CRESCO
k r
s
Centro
ricReativo
Educativo
di soS tegno alle
diffi Coltà
scOlastiche
se r v i zi p e r c re sc e re
Difficoltà e disturbi dell'apprendimento
scolastico:
aspetti operativi dell'intervento con il
bambino, con la famiglia e con la scuola
Dott.ssa Paola Cinguino
Presidente Coop. AKRAS – Coordinatore Servizio Cresco
Prof.ssa Vezzaro Chiara - insegnante scuola secondaria inferiore
VI istituto comprensivo
Chi siamo e cosa facciamo
• AKRAS – servizi per crescere - coop.soc.ONLUS
• È una cooperativa che offre molteplici servizi per dare una
mano a crescere più serenamente
• SERVIZIO CRESCO Centro ricReativo Educativo di soStegno
alle diffiColtà scOlastiche
• Centro specializzato in disturbi dell’apprendimentoin
collaborazione con l’università di Padova prof. Tressoldi per
la raccolta dati sull’efficacia del trattamento per la
Consensus Conference
Laboratorio di
"Psicologia in azione”
Obiettivi dell’incontro di oggi
1. Darvi la possibilità di confronto con un
collega che opera quotidianamente con “le
difficoltà scolastiche”
2.Darvi spunti di riflessione su un modello
di intervento efficace
3. - Proporvi alcune Strategie operative
Come si svolgerà il pomeriggio
Attività
Tempo
Presentazione e Introduzione
20 min
Cos’è un disturbo dell’apprendimento
45 min
Il modello di intervento psicoeducativo
10 min
Intervento con il bambino
40 min
pausa
20 min dalle 17.00 alle 17.20
Intervento con i genitori
30 min
Intervento con la scuola
1h
Chiusura
10 min
Il contratto d’aula ….
• Pausa oggi dalle 17.00 alle 17.20
• Le domande sono indispensabili ….
• Valgono le battute!!!!
“CRESCO”
un intervento di rete sulle
difficoltà scolastiche e per le
difficoltà
dai 6 ai 14 anni
CRESCO - Centro ricReativo Educativo
di soStegno alle diffiColtà scOlastiche
offriamo sostegno quotidiano ed integrato
alle famiglie di ragazzi che presentano
difficoltà scolastiche in un’ottica di
prevenzione al disagio giovanile e alla
dispersione scolastica
Ad oggi …
• 223 prese in carico di bambini /ragazzini con
difficoltà scolastica;
• 38 operatori (psicologi, educatori
(2),psicoterapeuti (3), neuropsichiatra infantile
(1), insegnanti (4), tirocinanti);
• Contatti con molte scuole di Padova, Provincia
e fuori Provincia (circa 70);
Famiglia
Cresco
Scuola
Servizi Territoriali
Cos’è un disturbo di apprendimento?
Per iniziare…
• Un filmato
CLASSIFICAZIONE DSM IV – R (APA, 1996)
Manuale diagnostico e statistico dei disturbi
mentali
I Disturbi dell'Apprendimento sono
caratterizzati da un funzionamento scolastico
che è sostanzialmente inferiore a quanto ci si
aspetterebbe data l'età cronologica, la
valutazione psicometrica dell'intelligenza, e
una educazione appropriata all'età del
soggetto.
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DSA = disturbi specifici
dell’apprendimento
ICD-10 (OMS, 1992)
Questi sono disturbi nei quali le modalità
normali di acquisizione delle capacità in
questione sono alterate già nelle fasi iniziali
dello sviluppo.
Essi non sono semplicemente una conseguenza
di una mancanza di opportunità di apprendere
e non sono dovuti ad una malattia cerebrale
acquisita. Piuttosto si ritiene che i disturbi
derivino
da
anomalie
nell'elaborazione
cognitiva legate in larga misura a qualche tipo
di disfunzione biologica...
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I Disturbi Specifici di
Apprendimento

Difficoltà nell’acquisizione del controllo del
codice scritto (lettura, scrittura, calcolo)
in presenza di


Normodotazione intellettiva
Adeguate opportunità di apprendimento
in assenza di


disturbi neuromotori o sensoriali
disturbi psicopatologici (pre-esistenti)
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Caratteristiche dell’alunno con disturbi
specifici di apprendimento





Difficoltà ad automatizzare le procedure
Affaticamento
Tempi di attenzione piuttosto brevi
Memorizzazione non perfetta di termini difficili,
di numeri e di sequenze
Lentezza complessiva
prevenzione
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Comportamenti più frequenti nella relazione
educativa




voler far tutto come gli
altri

opporsi a tutte le richieste

non voler far da solo

autovalutazione sempre
estrema

essere provocatorio,
disinteressato
non saper chiedere aiuto
chiedere sempre
conferme esterne
essere pigro, sfaticato
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I DSA evolvono e si associano
più frequentemente
Dispersione scolastica
 Problemi di autostima
 Problemi comportamentali
 Depressione

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Caratteristiche


non è un disturbo stabile, ma si modifica in
modo significativo con l’età e la
scolarizzazione
vengono elaborate strategie “compensatorie”
per ovviare alle difficoltà di codifica e
decodifica fonema-grafema del testo
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I DSA evolvono nel tempo, in
relazione a diversi fattori:

Gravità

Supporto educativo – riabilitativo

Supporto motivazionale-psicologico
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I DSA comprendono

DISLESSIA

DISORTOGRAFIA

DISGRAFIA

DISCALCULIA
difficoltà di lettura
diff. nella corretezza
ortografica
difficoltà nella grafia
difficoltà nell’area del
calcolo
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I DSA comprendono

Disturbo della
comprensione del
testo
difficoltà nella
comprensione

Disturbo Visuospaziale/sindrome
non verbale
Difficoltà negli aspetti
visuo-spaziali

Disturbo del problem
solving
Difficoltà nella
risoluzione di
problemi
matematici
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Il nucleo del disturbo


È la difficoltà a rendere automatico e facile il
processo di lettura, di scrittura e di calcolo
La mancanza di automatismo obbliga l’alunno
ad impiegare molto tempo, attenzione ed
energie per leggere, scrivere e calcolare
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Il termine automatizzazione


Esprime la stabilizzazione di un processo
automatico caratterizzato da un alto grado di
velocità e accuratezza.
Tale processo è realizzato inconsciamente,
richiede minimo impegno attentivo ed è difficile
da sopprimere, da ignorare e da influenzare
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Due fattori di rischio

presenza di ritardo/deficit di linguaggio

familiarità
prevenzione
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Come si manifesta





Difficoltà a mantenere la stabilità delle acquisizioni (es.
grafema-fonema ripreso più volte)
Permane la lettura sillabica (lettura fonologica
intermedia)
Limitazione della memoria sequenziale (non ricordano
mesi, tabelline, alfabeto date, stagioni)
Nella scrittura frequenti errori che permangono numerosi
nell’arco della scolarità
In matematica difficile l’esecuzione di semplici calcoli e
delle procedure. Difficoltà nell’enumerazione inversa.
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I PRIMISSIMI SEGNALI
IL PRIMO SEGNALE è LA DISCREPANZA FRA
POTENZIALITA’ INTELLETTIVE DEL
BAMBINO E DIFFICOLTA’ DI LETTOSCRITTURA
Il SECONDO SEGNALE è LA RESISTENZA
DELLE DIFFICOLTA’ ALLE STRATEGIE DI
INSEGNAMENTO.
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Con il tempo…

Il disturbo si modifica non sparisce e assume
queste caratteristiche
 diminuiscono
gli errori, lettura più fluente
 lenta rispetto alla classe
 “consuma” tutte le energie in compiti di base
 possono insorgere disturbi psicologici (bassa
autostima, comportamenti-problema)
SONO CONSEGUENZE E NON CAUSE
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