Russia Spagna Germania Italia Sommario Dalla guerra civile alla dittatura di Stalin ........................................................................................................... 1 Il comunismo di guerra .................................................................................................................................. 1 La Nep ............................................................................................................................................................ 2 L'URSS e Stalin ............................................................................................................................................... 2 1 Spagna ............................................................................................................................................................... 3 Germania ........................................................................................................................................................... 4 Italia ................................................................................................................................................................... 4 Dalla guerra civile alla dittatura di Stalin Dal 1918 al 1921 la Russia fu sconvolta dalla guerra civile che vide lo scontro tra l'Armata Rossa, l'esercito bolscevico organizzato da Trockij, e le armate bianche. Queste ultime furono aiutate da corpi di spedizione stranieri: truppe inglesi, francesi e successivamente anche americane, giapponesi e italiane con cui tentarono tra il 1918 e il 1919 l'accerchiamento di Mosca e Pietrogrado. L'intervento straniero era motivato dal timore del diffondersi della rivoluzione socialista in caso di successo di quella sovietica. Il governo rivoluzionario era avversato dai proprietari aristocratici, dai kulaki ovvero i contadini agiati, dai borghesi legati ai partiti della prima fase della rivoluzione e in generale dai nostalgici del regime zarista. Nella notte tra il 16 e il 17 luglio 1918 lo zar e la sua famiglia vennero passati per le armi presso Ekaterinburg. Fallita la strategia dell'intervento armato, le potenze occidentali ricorsero al sostegno ai governi anticomunisti dei paesi confinanti, con l'obiettivo di realizzare una sorta di cordone sanitario che impedisse la diffusione del morbo comunista. Nel 1919 il partito comunista fondò la terza internazionale1 (o Comintern, abbreviazione di internazionale comunista), il cui scopo principale era esportare la rivoluzione negli altri paesi. Il comunismo di guerra Il periodo della guerra civile fu caratterizzato dal cosiddetto comunismo di guerra, che prevedeva tra le altre cose la requisizione integrale dei prodotti dell'agricoltura per garantire l'approvvigionamento delle città. Tale politica che intendeva colpire i contadini ricchi, mise invece in difficoltà i contadini poveri sgretolando il consenso iniziale verso la rivoluzione bolscevica. Il peso della guerra civile provocò un 1 Prima internazionale: 1864, eterogenea in quanto composta da marxisti, anarchici, ecc. Seconda internazionale: 1889, fondata dai partiti socialisti e laburisti europei, dominata dal partito socialdemocratico tedesco di indirizzo riformista. Sciolta il 4 agosto del 1914 per il supporto alla guerra espresso dallo Spd e rifondata nel 1951 a Francoforte. malcontento generale che ebbe il suo culmine nella rivolta dei marinai della guarnigione di Kronstadt2, nel marzo del 1921. La rivolta fu repressa nel sangue. La Nep 2 Sconfitte le forze antirivoluzionarie il regime economista intraprese una nuova politica economica, il cui teorico fu Bucharin. Si tratta della NEP, nuova politica economica, con cui venne reintrodotta una sorta di economia di mercato e ricostituita seppur in forma limitata la proprietà privata. Il socialismo infatti venne coniugato con la possibilità di libera iniziativa: pagata un'imposta in natura, i contadini potevano vendere i loro prodotti; le imprese con meno di venti lavoratori potevano essere condotte da privati e la ripresa della normale circolazione della moneta favorì lo sviluppo del commercio. La Nep raggiunse l'obiettivo del risanamento finanziario, la fine dell'inflazione e nel 1927 la produzione ritornò ai livelli del 1913. Contrario alla Nep fu Trozkij che era favorevole a una rapida industrializzazione condotta dall'alto attraverso una politica di pianificazione. L'URSS e Stalin Nel dicembre del 1922 nasce l'URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche) con un assetto federale. In teoria tutte le repubbliche che ne fanno parte hanno i medesimi diritti. Stalin nacque in Georgia nel 1879 da una famiglia di origine servile. Studiò in un seminario cristiano ortodosso. Nel 1898 si iscrisse al Partito operaio socialdemocratico, appena fondato. Nel 1912 ottenne la direzione della Pravda (verità), l'organo di stampa dei bolscevichi. Durante la guerra civile mise in mostra notevoli doti organizzative. Nel 1922 fu nominato segretario generale del comitato centrale. 21 gennaio del 1924 morì Lenin e si aprì la lotta per la successione. I principali contendenti erano Trockij e Stalin. Il primo sostenitore dell'esportazione della rivoluzione in tutto il mondo, condizione per la sopravvivenza della stessa rivoluzione bolscevica, ed avversario accanito della Nep; il secondo fautore del cosiddetto socialismo in un solo paese: la Russia e contrario al programma di pianificazione economica. Stalin si alleò con Bucharin che condivideva la sua idea di socialismo3. Trockij rimase momentaneamente isolato mentre il potere si concentrava nelle mani di Stalin - segretario del comitato centrale del partito - 2 Kronštadt Città e base navale russa, presso San Pietroburgo. Fu fondata nel 1703, per volontà dello zar Pietro il Grande, come fortezza sull’isola di Kotlin, a difesa di San Pietroburgo, e dotata dei porti militare e commerciale. Per la sua importanza strategica fu fortificata più volte nel 19° sec. fino a divenire il primo porto del Baltico e base navale inespugnabile agli Anglo-Francesi nella guerra di Crimea (1854-56) e alla Germania nella Prima guerra mondiale. Durante la rivoluzione del 1917 gli equipaggi della flotta, schieratisi con Lenin, contribuirono al successo bolscevico dell’ottobre. Nel 1921 i marinai di K. si ribellarono al governo sovietico: la rivolta fu domata con difficoltà da Trockij. 3 Successivamente alla morte di Lenin sostenne, con Stalin, la teoria del "socialismo in un paese solo", e, come rappresentante della destra del partito bolscevico, promosse una politica di sostegno alla classe contadina mediante una parziale libertà di commercio in agricoltura. Fu tra gli oppositori di Trockij di cui votò l'espulsione dal partito, insieme a quella di Zinov´ev, nel novembre del 1927. Redasse il programma del Komintern di cui fu presidente dal 1926. B. è stato il teorizzatore del "terzo periodo" dello sviluppo capitalistico, contrassegnato da crisi economicosociali sempre più gravi e dalla conseguente "fascistizzazione" delle società capitalistiche. A lui si deve anche l'interpretazione del fascismo come di una "dittatura del grande capitale". A partire dal 1929 fu gradualmente allontanato da ogni incarico essendo entrato in conflitto con Stalin in seguito alla soppressione, da questo avviata col primo piano quinquennale, dell'economia mista nelle campagne. Redattore capo delle Izvestija nel febbr. 1934, prese Zinov'ev4, Bucharin e Kamenev5. Nel 1925 Trockij diede le dimissioni da tutte le cariche governative. Nel 1926 ci fu un riavvicinamento a Trockij da parte di Kamenev e Zinov'ev ma nel 1927 i tre vennero espulsi dal partito. Trockij prenderà la via dell'esilio e verrà ucciso da un sicario nel 1937 a Città del Messico, mentre gli altri due ritratteranno le loro idee ma questo alla lunga non li salverà perché resteranno vittime nel 1936 delle grandi purghe staliniane. 3 Bucharin stesso entrerà in rotta di collisione con Stalin, perché questi a partire dal 1928 promosse un processo di industrializzazione forzata attraverso il varo del primo piano quinquennale. In assenza di capitali dall'estero, Stalin promosse il controllo integrale della produzione agricola, per estrarre dalle campagne tutte le risorse disponibili allo scopo di sostenere lo sviluppo industriale. Vennero create aziende collettive: kolchoz e sovchoz. Le prime erano aziende cooperative che avevano in comune terra e prodotti ma permettevano ai membri di possedere un appezzamento privato. Le seconde erano aziende statali in cui la proprietà della terra era statale e i contadini vi lavoravano come dipendenti statali. La terra fu presa in parte ai kulaki6 che nell'ottica di Stalin andavano eliminati come classe. Le persone deportate o uccise di questo ceto sociale furono circa 5 milioni. Per incentivare la produzione operaia il lavoro venne militarizzato, cioè sottoposto a una rigida disciplina. Lo sforzo fu accompagnato infine dall'impiego della propaganda e dal ricorso a figure esemplari come quella di Stachanov, un minatore che raggiunse (1935), nell'estrazione del carbone, una produzione individuale mai realizzata prima. Spagna Nelle elezioni del 1931 vinsero le forze di sinistra (Partito repubblicano, ecc.) con la conseguente decisione del re Alfonso XIII Borbone di abbandonare il paese, dopo aver appoggiato dal 1923 al 1930 il regime autoritario del generale Miguel Primo de Rivera. Il 9 dicembre 1931 venne proclamata la repubblica. Nelle elezioni del 1933 portò al governo i cattolici di destra che interruppero il ciclo di riforme del precedente governo e attuò una dura repressione sociale. Nelle elezioni del 1936 le forze di sinistra unite nel Frente popular vinsero le elezioni. Il nuovo governo tentò di realizzare una grande riforma agraria e la laicizzazione dello Stato in senso anticlericale. A questo progetto si opponevano la grande proprietà terriera, la chiesa, la maggioranza dell'esercito. Nel luglio del parte alla stesura della Costituzione del 1936. Arrestato nel 1937 perché accusato di trockismo, fu (marzo 1938) sottoposto a processo e condannato a morte. È stato ufficialmente riabilitato nel 1988. 4 Presidente del Komintern dal 1919 al 1926, dopo la morte di Lenin (1924), Z. si schierò con Kamenev e Stalin contro la sinistra di Trockij. Alla sconfitta di quest'ultima, di fronte al consolidarsi del potere personale di Stalin, costituì con Trockij e Kamenev la cosiddetta opposizione unificata; espulso dal partito nel dic. 1927, vi fu riammesso dopo aver ritrattato le sue posizioni, ma ne venne definitivamente allontanato nel 1935. Nel 1936, in occasione della grande "purga" imposta da Stalin al partito, fu arrestato, con l'accusa di alto tradimento e, processato nel primo dei cosiddetti grandi processi di Mosca, venne fucilato. Z. fu direttore e collaboratore dei principali organi di stampa comunisti, fra cui la Pravda. 5 Dopo la morte di Lenin (1924), K. si schierò con Zinov´ev e Stalin contro la sinistra di Trockij. Alla sconfitta di questa, capovolse l'alleanza in funzione antistaliniana; la vittoria di Stalin determinò tuttavia la sua espulsione dal partito (dic. 1927). Riammesso dopo pochi mesi in seguito alla ritrattazione delle sue posizioni, ne fu poi definitivamente allontanato nel 1935. L'anno successivo fu arrestato con Zinov´ev, processato perché accusato di cospirazione con Trockij per l'assassinio di Kirov e condannato a morte. 6 kulak In Russia, termine («pugno», e in senso figurato «incettatore, avaro») con cui era designato il contadino benestante che aveva alle sue dipendenze altri contadini. La classe dei k. fu praticamente distrutta nel corso del duro processo di collettivizzazione agraria attuato dal governo bolscevico. 1936 il generale Francisco Franco alla testa delle truppe di stanza in Marocco, marciò su Madrid innescando la guerra civile che per tre anni insanguinò il paese. Nel 1939 Madrid cadde e la Spagna conobbe la dittatura di Franco, la cui morte avvenne nel 1975. Germania 4 La crisi del '29 colpì duramente la Germania con un incremento rapido e significativo della disoccupazione. Le forze che guidavano la repubblica di Weimar (socialdemocratici e cattolici del Zentrum) rivelarono la propria incapacità nel trovare una soluzione. Nelle elezioni del 1932 il partito nazionalsocialista ottenne il 37.4 % dei voti conquistando così la maggioranza relativa. Il 30 gennaio 1933 il presidente della repubblica Hindenburg diede l'incarico di formare il nuovo governo a Adolf Hitler. Il 27 febbraio venne incendiato il Reichstag (parlamento tedesco), la colpa fu affibbiata ai comunisti giustificando così una sanguinosa repressione delle opposizioni. Nel mese di marzo si tennero nuove elezioni per l'impossibilità di trovare un accordo in seno alla maggioranza tra nazionalsocialisti e nazionalisti conservatori: i nazisti ottennero il 43.9 % dei voti. Le garanzie democratiche vennero sospese, i deputati dell'opposizione espulsi. Il 24 marzo il parlamento votò i pieni poteri a Hitler esautorandosi. Il 30 giugno 1934 i quadri delle S.A. (l'organizzazione paramilitare guidata da Röhm) vennero eliminati nella notte dei lunghi coltelli. Morto Hindenburg nel 1934 la carica di presidente del Reich non fu assunta da Hitler, che preferì il titolo di Führer. Nello stesso anno vennero sciolti i partiti. A sostenere l'azione del regime vi erano le S.S.7 (Schutz - Staffeln) comandate da Heinrich Himmler e la Gestapo (polizia politica) che seminavano il terrore. Molti oppositori preferirono la via dell'esilio: tra questi importanti esponenti del mondo culturale come Mann, Brecht, Gropius, Einstein. Le opere dei fuggitivi vennero messe al bando. Nel maggio del 1933 d'altronde il ministro per la cultura e la propaganda Joseph Goebbels promosse il rogo dei libri proibiti. Nel 1935 vennero promulgate le leggi di Norimberga che discriminavano gli ebrei nell'ambito del lavoro (esclusione dagli impieghi pubblici, dalle professioni liberali, ecc.), li privavano del diritto di voto e inoltre proibivano ai tedeschi i matrimoni misti e anche ogni contatto sessuale con gli ebrei, per non contaminare la purezza del sangue tedesco. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre del 1938 gli ebrei furono presi di mira, le vetrine dei loro negozi vennero infrante, le sinagoghe incendiate e ci furono diverse vittime (notte dei cristalli). Dal 1938 iniziò la pratica di arianizzazione dei beni ebraici, cioè il sequestro dei loro patrimoni a favore del Partito nazista. Nel 1938 avvenne l'Anschluss, ovvero l'annessione dell'Austria. Italia Nell'ottobre del 1935 iniziò l'invasione dell'Etiopia e il 5 maggio del 1936 Addis Abeba venne conquistata. Il 9 maggio Mussolini proclamò la nascita dell'impero italiano. Gli obiettivi dell'impresa erano fondamentalmente quelli di allargare il mercato nazionale e di risollevare il consenso popolare con la retorica di un posto al sole. 7 Dal 1925 responsabile della sicurezza personale di A. Hitler. La reazione delle democrazie occidentali all'aggressione da parte dell'Italia fascista all'Etiopia non si fecero attendere. L'Italia fu colpita da sanzioni economiche durante lo svolgimento del conflitto che non ebbero tanto delle conseguenze pratiche immediate ma peggiorarono le relazioni diplomatiche dell'Italia con Francia e Inghilterra e spinsero Mussolini ad avvicinarsi alla Germania. Nell'ottobre del 1936 venne stabilito l'Asse Roma-Berlino attraverso un insieme di accordi diplomatici che prevedevano tra l'altro un comune indirizzo di politica estera. 5