SUDAN I NEL PEPERONCINO In questi ultimi mesi i Tecnici della Prevenzione stanno fronteggiando una nuova emergenza nei vari servizi ,numerose sono i sequestri operati tra i prodotti alimentari che utilizzano come ingrediente il peperoncino: sughi all’arrabbiata, salumi, formaggi ecc. . Tutto è nato dal controllo effettuato dai colleghi francesi nel maggio 2003 che hanno rilevato la presenza di partite di peperoncino in polvere, proveniente dall'India, addizionate con dosi elevate (1000-4000 mg/Kg) di colorante rosso Sudan I. Il sudan 1 è aggiunto in modo criminale nei peperoncini per renderli più belli di un color rosso laccato, infatti un tempo era utilizzato il sudan 1 come lucido da scarpe, ma il cui uso negli alimenti è stato proibito sin dal 1919 ! Si tratta infatti di un prodotto di una certa tossicità: è un sospetto genotossico. La Commissione CEE dal 20 giugno (Decisione 2003/460/CE) ha proibito l'importazione di peperoncino contenente rosso Sudan I, e la distruzione delle partite che risultassero positive.( vedi allegato). Ai Tecnici della Prevenzione sono state affidate da tante Procure le indagini per l’ipotesi di reato di “Somministrazione di sostanze alimentari nocive e pericolose per la salute pubblica”. Sul fronte della prevenzione i T.d.P. stanno avviando in modo sistematico campionamenti e sequestri su tutto il territorio nazionale e contemporaneamente verificando che le aziende alimentari abbiano provveduto ai sensi del D.Lgs 155/97 al ritiro della merce irregolare dal commercio. Alcuni dati: in Emilia-Romagna la sezione ARPA di Bologna in soli tre mesi ha analizzato oltre 180 campioni, prelevati: di questi, ben 36 (pari al 20 %) sono risultati positivi, evidenziando una contaminazione diffusa.