Università degli studi di Teramo A.A. 2016/2017 Economia e management delle imprese turistiche 1 TIPOLOGIE CONTRATTUALI 2 TIPOLOGIE CONTRATTUALI La relazione intercorrente tra tour operator e albergo o altre aziende erogatrici di servizi è caratterizzata da forme contrattuali che tutelano le parti. I contratti stipulabili sono di tre tipologie: a) allotment con diritto di recesso; b) vuoto per pieno; c) tariffe confidenziali. 3 ALLOTMENT L’allotment, prevede che l’albergo metta a disposizione del tour operator un certo numero di camere, a un determinato prezzo e per un prestabilito periodo. I prezzi delle stanze che il tour operator riceve in tale tipologia contrattuale sono elevati. Vi sono bassi rischi per il tour operator. 4 VUOTO PER PIENO Il tour operator acquista un determinato numero di camere in largo anticipo rispetto al periodo di alta stagione e paga, a prezzi estremamente convenienti, tutte le camere prenotate. 5 TARIFFE CONFIDENZIALI Le tariffe confidenziali prevede che il tour operator acquista a prezzi scontati i servizi di cui necessita e li vende al cliente finale a prezzi più In questa tipologia elevati, ma mai superiori contrattuale il guadagno rispetto alle tariffe del tour operator è la differenza intercorrente tra normalmente applicate dall’albergo. il prezzo d’acquisto del servizio e quello di vendita al cliente finale. 6 IL SISTEMA RICETTIVO 7 TIPOLOGIE DI STRUTTURE RICETTIVE Il d. lgs. 23 maggio 2011, n. 79 consta di quattro articoli di cui il primo approva il Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo. Esse si differenziano in: a. strutture ricettive alberghiere e paralberghiere; b. strutture ricettive extralberghiere; c. strutture ricettive all’aperto; d. strutture ricettive di mero supporto. 8 LE STRUTTURE RICETTIVE Le strutture alberghiere e paralberghiere sono: gli alberghi; i motel; i villaggi-albergo; le residenze turistico alberghiere; le residenze d’epoca alberghiere; i bed and breakfast organizzati in forma imprenditoriale; le residenze della salute - beauty farm; ogni altra struttura turistico-ricettiva che presenti elementi ricollegabili a uno o più delle precedenti categorie. 9 CLASSIFICAZIONE IN STELLE DELLE STRUTTURE ALBERGHIERE Omogeneità della classificazione Approvazione DPCM 21/2008 «Italy Stars and Rating» Generalizzazione e semplificazione delle strutture alberghiere Inserimento delle strutture alberghiere all’interno delle strutture ricettive Abrogazione Legge 217/1983 10 I CRITERI VALUTATI PER LA CLASSIFICAZIONE IN STELLE servizio bar le dotazioni di bagni privati completi il servizio ricevimento le dotazioni delle camere le lingue estere LA VALUTAZIONE DEL NUMERO DI STELLE le dotazioni dell’esercizio alberghiero il servizio alle camere i servizi vari; le sale o aree comuni i servizi igienici e bagni a uso comune le caratteristiche delle camere 11 LE TIPOLOGIE DI STRUTTURE ALBERGHIERE Il comparto alberghiero rappresenta circa il 50% del’intero comparto ricettivo. La macroripartizione riguarda le strutture a gestione famigliare e quelle a gestione manageriale. 12 LA STRUTTURA FAMIGLIARE TITOLARE Paghe, amministrazione, acquisti ecc.. RESPONSABILE SERVIZI RICEVIMENTO GOVERNANTE RESPONSABILE SERVIZI RISTORAZIONE Segretari,portieri di notte, cassieri Donne ai piani, facchini, manutentori Camerieri, commis di sala, cuochi, commis di cucina, lavapiatti 13 TIPOLOGIE DI GESTIONI FAMIGLIARI La gestione famigliare può assumere due differenti connotati: Modello “tuttofare” Modello “stabile” 14 IL MODELLO “TUTTOFARE” GESTIONE FAMIGLIA CUOCO PRIMA CAMERIERA CAMERIERA AI PIANI Area rinforzi attività produttiva SEGRETARIA Area rinforzi competenze specialistiche 15 LA STRUTTURA FAMIGLIARE STABILE TITOLARE Governante Receptionist Cameriere di sala Cuoco Aiuto Cameriera part-time Portiere notturno Bar Cameriere 16 GRUPPO ALBERGHIERO PROPRIETÀ AMMINISTRATOR E UNICO, DIRETTORE GENERALE LA STRUTTURA MANAGERIALE ROOM DIVISION MANAGER FOOD & BEVERAGE MANAGER DIRETTORE D’ALBERGO ROOM DIVISION Segretario di ricevimento e cassa, segretario di notte/ cameriere e facchini, manutentori Housekeeping Camerieri e facchini ai piani, personale di fatica Uff. commerciale interno SERVIZI DI RISTORAZIONE Assistenza ai clienti, manifestazioni, booking Cuochi, camierieri, commis di sala 17 AMMINISTRATORE UNICO E DIRETTORE GENERALE L’amministratore unico si occupa di attuare la politica aziendale del gruppo Alberghiero e/o della proprietà. Definisce i processi necessari per garantire che il prodotto-servizio alberghiero sia conforme alle necessità del cliente. Il direttore d’albergo è il responsabile della gestione d’azienda. Egli verifica che la politica aziendale sia percepita in tutti i settori d’azienda. Si occupa di definire il programma SGI e della formazione di ogni singolo componente del comitato. 18 FRONT-OFFICE Gli addetti al front-office possono essere suddivisi in quattro categorie: 1) Il ricevimento; 2) L‘attività di main-courante; 3) L’attività di cassa; 4) Il servizio di portineria. 19 SERVIZIO CAMERE Le attività di servizio in camera sono: Riordino e pulizia delle camere, degli ambienti comuni e dei servizi igienici; L’attività di lavanderia e guardaroba; La pulizia degli ascensori; I servizi di chiamata; I servizi integrativi volti a garantire un soggiorno confortevole. 20 SERVIZIO COMMERCIALE E MARKETING Le attività del servizio commerciale e Mktg sono: Continuo controllo sul mercato; Costante impiego di tecniche di ricerca; Monitoraggio della rete di fonti di dati; Analisi integrata delle conoscenze di diversa provenienza; Trasformazione delle conoscenze da teoriche a pratiche; Definizione delle politiche di vendita; Attenzione alle motivazioni d’acquisto da parte dei clienti; Piano marketing, budget, verifica, azioni correttive; Pubbliche relazioni, attività promozionali,pubblicità; 21 IL COMITATO SGI Il comitato SGI è convocato dal direttore d’albergo e ha il ruolo di valutare lo “stato dell’arte” della gestione alberghiera. I temi trattati dal comitato SGI riguardano il servizio, il lavoro di ogni persona, dell’ambiente, dell’organizzazione, dell’immagine d’azienda, delle comunicazioni, sicurezza ed etica. Il resoconto della riunione è distribuito a tutti i membri del comitato e all’autorità superiore. 22 FOOD & BEVERAGE I servizi erogati dal food & beverage sono molteplici: SERVIZIO RISTORANTE SERVIZIO AI PIANI SERVIZIO DI PRIMA COLAZIONE SERVIZIO MANIFESTAZIONI 23 ATTIVITÀ E CONNESSIONI DI UN ALBERGO Attività connesse AREA PRODUZIONE AREA AMMINISTRATIVA AREA COMMERCIALE E MARKETING AREA DEL PERSONALE AREA DELLA RICERCA E SVILUPPO AREA DEI SERVIZI GENERALI 24 Economia e management delle imprese turistiche 25 LE FASI DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO TURISTICO FASE DI AVVIO INTRODUZIONE FASE DI LANCIO FASE DI SVILUPPO FASE DI MATURITÀ FASE DI DECLINO Economia e management delle imprese turistiche 26 FASE DI AVVIO In questa fase, i costi che la struttura ha subito sono elevati; Si devono evitare defaillance in quanto il cliente non percepisce un rischio alto di ottenere un servizio che non rispecchia le sue necessità; Per la struttura è necessario assumere personale specializzato che propone all’azienda elevata professionalità e un miglioramento dell’immagine trasmessa La struttura deve essere in grado di curare tutti gli aspetti che andranno a delineare alti livelli di customer satisfaction. Economia e management delle imprese turistiche 27 FASE DI LANCIO In questa fase un ruolo fondamentale è ricoperto della COMUNICAZIONE e dalla PUBBLICITÀ L’azienda in questa fase deve farsi conoscere ai potenziali clienti e deve immettersi nel mercato turistico; Ci sono diverse metodologie per fare pubblicità: • Fiere e congressi (BIT borsa internazionale del turismo) •Radio, televisione e giornali specialistici; L’AZIENDA IN QUESTA FASE DEL CICLO DI VITA DOVREBBE PROPORRE PREZZI COMPETITIVI CHE SIANO IN GRADO DI ATTRARRE I POTENZIALI CLIENTI E FAR CONOSCERE IL PRODOTTO ALBERGHIERO E TURISTICO OFFERTO. Economia e management delle imprese turistiche 28 FASE DI SVILUPPO (1) IN QUESTA FASE I COSTI COMINCIANO A DIMINUIRE E I RICAVI COMINCIANO AD AUMENTARE; I COSTI DI MARKETING SI RIDUCONO PERCHÈ I PROGRAMMI DI RICERCHE DI MERCATO E LA PUBBLICITÀ È STATA EFFETTUATA; Obiettivo centrale di questa fase è l’acquisizione del cliente e creare un processo di FIDELIZZAZIONE Acquisire clienti fedeli che richiedano quel determinato servizio più volte nel tempo. Economia e management delle imprese turistiche 29 FASE DI SVILUPPO (2) IN QUESTA FASE L’ALBERGO DOVREBBE EVITARE DI ALZARE I PREZZI DEI SERVIZI; AL FINE DI AUMENTARE LA MOLE DI CLIENTI, SI RICORRE A TRE FATTORI: 1. ALL’ESPLORAZIONE DI NUOVI CANALI DISTRIBUTIVI; 2. ALLA DIFFERENZIAZIONE DEL PRODOTTO OFFERTO; 3. ALL’AGGIUNTA DI NUOVI SERVIZI ACCESSORI; QUESTE AZIONI SONO POSSIBILI SE NEL MANAGEMENT VI È LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL PRODOTTO TURISTICO VIVE UN CICLO DI VITA CHE NECESSITA DI ESSERE RINNOVATO. Economia e management delle imprese turistiche 30 FASE DI MATURITÀ (1) IL PRODOTTO TURISTICO SI TRAVA IN UNA FASE CHE HA UN ASPETTO POSITIVO E UN ASPETTO NEGATIVO. ASPETTO POSITIVO: l’azienda ha ormai acquisito clienti fidelizzati e la posizione dell’albergo è ormai consolidata; ASPETTO NEGATIVO: la presenza dei concorrenti potrebbe causare un eccesso di offerta turistica rispetto alla domanda turistica; l’albergo potrebbe uscire dal mercato di riferimento. Economia e management delle imprese turistiche 31 FASE DI MATURITÀ (2) LE CONDIZIONI FAVOREVOLE FATICANO A MANTENERSI NEL TEMPO A CAUSA DI TRE FATTORI: A. L’usura della natura originaria del prodotto alberghiero: se un albergo nasce come motel e non vi sono attrazioni particolari, i viaggiatori di passaggio presenti potrebbero non essere sufficienti durante la vita dell’albergo; B. L’usura delle risorse umane all’interno della struttura: il sovradimensionamento dei reparti potrebbe causare, nel tempo, l’erogazione di un servizio insoddisfacente. Economia e management delle imprese turistiche 32 FASE DI MATURITÀ (3) C. L’usura dell’impianto: l’obsolescenza (il consumo) delle strutture, degli arredi e delle attrezzature richiede un piano completo di investimenti che mirino al miglioramento della struttura; AL FINE DI EVITARE CHE LA STRUTTURA CADA NELLA FASE DI DECLINO SI DEVONO PRENDERE IN CONSIDERAZIONE ALCUNE “STRATEGIE: Cercare nuovi segmenti di domanda da attrarre; Effettuare campagne pubblicitarie mirate, aggressive e a breve termine; Trasformare la capacità produttiva per proporre nuovi prodotti; Riposizionare l’intera unità alberghiera. Economia e management delle imprese turistiche 33 FASE DI DECLINO LA FASE DI DECLINO PUÒ ESSERE NATURALE O ARTIFICIALE. FASE DI DECLINO NATURALE: Può essere desiderato o indesiderato. Nel primo caso, il declino è cercato dalla gestione che desidera fare spazio per nuovi prodotti; nel secondo caso si verificano i risultati e le conseguenze di errori gestionali. In questa fase si cerca di vendere il prodotto a un target selezionato che è considerato più redditizio; Gli investimenti in comunicazione cessano e si cerca di abbassare i costi fissi d’azienda. Le tariffe possono essere fissate a livelli di harvesting (di raccolta) in modo da raccogliere gli ultimi profitti in breve o tariffe significativamente ridotti in modo da prolungare la permanenza della struttura nel mercato turistico. Economia e management delle imprese turistiche 34