Montecalvoli,02/07/05 Gentilissimo signor Direttore, mi chiamo Carlo Belcari, non sono medico, bensì farmacista, iscritto alla Società Italiana di Bioterapia Oncologica Razionale-Metodo Di Bella e la contatto perché vorrei testimoniare, attraverso la mia oramai decennale esperienza, su casi di pazienti dimessi con diagnosi infausta, (3-6 mesi), dalle varie oncologie regionali (toscana) e nazionali, e ad oggi vivi ed in una condizione di salute stabile. Lo stare a contatto con questi ammalati, ogni giorno, ed il vederne i significativi miglioramenti graduali, mi rende del tutto impossibile accettare che qualcuno possa dire che questa terapia è “una farsa”. La validità delle sostanze impiegate in questa terapia è scientificamente dimostrata ed ha supporti nella varia letteratura scientifica internazionale. Mettere in discussione principi attivi come la somatostatina, la melatonina, la bromocriptina, acido all trans retinoico, l’octreotide etc. significa rinnegare parte della nostra cultura scientifica! Ci troviamo molto spesso di fronte a pazienti che sono stati trattati con chemioterapia e radiazioni e SOLAMENTE QUANDO QUESTE HANNO FALLITO sperano che la cura Di Bella faccia il miracolo. Questo è ovviamente impossibile! E’ VERGOGNOSO CHE QUESTA MORTE POSSA ESSERE ATTRIBUITA AD UN FALLIMENTO DELLA CURA DI BELLA!!! Ed è altrettanto vergognoso che un illustre professore, che non nomino per non fargli pubblicità, possa affermare che una paziente a distanza di dieci anni da una diagnosi infausta, sia viva solamente grazie agli effetti ritardati della chemioterapia e non perché fa con costanza la cura Di Bella. Un organismo debilitato e devastato non può essere recettivo per nessun altro tipo di cura, indipendentemente dalla sua validità. Penso che dovrebbe poter essere garantita al paziente la possibilità di scelta, e questo implica un supporto economico (che ad oggi non è garantito se non in piccola misura e solo in alcune regioni), e di una corretta informazione sia ai medici che ai pazienti. Questa terapia garantisce di poter svolgere una vita “relativamente” normale, non costringe a ricoveri ospedalieri e soprattutto permette di mantenere la propria dignità garantendo il miglioramento della qualità di vita. A mio modesto avviso, non avere nausea, vomito, non perdere i capelli, non avere continue stomatiti e dermatiti , oltre che la condizione fisica, migliora anche quella psicologica a tutto vantaggio del paziente. I casi che abbiamo tutti i giorni sotto gli occhi, non sono dei “miracoli”,non sono numeri, ma esseri viventi, degni di rispetto e ammirazione per il coraggio dimostrato nell’accettare di fare una cura a dispetto di tutto e tutti. Nel rispetto della mia professione e di coloro che oggi sono vivi e stanno bene, vorrei che tutti avessero una possibilità, per poter sperare e soprattutto per garantirgli una dignità che nessuno può permettersi di togliergli. Ringraziandola anticipatamente per la cortese attenzione che ha voluto dedicarmi, le porgo i miei più cordiali saluti, Dr. Carlo Belcari