L`equilibrio acido-base

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alimentazione e salute
L’equilibrio
acido-base
Saper distinguere gli alimenti acidi da
quelli alcalini è il primo passo per
conoscere meglio uno degli indici di salute più
importanti quanto trascurati.
di Giuliana Lomazzi
M
isurate mai il pH delle urine? Probabilmente no. Tutti noi controlliamo colesterolo, pressione, glicemia, ma tendiamo a trascurare l’equilibrio acido-base perché la medicina ufficiale non se ne preoccupa. Non mancano voci fuori dal coro, come testimonia un documento dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù - Fatebenefratelli di Benevento firmato dal
dottor Sgambato e dal dottor Prozzo, dove l’acido-base è definito
come «l’equilibrio degli equilibri,
perché alla fine di tutte le attività metaboliche è quello che mantiene nella norma le funzioni più vitali e più
indispensabili alla sopravvivenza».
Una cosa non da poco!
parti: linfatico, tissulare, cellulare, e
i sistemi osseo (con la dismissione di
ioni calcio), renale, respiratorio e così
via. Per vari motivi (vedi pag. 56), in
questi comparti e apparati i valori del
pH possono abbassarsi, cioè tendere verso l’acidificazione».
I cibi acidificanti sono la
costante della dieta
occidentale: zucchero
bianco, farine raffinate,
proteine animali.
Un equilibrio vitale
«Il sangue ha un pH tra 7,35 e 7,45»
spiega Florio Cocchi, medico genovese specializzato in scienza dell’alimentazione. «Anche piccolissime variazioni del pH del sangue
sono letali. Per mantenere il pH
ottimale lavorano tutti gli altri com-
Gli effetti si vedono solo con il
tempo. Se i valori restano costantemente bassi subentrano sintomi diversi: stanchezza, infiammazioni dei
tessuti, sofferenza della mielina del sistema nervoso, aumento dei radica-
li liberi. Unghie e capelli si indeboliscono, le energie calano, i denti diventano sensibili, diminuisce la resistenza alle infezioni, si è più esposti
alla depressione. Aumentano cefalea,
dolori articolari, reumatismi e crampi. La lingua si ricopre di una patina e l’alito non è esattamente fresco,
per non parlare delle flatulenze!
Alla lunga si possono rischiare anche cardiopatie e cancro: «Ormai
vari esperti riconoscono che per
combattere la patologia tumorale ci
vuole un terreno meno fertile, cioè
più alcalino» spiega Cocchi, ricordando pure il maggior rischio di
osteoporosi (vedi pag. 56).
Tanto basta per correre ai ripari
prima che l’acidosi si instauri, perché poi ci vogliono tempi lunghi per
rimediare. La prima prevenzione (e
cura) passa dal cibo.
Riconoscere gli alimenti
acidi e basici
I cibi acidificanti sono la costante
della dieta occidentale: zucchero
bianco, farine raffinate, proteine
Terra Nuova · dicembre 2013
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alimentazione e salute
animali. Vanno quindi ridotti nettamente a vantaggio di alimenti basici (frutta e verdura), che devono rappresentare il 60-70% della dieta.
Un po’ di spazio anche per i cibi
poco acidificanti perché se ne trovano di utili, come i legumi (fonti
preziose di proteine vegetali) o le ciliegie. Attenzione però a non appli-
care le tabelle alla lettera: si rischia di
trascurare cibi validi. Per esempio
«ridurre o eliminare i semi oleosi
come le noci, ricche di omega 3 e 6,
è dannosissimo per cellule nervose,
vasi e sistema immunitario» avverte Cocchi. Anche il caffè, se bevuto
con moderazione, ha i suoi benefici: «gli ultimi studi affermano che
5
6
7
può essere utile nella prevenzione di
alcune malattie neurologiche, come
il morbo di Parkinson» continua il
medico. Urge quindi un compromesso ragionato!
L’equilibrio sta nel piatto
Per primi si eliminano gli alimenti
più nocivi, senza alcun valore nu-
8
9
4
10
3
gamma pH
ACIDO
Classificazione di alimenti e
bevande secondo il valore del pH:
NEUTRO
5
Acqua depurata, acqua distillata, caffè, succhi
di frutta industriali, pistacchio, carne di manzo,
pane bianco, arachidi, farinacei.
3
Acqua gassata, selz, bevande energetiche, bevande gassate.
6
Maggior parte dei chicchi, uova, pesce, tè, fagioli, spinaci cotti, prugne, riso, latte di soia,
noce di cocco, fagioli lima, avena, cacao, fegato, ostriche, salmone.
4
Popcorn, pizza, latticello, prugne, pasticceria,
pasta, formaggi, carne di maiale, birra, vino, tè
nero, sottaceti, cioccolato, noci tostate, aceto,
dolcificanti sintetici, aspartame.
7
pH neutro. La maggior parte delle acque
minerali, acqua di fiume, acqua marina, la maggior parte dell’acqua di rubinetto (indipendentemente dalla qualità e dalla potabilità).
BASICO
8
Mele, mandorle, pomodori, pompelmo, grano,
funghi, rape, olive, soia, pesche, peperoni dolci,
ravanelli, ananas, ciliegie, albicocche, fragole,
banane.
9
Avocado, tè verde, lattuga, sedano, piselli, patate dolci, melanzane, fagiolini, barbabietole,
mirtilli, pere, uva, kiwi, meloni, mandarini, fichi, datteri, mango, papaia.
10
Spinaci, broccoli, carciofi, cavoletti di Bruxelles, cavolo verza, cavolfiore, carote, cetrioli, limoni, limette, alghe, asparagi, kale, ravanello,
cavolo verde, cipolla.
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trizionale: cereali raffinati, zucchero bianco, oli idrogenati. Altri moderatamente acidificanti ma con un
buon valore nutrizionale vanno associati a cibi basici. Come sempre,
per non passare il tempo in calcoli
astrusi è meglio puntare sulla varietà e iniziare i pasti con verdure crude di stagione, eventualmente condite con succo di limone: così si parte subito con una base poco o niente acida. Spazio poi ad abbondanti
porzioni di ortaggi sottoposti a cotture leggere, completati da cereali integrali (meno acidificanti dei raffinati) e legumi. Così faremo pure una
bella scorta di antiossidanti e resteranno piccoli spazi da riempire ogni
tanto con alimenti per così dire un
po’ delicati: per esempio il cioccolato
fondente quasi puro, i cui pro riequilibrano benissimo i contro. L’importante è cercare di evitare gli alimenti più acidificanti la sera, perché
durante il sonno l’organismo fatica
a mantenersi basico, soprattutto
dopo una cena inadeguata.
Per non passare il tempo
in calcoli astrusi è meglio
puntare sulla varietà e
iniziare i pasti con
verdure crude di stagione.
La guerra contro l’acidosi non è conclusa. Occorre anche bere molto (i
classici 1,5 l di acqua naturale al dì,
2 l in estate) e fare attività fisica: ottime le passeggiate nei boschi, perché l’aria pura facilita l’ossigenazione
e il riequilibrio dell’acidità. In città,
meglio che niente, ci sono parchi e
giardini. Per inciso, l’attività sportiva intensa è al contrario acidificante, chi la pratica deve essere più attento alla dieta.
Per prevenire l’acidosi bastano
anche pochi passi, soprattutto la
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LE AZIENDE INFORMANO
Acqua e sport:
gli alleati naturali
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alimentazione e salute
Insufficienza renale
Insufficienza
funzionale endocrina
Carenza
di vitamine
e minerali
Scarsa
idratazione
Diabete
Abuso di cibi
acidificanti
ACIDOSI
Mancanza
di moto
Inquinamento
Farmaci
di sintesi
Sovraffaticamento
Stress
psicofisico
Eccesso
di sport
sera: «La passeggiata dopo cena,
ovvero l’attività aerobica serale, è tra
le pratiche consigliate la più alcalinizzante» rileva Cocchi.
È utile anche cercare un metodo
di rilassamento ad hoc contro la rabbia e altri sentimenti negativi, e per
gestire meglio lo stress.
Questi sono tutti comportamenti utili in generale, ma come sapere
se si soffre di acidosi?
I meccanismi
in primo piano
Se l’acidificazione è di vecchia data,
l’organismo inizia a sottrarre dai tessuti
le sostanze basiche e a stipare le sostanze acide prima nei tessuti connettivi e poi nelle articolazioni, nei tendini
e nei muscoli. Da qui nascono dolori di
varia natura e le infiammazioni generalizzate, che a loro volta aumentano i
radicali liberi. Tra i minerali a rischio c’è
il calcio, che contrasta l’acidità ed è ceduto dalle ossa per restituire basicità
all’organismo: ed ecco che il rischio
osteoporosi aumenta.
!
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La rivoluzione del cibo crudo!
Come misuro il mio pH?
prima volta in It
r la
udista biol ali
Pe nea cr
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ca
Misurare il pH è semplice e veloce:
con poche gocce di urina si bagna un
pezzetto di cartina tornasole (acquistabile in farmacia e nei negozi
bio) e si mette a confronto il colore
ottenuto con la scala cromatica sulla confezione. Il valore ideale è 7,3.
Vanno misurate la seconda urina del
mattino e quelle prima dei pasti
principali. L’operazione va ripetuta
per 10-15 giorni, di meno se il pH è
sempre regolare. Dato che i valori richiedono tempo per rientrare nella
norma, se la dieta e le altre armi ancora non bastano si può rimediare
temporaneamente con un cucchiaino raso di bicarbonato un’ora prima
dei pasti. Ma questo è solo un palliativo, per risolvere il problema
meglio rivolgersi a un bravo specialista.
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fatevi una bella passeggiata all’aria
aperta e, per il resto dell’anno, occhio
all’acido!
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! Un indice di salute
Misurare il pH è semplice e veloce:
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LE AZIENDE INFORMANO
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