TN1213 53-57 alimentazione e salute 2.0_alimentazione e salute 11/11/13 16:51 Pagina 53 alimentazione e salute L’equilibrio acido-base Saper distinguere gli alimenti acidi da quelli alcalini è il primo passo per conoscere meglio uno degli indici di salute più importanti quanto trascurati. di Giuliana Lomazzi M isurate mai il pH delle urine? Probabilmente no. Tutti noi controlliamo colesterolo, pressione, glicemia, ma tendiamo a trascurare l’equilibrio acido-base perché la medicina ufficiale non se ne preoccupa. Non mancano voci fuori dal coro, come testimonia un documento dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù - Fatebenefratelli di Benevento firmato dal dottor Sgambato e dal dottor Prozzo, dove l’acido-base è definito come «l’equilibrio degli equilibri, perché alla fine di tutte le attività metaboliche è quello che mantiene nella norma le funzioni più vitali e più indispensabili alla sopravvivenza». Una cosa non da poco! parti: linfatico, tissulare, cellulare, e i sistemi osseo (con la dismissione di ioni calcio), renale, respiratorio e così via. Per vari motivi (vedi pag. 56), in questi comparti e apparati i valori del pH possono abbassarsi, cioè tendere verso l’acidificazione». I cibi acidificanti sono la costante della dieta occidentale: zucchero bianco, farine raffinate, proteine animali. Un equilibrio vitale «Il sangue ha un pH tra 7,35 e 7,45» spiega Florio Cocchi, medico genovese specializzato in scienza dell’alimentazione. «Anche piccolissime variazioni del pH del sangue sono letali. Per mantenere il pH ottimale lavorano tutti gli altri com- Gli effetti si vedono solo con il tempo. Se i valori restano costantemente bassi subentrano sintomi diversi: stanchezza, infiammazioni dei tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento dei radica- li liberi. Unghie e capelli si indeboliscono, le energie calano, i denti diventano sensibili, diminuisce la resistenza alle infezioni, si è più esposti alla depressione. Aumentano cefalea, dolori articolari, reumatismi e crampi. La lingua si ricopre di una patina e l’alito non è esattamente fresco, per non parlare delle flatulenze! Alla lunga si possono rischiare anche cardiopatie e cancro: «Ormai vari esperti riconoscono che per combattere la patologia tumorale ci vuole un terreno meno fertile, cioè più alcalino» spiega Cocchi, ricordando pure il maggior rischio di osteoporosi (vedi pag. 56). Tanto basta per correre ai ripari prima che l’acidosi si instauri, perché poi ci vogliono tempi lunghi per rimediare. La prima prevenzione (e cura) passa dal cibo. Riconoscere gli alimenti acidi e basici I cibi acidificanti sono la costante della dieta occidentale: zucchero bianco, farine raffinate, proteine Terra Nuova · dicembre 2013 53 TN1213 53-57 alimentazione e salute_alimentazione e salute 08/11/13 18:08 Pagina 54 alimentazione e salute animali. Vanno quindi ridotti nettamente a vantaggio di alimenti basici (frutta e verdura), che devono rappresentare il 60-70% della dieta. Un po’ di spazio anche per i cibi poco acidificanti perché se ne trovano di utili, come i legumi (fonti preziose di proteine vegetali) o le ciliegie. Attenzione però a non appli- care le tabelle alla lettera: si rischia di trascurare cibi validi. Per esempio «ridurre o eliminare i semi oleosi come le noci, ricche di omega 3 e 6, è dannosissimo per cellule nervose, vasi e sistema immunitario» avverte Cocchi. Anche il caffè, se bevuto con moderazione, ha i suoi benefici: «gli ultimi studi affermano che 5 6 7 può essere utile nella prevenzione di alcune malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson» continua il medico. Urge quindi un compromesso ragionato! L’equilibrio sta nel piatto Per primi si eliminano gli alimenti più nocivi, senza alcun valore nu- 8 9 4 10 3 gamma pH ACIDO Classificazione di alimenti e bevande secondo il valore del pH: NEUTRO 5 Acqua depurata, acqua distillata, caffè, succhi di frutta industriali, pistacchio, carne di manzo, pane bianco, arachidi, farinacei. 3 Acqua gassata, selz, bevande energetiche, bevande gassate. 6 Maggior parte dei chicchi, uova, pesce, tè, fagioli, spinaci cotti, prugne, riso, latte di soia, noce di cocco, fagioli lima, avena, cacao, fegato, ostriche, salmone. 4 Popcorn, pizza, latticello, prugne, pasticceria, pasta, formaggi, carne di maiale, birra, vino, tè nero, sottaceti, cioccolato, noci tostate, aceto, dolcificanti sintetici, aspartame. 7 pH neutro. La maggior parte delle acque minerali, acqua di fiume, acqua marina, la maggior parte dell’acqua di rubinetto (indipendentemente dalla qualità e dalla potabilità). BASICO 8 Mele, mandorle, pomodori, pompelmo, grano, funghi, rape, olive, soia, pesche, peperoni dolci, ravanelli, ananas, ciliegie, albicocche, fragole, banane. 9 Avocado, tè verde, lattuga, sedano, piselli, patate dolci, melanzane, fagiolini, barbabietole, mirtilli, pere, uva, kiwi, meloni, mandarini, fichi, datteri, mango, papaia. 10 Spinaci, broccoli, carciofi, cavoletti di Bruxelles, cavolo verza, cavolfiore, carote, cetrioli, limoni, limette, alghe, asparagi, kale, ravanello, cavolo verde, cipolla. ® R IISTOR S T O R ANTE A N T E L ASAGNERIA, A S A G N E R I A , SOLO S O LO S SELEZIONATISSIMI E L E Z I O N AT I S S I M I IINGREDIENTI N G R E D I E N T I VEGETALI V E G E TA L I E BIOLOGICI BI O LO G I CI 54 www.terranuovaedizioni.it TN1213 53-57 alimentazione e salute_alimentazione e salute 08/11/13 18:08 Pagina 55 trizionale: cereali raffinati, zucchero bianco, oli idrogenati. Altri moderatamente acidificanti ma con un buon valore nutrizionale vanno associati a cibi basici. Come sempre, per non passare il tempo in calcoli astrusi è meglio puntare sulla varietà e iniziare i pasti con verdure crude di stagione, eventualmente condite con succo di limone: così si parte subito con una base poco o niente acida. Spazio poi ad abbondanti porzioni di ortaggi sottoposti a cotture leggere, completati da cereali integrali (meno acidificanti dei raffinati) e legumi. Così faremo pure una bella scorta di antiossidanti e resteranno piccoli spazi da riempire ogni tanto con alimenti per così dire un po’ delicati: per esempio il cioccolato fondente quasi puro, i cui pro riequilibrano benissimo i contro. L’importante è cercare di evitare gli alimenti più acidificanti la sera, perché durante il sonno l’organismo fatica a mantenersi basico, soprattutto dopo una cena inadeguata. Per non passare il tempo in calcoli astrusi è meglio puntare sulla varietà e iniziare i pasti con verdure crude di stagione. La guerra contro l’acidosi non è conclusa. Occorre anche bere molto (i classici 1,5 l di acqua naturale al dì, 2 l in estate) e fare attività fisica: ottime le passeggiate nei boschi, perché l’aria pura facilita l’ossigenazione e il riequilibrio dell’acidità. In città, meglio che niente, ci sono parchi e giardini. Per inciso, l’attività sportiva intensa è al contrario acidificante, chi la pratica deve essere più attento alla dieta. Per prevenire l’acidosi bastano anche pochi passi, soprattutto la Le Terre di Zoe: il frutto dell’innovazione Innovazione e sperimentazione hanno portato a ideare la linea di marmellate e succhi «Le terre di zoè», a base di Kiwi, Arance e Mandarini Clementine. Oltre la vendita online, l’azienda si rivolge a rivenditori che vogliano offrire ai propri clienti prodotti rigorosamente biologici e italiani. Ricercati perché aromatizzati con liquirizia, zenzero o peperoncino, e naturalmente privi di glutine. Ideali per colazione, aperitivi e degustazioni di formaggi. 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È utile anche cercare un metodo di rilassamento ad hoc contro la rabbia e altri sentimenti negativi, e per gestire meglio lo stress. Questi sono tutti comportamenti utili in generale, ma come sapere se si soffre di acidosi? I meccanismi in primo piano Se l’acidificazione è di vecchia data, l’organismo inizia a sottrarre dai tessuti le sostanze basiche e a stipare le sostanze acide prima nei tessuti connettivi e poi nelle articolazioni, nei tendini e nei muscoli. Da qui nascono dolori di varia natura e le infiammazioni generalizzate, che a loro volta aumentano i radicali liberi. Tra i minerali a rischio c’è il calcio, che contrasta l’acidità ed è ceduto dalle ossa per restituire basicità all’organismo: ed ecco che il rischio osteoporosi aumenta. ! 56 www.terranuovaedizioni.it TN1213 53-57 alimentazione e salute_alimentazione e salute 08/11/13 18:08 Pagina 57 La rivoluzione del cibo crudo! Come misuro il mio pH? prima volta in It r la udista biol ali Pe nea cr og i li a la ca Misurare il pH è semplice e veloce: con poche gocce di urina si bagna un pezzetto di cartina tornasole (acquistabile in farmacia e nei negozi bio) e si mette a confronto il colore ottenuto con la scala cromatica sulla confezione. Il valore ideale è 7,3. Vanno misurate la seconda urina del mattino e quelle prima dei pasti principali. L’operazione va ripetuta per 10-15 giorni, di meno se il pH è sempre regolare. Dato che i valori richiedono tempo per rientrare nella norma, se la dieta e le altre armi ancora non bastano si può rimediare temporaneamente con un cucchiaino raso di bicarbonato un’ora prima dei pasti. Ma questo è solo un palliativo, per risolvere il problema meglio rivolgersi a un bravo specialista. fresco, integro, non raff inato, essiccaƌtoCibo sotto i 42° per conservare i valori nutritivi. 100% bio, vegan, senza zucchero, senza ƌogm, senza glutine. 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