La caduta dei super eroi Tra ansia, fragilità e relazione nella scuola e nello sport Nostra Famiglia 9 aprile 2015 Caratteristiche dei SUPER EROI • POTERI ECCEZIONALI … ▫ Tutto è possibile… subito!!! • SOGGETTI AD ALTE ASPETTATIVE ▫ Tutti possono andare al massimo… a gonfie vele! • PERFEZIONISMO ▫ Vali se sei perfetto/a, figo/a, super… mega… • COMPETITIVITA’ ▫ Vali se sei il primo, il migliore, se vinci sempre… Dott.ssa Sonia Marcon Psicologa-psicoterapeuta, docentei IUSVe-Mestre POSSIBILI CONSEGUENZE • FRETTA… INTOLLERANZA DELL’ATTESA ▫ Insofferenza per la fatica, l’attesa, l’impegno • ANSIA DI PRESTAZIONE ▫ Timore del giudizio altrui • SENSO D’ INADEGUATEZZA ▫ Stima di sé basata solo sul FARE O AVERE • SLEALTA’ O FUGA DI FRONTE AL RISCHIO ▫ se non posso vincere, faccio in modo d’incolpare qualcuno o di svalutare chi è meglio di me • REALTA’ VIRTUALE ▫ Nei video giochi, nei talent show, sui social network… tutto è facile e risolvibile, basta un ritocchino, un clic, o comprare un bonus… Allineiamo i dizionari • Ansia: anticipazione di una minaccia futura, più frequentemente associata a tensione muscolare e vigilanza in preparazione al pericolo futuro e a comportamenti prudenti o di evitamento • Paura: risposta emotiva a una minaccia imminente, reale o percepita. Associata a picchi di attivazione automatica per fuga o lotta. • Panico: particolare tipo di risposta alla paura, molto intenso • FALSO SE’- NON SVILUPPO DELL’ IDENTITA’ ▫ Cerco i “mi piace” e mi costruisco per compiacere o Esperienza umana universale… Evviva!!! o Stato psicologico o Processo che coinvolge la percezione di sostanziale disequilibrio tra le richieste ambientali e le capacità di risposta o Quindi è collegata a A) Situazione stimolo B) Valutazione cognitiva sulla richiesta o Nuovo/conosciuto; Facile/difficile o Pericoloso/non pericolo di STATO di TRATTO Stato emozionale transitorio caratterizzato da sentimenti negativi di apprensione e tensione associato ad attivazione dell’organismo Predisposizione individuale a percepire certi stimoli ambientali come potenzialmente pericolosi ed a rispondervi con elevati livelli di ansia di stato C)Valutazione cognitiva sulle proprie capacità di fronteggiamento Ce la faccio/non ce la faccio 1 ANSIA: alcune manifestazioni Fisiologiche (palpitazioni, tensione muscolare, prestazione ottimale freddo, nausea, ipersudorazione) Emotive (condizione generalizzata di disagio e tensione, accompagnata da un generale senso di agitazione interna) Cognitive (confusione, insicurezza, difficoltà di attenzione e concentrazione, scarsa capacità decisionale) Comportamentali (risposte di attacco e fuga, blocco, paralisi…) p r e s t a z i o n e livello ottimale d’ansia 0 Atti vazi one Livello di ansia/stress In sintesi Ansia Normale vs. patologica ▫ L’Ansia è un messaggero che ci informa che: 1. Siamo in vista di un’esperienza che stiamo percependo (a torto o ragione) come pericolosa/ minacciosa/ sfidante … quindi ci attiviamo (arousal) 1. Non sappiamo ancora se saremmo in grado di affrontarla “come si deve”, secondo aspettative e competenze Disturbi d’ansia ▫ Si differenziano per la tipologia di oggetti o di situazioni che provocano paura, ansia oppure comportamenti di evitamento e per l’ideazione cognitiva associata ▫ Sono eccessivi o persistenti rispetto allo stadio di sviluppo ▫ Durano tipicamente 6 mesi o più ma non è l’unico criterio di valutazione (vd contesto) ▫ Molti disturbi si sviluppano in età infantile e persistono in età adulta se non vengono curati ▫ Sono più frequenti nelle Femmine che nei Maschi (2:1) Dipende da: ▫ Intensità e durata dei sintomi ▫ Pervasività ▫ Tempi di ripristino e recupero dallo stress ▫ Adeguatezza delle risposte ▫ Circostanze-eventi ▫ Influenza significativa disfunzionale su aree importanti della vita (personale, sociale ecc) Sindrome ansiosa da separazione A. Presenza di ansia eccessiva (inadeguata rispetto all’età e al livello di sviluppo) e specifica che concerne la separazione dalle figure familiari cui il bambino è maggiormente legato e che non è semplicemente parte di un’ansia generalizzata estesa a più situazioni. B. Durata di almeno 4 settimane in bambini e adolescenti, e tipicamente 6 mesi negli adulti C. Causa disagio significativo e compromissione del funzionamento in aree importanti (es. sociale, scolastico…) D. Il disturbo è tale se non è associato ad altri disturbi mentali (es. autismo, disturbi psicotici, agorafobia ecc.) 2 • Principali Manifestazioni – criteri (da 3 a più…) ▫ Ricorrente o eccessivo disagio quando si prevede o si sperimenta la separazione da casa o dalle principali FIGURE DI ATTACCAMENTO (F.A.) ▫ Persistente o eccessiva preoccupazione che succeda qualcosa di dannoso alle F.A. o di perderle ▫ Preoccupazione che qualche evento eccezionale comporti la separazione dalla F.A. ▫ Persistente riluttanza o rifiuto di uscire di casa, stare soli o senza per principali F.A. ▫ Persistente riluttanza o rifiuto a dormire fuori casa… ▫ Ripetuti incubi che implicano il tema della separazione ▫ Ripetute lamentele di sintomi fisici Importante! RIFIUTO DI ANDARE A SCUOLA • Nella sindrome ansiosa da separazione è legata alla paura della separazione dalla F.A. (tra i 5 e i 10 anni) • Nella fobia scolare è legata a ciò che potrebbe accadere a scuola (Es. valutazioni negative, prese in giro , bullismo…) • La “fobia scolare” è quindi legata a ▫ Ansia di separazione ▫ Ansia prestazionale ▫ Ansia sociale ▫ Sintomi somatici più comuni Mal di testa Mal di stomaco Vomito Nausea ▫ Manifestazioni di sofferenza alla separazione Apatia Ansia Rabbia o aggressività nel distacco Pianto Tristezza quando sono lontani da casa Difficoltà a concentrarsi Atteggiamento appiccicoso alla FA Richieste continue di attenzione (snervanti!) ▫ Fattori genetici o fisiologici Possibile ereditabilità (studi su gemelli: 73% ) ▫ Fattori Ambientali Si manifesta spesso dopo un evento stressante: ▫ Morte di un parente o animale ▫ Malattia propria o di un parente ▫ Cambio scuola ▫ Trasloco o trasferimento ▫ Immigrazione ▫ Catastrofe che ha comportato separazioni • N.B. è importante tener presente la cultura di appartenenza • È fondamentale differenziare il disturbo da altri disturbi quali disturbo di panico, disturbo della condotta, agorafobia, DPST • Quali interventi si possono attivare? ▫ Fattori predisponenti Situazioni familiari altamente conflittuali fantasia di perdere le FA Minacce di una FA di lasciare la famiglia Una FA che dichiara la paura di ammalarsi o morire Precoci separazioni vissute in modo traumatico Difficoltà delle FA nell’ aiutare il bambino a gestire la separazione Es. quando un genitore lascia il bambino con un inganno, senza spiegare… sparisce… viene percepito come inaffidabile ▫ Innanzitutto: Prevenire Atteggiamento genitoriale sicuro, prevedibile, ottimista, non catastrofista nelle espressioni e nei giudizi; rinforzante le risorse del bambino e nell’esposizione graduale ad esperienze di separazione ▫ Aiutare il bambino a identificare e verbalizzare le cause della sua ansia ▫ Normalizzare la paura e le ansie di stato ▫ Usare la narrativa psicologicamente orientata (es. favole, metafore….) ▫ Rinforzare ogni volta che il bambino riesce 3 Fobia relativa alla scuola • Difficoltà / riluttanza / rifiuto ad andare a scuola o a rimanervi per una intera giornata ▫ Complicata da ansia, eccessivo stato di paura, lamentele di sentirsi male ▫ Può essere collegata a depressione ▫ Assenza di caratteristiche antisociali (bravi bambini, ansiosi e un po’ inibiti) ▫ Stato di angoscia che aumenta se si forza il bambino ad andare a scuola ▫ Interessa 1-5% dei soggetti in età scolare ▫ Fasi più delicate: ingresso scuola elementare e passaggio alla scuola media • Fattori ▫ Predisponenti Scarsa differenziazione tra madre e figlio Non coerenza educativa genitoriale Precedenti ansioso-depressivi nelle FA ▫ Scatenanti Eventi stressanti riguardo la separazione ▫ Mantenimento Vantaggi ottenuti dallo stare a casa Dolci o regali per far passare la paura Attenzione da FA generalmente non disponibile Disturbo d’ansia sociale (Fobia sociale) A. Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali l’individuo è esposto al possibile esame di altri Es. avere una conversazione, incontrare persone sconosciute, essere osservati mentre si fa qualcosa, eseguire una prestazione davanti ad altri B. La persona teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che saranno valutati negativamente (cioè saranno umilianti o imbarazzanti; porteranno al rifiuto degli altri…) C. Le situazioni temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia (quindi non è occasionale) • Manifestazioni più frequenti Reazione di ansia all’uscita da casa o all’ingresso a scuola Crisi di panico al momento di entrare a scuola Sintomi somatici (dolori addominali, nausea, vomito, inappetenza, cefalea, dolori agli arti) Sintomi anche la sera prima (es. insonnia) Fuori del contesto scolastico il bambino è tranquillo • Pensieri/ convinzioni disfunzionali del bambino La scuola è un posto brutto e pericoloso Io non ce la faccio/ non ce la farò mai È troppo difficile per me Tutti mi prendono in giro Nessuno mi vuole A scuola si fanno solo cose noiose… o troppo difficili Come faccio a stare senza la mamma? … D. Evitamento situazioni temute o paura e ansia intense (evitare di andare a scuola o a feste; preparazione eccessiva, preoccupazione per notti…) E. Paura o ansia sproporzionate rispetto alla reale minaccia di essere valutati negativamente F. Paura o ansia persistenti (6 mesi o più) G. Paura o ansia che causano disagio significativo in aree importanti della propria vita H. Paura o ansia non attribuibili a effetti fisiologici di sostanze o malattie I . Paura o ansia non spiegabili meglio con altri disturbi mentali (ES. autismo, dismorfofobia, disturbo da panico) Da specificare se la paura è limitata al parlare oppure all’esibirsi in pubblico (es. musicisti, ballerini….) 4 • Manifestazioni nei bambini/ Adolescenti ▫ Deve essere presente in contesti in cui vi sono coetanei, non solo nell’interazione con adulti ▫ Può essere espressa con Pianti Scoppi di collera Immobilizzazioni (freezing) Aggrappamento (clinging) Ritiro (shrinking) Oppure non riuscendo a parlare durante le interazioni sociali Preoccuparsi per giorni e notti prima della prestazione Ripetere in modo ossessivo la prestazione ▫ Emozionali Imbarazzo Timore dell’umiliazione Senso di inadeguatezza Senso di fallimento ▫ Fisiologici Prima dei 10 anni descrivono i sintomi fisici come Sfarfallio nello stomaco Mal di testa Sensazione di vomito Manifestazioni di pianto e/o collera Sopra i 10 anni i bambini riferiscono Palpitazioni cardiache Senso di svenimento Rossore Tremori e sudore Mal di testa • Fattori di tipo cognitivo ▫ Teoria della mente Bassa capacità di autoriflessività Bassa capacità di decentramento ( prendere il punto di vista dell’altro) Bassa capacità di padronanza nella soluzione di problemi • Sintomi ▫ Comportamentali Incertezza nell’eloquio fino al balbettare Scarso contatto oculare con l’interlocutore Voce tremante Onicofagia ▫ Cognitivi Pensieri intrusivi di fuga Tendenza a catastrofizzare Tendenza ad autosvalutarsi • Fattori di rischio ▫ Genetici e fisiologici Forte influenza genetica-ereditabilità Temperamento che predispone all’inibizione comportamentale e alla paura della valutazione negativa ▫ Ambientali Maltrattamento familiare Esperienze traumatiche infantili (es. umiliazioni) Stile familiare svalutate o ipercritico Stile familiare iperprotettivo Rigidità del comportamento familiare per evitare ciò che è nuovo e non si sa come gestire Il ciclo del successo Azione Risultati ▫ Credenze/convinzioni “farò una figuraccia … “ “non ce la posso fare” “tutti guarderanno me e non lo posso sopportare” ▫ Memoria selettiva: si ricordano di più gli errori (fallimenti) che i successi Potenziale Convinzioni 5 • Che fare? • Fattori che possono mantenere il problema ▫ Familiari F.A (soprattutto Madre ) timida (o a sua volta fobica) che favorisce l’evitamento dei compagni o non facilita l’ingresso in nuovi gruppi. Ambiente educativo restrittivo (poche relazioni e poca apertura al nuovo) Entrambi i genitori scoraggiano l’esplorazione e facilitano l’evitamento ▫ Sociali Vita relazionale ristretta, pochi contatti, poca apertura al nuovo, poco esercizio, poca abilità… circolo vizioso • Che fare? ▫ A scuola/ sport ▫ Aiutare a distinguere tra ansia e attivazione ▫ Non enfatizzare la prestazione/ voto ma l’impegno e la passione di imparare ▫ Non fare scenate per insuccessi né enfatizzare i successi (oltre misura) ▫ Non umiliare né direttamente né indirettamente ▫ Non insistere se si vede un allievo fortemente in imbarazzo ▫ Normalizzare il senso di frustrazione, di fatica, di errore ▫ Meglio Prevenire: ▫ Genitori che modellino una vita sociale sufficientemente ampia, articolata e ricca di stimoli ▫ Fin da piccoli permettere ai bambini di svolgere attività di gruppo (sportive e non solo) ▫ Non enfatizzare la prestazione ma l’impegno e la passione ▫ Non fare scenate per insuccessi né enfatizzare i successi (oltre misura) ▫ Normalizzare il senso di frustrazione, di fatica, di errore Stili educativi più a rischio AUTORITARIO- ESIGENTE (ALTO CONTROLLO, BASSO COINVOLGIMENTO AFFETTIVO da parte dell’EDUCATORE) Convinzioni disfunzionali del bambino/adolescente ▫ Se sbaglio saranno guai… NON devo SBAGLIARE ▫ Se non faccio come mi dicono, mi abbandonano o mi umiliano ▫ Devo sempre capire perfettamente quello che devo fare… e se sbaglio non farmi beccare!!! ▫ Devo provare a guadagnarmi un po’ di amore, con lo sforzo, il perfezionismo… SBAGLIANDO SI IMPARA… IMPARANDO SI SBAGLIA • TRASCURANTE -MALTRATTANTE • IPERPROTETTIVO-INDULGENTE (BASSO CONTROLLO, BASSO COINVOLGIMENTO AFFETTIVO da parte dell’EDUCATORE) (ALTO CONTROLLO, BASSO COINVOLGIMENTO AFFETTIVO da parte dell’EDUCATORE) ▫ Convinzioni disfunzionali del bambino/adolescente: ▫ Convinzioni disfunzionali del bambino/adolescente ▫ NESSUNO MI è ACCANTO nelle prime esperienze per insegnarmi come fare, per incoraggiarmi, per proteggermi da pericoli più grandi di me ▫ … mi devo arrangiare ▫ … temo sempre di restare da solo, di essere abbandonato, non mi posso fidare delle mie figure di attaccamento ▫ HO ANSIA perché in realtà non vengo mai messo alla PROVA ▫ C’è sempre qualcuno che mi spiana la strada, che mi giustifica, che mi aiuta a fare, che si sostituisce a me… così facciamo prima e meglio… e io non soffro… ▫ Si… ma chi glielo ha chiesto? … 6 Stile educativo più funzionale? • AUTOREVOLE (MEDIO CONTROLLO, ALTO COINVOLGIMENTO AFFETTIVO DA PARTE DELL’’EDUCATORE) ▫ Convinzioni FUNZIONALI del bambino/adolescente ▫ Non devo guadagnarmi l’Amore ▫ Valgo per quello che sono e non per il voto che prendo ▫ Si fidano di me e mi guidano finchè imparo come cavarmela ▫ Posso parlare perché Mi ascoltano, mi danno informazioni, mi stimolano a risolvere da solo i problemi, non si sostituiscono a me Stile educativo più funzionale? ▫ Mi posso fidare dei miei perché sono prevedibili e mi danno regole che posso rispettare ▫ In casa si criticano i comportamenti ma non le persone ▫ Tutti possono sbagliare e cambiare ▫ Chi rompe… aggiusta o paga ▫ Mi dimostrano che c’è un tempo per parlare e uno per stare zitti, uno per giocare e uno per studiare, uno per stare da soli e uno per stare in compagnia, uno per ridere e uno per stare seri… Grazie dell’attenzione e Sogni d’oro L’umorismo è il più potente meccanismo di difesa. Permette un risparmio di energia psichica e con una battuta blocchiamo l’irrompere di emozioni spiacevoli” (S. Freud) 7