Disturbo post-traumatico da stress Traumi e reazioni posttraumatiche Il disturbo post-traumatico da stress è un disturbo caratterizzato da: Dott.ssa Angela Favaro 1) trauma che ha messo a rischio la vita o l’integrità della persona o di una persona cara, con lo sviluppo di un sentimento di impotenza o orrore 2) ricordi e pensieri intrusivi (non voluti) del trauma 3) tentativo di evitare più o meno consapevolmente tutto ciò che riguarda il trauma o il suo ricordo 4) sintomi di aumentata ansia, sensazione continua di pericolo e di all’erta Disturbo post-traumatico da stress Disturbo post-traumatico da stress Il disturbo post-traumatico da stress è l’espressione della difficoltà della nostra mente di elaborare o assimilare una situazione traumatica. In questi casi, il vissuto non riesce a essere facilmente elaborato dalla nostra mente, non riesce a essere “mentalizzato”, rimane come immagine, come evento “rivissuto” continuamente (sintomi intrusivi). Viene rivissuto più con i “sensi” che non con la memoria. Quando una situazione è traumatica? - quando è oggettivamente grave, spaventosa e inimmaginabile - quando rappresenta per la persona un evento che mette in crisi le sue assunzioni di base, le sue “sicurezze”. Questo suscita nella persona alcune reazioni che possono essere molto variabili: - evitamento - appiattimento - ansia - depressione Disturbo post-traumatico da stress PTSD Sintomi intrusivi “In passato era un disastro, non riuscivo a non pensarci, quasi tutti i giorni ci pensavo. E allora saltavo giù dal letto, scappavo via. Non ho più voluto salire sui treni” “Anche adesso sogno. L’altra sera ho visto Auschwitz alla TV e ho subito spento, ma nonostante questo la notte l’ho sognato. Delle volte mi dico sarebbe bello poterlo guardare per capire il perché. Sarebbe bello sapere, ma non riesco, non riesco a tenere botta, mi viene tutto un magone…” “Io la violenza non la sopporto, rimane nel sangue. Cerco di sforzarmi a non pensare, ma è rimasto tutto nel sangue, non si possono dimenticare queste cose” Disturbo post-traumatico da stress PTSD Sintomi di evitamento “Cerco di evitare quei luoghi, non ci vado più, non ce la faccio più ….quando sentivo parlare tedesco, avevo tutto un lavorio, sembrava che il sangue andasse in fondo ai piedi, per me è stato tremendo” “Mio padre era peggio di me perché non voleva ricordare niente, altrimenti si metteva a piangere e mi pregava di non dire una parola sui campi…” “Ho visto il film a Dachau, ma ho dovuto piantare lì perché mi sono messo a piangere. Mi hanno detto che dovevo commentare il film al microfono ed io gli ho detto di lasciarmi in pace e sono andato via” “Ci sono delle cose che vorrei ricordare, ma non sempre ci riesco” 1 Disturbo post-traumatico da stress Disturbo post-traumatico da stress PTSD Sintomi di attivazione “I colpi secchi mi fanno spaventare. Dormo 4 ore per notte, dalla liberazione in poi alle 3 e mezzo sono sveglio” “Fino a 10 anni fa facevo degli incubi, mi svegliavo di notte che urlavo, che piangevo. Dopo un anno che mi sono sposato, questa cosa era frequente, per cui ho dovuto dormire da solo: io dormo solo da allora” “A volte mi chiedo se il fatto di allarmarmi sia legato all’età o ai campi” “ Se sono guarito dalle mie crisi di nervoso devo dire è grazie a mia moglie che mi ha saputo prendere. Sapeva che mi dava fastidio parlare, che mi dava fastidio il mio fischio, la mia voce” Prevalenza eventi traumatici Quale soluzione? Elie Wiesel: “Tacere è proibito, parlare è impossibile” Jorge Semprun: “Si può dire,ma al tempo stesso non sarà mai possibile dire tutto” Dialoghi sull’Olocausto, 1995 Prevalenza eventi traumatici Secondo uno studio svolto negli Stati Uniti circa il 90% delle persone della popolazione generale aveva vissuto almeno un trauma Numero di traumi nella popolazione generale e in un gruppo di pazienti psichiatrici E negli altri Paesi? - E’ prevedibile che i traumi legati alla violenza personale siano meno frequenti. - Stessa frequenza di disastri naturali e tecnologici e di incidenti automobilistici e non Paesi meno sviluppati - Maggiore frequenza di traumi da guerra e violenze personali Prevalenza eventi traumatici Prevalenza lifetime di PTSD Tipi di trauma Uomini Donne Assistere ad evento traum. Incidente grave Disastro naturale Minaccia armata Trauma ad una pers. cara Violenza fisica Violenza sess. (non stupro) Stupro Azioni di combattimento 36%* 25%* 19%* 10%* 11% 11%* 3% 1% 6%* 15% 14% 15% 7% 12% 7% 12%* 9%* 0% *sign. p<0.05 Kessler et al., 1995 Rischio di PTSD in chi ha vissuto traumi Tipi di trauma Assistere ad evento traum. Incidente grave Disastro naturale Minaccia armata Trauma ad una pers. cara Violenza fisica Violenza sess. (non stupro) Stupro Azioni di combattimento Qualsiasi trauma *sign. p<0.05 Uomini Donne 6.4% 7.5% 6.3% 8.8% 3.7% 5.4% 1.9%* 32.6% 4.4%* 10.4% 1.8%* 21.3% 12.2%* 26.5% 65.0% 45.9% 38.8%* = 8.1%20.4% 2 Prevalenza lifetime di PTSD Prevalenza lifetime di PTSD e comorbilità Studi svolti in Italia (Favaro et al., 1999; 2000; 2001; 2002) Studi svolti in Italia (Favaro A., MD, PhD) Tipi di trauma n°/n° Uomini Tipi di trauma PTSD Campi di sterminio (51) Sequestro di persona (24) Rifugiati ex-Yugoslavia (40) Rapina mano armata (22) Disastro Vajont (39) Terremoto Marche (70) Infarto cardiaco (32) Trapianto cardiaco (101) 45/6 19/5 21/19 11/11 27/12 28/42 28/4 81/20 37.8% 16.7% 42.1% 60.0% 42.9% 57.9% 9.1% 9.1% 14.8% 50.0% 7.1%33.3% 10.7% 0.0% 12.3% 20.0% Campi di sterminio Sequestro di persona Rifugiati ex-Yugoslavia Rapina mano armata Disastro Vajont Terremoto Marche Infarto cardiaco Trapianto cardiaco 35.3% 45.1% 45.9% 37.5% 50.0% 35.0% 9.1%22.7% 100% 25.6% 28.2% 22.9% 31.4% 9.4% 18.8% 13.9% 38.6% Donne Prevalenza lifetime di PTSD e comorbilità La relazione tra PTSD e depressione è stata oggetto di numerosi studi. Esistono tre ipotesi: 1) i due disturbi hanno in comune una vulnerabilità genetica 2) la depressione è secondaria allo sviluppo di PTSD 3) il PTSD è una delle forme in cui si può presentare la depressione post-traumatica MDD %MDD 72% 73% 65% 60% 81% 100% 79% Richiesta di trattamento nel PTSD Negli Stati Uniti è stato stimato che circa il 38% delle persone con PTSD è in trattamento. Solo il 22% è in trattamento psichiatrico e/o psicologico. PTSD MDD altri dist. ansia uso sostanze 38% 36% 23% 23% Perché? Mancata percezione di avere un problema (66%) La valle del Vajont prima e dopo la costruzione della diga 3 Un’immagine della diga e del lago del Vajont dopo la frana di 260 milioni di metri cubi di roccia avvenuta il 9 ottobre 1963 alle ore 22.39 Il muro di 25 milioni di metri cubi d’acqua percorre la gola del Vajont alla velocità di 80 Km/h e arriva a Longarone preceduta da uno spostamento d’aria di inaudita violenza, con una pressione pari a due bombe atomiche di Hiroshima. In pochi minuti, Longarone e altri paesi sono stati distrutti. Le vittime stimate sono 1.909. Circa 300 corpi non sono mai stati recuperati e altri 767 non sono mai stati identificati. Immagine del campanile di Pirago (frazione di Longarone) scampato alla distruzione L’evento traumatico è paragonabile ad un trauma ripetuto di estrema gravità. Ha provocato lo sradicamento totale e lo sfaldamento dell’intero tessuto socio-culturale. Nell’individuo e nella comunità, ha determinato la perdita della continuità familiare, territoriale e culturale Disastro del Vajont: sintomi Circa metà del campione (51%) ha sviluppato dopo il disastro fobie correlate al trauma: - fobia dell’acqua (della pioggia, impossibilità di fare una doccia o di bagnarsi in mare) in 12 casi (30%) - fobia dei tuoni (28%) - fobia di alcuni rumori (dell’acqua che scorre, della scavatrice) (13%) - paura del buio (8%) - claustrofobia (10%) - paura del vedere la luna riflessa nell’acqua (un caso) “… Quando ripenso a quegli eventi provo un’angoscia tremenda … vedo immagini dentro di me che non posso più toccare, né realizzare visivamente … perché i ricordi, se sono astratti, senza nessun riferimento fisico, sono ricordi che ti fanno soffrire molto di più … i tuoi ricordi possono essere frutto della tua fantasia e se s’insinua questo sospetto la tua persona perde l’identità”. Decorso delle reazioni post-traumatiche 1) Trauma 2) Fase critica di transizione - reazione allo stressor - “abilità” individuale nel modulare risposta 3) PTSD acuto 4) PTSD cronico Nel 60% il PTSD acuto si risolve spontaneamente. Lo sviluppo di fobie è significativamente associato alla gravità dell’esposizione traumatica e alla perdita di familiari 4 Decorso delle reazioni post-traumatiche PTSD Trauma Salute fisica Problema di salute fisica PTSD Trauma Salute fisica in sopravvissuti a traumi Salute fisica in sopravvissuti a traumi - peggioramento significativo della salute soggettiva Il legame tra trauma e salute fisica potrebbe essere dovuto: - aumentato uso delle strutture sanitarie (non psichiatriche) - aumento di sintomi come stanchezza, dolori e vari tipi di ‘somatizzazione’ - aumento del rischio di infezioni e malattie - aumento della mortalità Decorso delle reazioni post-traumatiche Fattori di rischio: - Legati al trauma (tipo di trauma, durata, rischio di morte, lutti) - Pre-trauma (precedenti esperienze traumatiche, precedenti problemi psicologici) - agli effetti fisici del trauma stesso - ai sintomi fisici delle reazioni post-traumatiche - alla frequente compresenza di depressione E si evidenzia: - a lungo termine, soprattutto in età avanzata, quando il rischio di malattie fisiche aumenta Neurobiologia del PTSD - sistema HPA - sistema serotoninergico - sistema noradrenergico - sistema oppioidi endogeni - Post-trauma (grado di supporto sociale, attribuzioni, capacità di esprimere le emozioni) - Ritraumatizzazioni o eventi stressanti 5 Neurobiologia del PTSD Neurobiologia del PTSD Biologia della paura Biologia della paura Amigdala: interfaccia tra esperienza sensoriale e risposta biologica di paura talamo corteccia pericolo Via rapida Dall’amigdala partono proiezioni alla sostanza reticolare del ponte caudale (risposta di all’erta), all’ipotalamo laterale (risposta sist. simpatico), al tratto solitario (risposta parasimpatica) e al nucleo paraventricolare (risposta asse ipotalamo-ipofisi-surrene). Neurobiologia del PTSD Biologia della paura Risposta alla paura: - Ipotalamo laterale: tachicardia “fight or flight” - nucleo vago e ambiguo: risposta vagale - nucleo parabrachiale: dispnea - locus coeuleus: attivazione comportam. - aree tegmentali: vigilanza e attenzione - nucleo reticolare: reazione di all’erta - grigio centrale: immobilizzazione - nervi trigemino e faciale: espressione - nucleo paraventricolare: risposta ormonale Neurobiologia del PTSD Il PTSD è caratterizzato da: - livelli diminuiti di cortisolo circolante - aumento concentrazione e responsività dei recettori dei glucocorticoidi - maggiore sensibilità del sistema di feed-back negativo Questo determina l’aumento delle catecolamine: - aumento arousal - alterazione dei circuiti della memoria Il cortisolo interferisce con l’eccitabilità dei neuroni ippocampali e quindi con la formazione della memoria (sistema settoippocampale è coinvolto nella valutazione di eventi correlati nello spazio e nel tempo): ricordi intrusivi senza tempo e senza confini amigdala Via lenta Neurobiologia del PTSD Biologia della paura Lo stress acuto esita in un aumento dose-dipendente di catecolamine e cortisolo. Catecolamine= facilitano la disponibilità di energia Cortisolo= frena la risposta simpatica e infine frena la stessa secrezione di cortisolo (agisce su amigdala, ipotalamo, ipofisi e ippocampo) Asse HPA: 1) È coinvolto nelle reazioni allo stress e ai traumi 2) È coinvolto nella patogenesi e nel mantenimento di diversi disturbi psichiatrici come la depressione, l’ansia e i disturbi del comportamento alimentare 3) Influisce sulla salute fisica e sullo stato del sistema immunitario 4) È probabilmente coinvolto nella regolazione del neurosviluppo e nella programmazione dell’asse HPA fetale 6 Ci sono sempre più studi che dimostrano che l’esposizione a stress intensi durante la gravidanza può influire sullo sviluppo di complicanze ostetriche e sulla salute fisica e psicologica del nascituro. Lo stress in gravidanza è risultato associato ad un aumentato rischio di: - parti pretermine - peso alla nascita basso per età gestazionale - insufficiente irrorazione placentare (associata a complicanze quali la pre-eclampsia e la scarsa crescita fetale) Disturbi d’ansia Disturbi d’ansia Criteri DSM IV per il Disturbo Post-traumatico da Stress A. B. La persona è stata esposta a un evento traumatico con le seguenti caratteristiche: 1. La perona ha vissuto, ha assistito o si è confrontata con uno o + eventi che hanno implicato morte o minaccia di morte, o gravi lesioni o una minaccia all’integrità fisica propria o di altri 2. La risposta della persona comprendeva paura intensa, impotenza o orrore. L’evento traumatico viene rivissuto persitentemente in uno o più dei sgg. modi: 1. Ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell’evento 2. Sogni piacevoli ricorrenti dell’evento. Criteri DSM IV per il Disturbo Post-traumatico da Stress (continua) C. Disturbi d’ansia Criteri DSM IV per il Disturbo Post-traumatico da Stress (continua) D. E. F. 4. Riduzione marcata dell’interesse 5. Sentimenti di distacco o di estraneità 6. Affettività ridotta 7. Sentimenti di diminuzione delle prospettive future Sintomi persistenti di aumentata attivazione (arousal) (almeno 2 dei sgg.) 1. Disturbi del sonno 2. Irritabilità o scoppi di collera 3. Difficoltà a concentrarsi 4. Ipervigilanza 5. Esagerate risposte di allarme. Durata superiore a 1 mese Il disturbo causa disagio clinicamente significativo o menomaz. del funz. sociale e lavorativo 3. Agire o sentire come se l’evento si stesse ripresentando (es. flashback) 4. Disagio psicologico intenso all’esposizione a fattori interni o esterni che richiamano l’evento 5. Reattività fisiologica all’esposizione a fattori interni o esterni che richiamano l’evento Evitamento persistente degli stimoli associati al trauma e attenuazione della reattività generale (almeno tre dei sgg.). 1. Sforzi per evitare pensieri sensazioni o conversazioni associate al trauma 2. Sforzi per evitare attività luoghi e persone che ricordano il trauma. 3. Amnesia Disturbi d’ansia Criteri DSM IV per il Disturbo Acuto da Stress A. B. C. D. E. F. Vedi criterio A. del PTSD Durante o dopo l’esperienza traumatica l’individuo presenta 3 o più dei sgg. sintomi dissociativi 1. Sensaz. soggettiva di insensibilità o distacco. 2. Riduzione della consapevolezza dell’ambiente circostante. 3. Derealizzazione 4. Depersonalizzazione 5. Amnesia dissociativa L’evento viene rivissuto (vedi criterio B. PTSD) Marcato evitamento di ciò che richiama il trauma Sintomi marcati di ansia o aumentata attivazione. Il disturbo causa disagio clinicamente significativo 7 Disturbi d’ansia Trattamento dei disturbi post-traumatici Disturbo post traumatico Acuto: Cronico: Ad esordio ritardato: durata < 3 mesi durata ≥ 3 mesi esordio > 6 mesi Disturbo acuto da stress Durata minima: 2 giorni Durata massima: 4 settimane Esordio entro le 4 settimane Tecniche di trattamento - terapia farmacologica - psicoterapia 1) tecniche di controllo dell’ansia 2) terapia cognitiva 3) tecniche di esposizione 4) gioco-terapia 5) psicoeducazione (da aggiungere sempre) 6) altre (non considerate di prima scelta dagli esperti): EMDR (eye desensitization reprocessing), ipnosi, psicoterapia psicodinamica 8