Università Milano Bicocca – Facoltà di Scienze della Formazione
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Anno 2006/07
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Come apprende il bambino con RM?
RM non è un semplice rallentamento dello sviluppo
cognitivo, ma piuttosto un disturbo qualitativo dello stesso
• il bambino si sviluppa con ritmi diversi (“eterocromia” Zazzo)
• ha rigidità del pensiero: difficoltà nell’apprendere le strategie di
risoluzione, apprendimento caratterizzato da lentezza, latenza,
discontinuità
• ha difficoltà di utilizzo del linguaggio come strumento del
pensiero e come regolatore del comportamento
• presenta fragilità delle acquisizioni
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E’ una disabilità caratterizzata da prestazioni
intellettive significativamente inferiori alla media
(QI inferiore a 70) associate con deficit o
inadeguatezza del comportamento adattivo che si
manifestano prima dei 18 anni
•
•
•
•
RM profondo
RM grave
RM medio
RM lieve
QI < 20-50
QI da 20-50 a 35-40
QI da 35-50 a 50-55
QI da 50-55 a 70
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CAUSE
Fattori biologici (lo studio dei fattori biologici serve per approntare strumenti di
prevenzione, ma serve poco a capire il bambino perché non c’è sempre parallelismo
tra entità della lesione e grado di disabilità del bambino)
• Cause genetiche – patologie cromosomiche: sindrome di Down,
sindrome X Fragile
- malattie neurometaboliche
• Cause acquisite – prenatali (es.: grave prematurità, infezioni della madre)
– neonatali (es.: parti patologici, asfissia del neonato)
- postnatali (es:: encefaliti, trauma cranici)
Fattori sociali ( gravi carenze socio-ambientali possono produrre situazioni di RM, anche
se più frequentemente producono disturbi dell’apprendimento di altro tipo)
Fattori affettivo –relazionali ( gravi disturbi relazionali producono un disturbo del
funzionamento intellettivo. Il bambino con RM ha per definizione un disturbo di interazione
ambientale; può inoltre presentare, associati al RM, gravi disturbi psicologici)
..
5
In sintesi possiamo dire che se nel RM la
causa è spesso ignota, comunque vanno
sempre analizzati fattori biologici,
affettivi e sociali, in modo integrato, per
comprendere il bambino, il suo disturbo,
il suo problema esistenziale
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Quali aspettative avere?
Molti sono i fattori che interferiscono:
• Quoziente intellettivo
• Memoria
• Attenzione
• Fattori evolutivi
• Fattori linguistici
• Fattori interattivi - sociali
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Quali obiettivi avere?
I più significativi:
• Ridurre il rischio di patologia relazionale
• Ridurre la sotto-utilizzazione sociale (se gli apprendimenti
scolastici sono poco raggiungibili, puntare su autonomie
personali e sociali)
• Aumentare la consapevolezza del bambino rispetto alle
proprie capacità e difficoltà
• Aiutare il bambino a usare meglio le competenze acquisite
• Essere di supporto alla famiglia (ascolto, comprensione,
valorizzazione delle parti sane del bambino …)
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Quali le caratteristiche dell’intervento?
•
•
•
•
•
Lavoro fondato su aspettative realistiche
Lavoro integrato tra scuola, famiglia, specialisti
Lavoro psicologico rivolto a tutti gli interlocutori
Programmazione costante e sistematica
Lavoro che considera la globalità del bambino e
delle sue interrelazioni non segmentato in
interventi “riparativi” scollegati
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Bibliografia
• Maud Mannoni Il bambino ritardato e la madre
ed.Boringhieri, TO 1976
• I.Menegoi Buzzi (a cura di) L’handicap a scuola.
Casistiche e indicazioni metodologiche. IrrsaeLombardia, Collana Aeffe,1995
• C.Ricci (a cura di) Manuale per l’integrazione
scolastica.I principi, le competenze, la “buona pratica”. Fabbri
Editori, 2001
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