Al via la Primavera Musicale Fiorentina
Il pianoforte di Alexander Lonquich per Schubert
Sabato 2 Aprile, Teatro della Pergola, ore 16
I Vespri di Rachmaninov con l’Estonian Philharmonic Chamber Choir
Domenica 3 Aprile, Teatro della Pergola (Saloncino), ore 21
Unica data in Italia per il quartetto Tetzlaff-Zimmermann-Hagen-Andsnes con
Brahms
Lunedì 4 Aprile, Teatro della Pergola (Saloncino), ore 21
Biglietti: singoli e carnet (ciclo Primavera Musicale Fiorentina, a partire da 120 euro)
presso Teatro della Pergola (0550763333, via della Pergola) e Box Office (055210804, via
delle Vecchie Carceri 1).
Parte la Primavera Musicale Fiorentina, serie di concerti che prende corpo dalla Stagione
2015-16 degli Amici della Musica di Firenze per proporsi, nelle intenzioni del presidente
Stefano Passigli, come un festival modellato sui più illustri esempi europei. Ad avviarla è il
noto pianista Alexander Lonquich, che prosegue la sua incursione nel mondo poetico di
Franz Schubert con il concerto di Sabato 2 Aprile, al Teatro della Pergola (ore 16). Il percorso
è stavolta avviato dalla Sonata D 575, di rara esecuzione, scritta da uno Schubert ventenne
ma già capace di tratti geniali; prosegue poi con i Sei Momenti Musicali D 780, celeberrimi,
che appartengono alla fase più matura della sua parabola artistica, e nei quali la tenerezza e i
toni delicati del piccolo foglio d’album si tingono di modernissime inquietudini. Il
programma culmina infine nella Sonata D 960, l’ultima, capolavoro della maturità dalle
dimensioni monumentali e intessuto di tensioni che apriranno nuovi orizzonti alla storia del
pianoforte. È stato proprio nel nome che di Schubert che Lonquich, noto per l’originalità e il
carisma delle sue interpretazioni, ha iniziato la sua prestigiosa carriera musicale vincendo
giovanissimo, nel 1977, il Concorso Casagrande che, in quell’anno, era appunto dedicato al
compositore viennese. Da allora, Schubert è sempre rimasto al centro della sua ricerca
interpretativa.
Guarda alla grande tradizione corale l’appuntamento di Domenica 3 Aprile (ore 21), al Teatro
della Pergola: ne è protagonista, al suo debutto nelle stagioni degli Amici della Musica di
Firenze, l’Estonian Philharmonic Chamber Choir, uno dei gruppi musicali estoni più
famosi al mondo, guidato dal suo direttore Kaspars Putniņš. E di grande fascino è il
programma, con il grandioso affresco dei Vespri op.37 di Sergej Rachmaninov, compositore
meno noto per il repertorio corale ma che qui modella i riti e i canti tradizionali della chiesa
ortodossa russa per una pagina di potente respiro e di struggente suggestione. Fondato nel
1981 da Tõnu Kaljuste, e dal 2014 guidato da Kaspars Putniņš, l’Estonian Philharmonic
Chamber Choir padroneggia un repertorio che spazia dal gregoriano alla musica
contemporanea, con una particolare attenzione alla tradizione estone (Arvo Pärt). Ha
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Tel. 055608420/Fax 055610141 [email protected]
collaborato con direttori come Abbado, Rilling, Järvi, Minkowski, e con orchestre come la
Mahler Chamber Orchestra, la Camerata Salzburg, Les Musiciens du Louvre-Grenoble,
l’Orchestra da Camera di Basilea. Già numerose le incisioni, che documentano l’eccellenza
raggiunta e molte delle quali insignite di prestigiosi premi fra i quali due Grammy, il
Diapason d’or e il Preis der Deutschen Schallplattenkritik
Unica data in Italia di un selezionatissimo tour mondiale quella che vede arrivare nei
cartelloni degli Amici della Musica di Firenze quattro autentici fuoriclasse nel repertorio
cameristico, protagonisti dell’appuntamento di Lunedì 4 Aprile (ore 21), al Teatro della
Pergola. Tre archi e un pianoforte, e i nomi sono quelli che incontestabilmente
appartengono al gotha della musica da camera internazionale: il violinista tedesco Christian
Tetzlaff, apprezzato in tutto il mondo anche al fianco di bacchette come Simon Rattle e
Daniel Harding, regolare ospite del Festival di Lucerna come dei BBC Proms; la violista, pure
lei tedesca, Tabea Zimmermann, impegnata anche assieme a Gidon Kremer, Heinz
Holliger, Steven Isserlis, appassionata interprete di musica contemporanea che ha
presentato in prima esecuzione assoluta nuovi lavori di Ligeti e Goehr; il violoncellista
salisburghese Clemens Hagen, membro del celeberrimo Quartetto Hagen e solista che
affida le sue acclamate interpretazioni ad uno Stradivari del 1698; e infine il pianista
norvegese Leif Ove Andsnes, ovunque accolto da consensi sia per la sua attività di solista
che per quella al fianco di direttori come Haitink, Harnoncourt e Pappano, nominato nella
classifica “Best of the Best” della rivista Vanity Fair. Quattro eccellenze che ci portano
nell’universo più autentico e profondo di Brahms, quello della sua musica da camera
e segnatamente dei suoi tre Quartetti con pianoforte, un’integrale eccezionalmente
presentata in un’unica serata. Il Quartetto op.25, partitura trascinante e dalla sfrenata
inventiva melodica, terminato nel 1861 e che venne tenuto a battesimo con Clara Schumann
al pianoforte; il Quartetto op.26, di quello stesso 1861, segnato dagli equilibri e da una
leggerezza di gusto viennese; e infine il Quartetto op.60, il più drammatico, appassionato e
inquieto della serie: venne terminato nel 1875, ma dopo una gestazione ventennale che era
iniziata all’epoca in cui Schumann era stato colpito dalla fatale malattia mentale che lo
avrebbe portato alla morte.
Con viva preghiera di pubblicazione/diffusione
Francesco Ermini Polacci
Amici della Musica Firenze – Ufficio Stampa e Comunicazione
Tel. 055607440 / [email protected]
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