L’ALLESTIMENTO GALENICO DELLA CICLOSPORINA COLLIRIO: DALLA LETTERATURA ALL’ESPERIENZA CLINICA PRESSO L’A.O. ORDINE MAURIZIANO DI TORINO (AO OM) 1C.Fruttero, 2C.Nada, 1C.Fazzina, 3M.Mellano, 4E.Peira, 1V.Tagini, 3B.Oldani 4M.Gallarate, 1AL.Gasco 1SC Farmacia Ospedaliera AO Ordine Mauriziano Torino 2Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera, Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino 3SC Oculistica AO Ordine Mauriziano Torino 4Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco, Università di Torino INTRODUZIONE La cheratocongiuntivite di Vernal, malattia dell’età pediatrica e la sindrome di Sjogren, malattia infiammatoria cronica autoimmune, sono affezioni oculari caratterizzate da una sintomatologia comune (prurito e bruciore oculare, lacrimazione, sensazione di corpo PRIMA DEL TRATTAMENTO estraneo, fotofobia e xeroftalmia) a rischio di alterazioni funzionali che, se non trattate adeguatamente, possono impattare sulla qualità di vita dei pazienti. Una strategia terapeutica per il trattamento dei pazienti, non responder alle terapie standard, è la somministrazione topica di ciclosporina (C) in virtù della sua azione immunosoppressiva 1,2,3,4 DOPO IL TRATTAMENTO L’assenza di una formulazione registrata in Italia ha incentivato la collaborazione tra farmacisti e oculisti dell’A.O. OM, al fine di sviluppare una preparazione galenica per garantire la migliore terapia a questi pazienti. L’iter per la ricerca di una formulazione “ad hoc” del collirio galenico a base di C ha avuto, dal 2012 ad oggi, significative variazioni sia nella concentrazione di principio attivo, sia nel veicolo utilizzato. L’Hypotears® è stato il primo veicolo impiegato, sostituito con il Lacrimart® e successivamente, a fronte di numerose segnalazioni di intolleranza, con la soluzione salina bilanciata (BSS)5. Tuttavia la scarsa compliance dei pazienti verso la BSS, ha stimolato l’allestimento di nuove formulazioni con lacrime artificiali quali l’Optive® e l’Optive FUSION® che presentano maggior compatibilità con i fluidi oculari, in termini di viscosità e osmolarità. Parallelamente, la concentrazione di C ha subito una riduzione dal 2%6,7 al 0.5%, al fine di migliorare il rapporto rischio-beneficio Dal 2012 al I semestre 2015 sono stati trattati 75 pazienti per un totale di 567 preparazioni. Scopo del lavoro è quello di indagare la stabilità chimico-fisica della C nei nuovi veicoli proposti, per valutarne la compatibilità e la stabilità. MATERIALI E METODI Lo studio della stabilità chimico-fisica delle formulazioni contenenti C 0.5% in Optive® e Optive FUSION® è stato condotto in collaborazione con il Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università di Torino. Le analisi per la determinazione quali-quantitativa di C sono state effettuate mediante la tecnica analitica HPLC (High Performance Liquid Chromatography). I tempi di monitoraggio scelti, sono stati 0, 7, 15 e 30 giorni dalla preparazione (t0). RISULTATI In base ai dati ottenuti attraverso analisi HPLC, la C nelle due formulazioni risulta stabile per 30 giorni dall’allestimento se conservata a 4 °C in quanto le aree dei picchi cromatografici del principio attivo non presentano riduzioni significative per tutti i tempi di monitoraggio; tuttavia ulteriori indagini analitiche si richiedono per i tempi a 15 e 30 gg. HPLC t=0 HPLC t=15 gg HPLC t=30 gg CONCLUSIONI La Galenica Clinica, intesa come allestimento di formulazioni dedicate, è la risposta dell’Azienda ospedaliera alla necessità dei clinici per poter disporre di opportunità terapeutiche sempre più articolate, sofisticate e calibrate sulle esigenze del singolo paziente.Permette inoltre di monitorare l’appropriatezza prescrittiva, valutandone l’aderenza alle normative vigenti e/o alle evidenze cliniche riconosciute e/o agli standard condivisi, rappresentando un esempio di integrazione fra le diverse figure sanitarie che operano in ambiente ospedaliero. BIBLIOGRAFIA 1. Secchi AG, Tognon MS, Leonardi A. Topical use of cyclosporine in the treatment of Vernal keratoconjunctivitis. Am J Ophthalmol 1990 ;110:641-5 2. Holland EJ, Olsen TW, Ketcham JM et al. Topical cyclosporin A in the treatment of anterior segment inflammatory disease. Cornea 1993;12:413-9 3. Gupta V, Sahu PK. Topical cyclosporin A in the menagement of Vernal keratoconjunctivitis. Eye 2001; 15(pt1): 39-41 4. Pucci N., Novembre E, Cianferoni A et al. Efficacy and safety of cyclosporine eyedrops in Vernal keratoconjunctivitis. Ann Allergy Asthma Immunol 2002;89:298-303 5. Prontuario galenico Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi di Firenze 6. Tomida I, Schlote T, Brauning J, Heide PE, Zierhut M. Cyclosporin A 2% eyedrops in therapy of atopic and Vernal keratoconjunctivitis. Ophthalmologe 2002;99:761-7 7. Mendicute J, Aranzasti C, Eder F, Ostolaza JI, Salaberria M. Topical cyclosporin A 2% in the treatment of Vernal keratoconjunctivitis. Eye 1997;11:7-8 Riferimento [email protected] N.50