Rassegna Stampa del 07/01/2010

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Rassegna Stampa del 07/01/2010
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INDICE
VIDEOGIOCHI
07/01/2010 Il Tempo - Nazionale
Natal, il sensore vocale di movimento
4
07/01/2010 Il Tempo - Nazionale
Mondo Techno
5
07/01/2010 ItaliaOggi
Pirateria on-line danni per 1 mld
6
07/01/2010 Sole Nova
info
7
06/01/2010 Computer Idea
batman arkham asylum
8
06/01/2010 Computer Idea
Uncharted 2 II Covo Dei Ladri
10
06/01/2010 Chip
Alta velocità per il pc
11
06/01/2010 Chip
La guida di CHIP a Cpu e Gpu
15
06/01/2010 Chip
L'esperto risponde
17
04/01/2010 La Stampa Web 13:05
Bono sul Nyt sogna una soluzione contro la pirateria su Internet
24
05/01/2010 Repubblica.it 14:58
Adiconsum stila un vademecum su acquisto giocattoli sicuri
26
06/01/2010 Corriere dello Sport / Stadio - Roma
Woods, si riparla di un filmino hard
27
05/01/2010 BorsaItaliana.it 10:08
Tiger Woods non torna ancora al golf, ma diventa un videogioco
28
05/01/2010 BorsaItaliana.it 13:47
Videogiochi, vendite record negli Usa a dicembre per console Wii
29
VIDEOGIOCHI
14 articoli
07/01/2010
Il Tempo
Pag. 12
ED. NAZIONALE
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Videogames e applicazioni
Natal, il sensore vocale di movimento
Natal rappresenta un'incredibile innovazione nel mondo dei videogames. La periferica, in fase di
progettazione in esclusiva solo su Xbox 360, consentirà ai videogiocatori di poter interagire con i giochi
attraverso la propria voce ed i movimenti del proprio corpo. Tutto questo è possibile grazie ad un particolare
sensore di movimento che lavorerà assieme ad un altro rilevatore dedicato alla voce.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
4
07/01/2010
Il Tempo
Pag. 12
ED. NAZIONALE
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Las VegasSi apre oggi il salone dell'elettronica - Ecco come cambieranno cellulari, pc e videogiochi
Mondo Techno
Francesco Pellegrino Lise
[email protected]
Cellulari più potenti e computer sempre più piccoli, ma anche i pc "tavoletta" e i lettori di e-book di nuova
generazione: queste e tante altre le novità più attese al Ces di Las Vegas, il salone dell'elettronica che si
svolgerà dal 7 all'11 gennaio prossimi. In totale, al Consumer Electronic Show, parteciperanno più di 2.500
espositori, di cui 330 nuovi, che presenteranno più di 20 mila novità nel campo dell'alta tecnologia: dai cavi di
ultima generazione, ai telefonini, dalle tv next-gen, ai pc portatili, ai videogiochi più sorprendenti e chi più ne
ha più ne metta.
Protagonista principale dell'appuntamento annuale nella "Sin City" sarà Google che presenterà il suo primo
cellulare multifunzione, il nuovissimo Nexus One. Un altro degli oggetti che farà impazzire i visitatori del Ces
e gli appassionati di elettronica sarà il pc tavoletta (tablet pc) con il sistema Android (quello sviluppato da
Google per i telefonini).
Attesissime anche le novità dell'azienda Usa Dell e della taiwanese Htc, ma anche quelle dell'indiana Notion i
cui dispositivi sembrano promettere qualità nella visione, e in più anche il colore. Nel settore dei pc visto il
trend delle vendite degli ultimi due anni più spostato verso i netbook (i portatili piccoli e a basso costo), le
aziende per stare al passo dovranno presentare degli apparecchi ancora più maneggevoli e potenti detti
"smartbooks".
Per quel che riguarda invece le altre tendenze, c'è lo sviluppo e la diffusione del 3D sugli apparecchi
televisivi. Infatti dopo il successo al cinema con il film Avatar di James Cameron, la tecnologia a tre
dimensioni potrebbe sbarcare nei salotti di casa e, secondo rumors, Samsung e Lg ci starebbero già
lavorando su. Come ogni anno, sarà il direttore generale di Microsoft Steve Ballmer a dare l'avvio al Ces,
mercoledì sera. Dopo il successo del nuovo sistema Windows 7, il colosso di Redmond potrebbe annunciare
progressi nel suo progetto "Natal", un sistema di riconoscimento visivo e vocale che permette di giocare
senza joystick alla console di giochi Xbox.
Oltre a Ballmer, al Consumer Electronic Show ci sarà anche il patron di Nokia, Olli-Pekka Kallasvuo, quello
della Ford, Alan Mulally, ma anche i numeri uno di Intel e Qualcomm, Paul Otellini et Paul Jacobs, produttori
di microchip.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
5
07/01/2010
ItaliaOggi
Pag. 17
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I dati 2009 su cinema, musica ed editoria
Pirateria on-line danni per 1 mld
Un miliardo di euro. Tanto avrebbero perso in termini di fatturato nel 2009 cinema, musica ed editoria. A
divulgare il dato è il Centro studi per la protezione dei diritti degli autori e della libertà di informazione.Il motivo
per il quale la pirateria viene considerata da molti lecita, spiega il centro studi, risiede nel fatto che «si tratta di
una pratica non sottoposta a particolari controlli»: non si ha notizia di sanzioni ed è pertanto sedimentato un
forte senso di immunità. Per quanto riguarda comportamenti, atteggiamenti, profili del pirata e impatto della
pirateria in Italia, risulta chiaramente che il 70% dei pirati, in assenza di un'offerta illecita, sarebbe disposto a
pagare per fruire lecitamente di un prodotto audiovisivo (fonte Ipsos).Bono Vox, leader degli U2, ha scritto sul
New York Times che tra le dieci idee per rendere migliore il prossimo decennio c'è la lotta alla pirateria.
Secondo Bono «controllare i contenuti è tecnicamente possibile, come dimostra la lotta nobile degli Stati Uniti
contro la pedofilia on line e quella ignobile della Cina contro i dissidenti». «Sarà importante», continua Bono,
«guidare l'America alla difesa dell'economia più creativa del mondo, dove la musica, i film, la tv e i
videogiochi valgono il 4% del prodotto interno lordo».«Anche in Italia è urgente passare immediatamente
all'adozione di un modello simile a quello che sta entrando in vigore in questi giorni in Francia», ha dichiarato
Tullio Camiglieri, coordinatore del Centro studi. «Tre avvisi a chi scarica illegalmente, nei quali si spiega che
l'utente sta commettendo un illecito». Secondo Camiglieri: «Nel frattempo si può avviare un rapido
censimento dei siti Internet che favoriscono il furto di opere cinematografiche, musicali ed editoriali e
provvedere alla loro chiusura. Negli Stati Uniti, poco prima di Natale, il sito IsloHunt, che offre gli indirizzi utili
per scaricare illegalmente opere protette, è stato riconosciuto colpevole di violazione del diritto d'autore. Tra
pochi giorni una nuova udienza, alla fine della quale il giudice deciderà l'eventuale chiusura del sito. Anche
Gran Bretagna e Spagna si stanno muovendo nella stessa direzione della Francia. In Svezia, subito dopo
l'entrata in vigore della legge antipirateria, la maggior parte delle persone che scaricavano ha rinunciato a
comportamenti illegali. La tutela dell'industria culturale del nostro paese», conclude Camiglieri, «è una priorità
non più rinviabile».
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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07/01/2010
Sole Nova
Pag. 2
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info
FITNESS E VIDEOGAME
La fatica è reale
Fitness e videogame: un'accoppiata che, sdoganata dalla Wii, farà ancora tanta strada. Ne è convinta
Microsoft, visto che ha appena depositato una domanda di brevetto molto particolare. È di una tecnologia che
collega l'aspetto dell'avatar alle condizioni fisiche reali del giocatore. Insomma, l'opposto delle classiche
idealizzazioni tipiche di Second Life. Non si potrà barare: il videogame attingerà da dati oggettivi,
che verranno da sensori
fisiologici (colesterolo, pressione, frequenza cardiaca a riposo)
o da database sanitari. Microsoft, nella domanda di brevetto,
dice di volere così stimolare
sane abitudini da parte dei giocatori. Ma loro saranno d'accordo? (al.lo.)
BUSINESS
Twitter in nero?
Comincia a prendere forma il modello di business di Twitter e addirittura ci sono analisi secondo cui sarebbe
già in profitto (stima BusinessWeek), grazie agli accordi fatti con Microsoft e Google. Da loro ha ricevuto
(secondo Bloomberg) 10 e 15 milioni di dollari, in cambio dei contenuti generati dagli utenti Twitter, che
servono per le loro funzioni di ricerca in tempo reale. Ed è solo l'inizio: Twitter ipotizza anche future fonti di
entrata; condividendo i ricavi delle applicazioni di terze parti, lanciando account premium per le aziende che
vogliono comunicare con Twitter e anche inaugurando forme inedite di pubblicità. Probabilmente esagera chi
ha valutato Twitter un miliardo di dollari e chissà se è davvero già in profitto. Certo è che non si può più
parlare di modello di business campato in aria. (al.lo.)
AZIENDE HI TECH
Docili e ubbidienti
Google ha rimosso un intero gruppo di Orkut dove apparivano commenti offensivi sull'ex primo ministro
indiano (morto di recente). Apple ha tolto dall'App Store cinese le applicazioni dedicate al Dalai Lama.
Episodi come questi sono destinati a ripetersi, man mano che le multinazionali hi-tech si espandono in
mercati dove valgono leggi molto diverse da quelle americane ed europee. Pure le diversità culturali dell'India
costringono però i giganti ad adattarsi: anche se è un paese democratico, le sue leggi prescrivono che la
libertà di espressione possa essere limitata per motivi di «ordine pubblico, decenza e moralità». (al.lo.)
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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06/01/2010
Computer Idea
Pag. 76
N.254 - 5 GENNAIO 2010
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Tempo libero Giochi PC
batman arkham asylum
L'Uomo Pipistrello interpreta finalmente un videogioco all'altezza della sua fama.
Simonetta Frigerio
È strana la storia dei videogiochi che hanno come protagonisti i supererai. Spesso collegati a pellicole o serial
TV di successo, si sono rivelati spesso (troppo spesso) delle bieche operazioni commerciali: un logo, un
nome altisonante ma nessuna giocabilità. In questo panorama, Arkham Asylum costituisce - lo diciamo subito
- una notevolissima eccezione. La storia comincia con Batman che cattura Joker e lo conduce alla prigionemanicomio di Arkham. A questo punto si scopre che Jake (il vero nome dell'arci-nemico di Batman) si è fatto
arrestare di proposito per essere portato all'interno di questa struttura di sicurezza al fine di prenderne il
controllo e libe- j rare tutti i "super-malviventi" che vi sono imprigionati. Arkham Asylum è, a tutti gli effetti, un
miscuglio di generi diversi. La parte del leone è svolta dall'azione pura, contaminata però da un approccio
strategico tipico degli sparatutto tattici "alla Splinter Celi". Non mancano inoltre elementi ripresi direttamente
dalle avventure grafiche (come l'esplorazione degli ambienti alla ricerca di indizi e informazioni per risolvere
enigmi e indovinelli) e altri derivati dai giochi di ruolo. Dopo ogni combattimento Batman accumula infatti dei
punti da spendere per aumentarne le abilità di attacco e difesa o per potenziare alcun gadget tecnologici.
Questa commistione di generi si traduce anche in una varietà di approcci al combattimento. In alcuni casi è
possibile esaminare l'ambiente circostante per poi mettere in pratica una tattica che consenta di prendere gli
avversali di sorpresa: Batman può, per esempio, celarsi nelle ombre del soffitto per poi lasciarsi cadere
sull'avversario di turno, mettendolo fuori combattimento, e tornare ad acquattarsi nell'oscurità, mentre gli
ignari scagnozzi al soldo del Joker cercano ancora di capire cosa stia succedendo. In altri frangenti l'unica
opzione possibile è quella di affidarsi alla forza bruta e lanciare Batman in mezzo alla mischia. I
combattimenti rispettano in pieno lo stile del personaggio e sono impreziositi dall'uso dei mille congegni che
fanno parte dell'arsenale dell'Uomo Pipistrello: dal famosissimo boomerang a forma di pipistrello a sofisticati
apparecchi per superare i controlli elettronici. Per addentrarsi nelle profondità del manicomio di Arkham oltre
alla forza bruta serve anche una buona dose di strategia e una grande attenzione agli ambienti circostanti.
Solo così infatti si può procedere senza mettere a rischio l'incolumità di Bataman che è sì un eroe, ma è pur
sempre un essere umano, quindi vulnerabile ai colpi di arma da fuoco o alle cadute da altezze considerevoli.
Senza contare che esplorando le celle e i lugubri corridoi della prigione si possono scoprire segreti, bonus
nascosti e molte altre sorprese che gli sviluppatori hanno sparso un po' ovunque. Il gioco colpisce anche per
il grandioso motore grafico che riproduce in modo esemplare le fattezze e i costumi di Batman (e degli altri
super-scagnozzi) presentando il manicomio come una struttura fatiscente di inquietante bellezza. I comandi,
chiaramente derivati dalla versione per console, sono ridotti all'osso: il mouse e pochi tasti consentono di
controllare perfettamente l'eroe e di eseguire le mosse più spettacolari. La difficoltà è piuttosto bassa, ma
tende a crescere nel corso dell'avventura, senza però diventare mai frustrante. Peccato che gli sviluppatori
non abbiano inserito una modalità dedicata a più giocatori e che la trama sia così rigidamente "sceneggiata"
da impedire la libera esplorazione di tutti i lugubri ambienti. Il gioco è comunque fantastico! Le produzioni
indipendenti ultimamente hanno fatto passi da gigante, grazie soprattutto alle enormi opportunità commerciali
che si sono aperte con l'avvio del Marketplace di Xbox Live e il PlayStation Store della console di Sony.
Anche nel mercato PC minuscole software house hanno presentato dei piccoli capolavori realizzati che non
hanno davvero nulla da invidiare alle produzioni milionarie dei colossi del settore videoludico. Tra questi titoli
sono da segnalare lo splendido World of Goo e questo Machinarium, realizzato interamente in linguaggio
Flash da Amanita Design che si è fatta conoscere a livello mondiale con i due straordinari "browser-game"
Samorost e Samorost 2 (cercateli sul Web!). Machinarium è un'avventura "punta e clicca" ricca di puzzle ed
enigmi. Lo scenario del gioco ricorda in parte le ambientazioni cyber-punk e in parte quelle della Terra
devastata che in molti hanno apprezzato nel film di animazione Wall-E. Anche qui il protagonista è un
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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06/01/2010
Computer Idea
Pag. 76
N.254 - 5 GENNAIO 2010
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
robottino di latta di cui si ignora il nome e le cui movenze richiamano proprio il robot del capolavoro di Pixar.
Nonostante manchi un prologo che introduca all'avventura, si viene fin da subito rapiti da un'originalissima
"atmosfera" che è il risultato di fantasiose scelte di design, di straordinaria colonna sonora e di bellissimi
sfondi disegnati a mano e ricchi di colori che tendono a tonalità "rugginose". Anche la completa assenza di
dialoghi (Samorost docet) rappresenta una notevole rottura con la tradizione delle avventure grafiche, che da
sempre puntano molto su colloqui e chiacchiere tra i personaggi. Bastano fumetti e illustrazioni per
comprendere le richieste degli abitanti del mondo di Machinarium e capire quali siano i compiti da portare a
termine in ogni livello. L'interfaccia è di una semplicità e di una pulizia esemplari: muovendo il puntatore del
mouse si evidenziano gli "hot spot" e premendone i pulsanti si interagisce con gli elementi. Obiettivo del gioco
è quello di guidare il robottino di latta all'interno di una tetra e immensa cittàcastello per sconfiggere i cattivi,
ovvero gli adepti della Black Cap Brotherhood. Per riuscire in questa impresa si deve superare un livello dopo
l'altro raccogliendo e utilizzando oggetti, risolvendo puzzle e azionando vari tipi di macchinari (da cui il titolo).
Il gioco è piuttosto impegnativo (ma mai frustrante) sia perché non è semplice riconoscere gli oggetti e gli
elementi dello scenario con cui interagire, sia perché le tre modalità di postura del robottino (normale,
rialzata, rannicchiata) influenzano il procedimento di elaborazione delle soluzioni necessario per venire a
capo degli enigmi. Machinarium è una vera gioia per gli occhi e una sfida tutt'altro che banale per gli
appassionati di avventure grafiche. Consigliato senza riserve! Francesco Destri Produttore Eidos Contatto
Halifax Genere Azione/ Avventura dinamica Tei. 02/413031 Web www.batmanarkhamasylum.com Lingua
Italiano Prezzo 49,90 euro REQUISITI Windows Xp /Vista Pentium 3 GHz, 2 Gb di RAM, scheda video con
128 Mb di memoria, lettore DVD.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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06/01/2010
Computer Idea
Pag. 78
N.254 - 5 GENNAIO 2010
Uncharted 2 II Covo Dei Ladri
a cura di Lorenzo Cavalca
Se il primo Uncharted aveva fatto intravedere le potenzialità "visive" della PlayStation 3, questo secondo
episodio della serie non fa che confermare come oggi la grafica della console di Sony rappresenti lo stato
dell'arte. Ma i programmatori di Uncharted 2 meritano tutti i nostri complimenti soprattutto perché a un
prodotto visivamente eccezionale, corrisponde anche uno straordinario videogioco di avventura che tende al
"film interattivo", nell'accezione migliore del termine. All'interno di una cornice grafica mozzafiato, sulla
falsariga di una trama che ruota attorno alla scomparsa delle navi di Marco Polo, si susseguono sparatorie,
enigmi, fasi "stealth" e le acrobazie funamboliche del protagonista (Nathan Drake), in un mix perfettamente
equilibrato. Anche se l'intelligenza artificiale degli avversali potrebbe essere migliore, Uncharted 2 è
divertimento allo stato puro e uno dei migliori videogiochi mai prodotti per qualunque piattaforma. S.F.
Produttore SCEE Tei. 199/116266 G e n e r e Azione / Sparatutto W e b www.unchartedthegame.com L i n g
u a Italiano P r e z z o 64,90 euro
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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Tempo libero Giochi console
06/01/2010
Chip
Pag. 102
DICEMBRE 2009
Finora la Cpu è stata considerata l'unica in grado di eseguire calcoli nel pc. Tale convinzione però è stata
ormai superata: utilizzando la scheda grafica si avrà un sistema io VOLTE PIÙ VELOCE
THOMAS LITTSCHWACER La tecnologia: la Gpu affianca la Cpu
j n hi lavora molto con il pc, utilizzando wm programmi o eseguendo calcoli W complessi, necessita
innanzitutto di molta potenza di calcolo. Finora valeva l'assioma: se vuoi prestazioni migliori compra una Cpu
(Central Processing Unit) più potente. Negli ultimi anni la situazione è cambiata notevolmente. Un pc contiene
numerosi processori, tutti dotati di un'enorme potenza di calcolo. E tra questi chip, uno si distingue in
particolare: la Gpu (Graphics Processing Unit), componente principale della scheda grafica. I videogiochi di
ultima generazione richiedono, in tempo reale, operazioni di calcolo particolarmente complesse, tanto che la
Gpu deve eseguire un numero maggiore di calcoli rispetto alla Cpu. Pertanto le schede grafiche arrivano fino
1.000 MHz di frequenza di clock, dispongono di un'interfaccia di memoria molto veloce e prevedono fino a 2
Gb di Ram: non si potrebbe desiderare un coprocessore migliore nel sistema. Sviluppatori intraprendenti,
sostenuti dai produttori di Gpu, già un po' di tempo fa hanno pensato di utilizzare diversamente la capacità di
calcolo delle schede grafiche: per la codifica video, per le simulazioni di fluidodinamica o per prevedere
l'andamento della Borsa. Tre anni fa Nvidia sviluppò Cuda (Compute Unified Device Architecture), un
ambiente di programmazione grazie al quale, per la prima volta, la computazione di ogni programma con una
complessità sintattica affine al linguaggio di programmazione C può essere affidata alla scheda grafica, ma
solo su chip Nvidia e a partire dalla serie GeForce 8000. La concorrente Amd supporta lo standard universale
OpenCL di Khronos Group (controllato al momento anche da Nvidia), con il quale il calcolo necessario per
l'esecuzione dei programmi può essere ripartito su tutti i processori compatibili con OpenCL (Cpu, Gpu ecc).
Perfino Microsoft ha mostrato un certo interesse e ha implementato nelle nuove DirectX 11 un set di istruzioni
(Direct Compute) per poter demandare i calcoli alla Gpu. CHIP vi spiega come funziona tutto ciò, quali sono i
programmi che possono servirsi della Gpu e come ricavare la massima potenza dal vostro pc. Dal punto di
vista software i presupposti esistono e i produttori di chip grafici promettono un guadagno in performance di
oltre il 1.000%, dunque rimane solo da chiedersi: perché finora, a parte alcuni tool scientifici, non sono stati
sviluppati programmi che utilizzassero i chip grafici? E, soprattutto, come può una Gpu essere tanto veloce?
Due domande, una risposta: anzitutto è importante capire che le unità di calcolo di Gpu e Cpu funzionano
differentemente. Attualmente in una Cpu sono contenuti fino a sei core e, in alcune versioni, vengono aggiunti
anche core virtuali grazie alla tecnologia Hyper-Threading (per sfruttare anche le capacità di calcolo
inutilizzate), arrivando così anche a otto core per Cpu. Questo vuoi dire che possono essere eseguiti
contemporaneamente otto flussi di calcolo indipendenti (thread). I core sono progettati per compiti generali,
sono versatili, riescono a tener testa a problemi di diversa natura e sono in grado di eseguire per ogni singolo
ciclo di clock, su ogni singolo core, thread del tutto differenti tra loro. Potenza della Gpu: 240 core contro 8 I
chip grafici offrono oggi anche 240 core, ovvero sono 40 volte più potenti delle Cpu attualmente in
commercio. La serie 5000 della Ati Radeon, di prossima uscita, dovrebbe essere dotata addirittura di 1.600
unità. Questi core (nelle Gpu chiamati anche stream processor) non sono tuttavia indipendenti l'uno dall'altro
come quelli di una Cpu (si veda il grafico a pie di pagina). Gli stream processor vengono raggruppati in
cluster che elaborano un thread per ogni stream processor, ma all'interno di ogni cluster può essere eseguita
una singola operazione di calcolo su un determinato thread. Ne consegue che per calcoli complessi la Gpu è
inadatta. Tuttavia molti programmi richiedono l'applicazione di un'unica operazione a determinati dati. In
questa circostanza una Gpu può sfruttare appieno la propria potenza di calcolo non utilizzata in altri processi.
Un esempio pratico: un software deve contare quante volte una determinata parola ricorre in un libro. La Cpu
inizia dalla prima pagina, analizza il testo parola per parola arrivando fino all'ultima pagina. Una Gpu
suddivide il libro in tante piccole parti, le ripartisce su tutti i suoi core e calcola la presenza della parola. Tutto
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Alta velocità per il pc
06/01/2010
Chip
Pag. 102
DICEMBRE 2009
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
questo in una frazione di tempo minore rispetto a quella di cui necessita la Cpu. Al di là del nostro esempio,
nelle operazioni di calcolo reale, soprattutto nel caso di video e operazioni scientifiche, non si parla di pagine,
ma di addizioni e moltiplicazioni di cifre in virgola mobile in grosse matrici. Si tratta sempre di una stessa
operazione ripetuta per moltissime cifre. Il grafico a pagina 104 spiega la differenza tecnologica: se un
programma necessita di molte operazioni differenti, la Gpu non riesce a tenere il passo a causa di una lenta
frequenza operativa e di limitazioni nelle singole operazioni di calcolo; in questa circostanza ostentano la
propria superiorità i core versatili della Cpu. Se i calcoli e i pacchetti dati sono completamente identici, i core
della Gpu, strutturati per la maggior parte in parallelo, si mettono subito al lavoro (nel grafico sono stati
disegnati solo otto core Gpu, ma i chip grafici disponibili in commercio hanno fino a 240 core). Questa
limitazione della Gpu non rappresenta un grosso problema quando si deve programmare un software. La
difficoltà maggiore è rappresentata dall'eccessivo parallelismo: per poter utilizzare i 240 core si deve poter
scomporre il programma in almeno 240 parti (o thread). Affinchè un thread possa essere calcolato
parallelamenaltro calcolo e il luogo in cui viene eseguito questo calcolo può essere variabile, ogni
automatismo fallisce. Un programmatore potrebbe stabilire manualmente se in un determinato luogo è
possibile, nel codice di programmazione, un parallelismo, ma per fare questo deve confrontarsi con migliaia
di programmi. E, d'altra parte, non tutti i programmi si possono ripartire manualmente in più thread. Se ogni
singolo passaggio di un calcolo dipende dal risultato del calcolo precedente, si interrompe l'esecuzione
parallela e il programma rimane in esecuzione seriale. Di conseguenza, il programma non sarà adatto alla
rielaborazione mediante Gpu. Nonostante tutte queste difficoltà, negli ultimi dodici mesi sono stati realizzati
sempre più programmi che possono sfruttare, almeno in parte, i vantaggi di un chip grafico. Abbiamo testato i
più importanti e vi diciamo quanto sono validi. A tal fine abbiamo messo a confronto un sistema con una
scheda grafica Nvidia GeForce GTX 295 (due Gpu, in totale 480 unità di calcolo, prezzo della scheda grafica
400 euro circa) e una workstation Hp Z800, un pc high-end con due Cpu Intel Xeon DP 5560 (8 x 2,8 GHz/16
core, 2.000 euro circa). Highspeed: fino a 20 volte più veloce te a un altro, devono essere del tutto
indipendenti l'uno dall'altro. Infine non importa quale thread sia stato completato in maniera più rapida, poiché
la sequenza rimane del tutto irrilevante per il risultato finale. Si riscontra lo stesso problema nelle Cpu a otto
core, tuttavia la questione è più semplice poiché in fase di programmazione si devono utilizzare otto thread e
non 240 o più. E già con otto thread i programmi incontrano delle difficoltà. Attualmente esistono solo pochi
software che sfruttano al massimo una Cpu di ultima generazione. Il motivo è il seguente: molti programmi
non sono affatto o sono difficilmente "parallelizzabili". Inoltre i compilatori, ovvero i tool che creano da un
codice di programmazione un software eseguibile, sono nominalmente in grado di analizzare il codice e
trovare gli elementi "parallelizzabili", ma spesso questo processo automatico fallisce. Se per esempio
l'immissione di un calcolo dipende dalla formulazione di un Un aumento della potenza della scheda grafica
può portare enormi vantaggi in termini di velocità che, con molta probabilità, potrà essere sfruttata anche dal
vostro sistema. Chi possiede un pc con una scheda grafica Ati della serie HD 3000 o HD 4000 o una scheda
grafica Nvidia della serie GeForce 8000 è pronto per un salto di qualità. Con il tool Cuda Z si può controllare
se la propria scheda Nvidia è compatibile con Cuda (http://sourceforge.net/projects/cuda-z). Se la risposta è
positiva bisogna procurarsi un software che supporti Cuda. Anche se oggi esistono tool freeware che si
servono della potenza di una scheda grafica, con i programmi a pagamento è possibile ottenere un aumento
decisamente superiore. Proprio con i software multimediali, soprattutto quelli per la creazione di foto e filmati,
si presentano numerose operazioni durante le quali vengono eseguiti sempre gli stessi calcoli su moltissimi
dati indipendenti gli uni dagli altri, il lavoro ideale per una Gpu. Quindi la maggior parte dei programmi in
commercio che si servono della potenza della scheda grafica deve essere scelta in base alla capacità di
conversione e dell'elaborazione video. CyberLink è stato un precursore permettendo ai propri programmi più
importanti di sfruttare l'ausilio della Gpu: a partire dalla versione 7, PowerDirector vanta compatibilita con
schede grafiche Amd e Nvidia di ultima generazione. Oltre che per i filtri grafici, come fonti luminose
aggiuntive o conversioni del colore, la potenza della Gpu viene utilizzata per il rendering dei filmati con codec
06/01/2010
Chip
Pag. 102
DICEMBRE 2009
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
H.264 (perfetto per i film in Hd). Utilizzando la scheda grafica diminuisce il tempo di codifica di circa un terzo
rispetto al tempo di elaborazione senza l'aiuto della Gpu. Con il tool MediaShow Espresso, sempre di
CyberLink, in grado di convenire un film con un solo clic in formato iPod, Playstation Portable o Xbox, il
processo per il codec H.264 viene caricato sulla scheda grafica. Con questo tool la conversione di un film si
riduce addirittura di un quarto rispetto al tempo abituale. Un aumento in termini di velocità, grazie all'utilizzo
della Gpu, non descritto sopra, riguarda una particolare funzione grafica, presente nel player multimediale
CyberLink Power DVD 9. Questo programma ridimensiona i dvd con risoluzione 720 x 576 in un formato Hd.
Senza la Gpu, ridimensionando le immagini con un comune pc, il dvd si trasforma in uno "slideshow" mentre
con il supporto della scheda grafica il ridimensionamento avviene in maniera più fluida. Una posizione
particolare tra i programmi video la occupa Badaboom di Elemental Technologies: anche questo programma
serve esclusivamente a convertire un video da un formato all'altro, ma il vantaggio in termini di velocità è
enorme. Se una codifica video è 20 volte più veloce, vuoi dire che un filmato da un minuto con Gpu viene
convertito in 20 secondi e con Cpu in sei minuti, ma questo accade solo se il processore principale non è
nulla di straordinario. Nel nostro test il risparmio di tempo è stato "solo" dieci volte superiore. Nei programmi
video l'aumento in termini di velocità è in apparenza "il solo" enorme vantaggio, invece esistono programmi
che riescono persino a offrire funzioni del tutto nuove proprio grazie al supporto della Gpu. L'esempio migliore
è fornito da Photoshop CS4 di Adobe: con l'aiuto della Gpu si possono ruotare o modificare immagini
istantaneamente senza perdite di tempo, oppure ottenere il ridimensionamento dinamico delle immagini o
addirittura la sovrapposizione di livelli 3D. Un'applicazione scientifica presente su molti pc domestici è
Folding@home: questo programma calcola un modello per le aggregazioni delle molecole con l'obiettivo di
capire meglio l'evoluzione delle malattie e poterle sconfiggerle. Un client particolare di Folding@home sfrutta
le prestazioni della Gpu e crea una potenza di calcolo fino a 40 volte superiore a quella di una Cpu standard.
Rispetto ai due Xeon del nostro test, la Gpu si è dimostrata 10 volte più veloce. Facciamo ora un confronto in
termini economici: per raggiungere la potenza di una scheda grafica da 400 euro si devono acquistare 20
processori Xeon che equivalgono a una spesa di 20.000 euro. Futuro: le DirectX 11 testano la Gpu Anche la
potenza di una scheda grafica, con il passare del tempo, potrebbe essere insufficiente. Cuda di Nvidia
supporta fino a oggi nell'impostazione standard solo una scheda grafica, in un futuro ormai prossimo invece
arriveranno soluzioni multiGpu con tecnologia Sii. Il grande avvenire della Gpu come secondo processore lo
determineranno le DirectX il: Microsoft ha fornito alla sua recente Api grafica, oltre al classico ambiente 3D,
l'interfaccia DirectCompute. Con DirectCompute si possono scrivere programmi in grado di sfruttare appieno
la potenza delle nuove schede grafiche DirectX 11, ma anche delle attuali schede DirectX 10 installate in
numerosi pc. Inoltre, gli Unified Shader, che già a partire dalle DirectX 10 gestiscono Pixel Shader, Vertex
Shader e Geometry Shader, ora svolgono una quarta funzione, quella di Compute Shader. Dal momento che
le DirectX, sin dal loro esordio nel 1995, sono sempre state considerate l'interfaccia di programmazione per
eccellenza per i videogiochi non si può non supporre che si riproporrà la stessa situazione con
DirectCompute. Il vantaggio sta soprattutto nel fatto che questa tecnologia non fa nessuna differenza se nel
sistema è presente una scheda Ati, Nvidia o Intel. Dopotutto però non si tratta solo di un "semplice" utilizzo
delle Gpu. Intel sta lavorando da tempo al progetto Larrabee, un processore con molti core, tutti versatili
come quelli di una Cpu, che dovrebbe eseguire i calcoli relativi sia alla grafica sia ai programmi. Ati e Nvidia
hanno in programma da un po' di tempo schede (FireStream di Ati e il Tesla di Nvidia) che ospitano una Gpu,
ma che non sono affatto pensate per applicazioni 3D (non possiedono un'uscita video). Questo è solo l'inizio
dell'era del coprocessore: il processore principale rimane nel sistema, mentre i processori speciali
svolgeranno altri compiti con schede dedicate, moduli aggiuntivi sulla scheda madre o addirittura saranno
perfettamente integrati nella Cpu. H
Due giganti del calcolo a confronto Questo benchmark mostra quanto l'ausilio della Cpu possa velocizzare
l'esecuzione del programma. Una workstation Z800 di Hp con 16 core è stata messa a confronto con un pc
con la scheda GeForce CTX 295 a 480 core di Nvidia. Compito: codifica vìdeo (H.264) con PowerDirector 8
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di CyberLink. Risultato: la workstation Z800 ha impiegato 10 minuti e 12 secondi per la conversione, mentre il
pc con scheda grafica GTX 295 un quarto del tempo. Hp Workstation Z800
INFO Questi tool vanno veloci TOOL VIDEO E SCIENTIFICI Adobe Photoshop CS4 (più feature): elabora e
modifica immagini ArcSoft Total Media Theatre (in tempo reale): ottimo ridimensionamento di film in
definizione standard in Hd CyberLink Power DVD 9 (in tempo reale): ridimensionamento di dvd in Hd
Folding@home (40 volte più veloce): calcoli collettivi per modelli di molecole. Risultati validi in tutti il mondo
per studiare l'origine delle malattie Loilo Super LoiLoScope (10 volte più veloce): software innovativo per
montaggio di film, conversione in codec H.264 Motion DSP vReveal (5 volte più veloce): miglioramento
automatico di filmati (solo con chip grafico Nvidia) TMPGEnc 4.0 Xpress (4,5 volte più veloce): filtro video
reso più veloce dalla Gpu CODIFICA VIDEO CyberLink MediaShow Espresso (4 volte più veloce): codifica
video con codec H.264 CyberLink PowerDirector 7/8 Ultra (3 volte più veloce): codifica video con codec
H.264 e alcuni filtri immagine in tempo reale Elemental Technologies Badaboom (10 volte più veloce):
conversione video con codec H.264 (solo con chip grafico Nvidia) MediaCoder (5 volte più veloce):
conversione video con codec H.264 Nero Move It 1.5 (4 volte più veloce): conversione video con codec
H.264 Roxio WinOnCD 2010 (5 volte più veloce): codifica video attraverso la Gpu Soprattutto i software
multimediali utilizzano la potenza di calcolo aggiuntiva di una scheda grafica, ma anche i tool di ricerca
scientifica ne possono trarre vantaggio. Abbiamo raccolto i programmi più importanti e vi mostriamo come
possono diventare più veloci se supportati dalla Gpu.
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ANDREAS VOCELSANG
11 tempo degli annunci è finito, ora finalmente ci siamo: è l'era Lynnfìeld. Con le nuove Cpu, Intel trasferisce
l'architettura Nehalem nella fascia media: si avranno cosi prestazioni al top anche a prezzi più contenuti.
Spariranno dal mercato invece i chip mainstream Core 2 Duo e Core 2 Quad che hanno dominato per un
lungo periodo il segmento desktop con il core Yorkfield. Anche il Socket 775 ha fatto il suo tempo: lo zoccolo
dei processori Lynnfìeld è dotato di 1.156 pin e necessita quindi di una nuova scheda madre. Purtroppo per
Amd, Intel si appresta nei prossimi mesi a impegnarsi anche nel segmento entry level, finora trascurato. Il
Core Ì3 (nome in codice Clarksdale) fabbricato con processo produttivo a 32 nm integra un chip grafico e
dovrebbe abbassare notevolmente la potenza assorbita del Lynnfield (95 watt Tdp). Cpu desktop: i nuovi
Lynnfield entrano subito nel gruppo di testa Intel ha presentato finora tre processori Lynnfield: il Core Ì7 870,
il Core Ì7 860 e il Core Ì5 750. L'unica differenza tra Ì7 e 15 è che quest'ultimo non è in grado di raddoppiare
tramite Hyper-Threading i suoi quattro core portandoli a otto core virtuali. Tutti e tre i Lynnfield entrano subito
nella top 10. Tra i due chip Ì7 e quello Ì5 s'inserisce un'altra new entry, l'Arrìd Phenom II X4 965 BE che, con
3,4 GHz, fa registrare la frequenza più alta dell'intera classifica, ma anche il maggiore consumo di corrente,
con 140 watt Tdp. Il nostro consiglio per l'acquisto di dicembre è l'Intel Core i5 750 che si piazza al nono
posto: le prestazioni sono simili a quelle del Phenom ma consuma un terzo in meno di corrente e costa 190
euro. La quinta new entry si trova a fondo classifica-. l'Amd Sempron 140 viene presentato ufficialmente
come chip single core per Socket AM3, ma è dotato di un secondo core disattivato, attivabile con determinate
schede madri. Al prezzo di 35 euro, questa Cpu a 2,7 GHz di frequenza è adatta per assemblare pc di fascia
bassa. Le new entry nell'ambito dei chip per notebook sono caratterizzate soprattutto da un ridotto consumo
di corrente: l'Intel Core 2 Duo SP9600 e il Core 2 Duo SP9400 assorbono 25 watt Tdp a pieno carico e ciò
permette una durata media delle batterie pari a 3,5 ore (con un accumulatore da 60 Wh). Gli SP sono perciò
ideali per l'impiego in ambito business mobile e verranno utilizzati su notebook di elevata qualità come i
ThinkPad di Lenovo che, oltre alle alte prestazioni, prevedono un costo altrettanto elevato. Il consiglio per
l'acquisto di questo mese rimane l'Intel Core 2 DUO P8600, che garantisce un basso consumo energetico e
prestazioni di poco inferiori a quelle dell'SPgóoo, ma costa solo 190 euro, un terzo del prezzo di quest'ultimo.
Chip grafici: è arrivata la prima scheda per le DirectX 11 La Ati Radeon HD 5870, la prima scheda video
compatibile con le librerie DirectX 11, è stata esaminata lo scorso mese nel nostro laboratorio e ha dimostrato
di ottenere ottimi risultati, benché si tratti di una scheda a singola Gpu. Inoltre, nell'articolo pubblicato a pag.
102 di questo numero, scoprirete quali sono le conseguenze derivanti dalle nuove Api multimediali di
Microsoft, per esempio lo swapping dei compiti di videocodifica tra Cpu e processore grafico. L'unico nuovo
ingresso nella classifica delle Gpu è anche il nostro consiglio per l'acquisto. La Ati Radeon HD 4730, con 512
Mb di memoria GDdrs e una frequenza pari a 3.600 MHz, rappresenta, in questa fascia di prestazioni,
un'occasione unica grazie al prezzo di 65 euro; inoltre è anche adatta per i videogiochi. Un'alternativa è
rappresentata dalla Radeon HD 4770, che assorbe 80 watt Tdp anziché 100 ma che costa 30 euro in più. H
Panoramica sulle Cpu Desktop Questa tabella rispecchia il mercato elencando le 50 Cpu più importanti. La
classifica parte dai modelli da 35 euro per i pc economici entry level e arriva fino ai bolidi da 960 euro per i
computer dei videogiocatori e per le workstation professionali. La scelta del processore dipende dall'ambito di
utilizzo, dalle prestazioni richieste e dal budget. Per le attività office e internet è sufficiente un indice di
prestazioni inferiore a 60. Per i computer dedicati all'home cinema l'equipaggiamento ideale corrisponde a un
indice compreso tra 60 e 75.1 giocatori e gli appassionati di video editing devono invece ricorrere a uno dei
processori presenti nel primo terzo della classifica. Panoramica sulle rp u Mobile Alcuni processori mobile
sono disponibili in commercio anche per l'upgrade, ma generalmente sono venduti solo integrati in un
notebook. Questa tabella può quindi essere usata anche come guida all'acquisto di un pc portatile. Nei
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La guida di CHIP a Cpu e Gpu
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subnotebook e nei modelli entry level di solito si trovano le Cpu presenti nelle ultime due sezioni. I notebook
allround, adatti anche ai giochi 3D e al fotoritocco, fanno riferimento alla parte centrale della classifica. I
notebook per il gaming e i Dtr multimediali sono equipaggiati con i modelli classificati ai primi posti che di
solito non prestano particolare attenzione all'autonomia. Non soltanto i videogiocatori necessitano di una
scheda grafica standaione. Anche chi effettua il fotoritocco al pc trae vantaggio da un'unità grafica
autosufficiente, anche se in questo caso può comunque bastare un modello da 50 euro. Per l'home cinema
consigliamo le serie GeForce 8400/ 8500/8600, Radeon HD 2400/2600 e soprattutto la Radeon HD
3650/3850. Tutte queste schede offrono accelerazione video Hd (Blu-ray, Hd-Dvd) e sono silenziose. Se ciò
che serve è la pura potenza 3D, bisogna partire dal centro della tabella. Per trarre il massimo dalle DirectX 10
su un monitor da 24 pollici si dovrebbe comunque optare per una GeForce 8800 o una Radeon HD 38xx.
Panoramica sui Chip Grafici
Consigli: gli acquisti del mese INTEL CORE 15 750 Veloce ed economico: esistono sistemi completi con
l'iS 750 già a partire da 700 euro. Prezzo: ca. 190 euro INFO: www.intel.it INTEL CORE 2 DUO P8600 II chip
mobile di fascia alta più economico e con il minore consumo di energia. Prezzo: ca. 190 euro INFO:
www.intel.it ATI RADEON HD 4730 Gpu adatta ai videogiochi con GDdrS a un prezzo assolutamente
interessante. Prezzo: ca. 65 euro INFO: www.amd.com/it
Indice prezzo/prestazioni Prestazioni superiori corrispondono spesso a un prezzo più elevato, ma non in
modo proporzionale. Più è lunga la barra verde raffigurata in tabella, migliore è il rapporto prezzo/prestazioni
del relativo processore desktop.
INFO Indice prezzo/prestazioni Prestazioni superiori corrispondono spesso a un prezzo più elevato, ma non
in modo proporzionale. Più è lunga la barra verde raffigurata in tabella, migliore è il rapporto
prezzo/prestazioni del relativo processore mobile.
Indice prezzo/prestazioni La barra verde permette di riconoscere immediatamente quale scheda grafica
offre le prestazioni 3D più convenienti. Più la barra è lunga, migliore è il rapporto prezzo/prestazioni: a parità
di prezzo aumenta il numero di immagini al secondo.
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N.12 - DICEMBRE 2009
L'esperto risponde
che ci sono sottoposti via mail dai nostri lettori i PROBLEMI HARDWARE E SOFTWARE vengono analizzati
e risolti dagli esperti del Laboratorio di CHIP. In questo modo ognuno potrà porre rimedio ai malfunzionamenti
più comuni di pc e periferiche
A CURA DI PAOLO CANALI
1 . Windows XP Installazione su disco con controller Sata ALBERTO MULTARI CI SCRIVE. Ho appena
acquistato un portatile Hp Presario CQ61 SL 209. Naturalmente il sistema operativo installato è Vista. Il mio
desiderio era passare a XP per questione di compatibilita con molti programmi che utilizzo. Quando inserisco
il disco di installazione di XP e faccio il boot da quest'ultimo, sembra funzionare tutto senza problemi. Parte il
boot, si avvia l'installazione ma, addirittura nelle fasi preliminari, vale a dire quando ancora si vede la
schermata azzurra con sotto le scritte dei driver di periferica che vengono preparati per l'installazione, parte la
fatidica schermata blu di errore con il relativo indirizzo di memoria; in essa si suggerisce di staccare il
controller del disco fisso appena connesso. Pensando fosse un problema di Vista ho provato con un ed di
avvio con Partition Magìe a formattare l'hard disk, ma purtroppo Partition Magie non riesce a leggere in
maniera corretta la struttura delle partizioni: di un hard disk da 250 Gb diviso in tre unità, indica sì le tre unità
ma in tutto calcola solo 15 Gb. Non riesco a capire. Mi è venuto il dubbio che sia un problema relativo
all'interfaccia Sata, ma non so che fare. Vorrei sapere se sbaglio io, oppure se c'è una procedura particolare
per completare l'installazione, o se la configurazione hardware di questo portatile non permette di installare
XP e quindi mi devo rassegnare a Vista. Ho provato con diversi ed, pensando che fosse un problema del
supporto. Il risultato è stato sempre lo stesso. Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto e vi faccio i complimenti per la
rivista, piena di novità e di consigli preziosi. CHIP RISPONDE • In tutti i computer recenti il Bios è configurato
per impostazione predefinita in modo da attivare la modalità Ahci del controller per hard disk Sata, che da le
massime prestazioni in Windows Vista e Windows 7. Il ed d'installazione standard di Windows XP non
contiene il driver per il controller Sata Ahci, quindi il programma di setup non rileva la presenza di hard disk 0
va in crash nelle fasi iniziali dell'avvio. Ci sono due modi per risolvere il problema e completare con successo
l'installazione di Windows XP. Se il setup del Bios del computer lo permette, è sufficiente configurare il
controller per hard disk Sata nella modalità di emulazione Ide, chiamata anche "compatible" o "native" in
alcuni Bios. Se invece il setup del Bios non lascia la possibilità di riconfigurare il controller, bisogna creare un
cd-rom d'installazione di Windows XP personalizzato, integrandolo con i driver del controller Sata adatti allo
specifico modello di computer su cui si vuole installare Windows XP. Per integrare i driver bisogna utilizzare il
programma gratuito nLite (www.nliteos. com) che, partendo dal ed standard di Windows XP, crea
un'immagine Iso personalizzata e pronta per la masterizzazione. Durante questa procedura, nLite richiede il
percorso della cartella che contiene i driver Sata da integrare nel ed, scaricabili dal sito di supporto web del
produttore del computer oppure del chipset. Per identificare marca e modello del chip controller Sata, avviare
il pc con la versione di Windows preinstallata in fabbrica e controllare la sua configurazione hardware
utilizzando la finestra della Gestione periferiche di Windows. MIRENO GALLICANI CI SCRIVE. S o n o u n n
u o vo lettore: ho trovato la vostra rivista molto interessante e mi ha aiutato a risolvere alcuni problemi. Ne ho
uno in particolare che non so come risolvere, pertanto vi spiego il caso. Possiedo un router Atlantis Land A2RA141-W54 Adsl+2 e una connessione Adsl con Alice. Tutto funziona perfettamente ma non riesco a
configurare il fax di Windows facendolo stampare a una stampante Wi-Fi Hp Photosmart C6300. Se collego
la linea analogica del telefono al computer il fax funziona sia in ricezione che in trasmissione, se invece cerco
d'inviare il fax tramite il router questo non funziona. Credo che sia un problema di segnale digitale/analogico
e, visto che con la posta elettronica questo problema è stato risolto grazie al programma Freepops, chiedo
gentilmente se esiste un programma simile per la configurazione del fax. CHIP RISPONDE • II fax utilizza un
protocollo di modulazione che è supportato soltanto dai modem analogici, perché la tecnologia Adsl non
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PRATICA I QUESITI DEI LETTORI
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
supporta il servizio fax. Anche se è impossibile spedire fax utilizzando il modem o router Adsl, esistono
soluzioni per aggirare l'ostacolo. Se la linea telefonica è di tipo tradizionale, e quindi offre anche il normale
servizio telefonico, collegare la presa telefono del microfiltro Adsl all'ingresso del modem del computer. Se il
modem ha due prese, il cavo si collega a quella marchiata Line, mentre la presa marchiata Tei del modem
analogico va collegata al telefono cordless o fisso. In questo modo il programma di gestione del fax può
rispondere alle chiamate in ingresso e spedire fax utilizzando il servizio telefonico tradizionale, mentre il
modem o router Adsl collegato alla presa marchiata Modem o Computer del microfiltro Adsl gestisce la
connessione a internet. Se il computer non ha un modem analogico, oppure se la linea telefonica è di tipo
solo Adsl, per inviare e ricevere fax bisogna appoggiarsi a un servizio internet. Ne esistono molti e, tra quelli
parzialmente o completamente gratuiti, segnaliamo Messagenet (www.messagenet. it), FaxBox
(www.faxbox.com) e Tiscali (http://vas.tiscali.it/fax). Utilizzando questi servizi si ottiene un nuovo numero di
telefono che corrisponde al proprio fax personale, indipendente dalla linea telefonica domestica: i fax ricevuti,
trasformati in allegati email, sono inoltrati alla casella di posta elettronica specificata durante la procedura di
adesione del servizio. Per inviare un fax è necessario effettuare la scansione delle pagine (se non sono già in
un formato elettronico), quindi allegarle a un'email composta seguendo le indicazioni del fornitore del servizio.
Anche in questo caso il mittente del fax sarà un numero di telefono messo a disposizione dal gestore, ma i
costi di spedizione sono normalmente più bassi di quelli telefonici tradizionali. CARLO SALATA CI SCRIVE.
Sono in p o s s e s s o di un computer Asus Vento A8 configurato con una scheda video Nvidia GeForce
9500 GT. Recentemente ho collegato il mio pc per mezzo dell'uscita S-Video alla tv, però il televisore si vede
in bianco e nero. Dalle impostazioni del pannello di controllo Nvidia risulta tutto a posto. Ho controllato se il
problema riguardava il televisore, ma anche lì era tutto a posto. Come posso fare perché si veda a colori?
Cordiali saluti. CHIP RISPONDE • L'uscita S-Video ha quattro contatti elettrici, dei quali uno trasporta il
segnale in bianco e nero, uno il colore e due sono collegati alla calza schermante che serve a chiudere il
circuito elettrico e a scongiurare la presenza di radiodisturbi. Se la connessione S-Video da come risultato
un'immagine in bianco e nero, le cause possono essere soltanto tre: il segnale del colore generato dal
computer segue uno standard non compatibile con quello della tv, oppure il percorso elettrico del segnale
colore è interrotto da un cavo difettoso o non adatto, oppure c'è un'impostazione sbagliata del televisore che
lo istruisce a ignorare il segnale colore. I televisori italiani riconoscono il segnale S-Video colore conforme allo
standard Pai, che è diverso dallo standard Ntsc statunitense. Il pannello di controllo della maggior parte delle
schede grafiche configura l'uscita S-Video in accordo allo standard Ntsc, che è il più diffuso nel mondo,
perciò per vedere l'immagine a colori bisogna richiamare le Proprietà avanzate dell'uscita video, che sono
elencate nel pannello di controllo della scheda grafica, e selezionare lo standard Pai. Se lo standard è
corretto ma l'immagine resta in bianco e nero, bisogna controllare attentamente il cavo di collegamento alla
tv. I contatti elettrici devono essere puliti e non piegati o deformati, e il cavo non deve essere schiacciato. Se
possibile, non usare adattatori o cavi con connettori differenti alle due estremità: il cavo deve avere lo spinotto
S-Video a entrambe le estremità e si deve innestare direttamente nelle prese del computer e del televisore.
Quando la tv non ha una presa S-Video e si usa la sua presa Scart attraverso un adattatore S-Video, bisogna
controllare nel manuale delle istruzioni del televisore se questa modalità operativa è supportata. Molte tv di
vecchia concezione non hanno nella presa Scart il contatto d'ingresso che corrisponde al segnale colore SVideo, perciò l'adattatore trasporta solo il segnale in bianco e nero. In altri televisori la presa Scart può essere
commutata in modalità S-Video premendo un tasto sul telecomando, spostando un interruttore a levetta
accanto alla presa Scart, o scegliendo la modalità Scart S-Video dal menù di configurazione della tv. Spesso
solo una delle prese Scart del televisore prevede questa possibilità, perciò il colore ricompare quando si
sposta l'adattatore in un'altra presa Scart. Spegnere le porte Usb insieme al pc MANUEL CI SCRIVE. Avrei
un piccolissimo problema: poco tempo fa ho acquistato presso la fiera dell'elettronica di Gonzaga una scheda
madre (Gigabyte GAMA790GPT-UD3H), l'ho installata e mi trovo bene. L'unico neo è che quando spengo il
pc restano accese le porte Usb. Sul sito purtroppo è difficile ottenere aiuto, in quanto bisogna scrivere al
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Chip
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VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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produttore utilizzando la lingua inglese, con la quale io purtroppo ho poca dimestichezza. Ho controllato se la
scheda avesse il jumperino come la precedente che avevo, ma non è così. Su vari forum parlano di effettuare
il settaggio da Bios, quindi ho provato in vari modi ma non ho ottenuto alcun risultato. Mi potete aiutare? Vi
ringrazio cortesemente. CHIP RISPONDE • Nelle schede madri prodotte fino a pochi anni fa era possibile
escludere l'alimentazione elettrica delle prese Usb una volta che il pc era stato spento: di solito l'operazione
richiedeva lo spostamento di un ponticello (jumper) che si trova accanto alle prese posteriori della scheda
madre. Nei modelli più recenti questa possibilità è stata gradualmente eliminata, perché oggi le prese Usb
sono utilizzate anche dalla tastiera, che in molti computer recenti contiene anche il tasto per l'accensione del
pc. Se si configura la scheda madre per togliere l'alimentazione delle porte Usb a computer spento, il tasto di
accensione che è sulla tastiera non funziona. Considerato che questo errore di configurazione creava un gran
numero di richieste al servizio di assistenza tecnica, quasi tutti i produttori hanno deciso di togliere la
possibilità di spegnere le periferiche Usb quando si spegne il pc utilizzando il comando dì Windows o il
pulsante sul pannello frontale. La conseguenza è che hard disk Usb, mouse ottici e altre periferiche di uso
comune restano perennemente accesi sprecando energia e incrementando l'usura. In qualche raro modello
di scheda madre è ancora possibile disattivare l'alimentazione delle porte Usb a computer spento: bisogna
entrare nel setup del Bios e cercare una voce che si riferisce all'alimentazione delle porte Usb. Ogni
produttore di computer sceglie nomi diversi; se la voce esiste, di solito è nel menù delle impostazioni di
accensione (Power). Se questa possibilità manca, l'unico modo per spegnere completamente il computer
consiste nell'agire sull'interruttore meccanico che si trova sul pannello posteriore, accanto alla presa per il
cordone di alimentazione elettrica. In questo modo si risparmia energia, perché oltre alle periferiche Usb si
spengono anche i circuiti di stand-by del computer, che nei vecchi modelli arrivano a consumare fino a 10
watt; nei modelli più moderni lo spreco è compreso tra 1 e 2 watt. Se l'interruttore meccanico non è presente,
collegare il computer a una presa multipla con interruttore. 5 . Personal computer Assemblare un superpc
adatto ai videogiochi ALESSIO OSTO CI SCRIVE. Vorrei a c q u i s t a r e un computer gaming e vorrei
sapere da voi se è configurato correttamente. I componenti che avrei scelto sono i seguenti: processore Intel
Core Ì7 975 Extreme Edition; scheda madre Asus Rampage 2 Extreme oppure Msi Eclipse Plus (sono
indeciso su quale sia la migliore); scheda video Nvidia GeForce GTX 295 (2 in Sii); memorie Ram Kingston
KHX 16000D3ULT1K3 (3x2 Gb) oppure Corsair Dimm Dominator o altre migliori (sono indeciso se mettere 6
Gb 0 più); hard disk WD Velociraptor 300 Gb (2 in Raid o) e WD Caviar Black da 1 Tb (2 in Raid o); unità
ottica Plextor PX-B920SA oppure Lg BH08LS20; alimentatore Thermaltake ToughPower W01711.500 W o
anche più potente qualora sia necessario. Vorrei montare un case molto ben aerato e possibilmente
trasparente, mentre sono indeciso sulla marca di scheda audio da installare. Vorrei sapere da voi se esiste
una configurazione migliore o se qualche componente che ho scelto è eccessivo, oppure non offre le
prestazioni che spero. L'ultima domanda è la seguente: le soluzioni per la visualizzazione in 3D sono davvero
valide e vale la pena acquistarle? CHIP RISPONDE • Quando il costo non è un problema e si vuole ottenere
il massimo assoluto delle prestazioni utilizzando i videogiochi, bisogna scegliere innanzitutto la base su cui
costruire il resto del computer. Con un budget ben sopra i 2.000 euro, come quello necessario ad assemblare
un pc con le caratteristiche indicate, si apre un'alternativa interessante: si può prendere come base di
partenza una workstation grafica professionale ed equipaggiarla con due o più schede grafiche adatte ai
giochi. Le workstation professionali di categoria media e alta sono fornite senza schede grafiche, ma
accettano senza problemi quelle adatte ai videogiochi. La loro scheda madre ha alcune particolarità che la
mettono al di sopra delle migliori schede per uso domestico. Supportano la versione Xeon dei processori
Intel, che ha caratteristiche più evolute del Core 17. Per esempio l'equivalente Xeon del processore Core Ì7
975 è il modello W5590 che, in schede madri adatte, può essere abbinato a una seconda Cpu identica: la
potenza di calcolo totale raddoppia. Il controller per i dischi Raid è conforme allo standard Sas, che supporta
hard disk meccanici due volte più veloci dei dischi Sata, e il sistema di ventilazione della workstation è più
silenzioso perché già dimensionato per lavorare con componenti spinti al massimo delle possibilità offerte
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Chip
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
dalla tecnologia. Non c'è bisogno di acquistare un dissipatore di calore per la Cpu silenziato ad alte
prestazioni, che invece è necessario per assemblare da sé il computer partendo dai componenti sciolti.
Normalmente il Bios delle workstation non supporta l'overclock della Cpu e della Ram, ma è possibile
intervenire con programmi Windows per regolare le frequenze di lavoro della scheda grafica, che sono le più
importanti per le prestazioni dei giochi. Anche scegliendo componenti ad alte prestazioni standard, in un
computer per videogiochi la massima attenzione non deve essere rivolta alla Cpu ma alla scheda grafica.
Una sola scheda grafica molto veloce è meglio di due più lente abbinate in Sii. Se comunque si vuole una
configurazione di questo tipo è sempre meglio acquistare una sola scheda e aggiungere la seconda
successivamente: si facilita il collaudo del sistema, che potrebbe evidenziare altri colli di bottiglia da
correggere in modo prioritario. La memoria Ram di sistema non è un componente critico perché i benchmark
dimostrano che influenza poco il frame rate dei giochi, a differenza della Ram montata nella scheda grafica.
Tre moduli da 2 Gb sono una buona scelta quando s'installa un sistema operativo a 64 bit, altrimenti i modelli
da 1 Gb sono sufficienti. Moduli ad alte prestazioni sono richiesti solo quando si vuole eseguire un overclock
sulla scheda madre, che potrebbe fallire se le Ram non sono certificate per funzionare a frequenza più alta
del normale. L'hard disk è un componente essenziale per garantire tempi di caricamento brevi. Al posto dei
dischi meccanici, per ottenere il massimo delle prestazioni bisogna scegliere come disco per i programmi e il
sistema operativo un modello a stato solido ad alte prestazioni, come l'Intel X-25M di seconda generazione
(G2), rivenduto anche da altri noti marchi del settore come Kingston, oppure i modelli equivalenti di Samsung.
Il costo è identico a quello di una coppia di dischi Sata da 10.000 rpm, anche se la capacità offerta è più
bassa. Il vantaggio della tecnologia a stato solido diventa meno importante solo quando il controller della
scheda madre supporta dischi Sas da 15.000 giri che, abbinati in Raid, offrono prestazioni confrontabili, e per
alcuni aspetti superiori, a un singolo disco a stato solido. La scheda audio può influenzare il frame rate
perché impegna risorse di sistema aggiuntive, quindi è meglio non installarla se il sistema di altoparlanti non
è di alto livello. 6 . Personal cotrouter II pc si spegne da solo NICOLA ALBANO CI SCRIVE. Vi interpello, e
non è la prima volta essendo un vostro fedele lettore, su un problema che si è presentato da poco. Il mio
computer è così composto: Athlon X2 6000, scheda madre AsRock 780 Full HD, alimentatore Tecnoware
ATX 550W, 4 Gb di Ram TwinMos, tre hard disk, di cui uno fisso (Maxtor Sata II 320 Gb con XP SP3) e due
estraibili (uno da 80 Gb Ide con Windows 7 Rtm e uno da 320 Gb WD con Vista SP2), lettore multicard Trust,
masterizzatore dvd Lg, scheda video Asus 8800 GTS 320 Mb, scheda Pci interna Usb + Firewire, scheda di
acquisizione tv Usb TX Hollywood Hybrid (l'acquisizione analogica non ha mai funzionato nonostante
l'aggiornamento dei driver come consigliato dai tecnici di TX Italia). Nel mese di gennaio mi è stata cambiata
la scheda madre AsRock Alive NF7G-HD ready per rottura del Pci Express, con l'attuale sopra descritta. A
partire dai primi di ottobre il pc si spegne senza preavviso e senza nessun errore, alcune volte si riaccende
subito premendo il pulsante, altre volte no, oppure subito dopo l'accesso al Bios si spegne, o ancora si riesce
a lavorare e/o giocare normalmente anche per ore. Ho effettuato svariate prove: sostituzione dell'alimentatore
e rimozione dei singoli componenti (hard disk, masterizzatore, Ram, scheda tv, Firewire, scheda video ecc.
Ogni volta ho utilizzato 3DMark 10 o Vantage per le prove, ottenendo sempre lo stesso risultato: lo
spegnimento del pc. Gli unici pezzi che non ho potuto sostituire sono la scheda madre e la Cpu. Premetto
che: la temperatura indicata nel Bios subito dopo l'accensione è intorno a 40 gradi, la ventola della Cpu
funziona normalmente, l'interno del case è privo di polvere in quanto periodicamente lo pulisco con il
compressore e, in più, all'interno vi sono due ventole aggiuntive per il raffreddamento. Desidererei conoscere
il vostro parere in merito ed eventualmente se posso effettuare qualche ulteriore prova specifica prima di
interpellare il mio rivenditore per chiedergli per la seconda volta la sostituzione della scheda madre. Forse è il
caso di cambiare marca di scheda madre? Vi ringrazio in anticipo per il tempo che vorrete dedicarmi. Distinti
saluti e complimenti per la vostra splendida e utile rivista. CHIP RISPONDE • Quando il computer si spegne
da solo e non si riaccende subito premendo il suo pulsante di accensione, significa che il blocco che lo ha
spento improvvisamente è stato provocato quasi certamente da un circuito di alimentazione. I moderni
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
alimentatori a commutazione impiegati nei pc hanno un sistema di protezione che, dopo l'intervento, resta
inserito per alcuni secondi o fino a quando non si scollega fisicamente l'alimentazione elettrica del computer,
disattivando il pulsante di accensione del computer. Se invece il blocco è causato da sovratemperatura, di
solito il pc accenna a riaccendersi quando si preme il tasto di accensione, ma poi si spegne di nuovo se la
Cpu è ancora troppo calda. All'interno del pc ci sono tre alimentatori che possono andare in blocco: quello
principale, il regolatore di tensione della Cpu che si trova nella scheda madre e il regolatore di tensione della
Gpu che si trova nella scheda grafica. Se la sostituzione dell'alimentatore principale non ha avuto successo
(e il nuovo alimentatore è di qualità al di sopra di ogni sospetto), si dovrebbe provare a sostituire la scheda
grafica con una sicuramente funzionante per vedere se il problema si ripete. In caso affermativo il
responsabile è il regolatore integrato nella scheda madre, ma non è necessariamente l'effetto di un guasto.
Molti dissipatori di calore per Cpu ad alte prestazioni, come quelli per raffreddamento a liquido, non
convogliano abbastanza aria sui transistor del regolatore di tensione che si trovano attorno al socket della
Cpu. Il risultato è un surriscaldamento che provoca l'intervento della protezione. A volte la sostituzione della
scheda grafica con una meno potente sgrava l'alimentatore principale del pc da un carico eccessivo che
potrebbe mandarlo in blocco. Per questo motivo prima di cambiare la scheda madre è meglio provare di
nuovo a sostituire l'alimentatore con un modello sicuramente affidabile, di ottima marca e certificato per il
funzionamento con le schede grafiche più recenti. Questi modelli hanno un connettore aggiuntivo a sei
oppure a otto poli che s'innesta direttamente sulla scheda grafica, riducendo il prelievo di energia dalla
scheda madre e quindi riducendo il riscaldamento dei suoi regolatori di tensione. 7 . Supercomputer
Realizzare un cluster casalingo SIMO BERTULLIX CI SCRIVE. G e n t i l e r e d a z i o ne di CHIP, ormai è
da un anno che vi seguo e voglio farvi i miei più sinceri complimenti per la rivista. Voglio esporre il mio
problema: ho visto in Rete diversi esperimenti di cluster, tra i quali il cluster Beowulf. Si tratta dell'utilizzo di
più pc connessi tra loro la cui potenza di calcolo è teoricamente superiore a quella di una semplice somma di
potenza. Il cluster sfrutta il calcolo parallelo, distribuendo il carico di lavoro su più processori (dual core, in
questo caso). Se fosse possibile costruirne uno "casalingo", come potrei fare? Quale sistema operativo
sarebbe più adatto? C'è un limite al numero utilizzabile di processori? Potreste aiutarmi? CHIP RISPONDE •
Tutti i supercomputer moderni adottano la configurazione a cluster per sommare la potenza di calcolo di un
grande numero di unità di elaborazione più semplici, come dei comuni pc. Beowulf è uno di questi metodi,
studiato per computer che usano il sistema operativo Linux, e ha incontrato molto successo perché il software
è gratuito e non ha bisogno di schede di collegamento speciali ad alta velocità tra i pc che compongono il
cluster. Anche Microsoft ha prodotto una versione speciale di Windows che serve a realizzare cluster; si
chiama HPC Server (High Performance Computing) ed è scaricabile gratuitamente, in versione dimostrativa e
limitata a tempo, dal sito www.microsoft.com/hpc. Per realizzare un cluster Beowulf sono necessari comuni
computer equipaggiati di scheda di rete standard e uno switch oppure un router per collegarli tra loro. A scopi
didattici si può utilizzare un singolo pc che esegue più sistemi operativi virtuali, gestiti da un programma di
virtualizzazione come VMware Esxi. Sui pc s'installa una distribuzione Linux speciale come Rocks
(www.rocksclusters.org), PelicanHPC oppure Quantian, che contiene il pacchetto OpenMosix (non più
sviluppato attivamente) necessario alla realizzazione del cluster. Il motivo che ha frenato l'adozione dei
cluster in ambiente domestico e aziendale è la necessità di usare programmi scritti appositamente: ad oggi
sono impiegati principalmente per la ricerca scientifica. Il numero massimo di computer collegabili in cluster
dipende dal tipo di problema che devono risolvere e dalla velocità delle Cpu e delle interconnessioni; questi
parametri fissano la soglia oltre la quale la velocità del programma non aumenta più al crescere del numero
di computer collegati. 8 . Linux Eliminare Grub - Parte seconda CARLO SARTI CI SCRIVE. Ho t r o v a t o i n
c o m pleta la risposta data da L'esperto risponde a pag. 171 del numero di settembre a proposito di
"Eliminare Grub". Ho un Acer 5720G con Vista preinstallato su cui ho aggiunto Ubuntu. L'installazione, sotto
Windows, permetteva il doppio boot (Vista, poi Ubuntu), e con il ed potevo provare Linux ed eventualmente
installarlo. Operazione che ho fatto, ma che, per un mio grave errore, ha occupato tutto il disco D libero (e ora
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Linux è il sistema di default). Voglio quindi rimuovere Ubuntu, ma nelle due soluzioni date da voi (io preferirei
la seconda) fate riferimento al disco di recovery che io non ho. Ho due dvd che sono il backup fatto con una
procedura Acer e che ho usato per il restart (non so se possono funzionare come boot). Purtroppo il
computer continua a partire di default con Linux. Ho anche tentato di leggere i primi settori del disco per
un'eventuale modifica, ma non sono riuscito nel mio intento. In passato, sul mio vecchio pc con sistema DOS,
mi ero divertito a leggere il primo settore e il boot sector e a decompilare l'Io. Sys, l'Msdos.Sys e il
Command.Com. CHIP RISPONDE • I dvd di backup creati con l'utility del produttore del computer servono a
ripristinare il contenuto dell'hard disk con la configurazione di fabbrica, cancellando tutto ciò che contiene. Per
tutte le altre attività di manutenzione del disco, come il ripristino del Master Boot Record o la reinstallazione di
Windows senza cancellare dati e programmi, è indispensabile il dvd o ed originale Microsoft del sistema
operativo, che si può acquistare nel mercato dell'usato oppure con la versione di aggiornamento di Windows
Vista o Windows 7. Manipolare le partizioni e il boot record dell'hard disk senza avere a disposizione il disco
d'installazione del sistema operativo è sconsigliabile, perché in caso di problemi non resta che inserire il
primo dvd del backup e avviare l'operazione azzerando tutto il contenuto dell'hard disk; al termine
dell'operazione il pc si comporterà come se fosse stato acceso per la prima volta. Con la consapevolezza di
questo fatto, se Linux è ancora installato nell'hard disk e si vogliono conservare i dati della partizione
Windows si può comunque provare a modificare il sistema operativo predefinito dall'interno dell'ambiente
Linux. Aprire la shell dei comandi Linux e inserire il comando sudo cp /boot/grub/ menu.lst
/boot/grub/menu.lst-backup per eseguire una copia di backup del file di configurazione di Grub, poi aprirlo in
modifica con il comando sudo gedit /boot/grub/menu.lst. Ogni sistema operativo è descritto da una sezione
che inizia con la parola chiave title. Il sistema operativo predefinito è quello indicato dalla voce default o,
perciò si può scambiare la sezione riferita a Windows con quella di Linux e ridurre il tempo di attesa (timeout)
a 1 secondo. Se Linux è già stato eliminato dal pc o la sua installazione non ha avuto successo, l'unico modo
per eliminare Grub senza avere a disposizione il disco d'installazione di Windows è la cancellazione del
blocco di avvio dell'hard disk usando il programma Killdisk descritto nel numero di settembre, seguito dalla
procedura di ripristino alle impostazioni di fabbrica: inizia automaticamente inserendo nel lettore il primo dvd
del backup. H Modifica nel Bio- Per installare Windows XP il controller Sata deve essere configurato in
modalità compatibile Ide. La modalità Ahci è dedicata a Vista e a Windows 7
E SCRIVI A CHIP Redazione di CHIP email: [email protected] che problema dovesse impedire la
completa esecuzione del test, è comunque possibile omettere l'esecuzione dei benchmark, ma resta
indispensabile selezionare perlomeno la voce System Summary. 2) Limitare le richieste a un singolo quesito.
Per sottoporre dubbi non in relazione tra loro, inviare email separate per ciascun argomento. 3) Le richieste
sottoscritte con nome e cognome hanno priorità su quelle anonime. Invitiamo perciò a riportare il proprio
nome e cognome nella email. L'elevato numero di richieste di consulenza tecnica ci impedisce di rispondere a
tutti, tuttavia ogni messaggio email inviato all'indirizzo [email protected] viene sempre esaminato
con attenzione dai nostri esperti. Per ottenere risposte tempestive e pertinenti è sufficiente rispettare poche e
semplici regole. 1) Allegare all'email il rapporto sulla configurazione del pc generato dal programma SiSoft
Sandra Lite 2007 disponibile sul dvd allegato alla rivista. È sufficiente scegliere la voce Crea resoconto che si
trova nella scheda strumenti, accettando le impostazioni predefinite. Se qual2 . Spedizione fax Utilizzare la linea Adsl per inviare fax
3 . Collegamento s-Video La tv si vede solo in bianco e nerosi deve utilizzare un servizio internet
">=> =«=••«•>• Per spedire e ricevere fax sulla linea Adsl
Utilizzo di adattatori I cavi che portano il segnale da Scart a S-Video funzionano solo con i televisori
predisposti
Schede madri Se non si scollega l'alimentazione del pc, l'hard disk Usb resta sempre in tensione
Buona base di partenza Una workstation professionale a doppia Cpu è una valida base per realizzare un pc
da sogno
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Chip
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Principale indiziato Quando il computer si spegne da solo, l'alimentatore è solo uno dei possibili responsabili
Somma di potenza di calcolo Molti supercomputer sono composti da comuni computer connessi tra loro per
formare un cluster
Attività di manutenzione II dvd di aggiornamento di Windows Vista e Windows 7 può essere utilizzato anche
come disco d'installazione
04/01/2010
13:05
La Stampa Web
Sito Web
Il leader degli U2 sceglie nemici (provider) e alleati (Hollywood) nella grande battaglia digitale per l'industria
dell'entertainment.
L'agenda di Bono è sempre più fitta. In un editoriale pubblicato sabato scorso sul New York Times , la
rockstar irlandese elenca le sue speranze per gli anni '10. Una caleidoscopica ed evocativa Top Ten che
spazia dal sogno di un festival che "celebri l'origine delle tre grande religioni abramitiche" al "recupero
dell'automobile come oggetto sessuale", dalla lotta contro l'AIDS ai mondiali di calcio in Sudafrica, dai
problemi climatici al teletrasporto quantico.
Nella lista compare anche la lotta contro la pirateria su Internet. Bono avverte i network tv e gli studios di
Hollywood che lo tsunami che ha travolto l'industria discografica, si sta per abbattere anche sul loro settore:
"le immutabili leggi della banda larga ci dicono che siamo solo a pochi anni da quando sarà possibile
scaricare un'intera serie di 24 in 24 secondi", scrive la rockstar. E suggerisce che proprio i "moguls di
Hollywood" potrebbero aver successo là dove l'industria musicale ha fallito: "nel guidare l'America alla difesa
dell'economia più creativa del mondo, dove la musica, i film, la tv e i videogiochi valgono il 4 per cento del
prodotto interno lordo".
Non è il primo passo degli U2 nel campo minato delle questioni relative a Internet, contenuti e diritto d'autore.
A inizio 2008, andò in avanscoperta il manager Paul McGuinness. Adesso scende in campo il frontman in
persona. E l'approccio rimane lo stesso. Bono fa attenzione a non prendere di petto i fan che condividono
musica online (l'harakiri dei Metallica ai tempi di Napster è ancora vivido nella memoria), preferendo puntare
dritto al bersaglio già individuato da McGuinness: gli Internet provider, "i cui enormi profitti ben rispecchiano le
perdite dell'industria musicale".
Bono sa bene quali critiche potrebbe ricevere per un articolo del genere, a partire dall'immagine del cantante
miliardario che si lamenta per qualche dollaro in meno. Per questo, prova a tutelarsi con un congedo
altruistico: "non prendetelo come il pulpito della rockstar iperpagata o dell'attore famoso; pensate invece al
prossimo Cole Porter, sempre che non sia già ridotto a scrivere jingle pubblicitari". Una bella frase ad effetto.
Ma il giovane aspirante Cole Porter si sentirà davvero rappresentato e tutelato da un messaggio che sembra
più che altro indirizzato alle alte sfere della politica e dell'industria?
Quello che fa impressione, soprattutto se si è cresciuti a pane e Sunday Bloody Sunday , è come Bono si
trovi ormai molto più a suo agio a parlare il linguaggio delle lobby, della grande industria, della diplomazia
d'alto bordo. Il distacco dal pubblico è sempre più evidente. Lo si avverte ai concerti: raduni oceanici dove gli
U2 appaiono sempre più distanti, sempre più alieni, protetti dalle loro astronavi tecnofaraoniche. Lo si vede
nella vita pubblica del leader, che stringe le mani dei presidenti, va a pranzo con i tycoon, siede nei consigli di
amministrazione, e quando deve comunicare con il mondo non sceglie la popolaresca via di blog o social
network, come fanno altri colleghi, preferendo fare il tifo per i mogul di Hollywood sulle colonne del New York
Times .
Il problema (e la fortuna) è che dentro questa nuova scorza di businessman, batte ancora il cuore della
rockstar un po' selvaggia e sognatrice. Quella che probabilmente spera davvero di risolvere in prima persona
il problema della fame del mondo. E che si lascia sedurre proprio da quelle stesse nuove dinamiche sociali e
tecnologiche che sono alla base della condivisione di contenuti online. In un altro dei suoi sogni per il
decennio a venire, Bono accenna alla capacità delle masse di rovesciare la piramide del potere. "Adesso
siedono in cima", esulta il cantante, "e il loro peso - attraverso i telefonini, il Web, la società civile e
democratica che queste tecnologie promuovono - inizia a essere percepito da coloro che tradizionalmente
hanno sempre detenuto il potere".
Chiaro il riferimento all'Iran. Ma solo all'Iran? Viene quasi da credere nell'esistenza di due Bono. Di sicuro c'è
l'imprenditore maturo e ormai parte fondante dell' establishment , a cui piace molto frequentare i vertici della
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Bono sul Nyt sogna una soluzione contro la pirateria su Internet
04/01/2010
13:05
La Stampa Web
Sito Web
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
25
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
piramide e a cui preme soprattutto difendere gli interessi dell'industria che rappresenta (tradizionale o meno
che essa sia), vuoi con una stretta sulla pirateria vuoi tramite un accordo economico con Google, le telecom e
i provider. Un po' più nascosta, però, forse c'è ancora la rockstar ribelle, quella che - per indole - non può che
inneggiare al cambiamento, alla rivoluzione, al rovesciamento delle piramidi e dei poteri tradizionali. Chissà
cosa ne pensa lei di tutta questa brulicante e collaborativa attività dei fan su Internet.
(UPDATE, 5/1/2010, ore 10.00: ho corretto il riferimento a Paul McGuinness, il cui intervento al Midem di
Cannes risale a inizio 2008 e non al 2009)
05/01/2010
14:58
Repubblica.it
Sito Web
Repubblica.it - Affari&Finanza
(Teleborsa) - Roma, 5 gen - Adiconsum ha stilato un vademecum sull'acquisto di giocattoli in piena sicurezza.
Su ogni scatola di giocattolo è d'obbligo il marchio CE oltre all'indicazoone dell'età consigliata per quel
determinato giocattolo. Pochi sanno però che il marchio CE è un'attestazione AUTOCERTIFICATA
dall'importatore o dal produttore.
CE dovrebbe significare che il prodotto è realizzato nel rispetto delle normative di legge europee sulla
sicurezza del giocattolo, norme molto rigide sia sull'impiego dei materiali, sulla costruzione, sull'informazione
ai genitori.
Norme spesso disattese, soprattutto nei prodotti di importazione, poiché l'autocertificazione non prevede
alcun controllo da parte di organismi pubblici.
I numerosi sequestri ad opera della Guardia di Finanza ogni anno confermano purtroppo questa realtà. Nella
scelta del giocattolo è quindi importante fare grande attenzione all'aspetto sicurezza.
Pochi sono, infatti, i giocattoli che possono fregiarsi del marchio "Giocattolo sicuro".
Alcuni consigli: Acquistare presso negozi specializzati o di fiducia che hanno un certo controllo sui prodotti
venduti;
Verificare che sulla scatola oltre al marchio CE siano riportati in modo evidente i dati dell'importatore o del
produttore; Ogni giocattolo ha un'età consigliata (evitare come avviene nell'abbigliamento di acquistare
giocattoli adatti a bambini di età superiore;
Controllare eventuali parti a rischio (pile non sufficientemente protette, peluche infiammabili, parti removibili);
Segnalare i giocattoli a rischio alla Guardia di Finanza, alle Camere di Commercio delegate al controllo e al
rispetto del marchio CE dal Ministero dello Sviluppo Economico e alle associazioni consumatori.
Per quanto riguarda l'acquisto di videogiochi Adiconsum consiglia di verificare la presenza del c.d. sistema
PEGGY che indica l'età consigliata e il contenuto del videogioco.
Evitare, come ci ricordano educatori e psicologi, di fare acquisti indotti dalla pubblicità, ma scegliere i giochi
che possono stimolare la creatività e la conoscenza.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
26
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Adiconsum stila un vademecum su acquisto giocattoli sicuri
06/01/2010
Corriere dello Sport / Stadio
Pag. 26
ROMA
GOLF
di Roberto Zanni E d ecco Tiger in... topless, insomma a torso nudo, cappellino in testa, mentre solleva pesi.
Sembra un rapper o un bodybuilder, ma non è una immagine rubata, tutto autentico, firmato da una star della
fotografia, Annie Leibowitz, scatti che risalgono al gennaio 2006, che danno una idea diversa del Tiger
immacolato al quale eravamo abituati fino al 27 novembre scorso. Foto che solo adesso Vanity Fair ha deciso
di pubblicare assieme a un articolo di Buzz Bissinger sul campione in grande difficoltà, ma nonostante tutto
sempre più sulla cresta dell'onda, buona o cattiva che sia.
Una copertina che indubbiamente approfitta della situazione, quella del numero di febbraio della rivista Usa,
che ancora prima di fare il suo ingresso in edicola ha destato clamore e sta facendo discutere.
Ma c'è anche chi ha rispolverato una vecchia intervista, forse premonitrice, della Tigre, datata 1997, nella
quale, tra le altre cose diceva: «Quello che non posso capire è perchè tante belle donne girano attorno al
baseball e al basket. Forse perchè la gente dice che i neri hanno grandi...» .
DALLE FOTO AL FILM - Ma la storia infinita di Woods, quella cominciata il 27 novembre quando andò a
sbattere contro un albero, potrebbe arricchirsi, come era stato più volte minacciato, di altri elementi " hot", al
confronto dei quali l'immagine pubblicata da Vanity Fair, mezzo nudo e tutto muscoli, potrebbe sembrare la
foto di una gita scolastica. Una donna infatti avrebbe contattato Steven Hirsch, capo della Vivid
Entertainment, società che ha già prodotto un film- porno- parodia della storia di Elin, Tiger e le sue 18 ( o
forse più) amanti. Il motivo? Un filimino hard autentico con Tiger Woods protagonista, che sarebbe stato
girato un paio di anni fa. Hirsch ha visionato una trentina di secondi del filmato e sta verificando se il
protagonista è davvero Woods.
CHI L'HA VISTO? - Nel frattempo Woods appare dappertutto: l'hanno visto a Palm Beach in Florida, ma
anche a New York, oppure alle Bahamas, anzi no in Arizona a farsi curare dalla sesso-dipendenza. L'ultimo
avvistamento in ordine di tempo è stato fatto in Africa, dove avrebbe partecipato a un safari.
Chi invece si fa vedere è la moglie Elin, dopo le vacanze a Chamonix è riapparsa nella casa che fino a poco
tempo fa divideva col marito, a Windermere in Florida.
IL VIDEOGIOCO - Ma sembra in arrivo una inversione di tendenza nella sagaWoods. Dopo lo scandalo
senza fine, il crollo in popolarità, l'abbandono degli sponsor, ecco che la copertina "strip" di Vanity e il
comunicato della EA potrebbero cambiare la situazione. EA Sports, controllata di Electronics Arts, gigante dei
videogiochi, ha infatti confermato i suoi accordi commerciali con il campione annunciando anche l'uscita di un
nuovo gioco a fine mese, il " Tiger Woods PGA Tour Online". « La nostra relazione con Tiger è stata sempre
sviluppata sul golf - ha spiegato il presidente Peter Moore - e non sulla sua vita privata » . Idea condivisa
anche dagli australiani, che hanno già fatto sapere che se Tiger vorrà andare a giocare là sarà sempre il
benvenuto.
(roz/ecp)
Una donna sta provando a piazzare una pellicola che risalirebbe a due anni fa. E c'è già una parodia porno
dell'intera vicenda!
Tiger Woods sulla copertina del "nuovo" Vanity Fair
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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Woods, si riparla di un filmino hard
05/01/2010
10:08
BorsaItaliana.it
Sito Web
CHICAGO, 5 gennaio (Reuters) - EA Sports, la controllata di Electronic Arts (ERTS.O: Quotazione ) che
produce videogiochi di tema sportivo, ha annunciato ieri che sta continuando a lavorare a un nuovo gioco
online che avrà per protagonista il re del golf Tiger Woods, nonostante il forte calo di popolarità dello sportivo
dopo lo scandalo per adulterio.
Il presidente di EA Sports Peter Moore ha scritto sul blog aziendale - www.itsinthegame.com - che la società
metterà in circolazione entro il mese "Tiger Woods PGA Tour Online" un gioco di golf sviluppato nel 2009.
"La nostra relazione con Tiger è sempre stata fondata sul golf", ha scritto Moore nel blog.
"Senza guardare a quello che accade nella sua vita personale... Tiger Woods è ancora uno dei più grandi
atleti della storia".
La mossa di EA giunge quattro giorni dopo che AT&T ha posto fine al suo contratto come sponsor di Woods,
come hanno fatto già altre società che hanno preso le distanze dal primo atleta miliardario del mondo dopo lo
scandalo scoppiato a fine novembre - quando ebbe un piccolo incidente automobilistico davanti a casa sua in
Florida - che ha portato alla luce numerose relazioni extraconiugali.
Prima dello scandalo, Woods guadagnava qualcosa come 100 milioni di dollari grazie agli accordi
pubblicitari. A dicembre il golfista ha annunciato il proprio ritiro a tempo indeterminato dalle gare per cercare
di salvare il matrimonio con la svedese Elin Nordegren.
Il nuovo gioco che lo vede protagonista rappresenta uno dei primi prodotti di EA Sports, e inizialmente, nella
fase di test, sarà offerto gratuitamente agli utenti, ma potrebbe poi prevedere una tariffa di abbonamento.
Tiger Woods dà già il proprio nome a un celebre gioco della Electronic Arts, "Tiger Woods PGA Tour", di cui
esistono 12 versioni. Ma Moore non ha detto se quest'estate uscirà la nuova edizione, e un portavoce della
società non ha voluto commentare.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
28
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Tiger Woods non torna ancora al golf, ma diventa un videogioco
05/01/2010
13:47
BorsaItaliana.it
Sito Web
KYOTO, Giappone, 5 gennaio (Reuters) - La giapponese Nintendo (7974.OS: Quotazione ) ha detto che le
sue vendite di console per videogiochi Wii negli Stati Uniti hanno raggiunto un livello record a dicembre,
nonostante i timori che le vendite di una macchina che ha tre anni avessero ormai raggiunto il picco massimo.
Il presidente di Nintendo Satoru Iwata ha detto a Reuters in un'intervista che le vendite della console si sono
riprese da un rallentamento registrato durante lo scorso anno grazie a una serie di nuovi titoli di videogiochi e
a un taglio del prezzo.
VIDEOGIOCHI - Rassegna Stampa 07/01/2010
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Videogiochi , vendite record negli Usa a dicembre per console Wii
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