Federica Fontana Nuovi dèi per nuovi re: i Tolomei e il culto di

Federica Fontana
Nuovi dèi per nuovi re: i Tolomei e il culto di Serapide
Negli ultimi anni del IV secolo a.C. in Egitto si instaura una nuova monarchia grecomacedone che si sostituisce a quella indigena; ed è proprio in questo quadro che
Tolomeo I, capostipite della dinastia lagide, elabora la figura di un nuovo dio che,
accanto ad Iside, possa fornire una trasposizione divina della coppia regale. Il culto
dinastico diviene, pertanto, uno strumento di propaganda politica particolarmente
efficace, destinato soprattutto ai greci e agli egiziani ellenizzati. La dinastia macedone,
infatti, desiderosa di promuovere la figura di un sovrano divino universale, trova in
questa giustapposizione allusiva di coppie divine e regali uno strumento capace di
esercitare un prestigio paragonabile a quello del potere faraonico. Ma chi è Serapide e
come arriva ad Alessandria? Già le fonti antiche si dimostrano confuse e contraddittorie
nel delinearne la figura. Divinità ctonia, iatrica e, nel contempo, “totale”, il dio
alessandrino si afferma sullo scenario di un mondo complesso in cui l’universalismo
culturale e la dilatazione dei confini geografici, determinati dalle conquiste di
Alessandro, hanno creato nuove identità e nuovi bisogni.