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Rassegna Stampa del 17/02/2009 08:21
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INDICE
VIDEOGIOCHI
17/02/2009 Spot and Web
Arriva Floptv, la web tv di Fox Channels
4
17/02/2009 Il Secolo XIX - Imperia
Ex dipendente del "Gs" rubava Play Station dagli scaffali
5
17/02/2009 Il Sole 24 Ore
Il giovane Ceo danese fa fortuna a Hong Kong
6
16/02/2009 La Stampa Web 10:02
Svezia, alla sbarra i pirati del Web "Siamo tranquilli, andrà tutto bene"
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16/02/2009 AGI 12:21
CINDY GOMEZ, LA CANTANTE 'LANCIATA' DAL TELEFONINO
8
VIDEOGIOCHI
5 articoli
17/02/2009
Spot and Web
Pag. 15
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
Arriva Floptv, la web tv di Fox Channels
N a s c e i n I t a l i a F l o p t v (www.floptv.tv), dedicata alla comicità, al surreale e all'umorismo più caustico,
una creazione di FoxFactory e del dipartimento New Media di Fox Channels Italy, on-line a partire dal 23
febbraio. L'offerta di Floptv si compone di produzioni originali o d'acquisizione e di uno spazio dedicato ai
contenuti user generated. Già dal suo debutto, offrirà tre produzioni originali: le serie Drammi Medicali, Sogni
e Italiani nello spazio. .FOX Networks, il network internazionale di pubblicità on-line di proprietà di Fox
International Channels, è la concessionaria per il sito, e attualmente si sta occupando di garantire l'alto livello
qualitativo degli spot video, già trasmessi in HD 480p e che presto arriveranno a 720p, assicurando così una
capacità di trasmissione di livello televisivo. Realizzata sulla piattaforma tecnologica italiana CrossCast di
LSV Multimedia, Floptv sarà fruibile su personal computer (senza distinzione di sistema operativo), su
console per videogiochi, su cellulari multimediali e iPhone, e i suoi contenuti saranno condivisibili sui social
network e sui siti di sharing, da MySpace a Facebook passando per Digg. Per ciascuna di queste piattaforme
è stata realizzata una versione ottimizzata del portale principale, mentre per iPhone sarà disponibile anche
un'applicazione specifica, più in linea con le caratteristiche salienti del device e i canoni estetici dei suoi
utenti. La piattaforma offre inoltre nuove opportunità di business soprattutto in ambito pubblicitario: oltre ai
classici video pre-roll, ai banner sulle pagine del sito e nel lower third della programmazione video, la
piattaforma supporta pubblicità interattiva sia nel contesto del video player sia nel contesto della pagina,
integrazione tra la pubblicità standard nei formati IAB e pubblicità dinamica perfettamente adattabile al
contenuto che viene trasmetto all'utente. La modalità FullScreen (denominata GoBig) ha una forte
connotazione televisiva e l'associazione d'uso con le console di videogiochi porta di fatto un nuovo canale
d'intrattenimento sui televisori domestici. Questo fa sì che la pubblicità erogata abbia sugli utenti lo stesso
impatto di uno spot televisivo vero e proprio.
VIDEOGIOCHI
4
17/02/2009
Il Secolo XIX
Pag. 31
IMPERIA
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Ex dipendente del "Gs" rubava Play Station dagli scaffali
Nel corso di una perquisizione la polizia gli ha trovato in casa programmi e consolle sottratti al supermercato
SANREMO. Era da tempo che al "Gs" di Bussana sparivano quasi sistematicamente dagli scaffali decine e
decine di videogame, oltre ad alcune apparecchiature informatiche. E' vero che i supermercati ogni anno
mettono tra i capitoli di bilancio in uscita la voce "furti", ma in questo caso a giudizio del direttore si erano
superati i livelli fisiologici. Nell'arco di pochi mesi si erano volatilizzati 220 programmi per videogiochi, per un
valore complessivo di circa 8 mila euro. Inoltre - dettaglio che aveva insospettito la direzione - le confezioni
erano munite di targhetta anti taccheggio: improbabile che il misterioso ladro fosse munito dell'attrezzatura
che libera l'articolo dal microchip che fa scattare l'allarme. Del "problema" - era il giugno del 2007 - veniva
informata la polizia, che dopo una prima serie di accertamenti preliminari, concentrava l'attività investigativa
su alcuni dipendenti del "Gs". Dopo un paio di settimane, i sospetti convergevano su Alessandro Lentini, 39
anni, residente a Sanremo in via Galilei. Raccolti i necessari elementi indiziari, gli uomini del commissariato
ottenevano dalla procura un mandato di perquisizione domiciliare. L'ispezione confermava i sospetti:
nell'abitazione di Lentini veniva rinvenuta buona parte della refurtiva. Cioè: 34 giochi per Playstation, 4 per
personal computer, uno per X Box, 26 per Nintendo Ds e 29 per Game Boy. A quel punto la polizia chiudeva
il cerchio e denunciava a piede libero il dipendente del supermercato di Bussana. Lentini domani mattina
comparirà davanti al giudice monocratico Lorenzo Purpura per rispondere del reato di furto. Non è ancora
chiaro se la direzione del supermercato si costituirà parte civile, ruolo che in caso di condanna dell'imputato
consentirà al "Gs" di ottenere il risarcimento. Il commissariato aveva anche avviato accertamenti per stabilire
se Lentini avesse rivenduto la merce a terzi. Ma l'indagine non ha consentito alla polizia di fare piena luce su
questo aspetto. Nè è stata attribuita al dipendente la sparizione dei programmi di cui non è stata trovata
traccia nel corso della perquisizione: all'appello mancavano infatti altre 120 confezioni.
VIDEOGIOCHI
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17/02/2009
Il Sole 24 Ore
Pag. 23
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CAPITANI DEL NUOVO MONDO
Il giovane Ceo danese fa fortuna a Hong Kong
Nome Christian Heilesen NAZIONALITÀ Danese ETÀ 24 anni PROFESSIONE Ceo di Funmobile SETTORE
INDUSTRIALE Internet provider
di Micaela Cappellini
Nel 2003, quando ha fondato la sua azienda, aveva solo 18 anni. È partito dalla sua Danimarca appena due
giorni dopo essersi diplomato. Destinazione Hong Kong, la terra dei suoi avi, di una parte della sua famiglia.
Ha cominciato tutto con un sito Internet e tre dipendenti.
Oggi Christian Heilesen ha ancora tutta la sua aria di ragazzino. Ma di dipendenti ne ha 200 e dietro alla
scrivania ha appeso il premio Ernst&Young di Miglior imprenditore dell'anno 2008, categoria Asia.
Storie di giovani europei che vanno a far fortuna in Oriente. Ragazzi che sfondano con le nuove tecnologie,
storie come non se ne sentono più nemmeno dalla Silicon Valley. La creatura di Christian si chiama
Funmobile, ed è un provider, un fornitore, di un po' di tutto: suonerie per il telefonino, videogiochi da cellulare,
persino piattaforme per votare da casa durante gli show in tv. Niente di particolarmente originale. Se non
fosse per il modello di business: normalmente, questi fornitori si basano su accordi con i gestori telefonici,
con i quali dividono gli introiti per ogni richiesta di servizio da parte degli utenti. Funmobile no, vende
direttamente online, e bypassa le compagnie.
Per questo Ernst & Young ha premiato Christian, che ora ha trasferito il suo quartier generale da una
stanzetta a un ufficio sull'affascinante baia di Kowloon. E ha anche aperto succursali in Australia, Malaysia,
Singapore, Thailandia, Belgio e Stati Uniti. I suoi sms raggiungono 28 Paesi, tanto che per espandere
ulteriormente il suo business sta pensando a un'offerta di collocazione sul mercato azionario. Denaro che gli
servirà per puntare al Sudamerica, principalmente, nonché alla sua vecchia Europa.
La maggior parte dei suoi dipendenti, soprattutto quelli che sviluppano i videogiochi, sono più grandi di lui.
Ma Christian è un "vecchio" del mestiere: a fare soldi su Internet ha cominciato a 13 anni, quando ha creato i
primi siti web per conto di altri, o quando raccoglieva la pubblicità sui suoi. E fare il Ceo non lo spaventa: «È
tutta questione di pratica - ama ripetere nelle interviste, quando gli ricordano che forse è troppo giovane per
la carica che ricopre -. In primo luogo bisogna pensare agli stipendi delle persone che lavorano con te, poi al
costo dei computer. E poi a osare, sempre, a buttarsi». Perché fino a quando non si ha famiglia, dice, si può
sempre fare bancarotta.
VIDEOGIOCHI
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16/02/2009
10:02
La Stampa Web
Sito Web
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Svezia, alla sbarra i pirati del Web "Siamo tranquilli, andrà tutto bene"
A Stoccolma si apre il processo contro i responsabili di piratebay.org
TORINO
I pirati del web alla sbarra. Oggi in Svezia si apre il processo contro i quattro responsabili del sito
piratebay.org: sono accusati di violazione dei diritti d'autore su Internet, avendo permesso il download di
milioni di file musicali, film e videogiochi in tutto il mondo. Malgrado le autorità abbiano cercato di bloccare
l'attività del sito, "Pirate bay" ha continuato a mettere a disposizione della Rete file tutelati dal copyright,
scaricati da oltre 22 milioni di internauti. La questione, per i giudici svedesi, è spinosissima. Il sito - uno dei
più visitati dai fruitori di internet - non ospita alcun file, ma funziona in base al principio del «peer-to-peer»,
cioè da motore di ricerca per trovare musica, film e programmi di videogiochi custoditi sui computer di milioni
di persone in tutto il mondo. Nessun materiale protetto da copyright, dunque, è immagazzinato sui server.
Ma è proprio questo punto, secondo il grande accusatore, il procuratore svedese Hakan Roswall, a renderlo
diverso dagli altri motori di ricerca e, quindi, incriminabile. I gestori del portale, da parte loro, sostengono di
non poter essere considerati responsabili per il materiale che viene diffuso.
Il sito però viene finanziato attraverso la pubblicità, il che, secondo l'accusa dimostra che esiste uno
sfruttamento commerciale delle opere protette da copyright. I gestori ribattono che i ricavi vengono invece
utilizzati esclusivamente per coprire i costi di gestione. Insomma i nodi sono moltissimi. Le polemiche attorno
al sito sono cominciate nel 2006, quando- pare convinta dal pressing di Hollywood- con un blitz la polizia
svedese ha fatto irruzione nella sede del gruppo, bloccando i server e sequestrando il materiale.
Il blackout durò pochissimo. Dopo un periodo trascorso appoggiandosi su server olandesi, i gestori di
Piratebay sono tornati in patria: «Ci siamo presi una vacanza», scrivevano sul blog, «ma sentivamo nostalgia
di casa e allora abbiamo deciso di tornare nella bellissima Svezia».
I quattro- tre ragazzi e il miliardario della Rete Lieberman- furono confortati da manifestazioni di piazza e
prese di posizioni forti da parte dell'opinione pubblica. Quasi contemporaneamente nasceva anche un
PiratPartiet, sorta di movimento politico che sostiene la bontà del filesharing. Oggi, gli uomini che si
nascondono dietro il sito, finiscono davanti al giudice dopo una battaglia lunghissima. Dovranno giustificare,
dicono le multinazionali, i ricavi a sei zero. Loro si sentono in una botte di ferro anche se rischiano fino a due
anni e una maxi-multa. «Non ci piace la parola intoccabile- confessano al Guardian- ma ci sentiamo
abbastanza sicuri».
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16/02/2009
12:21
AGI
Sito Web
La proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
CINDY GOMEZ, LA CANTANTE 'LANCIATA' DAL TELEFONINO
Il mondo della musica si adegua alla rivoluzione digitale e si prepara a lanciare le nuove stelle della musica
internazionale sul cellulare. Se ne parla sul mensile "Jack", in edicola da mercoledi', che ospita un'intervista
esclusiva a Cindy Gomez, giovane e affascinante cantante scoperta da Dave Stewart (ex "Eurythmics"), che
verra' lanciata con "Dance Faboulous", un nuovo videogame in uscita prossimamente per i cellulari Nokia NGage. "Oltre che cantare ho anche ballato - racconta Cindy al mensile -. Nel videogioco comparira' anche il
mio avatar. Per crearlo abbiamo registrato a Barcellona coreografie di vario genere". La cantante confessa di
essere una vera e propria Internet-dipendente: "Rimango on line 24 ore al giorno, sette giorni su sette. Anche
in studio di registrazione avevo sempre il laptop aperto". Obiettivo di "Dance Faboulous" e' creare coreografie
personalizzate, facendo ballare un avatar digitale.
Si potra' giocare con i quattro brani cantati da Cindy Gomez e con tutta l'altra musica archiviata nel cellulare.
Dopo il videogame, in estate uscira' un singolo di Cindy Gomez con relativo videoclip, mentre per l'album
d'esordio si dovra' attendere l'autunno. (AGI) - Roma, 16 feb. -
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