OPERE ESPOSTE Pala d’altare del Parodi Candelieri Cartegloria Crocifisso Stemma di pietra Arca del Santo - PALA d’ ALTARE : olio su tela , opera di Domenico PARODI – eseguita nel 1694 ca. – Bella opera del periodo giovanile eseguita su incarico della V. Arca per l’ ORATORIO di S. ANTONIO annesso al palazzo (villa) dell’ Arca del Santo in località “Taglio” di Anguillara Veneta - CANDELIERI facevano parte dell’ arredo fisso - e rituale - dell’ altare dell’ Oratorio di S. Antonio in Anguillara. Sono lavori in legno intagliato e dorato in “foglia d’oro” - probabile esecuzione degli stessi artigiani intagliatori ( o della loro “ bottega ”) che realizzarono l’altare ligneo dell’ Oratorio tra il 1685 ed il 1689 : Bernardino PALADIN e Giovanni BERTOLINI - CARTEGLORIA : si tratta di tre pezzi che costituivano l’arredo fisso dell’ altare dell’ Oratorio. Le “ cartegloria ” erano poste sulla mensa dell’ altare: le due piccole erano collocate alle estremità - a sinistra quella con il prologo del “Vangelo di Giovanni” ; a destra quella degli “Oremus” al lavabo. Al centro, appoggiata alla porticina del tabernacolo, il pezzo maggiore con il testo del “Gloria in excelsis Deo “, dal quale è derivato il termine esteso di cartagloria. Si tratta sempre di ottimi lavori eseguiti in legno intagliato e dorato, opere probabilmente degli stessi intagliatori sopra citati. - CROCIFISSO : anche questo pezzo faceva parte dell’ arredo fisso – e rituale – dell’ altare, secondo quanto era stato canonicamente stabilito dai Decreti del Concilio di Trento in materia di arredo liturgico. Come per i candelieri e le cartegloria è probabile che l’esecuzione, sempre in legno dorato – eccettuato il Cristo in argento – siano della stessa Bottega di intagliatori. - STEMMA IN PIETRA dell’ ARCA del SANTO Si tratta di uno dei molti stemmi in pietra scolpita riproducenti il simbolo della Veneranda Arca: la Croce Antoniana ( una croce greca – rossa - con tre ghiande dorate all’estremità di ogni braccio ) . Gli stemmi erano collocati diffusamente sui fabbricati e sui ceppi confinari della “Gastaldia di Anguillara”, come segnali e testimonianze di affermazione della proprietà. Questo è particolarmente ben conservato e di buona fattura.