Bergson Arte e filosofia La revisione del concetto di tempo effettuata da Bergson trova un analogo nel «cubismo analitico», che tenta di rappresentare la quarta dimensione: il tempo. Picasso, ad esempio, sovrappone immagini attuali e passate, rendendo pittoricamente la durata bergsoniana attraverso la creazione di un continuum spaziotemporale: «introduce la componente tempo nella valutazione dello spazio» (M. Calvesi). P. Picasso, Ritratto di Ambroise Vollard, 1909-10 Il tempo si dilata e, nella memoria, affiorano i melanconici ricordi del villaggio della propria infanzia: rappresenta il carattere plastico e fluido del ricordo. La rappresentazione non rispetta i dogmi della logica, ma fonde sogno e memoria. Ciò che non possono fare i concetti e le parole, strumenti di analisi e scomposizione, lo può fare l’arte: rappresentare la memoria. M. Chagall, Io e il villaggio, 1911 Rappresentare il movimento: G. Dottori, Aurora volando, 1933 Rappresentare il movimento: G. Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1912 Rappresentare realistica di un dinamismo energetico: E-A. Bourdelle, Eracle arciere, 1909 Il tempo della fisica si dissolve nel tempo della coscienza: S. Dalì, Orologi molli, 1933 Affine al concetto di evoluzione creatrice è slancio vitale è la pittura gioiosa, dinamica ed esuberante di Matisse. H. Matisse, La gioia di vivere, 1905-06 Le nozioni bergsoniane di evoluzione creatrice e di slancio vitale si concretizzano in una celebrazione dell’energia, della forza e della velocità. La corsa dell’automobile, il volo dell’aereo e le trasformazioni dinamiche subite dai corpi in stato di accelerazione sono alcuni fra i temi affrontati dai futuristi. A sinistra: L. Russolo, Dinamismo di un’automobile, 1912-13. Sotto: L. Russolo, Dinamismo di un treno, 1912.