NOTA INTEGRATIVA NOTA INTEGRATIVA Struttura e contenuto del bilancio Parte A – Politiche contabili Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale Parte C – Informazioni sul conto economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L – Informativa di settore La nota integrativa è redatta in migliaia di euro. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 436 PARTE A POLITICHE CONTABILI A.1- PARTE GENERALE Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio è stato redatto nella piena conformità di tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) emanati dall’International Accounting Standard Board e delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee, vigenti alla data del 31 dicembre 2009 e omologati dalla Commissione Europea secondo la procedura prevista dal regolamento UE n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art.9 del D.Lgs. n.38/2005. Sezione 2 - Principi generali di redazione Il bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione degli amministratori sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria di Credem. La relazione annuale sulla Corporate Governance e sull’adesione al codice di autodisciplina delle società quotate è contenuta nella relazione sulla gestione. Il bilancio è redatto con l’applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione europea e illustrati nella Parte A.2 della presente Nota integrativa, nonché in aderenza con le assunzioni generali previste dal Quadro Sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio elaborato dallo IASB. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. In conformità a quanto disposto dall’art. 5, comma 2, del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio è redatto utilizzando l’euro come moneta di conto, e si fonda sull’applicazione dei seguenti principi generali di redazione dettati dallo IAS 1: • Continuità aziendale. Gli amministratori hanno la ragionevole aspettativa che la società continuerà con la sua esistenza operativa in un futuro prevedibile ed hanno predisposto il bilancio nel presupposto della continuità aziendale; si ritiene, quindi, che non siano presenti dubbi sulla continuità aziendale. Conseguentemente le attività, passività ed operazioni “fuori bilancio” sono valutate secondo valori di funzionamento, in quanto destinate a durare nel tempo. • Competenza economica. Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, per periodo di maturazione economica e secondo il criterio di correlazione. • Coerenza di presentazione. La presentazione e la classificazione delle voci sono mantenute costanti nel tempo allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni, salvo che la loro variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una Interpretazione oppure renda più appropriata, in termini di significatività e di affidabilità, la rappresentazione dei valori. Se un criterio di presentazione o di classificazione viene cambiato, quello nuovo si applica – ove possibile – in modo retroattivo; in tal caso vengono anche indicati la natura e il motivo della variazione, nonché le voci interessate. Nella presentazione e nella classificazione delle voci sono adottati gli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci delle banche, contenuti nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti ed integrazioni. • Aggregazione e rilevanza. Tutti i raggruppamenti significativi di voci con natura o funzione simili sono riportati separatamente. Gli elementi di natura o funzione diversa, se rilevanti, vengono presentati in modo distinto. • Divieto di compensazione. Attività e passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro, salvo che ciò non sia richiesto o permesso da un Principio Contabile Internazionale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 437 • o da una Interpretazione oppure dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i bilanci delle banche. Informativa comparativa. Le informazioni comparative dell’esercizio precedente sono riportate per tutti i dati contenuti nei prospetti contabili di confronto. I principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio d’esercizio, con riferimento alle fasi di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e della rilevazione delle componenti reddituali delle diverse poste dell’attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2008, ad eccezione di quanto di seguito riportato. La banca ha recepito i nuovi principi contabili internazionali e le modifiche apportate agli stessi, entrati in vigore dal 1° gennaio 2009 ed omologati dall’Unione Europea: ▪ IAS 1 “Presentation of Financial Statements”: le modifiche introdotte, conseguentemente recepite nello IAS 34, hanno effetti sulla presentazione dei dati di bilancio. Il nuovo IAS 1 prevede che siano fornite informazioni circa la redditività complessiva, direttamente nel conto economico o all’interno di uno specifico schema di bilancio. • IAS32 “Strumenti Finanziari: esposizione nel bilancio”: il principio è stato modificato per consentire, a determinate condizioni, la classificazione degli strumenti finanziari con opzione a vendere al fair value (puttable al fair value) tra le poste di patrimonio netto, piuttosto che tra le passività finanziarie. L’adozione di queste modifiche non ha impatto sulla posizione finanziaria o sulle perfomance della banca. La società detiene partecipazioni di controllo, che sono iscritte nello stato patrimoniale al costo. Essa redige il bilancio consolidato, di Credem e delle sue controllate, nel quale sono fornite adeguate informative sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo. Contenuto dei prospetti contabili La Banca d’Italia ha pubblicato il 18 novembre 2009 il primo aggiornamento della Circolare n. 262, recependo nella disciplina del bilancio delle banche le modifiche degli IAS/IFRS riguardanti: • la revisione dello IAS 1, che ha introdotto il prospetto c.d. del “Other Comprehensive Income” prevedendo una specifica informativa negli schemi di bilancio e nella Nota Integrativa; • le modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7 che hanno portato alla riclassificazione degli strumenti finanziari tra portafogli contabili ed ai conseguenti obblighi informativi; • la modifica all’IFRS 7 che ha introdotto la gerarchia del “fair value”. Il suddetto aggiornamento ha altresì ha introdotto nella nota integrativa nuove tabelle e apportato modifiche ad alcune tabelle già esistenti. Ha inoltre richiesto la riclassificazione di alcune voci rispetto a quelle del bilancio dell’esercizio precedente. Al fine di rendere comparabili i dati del 2008 a quelli dell’esercizio 2009 si rimanda a quanto descritto nella successiva Sezione 4. Stato patrimoniale, conto economico e prospetto della redditività complessiva Gli schemi dello stato patrimoniale e del conto economico sono costituiti da voci, sottovoci e da ulteriori dettagli informativi (i “di cui” delle voci e sottovoci). Nel conto economico i ricavi sono indicati senza segno, mentre i costi sono indicati fra parentesi. Allo stesso modo sono esposte le componenti reddituali positive e negatine incluse nel prospetto della redditività complessiva. Gli schemi di bilancio e le tabelle della nota integrativa riportano i corrispondenti dati di raffronto relativi all’esercizio precedente rettificati sulla base di quanto riportato nella successiva Sezione 4. Prospetto delle variazioni del patrimonio netto Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto è quello previsto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia. Nel prospetto viene riportata la composizione e la movimentazione dei conti di patrimonio netto intervenuta nell’esercizio di riferimento del bilancio ed in quello precedente, suddivisi tra il capitale sociale, le riserve di capitale, di utili e da valutazione di attività o passività di bilancio ed il risultato economico. Le azioni proprie in portafoglio, qualora presenti, sono portate in diminuzione del patrimonio netto. Non sono stati emessi strumenti di capitale diversi dalle azioni ordinarie. Rendiconto finanziario BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 438 Il prospetto dei flussi finanziari intervenuti nel periodo di riferimento del bilancio ed in quello dell’esercizio precedente è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall’attività operativa sono rappresentati dal risultato dell’esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria. I flussi finanziari sono suddivisi tra quelli derivanti dall’attività operativa, quelli generati dall’attività di investimento e quelli prodotti dall’attività di provvista. Nel prospetto i flussi generatisi nel corso del periodo sono indicati senza segno, mentre quelli assorbiti sono indicati fra parentesi. Contenuto della Nota integrativa La Nota integrativa comprende le informazioni previste dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d’Italia e le ulteriori informazioni previste dai principi contabili internazionali. Sezione 3- Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio Si rimanda a quanto già analiticamente esposto nella relazione sulla gestione, nel capitolo “Evoluzione prevedile della gestione e fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio”. Si rende noto che, ai sensi dello IAS 10, la data in cui il bilancio è stato autorizzato alla pubblicazione dal consiglio di amministrazione della banca è il 30 marzo 2010. Sezione 4 - Altri aspetti Dati comparativi al 31 dicembre 2008 Come meglio specificato nella nota integrativa, nel corso del 2009 la banca ha concluso il processo di allocazione del costo delle aggregazioni avvenute nel 2008. Come richiesto dal principio contabile IFRS 3, si è proceduto a rettificare i valori provvisori iscritti al 31 dicembre 2008 per tener conto dell’allocazione definitiva; tali rettifiche sono inoltre riflesse nelle tabelle della nota integrativa. A seguito di alcuni chiarimenti normativi intervenuti nel corso dell’esercizio 2009, si è provveduto a classificare al 31 dicembre 2009 la riserva connessa agli utili e perdite attuariali su piani a benefici definiti all’interno della voce 130 “Riserve da valutazione”; il saldo di tale riserva al 31 dicembre 2008, che era iscritto nella voce 160 “Riserve”, è stato conseguentemente riclassificato. Si è anche provveduto a riclassificare le attività/passività fiscali relative alle imposte indirette dalle voci attività/passività fiscali correnti alle voci altre attività/passività. Non si è provveduto, per il 2008, a riclassificare, nelle voci crediti/debiti, gli importi relativi ai crediti/debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, a seguito della non rilevanza e della difficoltà del recepimento degli stessi. Infine si segnala che l’analisi per attribuire i Livelli di fair value agli strumenti finanziari inscritti al 31 dicembre 2008 ha portato ad una più accurata identificazione degli strumenti con un prezzo quotato in un mercato attivo. Per tale ragione l’ammontare degli strumenti finanziari di “Livello 1” inclusi nei dati comparativi di alcune tabelle della presente nota integrativa può non corrispondere, in alcuni casi, all’ammontare degli strumenti finanziari precedentemente classificati come “quotati” nel bilancio al 31 dicembre 2008. Fusione per incorporazione di Euromobiliare Alternative Investments SGR in Euromobiliare Asset Management SGR Con efficacia 31 dicembre 2009 la società Euromobiliare Asset Management SGR ha fuso per incorporazione la società Euromobiliare Alternative Investments SGR, precedentemente controllata all’80% da Credito Emiliano e al 20% da Banca Euromobiliare. Opzione per il consolidato fiscale nazionale A partire dal 2004 Credem e le società italiane del Gruppo hanno adottato il c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR, introdotto nella legislazione fiscale dal D.Lgs. n. 344/2003. Esso consiste in un regime opzionale, in virtù del quale il reddito complessivo netto o la perdita fiscale di ciascuna società controllata partecipante al consolidato fiscale – unitamente alle ritenute subite, alle detrazioni e ai crediti di imposta – sono trasferiti alla società controllante (Credemholding), in capo alla quale è determinato un unico reddito imponibile o BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 439 un’unica perdita fiscale riportabile (risultanti dalla somma algebrica dei redditi/perdite propri e delle società controllate partecipanti e, conseguentemente, un unico debito/credito di imposta). In virtù di questa opzione le imprese del Gruppo che hanno aderito al “consolidato fiscale nazionale” determinano l’onere fiscale di propria pertinenza ed il corrispondente reddito imponibile viene trasferito a Credemholding. Qualora una o più partecipate presentino un reddito imponibile negativo, in presenza di reddito consolidato nell’esercizio o di elevate probabilità di redditi imponibili futuri, le perdite fiscali vengono trasferite a Credemholding. In conseguenza di quanto riportato, gli accantonamenti di competenza IRES sono registrati nella voce “altre passività”. Ad oggi il Gruppo sta valutando l’adesione al Consolidato fiscale per il triennio 2010-2012. Revisione contabile Il bilancio è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D.LGS. 58/98, da parte della società Deloitte & Touche spa, cui tale incarico è stato prorogato, in attuazione della Delibera assembleare del 30 aprile 2007, fino all’esercizio chiuso al 2013. Utilizzo di stime ed assunzioni nella predisposizione del bilancio In conformità agli IFRS, gli amministratori devono formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non è facilmente desumibile da altre fonti. In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione delle più rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2009, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in larga misura su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione. I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2009. Il processo valutativo è risultato particolarmente complesso in considerazione dell’attuale contesto macroeconomico e di mercato e della conseguente difficoltà nella formulazione di previsioni andamentali, anche di breve periodo, relative ai suddetti parametri di natura finanziaria che influenzano, in modo rilevante, i valori oggetto di stima. I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, talché non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio. Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Principi contabili Relativamente all’evoluzione delle principali norme ed interpretazioni avvenute nel corso dell’esercizio 2009 e fino alla data del presente bilancio si rimanda a quanto riportato nella Parte A – Politiche contabili, Parte Generale della nota integrativa del bilancio consolidato. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 440 A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO Sezione 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. In particolare, quando viene applicata la contabilizzazione alla data di regolamento, un’entità rileva qualsiasi variazione di fair value dell’attività che deve essere ricevuta nel periodo tra la data di negoziazione e la data di regolamento, nello stesso modo in cui contabilizza l’attività acquistata. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione vengono rilevate al costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che vengono imputati a conto economico. Eventuali derivati impliciti presenti in strumenti finanziari ibridi, classificati in categorie diverse dalle attività o passività valutate al fair value, non strettamente correlati agli stessi ed aventi le caratteristiche per soddisfare la definizione di “derivato”, vengono scorporati dal contratto ospite, classificati nella presente categoria e valutati al fair value, mentre al contratto ospite è applicato il criterio contabile proprio della categoria nella quale è stato classificato. Criteri di classificazione Sono stati classificati tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti finanziari che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi di tali strumenti. Rientrano in tale categoria gli strumenti derivati non aventi finalità di copertura. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value. Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale attività è contabilizzata come una passività finanziaria. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. I titoli di capitale ed i correlati strumenti derivati, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Qualora si sia mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. Nel caso in cui la banca venda un’attività finanziaria classificata nel proprio portafoglio di negoziazione, procede all'eliminazione dell’attività alla data del suo trasferimento (data regolamento). I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente prevede il riacquisto, non vengono registrati o stornati dal bilancio. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi attivi sui titoli ed i differenziali ed i margini dei contratti derivati classificati in tale categoria, ma gestionalmente collegati ad attività o passività valutate al fair value sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relativi agli interessi. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 441 I differenziali e i margini degli altri contratti vengono rilevati nel “Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o rimborso e quelli non realizzati dalle variazioni di fair value sono classificati nel “Risultato netto delle attività di negoziazione”, ad eccezione della quota relativa ai contratti derivati gestionalmente collegati ad attività o passività valutate al fair value rilevata nel “Risultato netto delle attività o passività valutate al fair value”. Sezione 2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito o di capitale. Fatte salve le eccezioni previste dallo IAS 39, i titoli del portafoglio disponibile per la vendita non possono essere trasferiti in altri portafogli né titoli di altri portafogli possono formare oggetto di trasferimento al portafoglio disponibile per la vendita. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al costo inteso come fair value dello strumento, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Qualora, nei casi consentiti dai principi contabili, l’iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione, il valore di iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del trasferimento. I titoli disponibili per la vendita che formano oggetto di operazioni di compravendita a pronti non ancora regolate (regular way) vengono iscritti (se acquistati) oppure cancellati (se venduti) secondo il principio della “data di regolamento”. Gli interessi dei titoli vengono computati in base al loro tasso interno di rendimento; le quantità in rimanenza a fine periodo sono stimate secondo il metodo del costo medio ponderato continuo. I titoli di tipo strutturato, costituiti dalla combinazione di un titolo e di uno o più strumenti derivati incorporati, sono disaggregati e contabilizzati separatamente dai derivati in essi impliciti, se questi presentano caratteristiche economiche e di rischio differenti da quelle dei titoli sottostanti e se sono configurabili come autonomi contratti derivati. Criteri di classificazione Sono incluse nella presente categoria le attività finanziarie non derivate non diversamente classificate come Crediti, Attività detenute per la negoziazione, Attività finanziarie valutate al fair value o Attività detenute sino a scadenza. In particolare, vengono incluse in questa voce le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili come partecipazioni di controllo, collegamento e controllo congiunto. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le Attività disponibili per la vendita sono valutate al fair value. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value e i principali criteri per la rilevazione di un impairment delle attività finanziarie disponibili per la vendita sono riportati al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. I titoli di capitale, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile secondo le linee guida sopra indicate, sono mantenuti al costo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 442 dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi attivi, calcolati in base alla metodologia del T.I.R., vengono contabilizzati per competenza nelle voci “interessi attivi e proventi assimilati”, i dividendi alla voce “dividendi e proventi assimilati” nel momento in cui sorge il diritto a riceverne il pagamento, mentre gli utili o le perdite derivanti da una variazione di fair value vengono rilevati in una specifica riserva di patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita di valore. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono riversati a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di titoli di debito, ed a patrimonio netto nel caso di titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare la differenza tra il valore contabile ed il costo ammortizzato che lo strumento avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. Sezione 3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Criteri di iscrizione L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa categoria avviene per riclassificazione da altre categorie, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa. Criteri di classificazione Sono classificate nella presente categoria i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le Attività finanziarie disponibili per la vendita. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore viene effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 443 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili o le perdite riferiti ad attività detenute sino a scadenza, sono rilevati nel conto economico nel momento in cui le attività sono cancellate o hanno subito una riduzione di valore, nonché tramite il processo di ammortamento. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico. Il ripristino di valore non deve determinare un valore contabile che supera il costo ammortizzato che si sarebbe avuto nel caso in cui la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata. Sezione 4 - Crediti Criteri di iscrizione La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione o, nel caso di un titolo di debito, a quella di regolamento, sulla base del fair value dello strumento finanziario, pari all’ammontare erogato, o prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo. I crediti e i titoli sono allocati nel portafoglio all’atto dell’erogazione o dell’acquisto e non possono formare oggetto di successivi trasferimenti in altri portafogli. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. Per le operazioni creditizie eventualmente concluse a condizioni inferiori a quelle di mercato, la rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati ad un tasso di mercato. L’eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare erogato è rilevata nel conto economico al momento dell’iscrizione iniziale. Criteri di classificazione I crediti includono gli impieghi con clientela e con banche, sia erogati direttamente sia acquistati da terzi, che prevedono pagamenti fissi o comunque determinabili, che non sono quotati in un mercato attivo e che non sono stati classificati all’origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. Nella voce crediti rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni pronti contro termine ed i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati o determinabili, non quotati in mercati attivi. I crediti acquistati pro-soluto sono inclusi nella voce crediti, previo accertamento della inesistenza di clausole contrattuali che alterino in modo significativo l’esposizione al rischio della società cessionaria. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, i crediti sono valutati al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento – calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo – della differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito. Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti al credito. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l’effetto economico dei costi/proventi lungo la vita residua attesa del credito. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 444 Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per i crediti la cui breve durata (entro 12 mesi) fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti crediti vengono valorizzati al costo storico. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per i crediti senza una scadenza definita o a revoca, in relazione ai quali i costi o proventi sono imputati direttamente a conto economico. I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenza, incaglio, ristrutturato o di scaduto secondo le attuali regole di Banca d’Italia, coerenti con la normativa IAS/IFRS. Detti crediti deteriorati sono oggetto di un processo di valutazione analitica e l’ammontare della rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario. I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie nonché dei costi che si ritiene verranno sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia. I flussi di cassa relativi a crediti il cui recupero è previsto entro breve durata (entro 12 mesi) non vengono attualizzati. Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorché sia intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. La rettifica di valore è iscritta a conto economico. Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può in ogni caso superare il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche. I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di perdita sono sottoposti alla valutazione di una perdita di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee in termini di rischio di credito e le relative percentuali di perdita sono stimate tenendo conto di serie storiche, fondate su elementi osservabili alla data della valutazione, che consentano di stimare il valore della perdita latente in ciascuna categoria di crediti. Nella valutazione si tiene conto anche della rischiosità connessa con il paese di residenza della controparte. Le rettifiche di valore determinate collettivamente sono imputate nel conto economico. Criteri di cancellazione I crediti ceduti vengono cancellati dalle attività in bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi. Per contro, qualora siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, i crediti vengono cancellati dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sugli stessi. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio dei crediti in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore dei crediti ceduti ed alle variazioni dei flussi finanziari degli stessi. Infine, i crediti ceduti vengono cancellati dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito: • Gli interessi attivi dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “interessi attivi e proventi assimilati” per competenza sulla base del tasso di interesse effettivo. • Gli utili e perdite da cessione dei crediti e dei titoli vengono allocati nella voce “utile/perdita da cessione o riacquisto di crediti”; • Le perdite da impairment e le riprese di valore dei crediti e dei titoli vengono allocate nella voce “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti”. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 445 I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono appostati tra le riprese di valore. Sezione 5 - Attività finanziarie valutate al fair value Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale gli strumenti finanziari valutati al fair value vengono rilevati al costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto a conto economico quando: • la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile degli strumenti finanziari oppure tra strumenti finanziari e attività non finanziarie; • oppure la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su tale base anche alla direzione aziendale; • oppure si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. Non possono essere classificate in questa categoria gli strumenti di capitale che non hanno un fair value attendibile. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valorizzate al fair value. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad essa connessi. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi su titoli sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relativi agli interessi. Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle attività e passività finanziarie e gli utili e perdite realizzati dalla cessione e dal rimborso sono rilevati nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Sezione 6 - Operazioni di copertura Criteri di iscrizione I derivati di copertura sono inizialmente rilevati al fair value. Criteri di classificazione Le tipologie di coperture sono: • copertura di fair value, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare rischio; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 446 • copertura di flussi finanziari, che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione a variazioni dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi associati a poste del bilancio. Le operazioni di copertura dei rischi sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio, tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento o gruppo di elementi nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Criteri di valutazione I derivati di copertura sono valutati al fair value; in particolare: • nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto; • nel caso di copertura di flussi finanziari, le variazioni di fair value del derivato sono riportate a patrimonio netto, per la quota efficace della copertura, e sono rilevate a conto economico solo quando, con riferimento alla posta coperta, si manifesti la variazione dei flussi di cassa da compensare; • in caso di inefficacia della quota di copertura le variazioni di fair value del derivato sono contabilizzate a conto economico. Lo strumento derivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è efficace nel momento in cui la copertura ha inizio e, prospetticamente, durante tutta la vita della stessa. L'efficacia della copertura dipende dalla misura in cui le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da quelle dello strumento di copertura. Pertanto l'efficacia è apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto conto dell'intento perseguito dall'impresa nel momento in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia (nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value dello strumento finanziario di copertura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello strumento coperto, per l’elemento di rischio oggetto di copertura. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio utilizzando: • test prospettici, che giustificano l'applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto dimostrano l'attesa sua efficacia; • test retrospettivi (fair value hedge) che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si riferiscono. In altri termini, misurano quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta; • test retrospettivi (cash flow hedge) finalizzati a verificare l’effettiva esistenza dei nominali “coperti” delle poste del passivo, degli strumenti di copertura utilizzati e l’effettiva corrispondenza dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento di copertura oltre che l’assenza di variazioni negative del merito creditizio delle controparti degli strumenti derivati di copertura. Criteri di cancellazione Se le verifiche sopra descritte non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle operazioni di copertura, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione. Solo gli strumenti che coinvolgono una controparte esterna possono essere designati come strumenti di copertura. Pertanto ogni risultato riconducibile a transazioni interne effettuate tra diverse entità della banca è eliminato dal bilancio. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito: • i differenziali maturati sugli strumenti derivati di copertura del rischio di tasso di interesse (oltre agli interessi delle posizioni oggetto di copertura) vengono allocati nella voce “interessi attivi e proventi assimilati” o “interessi passivi e oneri assimilati”; • le plusvalenze e minusvalenze derivanti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura e delle posizioni oggetto di copertura di fair value hedge vengono allocate nella voce “risultato netto dell’attività di copertura”; • le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dalla valutazione degli strumenti derivati di copertura BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 447 di cash flow hedge (per la parte efficace) vengono allocate in una specifica riserva di valutazione di patrimonio netto “copertura di flussi finanziari futuri”, al netto dell’effetto fiscale differito. Per la parte inefficace tali plus e minus vengono contabilizzate a conto economico nella voce “Risultato netto dell’attività di copertura”. Sezione 7- Partecipazioni Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale le interessenze partecipative sono contabilizzate al costo, comprensivo dei costi o proventi direttamente attribuibili alla transazione. Criteri di classificazione La voce include le interessenze detenute in società controllate, collegate e soggette a controllo congiunto. Sono considerate controllate le imprese nelle quali la banca, direttamente o indirettamente, possiede più della metà dei diritti di voto o quando pur con una quota di diritti di voto inferiore la capogruppo ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa. Nella valutazione dei diritti di voto si tiene conto anche dei diritti “potenziali” che siano correntemente esercitabili o convertibili in diritti di voto effettivi in qualsiasi momento dalla capogruppo. Sono considerate controllate congiuntamente le imprese nelle quali i diritti di voto ed il controllo dell’attività economica della partecipata sono condivisi in modo paritetico da Credem, direttamente o indirettamente, e da un altro soggetto. Inoltre viene qualificato come sottoposto a controllo congiunto un investimento partecipativo nel quale, pur in assenza di una quota paritetica di diritti di voto, il controllo sull’attività economica e sugli indirizzi strategici della partecipata è condiviso con altri soggetti in virtù di accordi contrattuali. Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali si possiede, direttamente o indirettamente, almeno il 20% dei diritti di voto (ivi inclusi i diritti di voto “potenziali”) o nelle quali -pur con una quota di diritti di voto inferiore- si ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato. Non sono considerate sottoposte ad influenza notevole alcune interessenze superiori al 20%, nelle quali Credem detiene esclusivamente diritti patrimoniali su una porzione dei frutti degli investimenti, non ha accesso alle politiche di gestione e può esercitare diritti di governance limitati alla tutela degli interessi patrimoniali. Criteri di valutazione Le partecipazioni sono valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico che non possono eccedere l’ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando la partecipazione viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite delle partecipate realizzate, le perdite da impairment e le riprese di valore vengono allocate nella voce di conto economico “utili/perdite delle partecipazioni”, mentre i BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 448 dividendi incassati vengono allocati nella voce “dividendi e proventi simili” nel momento in cui sorge il diritto a riceverne il pagamento. Sezione 8 - Attività materiali Criteri di iscrizione Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico. Criteri di classificazione Le attività materiali comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi, o per scopi amministrativi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo. Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati nell’ambito di contratti di leasing finanziario, ancorché la titolarità giuridica degli stessi rimanga alla società locatrice. Criteri di valutazione Le immobilizzazioni materiali, inclusi gli immobili non strumentali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore. Le immobilizzazioni sono sistematicamente ammortizzate pro-rata temporis lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione: • dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto hanno vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia incorporato nel valore del fabbricato, in virtù dell’applicazione dell’approccio per componenti, sono considerati beni separabili dall’edificio; la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base di perizie di esperti indipendenti per i soli immobili detenuti "cielo-terra", • del patrimonio artistico, in quanto la vita utile di un’opera d’arte non può essere stimata ed il suo valore è normalmente destinato ad aumentare nel tempo. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un’attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico. Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore. Gli ammortamenti sono calcolati con criteri basati sul decorrere del tempo. Criteri di cancellazione Un'immobilizzazione materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione, o quando il bene è permanentemente ritirato dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito: • gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono allocate nella voce “rettifiche di valore nette su attività materiali”; • i profitti e le perdite derivanti dalle operazioni di cessione vengono allocati nella voce “utili/perdite da cessione di investimenti”. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 449 Sezione 9 - Attività immateriali Criteri di iscrizione Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili e trovano origine in diritti legali o contrattuali. Le predette attività sono iscritte ai costi di acquisto, comprensivi degli oneri accessori ed aumentati delle spese successive sostenute per accrescerne il valore o la capacità produttiva iniziale. Gli avviamenti sono pari alla differenza positiva tra gli oneri sostenuti per acquisire i complessi aziendali sottostanti e le pertinenti quote del fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali acquisite. Qualora tale differenza risulti negativa (badwill) o nell’ipotesi in cui il goodwill non trovi giustificazione nelle capacità reddituali future, la differenza stessa viene iscritta direttamente a conto economico. Criteri di classificazione Il portafoglio delle attività immateriali include i fattori intangibili di produzione ad utilità pluriennale rappresentati in particolare da software, benefici legati alla relazione con la clientela (client relationship) e avviamenti. Criteri di valutazione Le attività immateriali di durata limitata vengono valutate secondo il principio del costo al netto degli ammortamenti e delle perdite per riduzioni durevoli di valore. Gli ammortamenti sono di durata pari alla vita utile dei beni da ammortizzare e sono basati sul metodo a quote costanti. Se ricorrono evidenze sintomatiche dell’esistenza di perdite durevoli, le attività immateriali sono sottoposte ad impairment test, registrando le eventuali perdite di valore; successive riprese di valore non possono eccedere l’ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. Gli avviamenti non sono assoggettati ad ammortamento, ma vengono periodicamente sottoposti ad impairment test. L’eventuale differenza negativa tra il valore recuperabile di ciascuna unità generatrice di flussi finanziari (CGU) al quale appartiene un determinato avviamento e il valore contabile del patrimonio netto della medesima costituisce perdita da impairment. Il valore recuperabile di una CGU – che ne rappresenta una stima del valore economico – si ragguaglia al maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi di cassa attesi) e il valore di scambio (presumibile valore di cessione al netto dei costi di transazione). Eventuali successive riprese di valore non possono essere registrate. Criteri di cancellazione Le attività immateriali vengono cancellate dal bilancio quando hanno esaurito integralmente le loro funzionalità economiche. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito: • gli ammortamenti periodici, le perdite durature di valore e le riprese di valore vengono allocate nella voce “rettifiche di valore nette su attività immateriali”. • le perdite durature di valore dell’avviamento vengono allocate nella voce “rettifiche di valore dell’avviamento”. Sezione 10 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione Le attività/passività sono valutate al minore tra il valore di carico ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un’operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo; la vendita deve essere altamente probabile. Perché la vendita sia altamente probabile la Banca deve essersi impegnata in un programma per la dismissione e devono essere BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 450 state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma; inoltre il completamento della vendita dovrebbe essere previsto entro un anno dalla classificazione. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) relativi ai gruppi di attività in via di dismissione sono esposti nel conto economico alla voce “utili/perdite delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte”. Sezione 11 – Fiscalità corrente e differita Criteri di iscrizione, di cancellazione e di valutazione La banca rileva gli effetti relativi alle imposte correnti e differite applicando rispettivamente le aliquote di imposta vigenti e le aliquote di imposta che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale. L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze temporanee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali. Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esiste un’elevata probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata o della società consolidante per effetto della opzione relativa al c.d. “consolidato fiscale nazionale” di generare con continuità redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con le sole eccezioni dei maggiori valori dell’attivo rappresentati dalle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente ragionevolmente di ritenere che non saranno effettuate d’iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote. Criteri di classificazione Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza del periodo. Le poste della fiscalità differita rappresentano, invece, imposte sul reddito recuperabili in periodi futuri in connessione con differenze temporanee deducibili (attività differite) e imposte sul reddito pagabili in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (passività differite). Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Attività e passività fiscali sono imputate al conto economico (voce “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”), salvo quando esse derivino da operazioni i cui effetti vanno attribuiti direttamente al patrimonio netto (nel qual caso vengono imputate al patrimonio) o da operazioni di aggregazione societaria (nel qual caso entrano nel computo del valore di avviamento). Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri Criteri di iscrizione, classificazione e di cancellazione I fondi per rischi ed oneri sono passività d’ammontare o scadenza incerti rilevati in bilancio quando ricorrono le seguenti contestuali condizioni: • esiste un’obbligazione attuale alla data di riferimento del bilancio, che deriva da un evento passato; l’obbligazione deve essere di tipo legale (trova origine da un contratto, normativa o altra disposizione di legge) o implicita (nasce nel momento in cui l’impresa genera nei confronti di terzi l’aspettativa che assolverà i propri impegni anche se non rientranti nella casistica delle obbligazioni legali); • è probabile che si verifichi un’uscita finanziaria; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 451 • è possibile effettuare una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione. Nella voce fondi per rischi ed oneri sono inclusi i fondi relativi a prestazioni di lungo termine e a prestazioni successive alla cessazione del rapporto di lavoro trattati dallo IAS 19 e i fondi per rischi ed oneri trattati dallo IAS 37. Criteri di valutazione Gli accantonamenti vengono attualizzati, laddove l’elemento temporale sia significativo, utilizzando i tassi correnti di mercato “free risk”. L’accantonamento è rilevato a conto economico. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli accantonamenti/recuperi a fronte dei fondi per rischi e oneri nonché l’effetto derivante dal passaggio del tempo vengono allocati nella voce “accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri”. Sezione 13 - Debiti e titoli in circolazione Criteri di iscrizione La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle somme raccolte o della emissione dei titoli di debito. L’iscrizione è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, rettificato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. Criteri di classificazione I Debiti verso banche, i Debiti verso clientela, e i Titoli in circolazione ricomprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela, le operazioni pronti contro termine con obbligo di riacquisto a termine, la raccolta effettuata attraverso certificati di deposito, titoli obbligazionari in circolazione (al netto degli eventuali ammontari riacquistati) ed altri strumenti di raccolta in circolazione non classificate tra le passività finanziarie valutate al fair value. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine (entro 12 mesi), per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato ed i costi eventualmente imputati sono registrati a conto economico. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali L’allocazione delle componenti reddituali nelle pertinenti voci di conto economico avviene sulla base di quanto riportato di seguito: • gli interessi passivi vengono allocati nella voce “interessi passivi e oneri assimilati” per competenza sulla base del tasso di interesse effettivo; • gli utili e perdite da riacquisto di passività vengono allocati nella voce “utile/perdita da cessione o riacquisto di passività finanziarie”. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 452 Sezione 14 - Passività finanziarie di negoziazione Criteri di iscrizione e di cancellazione Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di iscrizione e di cancellazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione). Criteri di classificazione La voce include il valore negativo dei contratti derivati di trading valutati al fair value e le passività, anch’esse valorizzate al fair value, che originano da scoperti tecnici generati dall’attività di negoziazione di titoli. Criteri di valutazione Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di valutazione delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione). Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Sono applicati, con gli opportuni adattamenti, i medesimi criteri di rilevazione delle componenti reddituali delle attività finanziarie detenute per la negoziazione (precedente Sezione 1 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione). Sezione 15 - Passività finanziarie valutate al fair value Criteri di iscrizione All’atto della rilevazione iniziale gli strumenti finanziari valutati al fair value vengono rilevati al costo, inteso come il fair value dello strumento, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso che sono invece imputati a conto economico. Criteri di classificazione Sono classificate in questa categoria le passività finanziarie che si intende valutare al fair value con impatto a conto economico quando: • la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile degli strumenti; • oppure la gestione e/o valutazione di un gruppo di strumenti finanziari al fair value con effetti a conto economico è coerente con una strategia di risk management o d’investimento documentata su tale base anche alla direzione aziendale; • oppure si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito che modifica in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere scorporato. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al fair value. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie vengono cancellate all’atto della loro estinzione ovvero, quando l’obbligazione specificata nel contratto è adempiuta o cancellata oppure scaduta. La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente emessi. La differenza tra valore contabile della passività e l’ammontare pagato per riacquistarla viene registrato a conto economico. Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli interessi su titoli sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relativi agli interessi. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 453 Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione di fair value delle passività finanziarie e gli utili e le perdite realizzate dalla cessione e dal rimborso sono rilevati nella voce “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di conto economico”. In particolare, qualora il fair value degli strumenti finanziari emessi corrisponda inizialmente al prezzo di vendita, l’utile o la perdita generati a seguito della successiva valutazione sono rilevati interamente a conto economico. Sezione 16 - Operazioni in valuta Criteri di iscrizione Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data dell’operazione. Criteri di classificazione Le operazioni in valuta sono costituite da tutte le attività e le passività denominate in valute diverse dall’euro. Criteri di cancellazione Si applicano i criteri indicati per le voci di bilancio corrispondenti. Il tasso di cambio utilizzato è quello alla data di estinzione. Criteri di valutazione Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, le poste di bilancio in valuta estera vengono valorizzate come segue: • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura; • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura. Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di conversione del bilancio precedente, sono rilevate nel conto economico del periodo in cui sorgono. Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch’essa a patrimonio. Per contro, quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio. Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Le differenze di cambio delle operazioni in valuta sono rilevate nella voce del conto economico “risultato netto dell’attività di negoziazione”. Sezione 17- Altre informazioni Trattamento di fine rapporto del personale Il trattamento di fine rapporto del personale viene iscritto sulla base del suo valore attuariale, certificato da un attuario esterno al Gruppo. Ai fini dell'attualizzazione, si utilizza il metodo della Proiezione unitaria del credito (c.d. Projected Unit Credit Method) che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono considerati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell'obbligazione finale. Il tasso utilizzato per l’attualizzazione è determinato sulla base della curva di rendimenti medi dei titoli di stato. I costi per il servizio del piano sono contabilizzati tra i costi del personale come ammontare netto di contributi versati, contributi di competenza di esercizi precedenti non ancora contabilizzati, ricavi attesi derivanti dalle attività a servizio del piano. I profitti/perdite attuariali sono imputati ad apposita riserva di patrimonio netto. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 454 Spese per migliorie su beni di terzi I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarre da essi benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra le Altre attività come previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia, vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto. Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni Gli accantonamenti relativi alla stima dei possibili esborsi connessi al rischio di credito relativo alle garanzie ed impegni, determinati applicando i medesimi criteri precedentemente esposti con riferimento ai crediti, sono appostati tra le Altre passività, come previsto dalle Istruzioni della Banca d’Italia. Pagamenti basati su azioni I piani di stock option deliberati dalle assemblee straordinarie, rappresentano un pagamento basato su azioni. Il relativo fair value, ed il corrispondente incremento del patrimonio, è determinato con riferimento al fair value delle opzioni misurate alla data di assegnazione. Il fair value dell’opzione è stato calcolato utilizzando un modello che ha considerato, oltre ad informazioni quali il prezzo di esercizio e la vita dell’opzione, il prezzo corrente delle azioni e la loro volatilità attesa, i dividendi attesi e il tasso di interesse risk-free, anche le caratteristiche specifiche dei piani in essere che presentano diverse date di esercizio. Nel modello del pricing sono valutate in modo distinto l’opzione e la probabilità di realizzazione della condizione di mercato. La combinazione dei due valori fornisce il fair value dello strumento assegnato. La riduzione del numero di strumenti finanziari accordati è contabilizzata come cancellazione di una parte di strumenti assegnati. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono riconosciuti quando sono percepiti o comunque quando è probabile che saranno ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile. In particolare: • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso; • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto a riceverne il pagamento; • i ricavi derivanti dall’intermediazione di strumenti finanziari di negoziazione, determinati dalla differenza tra il prezzo della transazione ed il fair value dello strumento, vengono riconosciuti a conto economico in sede di rilevazione dell’operazione se il fair value è determinabile con riferimento a parametri osservabili sullo stesso mercato nel quale lo strumento è negoziato. I proventi relativi a strumenti finanziari per i quali la suddetta misurazione non è possibile affluiscono al conto economico lungo la durata dell’operazione. Cartolarizzazioni Nel corso dell’esercizio 2008 la banca ha perfezionato un’operazione di cartolarizzazione, relativa a mutui fondiari residenziali in bonis erogati alla propria clientela e selezionati sulla base di criteri predefiniti in modo tale da costituire un “blocco” ai sensi e per gli effetti della legge sulla Cartolarizzazione, ad un prezzo di cessione pari ad Euro 922.211.352. I crediti sono stati acquistati pro soluto, ossia senza garanzia di solvenza dei debitori o dei loro eventuali garanti, dalla società Alicante Finance Srl, una “società veicolo” appositamente costituita con oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione ai sensi della Legge n. 130 del 30 aprile 1999. L’acquirente ha concesso a Credem l’opzione di riacquisto di singoli crediti o tutto il portafoglio crediti in essere in blocco e pro soluto, a determinate condizioni. La società veicolo ha finanziato l’operazione attraverso l’emissione di titoli obbligazionari “asset backed”: • nominali Euro 860.000.000 (titoli senior con rating AAA), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso in linea capitale di tipo pass through. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari su base BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 455 semestrale a tasso variabile indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi incrementato di uno spread di 0,60% su base annua; • nominali Euro 62.211.352 (titoli junior), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso subordinato all’integrale rimborso dei titoli senior. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari al tasso del 2,5% annuo. I detentori dei Titoli Junior avranno diritto di ricevere a ciascuna data di pagamento e in base all’ordine di priorità dei pagamenti ed ai fondi disponibili, anche un premio determinato in via residuale dopo che sono stati corrisposti tutti gli altri importi da corrispondersi in priorità. La società veicolo ha stipulato un contratto di copertura di tipo back to back al fine di coprirsi dal rischio di tasso di interesse connesso all’emissione di titoli. L’agenzia incaricata dell’attribuzione del rating ai titoli senior è stata Standard & Poor’s. Entrambe le tranches sono state interamente sottoscritte da Credem, che prevede di utilizzare la tranche “senior” per operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea ovvero con altro soggetto istituzionale. I Titoli Senior sono quotati alla Borsa del Lussemburgo. L’operazione, non rivolta al mercato, è finalizzata a costituire una riserva di liquidità (avendo a disposizione titoli “eligible”) e rientra fra le complessive attività di liquidity management poste in essere da Credem. Trattandosi di una cessione che non trasferisce a terzi soggetti rispetto alla Banca “originator” il rischio sostanziale dei crediti sottostanti, in base alle norme dettate dallo IAS 39 in materia di “derecognition” (cancellazione contabile), i crediti oggetto della cartolarizzazione rimangono iscritti nell’attivo del bilancio di Credem. Credem ha inoltre stipulato con Alicante Finance un contratto di Servicing, in forza del quale svolgerà per conto della società veicolo tutte le attività connesse alla gestione dei crediti ceduti. Conseguentemente, continueranno a far capo sostanzialmente a Credem le attività di amministrazione, gestione, incasso e recupero dei crediti, e quant’altro necessario od opportuno per la miglior gestione dell’operatività. Procedura di Impairment test sugli avviamenti L’avviamento iscritto a seguito di acquisizioni viene assoggettato ad impairment test almeno una volta all’anno e comunque quando vi siano segnali di deterioramento. Ai fini del test, una volta allocato l’avviamento in unità generatrici di flussi finanziari (CGU) si pone a confronto il valore contabile ed il valore recuperabile di tali unità, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto di eventuali costi di vendita, ed il valore d’uso. L’apposita informativa presentata nella sezione 12 dell’attivo della nota integrativa fornisce maggiori informazioni. Modalità di determinazione del fair value delle attività e passività Aspetti generali Gli strumenti finanziari valutati al fair value includono le attività e le passività finanziarie detenute per la negoziazione, gli strumenti finanziari designati al fair value, gli strumenti derivati e, infine, gli strumenti classificati come disponibili per la vendita. L’obiettivo della determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari è di determinare il prezzo a cui avrebbe avuto luogo una transazione ordinaria sul mercato tra controparti indipendenti per ciascuno strumento oggetto di valutazione. Le funzioni coinvolte nei processi di determinazione del fair value includono le funzioni amministrative, le funzioni di front office Finanza e le funzioni di Risk Management. Gli uffici amministrativi, direttamente responsabili della redazione dell’informativa finanziaria, sono chiamati a presidiare le regole utilizzate per la determinazione del Fair Value nel rispetto dei principi contabili di riferimento. Gli uffici Finanza, a loro volta, detengono le conoscenze legate alle tecniche di valutazione applicate e presiedono i sistemi informativi utilizzati nei processi di determinazione del fair value. Infine gli uffici Risk Management sono chiamati a validare le tecniche di valutazione utilizzate, inclusi i relativi modelli, e ne verificano periodicamente l’efficacia mediante attività di back testing. In generale, la banca determina il fair value di attività e passività finanziarie secondo tecniche di valutazione scelte in base alla natura degli strumenti detenuti ed in base alle informazioni disponibili al momento della valutazione. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 456 Sulla base delle informazioni disponibili al momento delle valutazioni, gli strumenti finanziari sono suddivisi tra quelli il cui prezzo è quotato in un mercato attivo da quelli per i quali un mercato attivo al momento della valutazione non esiste. Alla luce di quanto sopra esposto, si applica la seguente gerarchia: qualora il prezzo dello strumento finanziario sia quotato ed esista un mercato attivo al momento della valutazione, il fair value coincide con il prezzo di quotazione rilevato (Mark to Market); - qualora non sia possibile identificare l’esistenza di un mercato attivo, si utilizza una tecnica di valutazione (Mark to Model) basata il più possibile su dati di mercato osservabili. - La presenza di mercati attivi e l’utilizzo di prezzi quotati (Mark to Market) Lo IAS 39 AG.71 stabilisce che “uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore, intermediario, settore industriale, agenzia di determinazione del prezzo, autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni.” Il processo attraverso cui si considera il mercato attivo per gli strumenti finanziari quotati è soggetto a stime e si basa su processi valutativi interni. I principali elementi considerati includono: - la presenza di prezzi contribuiti; - la frequenza della disponibilità dei prezzi; - il volume delle transazioni da cui sono originati i prezzi; - l’ampiezza degli spread bid – ask; - l’assenza di transazioni “forzate”. In linea generale, il processo per l’applicazione del Mark to Market è largamente automatizzato. Le principali fonti utilizzate per l’acquisizione dei prezzi ai fini contabili sono: • CED Borsa, nel caso di prezzi rilevanti in mercati regolamentati (Italia); • Reuters, per quanto valorizzato attraverso l’applicativo di front office Murex, utilizzando prezzi rilevati in mercati non regolamentati; • Bloomberg, per quanto valorizzato al di fuori dell’applicativo di front office Murex, utilizzando prezzi rilevati in mercati non regolamentati. Qualora le informazioni Reuters e Bloomberg non siano disponibili, la banca utilizza altri Information Providers indipendenti. La banca utilizza criteri gerarchici nell’ambito della scelta dei contributori diversi da Reuters e Bloomberg. In particolare, sulla base delle caratteristiche degli strumenti finanziari, esistono specifiche liste di contributori, a ciascuno dei quali è assegnato un giudizio di affidabilità. All’interno di ciascuna lista è quindi selezionato il contributore che presenta il grado di affidabilità più elevato. Qualora i mercati siano giudicati attivi, successivamente alla rilevazione iniziale i prezzi utilizzati per le valutazioni sono: - per un’attività finanziaria il prezzo Bid (denaro) di chiusura giornata; - per una passività finanziaria il prezzo Ask (lettera) di chiusura giornata. In accordo allo IAS 39 AG.72, nel caso si detengano attività e passività finanziarie con rischi di mercato che si compensino, può essere utilizzato il prezzo Mid (medio) per la parte di rischi che si compensa, mentre sono utilizzati i prezzi Bid o Ask per l’attività o passività finanziaria netta residua. Generalmente l’acquisizione dei prezzi quotati avviene in via automatica, su base giornaliera, attraverso lo scarico delle informazioni da primari Information Provider indipendenti. L’utilizzo di tecniche di valutazione (Mark to Model) Nel determinare il fair value degli strumenti finanziari la banca ricorre al Mark to Model ogni qual volta per gli strumenti detenuti non esistano prezzi quotati in mercati attivi. Le tecniche di valutazione adottate fanno il più possibile ricorso a dati osservabili di mercato. Sulla base di tale assunto, la gerarchia che si applica nello scegliere le tecniche di valutazione applicate è la seguente: BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 457 • • • utilizzo di prezzi osservati su mercati (seppure non attivi) per strumenti identici o similari (comparable approach), eventualmente rettificati per tener conto di tutte le condizioni di mercato presenti alla data di valutazione; utilizzo di tecniche di valutazione che fanno uso prevalente di dati osservabili di mercato; utilizzo di tecniche di valutazione che fanno uso prevalente di dati non osservabili di mercato. Dal momento che alcune tecniche di valutazione possono utilizzare sia dati osservabili di mercato che altri dati non osservabili, il giudizio in merito alla prevalenza, ai fini della suddivisione sopra riportata, è ottenuto valutando l’impatto in termini di significatività che ciascun dato apporta nel processo di determinazione del fair value. Qualora i processi valutativi applicati si basino su prezzi rilevati per strumenti identici o similari (primo punto), tali prezzi sono opportunamente rettificati per tener conto di tutte le condizioni di mercato esistenti alla data di valutazione, con particolare riferimento a quelle legate ai rischi in essere. Esempi di elementi che la banca considera nel rettificare i prezzi di mercato sono: • differenze temporali tra il momento di valutazione e momento in cui è stata effettuata la transazione osservata; • differenze tra le caratteristiche (terms) dello strumento valutato e quelle dello strumento oggetto della transazione osservata; • natura della transazione osservata (valutando, ad esempio, se la transazione osservata non è stata effettuata a condizioni di mercato, o è oggetto di una transazione forzata); • grado di correlazione tra l’andamento del prezzo dello strumento valutato e l’andamento del prezzo dello strumento oggetto della transazione osservata. Nell’applicare tali rettifiche la banca si basa il più possibile su variabili di mercato, come accade, per esempio, nel tener conto degli spread creditizi, rilevati attraverso quotazioni ufficiali di strumenti similari. Tali rettifiche, in generale, sono quelle che la banca ritiene verrebbero fatte dagli operatori di mercato per determinare il prezzo dello strumento al momento della transazione. Il ricorso a tali tecniche valutative rende elevato il grado di affidabilità delle stesse. L’evidenza dell’affidabilità di tali tecniche è valutata attraverso periodiche attività di back testing. Esempi dei principali parametri osservabili di mercato di cui si servono le più comuni tecniche di valutazione applicate sono i seguenti: • curva dei tassi Risk Free. Sulla base delle rilevazioni storicizzate nell’applicativo di Front Office (Murex) viene ricavata una curva tassi Euro c.d. Risk-Free, attraverso un bootstrapping dei tassi impliciti in depositi, future e swap; • tassi di cambio. Il sistema Murex acquisisce giornalmente, in automatico, i tassi di cambio spot fixing BCE dall’infoprovider Reuters; • curve di volatilita’. Vengono mappate le curve di volatilità rilevate da fonte esterna precedentemente individuata (Reuters), e storicizzate nell’applicativo di front office (Murex); va sottolineato che l’operatività della banca in conto proprio si concentra prevalentemente su strumenti di tasso; • curve tasso per differenti classi di rating (Credit Spread). In particolare, per quanto riguarda i Credit Spread, al fine di determinare la curva di tasso da applicare, si procede: • alla individuazione degli spread senior da applicare alla curva Risk-Free (fonte Bloomberg) selezionando un paniere di titoli per ogni classe di rating; • alla rilevazione dei discount margin relativi ad ogni classe; • e alla estrapolazione, da questi, degli spread da applicare alla curva risk-free. In presenza di strumenti subordinati, in aggiunta ai processi suddetti si procede all’individuazione degli spread tra titolo senior e titolo subordinato per ogni emittente (credit spread subordinato): • tramite rilevazione delle quotazioni dei Credit Default Swaps; • applicando agli strumenti subordinati, in misura proporzionale, la stessa variazione di spread rilevata sugli strumenti senior; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 458 • fatte le debite interpolazioni, si ricavano gli spread e da questi, tramite l’applicativo di Front Office (Murex), le curve corrispondenti. Diversamente, qualora le tecniche di valutazione si basino in via prevalente su parametri non osservabili sul mercato, vengono svolti processi di stima interni. Ciò avviene limitatamente ai casi in cui i relativi dati di mercato non siano disponibili o non siano ritenuti affidabili. L’utilizzo delle tecniche di valutazione che fanno uso di dati osservabili di mercato o di dati stimati internamente, implicano l’utilizzo di modelli valutativi all’interno dei quali sono calati tali parametri. Questi modelli, nella larga maggioranza dei casi, sono quelli generalmente riconosciuti e applicati dagli operatori di settore (es. modello Black & Scholes). Solo in casi molto limitati si utilizzano modelli valutativi proprietari. Qualora però si faccia ricorso a modelli valutativi proprietari, l’affidabilità degli stessi è testata confrontando, per strumenti simili quotati, le valutazioni fornite da tali tecniche con i relativi prezzi quotati (back testing). Inoltre, l’affidabilità di tali tecniche è verificata, ex post, monitorando nel tempo i risultati ottenuti. Impairment degli strumenti finanziari Available For Sale (AFS) Lo IAS 39, paragrafo 58, impone di determinare a ogni data di riferimento del bilancio se vi è qualche obiettiva evidenza che un’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore. Il paragrafo 67 stabilisce che “quando una riduzione di Fair Value di un’attività finanziaria disponibile per la vendita è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto e sussistono evidenze obiettive che l’attività abbia subito una riduzione di valore, la perdita cumulativa che è stata rilevata direttamente nel patrimonio netto deve essere stornata e rilevata a conto economico anche se l’attività finanziaria non è stata eliminata”. Il paragrafo 68 precisa che “l’importo della perdita complessiva che viene stornata dal patrimonio netto e rilevata nel conto economico deve essere la differenza tra il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso in conto capitale e ammortamento) e il Fair Value (valore equo) corrente, dedotta qualsiasi perdita per riduzione di valore su quell’attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico”. Dunque l’intera riserva negativa del patrimonio netto deve essere imputata al conto economico nel caso di evidenze di Impairment. La differenza tra il valore di iscrizione ed il valore recuperabile rappresenta una perdita di valore. Lo IAS 39 prevede che il valore recuperabile, vale a dire il valore a cui l’attività finanziaria debba essere iscritta, sia, nel caso di strumenti finanziari classificati nel comparto AFS, il Fair Value. Le attività finanziarie del portafoglio disponibile per la vendita sono sottoposte ad Impairment test ogni qualvolta si manifestino eventi tali da far ritenere che l’investimento abbia subito una perdita di valore. Il procedimento è articolato in due fasi: • individuazione delle situazioni di deterioramento tali da determinare l’Impairment; • quantificazione delle perdite associabili alle situazioni di Impairment. Queste perdite si ragguagliano alla differenza negativa tra il Fair Value ed il valore di libro. I criteri applicati dal Gruppo per identificare situazioni di Impairment del portafoglio AFS, distinguono tra titoli di debito e titoli di capitale. L’obiettiva evidenza che un titolo di debito abbia subito una perdita di valore è rintracciabile nella lista degli eventi di perdita riportati nello IAS 39.59, vale a dire: • significative difficoltà finanziarie dell’emittente; • una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; • il sottoscrittore/acquirente per ragioni economiche o legali relative alle difficoltà finanziarie dell’emittente, estende all’emittente una concessione che il sottoscrittore/acquirente non avrebbe altrimenti preso in considerazione; • sussiste la probabilità che l’emittente dichiari bancarotta o venga sottoposto ad altre procedure di ristrutturazione finanziaria; • la scomparsa di un mercato attivo di quel titolo dovuta a difficoltà finanziarie. Nel caso di titoli obbligazionari con un “rating” si valuta il deterioramento del merito creditizio dell’emittente. Al riguardo si ritiene che un deterioramento tale da far ricadere i titoli di debito in BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 459 classi di rating inferiori alla soglia ”Investment grade” sia indicativo della necessità di procedere nel verificare l’esistenza di un Impairment, mentre, negli altri casi, il deterioramento del merito creditizio è invece da valutare congiuntamente con gli altri fattori disponibili. Nel caso di titoli obbligazionari si considera la disponibilità di fonti specializzate (ad esempio indicazioni di investimento fornite da istituzioni finanziarie, rating reports, etc.) o di informazioni disponibili su “info-provider” (ad es. Bloomberg, Reuters, etc.), attraverso cui si determina più puntualmente la rilevanza della situazione di deterioramento dell’emittente. In assenza di tali elementi, ove possibile, si fa riferimento alla quotazione di obbligazioni similari a quella presa in esame in termini sia di caratteristiche finanziarie che di standing dell’emittente. Con riferimento ai titoli di capitale (inclusi i fondi), è ragionevole ipotizzare che le azioni in portafoglio siano da assoggettare ad Impairment prima dei titoli obbligazionari emessi dalla stessa società emittente; pertanto, gli indicatori di svalutazione dei titoli di debito emessi da una società, ovvero la svalutazione di tali titoli di debito, sono forti indicatori dell’Impairment dei titoli di capitale della stessa società. Inoltre, per stabilire se vi è una evidenza di Impairment per un titolo di capitale, oltre alla presenza degli eventi indicati dallo IAS 39.59, ed alle considerazioni in precedenza riportate ove applicabili, sono da considerare i due seguenti eventi (IAS 39.61): • cambiamenti significativi con effetti avversi relativi alle tecnologie, mercati, ambiente economico o legale relativamente all’emittente, che indicano che il costo dell’investimento non può più essere recuperato; • un significativo o prolungato declino nel Fair Value dell’investimento al di sotto del suo costo. Si procedere, normalmente, a rilevare un Impairment se: • il Fair Value del titolo è inferiore al 50% rispetto al valore di carico di prima iscrizione; oppure • il Fair Value è inferiore al valore di carico per un arco temporale di almeno 24 mesi. Relativamente agli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale, la necessità di rilevare un Impairment considera, in caso non si verifichino le condizioni sopra indicate, singolarmente o congiuntamente, le seguenti situazioni: • il Fair Value dell’investimento risulta significativamente inferiore al costo di acquisto o comunque è significativamente inferiore a quello di società similari dello stesso settore; • il management della società non è considerato di adeguato standing ed in ogni caso capace di assicurare una ripresa delle quotazioni; • si rivela la riduzione del “credit rating” dalla data dell’acquisto; • significativo declino dei profitti, dei cash flow o nella posizione finanziaria netta dell’emittente dalla data di acquisto; • si rileva una riduzione o interruzione della distribuzione dei dividendi; • scompare un mercato attivo per i titoli obbligazionari emessi; • si verificano cambiamenti del contesto normativo, economico e tecnologico dell’emittente che hanno un impatto negativo sulla situazione reddituale, patrimoniale e finanziaria dello stesso; • esistono prospettive negative del mercato, settore o area geografica nel quale opera l’emittente. Passivita’ di propria emissione Per la determinazione del fair value delle passività di propria emissione valutate al fair value, si tiene conto anche del proprio rischio emittente. La costruzione di una o più curve di credit spread si rende necessaria, nell’ambito della fair value option, al fine di valorizzare gli strumenti non negoziati su mercati attivi13 con un full fair value. Il concetto di full fair value comprende, rispetto alla semplice attualizzazione sulla curva risk free dei cash flows generati dallo strumento, un ulteriore aggiustamento che tenga conto del rischio emittente: l’aggiustamento, ovvero il credit spread, assume la forma di uno spread additivo sulla curva risk free ed è di entità diversa sulle diverse scadenze temporali. Il credit spread relativo ad un emittente, inoltre, esprimendo un’indicazione sulla probabilità e sull’entità del rimborso 13 Agli strumenti negoziati su mercati attivi viene attribuita la quotazione di mercato. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 460 dell’emissione, è diverso in base alla seniority dell’emissione: un’emissione senior avrà un credit spread inferiore rispetto ad un’emissione subordinata. L’applicazione della Fair Value Option alle passività finanziarie prevede che si dia evidenza dell’ammontare delle variazioni di fair value attribuibili a variazioni del solo rischio creditizio dello strumento. I fattori di rischio dovuti al merito creditizio vengono incorporati nella curva di attualizzazione (usata per il calcolo del Fair Value) applicando alla curva risk free uno spread che renda conto del rischio emittente. Con tale metodo valutativo è possibile separare i diversi componenti di rischio, rischio tasso e rischio credito. Riguardo il merito creditizio, si è proceduto a separare il rischio di credito dovuto alla variazione del merito creditizio nel corso dell’ultimo anno e dal momento dell’emissione del titolo (o dalla FTA degli IAS). I fattori considerati nei calcoli sono: • il tasso di mercato free risk osservato alla data di valutazione; • il credit spread osservato alla data di emissione iniziale del titolo; • il credit spread osservato l’anno precedente alla data di valutazione odierna; • il credit spread osservato alla data di valutazione. Attraverso il confronto del fair value di mercato alla data di valutazione con il fair value calcolato utilizzando il rischio di credito osservato al momento dell’emissione (o all’anno precedente), risulta possibile determinare le variazioni di fair value imputabili alle sole variazioni del rischio di credito dell’ultimo anno, e dal momento dell’emissione. Criteri di determinazione del fair value di attività e passività iscritte al costo o al costo ammortizzato Per i rapporti creditizi attivi e passivi rilevati in bilancio al costo o al costo ammortizzato il fair value riportato in nota integrativa è stato determinato con i seguenti criteri: • per le attività e passività a vista, con scadenza a breve termine (entro 12 mesi) o indeterminata il valore di iscrizione; stessa impostazione è stata utilizzata per i crediti non performing; • per le attività e passività a medio a lungo termine, la valutazione è stata determinata mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri. Tale operazione è stata eseguita utilizzando tassi privi di rischio e, per le attività, correggendo i flussi di cassa futuri, tenendo conto della rischiosità della controparte mediante parametri di PD (Probability of Default) e di LGD (Loss Given Default); • per i titoli emessi a tasso variabile e per quelli a tasso fisso a breve termine (entro 12 mesi) il valore contabile è stato assunto come approssimazione del fair value; • per i titoli emessi a tasso fisso a medio lungo temine la valutazione è stata effettuata mediante l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 461 A.3 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE A.3.1 – Trasferimenti tra portafogli Modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 del 13 ottobre 2008 Con regolamento (CE) n.1004/2008 del 15 ottobre 2008, la Commissione della Comunità Europea ha modificato il regolamento (CE) 1725/2003 - emesso per adottare taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n.1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio - per quanto riguarda il principio contabile internazionale (IAS) 39 e l’International Financial Reporting Standard (IFRS) 7. Le modifiche apportate allo IAS 39 e all’IFRS 7 autorizzano la riclassificazione di determinati strumenti finanziari in precedenza non permesse, purché si sia in presenza di determinati presupposti. In particolare le riclassifiche permesse sono le seguenti: - dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria: - “Attività finanziarie disponibili per la vendita”, purché si sia in presenza di “rare circostanze”; - “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” purché si sia in presenza di “rare circostanze” e vi sia l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria fino alla scadenza; - “Crediti”, per tutte le attività finanziarie che soddisfino la definizione di “finanziamenti e crediti” e per i quali vi sia l’intenzione e la capacità di detenerli per un prevedibile futuro; - dalla categoria “Attività finanziarie disponibili per la vendita” alla categoria “Crediti” per tutte le attività finanziarie che soddisfino la definizione di “finanziamenti e crediti” e per le quali vi sia l’intenzione e la capacità di detenerli per un prevedibile futuro. Le riclassifiche sopra descritte devono essere effettuate al “fair value” delle attività finanziarie al momento della riclassifica stessa e potevano essere effettuate con decorrenza dalla data di riclassifica oppure dal 1° luglio 2008, se tale riclassifica fosse stata effettuata prima del 1° novembre 2008. L’intervento effettuato dallo IASB cerca di proporre una soluzione al problema della perdita di significatività delle quotazioni di mercato in un contesto di illiquidità e di panico dei mercati (panic selling). In tali situazioni estreme, infatti, i valori di mercato non esprimendo più adeguatamente il fair value degli strumenti finanziari, rischiano di distorcere la rappresentazione degli stessi nei bilanci delle società che applicano gli IAS/IFRS, provocando abnormi fluttuazioni del conto economico e del patrimonio. La modifica introdotta dallo IASB permette quindi di effettuare, in “rare circostanze“, la riclassifica (prima non permessa) degli strumenti finanziari diversi dai contratti derivati e allocati al portafoglio di trading con imputazione delle variazioni di fair value a conto economico, agli altri portafogli contabili previsti dallo IAS 39. A seguito di tale emendamento la Banca ha provveduto a riclassificare già nella situazione contabile del terzo trimestre 2008, con decorrenza 1° luglio 2008, parte dei titoli obbligazionari detenuti nel portafoglio “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” per un importo di 357,2 milioni di euro (al 31 dicembre 2008 326,3 milioni di euro) al portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. Si trattava sia di titoli ABS (asset backed securities) che di obbligazioni bancarie. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 462 A.3.1 Trasferimenti tra portafogli A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Tipologia strumento finanziario (1) Portafoglio di provenienza (2) Portafoglio di destinazione (3) Valore di bilancio al: 31/12/2009 Fair value al 31/12/2009 (4) (5) Componenti reddituali in assenza del trasferimento (ante imposte) Valutative (6) Altre (7) Componenti reddituali registrate nell'esercizio (ante imposte) Valutative (8) Altre (9) A. Titoli di debito HFT AFS 199.388 199.388 126 9.961 - 1.097 11.184 A.3.1.4 – Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi delle attività riclassificate Il tasso di interesse effettivo medio, alla data di riclassifica, ammontava al 5,8%. A.3.2 – Gerarchia del fair value In accordo alle disposizioni contenute nel principio contabile internazionale IFRS 7, le valutazioni al Fair Value dei propri strumenti finanziari sono classificate sulla base di una gerarchia che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni (Livelli). I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. Il Fair Value di uno strumento finanziario valutato al “Livello 1” corrisponde al prezzo, non rettificato (unadjusted), al quale lo strumento è scambiato su di un mercato attivo alla data di valutazione. Relativamente all’esistenza di mercati attivi, particolare attenzione è posta nell’attribuzione del “Livello 1” a strumenti finanziari quotati su mercati OTC (over the counter), che, rappresentando transazioni concluse sulla base di accordi individuali, possono non costituire “mercati attivi” secondo al definizione dello IAS 39. Se, per specifiche ragioni, il prezzo non rappresenta il Fair Value dello strumento alla data di valutazione perché avvengono fatti dopo la rilevazione del prezzo di mercato, ma prima della data di valutazione che ne richiedano una rettifica, il Livello attribuito è diverso da “1”. Inoltre, per l’attribuzione del “Livello 1” i prezzi sono valutati unitamente ad ogni altra caratteristica legata agli strumenti detenuti. Così, se il prezzo quotato è, per qualche ragione, rettificato per tener conto di specifiche condizioni che lo richiedano, il Livello attribuito è diverso da 1. Uno strumento finanziario è incluso nel “Livello 2” quando la valutazione utilizza input – differenti dai prezzi quotati inclusi nel “Livello 1” - che siano osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente. Esempi di variabili osservabili sono: - il prezzo di uno strumento finanziario rilevato su mercati non attivi per uno strumento identico o simile; - il prezzo quotato in mercati attivi di strumenti simili (comparable approach); BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 463 - altri parametri di mercato utilizzati nelle tecniche di valutazione e derivati da strumenti finanziari quotati. Allo stesso modo non sono considerate osservabili tutte le altre variabili impiegate nelle tecniche valutative che non possono essere corroborate sulla base di dati osservabili di mercato. Qualora il Fair Value di uno strumento finanziario non sia determinato attraverso il prezzo rilevato in un mercato attivo (“Livello 1”), il complessivo Fair Value può presentare, al suo interno, Livelli differenti in considerazione dell’impatto generato dagli input osservabili o non osservabili utilizzati nelle valutazioni (per impatto si intende il contributo, in termini di significatività, che ciascun input utilizzato per la valutazione ha rispetto al complessivo Fair Value dello strumento). Tuttavia il Livello attribuito deve essere unico e per questo riferito al totale del Fair Value dello strumento nel suo complesso; il Livello attribuito riflette così il livello più basso con un effetto significativo nella determinazione del Fair Value complessivo dello strumento. Affinché dati non osservabili di mercato abbiano un effetto significativo nella determinazione complessiva del Fair Value dello strumento, il loro complessivo impatto è valutato tale da renderne incerta (ovvero non riscontrabile attraverso dati di mercato) la complessiva valutazione; in questi casi, in cui non è necessario che il peso dei dati non osservabili sia prevalente rispetto alla complessiva valutazione, il Livello attribuito è “3”. Esistono particolari situazioni in cui i prezzi possono essere ottenuti tramite il contributo fornito da terze parti o attraverso i cosiddetti servizi di “Pricing consensus”. In questi casi, unitamente al prezzo, viene valuta ogni informazione utile alla determinazione dei Livelli di Fair Value. Le analisi per l’attribuzione dei Livelli di Fair Value sono effettuate in modo analitico per ogni singolo strumento detenuto e si basano essenzialmente sulla significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Tali analisi, in particolare per quanto attiene all’attribuzione dei “Livelli 2” e “3”, richiedono processi valutativi in cui i criteri di stima sono applicati in modo uniforme nel tempo ed uniforme rispetto a tutti gli strumenti finanziari detenuti. Tra le principali regole applicate per la determinazione dei Livelli di Fair Value si segnala che sono ritenuti di “Livello 1” i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale, i fondi aperti, gli strumenti finanziari derivati e le passività finanziarie emesse il cui Fair Value corrisponde, alla data di valutazione, al prezzo quotato in un mercato attivo. Sono considerarti di “Livello 2”: - le passività finanziarie emesse, non quotate su di un mercato attivo, e valutate in via prevalente attraverso dati osservabili di mercato; - i titoli di debito il cui Fair Value è determinato attraverso il prezzo di mercato del CDS (Credit Default Swap) ed esista un prezzo del CDS rilevabile su di un mercato attivo; - gli altri strumenti finanziari per i quali non esistono, alla data di valutazione, prezzi quotati su mercati attivi e valutati secondo una tecnica basata su dati osservabili di mercato; - i fondi chiusi il cui fair value corrisponda al relativo NAV pubblicato in prossimità della data di valutazione. Infine, sono classificati di “Livello 3”: - i titoli di debito governativi, i titoli di debito corporate, i titoli di capitale, i fondi, gli strumenti finanziari derivati e le passività finanziarie emesse per le quali non esistono, alla data di valutazione, prezzi quotati sui mercati attivi e valutati secondo una tecnica basata su dati non osservabili di mercato; - i titoli AFS valutati al costo. Il processo per l’attribuzione dei Livelli di Fair Value prevede la separazione delle funzioni tra le diverse unità organizzative coinvolte. In particolare, esiste un responsabile della definizione delle regole contabili basate su quanto disciplinato dai principi contabili internazionali IFRS, dalle loro interpretazioni (IFRIC) ed in base a quanto ulteriormente disciplinato da Banca d’Italia in merito alle specifiche regole di redazione del bilancio bancario. Ci sono inoltre dei responsabili dell’applicazione delle regole contabili e dello svolgimento dei controlli di primo livello sulle informazioni prodotte. Infine, esistono responsabili dell’effettuazione dei controlli di secondo livello, che, generalmente, sono svolti dalle Funzioni di Risk Management. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 464 A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value 31/12/2009 Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Derivati di copertura Totale 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Passività finanziarie valutate al fair value 3. Derivati di copertura Totale Livello 1 Livello 2 31/12/2008 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 163.513 36.461 2.009.226 2.209.200 342.945 84.654 11.681 439.280 5.301 43.000 34.082 3.736 86.119 318.007 408.365 378.277 1.104.649 558.967 66.007 1.117 626.091 873.720 49.419 42.043 273.361 1.238.543 - 215.041 350.239 135.819 701.099 7.440 30.271 26.934 64.645 94 94 318.764 257.817 109.026 685.607 17.492 61.099 15.601 94.192 I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3 ATTIVITA' FINANZIARIE detenute per valutate al fair disponibili per di copertura la value la vendita negoziazione 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1. Acquisti 2.2. Profitti imputati a: 2.2.1. Conto Economico − di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4. Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1.Vendite 3.2. Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: 3.3.1. Conto Economico − di cui minusvalenze 3.3.2. Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali 873.720 38.595 6.481 49.419 2.670 - 42.043 10.453 2 273.361 3.736 - 32.113 32.113 X 1 907.014 735.096 - 2.670 2.670 X 9.089 - 1.815 1.815 1.155 7.418 63 18.414 11.625 - 3.736 3.736 273.361 - 166.670 166.670 X 5.248 5.301 - 1.146 1.146 2.218 3.425 34.082 273.361 3.736 X 9.089 43.000 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 465 A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value livello 3 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1. Emissioni 2.2. Perdite imputate a: 2.2.1. Conto Economico - di cui minusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli 2.4. Altre variazioni in aumento 3. Diminuzioni 3.1.Rimborsi 3.2. Riacquisti 3.3. Profitti imputati a: 3.3.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 3.3.2. Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali PASSIVITA' FINANZIARIE detenute per valutate al fair di copertura la value negoziazione 17.492 61.099 15.601 7.440 1.629 26.934 7.440 7.440 X 17.492 - 1.363 1.363 X 266 32.457 26.461 5.996 26.934 26.934 15.601 - 17.492 X 7.440 - 15.601 26.934 X 30.271 A3.3 – Informativa su c.d. “day one profit/loss” I proventi connessi all’emissione di prestiti obbligazionari, determinati dalla differenza tra il corrispettivo incassato ed il fair value dello strumento, sono riconosciuti a conto economico alla data di emissione in tutti i casi in cui tale fair value sia determinato attraverso una tecnica di valutazione che faccia uso prevalente di dati osservabili di mercato. Al 31 dicembre 2009 non erano presenti importi della fattispecie che debbano essere ancora rilevati a conto economico. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 466 PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE Attivo Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31/12/2009 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale 138.209 138.209 31/12/2008 145.630 1.110.061 1.255.691 Nella voce b) sono presenti i depositi liberi detenuti presso la Banca d’Italia. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 467 Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci/Valori Livello 1 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R 4. Finanziamenti 4.1. Pronti contro termine attivi 4.2 Altri Totale A B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 1.1 di negoziazione 1.2 connessi con la fair value option 1.3 altri 2. Derivati creditizi: 2.1 di negoziazione 2.2 connessi con la fair value option 2.3 altri Totale B Totale (A+B) Totale 31/12/2009 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Totale 31/12/2008 Livello 2 Livello 3 72.051 740 71.311 2 91.460 163.513 99.813 99.813 17.173 116.986 1.593 4 1.589 1.593 181.349 9.809 171.540 2 136.608 317.959 96.259 1.254 95.005 18.016 114.275 758.757 758.159 598 758.757 - 225.959 204.644 3.708 2.798 48 48 444.692 423.354 113.506 111.920 - 21.315 910 - 21.338 1.586 - - - - - 1.457 - - - - - - 1.457 163.513 225.959 342.945 3.708 5.301 48 318.007 444.692 558.967 114.963 873.720 I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. In base alle istruzioni di Banca d’Italia, i margini di variazione presso organismi di compensazione dei futures sono inclusi nella voce “Crediti verso clientela”. Si segnala la composizione della voce 3 “Quote O.I.C.R”: 2009 2008 Hedge Fund 91.649 137.035 Azionari 16.908 17.488 76 100 Bilanciati BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 468 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/2009 A. ATTIVITA' PER CASSA 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) 31/12/2008 173.457 63.070 13 106.825 3.549 2 2 2 108.633 282.092 - 1.036.366 164.867 114.833 756.666 2 2 2 154.623 1.190.991 - 178.230 461.307 51.437 229.667 511.759 98.396 559.703 1.750.694 Finanziamenti 31/12/2009 2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazione annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di fair value B3. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di fair value C.4 Trasferimenti ad altri portafogli C5. Altre variazioni D. Rimanenze finali 1.036.366 10.172.806 9.990.541 535 181.730 11.035.715 10.736.019 107.881 45 191.770 173.457 Titoli di capitale 2 7.377 7.369 8 7.377 7.335 42 2 Quote di O.I.C.R. 154.623 7.584 692 5.988 904 53.574 52.726 843 5 108.633 - 1.190.991 10.187.767 9.998.602 6.523 182.642 11.096.666 10.796.080 107.881 888 191.817 282.092 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 469 Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti 4.1 Strutturati 4.2 Altri Totale Costo Totale 31/12/2009 Livello 1 Livello 2 Livello 3 36.461 43.000 36.461 43.000 36.461 43.000 35.090 40.331 Totale 31/12/2008 Livello 1 Livello 2 Livello 3 408.365 49.419 253.291 155.074 49.419 408.365 49.419 416.055 54.039 I titoli di debito, coperti da strumenti derivati, sono stati classificati nella voce “Attività finanziarie valutate al fair value” con la finalità di migliorare il livello informativo del Bilancio; è stata adottata la rilevazione al Fair Value (Fair Value Option) allo scopo di eliminare la difformità contabile (accounting mismatch) nella valutazione e nella rilevazione di utili e perdite. I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/2009 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 470 31/12/2008 79.461 - 343.620 114.164 - - - 79.461 457.784 3.3 Attività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Variazioni positive di fair value B.3 Altre variazioni C.Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rimborsi C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Altre variazioni D. Rimanenze finali 457.784 190.325 158.137 4.040 28.148 568.648 501.499 38.516 28.633 79.461 Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. - Finanziamenti - - Totale 457.784 190.325 158.137 4.040 28.148 568.648 501.499 38.516 28.633 79.461 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 471 Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale Totale 31/12/2009 Livello 1 Livello 2 Livello 3 2.009.224 84.654 7.331 151.430 84.323 7.330 1.857.794 331 1 2 13.564 2 13.564 13.187 2.009.226 84.654 34.082 Totale 31/12/2008 Livello 1 Livello 2 Livello 3 378.277 66.007 7.520 186.814 66.007 7.520 191.463 15.910 2.950 12.960 18.613 378.277 66.007 42.043 I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. I titoli di debito classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono principalmente rappresentati da un portafoglio di titoli governativi italiani (BTP e CTZ) e da obbligazioni trasferite a seguito della riclassifica intervenuta per le modifiche al principio contabile IAS 39 del 13 ottobre 2008; trattasi di obbligazioni ABS (asset backed securities) e di obbligazioni bancarie (ordinarie e subordinate). In particolare, la costituzione di un portafoglio di titoli governativi italiani (BTP e CTZ) è stata funzionale a sfruttare sia la discesa dei tassi, sia l’elevato livello di rendimento che ha caratterizzato i titoli del tesoro italiano nei confronti di strumenti affini (ad esempio i titoli di stato dei paesi “core” UE come Germania e Francia). Sono state mantenute le posizioni di portafoglio costituite da obbligazioni bancarie e ABS (Asset Backed Securities), legate in prevalenza a mutui residenziali di giurisdizione italiana. Questi titoli hanno potuto beneficiare del marcato miglioramento del rischio di credito e in generale di un clima più disteso sui mercati finanziari. I titoli ABS presenti nel portafoglio, pari a 151,7 milioni di euro, emessi da veicoli terzi, sono collegati a crediti esclusivamente europei (non esistono esposizioni dirette o indirette ai subprime americani), con preponderanza della componente di origination italiana (117,1 milioni di euro). Di questi, circa il 92,84% sono cartolarizzazioni di mutui residenziali, lo 0,18% è costituito da CLO (Collateralized Loans Obligations), lo 0,22% da CDO (Collateralized Debt Obligations) ed il restante 6,76% da altre tipologie di ABS. L’incidenza di mutui “non conforming” (classificazione che identifica come sottostanti erogazioni a fronte di procedure di affidamento non coincidenti con quelle “tradizionali” bancarie, ma non per questo corrispondente al concetto di “subprime”) è circa pari all’1,3% del totale. Non sono state assunte posizioni significative su asset azionari o su strumenti legati a comodities od esposti a rischio di cambio. Nel 2008 Credem ha effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS - Invest. ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed Securities con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale rilevante di cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di origination statunitense. Il fondo ha sospeso la pubblicazione della quota dal 24 luglio 2007 a seguito delle turbolenze dei mercati finanziari originate dalla crisi dei mutui subprime. A tutt’oggi il fondo non ha ripreso la pubblicazione della quota. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 472 Il fondo anche nel 2009 (così come nel 2008) ha corrisposto pagamenti a titolo di parziale rimborso del prezzo delle quote. Al 31/12/09 sono presenti n.3.412 quote del fondo, per un controvalore di 13.187 mila euro. I titoli di capitale classificati nelle attività finanziarie disponibili per la vendita sono principalmente rappresentate da partecipazioni di minoranza in società. Gli investimenti azionari classificati nella voce “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono valutati al fair value. Alcuni titoli di capitale, per i quali il fair value non risulta attendibile o verificabile, sono iscritti al costo, rettificato a fronte dell’accertamento di perdite per riduzione di valore. A tali titoli è stato attribuito il livello di fair value 3. Nel corso dell’esercizio le principali variazioni relative alle interessenze azionarie (pari, a fine esercizio a 13,6 milioni di euro) si riferiscono: - alla cessione di Cerved (valore di carico pari a 0,4 milioni di euro, originariamente riconducibile a Centrale Bilanci) per 4,3 milioni di euro complessivi, realizzando una plusvalenza di 3,9 milioni di euro; - alla cessione di Parmareggio (valore di carico pari a 1,9 milioni di euro) per 3,2 milioni di euro, realizzando una plusvalenza di 0,6 milioni di euro, al netto del rigiro della riserva negativa di patrimonio netto. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci/Valori 31/12/2009 1. Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche Centrali b) Altri Enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale 2.101.209 1.580.054 358.010 163.145 13.566 696 12.870 766 12.104 13.187 2.127.962 31/12/2008 451.803 232.684 219.119 15.911 695 15.216 789 14.426 18.613 486.327 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 473 4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Acquisti B2. Variazioni positive di FV B3. Riprese di valore - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto B4. Trasferimenti da altri portafogli B5. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Vendite C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di FV C4. Svalutazioni da deterioramento - imputate al conto economico - imputate al patrimonio netto C5. Trasferimenti ad altri portafogli C6. Altre variazioni D. Rimanenze finali 451.803 20.345.908 20.217.408 7.910 120.590 18.696.502 18.419.146 144.948 18.900 113.508 2.101.209 Titoli di capitale 15.911 5.759 394 1 X 5.364 8.104 8.099 5 13.566 Quote di O.I.C.R. 18.613 5.426 2.218 3.208 13.187 Finanziamenti - Test di impairment delle attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono sottoposte al test di impairment secondo quanto richiesto dai principi IFRS. Il processo di rilevazione di eventuali impairment prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment e la determinazione dell’eventuale svalutazione. Per maggiori dettagli sui criteri di effettuazione dei test di impairment sulle attività finanziarie disponibili per la vendita si rinvia alla Parte A2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio – Impairment degli strumenti finanziari Available For Sale (AFS). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 474 Totale 486.327 20.351.667 20.217.802 7.911 125.954 18.710.032 18.427.245 144.948 21.118 116.721 2.127.962 Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori A. Crediti verso Banche Centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine attivi 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Altri finanziamenti: 3.1 Pronti contro termine attivi 3.2 Leasing finanziario 3.3 Altri 4. Titoli di debito 4.1 Titoli strutturati 4.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) 31/12/2009 31/12/2008 365.258 365.258 3.346.135 170.105 731.644 176.356 171.325 5.031 2.268.030 2.268.030 3.711.393 3.758.098 142.685 142.685 5.035.088 232.606 1.247.243 1.432.518 1.291.419 141.099 2.122.721 2.122.721 5.177.773 5.255.650 La razionalizzazione dell’informativa della nota integrativa, a seguito dell’’aggiornamento della circolare 262 della Banca d’Italia, ha previsto che i dettagli informativi sulle “attività deteriorate” e sulle “attività cedute e non cancellate” vanno rilevate nell’ambito delle pertinenti forme tecniche e non più in voci autonome. Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. I crediti a vista a tasso variabile sono iscritti al loro valore nominale, corrispondente al loro fair value. I crediti verso banche includono, alla sottovoce “depositi vincolati”, operazioni per garanzia IBLOR (Interest Bank Lending Off Records). Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 475 Sezione 7 – Crediti verso clientela – Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altre operazioni 8. Titoli di debito 8.1 Titoli strutturati 8.2 Altri titoli di debito Totale (valore di bilancio) Totale (fair value) Totale 31/12/2009 Bonis Deteriorate 3.569.699 106.093 8.246.390 269.081 490.730 8.967 3.059.329 15.975 15.366.148 400.116 15.766.594 400.116 Totale 31/12/2008 Bonis Deteriorate 3.542.888 8.135.829 477.782 3.546.021 233.679 15.702.520 233.679 16.063.641 233.679 La razionalizzazione dell’informativa della nota integrativa, a seguito dell’’aggiornamento della circolare 262 della Banca d’Italia, ha previsto che i dettagli informativi sulle “attività deteriorate” e sulle “attività cedute e non cancellate” sono rilevati nell’ambito delle pertinenti forme tecniche e non più in voci autonome. Le “attività deteriorate” del 2008 sono state convenzionalmente allocate alla voce “altre operazioni”. Sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari. Si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 Bonis Deteriorate Bonis Deteriorate 1. Titoli di debito a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri 15.366.148 400.116 15.702.520 233.679 2. Finanziamenti verso: a) Governi 3 1 b) Altri Enti pubblici 5.616 3 8.046 c) Altri soggetti 15.360.529 400.113 15.694.473 233.679 - imprese non finanziarie 6.721.183 182.827 7.843.675 106.811 - imprese finanziarie 1.834.846 860 1.405.421 432 - assicurazioni 6.684 829 - altri 6.797.816 216.426 6.444.548 126.436 Totale 15.366.148 400.116 15.702.520 233.679 L’aggregato non rispecchia in pieno il sostegno effettuato alle imprese, in quanto si sono utilizzate anche innovative forme di impiego, come quelle denominate IBLOR (Interest Bank Lending Off Records), nelle quali Credem rilascia garanzie e mette a disposizione depositi collaterali vincolati a favore delle banche erogatrici. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 476 Sezione 8 - Derivati di copertura – Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli FV 31/12/2009 L2 11.681 11.517 164 11.681 L1 A. Derivati finanziari 1) Fair value 2) Flussi finanziari 3) Investimenti esteri B. Derivati creditizi 1) Fair value 2) Flussi finanziari Totale VN 31/12/2009 1.946.633 1.941.633 5.000 1.946.633 L3 3.736 3.736 3.736 FV 31/12/2008 L2 L3 1.117 273.361 922 273.361 195 1.117 273.361 L1 VN 31/12/2008 1.674.290 1.604.290 70.000 1.674.290 I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio) Fair Value Flussi finanziari rischio di cambio rischio di credito rischio di prezzo 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - 2. Crediti - - - - - 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - 4. Portafoglio x 5. Altre operazioni Totale attività 1. Passività finanziarie - - 3.735 - x x 3.735 Investimenti esteri - x - x x x - x - x x x - x - x x x - - Totale passività 1 x x 2. Portafoglio x più rischi Generica rischio di tasso Specifica Operazioni/Tipo di copertura Generica Specifica x 1 - x - x - x x - 1. Transazioni attese x x x x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - - - x x x 164 - x x - x 11.517 - x - x 11.517 - x x 164 x x - Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge accounting consente di rappresentare contabilmente gli effetti economici delle strategie di copertura attuate. I derivati di copertura relativi a tale strategia non presentano fair value positivo. Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso della raccolta a vista della clientela. La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota parte di questa raccolta, seppur contrattualmente a vista, presenta però una forte persistenza nel BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 477 - tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato, rappresentata dal così detto “effetto vischiosità”. Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti: • la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un modello econometrico; • la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza. I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value positivo di 11.517 mila euro. Sono inoltre presenti coperture di cash flow hedge su prestiti obbligazionari a tasso variabile già emessi e di futura emissione (forecast transaction). I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value positivo di 164 mila euro. Sono infine presenti operazioni di copertura del rischio di cambio su certificati di deposito in valuta (YEN). I derivati di questa tipologia presentano un fair value positivo di 3.735 mila euro. Si rimanda alla Sezione della Parte E della nota integrativa per la descrizione delle modalità della copertura. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 478 Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori 31/12/2009 1. Adeguamento positivo 1.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività disponibili per la vendita 1.2 complessivo 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli: a) crediti b) attività disponibili per la vendita 2.2 complessivo Totale 31/12/2008 37.917 37.917 37.917 37.917 27.156 27.156 27.156 27.156 Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge accounting consente di rappresentare contabilmente in modo simmetrico sia i mutui che i derivati di copertura. Il Macro Fair Value Hedge prevede che la relazione di copertura sia formalmente documentata da una hedging card e che la tenuta della copertura sia verificata attraverso dei test di efficacia sia prospettici che retrospettivi; i test sono svolti periodicamente durante tutta la vita dell’operazione. La copertura è considerata efficace se il rapporto tra la variazione di fair value dell’elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%. Il test di verifica della tenuta prospettica e retrospettiva delle coperture è svolto su base trimestrale. L’hedge accounting non può essere mantenuto qualora la copertura divenga inefficace (fuori dal range 80%-125%). 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione Attività coperte 31/12/2009 1. Crediti Totale 1.228.758 1.228.758 31/12/2008 1.518.323 1.518.323 Nella tabella viene indicato il debito residuo dei crediti oggetto di copertura. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 479 Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100 10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi Sede Denominazioni Quota di partecipazione % Disponibilità voti % A. Imprese controllate in via esclusiva Banca Euromobiliare spa Milano 100,000% 100,000% Banca Euromobiliare Suisse sa Lugano 100,000% 100,000% Abaxbank spa Milano 100,000% 100,000% Credem International Lux Lussemburgo 99,990% 99,990% Euromobiliare Fiduciaria spa Milano 100,000% 100,000% Magazzini Generali delle Tagliate spa Quattro Castella (RE) 100,000% 100,000% Creacasa spa Reggio Emilia 100,000% 100,000% Credemvita spa Reggio Emilia 100,000% 100,000% Credemleasing spa Reggio Emilia 99,905% 99,905% Credemfactor spa Reggio Emilia 99,000% 99,000% Credemtel spa Reggio Emilia 99,000% 99,000% Euromobiliare A.M. SGR spa Milano 98,547% 98,547% Credem Private Equity SGR spa Reggio Emilia 87,500% 87,500% Reggio Emilia 100,000% 50,000% B. Imprese controllate in modo congiunto Credemassicurazioni spa C. Imprese sottoposte ad influenza notevole Raffaello G.P. Jersey Limited Jersey 43,000% 43,000% Nextone srl Milano 30,000% 30,000% Società Consortile Nuovo Mercato Ortofrutticolo Andria (BA) 20,000% 20,000% Raffaello Luxembourg sca Lussemburgo 15,244% 15,244% BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 480 10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate influenza notevole: informazioni contabili Denominazioni Totale attivo in modo congiunto o sottoposte ad Utile/ (perdita) Ricavi totali Patrimonio netto* Valore di bilancio Fair value A. Imprese controllate in via esclusiva Abaxbank spa Banca Euromobiliare spa 2.313.181 128.421 16.567 141.307 110.991 x 1.346.837 110.086 (6.537) 66.714 71.844 x 215.491 12.518 2.711 28.651 9.395 x 1.653.590 106.282 14.232 106.858 49.633 x 2.005 1.590 247 1.427 946 x 22.588 3.520 247 14.852 1.549 x 1.969.035 68.553 9.339 124.308 68.131 x 329.989 15.729 2.500 41.123 27.122 x 10.814 10.465 1.172 6.237 2.577 x 34.738 57.803 7.844 21.956 9.590 x 4.351 10.206 360 964 2.652 x 3.149 963 111 2.864 2.264 x 2.437.866 580.430 7.768 86.683 71.074 x 65.759 24.612 (2.072) 8.337 14.666 x 783 8 (63) 127 985 228 321 2 16 - 46 - (1) 21 - 5.722 2 (1.284) 4.938 948 10.416.172 1.131.509 53.143 657.383 444.367 Banca Euromobiliare Suisse Credem International Lux Euromobiliare Fiduciaria spa Magazzini Generali delle Tagliate spa Credemleasing spa Credemfactor spa Credemtel spa Euromobiliare A.M. SGR spa Creacasa spa Credem Private Equity SGR spa Credemvita spa B. Imprese controllate in modo congiunto Credemassicurazioni spa C. Imprese sottoposte ad influenza notevole Raffaello G.P. Jersey ** Nextone srl ** Società Consortile Nuovo Mercato srl Raffaello Luxembourg sca TOTALE * Il patrimonio netto comprende l’utile del periodo ** I dati si riferiscono al 31dicembre 2008 Nel corso del 2009 si è dato corso all’aumento di capitale della partecipata Creacasa spa, ai sensi dell’art.2447 del Codice Civile. La riduzione del patrimonio netto di tale società è conseguente alla fase di start-up in cui si trova e si ritiene, quindi, che non abbia natura di perdita durevole. La differenza negativa tra il valore di carico ed il valore del patrimonio netto della partecipata Banca Euromobiliare non è ascrivibile ad una perdita durevole di valore e, pertanto, non è stato rettificato il valore iscritto. Alla fine di marzo 2008 si è perfezionato l’accordo che ha comportato, da parte di Credembanca, l’acquisto del 50% di Credemvita e Credemassicurazioni da Assurances Mutuelles de France ad un prezzo complessivo di 50 milioni di euro. Per quanto riguarda Credemvita, la suddetta operazione ha portato Credem al controllo totalitario della società e si inquadra in una strategia volta a valorizzare ulteriormente la presenza del Gruppo BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 481 nel business assicurativo, anche grazie al significativo know how acquisito nei diversi anni di proficua collaborazione con il gruppo francese. Relativamente a Credemassicurazioni, Credem e Reale Mutua Assicurazioni hanno siglato un accordo di bancassurance finalizzato allo sviluppo congiunto del ramo danni. L’accordo ha riguardato: • l’acquisizione da parte di Reale Mutua Assicurazioni, per 18 milioni di euro, del 50% di Credemassicurazioni; • la sottoscrizione di un accordo commerciale e di patti parasociali finalizzati ad assicurare, attraverso il consolidamento e la maggiore efficienza dei processi industriali, l’ampliamento del portafoglio prodotti e la stabilità della partnership nel tempo. I benefici dell’accordo deriveranno dalla messa a fattor comune di competenze specialistiche e dall’aumento della potenzialità distributiva. L’accordo prevede il rilascio all’acquirente, da parte di Credem, di un’opzione di vendita sul 50% del capitale, da esercitarsi per un periodo di sei mesi dal compimento del terzo anno della data di trasferimento della partecipazione. Il prezzo di esercizio dell’opzione è pari all’importo complessivo dell’investimento effettuato dall’acquirente, al netto dei dividendi incassati entro la data di esercizio dell’opzione e maggiorato degli interessi intercorrenti tra ogni singolo esborso e la data di esercizio dell’opzione medesima. In base ai principi contabili internazionali, tale situazione comporta l’instaurazione di una situazione di “continuing involvement” che non consente, nel 2008 e fino alla scadenza dell’opzione sopra descritta, la “derecognition” della partecipazione in Credemassicurazioni da parte di Credem. Nel bilancio in rassegna la partecipazione in Credemassicurazioni figura al 100%. 10.3 Partecipazioni: variazioni annue 31/12/2009 A. Esistenze iniziali 31/12/2008 436.528 356.611 B. Aumenti 11.525 81.901 B.1 Acquisti 10.321 81.773 B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni - - B.4 Altre variazioni 1.204 128 C. Diminuzioni 3.686 1.984 C.1 Vendite 1.200 - C.2 Rettifiche di valore 2.471 - C.3 Altre variazioni 15 1.984 D. Rimanenze finali 444.367 436.528 - - 2.471 - E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali Le principali variazioni relative al comparto delle partecipazioni hanno riguardato: AUMENTI Acquisti • la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale di CredemVita (10,32 milioni di euro), finalizzato ad allineare il patrimonio della società ai requisiti regolamentari di settore. Altre variazioni • il “fair value” di pertinenza dell’esercizio relativo ai piani di stock option a favore di dipendenti di società del gruppo (0,1 milioni di euro); • il ripianamento delle perdite registrate da Creacasa (0,9 milioni di euro; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 482 • contributo a Raffaello General Partner infruttifero soci. DIMINUZIONI Jersey (0,3 milioni di euro) a titolo di finanziamento Vendite • cessione (a 1,2 milioni di euro, pari al valore di carico dopo la svalutazione di 0,4 milioni di euro, ricompresa nelle rettifiche di valore) di Euromobiliare Alternative Investment Sgr a Euromobiliare A.M. Sgr, nel quadro dell’operazione di fusione per incorporazione della prima società nella seconda). Rettifiche di valore • svalutazione (2,1 milioni di euro) di Raffaello Luxembourg sca, in relazione ai risultati conseguiti dalla società nell’ultimo bilancio approvato. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 483 Sezione 11 – Attività materiali – Voce 110 11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 31/12/2009 A. Attività ad uso funzionale 1.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre 1.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati c) mobili d) impianti elettronici e) altre Totale A 235.688 85.198 118.832 5.450 6.978 19.230 13.640 2.188 11.452 249.328 236.220 84.594 121.436 5.436 6.746 18.008 14.690 2.188 12.502 250.910 Totale B Totale (A + B) 4.957 2.529 2.428 4.957 254.285 4.957 2.465 2.492 4.957 255.867 B. Attività detenute a scopo di investimento 2.1 di proprietà a) terreni b) fabbricati 2.2 acquisite in leasing finanziario a) terreni b) fabbricati Le attività materiali sono valutate al costo, al netto degli ammortamenti e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulate. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 484 31/12/2008 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde 86.782 A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette Fabbricati Impianti elettronici Mobili Altre 234.006 61.055 37.839 Totale 107.105 526.787 - 100.068 55.619 31.093 89.097 275.877 86.782 133.938 5.436 6.746 18.008 250.910 B. Aumenti: 614 3.238 1.160 2.556 4.101 11.669 B.1 Acquisti - 2.104 1.150 2.549 3.767 9.570 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value imputate a a) patrimonio netto - - - - - - - - - - - - - - - - - - b) conto economico B.5 Differenze positive di cambio B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - - - 614 1.134 10 7 334 2.099 C. Diminuzioni: 10 6.892 1.146 2.324 2.879 13.251 C.1 Vendite 10 1 4 7 5 27 - 6.853 1.125 2.317 2.512 12.807 - - - - - - C.2 Ammortamenti C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: a) patrimonio netto - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - b) conto economico C.5 Differenze negative di cambio C.6 Trasferimenti a: a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - - b) conto economico C.4 Variazioni negative di fair value imputate a a) patrimonio netto C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette - 38 17 - 362 417 87.386 130.284 5.450 6.978 19.230 249.328 D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde - 107.090 55.765 27.601 90.283 280.739 87.386 237.374 61.215 34.579 109.513 530.067 - - - - - - E. Valutazione al costo La sottovoce “E - Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto, come da istruzioni di Banca d’Italia, la sua compilazione è prevista solo per le attività materiali valutate in bilancio al fair value. Su alcune classi di cespiti, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata condotta un’analisi che ha portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcuni dei beni esaminati. Per individuare la durata della vita utile dei cespiti è stato preso a riferimento il periodo di ammortamento gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai responsabili delle singole aree applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di effettivo utilizzo del bene. La variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione degli ammortamenti delle attività materiali di circa 4,2 milioni di euro. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 485 11.4 Attività materiali a scopo di investimento: variazioni annue Terreni 2.465 87 81 6 23 23 2.529 3.961 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Spese per migliorie capitalizzate B.3 Variazioni positive di fair value B.4 Riprese di valore B.5 Differenze di cambio positive B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale B.7 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento C.5 Differenze di cambio negative C.6Trasferimenti ad altri portafogli di attività a) immobili ad uso fnzionale b) attività non correnti in via di dismissionee C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Valutazione al fair value Fabbricati 2.492 183 59 124 247 136 111 2.428 2.310 Le attività materiali sono valutate al costo. Il fair value delle attività materiali detenute a scopo di investimento ammonta a 6,3 milioni di euro. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione La vita utile stimata in anni per le principali classi di cespiti è sotto riportata: Terreni Non Ammortizzati Terreni relativi ad immobili cielo - terra Non Ammortizzati Immobili terra - cielo Sulla base della vita utile risultante dalla perizia per singolo immobile Immobili non terra - cielo 33 Anni Mobili 10 Anni Arredi 10 Anni Impianti di sollevamento 14 Anni Prefabbricati 8 Anni Macchinari manuali 7/10 Anni Attrezzature varie 10 Anni Macchinari/banconi blindati/vari 3/5 Anni Automezzi di trasporto 3 Anni Impianti di comunicazione 3/4 Anni Autovetture, moto, ecc. - indeducibili (uso aziendale) 3 Anni Impianto allarme/microfilm 8 Anni Hardware edp 5/8 Anni BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 486 Sezione 12 - Attività immateriali – Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività 31/12/2009 Attività/Valori Durata definita A.1 Avviamento 31/12/2008 Durata indefinita X Durata definita Durata indefinita X 240.060 244.856 A.2 Altre attività immateriali 49.729 - 45.848 244.856 A.2.1 Attività valutate al costo: 49.729 - 45.848 - 3.279 46.450 - - a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value: a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività Totale 49.729 - - - 45.848 - - - - - 240.060 - - 45.848 244.856 La voce”Altre attività” è composta prevalentemente da software e dalla “Client Relationship” relativa alle acquisizioni degli sportelli dei rami d’azienda. Si fornisce il dettaglio degli avviamenti: Gruppi filiali/banche Anno di fusione o di acquisizione Valore di bilancio Filiali Deutsche Bank 1998 2.695 B.C.C. Curinga 1998 917 B.C.C. San Giovanni Gemini 1998 452 Banca dei Comuni Nolani 1998 274 Banca della Provincia di Napoli 1998 58 B.C.C. Alto Crotonese 1999 161 B.C.C. Fortore Miscano 1999 1.378 Banca Popolare Andriese 2000 16.241 Netium 2001 9 Banca di Latina 2003 3.516 Filiali Banco Popolare 2008 119.926 Filiali Unicredit 2008 94.433 TOTALI AVVIAMENTI 240.060 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 487 Avviamenti relativi alle Filiali Banca Popolare e Gruppo Unicredit Nel corso del secondo semestre si è effettuata l’allocazione definitiva degli avviamenti, così come previsto dal principio contabile IFRS3. Le operazioni di acquisto dei rami d’azienda bancari, avvenute nel corso del 2008, rientrano nell’ambito delle disposizioni del principio contabile IFRS 3 (Business Combination), il quale richiede che tutte le aggregazioni aziendali, che comportino l’acquisizione del controllo, siano contabilizzate con il metodo dell’acquisto (Purchase Method). Sulla base di tale metodo, l’acquirente deve, con riferimento alla data di acquisizione, allocare il costo dell’aggregazione (Purchase Price Allocation - PPA) rilevando le attività (incluse eventuali attività immateriali non iscritte), le passività e le passività potenziali, ai relativi fair value (FV) a tale data. L’eventuale differenza positiva fra il costo di acquisizione ed il fair value (al netto degli eventuali effetti fiscali differiti) delle attività, delle passività e delle passività potenziali, determina l’avviamento (Goodwill). Il fair value, alla data di acquisizione, delle singole attività, passività e passività potenziali è stato individuato nel rispettivo valore contabile. Con riferimento all’identificazione delle attività immateriali non iscritte nelle situazioni patrimoniali di acquisizione, sono stati identificati gli intangibili specifici legati alla relazione con la clientela acquisita (Client Relationship) e sono stati ritenuti non identificabili altri intangibili espressamente esclusi nei contratti di acquisto dei rami, o comunque non costituenti oggetto di acquisizione (es: brand name, software specifici, sistemi operativi, accordi di non concorrenza). Nell’ambito della generica Client Relationship, sono stati identificati intangibili specifici rappresentati dai rapporti contrattuali nei quali si sostanzia la relazione con la clientela acquisita. In particolare, tenuto conto delle specificità delle acquisizioni in esame e della prassi ormai consolidata nel settore bancario, sono stati identificati i seguenti intangibili specifici: • Core Deposits (CD): rappresentano una fonte di raccolta diretta (conti correnti e depositi a risparmio) con la quale la banca finanzia l’attività di impiego. Il loro valore per l’acquirente è rappresentato dalla circostanza che il loro costo è inferiore rispetto a fonti di finanziamento alternative (es. mercato interbancario). Tale differenziale (markdown), viene valorizzato lungo la “durata economica” del rapporto, statisticamente superiore rispetto alla durata contrattuale dei rapporti che sono tipicamente “a vista”. • Raccolta Amministrata e Raccolta Gestita (AUM): tale intangibile rappresenta la “raccolta indiretta”. Il suo valore, per l’acquirente, è dato dal margine commissionale netto, lungo la durata economica statisticamente determinata, del rapporto acquisito, distinguendo la redditività netta associabile alle differenti forme tecniche. Nell’ambito degli intangibili sopra descritti, è stata operata una segmentazione fra clientela “Retail” e “Corporate”, al fine di meglio cogliere la specificità della relazione sottostante, in termini di durata dei rapporti, dinamica dei volumi, redditività e costi di gestione della relazione. Gli intangibili identificati (CD e AUM) sono stati valorizzati, come da prassi nel settore bancario, attraverso l’impiego di un metodo finanziario. In particolare, il valore è dato dall’attualizzazione, alla data di acquisizione, dei flussi netti attesi lungo la vita utile residua degli intangibili identificati. Come già accennato, al fine di cogliere le specificità della relazione con la clientela, gli intangibili identificati sono stati valorizzati distinguendo fra clientela Retail e clientela Corporate. Lo sviluppo del metodo adottato presuppone la determinazione dei seguenti elementi fondamentali: Volumi iniziali; Evoluzione dei volumi iniziali; Ricavi; Costi operativi; Contributory Asset Charges (CACS); Imposte; Tasso di sconto. In assenza di una base dati storico-statistica sufficientemente ampia riferita alla clientela acquisita, come comunemente avviene nel caso di acquisizione di rami d’azienda bancari, la valutazione degli intangibili identificati è stata sviluppata sulla base dell’analisi della relazione che Credem ha con la propria clientela (“database del compratore”). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 488 Volumi iniziali I volumi utilizzati come base di partenza per la valutazione dei CD e AUM, si riferiscono ai contratti di cessione e dalle relative situazioni patrimoniali di riferimento. Tenuto conto che la Client Relationship esprime e valorizza il rapporto della banca con il cliente acquisito, i volumi iniziali sono stati depurati delle masse relative alla clientela risultata comune, al momento dell’acquisizione. Evoluzione volumi iniziali L’evoluzione dei volumi iniziali è stata stimata sulla base della curva di decadimento (probabilità di chiusura o probabilità di disinvestimento) dei rapporti in essere alla data di acquisizione. Tali probabilità, sono state stimate, specificamente per le diverse tipologie di clientela (Corporate e Retail) e per i diversi intangibili (CD, AUM), sulla base di tecniche statistico attuariali comunemente adottate nella prassi valutativa. In particolare, le “lifing curve” sono state determinate osservando il comportamento della clientela Credem su un orizzonte temporale di tre anni (da maggio 2006 a maggio 2009) da cui sono state ricavate le probabilità di chiusura per i CD e le probabilità di disinvestimento per gli AUM. Ricavi I flussi di ricavo relativi ai CD sono rappresentati dal markdown e dalle commissioni sui rapporti di deposito e conto corrente. Il markdown è stato determinato confrontando il costo medio della raccolta da depositi e conti correnti per Credem e l’Euribor a 1 settimana (TIT di Gruppo) nel periodo 2006-2008. Il markdown medio così determinato è stato mantenuto costante lungo l’orizzonte di valutazione. Il margine commissionale, anch’esso mantenuto costante, è stato determinato sulla base del dato medio per il periodo 2006-2008. I flussi di ricavo relativi agli AUM sono rappresentati dal margine commissionale sui relativi volumi di raccolta amministrata e raccolta gestita. Anche in questi casi, al fine di stabilizzare il parametro valutativo in esame, è stato mantenuto costante il dato medio osservato nel periodo 2006-2008, specificamente per raccolta amministrata e raccolta gestita. Costi operativi A fini valutativi, al margine di intermediazione determinato con riferimento ai CD e agli AUM, devono essere sottratti i costi operativi connessi alla gestione del rapporto con la clientela, in funzione dei servizi prestati. E’ stato pertanto determinato un parametro di cost/income sulla base del operating segment. In particolare, distinguendo fra Retail e Corporate, il cost/income è stato determinato sulla base dell’osservazione del periodo 2006-2008, depurando il dato dalle componenti straordinarie o non afferenti il mantenimento della relazione con la clientela esistente. I cost/income così determinati (Retail e Corporate), sono stati assunti costanti lungo l’orizzonte temporale di valutazione. Contributory Asset Charges (CACS) I CACS rappresentano il contributo (costo) di eventuali altri intangibili, acquisiti con le business combination in esame, al valore degli intangibili oggetto di valutazione. Questo al fine di evitare eventuali double counting. Non sono stati considerati (in quanto non identificabili) i CACS relativi a Brand Name, Software e sistemi operativi, accordi di non concorrenza, accordi contrattuali. E’ stata invece considerata la workforce (non identificabile come intangible separato, ma parte del goodwill). Il valore riferibile alla forza lavoro acquisita è stato determinato sulla base dei vantaggi economici connessi (risparmi in termini di costi di recruiting e di formazione, tenendo in considerazione eventuali eccessi di personale acquisito con i rami rispetto alla media per filiale del gruppo Credem). Imposte Al fine di determinare i flussi netti connessi agli intangibili oggetto di valutazione, è stata considerata una aliquota fiscale figurativa piena del 32,3%. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 489 Tasso di sconto I flussi netti derivanti dagli intangibili devono essere attualizzati alla data di riferimento della valutazione. Come da prassi, è stato assunto, prudenzialmente, che la rischiosità dei flussi sottostanti gli intangibili identificati sia assimilabile alla rischiosità dell’impresa bancaria nel suo complesso. Pertanto, quale tasso di attualizzazione è stato considerato il costo del capitale proprio. Tale parametro valutativo è stato stimato sulla base del modello del CAPM, ed è stato quantificato nel 9,18% per le Filiali Banco Popolare e 8,82% per le Filiali Gruppo Unicredit. Allocazione del Goodwill residuale: considerazioni generali Il Goodwill residuale, derivante dal descritto processo di PPA per ciascuna delle Business Combination esaminate, è stato allocato ad "unita organizzative" relativamente autonome nel profilo gestionale ed in grado di generare flussi finanziari largamente indipendenti da quelli prodotti da altre aree di attività (le cosiddette Cash Generating Unit o CGU, nella terminologia IAS-IFRS). Come previsto dal principio contabile IAS 36, il Goodwill deve essere sottoposto, almeno con cadenza annuale, alla verifica di tenuta del valore di iscrizione (“Impairment Test”). Poiché il Goodwill, per definizione, non genera flussi di cassa ampiamente indipendenti dalle altre attività aziendali, l’impairment test del Goodwill deve necessariamente essere svolto al livello della CGU alla quale è stato allocato. L’attuale struttura gestionale ed operativa, ha portato a definire le CGU nelle unità di business “Corporate” e “Retail”. Tale soluzione ha consentito di rappresentare in modo coerente le Business Combination in esame nell’ambito dei livelli ai quali le decisioni strategiche e operative di investimento/disinvestimento e allocazione delle risorse vengono prese all’interno del Gruppo. Inoltre, ha consentito di cogliere pienamente, a fini di Impairment Test, le sinergie delle acquisizioni e di dare ampia flessibilità, nel tempo, nella gestione di eventuali operazioni di riorganizzazione dell’attuale modello di business. Il processo di allocazione in questo caso può essere così rappresentato: BANCO POPOLARE € '000 CR Prezzo pagato (inclusi oneri accessori) 5.095 CR 128.399 133.494 1.576 106.605 - - - 5.095 128.399 133.494 521 8.831 9.352 314 9.843 10.157 835 18.674 19.509 24 4.192 4.216 0,4 3.590 3.590 24,4 7.782 7.806 545 13.023 13.568 315 13.433 13.748 860 26.456 27.316 10,70% 10,14% 10,16% 19,98% 12,60% 12,71% 12,89% 11,26% 11,30% 4.550 115.376 119.926 1.261 93.172 94.433 5.811 208.548 214.359 13 18 13 18 5 19 5 19 45 711 24 736 Goodwill ante PPA CD AUM Totale allocato Totale allocato in % sul Goodwill ante PPA Goodwill post PPA Periodo ammortamento in anni (CD) Periodo ammortamento in anni (AUM) Ammortamento annuo BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 490 756 RT TOTALE Totale Sbilancio patrimoniale RT UNICREDIT - Totale CR 108.181 6.671 235.004 - - 1.576 106.605 108.181 760 RT - Totale 241.675 - - 6.671 235.004 241.675 68 1.448 1.516 Impairment test sugli avviamenti Il principio contabile IAS 36 richiede che, almeno annualmente, l’ammontare dell’avviamento iscritto a bilancio sia sottoposto a Impirment Test. Il test di impairment è svolto raffrontando il valore contabile delle CGU a cui è allocato l’avviamento con il valore recuperabile dalle stesse. Laddove tale valore risultasse inferiore al valore contabile deve essere rilevata una rettifica di valore. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita ed il suo valore d’uso. Il principio aggiunge che nello svolgimento del test di impairment non è necessario definire sia il valore d’uso che il fair value, ma è sufficiente che almeno uno dei due sia superiore al valore contabile per confermare l’assenza di una perdita durevole di valore. La banca si è dotata di una specifica procedura di Impairment Test, approvata dal Consiglio di Amministrazione. Ai fini della redazione del Bilancio al 31 dicembre 2009, le CGU a cui sono attribuiti gli avviamenti iscritti sono la CGU Corporate e la CGU Retail. Poiché l’identificazione delle CGU richiede di analizzare le caratteristiche gestionali e le modalità di reporting utilizzate dalla Direzione e poiché la logica di assunzione di decisioni strategiche da parte della Direzione della Capogruppo è quella del Gruppo nel suo complesso, e non della Capogruppo come entità singola, le CGU sono state individuate a livello consolidato e, pertanto, l’impairment test svolto a livello consolidato assume rilevanza anche a livello individuale (si rimanda a quanto già riportato nella Sezione 13 della Nota Integrativa consolidata). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 491 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente DEF A. Esistenze iniziali A.1 Riduzioni di valore totali nette A.2 Esistenze iniziali nette B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Incrementi di attività immateriali interne B.3 Riprese di valore B.4 Variazioni positive di fair value - a patrimonio netto - a conto economico B.5 Differenze di cambio positive B.6 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore - Ammortamenti - Svalutazioni - patrimonio netto - conto economico C.3 Variazioni negative di fair value - a patrimonio netto - a conto economico C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione C.5 Differenze di cambio negative C.6 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo Altre attività immateriali: altre INDEF DEF Totale INDEF 244.856 244.856 47 47 3.481 - - 153.049 107.201 45.848 9.943 9.943 - 397.905 107.201 290.704 13.471 9.990 X X X X 4.843 X X X X 3.481 202 202 202 - - 9.341 9.341 9.341 - - 3.481 14.386 9.543 9.543 - - - - - - - 4.843 240.060 240.060 - 3.279 3.279 - - 46.450 116.543 162.993 - - 4.843 289.789 116.543 406.332 - Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita La sottovoce “F - Valutazione al costo” non è valorizzata in quanto, come da istruzioni di Banca d’Italia, la sua compilazione è prevista solo per le attività immateriali valutate in bilancio al fair value. Su alcune classi di immobilizzazioni immateriali, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata condotta un’analisi che ha portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcune di esse. Per individuare la durata della vita utile è stato preso a riferimento il periodo di ammortamento gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai responsabili delle singole aree applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di effettivo utilizzo del bene. La variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione degli ammortamenti delle attività immateriali di circa 6,2 milioni di euro. La voce C.6 “altre variazioni” della voce “Avviamento” è riferita alla restituzione di parte del prezzo pagato per l’acquisizione degli sportelli relativi a Banco Popolare e Gruppo Unicredit. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 492 Sezione 13 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 130 dell’attivo e voce 80 del passivo Le attività fiscali correnti comprendono l’acconto IRAP e altri crediti d’imposta, mentre le passività fiscali correnti comprendono il debito per imposte IRAP di competenza dell'esercizio e fronteggia, inoltre, il presumibile onere fiscale connesso agli accertamenti subiti. A seguito dell’adesione al consolidato fiscale, il debito per IRES, nei confronti di Credemholding, è stato contabilizzato nella voce “Altre passività”. Ai fini delle imposte dirette, risultano definiti, per decorrenza dei termini di cui all’art. 43 del D.P.R. 29/9/1973, n. 600, i periodi di imposta chiusi al 31/12/2004. Per quanto riguarda le contestazioni relative alle imposte sui redditi, rimangono ancora in essere taluni contenziosi relativi agli esercizi 1976 e seguenti di alcune realtà incorporate. Per la banca sono pendenti alcuni procedimenti contenziosi radicati avverso iscrizioni nei ruoli a seguito del controllo formale delle dichiarazioni afferenti imposte dirette, Irap e/o ritenute alla fonte. Sono pendenti, in attesa di definizione, altri contenziosi minori per I.C.I., TARSU, attribuzioni di rendite catastali su cespiti immobiliari, ecc.. L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di verifiche tra le banche, a livello nazionale, volte ad individuare operazioni di finanza aziendale che hanno generato crediti per imposte pagate all’estero. Vengono sostanzialmente contestate asimmetrie impositive tra diverse giurisdizioni fiscali che hanno determinato danni per le casse dell’Erario, a fronte di sostanziale neutralità per l’altro paese interessato. Le operazioni oggetto di verifica (mediante processi verbali di constatazione notificati nel 2009) riguardano il periodo 2004-2007 ed hanno interessato operazioni: • su titoli di stato brasiliani, coperti da rischio cambio/tasso/paese; • di arbitraggio su azioni inglesi quotate. La contestazione relativa agli investimenti su titoli di stato brasiliani è basata su una nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in materia di “abuso di diritto”; la contestazione relativa agli arbitraggi su azioni inglesi quotate è invece basata sull’istituto dell’elusione. Ai processi verbali hanno fatto seguito le notifiche degli avvisi di accertamento sul solo esercizio 2004, che ne hanno ricalcato il contenuto. Coobbligata solidalmente con Credembanca è Credito Emiliano Holding S.p.A. in qualità di società consolidante fiscale. Avverso gli avvisi di accertamento si è provveduto ad instaurare ricorso nei termini, presso le competenti commissioni tributarie, previo conferimento di incarico per la difesa a primario studio legale. Dal momento che le operazioni contestate avevano un utile ante imposte positivo e che le stesse avevano altresì “valide ragioni economiche” a giustificazione dell’investimento, anche senza tenere conto del beneficio fiscale, si ritiene che non sussistano elementi per stimare come probabile la relativa passività; conseguentemente sono state accantonate solo le relative spese legali al fondo per rischi ed oneri. 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione Rettifiche di valore su crediti verso clientela Svalutazione di partecipazioni e di titoli Spese di rappresentanza ed avviamento Crediti di firma, revocatorie fallimentari e cause legali in corso Accantonamenti per spese per il personale Altre Totale IRES 20.323 28.184 2.009 9.416 5.923 7.414 73.269 IRAP 4.817 343 5.160 Totale 20.323 33.001 2.352 9.416 5.923 7.414 78.429 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 493 13.2 Passività per imposte differite: composizione IRES 15.675 Rivalutazione immobili Plusvalenze strumenti finanziari Accantonamenti effettuati esclusivamente in ambito fiscale Altre residuali Totale IRAP 2.679 Totale 18.354 403 331 734 8.221 1.405 9.626 3.954 - 3.954 28.253 4.415 32.668 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) riprese di valore d) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 31/12/2009 36.960 19.284 19.284 19.284 11.180 8.219 8.219 2.961 45.064 31/12/2008 33.142 13.425 13.413 13.413 12 9.607 9.607 9.607 36.960 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 494 31/12/2009 25.010 8.774 4.939 4.939 3.835 1.900 1.900 1.900 31.884 31/12/2008 102.166 1.080 1.072 1.072 8 78.236 78.236 78.236 25.010 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 31/12/2009 27.147 6.908 6.908 6.908 31/12/2008 447 26.700 26.700 26.700 - - 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 690 - 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 690 - 690 33.365 27.147 31/12/2009 1.091 50 50 50 357 357 357 784 31/12/2008 5.433 1.000 1.000 1.000 5.342 5.342 5.342 1.091 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità c) dovute al mutamento di criteri contabili d) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 1. Importo iniziale 2. Aumenti 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio a) relative a precedenti esercizi b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 2.3 Altri aumenti 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio a) rigiri b) dovute al mutamento di criteri contabili c) altre 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 495 Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 140 dell’attivo e voce 90 del passivo 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31/12/2009 31/12/2008 A. Singole attività A.1 Attività finanziarie - - A.2 Partecipazioni - 1.900 A.3 Attività materiali - A.4 Attività immateriali - - A.5 Altre attività non correnti - - - 1.900 Totale A B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - B.2 Attività finanziarie valutate al fair value - - B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita - - B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - B.5 Crediti verso banche - - B.6 Crediti verso clientela - - B.7 Partecipazioni - - B.8 Attività materiali - - B.9 Attività immateriali - - B.10 Altre attività - - - - Totale B C. Passività associate ad attività non correnti in via di dismissione C.1 Debiti - - C.2 Titoli - - - - - - C.3 Altre passività Totale C D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche - - D.2 Debiti verso clientela - - D.3 Titoli in circolazione - - D.4 Passività finanziarie di negoziazione - - D.5 Passività finanziarie valutate al fair value - - D.6 Fondi - - D.7 Altre passività - - - - Totale D Nell’esercizio 2007 n.11 immobili da alienare furono classificati nella voce “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate” secondo il principio contabile IFRS 5 e valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. A tutto il 31.12.09 sono stati alienati soltanto 4 immobili e pertanto, secondo quanto prevede il suddetto principio, i restanti immobili non alienati, non potendo essere più classificati come “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, sono stati riclassificati, nella voce “Attività materiali”, al minore tra: - il valore contabile prima che l’attività fosse classificata come “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l’attività non fosse stata classificata come “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione”, e - la somma recuperabile calcolata alla data in cui sono stati “ritrasferiti” dalla categoria “in via di dismissione”. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 496 Sezione 15 - Altre attività – Voce 150 15.1 Altre attività: composizione 31/12/2009 Assegni negoziati da compensare 31/12/2008 90.563 123.199 3.703 1.386 Assegni in corso di lavorazione 45.686 49.199 Operazioni relative a servizi di pagamento in corso di lavorazione 83.550 137.759 Operazioni relative a servizi di pagamento in corso di maturazione 32.100 42.170 26 26 2.184 9.626 16.597 9.860 3.830 3.474 Migliorie e spese incrementative su beni di terzi 15.709 15.200 Debitori diversi per fatture emesse 18.907 23.044 125.293 109.720 4.787 9.410 442.935 534.073 Operazione su titoli in lavorazione Erogazione tramite fondo interbancario di tutela dei depositi Ratei attivi Risconti attivi Assegni ed effetti insoluti ad al protesto tratti sull'azienda e su terzi Debitori diversi Partite viaggianti con le filiali Totale Nelle voce “debitori diversi” sono presenti anche le attività fiscali connesse con l’attività di sostituto d’imposta. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 497 Passivo Sezione 1 – Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31/12/2009 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.2 Depositi vincolati 2.3. Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 2.3.2 Altri 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 31/12/2008 - 320.212 2.641.161 2.772.657 273.154 902.000 967.225 1.468.697 1.399.292 401.621 1.399.291 199.158 1 202.463 - - 1.490 339 Totale 2.641.161 3.092.869 Fair value 2.641.161 3.092.869 2.5 Altri debiti I debiti verso banche sono rappresentati principalmente da debiti a vista a tasso variabile, e non è stata posta in essere alcun tipo di copertura. I debiti in oggetto sono pertanto iscritti al valore nominale corrispondente al loro fair value. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti subordinati verso banche. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti strutturati verso banche. 1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti per leasing finanziario. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 498 Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31/12/2009 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 3. Finanziamenti 3.1 Pronti contro termine passivi 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale Fair value 10.097.319 481.117 123.089 116.246 6.843 127.924 10.829.449 10.829.449 31/12/2008 9.143.194 501.895 1.996.455 1.983.765 12.690 136.715 11.778.259 11.778.259 I debiti verso clientela sono rappresentati principalmente da debiti a vista a tasso variabile, e non è stata posta in essere alcun tipo di copertura specifica, mentre sono state poste in essere coperture di Macro Fair Value Hedge delle poste a vista, così come descritto nella parte E, sezione 2.2 della presente nota. I debiti in oggetto sono pertanto iscritti al valore nominale corrispondente al loro fair value. Le metodologie utilizzate per la determinazione del fair value sono riportate al punto 17 “Altre informazioni” della presente nota integrativa. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti subordinati verso clientela. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati Non esistono, alla data del bilancio, né al 31 dicembre 2008, debiti strutturati verso clientela. 2.5 Debiti per leasing finanziario I debiti per locazione finanziaria si riferiscono a contratti di leasing immobiliare stipulati con Credemleasing, società di leasing del Gruppo e ammontano a 6,8 milioni di euro (nel 2008 8,6 milioni di euro). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 499 Sezione 3 – Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Tipologia titoli/Valori Valore bilancio A. Titoli 1. obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. altri titoli 2.1 stutturati 2.2 altri Totale 5.727.400 5.727.400 1.505.469 1.505.469 7.232.869 Totale 31/12/2009 Fair Value Livello 1 Livello 2 2.406.061 2.406.061 2.406.061 3.353.384 3.353.384 3.353.384 Livello 3 Valore bilancio 12.396 12.396 1.505.469 1.505.469 1.517.865 6.706.756 6.706.756 2.050.734 2.050.734 8.757.490 Totale 31/12/2008 Fair Value Livello 1 Livello 2 1.905.961 1.905.961 1.905.961 4.739.787 4.739.787 4.739.787 Livello 3 2.050.734 2.050.734 2.050.734 Nella voce “altri titoli” sono classificati i certificati di deposito. I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. 3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione": titoli subordinati 31/12/2009 31/12/2008 - titoli subordinati 564.664 567.672 Totale 564.664 567.672 Le passività subordinate sono costituite dai seguenti prestiti: • "Credito Emiliano 22/03/2004-22/03/2010 FIX FLOATER (isin IT0003633531)” per 15.000.000 € costituito da n. 150.000 obbligazioni del valore nominale di 100 € cadauna. Le obbligazioni fruttano due cedole semestrali prefissate pari all'1,625% semestrale lordo. Successivamente, dal secondo al sesto anno, gli interessi saranno pagabili in rate semestrali posticipate il 22 settembre ed il 22 marzo di ogni anno. Le cedole successive alle prime due, già prefissate, saranno indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi meno 0,50 rilevato due giorni lavorativi "Target" precedenti l'inizio del godimento di ciascuna cedola. Il tasso Euribor a 6 mesi sarà rilevabile giornalmente sul circuito Reuters alla pagina EURIBOR01 secondo la convenzione ACT/360. Il prestito scade il 22/03/2010 e le obbligazioni verranno rimborsate al valore nominale. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004378920) per 39.457.000,00 € costituito da n. 39.457 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/09/2008 al tasso prefissato di 5,80%. Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 30/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30.06.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso , fino a scadenza. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004365836) per 209.749.000,00 € costituito da n. 209.749 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 10/09/2008 al tasso prefissato di 5,60%. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 500 Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 09/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 10.09.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004432495) per 100.000.000,00 € costituito da n. 100.000 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/03/2009 al tasso prefissato di 3,819%. Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 29/12/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 29.12.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. • “CREDITO EMILIANO 30/06/2009 – 30/06/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin IT0004505266) per 99.798.000 € costituito da n. 99.798 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno cedole fisse trimestrali pari al 3,20% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione. Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 50 centesimi. Il prestito scade il 30/06/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30/06/2011, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. • “CREDITO EMILIANO 26/10/2009 – 26/10/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin IT0004541444) per 99.880.000 € costituito da n. 99.880 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno cedole fisse trimestrali pari al 3,25% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione. Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 50 centesimi. Il prestito scade il 26/10/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 26/10/2011, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. In caso di liquidazione tutte le obbligazioni subordinate saranno rimborsate solo dopo che siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati. Le obbligazioni non sono coperte dalla garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 501 Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica 31/12/2009 Tipologia operazioni/Valori 31/12/2008 FV VN L1 L2 FV* L3 FV VN L1 L2 FV* L3 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche - - - - - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x 3.1.2 Altre obbligazioni - - - - x - - - - x - - - - - - - - - - - - x - - - - x - - - - x - - - - x - - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - - - - - - - - - 1. Derivati finanziari - - 215.041 7.440 - - 94 318.764 17.492 - 3.1 Obbligazioni 3.2 Altri titoli 3.2.1 Strutturati 3.2.2 Altri Totale A - - - - 1.1 Di negoziazione 1.2 Connessi con la fair value option x - 211.309 3.468 x x 94 306.377 10.884 x x - 3.732 3.972 x x - 12.387 6.608 x 1.3 Altri x x - - - x - - - - - - - - - 2.1 Di negoziazione 2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x x - - - x x - - - x 2.3 Altri - 2. Derivati creditizi x - - x - - - x x - - - x Totale B x - 215.041 7.440 x x 94 318.764 17.492 x Totale (A+B) x - 215.041 7.440 x x 94 318.764 17.492 x FV=fair value FV*=fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione. VN = valore nominale o nozionale I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 502 - Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50 5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica 31/12/2009 Tipologia operazione/Valori VN 31/12/2008 FV* FV L1 L2 - - - - 1.1 Strutturati - - - - X 1.2 Altri - - - - X - - - - - - - - 2.1 Strutturati - - - - 383.732 - 350.239 30.271 2.2 Altri 3. Titoli di debito Totale X X 387.713 L2 L3 - - - - - - - - X X - - - - - - - - - - - - - - - - 332.155 - 257.817 61.099 94.541 - 91.490 - X 214.960 - 147.148 61.099 289.191 - 258.749 30.271 X 117.195 - 110.669 - 383.732 - 350.239 30.271 332.155 - 257.817 61.099 3.1 Strutturati 3.2 Altri - FV* FV L1 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela VN L3 387.713 FV=fair value FV*=fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione. VN=valore nominale o nozionale I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. Il fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto all’esercizio precedente ammonta a 374,5 milioni di euro. Per le emissioni obbligazionarie coperte da strumenti derivati, con la finalità di migliorare il livello informativo del Bilancio, è stata adottata la rilevazione al Fair Value (Fair Value Option) allo scopo di eliminare la difformità contabile (accounting mismatch) nella valutazione e nella rilevazione di utili e perdite conseguente alla contabilizzazione delle obbligazioni coperte in base al criterio del costo ammortizzato e degli strumenti di copertura al Fair Value. Non esistono, alla data del bilancio né al 31 dicembre 2008, titoli di debito subordinati iscritti in questa voce. 5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue Debiti verso banche A. Esistenze iniziali B. Aumenti B1. Emissioni B2. Vendite B3. Variazioni positive di fair value B4. Altre variazioni C. Diminuzioni C1. Acquisti C2. Rimborsi C3. Variazioni negative di fair value C4. Altre variazioni D. Rimanenze finali Debiti verso clientela - - Titoli in circolazione 318.916 242.226 220.404 9.634 12.188 180.632 17.310 155.890 1.015 6.417 380.510 Totale 318.916 242.226 220.404 9.634 12.188 180.632 17.310 155.890 1.015 6.417 380.510 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 503 - X X 327.496 X X 327.496 Sezione 6 - Derivati di copertura – Voce 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli VN 31/12/2009 Fair value 31/12/2009 L1 L1 VN 31/12/2008 A. Derivati finanziari - L2 135.819 3.489.260 - L2 109.026 1) Fair value - 40.193 26.934 2.571.260 - 28.644 15.601 1.771.748 2) Flussi finanziari - 95.626 - 918.000 - 80.382 - 1.020.500 3) Investimenti esteri - - - - - - - - - - - - - - - - B. Derivati creditizi L3 26.934 Fair value 31/12/2008 L3 15.601 2.792.248 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - - 135.819 26.934 3.489.260 - 109.026 15.601 2.792.248 Totale VN= valore nozionale I Livelli utilizzati per le classificazioni riportate nel seguito della presente Nota Integrativa sono i seguenti: • “livello 1”: se lo strumento finanziario è quotato in un mercato attivo; • “livello 2”: se il fair value è misurato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri osservabili sul mercato, diversi dalle quotazioni dello strumento finanziario; • “livello 3” : se il fair value è calcolato sulla base di tecniche di valutazione che prendono a riferimento parametri non osservabili sul mercato. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Fair Value Flussi finanziari 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza rischio di cambio - - 38.495 - - - - x x Totale attività rischio di prezzo - 4. Portafoglio 5. Altre operazioni rischio di credito x - x - x x x - x - x x x - x - x x x 38.495 - - - 26.934 - 1. Passività finanziarie - x più rischi x - x - x - x - - 26.934 - - - - x - x x x x x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x x x Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso. L’applicazione della metodologia di hedge accounting consente di rappresentare contabilmente gli effetti economici delle strategie di copertura attuate. I derivati di copertura relativi a tale strategia presentano un fair value negativo di 38.495 mila euro. Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso della raccolta a vista della clientela. La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota parte di questa raccolta, seppur contrattualmente a vista, presenta però una forte persistenza nel BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 504 x - x x 95.626 1.698 1. Transazioni attese x 1.698 2. Portafoglio Totale passività Investimenti esteri Generica rischio di tasso Specifica Operazioni/Tipo di copertura Generica Specifica x 95.626 x x - - tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato, rappresentata dal così detto “effetto vischiosità”. Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti: • la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un modello econometrico; • la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza. I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value negativo di 1.698 mila euro. Sono inoltre presenti coperture di cash flow hedge su prestiti obbligazionari a tasso variabile già emessi e di futura emissione (forecast transaction). I derivati di copertura di questa tipologia presentano un fair value negativo di 95.626 mila euro. Sono infine presenti operazioni di copertura del rischio di cambio su certificati di deposito in valuta (YEN). I derivati di questa tipologia presentano un fair value negativo di 26.934 mila euro. Si rimanda alla Sezione della Parte E della nota integrativa per la descrizione delle modalità della copertura. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 505 Sezione 7 − Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica − Voce 70 7.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte Adeguamento di valore delle attività coperte/Valori 31/12/2009 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie Totale 31/12/2008 1.237 1.237 - 7.2 Passività finanziarie oggetto di copertura generica del rischio di tasso d'interesse: composizione Nel corso dell’esercizio si è adottata anche la metodologia contabile del Macro Fair Value per la copertura rischio di tasso della raccolta a vista di clientela. La raccolta a vista dalla clientela rappresenta un’importante fonte di funding della Banca. Una quota parte di questa raccolta, pari a 1,9 miliardi di euro, seppur contrattualmente a vista, presenta però una forte persistenza nel tempo ed una elasticità imperfetta alla variazione dei tassi di mercato, rappresentata dal così detto “effetto vischiosità” Questo effetto è stato stimato mediante un modello di analisi che consiste in due componenti: • la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un modello econometrico; • la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza. Sezione 8 − Passività fiscali − Voce 80 Si rimanda alla sezione 13 dell’attivo. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 506 Sezione 10 – Altre passività – Voce 100 10.1 Altre passività: composizione -Debiti verso l'erario -Scarto valuta su operazioni di portafoglio -Somme a disposizione della clientela -Risconti passivi -Retribuzioni da corrispondere e relativi contributi -Ratei passivi -Partite in lavorazione su estero -Fornitori -Partite viaggianti con le filiali -Partite in lavorazione strumenti finanziari -Altre partite -Somme da accreditare a banche -Svalutazione a fronte del deterioramento di garanzie rilasciate Totale 31/12/2009 33.642 239.578 66.866 2.509 33.531 1.108 2.594 35.808 1.324 5.967 50.372 144.282 2.372 619.953 31/12/2008 40.273 199.998 75.010 1.566 36.426 7.934 6.831 45.786 38.276 4.081 93.508 186.992 2.056 738.737 La voce “altre partite” comprende anche i debiti IRES verso la controllante Credemholding. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 507 Sezione 11 − Trattamento di fine rapporto del personale − Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Liquidazioni effettuate C.2 Altre variazioni D. Rimanenze finali Totale 31/12/2009 90.324 3.908 3.908 9.375 6.865 2.510 84.857 84.857 31/12/2008 80.711 16.555 3.845 12.710 6.942 6.942 90.324 90.324 La voce “altre variazioni in diminuzione” è composta dagli utili attuariali per 2,5 milioni di euro. Come previsto dalle disposizioni in materia introdotte dall’Ordine Nazionale degli Attuari congiuntamente agli organi competenti OIC, Assirevi ed ABI, per le Società con più di 50 dipendenti, la metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi: • proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all’epoca aleatoria di corresponsione; • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla Società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi; • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato. Quanto esposto è applicabile al Fondo TFR maturato al 1/1/2007 per i dipendenti che hanno scelto di mantenere il TFR in azienda (e di conseguenza di destinarlo alla Tesoreria INPS), e alla data di scelta nel corso del 2007, per i dipendenti che hanno optato per la previdenza complementare. Ovviamente il Fondo TFR valutato alla suddetta data è stato incrementato della rivalutazione (al netto dell’imposta sostitutiva) e ridotto di eventuali anticipazioni e liquidazioni erogate. 11.2 Altre informazioni Il modello attuariale di riferimento per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi sia di tipo demografico che economico - finanziario. Per alcune delle ipotesi utilizzate, ove possibile, si è fatto esplicito riferimento all’esperienza diretta della Società, mentre per le altre si è tenuto conto della best practice di riferimento. Di seguito sono riportate le principali ipotesi del modello. Tasso di attualizzazione Il tasso d’interesse utilizzato per la determinazione del valore attuale dell’obbligazione è stato determinato coerentemente con il par. 78 dello IAS 19, con riferimento alla curva dei rendimenti medi che scaturisce dai titoli di Stato in circolazione nel mese della data di valutazione. Per la valutazione puntuale al 31/12/2009 si è scelto il rendimento avente durata comparabile alla duration del collettivo di lavoratori oggetto della valutazione, che ha dato luogo ad un tasso annuo costante pari al 4,00%. Inflazione In forza dell’attuale situazione economica che presenta una particolare volatilità della maggioranza degli indicatori economici, nella scelta del tasso di inflazione si è adottato un tasso prospettico del 2,00% avendo fatto riferimento alle proiezioni ISTAT ed al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DPEF). Il suddetto tasso è stato scelto considerando anche quanto espresso nelle linee guida dell’Ordine Nazionale degli Attuari. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 508 Tasso annuo di incremento del TFR Come previsto dall’art. 2120 del Codice Civile, il TFR si rivaluta ogni anno ad un tasso pari al 75% dell’inflazione più un punto e mezzo percentuale, pertanto l’ipotesi di rivalutazione, utile per le valutazioni attuariali, viene determinata in base al tasso sopra indicato. Tasso annuo di crescita salariale Secondo la nuova Riforma Previdenziale, per le Società con più di 50 dipendenti, le quote maturande future di Fondo TFR confluiranno non più in azienda ma verso la previdenza integrativa o il fondo di tesoreria INPS. Risulta pertanto non più necessaria la proiezione dei salari secondo determinati tassi di crescita e per qualifica professionale. Mortalità Per la stima del fenomeno della mortalità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della valutazione è stata utilizzata la tavola di sopravvivenza RG48 utilizzata dalla Ragioneria Generale dello Stato per la stima degli oneri pensionistici della popolazione italiana. Inabilità Per la stima del fenomeno di inabilità all’interno del collettivo dei dipendenti oggetto della valutazione è stata utilizzata una tavola INPS differenziata in funzione dell’età e del sesso. Requisiti di pensionamento Raggiungimento dei requisiti minimi previsti dell’Assicurazione Generale Obbligatoria. Frequenze di anticipazione del TFR Le frequenze annue di accesso al diritto sono state ipotizzate al 2,50%, in funzione delle serie storiche sulle anticipazioni di TFR richieste dai lavoratori dipendenti della banca. Frequenze di uscita anticipata (turn-over) Per le probabilità di uscita dall’attività lavorativa per le cause di dimissioni e licenziamento, si sono ipotizzate uscite al 4%, facendo ricorso ad un’analisi statistica sulle serie storiche della banca. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 509 Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri − Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori 31/12/2009 1. Fondi di quiescenza aziendali 31/12/2008 1.904 2.055 2. Altri fondi per rischi ed oneri 64.976 86.750 2.1 controversie legali 29.051 51.224 2.2 oneri per il personale 27.246 25.950 8.679 9.576 66.880 88.805 2.3 altri Totale I Fondi di Quiescenza Aziendali, a Prestazione Definita, sono assimilabili a fondi a “benefici definiti” ex IAS 19. Nell’ambito dei rischi di natura non creditizia (voce 2.1 controversie legali) si segnala la completa definizione del contenzioso in essere derivante dall’accordo transattivo raggiunto nel febbraio 2009 con il gruppo Parmalat. 12.2 Fondi per rischi ed oneri: variazioni annue Fondi di quiescenza A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Utilizzo nell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 2.055 30 30 181 181 1.904 Altri fondi 31/12/2009 86.750 9.374 6.654 886 538 1.296 31.148 19.493 1 11.654 64.976 88.805 9.404 6.684 886 538 1.296 31.329 19.674 1 11.654 66.880 Le variazioni della voce “2.2 oneri per il personale” sono ricompresi nella voce ”altre variazioni”. 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio C. Diminuzioni C.1 Utlizzo nell'esercizio D. Rimanenze finali 31/12/2009 2.055 30 30 181 181 1.904 31/12/2008 1.471 710 710 126 126 2.055 Viene gestito un Fondo interno alla Banca che eroga un trattamento previdenziale aggiuntivo alle prestazioni erogate dall’INPS. Si tratta di un “Fondo a prestazione definita” i cui importi sono soggetti alla stessa perequazione prevista per le Pensioni INPS, come pure al censimento presso il Casellario Centrale delle Pensioni. Su tale posta di bilancio viene effettuata semestralmente la valutazione attuariale. I beneficiari di tali trattamenti sono coloro che: • risultavano eredi di persone decedute durante il servizio con Credem (sostituito dall’attuale Cassa di Previdenza dal 1/1/1996); BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 510 • risultavano ex dipendenti della Banca Popolare Dauna già in quiescenza oppure che avevano inoltrato le dimissioni entro il 30/11/1999. La Banca Popolare Dauna è confluita in Credem in data 11/12/1999 a seguito di fusione per incorporazione. Per le valutazioni attuariali del Fondo al 31 dicembre 2009, tenendo conto di quanto disposto dalle linee guida per la redazione dei bilanci tecnici degli Enti di previdenza, sono state adottate le ipotesi demografiche ed economico-finanziarie descritte nei successivi due paragrafi. Ipotesi demografiche Sono state utilizzate le seguenti probabilità: - per le probabilità di morte del personale in pensione si è aggiornata definitivamente la base procedendo anche alla proiezione della stessa, utilizzando quindi quelle delle tavole RG48 proiettata e selezionata, distinte per sesso; - per le probabilità di morte del personale in pensione per invalidità assoluta e permanente, quelle adottate nel modello INPS per le proiezioni 2010, distinte per sesso; - per la probabilità di lasciare la famiglia quelle, distinte per sesso, pubblicate nel modello INPS per le proiezioni al 2010 aggiornate. Ipotesi economico-finanziarie Le ipotesi in oggetto riguardano il tasso di attualizzazione, i tassi d’inflazione ed i tassi annui di rivalutazione delle pensioni Fondo e Inps. Per il tasso di rivalutazione si è utilizzata una variazione media rispetto al tasso di inflazione del 75% ca. ricavata da un elevato numero di casi analoghi a quello in esame ed a fronte degli incrementi previsti dalla normativa in vigore a decorrere dall’anno 2009 (100% del tasso di inflazione ISTAT per pensioni annue complessive inferiori a 5 volte il minimo e 75% per la parte di pensione annua compresa tra il precedente importo ed 8 volte il minimo); si precisa la pensione a carico del Fondo è integrativa di quella dell’INPS solo per i pensionati del Credito Emiliano. Per il tasso di attualizzazione, in forza della normativa IAS, si è adottato un tasso che risultasse in linea con la vita media probabile del collettivo in esame risultata superiore a 14 anni. Tabella delle basi economico - finanziarie Variabili Tassi di inflazione Tasso annuo di rivalutazione della pensione INPS Tasso annuo di rivalutazione della pensione Fondo Tasso annuo di attualizzazione Valori % 2,00 1,50 1,50 4,50 12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi 31/12/2009 A fronte di garanzie ed impegni: - per revocatorie fallimentari A fronte di altri diversi rischi ed oneri: - per cause legali in corso e contenzioso diverso - per oneri finanziari diversi Totale 31/12/2008 6.784 6.784 58.192 27.865 30.327 64.976 19.903 19.903 66.847 30.037 36.810 86.750 Gli altri fondi per rischi ed oneri includono principalmente i fondi per revocatorie e cause passive, il fondo per indennità suppletiva clientela promotori finanziari, i fondi oneri futuri per il personale e gli accantonamenti per i rischi connessi a servizi finanziari. Per i fondi relativi a revocatorie, cause passive e rischi per servizi finanziari, le stime sono state effettuate analiticamente sulle singole posizioni nel caso in cui la controparte abbia già intrapreso una azione giudiziaria e sulla base del rischio potenziale stimato su serie storico-statistiche in caso di presenza di elementi oggettivi di rischio (reclami), non ancora concretizzatesi in azioni giudiziarie. Si è proceduto alla determinazione dell’impatto dell’attualizzazione, utilizzando quale tasso l’Euribor. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 511 Sezione 14 – Patrimonio dell’impresa – Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione Azioni sottoscritte e non ancora liberate Azioni emesse A. Capitale A.1 azioni ordinarie A.2 azioni privilegiate A.3 azioni altre Totale B. Azioni proprie B.1 azioni ordinarie B.2 azioni privilegiate B.3 azioni altre Totale 31/12/2009 31/12/2008 332.392 332.392 - 332.392 332.392 332.392 332.392 - - - - Al 31 dicembre 2009 il capitale sociale, invariato rispetto al 31 dicembre 2009, risulta composto di 332.392.107 azioni da nominali 1 Euro per un importo di 332,4 milioni di Euro. Non sono presenti azioni proprie. 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C.4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate Ordinarie 332.392.107 332.392.107 332.392.107 332.392.107 332.392.107 332.392.107 - Altre 14.4 Riserve di utili: altre informazioni Nella suddetta voce sono inclusi la riserva legale, la riserva straordinaria, il fondo per rischi bancari precedentemente iscritto nel bilancio redatto ai sensi del previgente D.Lgs.87/92 e riclassificato secondo i principi IAS. La riserva legale, costituita a norma di legge, deve essere almeno pari ad un quinto del capitale sociale; essa è stata costituita in passato tramite accantonamenti degli utili netti annuali per almeno BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 512 - un decimo degli stessi, a norma dell’articolo 29 dello statuto sociale. Nel caso in cui la riserva dovesse diminuire, occorre reintegrarla tramite l’obbligo di destinarvi un ventesimo dell’utile. La riserva statutaria o straordinaria è costituita in base allo statuto dalla destinazione della quota di utile residuale a seguito della distribuzione dell’utile alle azioni ordinarie. La riserva ex D.Lgs. 153/99 è stata costituita con destinazione di utili a fronte dei quali era consentita una riduzione dell’aliquota IRPEG. Le agevolazioni sono state successivamente censurate dalla Commissione Europea che – con la decisione dell’11 dicembre 2001 – le aveva considerate “incompatibili con il mercato comune”. A seguito della decisione della Commissione Europea, ed in attesa della pronuncia della Corte di Giustizia, il Governo italiano ha emanato disposizioni (Decreto Legge n. 282/02 convertito nella Legge n. 27/03) che hanno imposto alle banche di restituire all’erario le somme corrispondenti alle agevolazioni a suo tempo fruite. Le riserve da concentrazione ex L.30 luglio 1990 n. 218 sono state costituite in occasione di operazioni di riorganizzazione o concentrazione effettuate ai sensi della citata legge. Le altre riserve comprendono la riserva costituita a fronte del piano di stock option con riferimento alle opzioni non ancora esercitate al 31 dicembre 2009 ed altre riserve costituite nel passato a fronte di specifiche disposizioni normative. Infine la voce include gli effetti generati dalla transizione ai principi contabili internazionali. In particolare tra le riserve di utili sono confluiti gli effetti derivanti dal cambiamento dei principi contabili che non prevedono nei prossimi esercizi un conferimento al conto economico. Gli ulteriori effetti generati dalla transizione agli IAS/IFRS destinati a modificarsi nel tempo ed a confluire a conto economico al momento del realizzo o estinzione delle corrispondenti attività e passività sono stati invece appostati tra le “Riserve da valutazione”. Si tratta della valutazione delle attività disponibili per la vendita, della valutazione dei contratti derivati di copertura di flussi finanziari, della riserva connessa agli utili/perdite attuariali su piani a benefici definiti e delle leggi speciali di rivalutazione. Le variazioni annue di tali riserve confluiscono nella redditività complessiva. Legale A. Esistenze iniziali Riserva azioni proprie Statutaria Altre 280.244 - - 548.983 B. Aumenti 15.803 - - 142.021 B.1 Attribuzioni di utile 15.803 - - 142.021 B.2 Altre variazioni - - - - C. Diminuzioni - - - - C.1 Utilizzi - - - - - copertura perdite - - - - - distribuzione - - - - - trasferimento a capitale - - - - C.2 Altre variazioni - - - - D. Rimanenze finali 296.047 - - 691.004 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 513 Analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distribuibilità (ai sensi dell’art.2427 n.7 bis del Codice Civile) Natura/Descrizione Importo Riserve di capitale: 283.052 Possibilità di Quota disponibile utilizzazione - Riserva da sovrapprezzo emissione (1) 283.052 Riserve: 989.740 283.052 A–B-C 283.052 970.071 - Riserva legale 296.047 A–B-C 296.047 - Riserva straordinaria (2) 493.406 A–B-C 488.482 - Riserva speciale Dlgs. 124/93 1.979 A–B-C 1.979 - Riserva speciale art.7 L.218/90 18.551 A–B-C - 27.109 A–B-C 27.109 145.525 A–B-C 145.525 A–B-C 10.929 A–B - - Riserva speciale art.22-23 D.Lgs.153/99 (3) - Riserva da avanzo di fusione - Riserva ex D.Lgs.38/2005 -3.806 - Altre riserve 10.929 Riserve da valutazione: - Riserva ex D.Lgs.38/2005 rivalutazione immobiliare - -28.461 35.630 - - Riserva ex D.Lgs.38/2005 rivalutazione titoli AFS -12.862 - - Riserva ex D.Lgs.38/2005 copertura flussi finanziari -50.270 - -959 - 1.244.331 1.253.123 - Utile(Perdita) attuariale TFR Totale Quota non distribuibile Residuo quota distribuibile 1.253.123 1) Ai sensi dell’art.2431 del Codice Civile, si può distribuire l’intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall’art.2430 c.c. 2) La quota non disponibile è relativa alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione, per le attività e passività finanziarie, del criterio del valore equo (fair value). 3) Riserva derivante da agevolazioni rese incompatibili dalla Commissione Europea nel dicembre 2001 e dal D.L. 24/12/2002. Legenda: A: per aumento di capitale B: per copertura perdita C: per distribuzione soci BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 514 Altre informazioni 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 31/12/2009 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili a erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31/12/2008 445.814 342.369 103.445 477.595 12.519 465.076 422.259 194.959 194.959 227.300 42.669 184.631 130 193.441 1.539.239 455.173 340.119 115.054 754.538 209.268 545.270 486.858 172.854 150.269 22.585 314.004 69.732 244.272 130 109.135 1.805.834 31/12/2009 114.491 31/12/2008 237.129 1.456.237 57.866 - 48.380 172.372 3.414.141 - 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali Nella voce 1. ”attività finanziarie detenute per la negoziazione” sono ricompresi anche: • 42,0 milioni di euro a cauzione per emissione assegni circolari; • 7,5 milioni di euro a garanzia altre operazioni di fido; • 6,5 milioni di euro a cauzione per conto terzi. Nella voce 3. ”attività finanziarie disponibili per la vendita” sono ricompresi anche: • 75,0 milioni di euro a cauzione per anticipazione Bankit; • 1,0 milioni di euro a cauzione per altri servizi; • 10,0 milioni di euro a cauzione per conto terzi. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 515 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela a) Acquisti 1. regolati 2. non regolati b) Vendite 1. regolate 2. non regolate 2. Gestioni di portafogli a) individuali b) collettive 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali) 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 2. altri titoli c) titoli di terzi depositati presso terzi d) titoli di proprietà depositati presso terzi 4. Altre operazioni 31/12/2009 10.112.825 5.913.400 5.857.840 55.560 4.199.425 4.170.653 28.772 2.861.686 2.861.686 64.327.587 5.917.003 3.844.019 3.698.618 145.401 2.072.984 1.971.422 101.562 2.878.014 2.878.014 61.438.677 3.223.650 17 3.223.633 25.932.872 5.266.890 20.665.982 28.846.050 6.325.015 4.929.201 3.210.852 45 3.210.807 24.740.746 5.444.435 19.296.311 27.442.037 6.045.042 5.379.819 La voce 3.d) “Titoli di proprietà depositati presso terzi” comprende anche i titoli derivanti dalla cartolarizzazione di crediti in bonis. La voce 4.”Altre operazioni” comprende prevalentemente i servizi resi a terzi relativamente all’attività di ricezione e trasmissione degli ordini. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 516 31/12/2008 PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 – Gli Interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci/Forme tecniche Titoli di debito 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza Finanziamenti Altre operazioni 31/12/2009 31/12/2008 149.259 - - 149.259 150.195 49.374 - - 49.374 9.827 - - - - - 106.418 29.030 - 135.448 242.382 - 591.876 - 591.876 920.319 10.056 - - 10.056 31.813 7. Derivati di copertura X X - - - 8. Altre attività X 315.107 X 620.906 265 265 265 936.278 342 1.354.878 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value Totale 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 31/12/2009 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 10.339 31/12/2008 34.016 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche 1. Debiti verso banche centrali 2. Debiti verso banche 3. Debiti verso clientela 4. Titoli in circolazione 5. Passività finanziarie di negoziazione 6. Passività finanziarie valutate al fair value 7. Altre passività e fondi 8. Derivati di copertura Totale Debiti (899) (44.957) (75.869) X X X (121.725) Titoli X X X (207.903) (9.246) X X (217.149) Altre operazioni (26) (6.301) (82.252) (88.579) 31/12/2009 (899) (44.957) (75.895) (207.903) (6.301) (9.246) (82.252) (427.453) 31/12/2008 (4.804) (190.565) (214.052) (239.671) (27.155) (11.424) (54.080) (741.751) BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 517 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura C. Saldo (A-B) 31/12/2009 45.468 (127.720) (82.252) 31/12/2008 65.311 (119.391) (54.080) 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta 31/12/2009 Interessi passivi su passività in valuta (47.658) 31/12/2008 (121.730) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario 31/12/2009 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 518 (206) 31/12/2008 (481) Sezione 2 – Le Commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori a) garanzie rilasciate b) derivati su crediti c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 3.1. individuali 3.2. collettive 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza 8.1 in materia di investimenti 8.2 in materia di struttura finanziaria 9. distribuzione di servizi di terzi 9.1 gestioni di portafogli 9.1.1. individuali 9.1.2. collettive 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti d) servizi di incasso e pagamento e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione f) servizi per operazioni di factoring g) esercizio di esattorie e ricevitorie h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi Totale 31/12/2009 4.387 141.616 15.764 1.234 25.926 25.926 7.692 5.259 49.197 6.070 771 771 29.703 5 5 20.615 9.083 58.389 82.507 6.905 293.804 31/12/2008 4.515 138.981 6.987 1.616 28.834 28.834 6.396 6.350 52.419 8.169 962 962 27.248 89 89 18.763 8.396 56.571 115 54.975 7.412 262.569 31/12/2009 87.269 22.832 37.307 27.130 17.440 3.094 11.772 2.574 118 118 - 31/12/2008 94.072 25.924 43.595 24.553 14.383 2.910 8.778 2.695 46 46 - 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori a) presso propri sportelli: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi b) offerta fuori sede: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi c) altri canali distributivi: 1. gestioni di portafogli 2. collocamento di titoli 3. servizi e prodotti di terzi BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 519 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori a) garanzie ricevute b) derivati su crediti c) servizi di gestione e intermediazione: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: 3.1 proprie 3.2 delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento e) altri servizi Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 520 31/12/2009 (89) (32.479) (2.331) (2.437) (2.437) (2.122) (179) (25.410) (10.663) (343) (43.574) 31/12/2008 (106) (28.539) (2.846) (1.926) (1.926) (2.392) (1.121) (20.254) (10.926) (9) (39.580) Sezione 3 – Dividendi e proventi simili - Voci 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione 31/12/2009 Voci/Proventi Proventi da quote di O.I.C.R. Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value D. Partecipazioni Totale 31/12/2008 Proventi da quote di O.I.C.R. Dividendi 2 - 170.745 - 263 - 957 - - - - - - 4.127 175.829 2.310 2.575 X X - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 521 Sezione 4 – Il Risultato Netto dell’attività di negoziazione – Voce 80 4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione Plusvalenze (A) Operazioni/Componenti reddituali 1. Attività finanziarie di negoziazione 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 1.5 Altre 2. Passività finanziarie di negoziazione 2.1 Titoli di debito 2.3 Altre 6.523 535 5.988 - 3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati 4.1 Derivati finanziari: - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 522 Utili da negoziazione (B) Minusvalenze (C) 46.003 45.032 67 904 - X X 212.973 212.973 212.973 X 219.496 563.599 563.599 560.672 2.927 X 609.602 (887) (44) (843) X (255.328) (255.328) (255.328) X (256.215) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] (52.821) (52.770) (45) (6) - (1.182) (7.247) 22 6.043 - X (9.566) (633.471) (633.471) (630.577) (2.894) X (686.292) (101.518) (101.518) (112.260) 33 10.709 (112.266) Sezione 5 – Il Risultato Netto dell’attività di copertura – Voce 90 5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione Componenti reddituali/Valori A. Proventi relativi a: A.1 Derivati di copertura del fair value A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 31/12/2009 31/12/2008 3.258 6.924 54.641 29.042 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) - - A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta 270.628 246.413 Totale proventi dell'attività di copertura (A) 328.527 282.379 (324.840) (276.683) B. Oneri relativi a: B.1 Derivati di copertura del fair value (3.499) (6.184) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) - - B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - (328.339) (282.867) 188 (488) Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) La metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge è stata applicata per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso, per la copertura rischio di tasso della raccolta a vista di clientela, per la copertura del rischio di cambio a fronte delle emissioni di certificati in divisa e la copertura del rischio di tasso per alcuni titoli a tasso fisso detenuti, nel 2009, nel portafoglio AFS. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 523 Sezione 6 – Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione 31/12/2009 31/12/2008 Voci/Componenti reddituali Utili Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3.1 Titoli di debito 3.2 Titoli di capitale 3.3 Quote di O.I.C.R. 3.4 Finanziamenti 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche 2. Debiti verso clientela 3. Titoli in circolazione Totale passività Perdite Risultato netto Utili Perdite 47.202 42.547 4.655 47.202 (6.453) (6.452) (1) (6.453) 40.749 36.095 4.654 40.749 1.452 112 1.340 1.452 (10) (1.424) (420) (1.004) (1.434) (10) 28 (308) 336 18 1.116 1.116 (496) (496) 620 620 2.792 2.792 (78) (78) 2.714 2.714 Nel corso dell’esercizio le principali variazioni relative alla voce 3.2 “Titoli di capitale” si riferiscono: - alla cessione di Cerved, originariamente riconducibile a Centrale Bilanci, per 3,9 milioni di euro; - alla cessione di Parmareggio per 0,6 milioni di euro, al netto del rigiro della riserva negativa di patrimonio netto. Il risultato netto della voce 3.1 “Titoli di debito” sono ascrivibili alle posizioni intraprese volte a beneficiare, nel 2009, delle aspettative di discesa dei tassi di interesse. Gli strumenti utilizzati per la costituzione delle posizioni sono stati prevalentemente titoli di Stato a tasso fisso emessi dalla Repubblica Italiana aventi durata residua intorno ai 2 anni, anche al fine di avvantaggiarsi dell’attesa compressione degli spread di credito connessi al possesso dei titoli stessi. Il successivo verificarsi delle aspettative sia sui tassi che sullo spread di credito hanno permesso di conseguire risultati economici di rilievo anche in termini di rischio-rendimento. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 524 Risultato netto Sezione 7 – Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value – Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni/Componenti reddituali 1. Attività finanziarie 1.1 Titoli di debito 1.2 Titoli di capitale 1.3 Quote di O.I.C.R. 1.4 Finanziamenti 2. Passività finanziarie 2.1 Titoli di debito 2.2 Debiti verso banche 2.3 Debiti verso clientela 3. Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio 4. Derivati creditizi e finanziari Totale Plusvalenze (A) Utili da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 4.040 - 9.550 - - (176) - 13.414 - 1.015 - 1.534 - (9.634) - (1.275) - (8.360) - X X 12.715 17.770 X 4.726 15.810 (17.649) (27.283) X (5.307) (6.758) 2.976 (5.515) 2.515 La voce comprende la valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value, la valutazione dei titoli di nostra emissione valutati al fair value (passività finanziarie valutate al fair value) e la valutazione dei derivati ad essi collegati. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 525 Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) A. Crediti verso banche - Finanziamenti - Titoli di debito Specifiche Totale 31/12/2009 Di portafoglio Di portafoglio Altre Operazioni/Componenti reddituali Cancellazioni Specifiche - - - - - - Altre riprese 278 - - - - - - 278 Da interessi Da interessi Altre riprese Totale 31/12/2008 278 - 278 - - - - - - - - - - B. Crediti verso clientela (3.224) (110.215) (7.896) 10.690 8.073 - 403 (102.169) (54.777) - Finanziamenti (3.224) (110.215) (7.896) 10.690 8.073 - 403 (102.169) (54.777) - Titoli di debito - - - - - - - - - (3.224) (110.215) (7.896) 10.690 8.073 - 681 (101.891) (54.777) C. Totale In sensibile aumento sono risultate le rettifiche che fronteggiano il rischio creditizio: la crescente debolezza del ciclo economico ha infatti influenzato l’evoluzione del credito problematico ed ha, inoltre, determinato l’appostazione di ulteriori svalutazioni collettive relative alle posizioni creditizie in bonis. Si è inoltre completata la revisione delle posizioni creditizie acquisite nelle recenti operazioni societarie ed il conseguente allineamento delle stesse agli standard prudenziali che contraddistinguono la banca. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 526 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione A. Garanzie rilasciate B. Derivati su crediti C. Impegni ad erogare fondi D. Altre operazioni E. Totale Riprese di valore Di portafoglio Specifiche Di portafoglio 31/12/2009 31/12/2008 Altre Operazioni/Componenti reddituali Cancellazioni Rettifiche di valore Specifiche Da interessi - (760) (760) - Altre riprese - 444 444 Da interessi Altre riprese - - (316) (316) 1.093 1.093 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 527 Sezione 9 – Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori 31/12/2009 1) Personale dipendente a) salari e stipendi 31/12/2008 (343.198) (314.587) (240.838) (225.157) b) oneri sociali (62.792) (56.917) c) indennità di fine rapporto (16.028) (14.623) d) spese previdenziali - - (4.131) (3.619) (30) (30) - (710) (710) - (2.821) (2.821) - (2.626) (2.626) - (32) (107) (16.526) (10.828) 2) Altro personale in attività (2.248) (2.571) 3) Amministratori e sindaci (1.021) (997) - - e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: - a contribuzione definita - a benefici definiti h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali i) altri benefici a favore dei dipendenti 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 2.156 3.726 (1.680) (1.148) (345.991) (315.577) 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale Come da indicazioni della circolare di Banca d’Italia 262 del 22 dicembre 2005 (e successivi aggiornamenti): - nella voce “Spese per il personale” figurano anche i compensi agli amministratori e ai sindaci e le spese relative ai contratti di lavoro atipici; - il costo del personale dipendente è al netto dei recuperi di spesa per i dipendenti della banca distaccati presso le società controllate ed è comprensivo dei compensi pagati alle società controllate relativi a personale distaccato presso la banca; - la sottovoce “Altro personale in attività” comprende compensi p e r collaborazioni coordinate. 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria Personale dipendente a) Dirigenti b) Quadri direttivi c) Restante personale dipendente Altro personale 31/12/2009 5.235 89 2.242 2.904 22 9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti La voce comprende i buoni pasto, gli incentivi all’esodo ed altre liberalità diverse. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 528 31/12/2008 4.898 79 2.040 2.779 25 9.5 Altre spese amministrative: composizione Voci Imposte e tasse Imposta di bollo Imposta Comunale su immobili Altre Altre spese Assicurazioni ATM Economato, cancelleria, stampati Formazione Energia elettrica Fitti passivi su immobili Altre spese immobiliari Info provider Elaborazioni elettroniche presso terzi Macchine ufficio Lavorazione bancarie esternalizzate Marketing Mobilità POS Postali Consulenza Spese legali per recupero crediti Spese legali Altri compensi a professionisti esterni Reti e servizi interbancari Telefoniche Trasporti Trasporto valori e contazione Vigilanza Visure e informazioni Altre spese Totale 31/12/2009 (40.245) (31.317) (1.037) (7.891) (154.576) (2.357) (1.098) (8.015) (2.131) (5.597) (28.937) (12.754) (4.872) (22.409) (44) (5.097) (4.872) (9.184) (2.411) (8.380) (1.989) (6.749) (3.996) (946) (1.856) (6.087) (80) (3.001) (3.694) (2.286) (5.734) (194.821) 31/12/2008 (38.158) (29.164) (1.018) (7.976) (155.636) (2.747) (987) (7.761) (2.421) (5.410) (21.705) (11.269) (4.355) (22.555) (340) (5.139) (7.853) (9.307) (1.851) (7.582) (3.719) (5.938) (4.948) (1.026) (2.007) (7.590) (189) (2.685) (3.573) (1.890) (10.789) (193.794) Sezione 10 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione 31/12/2009 31/12/2008 Accantonamenti al fondo rischi per cause pass. e revocatorie (4.394) (10.474) Interessi passivi da attualizzazione fondo per cause pass. e revocatorie (1.424) (2.838) Riattribuzione a conto economico relative al fondo rischi per cause pass. e revocatorie 11.020 17.733 Accantonamenti ad altri fondi (2.260) (8.505) 634 4.359 3.576 275 Riattribuzione a conto economico relative ad altri fondi Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 529 Sezione 11 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento A. Attività materiali A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale - Per investimento A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (12.492) (12.381) (111) (32) (32) - 13 13 - (12.511) (12.400) (111) (426) (426) (12.918) (32) 13 (426) (426) (12.937) Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento A. Attività immateriali A.1 Di proprietà - Generate internamente dall'azienda - Altre A.2 Acquisite in locazione finanziaria Totale Rettifiche di valore per deterioramento Riprese di valore Risultato netto (9.543) - - (9.543) (202) (9.341) - - (202) (9.341) (9.543) - - (9.543) Su alcune classi di cespiti, e dei relativi periodi di ammortamento, è stata condotta un’analisi che ha portato a modificare la durata dell’ammortamento per alcuni dei beni esaminati. Per individuare la durata della vita utile dei cespiti è stato preso a riferimento il periodo di ammortamento gestionale, che viene determinato sulla base della valutazione svolta dai responsabili delle singole aree applicative e che è determinato, per l’appunto, in base al periodo di effettivo utilizzo del bene. La variazione sopra descritta ha comportato, per il 2009, una riduzione degli ammortamenti delle attività materiali e immateriali di circa 10,5 milioni di euro. Sezione 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione 31/12/2009 Rimborsi interessi per incassi e pagamenti in stanza di compensazione Ammortamento spese per migliorie su beni di terzi ricondotti ad altre attività Sopravvenienze passive Altri oneri Opzioni su titoli Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 530 (1.081) (2.852) (7.854) (21) (11.808) 31/12/2008 (5.821) (3.298) (8.717) (91) (13) (17.940) 13.2 Altri proventi di gestione: composizione 31/12/2009 Fitti attivi 31/12/2008 3.673 3.568 36.171 34.010 1.422 1.608 7.569 2.540 13.984 697 14.492 2.809 Sopravvenienze attive 5.763 5.057 Altri proventi 4.281 6.135 Recuperi imposta Recupero interessi per incassi e pagamenti in stanza di compensazione Recupero spese legali dell'attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione Recupero costi amministrativi da società del gruppo Additional return su titolo junior su operazioni di cartolarizzazione Opzioni su titoli Totale - 116 67.599 76.296 Sezione 14 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 210 14.1 Utile (perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/Valori 31/12/2009 A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 1. Svalutazioni 2.Rettifiche di valore da deterioramento 3. Perdite da cessione 4. Altri oneri Risultato netto 31/12/2008 (2.471) (2.471) (2.471) - Si segnalano la svalutazione di 2,1 milioni di euro relativa a Raffaello Luxembourg sca, in relazione ai risultati conseguiti dalla società nell’ultimo bilancio approvato, e la svalutazione di 0,4 milioni di euro di Euromobiliare Alternative Investment Sgr, avvenuta nel quadro dell’operazione di fusione per incorporazione nella Euromobiliare A.M. Sgr. Sezione 17 – Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddituale/Valori A. Immobili - Utili da cessione - Perdite da cessione B. Altre attività - Utili da cessione - Perdite da cessione Risultato netto 31/12/2009 130 130 (52) 32 (84) 78 31/12/2008 444 605 (161) (27) 21 (48) 417 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 531 Sezione 18 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione Componente/Valori 1. Imposte correnti (-) 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) 31/12/2009 (54.627) 11.066 (3.039) (46.600) 31/12/2008 (106.620) 3.807 77.164 (25.649) Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, ivi incluse le disposizioni del D.Lgs.38/2005. Ai sensi del comma 3, dell’art.6 del D.L. n.185 del 2008, per i periodi d’imposta precedenti al 31 dicembre 2008, più precisamente dal 2004 al 2007, è stata presentata istanza di rimborso per la minore imposizione IRES dovuta per effetto della deduzione IRAP, nella misura del 10%, ammontante a circa 1,5 milioni di euro. 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio L’incidenza fiscale globale sull’utile ante imposte risulta pari al 54,9%, significativamente influenzata dall’indeducibilità ai fini IRAP della voce 130. “Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento su crediti”: Sezione 21 – Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Fair value azioni Utile netto Numero azioni ponderato Numero azioni potenziale Numero azioni diluito potenziale Utile per azione Utile diluito per azione 31/12/2009 3,94 38.311 332.392.107 332.392.107 0,12 0,12 31/12/2008 6,62 157.824 290.619.628 94.506 290.714.134 0,54 0,54 Lo IAS 33 prevede l’esposizione dell’utile per azione (EPS) base e diluito, specificando per entrambi la metodologia di calcolo. L’utile per azione base deriva dal rapporto tra l’utile attribuibile ai possessori di azioni ordinarie e la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. Il numero di azioni diluito include anche l’eventuale esercizio dei piani di stock option emesse. Il fair value delle azioni è la media ponderata del 2009. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 532 PARTE D Redditività complessiva Si forniscono le informazioni di dettaglio previste dallo IAS 1 sul prospetto della redditività complessiva (importi al lordo e al netto delle imposte, rigiri a conto economico, ecc.) Voci 10. 20. 30. 40. 50. 60. 70. 80. 90. 100. 110. 120. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Copertura dei flussi finanziari: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Differenze di cambio: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte Redditività complessiva (Voce 10+110) Importo lordo Imposta sul reddito X X Importo netto 38.311 (10.011) (13.208) 3.197 3.197 (11.713) (11.713) 2.510 3.445 4.253 (808) (808) 3.772 3.772 (690) (6.566) (8.955) 2.389 2.389 (7.941) (7.941) 1.820 - - - (19.214) X 6.527 X (12.687) 25.624 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 533 PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA Sezione 1 – Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Credito Emiliano considera storicamente il presidio sulla qualità dell’attivo uno dei principi ispiratori nella gestione e nella formulazione delle scelte strategiche con l’obiettivo di preservare il capitale della banca e la sua stabilità. Da questo principio generale discendono scelte strategiche, politiche creditizie, strumenti e soluzioni organizzative che coniugano l’esigenza di mantenere elevata la qualità dei crediti con quelle di business. In questa direzione si colloca anzitutto la scelta strategica di mantenere una connotazione di gruppo creditizio domestico. Attorno a questa scelta si è realizzato il progetto di crescita dimensionale del gruppo Credem in una prospettiva di rafforzamento del radicamento territoriale e di consolidamento del rapporto con la clientela. Una scelta che negli ultimi anni ha anche preservato il gruppo dai rischi di credito generati dalla crisi economica e finanziaria che ha colpito i paesi emergenti ed in particolare quelli dell’Europa dell’Est. In secondo luogo vanno ricordate quelle soluzioni di policy creditizia che storicamente distinguono la banca nel panorama bancario italiano: • la ricerca di una coerente simmetria dimensionale con la propria clientela orientata principalmente verso i segmenti Retail e le aziende Middle Corporate e Small business ha contribuito all’elevato grado di frazionamento del rischio di credito; • la particolare selettività e prudenza nella valutazione delle imprese immobiliari e delle imprese finanziarie, sulla base di criteri rigorosamente tecnici, ha evitato concentrazioni di rischio in questi due segmenti di mercato; • i criteri di concessione dei mutui ipotecari basati storicamente su una corretta e prudente valutazione della capacità di rimborso del cliente hanno permesso alla banca di non essere esposta verso i segmenti di clientela cosiddetta “subprime” confermando un’ottima qualità del credito in questo comparto; • l’attività di erogazione fondata sulla separazione tra le funzioni di proponente e di deliberante le concessioni creditizie ha accentrato la distribuzione delle deleghe in materia di credito nelle funzioni specialistiche delle Business Unit Retail e Corporate e della Direzione Centrale, che complessivamente decidono circa l’80% degli accordati; • la costante attenzione verso obiettivi di frazionamento dei rischi di controparte e di segmentazione settoriale ha permesso di evitare concentrazioni negli impieghi verso la clientela: le esposizioni verso i primi 20 clienti rappresentano il 6,5% del totale e nessun ramo di attività economica supera l’ 11%. Infine, nel corso di un 2009 segnato dal negativo andamento dell’economia e dei mercati finanziari e da un contesto recessivo tra i peggiori degli ultimi decenni, sono state poste in atto specifiche iniziative di contenimento dei rischi di credito che, affiancate da nuove azioni di sviluppo commerciale fortemente selettive, hanno permesso di chiudere l’esercizio: • preservando l’elevata qualità dei crediti e il loro ampio grado di frazionamento; la dinamica delle perdite ha inoltre confermato importi di taglio medio molto contenuto sia nel segmento Corporate che il quello Retail. In quest’ultima Busines Unit ha trovato conferma anche la crescita contenuta del numero di default nel segmento mutui casa a riprova dell’elevata qualità di questo comparto; • registrando la sostanziale tenuta degli impieghi che nella seconda metà dell’anno hanno evidenziato una netta inversione di tendenza rispetto al dato del primo semestre; • ponendo le condizioni affinché il gruppo Credem possa beneficiare dei miglioramenti del contesto economico italiano per il quale il Fmi prevede una ripresa già dal 2010. Tali proiezioni economiche vanno tuttavia assunte con la necessaria cautela e comunque non sono tali da prefigurare una stabile inversione di tendenza della dinamica economica. Le aziende dovranno convivere con livelli di fatturato significativamente inferiori e la conseguente necessità di ridurre i costi avrà effetti negativi BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 534 sull’occupazione e sul reddito delle famiglie nonostante il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Il rischio di credito è rappresentato dalla valutazione della capacità di un soggetto affidato o da affidare di onorare le obbligazioni contrattuali. La struttura organizzativa che governa l’attività di valutazione, erogazione e gestione del rischio di credito è costituita dalle funzioni di: • Policy Crediti che definisce le metodologie, linee guida e strumenti a supporto dell’attività di valutazione ed erogazione del credito; • Risk Manager che misura il rischio di credito del portafoglio e la coerenza con le strategie di capital allocation; • Controllo Crediti che effettua il monitoraggio delle anomalie andamentali sui rapporti affidati; • Rating Office che si occupa dell’attribuzione dei rating a tutta la clientela del gruppo che rientra nella funzione regolamentare corporate. Tali funzioni vengono svolte a livello di gruppo Credem. In particolare è in uso una struttura organizzativa volta al controllo dell’assunzione del rischio di credito a livello complessivo di gruppo ed il rispetto di soglie di massima esposizione su singole controparti (o gruppi) definite in relazione al profilo di rischiosità basato sul rating interno. Gli impieghi a clientela a cui è stato assegnato un rating analitico attraverso l’utilizzo del sistema “esperto” e dello score, evidenziano una elevata qualità del credito. La clientela è ripartita interamente su otto classi di rating: il 70% degli impieghi appartiene alle migliori quattro classi di rating. Le disposizioni introdotte dalla circolare Bankit n. 263 del dicembre 2006, e successivi aggiornamenti, sono state accolte dal gruppo Credem come una opportunità per migliorare la gestione del rischio e per incrementare il valore generato per gli azionisti grazie alla storica qualità del credito nonché l’ampia e consolidata diffusione degli strumenti di rating utilizzati nell’attività di valutazione ed erogazione del credito. Nell’ambito del progetto di adeguamento alla normativa di Basilea 2, nel mese di giugno 2008 è stata ottenuta l’autorizzazione dall’organo di Vigilanza all’utilizzo del sistema IRB di base per la quantificazione del requisito patrimoniale a fronte del rischio di credito per il portafoglio Corporate. E’ in fase avanzata la realizzazione delle attività necessarie ad ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del modello IRB Avanzato per i portafogli retail e corporate. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo L’attività di valutazione ed erogazione del credito è differenziata a seconda della tipologia di clientela. Più precisamente per il segmento corporate è in uso un sistema “esperto” che guida la formulazione della proposta di affidamento ed è alla base del sistema di rating. Tale metodologia si basa su logiche di analisi delle componenti economico-patrimoniali di bilancio integrate dalla valutazione dei flussi di cassa, dati di centrale rischi, nonché da valutazioni qualitative sul posizionamento competitivo e sui rischi di business e valutazioni sull’appartenenza al gruppo. Per il segmento Small Business nell’ambito dello stessa metodologia generale di valutazione sono state applicate delle differenziazioni per dare maggior peso alle informazioni di tipo andamentale e di Centrale dei Rischi che evidenziano un contributo importate alla capacità previsiva del default. Per il segmento delle microattività e dei privati è stato sviluppato un sistema di score proprietario e specificamente calibrato su questa tipologia di clientela che incide indirettamente sui processi di approvazione delle operazioni. Tutti i sistemi sono direttamente integrati nella proposta di affidamento e incidono sull’entità delle autonomie creditizie sia periferiche sia centrali. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 535 La funzione di definizione e di controllo dei limiti di affidamento si avvale del supporto di uno specifico Comitato Crediti di Gruppo che fissa i limiti alle esposizioni massime, garantendo una omogenea misurazione dei rischi di credito. Le soglie di massima esposizione, verso gruppi di clientela, interessano l’ammontare massimo di accordato complessivamente concedibile ad una controparte. A livello di portafoglio, le analisi periodiche e il monitoraggio sono svolte dalla funzione GRM (Global Risk Management) che ha come mission quella di supportare la Capogruppo nella definizione dei principi del funzionamento del modello di Risk Management di Gruppo e della struttura dei limiti e delle deleghe operative. Tale funzione svolge anche i compiti di coordinamento del progetto Basilea 2 e di segreteria tecnica del Comitato Rischi di Gruppo. Il Comitato Rischi di Gruppo, supporta il CdA della Capogruppo nella definizione delle strategie e delle metodologie per la gestione dei rischi di credito. In particolare, per quanto riguarda il rischio di credito, la funzione GRM svolge le seguenti attività: • supporta l’ufficio Rating Office e l’ufficio Policy Crediti nelle attività di sviluppo del modello interno di rating; • sviluppa i modelli interni di Loss Given Default ed Exposure at Default; • quantifica i parametri di rischio; • effettua le attività di stress test relative ai fattori di rischio; • effettua la convalida dei modelli interni; • valutazione periodica dei livelli di rischio di credito per singola società e complessivamente assorbiti a livello di Gruppo; • costruzione di indicatori rischio/rendimento del tipo R.A.P.M. (Risk Adjusted Performance Measurement); • sviluppo dei processi di allocazione del capitale, e ottimizzazione dell’accantonamento di capitale a fronte dei rischi assunti; • monitoraggio del rischio corrente e prospettico in condizioni di stress economico. Il rischio di portafoglio, ovvero le potenziali perdite cui il Gruppo si espone, è valutato sulla base di un modello evoluto à la Credit Risk Plus e il rischio creditizio complessivo è quantificato nella perdita inattesa che la banca rischia di subire al 99,9% di confidenza a fronte della attività caratteristica di erogazione del credito; la perdita inattesa coglie il rischio derivante dalla correlazione del merito creditizio tra le controparti in portafoglio, dalla correlazione della capacità di rimborso della clientela con il sistema economico e dalla concentrazione “single name”. Il contributo al rischio di portafoglio è disponibile a livello di singolo cliente. Sia a livello di budget che a consuntivo, sfruttando le logiche di quantificazione del rischio sopra esposte, sono utilizzate metodologie di misurazione della redditività corretta per il rischio basata su metodologie RAPM e di creazione di valore che consentiranno l’introduzione di processo di Capital Allocation. Tali logiche sono applicabili a tutti i livelli: al gruppo fino al cliente/operazione. 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito Per alcune tipologie di concessioni e per alcune controparti, la banca acquisisce garanzie con lo scopo di mitigare la rischiosità delle concessioni. La particolare attenzione e prudenza nell’erogazione del credito, ha infatti consolidato la prassi di supportare il rischio attraverso l’acquisizione di garanzie sia reali sia personali (ipoteche, pegni su valori mobiliari e fideiussioni). A tal fine è stata da anni codificata all’interno del “Regolamento per l’assunzione dei rischi verso la clientela” la ponderazione da applicare alle diverse operazioni ipotecarie (scarti). In particolare, proprio per la natura di intervento a medio termine, i mutui ipotecari prevedono percentuali di iscrizione della garanzia diversificate a seconda della tipologia e della durata del finanziamento. Nell’ambito della definizione del valore di perizia del cespite da acquisire in garanzia le regole applicate sono così riassumibili: utilizzo di periti iscritti all’albo benvisti alla banca, individuazione del valore cauzionale del cespite su cui viene applicata la percentuale di scarto ipotecario. Anche per quanto riguarda le garanzie reali su valori mobiliari sono previsti scarti cauzionali da applicare a seconda della tipologia del prodotto acquisito in garanzia e dell’eventuale rating dell’emittente. Vista BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 536 l’importanza del comparto mutui nel portafoglio complessivo e in ottica di adeguamento alle Nuove Disposizioni di Vigilanza è stato messo a punto un processo di monitoraggio del valore degli immobili oggetto di ipoteca al fine di una corretta valutazione del grado di copertura dei mutui in corso. La prima fase ha riguardato le attività sugli immobili residenziali a garanzia di mutui concessi a privati mentre la seconda, in fase di completamento, ha riguardato il portafoglio degli immobili non residenziali. Il processo di adeguamento alla normativa e quindi le attività di sorveglianza degli immobili hanno imposto la strutturazione di una base dati necessaria per la rivalutazione degli immobili. Come per le posizioni residenziali, relativamente alle posizioni non residenziali è stata completata la fase di recupero delle informazioni di dettaglio degli immobili. Relativamente alle garanzie fidejussorie, osserviamo che la loro valorizzazione viene sempre effettuata sulla base di una valutazione prudenziale del relativo patrimonio responsabile del garante. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La struttura che gestisce l’attività di recupero crediti problematici è composta da un ufficio centrale e da reparti territoriali operanti in 4 regioni. Le autonomie relative alla valutazione delle perdite ed agli stralci sono quasi completamente accentrate su organi monocratici; tale peculiarità permette tempi di risposta alle proposte transattive particolarmente ridotti. L’attività di determinazione delle svalutazioni, che è analitica per tutti i crediti problematici, è supportata da un sistema di revisione periodica delle varie posizioni che permette un adeguamento costante che tiene conto delle evoluzioni giudiziali o stragiudiziali intervenute. La valutazione delle perdite è improntata a criteri di indubbia prudenza confermata anche dalle plusvalenze registrate annualmente. Gli incassi registrati nell’esercizio, quasi integralmente riferiti ad attività stragiudiziale, particolarmente significativi se rapportati alle consistenze gestite, trovano giustificazione, oltre che nell’efficacia della attività della struttura dedicata al recupero, anche nel tempismo con cui il deterioramento del credito viene rilevato dagli organi deputati alla valutazione del merito creditizio. Per tutti i crediti oggetto di valutazione analitica nel corso del 2005 si è attivato l’impianto per la determinazione del loro valore ai fini IAS. Sulla base dei nuovi principi contabili internazionali occorre stimare sia la quota di credito recuperabile sia il tempo necessario per il recupero di tale importo. Per le posizioni svalutate analiticamente vengono dapprima determinati gli importi ritenuti recuperabili; tali importi sono successivamente assoggettati al calcolo dell’attualizzazione attraverso l’attribuzione di piani di rientro, ovvero di incassi a scadenza in caso di recupero da procedura esecutiva, differenziati in relazione alle caratteristiche dei crediti (presenza di garanzie, area geografica, procedure concorsuali e/o esecutive). Il termine di attualizzazione viene aggiornato in sede di revisione nell’ipotesi in cui si modifichi il contesto. Il tasso di attualizzazione utilizzato (per tipologia di forma tecnica) è quello medio degli impieghi dell’anno di passaggio a sofferenza, per le posizioni sorte ante 31.12.2004, mentre per le posizioni post 1.1.2005 è il tasso specifico che risulta attribuito alla specifica linea di credito. La struttura supporta da un punto di vista tecnico la rete nella gestione dei crediti ad Incaglio o ristrutturati ed in sede di proposta interviene nella determinazione delle svalutazioni da sottoporre all’organo deliberante. A seguito della variazione della normativa relativa agli incagli oggettivi si e’ verificata una sensibile lievitazione degli stessi per un importo complessivo di circa 67 milioni di euro. Si precisa che tale incremento e’ attribuibile per un 50% ca. all’inserimento all’interno degli incagli oggettivi anche degli sconfinamenti e per il restante 50% alla riduzione dal 20% al 10% della soglia percentuale per il calcolo dell’esposizione. L’informativa al pubblico per la pubblicazione delle informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi di credito e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione dei rischi, prevista dalla circolare della Banca d’Italia n.263 del 27 dicembre 2006, pubblicazione della disclosure relativa al c.d. “Pillar 3”, verrà comunicata al mercato nei termini di legge, sul sito www.credem.it. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 537 Informazioni di natura quantitativa A. Qualità del credito A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale Totale - 62 - 384 402.678 403.124 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 8 - - 2.101.201 2.101.209 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - 4. Crediti verso banche - - - - 3.711.393 3.711.393 116.156 182.160 4.207 97.593 15.366.148 15.766.264 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - 79.461 79.461 7. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - 116.156 69.356 16 182.246 63.311 4.207 2.457 2 97.979 99.140 15.399 21.676.280 23.659.842 15.417 22.076.868 23.894.106 5. Crediti verso clientela 8. Derivati di copertura Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 538 Esposizioni scadute Incagli Esposizioni ristrutturate 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione Portafogli/qualità Sofferenze Altre attività A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) X - 446 8 - 8 2.101.201 628.492 228.376 400.116 3.711.393 15.420.701 - - - X 18 - 18 X 628.964 377.276 228.376 143.012 400.588 234.264 402.678 403.124 - 2.101.201 2.101.209 54.553 3.711.393 15.366.148 3.711.393 15.766.264 79.461 79.461 - 15.399 15.417 54.553 48.781 21.676.280 23.659.842 22.076.868 23.894.106 X - 21.233.295 21.380.438 Totale (esposizione netta) X 446 Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche di portafoglio Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 Altre attività Esposizione lorda 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 4. Crediti verso banche 5. Crediti verso clientela 6. Attività finanziarie valutate al fair value 7. Attività finanziarie in corso di dismissione 8. Derivati di copertura Rettifiche specifiche Portafogli/qualità Esposizione lorda Attività deteriorate X BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 539 A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche a) Sofferenze - - X - b) Incagli - - X - c) Esposzioni ristrutturate - - X - d) Esposizioni scadute - - X - Tipologie esposizioni/valori Esposizione Netta A. ESPOSIZIONI PER CASSA e) Altre attività 4.255.688 Totale A X 4.255.688 - - 4.255.688 - 4.255.688 - 799.502 - 799.502 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate - b) Altre 799.502 Totale B - X - X 799.502 - A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Lorda Rettifiche di valore specifiche a) Sofferenze 316.097 199.941 X 116.156 b) Incagli 206.742 24.574 X 182.168 5.484 1.277 X 4.207 100.177 2.584 X 97.593 Tipologie esposizioni/valori Esposizione Netta A. ESPOSIZIONI PER CASSA c) Esposizioni ristrutturate d) Esposizioni scadute e) Altre attività Totale A 17.230.525 X 54.553 17.175.972 17.859.025 228.376 54.553 17.576.096 - 1.032.996 - 1.040.517 B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO a) Deteriorate 9.893 b) Altre 1.032.996 Totale B 1.042.889 2.372 X 2.372 X 7.521 Come da indicazioni della circolare di Banca d’Italia 262 del 22 dicembre 2005, e successivi aggiornamenti, le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa vantate verso la clientela qualunque sia il loro portafoglio di allocazione contabile (valutato al fair value, disponibile per la vendita, detenuto sino alla scadenza, crediti), ad eccezione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R.; le esposizioni “fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione, copertura, ecc.). Le esposizioni deteriorate fuori bilancio sono rappresentate prevalentemente da crediti di firma su posizioni a sofferenza, incaglio ed esposizioni scadute. A seguito della variazione della normativa relativa agli incagli oggettivi si è verificata una sensibile lievitazione degli stessi, per un valore complessivo di circa 67 milioni di euro. Si precisa che tale incremento e’ attribuibile per un 50% ca. all’inserimento all’interno degli incagli oggettivi anche degli sconfinamenti e per il restante 50% alla riduzione dal 20% al 10% della soglia percentuale per il calcolo dell’esposizione. L’approccio previsto dal Nuovo Accordo di Basilea “c.d. Basilea 2” ai fini della vigilanza viene utilizzato, da giugno 2008, per gli aspetti compatibili con i principi IAS/IFRS, anche per la determinazione degli BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 540 accantonamenti forfetari sui crediti vivi ai fini del bilancio. In tale contesto, le stime delle componenti di rischio PD e LGD vengono recepite nel processo di valutazione collettiva quali fattori di segmentazione dei crediti e per la determinazione delle percentuali di svalutazione da applicare al portafoglio in bonis. La provenienza comune dei dati garantisce la convergenza metodologica tra i due calcoli ed al contempo una maggiore coerenza tra la stima degli accantonamenti ai fini contabili e la quantificazione del requisito prudenziale. A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni creditizie in bonis B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis C.2 cancellazioni C.3 incassi C.4 realizzi per cessioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 194.802 163.623 74.161 77.916 218.836 178.432 3.024 4.569 3.964 101.338 103.367 96.666 81.846 7.616 42.328 87 18.371 22.634 150 23.736 16.668 90.010 17.719 98 23.234 - 605 2.109 172 - 6.701 104.528 34.741 14.221 - 1.086 316.097 - 48.197 762 206.742 - 1.937 5.484 - 55.448 118 100.177 - A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 rettifiche di valore B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 cancellazioni C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.5 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate Sofferenze Incagli Esposizioni ristrutturate Esposizioni scadute 125.446 104.656 99.048 14.751 19.970 19.571 567 896 896 2.198 735 735 5.414 194 30.161 9.143 2.647 18.371 349 50 10.147 1.300 3.358 98 186 27 136 - 349 - 199.941 - 5.391 24.574 - 23 1.277 - 349 2.584 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 541 A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating esterni Esposizioni Classe 1 A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni a erogare fondi Totale Classi di rating esterni Classe 3 Classe 4 Classe 2 Classe 5 Senza rating Classe 6 Totale 2.051.955 321.704 29.287 15.570 3.132 250 19.409.886 21.831.784 84.439 1.978 - - - - 158.668 245.085 84.439 1.978 - - - - 158.668 245.085 - - - - - - - - 5.894 4.406 451 432 - - 912.226 923.409 17.779 52.371 - - - - 601.375 671.525 2.160.067 380.459 29.738 16.002 3.132 250 21.082.155 23.671.803 Le classi di rating esterni indicate si riferiscono alle classi di merito creditizio dei debitori/garanti di cui alla normativa prudenziale. L’agenzia di rating utilizzata è Moody’s e si fornisce la tabella di raccordo tra le classi di rischio e i rating dell’agenzia. CLASSE 1 da Aaa - a - Aa3 CLASSE 2 da A1 - a - A3 CLASSE 3 da Baa1 - a - Baa3 CLASSE 4 da Ba1 - a - Ba3 CLASSE 5 da B1 - a - B3 CLASSE 6 Caa1 e inferiori BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 542 A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" per classi di rating interni Esposizioni C1 A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati su crediti C. Garanzie rilasciate D. Impegni a erogare fondi Totale C2 C3 C4 Classi di rating interni C5 C6 C7 C8 Senza rating Totale 1.218.814 838.641 1.710.970 837.428 1.048.809 518.855 190.561 154.614 15.313.092 21.831.784 17.470 3.663 16.477 3.137 2.690 2.632 496 1.290 197.230 245.085 17.470 3.663 16.477 3.137 2.690 2.632 496 1.290 197.230 245.085 - - - - - - - - - - 196.551 92.571 93.957 57.014 37.547 20.446 12.349 6.969 406.005 923.409 55.504 7.123 9.513 15.319 17.260 10.268 4.733 4.375 547.430 671.525 1.488.339 941.998 1.830.917 912.898 1.106.306 552.201 208.139 167.248 16.463.757 23.671.803 Le classi di rating interni vengono esposte in quanto utilizzati nella gestione del rischio di credito e nel calcolo dei requisiti prudenziali per la funzione regolamentare corporate. Si fornisce il dettaglio delle varie classi di rating utilizzate. C1 assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel medio /lungo periodo C2 assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel medio periodo C3 assenti problematiche di rischio sia al momento che, prevedibilmente, nel breve periodo C4 rischio compatibile con possibilità di sua attenuazione/lieve peggioramento nel breve C5 C6 situazione di rischio con sintomi di peggioramento già evidenti situazione che evidenzia aspetti di evidente problematicità C7 situazione di marcata problematicità, potenziale rischio di default C8 situazione di forte problematicità con rischio di default nel breve BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 543 A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Garanzie personali (2) 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: 1.1 totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2 parzialmente garantite 2.1 totalmente garantite Totale (1)+(2) Banche Altri soggetti Governi e Banche centrali Altri soggetti Banche C L N Altri enti pubblici Governi e banche centrali Altre garanzie reali Titoli Immobili Altri derivati 7.447.894 647.224 106.603 - - - - - 1 259 11.710 1.376.319 9.590.010 9.496.494 7.444.236 535.027 90.711 - - - - - 1 259 3.829 1.342.592 9.416.655 246.290 202.300 4.716 121 - - - - - - - - 35.450 242.587 251.431 3.658 112.197 15.892 - - - - - - - 7.881 33.727 173.355 7.905 661 1.765 90 - - - - - - - 90 2.074 4.680 198.265 790 82.491 7.487 - - - - - - 86 410 98.334 189.598 170.306 790 71.337 5.422 - - - - - - 86 258 92.000 169.893 - di cui deteriorate 2.2 parzialmente garantite - di cui deteriorate Crediti di firma 9.747.925 - di cui deteriorate 2. Esposizioni creditizie fuori bilancio garantite: Derivati su crediti Altri enti pubblici Valore esposizione netta Garanzie reali (1) 2.872 - 1.712 5 - - - - - - - - 1.147 2.864 27.959 - 11.154 2.065 - - - - - - - 152 6.334 19.705 648 - 346 - - - - - - - - 133 479 Nel corso dell’esercizio sono state escusse garanzie ipotecarie per 35 milioni di euro, i cui incassi presumibilmente avverranno nei prossimi anni, mentre a fronte delle escussioni di pegni, polizze assicurative e fideiussioni sono stati incassati 1,5 milioni di euro. Nell’esercizio sono stati anche incassati 3,3 milioni di euro, a fronte di escussione di garanzie ipotecarie avviate negli anni precedenti. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 544 B. Distribuzione e concentrazione del credito B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE A B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE B TOTALE (A+B) 31/12/2009 TOTALE (A+B) 31/12/2008 Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Altri soggetti Rettifiche valore di portafoglio Imprese non finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Società di assicurazione Rettifiche valore di portafoglio Società finanziarie Rettifiche valore di portafoglio Rettifiche valore specifiche Esposizione netta Rettifiche valore di portafoglio Altri enti pubblici Rettifiche valore specifiche Esposizioni/Controparti Esposizione netta Governi - - X - - 19 X 499 1.060 X - - X 46.980 134.006 X 68.677 64.856 1 - X 2 - X 359 373 X - - X 111.392 18.962 X 70.414 5.239 X - - X - - X - - X - - X 4.207 1.277 X - - X - X - X - X - X 601 X 1.983 X 1.643.126 X - 5.616 - 5.618 - X 1.999.562 X 5 2.000.430 1.433 1.975 6.959 X 1.975 6.959 - 20.248 6.722.880 X 41.248 6.797.829 1 6.905.707 154.846 41.248 7.014.255 - - - - - - - - - - - X - - X - - X - - X 532 - 2.128 - - X - - X 315 - X - - X 3.881 - - - X - - X - - X - - X 1.550 100.812 X - 3.405 100.812 - - 3.405 1.743.939 - - 9.023 - 256.414 - 27 357.177 X - - 285.917 - - 286.232 19 5 - 27 X - - 3.913 - - 3.913 2.286.662 1.433 1.975 2.556.600 1.006 677 X 77.335 1 1.643.127 - 19 10 5 - - - 546.007 - - 551.970 10.872 - 1 8.794 - 2 - 11.324 72.078 11.324 - - X 11 4 X 220 X 1.155 20 X - X 77 - X X - X X X - - 92.942 2.348 - 94.185 24 - 7.457.677 157.194 41.248 7.108.440 72.102 11.324 8.696.735 95.842 37.249 6.931.403 48.217 10.551 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 545 B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE TOTALE 31/12/2009 TOTALE 31/12/2008 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 546 Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Esposizione netta Esposizione netta RESTO DEL MONDO Rettifiche di valore complessive ASIA Rettifiche di valore complessive AMERICA Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Esposizione netta Esposizioni/Aree geografiche ALTRI PAESI EUROPEI Rettifiche di valore complessive ITALIA 115.415 198.539 741 1.401 - - - - - 1 181.920 24.312 219 261 28 1 - - 1 - 4.207 1.277 - - - - - - - - 97.578 2.584 11 - 1 - 1 - 2 - 17.101.408 54.460 72.050 82 1.947 - 10 189 - 378 1 17.500.528 281.172 73.021 1.744 1.976 11 190 - 381 2 543 2.128 - 4 - - - - - - 4.981 114 370 126 - - - - - - 1.627 - - - - - - - - - 1.025.600 - 7.122 - 261 - - - 13 - 1.032.751 2.242 7.492 130 261 - - - 13 - 18.533.279 283.414 80.513 1.874 2.237 11 190 - 394 2 17.543.307 192.055 910.005 1.324 353.115 10 338 111 358 71 Si allega anche la ripartizione geografica NORD-OVEST, NORD-EST, CENTRO, SUD e ISOLE per le esposizioni ITALIA. B.2 bis - Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio) A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE TOTALE 31/12/2009 Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche di valore complessive SUD E ISOLE Rettifiche di valore complessive ITALIA CENTRALE Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Esposizione netta Esposizioni/Aree geografiche ITALIA NORD EST Rettifiche di valore complessive ITALIA NORD OVEST 19.218 53.995 29.027 47.557 15.881 26.665 51.289 70.322 34.745 5.434 50.688 5.259 38.461 5.654 58.026 7.965 3.863 474 - - - - 344 803 16.834 438 23.915 632 14.360 415 42.469 1.099 3.442.577 13.735 7.420.551 16.340 2.361.108 9.945 3.877.172 14.440 3.517.237 74.076 7.524.181 69.788 2.429.810 42.679 4.029.300 94.629 23 317 152 92 53 1 315 1.718 1.586 24 855 25 1.103 5 1.437 60 414 - 979 - 99 - 135 - 294.416 - 342.427 - 262.084 - 126.673 - 296.439 341 344.413 117 263.339 6 128.560 1.778 3.813.676 74.417 7.868.594 69.905 2.693.149 42.685 4.157.860 96.407 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 547 B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso banche (valore di bilancio) A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze A.2 Incagli A.3 Esposizioni ristrutturate A.4 Esposizioni scadute A.5 Altre esposizioni TOTALE B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Altre attività deteriorate B.4 Altre esposizioni TOTALE TOTALE 31/12/2009 TOTALE 31/12/2008 Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche di valore complessive RESTO DEL MONDO Rettifiche di valore complessive ASIA Rettifiche di valore complessive Esposizione netta Rettifiche di valore complessive AMERICA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.658.623 - 1.587.928 - 6.832 - 218 - 2.087 - 2.658.623 - 1.587.928 - 6.832 - 218 - 2.087 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 643.222 - 139.669 - 8.701 - 4.641 - 3.269 - 643.222 - 139.669 - 8.701 - 4.641 - 3.269 - 3.301.845 - 1.727.597 - 15.533 - 4.859 - 5.356 - 5.124.248 - 1.752.592 278 14.668 - 4.839 - 1.919 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 548 Esposizione netta Esposizione netta Esposizioni/Aree geografiche ALTRI PAESI EUROPEI Rettifiche di valore complessive ITALIA B.4 Grandi rischi 31/12/2009 a) Ammontare b) Numero 31/12/2008 188.447 1.249.712 1 4 In base alle disposizioni emanate dall'Organo di Vigilanza, è definito "grande rischio" l'esposizione di un singolo cliente (gruppo di imprese), pari o superiore al 10% del patrimonio di vigilanza. L'esposizione è calcolata secondo un sistema di ponderazione delle posizioni esposte al rischio creditizio che tiene conto sia della natura delle controparti, sia delle garanzie ricevute. In tema di concentrazione del credito si segnalano, a fine esercizio, 1 posizione per un ammontare complessivo di 188 milioni di euro (nel 2008, 4 posizioni per un ammontare di 1.249,7 milioni di euro). Va in particolare segnalato che si tratta di posizioni riconducibili a gruppi finanziari di primaria importanza e che oltre l’80%, per il 2008, di tali esposizioni era riconducibile all’operatività dell’area finanza. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 549 C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività C1. Operazioni di cartolarizzazione Informazioni di natura qualitativa Sono presenti 151,8 milioni di euro di ABS emessi da veicoli terzi collegati a crediti esclusivamente europei (non esistono esposizioni dirette o indirette ai subprime americani), con preponderanza della componente di origination italiana (117,1 milioni di euro). Circa il 92,84% sono cartolarizzazioni di mutui residenziali, lo 0,18% è costituito da CLO (Collateralized Loans Obligations), lo 0,22% da CDO (Collateralized Debt Obligations) ed il restante 6,76% da altre tipologie di ABS. L’incidenza di mutui “non conforming” (classificazione che identifica come sottostanti erogazioni a fronte di procedure di affidamento non coincidenti con quelle “tradizionali” bancarie, ma non per questo corrispondente al concetto di “subprime”) è circa pari all’1,3% del totale. Nella tabella di seguito riportata viene rappresentata la diversificazione geografica del portafoglio ABS (per origination) da cui si evince l’assenza di esposizione verso cartolarizzazioni originate negli Stati Uniti. Paese ITALIA OLANDA SPAGNA UK IRLANDA PORTOGALLO GRECIA Controvalore 117.372.484 5.764.732 2.632.198 9.789.590 7.243.364 4.735.305 3.215.198 % Esposizione 77,3% 3,8% 1,7% 6,5% 4,8% 3,1% 2,1% GERMANIA 1.020.127 0,7% Totale 151.772.998 100% Il portafoglio è diversificato su 36 emittenti e 45 emissioni con massima concentrazione pari a 11,7 milioni di euro per singola emissione e 17,0 milioni di euro per singolo emittente. La vita media ponderata attesa è di 4,18 anni (tempo stimato di rimborso degli investimenti nelle diverse cartolarizzazioni). Oltre il 92% degli ABS sono dotati del livello massimo di rating (AAA) ed il 7,1% hanno rating equivalente o superiore a quello di Stato (A+/AA-). Il 99,80% degli investimenti è sopra il livello di “investment grade”. Circa il 93% delle cartolarizzazioni in portafoglio sono rifinanziabili in BCE. La qualità dei titoli, sopra evidenziata, esprime un rischio contenuto associato ad una valida diversificazione interna al comparto. Nel 2008 Credem ha effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS - Invest. ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed Securities con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale rilevante di cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di origination statunitense. Il fondo ha sospeso la pubblicazione della quota dal 24 luglio 2007 a seguito delle turbolenze dei mercati finanziari originate dalla crisi dei mutui subprime. A tutt’oggi il fondo non ha ripreso la pubblicazione della quota. Il fondo anche nel 2009 (così come nel 2008) ha corrisposto pagamenti a titolo di parziale rimborso del prezzo delle quote. Al 31/12/09 Credem detiene n.3.412 quote del fondo (controvalore 13,2 milioni di euro, 18,6 milioni di euro al 31/12/08). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 550 C.1.1. Esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione distinte per qualità delle attività sottostanti A. Con attività sottostanti proprie: a) Deteriorate b) Altre B. Con attività sottostanti di terzi: a) Deteriorate b) Altre Linee di credito Mezzanine Esposizione netta Esposizione lorda Junior Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione lorda Senior Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione lorda Junior Esposizione netta Garanzie rilasciate Mezzanine Senior Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Esposizione netta Esposizione lorda Qualità attività sottostanti/ Esposizioni Junior Esposizione netta Esposizioni per cassa Mezzanine Senior - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 149.160 52 52 - 149.160 - 2.247 - 2.247 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 149.160 149.160 2.247 2.247 52 52 - - - - - - - - - - - - I dati sono esposti al corso secco BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 551 C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione (segue) A.1 A.2 A.3 A.4 A.5 A.6 A.7 A.8 A.9 A.10 A.11 A.12 A.13 A.14 A.15 A.16 A.17 A.18 A.19 A.20 A.21 A.22 A.23 A.24 A.25 A.26 A.27 A.28 BERICA 3 MBS03-31 TV Mutui residenziali GIOTTO F. FRN27 EUR Mutui residenziali ROMAGNA F 03/28TV Mutui residenziali F-E MORTGAGES03/43TV Mutui residenziali BERICA 1 MBS04-35 TV Mutui residenziali SPOLETO M.FRN FB35A2 Mutui residenziali CORDUSIO FRN33 EUR Mutui residenziali FIP FUNDING 05-23 A2 Cartolarizzazioni immobili p VELA H.FRN LG40CL.A3 Mutui residenziali ASTI FINANCE 41 EUR Mutui residenziali ATLANTE FIN 06/47 TV Mutui residenziali e commer Siena Mortage GES 04/38 Mutui residenziali CORDUSIO FRN35 EUR Mutui residenziali SCIC 23 ABS/A2 EUR Mutui residenziali CORDUSIO FRN42 EUR Mutui residenziali INTESA SEC 3/33 EUR Mutui residenziali BP MORTGAGES 07/43TV Mutui residenziali CAPIM 07/47 A1 TV Mutui residenziali VELA H.FRN LG42CL.A1 Mutui residenziali BP MORTGAGES 07/44TV Mutui residenziali CASSA C.S. 07/43 TV Mutui residenziali CASSA C.S. 07/43 TV Mutui residenziali CELTIC FRN12/A3 MZ49 Mutui residenziali CELTIC FRN12/A3 MZ49 Mutui residenziali ARENA 2009 - 1FRNBNV41 Mutui residenziali DUTCH-X FRN OT79 EUR Mutui residenziali E-MAC 2003 II OT35 Mutui residenziali DECO - E1X A2 LG14 EUR Mutui residenziali Linee di credito Mezzanine Esposizione netta Rettifiche/riprese di valore Junior Rettifiche/riprese di valore Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche/riprese di valore Senior Rettifiche/riprese di valore Junior Esposizione netta Esposizione netta Rettifiche/riprese di valore Esposizione netta Rettifiche/riprese di valore Rettifiche/riprese di valore Garanzie rilasciate Mezzanine Senior 6.760 41 - - - - - - - - - - - - - - - - 1.363 35 - - - - - - - - - - - - - - - - 1.740 20 - - - - - - - - - - - - - - - - 6.340 (135) - - - - - - - - - - - - - - - - 10.185 (8) - - - - - - - - - - - - - - - - 2.149 (56) - - - - - - - - - - - - - - - - 5.393 121 - - - - - - - - - - - - - - - - 7.263 9 - - - - - - - - - - - - - - - - 6.698 99 - - - - - - - - - - - - - - - - 1.978 (33) - - - - - - - - - - - - - - - - 1.927 (88) - - - - - - - - - - - - - - - - 3.165 (12) - - - - - - - - - - - - - - - - 2.203 104 - - - - - - - - - - - - - - - - 1.959 (38) - - - - - - - - - - - - - - - - 9.383 554 - - - - - - - - - - - - - - - - 3.613 214 - - - - - - - - - - - - - - - - 9.103 (567) - - - - - - - - - - - - - - - - 8.280 (340) - - - - - - - - - - - - - - - - 4.480 (11) - - - - - - - - - - - - - - - - 1.757 126 - - - - - - - - - - - - - - - - 11.711 610 - - - - - - - - - - - - - - - - 2.840 (30) - - - - - - - - - - - - - - - - 1.506 (258) - - - - - - - - - - - - - - - - 3.012 (508) - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.503 3 - - - - - - - - - - - - - - 2.489 51 - - - - - - - - - - - - - - - - 911 (62) - - - - - - - - - - - - - - - - 1.018 - - - - - - - - - - - - - - - - - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 552 Junior Valore di bilancio Valore di bilancio Rettifiche/riprese di valore Valore di bilancio Tipologia attività sottostanti/ Esposizioni Rettifiche/riprese di valore Esposizioni per cassa Mezzanine Senior C.1.3 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di "terzi" ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione A.29 A.30 A.31 A.32 A.33 A.34 A.35 A.36 A.37 A.38 A.39 A.40 A.41 A.42 A.43 A.44 A.45 PARAGON8-CL/A2B AP35 Mutui residenziali E-MAC NL FRN -A-GE37 Mutui residenziali GRANM FRN A5 20DC54 Mutui residenziali HIPOTOTTA4-CL/A ST48 Mutui residenziali E-MAC NL FRN -D-LG38 Mutui residenziali E-MAC NL2006 II GE39 Mutui residenziali BACCHUS 2006-1 FRN22 Portafoglio Loans CEL RES IR N 10 AP48 Mutui residenziali NORTH WEST.III OT22 Portafoglio Loans MONASTERYFRN -D-NV44 Mutui residenziali BCC MORTAGE A - FRN MZ38 Mutui residenziali CEL RES IR MOR DC48 Mutui residenziali SKELLIG R.-D-30NV22 Portafoglio Loans e Obbligaz KILDARE SEC A3 DC43 Mutui residenziali GREAT H.FRN-A2B-MZ39 Mutui residenziali TDA CAM8 FRN FB49-AMutui residenziali THEMELEI.FRN AG52-4A Mutui residenziali 3.538 (898) - - - - - - - - - - - - - - - - 5.398 (1.257) - - - - - - - - - - - - - - - - 612 186 - - - - - - - - - - - - - - - - 4.735 (570) - - - - - - - - - - - - - - - - - - 73 13 - - - - - - - - - - - - - - 375 37 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 270 127 - - - - - - - - - - - - - - 1.080 (249) - - - - - - - - - - - - - - - - - - 300 (18) - - - - - - - - - - - - - - - - 72 5 - - - - - - - - - - - - - - 1.412 (93) - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 52 (4) - - - - - - - - - - - - - - 29 (8) - - - - - - - - - - - - - - 1.316 (530) - - - - - - - - - - - - - - - - 5.627 (961) - - - - - - - - - - - - - - - - 2.629 (300) - - - - - - - - - - - - - - - - 3.211 (491) - - - - - - - - - - - - - - - - I dati sono esposti al corso secco. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 553 C.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni verso le cartolarizzazioni ripartite per portafoglio di attività finanziarie e per tipologia Esposizione/portafoglio Attività finanziarie detenute per negoziazione Attività finanziarie fair value option - - 1. Esposizioni per cassa - " Senior" - " Mezzanine" - " Junior" 2. Esposizioni fuori bilancio - " Senior" - " Mezzanine" - " Junior" Attività finanziarie disponibile per la vendita 151.459 149.160 2.247 52 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Crediti 31/12/2009 31/12/2008 - 151.459 149.160 2.247 52 - 193.958 192.000 857 1.101 - C.1.5 Ammontare complessivo delle attività cartolarizzate sottostanti ai titoli junior o ad altre forme di sostegno creditizio Attività/Valori A. Attività sottostanti proprie: A.1 Oggetto di integrale cancellazione 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività A.2 Oggetto di parziale cancellazione 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività A.3 Non cancellate 1. Sofferenze 2. Incagli 3. Esposizioni ristrutturate 4. Esposizioni scadute 5. Altre attività B. Attività sottostanti di terzi: B.1 Sofferenze B.2 Incagli B.3 Esposizioni ristrutturate B.4 Esposizioni scadute B.5 Altre attività I dati sono esposti al corso secco. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 554 Cartolarizzazioni Cartolarizzazioni tradizionali sintetiche 52 52 X X X X X X X X X X X - C.1.6 Interessenza in società veicolo Denominazione Sede legale Alicante Finance srl Interessenza % Conegliano Veneto 9,90% C.1.7 Attività di servicer - incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo Società veicolo Attività cartolarizzate (dato di fine periodo) Deteriorate Alicante Finance s In bonis - Incassi crediti realizzati nell'anno Deteriorate 772.974 In bonis - Quota percentuale dei titoli rimborsati (dato di fine periodo) Senior Mezzanine Junior Attività deteriorate 153.313 Attività in bonis - Attività deteriorate - Attività in bonis - Attività deteriorate - Attività in bonis - - C.2 Operazione di cessione C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione A B C Attività finanziarie valutate al Attività finanziarie disponibili per la Attività finanziarie detenute vendita sino a scadenza fair value A B C A B C A B C Crediti v/banche A B Crediti v/clientela C A B Totale C 31/12/2009 A. Attività per cassa 31/12/2008 1.484.893 2.438.479 1.484.893 2.438.479 - 1. Titoli di debito - - - - - - 1.370.273 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - - - - X X X X X X X X X - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - - X X X X X X X X X - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.370.273 - - - - B. Strumenti derivati Totale 31/12/2009 di cui deteriorate - - - Totale 31/12/2008 95.005 - - di cui deteriorate - - - X X - - - 48.380 - X - - X - - X 172.372 - X - X - X - X - - - X - 114.620 - 2.122.722 - - 114.620 - - - - - - - - - - - - - - - X X - X - X - X - - - - - - - - - - - - - - Legenda: A= attività finanziarie cedute rilevate per intere (valore di bilancio) B= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C= attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 555 C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate Passività/Portafoglio attività 1. Debiti verso clientela a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente 2. Debiti verso banche a) a fronte di attività rilevate per intero b) a fronte di attività rilevate parzialmente Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value 64.286 - - - - 51.959 116.245 - - - - - - - - - 1.372.574 - - 26.718 1.399.292 64.286 543.783 1.940.050 1.372.574 - - 19.302 78.677 - 1.515.537 2.503.135 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti v/banche Crediti v/clientela Totale D. Modelli per la misurazione del rischio di credito Relativamente alla Funzione Regolamentare Corporate, l’attività di backtesting sulle Probabilità di Default viene svolta annualmente: gli esiti dell’analisi sono confrontati con dei valori soglia predefiniti al fine di definire eventuali anomalie. Relativamente agli esiti del 2009, la Probabilità di default riscontrata nel 2009 è risultata superiore ai valori soglia predefiniti. Tale anomalia è stata mitigata tramite l'aggiornamento della scala di Probabilità di Default. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 556 Sezione 2 – Rischi di mercato 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Il presidio del rischio è un obiettivo fondamentale nella gestione finanziaria del Gruppo al fine di: - garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale, assicurando la massima efficacia ed efficienza del processo di creazione del valore; - integrare nei processi decisionali ed operativi di gestione delle differenti aree di business la duplice dimensione rischio rendimento; - garantire la coerenza dei processi operativi con le strategie, le politiche ed i regolamenti interni. Il Rischio di mercato, inteso come rischio di perdite causate da variazioni sfavorevoli dei fattori di rischio (tasso, prezzo, cambio ed altri fattori di mercato), è misurato sia in riferimento al banking book (poste a vista e a scadenza) sia al trading book (strumenti finanziari negoziati con finalità di positioning, trading e negoziazione). Struttura organizzativa Il principio organizzativo che guida l’individuazione degli attori coinvolti nel processo di governo dei rischi di Gruppo è quello della separazione delle quattro funzioni essenziali che sono: - definizione della strategia di gestione dei rischi; - misurazione e controllo dei rischi; - gestione dei rischi; - verifica della adeguatezza del sistema di misurazione e gestione dei rischi. Il Gruppo Credem ha individuato come presupposto per l’evoluzione della gestione dei rischi la costituzione di funzioni specialistiche e organismi di governo in Credembanca (in qualità di Capogruppo) ed in particolare: - Comitato Rischi di Gruppo; - Ufficio Global Risk Management. Il modello organizzativo accentrato ha lo scopo di favorire il raggiungimento di una serie di obiettivi: - ruolo di Governance della Capogruppo nel presidio dei rischi per singola Società e del loro impatto sui rischi di gruppo, in ottemperanza alle indicazioni di Vigilanza; - controllo gestionale nel senso dell’ottimizzazione del profilo rischio rendimento a livello di gruppo; - uniformità della metodologia di analisi e del “linguaggio” utilizzato per tutte le Società del gruppo. Di seguito vengono descritti i principali compiti delle strutture organizzative coinvolte nel processo di controllo e gestione dei rischi di mercato. Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è responsabile della definizione delle linee generali del governo dei rischi per ciascuna area di business; delibera i poteri riconosciuti in merito a strategie operative, assunzione di rischi e azioni correttive; approva la struttura generale dei limiti operativi e delle deleghe, nonché le linee di responsabilità ed autorità in merito al processo di gestione dei rischi. Il Consiglio di Amministrazione delle singole società accetta gli obiettivi assegnati dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo riferiti a mission e profilo di rischio; approva la struttura dei limiti e delle deleghe operative interne nell’ambito di quanto fissato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo. La Direzione delle singole società realizza le attività di business di competenza nel rispetto delle deleghe e dei limiti operativi di rischio assegnati dai rispettivi Consigli di Amministrazione. Il Comitato Rischi di Gruppo propone al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo le linee generali del governo dei rischi finanziari a livello di Gruppo, in termini di politiche e procedure, e la struttura dei limiti e delle deleghe operative per Società e per rischio; approva le proposte di Global Risk Management sulle metodologie di misurazione e controllo dei rischi. Il Global Risk Management supporta il Comitato Rischi di Gruppo, di cui svolge anche il ruolo di segreteria tecnica ed effettua le seguenti attività: - la misurazione e la rendicontazione dei rischi finanziari per singola società e a livello di gruppo, utilizzando a questo fine misure di rischio in termini di VaR e di sensitivity, volte a verificare il rispetto dei limiti assegnati e la coerenza con gli obiettivi di rischio rendimento assegnati; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 557 - lo sviluppo e la gestione dei sistemi di misurazione dei rischi tramite l’acquisizione dei dati di mercato necessari per il calcolo; - la definizione del profilo di rischio dei nuovi prodotti. Le risultanze dell’attività di Risk Management sono riportate periodicamente al Comitato Rischi di Gruppo. A. Aspetti generali Rischio di tasso di interesse Il presidio dei rischi finanziari avviene tramite la definizione di una struttura di limiti che costituisce l’espressione diretta del livello di rischiosità ritenuto accettabile con riferimento alle singole aree/linee di business. In particolare i rischi di mercato si generano a seguito delle seguenti operatività: - attività tradizionale di raccolta ed impiego; - attività sui mercati finanziari con finalità di trading e di investimento; - attività di negoziazione di strumenti finanziari in contropartita con la clientela. Il rischio tasso di interesse nel portafoglio di negoziazione di vigilanza è generato dall’attività svolta sui mercati obbligazionari e derivati su tasso tramite l’assunzione di posizioni direzionali, di spread di curva e spread di base su titoli e strumenti derivati. Di conseguenza il rischio di mercato generato da tale attività è gestito e controllato tramite limiti di posizione differenziati per scadenze (maturity gap), massimali di posizione lorda e di rischio tasso sulla posizione complessiva. Il rischio specifico o emittente viene monitorato tramite appositi massimali di concentrazione per settore e classe di rating. L’ufficio Risk Management produce reports di rischio con frequenza giornaliera, settimanale e trimestrale a seconda della funzione indirizzataria, indicando gli eventuali sconfini rispetto ai massimali assegnati dal regolamento e una misura di rischio gestionale in termini di VaR. Rischio di prezzo Nell’ambito del “portafoglio di negoziazione di vigilanza” la principale fonte di rischio di prezzo è costituita dai titoli azionari, fondi e dai relativi strumenti derivati. L’attività svolta sui mercati azionari prevede l’assunzione di posizioni direzionali gestite e controllate tramite massimali di posizione, sia lorda sia netta, e massimali di concentrazione per sottostante. L’investimento principale è costituito da una posizione in quote di fondi di fondi hedge gestiti da Euromobiliare Alternative Investment SGR con finalità di seed money. B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Rischio di tasso di interesse - metodologie e metriche di misurazione Il rischio di tasso di interesse viene calcolato giornalmente tramite metodologia VaR; la misurazione ha finalità gestionali, non viene utilizzata per il calcolo del requisito patrimoniale sui rischi di mercato per il quale si è adottato l’approccio standard. Il VaR misura la massima perdita potenziale nella quale può incorrere il portafoglio in base all'evoluzione dei fattori di mercato, dato un certo livello di confidenza, nel corso di un determinato orizzonte temporale. La metodologia applica i seguenti parametri: • livello di confidenza 99%; • orizzonte temporale 1 giorno; • volatilità calcolata come media mobile delle ultime 255 osservazioni giornaliere, dando maggior peso ai dati più recenti (decay factor λ=0,94). Per il calcolo dell’assorbimento in termini di capitale interno si procede inoltre a convertire il dato in un VaR a 10gg, applicando prudenzialmente il coefficiente moltiplicativo previsto dalla Vigilanza. Il dato di rischio è anche sottoposto ad analisi di stress testing nell’ambito del processo di verifica dell’adeguatezza patrimoniale, che mira a verificare la variazione del capitale (stimato in termini di VaR) in caso di forti turbolenze dei mercati finanziari. L’analisi è basata sulla determinazione di una matrice di varianza e covarianza dei fattori rischio in ipotesi di condizione di stress dei mercati che BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 558 innalzi la volatilità delle variabili finanziarie e alteri la struttura delle relazioni fra di esse (fenomeno noto come correlation breakdown), con particolare riferimento ai tassi sulle diverse scadenze e valute. La determinazione di tale matrice è stata effettuata con la medesima metodologia utilizzata per la stima del VaR. In particolare ci si è avvalsi della possibilità di impostare il periodo storico utilizzato come campione di analisi per il calcolo delle volatilità e delle correlazioni, selezionando intervalli temporali critici (di elevata volatilità) sui mercati. Informazioni di natura quantitativa 1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari La presente tavola non è stata redatta poiché viene di seguito fornita l’analisi di sensitività al rischio tasso di interesse basata sui modelli interni ed altre metodologie. 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione QUOTATI Tipologia operazioni/Indice quotazione A. Titoli di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte C. Altri derivati su titoli di capitale - posizioni lunghe - posizioni corte D. Derivati su indici azionari - posizioni lunghe - posizioni corte ITALIA REGNO UNITO USA 2 2 - 704 704 6 3 3 - FRANCIA - - - - - GERMANIA - - - SPAGNA - - - ALTRI PAESI - - - - NON QUOTATI - 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi della sensitività Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di tasso nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi, massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio tasso di interesse relativi agli esercizi 2007, 2008 e 2009. Tabella 1. Dati di Interest Rate VaR Credem VaR - medio min max 2009 2008 2007 33.0 4.0 84.3 9.5 1.7 29.7 2.1 0.9 4.1 Il confronto con gli esercizi precedenti evidenzia un forte incremento del fattore di rischio tasso di interesse. Il dato è spiegato dall’esplosione della volatilità di mercato negli ultimi mesi del 2008 e primi mesi del 2009, amplificato dal modello di calcolo che attribuisce un peso maggiore alle osservazioni più recenti. Inoltre il dato di rischio di tasso include contratti IRS contabilmente definiti di trading, ma gestionalmente a copertura di poste di banking book. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 559 Figura 1. Andamento Interest Rate VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €. Interest Rate VaR 90.0 VaR 80.0 Media 70.0 60.0 50.0 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 Per quanto riguarda la shift sensitivity analysis e limitatamente al portafoglio di negoziazione di vigilanza, la tabella sotto riportata mostra i dati relativi all’impatto sul margine di interesse su un orizzonte temporale di 12 mesi, nell’ipotesi di una variazione parallela dei tassi di interesse di +/- 100 punti base. Ipotesi di shift parallelo (dati mln di €) Dati al 31.12.09 Shock -100 b.p. Shock +100 b.p. -12,6 +12,6 Rischio di prezzo - metodologie e metriche di misurazione Il rischio di mercato equity viene calcolato con la stessa frequenza e metodologia indicata per il rischio tasso. Informazioni di natura quantitativa Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di prezzo nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi, massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio equity relativi agli esercizi 2007, 2008 e 2009. Tabella 2. Dati di Equity VaR Credem VaR - medio min max 2009 2008 2007 25.4 11.5 49.8 38.7 20.3 81.4 18.8 9.2 29.6 Il confronto con l’esercizio precedente evidenzia un dato sostanzialmente in calo. Nelle figure sottostanti è riportato l’andamento del VaR nell’arco del 2009. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 560 Figura 2. Andamento Equity VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €. Equity VaR 60.0 VaR Media 50.0 40.0 30.0 20.0 10.0 0.0 I risultati dell’attività di backtesting sono riportati nel paragrafo 2.3 “Rischio di cambio”. RISCHIO SPECIFICO - INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA Il rischio specifico è il rischio di perdite causate da una sfavorevole variazione del prezzo degli strumenti finanziari negoziati dovuta a fattori connessi con la situazione dell’emittente. Tale rischio viene calcolato sulla base delle ponderazioni di vigilanza. Di seguito sono riportati i valori medi, massimi e minimi (in mln di €) del rischio specifico relativi agli esercizi 2007, 2008 e 2009. Tabella 3. Dati di rischio specifico Credem Rischio specifico - medio min max 2009 2008 2007 2.1 0.4 5.8 17.9 5.4 28.0 9.0 2.6 19.7 dati in mln di € BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 561 2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Rischio di tasso Credem adotta la definizione normativa di rischio di tasso di interesse sul banking book, secondo cui il rischio in oggetto è: “il rischio di tasso di interesse derivante da attività diverse dalla negoziazione: rischio derivante da variazioni potenziali dei tassi di interesse”. Il rischio di tasso di interesse è generato dagli sbilanci rivenienti dall’attività caratteristica come conseguenza di differenza nelle scadenze e dei periodi di ridefinizione delle condizioni di tasso di interesse delle poste attive e passive. La politica di gestione del rischio di tasso d’interesse sul banking book è volta alla stabilizzazione del margine di interesse sul portafoglio bancario, mantenendo uno sbilancio tendenzialmente contenuto e all’interno dei massimali definiti nel “Regolamento per l’assunzione dei rischi finanziari”. Eventuali modifiche a tale Regolamento ed ai massimali in esso espressi possono essere sottoposte a delibera del Consiglio di Amministrazione su proposta della Business Unit Finanza, sentito preventivamente il parere del Global Risk Management. Il Comitato Asset & Liability Management (ALM) è l’organo deputato all’individuazione, in base agli scenari di mercato, degli indirizzi di tipo strategico in grado di orientare decisioni circa: • la struttura finanziaria delle attività e delle passività della banca (es. acquisizione di posizioni di copertura del rischio tasso mediante strumenti derivati); • il livello di rischio di tasso e liquidità complessivo desiderato (es. contenimento dello sbilancio entro determinati limiti); • le politiche di funding ed il posizionamento dei flussi di liquidità a scadenza. Il Comitato ALM inoltre interagisce con il Comitato Pianificazione Strategica di Gruppo, allo scopo di individuare gli obiettivi, le strategie ed i connessi piani di azione che devono essere integrati nei piani strategici e di budget, nonché per la definizione dell’ammontare di capitale che sarà necessario alla Business Unit Finanza per coprire i rischi che verranno assunti nella gestione dell’operatività corrente. La gestione operativa del rischio di tasso di interesse sul banking book è attribuita alla Business Unit Finanza, nell’ambito delle autonomie assegnate dal Regolamento per l’assunzione dei rischi finanziari ed in ottemperanza agli indirizzi strategici espressi dal Comitato ALM. Nell’attività di gestione la Business Unit Finanza si avvale di un modello rappresentativo del rischio tasso basato sulla visualizzazione lungo l’asse temporale delle operazioni per scadenza di repricing, al fine di evidenziare squilibri fra attivo e passivo. La Business Unit Finanza si occupa inoltre di proporre al Comitato ALM gli interventi ritenuti necessari a migliorare il profilo complessivo in termini di rischio di tasso (e di liquidità strutturale) e di realizzare operativamente tali interventi. Nell’ambito del processo di gestione dei rischi e di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale e prospettica, il Global Risk Management: • sviluppa, con il supporto della Business Unit Finanza, le metodologie di misurazione del rischio di tasso di interesse sul banking book; • monitora giornalmente il rispetto dei limiti esplicitati nel “Regolamento per l’assunzione dei rischi finanziari”; • predispone reporting per la gestione e monitoraggio del rischio di tasso per il Comitato Rischi di Gruppo. Il Report Giornaliero di sintesi del rispetto dei massimali presenta, fra le altre, le seguenti informazioni: • gap per fascia di scadenza sulle operazioni di raccolta e impiego in Euro e in valuta estera, i relativi massimali stabiliti dal Regolamento ed eventuali sconfini; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 562 • • massimali di rischio tasso in termini di Ten Years Equivalent (Tye) ed eventuali sconfini; limiti di concentrazione per divisa ed eventuali sconfini. B. Attività di copertura del fair value Si è adottata la metodologia contabile del Macro Fair Value Hedge per la copertura del rischio di tasso associato all’erogazione di mutui a tasso fisso, affiancandola quindi alla metodologia del Cash Flow Hedge. Nell’esercizio 2009 è stata adottata anche la metodologia contabile del Fair Value hedge per la riduzione del rischio di tasso di interesse generato dalla componente core anelastica della raccolta a vista e del rischio di tasso relativo ad investimenti in titoli di stato europei. L’applicazione della metodologia di hedge accounting consente di rappresentare contabilmente in modo simmetrico sia le poste coperte che i prodotti derivati utilizzati per la copertura. In particolare, per la copertura del rischio di tasso, vengono utilizzati strumenti derivati non quotati (IRS, OIS) che consentono di riallineare le differenze tra le caratteristiche finanziarie degli impieghi e della raccolta. Il Fair Value Hedge prevede che la relazione di copertura sia formalmente documentata da una hedging card e che la tenuta della copertura sia verificata attraverso dei test di efficacia sia prospettici che retrospettivi. Tali test di efficacia sono svolti periodicamente durante tutta la vita dell’operazione. La copertura è considerata efficace se il rapporto tra la variazione di fair value dell’elemento coperto rispetto allo strumento di copertura è compreso nel range 80%-125%. Il test di verifica della tenuta prospettica e retrospettiva delle coperture è svolto su base trimestrale. L’hedge accounting non può essere mantenuto qualora la copertura divenga inefficace (fuori dal range 80%-125%). Nel corso dell’esercizio è stata completata l’adozione del nuovo modello di valutazione delle poste a vista, ai fini di quantificarne gli effetti di persistenza nel tempo e di imperfetta elasticità alla variazione dei tassi di mercato (effetto vischiosità). La modellizzazione è basata sulle serie storiche interne dei comportamenti della clientela, ed si costituisce di due componenti: la stima della relazione dei tassi delle poste a vista con i tassi di mercato in base ad un modello econometrico; la stima della persistenza dei volumi, attraverso la quale l’ammontare delle poste a vista viene tradotto in un portafoglio di poste a tasso fisso a scadenza (replicating portfolio). C. Attività di copertura dei flussi finanziari Obiettivo di fondo delle operazioni di copertura effettuate secondo la metodologia del Cash Flow Hedge è quello di evitare che variazioni inattese dei tassi di mercato si ripercuotano negativamente sul margine di interesse. In particolare, per la copertura del rischio di tasso, vengono utilizzati strumenti derivati non quotati (IRS) che consentono di riallineare le differenze tra le caratteristiche finanziarie degli impieghi e della raccolta. L’obiettivo della copertura è l’eliminazione parziale del rischio di fluttuazioni dei flussi di cassa futuri determinati dall’andamento del tasso variabile lungo il periodo coperto e il conseguente raggiungimento di un’indicizzazione al tasso fisso “obiettivo”, pari a quello sintetizzato dai flussi della “gamba” a tasso fisso del gruppo di strumenti di copertura. Metodo di valutazione di efficacia: Test prospettico: • verifica della capienza minima di nominale per ogni periodo futuro; • verifica dell’effettiva corrispondenza dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento di copertura. Test retrospettivo: • verifica dell’effettiva esistenza, per tutta la durata del periodo di rendicontazione (trimestre), dei nominali “coperti” delle poste del passivo e degli strumenti di copertura evidenziati nel prospetto di capienza utilizzato per la designazione; • verifica dell’effettiva corrispondenza dei flussi di cassa dell’elemento coperto e dello strumento di copertura oltre che l’assenza di variazioni del merito creditizio delle controparti degli strumenti derivati di copertura al di sotto del merito creditizio di Credem. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 563 Osservazioni sulla metodologia presentata Gli strumenti derivati per i quali si applica la metodologia in oggetto sono considerati come facenti parte di un unico gruppo di operazioni che presentano complessivamente un’esposizione di tipo “incasso tasso variabile/pagamento tasso fisso”. Tale gruppo di operazioni è considerato, lungo tutta la loro vita, a copertura parziale dei flussi che si generano su un gruppo di passività a tasso variabile (pagamento tasso variabile); tali passività sono rappresentate sia da posizioni debitorie già in essere, sia da operazioni future con le medesime caratteristiche (qualora rispettino i requisiti richiesti dal principio per essere designate come poste coperte14). All’interno di ciascun bucket, essendo coperto l’insieme omogeneo dei flussi generati dalle passività interessate dalla copertura, l’identificazione dei flussi coperti prescinde dalla correlazione dei medesimi rispetto ai nominali che li hanno generati (singole passività a tasso variabile), tuttavia i flussi oggetto di copertura vengono identificati come “i primi” complessivamente generati all’interno del bucket medesimo (cfr. IAS 39 IG §F.3.10). L’obiettivo della copertura è l’eliminazione di una porzione del rischio di variabilità dei flussi di cassa derivanti dalla ridefinizione delle “cedole” delle poste coperte. La designazione della relazione di copertura è riferita a precisi periodi di tempo futuro (bucket trimestrali) e, in termini di porzione coperta, può essere differente da bucket a bucket in relazione alla posizione complessiva del gruppo dei derivati di copertura e delle operazioni coperte in essere alla fine di ogni trimestre definito. La riduzione del rischio di variabilità dei flussi di cassa è ottenuta tramite la composizione di gruppi di elementi coperti e di poste di copertura che presentano caratteristiche di indicizzazione allo stesso tasso variabile e con date di definizione dei tassi “ragionevolmente” vicine (trimestre). In sostanza, i flussi di cassa che verranno incassati in ognuno dei periodi definiti dalle cedole variabili del gruppo degli strumenti di copertura annulleranno una porzione (pari a quella generata sul capitale coperto) dei flussi di cassa complessivamente pagati sul gruppo di poste coperte (i flussi generati dai primi nominali in riprezzamento di ogni trimestre fino a concorrenza del nominale delle operazioni di copertura per ogni periodo) trasformando l’esposizione complessiva nel bucket da variabile a fissa. Affinché tale situazione si verifichi con un elevato livello di probabilità è necessario che i flussi di cassa (variabili) generati dai due gruppi siano allineati in termini di parametro e frequenza di indicizzazione e che le date di definizione dei tassi variabili dei singoli elementi presenti nei due gruppi siano sufficientemente ravvicinate fra di loro. Il concetto di alta probabilità delle operazioni attese Ai fini della designazione della relazione di copertura, una forecast transaction deve essere15: • altamente probabile; • capace di incidere, in ultima istanza, sul conto economico, essendo variabili i flussi di cassa ad essa riconducibili . Per “altamente probabile” si intende una situazione tale per cui è molto più facile che la transazione avvenga piuttosto che non avvenga16. A tal fine, non è possibile dare una qualifica di “alta probabilità” a delle transazioni future solo sulla base delle intenzioni del management: è necessario supportare l’analisi con fatti e circostanze verificabili in modo oggettivo. Il principio fornisce un elenco degli elementi che è necessario prendere in considerazione ai fini della definizione del requisito di alta probabilità17. Questi sono: • la frequenza di transazioni simili nel passato; • le capacità finanziarie ed operative dell’entità nel portare a termine la transazione; • i piani strategici industriali (la transazione attesa deve essere in linea con le dimensioni dell’entità e con le sue prospettive di sviluppo); • l’attinenza della transazione con l’attività tipica dell’entità; • la probabilità che diverse operazioni con caratteristiche differenti tra loro possano essere intraprese per raggiungere lo stesso obiettivo; • l’attuale presenza di una sostanziale destinazione di risorse allo scopo in esame. Tre elementi condizionano l’entità e la forza delle “prove” necessarie al fine della dimostrazione dell’ “alta probabilità” di una transazione futura: • l’orizzonte temporale della transazione futura. A parità di altre condizioni, più lontana nel tempo si prevede essere la transazione futura, meno certa è l’evenienza che questa si verificherà effettivamente e quindi più difficilmente dimostrabile è il requisito di “alta probabilità”. In questi 14 Se le operazioni solo “prospettate” rispettano i requisiti necessari per essere qualificate secondo lo IAS 39 come “forecast transaction”, anche i flussi futuri da queste generati potranno essere a loro volta inclusi nella medesima definizione e, conseguentemente, designabili come poste coperte. 15 IAS 39 § 88 16 IAS 39 IG F.3.7 17 IAS 39 IG F.3.7 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 564 • • casi saranno necessarie prove dell’“alta probabilità” che siano molto più consistenti (saranno, quindi, necessarie, ad esempio, forme contrattuali a supporto della transazione futura; il principio18 evidenzia come i flussi di interessi a venti anni derivanti da uno strumento di debito con questa scadenza sono “altamente probabili” in quanto supportati da un contratto che obbliga alla corresponsione di detti flussi); la quantità/il valore delle transazioni future rispetto alle transazioni effettive della stessa natura. A parità di altre condizioni, maggiore è il valore delle transazioni future rispetto alle attuali, minore è la probabilità che queste si realizzeranno. Saranno, quindi, necessarie prove maggiormente consistenti a supporto della dimostrazione di “alta probabilità”; la storia delle designazioni passate. Se storicamente si è verificato il fatto che le designazioni di coperture di transazioni future si sono risolte col venir meno della transazione stessa, questo è un segnale della scarsa capacità della società di valutare in modo attendibile come “altamente probabile” le transazioni future. Come evidenziato nell’Implementation guidance19 dello IAS 39, non è necessario che la società sia in grado di predire con esattezza la data in cui si verificherà la transazione futura. È, però, richiesto che sia ben identificato e, quindi, anche documentato il periodo in cui la transazione è attesa. Nel rispetto di quanto sopra riportato, il Comitato ALM ha inoltre fissato un limite al valore massimo delle forecast transaction. L’importo delle forecast transaction non potrà superare il valore complessivo ipotizzato delle future emissioni obbligazionarie a tasso variabile (definito come differenza fra i volumi previsti come giacenze per ogni anno e l’ammontare delle obbligazioni già emesse). Per una corretta individuazione dei flussi in scadenza, oltre all’inerziale delle operazioni già effettuate, vengono anche valorizzati gli importi delle operazioni effettuate negli anni di previsione/proiezione; per convenzione la durata di queste emissioni viene ipotizzata a 2 e 3 anni. E’ inoltre stabilita una percentuale decrescente con il trascorrere del tempo, al fine di esprimere un minore livello di probabilità delle forecast tanto più sono lontane nel tempo. Sulla base della policy sopra descritta, sono state individuate forecast transaction che manifesteranno i loro flussi di cassa entro il 2019. D. Attività di copertura di investimenti esteri Non applicabile. Informazioni di natura quantitativa 1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie La presente tavola non è stata redatta poiché viene di seguito fornita l’analisi di sensitività al rischio tasso di interesse basata sui modelli interni. 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi di rischio di tasso di interesse, limitatamente al portafoglio bancario. In particolare, la tabella sotto riportata, mostra i dati relativi all’impatto sul margine di interesse (shift sensitivity analysis), su un orizzonte temporale di 12 mesi, nell’ipotesi di una variazione parallela dei tassi di interesse di +/- 100 punti base. La misura è basata sulle posizioni a fine anno, senza includere dunque ipotesi su futuri cambiamenti della composizione di attività e passività. Per quanto riguarda le poste a vista, il dato include le risultanze del modello di stima descritto sopra, basato sulle serie storiche interne dei comportamenti della clientela. 18 19 IAS 39 IG F.3.7 IAS39 IG F.3.11 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 565 Ipotesi di shift parallelo (dati mln di €) Shock -100 b.p. Shock +100 b.p. -15,2 +16,8 Dati al 31.12.09 Per il rischio di tasso del portafoglio bancario sono inoltre previste le medesime analisi di VaR e stress test descritte nel paragrafo sul portafoglio di Negoziazione, a cui si rimanda per la descrizione della metodologia. Nelle figure sottostanti è riportato l’andamento del VaR del banking book Credem nell’arco del 2009 e l’analisi di backtesting. Figura 5. Andamento Interest Rate VaR Credem – banking book (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €. Interest Rate VaR 160.0 VaR 140.0 Media 120.0 100.0 80.0 60.0 40.0 20.0 0.0 Figura 6. Backtesting: banking book Credem. Dati in €. 10,000,000 P&L BB Credem VaR weekly 5,000,000 0 -5,000,000 -10,000,000 -15,000,000 -20,000,000 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 566 29/12/2009 17/12/2009 03/12/2009 19/11/2009 05/11/2009 22/10/2009 01/10/2009 17/09/2009 03/09/2009 20/08/2009 06/08/2009 23/07/2009 09/07/2009 25/06/2009 11/06/2009 28/05/2009 14/05/2009 30/04/2009 16/04/2009 02/04/2009 19/03/2009 05/03/2009 19/02/2009 05/02/2009 -25,000,000 Rischio di prezzo Nell’ambito del portafoglio bancario, il rischio di prezzo è legato essenzialmente alla presenza di partecipazioni e titoli di capitale all’interno del portafoglio “disponibili per la vendita”. Con riferimento alle partecipazioni quotate in mercati regolamentati, il rischio viene monitorato giornalmente attraverso il calcolo del Value at Risk. Nel corso del 2008 Credem ha inoltre effettuato un investimento nel fondo lussemburghese ABS Invest. ABS Invest è un fondo di diritto lussemburghese che investe principalmente in Asset Backed Securities con rischio di cambio tendenzialmente coperto. Il fondo contiene una percentuale rilevante di cartolarizzazioni di varia forma tecnica, RMBS, CDO, CLO, con prevalenza di origination statunitense. B. Attività di copertura del rischio di prezzo La Banca non ha posto in essere operazioni di copertura. 2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio L’attività svolta sui mercati dei cambi prevede l’assunzione di posizioni gestite e controllate tramite massimali di posizione, sia lorda sia netta, e massimali di concentrazione per divisa. Il rischio di mercato currency viene calcolato con la stessa frequenza e metodologia indicata per il rischio tasso ed equity. B.Attività di copertura del rischio di cambio Sono in essere operazioni di copertura di “Fair value hedge” di contratti outright in YEN, stipulati a fronte delle emissioni di certificati di deposito nella medesima divisa. Si sostanzia in questo modo una copertura puntuale del rischio di cambio relativo alla divisa YEN dell’emissione dei certificati di deposito. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 567 Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati Valute Voci Dollari USA A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni - Posizioni lunghe - Posizioni corte - Altri - Posizioni lunghe - Posizioni corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) 74.477 317 37.516 36.644 1.858 172.933 55.488 117.445 1.410 484.682 7.527 7.527 284.900 184.728 76.335 174.343 2.164 Sterline 21.689 535 18.530 2.624 1.012 19.778 2.651 17.127 14 16.772 7.035 9.737 22.701 19.803 196 Yen 8.148 29 216 7.903 207 1.381.464 3.550 3.189 1.374.725 82 1.421.951 1.398.259 23.692 8.355 1.381.478 1.444 Dollari canadesi Franchi svizzeri 381 381 210 575 196 379 25 50 50 591 611 30 Altre valute 30.198 15.581 14.617 720 6.960 4.571 2.389 36 28.928 2.577 26.351 30.918 7.042 102 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Nella presente sezione vengono sinteticamente esposti i risultati delle analisi del rischio di cambio nell’ambito del portafoglio di negoziazione. In particolare di seguito sono riportati i valori medi, massimi e minimi del VaR (in mln di €) generato dal fattore di rischio currency relativi agli esercizi 2007, 2008 e 2009. Tabella 4. Dati di Currency VaR Credem VaR - medio min max 2009 2008 2007 0.1 0.1 0.3 1.4 0.1 3.7 0.8 0.0 2.5 Nelle figura sottostante è riportato l’andamento di tale dato di VaR nell’arco del 2009. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 568 8.340 105 8.224 11 630 10.129 3.411 6.718 588 11.475 1.590 1.590 5.192 3.103 8.970 10.717 342 Figura 7. Andamento FX VaR Credem (99%, 10gg*coeff moltiplicativo). Dati in mln di €. FX VaR 0.3 VaR Media 0.2 0.1 0.0 La tabella sottostante evidenzia il contributo medio del rischio di cambio nel corso del 2009 al VaR complessivo non diversificato (0.2%). Tabella 5. Contributo medio % dei fattori di rischio al VaR complessivo non diversificato Equity Risk FX Risk Interest Rate Risk 28.0% 0.2% 71.8% Credem A livello di unità di trading, i dati di VaR weekly ex-ante vengono giornalmente confrontati con il P&L effettivamente conseguito nella settimana successiva. In figura 3 sono riportate le risultanze grafiche di tale analisi di backtesting: nell’arco del 2009 non si evidenziano casi di scostamento (cioè osservazioni in cui la perdita effettiva non risulti coperta dalla misura di rischio). Si riporta di seguito il risultato del backtesting relativo a tutti i rischi del portafoglio di trading. Figura 8. Backtesting: Trading Credem. Dati in €. 15,000,000 P&L Trading Credem VaR weekly 10,000,000 5,000,000 0 -5,000,000 -10,000,000 -15,000,000 -20,000,000 29/12/2009 17/12/2009 03/12/2009 19/11/2009 05/11/2009 22/10/2009 01/10/2009 17/09/2009 03/09/2009 20/08/2009 06/08/2009 23/07/2009 09/07/2009 25/06/2009 11/06/2009 28/05/2009 14/05/2009 30/04/2009 16/04/2009 02/04/2009 19/03/2009 05/03/2009 19/02/2009 05/02/2009 -25,000,000 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 569 2.4 Gli strumenti derivati A. Derivati finanziari A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi Totale 31/12/2009 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward Totale 31/12/2008 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 21.901.791 28.700 25.835.022 1.071.062 - 987.787 141.526 - 20.701.542 - 24.039.639 - 129.187 - 799.946 137.626 d) Futures - 28.700 - 3.900 e) Altri - - 7.650 - 730.356 694 388.066 - 730.356 - 388.066 - - - - - c) Forward - 694 - - d) Futures - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap e) Altri - - - - 3. Valute e oro 592.281 - 1.179.414 - a) Opzioni 58.635 - 291.290 - 92 - 11.717 - b) Swap c) Forward 533.554 - 876.407 d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - 5. Altri sottostanti - - 572.848 - Totale 23.224.428 29.394 27.975.350 141.526 Valori medi 23.856.727 256.875 32.039.868 155.414 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 570 A2. Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi A.2.1 Di copertura Totale 31/12/2009 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter 1. Titoli di debito e tassi di interesse Totale 31/12/2008 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 4.845.453 - 4.685.642 - - - 448.048 - 4.845.453 - 4.237.594 - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 1 - 253.370 - a) Opzioni 1 - 253.370 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 1.363.228 - 2.285.707 - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - 1.363.228 - 2.285.707 - d) Futures - - - - e) Altri - - - - - - - - a) Opzioni b) Swap 2. Titoli di capitale e indici azionari 3. Valute e oro c) Forward 4. Merci 5. Altri sottostanti - - 24.639 - Totale 6.208.682 - 7.249.358 - Valori medi 5.145.909 - 5.763.119 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 571 A.2.2 Altri derivati Totale 31/12/2009 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter 1. Titoli di debito e tassi di interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward Totale 31/12/2008 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 544.422 - - - 88.193 - - - 456.229 - - - - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni 284.106 - 371.953 - 284.106 - 371.953 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 3. Valute e oro 48.333 - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward 48.333 - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - 24.639 - Totale 876.861 - 396.592 - Valori medi 1.104.742 - 560.948 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 572 A. 3 Derivati finanziari: fair value positivo - ripartizione per prodotti Fair value positivo Totale 31/12/2009 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter A. Portafoglio di negoziazione a fini di vigilanza Totale 31/12/2008 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 216.582 - 526.958 - 13.280 - 22.027 - 194.855 - 372.784 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 8.445 - 132.137 - f) Futures - - - - g) Altri 2 - 10 - 15.417 - 274.479 - 1 - - - 11.681 - 1.118 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 3.735 - 273.361 - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 22.501 - 36.651 - 1.342 - 3.669 - 21.159 - 20.486 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - 12.496 - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 254.500 - 838.088 - a) Opzioni b) Interest rate swap e) Forward B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap e) Forward C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 573 A.4 Derivati finanziari: fair value negativo - ripartizione per prodotti Fair value negativo Totale 31/12/2009 Attività sottostanti/Tipologie derivati Over the counter A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza Totale 31/12/2008 Controparti centrali Over the counter Controparti centrali 222.570 - 317.369 - 13.280 - 22.109 - 203.983 - 267.079 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 5.307 - 26.974 - f) Futures - - - - g) Altri - - 1.207 - 162.753 - 124.627 - - - - - 135.819 - 109.026 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 26.934 - 15.601 - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 8.660 - 23.933 - 462 - 3.059 - 7.980 - 17.771 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 218 - 3.103 - f) Futures - - - - g) Altri - - - - 393.983 - 465.929 - a) Opzioni b) Interest rate swap e) Forward B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap e) Forward C. Portafoglio bancario - altri derivati a) Opzioni b) Interest rate swap e) Forward Totale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 574 Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - - 19.930.252 929.963 151.775 881.490 - fair value positivo - - 156.698 26.298 45 17.456 37 - fair value negativo - - 204.038 307 1.303 4.053 102 - esposizione futura - - 59.770 1.774 543 1.803 1 8.310 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 564.440 23.905 130.842 11.863 - - fair value positivo - - 6.689 - - - - - fair value negativo - - 3.899 1.248 1 1.540 - - esposizione futura - - 31.136 - - - 30.407 3) Valute e oro - valore nozionale - - 131.939 191.928 - 238.007 - fair value positivo - - 793 5.669 - 2.776 121 - fair value negativo - - 2.308 188 - 3.163 419 - esposizione futura - - 794 1.446 - 2.264 287 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 575 Altri soggetti Imprese non finanziarie Società di assicurazione Società finanziarie Banche Altri enti pubblici Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi d'interesse - valore nozionale - - 5.301.682 - 88.193 - - - fair value positivo - - 32.840 - - - - - fair value negativo - - 143.798 - 462 - - - esposizione futura - - 47.089 - - - - 106.653 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - - 177.453 1 - - - fair value positivo - - 1.342 1 - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - 13.609 - - - - - valore nozionale - 179 9.337 132.297 - 67.755 1.201.993 - fair value positivo - - - - - 213 3.521 - fair value negativo - 2 - 1.039 - 1.296 24.814 - esposizione futura - 2 - 1.320 - 589 11.732 3) Valute e oro 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita residua A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro A.4 Derivati finanziari su altri valori B. Portafoglio bancario B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro B.4 Derivati finanziari su altri valori Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 576 Fino a 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale 11.071.834 113.980 581.128 - 9.510.621 431.605 11.153 - 1.319.335 185.465 - 21.901.790 731.050 592.281 - 244.709 90.852 1.411.298 13.513.801 20.800.365 2.410.934 178.204 263 12.542.780 10.434.023 2.734.232 15.051 4.254.083 4.386.916 5.389.875 284.107 1.411.561 30.310.664 35.621.304 B. DERIVATI CREDITIZI B.1 Derivati su crediti: valori nozionali di fine periodo e medi Portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza Portafoglio bancario Categorie di operazioni su un singolo soggetto su più soggetti (basket) su un singolo soggetto su più soggetti (basket) 1. Acquisti di protezione a) Credit default products 69.500 - - - b) Credit spread products - - - - c) Total return swap - - - - d) Altri - - - - TOTALE 31/12/2009 69.500 - - - VALORI MEDI 69.500 - - - TOTALE 31/12/2008 575.719 - 262.269 - 2. Vendite di protezione a) Credit default products 52.500 - - - b) Credit spread products - - - - c) Total return swap - - - - d) Altri - - - - TOTALE 31/12/2009 52.500 - - - VALORI MEDI 52.500 - - - TOTALE 31/12/2008 488.644 - - B.2 Derivati creditizi: fair value positivo - composizione per prodotti Fair value positivo Portafogli/Tipologie derivati Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 Totale Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - a) Credit default products - - b) Credit spread products - - c) Total return swap - - d) Altri - - - 1.457 a) Credit default products - - b) Credit spread products - - c) Total return swap - 1.457 B. Portafoglio bancario d) Altri Totale - - - 1.457 B.6 Vita residua dei contratti derivati su crediti: valori nozionali Sottostanti/Vita residua Oltre 1 anno e fino a 5 anni Fino a 1 anno Oltre 5 anni Totale A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza - - - - A.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" A.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - - - - - B. Portafoglio bancario - - - - B.1 Derivati su crediti con "reference obligation" "qualificata" B.2 Derivati su crediti con "reference obligation" "non qualificata" - - - - - - - Totale 31/12/2009 - - - - Totale 31/12/2008 262.269 - - 262.269 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 577 Sezione 3 - Rischio di liquidità Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità può essere suddiviso fra: • gestione della liquidità di breve termine: il cui obiettivo è quello di garantire che i flussi di liquidità in uscita siano fronteggiabili attraverso i flussi di liquidità in entrata nell’ottica di sostenere la normale continuità operativa dell’attività bancaria; • gestione della liquidità strutturale: il cui obiettivo è quello di mantenere un equilibrio tra passività complessive e attività a medio-lungo termine finalizzato a garantire un adeguato livello di liquidità in ottica di medio lungo periodo. Credem ha adottato una liquidity policy, approvata dal Consiglio di Amministrazione, che individua dei limiti per una prudente gestione del rischio di liquidità. Su base giornaliera, mediante un modello di liquidity gap, viene esposta l’evoluzione temporale dei flussi di cassa per consentire l’attivazione di operazioni finalizzate a determinare un equilibrio fra entrate ed uscite di cassa. Le regole di “Liquidity Management” adottate prevedono un ratio minimo di liquidità da rispettarsi sulle scadenze di breve termine ed altri indicatori per monitorare quotidianamente la posizione complessiva; tali ratio variano in funzione della specifica situazione di mercato che è monitorata mediante un sistema di “warning signals”. Sono anche previste attività di liquidity contingency al verificarsi di eventi specifici o sistemici. Periodicamente sono inoltre analizzate, in sede di Comitato ALM, le condizioni di equilibrio finanziario per orientare le decisioni circa le strategie di funding. Sempre in sede di Comitato sono analizzati interventi straordinari eventualmente richiesti per le contingenti situazioni di mercato. L’attività di gestione della liquidità e breve e del funding strutturale è svolta dalla Business Unit Finanza che complessivamente: • gestisce i flussi di liquidità infragruppo rivenienti dai fabbisogni/surplus di liquidità netti delle Società del Gruppo; • coordina ed effettua la raccolta sul mercato interbancario al fine di mantenere condizioni adeguate di liquidità per il Gruppo; • determina periodicamente gli interventi finanziari utili per conseguire gli equilibri nel medio e lungo termine, la sostenibilità della crescita e la maggior efficienza della provvista. Questa impostazione ha consentito, anche nel corso del 2009, di supportare adeguatamente i fabbisogni finanziari ed è finalizzata a: • ridurre i fabbisogni complessivi di finanziamento da parte di controparti esterne al Gruppo; • ottimizzare l’accesso ai mercati e conseguentemente minimizzare i costi complessivi di raccolta esterna. Nel mese di novembre è stato rinnovato il Programma di emissioni “Euro Medium Term Note” con una validità di 12 mesi; l’importo massimo complessivo delle emissioni consentite dal Programma è stato confermato a 7.000 ml di euro. Nel corso del 2009 non sono state effettuate emissioni sotto questo Programma. Operazioni di autocartolarizzazione poste in essere da Credem Nel corso dell’esercizio 2008 la banca ha perfezionato un’operazione di cartolarizzazione, relativa a mutui fondiari residenziali in bonis, erogati alla propria clientela e selezionati sulla base di criteri predefiniti in modo tale da costituire un “blocco” ai sensi e per gli effetti della legge sulla Cartolarizzazione, ad un prezzo di cessione pari ad Euro 922.211.352. I crediti sono stati acquistati pro soluto, ossia senza garanzia di solvenza dei debitori o dei loro eventuali garanti, dalla società Alicante Finance Srl, una “società veicolo” appositamente costituita con oggetto esclusivo la realizzazione di una o più operazioni di cartolarizzazione ai sensi della Legge n. 130 del 30 aprile 1999. L’acquirente ha concesso a Credem l’opzione di riacquisto di singoli crediti o tutto il portafoglio crediti in essere in blocco e pro soluto, a determinate condizioni. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 578 La società veicolo ha finanziato l’operazione attraverso l’emissione di titoli obbligazionari “asset backed”: • nominali Euro 860.000.000 (titoli senior con rating AAA), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso in linea capitale di tipo pass through. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari su base semestrale a tasso variabile indicizzati al tasso Euribor a 6 mesi incrementato di uno spread di 0,60% su base annua; • nominali Euro 62.211.352 (titoli junior), scadenza 31 gennaio 2054 e rimborso subordinato all’integrale rimborso dei titoli senior. L’obbligazione corrisponderà flussi cedolari al tasso del 2,5% annuo. I detentori dei Titoli Junior avranno diritto di ricevere a ciascuna data di pagamento e in base all’ordine di priorità dei pagamenti ed ai fondi disponibili, anche un premio determinato in via residuale dopo che sono stati corrisposti tutti gli altri importi da corrispondersi in priorità. La società veicolo ha stipulato un contratto di copertura di tipo back to back al fine di coprirsi dal rischio di tasso di interesse connesso all’emissione di titoli. L’agenzia incaricata dell’attribuzione del rating ai titoli senior è stata Standard & Poor’s. Entrambe le tranches sono state interamente sottoscritte da Credem, che prevede di utilizzare la tranche “senior” per operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea ovvero con altro soggetto istituzionale. I Titoli Senior sono quotati alla Borsa del Lussemburgo. L’operazione, non rivolta al mercato, è finalizzata a costituire una riserva di liquidità (avendo a disposizione titoli “eligible”) e rientra fra le complessive attività di liquidity management poste in essere da Credem. Trattandosi di una cessione che non trasferisce a terzi soggetti rispetto alla Banca “originator” il rischio sostanziale dei crediti sottostanti, in base alle norme dettate dallo IAS 39 in materia di “derecognition” (cancellazione contabile), i crediti oggetto della cartolarizzazione rimangono iscritti nell’attivo del bilancio di Credem. Credem ha inoltre stipulato con Alicante Finance un contratto di Servicing, in forza del quale svolgerà per conto della società veicolo tutte le attività connesse alla gestione dei creduti ceduti. Conseguentemente, continueranno a far capo sostanzialmente a Credem le attività di amministrazione, gestione, incasso e recupero dei crediti, e quant’altro necessario ed opportuno per la miglior gestione dell’operatività. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 579 Informazioni di natura quantitativa 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - 201 20 288 15.058 308 1.625.688 1.150 - 26 110 - 49 32.640 130.993 2.271.578 301.400 241.758 8 121.820 - - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - Clientela 312.279 120.044 433.244 21.988 468.170 1.126 898 4.040 1.089 - 4.413.434 1.003.772 221.391 227.406 446.298 148.464 361.483 1.584.337 7.094.912 619 283.909 144.603 197.918 192.227 229.769 119.124 3.018 - - - 9.962.596 7.569 312.668 30.514 60.297 45.653 15.364 - - - Passività per cassa B.1 Depositi - Banche - Clientela B.2 Titoli di debito 9.853 3.672 16.398 11.683 395.340 124.977 3.219.331 2.412.695 43.927 - B.3 Altre passività 50.420 1.189.256 123.645 124.645 49.896 4.835 1 19.788 - - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate 43.901 100.727 31.115 9.935 21.809 3.208 44.121 71.516 5.122 - 34.106 40.570 186.217 308.378 747.109 382.008 65.500 50.107 4.970 - 200.320 - - - - - - 11.681 - - 210.136 - - 1.029 475 903 3.310 14.774 115.328 - - 1.067.577 10.000 - - - - - - - 1.065.127 - 10.000 - - 2.450 - - - - - 7.301 - - - 122.794 52.686 7.183 45.415 69.251 184.631 - - - 120.000 - - - - - 5.393 2.802 47 13 46.082 474 6.064 334.421 27.935 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 580 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Dollaro USA Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - 174 - - A.2 Altri titoli di debito - - - - - 40 82 15 5 - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi - Banche - Clientela 569 19.510 13.964 - 3.473 - - - - - 1.916 1.817 1.812 7.181 15.808 5.425 1.936 571 - - 6.096 25.338 19.785 1.388 2.156 695 - - - - 105.575 56 3.138 3.055 300 553 1.017 278 - - B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - - 29 - - - 3.473 - - - - - - 10.929 130.123 25.171 55.860 26.254 28.973 7 6 - - 50.329 25.304 10.100 28.303 35.046 39.239 3.936 11 - 48 - - - - - - - - - 46 - - - - - - - - - - 2.082 - - - - - - - - - - 2.082 - - - - - - - 30 - - - - - - - - - - 30 - - - - - - - - - - - - - - - - - - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 581 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Yen Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - 29 - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - 216 - - - - - - - - - - Clientela 865 567 454 2.850 1.001 1.164 833 - - - Passività per cassa B.1 Depositi - Banche 170 3.379 - - - - - - - - - Clientela 3.189 - - - - - - - - - B.2 Titoli di debito 3.929 36.202 54.872 271.578 644.241 336.462 27.441 - - - B.3 Altre passività 1 - - - - - - - - - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - 41.122 56.200 271.830 652.501 347.110 29.412 263 207 - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - 9.989 976 242 11.413 864 - - 180 - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 582 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione:Sterlina Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - 32 - - A.2 Altri titoli di debito - - - - 373 - - 162 - - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - 18.530 - - - - - - - - - 55 64 23 49 1.591 842 - - - - Passività per cassa B.1 Depositi - Banche 2.627 - - - - - - - - - - Clientela 16.529 - - - 486 113 - - - - - - - - - - - - - - 24 - - - - - - - - - - Clientela B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - 336 388 501 2.845 1.164 1.797 1 - - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - 200 518 791 1.006 2.837 4.332 47 - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - 18.016 - - - - - - - - - 18.016 - - - - - - - - - - - - - - - - - - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 583 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Dollaro canadese Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - 381 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Passività per cassa B.1 Depositi - Banche 196 - - - - - - - - - - Clientela 379 - - - - - - - - - B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività 1 - - - - - - - - - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - Clientela - 50 - - - - - - - - - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - 8 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 584 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Franco svizzero Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - 314 7.314 7.954 - - - - - - - - Clientela 2.231 1.087 2.266 2.331 - 490 - 796 825 4.592 Passività per cassa B.1 Depositi - Banche 1.804 2.226 - - 270 271 - - - - - Clientela 2.389 - - - - - - - - - B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività - - - - - - - - - - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - 775 - 690 661 - - 452 - - - 8.348 3.983 878 214 - 6.142 6.786 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 585 1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Altre divise Voci/Scaglioni temporali Da oltre 7 giorni a 15 giorni Da oltre 1 giorno a 7 giorni A vista Da oltre 15 Da oltre 1 mese Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno giorni a 1 mese fino a 3 mesi fino a 6 mesi fino a 1 anno fino a 5 anni Durata Indeterminata Oltre 5 anni Attività per cassa A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - - A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - - A.3 Quote OICR A.4 Finanziamenti - Banche - - - - - - - - - - 8.224 - - - - - - - - - 11 - - - - - - - - - - Clientela Passività per cassa B.1 Depositi - Banche 1.308 - 1.989 113 - - - - - - - Clientela 6.718 - - - - - - - - - B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - - B.3 Altre passività 2 - - - - - - - - - Operazioni "fuori bilancio" C.1 Derivati finanziari c on scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi - Posizioni lunghe - Posizioni corte C.5 Garanzie finanziarie rilasciate BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 586 - 3.322 361 1.042 325 81 662 205 9 - - 1.244 185 163 1.881 332 662 206 9 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 125 - - - - - - - - - 125 - - - - - - - - - - - - - - - - - - Sezione 4 - Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo La banca ha sviluppato un sistema integrato di gestione dei rischi operativi assunti che, in attuazione degli indirizzi strategici, consente di rafforzare la capacità delle Unità Organizzative di gestirli consapevolmente, introducendo strumenti di rilevazione, misurazione e controllo tali da garantire un’assunzione dei rischi consapevole e compatibile con le strategie di Governance e con le condizioni economiche e patrimoniali, nel rispetto delle indicazioni provenienti dalle Autorità di Vigilanza”. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il regolamento “Gestione dei rischi operativi” (Regolamento ORM) con cui definisce le politiche di gestione del rischio operativo a livello di Gruppo definendo un sistema comune e coordinato caratterizzato da regole condivise per l’allocazione di compiti e responsabilità. Il regolamento definisce come rischio operativo “il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.” Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ha approvato, ai fini della determinazione del requisito patrimoniale, l’utilizzo combinato del metodo TSA e del metodo BIA, consentito a condizione che le società incluse nel metodo TSA superino il 90% del margine di intermediazione consolidato medio degli ultimi 3 anni. Le società per le quali si è adottato il metodo TSA sono Credito Emiliano, Credemleasing, Abaxbank, Euromobiliare Asset Management Sgr, Banca Euromobiliare; tale aggregato supera la soglia richiesta dalla normativa. Per le restanti società appartenenti al Gruppo Bancario è previsto l’utilizzo del metodo BIA. La Capogruppo verifica con cadenza annuale il rispetto della soglia, eventualmente ampliando il numero delle società da includere nel perimetro TSA. Non sono intervenute variazioni significative rispetto all’esercizio precedente in relazione al modello di gestione dei rischi operativi che di seguito viene rappresentato sinteticamente: l’Organo con funzioni di supervisione strategica di Gruppo è identificato nel Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano SpA, Capogruppo del Gruppo Bancario Credito Emiliano – CREDEM. L’azione viene esercitata con il supporto consuntivo del Comitato Rischi di Gruppo (Comitato di Governance, privo di deleghe, istituito con la finalità di svolgere un ruolo istruttorio). A livello di Gruppo sono stati individuati più organi con funzioni di gestione, coincidenti con i Consigli di Amministrazione delle singole controllate, che hanno adottato il Regolamento ORM traducendo il relativo “schema” nella specifica realtà aziendale ed individuando concretamente le funzioni “locali” richieste per il buon esito del processo. L’Organo con funzioni di controllo è identificato nel Collegio Sindacale, coerentemente con la disciplina vigente relativa agli enti che adottano un modello “tradizionale” di governance societaria. Più in particolare, il Collegio della Capogruppo è responsabile di vigilare sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili del Gruppo anche tramite il coordinamento con gli omologhi organi collegiali presenti nelle controllate. Nell’espletamento delle proprie attività tale organo viene supportato dal Servizio Auditing di Gruppo (AUDIT). Il Regolamento ORM istituisce, inoltre, specifici flussi informativi verso l’organo di controllo delle società interessate dal modello TSA (a livello individuale e consolidato, secondo le rispettive competenze), includendovi in particolare gli esiti del processo di autovalutazione. Per le società che adottano la metodologia BIA, considerate le rispettive caratteristiche operative, il sistema di gestione dei rischi operativi si sostanzia nel processo di gestione oneri e proventi straordinari definito. La responsabilità in ordine all’attività di autovalutazione del processo è assegnata all’Ufficio GRM di BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 587 Credembanca che, allo scopo, opera tramite il reparto Validazione Modelli Interni (GRM VAL): con frequenza almeno annuale GRMVAL redige una relazione che dettaglia le modalità delle verifiche condotte e le valutazioni di idoneità. La funzione di revisione interna è affidata al Servizio Auditing di Gruppo (AUDIT) da parte di ciascuna delle società del Gruppo; in tale ambito, AUDIT procede anche alle verifiche periodiche del sistema di gestione dei rischi operativi e del processo di auto valutazione. Il sistema di gestione dei rischi operativi è definito come l’insieme strutturato dei processi funzioni e risorse per l’identificazione, la valutazione e il controllo dei rischi operativi ed è articolato nei seguenti sottoprocessi: • Identificazione; • Misurazione; • Reporting; • Mitigazione. Il processo di “Identificazione” è composto dalle seguenti procedure: • Loss Data Collection: consiste nella raccolta dei dati di perdita operativa interna con il coinvolgimento diretto di tutte le unità di business. In tale ambito, gli eventi di perdita operativa sono classificati per Business Line (Corporate Finance, Trading & Sales, Retail Banking, Commercial Banking, Payment and Settlement, Retail Brokerage, Asset Management) ed Event Type (frodi interne, frodi esterne, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali o catastrofi naturali); • Risk Self Assessment: consiste nella raccolta, attraverso questionario, di stime soggettive espresse dai risk owner con riferimento agli eventi di natura operativa potenzialmente rilevanti per le proprie unità di business; • Data Pooling/Comunicazione verso enti esterni: consiste nella partecipazione ad iniziative consortili esterne e nella gestione delle relative interrelazioni (ad es. consorzio DIPO) ed alla comunicazione dei dati di perdita operativa raccolti agli Organi di Vigilanza. Il processo di “Misurazione” è rappresentato dalla quantificazione del Capitale a Rischio (CaR) mediante stime soggettive. Le metodologie di misurazione delle perdite attese e inattese sono finalizzate ad un’attività di controllo ed individuazione di situazioni potenzialmente critiche e si basano sulla esecuzione di questionari (RSA) che per ogni tipologia di evento richiedono ai responsabili delle unità organizzative (UO) che possono generare/gestire i rischi operativi, una stima soggettiva di alcuni fattori di rischio: • stima soggettiva di “frequenza media”, numero medio atteso di eventi nell’arco temporale di riferimento; • stima soggettiva di “impatto medio” atteso per singolo evento; • stima soggettiva di “impatto peggiore”, qualora l’evento si manifesti nel peggior modo possibile. L’analisi è svolta su più livelli: unità organizzativa, business units, società e gruppo consolidato. Per ogni livello sono prodotti: un valore di perdita attesa, un valore di perdita inattesa ed una valutazione di classe di rischio (“rating”) utile a definire l’eventuale necessità di interventi di mitigazione. Il processo di “Reporting” è rappresentato dalla produzione di reportistica, sintetica ed analitica, distribuita sia al top management che alle singole unità di business. Il processo di “Mitigazione” è composto dalle seguenti procedure: • Analisi gestionale: consiste nell’analisi delle criticità emerse e delle diverse possibili soluzioni a disposizione nell’ambito delle tradizionali modalità alternative di gestione del rischio (ritenzione, trasferimento, mitigazione), in ottica costi-benefici; • Gestione dell’attività di mitigazione: consiste nella scelta, pianificazione, avvio delle attività, implementazione e completamento degli interventi di mitigazione messi in atto e successivo controllo dell’avanzamento e dell’efficacia degli interventi di mitigazione del rischio attuati; • Gestione delle forme di trasferimento: consiste nella individuazione, valutazione, scelta e gestione delle diverse forme di trasferimento del rischio. La banca intende approfondire le metriche avanzate per la stima dei rischi operativi, per addivenire ad una propria stima gestionale del capitale assorbito (capitale interno). È prevista una valutazione in merito all’ipotesi di introdurre metodi di integrazione tra le stime svolte sui dati di perdita storici e quelle svolte sulle stime soggettive. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 588 La classificazione delle attività nelle linee di business regolamentari è declinata nelle fasi di: • mappatura dati; • determinazione requisito patrimoniale individuale; • determinazione requisito patrimoniale consolidato. La mappatura dei dati si delinea a livello individuale attraverso il collocamento di ciascuno dei centri gestionali nella business line regolamentare di pertinenza seguendo i principi sanciti dalla Circolare; segue quindi l’individuazione delle fonti dati che riportano i dati reddituali di tali centri e gli eventuali criteri di ripartizione (in presenza delle c.d. “attività multiple”). In applicazione della mappatura definita, ciascuna società procede alla determinazione dei valori per centro, alla collocazione sulle business line previste e alla determinazione del requisito individuale. Le attività definite per la determinazione del requisito patrimoniale consolidato prevedono l’identificazione dell’”Indicatore Rilevante” individuale e la componente riconducibile a ciascuna società del Gruppo per business line regolamentare (da determinarsi in coerenza con i criteri sanciti nella mappatura utilizzata a fini individuali). Per le società che utilizzano il metodo BIA è prevista l’individuazione del dettaglio del margine di intermediazione con evidenza della componente infragruppo suddivisa per società. Il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi, calcolato sul margine d’intermediazione del triennio 2007-2009, è pari a 98,6 milioni di euro. RISCHI LEGALI La Banca, nel normale svolgimento della propria attività d’impresa, è parte di diversi procedimenti giudiziari dai quali potrebbero anche derivare obblighi di natura risarcitoria e/o restitutoria, con conseguente possibile esborso di risorse economiche (c.d. rischio legale). Tutte le controversie in essere sono state debitamente analizzate dalla Banca e, alla luce di tale analisi, nonché delle indicazioni anche provenienti dai Legali Fiduciari, sono stati effettuati, ove ritenuto necessario, accantonamenti a bilancio nella misura idonea ed appropriata alle singole circostanze. Più in particolare, la Banca ha costituito un fondo rischi ed oneri diversi, pari ad Euro 29 milioni al 31 dicembre 2009, a presidio delle potenziali passività che potrebbero scaturire dalle cause pendenti. La maggior parte di tali controversie sono riconducibili alle principali attività della Banca e riguardano, in particolare, le aree del credito, dei servizi di investimento e dell’anatocismo. Di rilevanza minore sono le controversie relative all’ambito immobiliare, amministrativo, all’operatività posta in essere dai promotori finanziari, nonché al contenzioso lavoristico e a quello fiscale. L’Agenzia delle Entrate ha avviato una serie di verifiche tra le banche, a livello nazionale, volte ad individuare operazioni di finanza aziendale che hanno generato crediti per imposte pagate all’estero. Vengono sostanzialmente contestate asimmetrie impositive tra diverse giurisdizioni fiscali che hanno determinato danni per le casse dell’Erario, a fronte di sostanziale neutralità per l’altro paese interessato. Le operazioni oggetto di verifica (mediante processi verbali di constatazione notificati nel 2009) riguardano il periodo 2004-2007 ed hanno interessato operazioni: • su titoli di stato brasiliani, coperti da rischio cambio/tasso/paese; • di arbitraggio su azioni inglesi quotate. La contestazione relativa agli investimenti su titoli di stato brasiliani è basata su una nuova interpretazione dell’Agenzia delle Entrate in materia di “abuso di diritto”; la contestazione relativa agli arbitraggi su azioni inglesi quotate è invece basata sull’istituto dell’elusione. Ai processi verbali hanno fatto seguito le notifiche degli avvisi di accertamento sul solo esercizio 2004, che ne hanno ricalcato il contenuto. Coobbligata solidalmente con Credembanca è Credito Emiliano Holding S.p.A. in qualità di società consolidante fiscale. Avverso gli avvisi di accertamento si è provveduto ad instaurare ricorso nei termini, presso le competenti commissioni tributarie, previo conferimento di incarico per la difesa a primario studio legale. Dal momento che le operazioni contestate avevano un utile ante imposte positivo e che le stesse avevano altresì “valide ragioni economiche” a giustificazione dell’investimento, anche senza tenere conto del beneficio fiscale, si ritiene che non sussistano elementi per stimare come probabile la relativa passività; BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 589 conseguentemente sono state accantonate solo le relative spese legali. Contenzioso in materia di anatocismo In linea con gli ultimi anni il numero complessivo delle cause pendenti si mantiene consistente, alla luce, soprattutto, dell’attuale orientamento della Corte di Cassazione che, mutando rispetto ai precedenti pronunciamenti, ha ritenuto non più legittima la capitalizzazione trimestrale degli interessi debitori sui conti correnti bancari per il periodo anteriore al 2000. Tutte le cause in materia sono oggetto di costante monitoraggio e i rischi che ne derivano, ove opportuno, sono fronteggiati da appositi accantonamenti al Fondo rischi ed oneri diversi. Contenzioso in materia di bond in default Quanto alle contestazioni aventi ad oggetto bond in default -a mero titolo esemplificativo ci si riferisce ai bond Argentina, Cirio, Parmalat, Giacomelli, Cerruti e La Veggia- la policy adottata dalla Banca in materia è quella di procedere ad una valutazione delle singole posizioni caso per caso, prestando particolare attenzione al dato documentale e al profilo dell’adeguatezza degli investimenti contestati rispetto alla posizione del singolo investitore. Per effetto di detta analisi, ove ritenuto opportuno, vengono pertanto di volta in volta disposti gli accantonamenti ritenuti congrui in relazione alle specifiche circostanze della fattispecie in esame. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 590 PARTE F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresa A. Informazioni di natura qualitativa La Banca ritiene prioritario valutare la propria struttura patrimoniale. Le analisi sono svolte periodicamente all’interno dei Comitati di Governance. In particolare, all’interno del Comitato Rischi di Gruppo, almeno trimestralmente, viene analizzata la struttura del Patrimonio in termini di assorbimento del capitale e margine disponibile a livello consolidato e anche di apporto allo stesso da parte delle singole società. Il Comitato rischi di Gruppo, nello specifico, supporta il Consiglio di amministrazione della Capogruppo nella definizione delle strategie e delle metodologie per la gestione dei rischi (di mercato, di credito e operativi) del Gruppo. I membri del Comitato sono nominati dal Consiglio d’Amministrazione, scelti pariteticamente tra componenti del Consiglio di amministrazione stesso e del Top Management. La Segreteria del Comitato è a cura del responsabile della funzione di Global Risk Management (GRM). Le analisi presentate in Comitato Rischi di Gruppo vengono successivamente prodotte al Consiglio d’Amministrazione. Periodicamente, il Comitato Rischi di Gruppo esamina l’assorbimento del capitale sia sotto il profilo della Vigilanza (rischio di credito e rischio di mercato) sia sotto il profilo gestionale (rischio di credito, operativo, mercato). Sotto il profilo di Vigilanza l’assorbimento viene determinato tenendo in considerazione le attuali “regole” di segnalazione. Sotto il profilo gestionale l’assorbimento viene calcolato con l’utilizzo di modelli interni per il rischio di credito e di mercato e l’utilizzo di un metodo standard “gestionale” (cfr Basilea 2) per i rischi operativi. I rischi vengono esaminati sia complessivamente che dettagliatamente all’interno della società (analisi dei portafogli specifici). L’esposizione complessiva ai rischi della banca, alla data del 31 dicembre 2009, è risultata adeguata alla dotazione patrimoniale e al profilo di rischio individuato. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 591 Informazioni di natura quantitativa B1. Patrimonio dell’impresa: composizione B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione Voci/Valori Importo 31/12/2009 Importo 31/12/2008 1. Capitale 332.392 332.392 2. Sovrapprezzi di emissione 283.052 283.105 3. Riserve 989.739 831.840 - di utili 987.050 829.227 296.047 280.244 b) statutaria a) legale - - c) azioni proprie - - 691.003 548.983 2.689 2.613 4. Strumenti di capitale - - 5. (Azioni Proprie) - - d) altre - altre 6. Riserve da valutazione: - Attività finanziarie disponibili per la vendita - 28.461 - 15.773 - 12.862 - 6.296 - Attività materiali - - - Attività immateriali - - - Copertura di investimenti esteri - - Copertura dei flussi finanziari - - 50.270 - 42.329 - Differenze cambio - - - Attività non correnti in via di dismissione - - - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - 959 - - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto 2.778 - - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale - 35.630 35.630 38.311 157.824 1.615.033 1.589.388 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Totale 31/12/2009 Attività/Valori 1. Titoli di debito 2. Titoli di capitale 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 592 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa 795 - 17.605 1.548 - 12.610 5.505 - 53 5.504 - 738 - - 1.504 Totale 31/12/2009 Totale 31/12/2008 6.300 - 19.162 7.052 - 13.348 B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue 1. Esistenze iniziali - Titoli di debito Titoli di capitale 11.062 4.766 Quote di O.I.C.R. Finanziamenti - - 2. Variazioni positive 7.967 686 - - 2.1 Incrementi di fair value 5.363 1 - - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative 2.604 685 - - - - - - 2.604 685 - - - - - - - - 1.504 - - - - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni 3. Variazioni negative - 13.715 3.1 Riduzioni di fair value - 12.815 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo - 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali - 1.504 - - - - - 900 - - - - - - - 1.504 - 16.810 5.452 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 593 Sezione 2 – Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza 2.1. Patrimonio di vigilanza A. Informazioni di natura qualitativa Al 31 dicembre 2009 il patrimonio di vigilanza individuale è stato determinato in base alle disposizioni contenute nella Circolare 155/91 della Banca d’Italia (“Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali”) così come modificata dal 12° aggiornamento del 5 febbraio 2008. Le principali caratteristiche contrattuali delle passività subordinate che, assieme alle riserve, rientrano nel calcolo del patrimonio supplementare, sono di seguito riportate: • "Credito Emiliano 22/03/2004-22/03/2010 FIX FLOATER (isin IT0003633531)” per 15.000.000 € costituito da n. 150.000 obbligazioni del valore nominale di 100 € cadauna. Le obbligazioni fruttano due cedole semestrali prefissate pari all'1,625% semestrale lordo. Successivamente, dal secondo al sesto anno, gli interessi saranno pagabili in rate semestrali posticipate il 22 settembre ed il 22 marzo di ogni anno. Le cedole successive alle prime due, già prefissate, saranno indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi meno 0,50 rilevato due giorni lavorativi "Target" precedenti l'inizio del godimento di ciascuna cedola. Il tasso Euribor a 6 mesi sarà rilevabile giornalmente sul circuito Reuters alla pagina EURIBOR01 secondo la convenzione ACT/360. Il prestito scade il 22/03/2010 e le obbligazioni verranno rimborsate al valore nominale. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 3.000.000 €. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004378920) per 39.457.000,00 € costituito da n. 39.457 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/09/2008 al tasso prefissato di 5,80%. Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 30/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30.06.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso , fino a scadenza. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 39.457.000 €. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004365836) per 209.749.000,00 € costituito da n. 209.749 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 10/09/2008 al tasso prefissato di 5,60%. Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 09/06/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 10.09.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 209.749.000 €. • “CREDITO EMILIANO 2008/2014 TASSO VARIABILE SUBORDINATO” (isin IT0004432495) per 100.000.000,00 € costituito da n. 100.000 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Le obbligazioni fruttano cedole trimestrali posticipate; la prima, pagabile il 30/03/2009 al tasso prefissato di 3,819%. Le cedole successive alla prima saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 80 centesimi. Il prestito scade il 29/12/2014 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 29.12.2010, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 100.000.000 €. • “CREDITO EMILIANO 30/06/2009 – 30/06/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin IT0004505266) per 99.798.000 € costituito da n. 99.798 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 594 Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno cedole fisse trimestrali pari al 3,20% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione. Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 50 centesimi. Il prestito scade il 30/06/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 30/06/2011, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 99.798.000 €. • “CREDITO EMILIANO 26/10/2009 – 26/10/2015 LOWER TIER II A TASSO MISTO” (isin IT0004541444) per 99.880.000 € costituito da n. 99.880 obbligazioni del valore nominale di 1.000 € cadauna. Nel corso del primo e del secondo anno dalla data di emissione, le Obbligazioni corrisponderanno cedole fisse trimestrali pari al 3,25% annuo lordo, in luogo delle cedole a tasso variabile, che saranno corrisposte a partire dal terzo anno dalla data di emissione. Le cedole a tasso variabile saranno indicizzate al tasso Euribor a 3 mesi aumentato di uno spread pari a 50 centesimi. Il prestito scade il 26/10/2015 e prevede un piano di ammortamento che, a partire dal 26/10/2011, rimborsa ogni anno il 20% del nominale emesso fino a scadenza. L’apporto al patrimonio di vigilanza ammonta a 99.880.000 €. B. Patrimonio di vigilanza: informazioni di natura quantitativa 31/12/2009 A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali B. Filtri prudenziali del patrimonio base B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi 31/12/2008 1.335.773 - 1.314.304 21.693 21.693 - 16.880 16.880 C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 1.314.080 1.297.424 36.820 29.766 E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 1.277.260 1.267.658 591.045 512.300 F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare G.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi G.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi - 1.974 1.974 - 2.383 2.383 H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G) I. Elementi da dedurre dal totale patrimonio supplementare 589.071 509.917 36.820 29.766 L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H- I) M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare 552.251 480.151 26.796 26.796 N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) 1.802.715 1.721.013 - - P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 1.802.715 1.721.013 Conformemente alle disposizioni della Circolare Banca d'Italia n. 263/2006, ai fini del calcolo dei coefficienti prudenziali, gli elementi in deduzione dal patrimonio di vigilanza sono stati portati separatamente e in egual misura a rettifica del Tier 1 e Tier 2, mentre gli acquisti delle partecipazioni in assicurazioni, avvenuti prima del 20 luglio 2006, continuano ad essere dedotti dal totale. La situazione di complessiva adeguatezza è confermata altresì dall’analisi del trend del rischio (che viene rappresentato in Comitato Rischi di Gruppo) sia sotto il profilo Vigilanza che sotto il profilo gestionale. Gli interventi di rafforzamento patrimoniale a livello di patrimonio di base sono stati prevalentemente conseguiti destinando a riserve una quota dell’utile del periodo (tale quota si è mediamente aggirata negli ultimi anni attorno al 50%, ad eccezione dell’utile 2008 che è stato interamente destinato al rafforzamento del patrimonio). BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 595 Principali componenti negative del patrimonio di base: • immobilizzazioni immateriali, dovute principalmente agli avviamenti formatisi soprattutto in relazione alle acquisizioni dei rami d’azienda, al netto della fiscalità differita passiva emersa a seguito del graduale ammortamento fiscale degli avviamenti, per 280,2 milioni di euro; • variazioni del proprio merito creditizio (circa 4,9 milioni di euro) relative alla “fair value option” applicata a obbligazioni di propria emissione e al risultato negativo della valutazione dei titoli di debito del portafoglio di attività disponibili per la vendita (16,8 milioni di euro); • la deduzione del 50% del valore di acquisto totalitario di Credemvita e Credemassicurazioni, pari a circa 29,5 milioni di euro; • la deduzione del 50% dell’eccedenza delle perdite attese sul portafoglio Corporate, rispetto alle rettifiche di valore complessive, per circa 6,3 milioni di euro. Per quanto riguarda invece l’entità del patrimonio supplementare si è fatto ricorso all’emissione di nuovi prestiti obbligazionari subordinati aventi idonee caratteristiche per poter essere conteggiati in tale aggregato per circa 552 milioni di euro, al netto delle riduzioni da ammortamento. Le principali variazioni negative del patrimonio supplementare hanno riguardato: • la deduzione del 50% del valore di acquisto totalitario di Credemvita e Credemassicurazioni, pari a circa 29,5 milioni di euro; • la deduzione del 50% dell’eccedenza delle perdite attese sul portafoglio Corporate, rispetto alle rettifiche di valore complessive, per circa 6,3 milioni di euro. Il requisito patrimoniale complessivo è di 861,3 milioni di euro a fronte di un Patrimonio di Vigilanza di 1.802,7 milioni di euro con un margine disponibile di 941,4 milioni di euro, pari ad oltre il 52% del PAV. Dal 2008, nei gruppi bancari, per le sole banche italiane, i requisiti patrimoniali individuali a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo sono ridotti del 25 per cento, purchè su base consolidata l’ammontare del patrimonio di vigilanza non sia inferiore al requisito patrimoniale complessivo. Rispetto alla situazione di Dicembre 2008 è da rilevare un incremento del margine disponibile di 146,4 milioni di euro dovuto alle seguenti dinamiche: • riduzione del Requisito Patrimoniale per 64,7 mln di euro; • aumento del Patrimonio di Vigilanza per 81,7 mln di euro. In particolare la variazione del Requisito Patrimoniale (64,7 mln di euro) è riconducibile a: • riduzione del rischio di credito e degli altri requisiti (39,8 mln di euro); • riduzione del rischio di mercato (21,7 mln di euro); • riduzione dei rischi operativi (3,2 mln di euro). I dati al 31 dicembre 2009 sono stati calcolati con le norme regolamentari Basilea 2. Le indicazioni sui coefficienti patrimoniali, effettuate sulla base della metodologia FIRB di Basilea 2 (metodologia interna di base – FIRB), evidenziano un Core Tier 1 ed un Total Capital ratio rispettivamente pari al 11,86% e al 16,74%. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 596 2.2 Adeguatezza patrimoniale Informazioni di natura qualitativa Per ulteriori informazioni di natura qualitativa sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali si rinvia a quanto esposto nella Parte F della Nota Integrativa consolidata. Informazioni di natura quantitativa Categorie/Valori Importi non ponderati 31.12.2009 Importi ponderati/ requisiti 31.12.2008 31.12.2009 31.12.2008 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 2. Metodologia basata sui rating interni 2.1 Base 24.252.737 25.643.986 Cartolarizzazioni 13.003.507 17.932.854 19.617.765 6.649.919 8.252.934 6.168.110 5.832.263 5.618.442 4.688.694 6.168.110 5.832.263 5.618.442 4.688.694 - - - - 151.773 193.958 72.336 61.879 987.256 1.040.281 62.505 91.506 62.505 91.506 2.2 Avanzata 3. 12.340.697 B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione - - 98.596 102.946 - - 98.596 102.946 - - B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi del calcolo - - 861.268 926.049 10.765.850 11.575.615 C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (TIER 1 capital ratio) 11,86 10,95 C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 16,74 14,8 B.3 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.6 Totale requisiti prudenziali* C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate * Nei gruppi bancari, per le sole banche italiane, i requisiti patrimoniali individuali a fronte dei rischi di credito, controparte, mercato ed operativo sono ridotti del 25 per cento, purchè su base consolidata l’ammontare del patrimonio di vigilanza non sia inferiore al requisito patrimoniale complessivo BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 597 PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D’AZIENDA Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l’esercizio 1.1 Operazioni di aggregazione Non sono state effettuate operazioni di aggregazione aziendale durante l’esercizio. 1.2.1Variazioni annue dell’Avviamento Si rimanda alla tabella 12.2 dell’attivo “Attività immateriali: variazioni annue” Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio Non esistono operazioni. Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Come meglio specificato specificato nella Sezione 12 della presente nota, nel corso del 2009 la banca ha concluso il processo di allocazione del costo delle aggregazioni avvenute nel 2008 (acquisizione filiali Banco Popolare e Gruppo Unicredit). Come richiesto dal principio contabile IFRS 3, si è proceduto a rettificare i valori provvisori iscritti al 31 dicembre 2008 per tener conto dell’allocazione definitiva; le rettifiche retrospettive riguardano gli ammortamenti, di competenza del 2008, relativi alla “Client Relationship” relativa alle acquisizioni degli sportelli dei rami d’azienda e ammontano a 0,3 milioni di euro, al lordo del relativo effetto fiscale. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 598 PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE Delibera Consob n. 11971/99 art. 78 - all. 3C e successive variazioni 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica NOME E COGNOME Giorgio Ferrari Luigi Maramotti Franco Terrachini Romano Alfieri Enrico Corradi Guido Corradi Anacleto Fontanesi Ugo Medici Alberto Milla Benedetto Renda Giovanni Viani Giovanni Tadolini Lucio Zanon di Valgiurata Vincenzo Calandra Buonaura Gianni Tanturli Maurizio Bergomi Giulio Morandi Guidetti Vittorio Adolfo Bizzocchi Altri dirigenti con responsabilità CARICA RICOPERTA Presidente CA Vice Presidente CA Vice Presidente CA Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Presidente CS Sindaco Sindaco Sindaco supplente Direttore Generale EMOLUMENTI SCADENZA PER LA CARICA PERIODO IN CUI E' DELLA BENEFICI BONUS E NELLA ALTRI STATA RICOPERTA LA CARICA NON ALTRI SOCIETA' CHE COMPENSI CARICA approvazione MONETARI INCENTIVI REDIGE IL bilancio BILANCIO 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 1/1/2009-31/12/2009 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2011 2009 2009 2009 2009 229 45 63 37 48 52 60 46 36 36 35 59 46 42 35 23 23 - 5 5 8 75 300 1.115 44 4 28 44 40 94 49 9 5 586 2.228 Nella voce “altri compensi” sono ricompresi anche i compensi corrisposti dalle altre società del Gruppo. 2008 2009 Riepilogo compensi Amministratori 844 822 81 82 Dirigenti 4.011 4.254 Totale 4.936 5.158 Sindaci 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Crediti Amministratori, sindaci e dirigenti Stretti familiari Società controllate e collegate Totale 1.975 575 3.695 6.245 Debiti 2.598 1.297 73.508 77.403 Raccolta amministrata Garanzie 5 5 29.221 30.192 1.550.044 1.609.457 Raccolta gestita 6.775 1.015 7.790 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 599 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Interessi attivi Amministratori, sindaci e dirigenti Stretti familiari Società controllate e collegate Interessi passivi 32 12 224 268 Totale Commissioni attive e Commisioni passive e altri ricavi altri oneri 57 36 259 352 60 42 2.071 2.173 10 3 1.324 1.337 L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le controparti correlate sopra indicate, sul totale della banca risulta essere pari (%): Dati patrimoniali Crediti Debiti Garanzie 0,03 0,37 - Totale Dati economici Raccolta amministrata 8,08 Raccolta gestita 0,06 Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive ed altri ricavi Commissioni passive ed altre spese 0,03 0,08 0,60 0,53 Totale Si provvede di seguito a fornire i dettagli (in migliaia di Euro) dei rapporti verso le imprese del gruppo. In tale contesto si è inserito i rapporti con: • la controllante; • le controllate; • le società del gruppo controllate, direttamente o indirettamente, dalla controllante. Credem International Lux sa Abaxbank spa Banca Euromobiliare spa Banca Euromobiliare Suisse sa Totale Banche Credemholding spa (controllante) Credemleasing spa Credemfactor spa Creacasa Euromobiliare S.I.M. Spa Credem Private Equity SGR spa Euromobiliare A.M. SGR spa Totale enti finanziari Magazzini Generali delle Tagliate spa Credemtel spa Credem Vita spa Euromobiliare Fiduciaria spa Totale clientela altra Totale Generale BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 600 Crediti 1.285.697 1.213.664 546.136 573 3.046.070 26.022 607.871 241.630 380 56 3.301 879.260 129 698 5.334 20 6.182 3.931.512 Debiti 1.512.209 727.572 1.045.180 79.303 3.364.264 34.649 6.943 1 3.657 2.280 11.182 58.712 115 4.668 117.304 37 122.124 3.545.100 Garanzie 44.000 44.000 65.895 65.895 26 26 109.921 Impegni 120.536 431 120.967 150.011 150.011 270.979 Interessi attivi Credem International Lux sa Abaxbank spa Banca Euromobiliare spa Banca Euromobiliare Suisse sa Totale Banche Credemholding spa (controllante) Credemleasing spa Credemfactor spa Creacasa Euromobiliare S.I.M. Spa Credem Private Equity SGR spa Euromobiliare A.M. SGR spa Totale enti finanziari Magazzini Generali delle Tagliate spa Credemtel spa Credem Vita spa Euromobiliare Fiduciaria spa Totale clientela altra Totale Generale 58.578 40.583 23.233 25 122.419 12 11.793 1.716 1 13.522 135.941 Interessi passivi Credem International Lux sa Abaxbank spa Banca Euromobiliare spa Banca Euromobiliare Suisse sa Totale Banche Credemholding spa (controllante) Credemleasing spa Credemfactor spa Creacasa Euromobiliare S.I.M. Spa Credem Private Equity SGR spa Euromobiliare A.M. SGR spa Totale enti finanziari Magazzini Generali delle Tagliate spa Credemtel spa Credem Vita spa Euromobiliare Fiduciaria spa Totale clientela altra Totale Generale (63.473) (32.500) (34.958) (578) (131.509) (1) (206) (1) (23) (22) (253) (3) (25) (3.841) (3.869) (135.631) Commissioni attive 10.112 443 879 11.434 1 1.201 706 23 24.484 26.415 1 417 11.733 2 12.153 50.002 Commissioni passive (1.528) (1.707) (3.235) (4) (10.183) (1.717) (11.904) (15.139) Proventi diversi 4.160 3.393 7.567 16 15.136 436 1.666 657 876 94 1.871 5.600 145 759 2.352 155 3.411 24.147 Altre spese (401) (961) (1.362) (548) (558) (1.106) (23) (1.290) (21) (1.334) (3.802) Totale ricavi 72.850 44.419 31.679 41 148.989 449 14.660 3.079 877 117 26.355 45.537 146 1.176 14.085 157 15.564 210.090 Totale costi (63.473) (34.429) (37.626) (578) (136.106) (549) (210) (10.742) (23) (1.739) (13.263) (26) (1.315) (3.841) (21) (5.203) (154.572) BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 601 L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le controparti sopra indicate, sul totale della banca risulta essere pari: (%) Dati patrimoniali Totale Dati economici Totale Crediti Debiti Garanzie 17,71 16,81 7,14 Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive ed altri ricavi Commissioni passive ed altre spese 14,52 31,73 20,52 7,57 Si provvede di seguito a fornire i dettagli (in migliaia di Euro) dei rapporti verso le imprese collegate: Dati patrimoniali Totale Dati economici Totale Crediti Debiti Garanzie Raccolta amministrata Raccolta gestita 2.537 3.999 900 46.509 - Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive ed altri ricavi Commissioni passive ed altre spese - 1 6.521 - L’incidenza dei volumi, delle operazioni con le imprese collegate, sul totale della banca risulta essere pari (%): Dati patrimoniali Totale Dati economici Totale Crediti Debiti Garanzie Raccolta amministrata Raccolta gestita 0,01 0,02 0,06 0,23 - Interessi attivi Interessi passivi Commissioni attive ed altri ricavi Commissioni passive ed altre spese - - 1,80 - BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 602 Si precisa che i rapporti fra le società del Gruppo sono regolati a condizioni di mercato, tenuto conto delle qualità dei beni e dei servizi prestati. Per le altre “parti correlate” diverse dalle società del gruppo, i rapporti di fornitura di beni e servizi realizzati da società del Gruppo e rientranti nell’attività tipica delle società interessate sono effettuati con oggetto, corrispettivo, modalità o tempi di realizzazione non dissimili da quanto usualmente praticato nei rapporti con la clientela. Denominazione della controllante Credito Emiliano Holding S.p.A. Sede Via Emilia San Pietro, 4 - Reggio Emilia Percentuale di controllo La percentuale di partecipazione di Credito Emiliano Holding S.p.A. in Credem S.p.A., al 31/12/2009, è del 76,87%. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 603 PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI Stock - Option attribuite agli amministratori e ai direttori generali Sia il Direttore Generale, sia i Dirigenti con responsabilità strategiche hanno esercitato tutte le opzioni di loro spettanza nel 2006 e non hanno ricevuto, nel 2009, nuove opzioni da esercitare. A. Informazioni di natura qualitativa 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Le Assemblee Straordinarie della Banca rispettivamente del 30 aprile 2001 e del 29 aprile 2004 hanno deliberato di aumentare il capitale sociale di Credem di massime n. 11.000.000 azioni del valore nominale di Euro 1,00, da riservare ai dipendenti della Società, delle società controllate e della controllante - con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma 8, del codice civile e dell’articolo 134, comma 2, del TUF - delegando al Consiglio di Amministrazione la concreta attuazione dei piani di stock option, con facoltà di stabilire, tra l’altro, i prezzi di emissione delle azioni ed i modi e le condizioni di assegnazione delle opzioni. In esecuzione di quanto deliberato dalle citate assemblee, dal dicembre 2001 al maggio 2006 il Consiglio di Amministrazione dell'Emittente ha approvato, con separate delibere, n. 14 piani di stock option, ciascuno contraddistinto con lettera da "A" a "P", ed in particolare: nel 2001 il piano di stock option contraddistinto dalla lettera "A"; nel 2002 i piani di stock option contraddistinti dalle lettere"B" e "C"; nel 2003 cinque piani di stock option contraddistinti dalle lettere "D", "E", "F", "G" ed "H"; nel 2004 tre piani di stock option contraddistinti dalle lettere "I", "L" e "M"; nel 2005 due piani di stock option contraddistinti dalle lettere "N" e "O"; e nel 2006 il piano di stock option contraddistinto dalla lettera "P". Attraverso i Piani di Stock Option la Banca ha inteso perseguire gli obiettivi di: (i) assicurare un sistema incentivante per talune categorie di dipendenti di Credem, delle società controllate e della controllante; (ii) assicurare l’adozione di un sistema premiante che fosse e rimanesse competitivo nel medio e lungo termine, anche rispetto ad analoghi sistemi adottati da società concorrenti; (iii) fidelizzare taluni dipendenti e trattenere figure professionali di interesse per la Banca, le società controllate e la controllante. I Piani di Stock Option contraddistinti dalle lettere "E", "D", "A", "B" e "C" sono stati estinti rispettivamente nel febbraio 2004, febbraio 2005, novembre 2006, maggio 2007 e novembre 2007. I piani “F” e “G” si sono estinti nel maggio 2008. Il Piano “H” si è estinto nel novembre 2008; i Piani “I” e “L” si sono estinti nel maggio 2009. I piani “N” e “M”, infine, si sono estinti, rispettivamente, nel luglio e nel novembre 2009. Al 31.12.2009 i beneficiari dei Piani di Stock Option sono complessivamente 3 e sono tutti legati alla Banca e alle società controllate da un rapporto di lavoro con qualifica di dirigente o quadro direttivo. Ai predetti soggetti risultano assegnate, alla medesima data del 31 dicembre 2009, complessive n. 180.000 opzioni, ciascuna delle quali attribuisce la facoltà di sottoscrivere, con termini e modalità particolari, n. 1 azione ordinaria Credito Emiliano ai seguenti prezzi: euro 9,34 per i beneficiari del Plan “O”; euro 10,68 per i beneficiari del Plan “P”. I prezzi di esercizio dei singoli Piani di Stock Option corrispondono ad un valore delle azioni Credito Emiliano - individuato all’atto dell’assegnazione delle opzioni stesse - pari alla media delle quotazioni del titolo Credem nel mese precedente l’assegnazione. Le opzioni relative ai Piani di Stock Option ancora in essere al 31.12.2009 potranno essere esercitate esclusivamente durante i seguenti periodi di esercizio: "O": dal 1 maggio al 31 maggio 2010; "P": dal 1 maggio al 31 maggio e dal 1 novembre al 30 novembre del 2010. Nel corso di ogni periodo di esercizio ciascun beneficiario ha la facoltà di esercitare in unica soluzione un quinto (20%) delle opzioni assegnate. Le opzioni eventualmente non esercitate nei periodi di esercizio precedenti potranno essere esercitate, totalmente o parzialmente, nei periodi di esercizio successivi, in unica soluzione e contemporaneamente all’esercizio della quota di opzioni di cui al periodo di pertinenza. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 604 Nell’ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro a seguito di licenziamento per giusta causa, giustificato motivo soggettivo o dimissioni, le opzioni non esercitate si estingueranno. Nell’ipotesi di risoluzione del rapporto di lavoro per altre cause o per decesso, i beneficiari o, rispettivamente, gli eredi dei beneficiari avranno diritto ad esercitare le opzioni non ancora esercitate nei termini previsti dalle condizioni contrattuali. I Piani di Stock Option disciplinano inoltre alcune eventualità residuali di esercizio delle opzioni, al verificarsi di eventi straordinari. E’ stato comunicato ai beneficiari che la Banca, in occasione della sottoscrizione di azioni per esercizio delle opzioni assegnate, prenderà in considerazione eventuali richieste di finanziamento finalizzate al sostenimento del relativo onere economico. Alcuni dati, relativi all’evoluzione dei piani, sono riportati nelle due seguenti tavole: (1) Diritti esistenti all'1/1 (2) Nuovi diritti assegnati nel periodo (3) (Diritti esercitati nel periodo) (4) (Diritti scaduti nel periodo) (5) Diritti esistenti al 31/12 (6) di cui: esercitabili al 31/12 anno 2009 numero di azioni 1.397.000 (1.217.000) 180.000 0 prezzo medio di esercizio € 6,868 € 6,371 € 10,231 prezzo di mercato € 3,707 n.s. € 5,390 anno 2008 numero di azioni 1.725.000 prezzo medio di esercizio € 6,714 prezzo di mercato € 9,440 (206.000) € 6,071 € 6,779 (122.000) 1.397.000 0 € 6,031 € 6,868 n.s. € 3,707 note: n.s.= non significativo (5)=(1)+(2)+(3)+(4) Il prezzo medio di esercizio è ponderato per le rispettive quantità sottoscrivibili. Il prezzo di mercato è quello medio alle diverse date di assegnazione (ponderato per le quantità di azioni sottoscrivibili) per (2), (3) e (4) e quello puntuale (ultimo prezzo ufficiale disponibile alla data) per (1) e (5). I diritti scaduti nel periodo (4) riguardano esclusivamente opzioni estinte anticipatamente per intervenuta risoluzione del rapporto di lavoro. Diritti assegnati al di cui esercitabili (vested) 31.12.2009 (granted) vita residua prezzi di esercizio: = € 9,34 (O) = € 10,68 (P) totale 2010 totale 100.000 80.000 180.000 100.000 80.000 180.000 totale contrattuale 80.000 48.000 128.000 5 mesi 11 mesi BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 605 Informazioni di natura quantitativa 1. Variazioni annue 31/12/2008 31/12/2009 Voci/Numero e prezzi di esercizio A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullate C.2 Esercitate C.3 Scadute C.4 Altre variazioni D. Rimanenza finali E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio Numero opzioni 1.397.000 1.217.000 1.217.000 180.000 128.000 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 606 Prezzi medi di esercizio Scadenza media 6,868 28/07/2009 X X X X X 6,371 X X 9,936 07/10/2010 9,843 X Numero opzioni 1.725.000 328.000 206.000 122.000 1.397.000 786.500 Prezzi medi di esercizio Scadenza media 6,714 20/01/2009 X - 20/01/2009 X X X 6,071 X 6,031 X X 6,868 28/07/2009 6,561 X PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE Secondo quanto stabilito dall’IFRS 8, par.4, l’informativa sui settori di attività viene fornita a livello consolidato e si fa, pertanto, rimando alla Nota Integrativa Consolidata. BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 607 BILANCIO INDIVIDUALE – NOTA INTEGRATIVA 608 ALLEGATI AL BILANCIO BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 610 Stato Patrimoniale riclassificato Conto economico riclassificato Conto economico riclassificato trimestralizzato Elenco delle partecipazioni Elenco delle partecipazioni di minoranza Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 611 Stato patrimoniale riclassificato (migliaia di euro) variazioni 12/09-12/08 31.12.2009 Cassa e disponibilità liquide 31.12.2008 assolute % 138.209 1.255.691 -1.117.482 (89,0) Crediti verso clientela 15.766.264 15.936.199 -169.935 (1,1) Crediti verso banche 3.711.393 5.177.773 -1.466.380 (28,3) Altre attività finanziarie 2.734.600 2.969.284 -234.684 (7,9) Partecipazioni 444.367 436.528 7.839 1,8 Attività materiali ed immateriali 544.074 546.571 -2.497 (0,5) Altre attività 586.766 666.636 -79.870 (12,0) Totale attivo 23.925.673 26.988.682 -3.063.009 (11,3) Debiti verso clientela 10.829.449 11.778.259 -948.810 (8,1) 7.613.379 9.076.406 -1.463.027 (16,1) 18.442.828 20.854.665 -2.411.837 (11,6) 2.641.161 3.092.869 -451.708 (14,6) Altre passività finanziarie 385.234 460.977 -75.743 (16,4) Fondi rischi specifici 151.737 179.129 -27.392 (15,3) Altre passività 689.678 811.655 -121.977 (15,0) Totale passività 22.310.638 25.399.295 -3.088.657 (12,2) Capitale sociale 332.392 332.392 - - 1.244.332 1.099.171 145.161 13,2 38.311 157.824 -119.513 (75,7) 1.615.035 1.589.387 25.648 1,6 23.925.673 26.988.682 -3.063.009 (11,3) Titoli in circolazione (compreso passività subordinate) subtotale Debiti verso banche Riserve Utile d'esercizio Patrimonio netto Totale passivo BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 612 Conto economico riclassificato (migliaia di euro) variazioni 12/09-12/08 31.12.2009 31.12.2008 assolute % Interessi netti 508.825 613.127 (104.302) (17,0) Commissioni nette 250.230 222.989 27.241 12,2 2.575 175.829 (173.254) (98,5) (112.266) (300.431) 188.165 (62,6) 188 (488) 676 (138,5) Risultato netto delle attività/passività valutate al fair value 2.515 3.702 (1.187) (32,1) Utili (perdite) su cessione di attività o passività finanziarie 41.370 2.732 38.638 1.414,3 693.437 717.460 (24.023) (3,3) Spese del personale (345.991) (315.577) (30.414) 9,6 Altre spese (194.821) (193.794) (1.027) 0,5 Spese amministrative (540.812) (509.371) (31.441) 6,2 Risultato lordo di gestione 152.625 208.089 (55.464) (26,7) Ammortamento immobilizzazioni immateriali e materiali (22.481) (29.980) 7.499 (25,0) 55.792 58.356 (2.564) (4,4) (101.891) (54.777) (47.114) 86,0 Rettifiche nette di valore su altre attività (316) 1.093 (1.409) (128,9) Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 3.576 275 3.301 1.200,4 Utili/perdite di investimenti (2.394) 417 (2.811) (674,1) Utile prima delle imposte 84.911 183.473 (98.562) (53,7) (46.600) (25.649) (20.951) 81,7 38.311 157.824 (119.513) (75,7) Dividendi Risultato dell’attività di negoziazione Risultato netto dell’attività di copertura Margine di intermediazione Altri proventi (oneri) di gestione Rettifiche nette di valore su crediti Imposte sul reddito dell’operatività corrente Risultato netto BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 613 Conto economico riclassificato trimestralizzato (in milioni di euro) margine finanziario margine servizi 1° trim 2° trim. 3° trim. 4° trim. 12/09 12/08 Var% 93,6 92,9 98,3 97,7 382,7 497,6 (23,0) 89,7 85,5 97,3 91,6 363,9 279,2 30,3 margine d'intermediazione 183,3 178,4 195,6 189,3 746,6 776,8 (3,9) spese del personale (83,8) (84,7) (88,9) (88,6) (346,0) (315,6) 9,6 spese amministrative (50,0) (48,6) (48,7) (47,5) (194,8) (193,8) 0,5 (133,8) (133,3) (137,6) (136,1) (540,8) (509,4) 6,2 risultato lordo di gestione 49,5 45,1 58,0 53,2 205,8 267,4 (23,0) ammortamenti (5,4) (5,4) (6,0) (5,7) (22,5) (30,0) (25,0) risultato operativo 44,1 39,7 52,0 47,5 183,3 237,4 (22,8) accantonamenti per rischi ed oneri (1,4) 2,8 1,9 0,3 3,6 0,3 n.s. 0,2 (2,9) (2,0) 7,4 2,7 (0,5) (640,0) - (0,4) 3,6 (5,7) (2,5) - 100,0 (24,4) (32,3) (12,9) (32,6) (102,2) (53,7) 90,3 costi operativi oneri/proventi straordinari rettifiche nette su partecipazioni rettifiche nette su crediti e op.fin. UTILE ANTE IMPOSTE 18,5 6,9 42,6 16,9 84,9 183,5 (53,7) imposte sul reddito (8,0) (6,3) (21,8) (10,5) (46,6) (25,7) 81,3 UTILE NETTO 10,5 0,6 20,8 6,4 38,3 157,8 (75,7) UTILE PER AZIONE 0,12 0,54 (77,7) UTILE DILUITO PER AZIONE 0,12 0,54 (77,7) Tale riclassifica è stata effettuata considerando anche dati gestionali non desumibili direttamente dagli schemi di bilancio e dalla nota integrativa LEGENDA: Margine finanziario + Voce 30 Margine d’interesse - riclassifica operazioni di finanza straordinaria (128,6 milioni di euro nel 2009, 119,7 milioni di euro nel 2008) + Voce 70 Dividendi e proventi simili (per la sola quota relativa ai dividendi da partecipazioni) Margine servizi + Voce 60 Commissioni nette + Voce 80 Risultato netto dell'attività di negoziazione + Voce 90 Risultato netto dell’attività di copertura + Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto, ad esclusione degli utili/perdite su titoli di capitale pari a 4,6 milioni di euro per il2009 + Voce 110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value + Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione (al netto delle componenti di natura straordinaria) + Voce 70 Dividendi e proventi simili (al netto della quota relativa ai dividendi su partecipazioni) + riclassifica operazioni di finanza straordinaria (128,6 milioni di euro nel 2009, 119,7 milioni di euro nel 2008) Risultato operativo + Margine d’intermediazione + Voce 150 Spese amministrative (spese del personale e altre spese amministrative) + Voce 170 Rettifiche /riprese di valore nette su attività materiali + Voce 180 Rettifiche /riprese di valore nette su attività immateriali Utile prima delle imposte + Risultato operativo + Voce 160 Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri + Voce 130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento + Oneri/proventi straordinari: Voce 190 Altri oneri/proventi di gestione ((solo componenti di natura straordinaria - sbilancio sopravvenienze) Voce 100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto, per la sola componente degli utili/perdite su titoli di capitale pari a 4,6 milioni di euro per il 2009 Voce 240 Utili/perdite da cessione di investimenti BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 614 Elenco delle partecipazioni (in euro) Sede Numero % sul Capitale Valore azioni/quote capitale sociale sociale di bilancio Società controllate Banca Euromobiliare spa Milano 9.800.000 100,000 60.760.000 71.843.727 Euromobiliare Fiduciaria spa Milano 140.000 100,000 700.000 945.125 Magazzini Generali delle Tagliate spa Banca Euromobiliare Suisse sa Quattro Castella (RE) Lugano 300.000 100,000 1.500.000 1.549.371 15.000 100,000 15.000.000* 9.394.788 Abaxbank spa Milano Credemvita spa Reggio Emilia 1.200.000 100,00 120.000.000 110.990.839 10.000.000 100,000 41.280.000 71.074.344 Creacasa spa Reggio Emilia 1 100,00 600.000 2.652.259 Credem International Lux sa Lussemburgo 6.999.300 99,999 44.000.000 49.632.930 Credemleasing spa Reggio Emilia 26.375 99,905 68.164.800 68.131.260 Credemfactor spa Reggio Emilia 52.470 99,000 27.401.000 27.121.613 Credemtel spa Reggio Emilia Euromobiliare A.M. SGR spa Milano Credem Private Equity SGR spa Reggio Emilia 5.445 99,000 2.840.530 2.577.235 123.184 98,547 6.456.250 9.589.922 2.100.000 87,500 2.400.000 2.264.000 427.767.413 * importo in franchi svizzeri Società collegate Credemassicurazioni spa Reggio Emilia Raffaello G.P. Jersey ord. Jersey Raffaello G.P. Jersey pref. Jersey Nextone srl Milano Società Consortile Nuovo Mercato Ortofrutticolo srl Raffaello Luxembourg sca Andria (BA) Lussemburgo 862.500 100,000 8.901.000 14.666.290 817 43,000 190.000 945.742 340 34,000 10.000 39.358 4.125 30,000 13.750 - 100 20,000 50.000 - 5.000 15,244 4.100.014 948.443 16.599.833 Totale 444.367.246 BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 615 Partecipazioni di minoranza detenute nel portafoglio “Attività disponibili per la vendita” (in euro) Sede Numero % sul Valore Valore azioni/quote nominale di bilancio 21.578 capitale sociale 19,896 21.578 61.188 S.I.F.A.R. Srl Reggio Emilia Serv. Int. Srl Napoli 27.000 15,000 13.770 13.944 Presidio SGR spa Milano 140.047 10,000 140.047 140.047 Alicante Finance srl Conegliano Veneto 1.188 9,900 1.188 1.987 Sofiser srl Reggio Emilia 413.383 8,650 413.383 404.339 Banque d'Affaires de Tunisie Tunisi Pro Mac spa Milano E Mid spa Milano Porretta Holding spa Porretta Terme (BO) Cedacri spa Collecchio (PR) Agenzia per l'occupazione e lo sviluppo area nord-barese Barletta (BA) Broadex n.v. Belgio Idis srl Milano 200 Centrosim spa Milano 3.000 N1 Products sa Lussemburgo CA.RI.CE.SE. srl Casalecchio di Reno SIA - S.S.B. spa Milano Abienergia Roma Reggio Sviluppo spa Reggio Calabria Fondo Interbancario di Tutela Depositi Promem Sud-Est Spa Roma Bari Patti chiari Roma Consiat - Consorzio Sviluppo Alto Tavoliere srl Aeroporto di Reggio Emilia srl San Severo (FG) Reggio Emilia 2.474 6,667 247.400 104.551 259.740 5,195 259.740 259.740 5.100 4,250 255.000 344.471 522.204 3,327 73.109 108.867 417 3,307 417.000 4.545.300 57 3,130 2.944 2.623 136.623 2,024 136.623 98.218 2,000 200 100.194 1,500 180.000 96.330 300 1,426 30.000 30.000 41.000 1,395 20.910 107.187 2.208.427 1,300 287.096 6.183.596 1 1,316 1.000 1.000 10.000 0,909 5.100 4.872 3.821 0,868 3.821 3.821 10 0,617 3.711 4.349 1 0,524 5.000 5.000 50 0,500 2.582 2.459 1 0,439 17.487 13.942 46 0,307 23.782 20.891 29 0,272 74.886 123.950 67.272 0,227 168.180 61.073 0,185 154.800 693.923 SACAL - Società Aeroportuale Calabrese spa Lamezia Terme (CZ) Interporto Campano spa Napoli Aeroporto "G.Marconi" di Bologna spa Banca Popolare Puglia Basilicata scrl Nomisma spa Bologna Altamura 60.000 Bologna GE.SE.CE.DI. Napoli S.W.I.F.T. Bruxelles Idroenergia scrl Aosta Totale BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 616 11.666 0,081 4.316 2.992 732.491 0,073 378 359 40 0,036 5.000 22.406 1 0,003 516 774 13.564.393 Corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione Informazioni ai sensi dell’art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob Il prospetto, redatto ai sensi dell’art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob (delibera 11971), evidenzia i corrispettivi di competenza dell’esercizio 2009 per i servizi di revisione e per quelli diversi, resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete. Tali corrispettivi rappresentano i costi sostenuti ed iscritti in bilancio d’esercizio, al netto dei rimborsi spese e dell’IVA indetraibile (dati in migliaia di euro). Tipologia di servizi Revisione contabile Società che ha erogato il Servizio Deloitte & Touche Spa Servizi di Attestazione Deloitte & Touche Spa 70 Altri Servizi Deloitte & Touche Spa 32 Altri Servizi Deloitte Consulting Spa 251 Totale Compensi 280 633 BILANCIO INDIVIDUALE – ALLEGATI AL BILANCIO 617 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 618 BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 620 INDICE AbaxBank spa Credem International (Lux) sa Banca Euromobiliare spa Banca Euomobiliare Suisse sa Euromobiliare Fiduciaria spa Euromobiliare Asset Management SGR spa Credem Private Equity SGR spa Credemleasing spa Credemfactor spa Magazzini Generali delle Tagliate spa CredemVita spa Credemtel spa Creacasa srl BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 621 AbaxBank Spa Corso Monforte, 34 Milano Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Lucio Zanon di Valgiurata Vice Presidente Enrico Corradi Amministratore Delegato Nazzareno Gregori Consiglieri Adolfo Bizzocchi Giovanni Crotti Giorgio Ferrari Matteo Mattei Gentili Stefano Morellini Simone Predieri Rossano Zanichelli Presidente Gianni Tanturli Sindaci effettivi Emilio Aguzzi de Villeneuve Carlo Riccò COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 622 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. 2009 2008 3.345 5.160 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 988.919.112 3.201.269.299 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 352.587.588 776.373.273 60. Crediti verso banche 802.845.582 1.102.569.375 70. Crediti verso clientela 60.452.099 153.822.295 80. Derivati di copertura 18.679.671 - 100. Partecipazioni 474.100 1.514.658 110. Attività materiali 37.058.296 37.542.926 120. Attività immateriali 239.929 503.483 - - 14.355.838 23.018.836 870.338 5.662.175 13.485.500 17.356.661 37.566.189 44.134.828 2.313.181.749 5.340.754.133 di cui: - avviamento 130. 150. Attività fiscali a) correnti b) anticipate Altre attività Totale dell'attivo BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 623 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 2009 2008 10. Debiti verso banche 989.798.733 3.093.095.846 20. Debiti verso clientela 19.135.627 32.397.053 30. Titoli in circolazione 621.748.192 553.340.012 40. Passività finanziarie di negoziazione 465.773.930 1.478.581.551 50. Passività finanziarie valutate al fair value 7.181.391 34.068.504 60. Derivati di copertura 42.564.311 30.470.843 80. Passività fiscali 15.580.027 5.700.894 a) correnti 11.153.765 1.227.043 b) differite 4.426.262 4.473.852 4.731.994 5.662.505 778.146 1.652.672 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 120. Fondi per rischi e oneri 4.583.556 1.135.571 b) 4.583.556 1.135.571 -1.073.872 -21.234.883 5.813.175 45.811.812 120.000.000 120.000.000 16.566.540 -39.928.247 2.313.181.749 5.340.754.133 altri fondi 140. Riserve da valutazione 160. Riserve 180. Capitale 200. Utile (perdita) d'esercizio (+/-) Totale del passivo e del patrimonio netto BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 624 Conto economico in euro Voci del conto economico 2009 2008 10. Interessi attivi e proventi assimilati 84.880.821 178.182.479 20. Interessi passivi e oneri assimilati (56.101.002) (188.127.900) 30. Margine d'interesse 28.779.819 (9.945.421) 40. Commissioni attive 2.416.134 9.459.657 50. Commissioni passive (3.823.464) (12.986.529) 60. Commissioni nette (1.407.330) (3.526.872) 70. Dividendi e proventi simili 1.488.106 168.989.701 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 21.067.811 (190.293.445) 90. Risultato netto dell’attività di copertura 3.471.207 2.905.355 100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di: 10.767.864 724.792 a) crediti (6.103.937) - (466.879) 724.792 d)passività finanziarie 17.338.680 - 110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al "fair value" (3.699.079) 11.914.266 120. Margine d'intermediazione 60.468.397 (19.231.625) 130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: 2.069.065 (1.327.350) a) crediti 2.069.065 (1.327.350) 62.537.462 (20.558.975) b) attività disponibili per la vendita 140. Risultato netto della gestione finanziaria 150. Spese amministrative: (33.188.497) (34.363.530) a) spese per il personale (19.838.866) (15.893.401) b) altre spese amministrative (13.349.631) (18.470.129) (3.056.208) 867.000 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri 170. Rettifiche di valore nette su attività materiali (601.981) (608.879) 180. Rettifiche di valore nette su attività immateriali (503.885) (449.668) 190. Altri oneri/proventi di gestione 2.259.183 1.784.339 200. Costi operativi (35.091.389) (32.770.738) 210. Utili (perdite) delle partecipazioni (1.040.558) - 250. Utile/perdita dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 26.405.516 (53.329.713) (9.838.976) 13.401.466 Utile (perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio 16.566.540 (39.928.247) 16.566.540 (39.928.247) 260. 270. 290. BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 625 Credem International Lux sa 1012 Avenue Paster L - 2310 Luxembourg Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COLLEGIO SINDACALE Presidente Lucio Zanon di Valgiurata Vice Presidente Fulvio Albarelli Consiglieri Sido Bonfatti Franco Callosi Roberto Catellani Non previsto BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 626 Stato patrimoniale in euro ACTIF Notes 2009 2008 Caisses, avoirs auprès des banques centrales et des offices des chèques postaux 4 16.485.272 16.655.529 Effets publics et autres effets admissibles au refinancement auprès de la banque centrale 2, 4, 7, 10 52.002.400 1.972.600 52.002.400 1.972.600 333.081.510 602.746.017 33.278.834 143.190.248 299.802.676 459.555.769 Autres effets admissibles au refinancement auprès de la banque centrale Créances sur les établissements de crédit 4, 5, 11, 25 a) à vue b) autres créances Créances sur la clientèle 4, 6, 25 49.639.660 52.088.318 Obligations et autres valeurs mobilières à revenu fixe 4, 7, 11 1.167.807.614 1.111.278.370 - - 1.167.807.614 1.111.278.370 8, 10 113.618 113.618 Actifs incorporels 10 98.268 204.158 Actifs corporels 10 5.725.623 4.505.491 Autres actifs 9 152.159 236.973 80.427.751 192.572.483 1.705.533.875 1.982.373.557 a) des émetteurs publics b) d'autres émetteurs Participations Comptes de régularisation TOTAL DE L'ACTIF 9 bis 2, 3, 12 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 627 Stato patrimoniale in euro PASSIF Notes 2009 2008 4, 19 56.481.886 182.044.257 42.248.592 14.233.294 7.381.121 174.663.136 109.945.175 211.268.103 109.945.175 211.268.103 - à vue: 49.675.027 51.474.625 - à terme ou à préavis 60.270.148 159.793.478 1.389.912.000 1.378.834.000 1.300.000.000 1.300.000.000 89.912.000 78.834.000 14 3.025.378 1.499.788 14 bis 45.126.529 124.083.058 15 4.642.285 4.312.725 16 2.114.960 2.527.325 1.873.109 2.439.616 Capital souscrit 17 44.000.000 44.000.000 Réserves 18 36.331.627 21.694.004 16.068.995 14.637.622 1.705.533.875 1.982.373.557 Dettes envers des établissements de crédit a) à vue b) à terme ou à préavis Dettes envers la clientèle 4 autres dettes Dettes représentées par un titre 4, 13,19 bons et obligations en circulation autres Autres passifs Comptes de régularisation Provisions pour risques et charges a) provisions pour impôts b) autres provisions Résultat de l'exercice TOTAL DU PASSIF 20 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 628 Conto economico in euro Notes Intérêts et produits assimilés dont: sur valeurs mobilières à revenu fixe Intérêts et charges assimilées Revenus de valeurs mobilières a) Revenus de participations 2009 2008 175.034.590 55.851.900 73.734.323 1.344.571 (171.409.794) (67.833.116) 391.000 391.000 356.000 356.000 Commissions perçues 38.054.579 30.377.372 Commissions versées (20.414.645) (16.286.676) Résultat provenant d'opérations financières Autres produits d'exploitation Frais généraux administratifs a) frais de personnel dont: - salaires et traitements - charges sociales -dont charges sociales columant le pensions b) autres frais administratifs 28 30, 31 32 94.648 40.045 143.475 147.625 (4.716.766) (2.925.271) (4.626.355) (2.848.396) (2.510.960) (349.520) (230.061) (1.791.495) (2.464.394) (321.728) (1.777.959) Corrections de valeur sur actifs incorporels et corporels 10 (277.356) (321.176) Autres charges d'exploitation 29 (124.941) (99.884) Corrections de valeur sur créances et provisions pour passifs éventuels et pour engagements Reprises de corrections de valeur sur créances et provisions pour passifs éventuels et pour engagements Corrections de valeur sur valeurs mobilières ayant le caractère d’immobilisations financières, sur participations et sur parts dans des entreprises liées Résultat provenant des activités ordinaires, après impôts Autres impôts ne figurant pas sous les postes ci-dessus Résultat de l'exercice - 51.668 11.646 - (223) 16.826.458 15.499.581 (757.463) 16.068.995 (861.959) 14.637.622 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 629 Banca Euromobiliare Spa Via Santa Margherita, 9 Milano Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Matteo Mattei Gentili Vice Presidente Alberto Milla Amministratore delegato Ferdinando Rebecchi Consiglieri Adolfo Bizzocchi Angelo Campani Enrico Corradi Giorgio Ferrari Cesare Manfredi Stefano Pilastri Vittorio Trivelli Palazzi Rossano Zanichelli Lucio Zanon di Valgiurata Presidente Carlo Riccò Sindaci effettivi Adelio Bollini Aldo Maggi COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 630 Stato patrimoniale in euro Voci dell’ attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 60. Crediti verso banche 70. Crediti verso clientela 80. 2009 2008 461.299 501.711 12.554.503 51.087.065 1.038.765.313 1.359.302.318 222.824.115 131.267.704 Derivati di copertura 134.269 27.059.746 100. Partecipazioni 734.949 1.587.763 110. Attività materiali 728.053 922.480 120. Attività immateriali 40.580.182 41.040.337 36.307.216 36.312.922 Attività fiscali 6.922.673 5.420.897 a) correnti 4.786.810 2.598.146 b) anticipate 2.135.863 2.822.751 - 400.000 23.131.933 24.017.446 1.346.837.289 1.644.652.087 di cui: 130. avviamento 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 631 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 2009 2008 10. Debiti verso banche 53.520.195 5.848.035 20. Debiti verso clientela 655.268.931 809.236.971 30. Titoli in circolazione 523.937.964 674.792.076 40. Passività finanziarie di negoziazione 6.274.275 40.091.478 60. Derivati di copertura 1.183.622 2.931.260 80. Passività fiscali 2.516.425 2.228.096 a) correnti 772.060 1.151.370 b) differite 1.744.365 1.076.726 26.869.491 22.997.298 100. Altre passività 110. Trattamento di fine rapporto del personale 2.436.360 2.554.298 120. Fondi per rischi ed oneri 8.115.726 10.778.746 - - 8.115.726 10.778.746 263.952 206.777 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 12.227.279 19.407.441 180. Capitale 60.760.000 60.760.000 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) (6.536.931) (7.180.389) 1.346.837.289 1.644.652.087 Totale del passivo e del patrimonio netto BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 632 Conto economico in euro Voci del conto economico 2009 2008 10. Interessi attivi e proventi assimilati 39.874.288 54.858.821 20. Interessi passivi e oneri assimilati (30.547.347) -26.743.656 30. Margine di interesse 9.236.941 28.115.165 40. Commissioni attive 62.285.732 60.841.148 50. Commissioni passive (33.567.144) (32.774.330) 60. Commissioni nette 28.718.588 28.066.818 70. Dividendi e proventi simili 9.382 15.438 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 3.310.467 (12.696.774) 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 865.920 - 865.920 - 42.231.298 43.500.647 (291.385) (74.959) (291.385) (70.459) - (4.500) 41.939.913 43.425.688 (50.323.095) (48.908.276) a) spese per il personale (26.983.078) (26.817.045) b) altre spese amministrative (23.340.017) (22.091.231) b) Attività finanziarie disponibili per la vendita 120. Margine di intermediazione 130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: a) crediti d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato della gestione finanziaria 150. Spese amministrative: 160. Accantonamenti netti a fondi per rischi ed oneri (899.726) (4.098.925) 170. Rettifiche di valore nette su attività materiali (344.537) (551.446) 180. Rettifiche di valore nette su attività immateriali (473.863) (349.035) 190. Altri oneri/proventi di gestione 3.740.553 1.018.699 200. Costi operativi (48.300.668) (52.888.983) 210. Utili (Perdite) delle partecipazioni (952.814) - 240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti (33.070) 17 250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (7.346.639) (9.463.278) 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente 809.708 2.282.889 270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (6.536.931) (7.180.389) 290. Utile (Perdita) d'esercizio (6.536.931) (7.180.389) BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 633 Banca Euromobiliare Suisse sa Via S. Balestra, 17 Lugano - Svizzera - Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Enrico Corradi * Vice Presidente Fiorenzo Perucchi * Consiglieri Ermanno Bernasconi Giancarlo Alfredo Bordoni Andrea Broggini Angelo Campani * Giuliano Cassinadri Leonardo Cereghetti * Alberto Milla * Membri del Comitato Esecutivo COLLEGIO SINDACALE Non previsto BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 634 Stato patrimoniale (importi in franchi svizzeri) Voci dell’attivo Liquidità Crediti risultanti da titoli del mercato monetario Crediti nei confronti di banche Crediti nei confronti della clientela Crediti ipotecari 2009 2008 2.872.560 1.306.895 17.659 - 268.464.023 97.850.153 11.261.775 18.705.009 2.100.700 3.051.200 Portafoglio titoli e metalli preziosi destinati alla negoziazione Investimenti finanziari 30.230.006 4.013.928 665.586 1.022.819 Ratei e risconti 1.148.718 1.685.560 Altri attivi 2.941.073 1.267.128 319.702.100 128.902.692 131.591.660 84.321.378 Immobilizzi TOTALE ATTIVI di cui crediti nei confronti di società del Gruppo e titolari di partecipazioni qualificate BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 635 Stato patrimoniale (importi in franchi svizzeri) Voci del passivo Impegni risultanti da titoli del mercato monetario 2009 2008 - 17.965 868.385 2.857.952 258.029.651 71.155.828 4.156.573 3.008.222 Altri passivi 10.742.463 6.550.797 Rettifiche di valore e accantonamenti 12.270.000 12.200.000 Capitale sociale 15.000.000 15.000.000 2.926.800 2.451.000 11.675.000 11.625.000 10.128 20.045 Utile del periodo 4.023.100 4.015.883 TOTALE PASSIVI 319.702.100 128.902.692 849.618 2.889.249 35.767.732 35.645.867 648.000 526.000 - - 112.450.938 49.057.007 - Valori di rimpiazzo positivi 2.919.961 1.266.979 - Valori di rimpiazzo negativi 2.576.114 1.222.670 68.909.019 381.657.523 Impegni nei confronti di banche Altri impegni nei confronti della clientela Ratei e risconti Riserva legale generale Altre riserve Utile riportato di cui impegni nei confronti di società del Gruppo e titolari di partecipazioni qualificate Impegni eventuali Promesse irrevocabili Impegni di pagamento e di versamento suppletivo - Volumi contrattuali Operazioni fiduciarie BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 636 Conto economico (importi in franchi svizzeri) Voci del conto economico 2009 2008 Ricavi e costi risultanti da operazioni bancarie ordinarie Proventi per interessi e sconti 1.588.954 3.307.474 Proventi per interessi e dividendi del portafoglio destinato alla negoziazione Proventi per interessi e dividendi da investimenti finanziari (42) 829 171.870 88.983 Oneri per interessi (59.122) (243.056) 1.701.660 3.154.230 211.311 149.631 15.728.997 15.580.386 69.366 47.392 Oneri per commissioni (3.092.553) (4.156.452) Risultato da operazioni in commissione e da prestazioni di servizio Risultato da operazioni di negoziazione 12.917.121 11.620.957 1.130.080 1.409.364 - - 186.956 42.602 - - 186.956 42.602 Ricavi d’esercizio 15.935.817 16.227.153 Spese per il personale (5.359.756) (6.148.647) Spese per il materiale (3.174.264) (3.110.151) Costi d’esercizio (8.534.020) (9.258.798) UTILE LORDO 7.401.797 6.968.355 Ammortamento sugli immobilizzi (757.615) (749.058) (1.200.000) (1.200.000) Risultato intermedio 5.444.182 5.019.297 Ricavi straordinari 1.152.548 2.559 Costi straordinari (1.126.309) (8.197) Imposte (1.447.321) (997.776) 4.023.100 4.015.883 Risultato da operazioni su interessi Proventi per commissioni su operazioni di credito Proventi per commissioni su operazioni di negoziazione titoli e d’investimento Proventi per commissioni sulle altre prestazioni di servizio Risultato da alienazione di investimenti finanziari Altri proventi ordinari Altri oneri ordinari Altri profitti ordinari Rettifiche di valore, accantonamenti e perdite UTILE DEL PERIODO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 637 Euromobiliare Fiduciaria Spa Corso Monforte, 34 Milano Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Emilio Perrone da Zara Vice Presidente Matteo Mattei Gentili Consiglieri Sergio Benetti Stefano Bisi Franco Callosi Ennio Fraternali Paolo Magnani Antonio Russo Presidente Goffredo Sala Sindaci effettivi Alberto Galaverni Gaetano Signoriello COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 638 Stato patrimoniale in euro Voci dell’attivo 2009 2008 ATTIVITA’ NON CORRENTI Attività Immateriali - Attività immateriali a vita definita 3) 10.484 26.196 4) 789 2.812 - Attività Finanziarie 5) 1.009 1.022 - Attività per Imposte Anticipate 6) 49.286 68.898 61.568 98.928 Attività Materiali - Immobili, Impianti e Macchinari Altre Attività non Correnti TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI ATTIVITA’ CORRENTI Crediti Commerciali 7) 831.087 535.043 Crediti Tributari 8) 81.491 77.363 Crediti Finanziari Correnti 9) 1.010.740 595.278 Altri Crediti Correnti 10) 12.696 11.582 Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 11) 8.478 323.339 TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI 1.944.492 1.542.605 TOTALE ATTIVITA’ 2.006.060 1.641.533 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 639 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto PATRIMONIO NETTO NOTE 2009 2008 12) - Capitale 700.000 700.000 - Riserva Legale 140.000 140.000 - Altre Riserve 312.554 221.212 26.866 26.866 246.809 36.468 1.426.229 1.124.546 - Riserva per Stock Option - Utile (Perdita) dell’Esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA’ NON CORRENTI TFR e Altri Fondi relativi al Personale 13) 146.370 182.769 Fondo Imposte Differite 6) 3.986 6.702 Fondi per Rischi ed Oneri 14) 80.000 40.000 230.356 229.471 TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI PASSIVITA’ CORRENTI Debiti Commerciali 15) 79.226 62.709 Debiti Vari ed altre Passività 16) 233.585 189.810 Debiti per Imposte sul Reddito 17) 36.664 34.997 349.475 579.831 2.006.060 287.516 516.987 1.641.533 TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI TOTALE PASSIVITA’ TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 640 Conto economico in euro Voci del conto economico NOTE 2009 2008 Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni 18) 1.432.438 1.267.812 Altri Proventi 19) 233.413 217.280 1.665.851 1.485.092 TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Acquisti di Materiali e Servizi Esterni 20) (347.331) (296.040) Costi del Personale 21) (748.298) (997.024) Altri costi operativi 22) (170.026) (93.932) 400.196 98.096 (19.424) (29.184) 380.772 68.912 RISULTATO OPERATIVO (EBITDA) Ammortamenti 23) RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT) Proventi Finanziari 24) 21.686 28.921 Oneri Finanziari 25) (23.593) (4.306) 378.865 93.527 (132.056) (57.059) 246.809 36.468 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul Reddito dell’esercizio 26) UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 641 Euromobiliare Asset Management SGR Spa Via Turati, 9 Milano Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Mario Cattaneo Vice Presidente Matteo Mattei Gentili Consiglieri Fulvio Albarelli Giorgio Ferrari Alessandro Gabetti Alberto Milla Guido Ottolenghi Giuseppe Rovani Presidente Alberto Galaverni Sindaci effettivi Carlo Ricco’ Paolo Giaroli COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 642 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo 10. Cassa e disponibilità liquide 40. 60. 2009 2008 1.672 1.213 Attività finanziarie disponibili per la vendita 10.751.982 11.344.707 Crediti 22.886.666 7.490.327 a) per gestioni di patrimoni 12.403.213 4.656.003 b) altri crediti 10.483.453 2.834.324 100. Attività materiali 116.018 115.678 110. Attività immateriali 135.906 128.963 120. Attività fiscali 541.243 482.815 - 101.454 b) anticipate 541.243 381.361 Altre attività 304.754 175.950 34.738.241 19.739.653 a) correnti 140. TOTALE ATTIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 643 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 2009 2008 10. Debiti 6.529.475 3.874.341 70. Passività fiscali 3.705.555 323.524 a) correnti 3.693.111 302.218 b) differite 12.444 21.306 90. Altre passività 465.311 521.502 100. Trattamento di fine rapporto del personale 316.117 361.016 110. Fondo per rischi e oneri 1.766.811 851.398 b) altri fondi 1.766.811 851.398 120. Capitale 6.456.250 6.456.250 150. Sovrapprezzi di emissione 413.166 413.166 160. Riserve 7.255.072 6.537.148 170. Riserve da valutazione -13.710 -265.576 180. Utile (Perdita) d'esercizio 7.844.194 666.884 34.738.241 19.739.653 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 644 Conto economico in euro Voci del conto economico 10. Commissioni attive 20. Commissioni passive COMMISSIONI NETTE 2009 2008 57.403.285 58.330.474 (33.611.688) (44.684.873) 23.791.597 13.645.601 184.297 422.213 40. Interessi attivi e proventi assimilati 50. Interessi passivi e oneri assimilati (178) - 90. Utile/perdita da cessione o riacquisto di: 8.938 - a) attività finanziarie 8.938 - 23.984.654 14.067.814 (12.543.138) (12.551.325) a) spese per il personale (6.339.415) (6.045.791) b) altre spese amministrative (6.203.723) (6.505.534) (45.092) (44.715) (101.783) (87.124) 206.688 177.674 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 11.501.329 1.562.324 UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 11.501.329 1.562.324 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (3.657.135) (895.440) UTILE (PERDITA) DELL'ATTIVITA' CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 7.844.194 666.884 UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 7.844.194 666.884 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 110. Spese amministrative: 120. Rettifiche di valore nette su attività materiali 130. Rettifiche di valore nette su attività immateriali 160. Altri proventi e oneri di gestione 190. BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 645 Credem Private Equity SGR Spa Via Che Guevara Reggio Emilia Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Enrico Corradi Vice Presidente Lucio Zanon di Valgiurata Amministratori Delegati Maurizio Esposito Daniele Molinaro Consiglieri Marco Braglia Giorgio Medici Presidente Gianni Tanturli Sindaci effettivi Giulio Morandi Giuseppe Piroli COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 646 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo 10 Cassa e disponibilità liquide 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita 50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 60 Crediti 2008 - 751.432 777.246 2.342.481 2.233.776 60.000 294.179 2.282.481 1.939.597 5.444 6.072 - - 14.512 9.557 867 2.811 b) anticipate 13.645 6.746 Altre attività 12.889 15.229 3.126.758 3.041.880 a) per gestioni di patrimoni b) altri crediti 100 Attività materiali 110 Attività immateriali 120 Attività fiscali a) correnti 140 2009 Totale Attivo BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 647 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 10 Debiti 70 Passività fiscali 2009 2008 122.686 118.623 1.087 1.087 a) correnti - - b) differite 1.087 1.087 105.000 122.758 33.450 29.396 245 182 2.400.000 2.400.000 90 Altre passività 100 Trattamento di fine rapporto del personale 110 Fondi per rischi ed oneri b) altri fondi 120 Capitale 160 Riserve 386.260 228.090 170 Riserve da valutazione -33.260 -16.497 180 Utile (Perdita) d'esercizio 111.290 158.170 3.126.758 3.041.880 Totale Passivo e Patrimonio Netto BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 648 Conto economico in euro Voci del conto economico 10 20 Commissioni attive 2008 928.705 952.504 Commissioni passive (36.183) (37.111) Commissioni nette 892.522 915.393 23.980 79.601 (8) (255) 40 Interessi attivi e proventi assimilati 50 Interessi passivi e oneri assimilati Margine di intermediazione 110 2009 916.494 994.739 Spese amministrative: (718.448) (747.200) a) spese per il personale (318.661) (339.345) b) altre spese amministrative (399.787) (407.855) 120 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (2.357) (2.323) 160 Altri proventi e oneri di gestione 10.628 24.732 Risultato della gestione operativa 206.317 269.948 Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte 206.317 269.948 Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente (95.027) (111.778) Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte 111.290 158.170 Utile (Perdita) d'esercizio 111.290 158.170 190 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 649 Credemleasing Spa Via Mirabello, 2 Reggio Emilia Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Franco Terrachini Vice Presidente Adolfo Bizzocchi Consiglieri Marco Braglia Claudio Caggiati Ennio Ferrarini Stefano Morellini Gianluca Polizzotti Giuseppe Rovani Antonio Verona Presidente Mario Reverberi Sindaci effettivi Giulio Morandi Paolo Rinaldi COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 650 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo ¾10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2008 2009 178 170 56.619 316.020 531.353 531.353 1.948.905.834 1.956.172.866 - 41.306 302.361 302.361 60. Crediti 70. Derivati di copertura 90. Partecipazioni 100. Attività materiali 1.042.969 1.132.435 110. Attività immateriali 1.170.541 738.283 Attività fiscali 5.513.230 4.661.868 a) correnti 1.612.068 1.581.475 b) anticipate 3.901.162 3.080.393 883.870 883.870 10.627.845 9.849.087 1.969.034.800 1.974.629.619 - 120. di cui: avviamento 130. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 140. Altre attività TOTALE ATTIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 651 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 2009 2008 10. Debiti 1.786.647.955 1.795.423.842 30. Passività finanziarie di negoziazione 438.022 687.264 50. Derivati di copertura 15.628.448 13.062.184 70. Passività fiscali 1.337.766 1.640.946 a) correnti 1.276.827 1.578.229 b) differite 60.939 62.717 37.692.769 45.146.023 756.699 796.757 2.226.065 2.095.641 102.631 163.635 2.123.434 1.932.006 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 110. Fondi per rischi e oneri: a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 120. Capitale 68.164.800 68.164.800 160. Riserve 52.903.490 34.835.645 170. Riserve da valutazione (6.099.980) (5.290.874) 180. Utile (Perdita) d'esercizio 9.338.766 18.067.391 1.969.034.800 1.974.629.619 TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 652 Conto economico in euro Voci del conto economico 2009 2008 10. Interessi attivi e proventi assimilati 64.809.338 118.916.358 20. Interessi passivi e oneri assimilati (35.682.033) (82.193.720) 29.127.305 36.722.638 MARGINE DI INTERESSE 30. Commissioni attive 40. Commissioni passive COMMISSIONI NETTE 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: • attività finanziarie 110. 3.586.144 3.409.671 (2.435.298) (1.902.773) 1.150.846 1.506.898 (241.445) (2.637.529) 30.036.706 35.592.007 (5.362.621) (1.250.531) (5.362.621) (1.250.531) (9.543.856) (9.848.783) a) spese per il personale (6.220.690) (6.584.480) b) altre spese amministrative Spese amministrative: (3.323.166) (3.264.303) 120. Rettifiche di valore nette su attività materiali (143.778) (244.099) 130. Rettifiche di valore nette su attività immateriali (171.454) (319.079) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (73.620) (1.130.227) 160. Altri oneri e oneri di gestione 156.989 217.059 (15.138.340) (12.815.435) UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 14.898.366 22.776.572 Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente (5.559.600) (4.709.181) 9.338.766 18.067.391 9.338.766 18.067.391 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 190. UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL DELLE IMPOSTE UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO NETTO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 653 Credemfactor Spa Via Che Guevara, 4/b Reggio Emilia Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Matteo Mattei Gentili Vice Presidente Adolfo Bizzocchi Consiglieri Massimo Arduini Marco Braglia Stefano Morellini Stefano Pilastri Franco Terrachini Presidente Alberto Galaverni Sindaci effettivi Carlo Riccò Guido Rocca COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 654 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo 60. Crediti 100. Attività materiali 110. Attività immateriali 120. 324.401.702 297.299.395 89.034 98.267 526.116 534.318 Attività fiscali 1.840.611 1.308.989 a) correnti 544.443 583.231 1.296.168 725.758 3.131.780 691.883 329.989.243 299.932.852 b) anticipate 140. 2008 2009 Altre attività TOTALE ATTIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 655 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debiti 70. Passività fiscali 2008 2009 267.283.964 238.480.713 465.556 557.968 a) correnti 452.702 545.114 b) differite 12.854 12.854 20.426.680 21.448.607 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 318.806 319.939 110. Fondi per rischi e oneri: 370.303 515.621 - - 370.303 515.621 27.401.000 27.401.000 11.192.439 6.622.185 30.311 16.565 2.500.184 4.570.254 329.989.243 299.932.852 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 120. Capitale 160. Riserve 170. Riserve da valutazione 180. Utile (Perdita) d'esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 656 Conto economico in euro Voci del conto economico 2009 2008 10. Interessi attivi e proventi assimilati 7.761.783 15.609.329 20. Interessi passivi e oneri assimilati (1.716.931) (7.301.911) 6.044.852 8.307.418 MARGINE DI INTERESSE 30. Commissioni attive 40. Commissioni passive COMMISSIONI NETTE 60. Risultato netto dell’attività di negoziazione MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: a) attività finanziarie 110. 7.862.091 7.477.727 (1.402.097) (1.266.109) 6.459.994 6.211.618 (5.726) 2.237 12.499.120 14.521.273 (2.702.688) (1.594.115) (2.702.688) (1.594.115) (5.617.874) (6.024.372) a) spese per il personale (3.387.109) (3.704.521) b) altre spese amministrative (2.230.765) (2.319.851) Spese amministrative: 120. Rettifiche di valore nette su attività materiali (22.535) (33.748) 130. Rettifiche di valore nette su attività immateriali (230.031) (301.177) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 104.714 (127.293) 160. Altri proventi e oneri di gestione (2.720) 23.863 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 4.027.985 6.464.431 UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 4.027.985 6.464.431 (1.527.802) (1.894.177) 2.500.184 4.570.254 2.500.184 4.570.254 190. Imposte corrente sul reddito dell'esercizio UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ NETTO DELLE IMPOSTE dell’operatività CORRENTE AL UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 657 Magazzini Generali delle Tagliate Spa Via Togliatti 36/1 Montecavolo di Quattro Castella (RE) Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Mosè Natale Arduini Vice Presidente Alfredo Germini Consiglieri Paolo Benatti Angelo Tognoni Presidente Fabrizio Fiori Sindaci effettivi Eugenio Menozzi Mario Reverberi COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 658 Stato patrimoniale in euro Voci dell’attivo note 2009 2008 ATTIVITA’ NON CORRENTI Attività Immateriali 293.455 293.556 - Avviamento 293.455 293.455 - 101 Attività Materiali 20.964.459 20.121.065 - Immobili, Impianti e Macchinari 19.258.515 18.241.608 1.705.944 1.879.457 Altre Attività non Correnti 87.159 87.925 - Partecipazioni 64.550 64.550 - Attività per Imposte Anticipate 16.657 15.368 5.952 8.007 21.345.073 20.502.546 827.909 768.248 Crediti Tributari 87.483 79.909 Altri Crediti Correnti 49.954 46.546 Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 115.088 704.127 Attività cessate/attività non correnti destinate ad essere cedute 162.928 - 1.243.362 1.598.830 22.588.435 22.101.376 - Attività immateriali a vita definita - Beni in locazione finanziaria - Altre Attività non correnti TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI ATTIVITA’ CORRENTI Crediti Commerciali TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI TOTALE ATTIVITA’ BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 659 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto note 2009 2008 PATRIMONIO NETTO - Capitale 1.500.000 1.500.000 452.076 452.076 10.854.312 10.854.312 1.798.731 1.666.100 247.317 117.091 14.852.436 14.589.579 552.548 508.144 Fondo Imposte Differite 4.617.522 4.604.729 Debiti vari e altre passività non correnti 1.613.262 1.735.049 6.783.332 6.847.922 20 - Debiti Commerciali 563.022 321.782 Debiti Vari ed altre Passività 327.894 288.394 61.731 53.699 952.667 7.735.999 663.875 7.511.797 22.588.435 22.101.376 - Riserva Legale - Riserva di Rivalutazione - Altre Riserve - Utile (Perdita) dell’Esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITA’ NON CORRENTI TFR e Altri Fondi relativi al Personale TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI PASSIVITA’ CORRENTI Passività finanziarie non correnti Debiti per Imposte sul Reddito TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI TOTALE PASSIVITA’ TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 660 Conto economico in euro Voci del conto economico note 2009 2008 Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni 3.304.533 3.233.209 218.760 54.193 3.523.293 3.287.402 (920.770) (839.946) Costi del Personale (1.513.487) (1.565.537) Altri costi operativi (78.435) (110.419) 1.010.601 771.500 (541.706) (540.716) (673) 1.500 468.222 232.284 3.814 18.767 (48.242) (28.629) 423.794 222.422 (176.477) (105.331) 247.317 117.091 Altri Proventi TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Acquisti di Materiali e Servizi Esterni RISULTATO OPERATIVO (EBITDA) Ammortamenti Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di attività non correnti RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT) Proventi Finanziari Oneri Finanziari RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul Reddito dell’esercizio UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 661 CredemVita S.p.A. Via Mirabello, 2 Reggio Emilia Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Giorgio Ferrari Vice Presidente Adolfo Bizzocchi Consiglieri Fulvio Albarelli Federica Nicolini Stefano Pilastri Giuseppe Rovani Presidente Gianni Tanturli Sindaci effettivi Torquato Bonilauri Alberto Galaverni COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 662 Stato patrimoniale in euro Voci dell’attivo B. Attività immateriali C. D. 1.199.627 619.633 Investimenti 1.211.986.015 735.413.115 Investimenti a beneficio di assicurati dei rami vita i quali ne sopportano il rischio e derivanti dalla gestione dei fondi pensione 1.094.351.273 1.053.868.855 396.866 56.668 41.549.702 36.021.117 36.925.604 33.889.945 16.895.530 11.306.492 2.403.304.617 1.871.175.825 D.bis Riserve tecniche a carico dei Riassicuratori E. Crediti F. G. 2008 2009 Altri elementi dell’Attivo Ratei e Risconti TOTALE ATTIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 663 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto A. Patrimonio Netto B. Passività subordinate C. D. 78.517.498 58.244.976 - - Riserve tecniche 1.199.881.419 737.305.061 Riserve tecniche allorché il rischio dell’investimento è sopportato dagli assicurati e riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione 1.094.168.494 1.053.654.380 54.394 54.394 - - 30.679.072 21.913.106 3.740 3.908 2.403.304.617 1.871.175.825 E. Fondi per Rischi e Oneri F. Depositi ricevuti da Riassicuratori G. Debiti e altre passività H. Ratei e Risconti TOTALE PASSIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 664 2008 2009 Conto Economico in euro Voci del conto economico 2008 2009 CONTO TECNICO 1. Premi dell’esercizio, riassicurazione 2. Proventi da investimenti 3. al netto delle cessioni in 641.956.711 436.490.664 43.660.621 28.739.591 Proventi e plusvalenze non realizzate relativi a investimenti a beneficio di assicurati i quali ne sopportano il rischio e a investimenti derivanti dalla gestione dei fondi pensione Altri proventi tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione 128.531.163 41.647.152 20.403.657 23.233.661 5. Oneri relativi a sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione (266.814.051) (696.090.446) 6. Variazione delle riserve matematiche delle altre riserve tecniche, al netto delle cessioni di riassicurazione (511.763.868) 372.434.531 (137.911) 2.203 4. 7. Ristorni e Partecipazioni agli utili, al netto delle cessioni in riassicurazione 8. Spese di gestione (9.012.863) (8.040.824) 9. Oneri Patrimoniali e Finanziari (4.484.066) (7.137.051) 10. Oneri Patrimoniali e Finanziari e Minusvalenze non realizzate relativi a investimenti a beneficio di assicurati i quali ne sopportano il rischio e a investimenti derivanti dalla gestione dei Fondi Pensione Altri oneri tecnici, al netto delle cessioni in riassicurazione (10.313.350) (167.728.618) (17.156.872) (18.551.972) 11. 12. Quota dell’utile degli investimenti trasferita al conto non tecnico (2.583.986) (1.553.919) 13. Risultato del Conto Tecnico 12.285.185 3.444.972 2. Risultato del Conto Tecnico 12.285.185 3.444.972 4. Quota dell’utile degli investimenti trasferita dal Conto Tecnico 2.583.986 1.553.919 7. Altri proventi 8. Altri oneri 9. Risultato dell’attività ordinaria 10. Proventi Straordinari 11. Oneri Straordinari 12. Risultato della attività straordinaria 13. Risultato prima delle imposte 14. Imposte sul Reddito dell’Esercizio 15. UTILE (Perdita) D’ESERCIZIO CONTO NON TECNICO 662.789 (811.352) 2.961.381 (984.679) 14.720.608 6.975.593 20.433 41.942 (34.600) (34.881) (14.167) 7.061 14.706.441 6.982.654 (4.753.919) (2.178.388) 9.952.522 4.804.266 BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 665 Credemtel Spa Via Togliatti 36/1 Montecavolo di Quattro Castella (RE) Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Adolfo Bizzocchi Vice Presidente Nazzareno Gregori* Consiglieri Luciano Bartoli Ettore Corsi Ottorino Righetti Presidente Alberto Galaverni Sindaci effettivi Mario Reverberi Gianni Tanturli * Amministratore Delegato COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 666 Stato patrimoniale in euro Voci dell’attivo note 2009 2008 ATTIVITA’ NON CORRENTI Attività Immateriali - Attività immateriali a vita definita 4) 754.314 764.450 - Immobili, Impianti e Macchinari 5) 896.006 166.115 - Beni in locazione finanziaria 6) - 332.625 - Attività per Imposte Anticipate 7) 121.277 105.453 - Altre Attività non correnti 8) 1.977 1.827 1.773.574 1.370.470 Attività Materiali Altre Attività non Correnti TOTALE ATTIVITA’ NON CORRENTI ATTIVITA’ CORRENTI Crediti Commerciali 9) 4.364.472 3.445.516 Crediti Tributari 10) 392.264 170.191 Altri Crediti Correnti 11) 80.001 95.789 Cassa e altre disponibilità liquide equivalenti 12) 4.203.557 4.234.668 9.040.294 7.946.164 10.813.868 9.316.634 TOTALE ATTIVITA’ CORRENTI TOTALE ATTIVITA’ BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 667 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto PATRIMONIO NETTO note 2009 2008 13) - Capitale 2.840.530 2.840.530 568.106 568.106 1.642.941 703.861 13.497 13.270 - Utile (Perdita) dell’Esercizio 1.171.731 932.259 TOTALE PATRIMONIO NETTO 6.236.805 5.058.026 - Riserva Legale - Altre Riserve - Riserva per Stock Option PASSIVITA’ NON CORRENTI TFR e Altri Fondi relativi al Personale 14) 435.363 429.714 Fondo Imposte Differite 7) 105.150 178.211 Debiti vari e altre passività non correnti - 70.593 TOTALE PASSIVITA’ NON CORRENTI 540.513 678.518 PASSIVITA’ CORRENTI Debiti Commerciali 15) 2.008.343 1.702.797 Debiti Vari ed altre Passività 16) 1.871.124 1.748.091 157.083 129.202 4.036.550 4.577.063 10.813.868 3.580.090 4.258.608 9.316.634 Debiti per Imposte sul Reddito TOTALE PASSIVITA’ CORRENTI TOTALE PASSIVITA’ TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA’ BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 668 Conto economico in euro Voci del conto economico note 2009 2008 Ricavi delle Vendite e delle Prestazioni 18) 10.187.691 9.827.049 Altri Proventi 19) 20.850 31.142 10.208.541 9.858.191 TOTALE RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Acquisti di Materiali e Servizi Esterni 20) (5.168.188) (5.127.721) Costi del Personale 21) (2.929.839) (2.794.930) Altri costi operativi 22) (43.574) (282.198) Costi per lavori interni capitalizzati 23) 254.988 277.392 2.321.928 1.930.734 RISULTATO OPERATIVO (EBITDA) Ammortamenti 24) (594.922) (628.187) Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di attività non correnti 25) (201) - 1.726.805 1.302.547 RISULTATO LORDO DI GESTIONE (EBIT) Proventi Finanziari 26) 25.768 111.457 Oneri Finanziari 27) (14.882) (15.854) 1.737.691 1.398.150 (565.960) (465.891) 1.171.731 932.259 RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte sul Reddito dell’esercizio 28) UTILE NETTO DELL’ESERCIZIO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 669 Creacasa Srl Via Emilia San Pietro, 4 Reggio Emilia Cariche sociali CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Ferdinando Rebecchi Vice Presidente Stefano Pilastri Consiglieri Adolfo Bizzocchi Marco Braglia Maurizio Giglioli Presidente Mario Reverberi Sindaci effettivi Vittorio Guidetti Gianni Tanturli COLLEGIO SINDACALE BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 670 Stato patrimoniale in euro Voci dell'attivo 60. Crediti 2008 2009 3.349.763 424.309 124.770 96.106 100. Attività Materiali 110. Attività Immateriali 70.670 13.319 120. Attività fiscali 24.880 14.484 a) correnti - - 24.880 14.484 779.572 706.389 4.349.655 1.254.607 b) anticipate 140. Altre attività TOTALE ATTIVO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 671 Stato patrimoniale in euro Voci del passivo e del patrimonio netto 10. Debiti 70. Passività fiscali 2008 2009 1.447.140 830.292 93.364 1.057 a) correnti 92.307 - b) differite 1.057 1.057 1.694.171 608.696 16.544 11.562 90. Altre passività 100. Trattamento di fine rapporto del personale 110. Fondo Rischi e Oneri 134.407 59.649 b) altri fondi 134.407 59.649 600.000 600.000 - 509.809 3.957 2.785 360.072 -1.369.243 4.349.655 1.254.607 120. Capitale 160. Riserve 170. Riserve da valutazione 180. Utile (perdita) d’esercizio TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 672 Conto economico in euro Voci del conto economico 10. 20. 2009 2008 118 Interessi attivi e proventi assimilati 1.448 Interessi passivi e oneri assimilati (1.199) (4.888) 249 (4.770) MARGINE DI INTERESSE 30. Commissioni attive 10.204.767 2.603.642 40. Commissioni passive (5.929.458) (1.692.588) COMMISSIONI NETTE 4.275.309 911.054 MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 4.275.558 906.284 (3.158.680) (2.779.949) a) spese per il personale (1.272.755) (1.545.467) b) altre spese amministrative (1.885.925) (1.234.482) Rettifiche di valore nette su attività materiali (10.293) (2.295) 130. Rettifiche di valore nette su attività immateriali (10.049) (1.221) 150. Accantonamenti ai fondi per rischi e oneri (59.608) (23.344) 110. 120. 160. 190. Spese amministrative: (345.405) 14.345 RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA 691.523 (1.886.180) UTILE (PERDITA) DELL’ ATTIVITA’ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 691.523 (1.886.180) (331.451) 516.937 UTILE (PERDITA) DELL’ATTIVITA’ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 360.072 (1.369.243) UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO 360.072 (1.369.243) Altri proventi e oneri di gestione Imposte corrente sul reddito dell'esercizio dell’operatività BILANCIO INDIVIDUALE – BILANCI DELLE SOCIETA’ CONTROLLATE 673 BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO 674 ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO 676 BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO 677 BILANCIO INDIVIDUALE – ATTESTAZIONE DEL PRESIDENTE E DEL DIRIGENTE PREPOSTO 678 RELAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 682 RELAZIONE DELCOLLEGIO SINDACALE AI SENSI DELL’ART. 153 DEL D.LGS. 58/1998 Signori Azionisti, nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 il Collegio Sindacale di Credito Emiliano S.p.A. ha svolto i compiti di vigilanza previsti dal Codice Civile, dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e dalle leggi speciali in materia, tenuto conto della regolamentazione disposta dalle Autorità di Vigilanza (in particolare Banca d’Italia e Consob) e conformemente ai principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri. Sintesi e risultatidell’attività di vigilanza Il Collegio Sindacale, in ottemperanza al disposto dell’articolo 149 del Decreto legislativo citato, ha svolto la propria attività al fine di vigilare: • sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo; • sul rispetto dei principi di corretta amministrazione; • sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo e contabile; • sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di comportamento; • sulle disposizioni impartite alle società del gruppo. Nel corso dell’esercizio 2009 il Collegio ha partecipato a: - n. 13 riunioni del Consiglio di Amministrazione, - n. 22 riunioni del Comitato Esecutivo, - n. 5 riunioni del Comitato Auditing istituito presso la società Credito Emiliano Holding S.p.A. sino allo scorso mese di giugno, (in forza della composizione del collegio sindacale della società che vede due sindaci comuni a quelli del collegio sindacale di Credito Emiliano S.p.A.), - n. 6 riunioni del Comitato di Controllo Interno istituito in seno alla controllante Credito Emiliano S.p.A., - n. 24 riunioni del Comitato Fidi, - n. 1 Assemblee dei soci, oltre alla partecipazione da parte del Presidente del Collegio Sindacale a complessive n.9 riunioni dei diversi Comitati di Governance istituiti in seno alla Capogruppo. Il Collegio ha inoltre tenuto n. 28 riunioni e nei relativi verbali è riportata l’attività di controllo e vigilanza eseguita. Dalla partecipazione alle riunioni di tali organi ed in particolare alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, il Collegio ha ottenuto dagli amministratori, anche in ossequio agli obblighi di informativa ex art. 150 del D.Lgs 58/98, dal direttore generale e dai massimi dirigenti, le informazioni sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla società e dalle società controllate. Osservanza della legge e dell’atto costitutivo La presenza alle riunioni del Consiglio di amministrazione, del Comitato Esecutivo, del Comitato Fidi e degli altri Comitati costituiti in seno alla banca che nel corso dell’esercizio ha acquisito il ruolo di Capogruppo ed in precedenza costituiti in seno a Credito Emiliano Holding, consente al Collegio di dare atto della conformità alle norme di legge e di statuto degli atti di gestione compiuti. Operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale dell’esercizio Con riferimento alle operazioni di maggiore rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere nel corso dell’esercizio dal Gruppo Bancario “Credem” si segnala: - la sottoscrizione integrale dell’aumento di capitale di Credem Vita pari a 10,3 milioni di euro, - la svalutazione seguita dalla cessione di Euromobiliare Alternative Investments Sgr a Euromobiliare A,M. Sgr e la successiva incorporazione della prima nella seconda, - la cessione della partecipazione detenuta in Cerved e nella società Parmareggio, - il trasferimento in capo a Credito Emiliano S.p,A. del ruolo di Capogruppo del Gruppo bancario in precedenza svolto dalla controllante Credito Emiliano Holding S.p.A., - l’adozione nel corso dell’esercizio del progetto di Governo societario predisposto in osseguio alle disposizioni normative di Banca d’Italia. In merito alle motivazioni che hanno portato l’organo amministrativo all’effettuazione di dette operazioni ed alla loro rilevanza, il Collegio non ha osservazioni così come sulla loro legittimità e conformità alla legge ed allo statuto sociale. Nel rinviarVi all’illustrazione delle principali iniziative intraprese nel corso dell’esercizio contenuta nella Relazione sulla Gestione, ivi inclusa quella inerente al Consolidato di Gruppo, il Collegio attesta che, per BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 684 quanto a sua conoscenza, le stesse sono state deliberate in conformità alla legge ed allo statuto. Rispetto dei principi di corretta amministrazione Le informazioni acquisite in corso d’anno dagli amministratori e dalla Direzione generale consentono al Collegio Sindacale di affermare che le operazioni poste in essere, incluse le operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, sono state sempre improntate al rispetto di principi di corretta amministrazione, ed al tempo stesso di escludere che siano state poste in essere operazioni manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con delibere della società o tali da compromettere l’integrità del patrimonio della società. Il Collegio esclude, inoltre, che la società abbia posto in essere con terzi, con società del Gruppo Bancario o con parti correlate operazioni atipiche o inusuali. Le operazioni realizzate all’interno del gruppo trovano il loro fondamento nel perseguimento di sinergie ottenibili nell’ambito delle attività del Gruppo Bancario Credem. Sulla base delle informazioni acquisite, le operazioni infragruppo appaiono regolate a condizioni di mercato. Analogamente, le operazioni con parti correlate hanno trovato giustificazione nell’esistenza di un interesse della società alla loro effettuazione; il Collegio non ha, inoltre, osservazioni in merito alla loro congruità. Le informazioni, rese dagli amministratori nella relazione sulla gestione e nella nota integrativa, in merito alle operazioni infragruppo ed a quelle con parti correlate, sono secondo il Collegio esaurienti; il quadro informativo è ulteriormente arricchito dalle illustrazioni riportate nella relazione sulla gestione inerente al bilancio consolidato di gruppo. L’esercizio 2009 è stato caratterizzato da una progressiva e significativa riduzione delle turbolenze dei mercati finanziari e dal progressivo superamento della crisi di liquidità che hanno caratterizzato il panorama finanziario internazionale nell’esercizio precedente. La banca, in ogni caso, non si è mai trovata in situazioni di criticità. Adeguatezza della struttura organizzativa La struttura organizzativa appare adeguata alle dimensioni della Banca ed alle sue caratteristiche operative. L’organigramma della società identifica con chiarezza le linee di responsabilità, declinandole sino alle funzioni più operative ed è oggetto di sistematico presidio da parte dell’organo amministrativo e della direzione generale con l’ausilio degli uffici preposti. Le informazioni che il Collegio ha assunto: - nel corso delle proprie verifiche, - della partecipazione alle riunioni del Comitato Auditing e successivamente del Comitato di Controllo Interno, - dall’esame dei rapporti scritti relativi alle verifiche operate dal Servizio Auditing interno e delle relazioni predisposte dalla funzione Compliance;, - dagli incontri con il “Compliance Officer” ed il responsabile del Servizio Auditing; - nel periodico scambio di dati e notizie con la società di revisione, non hanno evidenziato sostanziali e significative criticità sotto il profilo dell’adeguatezza della struttura organizzativa. Adeguatezza del sistema di Controllo Interno e della funzione di “Compliance” Il Collegio ha valutato e vigilato sull’adeguatezza del “Controllo interno” (“Internal Auditing”) e della funzione di Compliance in merito ai quali non vi sono osservazioni da riferirVi. La funzione di Auditing ha svolto efficacemente la sua attività di controllo dei processi interni indirizzando gli interventi correttivi ove ritenuti necessari o con verifiche mirate sulla base dei controlli a distanza. La funzione di “Conformità normativa” (“Compliance”) ha operato intensamente nell’ambito delle diverse aree di attività della banca che la vigente normativa e regolamentazione di vigilanza sottopone al presidio di detta funzione, dando il proprio impulso all’efficientamento o all’adeguamento dei processi; ciò anche in osseguio alle recenti novellate disposizioni legislative e regolamentari, in particolare quelle in materia di antiriciclaggio, trasparenza, privacy e modelli organizzativi e di gestione. L’intensa attività svolta non può ritenersi conclusa essendo necessario dare corso a quegli interventi di carattere organizzativo e procedurale finalizzati a garantire un adeguato livello di conformità alle norme oggetto di recenti provvedimenti modificativi. La Funzione di Controllo di Conformità (Compliance) ha inoltre predisposto la Relazione annuale BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 685 concernente: - le verifiche effettuate nel 2009 con separata rendicontazione per quanto attiene ai controlli afferenti l’area dei servizi di investimento, la gestione dei conflitti di interesse e la normativa Consob in materia di market abuse e di emittenti e mercati, - il piano di verifiche programmate per l’anno 2010 per le medesime diverse tematiche sopra richiamate. Gli esiti delle verifiche effettuate nell’anno 2009 hanno evidenziato aree di miglioramento nell’attività di presidio della conformità normativa; il complesso delle misure adottate e delle iniziative assunte e su alcune tematiche tutt’ora in corso ha evidenziato un assetto organizzativo ritenuto in grado di presidiare i rischi di non conformità normativa. Il Collegio, infine, ritiene adeguato il piano dei controlli programmati per l’esercizio 2010 in relazione sia alle aree di intervento che alla loro estensione. Adeguatezza del sistemaamministrativo e contabile. Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili ha provveduto nei termini di legge a rilasciare la propria attestazione in merito alla: - adeguatezza ed effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2009 - corrispondenza del bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2009 alle risultanze dei libri e delle scritture contabili - idoneità del bilancio d’esercizio a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, econonica e finanziaria dell’emittente. Il Collegio nell’ambito della propria attività di controllo ha potuto constatare la prosecuzione dell’attività di efficientamento della struttura organizzativa adottata per la mappatura dei processi amministrativo – contabili e delle procedure di controllo finalizzate alla rappresentazione corretta ed esauriente dei fatti di gestione nelle situazioni economico-patrimoniali periodiche e nel bilancio dell’esercizio; ritiene pertanto di poter confermare l’adeguatezza del sistema amministrativo-contabile alla rappresentazione corretta ed esauriente dei fatti di gestione nel bilancio e alla determinazione del patrimonio di vigilanza sia a livello individuale che a livello consolidato. Servizi di investimento: Registro dei Reclami I reclami pervenuti alla banca nel corso dell’esercizio 2009 sono 546 cui hanno corrisposto n. 562 annotazioni a registro, contro 648 reclami dell’anno precedente (743 annotazioni a registro). Una parte dei reclami ricevuti (195 su 546 pari al 35% del totale) possono essere ricondotti a tre specifici accadimenti: - 125 reclami concernenti i bond Lehman Brothers pervenuti principalmente nel primo semestre 2009, - n. 39 reclami concernenti l’acquisto in anni passati di obbligazioni emesse da società che hanno dichiarato lo stato d’insolvenza (Parmalat, Cirio ed altri) e di titoli emessi dallo Stato Argentino prima della dichiarazione di insolvenza, - n. 29 reclami relativi all’attività svolta tramite il trading on line. Il gruppo di lavoro dedicato alla gestione dei reclami in materia di servizi di investimento appare adeguato al compito affidato. Analoga considerazione di adeguatezza può essere espressa in riferimento alla gestione dei reclami non ricompresi tra quelli afferenti servizi di investimento. L’esame dello stato dei reclami, inoltre, avviene periodicamente in sede di Comitato di Controllo Interno al quale partecipano i membri del collegio sindacale; Viene inoltre resa periodica informazione al Consiglio di Amministrazione e al Comitato Esecutivo. Dall’esame dei reclami afferenti e non i servizi di investimento non emergono criticità di carattere strutturale; nel merito il rapporto tra i reclami ricevuti e la dimensione aziendale consente di ritenere fisiologico il fenomeno. Gli accantonamenti all’apposito fondo rischi presenti in bilancio sono da ritenersi adeguati. Modalità di attuazione delle regole di governo societario previste dai codici di comportamento redatti dalle società di gestione dei mercati regolamentati La Banca aderisce al “Codice di Autodisciplina delle società quotate” pubblicato da Borsa Italiana (edizione marzo 2006). La relazione fornisce una visione complessiva del sistema di regole e di procedure (Corporate Governance) cui gli organi sociali si attengono nella propria azione. In merito ai criteri ed alle procedure di accertamento poste in essere dal Consiglio di Amministrazione per valutare chi tra gli amministratori ha la qualifica di indipendente ai sensi del Codice di Autodisciplina BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 686 e del T.U.F. – D.Lgs. 58/98, il collegio non ha osservazioni ritenendo rispettati i principi espressi in detti riferimenti regolamentari e normativi. Il collegio sindacale ha altresi provveduto alla autovalutazione del requisito di indipendenza in capo ai propri membri ritenendo sussistere l’indipendenza dei medesimi pur tenendo conto della durata della carica del Presidente del Collegio Sindacale di poco superiore a 9 anni essendo stato nominato sindaco effettivo il 27 aprile 2000. La relazione sulla Corporate Governance, cui si rinvia, da adeguata e condivisibile motivazione dell’unica deroga al codice di autodisciplina delle società quotate con riferimento all’assenza di un amministratore esecutivo incaricato di sovraintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno; la società, infatti, ha istituito in seno alla Controllante il Comitato Consiliare di Controllo Interno composto da 3 amministratori di cui 2 indipendenti ad uno dei quali è affidata la presidenza. A tale organo viene riportata tutta la rendicontazione delle funzioni di controllo interno destinate al Consiglio di Amministrazione; come già detto alle riunioni del Comitato partecipa anche il collegio sindacale. In attuazione degli obblighi normativi previsti dalla normativa in materia di “market abuse” la società si è dotata da tempo: - di un apposito regolamento per il trattamento delle informazioni privilegiate che individua i soggetti in possesso delle stesse e le modalità di trattamento di tali informazioni incluse le comunicazioni al pubblico ex art. 114 del TUF. - di un codice sull’internal dealing, che disciplina gli obblighi informativi riguardanti eventuali operazioni compiute sulle azioni di Credito Emiliano da parte dei componenti gli organi di amministrazione e di controllo della Banca, da parte dei dirigenti e dei soggetti che svolgono funzioni di controllo che possono avere accesso a informazioni privilegiate sul titolo (“soggetti rilevanti”); - di un Codice interno di comportamento adottato da Credem e da tutte le società del Gruppo rivolto a tutte le risorse del Gruppo. Nella relazione annuale sulla Corporate Governance, inoltre, sono fornite notizie concernenti il modello organizzativo e di gestione ex D.Lgs. 231/01 e le relative attività di aggiornamento. Il Collegio, da ultimo, in riferimento ai diversi piani di stock options in essere di cui è data adeguata informazione nella Relazione sulla Gestione, come già affermato in passato, ritiene che tale sistema di incentivazione non sia in contrasto con la prudente gestione della banca o in contrasto con gli interessi della banca in una ottica di medio lungo periodo. Disposizioni impartite alle società del gruppo I rapporti della società controllante con le società del gruppo ed i rapporti tra queste ultime sono definiti con appositi regolamenti approvati dalla Capo Gruppo e adottati da tutte le società; vi è altresì l’accentramento presso la controllante dei flussi informativi ed il presidio da parte della stessa, ritenuto adeguato, degli aspetti gestori rilevanti ai fini de quo; il tutto regolato mediante appositi contratti di servizio. Il coordinamento dei rapporti con le società del gruppo è affidato all’Ufficio Segreteria Generale della controllante nonché Capo Gruppo del Gruppo Bancario Credito Emiliano. Il Collegio constata, inoltre, che nell’organo amministrativo ed in quello di controllo di ogni società controllata, sono presenti o il Direttore Generale o esponenti dell’Organo amministrativo o di Controllo della Banca; ciò permette un riscontro non secondario della uniformità nei comportamenti e nell’applicazione degli indirizzi della Capogruppo Credito Emiliano S.p.A.. Tali modalità appaiono al Collegio adeguate al fine di soddisfare l’adempimento degli obblighi di comunicazione di cui all’art. 114, 2° comma del D.Lgs. 58/98-. Altre informazioni: - Notizie ex art. 2408 c.c. Nel corso dell’esercizio non sono state ricevute denunzie dai soci, ai sensi dell’articolo 2408 del codice civile, né esposti. - Pareri del Collegio Sindacale Nel corso dell’esercizio il Collegio ha rilasciato: - parere favorevole in merito alle modifiche statutarie introdotte in ossequio alle disposizioni dell’Autorità di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario; - parere favorevole al riconoscimento del ruolo di Capogruppo del Gruppo Bancario in capo a Credito Emiliano; - pareri favorevoli, ai sensi di legge, per i compensi attribuiti agli amministratori investiti di particolari cariche; - proposta motivata all’Assemblea dei soci di integrazione delle condizioni economiche riconosciute alla BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 687 società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. in relazione al rilascio del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione al bilancio a fare tempo dall’esercizio 2008 come richiesto dalla L. 32/07. I membri del Collegio Sindacale hanno inoltre espresso il proprio voto favorevole per l’assunzione di obbligazioni da parte degli esponenti aziendali e delle società agli stessi riconducibili ai sensi dell’art. 136 del T.U.L.B. - Incarichi ex art. 144 quinquiesdecies Reg.to Consob 11971/99 Si riporta in allegato l’elenco degli incarichi rivestiti presso le società di cui al Libro V, Titolo V, Capi V, VI e VII del codice civile alla data di emissione di tale relazione predisposto ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 144 quinquiesdecies del Regolamento Consob 11971/99. - Indipendenza del revisore ed altri incarichi affidati alla società di revisione In ossequio alle disposizioni dell’art. 160, comma 1-bis, del D.Lgs 58/90 e dell’art. 149-duodecies del Regolamento Consob 11971 si da evidenza dei corrispettivi derivanti dai servizi resi dal network "Deloitte" al Gruppo Credem nel corso dell'esercizio 2009. I corrispettivi fatturati dalla società di revisione risultano così suddivisi: - per "Servizi di Revisione" euro (migliaia) 971 (di cui Credem 240); - per "Servizi di Attestazione" euro (migliaia) 95 (di cui Credem 70) dati dal rilascio di Comfort Letter per il rinnovo del programma EMTN e da attestazioni al Fondo Nazionale di Garanzia. - per “Altri Servizi” euro (migliaia) 83 (di cui Credem zero). Altra entità rientrante del network Deloitte e, precisamente, Deloitte Consulting S.p.A., ha fornito "Servizi Diversi dalla Revisione" per euro (migliaia) 493 (di cui 282 Credem). I "Servizi Diversi dalla Revisione" hanno riguardato il supporto metodologico alla realizzazione di alcuni progetti strategici sviluppati internamente da Credem e altre società del gruppo (principalmente riferiti alla validazione interna del sistema di rating fase IV ed allo progetto BIS2CR fase II). Non esistono accordi per la determinazione di corrispettivi per "Servizi Diversi dalla Revisione" in funzione dei risultati conseguiti. In relazione a quanto precede e sulla base delle ulteriori informazioni acquisite, il Collegio ritiene che le misure di salvaguardia adottate dalla società di revisione e l’entità dei compensi extra revisione risultino sufficienti ed adeguate a garantire indipendenza ed obiettività del revisore. Bilancio d’esercizio e Relazione sulla gestione Il Consiglio di Amministrazione ha fornito tempestivamente al Collegio, il bilancio e la relazione sulla gestione che è stato redatto applicando principi generali di redazione e criteri di valutazione conformi ai principi contabili internazionali. La contabilità sociale e il bilancio 2009 sono sottoposti al controllo della società di revisione Deloitte & Touche S.p.a. la quale ha rilasciato la propria relazione di certificazione senza rilievi o richiami d’informativa. Credem Banca ha chiuso l’esercizio 2009 con un utile netto di Euro 38.311.027 ottenuto a fronte di: - un risultato netto della gestione finanziaria pari ad Euro 591.229.534, - utili da cessione di investimenti per Euro 77.654, - perdite delle partecipazioni per Euro 2.471.169, - costi operativi e delle imposte dell’esercizio, per Euro 550.524.992 Il patrimonio netto della Banca escluso l’utile dell’esercizio ammonta ad Euro milioni 1.576,72. Il Collegio ha promosso incontri con la società di revisione specificamente finalizzati ad acquisire informazioni sulla predisposizione del bilancio d’esercizio. In tali incontri il Collegio ha potuto rilevare che: • il sistema informativo è risultato affidabile anche dai controlli eseguiti dalla società di revisione finalizzati a esprimere un giudizio sul bilancio dell’esercizio; • le valutazioni di bilancio sono state eseguite con il principio della continuità e della competenza; • i valori degli intangibles sono stati sottoposti ad impairment test in conformità ai principi contabili internazionali e le risultanze, condivise dalla società di revisione, sono correttamente rappresentate nel bilancio. Da parte del Collegio si rileva ancora che: • gli schemi di bilancio adottati sono conformi alla legge e alle direttive della Banca d’Italia e sono adeguati in rapporto all’attività della Banca; BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 688 • i principi contabili adottati, descritti nella nota integrativa, sono adeguati in relazione all’attività e alle operazioni poste in essere dalla Banca stessa. A parere del collegio sindacale il bilancio e la relazione sulla gestione, unitamente alla relazione sul bilancio consolidato, sono esaurienti e ottemperano alla Legge ed alle disposizioni di Banca d’Italia e CONSOB. Bilancio consolidato Il bilancio consolidato è stato sottoposto al controllo della società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. e tale controllo è stato esteso alle società controllate. L’area di consolidamento è correttamente formata. L’utile da bilancio consolidato è di 88.828 mila Euro. Negli incontri avuti con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.a. il Collegio ha esaminato l’elenco analitico delle società soggette a revisione e ha assunto informazioni in merito ai diversi livelli di controllo. La società di revisione ha rilasciato la propria relazione di certificazione al bilancio consolidato senza rilievi o richiami d’informativa. Considerazioni conclusive Signori Azionisti, per tutto quanto sopra esposto e preso atto delle relazioni di certificazione della società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. che escludono rilievi o richiami d’informativa e che confermano che il bilancio dell’esercizio e consolidato 2009 sono redatti: - in modo conforme alle norme ed ai criteri che ne disciplinano la redazione, - rappresentano in modo corretto e veritiero la situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società e del Gruppo, il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009 e della proposta di destinazione dell’utile d’esercizio. Da ultimo si rende noto che con l’approvazione del bilancio dell’esercizio 2009 scade il mandato del Collegio Sindacale; ringraziando per la fiducia accordata si invita l’assemblea a deliberare in merito al rinnovo di codesto organo di controllo. Reggio Emilia, 13 aprile 2010 IL COLLEGIO SINDACALE Gianni Tanturli Maurizio Bergomi Giulio Morandi BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 689 Relazione ex art. 153 del TUF – Informazioni ex art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Elenco degli incarichi di amministrazione e controllo Nome: Maurizio Cognome: Bergomi Denominazione Tipologia di incarico Cod. Fisc. 1 A. Gallinari S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 00127790350 2 Galtech S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 00144620358 3 Cellular Italia S.p.A. Sindaco Effettivo 01749340350 4 La Contabile S.p.A. Sindaco Effettivo 00455780353 5 Hybris S.r.l. Sindaco Effettivo 01993560356 6 Menozzi Luigi & C. S.p.A. Sindaco Effettivo 01214110353 7 Morini Gianfranco & C. S.p.A. Sindaco Effettivo 01340540358 8 Finregg S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 00243540200 Credito Emiliano S.p.A. Sindaco Effettivo 01806740153 Scadenza dell’incarico Approvazione bilancio 31/12/2009 Approvazione bilancio 31/12/2010 Approvazione bilancio 31/12/2009 Approvazione bilancio 31/12/2010 Approvazione bilancio 31/10/2010 Approvazione bilancio 31/12/2009 Approvazione bilancio 31/12/2010 Approvazione bilancio 31/12/2009 Approvazione bilancio 31/12/2009 Scadenza incarico 9 n.ro di incarichi ricoperti in emittenti n.ro di incarichi complessivamente ricoperti 1 9 Aggiornato al 08/04/2010 Nome: Giulio Cognome: Morandi Denominazione Tipologia Incarico Codice Fiscale 1 Aedilitia S.p.A. Sindaco Effettivo 02098850353 Approvazione bilancio 2009 2 Area Lamaro S.p.A. Sindaco Effettivo 08990140157 Approvazione bilancio 2009 3 Carboni Holding S.p.A. Revisore contabile 01376850358 Approvazione bilancio 2010 4 CO.DE.S. Soc. Coop. In liquidazione Revisore contabile 03687740377 Approvazione bilancio 2009 5 Consorzio Industriale 468 S.r.l. Vice presidente del CdA 02287240358 A tempo indeterminato 6 Credito Emiliano S.p.A. Sindaco Effettivo 01806740153 Approvazione bilancio 2009 7 Credemleasing S.p.A. Sindaco Effettivo 00924500358 Approvazione bilancio 2009 8 Credem Private Equity SGR S.p.A. Sindaco Effettivo 02008670354 Approvazione bilancio 2010 9 Credito Emiliano Holding S.p.A. Sindaco Effettivo 00168990356 Approvazione bilancio 2010 10 Fidcorev S.r.l. Amministratore unico 01311940355 A tempo indeterminato 11 Finbelli S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 01731190359 Approvazione bilancio 2010 12 Fispa S.r.l. Presidente Collegio Sindacale 01329080350 Approvazione bilancio 2009 13 F.lli Veroni Fu Angelo S.p.A. Revisore contabile 00678520354 Approvazione bilancio 2009 14 G.F. S.r.l. Presidente Collegio Sindacale 00123220352 Approvazione bilancio 2010 15 Idroteam S.p.A. Sindaco Effettivo 03695070965 Approvazione bilancio 2010 16 Le Robinie S.p.A. Sindaco Effettivo 02046790354 Approvazione bilancio 2008 17 Lini Oreste & Figli S.p.A. Sindaco Effettivo 00144470358 Approvazione bilancio 2009 18 Marinella S.p.A. Sindaco Effettivo 01087910525 Approvazione bilancio 2011 19 Paola & Andrea S.r.l. Revisore contabile 00663520351 Approvazione bilancio 2009 20 Profiltubi S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 01347070359 Approvazione bilancio 2010 21 Re.Al. S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 01299820355 Approvazione bilancio 2010 BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 690 22 Rho 2015 S.p.A. Sindaco Effettivo 02397110350 Approvazione bilancio 2011 23 Rovatti A. & Figli Pompe S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 00146150354 Approvazione bilancio 2010 24 San Sisto S.r.l. Sindaco Effettivo 02296661206 Approvazione bilancio 2012 25 Sigma Soc. Coop. Presidente Collegio Sindacale 00290770379 Approvazione bilancio 2009 26 Sirio S.r.l. Sindaco Effettivo 03730480260 Approvazione bilancio 2010 27 Spal Automotive S.r.l. Presidente Collegio Sindacale 01755790357 Approvazione bilancio 2010 28 Spal TLC S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 10880420152 Approvazione bilancio 2010 29 Sviluppo Progetto Marinella S.p.A. Sindaco Effettivo 02358260350 Approvazione bilancio 2010 30 THD S.p.A. Presidente Collegio Sindacale 02111430357 Approvazione bilancio 2009 31 Unifin S.p.A. Sindaco Effettivo 02163450352 Approvazione bilancio 2010 n.ro di incarichi ricoperti in emittenti n.ro di incarichi complessivamente ricoperti 2 31 Aggiornato al 08/04/2010 Nome: Gianni Cognome: Tanturli Denominazione Tipologia Incarico Codice Fiscale 1 Credito Emiliano Holding SPA Sindaco Effettivo 00168990356 Approvazione bilancio 2010 2 Credito Emiliano SPA Presidente Collegio Sindacale 01806740153 Approvazione bilancio 2009 3 Credem Tel SPA Sindaco Effettivo 01378570350 Approvazione bilancio 2009 4 Credem Private Equity SGR SPA Presidente Collegio Sindacale 02008670354 Approvazione bilancio 2010 5 Abaxbank SPA Presidente Collegio Sindacale 00714630159 Approvazione bilancio 2009 6 Crea Casa SPA Sindaco Effettivo 02279230359 Approvazione bilancio 2009 7 Credem Vita SPA Presidente Collegio Sindacale 01437550351 Approvazione bilancio 2010 8 Vimi Fasteners S.p.A. Sindaco Effettivo 01879740353 Approvazione bilancio 2009 9 Tecfrigo S.r.l. Scadenza incarico Sindaco Effettivo 00909650350 Approvazione bilancio 2010 10 Itel Telecomunicazioni S.r.l. Sindaco Effettivo 02954150724 Approvazione bilancio 2009 11 Cosab S.r.l. Sindaco Effettivo 01905280358 Approvazione bilancio 2009 12 Ceramica Libera s.r.l. Sindaco Effettivo 01942730357 Approvazione bilancio 2009 13 Ronzoni & Partners S.p.A. Sindaco Effettivo 01269200356 Approvazione bilancio 2011 14 Voith Turbo S.p.A. Sindaco Effettivo 00708780358 Approvazione bilancio 2010 15 Industrial Building Reconstruction Srl Amministratore Unico 01685620351 A tempo indeterminato n.ro di incarichi ricoperti in emittenti n.ro di incarichi complessivamente ricoperti Aggiornato al 08/04/2010 BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 691 2 15 BILANCIO INDIVIDUALE – RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE 692 EVOLUZIONE DEI MERCATI FINANZIARI E CREDITIZI BILANCIO INDIVIDUALE – EVOLUZIONEDEI MERCATI FINANZIARI E CREDITIZI 694 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 2 ____________________________________________________________________________________ INDICE Lo Scenario macroeconomico internazionale .................................................................... 3 L’economia italiana........................................................................................................................... 6 Mercati azionari .................................................................................................................................. 8 Struttura, raccolta ed impieghi del mercato bancario dell’area dell’euro ...... 10 Attività finanziarie in Italia: raccolta bancaria ed altri strumenti....................... 10 Impieghi bancari in Italia ........................................................................................................... 14 Sofferenze bancarie in Italia..................................................................................................... 18 Portafoglio titoli delle banche in Italia ............................................................................... 19 Tassi di interesse ............................................................................................................................. 19 Il Rapporto è stato redatto sulla base delle informazioni disponibili al 19 febbraio 2010. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 3 ____________________________________________________________________________________ Lo Scenario macroeconomico internazionale Il quadro macro Nell’anno che si è appena chiuso - anche a causa della pesante eredità negativa lasciata dalla marcata contrazione degli ultimi mesi del 2008 - il Prodotto Interno Lordo di tutte le principali economie avanzate ha registrato una severa flessione: si è trattata della più ampia caduta del Pil e della più grave recessione degli ultimi decenni. La crisi finanziaria esplosa nell’estate del 2007 e acuitasi gravemente nel settembre del 2008, ha progressivamente esteso i suoi effetti negativi sul ciclo economico reale dei principali paesi: i trimestri peggiori della crisi dell’economia reale sono stati il quarto trimestre del 2008 e il primo trimestre del 2009 (-3% la variazione congiunturale cumulata degli Stati Uniti; -4,4% nell’Area Euro). Il punto ciclico di minimo è stata toccato nel primo trimestre. A partire dai mesi di marzo e aprile del 2009 gli indicatori congiunturali a più alta frequenza hanno incominciato a lanciare segnali di ripresa: ha avuto inizio la risalita degli indicatori di fiducia di consumatori e imprese, si è arrestata la caduta della produzione industriale e si è avviato il processo di normalizzazione dei mercati finanziari, con una riduzione dei premi per il rischio e un parziale recupero dei principali indici borsistici mondiali. Ciò si è potuto osservare anche sui dati di crescita del secondo trimestre, che ha visto un rallentamento della caduta del Pil sia nell’Eurozona che negli Stati Uniti. L’attività produttiva delle principali economie è quindi tornata a crescere, seppur a ritmi ridotti, nel secondo semestre dell’anno, ponendo tecnicamente fine alla recessione. Permangono tuttavia ancora molti dubbi sulla tenuta e sull’entità della ripresa economica in atto, la quale dovrebbe comunque – secondo le previsioni incominciare a palesarsi nei dati medi di crescita del 2010. La crescita economica Sulla base dei primi dati ufficiali relativi al quarto trimestre, lo scorso anno gli Stati Uniti hanno registrato una contrazione del Pil del 2,4% (+0,4% nel 2008). La caduta del Pil statunitense è in primo luogo imputabile alla grave contrazione degli investimenti fissi, diminuiti lo scorso anno del 18,4% (-5,1% nel 2008). La crisi degli investimenti ha colpito sia la componente residenziale (-20,4%; -22,9% nel 2008), che quella non residenziale (-17,9%; +1,6% nel 2008). In contrazione nel 2009 sono stati anche i consumi privati (-0,6%; -0,2% nel 2008), le esportazioni (-9,9%; +5,4% nel 2008) e le importazioni (-14,2%; -3,2% nel 2008). Al fine di contrastare la crisi, ancora in crescita è stata invece la spesa pubblica (+1,9%; +3,1% nel 2008). Nell’Area Euro il 2009 si è chiuso con una contrazione del Pil del 4% (+0,5% nel 2008). Per quanto riguarda le singole componenti della domanda aggregata, sulla base degli ultimi dati disponibili i consumi privati sono diminuiti dell’1% nei primi tre trimestri del 2009 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (nel 2008 la crescita complessiva si è attestata al +0,4%). La dinamica degli investimenti fissi lordi ha mostrato una forte caduta nei primi tre trimestri con una variazione del -11,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-0,7% nel 2008). Le esportazioni, nei primi tre trimestri del 2009, si sono ridotte del 15,8%, contro il +0,8% complessivo del 2008. Severa è stata anche la caduta delle importazioni, diminuite del 13% nei primi tre trimestri del 2009 rispetto al corrispettivo periodo ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 4 ____________________________________________________________________________________ dell’anno precedente (+0,9% nel 2008). La produzione industriale dell’eurozona ha fatto registrare nel 2009 una contrazione media del 14,9% (-1,7% la variazione media del 2008). Anche i principali paesi emergenti, motore della crescita economica rallentamento della loro crescita: la del 2009, mentre l’India dal +7,3% pur continuando a rappresentare il principale mondiale, hanno registrato un significativo Cina è passata dal +9,6% del 2008 al +8,7% del 2008 al +5,6% dello scorso anno. Secondo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale (FMI), la crescita dell’economia mondiale dovrebbe essere stata, nel 2009, del -0,8% (+3% nel 2008): si tratta della prima riduzione del Pil mondiale da quando esiste una serie storica su questo aggregato. I principali dati macroeconomici Pil Produzione industriale (var. % annue) (var. % annue) 2007 2008 2009 2007 2008 Usa 2,1 0,4 -2,4 1,5 -2,2 -9,7 Giappone 2,3 -1,2 -5,1 2,9 -3,4 -22,3 Area Euro 2,7 0,5 -4,0 3,7 -1,7 -14,9 - Italia 1,6 -1,0 -4,9 2,2 -3,3 -17,6 - Germania 2,6 1,0 -4,9 5,9 0,0 -16,1 - Francia 2,3 0,3 -2,2 1,2 -2,4 -11,9 - Spagna 3,6 0,9 -3,6 1,9 -7,5 -15,5 Inflazione (CPI) * 2009 Tasso di disoccupazione (var. % annue) (val. %) 2007 2008 2009 2007 2008 2009 Usa 2,9 3,8 -0,3 4,6 5,8 9,3 Giappone 0,0 1,0 -1,1 3,9 4,0 5,1 Area Euro 2,1 3,3 0,3 7,5 7,5 9,4 - Italia 2,0 3,5 0,8 6,2 6,8 7,7 - Germania 2,3 2,8 0,2 8,4 7,3 7,5 - Francia 1,6 3,2 0,1 8,3 7,9 9,4 - Spagna 2,8 4,1 -0,3 8,3 11,4 18,1 * Per i paesi dell'Area Euro si è preso in considerazione l'indice armonizzato dei prezzi al consumo Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream L’andamento dei prezzi La crescita media annua del prezzo del petrolio è stata nel 2009 del -36,7%, attestandosi su un livello medio di 62,4 dollari al barile contro i 98,5 dollari al barile della media dell’anno precedente (la crescita nel 2008 era stata del +35,8%). L’andamento del tasso d’inflazione nel corso del 2009 ha risentito fortemente sia del crollo della domanda aggregata che dell’effetto base dovuto allo sgonfiamento della bolla petrolifera realizzatosi nella seconda parte del 2008: l’inflazione delle principali economie è risultata lo scorso anno mediamente prossima allo zero, raggiungendo anche periodi di deflazione in alcuni mesi dell’anno. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 5 ____________________________________________________________________________________ L’andamento dell’indice generale dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è stato nella media nel 2009 leggermente negativo, registrando una variazione del -0,3% (+3,8% nel 2008). Nell’Area Euro si è invece manifestata un’inflazione sull’indice dei prezzi al consumo pari al +0,3% nel 2009 (+3,3% nel 2008). Quanto ai diversi paesi dell’Eurozona si sono registrate le seguenti dinamiche nell’anno appena conclusosi: secondo i dati armonizzati forniti dall’Eurostat in Germania si è registrato un tasso del +0,2% (contro il +2,8% del 2008), in Italia il tasso di inflazione si è attestato al +0,8% (+3,5% nel 2008), mentre in Francia si è avuta un’inflazione pari al +0,1% (+3,2% nel 2008). Mercato dei cambi Sul mercato dei cambi, il 2009 ha visto mediamente una svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro statunitense, dello yen giapponese, dello yuan cinese e del franco svizzero e un apprezzamento nei confronti della sterlina inglese. Il cambio verso la valuta statunitense si è attestato, in termini di media annua, a quota 1,394 (1,471 nel 2008). Rispetto alla sterlina l’euro ha toccato la quotazione media di 0,891 nel 2009, contro lo 0,797 del 2008. Verso lo yen giapponese l’euro è stato mediamente quotato a 130,4 nel 2009 (dal 152,3 del 2008). Con riferimento al franco svizzero la quotazione media è passata nel 2009 a 1,510 (1,587 nel 2008). Laddove si consideri il tasso di cambio effettivo della moneta unica, indice calcolato prendendo a riferimento un ampio numero di partners commerciali, nel 2009 si è, peraltro, registrata una rivalutazione, in termini nominali pari al +2,2% ed in termini reali del +0,7% (nel 2008 si era registrato un apprezzamento dell’euro del +4,4% in termini nominali e del +2,8% in termini reali). Politiche monetarie Al fine di contrastare la grave recessione dello scorso anno, le politiche monetarie delle principali aree economiche mondiali sono rimaste nel 2009 fortemente espansive. Per far fronte alla grave crisi economica e finanziaria negli Stati Uniti la politica monetaria ha continuato a utilizzare a pieno lo strumento del tasso di policy, il quale è stato mantenuto per tutto l’anno al suo livello compreso tra lo 0 e lo 0,25% (un livello raggiunto nel mese di dicembre del 2008). La Federal Reserve ha inoltre fatto ampio ricorso alle politiche monetarie non convenzionali di “quantitative easing”, tramite le quali ha aumentato la base monetaria iniettando ampia liquidità nel sistema finanziario. Con un’inflazione in forte discesa, al fine di contrastare la grave crisi economica anche la Banca Centrale Europea nei primi cinque mesi del 2009 ha proseguito il processo di riduzione dei tassi d’interesse iniziato a ottobre del 2008. Il tasso di rifinanziamento principale è stato portato dal 2,5% di fine 2008 al nuovo minimo storico dell’1%, raggiunto lo scorso maggio: tale livello è stato mantenuto anche per tutta la seconda parte dell’anno. Tra la fine del 2007 e la fine del 2008 il differenziale tra i tassi di policy di Area Euro e Usa è dunque da 225 a 75 punti base. L’Istituto di Francoforte, ha inoltre stabilito nel mese di maggio anche alcune misure “non convenzionali”, tra cui: i) l’allungamento da 6 a 12 mesi delle operazioni di rifanziamento a tasso fisso; ii) la possibilità per la Banca Europea degli Investimenti di divenire una controparte idonea a partecipare alle operazioni di pronti contro termine dell’Eurosistema; iii) l’acquisto nella zona euro da parte dell’Eurosistema di obbligazioni private garantite (covered bonds) denominate nella valuta unica (acquisti per circa 60 miliardi di euro, di cui titoli per un controvalore di ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 6 ____________________________________________________________________________________ 10 miliardi di euro acquistati dalla Banca d’Italia); tali obbligazioni (il cui mercato è oggi parzialmente illiquido) hanno la particolarità di avere come garanzia una o più attività economiche che generano reddito (mutui immobiliari o prestiti pubblici). L’economia italiana Attività produttiva Il Pil italiano si è ridotto nel 2009 del -4,9% (-1% nel 2008): si tratta del peggior calo dal dopoguerra a oggi. Dopo la forte contrazione di fine 2008 (-2,1% t/t), il Pil ha mostrato una nuova forte riduzione nei primi tre mesi dell’anno (-2,7% t/t) e un rallentamento della caduta tra aprile e giugno (-0,5% t/t). Anche in Italia, come nelle altre principali economie avanzate, l’attività produttiva è tornata a salire su base congiunturale tra luglio e settembre, dopo 5 trimestri di riduzioni (+0,6% t/t; -4,6% a/a); gli ultimi tre mesi del’anno hanno però mostrato un nuovo lieve arretramento (-0,2% t/t; -2,8% a/a). L’indice della produzione industriale ha mostrato nel 2009 una riduzione media del -17,6% (-3,3% nel 2008). Gli ultimi mesi dell’anno hanno tuttavia mostrato un rallentamento della caduta (-5,6% la variazione tendenziale di dicembre). Domanda interna Nell’ambito della domanda interna, analizzando gli ultimi dati disponibili delle singole componenti del Pil relativi, al terzo trimestre, anche nel 2009 l’unica componente che ha manifestato una dinamica positiva è rappresentata dai consumi pubblici, cresciuti nei primi tre trimestri del 2009 del +1,3% in termini tendenziali (+0,6% la variazione media complessiva del 2008). Fortemente negativa è stata invece la performance degli investimenti fissi lordi, diminuiti del 14,3% su base annua nei primi tre trimestri del 2009 (-2,9% nel 2008). Anche per i consumi privati si è registrata una contrazione, con una variazione del -2,1% in termini tendenziali nei primi tre trimestri del 2009 (-0,9% nel 2008). Export e Import Le esportazioni nei primi tre trimestri del 2009 hanno mostrato una variazione media tendenziale del -21,2% (-3,7% nella media del 2008), mentre le importazioni sono diminuite del 16,6% (-4,5% nel 2008). La bilancia delle partite correnti (in percentuale del Pil) dovrebbe essere stata nel 2009 del -2,7% (-3,4% nel 2008). Mercato del lavoro Quanto all'andamento del mercato del lavoro italiano, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica il tasso di occupazione medio del 2009 è stato del 57,6% (57,1% l’ultimo dato di dicembre), in riduzione dal 58,7% del 2008. Gli effetti negativi ritardati della crisi economica sul mercato del lavoro hanno cominciato a palesarsi anche in termini di disoccupazione: il tasso di disoccupazione è, infatti, aumentato dal 6,8% medio del 2008 al 7,8% del 2009. La disoccupazione si è mostrata in aumento soprattutto nella seconda parte dell’anno (8,5% l’ultimo dato di dicembre), continuando comunque a mostrare un livello inferiore al valore prevalente nei paesi dell'Area Euro. Più marcato è stato l’aumento del tasso di ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 7 ____________________________________________________________________________________ disoccupazione giovanile, che si è attestato nella media del 2009 al 25,1% (21,6% nel 2008). Inflazione Si è registrata in Italia nel 2009 una forte riduzione del tasso d’inflazione: prendendo in considerazioni gli indici non armonizzati elaborati dall’Istat, la variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è passata dal 3,4% del 2008 allo 0,8% del 2009, mentre la variazione annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati FOI (esclusi i tabacchi) è passata dal 3,2% del 2008 allo 0,7% del 2009. L’inflazione core, calcolata su un indice armonizzato che esclude le componenti più volatili (beni energetici ed alimentari freschi), evidenzia una riduzione dal 2,8% del 2008 all’1,7% del 2009. I prezzi alla produzione hanno, d’altra parte, manifestato una dinamica fortemente negativa, registrando nel 2009 una variazione media annua del -4,7% (+5,1% nel 2008). La politica fiscale e i conti pubblici Secondo le ultime valutazioni ufficiali, presentate a gennaio 2010 nell’ambito dell’aggiornamento del Programma di Stabilità del 2009, il rapporto tra indebitamento netto della PA e Pil potrebbe essersi chiuso intorno al 5,3%, con un peggioramento rispetto al 2008 di 2,6 punti se si fa riferimento al deficit nominale. Si tratta, tuttavia, di un peggioramento indotto dall’acuirsi della recessione: considerando il saldo di bilancio corretto per il ciclo e al netto delle una tantum il rapporto rispetto al Pil sarebbe stato del -3,6%, un valore maggiore di 0,3 punti percentuali rispetto al 2008. Il peggioramento del deficit pubblico si è prodotto sopratutto a causa della emersione, dopo molti anni, di un disavanzo primario (-0,5% di Pil a fronte di un avanzo del 2,4% registrato nel 2008). L’avanzo primario corretto per il ciclo (e al netto delle una tantum), dovrebbe invece essere risultato nel 2009 pari all’1,2% (1,8% nel 2008). Il peggioramento dei saldi di bilancio è stato mitigato dalla flessione della spesa per interessi: si stima che in rapporto al Pil essa sia passata dal 5,1 al 4,8%. Va osservato come l’incremento del disavanzo, pur rilevante, sia risultato inferiore a quello registrato dagli altri principali paesi: secondo i dati della Commissione europea, incremento medio dell’Area Euro dovrebbe essere di 4,4 punti (dal 2 al 6,4% del Pil. Anche nel nostro Paese, a causa dell’aumento del deficit e al negativo andamento prodotto interno lordo il rapporto tra debito pubblico e pil – importante parametro segnaletico delle condizioni di bilancio - ha ripreso a salire, portandosi intorno al 115,1 per cento (105,8 per cento nel 2008). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 8 ____________________________________________________________________________________ Mercati azionari Borse internazionali Nel 2009 i mercati azionari internazionali hanno mostrato le seguenti dinamiche: l’indice Standard & Poor’s 500 della Borsa di New York ha registrato una variazione, su base annua1, del +23,5% (-38,5% nel 2008), l’indice Nikkei 225 della Borsa di Tokio del +19% (-42,1% nel 2008) e l’indice Dow Jones Euro Stooxx Large dell’Area Euro del +25,1% (-45% nel 2008). Andamento degli indici di Borsa in USA, Area euro e Giappone (gen 2005=100; dati giornalieri) DJEuroStoxx (EMU) S&P500 (USA) Nikkei225 (Gia) 105 100 95 90 punti indice 85 80 75 70 65 60 dic-09 nov-09 ott-09 set-09 lug-09 giu-09 mag-09 apr-09 mar-09 feb-09 55 gen-09 Gli indici della New Economy a livello internazionale hanno avuto nel 2009 le seguenti evoluzioni: il Tech Dax tedesco ha segnato una variazione del +60,8% (-47,8% nel 2008), l’indice dei tecnologici francesi del +17,2% (-37,1% nel 2008) ed il Nasdaq del +43,9% (-40,5% nel 2008). Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream Borsa italiana Il FTSE MIB - il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani, che racchiude le azioni delle maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana (circa l'80% della capitalizzazione di mercato interna) ha concluso il 2009 con una variazione annua (rispetto a fine 2008) del +19,5% (-49,5% nel 2008). L’indice bancario, il FTSE Italy Banks, ha invece mostrato nel 2009 una variazione del +27,9% (-58,9% nel 2008). La capitalizzazione dei mercati La capitalizzazione complessiva della Borsa italiana a fine 2009 è risultata pari a 457,1 miliardi di euro, circa 82 miliardi di euro in più rispetto a fine 2008. Osservando la ripartizione a livello di macro-settori del mercato di Borsa principale si riscontra un generalizzato aumento della capitalizzazione. I titoli appartenenti al settore industriale sono passati da una capitalizzazione di 123 miliardi di euro di fine 2008 a quella di 170 miliardi di dicembre del 2009, mentre la capitalizzazione del settore dei servizi è passata da 102 a 116 miliardi di euro. In netto miglioramento è stato anche l’andamento della capitalizzazione del settore finanziario, attestatasi a 167 miliardi di euro a fine 2009, in aumento di 24,4 miliardi di euro rispetto a 12 mesi prima; tale aumento è totalmente attribuibile al 1 31 dicembre 2008 vs 31 dicembre 2007. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 9 ____________________________________________________________________________________ settore bancario, il quale ha visto la capitalizzazione attestarsi a quasi 120 miliardi di euro a fine 2009, in aumento di 28,7 miliardi rispetto alla stessa data del 2008. in lieve contrazione è stato invece il settore assicurativo (-2 miliardi circa). Anche la capitalizzazione complessiva dei mercati azionari dell’Area Euro è aumentata, passando dai 3.258 miliardi di fine 2008 ai 4.021 miliardi del 2009; all’interno dell’Eurozona il peso della capitalizzazione del mercato azionario italiano è diminuito, passando dall’11,5% di fine 2008 all’11,4% di dicembre 2009. Composizione settoriale della capitalizzazione dei titoli azionari italiani Settore industriale Settore servizi Settore finanziario 700 miliardi di euro 600 500 400 300 200 100 dic-09 gen-10 nov-09 ott-09 set-09 ago-09 lug-09 giu-09 mag-09 apr-09 feb-09 mar-09 gen-09 dic-08 ott-08 nov-08 set-08 lug-08 ago-08 giu-08 apr-08 mag-08 mar-08 feb-08 0 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream Composizione settoriale della capitalizzazione dei titoli azionari italiani del settore finanziario Settore bancario Settore assicurativo Altri settori finanziari 300 miliardi di euro 250 200 150 100 50 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Datastream gen-10 dic-09 nov-09 ott-09 set-09 ago-09 lug-09 giu-09 apr-09 mag-09 mar-09 feb-09 dic-08 gen-09 nov-08 ott-08 set-08 lug-08 ago-08 giu-08 mag-08 apr-08 mar-08 feb-08 0 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 10 ____________________________________________________________________________________ Struttura, raccolta ed impieghi del mercato bancario dell’area dell’euro Numero IFM nell’Area Euro Alla fine del 2009, il numero delle istituzioni creditizie nell’Eurozone è risultato pari a 6.458 unità. Nel periodo dicembre 1998 – dicembre 2009 il numero delle IFM2 è diminuito di 2.157 unità, facendo registrare una contrazione di circa il 26%. Con riferimento all’Italia a fine 2009 sono operative 801 istituzioni finanziarie e monetarie (17 banche in meno rispetto a fine 2008) con un’incidenza in termini di numero di IFM sul totale Area Euro del 12,4%, sostanzialmente in linea con il peso dell’Italia in termini di attività e passività delle istituzioni creditizie. Attività finanziarie strumenti in Italia: raccolta bancaria ed altri Attività finanziarie delle famiglie Dall’analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie delle famiglie in Italia emerge come tale aggregato ammonti a 3.479,9 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2009, con un aumento su base annua del 3%. Le principali tendenze delle sue componenti possono essere riassunte come segue. In crescita: • la dinamica di biglietti, monete e depositi bancari, che al terzo trimestre del 2009 hanno segnato una variazione tendenziale del +4%; la quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 30,6% (30,3% nel precedente anno); • le assicurazioni ramo vita, fondi pensione e TFR, che nel terzo trimestre del 2009 hanno segnato una crescita del +4,8%. La quota di questo aggregato risulta pari al 16,7% (16,5% nel precedente anno); • azioni e partecipazioni (+6,7%). La quota di questo aggregato risulta pari al 21,9% (21,1% nel precedente anno). In flessione: • 2 le obbligazioni pubbliche e private, diminuite dell’1%; nello specifico, le emissioni a breve termine sono diminuite del 56,3% mentre quelle a medio lungo termine sono aumentate dell’8,6%. Tra quest’ultime, vi è stato un incremento del 6% delle obbligazioni emesse da istituzioni finanziarie e monetarie e del 20,6% dei titoli di Stato. La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 21,4% (22,3% nel precedente anno); Il valore è al netto dei Paesi che hanno adottato l’euro successivamente (Grecia, Slovenia, Cipro, Malta e Slovacchia). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 11 ____________________________________________________________________________________ • le quote di fondi comuni (-3,6% su base annua). La quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie delle famiglie risulta essere pari al 5,2% (5,6% nel precedente anno). Titoli a custodia Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei titoli a custodia presso le banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) - pari a 1.546 miliardi di euro alla fine del terzo trimestre del 20093 (circa 90 miliardi in più rispetto a giugno 2009 e circa 112 miliardi in meno rispetto a fine 2008) - mostrano come essa sia costituita per circa il 36% di titoli di Stato, per il 29,3% di altri titoli di debito, per il 18% di titoli di capitale e per il 16,4% di parti di O.I.C.R. Circa il 45% è detenuto direttamente dalle famiglie consumatrici. Gestioni patrimoniali bancarie Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato a settembre 2009 – secondo i dati del bollettino statistico della Banca d’Italia - una flessione, collocandosi a circa 79,5 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale negativa prossima al -19%. Complessivamente il patrimonio delle gestioni patrimoniali individuali delle banche, delle SIM e degli O.I.C.R. in Italia è risultato alla fine del terzo trimestre del 2009 pari 370,2 miliardi di euro, segnando una contrazione del 13,6% rispetto alla fine del terzo trimestre del 2008. Fondi comuni di investimento Nel corso del 2009 il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero è lievemente aumentato, collocandosi a fine anno intorno ai 428 miliardi di euro, segnando un tasso di crescita di circa il 5% rispetto alla fine del 2008. Tale patrimonio è composto per il 50,7% da fondi di diritto italiano e per il 49,3% di fondi di diritto estero4. RACCOLTA NETTA DEI FONDI COMUNI D'INVESTIMENTO PER CATEGORIA (flussi in milioni di euro) (milioni di euro) 4.000 2.000 - -2.000 -4.000 -6.000 G09 F Azionari M Bilanciati A M Obbligazionari G L A Fondi di Liquidità S Flessibili O N D Fondi hedge Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Assogestioni. Con particolare riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di fondi si rileva come, nell’ultimo anno, la quota dei fondi azionari sia salita dal 17,1% di dicembre 2008 al 21% di dicembre 2009, la quota dei fondi flessibili sia 3 Ultimo dato al momento disponibile. Fondi di diritto italiani: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati in Italia; Fondi di diritto estero: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati all’estero, prevalentemente in Lussemburgo, Irlanda e Francia. 4 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 12 ____________________________________________________________________________________ passata dal 12,9% al 13,3%; la quota dei fondi bilanciati è scesa dal 4,6% al 4%, mentre la quota dei fondi hedge è diminuita dal 5,3% al 3,8% così come quella dei fondi di liquidità (dal 21,2% al 20,4%). La quota dei fondi obbligazionari è rimasta sostanzialmente stabile intorno al 38%. Nel 2009 si è registrato nel complesso una contrazione della raccolta netta di 3 miliardi di euro, che si raffronta ad una contrazione di -131 miliardi di euro registratasi nel 2008. Raccolta bancaria in Italia Sulla base delle ultime rilevazioni statistiche5 è possibile disporre di dati di consuntivo 2009 relativi alla raccolta, ai prestiti ed al portafoglio titoli in Italia. Depositi e obbligazioni delle banche italiane Raccolta (depositi e obbligazioni) Depositi clientela residente 1 2 Obbligazioni mln € a/a mln € a/a mln € a/a dic-08 gen-09 1.813.598 1.809.908 12,41 1.084.122 1.075.127 7,59 11,82 7,24 729.477 734.781 19,29 feb-09 mar-09 1.824.036 1.850.244 11,54 11,76 1.067.633 1.073.084 6,94 6,29 756.403 777.161 18,74 20,30 apr-09 mag-09 1.882.702 11,60 10,34 1.092.958 6,14 5,58 789.744 20,15 17,66 giu-09 1.893.011 1.907.620 lug-09 ago-09 1.901.114 1.901.900 set-09 ott-09 1.921.816 nov-09 dic-09 1.926.838 1.935.289 1.982.094 10,86 10,45 11,01 10,26 9,01 8,75 9,29 1.098.151 1.108.881 1.098.673 1.096.216 1.114.649 1.123.623 1.127.806 1.170.808 7,67 7,09 7,96 7,45 7,32 7,24 8,00 794.860 798.739 802.442 805.684 807.167 803.216 807.483 811.286 20,43 15,61 15,42 15,44 14,38 11,46 10,94 11,21 1 Depositi della clientela ordinaria residente privata, sono esclusi i depositi delle IFM e delle Amminstrazioni centrali. Sono inclusi conti correnti, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine. 2 Registrate al valor nominale ed espresse in euro. Includono le passività subordinate. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia. Nel 2009 l’attività di funding in Italia è restata su valori sostenuti. In dettaglio, a fine 2009 la raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane (diverse dalle banche centrali), rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi in conto corrente, depositi con durata prestabilita, depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine) e dalle obbligazioni. è risultata pari a 1.982 miliardi di euro, segnando un tasso di crescita tendenziale pari al +9,3%, (+12,4% a dicembre 2008) ed un aumento dello stock della raccolta di circa 168,5 miliardi di euro. L’osservazione delle diverse componenti mostra come i depositi da clientela residente abbiano registrato un tasso di crescita tendenziale pari a +8% (+7,6% a dicembre 2008), mentre le obbligazioni delle banche sono risultate in crescita del +11,2% su base annua (+20,4% a fine 2008). 5 Cfr. nota metodologica a fine Rapporto. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 13 ____________________________________________________________________________________ Depositi per forme tecniche I dati di consuntivo – riferiti a fine 2009 – relativi ai depositi a residenti per forme tecniche delle IFM italiane segnalano le seguenti principali tendenze: un’accelerazione della dinamica dei depositi in conto corrente6: +11,7% a fine 2009 (+7,4% a fine 2008); una marcata crescita del trend dei depositi con durata prestabilita7: +36,2% a fine 2009 (+6,9% a dicembre 2008); un’accelerazione dei depositi rimborsabili con preavviso8: +8,2% a fine 2009 (+7% a dicembre 2008); in forte flessione della dinamica dei pronti contro termine: -23,9% a fine 2009 (+10,6% a fine 2008). Provvista sull’estero In contrazione – a dicembre 2009 - è risultato il trend dei depositi sull’estero9: in particolare, quelli delle banche italiane sono stati pari a circa 425,5 miliardi di euro, il 9,4% in meno DEPOSITI DELLE BANCHE SULL'ESTERO di un anno prima milioni di euro (-7,3% a 600.000 30,00 -9,4% la variazione tendenziale a dicembre 2009 dicembre 2008). 550.000 La quota dei 500.000 25,00 depositi 450.000 sull’estero nel 400.000 20,00 totale provvista 350.000 17,4 deposito delle banche sull'estero si è posizionata % 15,00 300.000 al 17,4%. Il 250.000 flusso netto di 200.000 10,00 provvista 150.000 sull’estero nel 100.000 5,00 periodo 50.000 compreso fra fine 0,00 2008 e fine 2009 GENNAIO 1998 - DICEMBRE 2009 è stato negativo per circa 44,2 miliardi di euro. A dicembre 2009 la raccolta netta sull’estero (depositi sull’estero meno prestiti sull’estero) è stata pari a circa 246 miliardi di euro (-2,7% la variazione tendenziale). Sul totale degli impieghi sull’interno è risultata pari al 13,7%, mentre i prestiti sull’estero – sempre alla stessa data - sono ammontati a 179,4 miliardi di euro. Il rapporto prestiti sull’estero/depositi sull’estero è risultato pari al 42,2% (46,1 a fine 2008). Depositi sull'estero in % del totale della raccolta sull'interno (depositi e obbligazioni) e dei depositi sull'estero Nota: i depositi sull'estero comprendono i depositi a residenti in altri paesi dell'Area Euro (detenuti da IFM, Amministrazioni centrali, Altre Amministrazioni pubbliche altri residenti e i depositi del resto del mondo). Fonte: Elaborazioni Centro Studi ABI su dati Banca d'Italia 6 Comprendono anche gli assegni circolari. Certificati di deposito, conti correnti vincolati e depositi a risparmio vincolati. 8 Depositi a risparmio liberi. 9 Indebitamento verso non residenti: depositi delle IFM, Amministrazioni Centrali, altre Amministrazioni pubbliche ed altri residenti in altri paesi dell’Area Euro e del resto del mondo. 7 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 14 ____________________________________________________________________________________ Impieghi bancari in Italia Impieghi bancari Nel corso del 2009 la dinamica dei prestiti bancari ha manifestato una flessione, strettamente connessa con la fase di forte rallentamento coclico dell’economia italiana: i prestiti a residenti in Italia al settore privato10 hanno segnato a fine anno un tasso di crescita tendenziale pari al +1,7% (+4,9% a fine 2008). Impieghi al settore privato delle banche italiane (escluso interbancario) 1 di cui: a famiglie e società non finanziarie mln € gen-09 1.526.420 1.525.006 feb-09 mar-09 1.524.093 1.514.433 apr-09 mag-09 1.516.387 dic-08 giu-09 1.515.642 1.533.200 lug-09 ago-09 1.531.332 1.518.236 set-09 ott-09 1.524.366 1.515.656 nov-09 dic-09 1.538.120 1.552.176 a/a 4,90 4,09 3,52 2,44 2,47 2,33 2,67 1,65 1,85 1,28 0,12 2,00 1,69 mln € 1.338.387 1.342.422 1.339.222 1.335.362 1.335.170 1.335.092 1.345.902 1.343.684 1.336.323 1.339.812 1.335.498 1.350.681 1.345.224 a/a 4,66 4,25 3,10 3,25 3,39 2,98 fino a 1 anno mln € a/a 402.282 8,12 405.970 7,71 oltre 1 anno mln € a/a 936.106 3,24 936.452 2,82 399.088 396.948 5,30 5,18 940.134 938.415 2,20 2,46 393.003 4,26 3,25 942.167 3,04 2,87 387.089 391.158 387.693 380.845 0,50 1,74 0,51 372.016 2,72 1,85 1,88 1,16 1,21 948.003 954.745 3,36 -0,89 -1,24 955.992 955.478 3,00 3,17 380.286 369.865 -2,54 -5,40 959.527 965.634 2,70 2,95 379.642 -1,89 -7,52 971.040 3,23 3,96 973.209 1 Includono le sofferenze lorde e i pronti contro termine attivi. Settore privato: società non finanziarie, famiglie consumatrici e produttrici, istituzioni senza fini di lucro, altre istituzioni finanziarie, assicurazioni e fondi pensione. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia. Alla fine di dicembre 2009 l’ammontare dei prestiti al settore privato è risultato pari a 1.552,2 miliardi di euro. Rispetto a fine 2008 il flusso netto di nuovi prestiti è stato di quasi 26 miliardi di euro. In particolare, i prestiti a famiglie e società non finanziarie sono risultati pari a 1.345,2 miliardi di euro, in crescita tendenziale del +0,5% (+4,7% a fine 2008; -0,7% nella media Area Euro). Ove si consideri la disaggregazione per durata, si rileva come il segmento a medio e lungo termine (oltre 1 anno) abbia segnato un ritmo di crescita tendenziale del +4% (+3,2% a dicembre 2008), mentre quello a breve termine (fino a 1 anno) una flessione di -7,5% (+8,1% a fine 2008). 10 Altri residenti in Italia: Società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie produttrici, Istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre istituzioni finanziarie. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 15 ____________________________________________________________________________________ Impieghi per destinazione economica Alla fine del 2009 la dinamica dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie è risultata pari a -2,4% dal +6,8% di fine 2008, un valore, comunque, superiore a quello medio dell’Area Euro: -2,7% e di quello della Germania: -4,8% e della Spagna: -3,7%. IMPORTANZA RELATIVA DEI FATTORI PER LA DOMANDA DI PRESTITI E LINEE DI CREDITO DA PARTE DELLE IMPRESE Percentuale netta INVESTIMENTI FISSI FUSIONI/ACQUISIZIONI E RISTRUTTURAZIONE DEGLI ASSETTI SOCIETARI SCORTE E CAPITALE CIRCOLANTE RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO 100 80 60 75% 3°trim.2009 -50% 3°trim.2009 0% 3°trim.2009 -37,5% 3°trim.2009 75,0 50,0 40,0 40 20,0 20 0,0 0,0 0 -12,5 -20 -12,5 -25,0 -25,0 -40 -50,0 -60 -62,5 -80 4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim .-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09 4° trim.-07 4° trim.-08 4° trim.-09 D’altra parte, nel corso Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia (BANK LENDING SURVEY - gennaio 2010). del 2009 le imprese hanno fortemente ridotto i propri piani IMPIEGHI DELLE BANCHE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA Italia vs Area Euro- Composizione % di investimento: secondo quanto 100% 90% emerge dall’ultimo 34,7 35,0 36,3 36,5 36,9 37,4 38,0 80% rapporto Bank Lending famiglie 50,3 51,3 52,2 53,7 54,1 54,7 55,1 70% 11 in relazione Survey 60% all’importanza relativa 50% dei fattori per la 40% 65,3 65,0 63,7 63,5 63,1 62,6 62,0 domanda di prestiti e imprese 30% 49,7 48,7 47,8 46,3 45,9 non 45,3 44,9 20% linee di credito da finanziarie 10% parte delle imprese, 0% l’esigenza di fondi per investimenti fissi ha segnato in Italia, nell’ultimo trimestre 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e BCE. del 2009 un saldo percentuale negativo pari al -25%, dopo aver toccato il punto di minimo di -87,5% nel primo trimestre del 2009). La domanda di finanziamento risulta rilevante solamente ai fini della ristrutturazione del debito. Area dell'euro min: 4° trim-07: 0,0 - max:2° trim-09: +87, 5 Italia Area dell'euro Italia Area dell'euro Italia min: 2° trim-09: -62,5 - max: 4° trim-07:+20, 0 Area dell'euro Italia Area dell'euro Italia Area dell'euro min: 2° trim-09:-37,5 - max: 4° trim-07:+40, 0 Italia Area dell'euro Italia min: 1° trim-09:-87,5 - max: 1° trim-08:+11, 1 Elevata rimane, peraltro, la quota degli impieghi alle imprese sul totale (63,1%), un valore notevolmente superiore alla media dell’Area Euro (48,7%). Se si consideri il rapporto finanziamenti utilizzati su finanziamenti accordati alle società non finanziarie ed alle imprese individuali, si evince come tale indicatore si posizioni a settembre 2009 al 67,4% (66,4% a settembre 2008), il che significa che esistono ancora margini di crescita e che l’allocazione del credito non registra particolari tensioni. 11 Realizzato dalle Banche Centrali nazionali del SEBC in collaborazione con la BCE - febbraio 2010. ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 16 ____________________________________________________________________________________ dic-09 set-09 giu-09 dic-08 mar-09 set-08 giu-08 dic-07 mar-08 set-07 giu-07 dic-06 mar-07 set-06 giu-06 dic-05 mar-06 set-05 giu-05 dic-04 mar-05 set-04 giu-04 dic-03 mar-04 set-03 giu-03 dic-02 mar-03 set-02 giu-02 dic-01 mar-02 Laddove si analizzi la dinamica dei finanziamenti alle imprese non finanziarie e quelli alle famiglie per durata si rileva come nell’ultimo anno si sia assistito ad una decelerazione del trend degli impieghi a breve termine (fino ad 1 anno); in particolare, nel IMPIEGHI DELLE BANCHE PER SETTORI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN ITALIA comparto delle tassi di crescita tendenziali imprese non % 17,0 finanziarie – dove, imprese non finanziarie 15,0 Totale impieghi alle famiglie ed alle imprese peraltro, la quota dei finanziamenti a 13,0 breve termine è 11,0 9,0 rilevante (circa il 7,0 40%) – la variazione 5,0 tendenziale è 3,0 famiglie risultata a fine 1,0 2009 su valori -1,0 prossimi al -8,5% -3,0 (+7,8% a fine 2008). Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia D’altra parte, la IMPIEGHI PER CLASSI DI FIDO (totale impieghi) (settembre 2009) componente a protratta scadenza Società non finanziarie Famiglie produttrici Società non finanziarie (oltre 5 anni) degli e famiglie produttrici impieghi alle (a) (b) (a) +(b) imprese non (mln di euro) finanziarie ha Impieghi fino ad 125.000 € 30.156 34.591 64.747 continuato a 49.035 50.043 99.078 manifestare una Impieghi fino ad 250.000 € dinamica Impieghi fino ad 500.000 € 81.827 62.130 143.957 comparativamente Impieghi fino a 5.000.000 € 311.446 81.265 392.711 più sostenuta, 504.335 83.359 587.694 ancorché in Impieghi fino a 25.000.000 € rallentamento: Impieghi totali 814.700 83.529 898.229 sempre a fine 2009 (quota % cumulata sul totale impieghi) tale segmento 3,7 41,4 7,2 degli impieghi ha Impieghi fino ad 125.000 € segnato un tasso Impieghi fino ad 250.000 € 6,0 59,9 11,0 di crescita del Impieghi fino ad 500.000 € 10,0 74,4 16,0 +5,5% (+12,8% a 38,2 97,3 43,7 dicembre 2008). Impieghi fino a 5.000.000 € Per il settore delle Impieghi fino a 25.000.000 € 61,9 99,8 65,4 famiglie si registra Totale impieghi 100,0 100,0 100,0 una dinamica in accelerazione, dei Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia le elaborazioni si riferiscono a tutti gli impieghi (inclusi anche da 0 a 30.000 euro) al netto delle finanziamenti a Note: sofferenze lorde. protratta scadenza: +8,3% a dicembre 2009 (+4,2% a dicembre 2008). Rilevante appare, altresì, il contributo offerto dal sistema bancario al finanziamento delle imprese di minori dimensioni. In dettaglio, la quota sul ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 17 ____________________________________________________________________________________ totale degli impieghi fino 500.000 euro (considerando anche i crediti non censiti dalla Centrale dei Rischi fino a 30.000 euro) risulta alla fine di settembre 2009 pari al 16%, percentuale che raggiunge circa il 44% qualora si considerino i finanziamenti fino a 5.000.000 euro. Laddove, poi, si consideri l’intero comparto delle PMI, che secondo il IMPIEGHI DELLE BANCHE ALLE FAMIGLIE PER COMPARTI DI ATTIVITA' ECONOMICA IN nuovo accordo di Basilea 2, ITALIA - Tassi di crescita tendenziali è approssimato dalle imprese fino a 50 milioni di euro di fatturato, che stante prestiti per l'acquisto di abitazioni i dati della Centrale dei Bilanci registrano in media finanziamenti fino a 12,5 milioni di euro, la quota di credito al consumo questi finanziamenti sul totale è di circa il 52%. % 30,0 27,0 24,0 21,0 18,0 15,0 12,0 9,0 6,0 3,0 0,0 dic-09 set-09 giu-09 dic-08 mar-09 set-08 giu-08 dic-07 mar-08 set-07 giu-07 dic-06 mar-07 set-06 giu-06 dic-05 mar-06 set-05 giu-05 dic-04 mar-05 set-04 Fonte: elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia CREDITO AL CONSUMO NELL'AREA DELL'EURO ED IN ITALIA Tassi di crescita tendenziali % 8 6,9 7 6,2 5,8 5,7 5,9 4,9 4 6,0 5,15,4 5,2 4,2 3,3 Italia 4,5 2,9 3,3 2,5 2,2 2,8 2 4,9 4,6 4,9 3,9 4,2 3 5,0 5,7 4,8 4,5 2,0 2,2 2,3 0,71,7 0,4 0,3 1 -0,2 -0,2 0,1 -0,3 -0,6 0 -1 Area Euro 0,2 -0,9 0,0 -1,1 set-09 ago-09 lug-09 giu-09 mag-09 apr-09 feb-09 mar-09 gen-09 dic-08 nov-08 ott-08 set-08 ago-08 lug-08 giu-08 mag-08 apr-08 mar-08 feb-08 dic-07 dic-09 -1,4 -2 nov-09 5 5,5 5,5 5,3 5,6 5,9 5,9 ott-09 6 gen-08 In accelerazione nell’ultima parte dell’anno il segmento di attività rappresentato dal credito al consumo che a fine 2009 ha segnato un tasso di crescita tendenziale di circa il +5% (dal -0,2% di agosto 2009 e dal +3,9% di fine 2008): che si raffronta ad un ritmo di sviluppo di questo aggregato manifestatosi a fine 2009 nell’Area Euro sostanzialmente nullo. giu-04 dic-03 mar-04 set-03 giu-03 dic-02 mar-03 set-02 giu-02 dic-01 mar-02 In ripresa è risultata la dinamica dei finanziamenti al settore famiglie: +5,9% a fine 2009, un valore superiore al +0,9% di dicembre 2008. -3,0 Fonte: Elaborazioni Centro studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia. BANCHE: CREDITO AL CONSUMO NELL'AREA DELL'EURO E IN ITALIA Area Euro Italia quota % Italia vs Area Euro % mld. di euro 700 9,1% 10 dic-09 nov-09 ott-09 set-09 ago-09 lug-09 giu-09 mag-09 apr-09 mar-09 feb-09 dic-08 gen-09 dic-07 dic-06 dic-05 dic-04 dic-03 dic-02 dic-01 dic-00 dic-99 dic-98 9 In termini di quota 600 8 dell’Italia sul totale Area 500 7 Euro, il credito al consumo 6 400 ha manifestato nell’ultimo 5 3,3% 4 decennio una crescita 300 3 sostenuta passando dal 200 2 3,3% di fine 1998 al 9,1% 100 1 di dicembre 2009. Pur 0 tuttavia, tale valore risulta ancora modesto laddove si Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia consideri che l’incidenza del totale prestiti delle IFM italiane sul mercato europeo si posiziona su un livello superiore al 10% (circa il 15,5%). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 18 ____________________________________________________________________________________ 10 8,7 8,1 8 7,1 7,6 7,0 6 Italia 6,8 5,6 4,3 6,1 5,7 6,3 6,0 4 4,5 5,3 4,5 2,2 1,9 2,9 1,8 -0,1 -0,4 4,6 3,8 0,7 0 5,6 6,0 5,0 4,0 4,3 4,2 4,2 2 -0,5 1,3 -0,5 0,4 -0,2 0,2 -0,1 -0,3 0,5 -0,1 Area Euro -1,9 -2,2 -2 1,7 0,1 0,8 -0,7 0,3 -1,8 dic-09 ott-09 nov-09 set-09 lug-09 ago-09 giu-09 apr-09 mag-09 feb-09 mar-09 dic-08 gen-09 ott-08 nov-08 set-08 lug-08 ago-08 giu-08 apr-08 mag-08 feb-08 mar-08 -4 dic-07 Nel corso del 2009 la dinamica dei prestiti per l’acquisto di abitazioni ha manifestato una marcata accelerazione, posizionandosi a fine anno al +6,1% dal -0,5% di fine 2008 (+1,7% a fine 2009 nella media Area Euro; +1,8% a dicembre 2008. PRESTITI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI NELL'AREA DELL'EURO ED IN ITALIA - Tassi di crescita tendenziali Tassi di crescita tendenziali % gen-08 Anche laddove si consideri il comparto dei prestiti per l’acquisto di abitazioni si rileva come la quota detenuta dalle banche italiane sul mercato europeo abbia manifestato nel periodo compreso fra dicembre 1998 e dicembre 2009 una marcata crescita passando dal 4,4% al 7,9%. Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia. BANCHE: PRESTITI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI NELL'AREA DELL'EURO E IN ITALIA Area Euro mld di euro Italia quota % Italia vs Area Euro % 4.000 7,9% 9,0 8,0 3.500 7,0 3.000 6,0 2.500 4,4% 5,0 2.000 4,0 1.500 3,0 1.000 2,0 500 1,0 dic-09 ott-09 nov-09 set-09 lug-09 ago-09 giu-09 mag-09 apr-09 mar-09 feb-09 gen-09 dic-08 dic-07 dic-06 dic-05 dic-04 dic-03 dic-02 dic-01 dic-00 dic-99 dic-98 - Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e Banca d'Italia Sofferenze Italia bancarie in Sofferenze bancarie A fine 2009 le sofferenze lorde12 sono risultate pari a 59 miliardi di euro, 17,7 miliardi in più rispetto a fine 2008 (+42,8% la variazione annua). In rapporto agli impieghi esse risultano pari al 3,28% a fine 2009, in forte crescita dal 2,35% di fine 2008. Con riguardo alle sofferenze al netto delle svalutazioni13, a dicembre 2009 – esse sono risultate pari a 35,9 miliardi di euro, 14,3 miliardi in più rispetto a fine 2008. Il rapporto sofferenze nette/impieghi totali si è collocato a 2,02% (1,24% a dicembre 2008). Il rapporto sofferenze nette/patrimonio di Vigilanza è risultato pari a 11,23% a dicembre 2009 (7,84% a fine 2008). 12 Sofferenze al lordo delle svalutazioni. Statistiche non armonizzate. Dati non omogenei rispetto alle statistiche armonizzate a seguito del diverso criterio nella segnalazione delle svalutazioni. 13 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 19 ____________________________________________________________________________________ Sofferenze nette dic-08 gen-09 mln € 21.664 feb-09 21.880 22.269 mar-09 apr-09 23.488 25.125 mag-09 giu-09 25.942 lug-09 26.409 28.036 ago-09 set-09 28.999 31.925 ott-09 nov-09 33.380 34.741 dic-09 35.937 Sofferenze del sistema bancario italiano Sofferenze nette su Sofferenze nette su capitale impieghi2 e riserve 1 a/a valori % 1,24 nd nd 1,26 1,28 nd nd 1,35 1,44 nd 1,49 nd nd 1,50 1,60 nd nd 1,67 1,83 nd nd nd 1,92 1,97 65,88 2,02 delta a/a nd nd nd nd nd nd nd nd nd nd nd valori % 7,84 delta a/a 7,92 7,96 9,13 9,64 nd 0,78 12,23 -9,67 -8,01 3,67 6,12 8,07 48.890 50.580 nd nd 9,97 10,93 a/a 47.708 nd nd 10,94 20,04 51.804 54.978 nd nd nd 56.587 58.018 4,39 59.011 3 -12,51 -10,90 44.793 46.422 nd 9,00 mln € 41.314 42.339 43.417 nd nd 8,40 8,74 11,48 11,91 nd nd Sofferenze lorde 25,39 30,69 46,57 42,84 1 L'entrata in vigore delle nuove segnalazioni statistiche di vigilanza, a partire da dicembre 2008, ha comportato una discontinuità nella serie storica delle sofferenze nette (espresse al valore di realizzo) a causa di nuovi criteri nelle segnalazioni delle svalutazioni. 2 Il valore degli impieghi comprende gli impieghi vivi e le sofferenze nette. 3 Al lordo delle svalutazioni. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia. Portafoglio titoli delle banche in Italia Portafoglio titoli A dicembre 2009 è fortemente aumentato il portafoglio titoli del totale delle banche, risultato pari a 439 miliardi di euro, che si raffronta ai 339 miliardi di euro di fine 2008, segnando una variazione tendenziale pari a +29,4%. Rispetto a dicembre 2008 si registra, pertanto, un incremento del portafoglio titoli di proprietà delle banche di quasi 100 miliardi di euro. Il valore del rapporto fra titoli e impieghi in euro a dicembre 2009 è risultato pari al 28,3%, un valore superiore a quanto segnato a fine 2008: 22,2%. Tassi di interesse Tassi internazionali Nell’Area Euro i tassi del mercato monetario hanno manifestato nel corso del 2009 una marcata flessione: l’euribor a tre mesi si è, infatti, posizionato allo 0,71% a dicembre 2009, valore che si raffronta al 3,29% di dicembre 2008 (minimo storico dalla nascita dell’euro). In forte CURVA DEI RENDIMENTI NEGLI STATI UNITI E NELL'AREA DELL'EURO dic-08 giu-09 dic-09 % 4,50 Stati Uniti 4,00 Area Euro 4,17 3,95 3,75 3,50 3,99 3,76 3,69 3,29 3,00 2,50 2,00 1,83 1,50 1,23 1,00 0,50 0,00 0,71 0,62 0,25 int.3 mesi t. benchmark int.3 mesi Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE e stampa specializzata. t. benchmark ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 20 ____________________________________________________________________________________ flessione anche il tasso interbancario a tre mesi negli Stati Uniti (-158 punti base). In live rialzo è risultata, peraltro, la dinamica dei rendimenti a lungo termine (tassi benchmark) nell’Area Euro: essi si sono posizionati nella media di dicembre 2009 al 3,76%, 7 basis points di sopra del valore di dicembre 2008. Nello stesso periodo, anche, i tassi benchmark statunitensi hanno segnato un aumento, passando dal 3,75% di dicembre 2008 al 4,17% di dicembre 2009 (+42 basis points). Stabili sono risultati i tassi benchmark nipponici (dall’1,41% all’1,42%). Tassi bancari Area Euro Dall’analisi delle statistiche armonizzate sui tassi d'interesse applicati dalle Istituzioni finanziarie monetarie ai prestiti erogati alle società non finanziarie ed alle famiglie emerge come nel corso del 2009 sia andata flettendo l’intera struttura dei tassi di interesse bancari in linea con le indicazioni della Banca Centrale Europea e con il trend delle condizioni sul mercato interbancario. Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro alle società non finanziarie e alle famiglie valori % Società non finanziarie (nuove operazioni) Prestiti fino a 1 milione di euro Famiglie (consistenze) Prestiti oltre 1 milione di euro Conti Correnti attivi Italia Area euro Italia Area euro Italia Area euro dic-08 gen-09 5,34 4,63 5,40 4,81 4,19 3,44 4,31 3,57 8,78 8,24 10,45 10,14 feb-09 4,22 4,43 3,07 3,17 7,95 10,15 mar-09 apr-09 3,94 3,74 4,15 3,96 2,69 2,48 2,90 2,61 7,69 7,37 9,94 9,71 mag-09 giu-09 3,61 3,51 3,87 3,79 2,38 2,45 2,56 2,64 7,28 7,12 9,62 9,55 lug-09 ago-09 3,31 3,16 3,71 3,57 2,38 2,20 2,45 2,38 6,85 6,80 9,31 9,26 set-09 3,11 3,49 1,89 2,15 6,81 9,26 ott-09 nov-09 3,12 3,07 3,47 3,47 1,90 1,85 2,22 2,32 6,77 6,70 9,16 9,07 dic-09 3,03 3,40 1,82 2,31 6,60 9,00 Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca Centrale Europea e Banca d'Italia Relativamente ai tassi di interesse applicati nell’Area Euro sulle nuove operazioni di finanziamento alle società non finanziarie di importo fino ad un milione di euro, i dati a dicembre 2009 li indicano al 3,40% (5,40% a dicembre 2008), un valore più elevato rispetto a quello praticato in Italia: 3,03% (5,34% a dicembre 2008). Anche i tassi applicati sulle nuove operazioni di prestito di ammontare superiore ad un milione di euro sono più favorevoli in Italia. A dicembre 2009, infatti, risultano pari al 2,31% nella media dell’Area Euro (4,31% a dicembre 2008), un valore superiore rispetto a quello applicato dalle banche italiane (1,82% a dicembre 2009, dal 4,19% a dicembre 2008). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 21 ____________________________________________________________________________________ Nel mese di dicembre 2009, infine, il tasso sui conti correnti attivi alle famiglie si posiziona al 6,60% in Italia (8,78% a dicembre 2008), un livello che si raffronta al 9% dell’Area Euro (10,45% a dicembre 2008). Tassi di interesse in Italia per gli investitori Nel corso del 2009 sul mercato italiano si è registrata una flessione nell’intera struttura dei saggi di interesse del mercato finanziario e creditizio, in linea con la politica monetaria della BCE. In particolare, per quanto concerne le emissioni dei titoli a breve, nel corso del 2008 il rendimento medio lordo sul mercato secondario dei BOT ha manifestato movimenti al ribasso, passando dal 2,13% di dicembre 2008 allo 0,66% di fine 2009. Anche i tassi di interesse dei CCT hanno segnato nell’anno appena trascorso una diminuzione: in sintesi, dal 3,89% registrato a dicembre 2008 il rendimento di questa tipologia di titoli pubblici è risultato pari all’1,01% a dicembre 2008. Il rendimento medio dei BTP ha registrato nello stesso periodo una flessione dal 4,58% al 3,95%. Una flessione dei tassi di interesse si è registrata, anche, sul mercato secondario dei titoli di Stato: il Rendistato cioè il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore all’anno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.) si è posizionato a fine 2009 al 3,21% dal 4,13% di fine 2008. Italia: tassi d'interesse per gli investitori (medie mensili - valori %) Tassi d'interesse bancari: famiglie e società non finanziarie (statistiche armonizzate del SEBC) Rendimenti lordi dei titoli di Stato sul mercato secondario Depositi in euro (consistenze) Depositi in c/c in euro (consistenze) Pronti contro termine (consistenze) Obbligazioni (consistenze) Raccolta (depositi, pct e obbligazioni) 1 (consistenze) gen-09 1,99 1,67 1,53 1,14 3,90 3,45 4,49 4,23 3,00 2,71 feb-09 mar-09 1,47 1,21 0,92 0,74 2,98 2,58 3,92 3,62 2,49 2,22 apr-09 mag-09 1,06 1,00 0,59 0,52 2,25 2,06 3,40 3,22 2,04 1,93 giu-09 lug-09 0,93 0,48 1,88 3,11 1,84 ago-09 0,88 0,85 0,40 0,36 1,82 1,78 3,03 2,97 1,79 1,75 set-09 ott-09 0,78 0,74 0,35 0,32 1,70 1,58 2,92 2,97 1,68 1,67 nov-09 dic-09 0,70 0,68 0,31 0,31 1,50 1,43 2,93 2,91 1,63 1,59 dic-08 Rend. all'emissione della raccolta postale Rend. Rend. Libretti medio medio serie ord. annuo al annuo al 5° anno 20° anno BOT CCT CTZ BTP 2,13 3,89 2,75 4,58 2,20 1,85 3,60 1,50 1,21 2,82 2,26 2,06 1,69 4,62 4,51 2,20 2,20 1,55 1,45 3,60 3,80 1,09 1,07 2,02 1,71 1,52 1,55 4,48 4,35 1,35 1,35 1,45 1,60 3,60 3,90 0,96 1,59 1,35 4,34 1,35 1,65 4,00 0,95 0,63 1,56 1,21 1,41 1,17 4,52 4,33 1,35 1,35 1,80 1,80 4,40 4,40 0,62 0,56 0,97 0,95 1,21 1,07 4,11 4,08 1,35 1,35 1,60 1,45 4,35 4,15 0,65 0,93 1,17 4,03 1,00 1,45 4,15 0,66 0,66 0,96 1,01 1,18 1,23 3,99 3,95 1,00 0,75 1,50 1,45 4,20 4,10 1 Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI. Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e SI-ABI Nel 2009 si è registrato una flessione del tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie (sulla base delle statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali) coerentemente con le indicazioni della politica monetaria della BCE: questo tasso, infatti, è passato dall’1,99% di fine 2008 allo 0,68% di fine 2009. Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie), si è collocato a dicembre 2009 all’1,59% (3% a dicembre 2008). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 22 ____________________________________________________________________________________ Tassi di interesse sugli impieghi in Italia In flessione è risultato, anche, il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato dall’ABI sulla scia delle decisioni di politica monetaria della BCE dell’ultima parte dell’anno: nel periodo dicembre 2008 – dicembre 2009 questo tasso è passato dal 6,09% al 3,76%. Nell’ultimo anno in flessione è risultato, altresì, il tasso sui c/c attivi in euro erogati a famiglie e società non finanziarie (dal 6,93% di dicembre 2008 al 4,64% di dicembre 2009). In marcata flessione ed ai minimi storici sono risultati i tassi sulle nuove operazioni: a dicembre 2009 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 2,17% (minimo storico; -235 b.p. rispetto a dicembre 2008), mentre il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è risultato pari al 2,88% (minimo storico; -221 punti base rispetto a dicembre 2008). Italia: tassi d'interesse bancari sugli impieghi e rendimenti guida (medie mensili - valori %) Tassi d'interesse bancari sui prestiti in euro a famiglie e società non finanziarie in Italia 1 Rendimento Tassi interbancari Tassi interbancari a 3 mesi all'emissione delle dell'Area euro Tasso di obblig.ni bancarie di cui: alle famiglie riferim. italiane di cui: alle società 2 per acquisto di (durata iniz.del BCE non finanziarie GiappoEuribor a IRS a 10 abitazioni Usa Uk tasso superiore ad (nuove operazioni) 3 mesi anni ne (nuove operazioni) 1 anno) totale (consistenze) di cui: c/c attivi (consistenze) 6,09 6,93 4,52 5,09 5,51 5,18 6,29 5,95 3,81 3,48 4,79 4,56 4,91 4,58 5,65 5,35 3,11 2,86 4,28 4,06 4,46 4,31 5,23 5,12 2,80 2,81 3,75 3,64 dic-08 gen-09 feb-09 mar-09 apr-09 mag-09 giu-09 4,04 4,89 2,68 3,38 3,98 3,92 4,85 4,81 2,53 2,33 3,24 3,06 nov-09 3,85 3,81 4,79 4,70 2,33 2,26 2,97 2,90 dic-09 3,76 4,64 2,17 2,88 lug-09 ago-09 set-09 ott-09 4,36 2,50 2,00 3,27 2,48 3,77 3,67 1,80 1,22 0,85 0,73 3,17 2,34 2,00 1,50 1,94 1,64 3,55 3,42 1,24 1,27 0,71 0,68 2,09 1,83 1,25 1,00 1,42 1,29 3,51 3,57 1,11 0,82 0,62 0,59 1,53 1,36 1,00 1,23 3,74 0,62 0,56 1,24 1,00 1,00 0,98 0,86 3,62 3,54 0,52 0,42 0,56 0,55 1,00 0,77 1,00 1,00 0,77 0,74 3,49 3,48 0,30 0,28 0,53 0,53 0,61 0,57 1,00 0,72 3,51 0,27 0,52 0,61 2,96 3,08 1,00 0,71 3,48 0,25 0,47 0,61 2,98 3,90 3,58 2,67 3,76 3,10 3,63 3,04 2,84 3,36 1 Tasso medio ponderato, elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI. Dato di fine periodo Fonte: Elaborazione Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia e SI-ABI 2 Spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta punti % SPREAD FRA TASSO MEDIO PRESTITI E TASSO MEDIO RACCOLTA BANCARIA 3,5 3,09 3,0 2,5 2,18 2,0 1,5 Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'Italia dic-09 nov-09 ott-09 set-09 ago-09 lug-09 giu-09 mag-09 apr-09 mar-09 feb-09 gen-09 1,0 dic-08 In flessione lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie: nella media del 2009, tale differenziale è risultato pari a 2,42 punti base, in flessione di oltre ¾ di punto percentuale rispetto al valore medio del 2008 (3,19%). ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 23 ____________________________________________________________________________________ Differenziale fra tasso medio dell’attivo fruttifero e tasso medio della raccolta da clientela Nella media del TASSO MEDIO ATTIVO FRUTTIFERO, TASSO MEDIO RACCOLTA ORDINARIA E SPREAD - Famiglie e Società non Finanziarie (1) 2009 il (valori %; punti %) differenziale fra (tassi %) Tasso attivo medio Tasso medio raccolta ordinaria Spread tasso medio 6,5 6,0 dell’attivo 5,5 fruttifero denominato in 5,0 euro di famiglie e 4,5 società non 4,0 finanziarie e il 3,5 tasso medio sulla 3,0 raccolta da 2,5 clientela 2,0 rappresentata da 1,5 famiglie e società non finanziarie in 1,0 G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D 07 08 09 euro è risultato per l’Italia pari a 2,28 punti percentuali, 67 punti base al di sotto della media del 2008 (2,95%). (spread p.ti %) Fonte: elaborazioni e stime Centro Studi e Ricerche ABI 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 24 ____________________________________________________________________________________ Nota metodologica Aggregati bancari delle IFM italiane Dal mese di febbraio 2009 la Banca d’Italia ha rivisto alcune pubblicazioni: in particolare, ha redatto un nuovo supplemento al Bolettino Statistico intitolato "Moneta e banche" che sostituisce tre precedenti pubblicazioni: • il supplemento "Aggregati monetari e creditizi dell'area dell'euro: le componenti italiane"; • il supplemento "Istituzioni finanziarie monetarie: banche e fondi comuni monetari"; • il Comunicato stampa "Informazioni sintetiche sulle IFM residenti in Italia: banche". Il supplemento è composto da 28 tavole e 6 figure ed è articolato in tre sezioni: 1. statistiche della politica monetaria unica: le componenti italiane; 2. statistiche bancarie: bilanci e altre informazioni; 3. tassi di interesse bancari. In ordine ai contenuti, con riferimento agli aggregati bancari, la Banca d’Italia ha dismesso le informazioni statistiche relative ai depositi, obbligazioni, prestiti, sofferenze nette ed altre voci dell’attivo e del passivo, precedentemente pubblicati nelle tavole 6, 7 e 8 del supplemento banche e fondi comuni monetari, lasciando, invece, tutti gli aggregati riferiti all’attivo ed al passivo di bilancio delle IFM, ai sensi delle Statistiche Armonizzate del Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC). Tali rilevazioni – che da questo numero sono riportati nel rapporto - presentano talune differenziazioni rispetto a quelle riportate in precedenza. In primis, i dati si riferiscono alle istituzioni finanziarie monetarie (IFM). Rientrano nelle IFM: la Banca d'Italia, le banche, i fondi comuni monetari (FCM), gli istituti di moneta elettronica e, dal settembre 2006, la Cassa depositi e prestiti spa. Con l'espressione "altre IFM" si indicano le IFM diverse dalle banche centrali. I FCM emettono quote sostituibili ai depositi in termini di liquidità e investono in strumenti di debito trasferibili con una vita residua pari o inferiore all'anno. Le principali voci di bilancio sono disaggregate, con riferimento alla residenza della controparte, in residenti in Italia, residenti in altri paesi dell’Area Euro e residenti nel resto del Mondo. La voce depositi a residenti in Italia è suddivisa in base ai seguenti settori di appartenenza: IFM, Amministrazione centrale e Altre Amministrazioni pubbliche e altri residenti; la voce prestiti a residenti in Italia è suddivisa in base ai seguenti settori di appartenenza: IFM; Amministrazioni Pubbliche e altri settori (società non finanziarie, famiglie consumatrici, famiglie produttrici, istituzioni senza fini di lucro, assicurazioni e fondi pensione e altre istituzioni finanziarie). La voce “impieghi” comprende oltre agli impieghi vivi, le sofferenze e le operazioni pronti contro termine attive. Tale segnalazione considera a breve termine i finanziamenti con scadenza inferiore ai 12 mesi (precedentemente era di 18 mesi). I titoli di proprietà quotati appartengono al portafoglio non immobilizzato al fair value dell’ultimo giorno lavorativo del mese di riferimento della segnalazione; gli altri titoli di proprietà sono indicati al valore contabile. La voce "titoli diversi da azioni" comprende anche le obbligazioni non quotate e le obbligazioni detenute fino a scadenza. I "depositi" includono i conti correnti, i depositi con durata prestabilita e rimborsabili con preavviso, le operazioni pronti contro termine passive. I depositi in ABI Monthly Outlook – Relazione Annuale 25 ____________________________________________________________________________________ conto corrente comprendono anche gli assegni circolari, mentre non comprendono i conti correnti vincolati. I depositi con durata prestabilita includono i certificati di deposito, i conti correnti vincolati e i depositi a risparmio vincolati; comprendono anche quelli emessi per la raccolta di prestiti subordinati. I depositi rimborsabili con preavviso includono i depositi a risparmio liberi e, a partire dai dati di ottobre 2007, le forme di raccolta postale della CDP. Le "obbligazioni emesse" sono registrate al valore nominale; includono anche quelle emesse per la raccolta di passività subordinate Pertanto le serie storiche di depositi, prestiti e titoli del sistema bancario italiano fanno riferimento alle statistiche armonizzate secondo i criteri SEBC.