LEZIONE N°3
METODI E TECNOLOGIE
PER L’INSEGNAMENTO
DELLA MATEMATICA
GLI INSIEMI NUMERICI
𝐍 ∢ Numeri naturali
Z : Numeri interi
Q : Numeri razionali
R : Numeri reali
Q
A meno di
isomorfismi!!!
R
11
4
π
5
-
3
-2
2
3
-
7
…..
Digitare l'equazione
-1
0 1 qui.
2 3
5
8
5 6 7
…..
-3
……
..
…..
4
8 9
N
Z
I NUMERI
NATURALI
IL CONCETTO DI SUCCESSIVO
Il fulcro della consapevolezza numerica dei
bambini è la successione dei vocaboli numerali
che:
- inizia da un numero particolare: uno
- dopo ogni numero c’è sempre un altro
numero
- nel contare non si torna mai indietro
Ciò è espresso con il concetto di «passaggio al
successivo»
Da conquistare
1) il successivo di n è n+1
(cioè passare al successivo equivale ad aggiungere 1)
2) I numeri naturali sono infiniti
N.B.: Il meccanismo dell’ aggiungere uno è legato
ragionamento per ricorrenza, con il quale una proprietà
può essere estesa da un caso particolare all’altro.
I Naturali e l’ordinamento
Comunque presi due numeri naturali π‘š e 𝑛,
può accadere soltanto una delle tre
possibilità:
𝑛 < π‘š oppure 𝑛 = π‘š oppure 𝑛 > π‘š
(Legge di Tricotomia)
È sempre possibile quindi confrontare due
qualunque numeri naturali!!
LE OPERAZIONI DI
ADDIZIONE
E
SOTTRAZIONE
ADDIZIONE
Che vuol dire
π‘Ž+𝑏 ?
Sommare ad π‘Ž tante unità quante sono quelle
contenute in 𝑏
E’ necessario quindi l’aspetto cardinale del
numero, cioè la consapevolezza che il numero
𝑏 esprime una numerosità, ma anche il
ragionamento per ricorrenza, cioè aggiungere 1
𝑏 volte
I termini dell’addizione
18+ addendo
13= addendo
_____
31
Somma
PROPRIETÀ DELL’ADDIZIONE
οƒ˜ È una operazione interna:
∀π’Ž, 𝒏 ∈ 𝑡, π’Ž + 𝒏 ∈ 𝑡…
οƒ˜ Vale la proprietà associativa:
∀π’Ž, 𝒏, 𝒑 ∈ 𝑡, π’Ž + 𝒏 + 𝒑 = π’Ž + (𝒏 + 𝒑)
οƒ˜ Vale la proprietà commutativa:
∀π’Ž, 𝒏 ∈ 𝑡,
π’Ž+𝒏=𝒏+π’Ž
οƒ˜ Neutralità dello 0:
∀𝒏 ∈ 𝑡,
𝒏+𝟎=𝟎+𝒏=𝒏
Sottolineatura importante
Rivediamo le proprietà dell’uguaglianza:
ο‚— Proprietà riflessiva: π‘Ž = π‘Ž
ο‚— Proprietà simmetrica: π‘Ž = 𝑏 → 𝑏 = π‘Ž
ο‚— Proprietà transitiva: π‘Ž = 𝑏 𝑒 𝑏 = 𝑐 → π‘Ž = 𝑐
N.B.: la proprietà simmetrica fa si che io possa leggere una
uguaglianza in entrambi i sensi
Es: (12+5)+7=17+7 perciò 17+7=(12+5)+7
quindi:
Non esiste la proprietà dissociativa!!!!!!
SOTTRAZIONE
Che vuol dire
π‘Ž−𝑏?
Si può vedere in due modi:
(1)Togliere ad π‘Ž tante unità quante sono quelle
contenute in 𝑏
(2)Trovare quel numero 𝑐 che sommato a 𝑏 da
come risultato π‘Ž
L’espressione (1) presenta una procedura con cui
eseguire l’operazione
L’espressione (2) presenta la sottrazione come
operazione inversa dell’addizione.
I termini della sottrazione
65 minuendo
31 =
sottraendo
_____
34
differenza
Proprietà
• la sottrazione non è una operazione interna all’insieme dei
numeri naturali: è possibile associare un risultato solo se
π‘Ž≥𝑏
(requisito necessario: saper riconoscere il maggiore tra
due numeri)
• Non vale la proprietà commutativa
• Non vale la proprietà associativa
Es.: (15-7)-5≠15-(7-5)
Vale la proprietà invariantiva:
la differenza tra due numeri non cambia se ad entrambi si
addiziona o si sottrae lo stesso numero.
π‘Ž − 𝑏 = π‘Ž + 𝑐 − (𝑏 + 𝑐)
Le proprietà delle operazioni e il calcolo mentale
ο‚— 55+27=55+(20+7)= (55+20)+7=75+7=82
Quali proprietà abbiamo applicato?
In ogni passaggio (escluso l’ultimo) sempre la
proprietà associativa
ο‚— 55+27=50+5+20+7= (50+20)+(5+7)=70+12=82
In questo caso proprietà associativa e proprietà
commutativa
ο‚— 125-75= (125-25)-(75-25)=100-50=50
Qui è applicata la proprietà invariantiva
Con attenzione possiamo coinvolgere insieme
addizione e sottrazione:
33+49=33+(50-1)=(33+50)-1=83-1= 82
Di fatto abbiamo applicato la proprietà
associativa anche in presenza della sottrazione.
Perché è possibile?
LE OPERAZIONI DI
MOLTIPLICAZIONE
E
DIVISIONE
I termini della moltiplicazione
Proprietà della moltiplicazione
οƒ˜ È una operazione interna:
∀π’Ž, 𝒏 ∈ 𝑡, π’Ž βˆ™ 𝒏 ∈ 𝑡…
οƒ˜ Vale la proprietà associativa:
∀π’Ž, 𝒏, 𝒑 ∈ 𝑡, π’Ž βˆ™ 𝒏 βˆ™ 𝒑 = π’Ž βˆ™ (𝒏 βˆ™ 𝒑)
οƒ˜ Vale la proprietà commutativa:
∀π’Ž, 𝒏 ∈ 𝑡,
π’Žβˆ™π’=π’βˆ™π’Ž
οƒ˜ Neutralità dell’1:
∀𝒏 ∈ 𝑡,
π’βˆ™πŸ=πŸβˆ™π’=𝒏
οƒ˜ 0 è elemento assorbente: ∀𝒏 ∈ 𝑡, 𝒏 βˆ™ 𝟎 = 𝟎
Proprietà distributiva
ο‚— E’ la proprietà che lega
le operazioni di addizione e moltiplicazione e
precisamente:
la moltiplicazione è distributiva rispetto all’addizione, poiché
∀π’Ž, 𝒏, 𝒑 ∈ 𝑡,
π’Ž+𝒏 ×𝒑=π’Ž×𝒑+𝒏×𝒑
ο‚— L’addizione invece non è distributiva rispetto alla moltiplicazione, infatti:
2×3 +5≠ 2×5+3×5
N.B. 1: Quando la sottrazione è possibile, si può parlare anche di proprietà
distributiva della moltiplicazione rispetto alla sottrazione.
Es.:
12 − 4 × 3 = 12 × 3 − 4 × 3
N.B. 2: Per affermare che una cosa è vera bisogna dimostrare che è vera
sempre, per affermare che è falsa, basta un singolo caso!!!
Ancora un po’ di calcolo mentale
ο‚—
πŸπŸ“ × πŸπŸ• =
ο‚— = πŸπŸ“ × πŸπŸŽ + πŸ“ + 𝟐 =
ο‚—
ο‚—
ο‚—
ο‚—
(proprietà…………………………..….)
= πŸπŸ“ × πŸπŸŽ + πŸπŸ“ × πŸ“ + πŸπŸ“ × πŸ =
(proprietà………………………………)
= πŸπŸ“πŸŽ + πŸπŸπŸ“ + πŸ“πŸŽ =
= πŸπŸ“πŸŽ + πŸ“πŸŽ + πŸπŸπŸ“ =
(proprietà……………………….…….)
= πŸ‘πŸŽπŸŽ + πŸπŸπŸ“ = πŸ’πŸπŸ“
(proprietà…………………….……...)
ο‚— Oppure:
ο‚— πŸπŸ“ × πŸπŸ• = πŸπŸ“ × πŸπŸŽ − πŸ‘ = πŸπŸ“ × πŸπŸŽ − πŸπŸ“ × πŸ‘ = πŸ“πŸŽπŸŽ − πŸ•πŸ“ =
πŸ’πŸπŸ“
Concetto di Multiplo
Il numero 𝒂 si dice multiplo di 𝒃 se esiste un
numero 𝒄 tale che: 𝒂 = 𝒃 × π’„
ο‚— Dato un qualunque numero 𝑛, i suoi multipli sono tutti i numeri che si
ottengono moltiplicando 𝑛 per i vari numeri naturali.
Per esempio, se il numero assegnato è 3, i suoi multipli sono:
3×0=0, 3×1=3, 3×2=6, 3×3=9, … , 3×10=30, … , 3×25=75,
Quanti sono? Evidentemente tanti quanti sono i numeri naturali.
•
0 è multiplo di qualsiasi numero
•
I multipli di 2 si chiamano numeri pari
•
Se un numero non è pari allora si dice dispari
LA DIVISIONE
•
•
•
non è una operazione interna all’insieme dei numeri naturali:
all’operazione π‘Ž: 𝑏 è possibile associare un risultato solo se π‘Ž è multiplo di 𝑏
Non vale la proprietà commutativa
Non vale la proprietà associativa:
12: 4 : 3 è possibile
12: 4: 3 non è possibile
Proprietà della divisione
οƒ˜ Neutralità dell’1
∀𝒏 ∈ 𝑡
𝒏: 𝟏 = 𝒏
οƒ˜ Comportamento dello 0:
- ∀𝒏 ∈ 𝑡
𝟎: 𝒏 = 𝟎
-non è possibile la divisione per 0
infatti non esiste un π’Ž ∈ 𝑡 𝐭𝐚π₯𝐞 𝐜𝐑𝐞 𝟎 × π’Ž = 𝒏
οƒ˜ Vale la proprietà invariantiva
π’Ž: 𝒏 = π’Ž × π’‘ : 𝒏 × π’‘ = π’Ž: 𝒄 : (𝒏: 𝒄)
οƒ˜ Vale la proprietà distributiva della divisione rispetto
all’addizione o sottrazione (quando le operazioni sono
possibili)
π’Ž ± 𝒏 : 𝒑 = (π’Ž: 𝒑) ± (𝒏: 𝒑)
Il concetto di Divisore
ο‚— Il numero 𝑏 si dice
divisore di π‘Ž se esiste un
numero 𝑐 tale che: π‘Ž = 𝑏 × π‘
•
•
•
Ogni numero è divisore di se stesso
1 è divisore di ciascun numero
I divisori di un numero sono sempre in numero finito:
quanti sono?
I Numeri primi
ο‚— Un numero che ammette come divisori solo se stesso e l’unità si
ο‚—
•
•
•
•
dice primo
Se un numero non è primo si dice composto
0 e 1 non sono né primi né composti
I numeri primi sono infiniti: la prima dimostrazione la
dobbiamo a Euclide
La distribuzione dei numeri primi all’interno dei naturali non ha
una apparente regolarità.
Oggi i numeri primi sono molto utilizzati in crittografia
Criteri di divisibilità
• un numero è divisibile per 2 se termina con una cifra pari
•
•
•
•
•
•
(0,2,4,6,8)
un numero è divisibile per 3 se la somma delle sue cifre è 3 o
un multiplo di 3
un numero è divisibile per 4 se le ultime due cifre sono 00
oppure formano un numero multiplo di 4
un numero è divisibile per 5 se la sua ultima cifra è 0 o 5
un numero è divisibile per 6 se è divisibile sia per 2 che per 3
un numero è divisibile per 9 se la somma delle sue cifre è 9 o
un multiplo di 9
un numero è divisibile per 10 se la sua ultima cifra è 0
La Divisione con il resto
Dati due qualunque numeri naturali π‘Ž e 𝑏 (𝑏 ≠ 0) , esistono
sempre, e sono unici, due numeri π‘ž ed π‘Ÿ tali che:
π‘Ž =𝑏×π‘ž+π‘Ÿ
ο‚— Ciò vuol dire che la divisione con il resto è sempre possibile.
N.B.1: il resto è sempre minore del divisore, cioè 0 ≤ π‘Ÿ < 𝑏
N.B.2: La divisione con resto può essere vista come una
generalizzazione della divisione