termodinamica: 3. termochimica 46 Termochimica termochimica= calcolo degli effetti termici di una trasformazione dello stato fisico o chimico (reazione chimica) Si pone il problema della misura del calore esempio: quando si scalda una sostanza, la sua T aumenta. Come posso mettere in relazione il ΔT con q? q capacità termica= C = J/K ΔT quindi q = C ⋅ ΔT la capacità termica è grandezza estensiva. Si definisce capacità termica molare: C Cm = n J K-1mol-1 47 Grandezze molari grandezze di stato ‘normalizzate’ per il numero di moli e che quindi si riferiscono ad una sola mole di sostanza. Data una generica grandezza G, si definisce Gm=G/n Le grandezze molari sono intensive! Esempi: volume molare Vm energia interna molare Um entalpia molare Hm 48 Termochimica Questione preliminare: riusciamo a determinare il calore assorbito sulla base solamente delle variazioni di grandezze di stato (tra lo stato iniziale e lo stato finale)? Si potrebbe utilizzare l’energia interna per determinare il calore assorbito nei processi a volume costante (processi isocori) Però le trasformazioni nel nostro mondo avvengono spesso a pressione costante (quella atmosferica) e sono accompagnati da variazione di volume del sistema e quindi da lavoro di volume. Si introduce una nuova grandezza di stato detta Entalpia per descrivere gli effetti termici nei processi a processi a pressione costante 49 Definizione di entalpia: H ≡ U + PV (è una proprietà estensiva) Proprietà fondamentale dell’entalpia: in una trasformazione (1) a pressione esterna costante (2) con solo lavoro di volume, il calore assorbito dal sistema coincide con la variazione di entalpia: W = Wvol = −Pext ΔV = −PΔV Pext = costante = P1 = P2 q = ΔH ΔH = H 2 − H1 = U 2 + PV2 − (U1 + PV1 ) = ΔU + PΔV = = ΔU − wvol = ΔU − w = q 50 1. Dipendenza dell’entalpia da P - Per i gas ideali l’entalpia è indipendente dalla pressione. Modello fisico per i gas ideali: fase a bassissima densità con le molecole non interagenti. U (T , n) H = U(T, n) + PV = U(T, n) + nRT = H (T, n) - Per le fasi condensate (liquidi, solidi) la dipendenza dalla pressione dell’entalpia è molto debole (trascurabile) data la ridotta compressibilità 51 2. Dipendenza dell’entalpia da T Come dipende l’entalpia dalla temperatura a pressione fissata? A pressione costante e con solo lavoro di volume, per incrementare la temperatura dobbiamo fornire calore al sistema! Da ΔH = q , si deriva che l’entalpia è una funzione crescente della temperatura. Hm p = costante Calore specifico (molare) C p a pressione costante: derivata di H m (T, P) rispetto alla temperatura a pressione fissata Cp ≡ dH m dT p = costante corrisponde al coefficiente angolare della tangente alla curva in corrispondenza della T in esame T 52 Se invece della P resta costante V? Calore specifico (molare) CV a volume costante: derivata di U m (T,V ) rispetto alla temperatura a volume fissato (meno importante per applicazioni) A volume costante: ΔU = q CV ≡ dU m dT Um V = costante V =costante T corrisponde al coefficiente angolare della tangente alla curva in corrispondenza della T in esame 53 Intermezzo matematico: derivate di funzioni di più variabili Derivata di una funzione di una variabile z = f (x): è ancora una funzione della variabile indipendente dz f ( x + Δx) − f ( x) = f ' ( x) = lim Δx→0 dx Δx Derivata parziale: derivata rispetto ad una variabile di una funzione di due (o più) variabili z = f ( x, y ) dz dx = lim Δx→0 y = costante f ( x + Δx, y ) − f ( x, y ) Δx è ancora una funzione delle due variabili! dz ⎛ ∂z ⎞ ≡ ⎟ ⎝ ∂x ⎠ y dx y = costante ⎛ ∂z ⎞ dz ⎜ ⎟ ≡ Ovviamente esiste anche l’altra derivata parziale ⎜ ⎟ ⎝ ∂y ⎠ x dy x = costante Notazione termodinamica della derivata parziale: ⎜ 54 Notazione termodinamica del calore specifico molare a pressione costante: ⎛ ∂H m ⎞ C p ≡ ⎜ ⎟ = C p (T , p) ⎝ ∂T ⎠ p Unità di misura di H m = H / n : Joule/mole Unità di misura di C p : Joule/ K mole Il calore specifico C p: 1) non dipende dalla pressione per i gas ideali 2) dipende molto debolmente dalla pressione nelle fasi condensate 3) evidenzia la dipendenza dalla temperatura solo per intervalli ampi di temperatura 4) dipende fortemente dal tipo di fase (oltre che dal tipo di sostanza pura) Analogamente per il calore specifico a volume costante: ⎛ ∂U m ⎞ CV ≡ ⎜ ⎟ ⎝ ∂T ⎠V Um = U / n 55 56 Sommario la termochimica è interessata a q scambiato durante una trasformazione. q non è grandezza distata e per determinare q in termini di grandezze di stato bisogna operare la trasformazione 1. a volume costate (trasformazioni isocore) q = ΔU CV ≡ dU m dT V =costante 2. a pressione costante (trasformazioni isobare) q = ΔH Cp ≡ dH m dT P=costante 57 A cosa serve il calore specifico C p ? Prevedere l’aumento di temperatura di una sostanza pura causato dallo scambio in una quantità di calore q (a pressione costante e con solo lavoro di volume) Se C p= costante (approssimazione valida per intervalli di temperatura limitati): dH m = C p dT ⇒ ΔH m = C p ΔT q = ΔH = nΔH m = nC p ΔT Esercizio: calcolare il C p dell’acqua (MM = 18.02) noto che 1 cal = 4.184 J 1 n= = 5.55 ×10 −2 moli 18.02 q 4.184 Cp = = J/K moli = 75.4 J/K moli −2 nΔT 5.55 ×10 ×1 58 Termochimica nelle transizioni di fase Calore latente: calore assorbito (per mole di sostanza, e con solo lavoro di volume) in una transizione di fase per dati (P,T ) Esempio: se al ghiaccio a 0°C ed alla pressione di una atmosfera viene ceduto del calore, questo provoca la fusione del ghiaccio (trasformazione dalla fase solida alla fase liquida) senza cambiamenti della temperatura del sistema. Entalpia (calore latente) di fusione del ghiaccio alla pressione atmosferica : Δ fus H = 6.01 kJ/mole quantità di calore richiesta per fondere una mole di ghiaccio (con solo lavoro di volume) Δ fus H = H m (H 2 O(l),T fus , P) − H m (H 2 O(s),T fus , P) La temperatura di fusione ( T fus ) e l’entalpia di fusione ( Δ fus H ) dipende in linea di principio dalla pressione P esercitata sul sistema 59 H m (H 2O) P = costante liquido Discontinuità dell’entalpia alla transizione di fase Δ fus H solido 0°C Temperatura Analogamente per la transizione acqua – vapore acqueo (evaporazione o ebollizione) Δ vap H = H m(H 2 O(g), Tvap , p) − H m(H 2 O(l), Tvap , p) = 40.7 kJ/mole alla pressione atmosferica Tvap =373.15 K (100°C) 60 vaporizzazione H 2 O (l) → H 2 O (g) Δ vap H = +44KJ / mol condensazione H O (g) → H O (l) Δ H = −44KJ / mol 2 fusione 2 cond H 2 O (s) → H 2 O (l) Δ fus H = +6.01KJ / mol congelamento H 2 O (l) → H 2 O (s) Δ cong H = −6.01KJ / mol deposizione di H 2 O (g) → H 2 O (s) Δ dep.v H = Δ cond H + Δ cong H = −50.01KJ / mol vapore sublimazione H 2 O (s) → H 2 O (g) Δ sub H = Δ fus H + Δ vap H = +50.01KJ / mol 61 Esercizio: quanto ghiaccio è fuso dal calore ceduto da un kg di acqua che passa da 40°C a 30°C? M m (H 2 O) = 18.02 g C p (l ) = 75.4 J/K mol nl = 1000 / 18.02 = 55.5 moli q 41.8 ns = = moli = 6.95 moli Δ fus H 6.01 Δ fus H = 6.01 kJ/mol q = nC p ΔT = 55.5 × 75.4 ×10 J = 41.8 kJ ⇒ 125 grammi di ghiaccio 62 Termochimica nelle reazioni chimiche Effetti termici nelle reazioni chimiche, ad esempio reazione di combustione del metano CH4 (g) + 2 O2 (g) → CO2 (g) + 2 H2O(l) Il calore prodotto dipende da come viene condotta la reazione! Per quantificare in modo semplice il calore di reazione, si fa riferimento ad una modalità particolare (standard) di reazione. Definizione di stato standard di un composto chimico (in una data fase): forma pura della sostanza alla pressione standard pθ di un bar pθ = 1 bar Definizione di grandezze termodinamiche standard di un composto chimico J : loro valore nello stato standard, per una mole nel caso di grandezze estensive, ad esempio V θ [H2 O(liq.),25°C]=18.06 10-6 m3 Dipendono solo dalla temperatura e dal tipo di sostanza J (e stato di aggregazione) 63 Reazione chimica specificata attraverso i coefficienti stechiometrici ν J : esempio della reazione di combustione del metano CH 4 (g) + 2 O2 (g) = CO2 (g) + 2 H 2 O(l) ν CH = −1 4 ν O = −2 2 ν CO = 1 2 νH O = 2 2 Definizione di entalpia standard di reazione Δ r H : differenza di entalpia tra prodotti e reagenti, sotto le condizioni: 1) moli di reagenti uguali ai coefficienti stechiometrici della reazione, 2) reazione a completamento, 3) i reagenti (inizialmente) ed i prodotti (alla fine) nel loro stato standard (e quindi separati) ed alla medesima temperatura T θ Δ r H θ = ∑ν J H θ ( J ) J Esempio della reazione di combustione del metano: Δ r H θ = Δ c H θ (CH 4 (g)) = H θ (CO 2 (g)) + 2 H θ (H 2O(l)) − − H θ (CH 4 (g)) − 2 H θ (O 2 (g)) = −890 kJ/mol a 25°C che può essere identificata con il calore svolto dalla reazione se operiamo secondo le condizioni 1-3), a pressione costante di 1 bar e con solo 64 lavoro di volume L’entalpia standard di reazione 1) dipende solamente dalla temperatura, 2) però acquista significato solo dopo aver specificato la reazione (cioè i coefficienti stechiometrici e lo stato di aggregazione di reagenti e prodotti se non è implicito) 3) diversamente dall’entalpia standard delle sostanze pure, è in linea di principio determinabile (misurando il calore di reazione). Esercizio: quanta acqua di rubinetto (temperatura: 15°C) può essere portata all’ebollizione bruciando 1 metro cubo di metano (alla pressione di un bar, costo: 0.57 euro) nell’ipotesi che tutto il calore di combustione possa essere utilizzata per riscaldare l’acqua. Δ c H θ (CH 4 (g)) = −890 kJ/mol C p (H 2 O(l)) = 75.4 J/K mol M m (H 2 O) = 18.02 g pV 105 ×1 ng = = moli = 41.74 moli RT 8.314 × 288.15 q = −ng Δ r H θ = 37.1×106 J q 37.1×106 nl = = moli = 5.8 ×103 moli C p ΔT 75.4 × 85 M l =n l ×M m = 104 kg 65 Legge di Hess θ Dato che H è una funzione di stato ne risulta che Δ r H per due processi sequenziali I e II è additiva, cioè θ θ θ Δ r H I + Δ r H II = Δ r H Ovvero l’entalpia standard di una reazione è la somma delle entalpie standard delle reazioni nelle quali è possibile dividere la reazione complessiva. Esempio: I. C(grafite) + 1/2 O2(g) → CO(g) Δ r H Iθ = H θ (CO(g)) − H θ (C(graf)) − (1 / 2) H θ (O2 (g)) = −110 kJ/mol a 25°C II. CO(g) + 1/2 O2(g) → CO2(g) Δ r H IIθ = H θ (CO 2 (g)) − H θ (CO(g)) − (1 / 2) H θ (O2 (g)) = −283 kJ/mol a 25°C Reazione totale: C(grafite) + O2(g) → CO2(g) Δ r H θ = H θ (CO 2 (g)) − H θ (C(graf)) − H θ (O 2 (g)) = = Δ r H Iθ + Δ r H IIθ = −393 kJ/mol a 25°C 66 Problema: come tabulare le entalpie standard per le (quasi infinite) reazioni? Soluzione efficiente attraverso le entalpie standard di formazione dei composti chimici Definizione di entalpia standard di formazione Δ f H (J ) di un composto chimico J : Δ r H θ per la reazione di formazione di una mole di sostanza pura J a partire dagli elementi nel loro stato di riferimento (forma stabile a Pθ ed alla data T) Esempio: reazione di formazione del metano (gassoso): C(grafite) + H 2 (g) = CH 4 (g) θ Δ f H θ (CH 4 (g)) = H θ (CH 4 (g)) − H θ (C(grafite)) − 2 H θ (H 2 (g)) = = −74.81 kJ/mol a 25°C Teorema (equivalente alla legge di Hess): per una data reazione poiché Δ r H θ = ∑ν J H θ ( J ) = ∑ν J Δ f H θ ( J ) J J ed il contributi degli elementi vanno a zero per definizione (la loro formazione corrisponderebbe alla reazione nulla elemento → elemento Δ f H θ (elemento) = 0 (nel suo stato di riferimento) θ attenzione: Δ f H (C, grafite) = 0 Δ f H θ (C, diamante) = +1.895kJ / mol 67 Grandezze standard a 25°C 68 Esercizio: calcolare l’entalpia standard di combustione del metano, note le entalpie standard di formazione a 25°C. CH4 (g) + 2 O2 (g) → CO2 (g) + 2 H2O(l) Δ f H θ (CH 4 (g)) = −74.81 kJ/mol Δ f H θ (O 2 (g)) = 0 (è un elemento nel suo stato di riferimento!) Δ f H θ (CO 2 (g)) = −393.51 kJ/mol Δ f H θ (H 2O(l)) = −285.83 kJ/mol Δ r H θ = Δ f H θ (CO 2 (g)) + 2Δ f H θ (H 2O(l)) − Δ f H θ (CH 4 (g)) − Δ f H θ (O 2 (g)) = = −2 × 285.83 − 393.51 + 74.81 = − 890.36 kJ/mol Δ r H θ < 0 : calore di reazione negativo ⇒ il sistema reattivo cede calore all’ambiente: processo esotermico! Δ r H θ > 0 : calore di reazione positivo ⇒ il sistema reattivo assorbe calore dall’ambiente: processo endotermico! 69 Entalpie standard di formazione normalmente tabulate a 25°C. Loro calcolo ad una temperatura diversa secondo la legge di Kirchoff d d Δ r H θ (T ) = dT dT θ θ ν H ( J , T ) = ν dH ∑ J ∑ J ( J , T ) / dT = J J = ∑ν J C θp ( J , T ) ≡Δ r C θp (T ) J e se la dipendenza dalla temperatura dei calori specifici può essere trascurata: Δ r H θ (T ) − Δ r H θ (T0 ) = (T − T0 )Δ r Cθp 70 Esempio per l’entalpia standard di formazione dell’acqua (liquida) H2 (g)+ ½ O2 (g)= H2O(l) che a 25°C è - 285.83kJ mol-1. Le capacità termiche sono CP (H2O(l)) = 33.58 JK-1 mol-1 CP (H2 (g)) = 28.84 JK-1 mol-1 CP (O2 (g)) = 29.37 JK-1 mol-1 Assumendo le capacità termiche costanti, calcolare Δ f H θ (H 2O(l)) a 100°C. Δ f Cθp = Cθp (H2O(l)) − Cθp (H2 (g)) − (1 / 2)Cθp (O2 (g)) = −9.94 J/K mol ΔT = 75 K Δ f H θ (100°C ) = Δ f H θ (25°C) + Δ f Cθp ΔT = −286.57 kJ/mol 71