IL CULTO CRISTIANO NELLA CHIESA PRIMITIVA 1. INTRODUZIONE La novità sostanziale che l’Evangelo ha portato nella Chiesa, è la nuova dimensione del rapporto del credente col suo Signore, “In Spirito e Verità” , (Giov. 4:23-24) infatti il culto cristiano è definito quel rapporto tra Dio e l’uomo in cui sono presenti alcune condizioni: - Dio è presente in mezzo alla Chiesa (Matt. 18:20); Tutti i credenti ne godono le benedizioni (Atti 2:42-47); Tutti devono partecipare al culto attivamente (Atti 2:42-47); (Luca 4:16); (Ebr. 10:25); Ora la Chiesa primitiva realizzando questa nuova realtà del rapporto con Dio, non abbandona le tradizioni e le abitudini acquisite negli anni dai Giudei, (la semplicità delle riunioni delle Sinagoghe), ma da li iniziano un percorso che li porterà allo svolgimento del culto come lo conosciamo noi oggi. 2. LO SVILUPPO DEL CULTO NELLA CHIESA PRIMITIVA Vi è da fare una premessa, il messaggio dell’Evangelo nasce e si sviluppa all’interno della religione Ebraica, Gesù era un Giudeo come gli Apostoli e tutti i primi convertiti, pertanto era naturale che le prime espressioni di culto cristiano dovevano nascere e poi svilupparsi, all’interno delle abitudini sociali e religiose Giudaiche. Gli Apostoli abituati alle riunioni nelle sinagoghe costituirono delle riunioni simili con i nuovi credenti (Atti 1:13-14; 2:1) ma non dimenticarono di continuare a celebrare il Signore all’interno dei luoghi della religiosità Ebraica, non condividendone più i riti e le forme ma frequentandoli per poter parlare del nuovo messaggio di Cristo Gesù. 1) Nel Tempio Gli Apostoli andavano al Tempio per lodare Dio ma anche per predicare l’Evangelo e compiere opere potenti, per accompagnare la predicazione con segni, prodigi e miracoli. (Rom. 15:17-19). Lo zoppo guarito da Pietro e Giovanni (Atti 2:43,46; 3:1); L’arresto degli apostoli nel Tempio (Atti 5:20,25); La purificazione di Paolo di ritorno a Gerusalemme (Atti 21:26); 2) Nella Sinagoga Contemporaneamente al tempio gli apostoli e successivamente i primi cristiani iniziarono a frequentare la Sinagoga soprattutto tra i giudei della dispersione molti iniziavano da li per predicare l’Evangelo (Atti 13:5). La Sinagoga era il luogo che i Giudei utilizzavano per meditare la legge, e stare insieme infatti Paolo iniziò sempre da li per annunciare il suo messaggio in una città nuova. Lo fece ad Icono (Atti 14:1); Lo fece a Tessalonica (Atti 17:1-3); Lo fece a Corinto (Atti 18:14-8); Lo fece anche Apollo ad Efeso (Atti 18:26); 3) In Casa Per i cristiani non fù più possibile frequentare la sinagoga liberamente, per via della persecuzione operata dai Giudei, cosicché il culto cristiano si iniziò a svolgere nelle loro case dove si riuniva la comunità.(Atti 20:20). Vi è da sottolineare che proprio in una casa si ebbe il primo “culto pentecostale” con la conversione di Cornelio e della sua famiglia che ricevettero anche il battesimo nello Spirito Santo (Atti 10:23-27, 44-46). Successivamente e fino al I° secolo, troviamo la chiesa primitiva, riunita nelle case a celebrare il culto (Rom. 16:5); (I° Cor. 16:19); (Col. 4:15); (Fil. 4:22); 1 3. NOTA STORICA Il culto Cristiano Evangelico che oggi noi svolgiamo nelle nostre comunità, è quello che si riscontra nella primitiva comunità cristiana, esso è molto semplice scevro da formali sovrastrutture e liturgie religiose. La storia della Chiesa ci insegna purtroppo che nel tempo gli uomini hanno fatto perdere al culto cristiano, il suo vero e meraviglioso valore spirituale, diventa utile ricordare come la chiesa sia scivolata in un declino spirituale. A) I°-V° Secolo d.C. Nei primi cinque secoli del Cristianesimo, sono ravvisabili alcuni avvenimenti che sono stati fondamentali per il futuro della Chiesa, ma ne hanno anche determinato il declino. 1) L’espansione della Chiesa Fin dall’inizio la chiesa ebbe un carattere missionario, Antiochia divenne un centro importantissimo (Atti 13:1-4), 2) Il completamento delle Scritture Mentre la Chiesa si espandeva, Dio per mezzo di sole nove persone permise la nascita del Nuovo Testamento per ispirazione dello Spirito Santo (II° Tim. 3:16). 3) L’adozione della Liturgia nelle funzioni religiose Col passare degli anni venne affievolendosi l’esperienza cristiana di molti, a questo si uni l’esigenza di limitare le manifestazioni carismatiche eccessive e disordinate durante il culto, tutte cose che agevolarono l’introduzione di una rigidità nella celebrazione del culto con la preminenza della liturgia e dei riti sulla libertà dello spirito. 4) Il primato del Vescovo di Roma Alla morte degli Apostoli la Chiesa era molto grande, fu necessario costituire dei centri direzionali, come Alessandria D’Egitto per l’Africa, Costantinopoli nell’Asia minore, Roma capitale dell’Impero ebbe un ruolo determinante nella zona di competenza. Cosi alla caduta dell’Impero il punto di riferimento per la popolazione divenne la Chiesa Cristiana in Roma. B) V°-XV° Secolo d.C. Il periodo storico successivo vide un continuo prostituirsi della chiesa cristiana che intanto era diventata romana e cattolica, dove romana sottintende il primato papale di Roma e cattolica il concetto di universale. In questo periodo ricordiamo eventi quali: 1) Ascesa del Papato Quando l’Impero Romano decadde il ruolo politico rimase vacante tant’è che il Vescovo di Roma assunse più potere sostituendosi quasi allo Stato, ecco la nascita del potere temporale della Chiesa e del Papato. La tesi secondo cui, Pietro fosse il capo della Chiesa e fosse stato il primo Vescovo di Roma non trova fondamento ne storico ne biblico. 2) Lo scisma della Chiesa La divisione dell’Impero Romano procurò divisioni anche culturali tra greci e latini e si ebbe la scissione nel 1045 d.C. tra il Patriarca ed il Papa. Divisione che rimane ancora oggi. 3) Le eresie e le crociate del Medioevo Questo periodo è il più brutto della storia della Chiesa, vi è l’utilizzo della violenza per uno scopo cristiano, la corruzione papale, la caccia alle streghe il monachesimo, la superstizione popolare, la venerazione di Maria e dei Santi, la proibizione della lettura della bibbia. C) XV°-XX° Secolo d.C. In questo periodo si ebbero i primi sentori di un risveglio evangelico frutto di una più attenta lettura delle scritture ed un avvicinamento ai valori morali ed etici che hanno caratterizzato la chiesa primitiva. 1) La Riforma protestante di Martin Lutero Un monaco tedesco che si oppose alle indulgenze Cattoliche e si schierò contro la Chiesa avviando quel processo di evangelizzazione critica che và sotto il nome di “Protestantesimo” cioè protestare contro. E’ di questo periodo il proliferare della musica suonata nelle riunioni religiose ed un nuovo modo più popolare di svolgere il culto cristiano. 2) La traduzione della Bibbia in lingua corrente La rottura definitiva con la Chiesa Cattolica apre nuovi orizzonti alla conoscenza della Parola ancora sconosciuta perché privilegio di pochi, la popolazione si avvicina all’Evangelo perché può leggere la Bibbia la quale ora gli viene anche spiegata. 3) I Risvegli Pentecostali e di Santità E’ di questo periodo la rinascita spirituale interiore degli uomini sospinti dallo studio della Parola, ricordiamo Wesley, Spurgeon, Taylor, e tanti altri fino ad arrivare al nostro risveglio Pentecostale di “Azusa Street” dove negli inizi del secolo Dio si compiacque di spandere di nuovo il suo Spirito sulle genti. Fiorilla Pino 2