ADHD -

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Cos’è l’ADHD ?
Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione ed
Iperattività, ADHD (acronimo inglese per
Attention-Deficit Hyperactivity Disorder)
è un disturbo dello sviluppo neuropsichico del
bambino che si manifesta in tutti i suoi contesti
di vita, i cui sintomi cardine sono:
inattenzione, impulsività e iperattività
Indicazioni e strategie terapeutiche per i bambini e gli adolescenti con disturbo da deficit attentivo e iperattività. Conferenza Nazionale di Consenso.
Cagliari, 6-7 Marzo 2003.
Sintomi nucleari dell’ADHD
Deficit di
attenzione
Impulsività
Iperattività
Inattenzione
 Deficit
di attenzione focale e sostenuta
 Facile distraibilità (stimoli banali)
 Ridotte capacità esecutive (compiti
scolastici, attività quotidiane, gioco)
 Difficoltà nel seguire un discorso
 Interruzione di attività iniziate
 Evitamento di attività che richiedono
sforzo cognitivo
DSM IV (American Psychiatric Association)
INATTENZIONE
(o facile Distraibilità)
Scarsa
cura per i dettagli
Incapacità di terminare azioni
intraprese
Apparente e costante distrazione
Evitamento delle attività che
richiedono attenzione per i particolari
o capacità organizzative
Frequenti “dimenticanze” di oggetti
significativi ed attività importanti
Iperattività
 Incapacità
di stare fermi
 Attività motoria incongrua e
afinalistica
 Gioco rumoroso e disorganizzato
 Eccessive verbalizzazioni
 Ridotte possibilità di inibizione
motoria
DSM IV (American Psychiatric Association)
IPERATTIVITA’
Descritti “come mossi da un motorino”:
problematico anche stare seduti a scuola
Difficoltà nel rispetto di regole, tempi e
spazi dei coetanei
Difficoltà oggettive nell’autocontrollo e
capacità di pianificazione

Impulsività
 Difficoltà di controllo comportamentale
 Incapacità di inibire le risposte
automatiche
 Scarsa capacità di riflessione
 Difficoltà a rispettare il proprio turno
 Tendenza ad interrompere gli altri
 Incapacità di prevedere le conseguenze
di una azione
 Mancato evitamento di situazioni
pericolose
DSM IV (American Psychiatric Association)
IMPULSIVITA’
Difficoltà
nell’organizzazione di
azioni complesse
Difficoltà di gestione del
cambiamento rapido da una attività
all’altra
Difficoltà ad aspettare il proprio turno
nel gioco ed altre situazioni di gruppo
SOTTOTIPI SECONDO il DSM-IV
+
Inattenzione
Iperattività/impulsivita
combinato
solo inattenzione
prevalentemente
inattentivo
solo iperattività / impulsività
Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
prevalentemente
iperattivo/impulsivo
I sintomi dell’ADHD possono non essere gli stessi
per tutti
Prevalentemente Inattentivo:
• Facilmente distraibile
• Ma non eccessivamente iperattivo / impulsivo
Prevalentemente
Inattentivo
Prevalentemente Iperattivo / Impulsivo:
• Estremamente Iperattivo / Impulsivo
• Può non avere sintomi di inattenzione
• Frequentemente bambini piccoli
20-30%
50-75%
< 15%
Sottotipo Combinato:
• Maggioranza dei pazienti
• Presenti tutte e tre i sintomi cardini
(Inattenzione, Iperattività/Impulsività)
Prevalentemente
Iperattivo / Impulsivo
Tipo Combinato
Barkley RA. Attention-deficit/hyperactivity disorder. In: Mash EJ, Barkley RA, eds. Child Psychopathology 1996;63-112
…ma…attenzione…
Naturalmente tutti i bambini/adolescenti possono presentare, in determinate
situazioni, uno o più dei comportamenti descritti…
…ma nell’ADHD tali comportamenti sono…
• inadeguati rispetto allo stadio di sviluppo
• ad insorgenza precoce
• pervasivi
(prima dei 7 anni)
(espressi in diversi contesti quali casa, scuola, ambiente di gioco)
• significativamente interferenti con le attività quotidiane
Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
I SINTOMI NUCLEARI
Iperattività
•Impulsività
•Disturbo
dell’attenzione
?
Sintomi aspecifici
Continuum
normalità/patologia
•
PROBLEMI DIAGNOSTICI
•Definizione dei sintomi nucleari
•Interpretazione di termini quali "spesso"
•Interpretazione di "deficit significativo"
•Discrepanza di informazioni da fonti multiple
•Variazione in rapporto al contesto
•Criteri più adeguati per bambini di sesso
maschile di 6-12 anni con intelligenza normale,
e meno per bambine, bambini in età prescolare,
adolescenti, adulti e pazienti affetti da ritardo
mentale
Problemi diagnostici
Bias dovuti alla formazione ed alla esperienza
clinica dell’esaminatore
Specificità della diagnosi differenziale
Diagnosi differenziale con le condizioni di normalità
- Diagnosi differenziale con disturbi reattivi
a sfavorevoli condizioni ambientali
- Diagnosi differenziale con disturbi dello sviluppo,
malattie mediche generali o del SNC
- Diagnosi differenziale con altri disturbi psicopatologici
-
Diagnosi differenziale
normalità-patologia
-I sintomi dell’ADHD sono
dimensioni in un continuum
normalità-patologia
-La soglia clinica è individuata
dal livello di compromissione
funzionale.
-La compromissione funzionale,
e quindi la soglia clinica, sono
legate ad un contesto socioculturale specifico.
ADHD in tarda adolescenza – Età adulta

Sintomi
residui (e strategie di compenso):
a)Difficoltà di auto-organizazione,
definizione di priorità, iniziare le attività
nei tempi adeguati (“procrastinare”)
b) Gestione di attenzione sostenuta, di suddivisione
della attenzione e di shifting del focus attentivo
c) Regolazione di vigilanza a riposo (drowsiness),
sforzo sostenuto con scarso reward, lentezza in processazione
(es. lettura, scrittura)
d) Gestire memoria di lavoro e le informazioni
acquisite recentemente
e) Gestire la frustrazione e regolare le emozioni
f) Monitoraggio ed autoregolazione del comportamento
La frequenza del
disturbo
Un bambino ogni 100 alunni (4 classi di 25
alunni) ha l’ADHD in forma severa
Gli studi epidemiologici, condotti in molti paesi del mondo,
compresa l’Italia, stimano che dal 3 al 5% della popolazione in
età scolare presentai l’ADHD.
La prevalenza delle forme
particolarmente severe è stimata
intorno all’1% della popolazione
in età scolare.
Indicazioni e strategie terapeutiche per i bambini e gli adolescenti con disturbo
da deficit attentivo e iperattività. Conferenza Nazionale di Consenso. Cagliari,
6-7 Marzo 2003.
Le cause dell’ADHD
L’ADHD è un disturbo neurobiologico, dovuto alla
disfunzione di alcune aree e di alcuni circuiti del cervello
ed allo squilibrio di alcuni neurotrasmettitori (come
noradrenalina e dopamina), responsabili del controllo di
attività cerebrali come l’attenzione e il movimento.
Linee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
Circuiti cerebrali
regolano l’attenzione e l’attività, inibiscono i pensieri ed
i comportamenti inappropriati, organizzano le azioni in
modo da raggiungere uno scopo
Attenzione esecutiva
Spaziale
Giro del cingolo
Orientamento visivo
Memoria
di lavoro
Verbale
Castellanos FX et al. Nature Neuroscience 2002; 3: 617-628
Pliszka SR et al. J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 1996, 35 (3): 264-272
Funzioni visive
Sistema dell’ATTENZIONE e delle FUNZIONI
ESECUTIVE
AUTOCONTROLLO:
capacità di inibire alcune
risposte motorie ed emotive
a stimoli esterni ai fini della
possibilità di proseguire
di attività in corso
RETROSPEZIONE:
Possibilità di ricordare
uno scopo per poter
raggiungere un obiettivo
ludico o di studio
PREVISIONE:
capacità di definire
strategie e mezzi per
perseguire un obiettivo,
inibendo emozioni e
riuscendo a motivarsi
FUNZIONI ESECUTIVE:
Strutturazione graduale di
maturazione di capacità
selettive di concentrazione
“memoria “ degli obiettivi,
steps e strategie necessari
Il PROBLEM SOLVING nei normali e nell’ADHD
Sinapsi noradrenaliniche e dopaminiche
NEURONE
NORADRENERGICO
DOPA
DOPA
DA
DA
DOPA 3,4-diidrossifenilalanina
MAO Monoaminoossidasi
MHPG
DAT
HVA
HVA
Presinapsi
NEURONE DOPAMINERGICO
Fessura
sinaptica
DA
Acido omovanillico
decarbossilasi
Recettori
MHPG
Trasportatore di dopamina
DOPA
R
Trasportatore di
NA
3-metossi-4-idrossifenilglicole
DOPA
NA
R
MAO
Noradrenalina
Dopamina
NA
NA
NA
Dopamina-b
idrossilasi
decarbossilasi
NA
NA
DA
DA
DA
R
MAO
DAT
HVA
Postsinapsi
DA
R
PROCESSI NEUROEVOLUTIVI del SISTEMA
ATTENZIONE e delle FUNZIONI ESECUTIVE
< 6 anni di vita:
Richiamo “verbale” alla
mente di un compito o
interrogativo su problemi
da risolvere
6/8 aa.: interiorizzazione
del discorso autodiretto e
del pensiero (autoriflessione,
comprensione ed osservanza
di regole e istruzioni, loro
ulizzo mediante costruzione
di “sistemi mentali”
8/11 anni –
AUTOREGOLAZIONE:
dei processi attentivi e
motivazionali, differimento,
Privatizzazione e modulazione
emozionale, possibilità di
Pianificazione di obiettivi
RICOMPOSIZIONE:
Scomposizione,
Rimodulazione
e Ricomposizione
del “Bagaglio”
esperenziale
EZIOLOGIA
Modello integrato
L’ADHD è un disturbo ad eziologia multifattoriale
i fattori responsabili della sua manifestazione sono diversi:
genetici, neuro-biologici, ambientali.
Neuroanatomica
Neurochimica
Genetica
ADHD
Fattori
biologici
acquisiti
Fattori Ambientali
Spencer TJ et al. Trattamento dei Bambini e degli Adolescenti con Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività nell’Assistenza Primaria
Pediatrica. PCC Visuals 2002.
Neuroanatomica
Neurochimica
Genetica
ADHD
Fattori
biologici
acquisiti
Fattori Ambientali
Fattori genetici
Studi familiari

Alta prevalenza di ADHD e di
altri disturbi mentali nei
parenti dei pazienti
Studi sulle adozioni

Maggiore prevalenza di ADHD nei genitori biologici
rispetto ai genitori adottivi
Studi su gemelli
Concordanza dei sintomi ADHD: MZ > DZ
 Coefficienti di ereditarietà: 0,65-0,91

Barkley R.A. – Deficit di Attenzione ed Iperattività – Le Scienze n°365, Gennaio 1999
Genetica
CASO CLINICO 1: G.G. anni 12 – Sindrome
di Rett – CDKL5
Mutations in boys with severe encephalopathy
and early-onset intractable epilepsy
VARIANTI GENETICHE nell’ADHD
D5
DRD5
5HTP-transfer
Calcyon
DRD4
GENI
CANDIDATI
Neuroanatomica
Neurochimica
Genetica
ADHD
Fattori
biologici
acquisiti
Fattori Ambientali
Neuroanatomica
Neurochimica
Neuroanatomia
Aree del Sistema Nervoso Centrale di dimensioni
inferiori:
Encefalo
Gangli
(4%): lobo frontale destro (8%)
della base (6%)  Normalizzazione (18 anni)
Cervelletto
(12%)  Ulteriore riduzione (18 anni)
Castellanos et al 2002, JAMA, 288:1740-8
Neuroanatomica
Neurochimica
Volume cerebrale totale
Controlli > ADHD P <0.003
ml
1100
1000
900
Maschi NV
Maschi con ADHD
Femmine NV
Femmine con ADHD
5
7
Castellanos et al 2002, JAMA, 288:1740-8
9
11
13
Età (anni)
15
17
19
21
Neuroanatomica
Neurochimica
Neurofisiologia – flusso ematico
SPECT
Normale
ADHD
Lobo frontale 
Corteccia senso-motoria

Kuperman et al 1990
Cervelletto 
Neurofisiologia – PET
Neuroanatomica
Neurochimica
Attivazione di reti neuronali diverse
Normal
ADHD
Stroop task negli adulti con ADHD
Bush et al. - 1999 Society of Biological Psychiatry
Neuroanatomica
Neurochimica
Genetica
ADHD
Fattori
biologici
acquisiti
Fattori Ambientali
Fattori Biologici Acquisiti
Esistono cause acquisite ?
•
•
•
Esposizione intrauterina ad alcool o nicotina
Nascita pretermine e basso peso alla nascita
Disturbi cerebrali (encefaliti, traumi)
Fattori biologici
acquisiti
Barkley R.A. – Deficit di Attenzione ed Iperattività – Le Scienze n°365, Gennaio 1999
Neuroanatomica
Neurochimica
Genetica
ADHD
Fattori
biologici
acquisiti
Fattori Ambientali
Fattori ambientali
modulano
l’effetto dei fattori biologici
 Instabilità familiare
 Conflitto genitoriale
 Disturbi psicologici dei genitori
 Scarsa competenza dei genitori
 Rapporto negativo bambino-genitori
Fattori Ambientali
FATTORI RISCHIO
Disposizione genetica
Fattori biologici acquisiti
PROCESSI
Reti neurali alterate
Autoregolazione alterata
Inattenzione,
Iperattività, Impulsività
Condizioni sfavorevoli in
famiglia o a scuola
Interazioni negative
con figure di attaccamento
Disturbi/problemi associati
Döpfner et al 2002
Impatto dell‘ADHD sul funzionamento globale
Deficit funzionali
Sé
Sintomi nucleari
 Inattenzione
 Iperattività
 Impulsività
+




Portano a
Comorbidità
psichiatriche
 Disturbi dirompenti del
comportamento (disturbo
della condotta e disturbo
oppositivo-provocatorio)
 Disturbi di ansia e di umore
Bassa autostima
Incidenti e danni fisici
Fumo / abuso di sostanze
Delinquenza
Scuola/ lavoro
 Difficoltà accademiche/
risultati insoddisfacenti
 Difficoltà lavorative
Casa
 Stress familiare
 Difficoltà come genitori
Società
 Scarse relazioni interpersonali
 Deficit di socializzazione
 Difficoltà relazionali
Comorbilità
I bambini e gli adolescenti con ADHD possono
manifestare anche
altri disturbi psicologici e psichiatrici in
contemporanea (comorbilità).
Nell’ 80% dei casi l’ADHD si associa ad
altri disturbi
Barkley RA. Attention-deficit/hyperactivity disorder. In: Mash EJ, Barkley RA, eds. Child Psychopathology 1996;63-112
COMORBILITA’
Studio MTA (Multimodal Treatment for ADHD)
ADHD
11%
Tic
14%
Conduct
disorder
4%
Mood
40%
Oppositional
defiant disorder
(ODD)
34%
Anxiety
The MTA Cooperative Group (1999). A 14-month randomized clinical trial of treatment strategies for attention-deficit/ hyperactivity
disorder. Arch Gen Psychiatry; 56: 1073-86.
TIPOLOGIA DELLE COMORBILITA’
80%
64%
(N=68)
70%
55%
60% (N=59)
50%
42%
(N=42)
37%
(N=39)
40%
25%
(N=27)
2%
(N=2)
Ep
ile
ps
y
m
a
6%
(N=6)
st
h
la
r
Bi
po
0%
2%
(N=2)
A
D
is
is
D
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Co
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o
T
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s
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n
y
nx
ie
t
bs
0%
0%
A
2%
(N=2)
si
s
10%
O
CD
8%
4%
(N=9)
(N=4)
ho
20%
Ps
yc
30%
64% Disturbo Oppositivo Provocatorio (ODD); 55% Ansia; 42% Disturbi
dell’apprendimento (DA); 37% Depressione; 25% Disturbo della Condotta (CD)
Dell'Agnello G. et al. per l'ADORE Study Group. Poster presentato al X Congresso Nazionale della Società Italiana di Psicopatologia (SOPSI),
Roma 22-26 Febbraio 2005
INTERVENTI
bambino
Psicoeducazione
Farmacoterapia
Terapia cognitivo-comportamentale
famiglia
Psicoeducazione
scuola
Psicoeducazione
Parent training
Training per gli insegnanti
Interventi rivolti
al bambino
Farmacoterapia
L’approccio multimodale, che combina interventi psicosociali con terapie mediche è
quello raccomandato.
I farmaci approvati in Italia per il “trattamento dell’ADHD nei bambini a partire
dai 6 anni di età e negli adolescenti come parte di un programma di trattamento
multimodale”, sono:
Strattera
(atomoxetina HCl)
http://www.iss.it/adhd/
cm
Ritalin
(metilfenidato)
Farmaci approvati in Italia per il
trattamento dell’ADHD
Farmaco
Classe
Efficacia
Efficace, sicuro e ben tollerato
 Migliora i sintomi cardine dell’ADHD ed il
non –
funzionamento globale del bambino
psicostimolante  Una dose al giorno
 Effetto continuativo nelle 24 ore
(non ha proprietà
stimolanti o euforizzanti)  Assenza di potenziale d’abuso

Strattera
atomoxetina HCl
Efficace,
Ritalin
metilfenidato
http://www.iss.it/adhd/
cm
sicuro e ben tollerato
 Migliora i sintomi cardine dell’ADHD
 Necessarie 2-3 dosi al giorno
Psicostimolante  Durata d’effetto: circa 4 ore
 Farmaco classificato come sostanza controllata in
(analogo delle anfetamine)
tabella II e caratterizzate da elevato potenziale
d'abuso
EFFETTI AVVERSI e INTERAZIONI

Variazioni di latenza, durata, latenza REM e qualità del sonno
 Disturbi Gastrointestinali
 Riduzione dell’Appetito e Calo Ponderale
 Sonnolenza e Affaticamento
 Effetti sul Sistema Cardiovascolare e prolungamento QT
 Effetti sulla Crescita
 Tossicità Epatica
 Crisi Convulsive
 Ideazione Suicidaria
 Interazioni Farmacologiche: IMAO, Inibitori del CYP2D6 (Fluoxetina,
Paroxetina, Chinidina), β2-agonisti (salbutamolo), Farmaci che allungano
il Q-T (neurolettici, antiaritmici classe Ia^ e III^, Maxifloxacina, metadone,
meflochina, Triciclici, Cisapride, Litio), Farmaci che abbassano la soglia
convulsiva (Neurolettici, Meflochina, Triciclici, Bupropione, Tramadolo)
Per garantire un uso appropriato e sicuro dei farmaci, così
come l’impiego esclusivo nell’ADHD, sono state individuate…
…Specifiche Procedure
1. Prescrizione del farmaco vincolata ad una diagnosi differenziale
e ad un Piano Terapeutico, definiti da un Centro di Riferimento di
Neuropsichiatria Infantile individuato dalle Regioni;
2. Necessità di controlli periodici per la verifica dell’efficacia e
della tollerabilità del farmaco;
3. Obbligo di inserimento dei dati presenti nei piani terapeutici in
un Registro Nazionale istituito presso l’Istituto Superiore di
Sanità, con garanzia di anonimato.
http://www.iss.it/adhd/
SERVIZI TERRITORIALI di NPIA
“Competenze, Mission, Risorse,
Procedure Operative Standard e
Adattate, Principio di Integrazione.
Il Team
La Rete dei Servizi
I Percorsi e gli Obiettivi
La Continuità Assistenziale
Disponibilità e
Allocazione delle Risorse
Il Tempo dedicato
I Reports
-
Manifestazione delle alterazioni funzionali in
bambini/adolescenti con ADHD
• Le alterazioni funzionali costituiscono la manifestazione dei sintomi cardine
dell’ADHD - disattenzione, iperattività e impulsività - nel corso della giornata
• Sfortunatamente queste alterazioni della funzionalità non sono ben comprese né da
chi è affetto da ADHD, né dai genitori del paziente e sono spesso viste come “difetti”
caratteriali e non come parte del disturbo stesso.
• Nonostante le alterazioni funzionali siano, per buona parte, associate con il
comportamento a scuola, i sintomi dell’ADHD hanno un impatto negativo anche a
casa, e influiscono sui rapporti sociali e sulla autostima del paziente.
Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
Alterazioni funzionali e loro conseguenze a scuola
E’ proprio in un ambiente come quello della classe, dove ci si aspetta
che gli studenti prestino attenzione alle lezioni, stiano seduti al loro
banco e completino i loro compiti, in cui disattenzione, iperattività e
impulsività si rendono più evidenti pur essendo costantemente
presenti durante l’intera giornata.
Di conseguenza i bambini e gli adolescenti con ADHD:
 Non sono capaci di portare a termine i loro obiettivi accademici.
 Possono essere puniti per i loro comportamenti dirompenti,
 Possono avere bisogno di un insegnante di sostegno,
 Non tengono il passo dei loro compagni di classe e,
 Se hanno raggiunto la scuola superiore, spesso la abbandonano.
Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
Alterazioni funzionali e loro conseguenze a casa
• A casa l’impatto dell’ADHD si ripercuote su tutta la famiglia.
• I genitori pensano di non esser capaci di svolgere il loro compito in
quanto il loro figlio non rispetta le regole familiari e non si comporta in
maniera adeguata.
• Fratelli e/o sorelle del bambino/adolescente con ADHD soffrono per il
comportamento dirompente e spesso vengono trascurati dai genitori.
Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
Le alterazioni funzionali e le sue conseguenze in
situazioni sociali
I bambini e gli adolescenti con ADHD :
 Vengono costantemente ripresi e/o puniti per i loro comportamenti,
 Possono avere difficoltà a legare con i coetanei.
 Tendono ad essere distruttivi o aggressivi,
 Sono rifiutati dai compagni di gioco e dai coetanei.
 Vengono così isolati e/o emarginati
 L’intera famiglia soffre a causa del disturbo del figlio perché non più coinvolta
nelle attività sociali con amici e parenti.
Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
Le alterazioni funzionali e le conseguenze su sé stessi
• L’autostima dei bambini/adolescenti con ADHD è compromessa dal giudizio negativo
degli insegnanti, della famiglia e dei coetanei.
• Gli individui con ADHD, si sentono spesso rifiutati e non amati.
• Si vedono come poco intelligenti e non hanno fiducia in se stessi.
• Spesso, la mancanza di autostima porta ad un comportamento di autodistruzione.
Rakesh Jain et al, Journal of Clinical Psychiatry, JCP Visuals, vol 5 (6) July 2003
I disturbi associati
all’ADHD
Quali altri disturbi possono accompagnare
l’ADHD ?
Molto frequenti (più del 50%)
•Disturbo oppositivo e disturbo della condotta
Frequenti (fino al 40%)
•Disturbi specifici
dell’apprendimento
•Disturbi del linguaggio
•Disturbo evolutivo della
coordinazione
•Disturbi d’ansia
Meno frequenti (fino al 20%)
•Tic
•Depressione
•Disturbi dello spettro
autistico
•Ritardo Mentale
Barkley RA. Attention-deficit/hyperactivity disorder. In: Mash EJ, Barkley RA, eds. Child Psychopathology 1996;63-112
Molto frequenti (più del 50%)
Disturbo della Condotta:
modalità di comportamento ripetitiva e persistente (per almeno 6
mesi), in cui i diritti fondamentali degli altri o le principali norme o
regole societarie appropriate per l’età vengono violati.
Disturbo Oppositivo Provocatorio:
modalità ricorrente che persiste per almeno 6 mesi di
comportamento negativistico, provocatorio, disobbediente ed ostile
nei confronti delle figure dotate di autorità.
DSM-IV – Guida alla diagnosi dei Disturbi dell’infanzia e dell’afolescenza – Masson 2003
Frequenti (fino al 40%)
I bambini con ADHD hanno elevate probabilità
di mostrare tipi diversi di ritardo del
neurosviluppo
• Ritardo nel linguaggio
•Difficoltà di coordinazione motoria
•Competenze di scrittura e lettura sotto l’età cronologica
European Clinical Guidelines for ADHD, 2004
…in particolare…
distribuzione percentuale dei DSA nei
soggetti con ADHD
 Lettura
 Ortografia
 Grafismo
 Matematica
23%
26%
60%
28%
lettura
ortografia
grafismo
matematica
Barkley, 1990
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