;31(suppl1)” .sono riportate 11 cause dì
invalidazione della sperimentazione , ciascuna delle quali , da sola, sarebbe
sufficiente a invalidare qualsiasi seria sperimentazione
nel sito www.metododibella.org, in prima pagina , alla sezione
“Sperimentazione” le irregolarità sono ampiamente e dettagliatamente
documentate così come
nel sito www.dibellainsieme in prima pagina :-LA SPERIMENTAZIONE DEL 1998: UN
CLAMOROSO SUCCESSO ED UN CLAMOROSO FALSO DOCUMENTALE E MEDIATICO – Parte Ia.
, nel libro di Vincenzo Brancatisano “ Un po di verità sulla terapia Di Bella”
nella biografia del Prof Di Bella scritta dal figlio Dr Adolfo Di Bella ,” Il poeta della
scienza “,
nel volume “ Il Metodo Di Bella” del Dr Giuseppe Di Bella
3) Gli elevatissimi costi e deludenti risultati dei trattamenti
oncologici
( documentazione dei costi aggiornati per i vari protocolli chemio e anticorpi
monoclonali in corso di completamento )
Raffronto tra costi del MDB e costi medi delle terapie oncologiche nelle varie
patologie tumorali ,leucemie e tumori solidi:-
A)
Considerando il costo medio del MDB da 800 –a un massimo di 1800 €
mensili,a seconda della patologia e stadio , e il fatto determinante, che gli
stessi farmaci acquistati nelle farmacie ospedaliere costerebbero la metà,che
la massima incidenza del costo è rappresentata da Somatostatina e/o
Octreotide, che acquistati in ospedale, ridurrebbero la spesa del MDB almeno
del 40%. Va valutato inoltre il risparmio dell’applicazione domiciliare del MDB.
B)
Calcolando per i trattamenti oncologici : le spese di degenza,il costo dei
chemioterapici ,l’ importo dei costosissimi anticorpi monoclonali ,tutto l’indotto
abituale e obbligato dalla chemio: antibiotici , antimicotici, cortisonici,
gastroprotettori , disintossicanti , antiemetici , profilassi trombo embolica , fattori
di crescita dei globuli rossi e bianchi, senza considerare i costi elevatissimi di
terapia intensiva , camera sterile , trapianti di midollo .Raffrontando questi
importi all’onere del MDB, i suoi costi sono talmente inferiori ,che si può
affermare con ampio margine di sicurezza che il MDB costi almeno 10 volte
meno dei trattamenti oncologici .
4) La documentazione dell’efficacia e tollerabilità del MDB
digitando nella massima banca dati www.pubmed.gov i singoli componenti del
MDB es
Somatostatin or octreotide in cancer
retinoid
Vitamin D3
Melatonin
in cancer
in cancer
in cancer
di evidenziano decine di migliaia di pubblicazioni ( 29.700 solo sulla somatostatina )
Sono ampiamente documentati in letteratura anche il reciproco potenziamento e
l’interazione fattoriale dell’uso sinergico in un contesto multi terapico dei
componenti del MDB ,sono pubblicati oltre 800 di casi positivamente trattati con
MDB in varie riviste scientifiche accreditate su www.pubmed.gov ( vedi allegato)
Inoltre sono state emesse dalla sperimentazione a oggi, oltre 2000 sentenze a
favore dell’erogazione del MDB , molte di queste “ di merito”, ( solo in Puglia oltre
300) hanno documentato mediante www.pubmed.gov, di pazienti che avevano
registrato il completo fallimento dei comuni trattamenti oncologici.
Questi motivi giustificano e legittimano ampiamente sul piano clinico, razionale,
scientifico, umano , morale, sociale,l’erogazione del MDB, riportando la gravissima
deriva speculativo commerciale della medicina al suo naturale contesto,
etico,razionale, scientifico e clinico
Se è documentato il sostanziale fallimento degli attuali trattamenti oncologici ,che
possono , oltre che essere inutili , incrementare il rischio di progressione e recidiva
dei tumori, se è documentato il dato di fatto che la sopravvivenza delle neoplasie è
pressoché totalmente dovuta alla chirurgia, che per ogni componente del MDB
esiste un’ estesissima e a tutti accessibile, documentazione clinico scientifica sulla
massima banca dati ufficiale, www.pubmed.gov ,che è altrettanto chiaramente
accertato che l’uso contemporaneo e sinergico in un contesto multi terapico dei
componenti MDB ne potenzia l’effetto antitumorale, se sono già pubblicati oltre 800
casi su decine di riviste scientifiche internazionali accreditate su
www.pubmed.gov ( allegato ) se esiste la documentazione di altre centinaia di
sentenze di merito di pazienti che avevano registrato il completo fallimento dei
comuni trattamenti oncologici e sono stati recuperati dal MDB ,quale ragione etica ,
scientifica o clinica si oppone ancora alla sua erogazione ?
Bo 25/06/13
Giuseppe Di Bella
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