L`EDIFICAZIONE DELLA STATO COMUNISTA IN RUSSIA

L’EDIFICAZIONE DELLO STATO
COMUNISTA IN RUSSIA
Da Lenin agli Anni Trenta
I primi anni
• Creazione della CEKA dicembre 17 per la
lotta agli oppositori
• Scioglimento della Costituente gennaio 18
• Creazione dell’Armata Rossa febbraio 18
• Uscita dalla guerra marzo 18 (Brest
Litowsk)
• Guerra civile dalla primavera 18 all’estate
del 20, presenza di truppe dell’Intesa in
appoggio ai Bianchi
I primi anni
• La capitale viene spostata a Mosca da
Pietrogrado
• Attacco dalla Polonia aprile 20
• In agosto l’Armata Rossa è a Varsavia
• Armistizio e pace marzo 21
• Lenin fonda nel marzo 19 l’Internazionale
Comunista (Comintern, III Internaz.)
Il “comunismo di guerra”
• Iniziale situazione caotica
• Politica economica energica e autoritaria:
- campagne: formazione di comuni agricole,
fattorie collettive gestite dallo Stato o dai soviet;
comitato per l’approvvigionamento delle città
- industrie: nazionalizzazione dei settori più
importanti, per normalizzare la produzione e
centralizzare le decisioni più importanti
Il “comunismo di guerra”
• Fallimento: la produzione industriale cala,
i raccolti dimezzano
• 20-21 dissenso, sommosse
• Marzo 21 ribellione dei marinai della base
di Kronstadt, già roccaforte dei
bolscevichi
• Dura repressione militare
La nuova politica economica
• Nel 1921 Lenin decide porre fine alla fase
del “comunismo di guerra”.
• Con la “NEP” si reintroducono il libero
commercio e la proprietà privata.
• Il tentativo ha successo: la produzione
torna a crescere.
• All’esterno si ha l’impressione di un
fallimento dell’esperimento comunista, ma
si tratta di una strategia transitoria.
La morte di Lenin
• Colpito nel 1922
da una malattia
cerebrale, Lenin
muore nel 1924.
• Il suo corpo viene
mummificato e
esposto alla
pubblica
venerazione nel
mausoleo posto
presso la Piazza
Rossa a Mosca
La lotta per la successione
• Vede contrapposti:
– Trockij, “eroe” della rivoluzione, favorevole al
superamento della NEP e all’ampliamento
internazionale della rivoluzione.
– Stalin, segretario del PCUS, favorevole alla
continuazione della NEP e al “socialismo in un
solo paese”.
• Prevale Stalin, grazie al suo peso nel
partito: Trockij è emarginato, espulso dal
PCUS, dall’URSS e assassinato (1940).
• Josif
Vissarionovic
Dzhugashvili,
detto Stalin,
“acciaio”
(1879-1953)
Lo stato totalitario
• Il compromesso in economia non ha un
riflesso sul piano politico.
• Negli anni della NEP si completa la
costruzione del regime dell’URSS in cui,
– nonostante l’apparenza federale e
democratica (“sovietica”),
– si ha un netto prevalere del potere centrale
– e una piena identificazione dello Stato con il
partito unico, quello comunista.
URSS
• Dic 22 i congressi dei soviet danno vita
all’URSS
• È di fatto l’unione alla Repubblica Russa
(che comprendeva anche la Siberia) delle
altre province dell’ex Impero Zarista
(Ucraina, Bielorussia, Azerbaidjan,
Armenia, Georgia)
• Nuova Costituzione approvata nel 24
La Costituzione del 24
• Potere supremo affidato al Congresso dei
Soviet dell’Unione
• Potere reale al Partito Comunista, l’unico
ammesso dalla Costituzione
• Esso esercita una dittatura: fornisce direttive
ideologiche e politiche, controlla la CEKA,
propone candidati per l’elezione dei soviet
• Le sue strutture si sovrappongono a quelle
dello stato
Opposizione
• Vasti strati della società rifiutano però i
principi collettivistici
• In particolare le campagne resistono alla
propaganda di partito e alla predicazione
ateistica
• È ancora forte la presenza della Chiesa
Ortodossa
Agricoltura
• Vengono create aziende collettive al
posto delle libere proprietà contadine
• Ma i kulaki si rifutano di cedere le terre
• Vista l’impossibilità di ottenere il
consenso, il regime ricorre allora alla forza
Agricoltura
• Le aziende collettivizzate producono poco,
e scarsi sono i salari degli operai
• 1931-1933 anni di carestia terribile: i
contadini sono alla fame
• Primavera 1932, nella sola Ucraina 6-7
milioni di morti per fame
Industria
• Nel settore industriale invece aumenta la
produzione nei settori siderurgico,
meccanico, chimico.
• Non migliora però il tenore di vita delle
masse
• Stalin esporta derrate alimentari anche
negli anni della carestia, subordina
agricoltura ad industria e sacrifica
l’industria leggera a quella pesante
L’economia pianificata
• Eliminati gli oppositori, Stalin decide di
abbandonare la NEP
• Obiettivo: collettivizzare e industrializzare
a tappe forzate l’economia sovietica
• L’economia viene diretta dallo stato che
stabilisce nei piani quinquennali gli
obiettivi produttivi agricoli e industriali
Nuova etica del lavoro
• Produttività,
efficienza,
abnegazione
• Il minatore
Stachanov diventa
un eroe del lavoro per
l’eccezionale quantità
di carbone da lui
estratta con un
sistema di sua
invenzione
Le grandi purghe
• La compressione del tenore di vita va di
pari passo con la compressione delle
libertà individuali e della critica interna
• La polizia politica (Ceka) esercita un
regime di controllo collettivo
• Arresti, esecuzioni, deportazioni in massa
colpiscono vasti strati della società
sovietica, fin dentro il partito
Repressione
• Nel 34 si inaugura una serie di processi politici
contro i leader “deviazionisti”
• Anche agli uomini di cultura viene imposta
l’adesione al marxismo leninismo e al realismo
sovietico.
• L’arte ha il compito di esaltare le conquiste della
rivoluzione comunista
• Con la costituzione del ’36 Stalin è un vero e
proprio dittatore oggetto di un culto
personale
Arcipelago GULag
La politica estera
• Viene abbandonata l’idea di una
rivoluzione mondiale a breve scadenza
• La Russia bolscevica stipula trattati e
accordi con governi apertamente
anticomunisti
• D’altra parte “fascismo e socialdemocrazia
si equivalgono”, almeno fino al 1935