CORSO ADHD-DDAI
(ATTENTION DEFICIT HYPERACTIVITY
DISORDER-DISTURBO DA DEFICIT DI
ATTENZIONE E IPERATTIVITA’)
COMO 24/02/2015
RELATORI:
Prof.Franco Castronovo,referente UST Como
Dott.Cristiano Termine,NPI Varese
Dott.ssa Marta Sella,psicologa e collaboratrice AIFA
Astrid Gollner,referente AIFA Lombardia
Cos’e’ l’ADHD?
ADHD: disordine dello sviluppo neuropsichico del
bambino e dell’adolescente,caratterizzato da incapacità
a mantenere attenzione prolungata, da impulsività e
iperattività.
Cenni storici
La prima descrizione di bambini incapaci di controllarsi
dal punto di vista motorio,turbolenti e impulsivi,risale
alla fine dell’800; venne poi coniata per questi casi la
definizione “instabilità psicomotoria” che comprende
,oltre a queste caratteristiche, anche l’ipereccitabilità, la
distraibilità e la presenza di anomalie psicoemotive.
“Argomenti di neuropsichiatria infantile per le
professioni d’aiuto” di Milena Cannao
Quando si manifesta?
L’ADHD si manifesta in bambini e adolescenti di età
compresa tra 6 e 18 anni. Pur essendo uno dei problemi
più frequenti nell’età evolutiva, la stima della
prevalenza varia notevolmente (da 1 a 24%)
dipendentemente da ambito sociale, regione geografica,
criteri di diagnosi e esperienza dei medici, ma anche a
seconda dell’età (Günther et al., 2009) e del sesso della
popolazione pediatrica presa in considerazione. Studi
clinici hanno dimostrato che in Italia la prevalenza è
stimabile attorno all’1-2% dei bambini in età scolare ed
è più frequente nei maschi che nelle femmine .
Quali sono le cause?
L'ADHD non riconosce una causa specifica ma
più cause che sono riconducibili a componenti
di tipo genetico, biologico e ambientale. Il
disturbo ha quindi un’origine multifattoriale e i
fattori in gioco possono essere distinti in:
• genetici
• perinatali
• psicosociali
• ambientali
• dietetici
• cerebrali
• neurobiologici
Quali sono i sintomi?
I sintomi tipici dell’ADHD comprendono:
(Inattenzione)
• scarsa cura per i dettagli ed eccessiva distrazione;
• labilità attentiva e di ascolto (il bambino sembra non
ascoltare quando si parla con lui);
• difficoltà organizzative;
• incapacità di seguire le istruzioni e di portare a
termine le attività;
• difficoltà a completare qualsiasi attività che richieda
concentrazione (compiti a scuola e a casa etc.);
• perdita di oggetti di uso quotidiano;
• eccessiva distrazione davanti a stimoli esterni;
• dimenticanza di cose abituali.
.
(Iperattività / Impulsività)
• irrequietezza;
• incapacità a stare seduto (es. il bambino con ADHD in
classe si alza spesso anche quando non dovrebbe);
• eccessiva vivacità (es. il bambino con ADHD corre o
si arrampica all’improvviso);
• difficoltà a giocare tranquillamente;
• movimento incessante;
• parlare eccessivo;
• irruenza nel fornire la risposta, prima che la domanda
sia completata;
• difficoltà nell’aspettare il proprio turno;
• interruzione o intromissione nelle attività di coetanei o
adulti.
Comorbilita’
Spesso nell’80 % dei casi il disturbo è complicato dalla
presenza di altri disturbi:
-discalculia ,
-difficoltà di scrittura e lentezza esecutiva (dislessia o
disgrafia) ;
-disturbo del linguaggio.
Come si diagnostica?
È importante osservare il comportamento del bambino
in ambiti differenti perché il disturbo di ADHD
potrebbe non essere rilevabile in un singolo contesto,
come ad esempio in una situazione di novità, quando il
bambino è impegnato in attività nuove e interessanti, o
in una condizione di controllato e sorveglianza.
Peggioramenti dell’ADHD si possono verificare in
situazioni in cui il paziente si annoia, quando si richiede
uno sforzo di attenzione sostenuto e/o protratto nel
tempo, quando il paziente non viene seguito
individualmente.
I test e il QI
I bambini con l’ADHD possono presentare un QI basso
ma ciò non equivale a una disabilità intellettiva. Il QI è
un indice troppo limitativo per misurare e valutare il
livello cognitivo dei bambini con ADHD. Infatti i test
che vengono somministrati (test Wisc)fanno cadere
inevitabilmente il bambino abbassando il QI reale.
Quindi il deficit di attenzione influenza la prestazione.
Altri test : -test sull’attenzione sostenuta uditiva;
- test sull’attenzione sostenuta visiva(CPT,
in cui il bambino ha maggiori successi) .
Vengono valutati 5 domini nelle funzioni esecutive:
1- pianificazione (prevedere l’obiettivo da raggiungere,scomporlo
in vari step:torre di Londra,torre di Hanoi);
2- memoria di lavoro (scarto le informazioni irrilevanti per lasciare
spazio a quelle rilevanti);
3-inibizione;
4-controllo inibitorio (schiacciare il tasto destro se la freccia indica
sinistra);
5-fluenza verbale( “Dimmi tutte le parole che ti vengono in mente
con una determinata lettera dell’alfabeto . Ad esempio con la
lettera "S" potresti dirmi " sole, sasso, sciare, svelto", ma evita di
dirmi nomi propri di città come " Sassari" . Inoltre non sono
considerate valide parole derivate come "sugo-sughetto"
)
Torre di Londra e torre di Hanoi
Cosa osserviamo?
Noi insegnanti della scuola primaria dobbiamo prestare attenzione
ai seguenti segnali:
- se il b/o è attento;
-se legge lentamente;
-se presenta disturbi evolutivi del linguaggio (già alla scuola
dell’’infanzia i bambini non parlano correttamente e hanno un
deficit di accesso al lessico);
-se tale disturbo persiste i bambini si demotivano e, seppure
apprendono, non fissano nella memoria le parole;
Difficoltà visuo-spaziali;
-difficoltà nella memoria di lavoro ( riordinare numeri e/o lettere
ascoltate);
-disturbo nella coordinazione motoria.
Alcuni sintomi si notano fin dalla scuola dell’infanzia
ma bisogna distinguere bene la vivacità dall’iperattività
poiché non tutti i bambini iperattivi hanno la sindrome
ADHD. L’ADHD è sempre associata a un disturbo
dell’attenzione che può essere esistente anche in
bambini che presentano dei tic motori.
L’attenzione,l’iperattività e l’impulsività infatti possono
essere controllati per un breve periodo di tempo.
Filmato “La sindrome dei monelli”
https://www.youtube.com/watch?v=fP4LIOUTJyc
La terapia
In casi più semplici :
-Parent-training per i genitori;
-Teacher-training per gli insegnanti;
-Child-training:psicoterapia per il bambino con approccio
cognitivo-comportamentale .
Se tali strategie falliscono,viene prescritta la terapia farmacologica che
include farmaci a base di metilfenidato ,atto a ridurre l’iperattività.
L’efficacia del farmaco è associata al contesto educativo. Infatti le
terapie,adoperate singolarmente, non producono effetti benefici.
Inoltre è importante sapere che l’ambiente sociale,relazionale
influenza e può modificare il cervello dei bambini con ADHD
(EPIGENETICA).
Strategie scolastiche
Incanalare l’attività proposta ed utilizzarla per accettabili finalità ;
Usare l’attività come un premio (sistemare i libri della cattedra o le sedie);
Usare l’attività come risposta alle istruzioni (incoraggiare il
bambino,insegnargli a fare domande pertinenti);
Non chiedergli di aspettare ma dargli una risposta motoria da compiere
durante l’attesa e ,nel frattempo, incoraggiare il suo fantasticare;
Incoraggiarlo a tirare fuori le sue capacità di leadership (fare il
capofila,distribuire i fogli…);
Diminuire la lunghezza del compito ;
Rendere i compiti più interessanti (in coppia,in piccolo gruppo,uso del
proiettore,LIM…);
Cercare le novità al termine di un compito (gioco per la correzione dei
compiti…);
Andare incontro alle scelte e alle esigenze del bambino nei compiti;
Assicurarsi che le i compiti coincidano con le sue capacità di
apprendimento e con le sue attitudini;
Incrementare l’organizzazione del lavoro con l’uso di liste,diari,quaderni
di appunti,cartelline;
Stabilire le consuetudini per quanto riguarda l’uso del materiale della
classe e per il vestiario;
Organizzare il suo ambiente con divisori e materiali colorati;
Esercitarsi alla programmazione;
Usare classificazioni,divisioni logiche,ripartizioni;
Ridurre la scrittura manuale;
Privilegiare il canale orale;
Aumentare la soddisfazione del successo aiutandolo a migliorare le sue
qualità;
Coinvolgere l’alunno nella soluzione delle sue difficoltà.
"Se c’è qualcosa che desideriamo
cambiare nel bambino, dovremmo
prima esaminarlo bene e vedere se
non è qualcosa che faremmo meglio
a cambiare in noi stessi." (Carl
Gustav Jung).
https://www.youtube.com/watch?v=fxNGI4lSBQQ
Antonella Manzo e Mercedes Mastrolia
Scuola primaria di Schignano
IC “Magistri Intelvesi”-San Fedele Intelvi