GESTIONE DELL’ANSIA
Patrizia Tomassoni
Counselor della
Riprogrammazione bioenergetica
ANSIA
La parola deriva dal latino “angere” (stringere)
“Il termine ansia è spesso assimilato a quello di angoscia perché la distinzione
terminologica è reperibile solo nelle lingue di origine latina. In tedesco esiste
infatti l’unico termine Angst e in inglese l’unico termine Anxiety”. (1)
C’è chi considera l’angoscia come uno stadio più grave dell’ansia, come sua
espressione nevrotica e psicotica e chi invece interpreta l’ansia come una
condizione fisiologica e psicologica in sé non anormale e, in alcuni casi, utile per il
conseguimento di un obiettivo. E’ una tensione apprensiva, un’emozione che
nasce dall’interno al percepire un pericolo imminente, ma vago e di origine
sconosciuta.
E’ un emozione simile alla paura, con la differenza che questa nasce da un pericolo
o minaccia esterna ben chiaro alla nostra coscienza, non da qualcosa di oscuro o
ignoto.
L’ansia è più pervasiva, ti pervade sotto la pelle, è il sentimento primordiale. È una
acquisizione evolutiva adattiva ed è generata dall’incapacità di soddisfare i propri
bisogni fondamentali (sopravvivenza, riproduzione,aiuto parentale, solidarietà,
competizione-aggressività).
(1) U. Galimberti
ANSIA
-relazioni familiari e affettive
genetica
-situazione economica
familiari e ambientali
-lavoro
-comunità
-salute
-libertà e valori personali
-terrorismo
CAUSE ORIGINE ANSIA
-struttura
-influenze
-stress
-trauma
CAUSE INFLUENZA ANSIA
(1) U. Galimberti
PERCORSO FISIOLOGICO
DELL’ANSIA
PERCEZIONE DEL PERICOLO
AMIGDALA
RISPOSTE NEUROVEGETATIVE
E ORMONALI
RISPOSTE EMOTIVE E
COGNITIVE
Attacco –
feedback
positivo
EVITAMENTO
fuga - FEEDBACK NEGATIVO
L’ANSIA DAL PUNTO DI VISTA
FISIOLOGICO
E’ una risposta immediata e temporanea ad un
Evento esterno o ad un conflitto interno che si
esaspera e si accentua.
A livello fisico sono coinvolte alcune zone del
cervello , del sistema
nervoso autonomo e del sistema endocrino.
Il sistema nervoso
autonomo regola le funzioni organiche
indipendenti dalla nostra
volontà, il sistema endocrino è formato da
ghiandole (tiroide, ipofisi,
testicoli,ovaie, surrenali)che secernono ormoni
che vengono immessi
nel circolo sanguigno.
L’ANSIA DAL PUNTO DI VISTA
FISIOLOGICO
Di particolare importanza sono le ghiandole
surrenali che secernono diversi ormoni tra i quali adrenalina, noradrenalina,
cortisone e cortisolo.
Il cortisone e l’adrenalina attivano l’organismo preparandolo
all’atteggiamento di difesa (aggressività) o fuga (evitamento) davanti ad un
pericolo.
La reazione di attacco o fuga comporta un’attivazione del sistema simpatico
(aumento del battito cardiaco, del respiro e dell’irrorazione dei muscoli) che
crea uno stato di allarme.
Quando questa situazione permane per un tempo prolungato, si verifica un
eccesso e si arriva ad una tensione esagerata ed infine all’esaurimento.
L’ANSIA DAL PUNTO DI VISTA
COGNITIVO
Il disturbo d’ansia nasce quando l’ansia non viene
riconosciuta come un’attivazione emotiva e, da
segnale di pericolo, diventa essa stessa un pericolo.
La mente del soggetto, vittima della sua ansia,è
imprigionata in un contesto di programmi mentali
(credenze) pregiudiziali.
Espressione ne sono:
il rimuginio, il pensiero catastrofico, l’intolleranza dell’incertezza, il perfezionismo patologico,
l’autovalutazione negativa, la paura della paura,
il bisogno di controllo.
LE DIVERSE FORME
DELL’ANSIA
Ansia generalizzata
Attacco di panico
Fobia
Comportamento ossessivo-compulsivo
Depressione
Stress e stress post-traumatico
ANSIA GENERALIZZATA
L’ansia generalizzata è un’ansia fluttuante, non è legata a situazioni
particolari.
Le motivazioni dell’ansia generalizzata sono complesse e
problematiche, riguardano la storia della vita di una persona insieme
alla sua personalità
.Il disturbo d’ansia generalizzato è contraddistinto
da un continuo stato di ansia estrema associato con 3 o più dei
seguenti sintomi:
irrequietezza, tensione, affaticabilità, difficoltà di
concentrazione o vuoti di memoria, tensione muscolare,
MANIFESTAZIONI SOMATICHE
alterazione del sonno, affanno, sudorazione eccessiva, disturbi
digestivi, secchezza delle fauci, impulso ad orinare o defecare.
- vertigini
-battiti cardiaci accelerati
-stanchezza
-tremori
-disturbi del respiro
ATTACCO DI PANICO
Comportamento estremo dell’ansia, drammaticamente immediato, privo di direzione di fronte ad
un’eventualità percepita come terrificante. Può verificarsi anche in assenza di
stimoli esterni. Non è uno stato, è un evento. E’ uno dei volti dell’ansia acuta che si concretizza in quello che
viene definito attacco di panico ed ha tre caratteristiche: rapida insorgenza, breve durata e massima
intensità.
E’ un momento estremo che prende tutto l’organismo.
Quando l’attacco di panico inizia non può più essere bloccato.
Il decorso è fluttuante con tendenza alla cronicizzazione. L’elemento
mentale è fondamentale.
Inizia con una crisi di malessere generale e nel giro di pochi minuti
coinvolge la componente somatica.
SINTOMI
-palpitazione
-tachicardia
- tremori
-sensazione di asfissia
-nausea o disturbi addominali
- Instabilità
-derealizzazione o depersonalizzazione
-paura di morire
-brividi o vampate di calore
-cardiopalmo
-sudorazione
-dispnea
-dolore o fastidio al petto
-sensazione di sbandamento
-testa leggera o svenimento
- paura di perdere il controllo o impazzire
-parestesie
FOBIA
E’ una forma d’ansia localizzata e specifica che insorge davanti a determinate situazioni e a determinati
oggetti.
E’ una paura irrazionale che provoca un evitamento conscio della situazione o oggetto o attività
temuti. Il comportamento che questo tipo di ansia determina è quello della chiusura,dell’isolamento e
rinuncia ad ogni impegno sociale per sfuggire alle situazioni ansiogene.
La caratteristica di questo disturbo è l’ansia anticipatoria, quella che precede le situazioni temute.
Se non trattato, questo problema, può cronicizzare dando luogo a disturbi depressivi.
L’esposizione allo stimolo fobico può determinare un attacco di panico in un individuo predisposto.
LE FOBIE PIU’ COMUNI
-agorafobia (paura di restare intrappolati in un luogo o situazione da cui diventa
difficile uscire)
- claustrofobia (paura degli spazi chiusi, angusti)
-ipocondria (timore di essere affetti da patologie organiche gravi)
-eritrofobia (il timore di arrossire).
-paura di volare
-paura di parlare in pubblico
-paura degli animali
-paura di contrarre malattie,
-paura di ferirsi
-paura di morire.
-fobia sociale (paura di agire di fronte agli altri per timore di ricevere giudizi negativi, di
diventare rossi, di balbettare o di restare in silenzio senza riuscire a parlare)
COMPORTAMENTO OSSESSIVOCOMPULSIVO
Da “obsidere” (assediare). E’ indicato come qualcosa dalla
quale non ci si riesce a svincolare e a liberare nonostante la
consapevolezza della sua assurdità.
Rende prigionieri limitandola propria libertà.
Le esperienze ossessive originano dall’interno
e iniziano a manifestarsi nell’età post-adolescenziale e si
esprimono attraverso:
Pensieri: ( parole che non si vorrebbero pensare, la
tendenza inarrestabile a fare operazioni matematiche,
ecc.).
Impulsi: si è sopraffatti dall’impulso di fare male agli altri o a sé stessi.
Azioni: (controllare cose, come i rubinetti dell’acqua, del gas, oggetti,
lavarsi continuamente le mani per il timore di contaminare sé o gli altri, tenere in
ordine ecc.).Questo viene definito come comportamento compulsivo (atti
ripetuti, rituali, ecc.) ed è una conseguenza dell’ossessione.
LA DEPRESSIONE
Non esiste depressione che non abbia l’ansia come sua componente significativa. Nella depressione è possibile
distinguere la depressione motivata (lutto, perdita della libertà,ecc.) dalla depressione psicotica (disinteresse
per la vita non originato da eventi di perdita). E’ una malattia caratterizzata da una modificazione dell’umore che
perde il suo carattere fisiologico di flessibilità e può causare problemi di funzionamento a livello sociale ed
esistenziale e si associa a sintomi fisici e psichici più o meno gravi e disabilitanti.
Il pensiero negativo delle persone depresse agisce come aggravante dell’umore depresso,creando una sorta di
circolo vizioso.
Le persone che soffrono di depressione sono particolarmente sensibili ai cambiamenti di stagione o del tempo
meteorologico (scarsi livelli di serotonina e melatonina).
I periodi della vita in cui è più probabile che si possa sviluppare un disturbo depressivo sono:
adolescenza,menopausa, vecchiaia.
SINTOMI
-insonnia o ipersonnia
-perdita o aumento di appetito
-anedonia (incapacità di provare piacere)
-sensazione di svuotamento
-continua stanchezza
-mancanza di energia fisica e psichica
LO STRESS
La parola stress, di origine inglese, significa sforzo, pressione. E’ il disagio
che minaccia il nostro benessere quotidiano. La condizione di stress è
uno dei motivi alla base dell’ansia e degli attacchi di panico. Protratto
nel tempo può influenzare i geni che controllano l'umore e il comportamento e causare cambiamenti epigenetici di lunga durata. E’ una situazione
di disagio che si viene a generare quando non si riesce a trovare l’energia
necessaria e la capacità di adattamento per assecondare i cambiamenti
veloci cui la società ci sottopone (affettivo, lavorativo, informativo, della
salute, allontanamento dalla natura, ambientale, ecc.). E’ la condizione psicofisica in cui tutte le energie vengono mobilitate per difendersi o fuggire di fronte ad un attacco nemico od
un pericolo. E’ la risposta chiamata “di lotta o fuga”, condizione che ha permesso all’uomo primitivo di
sopravvivere e mantenere la specie , e di cui conserviamo la memoria.
Il nostro corpo registra velocemente come un tempo una situazione d’allarme, ma la differenza rispetto ai
nostri antenati consiste nel fatto che non possiamo in nessun modo dare sfogo all’energia pronta all’uso,
né neutralizzare l’adrenalina ormai in circolo nell’organismo, il che spesso ci porta ad un accumulo di rabbia
e frustrazioni, cariche non sempre positive per la salute.
Il fattore che spinge l’organismo all’adattamento viene definito “stressore”o “agente stressante “ e può
essere sia di tipo biologico o fisico, che di tipo psicologico. A seconda delle capacità di risoluzione del
problema del soggetto, possiamo parlare di uno stress positivo (eustress) o negativo (distress).
La persistenza degli stressor e la mancanza di strategie risolutive portano a l’insorgenza di effetti
negativi a carico della struttura fisica e psichica.
FASI DI ADATTAMENTO AGLI STRESSOR
ALLARME - RESISTENZA - ADATTAMENTO O ESAURIMENTO
REAZIONI FISIOLOGICHE DELLO
STRESS
La risposta allo stress attiva il sistema nervoso e il sistema limbico.
Dall’ipofisi partono dei segnali, rivolti agli organi preposti al rilascio di ormoni
o altre sostanze(catecolamine, adrenalina e noradrenalina), che coinvolgono
il sistema endocrino (liberazione di corticosteroidi di cui il principale è il cortisone che stimola il fegato a rilasciare zuccheri per rendere potenti i muscoli) e
linfatico che a sua volta inibisce il sistema immunitario, a causa della riduzione
dei linfonodi, mentre il battito cardiaco aumenta insieme ad una costrizione
capillare. La mente diventa molto vigile per afferrare ogni indizio affinando le
capacità intellettive.
Le funzioni come mangiare e digerire sono sospese.
La reazione di difesa dell’organismo diventa, così, ben più pericolosa dei
problemi che la generano, in quanto l’iperattivazione di questo prestito
energetico non trova il tempo necessario per il recupero dell’equilibrio alterato.
SINTOMI
-accelerazione del polso
-sudorazione
-difficoltà respiratorie
-accelerazione del flusso delle idee
-tempie pulsanti
-tremore
-variazione P. A.
-difficoltà di ideazione
POSSIBILI COMPORTAMENTI DERIVANTI
DALL’ANSIA
-TABAGISMO E ALCOLISMO
- DIPENDENZA DA FARMACI
-UMORE DEPRESSO
-INSODDISFAZIONE
-RIDUZIONE DEI LIVELLI DI ASPIRAZIONE
POSSIBILI CONSEGUENZE DELL’ANSIA
SULLA SALUTE
-IMMUNODEPRESSIONE,
-IPERTENSIONE ARTERIOSA
-DIABETE
-AUMENTO DI PESO E DI GRASSI
-PERDITA DI PROTEINE E DI COLLAGENE
-OSTEOPOROSI - COMPROMISSIONE DELLA MEMORIA.
PERCHE’ LE DONNE SONO
MAGGIORMENTE COLPITE DA
DISTURBI ANSIOSI
I motivi sono di ordine:
* CULTURALE, in quanto la donna ha una maggiore
facilità a denunciare il proprio malessere.
* SOCIALE, legati alle frustrazioni e alle ancora
elevate difficoltà che molte donne incontrano
nella loro realizzazione in ambito lavorativo.
* BIOLOGICO, legati alle tempeste ormonali cui
l’organismo femminile viene sottoposto.
Bassi livelli di serotonina (ormone che regola
il tono dell’umore), di endorfine (Molecole della
gioia) contribuiscono a una virata in grigio
dell’umore che può dar luogo ad episodi di depressione.
IL COUNSELING BIOENERGETICO
E L’ANSIA
Il counseling bioenergetico è una relazione di aiuto che agisce sul livello neuro-endocrinoimmunitario del cliente. Gli stati d’animo negativi come l’angoscia, lo stress, la paura, la
depressione, si riflettono nel corpo a livello di tensioni, irrigidimenti che depauperano
l’organismo di energia. Per trasformare quindi l’ansia in energia è necessario far emergere
l’insieme di sensazioni confuse che si agitano all’interno di se stessi.
Per cambiare la situazione la bioenergia lavora, tramite il campo e attraverso l’uso di tecniche
specifiche, sulla memoria emotiva e sul collegamento delle risposte emotive e cognitive
(percezione del pericolo).
Attraverso il riequilibrio bioenergetico la persona può avere nuovamente accesso alle proprie
energie e prendere coscienza delle sue potenzialità, per mezzo delle quali può ristabilire
l’armonia perduta.
La seduta di counseling è caratterizzata da: ACCOGLIENZA, ASCOLTO, EMPATIA, INDAGINE,
MEDIAZIONE.
Uno degli aspetti importanti della bioenergia è proprio l’uso della parola che permette di
entrare in relazione con il cliente instaurando un rapporto di accoglienza e di ascolto. Tale
approccio fa si che la persona si senta in grado di esprimersi, di abbassare le sue difese ed in
tal modo di far emergere le strategie adatte alla risoluzione dei propri problemi.
RIPROGRAMMAZIONE
BIOENERGETICA
Il supporto bioenergetico si traduce in una forma di aiuto che si concretizza attraverso una
riprogrammazione bioenergetica del cliente ed ha come obiettivo quello di:
-
-
ridurre la forza dei sintomi (allentare la connessione amigdala-reazione neurovegetative,
area prefrontale-amigdala)
governare il rimuginio (distinguere i pensieri inutili da quelli piacevoli, stabilendo un tempo per il
rimuginio e la sua durata)
rendere positivo il contenuto dei pensieri (riprogrammare l’intelligenza emotiva.“voglio star bene”.
Neutralizzare la tendenza alla “profezia che si auto avvera”)
arricchire le motivazioni (rafforzare l’intelligenza emotiva. Quali sono le potenzialità? Fare
una lista dei vantaggi e degli svantaggi del cambiamento, tenendo presente che a
determinare la situazione è la qualità)
affrontare le situazioni (sperimentare l’intelligenza concreta e aumentare l’autostima.
Rafforzare la padronanza del sentimento e staccarsi dall’emozione. Affrontare prima una piccola
situazione e poi progredire; il piccolo risultato aiuta ad avanzare)
utilizzare tecniche a supporto del lavoro olistico
LE TECNICHE UTILI
Tecniche di respirazione
Il diaframma è il principale organo respiratorio
e la sua azione è notevolmente soggetta agli
stress emotivi.
Vi è una stretta connessione tra
attività respiratoria e ansia.
Qualsiasi ostruzione del processo respiratorio induce uno
stato fisiologico di ansia.
Una giusta respirazione riduce la frequenza respiratoria,
rallenta il battito cardiaco, calma la mente, allentando così le
tensioni fisiche e mentali.
Tecniche di rilassamento
Training autogeno, meditazione trascendentale,
rilassamento di Jacobson,ecc. Si ratta di una forma
di distensione muscolare che, a livello emotivo, si
traduce in una sensazione di rilassamento e di
benessere generale.
Consente di entrare maggiormente
in confidenza col proprio corpo e ritrovare così un benefico equilibrio che
sostiene dall’interno.
Queste tecniche sono molto indicate nel trattamento
dell’ansia poiché questa comporta una costante tensione fisica.
Tecniche di visualizzazione
Il pensiero è una forma di energia rapida,
leggera e mobile che tende ad attrarre e
creare le manifestazioni sul piano materiale.
E’ caratterizzato da un’energia magnetica
che attrae energia avente natura simile.
E’ una tecnica che consiste nell’uso della
Immaginazione per realizzare l’obiettivo
che ci si è posti.
Un antico saggio dice:
“si diventa ciò che si pensa, questo è l’eterno mistero”.
Tecniche corporee
yoga, tiro con l’arco, danza, arti marziali,ecc.).
Quella che risulta di grande aiuto nei casi di ansia
perché lavora su principi olistici di armonia e unità
(equilibrio tra corpo e mente) e perché racchiude
in sé più tecniche (respirazione,rilassamento,meditazione) è lo yoga.
Il lavoro è svolto attraverso esercizi fisici (asana)
che influenzano il sistema endocrino,circolatorio,
nervoso e digestivo, e quindi tutti gli organi del corpo.
Durante la pratica l’ossigenazione del sangue migliora, il battito cardiaco si regolarizza, la
pressione arteriosa scende producendo una sensazione di rilassamento fisico e mentale.
Da studi effettuati (Janis Kiecolt e Ronald Glaser, dal Journal Psychomatic Medicine))
risulta che lo yoga è in grado di ridurre l’infiammazione che si verifica sotto stress,l’ansia e la
depressione, rafforza il sistema immunitario e provoca un aumento dell’energia e del
benessere in generale.
Meditazione
Lo scopo principale della meditazione è quello di raggiungere uno
stato mentale di tranquillità. Esistono vari tipi di meditazione,
ognuna con caratteristiche specifiche, ma tutte hanno uno stesso
obiettivo:un addestramento volontario da parte della persona
dell’attenzione e consapevolezza.
La pratica costante porta aduna calma interiore e ad una condizione di mente non reattiva;
modera l'attività della parte destra del cervello (quella che regola
il funzionamento della vita emotiva di una persona) riducendo
ansia, depressione e stress, rafforzando di conseguenza il sistema
immunitario.
A livello somatico si registrano un rallentamento del ritmo cardiaco, una riduzione della
frequenza del respiro, del consumo di ossigeno e della pressione sanguigna.
Attraverso l’attenzione e l’ascolto interiore, essa consente il riconoscimento di quegli stati
Negativi,come l'odio, la rabbia ecc. che di solito vengono rinnegati perché producono
sofferenza.
ARTE
L’arte in quanto ricerca del bello ha di per
sé un grande valore nutritivo per l ‘anima.
“Le esperienze letterarie, come quelle artistiche, ci
fanno cogliere immagini diverse, e radicali, dell’ansia
e dei modi (possibili) di riviverla.
Nell’emozione lirica, nel discorso poetico, l’ansia si
svuota dei suoi contenuti meramente psicologici e
diviene angoscia esistenziale.” (2)
CREATIVITA’
La creatività facilita l’espressione
di emozioni bloccate conducendo alla
conquista di un rinnovato spazio vitale
(2) E. Borgna, da “Le figure dell’ansia”
MUSICA
L’uso dei suoni sin dall’antichità ha avuto un potere
catartico e di rilassamento
FIORI DI BACH
Star of Betlehem, Red Chestnut,
Pine,Rock Rose, Elm, Cerato,
Aspen (lavorano sul livello emotivo)
FITOTERAPIA
Tintura madre di biancospino,valeriana,
melissa e passiflora (effetto ansiolitico)
CROMOTERAPIA
I colori hanno un forte effetto sia sul corpo che sulla
psiche. La persona viene irradiata su tutto il corpo, o
soltanto su una parte di esso, con il colore specifico
richiesto dal suo disturbo.
Irradiazione luminosa
azzurra(pacificante), blu
(calmante), viola (sedativa)
ADEGUATA ALIMENTAZIONE
Si ad un’alimentazione sana, costituita da cibi naturali, non conservati, non
elaborati: verdura, cerali, legumi, semi, frutta, pesce azzurro
No a sostanze eccitanti quali caffè, alcool, tè, sale, ecc.
PRANOTERAPIA
La pranoterapia psicosomatica può rappresentare un
valido aiuto nella cura dell'ansia e di tutte i disturbi
ad essa correlati.
Produce un effetto, oltre che antalgico,antinfiammatorio
e mio rilassante.
Opera attraverso l’imposizione delle mani su specifiche
zone del corpo per stimolare i processi vitali della persona
attraverso il suo riequilibrio bio energetico.
Per affrontare i problemi legati all’ansia si lavora sulla memoria emotive
sul collegamento delle risposte emotive e cognitive.
Si interviene , quindi, trattando la zona espressiva, emotiva,istintiva e
affettiva, la testa (equilibrando gli emisferi cerebrali),il fegato e le
ghiandole surrenali.
CONCLUSIONI
Il counseling bioenergetico può essere di utile sostegno ad un
intervento di tipo medico e psicologico sia per prevenire che
per trattare i disturbi d’ansia.
Essendo l’ansia un disagio dell’anima, esso risulta un aiuto
appropriato in quanto il suo approccio è di tipo empatico e
accogliente.
Come le emozioni sono in grado di incidere sulla salute
fisica, è vero anche il contrario. Così è possibile ripristinare
l’equilibrio psicofisico perduto agendo a livello emotivo e
viceversa.
Il counselor deciderà quali tecniche utilizzare
per il suo lavoro in base alla personalità del cliente e al
problema da affrontare.
Tali tecniche saranno trasmesse al cliente, affinché possa proseguire autonomamente
lungo il percorso che porta al conseguimento del proprio benessere psicofisico.
L’obiettivo del counselor, supportato da competenze specifiche, è infatti quello di aiutare
ed educare la persona a prendere coscienza di quelle che sono le sue potenzialità e a recuperare
dentro di sé le risorse che favoriscono le soluzioni a quanto crea disagio.
Bibliografia
Eugenio Borgna “Le figure dell’ansia”
Mario Farnè “L’ansia” 2003
M. Papadia “Pranoterapia”
M. Papadia “Il counseling come riprogrammazione” 2005
M.Papadia “La riprogrammazione esistenziale” 2001
Francesco Bottaccioli la repubblica del 26.01.2010
Kabat-Zinn J., Preface, in "The stress reduction and relaxation program
workbook" 1998
Kjaer T. W. e coll., in "Brain Res Cogn Brain Res" 2002
Lazar S. e coll., in "Neuroreport" 2005
Solberg E. E. e coll., in "Med Sci Monit" 2004
A. Lowen “Bioenergetica” 1983
F. Padrini “L’energia dentro di noi” 1997