A - Luoghi di culto nelle Religioni del Libro
Che cos’è un edificio di culto? Luoghi di culto nelle Religioni del Libro
In poco più di dieci anni il panorama degli alunni presenti nella scuola di Cuneo, e già di qualche paese attorno, è mutato per la presenza ormai significativa di bambini di nazionalità, cultura e religione diverse. Per questo si è premesso una breve sezione dedicata al confronto di sinagoga, chiesa e moschea (sezione A). Come per il resto ci si è limitati ad un repertorio di termini essenziali di questi edifici, sottolineandone gli aspetti paralleli. Stupisce infatti la forte assonanza di questi edifici, incentrati essenzialmente su un luogo di proclamazione della Parola, ed orientati verso una direzione specifica. Tutto questo ha giustificato l’uso del termine: luoghi di culto delle tre religioni del Libro. Tuttavia, è importante tenere delle debite distinzioni, poiché per il mondo mussulmano il Corano è considerato come Libro dato al Profeta Maometto in visione celeste; per gli ebrei ed i cristiani la Torah, il Vangelo e tutti i libri sacri che costituiscono la Bibbia sono ispirati, cioè scritti da autori per lo più identificati, ad esempio Mosè o alcuni profeti, oppure come gli evangelisti Matteo, Marco, Luca, Giovanni, o come Paolo autore di molte lettere, che hanno redatto i testi sacri nel clima di preghiera e di annuncio profetico o liturgico, tale da diventare orientamento e sostegno per gli altri credenti in Dio, o per i discepoli del Cristo. Da questo punto di vista la chiesa dei cristiani si distingue ancora, rispetto alla sinagoga e alla moschea, perché in essa si attua una particolare esperienza della presenza dello Spirito di Dio proprio nella celebrazione liturgica. Per i cattolici poi questa presenza si manifesta nel segno del pane consacrato in memoria di Gesù Cristo, continuata al di là della celebrazione stessa, nella conservazione, all’interno del tabernacolo, delle ostie consacrate come memoria del dono del Cristo stesso. Così la chiesa diventa luogo di molteplici segni della presenza di Gesù, non solo limitata al Libro che racconta le sue parole e i suoi gesti. Sul territorio la presenza degli edifici religiosi delle tre religioni ebraica, cristiana e mussulmana, è del tutto sproporzionata. Infatti, a fronte di oltre 300 chiese e cappelle presenti nella Diocesi di Cuneo, che comprende trenta Comuni, c’è un’unica sinagoga in città, e per il momento non vi sono moschee, ma i mussulmani si servono, per la preghiera, di ambienti adattati per le singole circostanze. Così pure non vi sono edifici di culto di altre religioni, che si adattano all’uso di locali privati. Non sono nemmeno presenti delle chiese o templi di altre confessioni cristiane appositamente costruiti per questo. La varie confessioni si servono di ambienti adattati all’uso religioso. Solo dal 2009 gli ortodossi hanno in uso la chiesa di Sant’Antonio in Cuneo, già sede di un istituto degli Orionisti. 7