nota integrativa

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NOTA
INTEGRATIVA
NOTA INTEGRATIVA
Struttura e contenuto del bilancio
Parte A – Politiche contabili
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
Parte C – Informazioni sul conto economico
Parte D – Redditività complessiva
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L – Informativa di settore
La nota integrativa è redatta in migliaia di euro.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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PARTE A
POLITICHE CONTABILI
A.1- PARTE GENERALE
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS)
emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni
dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre
2009 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n.
1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs.
n.38/2005.
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, Conto economico, dal Prospetto della redditività
complessiva, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla
Nota integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione degli amministratori sull’andamento della
gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria di Credem.
La relazione annuale sulla Corporate Governance e sull’adesione al codice di autodisciplina delle
società quotate è contenuta nella relazione sulla gestione.
Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici
principi contabili omologati dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente
Nota integrativa, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal Quadro Sistematico per
la preparazione e presentazione del bilancio elaborato dallo IASB.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio
2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto, e si fonda sull’applicazione dei
seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1:
•
Continuità aziendale. Gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la società
continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed hanno predisposto il
bilancio nel presupposto della continuità aziendale; si ritiene, quindi, che non siano
presenti dubbi sulla continuità aziendale. Conseguentemente le attività, passività ed
operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento, in quanto
destinate a durare nel tempo.
•
Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del
loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio
di correlazione.
•
Coerenza di presentazione. La presentazione e la classificazione delle voci sono
mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni,
salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da
una Interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di
affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di
classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo
retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione,
nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono
adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci delle banche, contenuti
nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni.
•
Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o
funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se
rilevanti, vengono presentati in modo distinto.
•
Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra
loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
437
•
o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci
delle banche.
Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono
riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto.
I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio d’esercizio, con riferimento alle fasi
di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e della rilevazione delle componenti
reddituali delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento
dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per il bilancio d’esercizio al 31
dicembre 2008, ad eccezione di quanto di seguito riportato.
La banca ha recepito i nuovi principi contabili internazionali e le modifiche apportate agli stessi,
entrati in vigore dal 1° gennaio 2009 ed omologati dall’Unione Europea:
▪ IAS 1 “Presentation of Financial Statements”: le modifiche introdotte, conseguentemente
recepite nello IAS 34, hanno effetti sulla presentazione dei dati di bilancio. Il nuovo IAS 1
prevede che siano fornite informazioni circa la redditività complessiva, direttamente nel
conto economico o all’interno di uno specifico schema di bilancio.
• IAS32 “Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio”: il principio è stato modificato per
consentire, a determinate condizioni, la classificazione degli strumenti finanziari con opzione a
vendere al fair value (puttable al fair value) tra le poste di patrimonio netto, piuttosto che tra le
passività finanziarie. L’adozione di queste modifiche non ha impatto sulla posizione finanziaria o
sulle perfomance della banca.
La società detiene partecipazioni di controllo, che sono iscritte nello stato patrimoniale al costo.
Essa redige il bilancio consolidato, di Credem e delle sue controllate, nel quale sono fornite
adeguate informative sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo.
Contenuto dei prospetti contabili
La Banca d’Italia ha pubblicato il 18 novembre 2009 il primo aggiornamento della Circolare n. 262,
recependo nella disciplina del bilancio delle banche le modifiche degli IAS/IFRS riguardanti:
• la revisione dello IAS 1, che ha introdotto il prospetto c.d. del “Other Comprehensive Income”
prevedendo una specifica informativa negli schemi di bilancio e nella Nota Integrativa;
• le modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7 che hanno portato alla riclassificazione degli strumenti
finanziari tra portafogli contabili ed ai conseguenti obblighi informativi;
• la modifica all’IFRS 7 che ha introdotto la gerarchia del “fair value”.
Il suddetto aggiornamento ha altresì ha introdotto nella nota integrativa nuove tabelle e apportato
modifiche ad alcune tabelle già esistenti. Ha inoltre richiesto la riclassificazione di alcune voci
rispetto a quelle del bilancio dell’esercizio precedente. Al fine di rendere comparabili i dati del
2008 a quelli dell’esercizio 2009 si rimanda a quanto descritto nella successiva Sezione 4.
Stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva
Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da
ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono
indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi. Allo stesso modo sono esposte le
componenti reddituali positive e negatine incluse nel prospetto della redditività complessiva.
Gli schemi di bilancio e le tabelle della nota integrativa riportano i corrispondenti dati di raffronto
relativi all’esercizio precedente rettificati sulla base di quanto riportato nella successiva Sezione 4.
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto è quello previsto dalla Circolare n. 262/2005 della
Banca d’Italia. Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di
patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente,
suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di
bilancio ed il risultato economico. Le azioni proprie in portafoglio, qualora presenti, sono portate in
diminuzione del patrimonio netto. Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dalle azioni
ordinarie.
Rendiconto finanziario
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nel periodo di riferimento del bilancio ed in quello
dell’esercizio precedente è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi
derivanti dall’attività operativa sono rappresentati dal risultato dell’esercizio rettificato degli effetti
delle operazioni di natura non monetaria.
I flussi finanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività
di investimento e quelli prodotti dall’attività di provvista.
Nel prospetto i flussi generatisi nel corso del periodo sono indicati senza segno, mentre quelli
assorbiti sono indicati fra parentesi.
Contenuto della Nota integrativa
La Nota integrativa comprende le informazioni previste dalla Circolare n. 262/2005 della Banca
d’Italia e le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali.
Sezione 3- Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Si rimanda a quanto già analiticamente esposto nella relazione sulla gestione, nel capitolo
“Evoluzione prevedile della gestione e fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio”.
Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla
pubblicazione dal consiglio di amministrazione della banca è il 30 marzo 2010.
Sezione 4 - Altri aspetti
Dati comparativi al 31 dicembre 2008
Come meglio specificato nella nota integrativa, nel corso del 2009 la banca ha concluso il processo
di allocazione del costo delle aggregazioni avvenute nel 2008. Come richiesto dal principio
contabile IFRS 3, si è proceduto a rettificare i valori provvisori iscritti al 31 dicembre 2008 per tener
conto dell’allocazione definitiva; tali rettifiche sono inoltre riflesse nelle tabelle della nota
integrativa.
A seguito di alcuni chiarimenti normativi intervenuti nel corso dell’esercizio 2009, si è provveduto a
classificare al 31 dicembre 2009 la riserva connessa agli utili e perdite attuariali su piani a benefici
definiti all’interno della voce 130 “Riserve da valutazione”; il saldo di tale riserva al 31 dicembre
2008, che era iscritto nella voce 160 “Riserve”, è stato conseguentemente riclassificato. Si è anche
provveduto a riclassificare le attività/passività fiscali relative alle imposte indirette dalle voci
attività/passività fiscali correnti alle voci altre attività/passività.
Non si è provveduto, per il 2008, a riclassificare, nelle voci crediti/debiti, gli importi relativi ai
crediti/debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, a seguito della non
rilevanza e della difficoltà del recepimento degli stessi.
Infine si segnala che l’analisi per attribuire i Livelli di fair value agli strumenti finanziari inscritti al
31 dicembre 2008 ha portato ad una più accurata identificazione degli strumenti con un prezzo
quotato in un mercato attivo. Per tale ragione l’ammontare degli strumenti finanziari di “Livello 1”
inclusi nei dati comparativi di alcune tabelle della presente nota integrativa può non corrispondere,
in alcuni casi, all’ammontare degli strumenti finanziari precedentemente classificati come “quotati”
nel bilancio al 31 dicembre 2008.
Fusione per incorporazione di Euromobiliare Alternative Investments SGR in
Euromobiliare Asset Management SGR
Con efficacia 31 dicembre 2009 la società Euromobiliare Asset Management SGR ha fuso per
incorporazione la società Euromobiliare Alternative Investments SGR, precedentemente controllata
all’80% da Credito Emiliano e al 20% da Banca Euromobiliare.
Opzione per il consolidato fiscale nazionale
A partire dal 2004 Credem e le società italiane del Gruppo hanno adottato il c.d. “consolidato
fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale dal
D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito complessivo
netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale –
unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti di imposta – sono trasferiti alla società
controllante (Credemholding), in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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un’unica perdita fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle
società controllate partecipanti e, conseguentemente, un unico debito/credito di imposta).
In virtù di questa opzione le imprese del Gruppo che hanno aderito al “consolidato fiscale
nazionale” determinano l’onere fiscale di propria pertinenza ed il corrispondente reddito imponibile
viene trasferito a Credemholding. Qualora una o più partecipate presentino un reddito imponibile
negativo, in presenza di reddito consolidato nell’esercizio o di elevate probabilità di redditi
imponibili futuri, le perdite fiscali vengono trasferite a Credemholding. In conseguenza di quanto
riportato, gli accantonamenti di competenza IRES sono registrati nella voce “altre passività”.
Ad oggi il Gruppo sta valutando l’adesione al Consolidato fiscale per il triennio 2010-2012.
Revisione contabile
Il bilancio è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D.LGS. 58/98, da parte della società
Deloitte & Touche spa, cui tale incarico è stato prorogato, in attuazione della Delibera assembleare
del 30 aprile 2007, fino all’esercizio chiuso al 2013.
Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio
In conformità agli IFRS, gli amministratori devono formulare valutazioni, stime e ipotesi che
influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi
e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su
altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore
contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più
rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009, così come previsto
dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in
larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate
dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da
ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2009. Il processo valutativo è
risultato particolarmente complesso in considerazione dell’attuale contesto macroeconomico e di
mercato e della conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni andamentali, anche di breve
periodo, relative ai suddetti parametri di natura finanziaria che influenzano, in modo rilevante, i
valori oggetto di stima.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi
significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non
prevedibili, talché non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.
Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente.
Principi contabili
Relativamente all’evoluzione delle principali norme ed interpretazioni avvenute nel corso
dell’esercizio 2009 e fino alla data del presente bilancio si rimanda a quanto riportato nella Parte A
– Politiche contabili, Parte Generale della nota integrativa del bilancio consolidato.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Sezione 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e
di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati.
In particolare, quando viene applicata la contabilizzazione alla data di regolamento, un’entità rileva
qualsiasi variazione di fair value dell’attività che deve essere ricevuta nel periodo tra la data di
negoziazione e la data di regolamento, nello stesso modo in cui contabilizza l’attività acquistata.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono
rilevate al costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che vengono imputati a conto economico.
Eventuali derivati impliciti presenti in strumenti finanziari ibridi, classificati in categorie diverse
dalle attività o passività valutate al fair value, non strettamente correlati agli stessi ed aventi le
caratteristiche per soddisfare la definizione di “derivato”, vengono scorporati dal contratto ospite,
classificati nella presente categoria e valutati al fair value, mentre al contratto ospite è applicato il
criterio contabile proprio della categoria nella quale è stato classificato.
Criteri di classificazione
Sono stati classificati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari
che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei
prezzi di tali strumenti.
Rientrano in tale categoria gli strumenti derivati non aventi finalità di copertura.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono
valorizzate al fair value. Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale attività è
contabilizzata come una passività finanziaria.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair
value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Qualora si sia mantenuta una quota parte rilevante dei rischi
e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio,
ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività
finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo
sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il
mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
Nel caso in cui la banca venda un’attività finanziaria classificata nel proprio portafoglio di
negoziazione, procede all'eliminazione dell’attività alla data del suo trasferimento (data
regolamento).
I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i
titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede il riacquisto, non
vengono registrati o stornati dal bilancio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi attivi sui titoli ed i differenziali ed i margini dei contratti derivati classificati in tale
categoria, ma gestionalmente collegati ad attività o passività valutate al fair value sono iscritti per
competenza nelle voci di conto economico relativi agli interessi.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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I differenziali e i margini degli altri contratti vengono rilevati nel “Risultato netto dell’attività di
negoziazione”.
Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o rimborso e quelli non realizzati dalle variazioni di
fair value sono classificati nel “Risultato netto delle attività di negoziazione”, ad eccezione della
quota relativa ai contratti derivati gestionalmente collegati ad attività o passività valutate al fair
value rilevata nel “Risultato netto delle attività o passività valutate al fair value”.
Sezione 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di
capitale.
Fatte salve le eccezioni previste dallo IAS 39, i titoli del portafoglio disponibile per la vendita non
possono essere trasferiti in altri portafogli né titoli di altri portafogli possono formare oggetto di
trasferimento al portafoglio disponibile per la vendita.
All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo inteso come fair value dello
strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento
stesso. Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse a seguito di
riclassificazione, il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del
trasferimento.
I titoli disponibili per la vendita che formano oggetto di operazioni di compravendita a pronti non
ancora regolate (regular way) vengono iscritti (se acquistati) oppure cancellati (se venduti) secondo
il principio della “data di regolamento”. Gli interessi dei titoli vengono computati in base al loro
tasso interno di rendimento; le quantità in rimanenza a fine periodo sono stimate secondo il metodo
del costo medio ponderato continuo. I titoli di tipo strutturato, costituiti dalla combinazione di un
titolo e di uno o più strumenti derivati incorporati, sono disaggregati e contabilizzati separatamente
dai derivati in essi impliciti, se questi presentano caratteristiche economiche e di rischio differenti
da quelle dei titoli sottostanti e se sono configurabili come autonomi contratti derivati.
Criteri di classificazione
Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate non diversamente
classificate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione, Attività finanziarie valutate al fair
value o Attività detenute sino a scadenza.
In particolare, vengono incluse in questa voce le interessenze azionarie non gestite con finalità di
negoziazione e non qualificabili come partecipazioni di controllo, collegamento e controllo
congiunto.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita sono valutate al fair
value.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value e i principali criteri per la rilevazione
di un impairment delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riportati al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile
secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni
chiusura di bilancio o di situazione infrannuale.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Per contro, qualora sia stata mantenuta
una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste
continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia
stata effettivamente trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività
finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo
sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il
mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
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dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la
conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale
assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi attivi, calcolati in base alla metodologia del T.I.R., vengono contabilizzati per
competenza nelle voci “interessi attivi e proventi assimilati”, i dividendi alla voce “dividendi e
proventi assimilati” nel momento in cui sorge il diritto a riceverne il pagamento, mentre gli utili o le
perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di
patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una
perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o
la perdita cumulati vengono riversati a conto economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
imputazione a conto economico, nel caso di titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso di titoli
di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare la differenza tra il valore
contabile ed il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti
rettifiche.
Sezione 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono
rilevate al fair value, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la
rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione da altre categorie, il fair value
dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività
stessa.
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e
scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un
cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come
detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le Attività finanziarie disponibili per la
vendita.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono
valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni
chiusura di bilancio o di situazione infrannuale.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte
rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere
iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente
trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività
finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo
sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il
mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
443
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza, sono rilevati nel conto economico
nel momento in cui le attività sono cancellate o hanno subito una riduzione di valore, nonché
tramite il processo di ammortamento.
In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica
dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore.
Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore
contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di
interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
imputazione a conto economico.
Il ripristino di valore non deve determinare un valore contabile che supera il costo ammortizzato
che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.
Sezione 4 - Crediti
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente
coincide con la data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla
base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di
sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e
determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono
esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della
controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.
I crediti e i titoli sono allocati nel portafoglio all’atto dell’erogazione o dell’acquisto e non possono
formare oggetto di successivi trasferimenti in altri portafogli.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita
a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le
operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per
l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono
rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti.
Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni inferiori a quelle di mercato, la
rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di
mercato. L’eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata nel conto
economico al momento dell’iscrizione iniziale.
Criteri di classificazione
I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistati da
terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato
attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine ed i
titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili,
non quotati in mercati attivi.
I crediti acquistati pro-soluto sono inclusi nella voce crediti, previo accertamento della inesistenza
di clausole contrattuali che alterino in modo significativo l’esposizione al rischio della società
cessionaria.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima
iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e
dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra
l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi
imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il
tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse,
all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di
contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei
costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
444
Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata (entro 12
mesi) fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti
vengono valorizzati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti
senza una scadenza definita o a revoca, in relazione ai quali i costi o proventi sono imputati
direttamente a conto economico.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi
di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di
valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio,
ristrutturato o di scaduto secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa
IAS/IFRS.
Detti crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della
rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al
momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa
futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di
realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero
dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve
durata (entro 12 mesi) non vengono attualizzati.
Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta
una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche
qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano
meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente
collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è
iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito
avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono
sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie
di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate
tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che
consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Nella
valutazione si tiene conto anche della rischiosità connessa con il paese di residenza della
controparte.
Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico.
Criteri di cancellazione
I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato
il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora
siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti
tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente
trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti
vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi.
In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in
bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai
cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi.
Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei
diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di
un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla
base di quanto riportato di seguito:
• Gli interessi attivi dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “interessi attivi e proventi
assimilati” per competenza sulla base del tasso di interesse effettivo.
• Gli utili e perdite da cessione dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “utile/perdita da
cessione o riacquisto di crediti”;
• Le perdite da impairment e le riprese di valore dei crediti e dei titoli vengono allocate nella voce
“rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
445
I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati tra le riprese di valore.
Sezione 5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Criteri di iscrizione
All’atto della rilevazione iniziale gli strumenti finanziari valutati al fair value vengono rilevati al
costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico.
Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie che si intende valutare al fair value con
impatto a conto economico quando:
• la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile degli strumenti finanziari oppure tra strumenti finanziari e attività non
finanziarie;
• oppure la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a
conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su
tale base anche alla direzione aziendale;
• oppure si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo
significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
Non possono essere classificate in questa categoria gli strumenti di capitale che non hanno un fair
value attendibile.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte
rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere
iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente
trasferita.
Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività
finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo
sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il
mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato
dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari
delle stesse.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi su titoli sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relativi agli
interessi.
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività e passività finanziarie e gli
utili e perdite realizzati dalla cessione e dal rimborso sono rilevati nella voce “Risultato netto delle
attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
Sezione 6 - Operazioni di copertura
Criteri di iscrizione
I derivati di copertura sono inizialmente rilevati al fair value.
Criteri di classificazione
Le tipologie di coperture sono:
•
copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value
di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
446
•
copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di
cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio.
Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su
un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli
utili rilevabili su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio
dovesse effettivamente manifestarsi.
Criteri di valutazione
I derivati di copertura sono valutati al fair value; in particolare:
• nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto
con la variazione del fair value dello strumento di copertura.
Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di
valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di
rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la
parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto;
• nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a
patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo
quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da
compensare;
• in caso di inefficacia della quota di copertura le variazioni di fair value del derivato sono
contabilizzate a conto economico.
Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della
relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è efficace nel momento in cui la
copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa.
L'efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento
coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di
copertura. Pertanto l'efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto
dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere.
Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value dello
strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento
coperto, per l’elemento di rischio oggetto di copertura.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio utilizzando:
• test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto
dimostrano l'attesa sua efficacia;
• test retrospettivi (fair value hedge) che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto
nel periodo cui si riferiscono. In altri termini, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati
dalla copertura perfetta;
• test retrospettivi (cash flow hedge) finalizzati a verificare l’effettiva esistenza dei nominali
“coperti” delle poste del passivo, degli strumenti di copertura utilizzati e l’effettiva corrispondenza
dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento di copertura oltre che l’assenza di
variazioni negative del merito creditizio delle controparti degli strumenti derivati di copertura.
Criteri di cancellazione
Se le verifiche sopra descritte non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle
operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta ed il contratto derivato di
copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna possono essere designati come strumenti
di copertura. Pertanto ogni risultato riconducibile a transazioni interne effettuate tra diverse entità
della banca è eliminato dal bilancio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla
base di quanto riportato di seguito:
• i differenziali maturati sugli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse (oltre
agli interessi delle posizioni oggetto di copertura) vengono allocati nella voce “interessi attivi e
proventi assimilati” o “interessi passivi e oneri assimilati”;
• le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura e
delle posizioni oggetto di copertura di fair value hedge vengono allocate nella voce “risultato netto
dell’attività di copertura”;
• le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
447
di cash flow hedge (per la parte efficace) vengono allocate in una specifica riserva di valutazione di
patrimonio netto “copertura di flussi finanziari futuri”, al netto dell’effetto fiscale differito. Per la
parte inefficace tali plus e minus vengono contabilizzate a conto economico nella voce “Risultato
netto dell’attività di copertura”.
Sezione 7- Partecipazioni
Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le
interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi
direttamente attribuibili alla transazione.
Criteri di classificazione
La voce include le interessenze detenute in società controllate, collegate e soggette a controllo
congiunto.
Sono considerate controllate le imprese nelle quali la banca, direttamente o indirettamente,
possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la
capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di
determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Nella valutazione dei diritti di voto si
tiene conto anche dei diritti “potenziali” che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti
di voto effettivi in qualsiasi momento dalla capogruppo.
Sono considerate controllate congiuntamente le imprese nelle quali i diritti di voto ed il controllo
dell’attività economica della partecipata sono condivisi in modo paritetico da Credem, direttamente
o indirettamente, e da un altro soggetto. Inoltre viene qualificato come sottoposto a controllo
congiunto un investimento partecipativo nel quale, pur in assenza di una quota paritetica di diritti di
voto, il controllo sull’attività economica e sugli indirizzi strategici della partecipata è condiviso con
altri soggetti in virtù di accordi contrattuali.
Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali si possiede,
direttamente o indirettamente, almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto
“potenziali”) o nelle quali -pur con una quota di diritti di voto inferiore- si ha il potere di partecipare
alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari
legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle
quali Credem detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli
investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati
alla tutela degli interessi patrimoniali.
Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esistono
evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima
del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi
finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale
dell’investimento.
Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a
conto economico.
Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi
successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con
imputazione a conto economico che non possono eccedere l’ammontare delle perdite da
impairment in precedenza registrate.
Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente
tutti i rischi e benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli utili e le perdite delle partecipate realizzate, le perdite da impairment e le riprese di valore
vengono allocate nella voce di conto economico “utili/perdite delle partecipazioni”, mentre i
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
448
dividendi incassati vengono allocati nella voce “dividendi e proventi simili” nel momento in cui
sorge il diritto a riceverne il pagamento.
Sezione 8 - Attività materiali
Criteri di iscrizione
Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di
acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in
funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici
futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione
ordinaria sono rilevati a conto economico.
Criteri di classificazione
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli
impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo.
Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e
servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di
un periodo.
Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario,
ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice.
Criteri di valutazione
Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti
eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate pro-rata temporis lungo la loro vita utile,
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione:
• dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto
hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in
virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio;
la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di
esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra",
• del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere stimata ed il suo
valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri
che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico
del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali
costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri
originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una
ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli
ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Gli ammortamenti sono calcolati con criteri basati sul decorrere del tempo.
Criteri di cancellazione
Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione,
o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi
benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla
base di quanto riportato di seguito:
• gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono allocate
nella voce “rettifiche di valore nette su attività materiali”;
• i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce
“utili/perdite da cessione di investimenti”.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
449
Sezione 9 - Attività immateriali
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o
contrattuali.
Le predette attività sono iscritte ai costi di acquisto, comprensivi degli oneri accessori ed aumentati
delle spese successive sostenute per accrescerne il valore o la capacità produttiva iniziale. Gli
avviamenti sono pari alla differenza positiva tra gli oneri sostenuti per acquisire i complessi
aziendali sottostanti e le pertinenti quote del fair value delle attività, delle passività e delle passività
potenziali acquisite. Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill
non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta
direttamente a conto economico.
Criteri di classificazione
Il portafoglio delle attività immateriali include i fattori intangibili di produzione ad utilità pluriennale
rappresentati in particolare da software, benefici legati alla relazione con la clientela (client
relationship) e avviamenti.
Criteri di valutazione
Le attività immateriali di durata limitata vengono valutate secondo il principio del costo al netto
degli ammortamenti e delle perdite per riduzioni durevoli di valore. Gli ammortamenti sono di
durata pari alla vita utile dei beni da ammortizzare e sono basati sul metodo a quote costanti. Se
ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli, le attività immateriali sono
sottoposte ad impairment test, registrando le eventuali perdite di valore; successive riprese di valore
non possono eccedere l’ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate.
Gli avviamenti non sono assoggettati ad ammortamento, ma vengono periodicamente sottoposti ad
impairment test. L’eventuale differenza negativa tra il valore recuperabile di ciascuna unità
generatrice di flussi finanziari (CGU) al quale appartiene un determinato avviamento e il valore
contabile del patrimonio netto della medesima costituisce perdita da impairment. Il valore
recuperabile di una CGU – che ne rappresenta una stima del valore economico – si ragguaglia al
maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di cassa attesi) e il valore di scambio
(presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione). Eventuali successive riprese di
valore non possono essere registrate.
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando hanno esaurito integralmente le loro
funzionalità economiche.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla
base di quanto riportato di seguito:
•
gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono
allocate nella voce “rettifiche di valore nette su attività immateriali”.
•
le perdite durature di valore dell’avviamento vengono allocate nella voce “rettifiche di
valore dell’avviamento”.
Sezione 10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
Le attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei
costi di cessione.
Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) se il
loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il
loro uso continuativo; la vendita deve essere altamente probabile. Perché la vendita sia altamente
probabile la Banca deve essersi impegnata in un programma per la dismissione e devono essere
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
450
state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma; inoltre il
completamento della vendita dovrebbe essere previsto entro un anno dalla classificazione.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) relativi ai gruppi di attività in via di
dismissione sono esposti nel conto economico alla voce “utili/perdite delle attività non correnti in
via di dismissione al netto delle imposte”.
Sezione 11 – Fiscalità corrente e differita
Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione
La banca rileva gli effetti relativi alle imposte correnti e differite applicando rispettivamente le
aliquote di imposta vigenti e le aliquote di imposta che si prevede saranno applicabili nell’esercizio
nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale.
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una previsione dell’onere fiscale
corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle
differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il
valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori
assunti ai fini fiscali.
Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali
futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, vengono iscritte in bilancio nella misura in cui
esiste un’elevata probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società
interessata o della società consolidante per effetto della opzione relativa al c.d. “consolidato fiscale
nazionale” di generare con continuità redditi imponibili nei futuri esercizi.
Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni dei maggiori
valori dell’attivo rappresentati dalle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle
riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non
saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e
senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce
“Passività fiscali”.
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate
per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote.
Criteri di classificazione
Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere
(passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste della fiscalità
differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con
differenze temporanee deducibili (attività differite) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri
come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Attività e passività fiscali sono imputate al conto economico (voce “imposte sul reddito
dell’esercizio dell’operatività corrente”), salvo quando esse derivino da operazioni i cui effetti vanno
attribuiti direttamente al patrimonio netto (nel qual caso vengono imputate al patrimonio) o da
operazioni di aggregazione societaria (nel qual caso entrano nel computo del valore di avviamento).
Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri
Criteri di iscrizione, classificazione e di cancellazione
I fondi per rischi ed oneri sono passività d’ammontare o scadenza incerti rilevati in bilancio quando
ricorrono le seguenti contestuali condizioni:
• esiste un’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio, che deriva da un evento
passato; l’obbligazione deve essere di tipo legale (trova origine da un contratto, normativa o altra
disposizione di legge) o implicita (nasce nel momento in cui l’impresa genera nei confronti di terzi
l’aspettativa che assolverà i propri impegni anche se non rientranti nella casistica delle obbligazioni
legali);
• è probabile che si verifichi un’uscita finanziaria;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
451
• è possibile effettuare una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Nella voce fondi per rischi ed oneri sono inclusi i fondi relativi a prestazioni di lungo termine e a
prestazioni successive alla cessazione del rapporto di lavoro trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi
ed oneri trattati dallo IAS 37.
Criteri di valutazione
Gli accantonamenti vengono attualizzati, laddove l’elemento temporale sia significativo, utilizzando
i tassi correnti di mercato “free risk”. L’accantonamento è rilevato a conto economico.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli accantonamenti/recuperi a fronte dei fondi per rischi e oneri nonché l’effetto derivante dal
passaggio del tempo vengono allocati nella voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”.
Sezione 13 - Debiti e titoli in circolazione
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte
o della emissione dei titoli di debito.
L’iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare
incassato od al prezzo di emissione, rettificato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente
attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte
creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo.
Criteri di classificazione
I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela, e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie
forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni pronti contro termine con obbligo di
riacquisto a termine, la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari in
circolazione (al netto degli eventuali ammontari riacquistati) ed altri strumenti di raccolta in
circolazione non classificate tra le passività finanziarie valutate al fair value.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col
metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine (entro 12 mesi), per le quali il fattore temporale risulta
trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i costi eventualmente imputati sono
registrati a conto economico.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La
differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrato
a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come
una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto
economico.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla
base di quanto riportato di seguito:
• gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimilati” per
competenza sulla base del tasso di interesse effettivo;
• gli utili e perdite da riacquisto di passività vengono allocati nella voce “utile/perdita da cessione o
riacquisto di passività finanziarie”.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
452
Sezione 14 - Passività finanziarie di negoziazione
Criteri di iscrizione e di cancellazione
Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di iscrizione e di cancellazione
delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 – Attività finanziarie
detenute per la negoziazione).
Criteri di classificazione
La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading valutati al fair value e le passività,
anch’esse valorizzate al fair value, che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di
negoziazione di titoli.
Criteri di valutazione
Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di valutazione delle attività
finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 - Attività finanziarie detenute per la
negoziazione).
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di rilevazione delle componenti
reddituali delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 - Attività
finanziarie detenute per la negoziazione).
Sezione 15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Criteri di iscrizione
All’atto della rilevazione iniziale gli strumenti finanziari valutati al fair value vengono rilevati al
costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico.
Criteri di classificazione
Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con
impatto a conto economico quando:
• la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella
rappresentazione contabile degli strumenti;
• oppure la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a
conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su
tale base anche alla direzione aziendale;
• oppure si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo
significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al fair value.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie vengono cancellate all’atto della loro estinzione ovvero, quando
l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta o cancellata oppure scaduta. La cancellazione
avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore
contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrato a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come
una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto
economico.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi su titoli sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relativi agli
interessi.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
453
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie e gli utili e le
perdite realizzate dalla cessione e dal rimborso sono rilevati nella voce “Risultato netto delle attività
e passività finanziarie valutate al fair value di conto economico”.
In particolare, qualora il fair value degli strumenti finanziari emessi corrisponda inizialmente al
prezzo di vendita, l’utile o la perdita generati a seguito della successiva valutazione sono rilevati
interamente a conto economico.
Sezione 16 - Operazioni in valuta
Criteri di iscrizione
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di
conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione.
Criteri di classificazione
Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e le passività denominate in valute diverse
dall’euro.
Criteri di cancellazione
Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti.
Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione.
Criteri di valutazione
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera
vengono valorizzate come segue:
• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere
alla data di chiusura.
Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di
elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio
precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio
netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per contro,
quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico
anche la relativa differenza cambio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio delle operazioni in valuta sono rilevate nella voce del conto economico
“risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Sezione 17- Altre informazioni
Trattamento di fine rapporto del personale
Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore attuariale,
certificato da un attuario esterno al Gruppo.
Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della Proiezione unitaria del credito (c.d. Projected
Unit Credit Method) che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche
statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso
di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità
separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il
tasso utilizzato per l’attualizzazione è determinato sulla base della curva di rendimenti medi dei
titoli di stato.
I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di
contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi
attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. I profitti/perdite attuariali sono imputati ad apposita
riserva di patrimonio netto.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
454
Spese per migliorie su beni di terzi
I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del
fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può
trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto
dalle Istruzioni della Banca d’Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata
del contratto di affitto.
Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti relativi alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito relativo alle
garanzie ed impegni, determinati applicando i medesimi criteri precedentemente esposti con
riferimento ai crediti, sono appostati tra le Altre passività, come previsto dalle Istruzioni della Banca
d’Italia.
Pagamenti basati su azioni
I piani di stock option deliberati dalle assemblee straordinarie, rappresentano un pagamento basato
su azioni. Il relativo fair value, ed il corrispondente incremento del patrimonio, è determinato con
riferimento al fair value delle opzioni misurate alla data di assegnazione.
Il fair value dell’opzione è stato calcolato utilizzando un modello che ha considerato, oltre ad
informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell’opzione, il prezzo corrente delle azioni e la
loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free, anche le caratteristiche
specifiche dei piani in essere che presentano diverse date di esercizio. Nel modello del pricing sono
valutate in modo distinto l’opzione e la probabilità di realizzazione della condizione di mercato. La
combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato.
La riduzione del numero di strumenti finanziari accordati è contabilizzata come cancellazione di
una parte di strumenti assegnati.
Riconoscimento dei ricavi
I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno
ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In
particolare:
• gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto
economico solo al momento del loro effettivo incasso;
• i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a riceverne il
pagamento;
• i ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla
differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a
conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con
riferimento a parametri osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. I
proventi relativi a strumenti finanziari per i quali la suddetta misurazione non è possibile affluiscono
al conto economico lungo la durata dell’operazione.
Cartolarizzazioni
Nel corso dell’esercizio 2008 la banca ha perfezionato un’operazione di cartolarizzazione, relativa
a mutui fondiari residenziali in bonis erogati alla propria clientela e selezionati sulla base di criteri
predefiniti in modo tale da costituire un “blocco” ai sensi e per gli effetti della legge sulla
Cartolarizzazione, ad un prezzo di cessione pari ad Euro 922.211.352.
I crediti sono stati acquistati pro soluto, ossia senza garanzia di solvenza dei debitori o dei loro
eventuali garanti, dalla società Alicante Finance Srl, una “società veicolo” appositamente costituita
con oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione ai sensi della
Legge n. 130 del 30 aprile 1999.
L’acquirente ha concesso a Credem l’opzione di riacquisto di singoli crediti o tutto il portafoglio
crediti in essere in blocco e pro soluto, a determinate condizioni.
La società veicolo ha finanziato l’operazione attraverso l’emissione di titoli obbligazionari “asset
backed”:
• nominali Euro 860.000.000 (titoli senior con rating AAA), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso
in linea capitale di tipo pass through. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari su base
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
455
semestrale a tasso variabile indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi incrementato di uno spread di
0,60% su base annua;
• nominali Euro 62.211.352 (titoli junior), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso subordinato
all’integrale rimborso dei titoli senior. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari al tasso del 2,5%
annuo. I detentori dei Titoli Junior avranno diritto di ricevere a ciascuna data di pagamento e in
base all’ordine di priorità dei pagamenti ed ai fondi disponibili, anche un premio determinato in via
residuale dopo che sono stati corrisposti tutti gli altri importi da corrispondersi in priorità.
La società veicolo ha stipulato un contratto di copertura di tipo back to back al fine di coprirsi dal
rischio di tasso di interesse connesso all’emissione di titoli.
L’agenzia incaricata dell’attribuzione del rating ai titoli senior è stata Standard & Poor’s.
Entrambe le tranches sono state interamente sottoscritte da Credem, che prevede di utilizzare la
tranche “senior” per operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea ovvero con altro
soggetto istituzionale. I Titoli Senior sono quotati alla Borsa del Lussemburgo.
L’operazione, non rivolta al mercato, è finalizzata a costituire una riserva di liquidità (avendo a
disposizione titoli “eligible”) e rientra fra le complessive attività di liquidity management poste in
essere da Credem.
Trattandosi di una cessione che non trasferisce a terzi soggetti rispetto alla Banca “originator” il
rischio sostanziale dei crediti sottostanti, in base alle norme dettate dallo IAS 39 in materia di
“derecognition” (cancellazione contabile), i crediti oggetto della cartolarizzazione rimangono iscritti
nell’attivo del bilancio di Credem.
Credem ha inoltre stipulato con Alicante Finance un contratto di Servicing, in forza del quale
svolgerà per conto della società veicolo tutte le attività connesse alla gestione dei crediti ceduti.
Conseguentemente, continueranno a far capo sostanzialmente a Credem le attività di
amministrazione, gestione, incasso e recupero dei crediti, e quant’altro necessario od opportuno per
la miglior gestione dell’operatività.
Procedura di Impairment test sugli avviamenti
L’avviamento iscritto a seguito di acquisizioni viene assoggettato ad impairment test almeno una
volta all’anno e comunque quando vi siano segnali di deterioramento. Ai fini del test, una volta
allocato l’avviamento in unità generatrici di flussi finanziari (CGU) si pone a confronto il valore
contabile ed il valore recuperabile di tali unità, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto
di eventuali costi di vendita, ed il valore d’uso. L’apposita informativa presentata nella sezione 12
dell’attivo della nota integrativa fornisce maggiori informazioni.
Modalità di determinazione del fair value delle attività e passività
Aspetti generali
Gli strumenti finanziari valutati al fair value includono le attività e le passività finanziarie detenute
per la negoziazione, gli strumenti finanziari designati al fair value, gli strumenti derivati e, infine, gli
strumenti classificati come disponibili per la vendita.
L’obiettivo della determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari è di determinare il prezzo
a cui avrebbe avuto luogo una transazione ordinaria sul mercato tra controparti indipendenti per
ciascuno strumento oggetto di valutazione.
Le funzioni coinvolte nei processi di determinazione del fair value includono le funzioni
amministrative, le funzioni di front office Finanza e le funzioni di Risk Management.
Gli uffici amministrativi, direttamente responsabili della redazione dell’informativa finanziaria, sono
chiamati a presidiare le regole utilizzate per la determinazione del Fair Value nel rispetto dei
principi contabili di riferimento.
Gli uffici Finanza, a loro volta, detengono le conoscenze legate alle tecniche di valutazione
applicate e presiedono i sistemi informativi utilizzati nei processi di determinazione del fair value.
Infine gli uffici Risk Management sono chiamati a validare le tecniche di valutazione utilizzate,
inclusi i relativi modelli, e ne verificano periodicamente l’efficacia mediante attività di back testing.
In generale, la banca determina il fair value di attività e passività finanziarie secondo tecniche di
valutazione scelte in base alla natura degli strumenti detenuti ed in base alle informazioni
disponibili al momento della valutazione.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
456
Sulla base delle informazioni disponibili al momento delle valutazioni, gli strumenti finanziari sono
suddivisi tra quelli il cui prezzo è quotato in un mercato attivo da quelli per i quali un mercato
attivo al momento della valutazione non esiste.
Alla luce di quanto sopra esposto, si applica la seguente gerarchia:
qualora il prezzo dello strumento finanziario sia quotato ed esista un mercato attivo al momento
della valutazione, il fair value coincide con il prezzo di quotazione rilevato (Mark to Market);
- qualora non sia possibile identificare l’esistenza di un mercato attivo, si utilizza una tecnica di
valutazione (Mark to Model) basata il più possibile su dati di mercato osservabili.
-
La presenza di mercati attivi e l’utilizzo di prezzi quotati (Mark to Market)
Lo IAS 39 AG.71 stabilisce che “uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato
attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore,
intermediario, settore industriale, agenzia di determinazione del prezzo, autorità di
regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono
regolarmente in normali contrattazioni.”
Il processo attraverso cui si considera il mercato attivo per gli strumenti finanziari quotati è soggetto
a stime e si basa su processi valutativi interni.
I principali elementi considerati includono:
- la presenza di prezzi contribuiti;
- la frequenza della disponibilità dei prezzi;
- il volume delle transazioni da cui sono originati i prezzi;
- l’ampiezza degli spread bid – ask;
- l’assenza di transazioni “forzate”.
In linea generale, il processo per l’applicazione del Mark to Market è largamente automatizzato. Le
principali fonti utilizzate per l’acquisizione dei prezzi ai fini contabili sono:
•
CED Borsa, nel caso di prezzi rilevanti in mercati regolamentati (Italia);
•
Reuters, per quanto valorizzato attraverso l’applicativo di front office Murex, utilizzando
prezzi rilevati in mercati non regolamentati;
•
Bloomberg, per quanto valorizzato al di fuori dell’applicativo di front office Murex,
utilizzando prezzi rilevati in mercati non regolamentati.
Qualora le informazioni Reuters e Bloomberg non siano disponibili, la banca utilizza altri
Information Providers indipendenti.
La banca utilizza criteri gerarchici nell’ambito della scelta dei contributori diversi da Reuters e
Bloomberg. In particolare, sulla base delle caratteristiche degli strumenti finanziari, esistono
specifiche liste di contributori, a ciascuno dei quali è assegnato un giudizio di affidabilità.
All’interno di ciascuna lista è quindi selezionato il contributore che presenta il grado di affidabilità
più elevato.
Qualora i mercati siano giudicati attivi, successivamente alla rilevazione iniziale i prezzi utilizzati
per le valutazioni sono:
- per un’attività finanziaria il prezzo Bid (denaro) di chiusura giornata;
- per una passività finanziaria il prezzo Ask (lettera) di chiusura giornata.
In accordo allo IAS 39 AG.72, nel caso si detengano attività e passività finanziarie con rischi di
mercato che si compensino, può essere utilizzato il prezzo Mid (medio) per la parte di rischi che si
compensa, mentre sono utilizzati i prezzi Bid o Ask per l’attività o passività finanziaria netta residua.
Generalmente l’acquisizione dei prezzi quotati avviene in via automatica, su base giornaliera,
attraverso lo scarico delle informazioni da primari Information Provider indipendenti.
L’utilizzo di tecniche di valutazione (Mark to Model)
Nel determinare il fair value degli strumenti finanziari la banca ricorre al Mark to Model ogni qual
volta per gli strumenti detenuti non esistano prezzi quotati in mercati attivi.
Le tecniche di valutazione adottate fanno il più possibile ricorso a dati osservabili di mercato.
Sulla base di tale assunto, la gerarchia che si applica nello scegliere le tecniche di valutazione
applicate è la seguente:
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
457
•
•
•
utilizzo di prezzi osservati su mercati (seppure non attivi) per strumenti identici o similari
(comparable approach), eventualmente rettificati per tener conto di tutte le condizioni di
mercato presenti alla data di valutazione;
utilizzo di tecniche di valutazione che fanno uso prevalente di dati osservabili di mercato;
utilizzo di tecniche di valutazione che fanno uso prevalente di dati non osservabili di
mercato.
Dal momento che alcune tecniche di valutazione possono utilizzare sia dati osservabili di mercato
che altri dati non osservabili, il giudizio in merito alla prevalenza, ai fini della suddivisione sopra
riportata, è ottenuto valutando l’impatto in termini di significatività che ciascun dato apporta nel
processo di determinazione del fair value.
Qualora i processi valutativi applicati si basino su prezzi rilevati per strumenti identici o similari
(primo punto), tali prezzi sono opportunamente rettificati per tener conto di tutte le condizioni di
mercato esistenti alla data di valutazione, con particolare riferimento a quelle legate ai rischi in
essere.
Esempi di elementi che la banca considera nel rettificare i prezzi di mercato sono:
•
differenze temporali tra il momento di valutazione e momento in cui è stata effettuata la
transazione osservata;
•
differenze tra le caratteristiche (terms) dello strumento valutato e quelle dello strumento
oggetto della transazione osservata;
•
natura della transazione osservata (valutando, ad esempio, se la transazione osservata non
è stata effettuata a condizioni di mercato, o è oggetto di una transazione forzata);
•
grado di correlazione tra l’andamento del prezzo dello strumento valutato e l’andamento
del prezzo dello strumento oggetto della transazione osservata.
Nell’applicare tali rettifiche la banca si basa il più possibile su variabili di mercato, come accade,
per esempio, nel tener conto degli spread creditizi, rilevati attraverso quotazioni ufficiali di
strumenti similari.
Tali rettifiche, in generale, sono quelle che la banca ritiene verrebbero fatte dagli operatori di
mercato per determinare il prezzo dello strumento al momento della transazione.
Il ricorso a tali tecniche valutative rende elevato il grado di affidabilità delle stesse.
L’evidenza dell’affidabilità di tali tecniche è valutata attraverso periodiche attività di back testing.
Esempi dei principali parametri osservabili di mercato di cui si servono le più comuni tecniche di
valutazione applicate sono i seguenti:
•
curva dei tassi Risk Free. Sulla base delle rilevazioni storicizzate nell’applicativo di Front
Office (Murex) viene ricavata una curva tassi Euro c.d. Risk-Free, attraverso un
bootstrapping dei tassi impliciti in depositi, future e swap;
•
tassi di cambio. Il sistema Murex acquisisce giornalmente, in automatico, i tassi di cambio
spot fixing BCE dall’infoprovider Reuters;
•
curve di volatilita’. Vengono mappate le curve di volatilità rilevate da fonte esterna
precedentemente individuata (Reuters), e storicizzate nell’applicativo di front office
(Murex); va sottolineato che l’operatività della banca in conto proprio si concentra
prevalentemente su strumenti di tasso;
•
curve tasso per differenti classi di rating (Credit Spread).
In particolare, per quanto riguarda i Credit Spread, al fine di determinare la curva di tasso da
applicare, si procede:
•
alla individuazione degli spread senior da applicare alla curva Risk-Free (fonte Bloomberg)
selezionando un paniere di titoli per ogni classe di rating;
•
alla rilevazione dei discount margin relativi ad ogni classe;
•
e alla estrapolazione, da questi, degli spread da applicare alla curva risk-free.
In presenza di strumenti subordinati, in aggiunta ai processi suddetti si procede all’individuazione
degli spread tra titolo senior e titolo subordinato per ogni emittente (credit spread subordinato):
•
tramite rilevazione delle quotazioni dei Credit Default Swaps;
•
applicando agli strumenti subordinati, in misura proporzionale, la stessa variazione di
spread rilevata sugli strumenti senior;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
458
•
fatte le debite interpolazioni, si ricavano gli spread e da questi, tramite l’applicativo di
Front Office (Murex), le curve corrispondenti.
Diversamente, qualora le tecniche di valutazione si basino in via prevalente su parametri non
osservabili sul mercato, vengono svolti processi di stima interni. Ciò avviene limitatamente ai casi in
cui i relativi dati di mercato non siano disponibili o non siano ritenuti affidabili.
L’utilizzo delle tecniche di valutazione che fanno uso di dati osservabili di mercato o di dati stimati
internamente, implicano l’utilizzo di modelli valutativi all’interno dei quali sono calati tali
parametri.
Questi modelli, nella larga maggioranza dei casi, sono quelli generalmente riconosciuti e applicati
dagli operatori di settore (es. modello Black & Scholes).
Solo in casi molto limitati si utilizzano modelli valutativi proprietari.
Qualora però si faccia ricorso a modelli valutativi proprietari, l’affidabilità degli stessi è testata
confrontando, per strumenti simili quotati, le valutazioni fornite da tali tecniche con i relativi prezzi
quotati (back testing). Inoltre, l’affidabilità di tali tecniche è verificata, ex post, monitorando nel
tempo i risultati ottenuti.
Impairment degli strumenti finanziari Available For Sale (AFS)
Lo IAS 39, paragrafo 58, impone di determinare a ogni data di riferimento del bilancio se vi è
qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore.
Il paragrafo 67 stabilisce che “quando una riduzione di Fair Value di un’attività finanziaria
disponibile per la vendita è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e sussistono evidenze
obiettive che l’attività abbia subito una riduzione di valore, la perdita cumulativa che è stata rilevata
direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico anche se
l’attività finanziaria non è stata eliminata”.
Il paragrafo 68 precisa che “l’importo della perdita complessiva che viene stornata dal patrimonio
netto e rilevata nel conto economico deve essere la differenza tra il costo di acquisizione (al netto di
qualsiasi rimborso in conto capitale e ammortamento) e il Fair Value (valore equo) corrente, dedotta
qualsiasi perdita per riduzione di valore su quell’attività finanziaria rilevata precedentemente nel
conto economico”. Dunque l’intera riserva negativa del patrimonio netto deve essere imputata al
conto economico nel caso di evidenze di Impairment.
La differenza tra il valore di iscrizione ed il valore recuperabile rappresenta una perdita di valore. Lo
IAS 39 prevede che il valore recuperabile, vale a dire il valore a cui l’attività finanziaria debba
essere iscritta, sia, nel caso di strumenti finanziari classificati nel comparto AFS, il Fair Value.
Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad Impairment test
ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di
valore. Il procedimento è articolato in due fasi:
•
individuazione delle situazioni di deterioramento tali da determinare l’Impairment;
•
quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si
ragguagliano alla differenza negativa tra il Fair Value ed il valore di libro.
I criteri applicati dal Gruppo per identificare situazioni di Impairment del portafoglio AFS,
distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale.
L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella
lista degli eventi di perdita riportati nello IAS 39.59, vale a dire:
•
significative difficoltà finanziarie dell’emittente;
•
una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli
interessi o del capitale;
•
il sottoscrittore/acquirente per ragioni economiche o legali relative alle difficoltà
finanziarie
dell’emittente,
estende
all’emittente
una
concessione
che
il
sottoscrittore/acquirente non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
•
sussiste la probabilità che l’emittente dichiari bancarotta o venga sottoposto ad altre
procedure di ristrutturazione finanziaria;
•
la scomparsa di un mercato attivo di quel titolo dovuta a difficoltà finanziarie.
Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio
dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un deterioramento tale da far ricadere i titoli di debito in
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
459
classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel
verificare l’esistenza di un Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito
creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori disponibili.
Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio
indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating reports, etc.) o di informazioni
disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg, Reuters, etc.), attraverso cui si determina più
puntualmente la rilevanza della situazione di deterioramento dell’emittente.
In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a
quella presa in esame in termini sia di caratteristiche finanziarie che di standing dell’emittente.
Con riferimento ai titoli di capitale (inclusi i fondi), è ragionevole ipotizzare che le azioni in
portafoglio siano da assoggettare ad Impairment prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa
società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società,
ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono forti indicatori dell’Impairment dei titoli di
capitale della stessa società.
Inoltre, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza
degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili,
sono da considerare i due seguenti eventi (IAS 39.61):
•
cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente
economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo
dell’investimento non può più essere recuperato;
•
un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo
costo.
Si procedere, normalmente, a rilevare un Impairment se:
•
il Fair Value del titolo è inferiore al 50% rispetto al valore di carico di prima iscrizione;
oppure
•
il Fair Value è inferiore al valore di carico per un arco temporale di almeno 24 mesi.
Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un
Impairment considera, in caso non si verifichino le condizioni sopra indicate, singolarmente o
congiuntamente, le seguenti situazioni:
•
il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o
comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello stesso settore;
•
il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso
capace di assicurare una ripresa delle quotazioni;
•
si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto;
•
significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta
dell’emittente dalla data di acquisto;
•
si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi;
•
scompare un mercato attivo per i titoli obbligazionari emessi;
•
si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente
che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria
dello stesso;
•
esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera
l’emittente.
Passivita’ di propria emissione
Per la determinazione del fair value delle passività di propria emissione valutate al fair value, si
tiene conto anche del proprio rischio emittente.
La costruzione di una o più curve di credit spread si rende necessaria, nell’ambito della fair value
option, al fine di valorizzare gli strumenti non negoziati su mercati attivi13 con un full fair value. Il
concetto di full fair value comprende, rispetto alla semplice attualizzazione sulla curva risk free dei
cash flows generati dallo strumento, un ulteriore aggiustamento che tenga conto del rischio
emittente: l’aggiustamento, ovvero il credit spread, assume la forma di uno spread additivo sulla
curva risk free ed è di entità diversa sulle diverse scadenze temporali. Il credit spread relativo ad un
emittente, inoltre, esprimendo un’indicazione sulla probabilità e sull’entità del rimborso
13
Agli strumenti negoziati su mercati attivi viene attribuita la quotazione di mercato.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
460
dell’emissione, è diverso in base alla seniority dell’emissione: un’emissione senior avrà un credit
spread inferiore rispetto ad un’emissione subordinata.
L’applicazione della Fair Value Option alle passività finanziarie prevede che si dia evidenza
dell’ammontare delle variazioni di fair value attribuibili a variazioni del solo rischio creditizio dello
strumento.
I fattori di rischio dovuti al merito creditizio vengono incorporati nella curva di attualizzazione
(usata per il calcolo del Fair Value) applicando alla curva risk free uno spread che renda conto del
rischio emittente.
Con tale metodo valutativo è possibile separare i diversi componenti di rischio, rischio tasso e
rischio credito.
Riguardo il merito creditizio, si è proceduto a separare il rischio di credito dovuto alla variazione
del merito creditizio nel corso dell’ultimo anno e dal momento dell’emissione del titolo (o dalla FTA
degli IAS).
I fattori considerati nei calcoli sono:
•
il tasso di mercato free risk osservato alla data di valutazione;
•
il credit spread osservato alla data di emissione iniziale del titolo;
•
il credit spread osservato l’anno precedente alla data di valutazione odierna;
•
il credit spread osservato alla data di valutazione.
Attraverso il confronto del fair value di mercato alla data di valutazione con il fair value calcolato
utilizzando il rischio di credito osservato al momento dell’emissione (o all’anno precedente), risulta
possibile determinare le variazioni di fair value imputabili alle sole variazioni del rischio di credito
dell’ultimo anno, e dal momento dell’emissione.
Criteri di determinazione del fair value di attività e passività iscritte al costo o al costo
ammortizzato
Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato il fair value
riportato in nota integrativa è stato determinato con i seguenti criteri:
•
per le attività e passività a vista, con scadenza a breve termine (entro 12 mesi) o
indeterminata il valore di iscrizione; stessa impostazione è stata utilizzata per i crediti non
performing;
•
per le attività e passività a medio a lungo termine, la valutazione è stata determinata
mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri. Tale operazione è stata eseguita
utilizzando tassi privi di rischio e, per le attività, correggendo i flussi di cassa futuri,
tenendo conto della rischiosità della controparte mediante parametri di PD (Probability of
Default) e di LGD (Loss Given Default);
•
per i titoli emessi a tasso variabile e per quelli a tasso fisso a breve termine (entro 12 mesi)
il valore contabile è stato assunto come approssimazione del fair value;
•
per i titoli emessi a tasso fisso a medio lungo temine la valutazione è stata effettuata
mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
461
A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3.1 – Trasferimenti tra portafogli
Modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 del 13 ottobre 2008
Con regolamento (CE) n.1004/2008 del 15 ottobre 2008, la Commissione della Comunità Europea
ha modificato il regolamento (CE) 1725/2003 - emesso per adottare taluni principi contabili
internazionali conformemente al regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del
Consiglio - per quanto riguarda il principio contabile internazionale (IAS) 39 e l’International
Financial Reporting Standard (IFRS) 7.
Le modifiche apportate allo IAS 39 e all’IFRS 7 autorizzano la riclassificazione di determinati
strumenti finanziari in precedenza non permesse, purché si sia in presenza di determinati
presupposti. In particolare le riclassifiche permesse sono le seguenti:
- dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria:
- “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, purché si sia in presenza di “rare circostanze”;
- “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” purché si sia in presenza di “rare circostanze” e
vi sia l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria fino alla scadenza;
- “Crediti”, per tutte le attività finanziarie che soddisfino la definizione di “finanziamenti e crediti” e
per i quali vi sia l’intenzione e la capacità di detenerli per un prevedibile futuro;
- dalla categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” alla categoria “Crediti” per tutte le
attività finanziarie che soddisfino la definizione di “finanziamenti e crediti” e per le quali vi sia
l’intenzione e la capacità di detenerli per un prevedibile futuro.
Le riclassifiche sopra descritte devono essere effettuate al “fair value” delle attività finanziarie al
momento della riclassifica stessa e potevano essere effettuate con decorrenza dalla data di
riclassifica oppure dal 1° luglio 2008, se tale riclassifica fosse stata effettuata prima del 1° novembre
2008.
L’intervento effettuato dallo IASB cerca di proporre una soluzione al problema della perdita di
significatività delle quotazioni di mercato in un contesto di illiquidità e di panico dei mercati (panic
selling). In tali situazioni estreme, infatti, i valori di mercato non esprimendo più adeguatamente il
fair value degli strumenti finanziari, rischiano di distorcere la rappresentazione degli stessi nei
bilanci delle società che applicano gli IAS/IFRS, provocando abnormi fluttuazioni del conto
economico e del patrimonio.
La modifica introdotta dallo IASB permette quindi di effettuare, in “rare circostanze“, la riclassifica
(prima non permessa) degli strumenti finanziari diversi dai contratti derivati e allocati al portafoglio
di trading con imputazione delle variazioni di fair value a conto economico, agli altri portafogli
contabili previsti dallo IAS 39.
A seguito di tale emendamento la Banca ha provveduto a riclassificare già nella situazione contabile
del terzo trimestre 2008, con decorrenza 1° luglio 2008, parte dei titoli obbligazionari detenuti nel
portafoglio “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” per un importo di 357,2 milioni di
euro (al 31 dicembre 2008 326,3 milioni di euro) al portafoglio “Attività finanziarie disponibili per
la vendita”. Si trattava sia di titoli ABS (asset backed securities) che di obbligazioni bancarie.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
462
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla
redditività complessiva
Tipologia strumento
finanziario (1)
Portafoglio di
provenienza (2)
Portafoglio di
destinazione (3)
Valore di
bilancio al:
31/12/2009
Fair value al
31/12/2009
(4)
(5)
Componenti reddituali in
assenza del trasferimento
(ante imposte)
Valutative
(6)
Altre (7)
Componenti reddituali
registrate nell'esercizio
(ante imposte)
Valutative
(8)
Altre (9)
A. Titoli di debito
HFT
AFS
199.388
199.388
126
9.961 -
1.097
11.184
A.3.1.4 – Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi delle attività riclassificate
Il tasso di interesse effettivo medio, alla data di riclassifica, ammontava al 5,8%.
A.3.2 – Gerarchia del fair value
In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7, le valutazioni
al Fair Value dei propri strumenti finanziari sono classificate sulla base di una gerarchia che riflette
la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli).
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
Il Fair Value di uno strumento finanziario valutato al “Livello 1” corrisponde al prezzo, non
rettificato (unadjusted), al quale lo strumento è scambiato su di un mercato attivo alla data di
valutazione.
Relativamente all’esistenza di mercati attivi, particolare attenzione è posta nell’attribuzione del
“Livello 1” a strumenti finanziari quotati su mercati OTC (over the counter), che, rappresentando
transazioni concluse sulla base di accordi individuali, possono non costituire “mercati attivi”
secondo al definizione dello IAS 39.
Se, per specifiche ragioni, il prezzo non rappresenta il Fair Value dello strumento alla data di
valutazione perché avvengono fatti dopo la rilevazione del prezzo di mercato, ma prima della data
di valutazione che ne richiedano una rettifica, il Livello attribuito è diverso da “1”.
Inoltre, per l’attribuzione del “Livello 1” i prezzi sono valutati unitamente ad ogni altra caratteristica
legata agli strumenti detenuti. Così, se il prezzo quotato è, per qualche ragione, rettificato per tener
conto di specifiche condizioni che lo richiedano, il Livello attribuito è diverso da 1.
Uno strumento finanziario è incluso nel “Livello 2” quando la valutazione utilizza input – differenti
dai prezzi quotati inclusi nel “Livello 1” - che siano osservabili direttamente (prezzi) o
indirettamente.
Esempi di variabili osservabili sono:
- il prezzo di uno strumento finanziario rilevato su mercati non attivi per uno strumento identico o
simile;
- il prezzo quotato in mercati attivi di strumenti simili (comparable approach);
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
463
- altri parametri di mercato utilizzati nelle tecniche di valutazione e derivati da strumenti finanziari
quotati.
Allo stesso modo non sono considerate osservabili tutte le altre variabili impiegate nelle tecniche
valutative che non possono essere corroborate sulla base di dati osservabili di mercato.
Qualora il Fair Value di uno strumento finanziario non sia determinato attraverso il prezzo rilevato
in un mercato attivo (“Livello 1”), il complessivo Fair Value può presentare, al suo interno, Livelli
differenti in considerazione dell’impatto generato dagli input osservabili o non osservabili utilizzati
nelle valutazioni (per impatto si intende il contributo, in termini di significatività, che ciascun input
utilizzato per la valutazione ha rispetto al complessivo Fair Value dello strumento). Tuttavia il
Livello attribuito deve essere unico e per questo riferito al totale del Fair Value dello strumento nel
suo complesso; il Livello attribuito riflette così il livello più basso con un effetto significativo nella
determinazione del Fair Value complessivo dello strumento.
Affinché dati non osservabili di mercato abbiano un effetto significativo nella determinazione
complessiva del Fair Value dello strumento, il loro complessivo impatto è valutato tale da renderne
incerta (ovvero non riscontrabile attraverso dati di mercato) la complessiva valutazione; in questi
casi, in cui non è necessario che il peso dei dati non osservabili sia prevalente rispetto alla
complessiva valutazione, il Livello attribuito è “3”.
Esistono particolari situazioni in cui i prezzi possono essere ottenuti tramite il contributo fornito da
terze parti o attraverso i cosiddetti servizi di “Pricing consensus”. In questi casi, unitamente al
prezzo, viene valuta ogni informazione utile alla determinazione dei Livelli di Fair Value.
Le analisi per l’attribuzione dei Livelli di Fair Value sono effettuate in modo analitico per ogni
singolo strumento detenuto e si basano essenzialmente sulla significatività degli input utilizzati nelle
valutazioni. Tali analisi, in particolare per quanto attiene all’attribuzione dei “Livelli 2” e “3”,
richiedono processi valutativi in cui i criteri di stima sono applicati in modo uniforme nel tempo ed
uniforme rispetto a tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Tra le principali regole applicate per la determinazione dei Livelli di Fair Value si segnala che sono
ritenuti di “Livello 1” i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale, i
fondi aperti, gli strumenti finanziari derivati e le passività finanziarie emesse il cui Fair Value
corrisponde, alla data di valutazione, al prezzo quotato in un mercato attivo.
Sono considerarti di “Livello 2”:
- le passività finanziarie emesse, non quotate su di un mercato attivo, e valutate in via prevalente
attraverso dati osservabili di mercato;
- i titoli di debito il cui Fair Value è determinato attraverso il prezzo di mercato del CDS (Credit
Default Swap) ed esista un prezzo del CDS rilevabile su di un mercato attivo;
- gli altri strumenti finanziari per i quali non esistono, alla data di valutazione, prezzi quotati su
mercati attivi e valutati secondo una tecnica basata su dati osservabili di mercato;
- i fondi chiusi il cui fair value corrisponda al relativo NAV pubblicato in prossimità della data di
valutazione.
Infine, sono classificati di “Livello 3”:
- i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale, i fondi, gli strumenti
finanziari derivati e le passività finanziarie emesse per le quali non esistono, alla data di
valutazione, prezzi quotati sui mercati attivi e valutati secondo una tecnica basata su dati non
osservabili di mercato;
- i titoli AFS valutati al costo.
Il processo per l’attribuzione dei Livelli di Fair Value prevede la separazione delle funzioni tra le
diverse unità organizzative coinvolte. In particolare, esiste un responsabile della definizione delle
regole contabili basate su quanto disciplinato dai principi contabili internazionali IFRS, dalle loro
interpretazioni (IFRIC) ed in base a quanto ulteriormente disciplinato da Banca d’Italia in merito alle
specifiche regole di redazione del bilancio bancario.
Ci sono inoltre dei responsabili dell’applicazione delle regole contabili e dello svolgimento dei
controlli di primo livello sulle informazioni prodotte.
Infine, esistono responsabili dell’effettuazione dei controlli di secondo livello, che, generalmente,
sono svolti dalle Funzioni di Risk Management.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
464
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
31/12/2009
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
Livello 1
Livello 2
31/12/2008
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
163.513
36.461
2.009.226
2.209.200
342.945
84.654
11.681
439.280
5.301
43.000
34.082
3.736
86.119
318.007
408.365
378.277
1.104.649
558.967
66.007
1.117
626.091
873.720
49.419
42.043
273.361
1.238.543
-
215.041
350.239
135.819
701.099
7.440
30.271
26.934
64.645
94
94
318.764
257.817
109.026
685.607
17.492
61.099
15.601
94.192
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3
ATTIVITA' FINANZIARIE
detenute per
valutate al fair disponibili per
di copertura
la
value
la vendita
negoziazione
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a:
2.2.1. Conto Economico
− di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1.Vendite
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
3.3.1. Conto Economico
− di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
873.720
38.595
6.481
49.419
2.670
-
42.043
10.453
2
273.361
3.736
-
32.113
32.113
X
1
907.014
735.096
-
2.670
2.670
X
9.089
-
1.815
1.815
1.155
7.418
63
18.414
11.625
-
3.736
3.736
273.361
-
166.670
166.670
X
5.248
5.301
-
1.146
1.146
2.218
3.425
34.082
273.361
3.736
X
9.089
43.000
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
465
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value livello 3
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1. Emissioni
2.2. Perdite imputate a:
2.2.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
2.4. Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
3.1.Rimborsi
3.2. Riacquisti
3.3. Profitti imputati a:
3.3.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
PASSIVITA' FINANZIARIE
detenute per
valutate al fair
di copertura
la
value
negoziazione
17.492
61.099
15.601
7.440
1.629
26.934
7.440
7.440
X
17.492
-
1.363
1.363
X
266
32.457
26.461
5.996
26.934
26.934
15.601
-
17.492
X
7.440
-
15.601
26.934
X
30.271
A3.3 – Informativa su c.d. “day one profit/loss”
I proventi connessi all’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il
corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla
data di emissione in tutti i casi in cui tale fair value sia determinato attraverso una tecnica di
valutazione che faccia uso prevalente di dati osservabili di mercato.
Al 31 dicembre 2009 non erano presenti importi della fattispecie che debbano essere ancora rilevati
a conto economico.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
466
PARTE B
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE
Attivo
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31/12/2009
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
138.209
138.209
31/12/2008
145.630
1.110.061
1.255.691
Nella voce b) sono presenti i depositi liberi detenuti presso la Banca d’Italia.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
467
Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci/Valori
Livello 1
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R
4. Finanziamenti
4.1. Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value
option
1.3 altri
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value
option
2.3 altri
Totale B
Totale (A+B)
Totale 31/12/2009
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Totale 31/12/2008
Livello 2
Livello 3
72.051
740
71.311
2
91.460
163.513
99.813
99.813
17.173
116.986
1.593
4
1.589
1.593
181.349
9.809
171.540
2
136.608
317.959
96.259
1.254
95.005
18.016
114.275
758.757
758.159
598
758.757
-
225.959
204.644
3.708
2.798
48
48
444.692
423.354
113.506
111.920
-
21.315
910
-
21.338
1.586
-
-
-
-
-
1.457
-
-
-
-
-
-
1.457
163.513
225.959
342.945
3.708
5.301
48
318.007
444.692
558.967
114.963
873.720
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
In base alle istruzioni di Banca d’Italia, i margini di variazione presso organismi di compensazione
dei futures sono inclusi nella voce “Crediti verso clientela”.
Si segnala la composizione della voce 3 “Quote O.I.C.R”:
2009
2008
Hedge Fund
91.649
137.035
Azionari
16.908
17.488
76
100
Bilanciati
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
468
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
31/12/2009
A. ATTIVITA' PER CASSA
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
31/12/2008
173.457
63.070
13
106.825
3.549
2
2
2
108.633
282.092
-
1.036.366
164.867
114.833
756.666
2
2
2
154.623
1.190.991
-
178.230
461.307
51.437
229.667
511.759
98.396
559.703
1.750.694
Finanziamenti
31/12/2009
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazione annue
Titoli di debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di fair value
B3. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di fair value
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
1.036.366
10.172.806
9.990.541
535
181.730
11.035.715
10.736.019
107.881
45
191.770
173.457
Titoli di
capitale
2
7.377
7.369
8
7.377
7.335
42
2
Quote di
O.I.C.R.
154.623
7.584
692
5.988
904
53.574
52.726
843
5
108.633
-
1.190.991
10.187.767
9.998.602
6.523
182.642
11.096.666
10.796.080
107.881
888
191.817
282.092
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
469
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
Costo
Totale 31/12/2009
Livello 1
Livello 2
Livello 3
36.461
43.000
36.461
43.000
36.461
43.000
35.090
40.331
Totale 31/12/2008
Livello 1
Livello 2
Livello 3
408.365
49.419
253.291
155.074
49.419
408.365
49.419
416.055
54.039
I titoli di debito, coperti da strumenti derivati, sono stati classificati nella voce “Attività finanziarie
valutate al fair value” con la finalità di migliorare il livello informativo del Bilancio; è stata adottata
la rilevazione al Fair Value (Fair Value Option) allo scopo di eliminare la difformità contabile
(accounting mismatch) nella valutazione e nella rilevazione di utili e perdite.
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
31/12/2009
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
470
31/12/2008
79.461
-
343.620
114.164
-
-
-
79.461
457.784
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Titoli di debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C.Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
457.784
190.325
158.137
4.040
28.148
568.648
501.499
38.516
28.633
79.461
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
-
Finanziamenti
-
-
Totale
457.784
190.325
158.137
4.040
28.148
568.648
501.499
38.516
28.633
79.461
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
471
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Totale 31/12/2009
Livello 1
Livello 2
Livello 3
2.009.224
84.654
7.331
151.430
84.323
7.330
1.857.794
331
1
2
13.564
2
13.564
13.187
2.009.226
84.654
34.082
Totale 31/12/2008
Livello 1
Livello 2
Livello 3
378.277
66.007
7.520
186.814
66.007
7.520
191.463
15.910
2.950
12.960
18.613
378.277
66.007
42.043
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
I titoli di debito classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono principalmente
rappresentati da un portafoglio di titoli governativi italiani (BTP e CTZ) e da obbligazioni trasferite a
seguito della riclassifica intervenuta per le modifiche al principio contabile IAS 39 del 13 ottobre
2008; trattasi di obbligazioni ABS (asset backed securities) e di obbligazioni bancarie (ordinarie e
subordinate).
In particolare, la costituzione di un portafoglio di titoli governativi italiani (BTP e CTZ) è stata
funzionale a sfruttare sia la discesa dei tassi, sia l’elevato livello di rendimento che ha caratterizzato
i titoli del tesoro italiano nei confronti di strumenti affini (ad esempio i titoli di stato dei paesi “core”
UE come Germania e Francia). Sono state mantenute le posizioni di portafoglio costituite da
obbligazioni bancarie e ABS (Asset Backed Securities), legate in prevalenza a mutui residenziali di
giurisdizione italiana. Questi titoli hanno potuto beneficiare del marcato miglioramento del rischio
di credito e in generale di un clima più disteso sui mercati finanziari.
I titoli ABS presenti nel portafoglio, pari a 151,7 milioni di euro, emessi da veicoli terzi, sono
collegati a crediti esclusivamente europei (non esistono esposizioni dirette o indirette ai subprime
americani), con preponderanza della componente di origination italiana (117,1 milioni di euro).
Di questi, circa il 92,84% sono cartolarizzazioni di mutui residenziali, lo 0,18% è costituito da CLO
(Collateralized Loans Obligations), lo 0,22% da CDO (Collateralized Debt Obligations) ed il
restante 6,76% da altre tipologie di ABS.
L’incidenza di mutui “non conforming” (classificazione che identifica come sottostanti erogazioni a
fronte di procedure di affidamento non coincidenti con quelle “tradizionali” bancarie, ma non per
questo corrispondente al concetto di “subprime”) è circa pari all’1,3% del totale.
Non sono state assunte posizioni significative su asset azionari o su strumenti legati a comodities od
esposti a rischio di cambio.
Nel 2008 Credem ha effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS - Invest.
ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed
Securities con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale
rilevante di cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di
origination statunitense. Il fondo ha sospeso la pubblicazione della quota dal 24 luglio 2007 a
seguito delle turbolenze dei mercati finanziari originate dalla crisi dei mutui subprime. A tutt’oggi il
fondo non ha ripreso la pubblicazione della quota.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
472
Il fondo anche nel 2009 (così come nel 2008) ha corrisposto pagamenti a titolo di parziale rimborso
del prezzo delle quote.
Al 31/12/09 sono presenti n.3.412 quote del fondo, per un controvalore di 13.187 mila euro.
I titoli di capitale classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono principalmente
rappresentate da partecipazioni di minoranza in società.
Gli investimenti azionari classificati nella voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono
valutati al fair value. Alcuni titoli di capitale, per i quali il fair value non risulta attendibile o
verificabile, sono iscritti al costo, rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per riduzione di
valore. A tali titoli è stato attribuito il livello di fair value 3.
Nel corso dell’esercizio le principali variazioni relative alle interessenze azionarie (pari, a fine
esercizio a 13,6 milioni di euro) si riferiscono:
- alla cessione di Cerved (valore di carico pari a 0,4 milioni di euro, originariamente riconducibile
a Centrale Bilanci) per 4,3 milioni di euro complessivi, realizzando una plusvalenza di 3,9
milioni di euro;
- alla cessione di Parmareggio (valore di carico pari a 1,9 milioni di euro) per 3,2 milioni di euro,
realizzando una plusvalenza di 0,6 milioni di euro, al netto del rigiro della riserva negativa di
patrimonio netto.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
31/12/2009
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
2.101.209
1.580.054
358.010
163.145
13.566
696
12.870
766
12.104
13.187
2.127.962
31/12/2008
451.803
232.684
219.119
15.911
695
15.216
789
14.426
18.613
486.327
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
473
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di FV
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di FV
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimenti ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
451.803
20.345.908
20.217.408
7.910
120.590
18.696.502
18.419.146
144.948
18.900
113.508
2.101.209
Titoli di
capitale
15.911
5.759
394
1
X
5.364
8.104
8.099
5
13.566
Quote di
O.I.C.R.
18.613
5.426
2.218
3.208
13.187
Finanziamenti
-
Test di impairment delle attività finanziarie disponibili per la vendita
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di impairment secondo quanto
richiesto dai principi IFRS.
Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifica della presenza di indicatori di
impairment e la determinazione dell’eventuale svalutazione.
Per maggiori dettagli sui criteri di effettuazione dei test di impairment sulle attività finanziarie
disponibili per la vendita si rinvia alla Parte A2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio –
Impairment degli strumenti finanziari Available For Sale (AFS).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
474
Totale
486.327
20.351.667
20.217.802
7.911
125.954
18.710.032
18.427.245
144.948
21.118
116.721
2.127.962
Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
31/12/2009
31/12/2008
365.258
365.258
3.346.135
170.105
731.644
176.356
171.325
5.031
2.268.030
2.268.030
3.711.393
3.758.098
142.685
142.685
5.035.088
232.606
1.247.243
1.432.518
1.291.419
141.099
2.122.721
2.122.721
5.177.773
5.255.650
La razionalizzazione dell’informativa della nota integrativa, a seguito dell’’aggiornamento della
circolare 262 della Banca d’Italia, ha previsto che i dettagli informativi sulle “attività deteriorate” e
sulle “attività cedute e non cancellate” vanno rilevate nell’ambito delle pertinenti forme tecniche e
non più in voci autonome.
Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.
I crediti a vista a tasso variabile sono iscritti al loro valore nominale, corrispondente al loro fair
value.
I crediti verso banche includono, alla sottovoce “depositi vincolati”, operazioni per garanzia IBLOR
(Interest Bank Lending Off Records).
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
475
Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
Totale 31/12/2009
Bonis
Deteriorate
3.569.699
106.093
8.246.390
269.081
490.730
8.967
3.059.329
15.975
15.366.148
400.116
15.766.594
400.116
Totale 31/12/2008
Bonis
Deteriorate
3.542.888
8.135.829
477.782
3.546.021
233.679
15.702.520
233.679
16.063.641
233.679
La razionalizzazione dell’informativa della nota integrativa, a seguito dell’’aggiornamento della
circolare 262 della Banca d’Italia, ha previsto che i dettagli informativi sulle “attività deteriorate” e
sulle “attività cedute e non cancellate” sono rilevati nell’ambito delle pertinenti forme tecniche e
non più in voci autonome.
Le “attività deteriorate” del 2008 sono state convenzionalmente allocate alla voce “altre
operazioni”.
Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del
rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
15.366.148
400.116
15.702.520
233.679
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
3
1
b) Altri Enti pubblici
5.616
3
8.046
c) Altri soggetti
15.360.529
400.113
15.694.473
233.679
- imprese non finanziarie
6.721.183
182.827
7.843.675
106.811
- imprese finanziarie
1.834.846
860
1.405.421
432
- assicurazioni
6.684
829
- altri
6.797.816
216.426
6.444.548
126.436
Totale 15.366.148
400.116
15.702.520
233.679
L’aggregato non rispecchia in pieno il sostegno effettuato alle imprese, in quanto si sono utilizzate
anche innovative forme di impiego, come quelle denominate IBLOR (Interest Bank Lending Off
Records), nelle quali Credem rilascia garanzie e mette a disposizione depositi collaterali vincolati a
favore delle banche erogatrici.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
476
Sezione 8 - Derivati di copertura – Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
FV 31/12/2009
L2
11.681
11.517
164
11.681
L1
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
VN
31/12/2009
1.946.633
1.941.633
5.000
1.946.633
L3
3.736
3.736
3.736
FV 31/12/2008
L2
L3
1.117
273.361
922
273.361
195
1.117
273.361
L1
VN
31/12/2008
1.674.290
1.604.290
70.000
1.674.290
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)
Fair Value
Flussi finanziari
rischio di
cambio
rischio di
credito
rischio di
prezzo
1. Attività finanziarie disponibili per
la vendita
-
-
-
2. Crediti
-
-
-
-
-
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
x
-
4. Portafoglio
x
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
-
-
3.735
-
x
x
3.735
Investimenti
esteri
-
x
-
x
x
x
-
x
-
x
x
x
-
x
-
x
x
x
-
-
Totale passività
1
x
x
2. Portafoglio
x
più rischi
Generica
rischio di
tasso
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura
Generica
Specifica
x
1
-
x
-
x
-
x
x
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
x
x
x
x
x
-
-
-
x
x
x
164
-
x
x
-
x
11.517
-
x
-
x
11.517
-
x
x
164
x
x
-
Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di
tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge
accounting consente di rappresentare contabilmente gli effetti economici delle strategie di copertura
attuate. I derivati di copertura relativi a tale strategia non presentano fair value positivo.
Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge
per la copertura del rischio di tasso della raccolta a vista della clientela.
La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota
parte di questa raccolta, seppur contrattualmente a vista, presenta però una forte persistenza nel
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
477
-
tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato, rappresentata dal così detto
“effetto vischiosità”.
Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti:
•
la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un
modello econometrico;
•
la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista
viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza.
I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value positivo di 11.517 mila euro.
Sono inoltre presenti coperture di cash flow hedge su prestiti obbligazionari a tasso variabile già
emessi e di futura emissione (forecast transaction). I derivati di copertura di questa tipologia
presentano un fair value positivo di 164 mila euro.
Sono infine presenti operazioni di copertura del rischio di cambio su certificati di deposito in valuta
(YEN). I derivati di questa tipologia presentano un fair value positivo di 3.735 mila euro.
Si rimanda alla Sezione della Parte E della nota integrativa per la descrizione delle modalità della
copertura.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
478
Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
– Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori
31/12/2009
1. Adeguamento positivo
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività disponibili per la vendita
1.2 complessivo
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività disponibili per la vendita
2.2 complessivo
Totale
31/12/2008
37.917
37.917
37.917
37.917
27.156
27.156
27.156
27.156
Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di
tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge
accounting consente di rappresentare contabilmente in modo simmetrico sia i mutui che i derivati
di copertura.
Il Macro Fair Value Hedge prevede che la relazione di copertura sia formalmente documentata da
una hedging card e che la tenuta della copertura sia verificata attraverso dei test di efficacia sia
prospettici che retrospettivi; i test sono svolti periodicamente durante tutta la vita dell’operazione.
La copertura è considerata efficace se il rapporto tra la variazione di fair value dell’elemento
coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%. Il test di verifica della
tenuta prospettica e retrospettiva delle coperture è svolto su base trimestrale.
L’hedge accounting non può essere mantenuto qualora la copertura divenga inefficace (fuori dal
range 80%-125%).
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
Attività coperte
31/12/2009
1. Crediti
Totale
1.228.758
1.228.758
31/12/2008
1.518.323
1.518.323
Nella tabella viene indicato il debito residuo dei crediti oggetto di copertura.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
479
Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100
10.1
Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad
influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
Sede
Denominazioni
Quota di
partecipazione %
Disponibilità voti %
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca Euromobiliare spa
Milano
100,000%
100,000%
Banca Euromobiliare Suisse sa
Lugano
100,000%
100,000%
Abaxbank spa
Milano
100,000%
100,000%
Credem International Lux
Lussemburgo
99,990%
99,990%
Euromobiliare Fiduciaria spa
Milano
100,000%
100,000%
Magazzini Generali delle Tagliate spa
Quattro Castella
(RE)
100,000%
100,000%
Creacasa spa
Reggio Emilia
100,000%
100,000%
Credemvita spa
Reggio Emilia
100,000%
100,000%
Credemleasing spa
Reggio Emilia
99,905%
99,905%
Credemfactor spa
Reggio Emilia
99,000%
99,000%
Credemtel spa
Reggio Emilia
99,000%
99,000%
Euromobiliare A.M. SGR spa
Milano
98,547%
98,547%
Credem Private Equity SGR spa
Reggio Emilia
87,500%
87,500%
Reggio Emilia
100,000%
50,000%
B. Imprese controllate in modo congiunto
Credemassicurazioni spa
C. Imprese sottoposte ad influenza notevole
Raffaello G.P. Jersey Limited
Jersey
43,000%
43,000%
Nextone srl
Milano
30,000%
30,000%
Società Consortile Nuovo Mercato Ortofrutticolo
Andria (BA)
20,000%
20,000%
Raffaello Luxembourg sca
Lussemburgo
15,244%
15,244%
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
480
10.2
Partecipazioni in società controllate, controllate
influenza notevole: informazioni contabili
Denominazioni
Totale attivo
in modo congiunto o sottoposte ad
Utile/
(perdita)
Ricavi
totali
Patrimonio
netto*
Valore di
bilancio
Fair value
A.
Imprese controllate in via
esclusiva
Abaxbank spa
Banca Euromobiliare spa
2.313.181
128.421
16.567
141.307
110.991
x
1.346.837
110.086
(6.537)
66.714
71.844
x
215.491
12.518
2.711
28.651
9.395
x
1.653.590
106.282
14.232
106.858
49.633
x
2.005
1.590
247
1.427
946
x
22.588
3.520
247
14.852
1.549
x
1.969.035
68.553
9.339
124.308
68.131
x
329.989
15.729
2.500
41.123
27.122
x
10.814
10.465
1.172
6.237
2.577
x
34.738
57.803
7.844
21.956
9.590
x
4.351
10.206
360
964
2.652
x
3.149
963
111
2.864
2.264
x
2.437.866
580.430
7.768
86.683
71.074
x
65.759
24.612
(2.072)
8.337
14.666
x
783
8
(63)
127
985
228
321
2
16
-
46
-
(1)
21
-
5.722
2
(1.284)
4.938
948
10.416.172
1.131.509
53.143
657.383
444.367
Banca Euromobiliare Suisse
Credem International Lux
Euromobiliare Fiduciaria spa
Magazzini Generali delle Tagliate
spa
Credemleasing spa
Credemfactor spa
Credemtel spa
Euromobiliare A.M. SGR spa
Creacasa spa
Credem Private Equity SGR spa
Credemvita spa
B. Imprese controllate in modo
congiunto
Credemassicurazioni spa
C. Imprese sottoposte ad influenza
notevole
Raffaello G.P. Jersey **
Nextone srl **
Società Consortile Nuovo Mercato
srl
Raffaello Luxembourg sca
TOTALE
* Il patrimonio netto comprende l’utile del periodo
** I dati si riferiscono al 31dicembre 2008
Nel corso del 2009 si è dato corso all’aumento di capitale della partecipata Creacasa spa, ai sensi
dell’art.2447 del Codice Civile. La riduzione del patrimonio netto di tale società è conseguente alla
fase di start-up in cui si trova e si ritiene, quindi, che non abbia natura di perdita durevole.
La differenza negativa tra il valore di carico ed il valore del patrimonio netto della partecipata Banca
Euromobiliare non è ascrivibile ad una perdita durevole di valore e, pertanto, non è stato rettificato
il valore iscritto.
Alla fine di marzo 2008 si è perfezionato l’accordo che ha comportato, da parte di Credembanca,
l’acquisto del 50% di Credemvita e Credemassicurazioni da Assurances Mutuelles de France ad un
prezzo complessivo di 50 milioni di euro.
Per quanto riguarda Credemvita, la suddetta operazione ha portato Credem al controllo totalitario
della società e si inquadra in una strategia volta a valorizzare ulteriormente la presenza del Gruppo
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
481
nel business assicurativo, anche grazie al significativo know how acquisito nei diversi anni di
proficua collaborazione con il gruppo francese.
Relativamente a Credemassicurazioni, Credem e Reale Mutua Assicurazioni hanno siglato un
accordo di bancassurance finalizzato allo sviluppo congiunto del ramo danni. L’accordo ha
riguardato:
• l’acquisizione da parte di Reale Mutua Assicurazioni, per 18 milioni di euro, del 50% di
Credemassicurazioni;
• la sottoscrizione di un accordo commerciale e di patti parasociali finalizzati ad assicurare,
attraverso il consolidamento e la maggiore efficienza dei processi industriali, l’ampliamento del
portafoglio prodotti e la stabilità della partnership nel tempo.
I benefici dell’accordo deriveranno dalla messa a fattor comune di competenze specialistiche e
dall’aumento della potenzialità distributiva.
L’accordo prevede il rilascio all’acquirente, da parte di Credem, di un’opzione di vendita sul 50%
del capitale, da esercitarsi per un periodo di sei mesi dal compimento del terzo anno della data di
trasferimento della partecipazione. Il prezzo di esercizio dell’opzione è pari all’importo complessivo
dell’investimento effettuato dall’acquirente, al netto dei dividendi incassati entro la data di esercizio
dell’opzione e maggiorato degli interessi intercorrenti tra ogni singolo esborso e la data di esercizio
dell’opzione medesima. In base ai principi contabili internazionali, tale situazione comporta
l’instaurazione di una situazione di “continuing involvement” che non consente, nel 2008 e fino
alla scadenza dell’opzione sopra descritta, la “derecognition” della partecipazione in
Credemassicurazioni da parte di Credem.
Nel bilancio in rassegna la partecipazione in Credemassicurazioni figura al 100%.
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
31/12/2009
A. Esistenze iniziali
31/12/2008
436.528
356.611
B. Aumenti
11.525
81.901
B.1 Acquisti
10.321
81.773
B.2 Riprese di valore
-
-
B.3 Rivalutazioni
-
-
B.4 Altre variazioni
1.204
128
C. Diminuzioni
3.686
1.984
C.1 Vendite
1.200
-
C.2 Rettifiche di valore
2.471
-
C.3 Altre variazioni
15
1.984
D. Rimanenze finali
444.367
436.528
-
-
2.471
-
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
Le principali variazioni relative al comparto delle partecipazioni hanno riguardato:
AUMENTI
Acquisti
• la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale di CredemVita (10,32 milioni di euro),
finalizzato ad allineare il patrimonio della società ai requisiti regolamentari di settore.
Altre variazioni
• il “fair value” di pertinenza dell’esercizio relativo ai piani di stock option a favore di dipendenti di
società del gruppo (0,1 milioni di euro);
• il ripianamento delle perdite registrate da Creacasa (0,9 milioni di euro;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
482
• contributo a Raffaello General Partner
infruttifero soci.
DIMINUZIONI
Jersey (0,3 milioni di euro) a titolo di finanziamento
Vendite
• cessione (a 1,2 milioni di euro, pari al valore di carico dopo la svalutazione di 0,4 milioni di euro,
ricompresa nelle rettifiche di valore) di Euromobiliare Alternative Investment Sgr a Euromobiliare
A.M. Sgr, nel quadro dell’operazione di fusione per incorporazione della prima società nella
seconda).
Rettifiche di valore
• svalutazione (2,1 milioni di euro) di Raffaello Luxembourg sca, in relazione ai risultati conseguiti
dalla società nell’ultimo bilancio approvato.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
483
Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
31/12/2009
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
235.688
85.198
118.832
5.450
6.978
19.230
13.640
2.188
11.452
249.328
236.220
84.594
121.436
5.436
6.746
18.008
14.690
2.188
12.502
250.910
Totale B
Totale (A + B)
4.957
2.529
2.428
4.957
254.285
4.957
2.465
2.492
4.957
255.867
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
Le attività materiali sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti e di qualsiasi perdita per
riduzione di valore accumulate.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
484
31/12/2008
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A. Esistenze iniziali lorde
86.782
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
Fabbricati
Impianti
elettronici
Mobili
Altre
234.006
61.055
37.839
Totale
107.105
526.787
-
100.068
55.619
31.093
89.097
275.877
86.782
133.938
5.436
6.746
18.008
250.910
B. Aumenti:
614
3.238
1.160
2.556
4.101
11.669
B.1 Acquisti
-
2.104
1.150
2.549
3.767
9.570
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili
detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
614
1.134
10
7
334
2.099
C. Diminuzioni:
10
6.892
1.146
2.324
2.879
13.251
C.1 Vendite
10
1
4
7
5
27
-
6.853
1.125
2.317
2.512
12.807
-
-
-
-
-
-
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
b) attività in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
-
38
17
-
362
417
87.386
130.284
5.450
6.978
19.230
249.328
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
-
107.090
55.765
27.601
90.283
280.739
87.386
237.374
61.215
34.579
109.513
530.067
-
-
-
-
-
-
E. Valutazione al costo
La sottovoce “E - Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto, come da istruzioni di Banca
d’Italia, la sua compilazione è prevista solo per le attività materiali valutate in bilancio al fair value.
Su alcune classi di cespiti, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata condotta un’analisi che ha
portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcuni dei beni esaminati.
Per individuare la durata della vita utile dei cespiti è stato preso a riferimento il periodo di
ammortamento gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai
responsabili delle singole aree applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di
effettivo utilizzo del bene. La variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione
degli ammortamenti delle attività materiali di circa 4,2 milioni di euro.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
485
11.4 Attività materiali a scopo di investimento: variazioni annue
Terreni
2.465
87
81
6
23
23
2.529
3.961
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive di fair value
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6Trasferimenti ad altri portafogli di attività
a) immobili ad uso fnzionale
b) attività non correnti in via di dismissionee
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
Fabbricati
2.492
183
59
124
247
136
111
2.428
2.310
Le attività materiali sono valutate al costo. Il fair value delle attività materiali detenute a scopo di
investimento ammonta a 6,3 milioni di euro.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione
La vita utile stimata in anni per le principali classi di cespiti è sotto riportata:
Terreni
Non Ammortizzati
Terreni relativi ad immobili cielo - terra
Non Ammortizzati
Immobili terra - cielo
Sulla base della vita utile risultante dalla perizia per singolo immobile
Immobili non terra - cielo
33 Anni
Mobili
10 Anni
Arredi
10 Anni
Impianti di sollevamento
14 Anni
Prefabbricati
8 Anni
Macchinari manuali
7/10 Anni
Attrezzature varie
10 Anni
Macchinari/banconi blindati/vari
3/5 Anni
Automezzi di trasporto
3 Anni
Impianti di comunicazione
3/4 Anni
Autovetture, moto, ecc. - indeducibili (uso aziendale)
3 Anni
Impianto allarme/microfilm
8 Anni
Hardware edp
5/8 Anni
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
486
Sezione 12 - Attività immateriali – Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
31/12/2009
Attività/Valori
Durata definita
A.1 Avviamento
31/12/2008
Durata indefinita
X
Durata definita
Durata indefinita
X
240.060
244.856
A.2 Altre attività immateriali
49.729
-
45.848
244.856
A.2.1 Attività valutate al costo:
49.729
-
45.848
-
3.279
46.450
-
-
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
49.729
-
-
-
45.848
-
-
-
-
-
240.060
-
-
45.848
244.856
La voce”Altre attività” è composta prevalentemente da software e dalla “Client Relationship”
relativa alle acquisizioni degli sportelli dei rami d’azienda.
Si fornisce il dettaglio degli avviamenti:
Gruppi filiali/banche
Anno di fusione o di acquisizione
Valore di bilancio
Filiali Deutsche Bank
1998
2.695
B.C.C. Curinga
1998
917
B.C.C. San Giovanni Gemini
1998
452
Banca dei Comuni Nolani
1998
274
Banca della Provincia di Napoli
1998
58
B.C.C. Alto Crotonese
1999
161
B.C.C. Fortore Miscano
1999
1.378
Banca Popolare Andriese
2000
16.241
Netium
2001
9
Banca di Latina
2003
3.516
Filiali Banco Popolare
2008
119.926
Filiali Unicredit
2008
94.433
TOTALI AVVIAMENTI
240.060
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
487
Avviamenti relativi alle Filiali Banca Popolare e Gruppo Unicredit
Nel corso del secondo semestre si è effettuata l’allocazione definitiva degli avviamenti, così come
previsto dal principio contabile IFRS3.
Le operazioni di acquisto dei rami d’azienda bancari, avvenute nel corso del 2008, rientrano
nell’ambito delle disposizioni del principio contabile IFRS 3 (Business Combination), il quale
richiede che tutte le aggregazioni aziendali, che comportino l’acquisizione del controllo, siano
contabilizzate con il metodo dell’acquisto (Purchase Method).
Sulla base di tale metodo, l’acquirente deve, con riferimento alla data di acquisizione, allocare il
costo dell’aggregazione (Purchase Price Allocation - PPA) rilevando le attività (incluse eventuali
attività immateriali non iscritte), le passività e le passività potenziali, ai relativi fair value (FV) a tale
data.
L’eventuale differenza positiva fra il costo di acquisizione ed il fair value (al netto degli eventuali
effetti fiscali differiti) delle attività, delle passività e delle passività potenziali, determina
l’avviamento (Goodwill).
Il fair value, alla data di acquisizione, delle singole attività, passività e passività potenziali è stato
individuato nel rispettivo valore contabile.
Con riferimento all’identificazione delle attività immateriali non iscritte nelle situazioni patrimoniali
di acquisizione, sono stati identificati gli intangibili specifici legati alla relazione con la clientela
acquisita (Client Relationship) e sono stati ritenuti non identificabili altri intangibili espressamente
esclusi nei contratti di acquisto dei rami, o comunque non costituenti oggetto di acquisizione (es:
brand name, software specifici, sistemi operativi, accordi di non concorrenza).
Nell’ambito della generica Client Relationship, sono stati identificati intangibili specifici
rappresentati dai rapporti contrattuali nei quali si sostanzia la relazione con la clientela acquisita.
In particolare, tenuto conto delle specificità delle acquisizioni in esame e della prassi ormai
consolidata nel settore bancario, sono stati identificati i seguenti intangibili specifici:
• Core Deposits (CD): rappresentano una fonte di raccolta diretta (conti correnti e depositi a
risparmio) con la quale la banca finanzia l’attività di impiego. Il loro valore per l’acquirente è
rappresentato dalla circostanza che il loro costo è inferiore rispetto a fonti di finanziamento
alternative (es. mercato interbancario). Tale differenziale (markdown), viene valorizzato lungo la
“durata economica” del rapporto, statisticamente superiore rispetto alla durata contrattuale dei
rapporti che sono tipicamente “a vista”.
• Raccolta Amministrata e Raccolta Gestita (AUM): tale intangibile rappresenta la “raccolta
indiretta”. Il suo valore, per l’acquirente, è dato dal margine commissionale netto, lungo la durata
economica statisticamente determinata, del rapporto acquisito, distinguendo la redditività netta
associabile alle differenti forme tecniche.
Nell’ambito degli intangibili sopra descritti, è stata operata una segmentazione fra clientela “Retail”
e “Corporate”, al fine di meglio cogliere la specificità della relazione sottostante, in termini di durata
dei rapporti, dinamica dei volumi, redditività e costi di gestione della relazione.
Gli intangibili identificati (CD e AUM) sono stati valorizzati, come da prassi nel settore bancario,
attraverso l’impiego di un metodo finanziario. In particolare, il valore è dato dall’attualizzazione,
alla data di acquisizione, dei flussi netti attesi lungo la vita utile residua degli intangibili identificati.
Come già accennato, al fine di cogliere le specificità della relazione con la clientela, gli intangibili
identificati sono stati valorizzati distinguendo fra clientela Retail e clientela Corporate.
Lo sviluppo del metodo adottato presuppone la determinazione dei seguenti elementi fondamentali:
ƒ
Volumi iniziali;
ƒ
Evoluzione dei volumi iniziali;
ƒ
Ricavi;
ƒ
Costi operativi;
ƒ
Contributory Asset Charges (CACS);
ƒ
Imposte;
ƒ
Tasso di sconto.
In assenza di una base dati storico-statistica sufficientemente ampia riferita alla clientela acquisita,
come comunemente avviene nel caso di acquisizione di rami d’azienda bancari, la valutazione
degli intangibili identificati è stata sviluppata sulla base dell’analisi della relazione che Credem ha
con la propria clientela (“database del compratore”).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
488
Volumi iniziali
I volumi utilizzati come base di partenza per la valutazione dei CD e AUM, si riferiscono ai contratti
di cessione e dalle relative situazioni patrimoniali di riferimento.
Tenuto conto che la Client Relationship esprime e valorizza il rapporto della banca con il cliente
acquisito, i volumi iniziali sono stati depurati delle masse relative alla clientela risultata comune, al
momento dell’acquisizione.
Evoluzione volumi iniziali
L’evoluzione dei volumi iniziali è stata stimata sulla base della curva di decadimento (probabilità di
chiusura o probabilità di disinvestimento) dei rapporti in essere alla data di acquisizione.
Tali probabilità, sono state stimate, specificamente per le diverse tipologie di clientela (Corporate e
Retail) e per i diversi intangibili (CD, AUM), sulla base di tecniche statistico attuariali comunemente
adottate nella prassi valutativa.
In particolare, le “lifing curve” sono state determinate osservando il comportamento della clientela
Credem su un orizzonte temporale di tre anni (da maggio 2006 a maggio 2009) da cui sono state
ricavate le probabilità di chiusura per i CD e le probabilità di disinvestimento per gli AUM.
Ricavi
I flussi di ricavo relativi ai CD sono rappresentati dal markdown e dalle commissioni sui rapporti di
deposito e conto corrente.
Il markdown è stato determinato confrontando il costo medio della raccolta da depositi e conti
correnti per Credem e l’Euribor a 1 settimana (TIT di Gruppo) nel periodo 2006-2008. Il markdown
medio così determinato è stato mantenuto costante lungo l’orizzonte di valutazione.
Il margine commissionale, anch’esso mantenuto costante, è stato determinato sulla base del dato
medio per il periodo 2006-2008.
I flussi di ricavo relativi agli AUM sono rappresentati dal margine commissionale sui relativi volumi
di raccolta amministrata e raccolta gestita.
Anche in questi casi, al fine di stabilizzare il parametro valutativo in esame, è stato mantenuto
costante il dato medio osservato nel periodo 2006-2008, specificamente per raccolta amministrata e
raccolta gestita.
Costi operativi
A fini valutativi, al margine di intermediazione determinato con riferimento ai CD e agli AUM,
devono essere sottratti i costi operativi connessi alla gestione del rapporto con la clientela, in
funzione dei servizi prestati.
E’ stato pertanto determinato un parametro di cost/income sulla base del operating segment. In
particolare, distinguendo fra Retail e Corporate, il cost/income è stato determinato sulla base
dell’osservazione del periodo 2006-2008, depurando il dato dalle componenti straordinarie o non
afferenti il mantenimento della relazione con la clientela esistente.
I cost/income così determinati (Retail e Corporate), sono stati assunti costanti lungo l’orizzonte
temporale di valutazione.
Contributory Asset Charges (CACS)
I CACS rappresentano il contributo (costo) di eventuali altri intangibili, acquisiti con le business
combination in esame, al valore degli intangibili oggetto di valutazione. Questo al fine di evitare
eventuali double counting.
Non sono stati considerati (in quanto non identificabili) i CACS relativi a Brand Name, Software e
sistemi operativi, accordi di non concorrenza, accordi contrattuali.
E’ stata invece considerata la workforce (non identificabile come intangible separato, ma parte del
goodwill).
Il valore riferibile alla forza lavoro acquisita è stato determinato sulla base dei vantaggi economici
connessi (risparmi in termini di costi di recruiting e di formazione, tenendo in considerazione
eventuali eccessi di personale acquisito con i rami rispetto alla media per filiale del gruppo
Credem).
Imposte
Al fine di determinare i flussi netti connessi agli intangibili oggetto di valutazione, è stata
considerata una aliquota fiscale figurativa piena del 32,3%.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
489
Tasso di sconto
I flussi netti derivanti dagli intangibili devono essere attualizzati alla data di riferimento della
valutazione.
Come da prassi, è stato assunto, prudenzialmente, che la rischiosità dei flussi sottostanti gli
intangibili identificati sia assimilabile alla rischiosità dell’impresa bancaria nel suo complesso.
Pertanto, quale tasso di attualizzazione è stato considerato il costo del capitale proprio.
Tale parametro valutativo è stato stimato sulla base del modello del CAPM, ed è stato quantificato
nel 9,18% per le Filiali Banco Popolare e 8,82% per le Filiali Gruppo Unicredit.
Allocazione del Goodwill residuale: considerazioni generali
Il Goodwill residuale, derivante dal descritto processo di PPA per ciascuna delle Business
Combination esaminate, è stato allocato ad "unita organizzative" relativamente autonome nel
profilo gestionale ed in grado di generare flussi finanziari largamente indipendenti da quelli prodotti
da altre aree di attività (le cosiddette Cash Generating Unit o CGU, nella terminologia IAS-IFRS).
Come previsto dal principio contabile IAS 36, il Goodwill deve essere sottoposto, almeno con
cadenza annuale, alla verifica di tenuta del valore di iscrizione (“Impairment Test”). Poiché il
Goodwill, per definizione, non genera flussi di cassa ampiamente indipendenti dalle altre attività
aziendali, l’impairment test del Goodwill deve necessariamente essere svolto al livello della CGU
alla quale è stato allocato.
L’attuale struttura gestionale ed operativa, ha portato a definire le CGU nelle unità di business
“Corporate” e “Retail”. Tale soluzione ha consentito di rappresentare in modo coerente le Business
Combination in esame nell’ambito dei livelli ai quali le decisioni strategiche e operative di
investimento/disinvestimento e allocazione delle risorse vengono prese all’interno del Gruppo.
Inoltre, ha consentito di cogliere pienamente, a fini di Impairment Test, le sinergie delle acquisizioni
e di dare ampia flessibilità, nel tempo, nella gestione di eventuali operazioni di riorganizzazione
dell’attuale modello di business.
Il processo di allocazione in questo caso può essere così rappresentato:
BANCO POPOLARE
€ '000
CR
Prezzo pagato (inclusi oneri accessori)
5.095
CR
128.399
133.494
1.576 106.605
-
-
-
5.095
128.399
133.494
521
8.831
9.352
314
9.843
10.157
835
18.674
19.509
24
4.192
4.216
0,4
3.590
3.590
24,4
7.782
7.806
545
13.023
13.568
315
13.433
13.748
860
26.456
27.316
10,70%
10,14%
10,16% 19,98%
12,60%
12,71%
12,89%
11,26%
11,30%
4.550
115.376
119.926
1.261
93.172
94.433
5.811 208.548
214.359
13
18
13
18
5
19
5
19
45
711
24
736
Goodwill ante PPA
CD
AUM
Totale allocato
Totale allocato in % sul Goodwill ante PPA
Goodwill post PPA
Periodo ammortamento in anni (CD)
Periodo ammortamento in anni (AUM)
Ammortamento annuo
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
490
756
RT
TOTALE
Totale
Sbilancio patrimoniale
RT
UNICREDIT
-
Totale
CR
108.181
6.671 235.004
-
-
1.576 106.605
108.181
760
RT
-
Totale
241.675
-
-
6.671 235.004
241.675
68
1.448
1.516
Impairment test sugli avviamenti
Il principio contabile IAS 36 richiede che, almeno annualmente, l’ammontare dell’avviamento
iscritto a bilancio sia sottoposto a Impirment Test.
Il test di impairment è svolto raffrontando il valore contabile delle CGU a cui è allocato
l’avviamento con il valore recuperabile dalle stesse. Laddove tale valore risultasse inferiore al valore
contabile deve essere rilevata una rettifica di valore.
Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita ed il
suo valore d’uso.
Il principio aggiunge che nello svolgimento del test di impairment non è necessario definire sia il
valore d’uso che il fair value, ma è sufficiente che almeno uno dei due sia superiore al valore
contabile per confermare l’assenza di una perdita durevole di valore.
La banca si è dotata di una specifica procedura di Impairment Test, approvata dal Consiglio di
Amministrazione.
Ai fini della redazione del Bilancio al 31 dicembre 2009, le CGU a cui sono attribuiti gli avviamenti
iscritti sono la CGU Corporate e la CGU Retail. Poiché l’identificazione delle CGU richiede di
analizzare le caratteristiche gestionali e le modalità di reporting utilizzate dalla Direzione e poiché
la logica di assunzione di decisioni strategiche da parte della Direzione della Capogruppo è quella
del Gruppo nel suo complesso, e non della Capogruppo come entità singola, le CGU sono state
individuate a livello consolidato e, pertanto, l’impairment test svolto a livello consolidato assume
rilevanza anche a livello individuale (si rimanda a quanto già riportato nella Sezione 13 della Nota
Integrativa consolidata).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
491
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
Altre attività immateriali:
generate internamente
DEF
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali
interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- Ammortamenti
- Svalutazioni
- patrimonio netto
- conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non
correnti in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
Altre attività immateriali:
altre
INDEF
DEF
Totale
INDEF
244.856
244.856
47
47
3.481
-
-
153.049
107.201
45.848
9.943
9.943
-
397.905
107.201
290.704
13.471
9.990
X
X
X
X
4.843
X
X
X
X
3.481
202
202
202
-
-
9.341
9.341
9.341
-
-
3.481
14.386
9.543
9.543
-
-
-
-
-
-
-
4.843
240.060
240.060
-
3.279
3.279
-
-
46.450
116.543
162.993
-
-
4.843
289.789
116.543
406.332
-
Legenda
DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
La sottovoce “F - Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto, come da istruzioni di Banca
d’Italia, la sua compilazione è prevista solo per le attività immateriali valutate in bilancio al fair
value.
Su alcune classi di immobilizzazioni immateriali, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata
condotta un’analisi che ha portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcune di esse.
Per individuare la durata della vita utile è stato preso a riferimento il periodo di ammortamento
gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai responsabili delle singole
aree applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di effettivo utilizzo del bene.
La variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione degli ammortamenti delle
attività immateriali di circa 6,2 milioni di euro.
La voce C.6 “altre variazioni” della voce “Avviamento” è riferita alla restituzione di parte del prezzo
pagato per l’acquisizione degli sportelli relativi a Banco Popolare e Gruppo Unicredit.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
492
Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e voce 80 del
passivo
Le attività fiscali correnti comprendono l’acconto IRAP e altri crediti d’imposta, mentre le passività
fiscali correnti comprendono il debito per imposte IRAP di competenza dell'esercizio e fronteggia,
inoltre, il presumibile onere fiscale connesso agli accertamenti subiti. A seguito dell’adesione al
consolidato fiscale, il debito per IRES, nei confronti di Credemholding, è stato contabilizzato nella
voce “Altre passività”.
Ai fini delle imposte dirette, risultano definiti, per decorrenza dei termini di cui all’art. 43 del D.P.R.
29/9/1973, n. 600, i periodi di imposta chiusi al 31/12/2004.
Per quanto riguarda le contestazioni relative alle imposte sui redditi, rimangono ancora in essere
taluni contenziosi relativi agli esercizi 1976 e seguenti di alcune realtà incorporate.
Per la banca sono pendenti alcuni procedimenti contenziosi radicati avverso iscrizioni nei ruoli a
seguito del controllo formale delle dichiarazioni afferenti imposte dirette, Irap e/o ritenute alla
fonte.
Sono pendenti, in attesa di definizione, altri contenziosi minori per I.C.I., TARSU, attribuzioni di
rendite catastali su cespiti immobiliari, ecc..
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di verifiche tra le banche, a livello nazionale, volte ad
individuare operazioni di finanza aziendale che hanno generato crediti per imposte pagate
all’estero. Vengono sostanzialmente contestate asimmetrie impositive tra diverse giurisdizioni fiscali
che hanno determinato danni per le casse dell’Erario, a fronte di sostanziale neutralità per l’altro
paese interessato.
Le operazioni oggetto di verifica (mediante processi verbali di constatazione notificati nel 2009)
riguardano il periodo 2004-2007 ed hanno interessato operazioni:
• su titoli di stato brasiliani, coperti da rischio cambio/tasso/paese;
• di arbitraggio su azioni inglesi quotate.
La contestazione relativa agli investimenti su titoli di stato brasiliani è basata su una nuova
interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in materia di “abuso di diritto”; la contestazione relativa
agli arbitraggi su azioni inglesi quotate è invece basata sull’istituto dell’elusione.
Ai processi verbali hanno fatto seguito le notifiche degli avvisi di accertamento sul solo esercizio
2004, che ne hanno ricalcato il contenuto.
Coobbligata solidalmente con Credembanca è Credito Emiliano Holding S.p.A. in qualità di società
consolidante fiscale.
Avverso gli avvisi di accertamento si è provveduto ad instaurare ricorso nei termini, presso le
competenti commissioni tributarie, previo conferimento di incarico per la difesa a primario studio
legale.
Dal momento che le operazioni contestate avevano un utile ante imposte positivo e che le stesse
avevano altresì “valide ragioni economiche” a giustificazione dell’investimento, anche senza tenere
conto del beneficio fiscale, si ritiene che non sussistano elementi per stimare come probabile la
relativa passività; conseguentemente sono state accantonate solo le relative spese legali al fondo per
rischi ed oneri.
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Rettifiche di valore su crediti verso clientela
Svalutazione di partecipazioni e di titoli
Spese di rappresentanza ed avviamento
Crediti di firma, revocatorie fallimentari e cause legali in corso
Accantonamenti per spese per il personale
Altre
Totale
IRES
20.323
28.184
2.009
9.416
5.923
7.414
73.269
IRAP
4.817
343
5.160
Totale
20.323
33.001
2.352
9.416
5.923
7.414
78.429
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
493
13.2 Passività per imposte differite: composizione
IRES
15.675
Rivalutazione immobili
Plusvalenze strumenti finanziari
Accantonamenti effettuati esclusivamente in ambito fiscale
Altre residuali
Totale
IRAP
2.679
Totale
18.354
403
331
734
8.221
1.405
9.626
3.954
-
3.954
28.253
4.415
32.668
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
31/12/2009
36.960
19.284
19.284
19.284
11.180
8.219
8.219
2.961
45.064
31/12/2008
33.142
13.425
13.413
13.413
12
9.607
9.607
9.607
36.960
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
494
31/12/2009
25.010
8.774
4.939
4.939
3.835
1.900
1.900
1.900
31.884
31/12/2008
102.166
1.080
1.072
1.072
8
78.236
78.236
78.236
25.010
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
31/12/2009
27.147
6.908
6.908
6.908
31/12/2008
447
26.700
26.700
26.700
-
-
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
690
-
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
690
-
690
33.365
27.147
31/12/2009
1.091
50
50
50
357
357
357
784
31/12/2008
5.433
1.000
1.000
1.000
5.342
5.342
5.342
1.091
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
495
Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività
associate – Voce 140 dell’attivo e voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività
31/12/2009
31/12/2008
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
-
-
A.2 Partecipazioni
-
1.900
A.3 Attività materiali
-
A.4 Attività immateriali
-
-
A.5 Altre attività non correnti
-
-
-
1.900
Totale A
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
-
-
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
B.5 Crediti verso banche
-
-
B.6 Crediti verso clientela
-
-
B.7 Partecipazioni
-
-
B.8 Attività materiali
-
-
B.9 Attività immateriali
-
-
B.10 Altre attività
-
-
-
-
Totale B
C. Passività associate ad attività non correnti in via di dismissione
C.1 Debiti
-
-
C.2 Titoli
-
-
-
-
-
-
C.3 Altre passività
Totale C
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
-
-
D.2 Debiti verso clientela
-
-
D.3 Titoli in circolazione
-
-
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
-
-
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
D.6 Fondi
-
-
D.7 Altre passività
-
-
-
-
Totale D
Nell’esercizio 2007 n.11 immobili da alienare furono classificati nella voce “Attività non correnti e
gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” secondo il principio contabile IFRS 5 e
valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.
A tutto il 31.12.09 sono stati alienati soltanto 4 immobili e pertanto, secondo quanto prevede il
suddetto principio, i restanti immobili non alienati, non potendo essere più classificati come
“Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, sono stati riclassificati, nella voce
“Attività materiali”, al minore tra:
- il valore contabile prima che l’attività fosse classificata come “Attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione”, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore
che sarebbero stati altrimenti rilevati se l’attività non fosse stata classificata come “Attività non
correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, e
- la somma recuperabile calcolata alla data in cui sono stati “ritrasferiti” dalla categoria “in via di
dismissione”.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
496
Sezione 15 - Altre attività – Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
31/12/2009
Assegni negoziati da compensare
31/12/2008
90.563
123.199
3.703
1.386
Assegni in corso di lavorazione
45.686
49.199
Operazioni relative a servizi di pagamento in corso di lavorazione
83.550
137.759
Operazioni relative a servizi di pagamento in corso di maturazione
32.100
42.170
26
26
2.184
9.626
16.597
9.860
3.830
3.474
Migliorie e spese incrementative su beni di terzi
15.709
15.200
Debitori diversi per fatture emesse
18.907
23.044
125.293
109.720
4.787
9.410
442.935
534.073
Operazione su titoli in lavorazione
Erogazione tramite fondo interbancario di tutela dei depositi
Ratei attivi
Risconti attivi
Assegni ed effetti insoluti ad al protesto tratti sull'azienda e su terzi
Debitori diversi
Partite viaggianti con le filiali
Totale
Nelle voce “debitori diversi” sono presenti anche le attività fiscali connesse con l’attività di sostituto
d’imposta.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
497
Passivo
Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2009
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3. Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
31/12/2008
-
320.212
2.641.161
2.772.657
273.154
902.000
967.225
1.468.697
1.399.292
401.621
1.399.291
199.158
1
202.463
-
-
1.490
339
Totale
2.641.161
3.092.869
Fair value
2.641.161
3.092.869
2.5 Altri debiti
I debiti verso banche sono rappresentati principalmente da debiti a vista a tasso variabile, e non è
stata posta in essere alcun tipo di copertura. I debiti in oggetto sono pertanto iscritti al valore
nominale corrispondente al loro fair value.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti subordinati verso banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti strutturati verso banche.
1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti verso banche oggetto di
copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti per leasing finanziario.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
498
Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2009
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair value
10.097.319
481.117
123.089
116.246
6.843
127.924
10.829.449
10.829.449
31/12/2008
9.143.194
501.895
1.996.455
1.983.765
12.690
136.715
11.778.259
11.778.259
I debiti verso clientela sono rappresentati principalmente da debiti a vista a tasso variabile, e non è
stata posta in essere alcun tipo di copertura specifica, mentre sono state poste in essere coperture di
Macro Fair Value Hedge delle poste a vista, così come descritto nella parte E, sezione 2.2 della
presente nota. I debiti in oggetto sono pertanto iscritti al valore nominale corrispondente al loro fair
value.
Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre
informazioni” della presente nota integrativa.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti subordinati verso clientela.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti strutturati verso clientela.
2.5 Debiti per leasing finanziario
I debiti per locazione finanziaria si riferiscono a contratti di leasing immobiliare stipulati con
Credemleasing, società di leasing del Gruppo e ammontano a 6,8 milioni di euro (nel 2008 8,6
milioni di euro).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
499
Sezione 3 – Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
Valore bilancio
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 stutturati
2.2 altri
Totale
5.727.400
5.727.400
1.505.469
1.505.469
7.232.869
Totale
31/12/2009
Fair Value
Livello 1
Livello 2
2.406.061
2.406.061
2.406.061
3.353.384
3.353.384
3.353.384
Livello 3
Valore bilancio
12.396
12.396
1.505.469
1.505.469
1.517.865
6.706.756
6.706.756
2.050.734
2.050.734
8.757.490
Totale
31/12/2008
Fair Value
Livello 1
Livello 2
1.905.961
1.905.961
1.905.961
4.739.787
4.739.787
4.739.787
Livello 3
2.050.734
2.050.734
2.050.734
Nella voce “altri titoli” sono classificati i certificati di deposito.
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati
31/12/2009
31/12/2008
- titoli subordinati
564.664
567.672
Totale
564.664
567.672
Le passività subordinate sono costituite dai seguenti prestiti:
• "Credito Emiliano 22/03/2004-22/03/2010 FIX FLOATER (isin IT0003633531)” per 15.000.000 €
costituito da n. 150.000 obbligazioni del valore nominale di 100 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano due cedole semestrali prefissate pari all'1,625% semestrale lordo.
Successivamente, dal secondo al sesto anno, gli interessi saranno pagabili in rate semestrali
posticipate il 22 settembre ed il 22 marzo di ogni anno.
Le cedole successive alle prime due, già prefissate, saranno indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi
meno 0,50 rilevato due giorni lavorativi "Target" precedenti l'inizio del godimento di ciascuna
cedola. Il tasso Euribor a 6 mesi sarà rilevabile giornalmente sul circuito Reuters alla pagina
EURIBOR01 secondo la convenzione ACT/360.
Il prestito scade il 22/03/2010 e le obbligazioni verranno rimborsate al valore nominale.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004378920)
per 39.457.000,00 € costituito da n. 39.457 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/09/2008 al tasso
prefissato di 5,80%.
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno
spread pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 30/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30.06.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso , fino a scadenza.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004365836)
per 209.749.000,00 € costituito da n. 209.749 obbligazioni del valore nominale di 1.000 €
cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 10/09/2008 al tasso
prefissato di 5,60%.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
500
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno
spread pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 09/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 10.09.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004432495)
per 100.000.000,00 € costituito da n. 100.000 obbligazioni del valore nominale di 1.000 €
cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/03/2009 al tasso
prefissato di 3,819%.
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno
spread pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 29/12/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 29.12.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
• “CREDITO EMILIANO 30/06/2009 – 30/06/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin
IT0004505266) per 99.798.000 € costituito da n. 99.798 obbligazioni del valore nominale di 1.000
€ cadauna.
Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno
cedole fisse trimestrali pari al 3,20% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che
saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione.
Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread
pari a 50 centesimi.
Il prestito scade il 30/06/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30/06/2011,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
• “CREDITO EMILIANO 26/10/2009 – 26/10/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin
IT0004541444) per 99.880.000 € costituito da n. 99.880 obbligazioni del valore nominale di 1.000
€ cadauna.
Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno
cedole fisse trimestrali pari al 3,25% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che
saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione.
Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread
pari a 50 centesimi.
Il prestito scade il 26/10/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 26/10/2011,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
In caso di liquidazione tutte le obbligazioni subordinate saranno rimborsate solo dopo che siano
stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati.
Le obbligazioni non sono coperte dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
501
Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
31/12/2009
Tipologia operazioni/Valori
31/12/2008
FV
VN
L1
L2
FV*
L3
FV
VN
L1
L2
FV*
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 Strutturate
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.1.2 Altre obbligazioni
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Derivati finanziari
-
-
215.041
7.440
-
-
94
318.764
17.492
-
3.1 Obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value
option
x
-
211.309
3.468
x
x
94
306.377
10.884
x
x
-
3.732
3.972
x
x
-
12.387
6.608
x
1.3 Altri
x
x
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair value
option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Altri
-
2. Derivati creditizi
x
-
-
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
Totale B
x
-
215.041
7.440
x
x
94
318.764
17.492
x
Totale (A+B)
x
-
215.041
7.440
x
x
94
318.764
17.492
x
FV=fair value
FV*=fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio
dell'emittente rispetto alla data di emissione.
VN = valore nominale o nozionale
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
502
-
Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
31/12/2009
Tipologia operazione/Valori
VN
31/12/2008
FV*
FV
L1
L2
-
-
-
-
1.1 Strutturati
-
-
-
-
X
1.2 Altri
-
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
-
-
2.1 Strutturati
-
-
-
-
383.732
-
350.239
30.271
2.2 Altri
3. Titoli di debito
Totale
X
X
387.713
L2
L3
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
332.155
-
257.817
61.099
94.541
-
91.490
-
X
214.960
-
147.148
61.099
289.191
-
258.749
30.271
X
117.195
-
110.669
-
383.732
-
350.239
30.271
332.155
-
257.817
61.099
3.1 Strutturati
3.2 Altri
-
FV*
FV
L1
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
VN
L3
387.713
FV=fair value
FV*=fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio
dell'emittente rispetto alla data di emissione.
VN=valore nominale o nozionale
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
Il fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito
creditizio dell'emittente rispetto all’esercizio precedente ammonta a 374,5 milioni di euro.
Per le emissioni obbligazionarie coperte da strumenti derivati, con la finalità di migliorare il livello
informativo del Bilancio, è stata adottata la rilevazione al Fair Value (Fair Value Option) allo scopo
di eliminare la difformità contabile (accounting mismatch) nella valutazione e nella rilevazione di
utili e perdite conseguente alla contabilizzazione delle obbligazioni coperte in base al criterio del
costo ammortizzato e degli strumenti di copertura al Fair Value.
Non esistono, alla data del bilancio né al 31 dicembre 2008, titoli di debito subordinati iscritti in
questa voce.
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
Debiti verso
banche
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Emissioni
B2. Vendite
B3. Variazioni positive di fair value
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Acquisti
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Debiti verso
clientela
-
-
Titoli in
circolazione
318.916
242.226
220.404
9.634
12.188
180.632
17.310
155.890
1.015
6.417
380.510
Totale
318.916
242.226
220.404
9.634
12.188
180.632
17.310
155.890
1.015
6.417
380.510
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
503
-
X
X
327.496
X
X
327.496
Sezione 6 - Derivati di copertura – Voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
VN
31/12/2009
Fair value 31/12/2009
L1
L1
VN 31/12/2008
A. Derivati finanziari
-
L2
135.819
3.489.260
-
L2
109.026
1) Fair value
-
40.193
26.934
2.571.260
-
28.644
15.601
1.771.748
2) Flussi finanziari
-
95.626
-
918.000
-
80.382
-
1.020.500
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Derivati creditizi
L3
26.934
Fair value 31/12/2008
L3
15.601
2.792.248
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
135.819
26.934
3.489.260
-
109.026
15.601
2.792.248
Totale
VN= valore nozionale
I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i
seguenti:
•
“livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo;
•
“livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a
riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento
finanziario;
•
“livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono
a riferimento parametri non osservabili sul mercato.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Fair Value
Flussi finanziari
1. Attività finanziarie disponibili per
la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
rischio di
cambio
-
-
38.495
-
-
-
-
x
x
Totale attività
rischio di
prezzo
-
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
rischio di
credito
x
-
x
-
x
x
x
-
x
-
x
x
x
-
x
-
x
x
x
38.495
-
-
-
26.934
-
1. Passività finanziarie
-
x
più rischi
x
-
x
-
x
-
x
-
-
26.934
-
-
-
-
x
-
x
x
x
x
x
x
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
x
x
x
x
x
x
x
Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di
tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge
accounting consente di rappresentare contabilmente gli effetti economici delle strategie di copertura
attuate. I derivati di copertura relativi a tale strategia presentano un fair value negativo di 38.495
mila euro.
Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge
per la copertura del rischio di tasso della raccolta a vista della clientela.
La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota
parte di questa raccolta, seppur contrattualmente a vista, presenta però una forte persistenza nel
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
504
x
-
x
x
95.626
1.698
1. Transazioni attese
x
1.698
2. Portafoglio
Totale passività
Investimenti
esteri
Generica
rischio di
tasso
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura
Generica
Specifica
x
95.626
x
x
-
-
tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato, rappresentata dal così detto
“effetto vischiosità”.
Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti:
•
la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un
modello econometrico;
•
la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista
viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza.
I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value negativo di 1.698 mila euro.
Sono inoltre presenti coperture di cash flow hedge su prestiti obbligazionari a tasso variabile già
emessi e di futura emissione (forecast transaction). I derivati di copertura di questa tipologia
presentano un fair value negativo di 95.626 mila euro.
Sono infine presenti operazioni di copertura del rischio di cambio su certificati di deposito in valuta
(YEN). I derivati di questa tipologia presentano un fair value negativo di 26.934 mila euro.
Si rimanda alla Sezione della Parte E della nota integrativa per la descrizione delle modalità della
copertura.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
505
Sezione 7 − Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica − Voce 70
7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte
Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori
31/12/2009
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie
Totale
31/12/2008
1.237
1.237
-
7.2 Passività finanziarie oggetto di copertura generica del rischio di tasso d'interesse: composizione
Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value per la
copertura rischio di tasso della raccolta a vista di clientela.
La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota
parte di questa raccolta, pari a 1,9 miliardi di euro, seppur contrattualmente a vista, presenta però
una forte persistenza nel tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato,
rappresentata dal così detto “effetto vischiosità”
Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti:
•
la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un
modello econometrico;
•
la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista
viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza.
Sezione 8 − Passività fiscali − Voce 80
Si rimanda alla sezione 13 dell’attivo.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
506
Sezione 10 – Altre passività – Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
-Debiti verso l'erario
-Scarto valuta su operazioni di portafoglio
-Somme a disposizione della clientela
-Risconti passivi
-Retribuzioni da corrispondere e relativi contributi
-Ratei passivi
-Partite in lavorazione su estero
-Fornitori
-Partite viaggianti con le filiali
-Partite in lavorazione strumenti finanziari
-Altre partite
-Somme da accreditare a banche
-Svalutazione a fronte del deterioramento di garanzie rilasciate
Totale
31/12/2009
33.642
239.578
66.866
2.509
33.531
1.108
2.594
35.808
1.324
5.967
50.372
144.282
2.372
619.953
31/12/2008
40.273
199.998
75.010
1.566
36.426
7.934
6.831
45.786
38.276
4.081
93.508
186.992
2.056
738.737
La voce “altre partite” comprende anche i debiti IRES verso la controllante Credemholding.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
507
Sezione 11 − Trattamento di fine rapporto del personale − Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Totale
31/12/2009
90.324
3.908
3.908
9.375
6.865
2.510
84.857
84.857
31/12/2008
80.711
16.555
3.845
12.710
6.942
6.942
90.324
90.324
La voce “altre variazioni in diminuzione” è composta dagli utili attuariali per 2,5 milioni di euro.
Come previsto dalle disposizioni in materia introdotte dall’Ordine Nazionale degli Attuari
congiuntamente agli organi competenti OIC, Assirevi ed ABI, per le Società con più di 50
dipendenti, la metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:
• proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino
all’epoca aleatoria di corresponsione;
• determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere
effettuati dalla Società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità,
morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
• attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.
Quanto esposto è applicabile al Fondo TFR maturato al 1/1/2007 per i dipendenti che hanno scelto
di mantenere il TFR in azienda (e di conseguenza di destinarlo alla Tesoreria INPS), e alla data di
scelta nel corso del 2007, per i dipendenti che hanno optato per la previdenza complementare.
Ovviamente il Fondo TFR valutato alla suddetta data è stato incrementato della rivalutazione (al
netto dell’imposta sostitutiva) e ridotto di eventuali anticipazioni e liquidazioni erogate.
11.2 Altre informazioni
Il modello attuariale di riferimento per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi sia di tipo
demografico che economico - finanziario.
Per alcune delle ipotesi utilizzate, ove possibile, si è fatto esplicito riferimento all’esperienza diretta
della Società, mentre per le altre si è tenuto conto della best practice di riferimento.
Di seguito sono riportate le principali ipotesi del modello.
Tasso di attualizzazione
Il tasso d’interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato
determinato coerentemente con il par. 78 dello IAS 19, con riferimento alla curva dei rendimenti
medi che scaturisce dai titoli di Stato in circolazione nel mese della data di valutazione.
Per la valutazione puntuale al 31/12/2009 si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla
duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione, che ha dato luogo ad un tasso annuo
costante pari al 4,00%.
Inflazione
In forza dell’attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza
degli indicatori economici, nella scelta del tasso di inflazione si è adottato un tasso prospettico del
2,00% avendo fatto riferimento alle proiezioni ISTAT ed al Documento di Programmazione
Economica e Finanziaria (DPEF). Il suddetto tasso è stato scelto considerando anche quanto espresso
nelle linee guida dell’Ordine Nazionale degli Attuari.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
508
Tasso annuo di incremento del TFR
Come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile, il TFR si rivaluta ogni anno ad un tasso pari al 75%
dell’inflazione più un punto e mezzo percentuale, pertanto l’ipotesi di rivalutazione, utile per le
valutazioni attuariali, viene determinata in base al tasso sopra indicato.
Tasso annuo di crescita salariale
Secondo la nuova Riforma Previdenziale, per le Società con più di 50 dipendenti, le quote
maturande future di Fondo TFR confluiranno non più in azienda ma verso la previdenza integrativa
o il fondo di tesoreria INPS. Risulta pertanto non più necessaria la proiezione dei salari secondo
determinati tassi di crescita e per qualifica professionale.
Mortalità
Per la stima del fenomeno della mortalità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della
valutazione è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale
dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana.
Inabilità
Per la stima del fenomeno di inabilità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della
valutazione è stata utilizzata una tavola INPS differenziata in funzione dell’età e del sesso.
Requisiti di pensionamento
Raggiungimento dei requisiti minimi previsti dell’Assicurazione Generale Obbligatoria.
Frequenze di anticipazione del TFR
Le frequenze annue di accesso al diritto sono state ipotizzate al 2,50%, in funzione delle serie
storiche sulle anticipazioni di TFR richieste dai lavoratori dipendenti della banca.
Frequenze di uscita anticipata (turn-over)
Per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per le cause di dimissioni e licenziamento, si sono
ipotizzate uscite al 4%, facendo ricorso ad un’analisi statistica sulle serie storiche della banca.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
509
Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri − Voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori
31/12/2009
1. Fondi di quiescenza aziendali
31/12/2008
1.904
2.055
2. Altri fondi per rischi ed oneri
64.976
86.750
2.1 controversie legali
29.051
51.224
2.2 oneri per il personale
27.246
25.950
8.679
9.576
66.880
88.805
2.3 altri
Totale
I Fondi di Quiescenza Aziendali, a Prestazione Definita, sono assimilabili a fondi a “benefici
definiti” ex IAS 19.
Nell’ambito dei rischi di natura non creditizia (voce 2.1 controversie legali) si segnala la completa
definizione del contenzioso in essere derivante dall’accordo transattivo raggiunto nel febbraio 2009
con il gruppo Parmalat.
12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue
Fondi di
quiescenza
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo nell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
2.055
30
30
181
181
1.904
Altri fondi
31/12/2009
86.750
9.374
6.654
886
538
1.296
31.148
19.493
1
11.654
64.976
88.805
9.404
6.684
886
538
1.296
31.329
19.674
1
11.654
66.880
Le variazioni della voce “2.2 oneri per il personale” sono ricompresi nella voce ”altre variazioni”.
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
C. Diminuzioni
C.1 Utlizzo nell'esercizio
D. Rimanenze finali
31/12/2009
2.055
30
30
181
181
1.904
31/12/2008
1.471
710
710
126
126
2.055
Viene gestito un Fondo interno alla Banca che eroga un trattamento previdenziale aggiuntivo alle
prestazioni erogate dall’INPS.
Si tratta di un “Fondo a prestazione definita” i cui importi sono soggetti alla stessa perequazione
prevista per le Pensioni INPS, come pure al censimento presso il Casellario Centrale delle Pensioni.
Su tale posta di bilancio viene effettuata semestralmente la valutazione attuariale.
I beneficiari di tali trattamenti sono coloro che:
• risultavano eredi di persone decedute durante il servizio con Credem (sostituito dall’attuale Cassa
di Previdenza dal 1/1/1996);
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
510
• risultavano ex dipendenti della Banca Popolare Dauna già in quiescenza oppure che avevano
inoltrato le dimissioni entro il 30/11/1999. La Banca Popolare Dauna è confluita in Credem in data
11/12/1999 a seguito di fusione per incorporazione.
Per le valutazioni attuariali del Fondo al 31 dicembre 2009, tenendo conto di quanto disposto dalle
linee guida per la redazione dei bilanci tecnici degli Enti di previdenza, sono state adottate le ipotesi
demografiche ed economico-finanziarie descritte nei successivi due paragrafi.
Ipotesi demografiche
Sono state utilizzate le seguenti probabilità:
- per le probabilità di morte del personale in pensione si è aggiornata definitivamente la base
procedendo anche alla proiezione della stessa, utilizzando quindi quelle delle tavole RG48
proiettata e selezionata, distinte per sesso;
- per le probabilità di morte del personale in pensione per invalidità assoluta e permanente, quelle
adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010, distinte per sesso;
- per la probabilità di lasciare la famiglia quelle, distinte per sesso, pubblicate nel modello INPS per
le proiezioni al 2010 aggiornate.
Ipotesi economico-finanziarie
Le ipotesi in oggetto riguardano il tasso di attualizzazione, i tassi d’inflazione ed i tassi annui di
rivalutazione delle pensioni Fondo e Inps.
Per il tasso di rivalutazione si è utilizzata una variazione media rispetto al tasso di inflazione del
75% ca. ricavata da un elevato numero di casi analoghi a quello in esame ed a fronte degli
incrementi previsti dalla normativa in vigore a decorrere dall’anno 2009 (100% del tasso di
inflazione ISTAT per pensioni annue complessive inferiori a 5 volte il minimo e 75% per la parte di
pensione annua compresa tra il precedente importo ed 8 volte il minimo); si precisa la pensione a
carico del Fondo è integrativa di quella dell’INPS solo per i pensionati del Credito Emiliano.
Per il tasso di attualizzazione, in forza della normativa IAS, si è adottato un tasso che risultasse in
linea con la vita media probabile del collettivo in esame risultata superiore a 14 anni.
Tabella delle basi economico - finanziarie
Variabili
Tassi di inflazione
Tasso annuo di rivalutazione della pensione INPS
Tasso annuo di rivalutazione della pensione Fondo
Tasso annuo di attualizzazione
Valori %
2,00
1,50
1,50
4,50
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
31/12/2009
A fronte di garanzie ed impegni:
- per revocatorie fallimentari
A fronte di altri diversi rischi ed oneri:
- per cause legali in corso e contenzioso diverso
- per oneri finanziari diversi
Totale
31/12/2008
6.784
6.784
58.192
27.865
30.327
64.976
19.903
19.903
66.847
30.037
36.810
86.750
Gli altri fondi per rischi ed oneri includono principalmente i fondi per revocatorie e cause passive, il
fondo per indennità suppletiva clientela promotori finanziari, i fondi oneri futuri per il personale e
gli accantonamenti per i rischi connessi a servizi finanziari.
Per i fondi relativi a revocatorie, cause passive e rischi per servizi finanziari, le stime sono state
effettuate analiticamente sulle singole posizioni nel caso in cui la controparte abbia già intrapreso
una azione giudiziaria e sulla base del rischio potenziale stimato su serie storico-statistiche in caso
di presenza di elementi oggettivi di rischio (reclami), non ancora concretizzatesi in azioni
giudiziarie. Si è proceduto alla determinazione dell’impatto dell’attualizzazione, utilizzando quale
tasso l’Euribor.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
511
Sezione 14 – Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
Azioni sottoscritte e
non ancora liberate
Azioni emesse
A. Capitale
A.1 azioni ordinarie
A.2 azioni privilegiate
A.3 azioni altre
Totale
B. Azioni proprie
B.1 azioni ordinarie
B.2 azioni privilegiate
B.3 azioni altre
Totale
31/12/2009
31/12/2008
332.392
332.392
-
332.392
332.392
332.392
332.392
-
-
-
-
Al 31 dicembre 2009 il capitale sociale, invariato rispetto al 31 dicembre 2009, risulta composto di
332.392.107 azioni da nominali 1 Euro per un importo di 332,4 milioni di Euro. Non sono presenti
azioni proprie.
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Ordinarie
332.392.107
332.392.107
332.392.107
332.392.107
332.392.107
332.392.107
-
Altre
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Nella suddetta voce sono inclusi la riserva legale, la riserva straordinaria, il fondo per rischi bancari
precedentemente iscritto nel bilancio redatto ai sensi del previgente D.Lgs.87/92 e riclassificato
secondo i principi IAS.
La riserva legale, costituita a norma di legge, deve essere almeno pari ad un quinto del capitale
sociale; essa è stata costituita in passato tramite accantonamenti degli utili netti annuali per almeno
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
512
-
un decimo degli stessi, a norma dell’articolo 29 dello statuto sociale. Nel caso in cui la riserva
dovesse diminuire, occorre reintegrarla tramite l’obbligo di destinarvi un ventesimo dell’utile.
La riserva statutaria o straordinaria è costituita in base allo statuto dalla destinazione della quota di
utile residuale a seguito della distribuzione dell’utile alle azioni ordinarie.
La riserva ex D.Lgs. 153/99 è stata costituita con destinazione di utili a fronte dei quali era
consentita una riduzione dell’aliquota IRPEG. Le agevolazioni sono state successivamente censurate
dalla Commissione Europea che – con la decisione dell’11 dicembre 2001 – le aveva considerate
“incompatibili con il mercato comune”. A seguito della decisione della Commissione Europea, ed in
attesa della pronuncia della Corte di Giustizia, il Governo italiano ha emanato disposizioni (Decreto
Legge n. 282/02 convertito nella Legge n. 27/03) che hanno imposto alle banche di restituire
all’erario le somme corrispondenti alle agevolazioni a suo tempo fruite.
Le riserve da concentrazione ex L.30 luglio 1990 n. 218 sono state costituite in occasione di
operazioni di riorganizzazione o concentrazione effettuate ai sensi della citata legge.
Le altre riserve comprendono la riserva costituita a fronte del piano di stock option con riferimento
alle opzioni non ancora esercitate al 31 dicembre 2009 ed altre riserve costituite nel passato a
fronte di specifiche disposizioni normative.
Infine la voce include gli effetti generati dalla transizione ai principi contabili internazionali. In
particolare tra le riserve di utili sono confluiti gli effetti derivanti dal cambiamento dei principi
contabili che non prevedono nei prossimi esercizi un conferimento al conto economico. Gli
ulteriori effetti generati dalla transizione agli IAS/IFRS destinati a modificarsi nel tempo ed a
confluire a conto economico al momento del realizzo o estinzione delle corrispondenti attività e
passività sono stati invece appostati tra le “Riserve da valutazione”. Si tratta della valutazione delle
attività disponibili per la vendita, della valutazione dei contratti derivati di copertura di flussi
finanziari, della riserva connessa agli utili/perdite attuariali su piani a benefici definiti e delle leggi
speciali di rivalutazione. Le variazioni annue di tali riserve confluiscono nella redditività
complessiva.
Legale
A. Esistenze iniziali
Riserva azioni
proprie
Statutaria
Altre
280.244
-
-
548.983
B. Aumenti
15.803
-
-
142.021
B.1 Attribuzioni di utile
15.803
-
-
142.021
B.2 Altre variazioni
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
-
-
-
C.1 Utilizzi
-
-
-
-
- copertura perdite
-
-
-
-
- distribuzione
-
-
-
-
- trasferimento a capitale
-
-
-
-
C.2 Altre variazioni
-
-
-
-
D. Rimanenze finali
296.047
-
-
691.004
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
513
Analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e
distribuibilità (ai sensi dell’art.2427 n.7 bis del Codice Civile)
Natura/Descrizione
Importo
Riserve di capitale:
283.052
Possibilità di
Quota disponibile
utilizzazione
- Riserva da sovrapprezzo emissione (1)
283.052
Riserve:
989.740
283.052
A–B-C
283.052
970.071
- Riserva legale
296.047
A–B-C
296.047
- Riserva straordinaria (2)
493.406
A–B-C
488.482
- Riserva speciale Dlgs. 124/93
1.979
A–B-C
1.979
- Riserva speciale art.7 L.218/90
18.551
A–B-C
-
27.109
A–B-C
27.109
145.525
A–B-C
145.525
A–B-C
10.929
A–B
-
- Riserva speciale art.22-23 D.Lgs.153/99 (3)
- Riserva da avanzo di fusione
- Riserva ex D.Lgs.38/2005
-3.806
- Altre riserve
10.929
Riserve da valutazione:
- Riserva ex D.Lgs.38/2005 rivalutazione immobiliare
-
-28.461
35.630
-
- Riserva ex D.Lgs.38/2005 rivalutazione titoli AFS
-12.862
-
- Riserva ex D.Lgs.38/2005 copertura flussi finanziari
-50.270
-
-959
-
1.244.331
1.253.123
- Utile(Perdita) attuariale TFR
Totale
Quota non distribuibile
Residuo quota distribuibile
1.253.123
1) Ai sensi dell’art.2431 del Codice Civile, si può distribuire l’intero ammontare di tale riserva solo a
condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall’art.2430 c.c.
2) La quota non disponibile è relativa alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del
relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e
all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione, per le attività e passività
finanziarie, del criterio del valore equo (fair value).
3) Riserva derivante da agevolazioni rese incompatibili dalla Commissione Europea nel dicembre
2001 e dal D.L. 24/12/2002.
Legenda:
A: per aumento di capitale
B: per copertura perdita
C: per distribuzione soci
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
514
Altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
31/12/2009
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
31/12/2008
445.814
342.369
103.445
477.595
12.519
465.076
422.259
194.959
194.959
227.300
42.669
184.631
130
193.441
1.539.239
455.173
340.119
115.054
754.538
209.268
545.270
486.858
172.854
150.269
22.585
314.004
69.732
244.272
130
109.135
1.805.834
31/12/2009
114.491
31/12/2008
237.129
1.456.237
57.866
-
48.380
172.372
3.414.141
-
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
Nella voce 1. ”attività finanziarie detenute per la negoziazione” sono ricompresi anche:
• 42,0 milioni di euro a cauzione per emissione assegni circolari;
• 7,5 milioni di euro a garanzia altre operazioni di fido;
• 6,5 milioni di euro a cauzione per conto terzi.
Nella voce 3. ”attività finanziarie disponibili per la vendita” sono ricompresi anche:
• 75,0 milioni di euro a cauzione per anticipazione Bankit;
•
1,0 milioni di euro a cauzione per altri servizi;
• 10,0 milioni di euro a cauzione per conto terzi.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
515
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le
gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
31/12/2009
10.112.825
5.913.400
5.857.840
55.560
4.199.425
4.170.653
28.772
2.861.686
2.861.686
64.327.587
5.917.003
3.844.019
3.698.618
145.401
2.072.984
1.971.422
101.562
2.878.014
2.878.014
61.438.677
3.223.650
17
3.223.633
25.932.872
5.266.890
20.665.982
28.846.050
6.325.015
4.929.201
3.210.852
45
3.210.807
24.740.746
5.444.435
19.296.311
27.442.037
6.045.042
5.379.819
La voce 3.d) “Titoli di proprietà depositati presso terzi” comprende anche i titoli derivanti dalla
cartolarizzazione di crediti in bonis.
La voce 4.”Altre operazioni” comprende prevalentemente i servizi resi a terzi relativamente
all’attività di ricezione e trasmissione degli ordini.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
516
31/12/2008
PARTE C
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – Gli Interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
Titoli di debito
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per
la vendita
3. Attività finanziarie detenute fino
alla scadenza
Finanziamenti Altre operazioni
31/12/2009
31/12/2008
149.259
-
-
149.259
150.195
49.374
-
-
49.374
9.827
-
-
-
-
-
106.418
29.030
-
135.448
242.382
-
591.876
-
591.876
920.319
10.056
-
-
10.056
31.813
7. Derivati di copertura
X
X
-
-
-
8. Altre attività
X
315.107
X
620.906
265
265
265
936.278
342
1.354.878
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair
value
Totale
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
31/12/2009
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
10.339
31/12/2008
34.016
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie valutate al fair value
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale
Debiti
(899)
(44.957)
(75.869)
X
X
X
(121.725)
Titoli
X
X
X
(207.903)
(9.246)
X
X
(217.149)
Altre
operazioni
(26)
(6.301)
(82.252)
(88.579)
31/12/2009
(899)
(44.957)
(75.895)
(207.903)
(6.301)
(9.246)
(82.252)
(427.453)
31/12/2008
(4.804)
(190.565)
(214.052)
(239.671)
(27.155)
(11.424)
(54.080)
(741.751)
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
517
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo (A-B)
31/12/2009
45.468
(127.720)
(82.252)
31/12/2008
65.311
(119.391)
(54.080)
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
31/12/2009
Interessi passivi su passività in valuta
(47.658)
31/12/2008
(121.730)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
31/12/2009
Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
518
(206)
31/12/2008
(481)
Sezione 2 – Le Commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1 gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
31/12/2009
4.387
141.616
15.764
1.234
25.926
25.926
7.692
5.259
49.197
6.070
771
771
29.703
5
5
20.615
9.083
58.389
82.507
6.905
293.804
31/12/2008
4.515
138.981
6.987
1.616
28.834
28.834
6.396
6.350
52.419
8.169
962
962
27.248
89
89
18.763
8.396
56.571
115
54.975
7.412
262.569
31/12/2009
87.269
22.832
37.307
27.130
17.440
3.094
11.772
2.574
118
118
-
31/12/2008
94.072
25.924
43.595
24.553
14.383
2.910
8.778
2.695
46
46
-
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori
a) presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
b) offerta fuori sede:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
c) altri canali distributivi:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
519
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
520
31/12/2009
(89)
(32.479)
(2.331)
(2.437)
(2.437)
(2.122)
(179)
(25.410)
(10.663)
(343)
(43.574)
31/12/2008
(106)
(28.539)
(2.846)
(1.926)
(1.926)
(2.392)
(1.121)
(20.254)
(10.926)
(9)
(39.580)
Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voci 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
31/12/2009
Voci/Proventi
Proventi da quote
di O.I.C.R.
Dividendi
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valutate al fair value
D. Partecipazioni
Totale
31/12/2008
Proventi da quote
di O.I.C.R.
Dividendi
2
-
170.745
-
263
-
957
-
-
-
-
-
-
4.127
175.829
2.310
2.575
X
X
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
521
Sezione 4 – Il Risultato Netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
Plusvalenze
(A)
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.3 Altre
6.523
535
5.988
-
3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di
cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
522
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
46.003
45.032
67
904
-
X
X
212.973
212.973
212.973
X
219.496
563.599
563.599
560.672
2.927
X
609.602
(887)
(44)
(843)
X
(255.328)
(255.328)
(255.328)
X
(256.215)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
(52.821)
(52.770)
(45)
(6)
-
(1.182)
(7.247)
22
6.043
-
X
(9.566)
(633.471)
(633.471)
(630.577)
(2.894)
X
(686.292)
(101.518)
(101.518)
(112.260)
33
10.709
(112.266)
Sezione 5 – Il Risultato Netto dell’attività di copertura – Voce 90
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
31/12/2009
31/12/2008
3.258
6.924
54.641
29.042
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
-
-
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
A.5 Attività e passività in valuta
270.628
246.413
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
328.527
282.379
(324.840)
(276.683)
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
(3.499)
(6.184)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
-
-
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
(328.339)
(282.867)
188
(488)
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B)
La metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge è stata applicata per la copertura del rischio
di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso, per la copertura rischio di tasso della raccolta
a vista di clientela, per la copertura del rischio di cambio a fronte delle emissioni di certificati in
divisa e la copertura del rischio di tasso per alcuni titoli a tasso fisso detenuti, nel 2009, nel
portafoglio AFS.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
523
Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
31/12/2009
31/12/2008
Voci/Componenti reddituali
Utili
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
Perdite
Risultato netto
Utili
Perdite
47.202
42.547
4.655
47.202
(6.453)
(6.452)
(1)
(6.453)
40.749
36.095
4.654
40.749
1.452
112
1.340
1.452
(10)
(1.424)
(420)
(1.004)
(1.434)
(10)
28
(308)
336
18
1.116
1.116
(496)
(496)
620
620
2.792
2.792
(78)
(78)
2.714
2.714
Nel corso dell’esercizio le principali variazioni relative alla voce 3.2 “Titoli di capitale” si
riferiscono:
- alla cessione di Cerved, originariamente riconducibile a Centrale Bilanci, per 3,9 milioni di euro;
- alla cessione di Parmareggio per 0,6 milioni di euro, al netto del rigiro della riserva negativa di
patrimonio netto.
Il risultato netto della voce 3.1 “Titoli di debito” sono ascrivibili alle posizioni intraprese volte a
beneficiare, nel 2009, delle aspettative di discesa dei tassi di interesse.
Gli strumenti utilizzati per la costituzione delle posizioni sono stati prevalentemente titoli di Stato a
tasso fisso emessi dalla Repubblica Italiana aventi durata residua intorno ai 2 anni, anche al fine di
avvantaggiarsi dell’attesa compressione degli spread di credito connessi al possesso dei titoli stessi.
Il successivo verificarsi delle aspettative sia sui tassi che sullo spread di credito hanno permesso di
conseguire risultati economici di rilievo anche in termini di rischio-rendimento.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
524
Risultato netto
Sezione 7 – Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value –
Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
Plusvalenze (A)
Utili da
realizzo (B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
4.040
-
9.550
-
-
(176)
-
13.414
-
1.015
-
1.534
-
(9.634)
-
(1.275)
-
(8.360)
-
X
X
12.715
17.770
X
4.726
15.810
(17.649)
(27.283)
X
(5.307)
(6.758)
2.976
(5.515)
2.515
La voce comprende la valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value, la valutazione dei
titoli di nostra emissione valutati al fair value (passività finanziarie valutate al fair value) e la
valutazione dei derivati ad essi collegati.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
525
Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Rettifiche di valore (1)
Riprese di valore (2)
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
Specifiche
Totale
31/12/2009
Di portafoglio
Di portafoglio
Altre
Operazioni/Componenti
reddituali
Cancellazioni
Specifiche
-
-
-
-
-
-
Altre
riprese
278
-
-
-
-
-
-
278
Da
interessi
Da
interessi
Altre
riprese
Totale
31/12/2008
278
-
278
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Crediti verso clientela
(3.224)
(110.215)
(7.896)
10.690
8.073
-
403
(102.169)
(54.777)
- Finanziamenti
(3.224)
(110.215)
(7.896)
10.690
8.073
-
403
(102.169)
(54.777)
- Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(3.224) (110.215)
(7.896)
10.690
8.073
-
681
(101.891)
(54.777)
C. Totale
In sensibile aumento sono risultate le rettifiche che fronteggiano il rischio creditizio: la crescente debolezza del ciclo economico ha infatti influenzato l’evoluzione del
credito problematico ed ha, inoltre, determinato l’appostazione di ulteriori svalutazioni collettive relative alle posizioni creditizie in bonis.
Si è inoltre completata la revisione delle posizioni creditizie acquisite nelle recenti operazioni societarie ed il conseguente allineamento delle stesse agli standard
prudenziali che contraddistinguono la banca.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
526
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
A. Garanzie rilasciate
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
D. Altre operazioni
E. Totale
Riprese di valore
Di portafoglio
Specifiche
Di portafoglio
31/12/2009
31/12/2008
Altre
Operazioni/Componenti
reddituali
Cancellazioni
Rettifiche di valore
Specifiche
Da interessi
-
(760)
(760)
-
Altre riprese
-
444
444
Da interessi
Altre riprese
-
-
(316)
(316)
1.093
1.093
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
527
Sezione 9 – Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
31/12/2009
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
31/12/2008
(343.198)
(314.587)
(240.838)
(225.157)
b) oneri sociali
(62.792)
(56.917)
c) indennità di fine rapporto
(16.028)
(14.623)
d) spese previdenziali
-
-
(4.131)
(3.619)
(30)
(30)
-
(710)
(710)
-
(2.821)
(2.821)
-
(2.626)
(2.626)
-
(32)
(107)
(16.526)
(10.828)
2) Altro personale in attività
(2.248)
(2.571)
3) Amministratori e sindaci
(1.021)
(997)
-
-
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
2.156
3.726
(1.680)
(1.148)
(345.991)
(315.577)
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
Come da indicazioni della circolare di Banca d’Italia 262 del 22 dicembre 2005 (e successivi
aggiornamenti):
- nella voce “Spese per il personale” figurano anche i compensi agli amministratori e ai sindaci e le
spese relative ai contratti di lavoro atipici;
- il costo del personale dipendente è al netto dei recuperi di spesa per i dipendenti della banca
distaccati presso le società controllate ed è comprensivo dei compensi pagati alle società controllate
relativi a personale distaccato presso la banca;
- la sottovoce “Altro personale in attività” comprende compensi p e r collaborazioni coordinate.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
31/12/2009
5.235
89
2.242
2.904
22
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La voce comprende i buoni pasto, gli incentivi all’esodo ed altre liberalità diverse.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
528
31/12/2008
4.898
79
2.040
2.779
25
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Voci
Imposte e tasse
Imposta di bollo
Imposta Comunale su immobili
Altre
Altre spese
Assicurazioni
ATM
Economato, cancelleria, stampati
Formazione
Energia elettrica
Fitti passivi su immobili
Altre spese immobiliari
Info provider
Elaborazioni elettroniche presso terzi
Macchine ufficio
Lavorazione bancarie esternalizzate
Marketing
Mobilità
POS
Postali
Consulenza
Spese legali per recupero crediti
Spese legali
Altri compensi a professionisti esterni
Reti e servizi interbancari
Telefoniche
Trasporti
Trasporto valori e contazione
Vigilanza
Visure e informazioni
Altre spese
Totale
31/12/2009
(40.245)
(31.317)
(1.037)
(7.891)
(154.576)
(2.357)
(1.098)
(8.015)
(2.131)
(5.597)
(28.937)
(12.754)
(4.872)
(22.409)
(44)
(5.097)
(4.872)
(9.184)
(2.411)
(8.380)
(1.989)
(6.749)
(3.996)
(946)
(1.856)
(6.087)
(80)
(3.001)
(3.694)
(2.286)
(5.734)
(194.821)
31/12/2008
(38.158)
(29.164)
(1.018)
(7.976)
(155.636)
(2.747)
(987)
(7.761)
(2.421)
(5.410)
(21.705)
(11.269)
(4.355)
(22.555)
(340)
(5.139)
(7.853)
(9.307)
(1.851)
(7.582)
(3.719)
(5.938)
(4.948)
(1.026)
(2.007)
(7.590)
(189)
(2.685)
(3.573)
(1.890)
(10.789)
(193.794)
Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
31/12/2009
31/12/2008
Accantonamenti al fondo rischi per cause pass. e revocatorie
(4.394)
(10.474)
Interessi passivi da attualizzazione fondo per cause pass. e revocatorie
(1.424)
(2.838)
Riattribuzione a conto economico relative al fondo rischi per cause pass. e revocatorie
11.020
17.733
Accantonamenti ad altri fondi
(2.260)
(8.505)
634
4.359
3.576
275
Riattribuzione a conto economico relative ad altri fondi
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
529
Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in leasing
finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di valore
Risultato netto
(12.492)
(12.381)
(111)
(32)
(32)
-
13
13
-
(12.511)
(12.400)
(111)
(426)
(426)
(12.918)
(32)
13
(426)
(426)
(12.937)
Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente
dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in locazione
finanziaria
Totale
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di valore
Risultato netto
(9.543)
-
-
(9.543)
(202)
(9.341)
-
-
(202)
(9.341)
(9.543)
-
-
(9.543)
Su alcune classi di cespiti, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata condotta un’analisi che ha
portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcuni dei beni esaminati.
Per individuare la durata della vita utile dei cespiti è stato preso a riferimento il periodo di ammortamento
gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai responsabili delle singole aree
applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di effettivo utilizzo del bene. La
variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione degli ammortamenti delle attività
materiali e immateriali di circa 10,5 milioni di euro.
Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
31/12/2009
Rimborsi interessi per incassi e pagamenti in stanza di compensazione
Ammortamento spese per migliorie su beni di terzi ricondotti ad altre attività
Sopravvenienze passive
Altri oneri
Opzioni su titoli
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
530
(1.081)
(2.852)
(7.854)
(21)
(11.808)
31/12/2008
(5.821)
(3.298)
(8.717)
(91)
(13)
(17.940)
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
31/12/2009
Fitti attivi
31/12/2008
3.673
3.568
36.171
34.010
1.422
1.608
7.569
2.540
13.984
697
14.492
2.809
Sopravvenienze attive
5.763
5.057
Altri proventi
4.281
6.135
Recuperi imposta
Recupero interessi per incassi e pagamenti in stanza di compensazione
Recupero spese legali dell'attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione
Recupero costi amministrativi da società del gruppo
Additional return su titolo junior su operazioni di cartolarizzazione
Opzioni su titoli
Totale
-
116
67.599
76.296
Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 210
14.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione
Componente reddituale/Valori
31/12/2009
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2.Rettifiche di valore da deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
31/12/2008
(2.471)
(2.471)
(2.471)
-
Si segnalano la svalutazione di 2,1 milioni di euro relativa a Raffaello Luxembourg sca, in relazione ai
risultati conseguiti dalla società nell’ultimo bilancio approvato, e la svalutazione di 0,4 milioni di euro di
Euromobiliare Alternative Investment Sgr, avvenuta nel quadro dell’operazione di fusione per
incorporazione nella Euromobiliare A.M. Sgr.
Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
31/12/2009
130
130
(52)
32
(84)
78
31/12/2008
444
605
(161)
(27)
21
(48)
417
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
531
Sezione 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
Componente/Valori
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5)
31/12/2009
(54.627)
11.066
(3.039)
(46.600)
31/12/2008
(106.620)
3.807
77.164
(25.649)
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, ivi incluse le disposizioni
del D.Lgs.38/2005.
Ai sensi del comma 3, dell’art.6 del D.L. n.185 del 2008, per i periodi d’imposta precedenti al 31
dicembre 2008, più precisamente dal 2004 al 2007, è stata presentata istanza di rimborso per la minore
imposizione IRES dovuta per effetto della deduzione IRAP, nella misura del 10%, ammontante a circa
1,5 milioni di euro.
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
L’incidenza fiscale globale sull’utile ante imposte risulta pari al 54,9%, significativamente influenzata
dall’indeducibilità ai fini IRAP della voce 130. “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su
crediti”:
Sezione 21 – Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Fair value azioni
Utile netto
Numero azioni ponderato
Numero azioni potenziale
Numero azioni diluito potenziale
Utile per azione
Utile diluito per azione
31/12/2009
3,94
38.311
332.392.107
332.392.107
0,12
0,12
31/12/2008
6,62
157.824
290.619.628
94.506
290.714.134
0,54
0,54
Lo IAS 33 prevede l’esposizione dell’utile per azione (EPS) base e diluito, specificando per entrambi la
metodologia di calcolo. L’utile per azione base deriva dal rapporto tra l’utile attribuibile ai possessori di
azioni ordinarie e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.
Il numero di azioni diluito include anche l’eventuale esercizio dei piani di stock option emesse.
Il fair value delle azioni è la media ponderata del 2009.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
532
PARTE D
Redditività complessiva
Si forniscono le informazioni di dettaglio previste dallo IAS 1 sul prospetto della redditività complessiva
(importi al lordo e al netto delle imposte, rigiri a conto economico, ecc.)
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Attività materiali
Attività immateriali
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Differenze di cambio:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
Redditività complessiva (Voce 10+110)
Importo lordo
Imposta sul
reddito
X
X
Importo netto
38.311
(10.011)
(13.208)
3.197
3.197
(11.713)
(11.713)
2.510
3.445
4.253
(808)
(808)
3.772
3.772
(690)
(6.566)
(8.955)
2.389
2.389
(7.941)
(7.941)
1.820
-
-
-
(19.214)
X
6.527
X
(12.687)
25.624
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
533
PARTE E
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE
POLITICHE DI COPERTURA
Sezione 1 – Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Credito Emiliano considera storicamente il presidio sulla qualità dell’attivo uno dei principi ispiratori
nella gestione e nella formulazione delle scelte strategiche con l’obiettivo di preservare il capitale della
banca e la sua stabilità. Da questo principio generale discendono scelte strategiche, politiche creditizie,
strumenti e soluzioni organizzative che coniugano l’esigenza di mantenere elevata la qualità dei crediti
con quelle di business.
In questa direzione si colloca anzitutto la scelta strategica di mantenere una connotazione di gruppo
creditizio domestico. Attorno a questa scelta si è realizzato il progetto di crescita dimensionale del
gruppo Credem in una prospettiva di rafforzamento del radicamento territoriale e di consolidamento del
rapporto con la clientela. Una scelta che negli ultimi anni ha anche preservato il gruppo dai rischi di
credito generati dalla crisi economica e finanziaria che ha colpito i paesi emergenti ed in particolare
quelli dell’Europa dell’Est.
In secondo luogo vanno ricordate quelle soluzioni di policy creditizia che storicamente distinguono la
banca nel panorama bancario italiano:
• la ricerca di una coerente simmetria dimensionale con la propria clientela orientata principalmente
verso i segmenti Retail e le aziende Middle Corporate e Small business ha contribuito all’elevato grado
di frazionamento del rischio di credito;
• la particolare selettività e prudenza nella valutazione delle imprese immobiliari e delle imprese
finanziarie, sulla base di criteri rigorosamente tecnici, ha evitato concentrazioni di rischio in questi due
segmenti di mercato;
• i criteri di concessione dei mutui ipotecari basati storicamente su una corretta e prudente valutazione
della capacità di rimborso del cliente hanno permesso alla banca di non essere esposta verso i segmenti
di clientela cosiddetta “subprime” confermando un’ottima qualità del credito in questo comparto;
• l’attività di erogazione fondata sulla separazione tra le funzioni di proponente e di deliberante le
concessioni creditizie ha accentrato la distribuzione delle deleghe in materia di credito nelle funzioni
specialistiche delle Business Unit Retail e Corporate e della Direzione Centrale, che complessivamente
decidono circa l’80% degli accordati;
• la costante attenzione verso obiettivi di frazionamento dei rischi di controparte e di segmentazione
settoriale ha permesso di evitare concentrazioni negli impieghi verso la clientela: le esposizioni verso i
primi 20 clienti rappresentano il 6,5% del totale e nessun ramo di attività economica supera l’ 11%.
Infine, nel corso di un 2009 segnato dal negativo andamento dell’economia e dei mercati finanziari e da
un contesto recessivo tra i peggiori degli ultimi decenni, sono state poste in atto specifiche iniziative di
contenimento dei rischi di credito che, affiancate da nuove azioni di sviluppo commerciale fortemente
selettive, hanno permesso di chiudere l’esercizio:
•
preservando l’elevata qualità dei crediti e il loro ampio grado di frazionamento; la dinamica delle
perdite ha inoltre confermato importi di taglio medio molto contenuto sia nel segmento Corporate
che il quello Retail. In quest’ultima Busines Unit ha trovato conferma anche la crescita contenuta del
numero di default nel segmento mutui casa a riprova dell’elevata qualità di questo comparto;
•
registrando la sostanziale tenuta degli impieghi che nella seconda metà dell’anno hanno evidenziato
una netta inversione di tendenza rispetto al dato del primo semestre;
•
ponendo le condizioni affinché il gruppo Credem possa beneficiare dei miglioramenti del contesto
economico italiano per il quale il Fmi prevede una ripresa già dal 2010. Tali proiezioni economiche
vanno tuttavia assunte con la necessaria cautela e comunque non sono tali da prefigurare una stabile
inversione di tendenza della dinamica economica. Le aziende dovranno convivere con livelli di
fatturato significativamente inferiori e la conseguente necessità di ridurre i costi avrà effetti negativi
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
534
sull’occupazione e sul reddito delle famiglie nonostante il massiccio ricorso agli ammortizzatori
sociali.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Il rischio di credito è rappresentato dalla valutazione della capacità di un soggetto affidato o da affidare di
onorare le obbligazioni contrattuali.
La struttura organizzativa che governa l’attività di valutazione, erogazione e gestione del rischio di credito
è costituita dalle funzioni di:
• Policy Crediti che definisce le metodologie, linee guida e strumenti a supporto dell’attività di
valutazione ed erogazione del credito;
• Risk Manager che misura il rischio di credito del portafoglio e la coerenza con le strategie di capital
allocation;
• Controllo Crediti che effettua il monitoraggio delle anomalie andamentali sui rapporti affidati;
• Rating Office che si occupa dell’attribuzione dei rating a tutta la clientela del gruppo che rientra nella
funzione regolamentare corporate.
Tali funzioni vengono svolte a livello di gruppo Credem. In particolare è in uso una struttura
organizzativa volta al controllo dell’assunzione del rischio di credito a livello complessivo di gruppo ed il
rispetto di soglie di massima esposizione su singole controparti (o gruppi) definite in relazione al profilo
di rischiosità basato sul rating interno.
Gli impieghi a clientela a cui è stato assegnato un rating analitico attraverso l’utilizzo del sistema
“esperto” e dello score, evidenziano una elevata qualità del credito. La clientela è ripartita interamente su
otto classi di rating: il 70% degli impieghi appartiene alle migliori quattro classi di rating.
Le disposizioni introdotte dalla circolare Bankit n. 263 del dicembre 2006, e successivi aggiornamenti,
sono state accolte dal gruppo Credem come una opportunità per migliorare la gestione del rischio e per
incrementare il valore generato per gli azionisti grazie alla storica qualità del credito nonché l’ampia e
consolidata diffusione degli strumenti di rating utilizzati nell’attività di valutazione ed erogazione del
credito.
Nell’ambito del progetto di adeguamento alla normativa di Basilea 2, nel mese di giugno 2008 è stata
ottenuta l’autorizzazione dall’organo di Vigilanza all’utilizzo del sistema IRB di base per la
quantificazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito per il portafoglio Corporate. E’ in
fase avanzata la realizzazione delle attività necessarie ad ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del
modello IRB Avanzato per i portafogli retail e corporate.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
L’attività di valutazione ed erogazione del credito è differenziata a seconda della tipologia di clientela.
Più precisamente per il segmento corporate è in uso un sistema “esperto” che guida la formulazione della
proposta di affidamento ed è alla base del sistema di rating. Tale metodologia si basa su logiche di analisi
delle componenti economico-patrimoniali di bilancio integrate dalla valutazione dei flussi di cassa, dati
di centrale rischi, nonché da valutazioni qualitative sul posizionamento competitivo e sui rischi di
business e valutazioni sull’appartenenza al gruppo.
Per il segmento Small Business nell’ambito dello stessa metodologia generale di valutazione sono state
applicate delle differenziazioni per dare maggior peso alle informazioni di tipo andamentale e di Centrale
dei Rischi che evidenziano un contributo importate alla capacità previsiva del default.
Per il segmento delle microattività e dei privati è stato sviluppato un sistema di score proprietario e
specificamente calibrato su questa tipologia di clientela che incide indirettamente sui processi di
approvazione delle operazioni.
Tutti i sistemi sono direttamente integrati nella proposta di affidamento e incidono sull’entità delle
autonomie creditizie sia periferiche sia centrali.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
535
La funzione di definizione e di controllo dei limiti di affidamento si avvale del supporto di uno specifico
Comitato Crediti di Gruppo che fissa i limiti alle esposizioni massime, garantendo una omogenea
misurazione dei rischi di credito. Le soglie di massima esposizione, verso gruppi di clientela, interessano
l’ammontare massimo di accordato complessivamente concedibile ad una controparte.
A livello di portafoglio, le analisi periodiche e il monitoraggio sono svolte dalla funzione GRM (Global
Risk Management) che ha come mission quella di supportare la Capogruppo nella definizione dei principi
del funzionamento del modello di Risk Management di Gruppo e della struttura dei limiti e delle deleghe
operative.
Tale funzione svolge anche i compiti di coordinamento del progetto Basilea 2 e di segreteria tecnica del
Comitato Rischi di Gruppo.
Il Comitato Rischi di Gruppo, supporta il CdA della Capogruppo nella definizione delle strategie e delle
metodologie per la gestione dei rischi di credito.
In particolare, per quanto riguarda il rischio di credito, la funzione GRM svolge le seguenti attività:
• supporta l’ufficio Rating Office e l’ufficio Policy Crediti nelle attività di sviluppo del modello interno di
rating;
• sviluppa i modelli interni di Loss Given Default ed Exposure at Default;
• quantifica i parametri di rischio;
• effettua le attività di stress test relative ai fattori di rischio;
• effettua la convalida dei modelli interni;
• valutazione periodica dei livelli di rischio di credito per singola società e complessivamente assorbiti a
livello di Gruppo;
• costruzione di indicatori rischio/rendimento del tipo R.A.P.M. (Risk Adjusted Performance
Measurement);
• sviluppo dei processi di allocazione del capitale, e ottimizzazione dell’accantonamento di capitale a
fronte dei rischi assunti;
• monitoraggio del rischio corrente e prospettico in condizioni di stress economico.
Il rischio di portafoglio, ovvero le potenziali perdite cui il Gruppo si espone, è valutato sulla base di un
modello evoluto à la Credit Risk Plus e il rischio creditizio complessivo è quantificato nella perdita
inattesa che la banca rischia di subire al 99,9% di confidenza a fronte della attività caratteristica di
erogazione del credito; la perdita inattesa coglie il rischio derivante dalla correlazione del merito
creditizio tra le controparti in portafoglio, dalla correlazione della capacità di rimborso della clientela con
il sistema economico e dalla concentrazione “single name”. Il contributo al rischio di portafoglio è
disponibile a livello di singolo cliente.
Sia a livello di budget che a consuntivo, sfruttando le logiche di quantificazione del rischio sopra esposte,
sono utilizzate metodologie di misurazione della redditività corretta per il rischio basata su metodologie
RAPM e di creazione di valore che consentiranno l’introduzione di processo di Capital Allocation. Tali
logiche sono applicabili a tutti i livelli: al gruppo fino al cliente/operazione.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Per alcune tipologie di concessioni e per alcune controparti, la banca acquisisce garanzie con lo scopo di
mitigare la rischiosità delle concessioni. La particolare attenzione e prudenza nell’erogazione del credito,
ha infatti consolidato la prassi di supportare il rischio attraverso l’acquisizione di garanzie sia reali sia
personali (ipoteche, pegni su valori mobiliari e fideiussioni).
A tal fine è stata da anni codificata all’interno del “Regolamento per l’assunzione dei rischi verso la
clientela” la ponderazione da applicare alle diverse operazioni ipotecarie (scarti).
In particolare, proprio per la natura di intervento a medio termine, i mutui ipotecari prevedono
percentuali di iscrizione della garanzia diversificate a seconda della tipologia e della durata del
finanziamento.
Nell’ambito della definizione del valore di perizia del cespite da acquisire in garanzia le regole applicate
sono così riassumibili: utilizzo di periti iscritti all’albo benvisti alla banca, individuazione del valore
cauzionale del cespite su cui viene applicata la percentuale di scarto ipotecario.
Anche per quanto riguarda le garanzie reali su valori mobiliari sono previsti scarti cauzionali da applicare
a seconda della tipologia del prodotto acquisito in garanzia e dell’eventuale rating dell’emittente. Vista
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
536
l’importanza del comparto mutui nel portafoglio complessivo e in ottica di adeguamento alle Nuove
Disposizioni di Vigilanza è stato messo a punto un processo di monitoraggio del valore degli immobili
oggetto di ipoteca al fine di una corretta valutazione del grado di copertura dei mutui in corso. La prima
fase ha riguardato le attività sugli immobili residenziali a garanzia di mutui concessi a privati mentre la
seconda, in fase di completamento, ha riguardato il portafoglio degli immobili non residenziali.
Il processo di adeguamento alla normativa e quindi le attività di sorveglianza degli immobili hanno
imposto la strutturazione di una base dati necessaria per la rivalutazione degli immobili.
Come per le posizioni residenziali, relativamente alle posizioni non residenziali è stata completata la fase
di recupero delle informazioni di dettaglio degli immobili.
Relativamente alle garanzie fidejussorie, osserviamo che la loro valorizzazione viene sempre effettuata
sulla base di una valutazione prudenziale del relativo patrimonio responsabile del garante.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La struttura che gestisce l’attività di recupero crediti problematici è composta da un ufficio centrale e da
reparti territoriali operanti in 4 regioni.
Le autonomie relative alla valutazione delle perdite ed agli stralci sono quasi completamente accentrate
su organi monocratici; tale peculiarità permette tempi di risposta alle proposte transattive particolarmente
ridotti.
L’attività di determinazione delle svalutazioni, che è analitica per tutti i crediti problematici, è supportata
da un sistema di revisione periodica delle varie posizioni che permette un adeguamento costante che
tiene conto delle evoluzioni giudiziali o stragiudiziali intervenute.
La valutazione delle perdite è improntata a criteri di indubbia prudenza confermata anche dalle
plusvalenze registrate annualmente.
Gli incassi registrati nell’esercizio, quasi integralmente riferiti ad attività stragiudiziale, particolarmente
significativi se rapportati alle consistenze gestite, trovano giustificazione, oltre che nell’efficacia della
attività della struttura dedicata al recupero, anche nel tempismo con cui il deterioramento del credito
viene rilevato dagli organi deputati alla valutazione del merito creditizio.
Per tutti i crediti oggetto di valutazione analitica nel corso del 2005 si è attivato l’impianto per la
determinazione del loro valore ai fini IAS. Sulla base dei nuovi principi contabili internazionali occorre
stimare sia la quota di credito recuperabile sia il tempo necessario per il recupero di tale importo.
Per le posizioni svalutate analiticamente vengono dapprima determinati gli importi ritenuti recuperabili;
tali importi sono successivamente assoggettati al calcolo dell’attualizzazione attraverso l’attribuzione di
piani di rientro, ovvero di incassi a scadenza in caso di recupero da procedura esecutiva, differenziati in
relazione alle caratteristiche dei crediti (presenza di garanzie, area geografica, procedure concorsuali e/o
esecutive). Il termine di attualizzazione viene aggiornato in sede di revisione nell’ipotesi in cui si
modifichi il contesto.
Il tasso di attualizzazione utilizzato (per tipologia di forma tecnica) è quello medio degli impieghi
dell’anno di passaggio a sofferenza, per le posizioni sorte ante 31.12.2004, mentre per le posizioni post
1.1.2005 è il tasso specifico che risulta attribuito alla specifica linea di credito.
La struttura supporta da un punto di vista tecnico la rete nella gestione dei crediti ad Incaglio o
ristrutturati ed in sede di proposta interviene nella determinazione delle svalutazioni da sottoporre
all’organo deliberante.
A seguito della variazione della normativa relativa agli incagli oggettivi si e’ verificata una sensibile
lievitazione degli stessi per un importo complessivo di circa 67 milioni di euro. Si precisa che tale
incremento e’ attribuibile per un 50% ca. all’inserimento all’interno degli incagli oggettivi anche degli
sconfinamenti e per il restante 50% alla riduzione dal 20% al 10% della soglia percentuale per il calcolo
dell’esposizione.
L’informativa al pubblico per la pubblicazione delle informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale,
l’esposizione ai rischi di credito e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla
misurazione e alla gestione dei rischi, prevista dalla circolare della Banca d’Italia n.263 del 27 dicembre
2006, pubblicazione della disclosure relativa al c.d. “Pillar 3”, verrà comunicata al mercato nei termini di
legge, sul sito www.credem.it.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
537
Informazioni di natura quantitativa
A.
Qualità del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione
economica e territoriale
Totale
-
62
-
384
402.678
403.124
2. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
-
8
-
-
2.101.201
2.101.209
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
-
-
-
-
-
-
4. Crediti verso banche
-
-
-
-
3.711.393
3.711.393
116.156
182.160
4.207
97.593
15.366.148
15.766.264
6. Attività finanziarie valutate al fair
value
-
-
-
-
79.461
79.461
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
-
-
-
-
-
-
116.156
69.356
16
182.246
63.311
4.207
2.457
2
97.979
99.140
15.399
21.676.280
23.659.842
15.417
22.076.868
23.894.106
5. Crediti verso clientela
8. Derivati di copertura
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
538
Esposizioni
scadute
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Portafogli/qualità
Sofferenze
Altre attività
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori
di bilancio)
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
X
-
446
8
-
8
2.101.201
628.492
228.376
400.116
3.711.393
15.420.701
-
-
-
X
18
-
18
X
628.964
377.276
228.376
143.012
400.588
234.264
402.678
403.124
-
2.101.201
2.101.209
54.553
3.711.393
15.366.148
3.711.393
15.766.264
79.461
79.461
-
15.399
15.417
54.553
48.781
21.676.280
23.659.842
22.076.868
23.894.106
X
-
21.233.295
21.380.438
Totale
(esposizione
netta)
X
446
Esposizione
netta
Esposizione
netta
Rettifiche di
portafoglio
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
Altre attività
Esposizione
lorda
1. Attività finanziarie detenute per
la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al
fair value
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
8. Derivati di copertura
Rettifiche
specifiche
Portafogli/qualità
Esposizione
lorda
Attività deteriorate
X
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
539
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione lorda
Rettifiche di
valore specifiche
a) Sofferenze
-
-
X
-
b) Incagli
-
-
X
-
c) Esposzioni ristrutturate
-
-
X
-
d) Esposizioni scadute
-
-
X
-
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione Netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
e) Altre attività
4.255.688
Totale A
X
4.255.688
-
-
4.255.688
-
4.255.688
-
799.502
-
799.502
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
-
b) Altre
799.502
Totale B
-
X
-
X
799.502
-
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione Lorda
Rettifiche di
valore specifiche
a) Sofferenze
316.097
199.941
X
116.156
b) Incagli
206.742
24.574
X
182.168
5.484
1.277
X
4.207
100.177
2.584
X
97.593
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione Netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
17.230.525
X
54.553
17.175.972
17.859.025
228.376
54.553
17.576.096
-
1.032.996
-
1.040.517
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
9.893
b) Altre
1.032.996
Totale B
1.042.889
2.372
X
2.372
X
7.521
Come da indicazioni della circolare di Banca d’Italia 262 del 22 dicembre 2005, e successivi
aggiornamenti, le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso
la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutato al fair value, disponibile
per la vendita, detenuto sino alla scadenza, crediti), ad eccezione dei titoli di capitale e delle quote di
O.I.C.R.; le esposizioni “fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per
cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio,
qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.).
Le esposizioni deteriorate fuori bilancio sono rappresentate prevalentemente da crediti di firma su
posizioni a sofferenza, incaglio ed esposizioni scadute.
A seguito della variazione della normativa relativa agli incagli oggettivi si è verificata una sensibile
lievitazione degli stessi, per un valore complessivo di circa 67 milioni di euro. Si precisa che tale
incremento e’ attribuibile per un 50% ca. all’inserimento all’interno degli incagli oggettivi anche degli
sconfinamenti e per il restante 50% alla riduzione dal 20% al 10% della soglia percentuale per il calcolo
dell’esposizione.
L’approccio previsto dal Nuovo Accordo di Basilea “c.d. Basilea 2” ai fini della vigilanza viene utilizzato,
da giugno 2008, per gli aspetti compatibili con i principi IAS/IFRS, anche per la determinazione degli
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
540
accantonamenti forfetari sui crediti vivi ai fini del bilancio. In tale contesto, le stime delle componenti di
rischio PD e LGD vengono recepite nel processo di valutazione collettiva quali fattori di segmentazione
dei crediti e per la determinazione delle percentuali di svalutazione da applicare al portafoglio in bonis.
La provenienza comune dei dati garantisce la convergenza metodologica tra i due calcoli ed al contempo
una maggiore coerenza tra la stima degli accantonamenti ai fini contabili e la quantificazione del
requisito prudenziale.
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
194.802
163.623
74.161
77.916
218.836
178.432
3.024
4.569
3.964
101.338
103.367
96.666
81.846
7.616
42.328
87
18.371
22.634
150
23.736
16.668
90.010
17.719
98
23.234
-
605
2.109
172
-
6.701
104.528
34.741
14.221
-
1.086
316.097
-
48.197
762
206.742
-
1.937
5.484
-
55.448
118
100.177
-
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
125.446
104.656
99.048
14.751
19.970
19.571
567
896
896
2.198
735
735
5.414
194
30.161
9.143
2.647
18.371
349
50
10.147
1.300
3.358
98
186
27
136
-
349
-
199.941
-
5.391
24.574
-
23
1.277
-
349
2.584
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
541
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni
Esposizioni
Classe 1
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare fondi
Totale
Classi di rating esterni
Classe 3
Classe 4
Classe 2
Classe 5
Senza rating
Classe 6
Totale
2.051.955
321.704
29.287
15.570
3.132
250
19.409.886
21.831.784
84.439
1.978
-
-
-
-
158.668
245.085
84.439
1.978
-
-
-
-
158.668
245.085
-
-
-
-
-
-
-
-
5.894
4.406
451
432
-
-
912.226
923.409
17.779
52.371
-
-
-
-
601.375
671.525
2.160.067
380.459
29.738
16.002
3.132
250
21.082.155
23.671.803
Le classi di rating esterni indicate si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori/garanti di cui alla normativa prudenziale. L’agenzia di rating utilizzata è Moody’s e si fornisce la tabella di
raccordo tra le classi di rischio e i rating dell’agenzia.
CLASSE 1 da Aaa - a - Aa3
CLASSE 2 da A1 - a - A3
CLASSE 3 da Baa1 - a - Baa3
CLASSE 4 da Ba1 - a - Ba3
CLASSE 5 da B1 - a - B3
CLASSE 6 Caa1 e inferiori
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
542
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni
Esposizioni
C1
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati su crediti
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare fondi
Totale
C2
C3
C4
Classi di rating interni
C5
C6
C7
C8
Senza rating
Totale
1.218.814
838.641
1.710.970
837.428
1.048.809
518.855
190.561
154.614
15.313.092
21.831.784
17.470
3.663
16.477
3.137
2.690
2.632
496
1.290
197.230
245.085
17.470
3.663
16.477
3.137
2.690
2.632
496
1.290
197.230
245.085
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
196.551
92.571
93.957
57.014
37.547
20.446
12.349
6.969
406.005
923.409
55.504
7.123
9.513
15.319
17.260
10.268
4.733
4.375
547.430
671.525
1.488.339
941.998
1.830.917
912.898
1.106.306
552.201
208.139
167.248
16.463.757
23.671.803
Le classi di rating interni vengono esposte in quanto utilizzati nella gestione del rischio di credito e nel calcolo dei requisiti prudenziali per la funzione regolamentare corporate. Si fornisce il dettaglio
delle varie classi di rating utilizzate.
C1
assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel medio /lungo periodo
C2
assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel medio periodo
C3
assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel breve periodo
C4
rischio compatibile con possibilità di sua attenuazione/lieve peggioramento nel breve
C5
C6
situazione di rischio con sintomi di peggioramento già evidenti
situazione che evidenzia aspetti di evidente problematicità
C7
situazione di marcata problematicità, potenziale rischio di default
C8
situazione di forte problematicità con rischio di default nel breve
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
543
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Garanzie personali (2)
1. Esposizioni creditizie per cassa
garantite:
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
2.1 totalmente garantite
Totale
(1)+(2)
Banche
Altri soggetti
Governi e Banche centrali
Altri soggetti
Banche
C
L
N
Altri enti pubblici
Governi e banche centrali
Altre garanzie reali
Titoli
Immobili
Altri derivati
7.447.894
647.224
106.603
-
-
-
-
-
1
259
11.710
1.376.319
9.590.010
9.496.494
7.444.236
535.027
90.711
-
-
-
-
-
1
259
3.829
1.342.592
9.416.655
246.290
202.300
4.716
121
-
-
-
-
-
-
-
-
35.450
242.587
251.431
3.658
112.197
15.892
-
-
-
-
-
-
-
7.881
33.727
173.355
7.905
661
1.765
90
-
-
-
-
-
-
-
90
2.074
4.680
198.265
790
82.491
7.487
-
-
-
-
-
-
86
410
98.334
189.598
170.306
790
71.337
5.422
-
-
-
-
-
-
86
258
92.000
169.893
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
Crediti di firma
9.747.925
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
Derivati su crediti
Altri enti pubblici
Valore esposizione netta
Garanzie reali (1)
2.872
-
1.712
5
-
-
-
-
-
-
-
-
1.147
2.864
27.959
-
11.154
2.065
-
-
-
-
-
-
-
152
6.334
19.705
648
-
346
-
-
-
-
-
-
-
-
133
479
Nel corso dell’esercizio sono state escusse garanzie ipotecarie per 35 milioni di euro, i cui incassi presumibilmente avverranno nei prossimi anni, mentre a fronte delle escussioni di pegni, polizze
assicurative e fideiussioni sono stati incassati 1,5 milioni di euro. Nell’esercizio sono stati anche incassati 3,3 milioni di euro, a fronte di escussione di garanzie ipotecarie avviate negli anni
precedenti.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
544
B. Distribuzione e concentrazione del credito
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31/12/2009
TOTALE (A+B) 31/12/2008
Rettifiche valore di
portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Altri soggetti
Rettifiche valore di
portafoglio
Imprese non finanziarie
Rettifiche valore di
portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Società di assicurazione
Rettifiche valore di
portafoglio
Società finanziarie
Rettifiche valore di
portafoglio
Rettifiche valore
specifiche
Esposizione netta
Rettifiche valore di
portafoglio
Altri enti pubblici
Rettifiche valore
specifiche
Esposizioni/Controparti
Esposizione netta
Governi
-
-
X
- -
19
X
499
1.060
X
-
-
X
46.980
134.006
X
68.677
64.856
1
-
X
2
-
X
359
373
X
-
-
X
111.392
18.962
X
70.414
5.239
X
-
-
X
-
-
X
-
-
X
-
-
X
4.207
1.277
X
-
-
X
-
X
-
X
-
X
-
X
601
X
1.983
X
1.643.126
X
-
5.616
-
5.618 -
X
1.999.562
X
5
2.000.430
1.433
1.975
6.959
X
1.975
6.959
-
20.248
6.722.880
X
41.248
6.797.829
1
6.905.707
154.846
41.248
7.014.255
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
-
-
X
-
-
X
-
-
X
532 -
2.128
-
-
X
-
-
X
315
-
X
-
-
X
3.881 -
-
-
X
-
-
X
-
-
X
-
-
X
1.550
100.812
X
-
3.405
100.812
-
-
3.405
1.743.939
-
-
9.023 -
256.414
-
27
357.177
X
-
-
285.917
-
-
286.232
19
5
-
27
X
-
-
3.913
-
-
3.913
2.286.662
1.433
1.975
2.556.600
1.006
677
X
77.335
1
1.643.127
-
19
10
5
-
-
-
546.007
-
-
551.970
10.872
-
1
8.794
-
2
-
11.324
72.078
11.324
-
-
X
11
4
X
220
X
1.155
20
X
-
X
77
-
X
X
-
X
X
X
-
-
92.942
2.348
-
94.185
24
-
7.457.677
157.194
41.248
7.108.440
72.102
11.324
8.696.735
95.842
37.249
6.931.403
48.217
10.551
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
545
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE
TOTALE 31/12/2009
TOTALE 31/12/2008
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
546
Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizione netta
RESTO DEL MONDO
Rettifiche di valore
complessive
ASIA
Rettifiche di valore
complessive
AMERICA
Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizioni/Aree geografiche
ALTRI PAESI EUROPEI
Rettifiche di valore
complessive
ITALIA
115.415
198.539
741
1.401
-
-
-
-
-
1
181.920
24.312
219
261
28
1
-
-
1
-
4.207
1.277
-
-
-
-
-
-
-
-
97.578
2.584
11
-
1
-
1
-
2
-
17.101.408
54.460
72.050
82
1.947 -
10
189
-
378
1
17.500.528
281.172
73.021
1.744
1.976
11
190
-
381
2
543
2.128
-
4
-
-
-
-
-
-
4.981
114
370
126
-
-
-
-
-
-
1.627
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.025.600
-
7.122
-
261
-
-
-
13
-
1.032.751
2.242
7.492
130
261
-
-
-
13
-
18.533.279
283.414
80.513
1.874
2.237
11
190
-
394
2
17.543.307
192.055
910.005
1.324
353.115
10
338
111
358
71
Si allega anche la ripartizione geografica NORD-OVEST, NORD-EST, CENTRO, SUD e ISOLE per le esposizioni ITALIA.
B.2 bis - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE
TOTALE 31/12/2009
Esposizione netta
Esposizione netta
Rettifiche di valore
complessive
SUD E ISOLE
Rettifiche di valore
complessive
ITALIA CENTRALE
Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA NORD EST
Rettifiche di valore
complessive
ITALIA NORD OVEST
19.218
53.995
29.027
47.557
15.881
26.665
51.289
70.322
34.745
5.434
50.688
5.259
38.461
5.654
58.026
7.965
3.863
474
-
-
-
-
344
803
16.834
438
23.915
632
14.360
415
42.469
1.099
3.442.577
13.735
7.420.551
16.340
2.361.108
9.945
3.877.172
14.440
3.517.237
74.076
7.524.181
69.788
2.429.810
42.679
4.029.300
94.629
23
317
152
92
53
1
315
1.718
1.586
24
855
25
1.103
5
1.437
60
414
-
979
-
99
-
135
-
294.416
-
342.427
-
262.084
-
126.673
-
296.439
341
344.413
117
263.339
6
128.560
1.778
3.813.676
74.417
7.868.594
69.905
2.693.149
42.685
4.157.860
96.407
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
547
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE
TOTALE 31/12/2009
TOTALE 31/12/2008
Esposizione netta
Esposizione netta
Rettifiche di valore
complessive
RESTO DEL MONDO
Rettifiche di valore
complessive
ASIA
Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta
Rettifiche di valore
complessive
AMERICA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.658.623
-
1.587.928
-
6.832
-
218
-
2.087
-
2.658.623
-
1.587.928
-
6.832
-
218
-
2.087
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
643.222
-
139.669
-
8.701
-
4.641
-
3.269
-
643.222
-
139.669
-
8.701
-
4.641
-
3.269
-
3.301.845
-
1.727.597
-
15.533
-
4.859
-
5.356
-
5.124.248
-
1.752.592
278
14.668
-
4.839
-
1.919
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
548
Esposizione netta
Esposizione netta
Esposizioni/Aree geografiche
ALTRI PAESI EUROPEI
Rettifiche di valore
complessive
ITALIA
B.4 Grandi rischi
31/12/2009
a) Ammontare
b) Numero
31/12/2008
188.447
1.249.712
1
4
In base alle disposizioni emanate dall'Organo di Vigilanza, è definito "grande rischio" l'esposizione di un
singolo cliente (gruppo di imprese), pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza.
L'esposizione è calcolata secondo un sistema di ponderazione delle posizioni esposte al rischio creditizio
che tiene conto sia della natura delle controparti, sia delle garanzie ricevute.
In tema di concentrazione del credito si segnalano, a fine esercizio, 1 posizione per un ammontare
complessivo di 188 milioni di euro (nel 2008, 4 posizioni per un ammontare di 1.249,7 milioni di euro).
Va in particolare segnalato che si tratta di posizioni riconducibili a gruppi finanziari di primaria
importanza e che oltre l’80%, per il 2008, di tali esposizioni era riconducibile all’operatività dell’area
finanza.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
549
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
C1. Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
Sono presenti 151,8 milioni di euro di ABS emessi da veicoli terzi collegati a crediti esclusivamente
europei (non esistono esposizioni dirette o indirette ai subprime americani), con preponderanza della
componente di origination italiana (117,1 milioni di euro). Circa il 92,84% sono cartolarizzazioni di
mutui residenziali, lo 0,18% è costituito da CLO (Collateralized Loans Obligations), lo 0,22% da CDO
(Collateralized Debt Obligations) ed il restante 6,76% da altre tipologie di ABS.
L’incidenza di mutui “non conforming” (classificazione che identifica come sottostanti erogazioni a fronte
di procedure di affidamento non coincidenti con quelle “tradizionali” bancarie, ma non per questo
corrispondente al concetto di “subprime”) è circa pari all’1,3% del totale. Nella tabella di seguito
riportata viene rappresentata la diversificazione geografica del portafoglio ABS (per origination) da cui si
evince l’assenza di esposizione verso cartolarizzazioni originate negli Stati Uniti.
Paese
ITALIA
OLANDA
SPAGNA
UK
IRLANDA
PORTOGALLO
GRECIA
Controvalore
117.372.484
5.764.732
2.632.198
9.789.590
7.243.364
4.735.305
3.215.198
% Esposizione
77,3%
3,8%
1,7%
6,5%
4,8%
3,1%
2,1%
GERMANIA
1.020.127
0,7%
Totale
151.772.998
100%
Il portafoglio è diversificato su 36 emittenti e 45 emissioni con massima concentrazione pari a 11,7
milioni di euro per singola emissione e 17,0 milioni di euro per singolo emittente.
La vita media ponderata attesa è di 4,18 anni (tempo stimato di rimborso degli investimenti nelle diverse
cartolarizzazioni).
Oltre il 92% degli ABS sono dotati del livello massimo di rating (AAA) ed il 7,1% hanno rating
equivalente o superiore a quello di Stato (A+/AA-). Il 99,80% degli investimenti è sopra il livello di
“investment grade”.
Circa il 93% delle cartolarizzazioni in portafoglio sono rifinanziabili in BCE. La qualità dei titoli, sopra
evidenziata, esprime un rischio contenuto associato ad una valida diversificazione interna al comparto.
Nel 2008 Credem ha effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS - Invest.
ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed Securities
con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale rilevante di
cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di origination statunitense. Il
fondo ha sospeso la pubblicazione della quota dal 24 luglio 2007 a seguito delle turbolenze dei mercati
finanziari originate dalla crisi dei mutui subprime. A tutt’oggi il fondo non ha ripreso la pubblicazione
della quota.
Il fondo anche nel 2009 (così come nel 2008) ha corrisposto pagamenti a titolo di parziale rimborso del
prezzo delle quote.
Al 31/12/09 Credem detiene n.3.412 quote del fondo (controvalore 13,2 milioni di euro, 18,6 milioni di
euro al 31/12/08).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
550
C.1.1. Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti
A. Con attività sottostanti
proprie:
a) Deteriorate
b) Altre
B. Con attività sottostanti di
terzi:
a) Deteriorate
b) Altre
Linee di credito
Mezzanine
Esposizione netta
Esposizione lorda
Junior
Esposizione netta
Esposizione lorda
Esposizione lorda
Senior
Esposizione netta
Esposizione lorda
Esposizione netta
Esposizione lorda
Esposizione lorda
Junior
Esposizione netta
Garanzie rilasciate
Mezzanine
Senior
Esposizione netta
Esposizione lorda
Esposizione netta
Esposizione lorda
Esposizione netta
Esposizione lorda
Qualità attività sottostanti/
Esposizioni
Junior
Esposizione netta
Esposizioni per cassa
Mezzanine
Senior
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
149.160
52
52
-
149.160
-
2.247
-
2.247
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
149.160
149.160
2.247
2.247
52
52
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
I dati sono esposti al corso secco
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
551
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione (segue)
A.1
A.2
A.3
A.4
A.5
A.6
A.7
A.8
A.9
A.10
A.11
A.12
A.13
A.14
A.15
A.16
A.17
A.18
A.19
A.20
A.21
A.22
A.23
A.24
A.25
A.26
A.27
A.28
BERICA 3 MBS03-31 TV
Mutui residenziali
GIOTTO F. FRN27 EUR
Mutui residenziali
ROMAGNA F 03/28TV
Mutui residenziali
F-E MORTGAGES03/43TV
Mutui residenziali
BERICA 1 MBS04-35 TV
Mutui residenziali
SPOLETO M.FRN FB35A2
Mutui residenziali
CORDUSIO FRN33 EUR
Mutui residenziali
FIP FUNDING 05-23 A2
Cartolarizzazioni immobili p
VELA H.FRN LG40CL.A3
Mutui residenziali
ASTI FINANCE 41 EUR
Mutui residenziali
ATLANTE FIN 06/47 TV
Mutui residenziali e commer
Siena Mortage GES 04/38
Mutui residenziali
CORDUSIO FRN35 EUR
Mutui residenziali
SCIC 23 ABS/A2 EUR
Mutui residenziali
CORDUSIO FRN42 EUR
Mutui residenziali
INTESA SEC 3/33 EUR
Mutui residenziali
BP MORTGAGES 07/43TV
Mutui residenziali
CAPIM 07/47 A1 TV
Mutui residenziali
VELA H.FRN LG42CL.A1
Mutui residenziali
BP MORTGAGES 07/44TV
Mutui residenziali
CASSA C.S. 07/43 TV
Mutui residenziali
CASSA C.S. 07/43 TV
Mutui residenziali
CELTIC FRN12/A3 MZ49
Mutui residenziali
CELTIC FRN12/A3 MZ49
Mutui residenziali
ARENA 2009 - 1FRNBNV41
Mutui residenziali
DUTCH-X FRN OT79 EUR
Mutui residenziali
E-MAC 2003 II OT35
Mutui residenziali
DECO - E1X A2 LG14 EUR
Mutui residenziali
Linee di credito
Mezzanine
Esposizione netta
Rettifiche/riprese di valore
Junior
Rettifiche/riprese di valore
Esposizione netta
Esposizione netta
Rettifiche/riprese di valore
Senior
Rettifiche/riprese di valore
Junior
Esposizione netta
Esposizione netta
Rettifiche/riprese di valore
Esposizione netta
Rettifiche/riprese di valore
Rettifiche/riprese di valore
Garanzie rilasciate
Mezzanine
Senior
6.760
41
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.363
35
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.740
20
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.340
(135)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
10.185
(8)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.149
(56)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.393
121
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7.263
9
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.698
99
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.978
(33)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.927
(88)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.165
(12)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.203
104
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.959
(38)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.383
554
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.613
214
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
9.103
(567)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.280
(340)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.480
(11)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.757
126
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11.711
610
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.840
(30)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.506
(258)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.012
(508)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.503
3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.489
51
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
911
(62)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.018
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
552
Junior
Valore di bilancio
Valore di bilancio
Rettifiche/riprese di valore
Valore di bilancio
Tipologia attività sottostanti/
Esposizioni
Rettifiche/riprese di valore
Esposizioni per cassa
Mezzanine
Senior
C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
A.29
A.30
A.31
A.32
A.33
A.34
A.35
A.36
A.37
A.38
A.39
A.40
A.41
A.42
A.43
A.44
A.45
PARAGON8-CL/A2B AP35
Mutui residenziali
E-MAC NL FRN -A-GE37
Mutui residenziali
GRANM FRN A5 20DC54
Mutui residenziali
HIPOTOTTA4-CL/A ST48
Mutui residenziali
E-MAC NL FRN -D-LG38
Mutui residenziali
E-MAC NL2006 II GE39
Mutui residenziali
BACCHUS 2006-1 FRN22
Portafoglio Loans
CEL RES IR N 10 AP48
Mutui residenziali
NORTH WEST.III OT22
Portafoglio Loans
MONASTERYFRN -D-NV44
Mutui residenziali
BCC MORTAGE A - FRN MZ38
Mutui residenziali
CEL RES IR MOR DC48
Mutui residenziali
SKELLIG R.-D-30NV22
Portafoglio Loans e Obbligaz
KILDARE SEC A3 DC43
Mutui residenziali
GREAT H.FRN-A2B-MZ39
Mutui residenziali
TDA CAM8 FRN FB49-AMutui residenziali
THEMELEI.FRN AG52-4A
Mutui residenziali
3.538
(898)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.398
(1.257)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
612
186
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.735
(570)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
73
13
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
375
37
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
270
127
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.080
(249)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
300
(18)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
72
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.412
(93)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
52
(4)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29
(8)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.316
(530)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5.627
(961)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.629
(300)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.211
(491)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
I dati sono esposti al corso secco.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
553
C.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e
per tipologia
Esposizione/portafoglio
Attività
finanziarie
detenute per
negoziazione
Attività
finanziarie
fair value
option
-
-
1. Esposizioni per cassa
- " Senior"
- " Mezzanine"
- " Junior"
2. Esposizioni fuori bilancio
- " Senior"
- " Mezzanine"
- " Junior"
Attività
finanziarie
disponibile
per la
vendita
151.459
149.160
2.247
52
-
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
-
Crediti
31/12/2009 31/12/2008
-
151.459
149.160
2.247
52
-
193.958
192.000
857
1.101
-
C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme
di sostegno creditizio
Attività/Valori
A. Attività sottostanti proprie:
A.1 Oggetto di integrale cancellazione
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.2 Oggetto di parziale cancellazione
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
A.3 Non cancellate
1. Sofferenze
2. Incagli
3. Esposizioni ristrutturate
4. Esposizioni scadute
5. Altre attività
B. Attività sottostanti di terzi:
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Esposizioni ristrutturate
B.4 Esposizioni scadute
B.5 Altre attività
I dati sono esposti al corso secco.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
554
Cartolarizzazioni Cartolarizzazioni
tradizionali
sintetiche
52
52
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
C.1.6 Interessenza in società veicolo
Denominazione
Sede legale
Alicante Finance srl
Interessenza %
Conegliano Veneto
9,90%
C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo
Società veicolo
Attività cartolarizzate (dato
di fine periodo)
Deteriorate
Alicante Finance s
In bonis
-
Incassi crediti realizzati
nell'anno
Deteriorate
772.974
In bonis
-
Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo)
Senior
Mezzanine
Junior
Attività
deteriorate
153.313
Attività in
bonis
-
Attività
deteriorate
-
Attività in
bonis
-
Attività
deteriorate
-
Attività in
bonis
-
-
C.2 Operazione di cessione
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate
Forme tecniche/Portafoglio
Attività finanziarie detenute per
la negoziazione
A
B
C
Attività finanziarie valutate al Attività finanziarie disponibili per la Attività finanziarie detenute
vendita
sino a scadenza
fair value
A
B
C
A
B
C
A
B
C
Crediti v/banche
A
B
Crediti v/clientela
C
A
B
Totale
C
31/12/2009
A. Attività per cassa
31/12/2008
1.484.893
2.438.479
1.484.893
2.438.479
-
1. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
1.370.273
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.370.273
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
Totale 31/12/2009
di cui deteriorate
-
-
-
Totale 31/12/2008
95.005
-
-
di cui deteriorate
-
-
-
X
X
-
-
-
48.380
-
X
-
-
X
-
-
X
172.372
-
X
-
X
-
X
-
X
-
-
-
X
-
114.620
-
2.122.722
-
-
114.620
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
-
X
-
X
-
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Legenda:
A= attività finanziarie cedute rilevate per intere (valore di bilancio)
B= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
555
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate
Passività/Portafoglio attività
1. Debiti verso clientela
a) a fronte di attività rilevate per
intero
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
2. Debiti verso banche
a) a fronte di attività rilevate per
intero
b) a fronte di attività rilevate
parzialmente
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
Attività
finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
64.286
-
-
-
-
51.959
116.245
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.372.574
-
-
26.718
1.399.292
64.286
543.783
1.940.050
1.372.574
-
-
19.302
78.677
-
1.515.537
2.503.135
Attività
finanziarie
detenute sino
alla scadenza
Crediti v/banche
Crediti
v/clientela
Totale
D. Modelli per la misurazione del rischio di credito
Relativamente alla Funzione Regolamentare Corporate, l’attività di backtesting sulle Probabilità di Default viene svolta annualmente: gli esiti dell’analisi sono
confrontati con dei valori soglia predefiniti al fine di definire eventuali anomalie. Relativamente agli esiti del 2009, la Probabilità di default riscontrata nel 2009 è
risultata superiore ai valori soglia predefiniti. Tale anomalia è stata mitigata tramite l'aggiornamento della scala di Probabilità di Default.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
556
Sezione 2 – Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di
vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
Il presidio del rischio è un obiettivo fondamentale nella gestione finanziaria del Gruppo al fine di:
- garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale, assicurando la massima efficacia ed efficienza
del processo di creazione del valore;
- integrare nei processi decisionali ed operativi di gestione delle differenti aree di business la duplice
dimensione rischio rendimento;
- garantire la coerenza dei processi operativi con le strategie, le politiche ed i regolamenti interni.
Il Rischio di mercato, inteso come rischio di perdite causate da variazioni sfavorevoli dei fattori di
rischio (tasso, prezzo, cambio ed altri fattori di mercato), è misurato sia in riferimento al banking book
(poste a vista e a scadenza) sia al trading book (strumenti finanziari negoziati con finalità di
positioning, trading e negoziazione).
Struttura organizzativa
Il principio organizzativo che guida l’individuazione degli attori coinvolti nel processo di governo dei
rischi di Gruppo è quello della separazione delle quattro funzioni essenziali che sono:
- definizione della strategia di gestione dei rischi;
- misurazione e controllo dei rischi;
- gestione dei rischi;
- verifica della adeguatezza del sistema di misurazione e gestione dei rischi.
Il Gruppo Credem ha individuato come presupposto per l’evoluzione della gestione dei rischi la
costituzione di funzioni specialistiche e organismi di governo in Credembanca (in qualità di
Capogruppo) ed in particolare:
- Comitato Rischi di Gruppo;
- Ufficio Global Risk Management.
Il modello organizzativo accentrato ha lo scopo di favorire il raggiungimento di una serie di obiettivi:
- ruolo di Governance della Capogruppo nel presidio dei rischi per singola Società e del loro
impatto sui rischi di gruppo, in ottemperanza alle indicazioni di Vigilanza;
- controllo gestionale nel senso dell’ottimizzazione del profilo rischio rendimento a livello di
gruppo;
- uniformità della metodologia di analisi e del “linguaggio” utilizzato per tutte le Società del gruppo.
Di seguito vengono descritti i principali compiti delle strutture organizzative coinvolte nel processo di
controllo e gestione dei rischi di mercato.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è responsabile della definizione delle linee generali del
governo dei rischi per ciascuna area di business; delibera i poteri riconosciuti in merito a strategie
operative, assunzione di rischi e azioni correttive; approva la struttura generale dei limiti operativi e delle
deleghe, nonché le linee di responsabilità ed autorità in merito al processo di gestione dei rischi.
Il Consiglio di Amministrazione delle singole società accetta gli obiettivi assegnati dal Consiglio di
Amministrazione della Capogruppo riferiti a mission e profilo di rischio; approva la struttura dei limiti e
delle deleghe operative interne nell’ambito di quanto fissato dal Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo.
La Direzione delle singole società realizza le attività di business di competenza nel rispetto delle deleghe
e dei limiti operativi di rischio assegnati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.
Il Comitato Rischi di Gruppo propone al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo le linee generali
del governo dei rischi finanziari a livello di Gruppo, in termini di politiche e procedure, e la struttura dei
limiti e delle deleghe operative per Società e per rischio; approva le proposte di Global Risk Management
sulle metodologie di misurazione e controllo dei rischi.
Il Global Risk Management supporta il Comitato Rischi di Gruppo, di cui svolge anche il ruolo di
segreteria tecnica ed effettua le seguenti attività:
- la misurazione e la rendicontazione dei rischi finanziari per singola società e a livello di gruppo,
utilizzando a questo fine misure di rischio in termini di VaR e di sensitivity, volte a verificare il rispetto dei
limiti assegnati e la coerenza con gli obiettivi di rischio rendimento assegnati;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
557
- lo sviluppo e la gestione dei sistemi di misurazione dei rischi tramite l’acquisizione dei dati di mercato
necessari per il calcolo;
- la definizione del profilo di rischio dei nuovi prodotti.
Le risultanze dell’attività di Risk Management sono riportate periodicamente al Comitato Rischi di
Gruppo.
A. Aspetti generali
Rischio di tasso di interesse
Il presidio dei rischi finanziari avviene tramite la definizione di una struttura di limiti che costituisce
l’espressione diretta del livello di rischiosità ritenuto accettabile con riferimento alle singole aree/linee
di business. In particolare i rischi di mercato si generano a seguito delle seguenti operatività:
- attività tradizionale di raccolta ed impiego;
- attività sui mercati finanziari con finalità di trading e di investimento;
- attività di negoziazione di strumenti finanziari in contropartita con la clientela.
Il rischio tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di vigilanza è generato dall’attività svolta sui
mercati obbligazionari e derivati su tasso tramite l’assunzione di posizioni direzionali, di spread di curva e
spread di base su titoli e strumenti derivati. Di conseguenza il rischio di mercato generato da tale attività è
gestito e controllato tramite limiti di posizione differenziati per scadenze (maturity gap), massimali di
posizione lorda e di rischio tasso sulla posizione complessiva. Il rischio specifico o emittente viene
monitorato tramite appositi massimali di concentrazione per settore e classe di rating.
L’ufficio Risk Management produce reports di rischio con frequenza giornaliera, settimanale e trimestrale
a seconda della funzione indirizzataria, indicando gli eventuali sconfini rispetto ai massimali assegnati dal
regolamento e una misura di rischio gestionale in termini di VaR.
Rischio di prezzo
Nell’ambito del “portafoglio di negoziazione di vigilanza” la principale fonte di rischio di prezzo è
costituita dai titoli azionari, fondi e dai relativi strumenti derivati.
L’attività svolta sui mercati azionari prevede l’assunzione di posizioni direzionali gestite e controllate
tramite massimali di posizione, sia lorda sia netta, e massimali di concentrazione per sottostante.
L’investimento principale è costituito da una posizione in quote di fondi di fondi hedge gestiti da
Euromobiliare Alternative Investment SGR con finalità di seed money.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di
prezzo
Rischio di tasso di interesse - metodologie e metriche di misurazione
Il rischio di tasso di interesse viene calcolato giornalmente tramite metodologia VaR; la misurazione
ha finalità gestionali, non viene utilizzata per il calcolo del requisito patrimoniale sui rischi di mercato
per il quale si è adottato l’approccio standard. Il VaR misura la massima perdita potenziale nella quale
può incorrere il portafoglio in base all'evoluzione dei fattori di mercato, dato un certo livello di
confidenza, nel corso di un determinato orizzonte temporale. La metodologia applica i seguenti
parametri:
• livello di confidenza 99%;
• orizzonte temporale 1 giorno;
• volatilità calcolata come media mobile delle ultime 255 osservazioni giornaliere, dando maggior
peso ai dati più recenti (decay factor λ=0,94).
Per il calcolo dell’assorbimento in termini di capitale interno si procede inoltre a convertire il dato in
un VaR a 10gg, applicando prudenzialmente il coefficiente moltiplicativo previsto dalla Vigilanza.
Il dato di rischio è anche sottoposto ad analisi di stress testing nell’ambito del processo di verifica
dell’adeguatezza patrimoniale, che mira a verificare la variazione del capitale (stimato in termini di
VaR) in caso di forti turbolenze dei mercati finanziari. L’analisi è basata sulla determinazione di una
matrice di varianza e covarianza dei fattori rischio in ipotesi di condizione di stress dei mercati che
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
558
innalzi la volatilità delle variabili finanziarie e alteri la struttura delle relazioni fra di esse (fenomeno
noto come correlation breakdown), con particolare riferimento ai tassi sulle diverse scadenze e valute.
La determinazione di tale matrice è stata effettuata con la medesima metodologia utilizzata per la
stima del VaR. In particolare ci si è avvalsi della possibilità di impostare il periodo storico utilizzato
come campione di analisi per il calcolo delle volatilità e delle correlazioni, selezionando intervalli
temporali critici (di elevata volatilità) sui mercati.
Informazioni di natura quantitativa
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di
riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
La presente tavola non è stata redatta poiché viene di seguito fornita l’analisi di sensitività al rischio
tasso di interesse basata sui modelli interni ed altre metodologie.
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di
quotazione
QUOTATI
Tipologia operazioni/Indice quotazione
A. Titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate
su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C. Altri derivati su titoli di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
D. Derivati su indici azionari
- posizioni lunghe
- posizioni corte
ITALIA
REGNO
UNITO
USA
2
2
-
704
704
6
3
3
-
FRANCIA
-
-
-
-
-
GERMANIA
-
-
-
SPAGNA
-
-
-
ALTRI PAESI
-
-
-
-
NON QUOTATI
-
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della
sensitività
Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di tasso
nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi,
massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio tasso di interesse relativi agli
esercizi 2007, 2008 e 2009.
Tabella 1. Dati di Interest Rate VaR
Credem
VaR - medio
min
max
2009
2008
2007
33.0
4.0
84.3
9.5
1.7
29.7
2.1
0.9
4.1
Il confronto con gli esercizi precedenti evidenzia un forte incremento del fattore di rischio tasso di
interesse. Il dato è spiegato dall’esplosione della volatilità di mercato negli ultimi mesi del 2008 e
primi mesi del 2009, amplificato dal modello di calcolo che attribuisce un peso maggiore alle
osservazioni più recenti. Inoltre il dato di rischio di tasso include contratti IRS contabilmente definiti
di trading, ma gestionalmente a copertura di poste di banking book.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
559
Figura 1. Andamento Interest Rate VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €.
Interest Rate VaR
90.0
VaR
80.0
Media
70.0
60.0
50.0
40.0
30.0
20.0
10.0
0.0
Per quanto riguarda la shift sensitivity analysis e limitatamente al portafoglio di negoziazione di
vigilanza, la tabella sotto riportata mostra i dati relativi all’impatto sul margine di interesse su un
orizzonte temporale di 12 mesi, nell’ipotesi di una variazione parallela dei tassi di interesse di +/- 100
punti base.
Ipotesi di shift parallelo (dati mln di €)
Dati al 31.12.09
Shock -100 b.p.
Shock +100 b.p.
-12,6
+12,6
Rischio di prezzo - metodologie e metriche di misurazione
Il rischio di mercato equity viene calcolato con la stessa frequenza e metodologia indicata per il
rischio tasso.
Informazioni di natura quantitativa
Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di prezzo
nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi,
massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio equity relativi agli esercizi 2007,
2008 e 2009.
Tabella 2. Dati di Equity VaR
Credem
VaR - medio
min
max
2009
2008
2007
25.4
11.5
49.8
38.7
20.3
81.4
18.8
9.2
29.6
Il confronto con l’esercizio precedente evidenzia un dato sostanzialmente in calo. Nelle figure
sottostanti è riportato l’andamento del VaR nell’arco del 2009.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
560
Figura 2. Andamento Equity VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di
€.
Equity VaR
60.0
VaR
Media
50.0
40.0
30.0
20.0
10.0
0.0
I risultati dell’attività di backtesting sono riportati nel paragrafo 2.3 “Rischio di cambio”.
RISCHIO SPECIFICO - INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
Il rischio specifico è il rischio di perdite causate da una sfavorevole variazione del prezzo degli
strumenti finanziari negoziati dovuta a fattori connessi con la situazione dell’emittente. Tale rischio
viene calcolato sulla base delle ponderazioni di vigilanza.
Di seguito sono riportati i valori medi, massimi e minimi (in mln di €) del rischio specifico relativi agli
esercizi 2007, 2008 e 2009.
Tabella 3. Dati di rischio specifico
Credem
Rischio specifico - medio
min
max
2009
2008
2007
2.1
0.4
5.8
17.9
5.4
28.0
9.0
2.6
19.7
dati in mln di €
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
561
2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e
del rischio di prezzo
Rischio di tasso
Credem adotta la definizione normativa di rischio di tasso di interesse sul banking book, secondo cui
il rischio in oggetto è: “il rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse dalla negoziazione:
rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse”. Il rischio di tasso di interesse è
generato dagli sbilanci rivenienti dall’attività caratteristica come conseguenza di differenza nelle
scadenze e dei periodi di ridefinizione delle condizioni di tasso di interesse delle poste attive e
passive.
La politica di gestione del rischio di tasso d’interesse sul banking book è volta alla stabilizzazione del
margine di interesse sul portafoglio bancario, mantenendo uno sbilancio tendenzialmente contenuto e
all’interno dei massimali definiti nel “Regolamento per l’assunzione dei rischi finanziari”. Eventuali
modifiche a tale Regolamento ed ai massimali in esso espressi possono essere sottoposte a delibera
del Consiglio di Amministrazione su proposta della Business Unit Finanza, sentito preventivamente il
parere del Global Risk Management.
Il Comitato Asset & Liability Management (ALM) è l’organo deputato all’individuazione, in base agli
scenari di mercato, degli indirizzi di tipo strategico in grado di orientare decisioni circa:
•
la struttura finanziaria delle attività e delle passività della banca (es. acquisizione di posizioni di
copertura del rischio tasso mediante strumenti derivati);
•
il livello di rischio di tasso e liquidità complessivo desiderato (es. contenimento dello sbilancio
entro determinati limiti);
•
le politiche di funding ed il posizionamento dei flussi di liquidità a scadenza.
Il Comitato ALM inoltre interagisce con il Comitato Pianificazione Strategica di Gruppo, allo scopo di
individuare gli obiettivi, le strategie ed i connessi piani di azione che devono essere integrati nei piani
strategici e di budget, nonché per la definizione dell’ammontare di capitale che sarà necessario alla
Business Unit Finanza per coprire i rischi che verranno assunti nella gestione dell’operatività
corrente.
La gestione operativa del rischio di tasso di interesse sul banking book è attribuita alla Business Unit
Finanza, nell’ambito delle autonomie assegnate dal Regolamento per l’assunzione dei rischi finanziari
ed in ottemperanza agli indirizzi strategici espressi dal Comitato ALM. Nell’attività di gestione la
Business Unit Finanza si avvale di un modello rappresentativo del rischio tasso basato sulla
visualizzazione lungo l’asse temporale delle operazioni per scadenza di repricing, al fine di
evidenziare squilibri fra attivo e passivo. La Business Unit Finanza si occupa inoltre di proporre al
Comitato ALM gli interventi ritenuti necessari a migliorare il profilo complessivo in termini di rischio
di tasso (e di liquidità strutturale) e di realizzare operativamente tali interventi.
Nell’ambito del processo di gestione dei rischi e di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale e
prospettica, il Global Risk Management:
•
sviluppa, con il supporto della Business Unit Finanza, le metodologie di misurazione del rischio
di tasso di interesse sul banking book;
•
monitora giornalmente il rispetto dei limiti esplicitati nel “Regolamento per l’assunzione dei
rischi finanziari”;
•
predispone reporting per la gestione e monitoraggio del rischio di tasso per il Comitato Rischi di
Gruppo.
Il Report Giornaliero di sintesi del rispetto dei massimali presenta, fra le altre, le seguenti
informazioni:
•
gap per fascia di scadenza sulle operazioni di raccolta e impiego in Euro e in valuta estera, i
relativi massimali stabiliti dal Regolamento ed eventuali sconfini;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
562
•
•
massimali di rischio tasso in termini di Ten Years Equivalent (Tye) ed eventuali sconfini;
limiti di concentrazione per divisa ed eventuali sconfini.
B. Attività di copertura del fair value
Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di
tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso, affiancandola quindi alla metodologia del Cash
Flow Hedge.
Nell’esercizio 2009 è stata adottata anche la metodologia contabile del Fair Value hedge per la
riduzione del rischio di tasso di interesse generato dalla componente core anelastica della raccolta a
vista e del rischio di tasso relativo ad investimenti in titoli di stato europei.
L’applicazione della metodologia di hedge accounting consente di rappresentare contabilmente in
modo simmetrico sia le poste coperte che i prodotti derivati utilizzati per la copertura. In particolare,
per la copertura del rischio di tasso, vengono utilizzati strumenti derivati non quotati (IRS, OIS) che
consentono di riallineare le differenze tra le caratteristiche finanziarie degli impieghi e della raccolta.
Il Fair Value Hedge prevede che la relazione di copertura sia formalmente documentata da una
hedging card e che la tenuta della copertura sia verificata attraverso dei test di efficacia sia prospettici
che retrospettivi. Tali test di efficacia sono svolti periodicamente durante tutta la vita dell’operazione.
La copertura è considerata efficace se il rapporto tra la variazione di fair value dell’elemento coperto
rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%. Il test di verifica della tenuta
prospettica e retrospettiva delle coperture è svolto su base trimestrale.
L’hedge accounting non può essere mantenuto qualora la copertura divenga inefficace (fuori dal range
80%-125%).
Nel corso dell’esercizio è stata completata l’adozione del nuovo modello di valutazione delle poste a
vista, ai fini di quantificarne gli effetti di persistenza nel tempo e di imperfetta elasticità alla variazione
dei tassi di mercato (effetto vischiosità). La modellizzazione è basata sulle serie storiche interne dei
comportamenti della clientela, ed si costituisce di due componenti: la stima della relazione dei tassi
delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un modello econometrico; la stima della
persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista viene tradotto in un
portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza (replicating portfolio).
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Obiettivo di fondo delle operazioni di copertura effettuate secondo la metodologia del Cash Flow
Hedge è quello di evitare che variazioni inattese dei tassi di mercato si ripercuotano negativamente
sul margine di interesse.
In particolare, per la copertura del rischio di tasso, vengono utilizzati strumenti derivati non quotati
(IRS) che consentono di riallineare le differenze tra le caratteristiche finanziarie degli impieghi e della
raccolta. L’obiettivo della copertura è l’eliminazione parziale del rischio di fluttuazioni dei flussi di
cassa futuri determinati dall’andamento del tasso variabile lungo il periodo coperto e il conseguente
raggiungimento di un’indicizzazione al tasso fisso “obiettivo”, pari a quello sintetizzato dai flussi della
“gamba” a tasso fisso del gruppo di strumenti di copertura.
Metodo di valutazione di efficacia:
Test prospettico:
•
verifica della capienza minima di nominale per ogni periodo futuro;
•
verifica dell’effettiva corrispondenza dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento
di copertura.
Test retrospettivo:
•
verifica dell’effettiva esistenza, per tutta la durata del periodo di rendicontazione (trimestre), dei
nominali “coperti” delle poste del passivo e degli strumenti di copertura evidenziati nel prospetto
di capienza utilizzato per la designazione;
•
verifica dell’effettiva corrispondenza dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento di
copertura oltre che l’assenza di variazioni del merito creditizio delle controparti degli strumenti
derivati di copertura al di sotto del merito creditizio di Credem.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
563
Osservazioni sulla metodologia presentata
Gli strumenti derivati per i quali si applica la metodologia in oggetto sono considerati come facenti
parte di un unico gruppo di operazioni che presentano complessivamente un’esposizione di tipo
“incasso tasso variabile/pagamento tasso fisso”. Tale gruppo di operazioni è considerato, lungo tutta la
loro vita, a copertura parziale dei flussi che si generano su un gruppo di passività a tasso variabile
(pagamento tasso variabile); tali passività sono rappresentate sia da posizioni debitorie già in essere,
sia da operazioni future con le medesime caratteristiche (qualora rispettino i requisiti richiesti dal
principio per essere designate come poste coperte14). All’interno di ciascun bucket, essendo coperto
l’insieme omogeneo dei flussi generati dalle passività interessate dalla copertura, l’identificazione dei
flussi coperti prescinde dalla correlazione dei medesimi rispetto ai nominali che li hanno generati
(singole passività a tasso variabile), tuttavia i flussi oggetto di copertura vengono identificati come “i
primi” complessivamente generati all’interno del bucket medesimo (cfr. IAS 39 IG §F.3.10).
L’obiettivo della copertura è l’eliminazione di una porzione del rischio di variabilità dei flussi di cassa
derivanti dalla ridefinizione delle “cedole” delle poste coperte. La designazione della relazione di
copertura è riferita a precisi periodi di tempo futuro (bucket trimestrali) e, in termini di porzione
coperta, può essere differente da bucket a bucket in relazione alla posizione complessiva del gruppo
dei derivati di copertura e delle operazioni coperte in essere alla fine di ogni trimestre definito.
La riduzione del rischio di variabilità dei flussi di cassa è ottenuta tramite la composizione di gruppi di
elementi coperti e di poste di copertura che presentano caratteristiche di indicizzazione allo stesso
tasso variabile e con date di definizione dei tassi “ragionevolmente” vicine (trimestre).
In sostanza, i flussi di cassa che verranno incassati in ognuno dei periodi definiti dalle cedole variabili
del gruppo degli strumenti di copertura annulleranno una porzione (pari a quella generata sul capitale
coperto) dei flussi di cassa complessivamente pagati sul gruppo di poste coperte (i flussi generati dai
primi nominali in riprezzamento di ogni trimestre fino a concorrenza del nominale delle operazioni di
copertura per ogni periodo) trasformando l’esposizione complessiva nel bucket da variabile a fissa.
Affinché tale situazione si verifichi con un elevato livello di probabilità è necessario che i flussi di
cassa (variabili) generati dai due gruppi siano allineati in termini di parametro e frequenza di
indicizzazione e che le date di definizione dei tassi variabili dei singoli elementi presenti nei due
gruppi siano sufficientemente ravvicinate fra di loro.
Il concetto di alta probabilità delle operazioni attese
Ai fini della designazione della relazione di copertura, una forecast transaction deve essere15:
•
altamente probabile;
•
capace di incidere, in ultima istanza, sul conto economico, essendo variabili i flussi di cassa ad
essa riconducibili .
Per “altamente probabile” si intende una situazione tale per cui è molto più facile che la transazione
avvenga piuttosto che non avvenga16. A tal fine, non è possibile dare una qualifica di “alta
probabilità” a delle transazioni future solo sulla base delle intenzioni del management: è necessario
supportare l’analisi con fatti e circostanze verificabili in modo oggettivo.
Il principio fornisce un elenco degli elementi che è necessario prendere in considerazione ai fini della
definizione del requisito di alta probabilità17. Questi sono:
•
la frequenza di transazioni simili nel passato;
•
le capacità finanziarie ed operative dell’entità nel portare a termine la transazione;
•
i piani strategici industriali (la transazione attesa deve essere in linea con le dimensioni dell’entità
e con le sue prospettive di sviluppo);
•
l’attinenza della transazione con l’attività tipica dell’entità;
•
la probabilità che diverse operazioni con caratteristiche differenti tra loro possano essere
intraprese per raggiungere lo stesso obiettivo;
•
l’attuale presenza di una sostanziale destinazione di risorse allo scopo in esame.
Tre elementi condizionano l’entità e la forza delle “prove” necessarie al fine della dimostrazione dell’
“alta probabilità” di una transazione futura:
•
l’orizzonte temporale della transazione futura. A parità di altre condizioni, più lontana nel tempo
si prevede essere la transazione futura, meno certa è l’evenienza che questa si verificherà
effettivamente e quindi più difficilmente dimostrabile è il requisito di “alta probabilità”. In questi
14
Se le operazioni solo “prospettate” rispettano i requisiti necessari per essere qualificate secondo lo IAS 39 come “forecast transaction”, anche i flussi futuri da
queste generati potranno essere a loro volta inclusi nella medesima definizione e, conseguentemente, designabili come poste coperte.
15
IAS 39 § 88
16
IAS 39 IG F.3.7
17
IAS 39 IG F.3.7
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
564
•
•
casi saranno necessarie prove dell’“alta probabilità” che siano molto più consistenti (saranno,
quindi, necessarie, ad esempio, forme contrattuali a supporto della transazione futura; il
principio18 evidenzia come i flussi di interessi a venti anni derivanti da uno strumento di debito
con questa scadenza sono “altamente probabili” in quanto supportati da un contratto che obbliga
alla corresponsione di detti flussi);
la quantità/il valore delle transazioni future rispetto alle transazioni effettive della stessa natura. A
parità di altre condizioni, maggiore è il valore delle transazioni future rispetto alle attuali, minore
è la probabilità che queste si realizzeranno. Saranno, quindi, necessarie prove maggiormente
consistenti a supporto della dimostrazione di “alta probabilità”;
la storia delle designazioni passate. Se storicamente si è verificato il fatto che le designazioni di
coperture di transazioni future si sono risolte col venir meno della transazione stessa, questo è un
segnale della scarsa capacità della società di valutare in modo attendibile come “altamente
probabile” le transazioni future.
Come evidenziato nell’Implementation guidance19 dello IAS 39, non è necessario che la società sia in
grado di predire con esattezza la data in cui si verificherà la transazione futura. È, però, richiesto che
sia ben identificato e, quindi, anche documentato il periodo in cui la transazione è attesa.
Nel rispetto di quanto sopra riportato, il Comitato ALM ha inoltre fissato un limite al valore massimo
delle forecast transaction.
L’importo delle forecast transaction non potrà superare il valore complessivo ipotizzato delle future
emissioni obbligazionarie a tasso variabile (definito come differenza fra i volumi previsti come
giacenze per ogni anno e l’ammontare delle obbligazioni già emesse).
Per una corretta individuazione dei flussi in scadenza, oltre all’inerziale delle operazioni già
effettuate, vengono anche valorizzati gli importi delle operazioni effettuate negli anni di
previsione/proiezione; per convenzione la durata di queste emissioni viene ipotizzata a 2 e 3 anni.
E’ inoltre stabilita una percentuale decrescente con il trascorrere del tempo, al fine di esprimere un
minore livello di probabilità delle forecast tanto più sono lontane nel tempo.
Sulla base della policy sopra descritta, sono state individuate forecast transaction che manifesteranno i
loro flussi di cassa entro il 2019.
D. Attività di copertura di investimenti esteri
Non applicabile.
Informazioni di natura quantitativa
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie
La presente tavola non è stata redatta poiché viene di seguito fornita l’analisi di sensitività al rischio
tasso di interesse basata sui modelli interni.
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di tasso di
interesse, limitatamente al portafoglio bancario. In particolare, la tabella sotto riportata, mostra i dati
relativi all’impatto sul margine di interesse (shift sensitivity analysis), su un orizzonte temporale di 12
mesi, nell’ipotesi di una variazione parallela dei tassi di interesse di +/- 100 punti base. La misura è
basata sulle posizioni a fine anno, senza includere dunque ipotesi su futuri cambiamenti della
composizione di attività e passività.
Per quanto riguarda le poste a vista, il dato include le risultanze del modello di stima descritto sopra,
basato sulle serie storiche interne dei comportamenti della clientela.
18
19
IAS 39 IG F.3.7
IAS39 IG F.3.11
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
565
Ipotesi di shift parallelo (dati mln di €)
Shock -100 b.p.
Shock +100 b.p.
-15,2
+16,8
Dati al 31.12.09
Per il rischio di tasso del portafoglio bancario sono inoltre previste le medesime analisi di VaR e stress
test descritte nel paragrafo sul portafoglio di Negoziazione, a cui si rimanda per la descrizione della
metodologia. Nelle figure sottostanti è riportato l’andamento del VaR del banking book Credem
nell’arco del 2009 e l’analisi di backtesting.
Figura 5. Andamento Interest Rate VaR Credem – banking book (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln
di €.
Interest Rate VaR
160.0
VaR
140.0
Media
120.0
100.0
80.0
60.0
40.0
20.0
0.0
Figura 6. Backtesting: banking book Credem. Dati in €.
10,000,000
P&L BB Credem
VaR weekly
5,000,000
0
-5,000,000
-10,000,000
-15,000,000
-20,000,000
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
566
29/12/2009
17/12/2009
03/12/2009
19/11/2009
05/11/2009
22/10/2009
01/10/2009
17/09/2009
03/09/2009
20/08/2009
06/08/2009
23/07/2009
09/07/2009
25/06/2009
11/06/2009
28/05/2009
14/05/2009
30/04/2009
16/04/2009
02/04/2009
19/03/2009
05/03/2009
19/02/2009
05/02/2009
-25,000,000
Rischio di prezzo
Nell’ambito del portafoglio bancario, il rischio di prezzo è legato essenzialmente alla presenza di
partecipazioni e titoli di capitale all’interno del portafoglio “disponibili per la vendita”. Con
riferimento alle partecipazioni quotate in mercati regolamentati, il rischio viene monitorato
giornalmente attraverso il calcolo del Value at Risk.
Nel corso del 2008 Credem ha inoltre effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS Invest. ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed
Securities con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale rilevante
di cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di origination
statunitense.
B. Attività di copertura del rischio di prezzo
La Banca non ha posto in essere operazioni di copertura.
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
L’attività svolta sui mercati dei cambi prevede l’assunzione di posizioni gestite e controllate tramite
massimali di posizione, sia lorda sia netta, e massimali di concentrazione per divisa.
Il rischio di mercato currency viene calcolato con la stessa frequenza e metodologia indicata per il
rischio tasso ed equity.
B.Attività di copertura del rischio di cambio
Sono in essere operazioni di copertura di “Fair value hedge” di contratti outright in YEN, stipulati a
fronte delle emissioni di certificati di deposito nella medesima divisa.
Si sostanzia in questo modo una copertura puntuale del rischio di cambio relativo alla divisa YEN
dell’emissione dei certificati di deposito.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
567
Informazioni di natura quantitativa
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati
Valute
Voci
Dollari USA
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
- Altri
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
74.477
317
37.516
36.644
1.858
172.933
55.488
117.445
1.410
484.682
7.527
7.527
284.900
184.728
76.335
174.343
2.164
Sterline
21.689
535
18.530
2.624
1.012
19.778
2.651
17.127
14
16.772
7.035
9.737
22.701
19.803
196
Yen
8.148
29
216
7.903
207
1.381.464
3.550
3.189
1.374.725
82
1.421.951
1.398.259
23.692
8.355
1.381.478
1.444
Dollari canadesi Franchi svizzeri
381
381
210
575
196
379
25
50
50
591
611
30
Altre valute
30.198
15.581
14.617
720
6.960
4.571
2.389
36
28.928
2.577
26.351
30.918
7.042
102
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi del rischio di cambio
nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi,
massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio currency relativi agli esercizi
2007, 2008 e 2009.
Tabella 4. Dati di Currency VaR
Credem
VaR - medio
min
max
2009
2008
2007
0.1
0.1
0.3
1.4
0.1
3.7
0.8
0.0
2.5
Nelle figura sottostante è riportato l’andamento di tale dato di VaR nell’arco del 2009.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
568
8.340
105
8.224
11
630
10.129
3.411
6.718
588
11.475
1.590
1.590
5.192
3.103
8.970
10.717
342
Figura 7. Andamento FX VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €.
FX VaR
0.3
VaR
Media
0.2
0.1
0.0
La tabella sottostante evidenzia il contributo medio del rischio di cambio nel corso del 2009 al VaR
complessivo non diversificato (0.2%).
Tabella 5. Contributo medio % dei fattori di rischio al VaR complessivo non diversificato
Equity Risk
FX Risk
Interest Rate Risk
28.0%
0.2%
71.8%
Credem
A livello di unità di trading, i dati di VaR weekly ex-ante vengono giornalmente confrontati con il P&L
effettivamente conseguito nella settimana successiva. In figura 3 sono riportate le risultanze grafiche di
tale analisi di backtesting: nell’arco del 2009 non si evidenziano casi di scostamento (cioè
osservazioni in cui la perdita effettiva non risulti coperta dalla misura di rischio).
Si riporta di seguito il risultato del backtesting relativo a tutti i rischi del portafoglio di trading.
Figura 8. Backtesting: Trading Credem. Dati in €.
15,000,000
P&L Trading Credem
VaR weekly
10,000,000
5,000,000
0
-5,000,000
-10,000,000
-15,000,000
-20,000,000
29/12/2009
17/12/2009
03/12/2009
19/11/2009
05/11/2009
22/10/2009
01/10/2009
17/09/2009
03/09/2009
20/08/2009
06/08/2009
23/07/2009
09/07/2009
25/06/2009
11/06/2009
28/05/2009
14/05/2009
30/04/2009
16/04/2009
02/04/2009
19/03/2009
05/03/2009
19/02/2009
05/02/2009
-25,000,000
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
569
2.4 Gli strumenti derivati
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
Totale 31/12/2009
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Over the counter
1. Titoli di debito e tassi di interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
Totale 31/12/2008
Controparti
centrali
Over the counter
Controparti
centrali
21.901.791
28.700
25.835.022
1.071.062
-
987.787
141.526
-
20.701.542
-
24.039.639
-
129.187
-
799.946
137.626
d) Futures
-
28.700
-
3.900
e) Altri
-
-
7.650
-
730.356
694
388.066
-
730.356
-
388.066
-
-
-
-
-
c) Forward
-
694
-
-
d) Futures
-
-
-
-
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
592.281
-
1.179.414
-
a) Opzioni
58.635
-
291.290
-
92
-
11.717
-
b) Swap
c) Forward
533.554
-
876.407
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
572.848
-
Totale
23.224.428
29.394
27.975.350
141.526
Valori medi
23.856.727
256.875
32.039.868
155.414
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
570
A2. Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 Di copertura
Totale 31/12/2009
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Over the counter
1. Titoli di debito e tassi di interesse
Totale 31/12/2008
Controparti
centrali
Over the counter
Controparti
centrali
4.845.453
-
4.685.642
-
-
-
448.048
-
4.845.453
-
4.237.594
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
1
-
253.370
-
a) Opzioni
1
-
253.370
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
1.363.228
-
2.285.707
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
1.363.228
-
2.285.707
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
b) Swap
2. Titoli di capitale e indici azionari
3. Valute e oro
c) Forward
4. Merci
5. Altri sottostanti
-
-
24.639
-
Totale
6.208.682
-
7.249.358
-
Valori medi
5.145.909
-
5.763.119
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
571
A.2.2 Altri derivati
Totale 31/12/2009
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Over the counter
1. Titoli di debito e tassi di interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
Totale 31/12/2008
Controparti
centrali
Over the counter
Controparti
centrali
544.422
-
-
-
88.193
-
-
-
456.229
-
-
-
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
284.106
-
371.953
-
284.106
-
371.953
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
48.333
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
48.333
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
24.639
-
Totale
876.861
-
396.592
-
Valori medi
1.104.742
-
560.948
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
572
A. 3 Derivati finanziari: fair value positivo - ripartizione per prodotti
Fair value positivo
Totale 31/12/2009
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Over the counter
A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza
Totale 31/12/2008
Controparti
centrali
Over the counter
Controparti
centrali
216.582
-
526.958
-
13.280
-
22.027
-
194.855
-
372.784
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
8.445
-
132.137
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
2
-
10
-
15.417
-
274.479
-
1
-
-
-
11.681
-
1.118
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
3.735
-
273.361
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
22.501
-
36.651
-
1.342
-
3.669
-
21.159
-
20.486
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
12.496
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
254.500
-
838.088
-
a) Opzioni
b) Interest rate swap
e) Forward
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
e) Forward
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
573
A.4 Derivati finanziari: fair value negativo - ripartizione per prodotti
Fair value negativo
Totale 31/12/2009
Attività sottostanti/Tipologie derivati
Over the counter
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Totale 31/12/2008
Controparti
centrali
Over the counter
Controparti
centrali
222.570
-
317.369
-
13.280
-
22.109
-
203.983
-
267.079
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
5.307
-
26.974
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
1.207
-
162.753
-
124.627
-
-
-
-
-
135.819
-
109.026
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
26.934
-
15.601
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
8.660
-
23.933
-
462
-
3.059
-
7.980
-
17.771
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
218
-
3.103
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
393.983
-
465.929
-
a) Opzioni
b) Interest rate swap
e) Forward
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
e) Forward
C. Portafoglio bancario - altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
e) Forward
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
574
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri enti pubblici
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche Centrali
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi
positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi
d'interesse
- valore nozionale
-
-
19.930.252
929.963
151.775
881.490
- fair value positivo
-
-
156.698
26.298
45
17.456
37
- fair value negativo
-
-
204.038
307
1.303
4.053
102
- esposizione futura
-
-
59.770
1.774
543
1.803
1
8.310
2) Titoli di capitale e indici
azionari
- valore nozionale
-
-
564.440
23.905
130.842
11.863
-
- fair value positivo
-
-
6.689
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
3.899
1.248
1
1.540
-
- esposizione futura
-
-
31.136
-
-
-
30.407
3) Valute e oro
- valore nozionale
-
-
131.939
191.928
-
238.007
- fair value positivo
-
-
793
5.669
-
2.776
121
- fair value negativo
-
-
2.308
188
-
3.163
419
- esposizione futura
-
-
794
1.446
-
2.264
287
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
575
Altri soggetti
Imprese non finanziarie
Società di assicurazione
Società finanziarie
Banche
Altri enti pubblici
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi e Banche Centrali
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi
e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi
d'interesse
- valore nozionale
-
-
5.301.682
-
88.193
-
-
- fair value positivo
-
-
32.840
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
143.798
-
462
-
-
- esposizione futura
-
-
47.089
-
-
-
-
106.653
2) Titoli di capitale e indici
azionari
- valore nozionale
-
-
177.453
1
-
-
- fair value positivo
-
-
1.342
1
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
13.609
-
-
-
-
- valore nozionale
-
179
9.337
132.297
-
67.755
1.201.993
- fair value positivo
-
-
-
-
-
213
3.521
- fair value negativo
-
2
-
1.039
-
1.296
24.814
- esposizione futura
-
2
-
1.320
-
589
11.732
3) Valute e oro
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B. Portafoglio bancario
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
B.4 Derivati finanziari su altri valori
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
576
Fino a 1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre 5 anni
Totale
11.071.834
113.980
581.128
-
9.510.621
431.605
11.153
-
1.319.335
185.465
-
21.901.790
731.050
592.281
-
244.709
90.852
1.411.298
13.513.801
20.800.365
2.410.934
178.204
263
12.542.780
10.434.023
2.734.232
15.051
4.254.083
4.386.916
5.389.875
284.107
1.411.561
30.310.664
35.621.304
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi
Portafoglio di negoziazione ai fini
di vigilanza
Portafoglio bancario
Categorie di operazioni
su un singolo
soggetto
su più soggetti
(basket)
su un singolo
soggetto
su più soggetti
(basket)
1. Acquisti di protezione
a) Credit default products
69.500
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
TOTALE 31/12/2009
69.500
-
-
-
VALORI MEDI
69.500
-
-
-
TOTALE 31/12/2008
575.719
-
262.269
-
2. Vendite di protezione
a) Credit default products
52.500
-
-
-
b) Credit spread products
-
-
-
-
c) Total return swap
-
-
-
-
d) Altri
-
-
-
-
TOTALE 31/12/2009
52.500
-
-
-
VALORI MEDI
52.500
-
-
-
TOTALE 31/12/2008
488.644
-
-
B.2 Derivati creditizi: fair value positivo - composizione per prodotti
Fair value positivo
Portafogli/Tipologie derivati
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
Totale
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
-
-
a) Credit default products
-
-
b) Credit spread products
-
-
c) Total return swap
-
-
d) Altri
-
-
-
1.457
a) Credit default products
-
-
b) Credit spread products
-
-
c) Total return swap
-
1.457
B. Portafoglio bancario
d) Altri
Totale
-
-
-
1.457
B.6 Vita residua dei contratti derivati su crediti: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Fino a 1 anno
Oltre 5 anni
Totale
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
-
-
-
-
A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non
qualificata"
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Portafoglio bancario
-
-
-
-
B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata"
B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non
qualificata"
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31/12/2009
-
-
-
-
Totale 31/12/2008
262.269
-
-
262.269
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
577
Sezione 3 - Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità può essere suddiviso fra:
•
gestione della liquidità di breve termine: il cui obiettivo è quello di garantire che i flussi di liquidità
in uscita siano fronteggiabili attraverso i flussi di liquidità in entrata nell’ottica di sostenere la
normale continuità operativa dell’attività bancaria;
•
gestione della liquidità strutturale: il cui obiettivo è quello di mantenere un equilibrio tra passività
complessive e attività a medio-lungo termine finalizzato a garantire un adeguato livello di liquidità in
ottica di medio lungo periodo.
Credem ha adottato una liquidity policy, approvata dal Consiglio di Amministrazione, che individua dei
limiti per una prudente gestione del rischio di liquidità.
Su base giornaliera, mediante un modello di liquidity gap, viene esposta l’evoluzione temporale dei flussi
di cassa per consentire l’attivazione di operazioni finalizzate a determinare un equilibrio fra entrate ed
uscite di cassa.
Le regole di “Liquidity Management” adottate prevedono un ratio minimo di liquidità da rispettarsi sulle
scadenze di breve termine ed altri indicatori per monitorare quotidianamente la posizione complessiva;
tali ratio variano in funzione della specifica situazione di mercato che è monitorata mediante un sistema
di “warning signals”. Sono anche previste attività di liquidity contingency al verificarsi di eventi specifici
o sistemici.
Periodicamente sono inoltre analizzate, in sede di Comitato ALM, le condizioni di equilibrio finanziario
per orientare le decisioni circa le strategie di funding. Sempre in sede di Comitato sono analizzati
interventi straordinari eventualmente richiesti per le contingenti situazioni di mercato.
L’attività di gestione della liquidità e breve e del funding strutturale è svolta dalla Business Unit Finanza
che complessivamente:
•
gestisce i flussi di liquidità infragruppo rivenienti dai fabbisogni/surplus di liquidità netti delle Società
del Gruppo;
•
coordina ed effettua la raccolta sul mercato interbancario al fine di mantenere condizioni adeguate
di liquidità per il Gruppo;
•
determina periodicamente gli interventi finanziari utili per conseguire gli equilibri nel medio e lungo
termine, la sostenibilità della crescita e la maggior efficienza della provvista.
Questa impostazione ha consentito, anche nel corso del 2009, di supportare adeguatamente i fabbisogni
finanziari ed è finalizzata a:
•
ridurre i fabbisogni complessivi di finanziamento da parte di controparti esterne al Gruppo;
•
ottimizzare l’accesso ai mercati e conseguentemente minimizzare i costi complessivi di raccolta
esterna.
Nel mese di novembre è stato rinnovato il Programma di emissioni “Euro Medium Term Note” con una
validità di 12 mesi; l’importo massimo complessivo delle emissioni consentite dal Programma è stato
confermato a 7.000 ml di euro. Nel corso del 2009 non sono state effettuate emissioni sotto questo
Programma.
Operazioni di autocartolarizzazione poste in essere da Credem
Nel corso dell’esercizio 2008 la banca ha perfezionato un’operazione di cartolarizzazione, relativa a
mutui fondiari residenziali in bonis, erogati alla propria clientela e selezionati sulla base di criteri
predefiniti in modo tale da costituire un “blocco” ai sensi e per gli effetti della legge sulla
Cartolarizzazione, ad un prezzo di cessione pari ad Euro 922.211.352.
I crediti sono stati acquistati pro soluto, ossia senza garanzia di solvenza dei debitori o dei loro eventuali
garanti, dalla società Alicante Finance Srl, una “società veicolo” appositamente costituita con oggetto
esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione ai sensi della Legge n. 130 del 30
aprile 1999.
L’acquirente ha concesso a Credem l’opzione di riacquisto di singoli crediti o tutto il portafoglio crediti in
essere in blocco e pro soluto, a determinate condizioni.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
578
La società veicolo ha finanziato l’operazione attraverso l’emissione di titoli obbligazionari “asset backed”:
• nominali Euro 860.000.000 (titoli senior con rating AAA), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso in
linea capitale di tipo pass through. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari su base semestrale a tasso
variabile indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi incrementato di uno spread di 0,60% su base annua;
• nominali Euro 62.211.352 (titoli junior), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso subordinato
all’integrale rimborso dei titoli senior. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari al tasso del 2,5%
annuo. I detentori dei Titoli Junior avranno diritto di ricevere a ciascuna data di pagamento e in base
all’ordine di priorità dei pagamenti ed ai fondi disponibili, anche un premio determinato in via residuale
dopo che sono stati corrisposti tutti gli altri importi da corrispondersi in priorità.
La società veicolo ha stipulato un contratto di copertura di tipo back to back al fine di coprirsi dal rischio
di tasso di interesse connesso all’emissione di titoli.
L’agenzia incaricata dell’attribuzione del rating ai titoli senior è stata Standard & Poor’s.
Entrambe le tranches sono state interamente sottoscritte da Credem, che prevede di utilizzare la tranche
“senior” per operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea ovvero con altro soggetto
istituzionale. I Titoli Senior sono quotati alla Borsa del Lussemburgo.
L’operazione, non rivolta al mercato, è finalizzata a costituire una riserva di liquidità (avendo a
disposizione titoli “eligible”) e rientra fra le complessive attività di liquidity management poste in essere
da Credem.
Trattandosi di una cessione che non trasferisce a terzi soggetti rispetto alla Banca “originator” il rischio
sostanziale dei crediti sottostanti, in base alle norme dettate dallo IAS 39 in materia di “derecognition”
(cancellazione contabile), i crediti oggetto della cartolarizzazione rimangono iscritti nell’attivo del
bilancio di Credem.
Credem ha inoltre stipulato con Alicante Finance un contratto di Servicing, in forza del quale svolgerà per
conto della società veicolo tutte le attività connesse alla gestione dei creduti ceduti. Conseguentemente,
continueranno a far capo sostanzialmente a Credem le attività di amministrazione, gestione, incasso e
recupero dei crediti, e quant’altro necessario ed opportuno per la miglior gestione dell’operatività.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
579
Informazioni di natura quantitativa
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
201
20
288
15.058
308
1.625.688
1.150
-
26
110
-
49
32.640
130.993
2.271.578
301.400
241.758
8
121.820
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
- Clientela
312.279
120.044
433.244
21.988
468.170
1.126
898
4.040
1.089
-
4.413.434
1.003.772
221.391
227.406
446.298
148.464
361.483
1.584.337
7.094.912
619
283.909
144.603
197.918
192.227
229.769
119.124
3.018
-
-
-
9.962.596
7.569
312.668
30.514
60.297
45.653
15.364
-
-
-
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
- Clientela
B.2 Titoli di debito
9.853
3.672
16.398
11.683
395.340
124.977
3.219.331
2.412.695
43.927
-
B.3 Altre passività
50.420
1.189.256
123.645
124.645
49.896
4.835
1
19.788
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
43.901
100.727
31.115
9.935
21.809
3.208
44.121
71.516
5.122
-
34.106
40.570
186.217
308.378
747.109
382.008
65.500
50.107
4.970
-
200.320
-
-
-
-
-
-
11.681
-
-
210.136
-
-
1.029
475
903
3.310
14.774
115.328
-
-
1.067.577
10.000
-
-
-
-
-
-
-
1.065.127
-
10.000
-
-
2.450
-
-
-
-
-
7.301
-
-
-
122.794
52.686
7.183
45.415
69.251
184.631
-
-
-
120.000
-
-
-
-
-
5.393
2.802
47
13
46.082
474
6.064
334.421
27.935
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
580
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Dollaro USA
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
174
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
40
82
15
5
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
- Clientela
569
19.510
13.964
-
3.473
-
-
-
-
-
1.916
1.817
1.812
7.181
15.808
5.425
1.936
571
-
-
6.096
25.338
19.785
1.388
2.156
695
-
-
-
-
105.575
56
3.138
3.055
300
553
1.017
278
-
-
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
29
-
-
-
3.473
-
-
-
-
-
-
10.929
130.123
25.171
55.860
26.254
28.973
7
6
-
-
50.329
25.304
10.100
28.303
35.046
39.239
3.936
11
-
48
-
-
-
-
-
-
-
-
-
46
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.082
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.082
-
-
-
-
-
-
-
30
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
30
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
581
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Yen
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
29
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
216
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
865
567
454
2.850
1.001
1.164
833
-
-
-
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
170
3.379
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
3.189
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
3.929
36.202
54.872
271.578
644.241
336.462
27.441
-
-
-
B.3 Altre passività
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
-
41.122
56.200
271.830
652.501
347.110
29.412
263
207
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
-
9.989
976
242
11.413
864
-
-
180
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
582
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:Sterlina
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
32
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
373
-
-
162
-
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18.530
-
-
-
-
-
-
-
-
-
55
64
23
49
1.591
842
-
-
-
-
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
2.627
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
16.529
-
-
-
486
113
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
24
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
-
336
388
501
2.845
1.164
1.797
1
-
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
-
200
518
791
1.006
2.837
4.332
47
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
18.016
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18.016
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
583
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Dollaro canadese
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
381
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
196
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
379
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Clientela
-
50
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
-
8
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
584
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Franco svizzero
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
314
7.314
7.954
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
2.231
1.087
2.266
2.331
-
490
-
796
825
4.592
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
1.804
2.226
-
-
270
271
-
-
-
-
- Clientela
2.389
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
775
-
690
661
-
-
452
-
-
-
8.348
3.983
878
214
-
6.142
6.786
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
585
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Altre divise
Voci/Scaglioni temporali
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 1
giorno a 7
giorni
A vista
Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
giorni a 1 mese fino a 3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
Durata
Indeterminata
Oltre 5 anni
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
A.4 Finanziamenti
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
8.224
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi
- Banche
1.308
-
1.989
113
-
-
-
-
-
-
- Clientela
6.718
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari c on scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio
di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.3 Depositi e finanziamenti da
ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare
fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
586
-
3.322
361
1.042
325
81
662
205
9
-
-
1.244
185
163
1.881
332
662
206
9
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
125
-
-
-
-
-
-
-
-
-
125
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Sezione 4 - Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
La banca ha sviluppato un sistema integrato di gestione dei rischi operativi assunti che, in attuazione
degli indirizzi strategici, consente di rafforzare la capacità delle Unità Organizzative di gestirli
consapevolmente, introducendo strumenti di rilevazione, misurazione e controllo tali da garantire
un’assunzione dei rischi consapevole e compatibile con le strategie di Governance e con le condizioni
economiche e patrimoniali, nel rispetto delle indicazioni provenienti dalle Autorità di Vigilanza”.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il regolamento “Gestione dei rischi operativi” (Regolamento
ORM) con cui definisce le politiche di gestione del rischio operativo a livello di Gruppo definendo un
sistema comune e coordinato caratterizzato da regole condivise per l’allocazione di compiti e
responsabilità.
Il regolamento definisce come rischio operativo “il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o
dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale
tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità
dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio
legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.”
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, ai fini della determinazione del
requisito patrimoniale, l’utilizzo combinato del metodo TSA e del metodo BIA, consentito a condizione
che le società incluse nel metodo TSA superino il 90% del margine di intermediazione consolidato medio
degli ultimi 3 anni.
Le società per le quali si è adottato il metodo TSA sono Credito Emiliano, Credemleasing, Abaxbank,
Euromobiliare Asset Management Sgr, Banca Euromobiliare; tale aggregato supera la soglia richiesta dalla
normativa. Per le restanti società appartenenti al Gruppo Bancario è previsto l’utilizzo del metodo BIA.
La Capogruppo verifica con cadenza annuale il rispetto della soglia, eventualmente ampliando il numero
delle società da includere nel perimetro TSA.
Non sono intervenute variazioni significative rispetto all’esercizio precedente in relazione al modello di
gestione dei rischi operativi che di seguito viene rappresentato sinteticamente: l’Organo con funzioni di
supervisione strategica di Gruppo è identificato nel Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano
SpA, Capogruppo del Gruppo Bancario Credito Emiliano – CREDEM. L’azione viene esercitata con il
supporto consuntivo del Comitato Rischi di Gruppo (Comitato di Governance, privo di deleghe, istituito
con la finalità di svolgere un ruolo istruttorio).
A livello di Gruppo sono stati individuati più organi con funzioni di gestione, coincidenti con i Consigli di
Amministrazione delle singole controllate, che hanno adottato il Regolamento ORM traducendo il
relativo “schema” nella specifica realtà aziendale ed individuando concretamente le funzioni “locali”
richieste per il buon esito del processo.
L’Organo con funzioni di controllo è identificato nel Collegio Sindacale, coerentemente con la disciplina
vigente relativa agli enti che adottano un modello “tradizionale” di governance societaria. Più in
particolare, il Collegio della Capogruppo è responsabile di vigilare sull’osservanza delle norme di legge,
regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi e
contabili del Gruppo anche tramite il coordinamento con gli omologhi organi collegiali presenti nelle
controllate.
Nell’espletamento delle proprie attività tale organo viene supportato dal Servizio Auditing di Gruppo
(AUDIT).
Il Regolamento ORM istituisce, inoltre, specifici flussi informativi verso l’organo di controllo delle società
interessate dal modello TSA (a livello individuale e consolidato, secondo le rispettive competenze),
includendovi in particolare gli esiti del processo di autovalutazione.
Per le società che adottano la metodologia BIA, considerate le rispettive caratteristiche operative, il
sistema di gestione dei rischi operativi si sostanzia nel processo di gestione oneri e proventi straordinari
definito.
La responsabilità in ordine all’attività di autovalutazione del processo è assegnata all’Ufficio GRM di
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
587
Credembanca che, allo scopo, opera tramite il reparto Validazione Modelli Interni (GRM VAL): con
frequenza almeno annuale GRMVAL redige una relazione che dettaglia le modalità delle verifiche
condotte e le valutazioni di idoneità.
La funzione di revisione interna è affidata al Servizio Auditing di Gruppo (AUDIT) da parte di ciascuna
delle società del Gruppo; in tale ambito, AUDIT procede anche alle verifiche periodiche del sistema di
gestione dei rischi operativi e del processo di auto valutazione.
Il sistema di gestione dei rischi operativi è definito come l’insieme strutturato dei processi funzioni e
risorse per l’identificazione, la valutazione e il controllo dei rischi operativi ed è articolato nei seguenti
sottoprocessi:
•
Identificazione;
•
Misurazione;
•
Reporting;
•
Mitigazione.
Il processo di “Identificazione” è composto dalle seguenti procedure:
•
Loss Data Collection: consiste nella raccolta dei dati di perdita operativa interna con il
coinvolgimento diretto di tutte le unità di business. In tale ambito, gli eventi di perdita operativa
sono classificati per Business Line (Corporate Finance, Trading & Sales, Retail Banking,
Commercial Banking, Payment and Settlement, Retail Brokerage, Asset Management) ed Event
Type (frodi interne, frodi esterne, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei
sistemi, inadempienze contrattuali o catastrofi naturali);
•
Risk Self Assessment: consiste nella raccolta, attraverso questionario, di stime soggettive espresse
dai risk owner con riferimento agli eventi di natura operativa potenzialmente rilevanti per le
proprie unità di business;
•
Data Pooling/Comunicazione verso enti esterni: consiste nella partecipazione ad iniziative
consortili esterne e nella gestione delle relative interrelazioni (ad es. consorzio DIPO) ed alla
comunicazione dei dati di perdita operativa raccolti agli Organi di Vigilanza.
Il processo di “Misurazione” è rappresentato dalla quantificazione del Capitale a Rischio (CaR) mediante
stime soggettive. Le metodologie di misurazione delle perdite attese e inattese sono finalizzate ad
un’attività di controllo ed individuazione di situazioni potenzialmente critiche e si basano sulla
esecuzione di questionari (RSA) che per ogni tipologia di evento richiedono ai responsabili delle unità
organizzative (UO) che possono generare/gestire i rischi operativi, una stima soggettiva di alcuni fattori di
rischio:
•
stima soggettiva di “frequenza media”, numero medio atteso di eventi nell’arco temporale di
riferimento;
•
stima soggettiva di “impatto medio” atteso per singolo evento;
•
stima soggettiva di “impatto peggiore”, qualora l’evento si manifesti nel peggior modo possibile.
L’analisi è svolta su più livelli: unità organizzativa, business units, società e gruppo consolidato. Per ogni
livello sono prodotti: un valore di perdita attesa, un valore di perdita inattesa ed una valutazione di classe
di rischio (“rating”) utile a definire l’eventuale necessità di interventi di mitigazione.
Il processo di “Reporting” è rappresentato dalla produzione di reportistica, sintetica ed analitica,
distribuita sia al top management che alle singole unità di business.
Il processo di “Mitigazione” è composto dalle seguenti procedure:
•
Analisi gestionale: consiste nell’analisi delle criticità emerse e delle diverse possibili soluzioni a
disposizione nell’ambito delle tradizionali modalità alternative di gestione del rischio
(ritenzione, trasferimento, mitigazione), in ottica costi-benefici;
•
Gestione dell’attività di mitigazione: consiste nella scelta, pianificazione, avvio delle attività,
implementazione e completamento degli interventi di mitigazione messi in atto e successivo
controllo dell’avanzamento e dell’efficacia degli interventi di mitigazione del rischio attuati;
•
Gestione delle forme di trasferimento: consiste nella individuazione, valutazione, scelta e
gestione delle diverse forme di trasferimento del rischio.
La banca intende approfondire le metriche avanzate per la stima dei rischi operativi, per addivenire ad
una propria stima gestionale del capitale assorbito (capitale interno).
È prevista una valutazione in merito all’ipotesi di introdurre metodi di integrazione tra le stime svolte sui
dati di perdita storici e quelle svolte sulle stime soggettive.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
588
La classificazione delle attività nelle linee di business regolamentari è declinata nelle fasi di:
•
mappatura dati;
•
determinazione requisito patrimoniale individuale;
•
determinazione requisito patrimoniale consolidato.
La mappatura dei dati si delinea a livello individuale attraverso il collocamento di ciascuno dei centri
gestionali nella business line regolamentare di pertinenza seguendo i principi sanciti dalla Circolare;
segue quindi l’individuazione delle fonti dati che riportano i dati reddituali di tali centri e gli eventuali
criteri di ripartizione (in presenza delle c.d. “attività multiple”).
In applicazione della mappatura definita, ciascuna società procede alla determinazione dei valori per
centro, alla collocazione sulle business line previste e alla determinazione del requisito individuale.
Le attività definite per la determinazione del requisito patrimoniale consolidato prevedono
l’identificazione dell’”Indicatore Rilevante” individuale e la componente riconducibile a ciascuna società
del Gruppo per business line regolamentare (da determinarsi in coerenza con i criteri sanciti nella
mappatura utilizzata a fini individuali).
Per le società che utilizzano il metodo BIA è prevista l’individuazione del dettaglio del margine di
intermediazione con evidenza della componente infragruppo suddivisa per società.
Il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, calcolato sul margine d’intermediazione del triennio
2007-2009, è pari a 98,6 milioni di euro.
RISCHI LEGALI
La Banca, nel normale svolgimento della propria attività d’impresa, è parte di diversi procedimenti
giudiziari dai quali potrebbero anche derivare obblighi di natura risarcitoria e/o restitutoria, con
conseguente possibile esborso di risorse economiche (c.d. rischio legale).
Tutte le controversie in essere sono state debitamente analizzate dalla Banca e, alla luce di tale analisi,
nonché delle indicazioni anche provenienti dai Legali Fiduciari, sono stati effettuati, ove ritenuto
necessario, accantonamenti a bilancio nella misura idonea ed appropriata alle singole circostanze.
Più in particolare, la Banca ha costituito un fondo rischi ed oneri diversi, pari ad Euro 29 milioni al 31
dicembre 2009, a presidio delle potenziali passività che potrebbero scaturire dalle cause pendenti.
La maggior parte di tali controversie sono riconducibili alle principali attività della Banca e riguardano, in
particolare, le aree del credito, dei servizi di investimento e dell’anatocismo.
Di rilevanza minore sono le controversie relative all’ambito immobiliare, amministrativo, all’operatività
posta in essere dai promotori finanziari, nonché al contenzioso lavoristico e a quello fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di verifiche tra le banche, a livello nazionale, volte ad
individuare operazioni di finanza aziendale che hanno generato crediti per imposte pagate all’estero.
Vengono sostanzialmente contestate asimmetrie impositive tra diverse giurisdizioni fiscali che hanno
determinato danni per le casse dell’Erario, a fronte di sostanziale neutralità per l’altro paese interessato.
Le operazioni oggetto di verifica (mediante processi verbali di constatazione notificati nel 2009)
riguardano il periodo 2004-2007 ed hanno interessato operazioni:
• su titoli di stato brasiliani, coperti da rischio cambio/tasso/paese;
• di arbitraggio su azioni inglesi quotate.
La contestazione relativa agli investimenti su titoli di stato brasiliani è basata su una nuova
interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in materia di “abuso di diritto”; la contestazione relativa agli
arbitraggi su azioni inglesi quotate è invece basata sull’istituto dell’elusione.
Ai processi verbali hanno fatto seguito le notifiche degli avvisi di accertamento sul solo esercizio 2004,
che ne hanno ricalcato il contenuto.
Coobbligata solidalmente con Credembanca è Credito Emiliano Holding S.p.A. in qualità di società
consolidante fiscale.
Avverso gli avvisi di accertamento si è provveduto ad instaurare ricorso nei termini, presso le competenti
commissioni tributarie, previo conferimento di incarico per la difesa a primario studio legale.
Dal momento che le operazioni contestate avevano un utile ante imposte positivo e che le stesse avevano
altresì “valide ragioni economiche” a giustificazione dell’investimento, anche senza tenere conto del
beneficio fiscale, si ritiene che non sussistano elementi per stimare come probabile la relativa passività;
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
589
conseguentemente sono state accantonate solo le relative spese legali.
Contenzioso in materia di anatocismo
In linea con gli ultimi anni il numero complessivo delle cause pendenti si mantiene consistente, alla luce,
soprattutto, dell’attuale orientamento della Corte di Cassazione che, mutando rispetto ai precedenti
pronunciamenti, ha ritenuto non più legittima la capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori sui
conti correnti bancari per il periodo anteriore al 2000.
Tutte le cause in materia sono oggetto di costante monitoraggio e i rischi che ne derivano, ove opportuno,
sono fronteggiati da appositi accantonamenti al Fondo rischi ed oneri diversi.
Contenzioso in materia di bond in default
Quanto alle contestazioni aventi ad oggetto bond in default -a mero titolo esemplificativo ci si riferisce ai
bond Argentina, Cirio, Parmalat, Giacomelli, Cerruti e La Veggia- la policy adottata dalla Banca in materia
è quella di procedere ad una valutazione delle singole posizioni caso per caso, prestando particolare
attenzione al dato documentale e al profilo dell’adeguatezza degli investimenti contestati rispetto alla
posizione del singolo investitore.
Per effetto di detta analisi, ove ritenuto opportuno, vengono pertanto di volta in volta disposti gli
accantonamenti ritenuti congrui in relazione alle specifiche circostanze della fattispecie in esame.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
590
PARTE F
INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO
Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresa
A. Informazioni di natura qualitativa
La Banca ritiene prioritario valutare la propria struttura patrimoniale.
Le analisi sono svolte periodicamente all’interno dei Comitati di Governance. In particolare, all’interno
del Comitato Rischi di Gruppo, almeno trimestralmente, viene analizzata la struttura del Patrimonio in
termini di assorbimento del capitale e margine disponibile a livello consolidato e anche di apporto allo
stesso da parte delle singole società.
Il Comitato rischi di Gruppo, nello specifico, supporta il Consiglio di amministrazione della Capogruppo
nella definizione delle strategie e delle metodologie per la gestione dei rischi (di mercato, di credito e
operativi) del Gruppo.
I membri del Comitato sono nominati dal Consiglio d’Amministrazione, scelti pariteticamente tra
componenti del Consiglio di amministrazione stesso e del Top Management.
La Segreteria del Comitato è a cura del responsabile della funzione di Global Risk Management (GRM).
Le analisi presentate in Comitato Rischi di Gruppo vengono successivamente prodotte al Consiglio
d’Amministrazione.
Periodicamente, il Comitato Rischi di Gruppo esamina l’assorbimento del capitale sia sotto il profilo della
Vigilanza (rischio di credito e rischio di mercato) sia sotto il profilo gestionale (rischio di credito,
operativo, mercato).
Sotto il profilo di Vigilanza l’assorbimento viene determinato tenendo in considerazione le attuali
“regole” di segnalazione.
Sotto il profilo gestionale l’assorbimento viene calcolato con l’utilizzo di modelli interni per il rischio di
credito e di mercato e l’utilizzo di un metodo standard “gestionale” (cfr Basilea 2) per i rischi operativi.
I rischi vengono esaminati sia complessivamente che dettagliatamente all’interno della società (analisi dei
portafogli specifici).
L’esposizione complessiva ai rischi della banca, alla data del 31 dicembre 2009, è risultata adeguata alla
dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
591
Informazioni di natura quantitativa
B1. Patrimonio dell’impresa: composizione
B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione
Voci/Valori
Importo 31/12/2009
Importo 31/12/2008
1. Capitale
332.392
332.392
2. Sovrapprezzi di emissione
283.052
283.105
3. Riserve
989.739
831.840
- di utili
987.050
829.227
296.047
280.244
b) statutaria
a) legale
-
-
c) azioni proprie
-
-
691.003
548.983
2.689
2.613
4. Strumenti di capitale
-
-
5. (Azioni Proprie)
-
-
d) altre
- altre
6. Riserve da valutazione:
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
28.461 -
15.773
-
12.862 -
6.296
- Attività materiali
-
-
- Attività immateriali
-
-
- Copertura di investimenti esteri
-
- Copertura dei flussi finanziari
-
-
50.270 -
42.329
- Differenze cambio
-
-
- Attività non correnti in via di dismissione
-
-
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -
959 -
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al
patrimonio netto
2.778
-
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
-
35.630
35.630
38.311
157.824
1.615.033
1.589.388
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Totale 31/12/2009
Attività/Valori
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
592
Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa
795 -
17.605
1.548 -
12.610
5.505 -
53
5.504 -
738
- -
1.504
Totale 31/12/2009
Totale 31/12/2008
6.300 -
19.162
7.052 -
13.348
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
1. Esistenze iniziali
-
Titoli di debito
Titoli di capitale
11.062
4.766
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti
-
-
2. Variazioni positive
7.967
686
-
-
2.1 Incrementi di fair value
5.363
1
-
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
2.604
685
-
-
-
-
-
-
2.604
685
-
-
-
-
-
-
- -
1.504
-
- -
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3. Variazioni negative
-
13.715
3.1 Riduzioni di fair value
-
12.815
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive:
da realizzo
-
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
-
1.504
-
-
-
-
-
900
-
-
-
-
-
-
-
1.504
-
16.810
5.452 -
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
593
Sezione 2 – Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
2.1. Patrimonio di vigilanza
A. Informazioni di natura qualitativa
Al 31 dicembre 2009 il patrimonio di vigilanza individuale è stato determinato in base alle disposizioni
contenute nella Circolare 155/91 della Banca d’Italia (“Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni
sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali”) così come modificata dal 12° aggiornamento
del 5 febbraio 2008.
Le principali caratteristiche contrattuali delle passività subordinate che, assieme alle riserve, rientrano nel
calcolo del patrimonio supplementare, sono di seguito riportate:
• "Credito Emiliano 22/03/2004-22/03/2010 FIX FLOATER (isin IT0003633531)” per 15.000.000 €
costituito da n. 150.000 obbligazioni del valore nominale di 100 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano due cedole semestrali prefissate pari all'1,625% semestrale lordo.
Successivamente, dal secondo al sesto anno, gli interessi saranno pagabili in rate semestrali posticipate il
22 settembre ed il 22 marzo di ogni anno.
Le cedole successive alle prime due, già prefissate, saranno indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi meno
0,50 rilevato due giorni lavorativi "Target" precedenti l'inizio del godimento di ciascuna cedola. Il tasso
Euribor a 6 mesi sarà rilevabile giornalmente sul circuito Reuters alla pagina EURIBOR01 secondo la
convenzione ACT/360.
Il prestito scade il 22/03/2010 e le obbligazioni verranno rimborsate al valore nominale.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 3.000.000 €.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004378920) per
39.457.000,00 € costituito da n. 39.457 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/09/2008 al tasso prefissato
di 5,80%.
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread
pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 30/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30.06.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso , fino a scadenza.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 39.457.000 €.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004365836) per
209.749.000,00 € costituito da n. 209.749 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 10/09/2008 al tasso prefissato
di 5,60%.
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread
pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 09/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 10.09.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 209.749.000 €.
• “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004432495) per
100.000.000,00 € costituito da n. 100.000 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna.
Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/03/2009 al tasso prefissato
di 3,819%.
Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread
pari a 80 centesimi.
Il prestito scade il 29/12/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 29.12.2010,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 100.000.000 €.
• “CREDITO EMILIANO 30/06/2009 – 30/06/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin
IT0004505266) per 99.798.000 € costituito da n. 99.798 obbligazioni del valore nominale di 1.000 €
cadauna.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
594
Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno
cedole fisse trimestrali pari al 3,20% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno
corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione.
Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a
50 centesimi.
Il prestito scade il 30/06/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30/06/2011,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 99.798.000 €.
• “CREDITO EMILIANO 26/10/2009 – 26/10/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin
IT0004541444) per 99.880.000 € costituito da n. 99.880 obbligazioni del valore nominale di 1.000 €
cadauna.
Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno
cedole fisse trimestrali pari al 3,25% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno
corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione.
Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a
50 centesimi.
Il prestito scade il 26/10/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 26/10/2011,
rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza.
L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 99.880.000 €.
B. Patrimonio di vigilanza: informazioni di natura quantitativa
31/12/2009
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio base
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi
31/12/2008
1.335.773
-
1.314.304
21.693 21.693 -
16.880
16.880
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
1.314.080
1.297.424
36.820
29.766
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D)
1.277.260
1.267.658
591.045
512.300
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare
G.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi
G.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi
-
1.974 1.974 -
2.383
2.383
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio supplementare
589.071
509.917
36.820
29.766
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H- I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
552.251
480.151
26.796
26.796
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
1.802.715
1.721.013
-
-
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
1.802.715
1.721.013
Conformemente alle disposizioni della Circolare Banca d'Italia n. 263/2006, ai fini del calcolo dei coefficienti
prudenziali, gli elementi in deduzione dal patrimonio di vigilanza sono stati portati separatamente e in egual misura a
rettifica del Tier 1 e Tier 2, mentre gli acquisti delle partecipazioni in assicurazioni, avvenuti prima del 20 luglio 2006,
continuano ad essere dedotti dal totale.
La situazione di complessiva adeguatezza è confermata altresì dall’analisi del trend del rischio (che viene
rappresentato in Comitato Rischi di Gruppo) sia sotto il profilo Vigilanza che sotto il profilo gestionale.
Gli interventi di rafforzamento patrimoniale a livello di patrimonio di base sono stati prevalentemente
conseguiti destinando a riserve una quota dell’utile del periodo (tale quota si è mediamente aggirata negli
ultimi anni attorno al 50%, ad eccezione dell’utile 2008 che è stato interamente destinato al
rafforzamento del patrimonio).
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
595
Principali componenti negative del patrimonio di base:
•
immobilizzazioni immateriali, dovute principalmente agli avviamenti formatisi soprattutto in
relazione alle acquisizioni dei rami d’azienda, al netto della fiscalità differita passiva emersa a
seguito del graduale ammortamento fiscale degli avviamenti, per 280,2 milioni di euro;
•
variazioni del proprio merito creditizio (circa 4,9 milioni di euro) relative alla “fair value
option” applicata a obbligazioni di propria emissione e al risultato negativo della valutazione
dei titoli di debito del portafoglio di attività disponibili per la vendita (16,8 milioni di euro);
•
la deduzione del 50% del valore di acquisto totalitario di Credemvita e Credemassicurazioni,
pari a circa 29,5 milioni di euro;
•
la deduzione del 50% dell’eccedenza delle perdite attese sul portafoglio Corporate, rispetto alle
rettifiche di valore complessive, per circa 6,3 milioni di euro.
Per quanto riguarda invece l’entità del patrimonio supplementare si è fatto ricorso all’emissione di nuovi
prestiti obbligazionari subordinati aventi idonee caratteristiche per poter essere conteggiati in tale
aggregato per circa 552 milioni di euro, al netto delle riduzioni da ammortamento.
Le principali variazioni negative del patrimonio supplementare hanno riguardato:
•
la deduzione del 50% del valore di acquisto totalitario di Credemvita e Credemassicurazioni,
pari a circa 29,5 milioni di euro;
•
la deduzione del 50% dell’eccedenza delle perdite attese sul portafoglio Corporate, rispetto alle
rettifiche di valore complessive, per circa 6,3 milioni di euro.
Il requisito patrimoniale complessivo è di 861,3 milioni di euro a fronte di un Patrimonio di Vigilanza di
1.802,7 milioni di euro con un margine disponibile di 941,4 milioni di euro, pari ad oltre il 52% del
PAV.
Dal 2008, nei gruppi bancari, per le sole banche italiane, i requisiti patrimoniali individuali a fronte dei
rischi di credito, controparte, mercato ed operativo sono ridotti del 25 per cento, purchè su base
consolidata l’ammontare del patrimonio di vigilanza non sia inferiore al requisito patrimoniale
complessivo.
Rispetto alla situazione di Dicembre 2008 è da rilevare un incremento del margine disponibile di 146,4
milioni di euro dovuto alle seguenti dinamiche:
• riduzione del Requisito Patrimoniale per 64,7 mln di euro;
• aumento del Patrimonio di Vigilanza per 81,7 mln di euro.
In particolare la variazione del Requisito Patrimoniale (64,7 mln di euro) è riconducibile a:
• riduzione del rischio di credito e degli altri requisiti (39,8 mln di euro);
• riduzione del rischio di mercato (21,7 mln di euro);
• riduzione dei rischi operativi (3,2 mln di euro).
I dati al 31 dicembre 2009 sono stati calcolati con le norme regolamentari Basilea 2. Le indicazioni sui
coefficienti patrimoniali, effettuate sulla base della metodologia FIRB di Basilea 2 (metodologia interna di
base – FIRB), evidenziano un Core Tier 1 ed un Total Capital ratio rispettivamente pari al 11,86% e al
16,74%.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
596
2.2 Adeguatezza patrimoniale
Informazioni di natura qualitativa
Per ulteriori informazioni di natura qualitativa sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali si
rinvia a quanto esposto nella Parte F della Nota Integrativa consolidata.
Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
Importi
non ponderati
31.12.2009
Importi ponderati/ requisiti
31.12.2008
31.12.2009
31.12.2008
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1.
Metodologia standardizzata
2.
Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
24.252.737 25.643.986
Cartolarizzazioni
13.003.507
17.932.854
19.617.765
6.649.919
8.252.934
6.168.110
5.832.263
5.618.442
4.688.694
6.168.110
5.832.263
5.618.442
4.688.694
-
-
-
-
151.773
193.958
72.336
61.879
987.256
1.040.281
62.505
91.506
62.505
91.506
2.2 Avanzata
3.
12.340.697
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischi di mercato
1.
Metodologia standard
2.
Modelli interni
-
-
3.
Rischio di concentrazione
-
-
98.596
102.946
-
-
98.596
102.946
-
-
B.4 Altri requisiti prudenziali
-
-
B.5 Altri elementi del calcolo
-
-
861.268
926.049
10.765.850
11.575.615
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio)
11,86
10,95
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
16,74
14,8
B.3 Rischio operativo
1.
Metodo base
2.
Metodo standardizzato
3.
Metodo avanzato
B.6 Totale requisiti prudenziali*
C.
ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
* Nei gruppi bancari, per le sole banche italiane, i requisiti patrimoniali individuali a fronte dei rischi di credito,
controparte, mercato ed operativo sono ridotti del 25 per cento, purchè su base consolidata l’ammontare del
patrimonio di vigilanza non sia inferiore al requisito patrimoniale complessivo
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
597
PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE
RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI
D’AZIENDA
Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l’esercizio
1.1 Operazioni di aggregazione
Non sono state effettuate operazioni di aggregazione aziendale durante l’esercizio.
1.2.1Variazioni annue dell’Avviamento
Si rimanda alla tabella 12.2 dell’attivo “Attività immateriali: variazioni annue”
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Non esistono operazioni.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive
Come meglio specificato specificato nella Sezione 12 della presente nota, nel corso del 2009 la banca ha
concluso il processo di allocazione del costo delle aggregazioni avvenute nel 2008 (acquisizione filiali
Banco Popolare e Gruppo Unicredit). Come richiesto dal principio contabile IFRS 3, si è proceduto a
rettificare i valori provvisori iscritti al 31 dicembre 2008 per tener conto dell’allocazione definitiva; le
rettifiche retrospettive riguardano gli ammortamenti, di competenza del 2008, relativi alla “Client
Relationship” relativa alle acquisizioni degli sportelli dei rami d’azienda e ammontano a 0,3 milioni di
euro, al lordo del relativo effetto fiscale.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
598
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Delibera Consob n. 11971/99 art. 78 - all. 3C e successive variazioni
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
NOME E COGNOME
Giorgio Ferrari
Luigi Maramotti
Franco Terrachini
Romano Alfieri
Enrico Corradi
Guido Corradi
Anacleto Fontanesi
Ugo Medici
Alberto Milla
Benedetto Renda
Giovanni Viani
Giovanni Tadolini
Lucio Zanon di Valgiurata
Vincenzo Calandra Buonaura
Gianni Tanturli
Maurizio Bergomi
Giulio Morandi
Guidetti Vittorio
Adolfo Bizzocchi
Altri dirigenti con responsabilità
CARICA
RICOPERTA
Presidente CA
Vice Presidente CA
Vice Presidente CA
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Consigliere
Presidente CS
Sindaco
Sindaco
Sindaco supplente
Direttore Generale
EMOLUMENTI
SCADENZA
PER LA CARICA
PERIODO IN CUI E'
DELLA
BENEFICI BONUS E
NELLA
ALTRI
STATA RICOPERTA LA
CARICA NON
ALTRI
SOCIETA' CHE
COMPENSI
CARICA
approvazione
MONETARI INCENTIVI
REDIGE IL
bilancio
BILANCIO
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
1/1/2009-31/12/2009
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2011
2009
2009
2009
2009
229
45
63
37
48
52
60
46
36
36
35
59
46
42
35
23
23
-
5
5
8
75
300
1.115
44
4
28
44
40
94
49
9
5
586
2.228
Nella voce “altri compensi” sono ricompresi anche i compensi corrisposti dalle altre società del Gruppo.
2008
2009
Riepilogo compensi
Amministratori
844
822
81
82
Dirigenti
4.011
4.254
Totale
4.936
5.158
Sindaci
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Crediti
Amministratori, sindaci e dirigenti
Stretti familiari
Società controllate e collegate
Totale
1.975
575
3.695
6.245
Debiti
2.598
1.297
73.508
77.403
Raccolta
amministrata
Garanzie
5
5
29.221
30.192
1.550.044
1.609.457
Raccolta gestita
6.775
1.015
7.790
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
599
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Interessi attivi
Amministratori, sindaci e dirigenti
Stretti familiari
Società controllate e collegate
Interessi passivi
32
12
224
268
Totale
Commissioni attive e Commisioni passive e
altri ricavi
altri oneri
57
36
259
352
60
42
2.071
2.173
10
3
1.324
1.337
L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le controparti correlate sopra indicate, sul totale della banca
risulta essere pari (%):
Dati patrimoniali
Crediti
Debiti
Garanzie
0,03
0,37
-
Totale
Dati economici
Raccolta
amministrata
8,08
Raccolta gestita
0,06
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive ed
altri ricavi
Commissioni passive
ed altre spese
0,03
0,08
0,60
0,53
Totale
Si provvede di seguito a fornire i dettagli (in migliaia di Euro) dei rapporti verso le imprese del gruppo. In
tale contesto si è inserito i rapporti con:
• la controllante;
• le controllate;
• le società del gruppo controllate, direttamente o indirettamente, dalla controllante.
Credem International Lux sa
Abaxbank spa
Banca Euromobiliare spa
Banca Euromobiliare Suisse sa
Totale Banche
Credemholding spa (controllante)
Credemleasing spa
Credemfactor spa
Creacasa
Euromobiliare S.I.M. Spa
Credem Private Equity SGR spa
Euromobiliare A.M. SGR spa
Totale enti finanziari
Magazzini Generali delle Tagliate spa
Credemtel spa
Credem Vita spa
Euromobiliare Fiduciaria spa
Totale clientela altra
Totale Generale
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
600
Crediti
1.285.697
1.213.664
546.136
573
3.046.070
26.022
607.871
241.630
380
56
3.301
879.260
129
698
5.334
20
6.182
3.931.512
Debiti
1.512.209
727.572
1.045.180
79.303
3.364.264
34.649
6.943
1
3.657
2.280
11.182
58.712
115
4.668
117.304
37
122.124
3.545.100
Garanzie
44.000
44.000
65.895
65.895
26
26
109.921
Impegni
120.536
431
120.967
150.011
150.011
270.979
Interessi attivi
Credem International Lux sa
Abaxbank spa
Banca Euromobiliare spa
Banca Euromobiliare Suisse sa
Totale Banche
Credemholding spa (controllante)
Credemleasing spa
Credemfactor spa
Creacasa
Euromobiliare S.I.M. Spa
Credem Private Equity SGR spa
Euromobiliare A.M. SGR spa
Totale enti finanziari
Magazzini Generali delle Tagliate spa
Credemtel spa
Credem Vita spa
Euromobiliare Fiduciaria spa
Totale clientela altra
Totale Generale
58.578
40.583
23.233
25
122.419
12
11.793
1.716
1
13.522
135.941
Interessi passivi
Credem International Lux sa
Abaxbank spa
Banca Euromobiliare spa
Banca Euromobiliare Suisse sa
Totale Banche
Credemholding spa (controllante)
Credemleasing spa
Credemfactor spa
Creacasa
Euromobiliare S.I.M. Spa
Credem Private Equity SGR spa
Euromobiliare A.M. SGR spa
Totale enti finanziari
Magazzini Generali delle Tagliate spa
Credemtel spa
Credem Vita spa
Euromobiliare Fiduciaria spa
Totale clientela altra
Totale Generale
(63.473)
(32.500)
(34.958)
(578)
(131.509)
(1)
(206)
(1)
(23)
(22)
(253)
(3)
(25)
(3.841)
(3.869)
(135.631)
Commissioni
attive
10.112
443
879
11.434
1
1.201
706
23
24.484
26.415
1
417
11.733
2
12.153
50.002
Commissioni
passive
(1.528)
(1.707)
(3.235)
(4)
(10.183)
(1.717)
(11.904)
(15.139)
Proventi diversi
4.160
3.393
7.567
16
15.136
436
1.666
657
876
94
1.871
5.600
145
759
2.352
155
3.411
24.147
Altre spese
(401)
(961)
(1.362)
(548)
(558)
(1.106)
(23)
(1.290)
(21)
(1.334)
(3.802)
Totale ricavi
72.850
44.419
31.679
41
148.989
449
14.660
3.079
877
117
26.355
45.537
146
1.176
14.085
157
15.564
210.090
Totale costi
(63.473)
(34.429)
(37.626)
(578)
(136.106)
(549)
(210)
(10.742)
(23)
(1.739)
(13.263)
(26)
(1.315)
(3.841)
(21)
(5.203)
(154.572)
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
601
L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le controparti sopra indicate, sul totale della banca risulta
essere pari: (%)
Dati patrimoniali
Totale
Dati economici
Totale
Crediti
Debiti
Garanzie
17,71
16,81
7,14
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive ed
altri ricavi
Commissioni passive
ed altre spese
14,52
31,73
20,52
7,57
Si provvede di seguito a fornire i dettagli (in migliaia di Euro) dei rapporti verso le imprese collegate:
Dati patrimoniali
Totale
Dati economici
Totale
Crediti
Debiti
Garanzie
Raccolta
amministrata
Raccolta gestita
2.537
3.999
900
46.509
-
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive ed
altri ricavi
Commissioni passive
ed altre spese
-
1
6.521
-
L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le imprese collegate, sul totale della banca risulta essere
pari (%):
Dati patrimoniali
Totale
Dati economici
Totale
Crediti
Debiti
Garanzie
Raccolta
amministrata
Raccolta gestita
0,01
0,02
0,06
0,23
-
Interessi attivi
Interessi passivi
Commissioni attive ed
altri ricavi
Commissioni passive
ed altre spese
-
-
1,80
-
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
602
Si precisa che i rapporti fra le società del Gruppo sono regolati a condizioni di mercato, tenuto conto
delle qualità dei beni e dei servizi prestati.
Per le altre “parti correlate” diverse dalle società del gruppo, i rapporti di fornitura di beni e servizi
realizzati da società del Gruppo e rientranti nell’attività tipica delle società interessate sono effettuati con
oggetto, corrispettivo, modalità o tempi di realizzazione non dissimili da quanto usualmente praticato nei
rapporti con la clientela.
Denominazione della controllante
Credito Emiliano Holding S.p.A.
Sede
Via Emilia San Pietro, 4 - Reggio Emilia
Percentuale di controllo
La percentuale di partecipazione di Credito Emiliano Holding S.p.A. in Credem S.p.A., al 31/12/2009, è
del 76,87%.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
603
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU
PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI
Stock - Option attribuite agli amministratori e ai direttori generali
Sia il Direttore Generale, sia i Dirigenti con responsabilità strategiche hanno esercitato tutte le opzioni di
loro spettanza nel 2006 e non hanno ricevuto, nel 2009, nuove opzioni da esercitare.
A. Informazioni di natura qualitativa
1.
Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Le Assemblee Straordinarie della Banca rispettivamente del 30 aprile 2001 e del 29 aprile 2004 hanno
deliberato di aumentare il capitale sociale di Credem di massime n. 11.000.000 azioni del valore
nominale di Euro 1,00, da riservare ai dipendenti della Società, delle società controllate e della
controllante - con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma 8, del codice civile
e dell’articolo 134, comma 2, del TUF - delegando al Consiglio di Amministrazione la concreta
attuazione dei piani di stock option, con facoltà di stabilire, tra l’altro, i prezzi di emissione delle azioni
ed i modi e le condizioni di assegnazione delle opzioni.
In esecuzione di quanto deliberato dalle citate assemblee, dal dicembre 2001 al maggio 2006 il Consiglio
di Amministrazione dell'Emittente ha approvato, con separate delibere, n. 14 piani di stock option,
ciascuno contraddistinto con lettera da "A" a "P", ed in particolare:
nel 2001 il piano di stock option contraddistinto dalla lettera "A";
nel 2002 i piani di stock option contraddistinti dalle lettere"B" e "C";
nel 2003 cinque piani di stock option contraddistinti dalle lettere "D", "E", "F", "G" ed "H";
nel 2004 tre piani di stock option contraddistinti dalle lettere "I", "L" e "M";
nel 2005 due piani di stock option contraddistinti dalle lettere "N" e "O"; e
nel 2006 il piano di stock option contraddistinto dalla lettera "P".
Attraverso i Piani di Stock Option la Banca ha inteso perseguire gli obiettivi di: (i) assicurare un sistema
incentivante per talune categorie di dipendenti di Credem, delle società controllate e della controllante;
(ii) assicurare l’adozione di un sistema premiante che fosse e rimanesse competitivo nel medio e lungo
termine, anche rispetto ad analoghi sistemi adottati da società concorrenti; (iii) fidelizzare taluni
dipendenti e trattenere figure professionali di interesse per la Banca, le società controllate e la
controllante.
I Piani di Stock Option contraddistinti dalle lettere "E", "D", "A", "B" e "C" sono stati estinti rispettivamente
nel febbraio 2004, febbraio 2005, novembre 2006, maggio 2007 e novembre 2007. I piani “F” e “G” si
sono estinti nel maggio 2008. Il Piano “H” si è estinto nel novembre 2008; i Piani “I” e “L” si sono estinti
nel maggio 2009. I piani “N” e “M”, infine, si sono estinti, rispettivamente, nel luglio e nel novembre
2009.
Al 31.12.2009 i beneficiari dei Piani di Stock Option sono complessivamente 3 e sono tutti legati alla
Banca e alle società controllate da un rapporto di lavoro con qualifica di dirigente o quadro direttivo. Ai
predetti soggetti risultano assegnate, alla medesima data del 31 dicembre 2009, complessive n. 180.000
opzioni, ciascuna delle quali attribuisce la facoltà di sottoscrivere, con termini e modalità particolari, n. 1
azione ordinaria Credito Emiliano ai seguenti prezzi:
euro 9,34 per i beneficiari del Plan “O”;
euro 10,68 per i beneficiari del Plan “P”.
I prezzi di esercizio dei singoli Piani di Stock Option corrispondono ad un valore delle azioni Credito
Emiliano - individuato all’atto dell’assegnazione delle opzioni stesse - pari alla media delle quotazioni del
titolo Credem nel mese precedente l’assegnazione. Le opzioni relative ai Piani di Stock Option ancora in
essere al 31.12.2009 potranno essere esercitate esclusivamente durante i seguenti periodi di esercizio:
"O": dal 1 maggio al 31 maggio 2010;
"P": dal 1 maggio al 31 maggio e dal 1 novembre al 30 novembre del 2010.
Nel corso di ogni periodo di esercizio ciascun beneficiario ha la facoltà di esercitare in unica soluzione
un quinto (20%) delle opzioni assegnate. Le opzioni eventualmente non esercitate nei periodi di esercizio
precedenti potranno essere esercitate, totalmente o parzialmente, nei periodi di esercizio successivi, in
unica soluzione e contemporaneamente all’esercizio della quota di opzioni di cui al periodo di
pertinenza.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
604
Nell’ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento per giusta causa, giustificato
motivo soggettivo o dimissioni, le opzioni non esercitate si estingueranno. Nell’ipotesi di risoluzione del
rapporto di lavoro per altre cause o per decesso, i beneficiari o, rispettivamente, gli eredi dei beneficiari
avranno diritto ad esercitare le opzioni non ancora esercitate nei termini previsti dalle condizioni
contrattuali. I Piani di Stock Option disciplinano inoltre alcune eventualità residuali di esercizio delle
opzioni, al verificarsi di eventi straordinari.
E’ stato comunicato ai beneficiari che la Banca, in occasione della sottoscrizione di azioni per esercizio
delle opzioni assegnate, prenderà in considerazione eventuali richieste di finanziamento finalizzate al
sostenimento del relativo onere economico.
Alcuni dati, relativi all’evoluzione dei piani, sono riportati nelle due seguenti tavole:
(1) Diritti esistenti all'1/1
(2) Nuovi diritti assegnati nel
periodo
(3) (Diritti esercitati nel
periodo)
(4) (Diritti scaduti nel periodo)
(5) Diritti esistenti al 31/12
(6) di cui: esercitabili al 31/12
anno 2009
numero
di
azioni
1.397.000
(1.217.000)
180.000
0
prezzo
medio di
esercizio
€ 6,868
€ 6,371
€ 10,231
prezzo
di
mercato
€ 3,707
n.s.
€ 5,390
anno 2008
numero
di
azioni
1.725.000
prezzo
medio di
esercizio
€ 6,714
prezzo
di
mercato
€ 9,440
(206.000)
€ 6,071
€ 6,779
(122.000)
1.397.000
0
€ 6,031
€ 6,868
n.s.
€ 3,707
note:
n.s.= non significativo
(5)=(1)+(2)+(3)+(4)
Il prezzo medio di esercizio è ponderato per le rispettive quantità sottoscrivibili. Il prezzo di mercato è quello medio alle diverse date di assegnazione
(ponderato per le quantità di azioni sottoscrivibili) per (2), (3) e (4) e quello puntuale (ultimo prezzo ufficiale disponibile alla data) per (1) e (5). I diritti
scaduti nel periodo (4) riguardano esclusivamente opzioni estinte anticipatamente per intervenuta risoluzione del rapporto di lavoro.
Diritti assegnati al
di cui esercitabili
(vested)
31.12.2009
(granted)
vita residua
prezzi di
esercizio:
= € 9,34 (O)
= € 10,68 (P)
totale
2010
totale
100.000
80.000
180.000
100.000
80.000
180.000
totale contrattuale
80.000
48.000
128.000
5 mesi
11 mesi
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
605
Informazioni di natura quantitativa
1. Variazioni annue
31/12/2008
31/12/2009
Voci/Numero e prezzi di esercizio
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullate
C.2 Esercitate
C.3 Scadute
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenza finali
E. Opzioni esercitabili alla fine
dell'esercizio
Numero
opzioni
1.397.000
1.217.000
1.217.000
180.000
128.000
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
606
Prezzi medi
di esercizio
Scadenza
media
6,868 28/07/2009
X
X
X
X
X
6,371
X
X
9,936 07/10/2010
9,843
X
Numero
opzioni
1.725.000
328.000
206.000
122.000
1.397.000
786.500
Prezzi medi
di esercizio
Scadenza
media
6,714 20/01/2009
X
- 20/01/2009
X
X
X
6,071
X
6,031
X
X
6,868 28/07/2009
6,561
X
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE
Secondo quanto stabilito dall’IFRS 8, par.4, l’informativa sui settori di attività viene fornita a livello
consolidato e si fa, pertanto, rimando alla Nota Integrativa Consolidata.
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
607
BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA
608
ALLEGATI AL
BILANCIO
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
610
Stato Patrimoniale riclassificato
Conto economico riclassificato
Conto economico riclassificato trimestralizzato
Elenco delle partecipazioni
Elenco delle partecipazioni di minoranza
Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
611
Stato patrimoniale riclassificato (migliaia di euro)
variazioni 12/09-12/08
31.12.2009
Cassa e disponibilità liquide
31.12.2008
assolute
%
138.209
1.255.691
-1.117.482
(89,0)
Crediti verso clientela
15.766.264
15.936.199
-169.935
(1,1)
Crediti verso banche
3.711.393
5.177.773
-1.466.380
(28,3)
Altre attività finanziarie
2.734.600
2.969.284
-234.684
(7,9)
Partecipazioni
444.367
436.528
7.839
1,8
Attività materiali ed immateriali
544.074
546.571
-2.497
(0,5)
Altre attività
586.766
666.636
-79.870
(12,0)
Totale attivo
23.925.673
26.988.682
-3.063.009
(11,3)
Debiti verso clientela
10.829.449
11.778.259
-948.810
(8,1)
7.613.379
9.076.406
-1.463.027
(16,1)
18.442.828
20.854.665
-2.411.837
(11,6)
2.641.161
3.092.869
-451.708
(14,6)
Altre passività finanziarie
385.234
460.977
-75.743
(16,4)
Fondi rischi specifici
151.737
179.129
-27.392
(15,3)
Altre passività
689.678
811.655
-121.977
(15,0)
Totale passività
22.310.638
25.399.295
-3.088.657
(12,2)
Capitale sociale
332.392
332.392
-
-
1.244.332
1.099.171
145.161
13,2
38.311
157.824
-119.513
(75,7)
1.615.035
1.589.387
25.648
1,6
23.925.673
26.988.682
-3.063.009
(11,3)
Titoli in circolazione (compreso passività subordinate)
subtotale
Debiti verso banche
Riserve
Utile d'esercizio
Patrimonio netto
Totale passivo
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
612
Conto economico riclassificato (migliaia di euro)
variazioni 12/09-12/08
31.12.2009
31.12.2008
assolute
%
Interessi netti
508.825
613.127
(104.302)
(17,0)
Commissioni nette
250.230
222.989
27.241
12,2
2.575
175.829
(173.254)
(98,5)
(112.266)
(300.431)
188.165
(62,6)
188
(488)
676
(138,5)
Risultato netto delle attività/passività valutate al fair value
2.515
3.702
(1.187)
(32,1)
Utili (perdite) su cessione di attività o passività finanziarie
41.370
2.732
38.638
1.414,3
693.437
717.460
(24.023)
(3,3)
Spese del personale
(345.991)
(315.577)
(30.414)
9,6
Altre spese
(194.821)
(193.794)
(1.027)
0,5
Spese amministrative
(540.812)
(509.371)
(31.441)
6,2
Risultato lordo di gestione
152.625
208.089
(55.464)
(26,7)
Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali
(22.481)
(29.980)
7.499
(25,0)
55.792
58.356
(2.564)
(4,4)
(101.891)
(54.777)
(47.114)
86,0
Rettifiche nette di valore su altre attività
(316)
1.093
(1.409)
(128,9)
Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri
3.576
275
3.301
1.200,4
Utili/perdite di investimenti
(2.394)
417
(2.811)
(674,1)
Utile prima delle imposte
84.911
183.473
(98.562)
(53,7)
(46.600)
(25.649)
(20.951)
81,7
38.311
157.824
(119.513)
(75,7)
Dividendi
Risultato dell’attività di negoziazione
Risultato netto dell’attività di copertura
Margine di intermediazione
Altri proventi (oneri) di gestione
Rettifiche nette di valore su crediti
Imposte sul reddito dell’operatività corrente
Risultato netto
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
613
Conto economico riclassificato trimestralizzato
(in milioni di euro)
margine finanziario
margine servizi
1° trim
2° trim.
3° trim.
4° trim.
12/09
12/08
Var%
93,6
92,9
98,3
97,7
382,7
497,6
(23,0)
89,7
85,5
97,3
91,6
363,9
279,2
30,3
margine d'intermediazione
183,3
178,4
195,6
189,3
746,6
776,8
(3,9)
spese del personale
(83,8)
(84,7)
(88,9)
(88,6)
(346,0)
(315,6)
9,6
spese amministrative
(50,0)
(48,6)
(48,7)
(47,5)
(194,8)
(193,8)
0,5
(133,8)
(133,3)
(137,6)
(136,1)
(540,8)
(509,4)
6,2
risultato lordo di gestione
49,5
45,1
58,0
53,2
205,8
267,4
(23,0)
ammortamenti
(5,4)
(5,4)
(6,0)
(5,7)
(22,5)
(30,0)
(25,0)
risultato operativo
44,1
39,7
52,0
47,5
183,3
237,4
(22,8)
accantonamenti per rischi ed oneri
(1,4)
2,8
1,9
0,3
3,6
0,3
n.s.
0,2
(2,9)
(2,0)
7,4
2,7
(0,5)
(640,0)
-
(0,4)
3,6
(5,7)
(2,5)
-
100,0
(24,4)
(32,3)
(12,9)
(32,6)
(102,2)
(53,7)
90,3
costi operativi
oneri/proventi straordinari
rettifiche nette su partecipazioni
rettifiche nette su crediti e op.fin.
UTILE ANTE IMPOSTE
18,5
6,9
42,6
16,9
84,9
183,5
(53,7)
imposte sul reddito
(8,0)
(6,3)
(21,8)
(10,5)
(46,6)
(25,7)
81,3
UTILE NETTO
10,5
0,6
20,8
6,4
38,3
157,8
(75,7)
UTILE PER AZIONE
0,12
0,54
(77,7)
UTILE DILUITO PER AZIONE
0,12
0,54
(77,7)
Tale riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio e dalla
nota integrativa
LEGENDA:
Margine finanziario
+ Voce 30 Margine d’interesse
- riclassifica operazioni di finanza straordinaria (128,6 milioni di euro nel 2009, 119,7 milioni di euro nel 2008)
+ Voce 70 Dividendi e proventi simili (per la sola quota relativa ai dividendi da partecipazioni)
Margine servizi
+ Voce 60 Commissioni nette
+ Voce 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione
+ Voce 90 Risultato netto dell’attività di copertura
+ Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto, ad esclusione degli utili/perdite su titoli di capitale pari a 4,6 milioni di euro per il2009
+ Voce 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
+ Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (al netto delle componenti di natura straordinaria)
+ Voce 70 Dividendi e proventi simili (al netto della quota relativa ai dividendi su partecipazioni)
+ riclassifica operazioni di finanza straordinaria (128,6 milioni di euro nel 2009, 119,7 milioni di euro nel 2008)
Risultato operativo
+ Margine d’intermediazione
+ Voce 150 Spese amministrative (spese del personale e altre spese amministrative)
+ Voce 170 Rettifiche /riprese di valore nette su attività materiali
+ Voce 180 Rettifiche /riprese di valore nette su attività immateriali
Utile prima delle imposte
+ Risultato operativo
+ Voce 160 Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri
+ Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento
+ Oneri/proventi straordinari:
Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione ((solo componenti di natura straordinaria - sbilancio sopravvenienze)
Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto, per la sola componente degli utili/perdite su titoli di capitale pari a 4,6 milioni di euro per il 2009
Voce 240 Utili/perdite da cessione di investimenti
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
614
Elenco delle partecipazioni (in euro)
Sede
Numero
% sul
Capitale
Valore
azioni/quote
capitale sociale
sociale
di bilancio
Società controllate
Banca Euromobiliare spa
Milano
9.800.000
100,000
60.760.000
71.843.727
Euromobiliare Fiduciaria spa
Milano
140.000
100,000
700.000
945.125
Magazzini Generali delle Tagliate
spa
Banca Euromobiliare Suisse sa
Quattro Castella
(RE)
Lugano
300.000
100,000
1.500.000
1.549.371
15.000
100,000
15.000.000*
9.394.788
Abaxbank spa
Milano
Credemvita spa
Reggio Emilia
1.200.000
100,00
120.000.000
110.990.839
10.000.000
100,000
41.280.000
71.074.344
Creacasa spa
Reggio Emilia
1
100,00
600.000
2.652.259
Credem International Lux sa
Lussemburgo
6.999.300
99,999
44.000.000
49.632.930
Credemleasing spa
Reggio Emilia
26.375
99,905
68.164.800
68.131.260
Credemfactor spa
Reggio Emilia
52.470
99,000
27.401.000
27.121.613
Credemtel spa
Reggio Emilia
Euromobiliare A.M. SGR spa
Milano
Credem Private Equity SGR spa
Reggio Emilia
5.445
99,000
2.840.530
2.577.235
123.184
98,547
6.456.250
9.589.922
2.100.000
87,500
2.400.000
2.264.000
427.767.413
* importo in franchi svizzeri
Società collegate
Credemassicurazioni spa
Reggio Emilia
Raffaello G.P. Jersey ord.
Jersey
Raffaello G.P. Jersey pref.
Jersey
Nextone srl
Milano
Società Consortile Nuovo Mercato
Ortofrutticolo srl
Raffaello Luxembourg sca
Andria (BA)
Lussemburgo
862.500
100,000
8.901.000
14.666.290
817
43,000
190.000
945.742
340
34,000
10.000
39.358
4.125
30,000
13.750
-
100
20,000
50.000
-
5.000
15,244
4.100.014
948.443
16.599.833
Totale
444.367.246
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
615
Partecipazioni di minoranza detenute nel portafoglio “Attività disponibili per la vendita” (in euro)
Sede
Numero
% sul
Valore
Valore
azioni/quote
nominale
di bilancio
21.578
capitale
sociale
19,896
21.578
61.188
S.I.F.A.R. Srl
Reggio Emilia
Serv. Int. Srl
Napoli
27.000
15,000
13.770
13.944
Presidio SGR spa
Milano
140.047
10,000
140.047
140.047
Alicante Finance srl
Conegliano Veneto
1.188
9,900
1.188
1.987
Sofiser srl
Reggio Emilia
413.383
8,650
413.383
404.339
Banque d'Affaires de Tunisie
Tunisi
Pro Mac spa
Milano
E Mid spa
Milano
Porretta Holding spa
Porretta Terme (BO)
Cedacri spa
Collecchio (PR)
Agenzia per l'occupazione e lo
sviluppo area nord-barese
Barletta (BA)
Broadex n.v.
Belgio
Idis srl
Milano
200
Centrosim spa
Milano
3.000
N1 Products sa
Lussemburgo
CA.RI.CE.SE. srl
Casalecchio di Reno
SIA - S.S.B. spa
Milano
Abienergia
Roma
Reggio Sviluppo spa
Reggio Calabria
Fondo Interbancario di Tutela
Depositi
Promem Sud-Est Spa
Roma
Bari
Patti chiari
Roma
Consiat - Consorzio Sviluppo Alto
Tavoliere srl
Aeroporto di Reggio Emilia srl
San Severo (FG)
Reggio Emilia
2.474
6,667
247.400
104.551
259.740
5,195
259.740
259.740
5.100
4,250
255.000
344.471
522.204
3,327
73.109
108.867
417
3,307
417.000
4.545.300
57
3,130
2.944
2.623
136.623
2,024
136.623
98.218
2,000
200
100.194
1,500
180.000
96.330
300
1,426
30.000
30.000
41.000
1,395
20.910
107.187
2.208.427
1,300
287.096
6.183.596
1
1,316
1.000
1.000
10.000
0,909
5.100
4.872
3.821
0,868
3.821
3.821
10
0,617
3.711
4.349
1
0,524
5.000
5.000
50
0,500
2.582
2.459
1
0,439
17.487
13.942
46
0,307
23.782
20.891
29
0,272
74.886
123.950
67.272
0,227
168.180
61.073
0,185
154.800
693.923
SACAL - Società Aeroportuale
Calabrese spa
Lamezia Terme (CZ)
Interporto Campano spa
Napoli
Aeroporto "G.Marconi" di Bologna
spa
Banca Popolare Puglia Basilicata
scrl
Nomisma spa
Bologna
Altamura
60.000
Bologna
GE.SE.CE.DI.
Napoli
S.W.I.F.T.
Bruxelles
Idroenergia scrl
Aosta
Totale
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
616
11.666
0,081
4.316
2.992
732.491
0,073
378
359
40
0,036
5.000
22.406
1
0,003
516
774
13.564.393
Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione
Informazioni ai sensi dell’art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob
Il prospetto, redatto ai sensi dell’art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob (delibera 11971),
evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi,
resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i
costi sostenuti ed iscritti in bilancio d’esercizio, al netto dei rimborsi spese e dell’IVA indetraibile (dati in
migliaia di euro).
Tipologia di servizi
Revisione contabile
Società che ha erogato il Servizio
Deloitte & Touche Spa
Servizi di Attestazione
Deloitte & Touche Spa
70
Altri Servizi
Deloitte & Touche Spa
32
Altri Servizi
Deloitte Consulting Spa
251
Totale
Compensi
280
633
BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO
617
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
618
BILANCI DELLE
SOCIETA’
CONTROLLATE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
620
INDICE
AbaxBank spa
Credem International (Lux) sa
Banca Euromobiliare spa
Banca Euomobiliare Suisse sa
Euromobiliare Fiduciaria spa
Euromobiliare Asset Management SGR spa
Credem Private Equity SGR spa
Credemleasing spa
Credemfactor spa
Magazzini Generali delle Tagliate spa
CredemVita spa
Credemtel spa
Creacasa srl
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
621
AbaxBank Spa
Corso Monforte, 34
Milano
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Lucio Zanon di Valgiurata
Vice Presidente
Enrico Corradi
Amministratore Delegato
Nazzareno Gregori
Consiglieri
Adolfo Bizzocchi
Giovanni Crotti
Giorgio Ferrari
Matteo Mattei Gentili
Stefano Morellini
Simone Predieri
Rossano Zanichelli
Presidente
Gianni Tanturli
Sindaci effettivi
Emilio Aguzzi de Villeneuve
Carlo Riccò
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
622
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
2009
2008
3.345
5.160
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
988.919.112
3.201.269.299
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
352.587.588
776.373.273
60.
Crediti verso banche
802.845.582
1.102.569.375
70.
Crediti verso clientela
60.452.099
153.822.295
80.
Derivati di copertura
18.679.671
-
100.
Partecipazioni
474.100
1.514.658
110.
Attività materiali
37.058.296
37.542.926
120.
Attività immateriali
239.929
503.483
-
-
14.355.838
23.018.836
870.338
5.662.175
13.485.500
17.356.661
37.566.189
44.134.828
2.313.181.749
5.340.754.133
di cui:
- avviamento
130.
150.
Attività fiscali
a)
correnti
b)
anticipate
Altre attività
Totale dell'attivo
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
623
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
2009
2008
10.
Debiti verso banche
989.798.733
3.093.095.846
20.
Debiti verso clientela
19.135.627
32.397.053
30.
Titoli in circolazione
621.748.192
553.340.012
40.
Passività finanziarie di negoziazione
465.773.930
1.478.581.551
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
7.181.391
34.068.504
60.
Derivati di copertura
42.564.311
30.470.843
80.
Passività fiscali
15.580.027
5.700.894
a)
correnti
11.153.765
1.227.043
b)
differite
4.426.262
4.473.852
4.731.994
5.662.505
778.146
1.652.672
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
120.
Fondi per rischi e oneri
4.583.556
1.135.571
b)
4.583.556
1.135.571
-1.073.872
-21.234.883
5.813.175
45.811.812
120.000.000
120.000.000
16.566.540
-39.928.247
2.313.181.749
5.340.754.133
altri fondi
140.
Riserve da valutazione
160.
Riserve
180.
Capitale
200.
Utile (perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
624
Conto economico in euro
Voci del conto economico
2009
2008
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
84.880.821
178.182.479
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(56.101.002)
(188.127.900)
30.
Margine d'interesse
28.779.819
(9.945.421)
40.
Commissioni attive
2.416.134
9.459.657
50.
Commissioni passive
(3.823.464)
(12.986.529)
60.
Commissioni nette
(1.407.330)
(3.526.872)
70.
Dividendi e proventi simili
1.488.106
168.989.701
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
21.067.811
(190.293.445)
90.
Risultato netto dell’attività di copertura
3.471.207
2.905.355
100.
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di:
10.767.864
724.792
a) crediti
(6.103.937)
-
(466.879)
724.792
d)passività finanziarie
17.338.680
-
110.
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate
al "fair value"
(3.699.079)
11.914.266
120.
Margine d'intermediazione
60.468.397
(19.231.625)
130.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
2.069.065
(1.327.350)
a) crediti
2.069.065
(1.327.350)
62.537.462
(20.558.975)
b) attività disponibili per la vendita
140.
Risultato netto della gestione finanziaria
150.
Spese amministrative:
(33.188.497)
(34.363.530)
a) spese per il personale
(19.838.866)
(15.893.401)
b) altre spese amministrative
(13.349.631)
(18.470.129)
(3.056.208)
867.000
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri
170.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(601.981)
(608.879)
180.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(503.885)
(449.668)
190.
Altri oneri/proventi di gestione
2.259.183
1.784.339
200.
Costi operativi
(35.091.389)
(32.770.738)
210.
Utili (perdite) delle partecipazioni
(1.040.558)
-
250.
Utile/perdita dell'operatività corrente al lordo delle
imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
26.405.516
(53.329.713)
(9.838.976)
13.401.466
Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle
imposte
Utile (perdita) d'esercizio
16.566.540
(39.928.247)
16.566.540
(39.928.247)
260.
270.
290.
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
625
Credem International Lux sa
1012 Avenue Paster L - 2310
Luxembourg
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Lucio Zanon di Valgiurata
Vice Presidente
Fulvio Albarelli
Consiglieri
Sido Bonfatti
Franco Callosi
Roberto Catellani
Non previsto
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
626
Stato patrimoniale in euro
ACTIF
Notes
2009
2008
Caisses, avoirs auprès des banques centrales
et des offices des chèques postaux
4
16.485.272
16.655.529
Effets publics et autres effets admissibles au
refinancement auprès de la banque centrale
2, 4, 7, 10
52.002.400
1.972.600
52.002.400
1.972.600
333.081.510
602.746.017
33.278.834
143.190.248
299.802.676
459.555.769
Autres effets admissibles au refinancement
auprès de la banque centrale
Créances sur les établissements de crédit
4, 5, 11,
25
a) à vue
b) autres créances
Créances sur la clientèle
4, 6, 25
49.639.660
52.088.318
Obligations et autres valeurs mobilières à
revenu fixe
4, 7, 11
1.167.807.614
1.111.278.370
-
-
1.167.807.614
1.111.278.370
8, 10
113.618
113.618
Actifs incorporels
10
98.268
204.158
Actifs corporels
10
5.725.623
4.505.491
Autres actifs
9
152.159
236.973
80.427.751
192.572.483
1.705.533.875
1.982.373.557
a) des émetteurs publics
b) d'autres émetteurs
Participations
Comptes de régularisation
TOTAL DE L'ACTIF
9 bis
2, 3, 12
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
627
Stato patrimoniale in euro
PASSIF
Notes
2009
2008
4, 19
56.481.886
182.044.257
42.248.592
14.233.294
7.381.121
174.663.136
109.945.175
211.268.103
109.945.175
211.268.103
- à vue:
49.675.027
51.474.625
- à terme ou à préavis
60.270.148
159.793.478
1.389.912.000
1.378.834.000
1.300.000.000
1.300.000.000
89.912.000
78.834.000
14
3.025.378
1.499.788
14 bis
45.126.529
124.083.058
15
4.642.285
4.312.725
16
2.114.960
2.527.325
1.873.109
2.439.616
Capital souscrit
17
44.000.000
44.000.000
Réserves
18
36.331.627
21.694.004
16.068.995
14.637.622
1.705.533.875
1.982.373.557
Dettes envers des établissements de crédit
a) à vue
b) à terme ou à préavis
Dettes envers la clientèle
4
autres dettes
Dettes représentées par un titre
4,
13,19
bons et obligations en circulation
autres
Autres passifs
Comptes de régularisation
Provisions pour risques et charges
a) provisions pour impôts
b) autres provisions
Résultat de l'exercice
TOTAL DU PASSIF
20
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
628
Conto economico in euro
Notes
Intérêts et produits assimilés
dont: sur valeurs mobilières à revenu fixe
Intérêts et charges assimilées
Revenus de valeurs mobilières
a) Revenus de participations
2009
2008
175.034.590
55.851.900
73.734.323
1.344.571
(171.409.794)
(67.833.116)
391.000
391.000
356.000
356.000
Commissions perçues
38.054.579
30.377.372
Commissions versées
(20.414.645)
(16.286.676)
Résultat provenant d'opérations financières
Autres produits d'exploitation
Frais généraux administratifs
a) frais de personnel
dont:
- salaires et traitements
- charges sociales
-dont charges sociales columant le pensions
b) autres frais administratifs
28
30, 31
32
94.648
40.045
143.475
147.625
(4.716.766)
(2.925.271)
(4.626.355)
(2.848.396)
(2.510.960)
(349.520)
(230.061)
(1.791.495)
(2.464.394)
(321.728)
(1.777.959)
Corrections de valeur sur actifs incorporels et corporels
10
(277.356)
(321.176)
Autres charges d'exploitation
29
(124.941)
(99.884)
Corrections de valeur sur créances et provisions pour passifs
éventuels et pour engagements
Reprises de corrections de valeur sur créances et provisions
pour passifs éventuels et pour engagements
Corrections de valeur sur valeurs mobilières ayant le
caractère d’immobilisations financières, sur participations et
sur parts dans des entreprises liées
Résultat provenant des activités ordinaires, après impôts
Autres impôts ne figurant pas sous les postes ci-dessus
Résultat de l'exercice
-
51.668
11.646
-
(223)
16.826.458
15.499.581
(757.463)
16.068.995
(861.959)
14.637.622
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
629
Banca Euromobiliare Spa
Via Santa Margherita, 9
Milano
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Matteo Mattei Gentili
Vice Presidente
Alberto Milla
Amministratore delegato
Ferdinando Rebecchi
Consiglieri
Adolfo Bizzocchi
Angelo Campani
Enrico Corradi
Giorgio Ferrari
Cesare Manfredi
Stefano Pilastri
Vittorio Trivelli Palazzi
Rossano Zanichelli
Lucio Zanon di Valgiurata
Presidente
Carlo Riccò
Sindaci effettivi
Adelio Bollini
Aldo Maggi
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
630
Stato patrimoniale in euro
Voci dell’ attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
60.
Crediti verso banche
70.
Crediti verso clientela
80.
2009
2008
461.299
501.711
12.554.503
51.087.065
1.038.765.313
1.359.302.318
222.824.115
131.267.704
Derivati di copertura
134.269
27.059.746
100.
Partecipazioni
734.949
1.587.763
110.
Attività materiali
728.053
922.480
120.
Attività immateriali
40.580.182
41.040.337
36.307.216
36.312.922
Attività fiscali
6.922.673
5.420.897
a) correnti
4.786.810
2.598.146
b) anticipate
2.135.863
2.822.751
-
400.000
23.131.933
24.017.446
1.346.837.289
1.644.652.087
di cui:
130.
avviamento
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
631
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
2009
2008
10.
Debiti verso banche
53.520.195
5.848.035
20.
Debiti verso clientela
655.268.931
809.236.971
30.
Titoli in circolazione
523.937.964
674.792.076
40.
Passività finanziarie di negoziazione
6.274.275
40.091.478
60.
Derivati di copertura
1.183.622
2.931.260
80.
Passività fiscali
2.516.425
2.228.096
a) correnti
772.060
1.151.370
b) differite
1.744.365
1.076.726
26.869.491
22.997.298
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
2.436.360
2.554.298
120.
Fondi per rischi ed oneri
8.115.726
10.778.746
-
-
8.115.726
10.778.746
263.952
206.777
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.
Riserve da valutazione
160.
Riserve
12.227.279
19.407.441
180.
Capitale
60.760.000
60.760.000
200.
Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
(6.536.931)
(7.180.389)
1.346.837.289
1.644.652.087
Totale del passivo e del patrimonio netto
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
632
Conto economico in euro
Voci del conto economico
2009
2008
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
39.874.288
54.858.821
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(30.547.347)
-26.743.656
30.
Margine di interesse
9.236.941
28.115.165
40.
Commissioni attive
62.285.732
60.841.148
50.
Commissioni passive
(33.567.144)
(32.774.330)
60.
Commissioni nette
28.718.588
28.066.818
70.
Dividendi e proventi simili
9.382
15.438
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
3.310.467
(12.696.774)
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
865.920
-
865.920
-
42.231.298
43.500.647
(291.385)
(74.959)
(291.385)
(70.459)
-
(4.500)
41.939.913
43.425.688
(50.323.095)
(48.908.276)
a) spese per il personale
(26.983.078)
(26.817.045)
b) altre spese amministrative
(23.340.017)
(22.091.231)
b) Attività finanziarie disponibili per la vendita
120.
Margine di intermediazione
130.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
d)
altre operazioni finanziarie
140.
Risultato della gestione finanziaria
150.
Spese amministrative:
160.
Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri
(899.726)
(4.098.925)
170.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(344.537)
(551.446)
180.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(473.863)
(349.035)
190.
Altri oneri/proventi di gestione
3.740.553
1.018.699
200.
Costi operativi
(48.300.668)
(52.888.983)
210.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
(952.814)
-
240.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
(33.070)
17
250.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo
delle imposte
(7.346.639)
(9.463.278)
260.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
809.708
2.282.889
270.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle
imposte
(6.536.931)
(7.180.389)
290.
Utile (Perdita) d'esercizio
(6.536.931)
(7.180.389)
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
633
Banca Euromobiliare Suisse sa
Via S. Balestra, 17
Lugano - Svizzera -
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Enrico Corradi *
Vice Presidente
Fiorenzo Perucchi *
Consiglieri
Ermanno Bernasconi
Giancarlo Alfredo Bordoni
Andrea Broggini
Angelo Campani *
Giuliano Cassinadri
Leonardo Cereghetti *
Alberto Milla
* Membri del Comitato Esecutivo
COLLEGIO SINDACALE
Non previsto
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
634
Stato patrimoniale (importi in franchi svizzeri)
Voci dell’attivo
Liquidità
Crediti risultanti da titoli del mercato monetario
Crediti nei confronti di banche
Crediti nei confronti della clientela
Crediti ipotecari
2009
2008
2.872.560
1.306.895
17.659
-
268.464.023
97.850.153
11.261.775
18.705.009
2.100.700
3.051.200
Portafoglio titoli e metalli preziosi destinati alla negoziazione
Investimenti finanziari
30.230.006
4.013.928
665.586
1.022.819
Ratei e risconti
1.148.718
1.685.560
Altri attivi
2.941.073
1.267.128
319.702.100
128.902.692
131.591.660
84.321.378
Immobilizzi
TOTALE ATTIVI
di cui crediti nei confronti di società del Gruppo
e titolari di partecipazioni qualificate
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
635
Stato patrimoniale (importi in franchi svizzeri)
Voci del passivo
Impegni risultanti da titoli del mercato monetario
2009
2008
-
17.965
868.385
2.857.952
258.029.651
71.155.828
4.156.573
3.008.222
Altri passivi
10.742.463
6.550.797
Rettifiche di valore e accantonamenti
12.270.000
12.200.000
Capitale sociale
15.000.000
15.000.000
2.926.800
2.451.000
11.675.000
11.625.000
10.128
20.045
Utile del periodo
4.023.100
4.015.883
TOTALE PASSIVI
319.702.100
128.902.692
849.618
2.889.249
35.767.732
35.645.867
648.000
526.000
-
-
112.450.938
49.057.007
- Valori di rimpiazzo positivi
2.919.961
1.266.979
- Valori di rimpiazzo negativi
2.576.114
1.222.670
68.909.019
381.657.523
Impegni nei confronti di banche
Altri impegni nei confronti della clientela
Ratei e risconti
Riserva legale generale
Altre riserve
Utile riportato
di cui impegni nei confronti di società del Gruppo
e titolari di partecipazioni qualificate
Impegni eventuali
Promesse irrevocabili
Impegni di pagamento e di versamento suppletivo
- Volumi contrattuali
Operazioni fiduciarie
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
636
Conto economico (importi in franchi svizzeri)
Voci del conto economico
2009
2008
Ricavi e costi risultanti da operazioni bancarie ordinarie
Proventi per interessi e sconti
1.588.954
3.307.474
Proventi per interessi e dividendi del portafoglio destinato
alla negoziazione
Proventi per interessi e dividendi da investimenti finanziari
(42)
829
171.870
88.983
Oneri per interessi
(59.122)
(243.056)
1.701.660
3.154.230
211.311
149.631
15.728.997
15.580.386
69.366
47.392
Oneri per commissioni
(3.092.553)
(4.156.452)
Risultato da operazioni in commissione e da
prestazioni di servizio
Risultato da operazioni di negoziazione
12.917.121
11.620.957
1.130.080
1.409.364
-
-
186.956
42.602
-
-
186.956
42.602
Ricavi d’esercizio
15.935.817
16.227.153
Spese per il personale
(5.359.756)
(6.148.647)
Spese per il materiale
(3.174.264)
(3.110.151)
Costi d’esercizio
(8.534.020)
(9.258.798)
UTILE LORDO
7.401.797
6.968.355
Ammortamento sugli immobilizzi
(757.615)
(749.058)
(1.200.000)
(1.200.000)
Risultato intermedio
5.444.182
5.019.297
Ricavi straordinari
1.152.548
2.559
Costi straordinari
(1.126.309)
(8.197)
Imposte
(1.447.321)
(997.776)
4.023.100
4.015.883
Risultato da operazioni su interessi
Proventi per commissioni su operazioni di credito
Proventi per commissioni su operazioni di negoziazione
titoli e d’investimento
Proventi per commissioni sulle altre prestazioni di servizio
Risultato da alienazione di investimenti finanziari
Altri proventi ordinari
Altri oneri ordinari
Altri profitti ordinari
Rettifiche di valore, accantonamenti e perdite
UTILE DEL PERIODO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
637
Euromobiliare Fiduciaria Spa
Corso Monforte, 34
Milano
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Emilio Perrone da Zara
Vice Presidente
Matteo Mattei Gentili
Consiglieri
Sergio Benetti
Stefano Bisi
Franco Callosi
Ennio Fraternali
Paolo Magnani
Antonio Russo
Presidente
Goffredo Sala
Sindaci effettivi
Alberto Galaverni
Gaetano Signoriello
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
638
Stato patrimoniale in euro
Voci dell’attivo
2009
2008
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Attività Immateriali
- Attività immateriali a vita definita
3)
10.484
26.196
4)
789
2.812
- Attività Finanziarie
5)
1.009
1.022
- Attività per Imposte Anticipate
6)
49.286
68.898
61.568
98.928
Attività Materiali
- Immobili, Impianti e Macchinari
Altre Attività non Correnti
TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI
ATTIVITA’ CORRENTI
Crediti Commerciali
7)
831.087
535.043
Crediti Tributari
8)
81.491
77.363
Crediti Finanziari Correnti
9)
1.010.740
595.278
Altri Crediti Correnti
10)
12.696
11.582
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
11)
8.478
323.339
TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI
1.944.492
1.542.605
TOTALE ATTIVITA’
2.006.060
1.641.533
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
639
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
PATRIMONIO NETTO
NOTE
2009
2008
12)
- Capitale
700.000
700.000
- Riserva Legale
140.000
140.000
- Altre Riserve
312.554
221.212
26.866
26.866
246.809
36.468
1.426.229
1.124.546
- Riserva per Stock Option
- Utile (Perdita) dell’Esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO
PASSIVITA’ NON CORRENTI
TFR e Altri Fondi relativi al Personale
13)
146.370
182.769
Fondo Imposte Differite
6)
3.986
6.702
Fondi per Rischi ed Oneri
14)
80.000
40.000
230.356
229.471
TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI
PASSIVITA’ CORRENTI
Debiti Commerciali
15)
79.226
62.709
Debiti Vari ed altre Passività
16)
233.585
189.810
Debiti per Imposte sul Reddito
17)
36.664
34.997
349.475
579.831
2.006.060
287.516
516.987
1.641.533
TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI
TOTALE PASSIVITA’
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
640
Conto economico in euro
Voci del conto economico
NOTE
2009
2008
Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni
18)
1.432.438
1.267.812
Altri Proventi
19)
233.413
217.280
1.665.851
1.485.092
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Acquisti di Materiali e Servizi Esterni
20)
(347.331)
(296.040)
Costi del Personale
21)
(748.298)
(997.024)
Altri costi operativi
22)
(170.026)
(93.932)
400.196
98.096
(19.424)
(29.184)
380.772
68.912
RISULTATO OPERATIVO (EBITDA)
Ammortamenti
23)
RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT)
Proventi Finanziari
24)
21.686
28.921
Oneri Finanziari
25)
(23.593)
(4.306)
378.865
93.527
(132.056)
(57.059)
246.809
36.468
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul Reddito dell’esercizio
26)
UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
641
Euromobiliare Asset Management SGR Spa
Via Turati, 9
Milano
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Mario Cattaneo
Vice Presidente
Matteo Mattei Gentili
Consiglieri
Fulvio Albarelli
Giorgio Ferrari
Alessandro Gabetti
Alberto Milla
Guido Ottolenghi
Giuseppe Rovani
Presidente
Alberto Galaverni
Sindaci effettivi
Carlo Ricco’
Paolo Giaroli
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
642
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
10.
Cassa e disponibilità liquide
40.
60.
2009
2008
1.672
1.213
Attività finanziarie disponibili per la vendita
10.751.982
11.344.707
Crediti
22.886.666
7.490.327
a) per gestioni di patrimoni
12.403.213
4.656.003
b) altri crediti
10.483.453
2.834.324
100.
Attività materiali
116.018
115.678
110.
Attività immateriali
135.906
128.963
120.
Attività fiscali
541.243
482.815
-
101.454
b) anticipate
541.243
381.361
Altre attività
304.754
175.950
34.738.241
19.739.653
a) correnti
140.
TOTALE ATTIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
643
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
2009
2008
10.
Debiti
6.529.475
3.874.341
70.
Passività fiscali
3.705.555
323.524
a) correnti
3.693.111
302.218
b) differite
12.444
21.306
90.
Altre passività
465.311
521.502
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
316.117
361.016
110.
Fondo per rischi e oneri
1.766.811
851.398
b) altri fondi
1.766.811
851.398
120.
Capitale
6.456.250
6.456.250
150.
Sovrapprezzi di emissione
413.166
413.166
160.
Riserve
7.255.072
6.537.148
170.
Riserve da valutazione
-13.710
-265.576
180.
Utile (Perdita) d'esercizio
7.844.194
666.884
34.738.241
19.739.653
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
644
Conto economico in euro
Voci del conto economico
10.
Commissioni attive
20.
Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
2009
2008
57.403.285
58.330.474
(33.611.688)
(44.684.873)
23.791.597
13.645.601
184.297
422.213
40.
Interessi attivi e proventi assimilati
50.
Interessi passivi e oneri assimilati
(178)
-
90.
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
8.938
-
a) attività finanziarie
8.938
-
23.984.654
14.067.814
(12.543.138)
(12.551.325)
a) spese per il personale
(6.339.415)
(6.045.791)
b) altre spese amministrative
(6.203.723)
(6.505.534)
(45.092)
(44.715)
(101.783)
(87.124)
206.688
177.674
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
11.501.329
1.562.324
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO
DELLE IMPOSTE
11.501.329
1.562.324
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(3.657.135)
(895.440)
UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO
DELLE IMPOSTE
7.844.194
666.884
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
7.844.194
666.884
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
110.
Spese amministrative:
120.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
130.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
160.
Altri proventi e oneri di gestione
190.
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
645
Credem Private Equity SGR Spa
Via Che Guevara
Reggio Emilia
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Enrico Corradi
Vice Presidente
Lucio Zanon di Valgiurata
Amministratori Delegati
Maurizio Esposito
Daniele Molinaro
Consiglieri
Marco Braglia
Giorgio Medici
Presidente
Gianni Tanturli
Sindaci effettivi
Giulio Morandi
Giuseppe Piroli
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
646
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
10
Cassa e disponibilità liquide
40
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
60
Crediti
2008
-
751.432
777.246
2.342.481
2.233.776
60.000
294.179
2.282.481
1.939.597
5.444
6.072
-
-
14.512
9.557
867
2.811
b) anticipate
13.645
6.746
Altre attività
12.889
15.229
3.126.758
3.041.880
a) per gestioni di patrimoni
b) altri crediti
100
Attività materiali
110
Attività immateriali
120
Attività fiscali
a) correnti
140
2009
Totale Attivo
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
647
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
10
Debiti
70
Passività fiscali
2009
2008
122.686
118.623
1.087
1.087
a) correnti
-
-
b) differite
1.087
1.087
105.000
122.758
33.450
29.396
245
182
2.400.000
2.400.000
90
Altre passività
100
Trattamento di fine rapporto del personale
110
Fondi per rischi ed oneri
b) altri fondi
120
Capitale
160
Riserve
386.260
228.090
170
Riserve da valutazione
-33.260
-16.497
180
Utile (Perdita) d'esercizio
111.290
158.170
3.126.758
3.041.880
Totale Passivo e Patrimonio Netto
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
648
Conto economico in euro
Voci del conto economico
10
20
Commissioni attive
2008
928.705
952.504
Commissioni passive
(36.183)
(37.111)
Commissioni nette
892.522
915.393
23.980
79.601
(8)
(255)
40
Interessi attivi e proventi assimilati
50
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di intermediazione
110
2009
916.494
994.739
Spese amministrative:
(718.448)
(747.200)
a) spese per il personale
(318.661)
(339.345)
b) altre spese amministrative
(399.787)
(407.855)
120
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(2.357)
(2.323)
160
Altri proventi e oneri di gestione
10.628
24.732
Risultato della gestione operativa
206.317
269.948
Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
206.317
269.948
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente
(95.027)
(111.778)
Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
111.290
158.170
Utile (Perdita) d'esercizio
111.290
158.170
190
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
649
Credemleasing Spa
Via Mirabello, 2
Reggio Emilia
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Franco Terrachini
Vice Presidente
Adolfo Bizzocchi
Consiglieri
Marco Braglia
Claudio Caggiati
Ennio Ferrarini
Stefano Morellini
Gianluca Polizzotti
Giuseppe Rovani
Antonio Verona
Presidente
Mario Reverberi
Sindaci effettivi
Giulio Morandi
Paolo Rinaldi
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
650
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
¾10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
2008
2009
178
170
56.619
316.020
531.353
531.353
1.948.905.834
1.956.172.866
-
41.306
302.361
302.361
60.
Crediti
70.
Derivati di copertura
90.
Partecipazioni
100.
Attività materiali
1.042.969
1.132.435
110.
Attività immateriali
1.170.541
738.283
Attività fiscali
5.513.230
4.661.868
a) correnti
1.612.068
1.581.475
b) anticipate
3.901.162
3.080.393
883.870
883.870
10.627.845
9.849.087
1.969.034.800
1.974.629.619
-
120.
di cui: avviamento
130.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione
140.
Altre attività
TOTALE ATTIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
651
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
2009
2008
10.
Debiti
1.786.647.955
1.795.423.842
30.
Passività finanziarie di negoziazione
438.022
687.264
50.
Derivati di copertura
15.628.448
13.062.184
70.
Passività fiscali
1.337.766
1.640.946
a) correnti
1.276.827
1.578.229
b) differite
60.939
62.717
37.692.769
45.146.023
756.699
796.757
2.226.065
2.095.641
102.631
163.635
2.123.434
1.932.006
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
110.
Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
120.
Capitale
68.164.800
68.164.800
160.
Riserve
52.903.490
34.835.645
170.
Riserve da valutazione
(6.099.980)
(5.290.874)
180.
Utile (Perdita) d'esercizio
9.338.766
18.067.391
1.969.034.800
1.974.629.619
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
652
Conto economico in euro
Voci del conto economico
2009
2008
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
64.809.338
118.916.358
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(35.682.033)
(82.193.720)
29.127.305
36.722.638
MARGINE DI INTERESSE
30.
Commissioni attive
40.
Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
60.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
100.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
• attività finanziarie
110.
3.586.144
3.409.671
(2.435.298)
(1.902.773)
1.150.846
1.506.898
(241.445)
(2.637.529)
30.036.706
35.592.007
(5.362.621)
(1.250.531)
(5.362.621)
(1.250.531)
(9.543.856)
(9.848.783)
a) spese per il personale
(6.220.690)
(6.584.480)
b) altre spese amministrative
Spese amministrative:
(3.323.166)
(3.264.303)
120.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(143.778)
(244.099)
130.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(171.454)
(319.079)
150.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(73.620)
(1.130.227)
160.
Altri oneri e oneri di gestione
156.989
217.059
(15.138.340)
(12.815.435)
UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO
DELLE IMPOSTE
14.898.366
22.776.572
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente
(5.559.600)
(4.709.181)
9.338.766
18.067.391
9.338.766
18.067.391
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
190.
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL
DELLE IMPOSTE
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
NETTO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
653
Credemfactor Spa
Via Che Guevara, 4/b
Reggio Emilia
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Matteo Mattei Gentili
Vice Presidente
Adolfo Bizzocchi
Consiglieri
Massimo Arduini
Marco Braglia
Stefano Morellini
Stefano Pilastri
Franco Terrachini
Presidente
Alberto Galaverni
Sindaci effettivi
Carlo Riccò
Guido Rocca
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
654
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
60.
Crediti
100.
Attività materiali
110.
Attività immateriali
120.
324.401.702
297.299.395
89.034
98.267
526.116
534.318
Attività fiscali
1.840.611
1.308.989
a) correnti
544.443
583.231
1.296.168
725.758
3.131.780
691.883
329.989.243
299.932.852
b) anticipate
140.
2008
2009
Altre attività
TOTALE ATTIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
655
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
10.
Debiti
70.
Passività fiscali
2008
2009
267.283.964
238.480.713
465.556
557.968
a) correnti
452.702
545.114
b) differite
12.854
12.854
20.426.680
21.448.607
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
318.806
319.939
110.
Fondi per rischi e oneri:
370.303
515.621
-
-
370.303
515.621
27.401.000
27.401.000
11.192.439
6.622.185
30.311
16.565
2.500.184
4.570.254
329.989.243
299.932.852
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
120.
Capitale
160.
Riserve
170.
Riserve da valutazione
180.
Utile (Perdita) d'esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
656
Conto economico in euro
Voci del conto economico
2009
2008
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
7.761.783
15.609.329
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(1.716.931)
(7.301.911)
6.044.852
8.307.418
MARGINE DI INTERESSE
30.
Commissioni attive
40.
Commissioni passive
COMMISSIONI NETTE
60.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
100.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
a) attività finanziarie
110.
7.862.091
7.477.727
(1.402.097)
(1.266.109)
6.459.994
6.211.618
(5.726)
2.237
12.499.120
14.521.273
(2.702.688)
(1.594.115)
(2.702.688)
(1.594.115)
(5.617.874)
(6.024.372)
a) spese per il personale
(3.387.109)
(3.704.521)
b) altre spese amministrative
(2.230.765)
(2.319.851)
Spese amministrative:
120.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(22.535)
(33.748)
130.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(230.031)
(301.177)
150.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
104.714
(127.293)
160.
Altri proventi e oneri di gestione
(2.720)
23.863
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
4.027.985
6.464.431
UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL
LORDO DELLE IMPOSTE
4.027.985
6.464.431
(1.527.802)
(1.894.177)
2.500.184
4.570.254
2.500.184
4.570.254
190.
Imposte
corrente
sul
reddito
dell'esercizio
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’
NETTO DELLE IMPOSTE
dell’operatività
CORRENTE
AL
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
657
Magazzini Generali delle Tagliate Spa
Via Togliatti 36/1
Montecavolo di Quattro Castella (RE)
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Mosè Natale Arduini
Vice Presidente
Alfredo Germini
Consiglieri
Paolo Benatti
Angelo Tognoni
Presidente
Fabrizio Fiori
Sindaci effettivi
Eugenio Menozzi
Mario Reverberi
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
658
Stato patrimoniale in euro
Voci dell’attivo
note
2009
2008
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Attività Immateriali
293.455
293.556
- Avviamento
293.455
293.455
-
101
Attività Materiali
20.964.459
20.121.065
- Immobili, Impianti e Macchinari
19.258.515
18.241.608
1.705.944
1.879.457
Altre Attività non Correnti
87.159
87.925
- Partecipazioni
64.550
64.550
- Attività per Imposte Anticipate
16.657
15.368
5.952
8.007
21.345.073
20.502.546
827.909
768.248
Crediti Tributari
87.483
79.909
Altri Crediti Correnti
49.954
46.546
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
115.088
704.127
Attività cessate/attività non correnti destinate ad
essere cedute
162.928
-
1.243.362
1.598.830
22.588.435
22.101.376
- Attività immateriali a vita definita
- Beni in locazione finanziaria
- Altre Attività non correnti
TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI
ATTIVITA’ CORRENTI
Crediti Commerciali
TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI
TOTALE ATTIVITA’
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
659
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
note
2009
2008
PATRIMONIO NETTO
- Capitale
1.500.000
1.500.000
452.076
452.076
10.854.312
10.854.312
1.798.731
1.666.100
247.317
117.091
14.852.436
14.589.579
552.548
508.144
Fondo Imposte Differite
4.617.522
4.604.729
Debiti vari e altre passività non correnti
1.613.262
1.735.049
6.783.332
6.847.922
20
-
Debiti Commerciali
563.022
321.782
Debiti Vari ed altre Passività
327.894
288.394
61.731
53.699
952.667
7.735.999
663.875
7.511.797
22.588.435
22.101.376
- Riserva Legale
- Riserva di Rivalutazione
- Altre Riserve
- Utile (Perdita) dell’Esercizio
TOTALE PATRIMONIO NETTO
PASSIVITA’ NON CORRENTI
TFR e Altri Fondi relativi al Personale
TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI
PASSIVITA’ CORRENTI
Passività finanziarie non correnti
Debiti per Imposte sul Reddito
TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI
TOTALE PASSIVITA’
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
660
Conto economico in euro
Voci del conto economico
note
2009
2008
Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni
3.304.533
3.233.209
218.760
54.193
3.523.293
3.287.402
(920.770)
(839.946)
Costi del Personale
(1.513.487)
(1.565.537)
Altri costi operativi
(78.435)
(110.419)
1.010.601
771.500
(541.706)
(540.716)
(673)
1.500
468.222
232.284
3.814
18.767
(48.242)
(28.629)
423.794
222.422
(176.477)
(105.331)
247.317
117.091
Altri Proventi
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Acquisti di Materiali e Servizi Esterni
RISULTATO OPERATIVO (EBITDA)
Ammortamenti
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT)
Proventi Finanziari
Oneri Finanziari
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul Reddito dell’esercizio
UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
661
CredemVita S.p.A.
Via Mirabello, 2
Reggio Emilia
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Giorgio Ferrari
Vice Presidente
Adolfo Bizzocchi
Consiglieri
Fulvio Albarelli
Federica Nicolini
Stefano Pilastri
Giuseppe Rovani
Presidente
Gianni Tanturli
Sindaci effettivi
Torquato Bonilauri
Alberto Galaverni
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
662
Stato patrimoniale in euro
Voci dell’attivo
B.
Attività immateriali
C.
D.
1.199.627
619.633
Investimenti
1.211.986.015
735.413.115
Investimenti a beneficio di assicurati dei rami vita i quali
ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei
fondi pensione
1.094.351.273
1.053.868.855
396.866
56.668
41.549.702
36.021.117
36.925.604
33.889.945
16.895.530
11.306.492
2.403.304.617
1.871.175.825
D.bis
Riserve tecniche a carico dei Riassicuratori
E.
Crediti
F.
G.
2008
2009
Altri elementi dell’Attivo
Ratei e Risconti
TOTALE ATTIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
663
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
A.
Patrimonio Netto
B.
Passività subordinate
C.
D.
78.517.498
58.244.976
-
-
Riserve tecniche
1.199.881.419
737.305.061
Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è
sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla
gestione dei fondi pensione
1.094.168.494
1.053.654.380
54.394
54.394
-
-
30.679.072
21.913.106
3.740
3.908
2.403.304.617
1.871.175.825
E.
Fondi per Rischi e Oneri
F.
Depositi ricevuti da
Riassicuratori
G.
Debiti e altre passività
H.
Ratei e Risconti
TOTALE PASSIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
664
2008
2009
Conto Economico in euro
Voci del conto economico
2008
2009
CONTO TECNICO
1.
Premi dell’esercizio,
riassicurazione
2.
Proventi da investimenti
3.
al
netto
delle
cessioni
in
641.956.711
436.490.664
43.660.621
28.739.591
Proventi e plusvalenze non realizzate relativi a
investimenti a beneficio di assicurati i quali ne
sopportano il rischio e a investimenti derivanti dalla
gestione dei fondi pensione
Altri proventi tecnici, al netto delle cessioni in
riassicurazione
128.531.163
41.647.152
20.403.657
23.233.661
5.
Oneri relativi a sinistri, al netto delle cessioni in
riassicurazione
(266.814.051)
(696.090.446)
6.
Variazione delle riserve matematiche delle altre riserve
tecniche, al netto delle cessioni di riassicurazione
(511.763.868)
372.434.531
(137.911)
2.203
4.
7.
Ristorni e Partecipazioni agli utili, al netto delle cessioni
in riassicurazione
8.
Spese di gestione
(9.012.863)
(8.040.824)
9.
Oneri Patrimoniali e Finanziari
(4.484.066)
(7.137.051)
10.
Oneri Patrimoniali e Finanziari e Minusvalenze non
realizzate relativi a investimenti a beneficio di assicurati i
quali ne sopportano il rischio e a investimenti derivanti
dalla gestione dei Fondi Pensione
Altri oneri tecnici, al netto delle cessioni in
riassicurazione
(10.313.350)
(167.728.618)
(17.156.872)
(18.551.972)
11.
12.
Quota dell’utile degli investimenti trasferita al conto non
tecnico
(2.583.986)
(1.553.919)
13.
Risultato del Conto Tecnico
12.285.185
3.444.972
2.
Risultato del Conto Tecnico
12.285.185
3.444.972
4.
Quota dell’utile degli investimenti trasferita dal Conto
Tecnico
2.583.986
1.553.919
7.
Altri proventi
8.
Altri oneri
9.
Risultato dell’attività ordinaria
10.
Proventi Straordinari
11.
Oneri Straordinari
12.
Risultato della attività straordinaria
13.
Risultato prima delle imposte
14.
Imposte sul Reddito dell’Esercizio
15.
UTILE (Perdita) D’ESERCIZIO
CONTO NON TECNICO
662.789
(811.352)
2.961.381
(984.679)
14.720.608
6.975.593
20.433
41.942
(34.600)
(34.881)
(14.167)
7.061
14.706.441
6.982.654
(4.753.919)
(2.178.388)
9.952.522
4.804.266
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
665
Credemtel Spa
Via Togliatti 36/1
Montecavolo di Quattro Castella (RE)
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Adolfo Bizzocchi
Vice Presidente
Nazzareno Gregori*
Consiglieri
Luciano Bartoli
Ettore Corsi
Ottorino Righetti
Presidente
Alberto Galaverni
Sindaci effettivi
Mario Reverberi
Gianni Tanturli
* Amministratore Delegato
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
666
Stato patrimoniale in euro
Voci dell’attivo
note
2009
2008
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Attività Immateriali
- Attività immateriali a vita definita
4)
754.314
764.450
- Immobili, Impianti e Macchinari
5)
896.006
166.115
- Beni in locazione finanziaria
6)
-
332.625
- Attività per Imposte Anticipate
7)
121.277
105.453
- Altre Attività non correnti
8)
1.977
1.827
1.773.574
1.370.470
Attività Materiali
Altre Attività non Correnti
TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI
ATTIVITA’ CORRENTI
Crediti Commerciali
9)
4.364.472
3.445.516
Crediti Tributari
10)
392.264
170.191
Altri Crediti Correnti
11)
80.001
95.789
Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti
12)
4.203.557
4.234.668
9.040.294
7.946.164
10.813.868
9.316.634
TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI
TOTALE ATTIVITA’
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
667
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
PATRIMONIO NETTO
note
2009
2008
13)
- Capitale
2.840.530
2.840.530
568.106
568.106
1.642.941
703.861
13.497
13.270
- Utile (Perdita) dell’Esercizio
1.171.731
932.259
TOTALE PATRIMONIO NETTO
6.236.805
5.058.026
- Riserva Legale
- Altre Riserve
- Riserva per Stock Option
PASSIVITA’ NON CORRENTI
TFR e Altri Fondi relativi al Personale
14)
435.363
429.714
Fondo Imposte Differite
7)
105.150
178.211
Debiti vari e altre passività non correnti
-
70.593
TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI
540.513
678.518
PASSIVITA’ CORRENTI
Debiti Commerciali
15)
2.008.343
1.702.797
Debiti Vari ed altre Passività
16)
1.871.124
1.748.091
157.083
129.202
4.036.550
4.577.063
10.813.868
3.580.090
4.258.608
9.316.634
Debiti per Imposte sul Reddito
TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI
TOTALE PASSIVITA’
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
668
Conto economico in euro
Voci del conto economico
note
2009
2008
Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni
18)
10.187.691
9.827.049
Altri Proventi
19)
20.850
31.142
10.208.541
9.858.191
TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Acquisti di Materiali e Servizi Esterni
20)
(5.168.188)
(5.127.721)
Costi del Personale
21)
(2.929.839)
(2.794.930)
Altri costi operativi
22)
(43.574)
(282.198)
Costi per lavori interni capitalizzati
23)
254.988
277.392
2.321.928
1.930.734
RISULTATO OPERATIVO (EBITDA)
Ammortamenti
24)
(594.922)
(628.187)
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di
attività non correnti
25)
(201)
-
1.726.805
1.302.547
RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT)
Proventi Finanziari
26)
25.768
111.457
Oneri Finanziari
27)
(14.882)
(15.854)
1.737.691
1.398.150
(565.960)
(465.891)
1.171.731
932.259
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
Imposte sul Reddito dell’esercizio
28)
UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
669
Creacasa Srl
Via Emilia San Pietro, 4
Reggio Emilia
Cariche sociali
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Ferdinando Rebecchi
Vice Presidente
Stefano Pilastri
Consiglieri
Adolfo Bizzocchi
Marco Braglia
Maurizio Giglioli
Presidente
Mario Reverberi
Sindaci effettivi
Vittorio Guidetti
Gianni Tanturli
COLLEGIO SINDACALE
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
670
Stato patrimoniale in euro
Voci dell'attivo
60.
Crediti
2008
2009
3.349.763
424.309
124.770
96.106
100.
Attività
Materiali
110.
Attività
Immateriali
70.670
13.319
120.
Attività fiscali
24.880
14.484
a) correnti
-
-
24.880
14.484
779.572
706.389
4.349.655
1.254.607
b) anticipate
140.
Altre attività
TOTALE ATTIVO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
671
Stato patrimoniale in euro
Voci del passivo e del patrimonio netto
10.
Debiti
70.
Passività fiscali
2008
2009
1.447.140
830.292
93.364
1.057
a) correnti
92.307
-
b) differite
1.057
1.057
1.694.171
608.696
16.544
11.562
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
110.
Fondo Rischi e Oneri
134.407
59.649
b) altri fondi
134.407
59.649
600.000
600.000
-
509.809
3.957
2.785
360.072
-1.369.243
4.349.655
1.254.607
120.
Capitale
160.
Riserve
170.
Riserve da valutazione
180.
Utile (perdita) d’esercizio
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
672
Conto economico in euro
Voci del conto economico
10.
20.
2009
2008
118
Interessi attivi e proventi assimilati
1.448
Interessi passivi e oneri assimilati
(1.199)
(4.888)
249
(4.770)
MARGINE DI INTERESSE
30.
Commissioni attive
10.204.767
2.603.642
40.
Commissioni passive
(5.929.458)
(1.692.588)
COMMISSIONI NETTE
4.275.309
911.054
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
4.275.558
906.284
(3.158.680)
(2.779.949)
a) spese per il personale
(1.272.755)
(1.545.467)
b) altre spese amministrative
(1.885.925)
(1.234.482)
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(10.293)
(2.295)
130.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(10.049)
(1.221)
150.
Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri
(59.608)
(23.344)
110.
120.
160.
190.
Spese amministrative:
(345.405)
14.345
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
691.523
(1.886.180)
UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL
LORDO DELLE IMPOSTE
691.523
(1.886.180)
(331.451)
516.937
UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL
NETTO DELLE IMPOSTE
360.072
(1.369.243)
UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO
360.072
(1.369.243)
Altri proventi e oneri di gestione
Imposte
corrente
sul
reddito
dell'esercizio
dell’operatività
BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE
673
BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO
674
ATTESTAZIONE DEL
PRESIDENTE E DEL
DIRIGENTE PREPOSTO
BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO
676
BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO
677
BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO
678
RELAZIONE
DELLA SOCIETA’
DI REVISIONE
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
682
RELAZIONE
DELCOLLEGIO
SINDACALE
AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D.LGS. 58/1998
Signori Azionisti,
nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 il Collegio Sindacale di Credito Emiliano S.p.A. ha
svolto i compiti di vigilanza previsti dal Codice Civile, dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e
dalle leggi speciali in materia, tenuto conto della regolamentazione disposta dalle Autorità di Vigilanza
(in particolare Banca d’Italia e Consob) e conformemente ai principi di comportamento del Collegio
Sindacale raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri.
Sintesi e risultatidell’attività di vigilanza
Il Collegio Sindacale, in ottemperanza al disposto dell’articolo 149 del Decreto legislativo citato, ha
svolto la propria attività al fine di vigilare:
• sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo;
• sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;
• sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema
amministrativo e contabile;
• sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di
comportamento;
• sulle disposizioni impartite alle società del gruppo.
Nel corso dell’esercizio 2009 il Collegio ha partecipato a:
- n. 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione,
- n. 22 riunioni del Comitato Esecutivo,
- n. 5 riunioni del Comitato Auditing istituito presso la società Credito Emiliano Holding S.p.A. sino allo
scorso mese di giugno, (in forza della composizione del collegio sindacale della società che vede due
sindaci comuni a quelli del collegio sindacale di Credito Emiliano S.p.A.),
- n. 6 riunioni del Comitato di Controllo Interno istituito in seno alla controllante Credito Emiliano S.p.A.,
- n. 24 riunioni del Comitato Fidi,
- n. 1 Assemblee dei soci,
oltre alla partecipazione da parte del Presidente del Collegio Sindacale a complessive n.9 riunioni dei
diversi Comitati di Governance istituiti in seno alla Capogruppo.
Il Collegio ha inoltre tenuto n. 28 riunioni e nei relativi verbali è riportata l’attività di controllo e vigilanza
eseguita.
Dalla partecipazione alle riunioni di tali organi ed in particolare alle riunioni del Consiglio di
Amministrazione e del Comitato Esecutivo, il Collegio ha ottenuto dagli amministratori, anche in
ossequio agli obblighi di informativa ex art. 150 del D.Lgs 58/98, dal direttore generale e dai massimi
dirigenti, le informazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale
effettuate dalla società e dalle società controllate.
Osservanza della legge e dell’atto costitutivo
La presenza alle riunioni del Consiglio di amministrazione, del Comitato Esecutivo, del Comitato Fidi e
degli altri Comitati costituiti in seno alla banca che nel corso dell’esercizio ha acquisito il ruolo di
Capogruppo ed in precedenza costituiti in seno a Credito Emiliano Holding, consente al Collegio di dare
atto della conformità alle norme di legge e di statuto degli atti di gestione compiuti.
Operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale dell’esercizio
Con riferimento alle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere
nel corso dell’esercizio dal Gruppo Bancario “Credem” si segnala:
- la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale di Credem Vita pari a 10,3 milioni di euro,
- la svalutazione seguita dalla cessione di Euromobiliare Alternative Investments Sgr a Euromobiliare A,M.
Sgr e la successiva incorporazione della prima nella seconda,
- la cessione della partecipazione detenuta in Cerved e nella società Parmareggio,
- il trasferimento in capo a Credito Emiliano S.p,A. del ruolo di Capogruppo del Gruppo bancario in
precedenza svolto dalla controllante Credito Emiliano Holding S.p.A.,
- l’adozione nel corso dell’esercizio del progetto di Governo societario predisposto in osseguio alle
disposizioni normative di Banca d’Italia.
In merito alle motivazioni che hanno portato l’organo amministrativo all’effettuazione di dette operazioni
ed alla loro rilevanza, il Collegio non ha osservazioni così come sulla loro legittimità e conformità alla
legge ed allo statuto sociale.
Nel rinviarVi all’illustrazione delle principali iniziative intraprese nel corso dell’esercizio contenuta nella
Relazione sulla Gestione, ivi inclusa quella inerente al Consolidato di Gruppo, il Collegio attesta che, per
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
684
quanto a sua conoscenza, le stesse sono state deliberate in conformità alla legge ed allo statuto.
Rispetto dei principi di corretta amministrazione
Le informazioni acquisite in corso d’anno dagli amministratori e dalla Direzione generale consentono al
Collegio Sindacale di affermare che le operazioni poste in essere, incluse le operazioni di maggior rilievo
economico, finanziario e patrimoniale, sono state sempre improntate al rispetto di principi di corretta
amministrazione, ed al tempo stesso di escludere che siano state poste in essere operazioni
manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con delibere della
società o tali da compromettere l’integrità del patrimonio della società.
Il Collegio esclude, inoltre, che la società abbia posto in essere con terzi, con società del Gruppo
Bancario o con parti correlate operazioni atipiche o inusuali.
Le operazioni realizzate all’interno del gruppo trovano il loro fondamento nel perseguimento di sinergie
ottenibili nell’ambito delle attività del Gruppo Bancario Credem.
Sulla base delle informazioni acquisite, le operazioni infragruppo appaiono regolate a condizioni di
mercato.
Analogamente, le operazioni con parti correlate hanno trovato giustificazione nell’esistenza di un
interesse della società alla loro effettuazione; il Collegio non ha, inoltre, osservazioni in merito alla loro
congruità.
Le informazioni, rese dagli amministratori nella relazione sulla gestione e nella nota integrativa, in merito
alle operazioni infragruppo ed a quelle con parti correlate, sono secondo il Collegio esaurienti; il quadro
informativo è ulteriormente arricchito dalle illustrazioni riportate nella relazione sulla gestione inerente al
bilancio consolidato di gruppo.
L’esercizio 2009 è stato caratterizzato da una progressiva e significativa riduzione delle turbolenze dei
mercati finanziari e dal progressivo superamento della crisi di liquidità che hanno caratterizzato il
panorama finanziario internazionale nell’esercizio precedente. La banca, in ogni caso, non si è mai
trovata in situazioni di criticità.
Adeguatezza della struttura organizzativa
La struttura organizzativa appare adeguata alle dimensioni della Banca ed alle sue caratteristiche
operative.
L’organigramma della società identifica con chiarezza le linee di responsabilità, declinandole sino alle
funzioni più operative ed è oggetto di sistematico presidio da parte dell’organo amministrativo e della
direzione generale con l’ausilio degli uffici preposti.
Le informazioni che il Collegio ha assunto:
- nel corso delle proprie verifiche,
- della partecipazione alle riunioni del Comitato Auditing e successivamente del Comitato di Controllo
Interno,
- dall’esame dei rapporti scritti relativi alle verifiche operate dal Servizio Auditing interno e delle relazioni
predisposte dalla funzione Compliance;,
- dagli incontri con il “Compliance Officer” ed il responsabile del Servizio Auditing;
- nel periodico scambio di dati e notizie con la società di revisione,
non hanno evidenziato sostanziali e significative criticità sotto il profilo dell’adeguatezza della struttura
organizzativa.
Adeguatezza del sistema di Controllo Interno e della funzione di “Compliance”
Il Collegio ha valutato e vigilato sull’adeguatezza del “Controllo interno” (“Internal Auditing”) e della
funzione di Compliance in merito ai quali non vi sono osservazioni da riferirVi.
La funzione di Auditing ha svolto efficacemente la sua attività di controllo dei processi interni
indirizzando gli interventi correttivi ove ritenuti necessari o con verifiche mirate sulla base dei controlli a
distanza.
La funzione di “Conformità normativa” (“Compliance”) ha operato intensamente nell’ambito delle diverse
aree di attività della banca che la vigente normativa e regolamentazione di vigilanza sottopone al presidio
di detta funzione, dando il proprio impulso all’efficientamento o all’adeguamento dei processi; ciò anche
in osseguio alle recenti novellate disposizioni legislative e regolamentari, in particolare quelle in materia
di antiriciclaggio, trasparenza, privacy e modelli organizzativi e di gestione.
L’intensa attività svolta non può ritenersi conclusa essendo necessario dare corso a quegli interventi di
carattere organizzativo e procedurale finalizzati a garantire un adeguato livello di conformità alle norme
oggetto di recenti provvedimenti modificativi.
La Funzione di Controllo di Conformità (Compliance) ha inoltre predisposto la Relazione annuale
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
685
concernente:
- le verifiche effettuate nel 2009 con separata rendicontazione per quanto attiene ai controlli afferenti
l’area dei servizi di investimento, la gestione dei conflitti di interesse e la normativa Consob in materia di
market abuse e di emittenti e mercati,
- il piano di verifiche programmate per l’anno 2010 per le medesime diverse tematiche sopra richiamate.
Gli esiti delle verifiche effettuate nell’anno 2009 hanno evidenziato aree di miglioramento nell’attività di
presidio della conformità normativa; il complesso delle misure adottate e delle iniziative assunte e su
alcune tematiche tutt’ora in corso ha evidenziato un assetto organizzativo ritenuto in grado di presidiare i
rischi di non conformità normativa.
Il Collegio, infine, ritiene adeguato il piano dei controlli programmati per l’esercizio 2010 in relazione sia
alle aree di intervento che alla loro estensione.
Adeguatezza del sistemaamministrativo e contabile. Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili ha provveduto nei termini di legge a
rilasciare la propria attestazione in merito alla:
- adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del
bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2009
- corrispondenza del bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2009 alle risultanze dei libri e delle scritture
contabili
- idoneità del bilancio d’esercizio a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, econonica e finanziaria dell’emittente.
Il Collegio nell’ambito della propria attività di controllo ha potuto constatare la prosecuzione dell’attività
di efficientamento della struttura organizzativa adottata per la mappatura dei processi amministrativo –
contabili e delle procedure di controllo finalizzate alla rappresentazione corretta ed esauriente dei fatti di
gestione nelle situazioni economico-patrimoniali periodiche e nel bilancio dell’esercizio; ritiene pertanto
di poter confermare l’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile alla rappresentazione corretta ed
esauriente dei fatti di gestione nel bilancio e alla determinazione del patrimonio di vigilanza sia a livello
individuale che a livello consolidato.
Servizi di investimento: Registro dei Reclami
I reclami pervenuti alla banca nel corso dell’esercizio 2009 sono 546 cui hanno corrisposto n. 562
annotazioni a registro, contro 648 reclami dell’anno precedente (743 annotazioni a registro).
Una parte dei reclami ricevuti (195 su 546 pari al 35% del totale) possono essere ricondotti a tre specifici
accadimenti:
- 125 reclami concernenti i bond Lehman Brothers pervenuti principalmente nel primo semestre 2009,
- n. 39 reclami concernenti l’acquisto in anni passati di obbligazioni emesse da società che hanno
dichiarato lo stato d’insolvenza (Parmalat, Cirio ed altri) e di titoli emessi dallo Stato Argentino prima
della dichiarazione di insolvenza,
- n. 29 reclami relativi all’attività svolta tramite il trading on line.
Il gruppo di lavoro dedicato alla gestione dei reclami in materia di servizi di investimento appare
adeguato al compito affidato.
Analoga considerazione di adeguatezza può essere espressa in riferimento alla gestione dei reclami non
ricompresi tra quelli afferenti servizi di investimento.
L’esame dello stato dei reclami, inoltre, avviene periodicamente in sede di Comitato di Controllo Interno
al quale partecipano i membri del collegio sindacale; Viene inoltre resa periodica informazione al
Consiglio di Amministrazione e al Comitato Esecutivo.
Dall’esame dei reclami afferenti e non i servizi di investimento non emergono criticità di carattere
strutturale; nel merito il rapporto tra i reclami ricevuti e la dimensione aziendale consente di ritenere
fisiologico il fenomeno.
Gli accantonamenti all’apposito fondo rischi presenti in bilancio sono da ritenersi adeguati.
Modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di comportamento redatti dalle società
di gestione dei mercati regolamentati
La Banca aderisce al “Codice di Autodisciplina delle società quotate” pubblicato da Borsa Italiana
(edizione marzo 2006).
La relazione fornisce una visione complessiva del sistema di regole e di procedure (Corporate
Governance) cui gli organi sociali si attengono nella propria azione.
In merito ai criteri ed alle procedure di accertamento poste in essere dal Consiglio di Amministrazione
per valutare chi tra gli amministratori ha la qualifica di indipendente ai sensi del Codice di Autodisciplina
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
686
e del T.U.F. – D.Lgs. 58/98, il collegio non ha osservazioni ritenendo rispettati i principi espressi in detti
riferimenti regolamentari e normativi.
Il collegio sindacale ha altresi provveduto alla autovalutazione del requisito di indipendenza in capo ai
propri membri ritenendo sussistere l’indipendenza dei medesimi pur tenendo conto della durata della
carica del Presidente del Collegio Sindacale di poco superiore a 9 anni essendo stato nominato sindaco
effettivo il 27 aprile 2000.
La relazione sulla Corporate Governance, cui si rinvia, da adeguata e condivisibile motivazione
dell’unica deroga al codice di autodisciplina delle società quotate con riferimento all’assenza di un
amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno; la
società, infatti, ha istituito in seno alla Controllante il Comitato Consiliare di Controllo Interno composto
da 3 amministratori di cui 2 indipendenti ad uno dei quali è affidata la presidenza. A tale organo viene
riportata tutta la rendicontazione delle funzioni di controllo interno destinate al Consiglio di
Amministrazione; come già detto alle riunioni del Comitato partecipa anche il collegio sindacale.
In attuazione degli obblighi normativi previsti dalla normativa in materia di “market abuse” la società si è
dotata da tempo:
- di un apposito regolamento per il trattamento delle informazioni privilegiate che individua i soggetti in
possesso delle stesse e le modalità di trattamento di tali informazioni incluse le comunicazioni al
pubblico ex art. 114 del TUF.
- di un codice sull’internal dealing, che disciplina gli obblighi informativi riguardanti eventuali operazioni
compiute sulle azioni di Credito Emiliano da parte dei componenti gli organi di amministrazione e di
controllo della Banca, da parte dei dirigenti e dei soggetti che svolgono funzioni di controllo che possono
avere accesso a informazioni privilegiate sul titolo (“soggetti rilevanti”);
- di un Codice interno di comportamento adottato da Credem e da tutte le società del Gruppo rivolto a
tutte le risorse del Gruppo.
Nella relazione annuale sulla Corporate Governance, inoltre, sono fornite notizie concernenti il modello
organizzativo e di gestione ex D.Lgs. 231/01 e le relative attività di aggiornamento.
Il Collegio, da ultimo, in riferimento ai diversi piani di stock options in essere di cui è data adeguata
informazione nella Relazione sulla Gestione, come già affermato in passato, ritiene che tale sistema di
incentivazione non sia in contrasto con la prudente gestione della banca o in contrasto con gli interessi
della banca in una ottica di medio lungo periodo.
Disposizioni impartite alle società del gruppo
I rapporti della società controllante con le società del gruppo ed i rapporti tra queste ultime sono definiti
con appositi regolamenti approvati dalla Capo Gruppo e adottati da tutte le società; vi è altresì
l’accentramento presso la controllante dei flussi informativi ed il presidio da parte della stessa, ritenuto
adeguato, degli aspetti gestori rilevanti ai fini de quo; il tutto regolato mediante appositi contratti di
servizio. Il coordinamento dei rapporti con le società del gruppo è affidato all’Ufficio Segreteria Generale
della controllante nonché Capo Gruppo del Gruppo Bancario Credito Emiliano.
Il Collegio constata, inoltre, che nell’organo amministrativo ed in quello di controllo di ogni società
controllata, sono presenti o il Direttore Generale o esponenti dell’Organo amministrativo o di Controllo
della Banca; ciò permette un riscontro non secondario della uniformità nei comportamenti e
nell’applicazione degli indirizzi della Capogruppo Credito Emiliano S.p.A..
Tali modalità appaiono al Collegio adeguate al fine di soddisfare l’adempimento degli obblighi di
comunicazione di cui all’art. 114, 2° comma del D.Lgs. 58/98-.
Altre informazioni:
- Notizie ex art. 2408 c.c.
Nel corso dell’esercizio non sono state ricevute denunzie dai soci, ai sensi dell’articolo 2408 del codice
civile, né esposti.
- Pareri del Collegio Sindacale
Nel corso dell’esercizio il Collegio ha rilasciato:
- parere favorevole in merito alle modifiche statutarie introdotte in ossequio alle disposizioni dell’Autorità
di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario;
- parere favorevole al riconoscimento del ruolo di Capogruppo del Gruppo Bancario in capo a Credito
Emiliano;
- pareri favorevoli, ai sensi di legge, per i compensi attribuiti agli amministratori investiti di particolari
cariche;
- proposta motivata all’Assemblea dei soci di integrazione delle condizioni economiche riconosciute alla
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
687
società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in relazione al rilascio del giudizio sulla coerenza della
relazione sulla gestione al bilancio a fare tempo dall’esercizio 2008 come richiesto dalla L. 32/07.
I membri del Collegio Sindacale hanno inoltre espresso il proprio voto favorevole per l’assunzione di
obbligazioni da parte degli esponenti aziendali e delle società agli stessi riconducibili ai sensi dell’art.
136 del T.U.L.B.
- Incarichi ex art. 144 quinquiesdecies Reg.to Consob 11971/99
Si riporta in allegato l’elenco degli incarichi rivestiti presso le società di cui al Libro V, Titolo V, Capi V,
VI e VII del codice civile alla data di emissione di tale relazione predisposto ai sensi e per gli effetti di cui
all’art. 144 quinquiesdecies del Regolamento Consob 11971/99.
- Indipendenza del revisore ed altri incarichi affidati alla società di revisione
In ossequio alle disposizioni dell’art. 160, comma 1-bis, del D.Lgs 58/90 e dell’art. 149-duodecies del
Regolamento Consob 11971 si da evidenza dei corrispettivi derivanti dai servizi resi dal network
"Deloitte" al Gruppo Credem nel corso dell'esercizio 2009.
I corrispettivi fatturati dalla società di revisione risultano così suddivisi:
- per "Servizi di Revisione" euro (migliaia) 971 (di cui Credem 240);
- per "Servizi di Attestazione" euro (migliaia) 95 (di cui Credem 70) dati dal rilascio di Comfort Letter per
il rinnovo del programma EMTN e da attestazioni al Fondo Nazionale di Garanzia.
- per “Altri Servizi” euro (migliaia) 83 (di cui Credem zero).
Altra entità rientrante del network Deloitte e, precisamente, Deloitte Consulting S.p.A., ha fornito "Servizi
Diversi dalla Revisione" per euro (migliaia) 493 (di cui 282 Credem).
I "Servizi Diversi dalla Revisione" hanno riguardato il supporto metodologico alla realizzazione di alcuni
progetti strategici sviluppati internamente da Credem e altre società del gruppo (principalmente riferiti
alla validazione interna del sistema di rating fase IV ed allo progetto BIS2CR fase II).
Non esistono accordi per la determinazione di corrispettivi per "Servizi Diversi dalla Revisione" in
funzione dei risultati conseguiti.
In relazione a quanto precede e sulla base delle ulteriori informazioni acquisite, il Collegio ritiene che le
misure di salvaguardia adottate dalla società di revisione e l’entità dei compensi extra revisione risultino
sufficienti ed adeguate a garantire indipendenza ed obiettività del revisore.
Bilancio d’esercizio e Relazione sulla gestione
Il Consiglio di Amministrazione ha fornito tempestivamente al Collegio, il bilancio e la relazione sulla
gestione che è stato redatto applicando principi generali di redazione e criteri di valutazione conformi ai
principi contabili internazionali.
La contabilità sociale e il bilancio 2009 sono sottoposti al controllo della società di revisione Deloitte &
Touche S.p.a. la quale ha rilasciato la propria relazione di certificazione senza rilievi o richiami
d’informativa.
Credem Banca ha chiuso l’esercizio 2009 con un utile netto di Euro 38.311.027 ottenuto a fronte di:
- un risultato netto della gestione finanziaria pari ad Euro 591.229.534,
- utili da cessione di investimenti per Euro 77.654,
- perdite delle partecipazioni per Euro 2.471.169,
- costi operativi e delle imposte dell’esercizio, per Euro 550.524.992
Il patrimonio netto della Banca escluso l’utile dell’esercizio ammonta ad Euro milioni 1.576,72.
Il Collegio ha promosso incontri con la società di revisione specificamente finalizzati ad acquisire
informazioni sulla predisposizione del bilancio d’esercizio. In tali incontri il Collegio ha potuto rilevare
che:
•
il sistema informativo è risultato affidabile anche dai controlli eseguiti dalla società di revisione
finalizzati a esprimere un giudizio sul bilancio dell’esercizio;
•
le valutazioni di bilancio sono state eseguite con il principio della continuità e della
competenza;
•
i valori degli intangibles sono stati sottoposti ad impairment test in conformità ai principi
contabili internazionali e le risultanze, condivise dalla società di revisione, sono correttamente
rappresentate nel bilancio.
Da parte del Collegio si rileva ancora che:
•
gli schemi di bilancio adottati sono conformi alla legge e alle direttive della Banca d’Italia e
sono adeguati in rapporto all’attività della Banca;
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
688
•
i principi contabili adottati, descritti nella nota integrativa, sono adeguati in relazione all’attività
e alle operazioni poste in essere dalla Banca stessa.
A parere del collegio sindacale il bilancio e la relazione sulla gestione, unitamente alla relazione sul
bilancio consolidato, sono esaurienti e ottemperano alla Legge ed alle disposizioni di Banca d’Italia e
CONSOB.
Bilancio consolidato
Il bilancio consolidato è stato sottoposto al controllo della società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. e
tale controllo è stato esteso alle società controllate. L’area di consolidamento è correttamente formata.
L’utile da bilancio consolidato è di 88.828 mila Euro.
Negli incontri avuti con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.a. il Collegio ha esaminato l’elenco
analitico delle società soggette a revisione e ha assunto informazioni in merito ai diversi livelli di
controllo. La società di revisione ha rilasciato la propria relazione di certificazione al bilancio consolidato
senza rilievi o richiami d’informativa.
Considerazioni conclusive
Signori Azionisti,
per tutto quanto sopra esposto e preso atto delle relazioni di certificazione della società di revisione
Deloitte & Touche S.p.A. che escludono rilievi o richiami d’informativa e che confermano che il bilancio
dell’esercizio e consolidato 2009 sono redatti:
- in modo conforme alle norme ed ai criteri che ne disciplinano la redazione,
- rappresentano in modo corretto e veritiero la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della
società e del Gruppo,
il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009 e della
proposta di destinazione dell’utile d’esercizio.
Da ultimo si rende noto che con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009 scade il mandato del
Collegio Sindacale; ringraziando per la fiducia accordata si invita l’assemblea a deliberare in merito al
rinnovo di codesto organo di controllo.
Reggio Emilia, 13 aprile 2010
IL COLLEGIO SINDACALE
Gianni Tanturli Maurizio Bergomi Giulio Morandi
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
689
Relazione ex art. 153 del TUF – Informazioni ex art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti
Elenco degli incarichi di amministrazione e controllo
Nome: Maurizio
Cognome: Bergomi
Denominazione
Tipologia di incarico
Cod. Fisc.
1
A. Gallinari S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
00127790350
2
Galtech S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
00144620358
3
Cellular Italia S.p.A.
Sindaco Effettivo
01749340350
4
La Contabile S.p.A.
Sindaco Effettivo
00455780353
5
Hybris S.r.l.
Sindaco Effettivo
01993560356
6
Menozzi Luigi & C. S.p.A.
Sindaco Effettivo
01214110353
7
Morini Gianfranco & C. S.p.A.
Sindaco Effettivo
01340540358
8
Finregg S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
00243540200
Credito Emiliano S.p.A.
Sindaco Effettivo
01806740153
Scadenza dell’incarico
Approvazione bilancio
31/12/2009
Approvazione bilancio
31/12/2010
Approvazione bilancio
31/12/2009
Approvazione bilancio
31/12/2010
Approvazione bilancio
31/10/2010
Approvazione bilancio
31/12/2009
Approvazione bilancio
31/12/2010
Approvazione bilancio
31/12/2009
Approvazione bilancio
31/12/2009
Scadenza incarico
9
n.ro di incarichi ricoperti in emittenti
n.ro di incarichi complessivamente
ricoperti
1
9
Aggiornato al 08/04/2010
Nome: Giulio
Cognome: Morandi
Denominazione
Tipologia Incarico
Codice
Fiscale
1
Aedilitia S.p.A.
Sindaco Effettivo
02098850353 Approvazione bilancio 2009
2
Area Lamaro S.p.A.
Sindaco Effettivo
08990140157 Approvazione bilancio 2009
3
Carboni Holding S.p.A.
Revisore contabile
01376850358 Approvazione bilancio 2010
4
CO.DE.S. Soc. Coop. In liquidazione
Revisore contabile
03687740377 Approvazione bilancio 2009
5
Consorzio Industriale 468 S.r.l.
Vice presidente del CdA
02287240358 A tempo indeterminato
6
Credito Emiliano S.p.A.
Sindaco Effettivo
01806740153 Approvazione bilancio 2009
7
Credemleasing S.p.A.
Sindaco Effettivo
00924500358 Approvazione bilancio 2009
8
Credem Private Equity SGR S.p.A.
Sindaco Effettivo
02008670354 Approvazione bilancio 2010
9
Credito Emiliano Holding S.p.A.
Sindaco Effettivo
00168990356 Approvazione bilancio 2010
10 Fidcorev S.r.l.
Amministratore unico
01311940355 A tempo indeterminato
11 Finbelli S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
01731190359 Approvazione bilancio 2010
12 Fispa S.r.l.
Presidente Collegio Sindacale
01329080350 Approvazione bilancio 2009
13 F.lli Veroni Fu Angelo S.p.A.
Revisore contabile
00678520354 Approvazione bilancio 2009
14 G.F. S.r.l.
Presidente Collegio Sindacale
00123220352 Approvazione bilancio 2010
15 Idroteam S.p.A.
Sindaco Effettivo
03695070965 Approvazione bilancio 2010
16 Le Robinie S.p.A.
Sindaco Effettivo
02046790354 Approvazione bilancio 2008
17 Lini Oreste & Figli S.p.A.
Sindaco Effettivo
00144470358 Approvazione bilancio 2009
18 Marinella S.p.A.
Sindaco Effettivo
01087910525 Approvazione bilancio 2011
19 Paola & Andrea S.r.l.
Revisore contabile
00663520351 Approvazione bilancio 2009
20 Profiltubi S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
01347070359 Approvazione bilancio 2010
21 Re.Al. S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
01299820355 Approvazione bilancio 2010
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
690
22 Rho 2015 S.p.A.
Sindaco Effettivo
02397110350 Approvazione bilancio 2011
23 Rovatti A. & Figli Pompe S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
00146150354 Approvazione bilancio 2010
24 San Sisto S.r.l.
Sindaco Effettivo
02296661206 Approvazione bilancio 2012
25 Sigma Soc. Coop.
Presidente Collegio Sindacale
00290770379 Approvazione bilancio 2009
26 Sirio S.r.l.
Sindaco Effettivo
03730480260 Approvazione bilancio 2010
27 Spal Automotive S.r.l.
Presidente Collegio Sindacale
01755790357 Approvazione bilancio 2010
28 Spal TLC S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
10880420152 Approvazione bilancio 2010
29 Sviluppo Progetto Marinella S.p.A.
Sindaco Effettivo
02358260350 Approvazione bilancio 2010
30 THD S.p.A.
Presidente Collegio Sindacale
02111430357 Approvazione bilancio 2009
31 Unifin S.p.A.
Sindaco Effettivo
02163450352 Approvazione bilancio 2010
n.ro di incarichi ricoperti in emittenti
n.ro di incarichi complessivamente
ricoperti
2
31
Aggiornato al 08/04/2010
Nome: Gianni
Cognome: Tanturli
Denominazione
Tipologia Incarico
Codice
Fiscale
1
Credito Emiliano Holding SPA
Sindaco Effettivo
00168990356 Approvazione bilancio 2010
2
Credito Emiliano SPA
Presidente Collegio Sindacale
01806740153 Approvazione bilancio 2009
3
Credem Tel SPA
Sindaco Effettivo
01378570350 Approvazione bilancio 2009
4
Credem Private Equity SGR SPA
Presidente Collegio Sindacale
02008670354 Approvazione bilancio 2010
5
Abaxbank SPA
Presidente Collegio Sindacale
00714630159 Approvazione bilancio 2009
6
Crea Casa SPA
Sindaco Effettivo
02279230359 Approvazione bilancio 2009
7
Credem Vita SPA
Presidente Collegio Sindacale
01437550351 Approvazione bilancio 2010
8
Vimi Fasteners S.p.A.
Sindaco Effettivo
01879740353 Approvazione bilancio 2009
9
Tecfrigo S.r.l.
Scadenza incarico
Sindaco Effettivo
00909650350 Approvazione bilancio 2010
10 Itel Telecomunicazioni S.r.l.
Sindaco Effettivo
02954150724 Approvazione bilancio 2009
11 Cosab S.r.l.
Sindaco Effettivo
01905280358 Approvazione bilancio 2009
12 Ceramica Libera s.r.l.
Sindaco Effettivo
01942730357 Approvazione bilancio 2009
13 Ronzoni & Partners S.p.A.
Sindaco Effettivo
01269200356 Approvazione bilancio 2011
14 Voith Turbo S.p.A.
Sindaco Effettivo
00708780358 Approvazione bilancio 2010
15 Industrial Building Reconstruction Srl
Amministratore Unico
01685620351 A tempo indeterminato
n.ro di incarichi ricoperti in emittenti
n.ro di incarichi complessivamente
ricoperti
Aggiornato al 08/04/2010
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
691
2
15
BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
692
EVOLUZIONE DEI
MERCATI
FINANZIARI E
CREDITIZI
BILANCIO INDIVIDUALE – EVOLUZIONEDEI MERCATI FINANZIARI E CREDITIZI
694
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
2
____________________________________________________________________________________
INDICE
Lo Scenario macroeconomico internazionale .................................................................... 3
L’economia italiana........................................................................................................................... 6
Mercati azionari .................................................................................................................................. 8
Struttura, raccolta ed impieghi del mercato bancario dell’area dell’euro ...... 10
Attività finanziarie in Italia: raccolta bancaria ed altri strumenti....................... 10
Impieghi bancari in Italia ........................................................................................................... 14
Sofferenze bancarie in Italia..................................................................................................... 18
Portafoglio titoli delle banche in Italia ............................................................................... 19
Tassi di interesse ............................................................................................................................. 19
Il Rapporto è stato redatto sulla base delle informazioni disponibili al 19 febbraio 2010.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
3
____________________________________________________________________________________
Lo Scenario macroeconomico internazionale
Il quadro macro
Nell’anno che si è appena chiuso - anche a causa della pesante eredità negativa
lasciata dalla marcata contrazione degli ultimi mesi del 2008 - il Prodotto Interno
Lordo di tutte le principali economie avanzate ha registrato una severa flessione: si
è trattata della più ampia caduta del Pil e della più grave recessione degli ultimi
decenni.
La crisi finanziaria esplosa nell’estate del 2007 e acuitasi gravemente nel settembre
del 2008, ha progressivamente esteso i suoi effetti negativi sul ciclo economico
reale dei principali paesi: i trimestri peggiori della crisi dell’economia reale sono
stati il quarto trimestre del 2008 e il primo trimestre del 2009 (-3% la variazione
congiunturale cumulata degli Stati Uniti; -4,4% nell’Area Euro). Il punto ciclico di
minimo è stata toccato nel primo trimestre. A partire dai mesi di marzo e aprile del
2009 gli indicatori congiunturali a più alta frequenza hanno incominciato a lanciare
segnali di ripresa: ha avuto inizio la risalita degli indicatori di fiducia di
consumatori e imprese, si è arrestata la caduta della produzione industriale e si è
avviato il processo di normalizzazione dei mercati finanziari, con una riduzione dei
premi per il rischio e un parziale recupero dei principali indici borsistici mondiali. Ciò
si è potuto osservare anche sui dati di crescita del secondo trimestre, che ha visto
un rallentamento della caduta del Pil sia nell’Eurozona che negli Stati Uniti.
L’attività produttiva delle principali economie è quindi tornata a crescere, seppur a
ritmi ridotti, nel secondo semestre dell’anno, ponendo tecnicamente fine alla
recessione. Permangono tuttavia ancora molti dubbi sulla tenuta e sull’entità della
ripresa economica in atto, la quale dovrebbe comunque – secondo le previsioni incominciare a palesarsi nei dati medi di crescita del 2010.
La crescita
economica
Sulla base dei primi dati ufficiali relativi al quarto trimestre, lo scorso anno gli Stati
Uniti hanno registrato una contrazione del Pil del 2,4% (+0,4% nel 2008). La
caduta del Pil statunitense è in primo luogo imputabile alla grave contrazione degli
investimenti fissi, diminuiti lo scorso anno del 18,4% (-5,1% nel 2008). La crisi
degli investimenti ha colpito sia la componente residenziale (-20,4%; -22,9% nel
2008), che quella non residenziale (-17,9%; +1,6% nel 2008). In contrazione nel
2009 sono stati anche i consumi privati (-0,6%; -0,2% nel 2008), le esportazioni
(-9,9%; +5,4% nel 2008) e le importazioni (-14,2%; -3,2% nel 2008). Al fine di
contrastare la crisi, ancora in crescita è stata invece la spesa pubblica (+1,9%;
+3,1% nel 2008).
Nell’Area Euro il 2009 si è chiuso con una contrazione del Pil del 4% (+0,5% nel
2008). Per quanto riguarda le singole componenti della domanda aggregata, sulla
base degli ultimi dati disponibili i consumi privati sono diminuiti dell’1% nei primi
tre trimestri del 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (nel 2008 la
crescita complessiva si è attestata al +0,4%). La dinamica degli investimenti fissi
lordi ha mostrato una forte caduta nei primi tre trimestri con una variazione del
-11,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,7% nel 2008). Le
esportazioni, nei primi tre trimestri del 2009, si sono ridotte del 15,8%, contro il
+0,8% complessivo del 2008. Severa è stata anche la caduta delle importazioni,
diminuite del 13% nei primi tre trimestri del 2009 rispetto al corrispettivo periodo
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
4
____________________________________________________________________________________
dell’anno precedente (+0,9% nel 2008). La produzione industriale dell’eurozona
ha fatto registrare nel 2009 una contrazione media del 14,9% (-1,7% la variazione
media del 2008).
Anche i principali paesi emergenti,
motore della crescita economica
rallentamento della loro crescita: la
del 2009, mentre l’India dal +7,3%
pur continuando a rappresentare il principale
mondiale, hanno registrato un significativo
Cina è passata dal +9,6% del 2008 al +8,7%
del 2008 al +5,6% dello scorso anno.
Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita
dell’economia mondiale dovrebbe essere stata, nel 2009, del -0,8% (+3% nel
2008): si tratta della prima riduzione del Pil mondiale da quando esiste una serie
storica su questo aggregato.
I principali dati macroeconomici
Pil
Produzione industriale
(var. % annue)
(var. % annue)
2007
2008
2009
2007
2008
Usa
2,1
0,4
-2,4
1,5
-2,2
-9,7
Giappone
2,3
-1,2
-5,1
2,9
-3,4
-22,3
Area Euro
2,7
0,5
-4,0
3,7
-1,7
-14,9
- Italia
1,6
-1,0
-4,9
2,2
-3,3
-17,6
- Germania
2,6
1,0
-4,9
5,9
0,0
-16,1
- Francia
2,3
0,3
-2,2
1,2
-2,4
-11,9
- Spagna
3,6
0,9
-3,6
1,9
-7,5
-15,5
Inflazione (CPI) *
2009
Tasso di disoccupazione
(var. % annue)
(val. %)
2007
2008
2009
2007
2008
2009
Usa
2,9
3,8
-0,3
4,6
5,8
9,3
Giappone
0,0
1,0
-1,1
3,9
4,0
5,1
Area Euro
2,1
3,3
0,3
7,5
7,5
9,4
- Italia
2,0
3,5
0,8
6,2
6,8
7,7
- Germania
2,3
2,8
0,2
8,4
7,3
7,5
- Francia
1,6
3,2
0,1
8,3
7,9
9,4
- Spagna
2,8
4,1
-0,3
8,3
11,4
18,1
* Per i paesi dell'Area Euro si è preso in considerazione l'indice armonizzato dei prezzi al consumo
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream
L’andamento
dei prezzi
La crescita media annua del prezzo del petrolio è stata nel 2009 del -36,7%,
attestandosi su un livello medio di 62,4 dollari al barile contro i 98,5 dollari al barile
della media dell’anno precedente (la crescita nel 2008 era stata del +35,8%).
L’andamento del tasso d’inflazione nel corso del 2009 ha risentito fortemente sia
del crollo della domanda aggregata che dell’effetto base dovuto allo sgonfiamento
della bolla petrolifera realizzatosi nella seconda parte del 2008: l’inflazione delle
principali economie è risultata lo scorso anno mediamente prossima allo zero,
raggiungendo anche periodi di deflazione in alcuni mesi dell’anno.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
5
____________________________________________________________________________________
L’andamento dell’indice generale dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è stato
nella media nel 2009 leggermente negativo, registrando una variazione del -0,3%
(+3,8% nel 2008).
Nell’Area Euro si è invece manifestata un’inflazione sull’indice dei prezzi al
consumo pari al +0,3% nel 2009 (+3,3% nel 2008). Quanto ai diversi paesi
dell’Eurozona si sono registrate le seguenti dinamiche nell’anno appena conclusosi:
secondo i dati armonizzati forniti dall’Eurostat in Germania si è registrato un tasso
del +0,2% (contro il +2,8% del 2008), in Italia il tasso di inflazione si è attestato al
+0,8% (+3,5% nel 2008), mentre in Francia si è avuta un’inflazione pari al +0,1%
(+3,2% nel 2008).
Mercato dei cambi
Sul mercato dei cambi, il 2009 ha visto mediamente una svalutazione dell’euro nei
confronti del dollaro statunitense, dello yen giapponese, dello yuan cinese e del
franco svizzero e un apprezzamento nei confronti della sterlina inglese. Il cambio
verso la valuta statunitense si è attestato, in termini di media annua, a quota 1,394
(1,471 nel 2008). Rispetto alla sterlina l’euro ha toccato la quotazione media di
0,891 nel 2009, contro lo 0,797 del 2008. Verso lo yen giapponese l’euro è stato
mediamente quotato a 130,4 nel 2009 (dal 152,3 del 2008). Con riferimento al
franco svizzero la quotazione media è passata nel 2009 a 1,510 (1,587 nel 2008).
Laddove si consideri il tasso di cambio effettivo della moneta unica, indice calcolato
prendendo a riferimento un ampio numero di partners commerciali, nel 2009 si è,
peraltro, registrata una rivalutazione, in termini nominali pari al +2,2% ed in
termini reali del +0,7% (nel 2008 si era registrato un apprezzamento dell’euro del
+4,4% in termini nominali e del +2,8% in termini reali).
Politiche monetarie
Al fine di contrastare la grave recessione dello scorso anno, le politiche monetarie
delle principali aree economiche mondiali sono rimaste nel 2009 fortemente
espansive. Per far fronte alla grave crisi economica e finanziaria negli Stati Uniti la
politica monetaria ha continuato a utilizzare a pieno lo strumento del tasso di
policy, il quale è stato mantenuto per tutto l’anno al suo livello compreso tra lo 0 e
lo 0,25% (un livello raggiunto nel mese di dicembre del 2008). La Federal Reserve
ha inoltre fatto ampio ricorso alle politiche monetarie non convenzionali di
“quantitative easing”, tramite le quali ha aumentato la base monetaria iniettando
ampia liquidità nel sistema finanziario.
Con un’inflazione in forte discesa, al fine di contrastare la grave crisi economica
anche la Banca Centrale Europea nei primi cinque mesi del 2009 ha proseguito il
processo di riduzione dei tassi d’interesse iniziato a ottobre del 2008. Il tasso di
rifinanziamento principale è stato portato dal 2,5% di fine 2008 al nuovo minimo
storico dell’1%, raggiunto lo scorso maggio: tale livello è stato mantenuto anche
per tutta la seconda parte dell’anno. Tra la fine del 2007 e la fine del 2008 il
differenziale tra i tassi di policy di Area Euro e Usa è dunque da 225 a 75 punti
base. L’Istituto di Francoforte, ha inoltre stabilito nel mese di maggio anche alcune
misure “non convenzionali”, tra cui: i) l’allungamento da 6 a 12 mesi delle
operazioni di rifanziamento a tasso fisso; ii) la possibilità per la Banca Europea degli
Investimenti di divenire una controparte idonea a partecipare alle operazioni di
pronti contro termine dell’Eurosistema; iii) l’acquisto nella zona euro da parte
dell’Eurosistema di obbligazioni private garantite (covered bonds) denominate nella
valuta unica (acquisti per circa 60 miliardi di euro, di cui titoli per un controvalore di
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
6
____________________________________________________________________________________
10 miliardi di euro acquistati dalla Banca d’Italia); tali obbligazioni (il cui mercato è
oggi parzialmente illiquido) hanno la particolarità di avere come garanzia una o più
attività economiche che generano reddito (mutui immobiliari o prestiti pubblici).
L’economia italiana
Attività produttiva
Il Pil italiano si è ridotto nel 2009 del -4,9% (-1% nel 2008): si tratta del peggior
calo dal dopoguerra a oggi. Dopo la forte contrazione di fine 2008 (-2,1% t/t), il Pil
ha mostrato una nuova forte riduzione nei primi tre mesi dell’anno (-2,7% t/t) e un
rallentamento della caduta tra aprile e giugno (-0,5% t/t). Anche in Italia, come
nelle altre principali economie avanzate, l’attività produttiva è tornata a salire su
base congiunturale tra luglio e settembre, dopo 5 trimestri di riduzioni (+0,6% t/t;
-4,6% a/a); gli ultimi tre mesi del’anno hanno però mostrato un nuovo lieve
arretramento (-0,2% t/t; -2,8% a/a).
L’indice della produzione industriale ha mostrato nel 2009 una riduzione media
del -17,6% (-3,3% nel 2008). Gli ultimi mesi dell’anno hanno tuttavia mostrato un
rallentamento della caduta (-5,6% la variazione tendenziale di dicembre).
Domanda interna
Nell’ambito della domanda interna, analizzando gli ultimi dati disponibili delle
singole componenti del Pil relativi, al terzo trimestre, anche nel 2009 l’unica
componente che ha manifestato una dinamica positiva è rappresentata dai
consumi pubblici, cresciuti nei primi tre trimestri del 2009 del +1,3% in termini
tendenziali (+0,6% la variazione media complessiva del 2008).
Fortemente negativa è stata invece la performance degli investimenti fissi lordi,
diminuiti del 14,3% su base annua nei primi tre trimestri del 2009 (-2,9% nel
2008). Anche per i consumi privati si è registrata una contrazione, con una
variazione del -2,1% in termini tendenziali nei primi tre trimestri del 2009 (-0,9%
nel 2008).
Export e Import
Le esportazioni nei primi tre trimestri del 2009 hanno mostrato una variazione
media tendenziale del -21,2% (-3,7% nella media del 2008), mentre le
importazioni sono diminuite del 16,6% (-4,5% nel 2008). La bilancia delle partite
correnti (in percentuale del Pil) dovrebbe essere stata nel 2009 del -2,7% (-3,4%
nel 2008).
Mercato del lavoro
Quanto all'andamento del mercato del lavoro italiano, secondo l’Istituto Nazionale di
Statistica il tasso di occupazione medio del 2009 è stato del 57,6% (57,1%
l’ultimo dato di dicembre), in riduzione dal 58,7% del 2008. Gli effetti negativi
ritardati della crisi economica sul mercato del lavoro hanno cominciato a palesarsi
anche in termini di disoccupazione: il tasso di disoccupazione è, infatti,
aumentato dal 6,8% medio del 2008 al 7,8% del 2009. La disoccupazione si è
mostrata in aumento soprattutto nella seconda parte dell’anno (8,5% l’ultimo dato
di dicembre), continuando comunque a mostrare un livello inferiore al valore
prevalente nei paesi dell'Area Euro. Più marcato è stato l’aumento del tasso di
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
7
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disoccupazione giovanile, che si è attestato nella media del 2009 al 25,1%
(21,6% nel 2008).
Inflazione
Si è registrata in Italia nel 2009 una forte riduzione del tasso d’inflazione:
prendendo in considerazioni gli indici non armonizzati elaborati dall’Istat, la
variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera
collettività (NIC) è passata dal 3,4% del 2008 allo 0,8% del 2009, mentre la
variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e
impiegati FOI (esclusi i tabacchi) è passata dal 3,2% del 2008 allo 0,7% del 2009.
L’inflazione core, calcolata su un indice armonizzato che esclude le componenti
più volatili (beni energetici ed alimentari freschi), evidenzia una riduzione dal 2,8%
del 2008 all’1,7% del 2009.
I prezzi alla produzione hanno, d’altra parte, manifestato una dinamica
fortemente negativa, registrando nel 2009 una variazione media annua del -4,7%
(+5,1% nel 2008).
La politica fiscale e
i conti pubblici
Secondo le ultime valutazioni ufficiali, presentate a gennaio 2010 nell’ambito
dell’aggiornamento del Programma di Stabilità del 2009, il rapporto tra
indebitamento netto della PA e Pil potrebbe essersi chiuso intorno al 5,3%,
con un peggioramento rispetto al 2008 di 2,6 punti se si fa riferimento al deficit
nominale. Si tratta, tuttavia, di un peggioramento indotto dall’acuirsi della
recessione: considerando il saldo di bilancio corretto per il ciclo e al netto delle una
tantum il rapporto rispetto al Pil sarebbe stato del -3,6%, un valore maggiore di 0,3
punti percentuali rispetto al 2008.
Il peggioramento del deficit pubblico si è prodotto sopratutto a causa della
emersione, dopo molti anni, di un disavanzo primario (-0,5% di Pil a fronte di
un avanzo del 2,4% registrato nel 2008). L’avanzo primario corretto per il ciclo (e al
netto delle una tantum), dovrebbe invece essere risultato nel 2009 pari all’1,2%
(1,8% nel 2008). Il peggioramento dei saldi di bilancio è stato mitigato dalla
flessione della spesa per interessi: si stima che in rapporto al Pil essa sia passata
dal 5,1 al 4,8%. Va osservato come l’incremento del disavanzo, pur rilevante, sia
risultato inferiore a quello registrato dagli altri principali paesi: secondo i dati della
Commissione europea, incremento medio dell’Area Euro dovrebbe essere di 4,4
punti (dal 2 al 6,4% del Pil.
Anche nel nostro Paese, a causa dell’aumento del deficit e al negativo andamento
prodotto interno lordo il rapporto tra debito pubblico e pil – importante parametro
segnaletico delle condizioni di bilancio - ha ripreso a salire, portandosi intorno al
115,1 per cento (105,8 per cento nel 2008).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
8
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Mercati azionari
Borse internazionali
Nel 2009 i mercati azionari internazionali hanno mostrato le seguenti dinamiche:
l’indice Standard & Poor’s 500 della Borsa di New York ha registrato una variazione,
su base annua1, del +23,5% (-38,5% nel 2008), l’indice Nikkei 225 della Borsa di
Tokio del +19% (-42,1% nel 2008) e l’indice Dow Jones Euro Stooxx Large
dell’Area Euro del +25,1% (-45% nel 2008).
Andamento degli indici di Borsa in USA, Area euro e Giappone
(gen 2005=100; dati giornalieri)
DJEuroStoxx (EMU)
S&P500 (USA)
Nikkei225 (Gia)
105
100
95
90
punti indice
85
80
75
70
65
60
dic-09
nov-09
ott-09
set-09
lug-09
giu-09
mag-09
apr-09
mar-09
feb-09
55
gen-09
Gli indici della New
Economy a livello
internazionale hanno
avuto nel 2009 le
seguenti evoluzioni:
il Tech Dax tedesco
ha
segnato
una
variazione
del
+60,8% (-47,8% nel
2008), l’indice dei
tecnologici francesi
del +17,2% (-37,1%
nel 2008) ed il
Nasdaq del +43,9%
(-40,5% nel 2008).
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream
Borsa italiana
Il FTSE MIB - il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani, che
racchiude le azioni delle maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati
gestiti da Borsa Italiana (circa l'80% della capitalizzazione di mercato interna) ha concluso il 2009 con una variazione annua (rispetto a fine 2008) del +19,5%
(-49,5% nel 2008). L’indice bancario, il FTSE Italy Banks, ha invece mostrato nel
2009 una variazione del +27,9% (-58,9% nel 2008).
La capitalizzazione
dei mercati
La capitalizzazione complessiva della Borsa italiana a fine 2009 è risultata pari a
457,1 miliardi di euro, circa 82 miliardi di euro in più rispetto a fine 2008.
Osservando la ripartizione a livello di macro-settori del mercato di Borsa principale
si riscontra un generalizzato aumento della capitalizzazione. I titoli appartenenti al
settore industriale sono passati da una capitalizzazione di 123 miliardi di euro di
fine 2008 a quella di 170 miliardi di dicembre del 2009, mentre la capitalizzazione
del settore dei servizi è passata da 102 a 116 miliardi di euro. In netto
miglioramento è stato anche l’andamento della capitalizzazione del settore
finanziario, attestatasi a 167 miliardi di euro a fine 2009, in aumento di 24,4
miliardi di euro rispetto a 12 mesi prima; tale aumento è totalmente attribuibile al
1
31 dicembre 2008 vs 31 dicembre 2007.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
9
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settore bancario, il quale ha visto la capitalizzazione attestarsi a quasi 120
miliardi di euro a fine 2009, in aumento di 28,7 miliardi rispetto alla stessa data del
2008. in lieve contrazione è stato invece il settore assicurativo (-2 miliardi circa).
Anche la capitalizzazione complessiva dei mercati azionari dell’Area Euro è
aumentata, passando dai 3.258 miliardi di fine 2008 ai 4.021 miliardi del 2009;
all’interno dell’Eurozona il peso della capitalizzazione del mercato azionario italiano
è diminuito, passando dall’11,5% di fine 2008 all’11,4% di dicembre 2009.
Composizione settoriale della capitalizzazione dei titoli azionari italiani
Settore industriale
Settore servizi
Settore finanziario
700
miliardi di euro
600
500
400
300
200
100
dic-09
gen-10
nov-09
ott-09
set-09
ago-09
lug-09
giu-09
mag-09
apr-09
feb-09
mar-09
gen-09
dic-08
ott-08
nov-08
set-08
lug-08
ago-08
giu-08
apr-08
mag-08
mar-08
feb-08
0
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream
Composizione settoriale della capitalizzazione dei titoli azionari italiani del
settore finanziario
Settore bancario
Settore assicurativo
Altri settori finanziari
300
miliardi di euro
250
200
150
100
50
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream
gen-10
dic-09
nov-09
ott-09
set-09
ago-09
lug-09
giu-09
apr-09
mag-09
mar-09
feb-09
dic-08
gen-09
nov-08
ott-08
set-08
lug-08
ago-08
giu-08
mag-08
apr-08
mar-08
feb-08
0
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
10
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Struttura, raccolta ed impieghi del mercato bancario dell’area
dell’euro
Numero IFM nell’Area Euro
Alla fine del 2009, il numero delle istituzioni creditizie nell’Eurozone è risultato pari
a 6.458 unità. Nel periodo dicembre 1998 – dicembre 2009 il numero delle IFM2 è
diminuito di 2.157 unità, facendo registrare una contrazione di circa il 26%.
Con riferimento all’Italia a fine 2009 sono operative 801 istituzioni finanziarie e
monetarie (17 banche in meno rispetto a fine 2008) con un’incidenza in termini di
numero di IFM sul totale Area Euro del 12,4%, sostanzialmente in linea con il peso
dell’Italia in termini di attività e passività delle istituzioni creditizie.
Attività finanziarie
strumenti
in
Italia:
raccolta
bancaria
ed
altri
Attività finanziarie
delle famiglie
Dall’analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie in Italia
emerge come tale aggregato ammonti a 3.479,9 miliardi di euro nel terzo trimestre
del 2009, con un aumento su base annua del 3%.
Le principali tendenze delle sue componenti possono essere riassunte come segue.
In crescita:
•
la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari, che al terzo trimestre del
2009 hanno segnato una variazione tendenziale del +4%; la quota di questo
aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al
30,6% (30,3% nel precedente anno);
•
le assicurazioni ramo vita, fondi pensione e TFR, che nel terzo trimestre
del 2009 hanno segnato una crescita del +4,8%. La quota di questo aggregato
risulta pari al 16,7% (16,5% nel precedente anno);
•
azioni e partecipazioni (+6,7%). La quota di questo aggregato risulta pari al
21,9% (21,1% nel precedente anno).
In flessione:
•
2
le obbligazioni pubbliche e private, diminuite dell’1%; nello specifico, le
emissioni a breve termine sono diminuite del 56,3% mentre quelle a medio lungo termine sono aumentate dell’8,6%. Tra quest’ultime, vi è stato un
incremento del 6% delle obbligazioni emesse da istituzioni finanziarie e
monetarie e del 20,6% dei titoli di Stato. La quota di questo aggregato sul
totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 21,4%
(22,3% nel precedente anno);
Il valore è al netto dei Paesi che hanno adottato l’euro successivamente (Grecia, Slovenia, Cipro, Malta
e Slovacchia).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
11
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•
le quote di fondi comuni (-3,6% su base annua). La quota di questo
aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al
5,2% (5,6% nel precedente anno).
Titoli a custodia
Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche
italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) - pari a 1.546
miliardi di euro alla fine del terzo trimestre del 20093 (circa 90 miliardi in più
rispetto a giugno 2009 e circa 112 miliardi in meno rispetto a fine 2008) - mostrano
come essa sia costituita per circa il 36% di titoli di Stato, per il 29,3% di altri titoli
di debito, per il 18% di titoli di capitale e per il 16,4% di parti di O.I.C.R. Circa il
45% è detenuto direttamente dalle famiglie consumatrici.
Gestioni patrimoniali bancarie
Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato a settembre 2009 –
secondo i dati del bollettino statistico della Banca d’Italia - una flessione,
collocandosi a circa 79,5 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale
negativa prossima al -19%. Complessivamente il patrimonio delle gestioni
patrimoniali individuali delle banche, delle SIM e degli O.I.C.R. in Italia è risultato
alla fine del terzo trimestre del 2009 pari 370,2 miliardi di euro, segnando una
contrazione del 13,6% rispetto alla fine del terzo trimestre del 2008.
Fondi comuni di investimento
Nel corso del 2009 il
patrimonio dei fondi
comuni e sicav aperti
di diritto italiano ed
estero è lievemente
aumentato, collocandosi
a fine anno intorno ai
428 miliardi di euro,
segnando un tasso di
crescita di circa il 5%
rispetto alla fine del
2008. Tale patrimonio è
composto per il 50,7%
da
fondi
di
diritto
italiano e per il 49,3%
di
fondi
di
diritto
estero4.
RACCOLTA NETTA DEI FONDI COMUNI D'INVESTIMENTO PER CATEGORIA
(flussi in milioni di euro)
(milioni di euro)
4.000
2.000
-
-2.000
-4.000
-6.000
G09
F
Azionari
M
Bilanciati
A
M
Obbligazionari
G
L
A
Fondi di Liquidità
S
Flessibili
O
N
D
Fondi hedge
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Assogestioni.
Con particolare riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di
fondi si rileva come, nell’ultimo anno, la quota dei fondi azionari sia salita dal
17,1% di dicembre 2008 al 21% di dicembre 2009, la quota dei fondi flessibili sia
3
Ultimo dato al momento disponibile.
Fondi di diritto italiani: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati in Italia; Fondi di diritto estero:
fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati all’estero, prevalentemente in Lussemburgo, Irlanda e
Francia.
4
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
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passata dal 12,9% al 13,3%; la quota dei fondi bilanciati è scesa dal 4,6% al 4%,
mentre la quota dei fondi hedge è diminuita dal 5,3% al 3,8% così come quella dei
fondi di liquidità (dal 21,2% al 20,4%). La quota dei fondi obbligazionari è rimasta
sostanzialmente stabile intorno al 38%. Nel 2009 si è registrato nel complesso una
contrazione della raccolta netta di 3 miliardi di euro, che si raffronta ad una
contrazione di -131 miliardi di euro registratasi nel 2008.
Raccolta bancaria in Italia
Sulla base delle ultime rilevazioni statistiche5 è possibile disporre di dati di
consuntivo 2009 relativi alla raccolta, ai prestiti ed al portafoglio titoli in Italia.
Depositi e obbligazioni delle banche italiane
Raccolta (depositi e
obbligazioni)
Depositi clientela residente
1
2
Obbligazioni
mln €
a/a
mln €
a/a
mln €
a/a
dic-08
gen-09
1.813.598
1.809.908
12,41
1.084.122
1.075.127
7,59
11,82
7,24
729.477
734.781
19,29
feb-09
mar-09
1.824.036
1.850.244
11,54
11,76
1.067.633
1.073.084
6,94
6,29
756.403
777.161
18,74
20,30
apr-09
mag-09
1.882.702
11,60
10,34
1.092.958
6,14
5,58
789.744
20,15
17,66
giu-09
1.893.011
1.907.620
lug-09
ago-09
1.901.114
1.901.900
set-09
ott-09
1.921.816
nov-09
dic-09
1.926.838
1.935.289
1.982.094
10,86
10,45
11,01
10,26
9,01
8,75
9,29
1.098.151
1.108.881
1.098.673
1.096.216
1.114.649
1.123.623
1.127.806
1.170.808
7,67
7,09
7,96
7,45
7,32
7,24
8,00
794.860
798.739
802.442
805.684
807.167
803.216
807.483
811.286
20,43
15,61
15,42
15,44
14,38
11,46
10,94
11,21
1
Depositi della clientela ordinaria residente privata, sono esclusi i depositi delle IFM e delle Amminstrazioni
centrali. Sono inclusi conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti
contro termine.
2
Registrate al valor nominale ed espresse in euro. Includono le passività subordinate.
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia.
Nel 2009 l’attività di funding in Italia è restata su valori sostenuti. In dettaglio, a
fine 2009 la raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane (diverse
dalle banche centrali), rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in
conto corrente, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso
e pronti contro termine) e dalle obbligazioni. è risultata pari a 1.982 miliardi di
euro, segnando un tasso di crescita tendenziale pari al +9,3%, (+12,4% a
dicembre 2008) ed un aumento dello stock della raccolta di circa 168,5 miliardi di
euro. L’osservazione delle diverse componenti mostra come i depositi da clientela
residente abbiano registrato un tasso di crescita tendenziale pari a +8% (+7,6% a
dicembre 2008), mentre le obbligazioni delle banche sono risultate in crescita del
+11,2% su base annua (+20,4% a fine 2008).
5
Cfr. nota metodologica a fine Rapporto.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
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Depositi per forme tecniche
I dati di consuntivo – riferiti a fine 2009 – relativi ai depositi a residenti per forme
tecniche delle IFM italiane segnalano le seguenti principali tendenze:
un’accelerazione della dinamica dei depositi in conto corrente6: +11,7% a
fine 2009 (+7,4% a fine 2008);
una marcata crescita del trend dei depositi con durata prestabilita7: +36,2%
a fine 2009 (+6,9% a dicembre 2008);
un’accelerazione dei depositi rimborsabili con preavviso8: +8,2% a fine
2009 (+7% a dicembre 2008);
in forte flessione della dinamica dei pronti contro termine: -23,9% a fine
2009 (+10,6% a fine 2008).
Provvista sull’estero
In contrazione – a dicembre 2009 - è risultato il trend dei depositi sull’estero9: in
particolare, quelli delle banche italiane sono stati pari a circa 425,5 miliardi di euro,
il 9,4% in meno
DEPOSITI DELLE BANCHE SULL'ESTERO
di un anno prima
milioni di euro
(-7,3%
a 600.000
30,00
-9,4% la variazione tendenziale a dicembre 2009
dicembre 2008).
550.000
La
quota
dei 500.000
25,00
depositi
450.000
sull’estero
nel 400.000
20,00
totale provvista
350.000
17,4
deposito delle banche sull'estero
si è posizionata
%
15,00
300.000
al
17,4%.
Il
250.000
flusso netto di
200.000
10,00
provvista
150.000
sull’estero
nel
100.000
5,00
periodo
50.000
compreso fra fine
0,00
2008 e fine 2009
GENNAIO 1998 - DICEMBRE 2009
è stato negativo
per circa 44,2
miliardi di euro. A dicembre 2009 la raccolta netta sull’estero (depositi sull’estero
meno prestiti sull’estero) è stata pari a circa 246 miliardi di euro (-2,7% la
variazione tendenziale).
Sul totale degli impieghi sull’interno è risultata pari al 13,7%, mentre i prestiti
sull’estero – sempre alla stessa data - sono ammontati a 179,4 miliardi di euro. Il
rapporto prestiti sull’estero/depositi sull’estero è risultato pari al 42,2% (46,1 a fine
2008).
Depositi sull'estero in % del totale della raccolta sull'interno (depositi e
obbligazioni) e dei depositi sull'estero
Nota: i depositi sull'estero comprendono i depositi a residenti in altri paesi dell'Area Euro (detenuti da IFM, Amministrazioni centrali, Altre Amministrazioni pubbliche altri residenti e i depositi del resto del mondo). Fonte: Elaborazioni Centro Studi ABI su dati Banca d'Italia
6
Comprendono anche gli assegni circolari.
Certificati di deposito, conti correnti vincolati e depositi a risparmio vincolati.
8
Depositi a risparmio liberi.
9
Indebitamento verso non residenti: depositi delle IFM, Amministrazioni Centrali, altre Amministrazioni
pubbliche ed altri residenti in altri paesi dell’Area Euro e del resto del mondo.
7
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
14
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Impieghi bancari in Italia
Impieghi bancari
Nel corso del 2009 la dinamica dei prestiti bancari ha manifestato una flessione,
strettamente connessa con la fase di forte rallentamento coclico dell’economia
italiana: i prestiti a residenti in Italia al settore privato10 hanno segnato a fine anno
un tasso di crescita tendenziale pari al +1,7% (+4,9% a fine 2008).
Impieghi al settore privato delle banche italiane (escluso interbancario)
1
di cui: a famiglie e società non finanziarie
mln €
gen-09
1.526.420
1.525.006
feb-09
mar-09
1.524.093
1.514.433
apr-09
mag-09
1.516.387
dic-08
giu-09
1.515.642
1.533.200
lug-09
ago-09
1.531.332
1.518.236
set-09
ott-09
1.524.366
1.515.656
nov-09
dic-09
1.538.120
1.552.176
a/a
4,90
4,09
3,52
2,44
2,47
2,33
2,67
1,65
1,85
1,28
0,12
2,00
1,69
mln €
1.338.387
1.342.422
1.339.222
1.335.362
1.335.170
1.335.092
1.345.902
1.343.684
1.336.323
1.339.812
1.335.498
1.350.681
1.345.224
a/a
4,66
4,25
3,10
3,25
3,39
2,98
fino a 1 anno
mln €
a/a
402.282
8,12
405.970
7,71
oltre 1 anno
mln €
a/a
936.106
3,24
936.452
2,82
399.088
396.948
5,30
5,18
940.134
938.415
2,20
2,46
393.003
4,26
3,25
942.167
3,04
2,87
387.089
391.158
387.693
380.845
0,50
1,74
0,51
372.016
2,72
1,85
1,88
1,16
1,21
948.003
954.745
3,36
-0,89
-1,24
955.992
955.478
3,00
3,17
380.286
369.865
-2,54
-5,40
959.527
965.634
2,70
2,95
379.642
-1,89
-7,52
971.040
3,23
3,96
973.209
1
Includono le sofferenze lorde e i pronti contro termine attivi. Settore privato: società non finanziarie, famiglie
consumatrici e produttrici, istituzioni senza fini di lucro, altre istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione.
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia.
Alla fine di dicembre 2009 l’ammontare dei prestiti al settore privato è risultato pari
a 1.552,2 miliardi di euro.
Rispetto a fine 2008 il flusso netto di nuovi prestiti è stato di quasi 26 miliardi di
euro.
In particolare, i prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a
1.345,2 miliardi di euro, in crescita tendenziale del +0,5% (+4,7% a fine 2008;
-0,7% nella media Area Euro).
Ove si consideri la disaggregazione per durata, si rileva come il segmento a
medio e lungo termine (oltre 1 anno) abbia segnato un ritmo di crescita
tendenziale del +4% (+3,2% a dicembre 2008), mentre quello a breve termine
(fino a 1 anno) una flessione di -7,5% (+8,1% a fine 2008).
10
Altri residenti in Italia: Società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie produttrici, Istituzioni
senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre istituzioni finanziarie.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
15
____________________________________________________________________________________
Impieghi per destinazione
economica
Alla fine del 2009 la
dinamica
dei
finanziamenti destinati
alle
imprese
non
finanziarie è risultata
pari a -2,4% dal
+6,8% di fine 2008,
un valore, comunque,
superiore
a
quello
medio dell’Area Euro:
-2,7% e di quello della
Germania: -4,8% e
della Spagna: -3,7%.
IMPORTANZA RELATIVA DEI FATTORI PER LA DOMANDA DI PRESTITI E LINEE DI CREDITO DA PARTE DELLE IMPRESE
Percentuale
netta
INVESTIMENTI FISSI
FUSIONI/ACQUISIZIONI E
RISTRUTTURAZIONE DEGLI
ASSETTI SOCIETARI
SCORTE E CAPITALE CIRCOLANTE
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO
100
80
60
75%
3°trim.2009
-50%
3°trim.2009
0%
3°trim.2009
-37,5%
3°trim.2009
75,0
50,0
40,0
40
20,0
20
0,0
0,0
0
-12,5
-20
-12,5
-25,0
-25,0
-40
-50,0
-60
-62,5
-80
4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim .-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09
D’altra parte, nel corso
Fonte:
Elaborazioni
Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia (BANK LENDING SURVEY - gennaio 2010).
del 2009 le imprese
hanno
fortemente
ridotto i propri piani
IMPIEGHI DELLE BANCHE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA
Italia vs Area Euro- Composizione %
di
investimento:
secondo
quanto
100%
90%
emerge
dall’ultimo
34,7
35,0
36,3
36,5
36,9
37,4
38,0
80%
rapporto Bank Lending
famiglie
50,3
51,3
52,2
53,7
54,1
54,7
55,1
70%
11
in relazione
Survey
60%
all’importanza relativa
50%
dei
fattori
per
la
40%
65,3
65,0
63,7
63,5
63,1
62,6
62,0
domanda di prestiti e
imprese
30%
49,7
48,7
47,8
46,3
45,9
non
45,3
44,9
20%
linee di credito da
finanziarie
10%
parte delle imprese,
0%
l’esigenza di fondi per
investimenti fissi ha
segnato
in
Italia,
nell’ultimo
trimestre
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e BCE.
del 2009 un saldo
percentuale negativo
pari al -25%, dopo aver toccato il punto di minimo di -87,5% nel primo trimestre
del 2009). La domanda di finanziamento risulta rilevante solamente ai fini della
ristrutturazione del debito.
Area dell'euro
min: 4° trim-07: 0,0 - max:2° trim-09: +87, 5
Italia
Area dell'euro
Italia
Area dell'euro
Italia
min: 2° trim-09: -62,5 - max: 4° trim-07:+20, 0
Area dell'euro
Italia
Area dell'euro
Italia
Area dell'euro
min: 2° trim-09:-37,5 - max: 4° trim-07:+40, 0
Italia
Area dell'euro
Italia
min: 1° trim-09:-87,5 - max: 1° trim-08:+11, 1
Elevata rimane, peraltro, la quota degli impieghi alle imprese sul totale (63,1%), un
valore notevolmente superiore alla media dell’Area Euro (48,7%).
Se si consideri il rapporto finanziamenti utilizzati su finanziamenti accordati alle
società non finanziarie ed alle imprese individuali, si evince come tale indicatore si
posizioni a settembre 2009 al 67,4% (66,4% a settembre 2008), il che significa che
esistono ancora margini di crescita e che l’allocazione del credito non registra
particolari tensioni.
11
Realizzato dalle Banche Centrali nazionali del SEBC in collaborazione con la BCE - febbraio 2010.
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
16
____________________________________________________________________________________
dic-09
set-09
giu-09
dic-08
mar-09
set-08
giu-08
dic-07
mar-08
set-07
giu-07
dic-06
mar-07
set-06
giu-06
dic-05
mar-06
set-05
giu-05
dic-04
mar-05
set-04
giu-04
dic-03
mar-04
set-03
giu-03
dic-02
mar-03
set-02
giu-02
dic-01
mar-02
Laddove si analizzi la dinamica dei finanziamenti alle imprese non finanziarie e
quelli alle famiglie per durata si rileva come nell’ultimo anno si sia assistito ad
una decelerazione del trend degli impieghi a breve termine (fino ad 1 anno); in
particolare,
nel
IMPIEGHI DELLE BANCHE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN ITALIA
comparto
delle
tassi di crescita tendenziali
imprese
non %
17,0
finanziarie – dove,
imprese non finanziarie
15,0
Totale impieghi alle famiglie ed alle imprese
peraltro, la quota
dei finanziamenti a 13,0
breve termine è 11,0
9,0
rilevante (circa il
7,0
40%)
–
la
variazione
5,0
tendenziale
è
3,0
famiglie
risultata
a
fine
1,0
2009
su
valori
-1,0
prossimi al -8,5%
-3,0
(+7,8%
a
fine
2008).
Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
D’altra parte, la
IMPIEGHI PER CLASSI DI FIDO (totale impieghi)
(settembre 2009)
componente
a
protratta scadenza
Società non finanziarie Famiglie produttrici
Società non finanziarie
(oltre 5 anni) degli
e famiglie produttrici
impieghi
alle
(a)
(b)
(a) +(b)
imprese
non (mln di euro)
finanziarie
ha Impieghi fino ad 125.000 €
30.156
34.591
64.747
continuato
a
49.035
50.043
99.078
manifestare
una Impieghi fino ad 250.000 €
dinamica
Impieghi fino ad 500.000 €
81.827
62.130
143.957
comparativamente Impieghi fino a 5.000.000 €
311.446
81.265
392.711
più
sostenuta,
504.335
83.359
587.694
ancorché
in Impieghi fino a 25.000.000 €
rallentamento:
Impieghi totali
814.700
83.529
898.229
sempre a fine 2009
(quota % cumulata sul totale impieghi)
tale
segmento
3,7
41,4
7,2
degli impieghi ha Impieghi fino ad 125.000 €
segnato un tasso Impieghi fino ad 250.000 €
6,0
59,9
11,0
di
crescita
del
Impieghi fino ad 500.000 €
10,0
74,4
16,0
+5,5% (+12,8% a
38,2
97,3
43,7
dicembre
2008). Impieghi fino a 5.000.000 €
Per il settore delle Impieghi fino a 25.000.000 €
61,9
99,8
65,4
famiglie si registra
Totale impieghi
100,0
100,0
100,0
una dinamica in
accelerazione, dei Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
le elaborazioni si riferiscono a tutti gli impieghi (inclusi anche da 0 a 30.000 euro) al netto delle
finanziamenti
a Note:
sofferenze lorde.
protratta
scadenza: +8,3% a dicembre 2009 (+4,2% a dicembre 2008).
Rilevante appare, altresì, il contributo offerto dal sistema bancario al
finanziamento delle imprese di minori dimensioni. In dettaglio, la quota sul
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
17
____________________________________________________________________________________
totale degli impieghi fino 500.000 euro (considerando anche i crediti non censiti
dalla Centrale dei Rischi fino a 30.000 euro) risulta alla fine di settembre 2009 pari
al 16%, percentuale che raggiunge circa il 44% qualora si considerino i
finanziamenti fino a 5.000.000 euro. Laddove, poi, si consideri l’intero comparto
delle PMI, che secondo il
IMPIEGHI DELLE BANCHE ALLE FAMIGLIE PER COMPARTI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN
nuovo accordo di Basilea 2,
ITALIA - Tassi di crescita tendenziali
è
approssimato
dalle
imprese fino a 50 milioni di
euro di fatturato, che stante
prestiti per l'acquisto di abitazioni
i dati della Centrale dei
Bilanci registrano in media
finanziamenti fino a 12,5
milioni di euro, la quota di
credito al consumo
questi
finanziamenti
sul
totale è di circa il 52%.
%
30,0
27,0
24,0
21,0
18,0
15,0
12,0
9,0
6,0
3,0
0,0
dic-09
set-09
giu-09
dic-08
mar-09
set-08
giu-08
dic-07
mar-08
set-07
giu-07
dic-06
mar-07
set-06
giu-06
dic-05
mar-06
set-05
giu-05
dic-04
mar-05
set-04
Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
CREDITO AL CONSUMO NELL'AREA DELL'EURO ED IN ITALIA
Tassi di crescita tendenziali
%
8
6,9
7
6,2
5,8
5,7
5,9
4,9
4
6,0
5,15,4
5,2
4,2 3,3
Italia
4,5
2,9
3,3
2,5
2,2
2,8
2
4,9
4,6
4,9
3,9
4,2
3
5,0
5,7
4,8
4,5
2,0
2,2
2,3
0,71,7
0,4 0,3
1
-0,2 -0,2
0,1
-0,3
-0,6
0
-1
Area Euro
0,2
-0,9
0,0
-1,1
set-09
ago-09
lug-09
giu-09
mag-09
apr-09
feb-09
mar-09
gen-09
dic-08
nov-08
ott-08
set-08
ago-08
lug-08
giu-08
mag-08
apr-08
mar-08
feb-08
dic-07
dic-09
-1,4
-2
nov-09
5
5,5 5,5
5,3
5,6
5,9 5,9
ott-09
6
gen-08
In accelerazione nell’ultima
parte dell’anno il segmento
di attività rappresentato dal
credito al consumo che a
fine 2009 ha segnato un
tasso di crescita tendenziale
di circa il +5% (dal -0,2%
di agosto 2009 e dal +3,9%
di fine 2008): che si
raffronta ad un ritmo di
sviluppo
di
questo
aggregato manifestatosi a
fine 2009 nell’Area Euro
sostanzialmente nullo.
giu-04
dic-03
mar-04
set-03
giu-03
dic-02
mar-03
set-02
giu-02
dic-01
mar-02
In ripresa è risultata la
dinamica
dei
finanziamenti al settore
famiglie: +5,9% a fine
2009, un valore superiore al
+0,9% di dicembre 2008.
-3,0
Fonte: Elaborazioni Centro studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia.
BANCHE: CREDITO AL CONSUMO NELL'AREA DELL'EURO E IN
ITALIA
Area Euro
Italia
quota % Italia vs Area Euro
%
mld. di euro
700
9,1%
10
dic-09
nov-09
ott-09
set-09
ago-09
lug-09
giu-09
mag-09
apr-09
mar-09
feb-09
dic-08
gen-09
dic-07
dic-06
dic-05
dic-04
dic-03
dic-02
dic-01
dic-00
dic-99
dic-98
9
In
termini
di
quota 600
8
dell’Italia sul totale Area 500
7
Euro, il credito al consumo
6
400
ha manifestato nell’ultimo
5
3,3%
4
decennio
una
crescita 300
3
sostenuta
passando
dal 200
2
3,3% di fine 1998 al 9,1% 100
1
di dicembre 2009. Pur
0
tuttavia, tale valore risulta
ancora modesto laddove si
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia
consideri che l’incidenza del
totale prestiti delle IFM italiane sul mercato europeo si posiziona su un livello
superiore al 10% (circa il 15,5%).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
18
____________________________________________________________________________________
10
8,7
8,1
8 7,1
7,6
7,0
6
Italia
6,8
5,6
4,3
6,1
5,7
6,3 6,0
4
4,5 5,3
4,5
2,2
1,9
2,9
1,8
-0,1
-0,4
4,6
3,8
0,7
0
5,6
6,0
5,0
4,0
4,3 4,2
4,2
2
-0,5
1,3
-0,5
0,4
-0,2
0,2
-0,1
-0,3
0,5
-0,1
Area Euro
-1,9
-2,2
-2
1,7
0,1
0,8
-0,7
0,3
-1,8
dic-09
ott-09
nov-09
set-09
lug-09
ago-09
giu-09
apr-09
mag-09
feb-09
mar-09
dic-08
gen-09
ott-08
nov-08
set-08
lug-08
ago-08
giu-08
apr-08
mag-08
feb-08
mar-08
-4
dic-07
Nel
corso del
2009 la
dinamica dei prestiti per
l’acquisto di abitazioni ha
manifestato
una
marcata
accelerazione, posizionandosi
a fine anno al +6,1% dal
-0,5% di fine 2008 (+1,7% a
fine 2009 nella media Area
Euro; +1,8% a dicembre
2008.
PRESTITI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI NELL'AREA DELL'EURO ED
IN ITALIA - Tassi di crescita tendenziali
Tassi di crescita tendenziali
%
gen-08
Anche laddove si consideri il
comparto dei prestiti per
l’acquisto di abitazioni si
rileva come la quota detenuta
dalle banche italiane sul
mercato
europeo
abbia
manifestato
nel
periodo
compreso fra dicembre 1998
e dicembre 2009 una marcata
crescita passando dal 4,4% al
7,9%.
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia.
BANCHE: PRESTITI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI NELL'AREA
DELL'EURO E IN ITALIA
Area Euro
mld di euro
Italia
quota % Italia vs Area Euro
%
4.000
7,9%
9,0
8,0
3.500
7,0
3.000
6,0
2.500
4,4%
5,0
2.000
4,0
1.500
3,0
1.000
2,0
500
1,0
dic-09
ott-09
nov-09
set-09
lug-09
ago-09
giu-09
mag-09
apr-09
mar-09
feb-09
gen-09
dic-08
dic-07
dic-06
dic-05
dic-04
dic-03
dic-02
dic-01
dic-00
dic-99
dic-98
-
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia
Sofferenze
Italia
bancarie
in
Sofferenze bancarie
A fine 2009 le sofferenze lorde12 sono risultate pari a 59 miliardi di euro, 17,7
miliardi in più rispetto a fine 2008 (+42,8% la variazione annua).
In rapporto agli impieghi esse risultano pari al 3,28% a fine 2009, in forte crescita
dal 2,35% di fine 2008. Con riguardo alle sofferenze al netto delle
svalutazioni13, a dicembre 2009 – esse sono risultate pari a 35,9 miliardi di euro,
14,3 miliardi in più rispetto a fine 2008.
Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a 2,02% (1,24% a
dicembre 2008). Il rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza è
risultato pari a 11,23% a dicembre 2009 (7,84% a fine 2008).
12
Sofferenze al lordo delle svalutazioni.
Statistiche non armonizzate. Dati non omogenei rispetto alle statistiche armonizzate a seguito del
diverso criterio nella segnalazione delle svalutazioni.
13
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
19
____________________________________________________________________________________
Sofferenze nette
dic-08
gen-09
mln €
21.664
feb-09
21.880
22.269
mar-09
apr-09
23.488
25.125
mag-09
giu-09
25.942
lug-09
26.409
28.036
ago-09
set-09
28.999
31.925
ott-09
nov-09
33.380
34.741
dic-09
35.937
Sofferenze del sistema bancario italiano
Sofferenze nette su
Sofferenze nette su capitale
impieghi2
e riserve
1
a/a
valori %
1,24
nd
nd
1,26
1,28
nd
nd
1,35
1,44
nd
1,49
nd
nd
1,50
1,60
nd
nd
1,67
1,83
nd
nd
nd
1,92
1,97
65,88
2,02
delta a/a
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
nd
valori %
7,84
delta a/a
7,92
7,96
9,13
9,64
nd
0,78
12,23
-9,67
-8,01
3,67
6,12
8,07
48.890
50.580
nd
nd
9,97
10,93
a/a
47.708
nd
nd
10,94
20,04
51.804
54.978
nd
nd
nd
56.587
58.018
4,39
59.011
3
-12,51
-10,90
44.793
46.422
nd
9,00
mln €
41.314
42.339
43.417
nd
nd
8,40
8,74
11,48
11,91
nd
nd
Sofferenze lorde
25,39
30,69
46,57
42,84
1
L'entrata in vigore delle nuove segnalazioni statistiche di vigilanza, a partire da dicembre 2008, ha comportato una
discontinuità nella serie storica delle sofferenze nette (espresse al valore di realizzo) a causa di nuovi criteri nelle segnalazioni
delle svalutazioni.
2
Il valore degli impieghi comprende gli impieghi vivi e le sofferenze nette.
3
Al lordo delle svalutazioni.
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia.
Portafoglio titoli delle banche in Italia
Portafoglio titoli
A dicembre 2009 è fortemente aumentato il portafoglio titoli del totale delle
banche, risultato pari a 439 miliardi di euro, che si raffronta ai 339 miliardi di euro
di fine 2008, segnando una variazione tendenziale pari a +29,4%. Rispetto a
dicembre 2008 si registra, pertanto, un incremento del portafoglio titoli di proprietà
delle banche di quasi 100 miliardi di euro. Il valore del rapporto fra titoli e impieghi
in euro a dicembre 2009 è risultato pari al 28,3%, un valore superiore a quanto
segnato a fine 2008: 22,2%.
Tassi di interesse
Tassi internazionali
Nell’Area Euro i
tassi del mercato
monetario hanno
manifestato
nel
corso del 2009 una
marcata flessione:
l’euribor a tre mesi
si
è,
infatti,
posizionato
allo
0,71% a dicembre
2009, valore che si
raffronta al 3,29%
di dicembre 2008
(minimo
storico
dalla
nascita
dell’euro). In forte
CURVA DEI RENDIMENTI NEGLI STATI UNITI E NELL'AREA DELL'EURO
dic-08
giu-09
dic-09
%
4,50
Stati Uniti
4,00
Area Euro
4,17
3,95
3,75
3,50
3,99
3,76
3,69
3,29
3,00
2,50
2,00
1,83
1,50
1,23
1,00
0,50
0,00
0,71
0,62
0,25
int.3 mesi
t. benchmark
int.3 mesi
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e stampa specializzata.
t. benchmark
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
20
____________________________________________________________________________________
flessione anche il tasso interbancario a tre mesi negli Stati Uniti (-158 punti base).
In live rialzo è risultata, peraltro, la dinamica dei rendimenti a lungo termine
(tassi benchmark) nell’Area Euro: essi si sono posizionati nella media di dicembre
2009 al 3,76%, 7 basis points di sopra del valore di dicembre 2008. Nello stesso
periodo, anche, i tassi benchmark statunitensi hanno segnato un aumento,
passando dal 3,75% di dicembre 2008 al 4,17% di dicembre 2009 (+42 basis
points). Stabili sono risultati i tassi benchmark nipponici (dall’1,41% all’1,42%).
Tassi bancari Area Euro
Dall’analisi delle statistiche armonizzate sui tassi d'interesse applicati dalle
Istituzioni finanziarie monetarie ai prestiti erogati alle società non finanziarie ed alle
famiglie emerge come nel corso del 2009 sia andata flettendo l’intera struttura dei
tassi di interesse bancari in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea e
con il trend delle condizioni sul mercato interbancario.
Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro alle società non finanziarie e alle famiglie
valori %
Società non finanziarie
(nuove operazioni)
Prestiti fino a 1 milione di euro
Famiglie
(consistenze)
Prestiti oltre 1 milione di euro
Conti Correnti attivi
Italia
Area euro
Italia
Area euro
Italia
Area euro
dic-08
gen-09
5,34
4,63
5,40
4,81
4,19
3,44
4,31
3,57
8,78
8,24
10,45
10,14
feb-09
4,22
4,43
3,07
3,17
7,95
10,15
mar-09
apr-09
3,94
3,74
4,15
3,96
2,69
2,48
2,90
2,61
7,69
7,37
9,94
9,71
mag-09
giu-09
3,61
3,51
3,87
3,79
2,38
2,45
2,56
2,64
7,28
7,12
9,62
9,55
lug-09
ago-09
3,31
3,16
3,71
3,57
2,38
2,20
2,45
2,38
6,85
6,80
9,31
9,26
set-09
3,11
3,49
1,89
2,15
6,81
9,26
ott-09
nov-09
3,12
3,07
3,47
3,47
1,90
1,85
2,22
2,32
6,77
6,70
9,16
9,07
dic-09
3,03
3,40
1,82
2,31
6,60
9,00
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca Centrale Europea e Banca d'Italia
Relativamente ai tassi di interesse applicati nell’Area Euro sulle nuove operazioni
di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad un milione di
euro, i dati a dicembre 2009 li indicano al 3,40% (5,40% a dicembre 2008), un
valore più elevato rispetto a quello praticato in Italia: 3,03% (5,34% a dicembre
2008).
Anche i tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore
ad un milione di euro sono più favorevoli in Italia. A dicembre 2009, infatti,
risultano pari al 2,31% nella media dell’Area Euro (4,31% a dicembre 2008), un
valore superiore rispetto a quello applicato dalle banche italiane (1,82% a dicembre
2009, dal 4,19% a dicembre 2008).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
21
____________________________________________________________________________________
Nel mese di dicembre 2009, infine, il tasso sui conti correnti attivi alle famiglie si
posiziona al 6,60% in Italia (8,78% a dicembre 2008), un livello che si raffronta al
9% dell’Area Euro (10,45% a dicembre 2008).
Tassi di interesse in Italia
per gli investitori
Nel corso del 2009 sul mercato italiano si è registrata una flessione nell’intera
struttura dei saggi di interesse del mercato finanziario e creditizio, in linea con la
politica monetaria della BCE. In particolare, per quanto concerne le emissioni dei
titoli a breve, nel corso del 2008 il rendimento medio lordo sul mercato secondario
dei BOT ha manifestato movimenti al ribasso, passando dal 2,13% di dicembre
2008 allo 0,66% di fine 2009. Anche i tassi di interesse dei CCT hanno segnato
nell’anno appena trascorso una diminuzione: in sintesi, dal 3,89% registrato a
dicembre 2008 il rendimento di questa tipologia di titoli pubblici è risultato pari
all’1,01% a dicembre 2008. Il rendimento medio dei BTP ha registrato nello
stesso periodo una flessione dal 4,58% al 3,95%. Una flessione dei tassi di
interesse si è registrata, anche, sul mercato secondario dei titoli di Stato: il
Rendistato cioè il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore
all’anno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.) si è posizionato a fine 2009 al
3,21% dal 4,13% di fine 2008.
Italia: tassi d'interesse per gli investitori
(medie mensili - valori %)
Tassi d'interesse bancari: famiglie e società non finanziarie
(statistiche armonizzate del SEBC)
Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul
mercato secondario
Depositi in euro
(consistenze)
Depositi in c/c
in euro
(consistenze)
Pronti contro
termine
(consistenze)
Obbligazioni
(consistenze)
Raccolta (depositi,
pct e obbligazioni)
1
(consistenze)
gen-09
1,99
1,67
1,53
1,14
3,90
3,45
4,49
4,23
3,00
2,71
feb-09
mar-09
1,47
1,21
0,92
0,74
2,98
2,58
3,92
3,62
2,49
2,22
apr-09
mag-09
1,06
1,00
0,59
0,52
2,25
2,06
3,40
3,22
2,04
1,93
giu-09
lug-09
0,93
0,48
1,88
3,11
1,84
ago-09
0,88
0,85
0,40
0,36
1,82
1,78
3,03
2,97
1,79
1,75
set-09
ott-09
0,78
0,74
0,35
0,32
1,70
1,58
2,92
2,97
1,68
1,67
nov-09
dic-09
0,70
0,68
0,31
0,31
1,50
1,43
2,93
2,91
1,63
1,59
dic-08
Rend. all'emissione della
raccolta postale
Rend.
Rend.
Libretti
medio
medio
serie ord. annuo al annuo al
5° anno 20° anno
BOT
CCT
CTZ
BTP
2,13
3,89
2,75
4,58
2,20
1,85
3,60
1,50
1,21
2,82
2,26
2,06
1,69
4,62
4,51
2,20
2,20
1,55
1,45
3,60
3,80
1,09
1,07
2,02
1,71
1,52
1,55
4,48
4,35
1,35
1,35
1,45
1,60
3,60
3,90
0,96
1,59
1,35
4,34
1,35
1,65
4,00
0,95
0,63
1,56
1,21
1,41
1,17
4,52
4,33
1,35
1,35
1,80
1,80
4,40
4,40
0,62
0,56
0,97
0,95
1,21
1,07
4,11
4,08
1,35
1,35
1,60
1,45
4,35
4,15
0,65
0,93
1,17
4,03
1,00
1,45
4,15
0,66
0,66
0,96
1,01
1,18
1,23
3,99
3,95
1,00
0,75
1,50
1,45
4,20
4,10
1
Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI.
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e SI-ABI
Nel 2009 si è registrato una flessione del tasso sui depositi in euro applicato
alle famiglie e società non finanziarie (sulla base delle statistiche
armonizzate del Sistema europeo di banche centrali) coerentemente con le
indicazioni della politica monetaria della BCE: questo tasso, infatti, è passato
dall’1,99% di fine 2008 allo 0,68% di fine 2009. Il tasso medio della raccolta
bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle
obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie
e società non finanziarie), si è collocato a dicembre 2009 all’1,59% (3% a dicembre
2008).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
22
____________________________________________________________________________________
Tassi di interesse sugli
impieghi in Italia
In flessione è risultato, anche, il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a
famiglie e società non finanziarie elaborato dall’ABI sulla scia delle
decisioni di politica monetaria della BCE dell’ultima parte dell’anno: nel
periodo dicembre 2008 – dicembre 2009 questo tasso è passato dal 6,09% al
3,76%. Nell’ultimo anno in flessione è risultato, altresì, il tasso sui c/c attivi in euro
erogati a famiglie e società non finanziarie (dal 6,93% di dicembre 2008 al 4,64%
di dicembre 2009). In marcata flessione ed ai minimi storici sono risultati i tassi
sulle nuove operazioni: a dicembre 2009 il tasso sui prestiti in euro alle società non
finanziarie si è posizionato al 2,17% (minimo storico; -235 b.p. rispetto a dicembre
2008), mentre il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla
variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è
risultato pari al 2,88% (minimo storico; -221 punti base rispetto a dicembre 2008).
Italia: tassi d'interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida
(medie mensili - valori %)
Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e società non finanziarie
in Italia
1
Rendimento
Tassi interbancari
Tassi interbancari a 3 mesi
all'emissione delle
dell'Area euro
Tasso di
obblig.ni bancarie
di cui: alle famiglie riferim.
italiane
di cui: alle società
2
per acquisto di
(durata iniz.del
BCE
non finanziarie
GiappoEuribor a IRS a 10
abitazioni
Usa
Uk
tasso superiore ad
(nuove operazioni)
3 mesi
anni
ne
(nuove operazioni)
1 anno)
totale
(consistenze)
di cui: c/c attivi
(consistenze)
6,09
6,93
4,52
5,09
5,51
5,18
6,29
5,95
3,81
3,48
4,79
4,56
4,91
4,58
5,65
5,35
3,11
2,86
4,28
4,06
4,46
4,31
5,23
5,12
2,80
2,81
3,75
3,64
dic-08
gen-09
feb-09
mar-09
apr-09
mag-09
giu-09
4,04
4,89
2,68
3,38
3,98
3,92
4,85
4,81
2,53
2,33
3,24
3,06
nov-09
3,85
3,81
4,79
4,70
2,33
2,26
2,97
2,90
dic-09
3,76
4,64
2,17
2,88
lug-09
ago-09
set-09
ott-09
4,36
2,50
2,00
3,27
2,48
3,77
3,67
1,80
1,22
0,85
0,73
3,17
2,34
2,00
1,50
1,94
1,64
3,55
3,42
1,24
1,27
0,71
0,68
2,09
1,83
1,25
1,00
1,42
1,29
3,51
3,57
1,11
0,82
0,62
0,59
1,53
1,36
1,00
1,23
3,74
0,62
0,56
1,24
1,00
1,00
0,98
0,86
3,62
3,54
0,52
0,42
0,56
0,55
1,00
0,77
1,00
1,00
0,77
0,74
3,49
3,48
0,30
0,28
0,53
0,53
0,61
0,57
1,00
0,72
3,51
0,27
0,52
0,61
2,96
3,08
1,00
0,71
3,48
0,25
0,47
0,61
2,98
3,90
3,58
2,67
3,76
3,10
3,63
3,04
2,84
3,36
1
Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI.
Dato di fine periodo
Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e SI-ABI
2
Spread fra il tasso medio sui
prestiti e quello medio sulla
raccolta
punti %
SPREAD FRA TASSO MEDIO PRESTITI E TASSO MEDIO RACCOLTA BANCARIA
3,5
3,09
3,0
2,5
2,18
2,0
1,5
Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia
dic-09
nov-09
ott-09
set-09
ago-09
lug-09
giu-09
mag-09
apr-09
mar-09
feb-09
gen-09
1,0
dic-08
In flessione lo spread fra il
tasso medio sui prestiti e quello
medio sulla raccolta a famiglie
e società non finanziarie: nella
media
del
2009,
tale
differenziale è risultato pari a
2,42 punti base, in flessione di
oltre ¾ di punto percentuale
rispetto al valore medio del
2008 (3,19%).
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
23
____________________________________________________________________________________
Differenziale fra
tasso medio
dell’attivo fruttifero
e tasso medio della
raccolta da clientela
Nella media del
TASSO MEDIO ATTIVO FRUTTIFERO, TASSO MEDIO RACCOLTA ORDINARIA
E SPREAD - Famiglie e Società non Finanziarie (1)
2009
il
(valori %; punti %)
differenziale fra (tassi %)
Tasso attivo medio
Tasso medio raccolta ordinaria
Spread
tasso
medio 6,5
6,0
dell’attivo
5,5
fruttifero
denominato
in 5,0
euro di famiglie e 4,5
società
non 4,0
finanziarie e il 3,5
tasso medio sulla 3,0
raccolta
da 2,5
clientela
2,0
rappresentata da
1,5
famiglie e società
non finanziarie in 1,0 G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D
07
08
09
euro è risultato
per l’Italia pari a
2,28 punti percentuali, 67 punti base al di sotto della media del 2008 (2,95%).
(spread
p.ti %)
Fonte: elaborazioni e stime Centro Studi e Ricerche ABI
4,0
3,5
3,0
2,5
2,0
1,5
1,0
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
24
____________________________________________________________________________________
Nota metodologica
Aggregati bancari delle IFM italiane
Dal mese di febbraio 2009 la Banca d’Italia ha rivisto alcune pubblicazioni: in
particolare, ha redatto un nuovo supplemento al Bolettino Statistico intitolato
"Moneta e banche" che sostituisce tre precedenti pubblicazioni:
•
il supplemento "Aggregati monetari e creditizi dell'area dell'euro: le
componenti italiane";
•
il supplemento "Istituzioni finanziarie monetarie: banche e fondi comuni
monetari";
•
il Comunicato stampa "Informazioni sintetiche sulle IFM residenti in Italia:
banche".
Il supplemento è composto da 28 tavole e 6 figure ed è articolato in tre sezioni: 1.
statistiche della politica monetaria unica: le componenti italiane; 2. statistiche
bancarie: bilanci e altre informazioni; 3. tassi di interesse bancari.
In ordine ai contenuti, con riferimento agli aggregati bancari, la Banca d’Italia ha
dismesso le informazioni statistiche relative ai depositi, obbligazioni, prestiti,
sofferenze nette ed altre voci dell’attivo e del passivo, precedentemente pubblicati
nelle tavole 6, 7 e 8 del supplemento banche e fondi comuni monetari, lasciando,
invece, tutti gli aggregati riferiti all’attivo ed al passivo di bilancio delle IFM, ai sensi
delle Statistiche Armonizzate del Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC). Tali
rilevazioni – che da questo numero sono riportati nel rapporto - presentano talune
differenziazioni rispetto a quelle riportate in precedenza.
In primis, i dati si riferiscono alle istituzioni finanziarie monetarie (IFM). Rientrano
nelle IFM: la Banca d'Italia, le banche, i fondi comuni monetari (FCM), gli istituti di
moneta elettronica e, dal settembre 2006, la Cassa depositi e prestiti spa. Con
l'espressione "altre IFM" si indicano le IFM diverse dalle banche centrali. I FCM
emettono quote sostituibili ai depositi in termini di liquidità e investono in strumenti
di debito trasferibili con una vita residua pari o inferiore all'anno.
Le principali voci di bilancio sono disaggregate, con riferimento alla residenza della
controparte, in residenti in Italia, residenti in altri paesi dell’Area Euro e residenti
nel resto del Mondo. La voce depositi a residenti in Italia è suddivisa in base ai
seguenti settori di appartenenza: IFM, Amministrazione centrale e Altre
Amministrazioni pubbliche e altri residenti; la voce prestiti a residenti in Italia è
suddivisa in base ai seguenti settori di appartenenza: IFM; Amministrazioni
Pubbliche e altri settori (società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie
produttrici, istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre
istituzioni finanziarie).
La voce “impieghi” comprende oltre agli impieghi vivi, le sofferenze e le operazioni
pronti contro termine attive. Tale segnalazione considera a breve termine i
finanziamenti con scadenza inferiore ai 12 mesi (precedentemente era di 18 mesi). I
titoli di proprietà quotati appartengono al portafoglio non immobilizzato al fair value
dell’ultimo giorno lavorativo del mese di riferimento della segnalazione; gli altri titoli
di proprietà sono indicati al valore contabile. La voce "titoli diversi da azioni"
comprende anche le obbligazioni non quotate e le obbligazioni detenute fino a
scadenza. I "depositi" includono i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e
rimborsabili con preavviso, le operazioni pronti contro termine passive. I depositi in
ABI
Monthly Outlook – Relazione Annuale
25
____________________________________________________________________________________
conto corrente comprendono anche gli assegni circolari, mentre non comprendono i
conti correnti vincolati. I depositi con durata prestabilita includono i certificati di
deposito, i conti correnti vincolati e i depositi a risparmio vincolati; comprendono
anche quelli emessi per la raccolta di prestiti subordinati. I depositi rimborsabili con
preavviso includono i depositi a risparmio liberi e, a partire dai dati di ottobre 2007,
le forme di raccolta postale della CDP. Le "obbligazioni emesse" sono registrate al
valore nominale; includono anche quelle emesse per la raccolta di passività
subordinate
Pertanto le serie storiche di depositi, prestiti e titoli del sistema bancario italiano
fanno riferimento alle statistiche armonizzate secondo i criteri SEBC.
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