OSSERVAZIONI EMPIRICI NEL LAVORO DELLA DANZA SPORTIVA

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Osservazioni empirici nel lavoro della danza sportiva
OSSERVAZIONI EMPIRICI NEL LAVORO
DELLA DANZA SPORTIVA
Prof. a c. Mario DI CARLO1
Lect. univ. dr. Cezar HANTĂU
Abstract
The purpose of this research is to highlight how the dance sport (as well as in all sports in
general) does not give much attention in the years prior in childhood. We have observed
the work of three groups at the national level (dance schools) in central Italy for a week.
The girls have an age between 13-15 years, very experienced. In all three schools, we have
observed (as suggested) a great job of prevention in relation to injuries typical of the dance
that is evident at the spine and ankle joint. As hypothesized, there is a lot of attention to
technique and thus perfect implementation of the movement, without considering the
preventive work in those anatomical very stressed. Our work is therefore aimed at declared
a sport where the preventive activity in childhood is overshadowed, as compared to the
technical work, without considering the psychophysical characteristics of female athletes in
children, causes of early exit from the sport for obvious trauma.
Keywords: programming, methodology, training, prevention
Introduzione
La Danza Sportiva è un armonioso intreccio di figure, salti, eleganti
evoluzioni e ritmico muoversi del corpo a tempo di musica, è espressione istintiva
dell’uomo.
Personalità e talento interpretativo dimostrano l’importanza della danza
nell’esprimere antiche necessità catartiche e liberatorie. Infatti possiamo dire che
l’istinto del danzare è innato nell’uomo e che la danza ha origini antichissime.
Preparazione atletica nella danza sportiva
Come per ogni disciplina sportiva, la preparazione atletica è indispensabile
per la prevenzione degli infortuni.
Il rischio maggiore in questa disciplina, per la peculiarità del gesto tecnico,
è la sollecitazione continua del distretto piede/collo del piede.
Nella danza il mantenimento dell’equilibrio è importantissimo, così come
la coordinazione di gruppi muscolari è molto complessa e dipende da una postura
iniziale corretta.
1
Mario DI CARLO, Universities of Ferrara and Pisa
Cezar HANTĂU, UNEFS Bucureşti, [email protected]
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Marathon
Da qui l’importanza di un adeguato controllo e sviluppo delle funzioni
corticali e sottocorticali del movimento e delle funzioni superiori [strutturazione
dello schema corporeo; acquisizione e controllo degli equilibri (statici, dinamici);
stabilizzazione e controllo della lateralità; coordinazione senso-motoria;
coordinazione spazio-temporale; controllo della respirazione; capacità di
rilassamento psico-fisico; controllo posturale, generale segmentarlo;
coordinazione dinamica, generale e segmentaria].
Gli atleti imparano le cinque posizioni fondamentali dei piedi:
 prima posizione: talloni uniti con piedi che formano un angolo a 180°,
 seconda posizione: nella stessa angolazione, i piedi distano tra loro circa
un piede,
 terza posizione: il tallone del piede in avanti poggia sull’ansa interna del
piede indietro,
 quarta posizione: i piedi restano paralleli distanziati 1 o più piedi,
 quinta posizione: i piedi uniti uno avanti all’altro in direzioni opposte.
Fondamentale in questa disciplina sono: controllo del peso corporeo;
miglioramento della capacità aerobica; allungamento muscolare; allenamento
muscoli addominali; allenamento muscoli dorsali; reattività dei piedi.
Patologie del piede nella danza sportiva
La patologia del piede può essere di tipo traumatica o di tipo gestospecifica.
Di tipo traumatica: distorsioni e fratture.
Di tipo gesto-specifica: fratture della diafisi del 5° metatarso; frattura del
terzo distale diafisario; frattura dell’apofisi posteriore.
Molti atleti sviluppano un alluce valgo.
Anche la talagia plantare è tipica di chi pratica questa disciplina.
Ogni attività sportiva coinvolgendo l’apparato locomotore più o meno
intensamente, porta ad un accorciamento delle fibre muscolari (contrazioni
isotoniche, isometriche ecc) e quindi delle strutture che la compongono
(miofibrille).
Importantissimo è, quindi, l’allungamento muscolare (stretching).
Esso ha due funzioni ben precise: prevenire gli infortuni e migliorare la
mobilità articolare.
Metodologia e Mezzi
 Analisi metodologica e didattica di tre scuole di “Danza Sportiva”
(Italia centrale)
 Analisi saggio finale
 Altezza atleti: tra i 155/165cm.
 Peso: tra i 45/52 kg, alcune molto magre
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SCHEDA DI LAVORO – Saggio Fine anno – Atlete femmine
Squadra-Scuola 1
Squadra-Scuola 2
Squadra-Scuola 3
 Età 13-15 anni, atleti
 Età 15 anni, atleti n°15
 Età 15anni, atleti n°10
n°12
 Microciclo, durata 1
 Microciclo: 1 settimana
 Microciclo, durata 1
settimana
 Obbiettivo:
settimana
 Obiettivo principale:
miglioramento della
 Obiettivo principale:
reattività dei piedi,
resistenza
miglioramento mobilità
Capacità condizionali:
 Capacità Condizionali:
articolare
resistenza
resistenza
Capacità coordinative:
 Capacita’ condizionali:
 Capacità Coordinative:
combina-zione motoria
resistenza
Ritmo
 Capacita’ coordinative:
destrezza
L’allenamento è suddiviso L’allenamento è suddiviso
in 5 sedute settimanali di
in 4 sedute settimanali di
durata 120 minuti ognuna. durata 60 minuti ognuna. Si L’allenamento è suddiviso
svolgono in tutte le lezioni
in 5 sedute settimanali di
Si svolgono in tutte le
durata 60 minuti ognuna.
lezioni esercizi di mobilità esercizi di mobilità
articolare, di miglioramento L’ obiettivo principale è il
articolare, anche se
della resistenza attraverso
miglioramento della
l’obiettivo principale è
allenamenti di tipo aerobico mobilità articolare, si cerca
l’aumento della capacità
e di esercizi propedeutici
di raggiungere la massime
aerobica.
per l’equilibrio e stabilità
escursione articolare e
Il miglioramento
dei piedi durante i
l’elasticità dei movimenti.
dell’escursione articolare
movimenti.
Anche in questa scheda di
non è mai tralasciato, ma
allenamento notevole
riveste un ruolo di primaria Vengono effettuati esercizi
per migliorare l’esecuzione importanza riveste il
importanza.
simultanea di azioni
miglioramento della
I giorni di allenamento
relative a diversi segmenti
capacità aerobica,.
sono: il lunedì, mercoledì,
corporei e di collegare più
L’insegnante si sofferma
venerdì;
anche sulla capacità di
i giorni di recupero sono il movimenti tra loro.
Il sabato e la domenica,
destrezza e coordinazione.
martedì e il giovedì. Il
interpretate come giornate
Anche qui il sabato e la
sabato è una giornata di
di recupero, vengono
domenica sono giornate di
allenamento ma si
svago/recupero. Si svolgono
eseguono solo coreografie. organizzate serate di ballo
intese come puro
in tutte le lezioni esercizi di
divertimento.
mobilità articolare, anche se
l’obiettivo principale è
l’aumento della capacità
aerobica.
I giorni di allenamento
sono: il lunedì, martedì,
mercoledì, giovedì e il
venerdì.
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Marathon
Squadra-Scuola 1
Lunedì
Riscaldamento: 15/20 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica.
Fase aerobica (centrale) durata: 60 minuti
Costruzione di una coreografia in modo fluido e continuo con base musicale
Frequenza cardiaca: 65/70% del VO2 MAX,
Defaticamento, durata: 20 Minuti
Stretching, allungamento muscolare in forma attiva, passiva e mista.
Rilassamento: Esercizi di respirazione per ripristinare le condizioni ottimali
della propria forma fisica e mentale
Mercoledì
Riscaldamento, durata: 15/20 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica
Fase aerobica, durata: 50 minuti
Lavoro in circuito: Tappeto 15minuti, Rotex 10 minuti, Ciclette 25minuti.
Defaticamento, durata: 10 minuti
Stretching: esercizi di allungamento muscolare che coinvolgono fasce
muscolari sia arti inferiori e sia superiori.
Fase finale, durata: 20 minuti
Esercizi addominali:Obliqui, 3 serie da 20 ripetizioni, pausa di 30/40
secondi, Retto dell’addome, 3 serie da 15 ripetizioni,
Rilassamento
Venerdì
Riscaldamento, durata: 15/20 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica
Fase aerobica, durata: 60 minuti
Lavoro aerobico a circuito: 10’ tappeto, 10’ vogatore, 10’rotex, 10’ bike, 10’
stepper, 10’ corsa sul posto.
Defaticamento, durata: 10 minuti, Esercizi generali di stretching.
Fase finale, durata: 20 minuti,
Esercizi addominali: Retto dell’addome, esecuzione fino ad esaurimento
delle forze,Obliqui, esecuzione fino ad esaurimento,Traversi, esecuzione fino ad
esaurimento.
Rilassamento
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Osservazioni empirici nel lavoro della danza sportiva
Squadra-Scuola 2
Lunedì
Riscaldamento, durata: 10 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: passi base, movimenti combinati arti inferiori e arti
superiori.
Circonduzioni dei piedi, 15 giri e invertire il senso di rotazione, 3 serie
(scalda l’articolazione e la prepara agli esercizi successivi, aumenta anche la
sensibilità nei confronti dei movimenti della caviglia).
Fase aerobica (centrale), durata: 30 minuti
Passi base, dal semplice al complesso, senza pause. Lavoro continuo.
Esercizi combinati arti superiori ed inferiori, cambi di direzione, giri e balzi.
Frequenza cardiaca: 65/70% del VO2 MAX.
Defaticamento, durata: 20 Minuti
Stretching, allungamento muscolare in forma attiva e con l’ausilio della
spalliera.
Mantenere la posizione da 30” a 1 minuto.
Muscoli coinvolti:dorsali, allungamento delle fasce muscolari del rachide,
grande gluteo, bicipite-femorale, quadricipite e gastrocnemio. Flesso-estensione
dei piedi.
Fase finale: Addominali: Retto dell’addome, 12 ripetizioni per 4 serie;
Obliqui e trasversi, rotazioni del busto ad affaticamento, 3 serie.
Rilassamento, Esercizi di respirazione e di mobilizzazione del rachide e dei
piedi.
Martedì
Riscaldamento, durata: 10 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: passi base. Combinazione di esercizi con arti
superiori ed inferiori.
Fase aerobica, durata: 30 minuti
Ginnastica generale, spinte verso l’alto sugli avampiedi, combinazioni
motorie armoniose e fluide a ritmo musicale di 145 BPM.
Frequenza cardiaca: 65% VO2MAX.
Defaticamento, durata: 10 minuti. Stretching: mobilizzazione del rachide e
arti inferiori
Fase finale, durata:10 minuti. Esercizi addominali: Obliqui, 3 serie da 20
ripetizioni, pausa di 30/40 secondi,
Retto dell’addome, 3 serie da 15 ripetizioni,
Rilassamento
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Marathon
Mercoledì
Riscaldamento, durata: 10 minuti
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica
Fase aerobica, durata: 30 minuti
Lavoro aerobico a circuito: 10’ tappeto, 10’rotex, 10’ bike,
Defaticamento, durata: 10 minuti,Esercizi generali di stretching.
Fase finale, durata: 20 minuti.
Esercizi addominali: Retto dell’addome, esecuzione fino ad esaurimento
delle forze,Obliqui, esecuzione fino ad esaurimento, Traversi, esecuzione fino ad
esaurimento.
Rilassamento.
Giovedì
Riscaldamento, durata: 10 minuti.
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: passi base, circonduzioni, adduzioni e abduzioni
degli arti superiori.
Fase aerobica, durata: 30 minuti.
Esercizio coreografico, con balzi, salti giri, cambi di direzione, con esercizi
di reattività e propriocezione.
Defaticamento, durata: 10 minuti.
Esercizi generali di stretching.
Fase finale, durata: 10 minuti.
Esercizi addominali: Retto dell’addome, esecuzione fino ad esaurimento
delle forze,Obliqui, esecuzione fino ad esaurimento, Traversi, esecuzione fino ad
esaurimento.
Rilassamento.
Venerdì
Riscaldamento, durata: 10 minuti.
Riscaldamento generale: Allungamento muscolare arti superiori e arti
inferiori.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica.
Fase aerobica, durata: 30 minuti
Lavoro aerobico con la costruzione di un balletto molto movimentato, che
racchiude la tecnica del movimento studiato nelle lezioni precedenti,balzi, giri,
cambi di direzione, combinazioni motorie che coinvolgono arti superiori, arti
inferiori e capo.
Defaticamento, durata: 10 minuti.
Esercizi generali di stretching, attivo e passivo (con l’aiuto del compagno)
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Osservazioni empirici nel lavoro della danza sportiva
per aumentare l’ampiezza della posizione.
Fase finale, durata: 10 minuti.
Esercizi addominali: Retto dell’addome, Obliqui, Traversi.
Gli esercizi sono combinati tra loro 10 ripetizioni per ogni gruppo muscolare
senza pause per 3 serie.
Rilassamento.
Squadra-Scuola 3
Lunedì
Riscaldamento, durata: 10 minuti.
Riscaldamento generale: stretching generale.
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica,
circonduzioni dei piedi servendosi dell’apposito attrezzo (disco di legno con al
centro una semisfera).
Fase aerobica (centrale), durata: 30 minuti
Ginnastica generale con passi base, spinte verso l’alto, piccoli balzi e
combinazione motoria con gli arti superiori, movimenti sempre vari e diversi
per acquisire nuove abilità.
Tutto con base musicale ritmata a 145BPM.
Frequenza cardiaca: 65% del VO2 MAX.
Defaticamento, durata: 10 Minuti.
Stretching, allungamento muscolare in forma attiva, passiva e mista.
Mantenere la posizione per 1minuto.
Circonduzione forzata del piede, flesso/estensione. Mobilizzazione del
rachide.
Rilassamento.
Esercizi di respirazione per il rilassamento della componente mentale e
psicologica.
Martedì
Riscaldamento, durata: 10 minuti.
Riscaldamento generale: camminata sul posto e movimenti diversi con gli
arti superiori, passi base.
Fase aerobica, durata: 30 minuti
Lavoro in circuito: 30 balzi a gambe tese sul posto, 5 minuti marcia sulle
punte, salti in estensione con ½ giro all’equilibrio su una gamba, salti verticali
con slancio avanti della gamba, ripetere la sequenza più volte.
Defaticamento, durata: 10 minuti
Stretching: esercizi di allungamento arti inferiori: -divaricata, utilizzo della
spalliera, posizione 30”, 4 serie -divaricata, ausilio del compagno, posizione
30”, 4 serie esercizi di mobilizzazione del rachide: -ponte con e senza utilizzo
della spalliera, posizione ad affaticamento,decubito prono, distendere le
braccia, posizione 30”, 3 serie.
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Vol III• Nr. 2 • 2011
Marathon
Fase finale, durata:10 minuti
Esercizi addominali: Obliqui, 3 serie da 20 ripetizioni, pausa di 30/40
secondi, Retto dell’addome, 3 serie da 15 ripetizioni, Torsioni del busto ad
esaurimento.
Rilassamento
Mercoledì (stesso allenamento di lunedì)
Giovedì (ripetere allenamento martedì)
Venerdì
Riscaldamento, durata: 10 minuti
Riscaldamento generale: stretching generale, passi base,
Riscaldamento specifico: esercizi propedeutici per la fase aerobica,
circonduzioni dei piedi, movimenti combinati arti superiori.
Fase aerobica (centrale), durata: 30 minuti
Ginnastica generale con passi base, spinte verso l’alto, piccoli balzi e
combinazione motoria con gli arti superiori, movimenti sempre vari e diversi
per acquisire nuove abilità.
I vari movimenti sono racchiusi in una coreografia su base musicale, ripetere
la sequenza più volte.
Frequenza cardiaca: 65 /70% del VO2 MAX, con picchi di 80% del VO2
MAX.
Defaticamento, durata: 10 Minuti.
Stretching, allungamento muscolare in forma attiva, passiva e mista.
Analisi delle osservazioni e conclusioni
In tutti gli allenamenti settimanali delle tre scuole di danza sportiva, si è
riscontrato l’assenza di utilizzo di una ginnastica preventiva per evitare infortuni.
Molto sollecitata è l’articolazione del piede, i sistemi muscolari,
legamentosi e tendinei ad essa connessi. Sono stati effettuati esercizi di
prevenzione molto frettolosi, mentre si richiede un tempo e un allenamento un po’
più lungo per questa articolazione.
Comune è anche l’idea di raggiungere la massima escursione articolare a
discapito dell’intera colonna vertebrale.
In tutte le atlete si nota un atteggiamento in iperlordosi, ma è il classico
atteggiamento assunto dalle ballerine che si ripercuoterà in futuro con dolori,
infiammazioni e osteoporosi.
Ottima è:
1. la mobilità articolare,
2. la capacità di combinazione motoria anche nell’esecuzione di
movimenti complessi e rapidi,
3. l’equilibrio, sia statico e sia dinamico,
4. la capacità al ritmo, di regolare l’attività muscolare in base ad una
suddivisione temporale,
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Osservazioni empirici nel lavoro della danza sportiva
5. la resistenza,
6. la velocità.
Atteggiamenti viziati:
 iperlordosi,
 ginocchio ricurvo,
 eccessiva flesso/estenzione del’articolazione del piede,
 eccessiva escursione articolare.
BIBLIOGRAFIA
1.
2.
3.
4.
5.
142
Adorisio, A.; Garcìa, M.E. (a cura di) (2004), DanzaMovimento Terapia,
Edizioni Magi, Roma
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Roma
Di Carlo, M. (2004), Metodologia, didattica e educazione dell’ attività motoria
preventiva in età evolutiva, Edizioni Asterisco, Bologna
Houston, M. E. (2008), Fondamenti di biochimica dell'esercizio fisico, Calzetti
& Mariucci Editori, Perugia
Weineck, J. (2001), L’allenamento ottimale, Calzetti & Mariucci Editori,
Perugia
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