Marketing Interno Analizzare e facilitare i processi di comunicazione interna Il presidente di una importante compagnia area scandinava usava abitualmente i media sia per parlare con i clienti che con i dipendenti. Gran parte del marketing interno, infatti, era realizzato mediante l’uso dei normali network televisivi. Egli in questo modo comunicava ai Suoi la necessità di mettere il cliente al centro di tutti i processi e sottolineava l’importanza e i vantaggi del servizio e della qualità. In questo senso il Marketing Interno si pone come complesso di attività mirato a comunicare con tutto il personale, formarlo e motivarlo affinché serva il cliente in modo efficace e promuova azioni e comportamenti per sviluppare le relazioni interne in maniera efficiente. In un mercato altamente concorrenziale in cui l’offerta si è totalmente omogeneizzata, avere oggi un’organizzazione più efficiente e personale coinvolto e motivato, anche e soprattutto nella gestione dei processi interni, fa la differenza. Se il compito del dipendente è quello di cercare di soddisfare le richieste della clientela, obbligo del management diventa massimizzare la partecipazione ed il coinvolgimento nelle attività, attraverso il miglioramento della comunicazione interna (sia top-down che bottom-up) e l’aumento della motivazione nel personale. Il processo di accrescimento della soddisfazione interna diventa, allora, presupposto e completamento di quello esterno, attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti del marketing management, che vanno dal riconoscimento e rispetto delle diverse esigenze ed aspettative dei clienti “interni”, all’elaborazione di piani di marketing e di comunicazione “interni”. In questo ambito si rivela molto utile l’elaborazione di piani di Marketing “integrati”, capaci di considerare Obiettivi e Ricadute sia interni che esterni all’azienda, in stretto collegamento tra di loro. Ma chi è il CLIENTE INTERNO? Il Cliente interno è colui che sta a valle di qualsiasi processo lavorativo, produttivo e di servizio. Può essere rappresentato da qualsiasi figura operativa (o direttiva) che si relazione con chi è a monte. In questo senso chiunque all’interno di una organizzazione (semplice o complessa che sia) può essere considerato cliente. Il personale nel suo insieme è nello stesso tempo cliente e fornitore, destinatario ed utente di: informazioni, azioni, progetti. Come tutte le attività di marketing anche quella diretta all’interno dell’organizzazione deve essere segnata dalla creazione di “valore”, che acquista significato in relazione ai programmi di sviluppo ai quali l’azione di marketing è necessariamente collegata. Il responsabile dei programmi di Marketing interno dovrà quindi conoscere: • la missione e la visione aziendale; • l’organizzazione, i suoi processi, i FCS (fattori critici di successo); • le persone, i comportamenti, le abitudini, le prassi, le ritualità; • i flussi di comunicazione e le modalità di feed-back; • gli strumenti utilizzati e la percentuale di impiego degli stessi; • il valore atteso e quello percepito per i processi interni. La rilevazione dei fabbisogni informativi e di servizio legati al cliente interno può essere realizzata attraverso tre strumenti ugualmente efficaci. >> CONTINUA Il primo strumento è rappresentato dall’indagine di clima che rileva il sistema di relazioni esistenti tra individuo, gruppo e organizzazione. Questa metodologia di ricerca permette di comprendere le dinamiche relazionali e comportamentali, le tipologie di scambi che si stabiliscono tra le persone, i gruppi e l’organizzazione, il rapporto con il contesto esterno, consentendo una previsione sui futuri eventi organizzativi e sulle modificazioni in corso. Da questo punto di vista è possibile rilevare tutti gli aspetti che riguardano la partecipazione, l’integrazione e la motivazione delle persone nei riguardi dei processi, del management e dell’organizzazione più in generale. Tab 1 Indagine di clima V V A N T A G G O VA AN NT TA AG GG GIIIO O C C O S A F A R E CO OS SA AF FA AR RE E E’ possibile rilevare tutte quelle informazioni di tipo comportamentale che gli strumenti cognitivi impediscono di fare. -definire il campo di analisi -definire il campione (n° persone coinvolte e loro caratteristiche) -individuare obiettivi/risultati -distribuire i questionari -elaborare le informazioni -realizzare riunioni con gruppi omogenei di persone -predisporre un rapporto finale S S T R U M E N T U T L Z Z A T ST TR RU UM ME EN NT TIII U UT TIIIL LIIIZ ZZ ZA AT TIII Prima fase: distribuzione questionario auto compilato per la rilevazione di alcune informazioni generali (modalità di comunicazione, sistema di relazioni, problematiche, percezioni, ecc.) Seconda fase: Uso di: mappe mentali, metafore organizzative, analisi di percezioni, vissuti, eventi, per ricavare informazioni più dettagliate. L’altro strumento è costituito dal Focus Group che, al contrario, mettendo in dinamica gruppi di persone, riesce a restituire tutte le informazioni più orientate al comportamento organizzativo ed alle aspettative delle persone in termini informativi e relazionali. E’ una tecnica di ricerca finalizzata a focalizzare un argomento e a far emergere le relazioni/opinioni tra i partecipanti. Il Focus Group viene gestito da due persone: un animatore che conduce la discussione ed un osservatore che esamina le dinamiche di relazione del gruppo. I partecipanti devono essere almeno 4/6 e non più di 10/12. Tab 2 Focus Group V V A N T A G G O VA AN NT TA AG GG GIIIO O Il FOCUS GROUP permette di innescare dinamiche di gruppo utili ad ottenere un maggiore confronto tra le persone ed una migliore comprensione delle problematiche, aspettative e bisogni. Di conseguenza è una metodologia di lavoro che riesce a fare emergere dai gruppi: proposte, progetti, azioni, ma è anche utile per effettuare verifiche dirette su azioni già sviluppate nel recente passato. C C O S A F A R E CO OS SA AF FA AR RE E -individuare le caratteristiche e le figure che faranno parte del gruppo -individuare i campi di indagine -stabilire le modalità di conduzione del gruppo -individuare le modalità per la raccolta ed elaborazione dei risultati finali Il terzo ed ultimo strumento è rappresentato dalle interviste individuali che, a differenza dei precedenti, mettono a fuoco le modalità e gli strumenti utilizzati nella gestione delle informazioni e degli scambi tra le persone all’interno dei processi, rilevando anche proposte e bisogni di natura soggettiva. Tab 2 Interviste individuali V V A N T A G G O VA AN NT TA AG GG GIIIO O Raccoglie le informazioni in modo approfondito consentendo di rilevare aspettative e bisogni non esplicitabili in altro modo e necessità solo potenziali. C C O S A F A R E CO OS SA AF FA AR RE E -individuare le principali domande ed aree di indagine -stabilire i criteri e le modalità di conduzione dell’intervista -individuare gli aspetti operativi -individuare le modalità per la raccolta ed analisi dei risultati -realizzare una sintesi delle interviste effettuate La raccolta e l’analisi delle informazioni attraverso i tre strumenti restituiscono informazioni su vari piani: • quali e come sono i sistemi di relazioni interne; • quale è il fabbisogno comunicativo interno; • quali i comportamenti e le abitudini diffuse; • quale il livello di condivisione e partecipazione nei processi interni e nelle relazioni; • quali aspettative nei confronti del sistema dei processi e dell’organizzazione. La fase successiva consiste nella elaborazione di un Programma di Marketing interno che promuova e sviluppi gli obiettivi aziendali e favorisca i flussi e gli scambi tra i processi interni a beneficio della soddisfazione del cliente (interno ed esterno). La sensibilità del Responsabile del Piano di Marketing Interno (Responsabile Risorse Umane o Maketing Manager) in questo caso sarà quella di saper identificare il Cliente e il Fornitore (per ogni processo interno) e saper individuare i contenuti di valore per tutti gli scambi attuati all’interno dell’organizzazione. Individuazione obiettivi e risultati Misurazione del valore -Atteso -Percepito -Erogato Raccolta dati e informazioni -Indagine di clima -Focus Group -Interviste individuali Sviluppo progetto Marketing interno Benchmarking Interno -confronto sulle caratteristiche dei vari uffici/funzioni/processi Sviluppo strategie -Individuazione linee di sviluppo legate alle attese/caratteristiche del cliente interno Giovanni Volpe Amministratore Unico di COMITES srl [email protected] www.comites.mi.it