AGeSC IMI Pinerolo 27/11/2016 Dr.ssa Antonella Carrozzo

Il bullismo e i rapporti
interpersonali in età
evolutiva
AGeSC IMI Pinerolo 27/11/2016
Dr.ssa Antonella Carrozzo
Psicologa e Psicoterapeuta
psicologipegaso.it
CHE COSA É IL BULLISMO?
Azioni aggressive o comportamenti di manipolazione
sociale tipici dei gruppi di pari, perpetrati in modo
intenzionale e sistematico da una o più persone ai danni
di altre
(Olweus, 1999; Menesini, 2000)
Caratteristiche significative
INTENZIONALITÀ (il bullo mette in atto intenzionalmente dei
comportamenti fisici, verbali o psicologici con lo scopo di offendere
l'altro e di arrecargli danno o disagio)
PERSISTENZA (ripetitività di comportamenti di prepotenza perpetrati
nel tempo)
INTERAZIONE ASIMMETRICA (disuguaglianza di forza tra il bullo che
agisce e la vittima che non è in grado di difendersi)
COMPORTAMENTO DI ATTACCO (modalità fisiche o verbali di tipo
diretto o modalità psicologiche di tipo indiretto come esclusione e
diffamazione)
Con quali modalità si
manifesta il bullismo?
MODALITÀ FISICHE ( più visibili
di tipo fisico o verbale)
PREPOTENZE INDIRETTE (sono
più nascoste e spesso più
difficili da rilevare)
IMPORTANZA DELLA
VARIABILE SESSO ( tra i maschi
le prepotenze dirette, tra le
femmine quelle indirette)
Differenze
Comportamenti non
aggressivi
Comportamenti di bullismo
Attività antisociale
RUOLI DEI
PARTECIPANTI
BULLO (prende l'iniziativa nel fare prepotenze ai compagni)
AIUTANTE (agisce in modo prepotente ma con una
posizione secondaria nel gruppo di "seguace" del bullo
SOSTENITORE (chi agisce rinforzando il ruolo del bullo)
DIFENSORE (chi prende le difese della vittima)
ESTERNO (chi non fa niente)
VITTIMA (chi subisce più spesso le prepotenze)
Quali sono le caratteristiche
psicologiche dei bulli?
IL BULLO DOMINANTE
IL BULLO GREGARIO
IL BULLO-VITTIMA
IL BULLO DOMINANTE
PER LO PIÙ MASCHIO
PIÙ FORTE FISICAMENTE E/O
PSICOLOGICAMENTE RISPETTO AI
COMPAGNI
ELEVATA AUTOSTIMA
AGGRESSIVITÀ POSITIVA PERCHÉ AIUTA AD
OTTENERE CIÒ CHE SI VUOLE
INDIFFERENZA E SCARSA EMPATIA
ISTIGA GLI ALTRI
ELEVATE CAPACITÀ SOCIALI DI
MANIPOLAZIONE
IL BULLO GREGARIO
É UN RAGAZZO PIÙ ANSIOSO
SPESSO CON DIFFICOLTÀ DI
RENDIMENTO SCOLASTICO
POCO POPOLARE E INSICURO
TENDE A FARSI TRASCINARE
ASSUME UNA IDENTITÀ E
OPPORTUNITÀ DI
AFFERMAZIONE
IL BULLO-VITTIMA
Vittima aggressiva o provocatrice
Spesso é un bambino emotivo,
irritabile e con difficoltà di controllo
delle emozioni
Ha atteggiamenti provocatori e
iperattivi di fronte agli attacchi dei
compagni
É molto impopolare tra i compagni
e proviene da contesti familiari
altamente conflittuali
Come sono le famiglie dei
bulli
Clima di ostilità, scarsa accettazione del figlio da parte dei
genitori e ruolo dei modelli educativi autoritari e violenti nel
controllo dei comportamenti dei figli.
Stile parentale di segno opposto (spesso i genitori sono
eccessivamente permissivi tendendo a trascurare i bisogni
educativi dei ragazzi e le esigenze di controllo e di
delimitazione del comportamento in contesti interpersonali)
Incoerenza tra azioni e comportamenti educativi (guardare le
azioni degli altri con l'occhio del paranoide)
INDICI DISCRIMINANTI
Stile di attaccamento disorganizzato
COMPORTAMENTI CONFLITTUALI
COMPORTAMENTI CHE IMPLICANO
DISORIENTAMENTO
COMPORTAMENTI DI PAURA PER LA
FIGURA DI ATTACCAMENTO (indice più
forte)
I COMPORTAMENTI
CONFLITTUALI
Comportamento che risulta dalla contemporanea attivazione di
sistemi comportamentali incompatibili
COMPORTAMENTI CONTRADDITTORI IN SEQUENZA (comportamenti
di attaccamento, seguiti immediatamente da altri di evitamento. Ad
ex un bambino che corre dalla madre per poi irrigidirsi prima di
toccarla)
COMPORTAMENTI CONTRADDITTORI SIMULTANEI ( sono quei
movimenti che danno l'impressione di un approccio, inibito
parzialmente e senza successo della simultanea attivazione di una
tendenza all'evitamento. Ad ex. Il bambino che cammina verso la
madre con la testa girata)
I COMPORTAMENTI CHE
IMPLICANO
DISORIENTAMENTO
I bambini disorganizzati evidenziano
comportamenti più simili allo stato
alterato di coscienza, come
l'IMMOBILIZZARSI INSPIEGABILE o il
CONGELARSI (freezing)
I COMPORTAMENTI DI
PAURA
Ció che sembra interferire con l'attivazione
dell'attaccamento é un sentimento di paura che
manifesta il bambino nella relazione con la madre
Un genitore affettuoso può trovarsi nel l'incapacità
di accudire, perché é proprio la situazione di
accudimento a evocare eventi traumatici collegati
all'attaccamento, che a loro volta evocano bisogno
di protezione, più che di proteggere.
Poco amore, poca cura e
"troppa" libertà nell'infanzia
sono condizioni che
contribuiscono fortemente allo
sviluppo di un modello
aggressivo.
La sicurezza, soprattutto nei
bambini, non è un concetto
astratto, ma è qualcosa di
concreto che si costruisce dentro
una relazione: se possiamo essere
noi stessi è perché c’è un Altro
che ce lo permette e valorizza la
nostra unicità.
I bambini hanno bisogno di qualcuno
che mostri loro come superare gli
ostacoli, le frustrazioni, gli insuccessi,
senza paura e senza aggressività:
imporre loro il cambiamento attraverso
un comportamento punitivo,
svalutante o autoritario fa sì che
apprendano a rispondere con
aggressività.
STATO DI ANGOSCIA DEL
GENITORE
LO STATO DI ANGOSCIA DEL
GENITORE TRAUMATIZZATO,
CON LE SUE CONCOMITANTI
COMPORTAMENTALI E
INTERAZIONALI, É IL
MECCANISMO CHE COLLEGA
IL TRAUMA IRRISOLTO AL
COMPORTAMENTO
DISORGANIZZATO DEL
BAMBINO.
IL MOTIVO DELLA PAURA O DEL RITRARSI
SPAVENTATO DEL GENITORE É LEGATO
ESCLUSIVAMENTE AL SUO MONDO INTERIORE E HA
SENSO SOLO ALLA LUCE DELLA SUA STORIA.
SE NON É SPIEGABILE IL BAMBINO PUÒ
CONSIDERARSI LA CAUSA DELLA PAURA.
CARATTERISTICHE
PSICOLOGICHE DELLE
VITTIME
LA VITTIMA PASSIVA (é un
soggetto calmo, sensibile e
contrario all'uso della violenza. É
caratterizzato da un "modello
reattivo ansioso o sottomesso").
LA VITTIMA PROVOCATRICE ( il
suo comportamento
irrequieto,iper attivo e irritante
provoca gli attacchi subiti e
spesso contrattacca le azioni
dell'altro).
LE VITTIME PASSIVE
SONO PIÙ ANSIOSE E INSICURE
QUANDO ATTACCATE REAGISCONO PIANGENDO
SCARSA AUTOSTIMA CON OPINIONE NEGATIVA
DI SÉ
SONO FRAGILI E SPESSO SI ISOLANO DAGLI ALTRI
COMPORTAMENTI DI AUTOCOLPEVOLIZZAZIONE
COME SONO LE FAMIGLIE
DELLE VITTIME
SONO MOLTO COESE TANTO DA COINVOLGERE
INTENSAMENTE I FIGLI NELLA LORO VITA INTERNA
STRETTO LEGAME DI DIPENDENZA DALLA FAMIGLIA CON
CONSEGUENTE DIFFICOLTÀ NEL RAPPORTO CON I PARI
RUOLO IPERPROTETTIVO DELLA MADRE
ASSENTE O POCO COINVOLTA LA FIGURA PATERNA
BAMBINI CHE HANNO DIFFICOLTÀ A GESTIRE LE RELAZIONI
SOCIALI CON GLI ALTRI
NON Cause del bullismo
Le condizioni socio-economiche della famiglia,
incluso il reddito, il grado di istruzione dei
genitori e il tipo di abitazione, spesso non hanno
un'influenza significativa sulle condotte
aggressive dei ragazzi.
CI SONO RAGAZZI AGGRESSIVI E NON IN
PROPORZIONI SIMILI IN TUTTE LE CLASSI
SOCIALI, E LO STESSO SI VERIFICA PER LE
VITTIME.
MECCANISMI DI
GRUPPO
CONTAGIO SOCIALE ( si lasciano
influenzare molto dall'azione del
modello i ragazzi insicuri e dipendenti - i
bulli passivi, i gregari - che non godono
di alcuna considerazione all'interno del
gruppo dei coetanei e che
desidererebbero affermarsi ).
MECCANISMI DI
GRUPPO
INDEBOLIRSI DEL CONTROLLO E
DELL'INIBIZIONE NEI CONFRONTI DELLE
TENDENZE AGGRESSIVE ( nel bullismo
questo meccanismo opera per il fatto
che il modello -il bullo- viene
ricompensato dalla "vittoria" sulla
vittima.
MECCANISMI DI
GRUPPO
DILUIZIONE DELLA RESPONSABILITÀRIDUZIONE DEL SENSO DI
RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE
(riduzione della responsabilità quando
diverse persone ne prendono parte - <
senso di colpa)
GUIDA PER LA
identificazione a SCUOLA
INDICATORI PRIMARI DELLA POSSIBILE VITTIMA A
SCUOLA (presi in giro, rimproverati, umiliati,
minacciati(..), aggrediti fisicamente, coinvolti in litigi,
cose di loro appartenenza danneggiate)
INDICATORI SECONDARI DELLA POSSIBILE VITTIMA A
SCUOLA (spesso soli ed esclusi, scelti per ultimi nei
giochi di squadra, vicini al l'insegnante durante
l'intervallo, difficoltà a parlare in classe, abbattuti e
depressi, peggioramento nel rendimento scolastico)
GUIDA per la identificazione
A CASA
INDICATORI PRIMARI DELLA POSSIBILE VITTIMA A CASA
(tornano da scuola con vestiti e cose rovinate, hanno lividi,
ferite e tagli a cui non si può dare una spiegazione)
INDICATORI SECONDARI DELLA POSSIBILE VITTIMA A CASA
(non portano a casa compagni di classe e raramente
trascorrono del tempo con loro, non hanno amici, raramente
invitati alle feste e non le organizzano, titubanti ad andare a
scuola al mattino, ricorrenti mal di stomaco o mal di testa,
dormono male, voti bassi, tristi e chiedono o rubano denaro
alla famiglia)
IL QUESTIONARIO
ANONIMO SULLE
PREPOTENZE
Obiettivo principale dello strumento é quello di
ricavare informazioni circa la presenza e la
gravità del fenomeno
I luoghi e le modalità
I vissuti emotivi di chi subisce, assiste o compie
prepotenze in relazione ad alcune variabili
come l'età, il sesso e il tipo di scuola
Il questionario "LA MIA VITA
A SCUOLA" (Arora, 1994)
QUESTIONARIO di autovalutazione,
utilizzato soprattutto nella scuola
elementare per la sua facilità di
somministrazione e comprensione
Alcuni luoghi comuni su cui
riflettere
Nella nostra scuola il problema non esiste
La vittima deve imparare a difendersi. Un po' di
difficoltà aiuta a crescere!
Non era una prepotenza! É stata solo una ragazzata!
A volte le vittime se lo meritano!
Gli insegnanti sanno come affrontare il problema! É il
loro lavoro!
C'é sempre il sole sopra le
nuvole!
Grazie per l'attenzione!