la preparazione dei missionari: manuale dello studente

LA PREPARAZIONE
DEI MISSIONARI
MANUALE DELLO STUDENTE
Religione 130
«Andate dunque in tutto il mondo».
Dottrina e Alleanze 84:62.
LA
PREPARAZIONE DEI
MISSIONARI
MANUALE DELLO STUDENTE
Religione 130
Pubblicato dalla
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni
Salt Lake City, Utah
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Testo inglese approvato: 8/03
SOMMARIO
Introduzione al manuale dello studente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
IV
Capitolo 1:
Chiamato a servire . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1
Capitolo 2:
La dignità personale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13
Capitolo 3:
La compagnia dello Spirito Santo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21
Capitolo 4:
Insegnare mediante lo Spirito . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 31
Capitolo 5:
Impariamo a insegnare «mediante lo studio ed anche mediante la fede», parte 1 . . . . . . 39
Capitolo 6:
Impariamo a insegnare «mediante lo studio ed anche mediante la fede», parte 2 . . . . . . 48
Capitolo 7:
Il piano del Padre celeste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54
Capitolo 8:
I profeti e l’Apostasia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63
Capitolo 9:
La Restaurazione e la venuta alla luce di nuove Scritture . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72
Capitolo 10:
La fede e la conversione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 81
Capitolo 11:
La preparazione fisica ed emotiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89
Capitolo 12:
Il saggio impiego del tempo per portare persone a Cristo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 98
Capitolo 13:
La preparazione dei simpatizzanti per il battesimo e la confermazione . . . . . . . . . . . . . 105
Capitolo 14:
Gli attributi cristiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114
iii
INTRODUZIONE AL MANUALE DELLO STUDENTE
Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato che
«la missione della Chiesa è di salvare anime. È
insegnare il Vangelo a coloro che sono disposti ad
ascoltare, ovunque siano… Non c’è lavoro più grande
o più importante. Non c’è lavoro più urgente di
questo, che il Dio del cielo ci ha dato la responsabilità di adempiere» («Il servizio missionario», Prima
riunione di addestramento dei dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003, 23).
Ti stai preparando ad assumerti una responsabilità
che ti affiderà Dio. Il lavoro che svolgerai come
missionario sarà in adempimento del mandato del
Salvatore di «ammaestra[re] tutti i popoli» (Matteo
28:19). Il tuo scopo come missionario è di «invitare
le persone a venire a Cristo aiutandole ad accettare
il vangelo restaurato mediante la fede in Gesù Cristo
e la Sua espiazione, il pentimento, il battesimo, il
conferimento del dono dello Spirito Santo e perseverando sino alla fine» (Predicare il mio Vangelo, 1).
Tutti i capitoli sono strutturati per aiutare te, missionario potenziale, a sviluppare gli attributi cristiani
e a insegnare le dottrine e i principi del vangelo
restaurato con il potere e l’autorità di Dio (vedere
Alma 17:3). Alcuni capitoli, inoltre, ti aiuteranno
a conoscere la condotta personale da tenere in missione e l’organizzazione della missione. I capitoli
sono strutturati nei seguenti sottotitoli:
• Introduzione. Questa breve sezione presenta
l’argomento del capitolo.
• Dottrine e principi da comprendere.
Questo elenco puntato di dottrine e di principi
suggerisce ciò che gli studenti dovrebbero giungere a comprendere, accettare e applicare.
• Passi scritturali e dichiarazioni di sostegno.
Questa sezione offre insegnamenti specifici su
ognuna delle dottrine e dei principi elencati sotto
«Dottrine e principi da comprendere». Quando
studi questi passi, potresti sottolineare le Scritture
e appuntarvi delle note che ti aiuteranno a ricordare ciò che impari. Si consiglia di iniziare a scrivere un diario di studio su cui riportare i principi
evangelici appresi. A molti missionari è chiesto
dal loro presidente di tenere un diario del genere,
pertanto se inizi subito sarai avvantaggiato nell’uso di questo prezioso strumento missionario.
Il diario di studio è separato dalla sezione «Note
iv
LA
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MANUALE
e impressioni», benché tu possa desiderare di
riportare alcune di queste note nel diario di studio.
• Punti su cui meditare. Dedica qualche
momento a riflettere sulle risposte alle domande
contenute in questa sezione. Potresti annotare i
tuoi pensieri nel diario di studio.
• Compiti suggeriti. Ti forniscono l’occasione
di mettere in pratica ciò che hai appreso, rafforzandoti in tal modo nella tua preparazione tramite l’esperienza vera e propria.
• Letture aggiuntive consigliate. Queste letture, principalmente tratte da Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo, accresceranno la
tua comprensione e rafforzeranno in te i principi
trattati o accennati in ogni capitolo.
• Note e impressioni. Serviti della sezione, che
si trova alla fine di ogni capitolo del manuale
dello studente, per scrivere le informazioni o
le impressioni che hai ricevuto nella lezione.
Scrivendo i pensieri e i sentimenti apprenderai
di più e ricorderai meglio i principi e le esperienze
importanti. Volendo, potrai poi riportare alcune
di queste note e impressioni nel diario di studio.
Se sei iscritto a un corso di preparazione dei missionari, porta il manuale dello studente e le Scritture a
ogni lezione. Per le letture integrative è bene che tu
abbia una copia del libretto Siate fedeli: riferimenti
per lo studio del Vangelo (articolo n. 36863 160).
Pubblicato dalla Chiesa e consigliato dalla Prima
Presidenza, questo libro tratta argomenti evangelici
disposti in ordine alfabetico.
Un’altra risorsa utile è la guida al servizio missionario, Predicare il mio Vangelo (articolo n. 36617 160),
utilizzata in tutto il mondo dai missionari. La preparazione dei missionari—Manuale dello studente e
Predicare il mio Vangelo hanno in comune gli stessi
principi e la stessa filosofia. Il presente manuale è
stato scritto con cura per prepararti affinché tu abbia
una comprensione delle dottrine e dei principi su
cui vertono il programma missionario e Predicare il
mio Vangelo. Il manuale dello studente e il corso di
preparazione dei missionari ti aiuteranno a prepararti a svolgere una missione a tempo pieno, durante
la quale Predicare il mio Vangelo costituirà il fulcro
delle risorse per l’addestramento.
DELLO STUDENTE
INTRODUZIONE
Gli argomenti trattati in entrambi questi manuali
includono: comprendere la chiamata a svolgere
una missione; imparare a studiare e insegnare il
Vangelo; insegnare l’Apostasia, la Restaurazione
e l’importanza delle Scritture degli ultimi giorni;
apprendere, riconoscere e spiegare mediante lo
Spirito Santo; sviluppare gli attributi cristiani;
impiegare saggiamente il tempo. Tra gli argomenti
che sono sviluppati in Predicare il mio Vangelo, ma
non nel manuale dello studente, troviamo: imparare una lingua straniera; aiutare le persone a fare e
mantenere le alleanze, prepararle per il battesimo;
lavorare con i fedeli. Nel presente manuale non
sono presi in esame neppure l’organizzazione della
missione nei suoi dettagli, l’aspetto economico, la
cucina e la gestione della casa.
LA
AL MANUALE DELLO STUDENTE
Come enunciato dall’anziano M. Russell Ballard,
membro del Quorum dei Dodici Apostoli, la preparazione contribuirà a far di te un missionario spiritualmente forte: «Abbiamo bisogno oggi della più
grande generazione di missionari nella storia della
Chiesa. Abbiamo bisogno di missionari meritevoli,
in possesso dei requisiti necessari, spiritualmente
preparati e attivi i quali, come i duemila guerrieri
adolescenti di Helaman, siano ‹molto valorosi, per
il loro coraggio ed anche per la loro forza e intraprendenza› e che siano fedeli ‹in ogni occasione…
in qualsiasi cosa [venga] loro affidata› (Alma 53:20)»
(Liahona, novembre 2002, 47).
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MANUALE
DELLO STUDENTE
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Capitolo 1
CHIAMATO A SERVIRE
• Il Signore ha asserito:«Il campo è già bianco da
mietere» (DeA 4:4).
INTRODUZIONE
Uno dei momenti più
emozionanti nella vita
di un giovane adulto è
quando apre la lettera
della Prima Presidenza e
legge le parole: «Con la
presente sei chiamato a
servire…». Nella Chiesa di
Gesù Cristo dei Santi degli
Ultimi Giorni i missionari
sono chiamati per ispirazione a rappresentare il
Signore. Entrare a far parte del grande esercito di
missionari Santi degli Ultimi Giorni è un onore.
È entusiasmante essere parte attiva nell’adempimento delle profezie degli ultimi giorni, come la
diffusione del vangelo restaurato «fino alle estremità della terra» (DeA 65:2) in preparazione della
seconda venuta di Gesù Cristo.
• I missionari aiutano a effettuare il raduno
d’Israele.
• Il punto focale del lavoro missionario è invitare
gli uomini a Cristo.
• La chiamata a svolgere una missione a tempo
pieno proviene dal Signore tramite i Suoi servi
autorizzati.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
I membri della Chiesa hanno il dovere e il
privilegio di diffondere il vangelo restaurato.
ᔢ Poco prima dell’Ascensione, il Signore diede ai
Suoi apostoli l’istruzione divina di «ammaestra[re]
tutti i popoli» (Matteo 28:19). Sin dai primi giorni
della Restaurazione, questa prescrizione sacra è stata
rinnovata per mezzo dei Suoi profeti e apostoli degli
I missionari a tempo pieno sono autorizzati ad agire
ultimi giorni. In Dottrina e Alleanze il Signore ha
nel nome di Dio e a invitare gli uomini a venire a
disposto: «E ti do il comandamento che… tu insegni
Cristo tramite l’accettazione dei principi e ordinanze
[le Scritture] a tutti; poiché saranno insegnate a tutte
del Suo vangelo restaurato e perseverando fedelle nazioni, stirpi, lingue e popoli» (DeA 42:58). In
mente sino alla fine. In aggiunta, tutti i membri
seguito ha aggiunto: «Poiché, in verità, il suono
della Chiesa hanno il privilegio e il dovere di condeve spargersi da questo luogo in tutto
tribuire all’opera missionaria per tutta
il mondo e alle estremità della terra: il
la vita (vedere DeA 88:81).
«Con la presente sei
Vangelo deve essere predicato ad ogni
chiamato a servire…»
creatura, e dei segni seguiranno coloro
DOTTRINE E PRINCIPI DA
che credono» (DeA 58:64). Il vangelo
COMPRENDERE
restaurato che siamo tenuti a proclamare «è il piano
di felicità del nostro Padre celeste. La dottrina fon• I membri della Chiesa hanno il dovere e il prividamentale del Vangelo è l’espiazione di Gesù Cristo»
legio di diffondere il vangelo restaurato.
LA
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MANUALE
DELLO STUDENTE
1
CHIAMATO
A SERVIRE
(Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo,
191). Sin dagli albori della Chiesa tanti santi hanno
sacrificato molto per portare il messaggio del vangelo restaurato nel mondo. Essendo la posterità
di Abrahamo, i fedeli hanno la possibilità e la
responsabilità di diffondere il vangelo restaurato
in adempimento dell’alleanza di Abrahamo (vedere
Abrahamo 2:9–11). È un onore prendere parte a
questo dovere sacro.
Versetti da studiare su cui meditare
• Marco 16:15
• Romani 1:16–17
• 3 Nefi 27:13–22
• Dottrina e Alleanze 88:81
Il Signore ha stabilito che il Suo vangelo comprendesse alcune dottrine assolutamente essenziali e
basilari. Egli è venuto nel mondo per fare la volontà
di Suo Padre. Suo Padre Lo ha mandato nel mondo
per essere innalzato sulla croce. Grazie alla Sua
espiazione e alla Sua resurrezione, tutti gli uomini
risorgeranno per stare davanti a Cristo ed essere
giudicati secondo le loro opere, siano esse buone
o cattive. Coloro che esercitano la fede in Cristo,
si pentono dei peccati e sono battezzati nel nome
di Cristo possono essere santificati dallo Spirito
Santo. Se perseverano sino alla fine, all’ultimo
giorno staranno davanti a Cristo senza macchia ed
entreranno nel riposo del Signore. Cristo li terrà
per innocenti dinanzi al Padre. Egli sarà il loro
Mediatore e Avvocato» (5–6).
ᔢ Come discendenti di Abrahamo e appartenenti
al casato d’Israele, i membri della Chiesa hanno la
responsabilità di proclamare il Vangelo. L’anziano
Russell M. Nelson, membro del Quorum dei Dodici
Apostoli, ha spiegato:
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha detto:
«Andiamo nel mondo a svolgere il lavoro missionario, insegnando a tutti coloro che sono disposti a
conoscere la restaurazione del Vangelo, parlando
senza timore, ma anche senza arroganza, della
Prima Visione, portando testimonianza del Libro
di Mormon e della restaurazione del sacerdozio.
Mettiamoci in ginocchio, miei fratelli e sorelle, e preghiamo per avere tante occasioni di portare agli altri
la gioia del Vangelo» (Liahona, luglio 2000, 106).
«Appartenete a Israele? Certo. Voi siete la ‹speranza
d’Israele, figli del promesso dì› (Inni, 164)…
La maggior parte di noi è del lignaggio di Giuseppe,
tramite Efraim o Manasse. Quello fu il lignaggio
scelto per aprire la via al raduno d’Israele, il seme
che in tutto il mondo facesse strada nel portare
benedizioni a tutte le nazioni della terra.
Il lavoro missionario è solo l’inizio delle benedizioni» («Thanks for the Covenant», Brigham Young
University 1988–1989 Devotional and Fireside Speeches
[1989], 58–59).
ᔢ Che cos’è il Vangelo e di che cosa dobbiamo parlare con le persone? In Siate fedeli: riferimenti per lo
studio del Vangelo, esso è definito «il piano di felicità
ᔢ L’anziano Nelson in seguito ha posto l’accento
del nostro Padre celeste. La dottrina fondamentale
sul lavoro missionario come parte dell’alleanza del
del Vangelo è l’espiazione di Gesù Cristo» (191). Il
Signore con Abrahamo: «Noi abbiamo ricevuto,
Bible Dictionary insegna: «La parola vangelo significa
come gli antichi, il santo sacerdozio e il vangelo
buona novella. La buona novella è che Gesù Cristo
eterno. Abrahamo, Isacco e Giacobbe sono i nostri
ha compiuto per l’umanità un’espiazione perfetta
antenati. Noi apparteniamo a Israele. Abbiamo il
che redimerà il genere umano dalla
diritto di ricevere il Vangelo, le benetomba e ricompenserà ogni individuo
dizioni del sacerdozio e la vita eterna.
«La dottrina fondasecondo le sue opere. Tale espiazione
Le nazioni della terra riceveranno benementale del Vangelo
è cominciata quando Egli fu designato
fici grazie ai nostri sforzi e all’opera dei
è l’espiazione di
nel mondo preterreno, ma è stata
nostri posteri. I discendenti letterali di
Gesù Cristo».
compiuta da Gesù durante il Suo sogAbrahamo e coloro che sono accolti
giorno terreno» («Gospels», 682).
nella sua famiglia mediante adozione
In Predicare il mio Vangelo, una guida al servizio missionario, impariamo: «Il vangelo di Gesù Cristo
spiega sia il tuo messaggio che il tuo scopo, cioè fornisce sia i ‹cosa› sia i ‹perché› del lavoro missionario.
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LA
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ricevono queste benedizioni promesse—condizionate dall’accettazione del Signore e dall’obbedienza
ai Suoi comandamenti» (vedere La Stella, luglio
1995, 39; corsivo dell’autore).
DELLO STUDENTE
CHIAMATO
© Clark Kelley Price. È vietata la riproduzione
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato che il mandato del
Signore di «ammaestrare tutti i popoli» è ancora in
vigore oggi: «Sul finire del Suo ministero terreno
Gesù risorto ammaestrò i Suoi discepoli con queste
parole: ‹Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli,
battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo
e dello Spirito Santo, insegnando loro d’osservar
tutte quante le cose che v’ho comandate» (Matteo
28:19–20). Queste istruzioni sono in vigore ancora
oggi e rappresentano l’incarico dato alle Autorità
generali, ai missionari e agli altri membri della
Chiesa di recarsi ai quattro canti del mondo per
esporre il Vangelo» (La Stella, gennaio 1989, 24).
A SERVIRE
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha espresso l’importanza che
la missione a tempo pieno ha avuto nella sua vita:
«Vi esorto con tutta l’energia che possiedo a pregare riguardo a una missione a tempo pieno per la
soddisfazione che essa porterà nella vostra vita, per
aver aiutato gli altri a trovare la verità e a ricevere
le ordinanze di salvezza. Tutto ciò che ho caro in
questa vita oggi cominciò a maturare dalla sacra
esperienza che feci come missionario a tempo pieno»
(La Stella, gennaio 1998, 44).
Il Signore ha affermato: «Il campo è già
bianco da mietere» (DeA 4:4).
ᔢ L’immagine della frase «il campo è già bianco da
mietere» è quella di un campo di grano maturo,
bianco sotto i raggi del sole che risplende. Il Signore
si è servito spesso di questa figura retorica quando
ha dichiarato che la terra è pronta per la raccolta
delle anime (vedere DeA 4:4; 6:3; 11:3; 12:3; 14:3;
33:3, 7). Molti dei figli del Padre celeste sono preparati ad ascoltare e accettare il vangelo restaurato.
Sono pronti ad essere portati nella chiesa del
Signore nel raccolto degli ultimi giorni.
«La capacità di convincere gli altri con la nostra
voce di ammonimento è importante per tutti coloro
che sono discepoli di Gesù Cristo per alleanza.
Questa è la responsabilità affidata a ogni membro
della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni: ‹Ecco, vi mandai per portare testimonianza
e per avvertire il popolo, e conviene ad ogni uomo
che è stato avvertito di avvertire il suo prossimo›
(DeA 88:81).
Questo comandamento e avvertimento del pericolo
furono dati a coloro che erano stati chiamati come
missionari all’inizio della Restaurazione. Ma il dovere
di avvertire il nostro prossimo ricade su tutti noi
che abbiamo accettato l’alleanza del battesimo.
Dobbiamo parlare del Vangelo con i nostri amici e
parenti non appartenenti alla Chiesa. Il nostro scopo
è quello di invitarli a conoscere i missionari a tempo
pieno che sono chiamati e messi a parte per insegnare» (La Stella, gennaio 1999, 37).
LA
© Marilee Campbell. È vietata la riproduzione
ᔢ L’anziano Henry B. Eyring, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha parlato della responsabilità
che ha ogni membro della Chiesa di proclamare il
vangelo restaurato:
Nel febbraio 1829, quando il Signore ha affermato
che «il campo è già bianco da mietere» (DeA 4:4),
Egli ha iniziato ad aprire le porte al lavoro missionario nel mondo. Benché gli appartenenti alla
Chiesa costituiscano attualmente una percentuale
piccola della popolazione mondiale, alla fine la
Chiesa sarà stabilita in tutte le nazioni. Talvolta le
persone vengono nella Chiesa «uno da una città,
due da una famiglia» (Geremia 3:14). In altri casi,
la gente è portata nella Chiesa in gran numero. Ad
esempio, in Gran Bretagna Wilford Woodruff battezzò più di duemila convertiti in meno di un anno.
Nei quattordici anni durante i quali il profeta
Joseph Smith guidò la Chiesa, ossia dal 6 aprile
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DELLO STUDENTE
3
CHIAMATO
A SERVIRE
1830 al 27 giugno 1844, il numero dei fedeli crebbe
da sei a ventiseimila. Dal quel gruppetto di persone
la Chiesa è cresciuta per diventare un’organizzazione
mondiale, e la dichiarazione del Signore ricevuta
nel 1829 è ancora in fase di adempimento.
Vangelo entrano a far parte del casato d’Israele. In
altre parole, divengono membri della stirpe eletta,
o figli d’Abrahamo, per il tramite d’Isacco e di
Giacobbe cui furono fatte le promesse» (Dottrine
di Salvezza, Bruce R. McConkie, 3 volumi, 3:204).
Versetti da studiare su cui meditare
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 11:3
• Geremia 16:14–17
• Dottrina e Alleanze 33:3
• 1 Nefi 22:4, 11–12
• Dottrina e Alleanze 123:12
• Dottrina e Alleanze 29:7
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
• Dottrina e Alleanze 110:11
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano L. Tom Perry, membro del Quorum dei
Dodici Apostoli, ha fatto la promessa seguente ai
missionari potenziali: «A voi che accetterete la
chiamata di andare in missione, prometto che il
vostro buon nome non sarà mai dimenticato in
questo mondo o nelle eternità a venire. Pertanto
ripetiamo questo chiaro invito, e preghiamo che il
Signore del raccolto mandi nel mondo un maggior
numero di missionari, poiché il campo è bianco,
pronto per un abbondante raccolto (vedi DeA 4:4)»
(La Stella, luglio 1992, 29).
ᔢ Il presidente Spencer W. Kimball ha insegnato
riguardo al raduno d’Israele: «Il raduno d’Israele
consiste nell’entrare a far parte della vera chiesa e
nel venire a conoscenza del vero Dio. Quindi, ogni
persona che ha accettato il vangelo restaurato e che
ora cerca di adorare il Signore nella propria lingua
e insieme ai santi della nazione in cui vive, si è
attenuto alla legge del raduno d’Israele ed erediterà
tutte le benedizioni promesse ai santi in questi
ultimi giorni» (The Teachings of Spencer W. Kimball,
Edward L. Kimball [1982], 439).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato:
«Dal gruppo originale dei sei membri fondatori
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson ha spiegato che
ha avuto origine una vasta famiglia di fedeli...
«il lavoro missionario è solo l’inizio» del raduno
Nessun’altra chiesa che abbia avuto origine in
d’Israele: «L’adempimento, ossia il coronamento,
America è cresciuta tanto rapidadi queste benedizioni si ha quando
mente o si è diffusa in questo modo.
coloro che sono entrati nelle acque
«A voi che accetterete
La Chiesa si è estesa in molte nazioni
battesimali perfezionano la loro vita
la chiamata di andare
dove i fedeli parlano diverse lingue.
al punto di poter entrare nel sacro
in missione, prometto
È un fenomeno senza precedenti.
tempio. Il ricevimento dell’investiche il vostro buon nome
Come la scena di un arazzo che viene
tura in tale luogo suggella i santi
non sarà mai dimentiintessuto gradualmente, lo sviluppo
all’Alleanza di Abrahamo» (Perfection
cato in questo mondo o
di questa chiesa sta mostrando risulPending, and Other Favorite Discourses
nelle eternità a venire».
tati meravigliosi. Trova espressione
[1998], 207).
nella vita di un popolo felice e stupendo. Suggerisce cose meravigliose per l’avveIl punto focale del lavoro missionario è
nire» (Liahona, luglio 2002, 4).
invitare gli uomini a Cristo.
I missionari aiutano a effettuare il raduno
d’Israele.
ᔢ L’opera di portare persone nella rete del Vangelo
attraverso la fede in Cristo, il pentimento, il battesimo e il dono dello Spirito Santo fa parte del
raduno d’Israele. Il presidente Joseph Fielding
Smith ha spiegato: «Tutti quelli che abbracciano il
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LA
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MANUALE
ᔢ Quando la chiesa del Signore fu restaurata sulla
terra, le persone ancora una volta hanno potuto
ricevere il battesimo, il dono dello Spirito Santo,
e pure altri principi e ordinanze evangelici, come
rivelati dall’Eterno. L’accettazione delle dottrine e
delle ordinanze del Signore ci pone sul sentiero che
porta alla vita eterna con Lui e il nostro Padre celeste. Il profeta Moroni ha insegnato: «Sì, venite a
DELLO STUDENTE
CHIAMATO
Cristo, e siate perfetti in Lui, e rifuggite da ogni
empietà; e se rifuggite da ogni empietà e amate Dio
con tutta la vostra forza, mente e facoltà, allora la
sua grazia vi sarà sufficiente, cosicché mediante la
sua grazia possiate essere perfetti in Cristo; e se
mediante la grazia di Dio siete perfetti in Cristo,
non potrete in alcun modo negare il potere di Dio»
(Moroni 10:32).
I missionari e i membri della Chiesa possono provare gioia e pace quando proclamano il messaggio
del vangelo restaurato che porta le persone a Cristo.
Versetti da studiare su cui meditare
• 1 Nefi 6:4
• 2 Nefi 25:26
A SERVIRE
profetizzare di Cristo (vedi 2 Nefi 25:26) ovunque
possa trovarmi e con chiunque possa trovarmi,
sino a quando avrò esalato l’ultimo respiro in
questa vita…
Ma da questo incarico scaturisce anche la mia più
grande ansietà. Un passo delle Scritture mi ricorda
con grande semplicità e chiarezza che ‹coloro i quali
annunziano l’Evangelo vivano dell’Evangelo›
(1 Corinzi 9:14). Oltre alle mie parole, ai miei insegnamenti e alle testimonianze che rendo, anche la
mia vita deve fare parte di questa testimonianza di
Gesù. Tutto il mio essere deve rispecchiare la divinità
di quest’opera. Non potrei sopportare che qualcosa
che dico o faccio in qualche modo diminuisse la
vostra fede in Cristo» (La Stella, gennaio 1995, 35).
La chiamata a svolgere una missione a
tempo pieno perviene dal Signore attraverso
i Suoi servi autorizzati.
• Giacobbe 1:7
• Dottrina e Alleanze 133:37–39
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Essere un missionario a tempo pieno è una
grande occasione. Attraverso i Suoi servi autorizzati
il Signore chiama i missionari a invitare gli uomini
a venire a Cristo. Questa è l’opera del Signore. I
missionari hanno l’autorità d’insegnare il vangelo
restaurato e, grazie al sacerdozio, amministrare le
ordinanze essenziali di salvezza.
Versetti da studiare su cui meditare
• Alma 42:31
• Dottrina e Alleanze 11:15
• Dottrina e Alleanze 64:29
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha portato testimonianza di
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
Cristo e del Suo ruolo cardine nella Chiesa: «Noi
provi leggendo e meditando su questi versetti.
amiamo Gesù Cristo. Egli è il Messia, il nostro
Salvatore e Redentore. Il Suo è l’unico nome
mediante il quale possiamo essere salvati (vedi Mosia
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha invitato i
3:17, 5:8; DeA 18:23). Noi cerchiamo di servirLo.
giovani uomini della Chiesa a prendere sul serio la
Apparteniamo alla Sua chiesa, la Chiesa di Gesù
possibilità di svolgere una missione: «Lancio una
Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. I nostri missiosfida a ogni giovane di questa congregazione, questa
nari e membri portano testimonianza di Gesù
sera: preparatevi ora ad essere degni di
Cristo in molte nazioni del mondo»
servire il Signore come missionari a
(La Stella, gennaio 1988, 61).
«Preparatevi ora ad
tempo pieno. Egli ha detto: ‹Se siete
essere degni di servire il
ᔢ L’anziano Jeffrey R. Holland, mempreparati, voi non temerete› (DeA
Signore come missiobro del Quorum dei Dodici Apostoli,
38:30). Preparatevi a consacrare due
nari a tempo pieno».
ha parlato della propria vita come
anni della vostra vita a questo sacro
testimone della verità:
servizio. Questo in effetti costituirà
una decima sui primi vent’anni della vostra vita»
«La mia più grande gioia è quella di avere la pos(La Stella, gennaio 1996, 58).
sibilità, come disse Nefi, di parlare di Cristo, di
rallegrarmi in Cristo, di predicare di Cristo e di
LA
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MANUALE
DELLO STUDENTE
5
CHIAMATO
A SERVIRE
ᔢ L’anziano Monte J. Brough, membro dei Settanta,
ha posto l’accento sul fatto che la chiamata in missione viene dal Signore:
• Sotto quali aspetti sapere che la chiamata viene
dal Salvatore influisce sul modo in cui utilizzi il
tempo ogni giorno in missione?
«In quattro diverse
occasioni io, mia
moglie e i nostri figli
abbiamo aperto con
emozione la busta che
conteneva la chiamata
in missione e la destinazione di uno dei
nostri figli. Ogni volta abbiamo immaginato con
emozione le varie zone alle quali potevano essere
assegnati. Anche se in quelle occasioni esprimevamo
certe preferenze, il momento in cui i loro occhi
vedevano le parole ‹Con la presente sei assegnato
a servire nella missione di…›, senza eccezione, un
meraviglioso momento di pace e di bene entrava nel
cuore di ogni componente della famiglia. Ognuno
di noi sapeva in quel momento che un profeta
aveva guidato un processo di scelta divina, al quale
quattro dei nostri figli hanno risposto con entusiasmo. Decine di migliaia di missionari tornati a casa
possono anch’essi portare testimonianza di questa
procedura divinamente ispirata per quanto attiene
alla loro chiamata in missione…
COMPITI SUGGERITI
Questa rivelazione personale e profetica è la base
sulla quale è fermamente stabilito il nostro servizio
nella Chiesa» (La Stella, luglio 1997, 32–33).
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha parlato della
responsabilità dei giovani uomini di svolgere una
missione: «Se siete giovani fisicamente capaci e
mentalmente stabili, pregate riguardo alla possibilità
e al dovere che avete verso il Signore di prepararvi
ad essere missionari a tempo pieno. Questo significa
studiare le Scritture, obbedire ai comandamenti,
mantenersi puliti, puri e degni di ricevere l’investitura nel tempio. Quando avete l’età giusta accettate
una chiamata del presidente della chiesa a servire
per due anni come inviato del Signore» (La Stella,
gennaio 1998, 43–44).
• «Lavoro missionario», (91–93)
PUNTI SU CUI MEDITARE
• Che cosa significa per te la dichiarazione «il
campo è già bianco da mietere»?
• In che senso andare in missione è un sacrificio?
In che senso andare in missione non è un
sacrificio?
6
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
• Inizia a tenere il diario di studio. In esso puoi
scrivere i principi evangelici appresi durante lo
studio. A molti missionari è chiesto di tenere un
diario del genere, pertanto se inizi subito sarai
avvantaggiato nell’uso di questo prezioso strumento missionario.
• Memorizza la Sezione 4 di Dottrina e Alleanze e
preparati a recitarla in classe (in alternativa potresti recitarla con i compagni di corso).
• Impara a memoria o assicurati di ricordare gli
Articoli di Fede.
• Parla con un missionario recentemente ritornato
dell’importanza di svolgere una missione e chiedigli se per lui è stata un sacrificio.
• Leggi Dottrina e Alleanze 31:3–13 ed esamina le
istruzioni e le promesse del Signore ai missionari.
• Ogni settimana porta in classe le Scritture e il
manuale.
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
RACCONTI MISSIONARI
Samuel H. Smith
L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha scritto in merito al primo
missionario di questa dispensazione, Samuel Smith,
uno dei fratelli del profeta Joseph Smith. Questo
missionario, che servì agli albori della Chiesa,
costituisce un esempio importante per tutti i missionari fedeli che possono ritenere di raccogliere scarsi
frutti dal loro operato, e ci mostra come utilizzare il
Libro di Mormon nell’opera di proselitismo.
«La sua è una storia di grande fede e coraggio nell’affrontare situazioni scoraggianti. Non a caso fu
chiamato per primo come missionario. Dopo avere
ricevuto una conferma spirituale della veridicità di
ciò che il suo fratello profeta gli aveva detto, fu la
terza persona a essere battezzata in questa dispensazione, dopo Joseph Smith e Oliver Cowdery.
DELLO STUDENTE
CHIAMATO
Intraprese la missione avendo una conoscenza certa
della veridicità dell’opera sacra portata avanti da
Joseph Smith e anche del Libro di Mormon. Samuel
Smith fu uno degli otto testimoni ed ebbe il privilegio di vedere le tavole, che suo fratello gli mostrò,
di tenerle in mano e di esaminare gli antichi scritti
contenuti in esse. Il 6 aprile 1830 egli fece parte del
gruppo di sei membri originari che organizzò formalmente la Chiesa.
Poco dopo aver ricevuto la chiamata ufficiale in
missione vendette una copia del Libro di Mormon
a Phineas Young, un predicatore viaggiante. Nel
loro primo incontro, egli teneva in mano un libro
e lo offrì a Phineas Young.
A SERVIRE
Tenete presente che ciò non era mai stato fatto
prima. Non aveva un collega che gli mostrasse in
che modo utilizzare il Libro di Mormon. Per questo
giovane non c’era un centro di addestramento per
i missionari.
Così Samuel Smith partì da Palmyra per viaggiare
attraverso la campagna, alla ricerca di convertiti e
persone interessate che gli comprassero una copia
del Libro di Mormon. Quel primo giorno percorse
quaranta chilometri e, quando raggiunse una
locanda, chiese al locandiere se gli volesse comprare
uno dei libri. Quando questi venne a sapere della
sua missione, Samuel Smith fu costretto ad andarsene e trascorse quella prima notte sotto un melo.
‹Ho qui un libro, signore, che vorrei che leggesse›.
L’altro esitò. ‹Signore, mi dica per cortesia, di che
libro si tratta?›
‹Del Libro di Mormon, o, come lo chiamano alcuni,
della Bibbia d’oro›.
‹Ah, è quello che si dice essere una rivelazione?›
‹Sì, è una rivelazione da Dio›.
La condotta convinta e le maniere schiette colpirono
il predicatore, che gli disse che avrebbe certamente
letto il libro. Phineas Young gli chiese come si
chiamasse; si presentò come Samuel H. Smith.
‹Allora lei è uno dei testimoni›.
‹Sì, so che il libro è una rivelazione da Dio, tradotto
per il dono e il potere dello Spirito Santo, e che mio
fratello, Joseph Smith junior, è un profeta, veggente
e rivelatore› (citato in S. Dilworth Young, Brigham
Young—His Life (First Half), Brigham Young University
Speeches of the Year [17 marzo 1964], 3).
Poco dopo l’organizzazione della Chiesa, quando
partì per la sua prima missione, Samuel Smith era
armato della testimonianza della verità, e di poco
altro. Aveva tuttavia bisogno di poco altro. Aveva
una testimonianza e copie del Libro di Mormon, lo
strumento missionario per la conversione. Aveva
con sé una sacca riempita con tante copie di questo
libro quante ne poteva portare. Probabilmente partì
tenendone una in mano.
LA
© Robert Barrett. È vietata la riproduzione
Il giovane missionario mostrò a Phineas Young le
ultime due pagine del libro e gli fece leggere la
testimonianza dei testimoni. Gli promise poi: ‹Se
lei leggerà codesto libro con cuore sincero e chiederà
a Dio di darle una testimonianza, lei conoscerà la
veridicità dell’opera›.
Il giorno dopo incontrò un predicatore metodista
che si chiamava John P. Greene. Il signor Greene
non era personalmente interessato alla lettura del
libro, ma gli disse che lo avrebbe tenuto per vedere
se qualcun altro fosse interessato a comprarlo.
Samuel Smith non si arrese. Fece di nuovo visita
alla famiglia Greene e venne a sapere che la moglie
del signor Greene, Rhoda Young Greene—una
sorella di Phineas Young—aveva letto il libro.
In seguito ella convinse il marito che anche lui
doveva leggerlo. In quella prima missione Samuel
Smith non battezzò una sola persona, ma quelle
due copie del Libro di Mormon che furono date a
Phineas Young e a John P. Greene alla fine si dimostrarono il mezzo per portare alla conversione tutto
un gruppo di vicini, tra i quali Brigham Young
e Heber C. Kimball con le rispettive famiglie»
(«The Book of Mormon: The Heart of Missionary
Proselyting», Ensign, settembre 2002, 15–16).
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MANUALE
DELLO STUDENTE
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CHIAMATO
A SERVIRE
Heber C. Kimball
Nel 1837 l’anziano Heber C. Kimball, allora membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, fu chiamato come
primo missionario a predicare il vangelo restaurato
in Inghilterra. Lasciò la famiglia a Kirtland, nell’Ohio,
per servire oltre l’Oceano Atlantico, nella prima
missione oltreoceano della Chiesa negli ultimi
giorni. Egli descrisse la sua chiamata, la partenza
da casa e l’arrivo in Inghilterra:
© Paul Mann. È vietata la riproduzione
«Non mi era mai passato per la mente che sarei stato
uno dei primi a essere incaricato di predicare il
vangelo eterno sulle coste dell’Europa. Vi posso
assicurare, cari amici, che fui colto di sorpresa
quando il fratello Hyrum Smith, che era nella
presidenza della Chiesa, m’informò che ero stato
designato dallo Spirito per tale missione. A una
conferenza delle autorità della Chiesa fui incaricato
di dirigere una missione in Gran Bretagna.
L’idea che mi fosse stato affidato un compito tanto
importante era più di quanto potessi sopportare.
Mi resi conto delle mie debolezze e della mia indegnità. Ero quasi pronto a sprofondare sotto il peso
del compito che mi era stato affidato e non potei
che esclamare: O Signore, sono un uomo dalle ‹labbra balbuzienti› e del tutto inadatto per tale opera.
Come posso andare a predicare in quella terra, che
è tanto rinomata nel mondo cristiano per la luce,
la conoscenza, la devozione; che è considerata la
culla delle religioni; che è abitata da persone la cui
intelligenza è proverbiale?
Inoltre, l’idea di allontanarmi dalla famiglia per
tutto il tempo che una missione in quel paese deve
necessariamente richiedere, di essere separato dagli
amici che amavo e con i quali avevo ricevuto molte
benedizioni e trascorso momenti felici, di lasciare
la mia terra natia per soggiornare tra stranieri in
terra straniera, era quasi travolgente.
8
LA
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MANUALE
Ciononostante, tutte queste considerazioni non mi
distolsero dalla via del dovere. Neppure mi consultai
con la carne e il sangue, ma nel momento in cui
compresi che quella era la volontà del mio Padre
celeste, mi sentii determinato ad andare, a qualsiasi
costo, credendo che Egli mi avrebbe sostenuto con il
Suo potere onnipotente, dotandomi di tutte le qualità di cui avevo bisogno. Benché amassi la famiglia,
e dovessi lasciarla quasi nella miseria, sentii, tuttavia,
che la causa della verità, il vangelo di Cristo, aveva
maggior peso di tutte le altre considerazioni e fui
disposto a partire, essendo certo che quel Dio, che
si prende cura dei passeri e che sfama i ‹piccini dei
corvi che gridano›, avrebbe provveduto alle loro
necessità…
Dopo aver trascorso qualche giorno a sistemare gli
affari, il tredicesimo giorno di giugno dell’anno del
Signore 1837 salutai la famiglia e gli amici, nonché la
città di Kirtland, dove si ergeva la casa del Signore».
Più di un mese dopo, il 18 luglio, l’anziano Heber
C. Kimball e i suoi colleghi missionari arrivarono a
Liverpool, in Inghilterra. Egli scrisse: «Subito dopo
che ci ancorammo, una piccola imbarcazione si
accostò e diversi passeggeri, tra cui i fratelli Hyde,
Richards, Goodson e io, vi salimmo e fummo portati a riva. Quando eravamo a circa due metri dalla
banchina saltai a terra e per la prima volta nella
vita mi ritrovai su suolo britannico, tra stranieri le
cui maniere e i cui costumi erano diversi dai miei.
In quell’occasione provai sentimenti peculiari,
soprattutto quando mi resi conto dell’obiettivo,
dell’importanza e della portata della mia missione
e dell’opera che mi era stata affidata e che avrei
intrapreso a breve» (Journal of Heber C. Kimball, R. B.
Thompson [1840], 9–11, 15; punteggiatura e uso
delle maiuscole modernizzati; paragrafi modificati).
Wilford Woodruff
Sul finire dell’estate del
1839, l’anziano Wilford
Woodruff partì da casa,
lasciando la famiglia in
circostanze assai difficili,
per intraprendere una
missione in Gran
Bretagna. Sia lui sia sua
moglie erano molto
malati e poveri. L’anziano
Woodruff, comunque, fu
fedele nell’incarico e il Signore gli fece riportare un
gran successo nell’opera missionaria. Egli scrisse un
DELLO STUDENTE
CHIAMATO
rendiconto assai interessante dopo l’impressione
che ricevette di partire da una cittadina in cui stava
riportando un successo notevole nel predicare e
battezzare:
«Mi accostai in segreto davanti all’Eterno e Gli
chiesi quale fosse la Sua volontà a mio riguardo.
La risposta che ricevetti fu di dirigermi verso sud,
poiché il Signore aveva un’opera da farmi compiere
colà, siccome molte anime stavano attendendo la
Sua parola».
Dopo aver percorso quasi ottanta chilometri in carrozza e a piedi sino a una regione in cui nessun
Santo degli Ultimi Giorni era stato, Wilford Woodruff
incontrò John e Jane Benbow. Si trattava di agricoltori benestanti appartenenti a una congregazione
«che si era distaccata dai metodisti wesleyani e
aveva assunto il nome di Fratelli Uniti». Wilford
Woodruff scrisse:
«Questa congregazione dei Fratelli Uniti era in cerca
della luce e della verità, ma aveva fatto ciò che
poteva, e invocava continuamente il Signore affinché
mostrasse loro la via mandando luce e conoscenza,
cosicché potessero trovare la vera via che conduce
alla salvezza.
Quando udii queste cose potei capire chiaramente
perché, mentre mi trovavo nella cittadina di Hanley,
il Signore mi avesse comandato di lasciare quel
luogo di lavoro e di dirigermi verso sud: nella Contea
di Hereford c’era un vasto campo da mietere per il
raduno di molti santi nel regno di Dio».
Nel periodo in cui rimase in questo luogo battezzò
seicento persone! Una sola esperienza didattica
degna di nota e che riportò nel diario ci illustra
quanto «bianco» fosse quel campo di lavoro:
«La domenica 8, di mattina ho predicato a Frome’s
Hill, di pomeriggio a Standley Hill e di sera a Hill
Farm, di proprietà di John Benbow.
La parrocchia che si trovava nei pressi dell’abitazione di John Benbow, presieduta da un parroco,
durante il giorno è stata frequentata soltanto da
quindici fedeli, mentre io avevo una vastissima
congregazione, stimata intorno alle mille persone,
che partecipò alle mie riunioni durante il giorno e
la sera.
Quando quella sera mi sono alzato per parlare nella
casa del fratello Benbow, un uomo ha varcato la
soglia e mi ha informato di essere una guardia e di
essere stato mandato dal parroco con un mandato
di arresto.
LA
A SERVIRE
Gli ho chiesto: ‹Per quale reato?›
‹Perché predica alla gente›.
Gli ho spiegato che, come il parroco, anch’io avevo
un permesso per predicare il Vangelo, e gli ho chiesto
di accomodarsi su una sedia, così dopo la riunione
ne avremmo parlato.
Egli ha preso la mia sedia e si è accomodato accanto
a me. Ho predicato i primi principi del vangelo
eterno per un’ora e un quarto. Il potere di Dio era
su di me, lo Spirito ha riempito la casa e la gente è
stata persuasa.
Al termine della riunione ho aperto la porta al battesimo e sette persone si sono fatte avanti. Tra queste sette c’erano quattro predicatori e la guardia.
Questi si era alzato e mi aveva detto: ‹Signor
Woodruff, vorrei essere battezzato›.
Gli ho risposto che sarei stato felice di battezzarlo.
Sono sceso nel laghetto e ho battezzato le sette persone. Ci siamo poi riuniti e ne ho confermate tredici,
ho spezzato il pane e l’ho distribuito ai santi. Tutti
noi abbiamo gioito insieme.
La guardia è ritornata dal parroco e gli ha detto che,
se desiderava che il signor Woodruff fosse imprigionato perché predicava il Vangelo, doveva andare e
consegnare di persona il mandato, perché lo aveva
udito predicare il solo vero sermone evangelico che
avesse ascoltato in vita sua.
Il parroco non sapeva che cosa fare, così ha mandato
come spie due sacerdoti della Chiesa Anglicana
affinché partecipassero alla nostra riunione per
scoprire che cosa predicavamo.
Entrambi, però, sono stati punti nel cuore e hanno
ricevuto con allegrezza la parola del Signore, tanto
da essere battezzati e confermati membri della
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Il parroco si è allarmato e non ha osato mandare
nessun altro» (Leaves from My Journal [1881], 93–97).
Dan Jones
Un altro dei grandi missionari della Restaurazione
fu un convertito alla Chiesa di nome Dan Jones. Il
presidente Gordon B. Hinckley scrisse sulle missioni
di Dan Jones nella sua madrepatria, il Galles.
«Dan Jones era nato il 4 agosto 1810 a Halkin,
nella Contea di Flint (Galles). Quando ebbe diciassette anni cominciò la vita del marinaio. Imparò a
conoscere le navi e i marinai, il sapore degli spruzzi
salmastri spazzati dal vento, il rullio di un vascello
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DELLO STUDENTE
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CHIAMATO
A SERVIRE
in una terribile burrasca. Nel 1840 emigrò in
America. Là riuscì ad acquistare e a comandare un
battello che navigava sulle acque del Mississippi…
abitanti del Galles di quel tempo si battezzò ed
entrò a far parte della Chiesa.
© Clark Kelley Price. È vietata la riproduzione
Mentre saliva e scendeva il grande fiume, Dan Jones
venne a sapere dei Mormoni che erano stati scacciati
dal Missouri e avevano trovato un rifugio temporaneo a Quincy, nell’Illinois, per poi proseguire oltre
e fondare la città di ‹Nauvoo la bella› su un terreno
dove il fiume fa una grande ansa, creando così l’illusione di una penisola che si estende nelle sue
acque. Ci risulta che Dan Jones avesse letto alcuni
degli articoli contrari ai Mormoni pubblicati nei
giornali e nei periodici. Tutte queste notizie destarono la sua curiosità. Voleva conoscere meglio quel
popolo. Lo fece, fu ammaestrato da loro e accettò
la verità. Nel gennaio 1843 fu battezzato nelle fredde
acque del Mississippi…
Dan Jones fu incaricato di andare [in missione] nel
Galles. Sua moglie Jane lo accompagnò. Viaggiarono
insieme a Wilford Woodruff e ad altri che andavano
nelle Isole Britanniche. L’anziano Jones fu incaricato
di lavorare nel Galles Settentrionale. Anche se aveva
il grande vantaggio di parlare sia il gallese che l’inglese, i risultati che conseguì nel convincere gli abitanti di quella regione furono assai modesti. Invece
William Henshaw, che non parlava il gallese, ebbe
molto successo nel Sud.
Quando fratello Henshaw fu rilasciato un anno
dopo, l’anziano Jones fu chiamato a presiedere a
tutto il lavoro svolto nel Galles. Aprì la sede della
missione a Merthyr Tydfil, nel Galles sud-orientale.
Pur avendo a disposizione soltanto pochissimi missionari, il raccolto fu davvero straordinario. Dal 1845
al 1848 furono battezzate circa 3.600 persone. Si
calcola che, in termini di popolazione, uno su 278
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LA
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I nemici della Chiesa avevano accesso ai giornali
e alle altre pubblicazioni per attaccare i missionari
mormoni. Ma tale accesso era precluso all’anziano
Jones; egli decise pertanto che avrebbe risposto agli
attacchi con le sue pubblicazioni. Chiese l’aiuto di
suo fratello, John Jones, ministro di culto protestante
che possedeva una tipografia. Si narra che John
stampasse le pubblicazioni di Dan durante la settimana e le attaccasse dal pulpito la domenica.
La pubblicazione di Dan Jones fu il primo periodico
mormone pubblicato in una lingua diversa dall’inglese…
Non temeva nessuno. Si muoveva con grande
coraggio. In merito ai suoi metodi hanno scritto
quanto segue: ‹Spesso, per parecchie settimane,
pubblicizzava in una città il fatto che sarebbe venuto
a “convertire” l’intera popolazione. Informava delle
sue intenzioni il sindaco, il consiglio comunale, i
ministri di culto e le forze di polizia. Faceva distribuire dai fedeli locali migliaia di opuscoli in tutta
la città. Quando arrivava alla stazione, era spesso
accolto da tutti i funzionari pubblici e da molti cittadini interessati› [Rex LeRoy Christensen, «The
Life and Contributions of Captain Dan Jones», tesi
di laurea di secondo grado, Utah State University,
1977, 39–40].
I ministri di culto delle altre confessioni lo attaccavano senza mezzi termini. Usavano i loro pulpiti e
gli organi di stampa. In merito a questo antagonismo Dan Jones scrisse: ‹La maggior parte delle storie
che venivano raccontate sul povero fratello Joseph
Smith in America qui sono raccontate sul povero
capitano Jones, e spesso sento coloro che non conoscono quest’uomo [lui stesso] accusarlo senza esitazioni di essere come una “maledizione su questo
paese”› [Christensen, «Life and Contributions», 27].
L’opinione pubblica andava da un estremo all’altro. Ma invece di evitare le controversie, Dan
Jones ne approfittava. Richiamava una tale attenzione da parte del pubblico che le persone dovevano decidere se il vangelo dei Mormoni era vero
o falso. Un numero sempre crescente di convertiti
entrò nella Chiesa proprio mentre una vera bufera
si scatenava contro i Mormoni in generale e contro l’anziano Jones in particolare. Era denigrato
dalla stampa. Era insultato nelle strade. Era minacciato di morte...
DELLO STUDENTE
CHIAMATO
A SERVIRE
[Nel 1852] fu chiamato a svolgere una seconda
missione nel suo paese natio. Di nuovo rispose
senza esitazione…
Arrivato nel Galles, l’anziano Jones di nuovo dedicò
al lavoro di proselitismo tutte le sue energie.
Durante la sua seconda missione circa duemila
convertiti entrarono nella Chiesa. Fu un successo
straordinario...
Decine di migliaia di persone che sono nella Chiesa
oggi discendono da coloro che egli e i suoi compagni avevano istruito e battezzato. In termine di
numero di convertiti, Dan Jones deve essere sicuramente incluso in quella mezza dozzina di missionari
più produttivi della storia della Chiesa. Egli dedicò
la vita a insegnare la rettitudine e a edificare la fede»
(vedere «La cosa di maggior valore», La Stella,
marzo 1994, 2–9).
NOTE E IMPRESSIONI
LA
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CHIAMATO
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DELLO STUDENTE
Capitolo 2
© Steve Tregeagle. È vietata la riproduzione
LA DIGNITÀ PERSONALE
INTRODUZIONE
Nella vita, una delle benedizioni supreme sarà quella
di andare al tempio del
Signore e ricevere l’investitura. Questa investitura ti
darà conoscenza e potere
spirituale che ti aiuteranno
a servire meglio il Signore
e, alla fine, a qualificarti per
entrare nel Suo regno. Visti
la conoscenza, il potere e la
forza acquisiti nel tempio, i
candidati missionari hanno in genere la possibilità
di recarsi alla casa del Signore e di ricevere l’investitura del tempio prima di partire in missione. Per
prendere parte all’opera del Signore come missionario
e per entrare nel tempio occorre un alto grado di
dignità personale.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Per svolgere il lavoro missionario è
necessario esserne degni.
ᔢ I missionari devono essere puri per avere lo spirito necessario a rappresentare il Signore. La purezza
personale contempla i pensieri virtuosi, la purezza
morale, la fedeltà ai principi evangelici e l’osservanza dei comandamenti. Le esigenze del servizio
missionario richiedono fermezza spirituale. I dirigenti del sacerdozio aiutano i missionari potenziali
a prepararsi per questo lavoro impegnativo incoraggiandoli a pentirsi e a essere degni di svolgere
una missione a tempo pieno.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 38:42 (vedere anche
DeA 133:5)
• Dottrina e Alleanze 88:74
• Dottrina e Alleanze 121:45
• Per svolgere il lavoro missionario è necessario
esserne degni.
• La dignità personale consente al candidato missionario di ricevere le benedizioni del tempio.
• Il pentimento è un processo di purificazione che
ci permette di diventare degni.
LA
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Charles Didier, membro della Presidenza
dei Settanta, ha riflettuto su ciò che i missionari
potenziali hanno bisogno di comprendere sulla
dignità al fine di essere pronti per servire il Signore:
«Vorrei che potessimo insegnare ai giovani come evitare di doversi pentire di gravi errori. La prevenzione
è meglio della redenzione. Dobbiamo insegnar loro a
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DELLO STUDENTE
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LA
DIGNITÀ PERSONALE
sviluppare uno spirito di amore per il Signore e i Suoi
comandamenti. Se riescono in questo, non avremo
più bisogno di fissare dei limiti e dir loro: ‹Se oltrepassi questo punto non puoi andare in missione›»
(«Insegnare con il cuore», Liahona, giugno 2004, 12).
ᔢ Quando è stato chiesto all’anziano Richard G.
Scott, membro del Quorum dei Dodici Apostoli, cosa
devono prefiggersi di essere o diventare i missionari
potenziali, egli ha risposto: «Degni—cosicché lo
Spirito possa guidarli». Ha poi aggiunto:
incontaminati dai mali del mondo. Se ci sono
state trasgressioni, ci deve essere stato un adeguato
pentimento…
Non stiamo chiedendo la perfezione. Il lavoro del
Signore è svolto da persone comuni che lavorano
in modo straordinario. Il Signore magnifica coloro
che si sforzano. In nessun altro caso, se non come
nel servizio missionario, questo è più evidente…
Con piccoli mezzi il Signore compie la Sua opera
meravigliosa» (vedere «Il servizio missionario»,
Prima riunione di addestramento dei dirigenti a livello
mondiale, gennaio 2003, 19, 20).
«Devono rimanere il più lontano possibile dai confini del peccato. Questo dà loro la più grande felicità mentre si preparano. Questo
garantisce loro la massima capacità di
«Questo lavoro è impelasciarsi guidare dallo Spirito e di dare
gnativo… Richiede mani
l’esempio che devono dare sul campo
innocenti e cuore puro».
di missione.
La quasi totalità dei giovani è in grado di elencare
i vari passi del processo di pentimento. Quello che
devono realmente fare, tuttavia, è comprendere la
gravità che il Signore attribuisce ad alcune trasgressioni e non commetterle» («Insegnare con il cuore»,
Liahona, giugno 2004, 11, 12).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha descritto
lo standard di dignità che i missionari devono
raggiungere:
«Questo lavoro è impegnativo… Richiede mani
innocenti e cuore puro…
Questo lavoro è un compito solenne e serio. Richiede
a coloro che servono quali missionari di essere
degni sotto ogni aspetto. Semplicemente non possiamo permettere a coloro che non si qualificano in
quanto a dignità di andare nel mondo ad annunciare la buona novella del Vangelo.
Sono sicuro che l’aver alzato gli standard di eleggibilità farà sì che i nostri giovani, in particolar modo
i ragazzi, mettano in pratica in maggiore misura
l’autodisciplina per vivere al di sopra degli standard
mediocri del mondo, per evitare le trasgressioni e
seguire la strada maestra in tutte le loro attività.
Non manderemo consapevolmente dei giovani
uomini per correggerli. Se la loro vita ha bisogno
di essere riformata, ciò deve avvenire molto prima
che partano…
Abbiamo bisogno di missionari, ma… essi devono
essere in grado di espletare il lavoro. Devono
essere sensibili spiritualmente a fare ciò che ci si
aspetta da loro, che è essenzialmente un lavoro
spirituale. Devono essere sotto tutti gli aspetti
degni moralmente per aver mantenuto se stessi
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LA
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MANUALE
ᔢ Il presidente Hinckley ci ha messo in
guardia contro la pornografia: «Attorno
a noi imperversa con sempre maggiore
furore la pestilenza della pornografia. I
produttori e i fornitori di pornografia
sfruttano assiduamente una miniera
che rende loro molti milioni di profitto. Alcuni dei
loro prodotti sono ingannevoli sotto la parvenza artistica. Hanno l’obiettivo di eccitare e stimolare i più
bassi istinti dell’uomo. Molte persone che hanno
mangiato il frutto proibito ed hanno poi scoperto
che esso ha… causato loro la perdita del rispetto di
sé… si sono rese conto che il sentiero che hanno
seguito attraverso la giungla così pieno di trappole
esplosive ha avuto inizio con la lettura o l’esame di
pubblicazioni pornografiche. Alcuni che non penserebbero nemmeno di bere un sorso di liquore o di
fumare una sigaretta giustificano la loro indulgenza
verso la pornografia. Si tratta di valori distorti, completamente indegni di colui che è stato ordinato al
sacerdozio di Dio» (La Stella, aprile 1984, 88).
ᔢ Quali standard di dignità deve osservare e quali
testimonianze deve avere un candidato missionario?
• Avere fede nel Padre Eterno, in Suo Figlio Gesù
Cristo, e nello Spirito Santo, e averne una
testimonianza.
• Avere una testimonianza dell’espiazione di Cristo
e del Suo ruolo come Salvatore.
• Avere una testimonianza del profeta Joseph Smith
e della restaurazione del vangelo.
• Sostenere le autorità della Chiesa.
• Osservare la legge della castità. Ciò include evitare
tutte le forme di pornografia.
• Tener fede alle alleanze stipulate al battesimo e
in seguito.
• Partecipare a tutte le riunioni di Chiesa.
• Essere onesto nei rapporti con le altre persone.
DELLO STUDENTE
LA
• Pagare la decima per intero.
DIGNITÀ PERSONALE
Versetti da studiare su cui meditare
• Osservare la Parola di Saggezza.
• Pentirsi e confessare i peccati. Confessare i peccati
gravi ai dirigenti del sacerdozio.
La dignità personale consente al candidato
missionario di ricevere le benedizioni del
tempio.
ᔢ Il presidente Howard W. Hunter ha spiegato l’importanza delle benedizioni del tempio in rapporto
alla chiamata in missione: «Prepariamo ogni missionario ad andare degnamente al tempio e a rendere
questa esperienza un momento speciale, ancora più
grande del ricevere la chiamata in missione» (La
Stella, gennaio 1995, 100).
Perché l’esperienza del tempio è tanto importante
per un missionario? Le benedizioni del tempio danno
potere ai missionari degni. Le benedizioni ottenute
nella casa del Signore giungono a coloro che sono
degni. Gli standard di dignità richiesti eleveranno la
spiritualità e miglioreranno la capacità di ogni missionario d’insegnare agli altri il vangelo restaurato.
Un missionario che ha ricevuto l’investitura del tempio ha diritto a un
potere addizionale. Tale potere scaturisce dalla maggiore comprensione del
piano del Padre celeste, delle alleanze
e delle benedizioni ottenibili solo nel
tempio.
• Salmi 24:3–5
• Dottrina e Alleanze 95:8
• Dottrina e Alleanze 109:22–23
• Dottrina e Alleanze 110:7–9
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del
Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato che il
lavoro di tempio «può essere un’ancora nella nostra
vita quotidiana, una fonte di guida, protezione, sicurezza, pace e rivelazione» (La Stella, luglio 1992, 104).
ᔢ L’anziano Jeffrey R. Holland, membro del
Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato perché i
missionari hanno bisogno delle ordinanze del tempio per predicare con successo il vangelo restaurato:
«È molto importante che comprendiate che recarvi
al tempio per la vostra investitura… [è] parte integrante della preparazione per la missione… [Dovreste] capire il significato
«Abbiamo bisogno di
di quelle alleanze del tempio [e] il
tutti i poteri divini per
legame inscindibile tra l’investitura
sostenere il nostro sforzo
e il successo in missione. Di fatto, la
e fare costantemente
parola stessa investitura comunica
avanzare questa chiesa».
l’essenza di tale legame vitale.
Un’investitura è un dono.
Non potete svolgere quest’opera da soli: necessitiamo dell’aiuto celeste, abbiamo bisogno dei ‹doni›
di Dio… Questo lavoro è tanto importante e l’opposizione dell’avversario è tanto grande che abbiamo
bisogno di tutti i poteri divini per sostenere il nostro
sforzo e fare costantemente avanzare questa chiesa»
(«Making and Keeping Covenants» [trasmissione
via satellite per i missionari, 25 aprile 1997]).
ᔢ L’anziano Bruce R. McConkie, che era un membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato in
che modo le benedizioni del tempio qualificano una
persona per andare a predicare il vangelo restaurato:
«Gli apostoli, come pure i ministri o i missionari di
ogni tempo, non sono pienamente qualificati per
andare a predicare il Vangelo e edificare il Regno,
salvo che abbiano il dono dello Spirito Santo e siano
anche investiti di potere dall’alto, e questo implica
che abbiano ricevuto certe conoscenze, poteri e
benedizioni speciali, normalmente elargite solo
LA
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DELLO STUDENTE
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LA
DIGNITÀ PERSONALE
nella casa del Signore» (Doctrinal New Testament
Commentary, 3 volumi [1966–1973], 1:859).
al tempio, ribadiamo la nostra dignità di entrare
nel tempio» (La Stella, luglio 1992, 18).
ᔢ Il presidente Joseph Fielding Smith ha spiegato
perché sono necessarie le benedizioni del tempio
prima di arrivare sul campo di missione: «Capite
perché i nostri missionari vanno al tempio prima
di essere messi a parte per il campo missionario?
Questo è per loro un dovere… [dove un tempio sia
accessibile] perché il Signore ha detto che così deve
essere. Agli albori della Chiesa Egli chiamò a Kirtland
tutti i missionari perché ricevessero [l’investitura]
nel tempio eretto in quel paese. Egli disse che questo
era necessario perché potessero andare nel mondo
con maggiore potere e maggiore protezione dall’alto»
(vedere Dottrine di Salvezza, 3 volumi, 2:223).
ᔢ L’anziano David B. Haight, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha descritto le
benedizioni derivanti dal ricevere l’investitura del
tempio: «L’ambiente nel tempio è inteso offrire ai
degni membri della Chiesa il potere dell’illuminazione, della testimonianza e della comprensione.
L’investitura del tempio offre una conoscenza che,
se messa in pratica, ci fornisce forza e convinzione
della verità» (A Light unto the World [1997], 49).
ᔢ Quando era un membro dei Settanta, l’anziano
Jack H. Goaslind junior parlò del rapporto sussistente tra l’investitura e il servizio missionario:
«Obbedendo ai comandamenti e osservando queste
alleanze siamo santificati, purificati e rinati di Spirito.
Diventiamo vasi degni di accogliere lo Spirito Santo
e i doni che lo accompagnano, che sono necessari
a quest’opera se vogliamo avere successo» (La Stella,
aprile 1984, 62).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha parlato dello scopo
dell’intervista per la raccomandazione per il tempio:
«Prima di poter entrare nel tempio sarete intervistati
dal vostro vescovo e presidente di palo per il rilascio
della raccomandazione per il tempio. Siate onesti e
sinceri con loro. Questa intervista non è un esame
da superare, ma un passo importante per confermare
che avete la maturità e la spiritualità richieste per
ricevere le supreme ordinanze e fare le nobili
alleanze offerte nella casa del Signore. La dignità
personale è un requisito indispensabile per godere
delle benedizioni del tempio. Chiunque sia tanto
sciocco da entrare nel tempio senza esserne degno
riceverà la sua condanna» (La Stella, luglio 1999, 29).
ᔢ L’anziano David B. Haight ha insegnato: «Quando
presentiamo le nostre raccomandazioni agli addetti
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Il pentimento è un processo di purificazione
che ci permette di diventare degni.
ᔢ C’è una forte correlazione tra la dignità personale
e il successo sul campo di missione. I missionari
potenziali devono debitamente pentirsi dei peccati
passati prima di giungere sul campo di missione.
Il pentimento è un principio che porterà grandi
benefici nella vita dei missionari e dei simpatizzanti
che esercitano la fede in Gesù Cristo, si pentono
dei peccati, accettano i principi e le ordinanze del
Vangelo.
Versetti da studiare su cui meditare
• Isaia 1:18
• 1 Giovanni 1:5–10
• Mosia 26:29
• Helaman 14:13
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Jeffrey R. Holland ha scritto del bisogno
assoluto di comprendere che la vera fede in Cristo
ci porta a pentirci dei peccati: «[Dall’esperienza di
Alma il Giovane] apprendiamo innanzi tutto che
Cristo è il potere che c’è dietro il pentimento…
Alma era stato toccato dagli insegnamenti di suo
padre, ma è particolarmente importante che la profezia che ricordò era riguardo ‹alla venuta di un
certo Gesù Cristo, un Figlio di Dio, per espiare i
peccati del mondo› (Alma 36:17). Questo è il nome
e questo è il messaggio che ogni persona deve
udire… A prescindere dalle preghiere che pronunciamo, indipendentemente dai bisogni che abbiamo,
tutto dipende in una certa misura da questa supplica: ‹O Gesù, tu, Figlio di Dio, abbi misericordia
di me›. Egli è pronto a concedere tale misericordia.
Egli ha pagato con la Sua stessa vita per concedercela» (However Long and Hard the Road [1985], 85).
ᔢ L’anziano Glenn L. Pace, membro dei Settanta,
ha parlato in particolare dell’importanza, prima di
svolgere una missione, di liberarsi dalle trasgressioni
ancora non risolte:
«Il consiglio più grande che possa fornire ai missionari potenziali è di mantenervi degni. Il secondo,
DELLO STUDENTE
LA
è di diventare degni prima di entrare all’MTC.
Siate certi di essere onesti con i dirigenti locali del
sacerdozio…
Tra i giovani è diffusa l’idea che l’unico vero disagio o penalità per le gravi trasgressioni sia il dolore
e l’imbarazzo che si provano in occasione della
confessione della trasgressione al vescovo. Questo è
solo l’inizio. Una persona non può immediatamente
avere lo Spirito Santo come compagno costante
semplicemente entrando nell’ufficio del vescovo,
confessando un peccato, e poi uscendo. Nessuno di
noi crede nelle confessioni sul letto di morte. Perché
tanti tra noi accettano il pentimento ‹sul letto di
missione›? Non conta molto che un missionario
potenziale apprenda bene [le lezioni]… ottenga la
fiducia dei simpatizzanti e tutte le altre tecniche.
Tutto ciò è vano senza lo Spirito… Senza lo Spirito
voi non insegnerete» («Why?» [discorso tenuto a
una riunione presso il Ricks College,
24 settembre 1991], 2–4).
«Il consiglio
DIGNITÀ PERSONALE
ᔢ L’anziano Boyd K.
Packer, presidente
facente funzione
del Quorum dei
Dodici Apostoli,
ha descritto il potere
di purificazione del
pentimento: «La
scoraggiante convinzione che una
volta commesso un
errore (o anche una serie di errori) ci sia tolta ogni
speranza di redenzione, non è ispirata dal Signore.
Egli ha detto che se ci pentiamo, non soltanto perdonerà le nostre trasgressioni, ma le dimenticherà e
non ricorderà più i nostri peccati (vedi Isaia 43:25;
Ebrei 8:12; 10:17; Alma 36:19; DeA 58:42). Il pentimento è come il sapone: può lavare via il peccato. La
sporcizia che è penetrata in profondità nel tessuto
può richiedere un detersivo più potente per eliminare le macchie, ma esse sicuramente scompariranno» (La Stella, luglio 1989, 52).
ᔢ Il presidente N. Eldon Tanner, che era un consigliere della Prima Presidenza, ha spiegato perché i
missionari devono essere puliti e degni: «I candidati missionari devono rendersi conto che il
Signore vuole qualcuno in cui poter riporre ogni
fiducia, qualcuno che sia pulito e degno in ogni
aspetto per rappresentarLo sul campo di missione.
Se non siete degni, non accettate una chiamata,
non mentite per andare in missione, ma, meditate
il pentimento, preparatevi veramente per svolgere
questo servizio. È molto meglio aspettare un anno
o due, che andare in missione senza
esserne degni. Abbiate il coraggio, la
più grande
virilità, la forza e la determinazione
che possa fornire ai
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha racdi affrontare i fatti, dire la verità, di
missionari potenziali è
comandato a coloro che si sono comprepararvi in ogni maniera possibile a
di mantenervi degni».
pletamente pentiti, ma si sentono
fare ciò che il Signore vuole che facancora gravati dal peso dei peccati:
ciate» (La Stella, ottobre 1976, 40).
«Se vi siete pentiti di una grave trasgressione e penPUNTI SU CUI MEDITARE
sate erroneamente che sarete per sempre cittadini
di seconda classe nel regno del Signore, sappiate
• Perché pensi che sia importante ricevere l’inveche non è vero. Il Salvatore disse:
stitura del tempio prima di svolgere la missione?
‹Ecco, colui che si è pentito dei suoi peccati è per• Che cosa c’è di errato nel pensare che vada bene
donato, e io, il Signore, non li ricordo più.
peccare ora e pentirsi in seguito?
Da questo potrete sapere se un uomo si pente dei
• Perché coloro che hanno una fede sincera in
suoi peccati: ecco, li confesserà e li abbandonerà›
Gesù Cristo desiderano pentirsi dei peccati?
[DeA 58:42–43]» (Liahona, gennaio 2001, 33).
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DIGNITÀ PERSONALE
• Perché ritieni che sia importante confessare i
peccati gravi ai dirigenti del sacerdozio, oltre che
al Signore?
COMPITI SUGGERITI
• Impara a memoria Dottrina e Alleanze 58:42–43
e 121:45–46.
• Esamina la tua dignità personale per svolgere
una missione. Se ci sono dei problemi, stabilisci
ciò che occorre fare e poi agisci di conseguenza.
• Scrivi sul tuo diario di studio perché coloro che
avranno una fede sincera in Gesù Cristo si pentiranno dei peccati, si faranno battezzare e riceveranno il dono dello Spirito Santo. Perché è
importante che i missionari lo comprendano?
Perché devono essere in grado d’insegnare chiaramente questo principio?
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Castità» (32–36)
• «Pentimento» (116–120)
NOTE E IMPRESSIONI
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Capitolo 3
È vietata la riproduzione
LA COMPAGNIA DELLO SPIRITO SANTO
INTRODUZIONE
Essenziale per il successo del lavoro missionario è
la disponibilità a cercare e a seguire i suggerimenti
dello Spirito Santo. I missionari, pertanto, devono
essere degni di ricevere tale guida divina. Devono
essere sensibili allo Spirito di Dio per insegnare con
potere e convinzione. Se cercano, ricevono e seguono
la guida dello Spirito Santo, essi sono pronti a insegnare con chiarezza le dottrine della Restaurazione
alle persone e lo Spirito porterà testimonianza della
veridicità del loro messaggio (vedere DeA 11:21;
50:13–14).
La Luce di Cristo è una fonte d’ispirazione che il
nostro Padre celeste ha fornito a tutti i Suoi figli.
La comprensione delle funzioni della Luce di Cristo
e dello Spirito Santo ti aiuta a riconoscere l’influenza
di Dio. L’influenza della Luce di Cristo e dello
Spirito Santo sulla mente e sul cuore di tutti coloro
che cercano la verità è fondamentale nel processo
di conversione.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• La Luce di Cristo è un potere benefico nella vita
di ogni persona.
• Lo Spirito Santo è un componente della Divinità.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
La Luce di Cristo è un potere benefico nella
vita di ogni persona.
ᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato
che la Luce di Cristo «incoraggia tutto ciò che è
buono» («La Luce di Cristo», Liahona, aprile 2005,
10). L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha insegnato: «La luce di Cristo,
qualche volta chiamata Spirito di Cristo o Spirito
di Dio, ‹dà luce ad ogni uomo che viene nel mondo›
(DeA 84:46). Questa luce ‹è in tutte le cose… dà
vita a tutte le cose› (DeA 88:13). Il profeta Mormon
spiegò che ‹lo Spirito di Cristo è dato a ogni uomo,
affinché possa distinguere il bene dal male› (Moroni
7:16; vedi anche versetto 19; 2 Nefi 2:5; Helaman
14:31)» (vedere La Stella, gennaio 1997, 66).
Dato che tutti coloro che incontrerai avranno ricevuto la Luce di Cristo, è importante che tu capisca
il ruolo di questa grande influenza. Coloro che
seguono la Luce di Cristo saranno portati a Cristo,
svilupperanno fede in Lui, si pentiranno dei peccati,
accetteranno il battesimo e il dono dello Spirito
Santo e diverranno membri della Chiesa di Gesù
Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
• Vi sono molti modi in cui lo Spirito Santo ha
un’influenza benefica nella nostra vita.
• La sensibilità e l’obbedienza allo Spirito costituiscono una delle maggiori risorse a disposizione
di un missionario.
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SPIRITO SANTO
e le benedizioni del vangelo restaurato: «La sua
influenza opera prima che una persona riceva lo
Spirito Santo e la prepara a riceverlo. La luce di
Cristo condurrà l’anima onesta a dare ‹ascolto alla
voce› [DeA 84:46] per trovare il vero vangelo e la
vera chiesa e ricevere grazie a ciò lo Spirito Santo»
(Liahona, maggio 2003, 26).
ᔢ Il presidente Boyd K. Packer ha spiegato l’importanza di comprendere che a tutti i figli di Dio viene
data la Luce di Cristo:
«Quanto più sappiamo della Luce di Cristo, tanto
più comprendiamo la vita e accresciamo il nostro
affetto nei confronti di tutta l’umanità. Saremo
migliori insegnanti, missionari e genitori, migliori
uomini, donne e figli. Avremo un più profondo
riguardo per i nostri fratelli e sorelle nella Chiesa
e verso coloro che non credono e che non hanno
ancora ricevuto il conferimento del dono dello
Spirito Santo…
Versetti da studiare su cui meditare
• Moroni 7:16–19
• Dottrina e Alleanze 84:46–47
• Dottrina e Alleanze 88:11–13
ᔢ «La Luce di Cristo non deve essere confusa con
lo Spirito Santo. Non è un personaggio, come lo
Spirito Santo. La sua influenza induce le persone a
trovare il vero vangelo, a essere battezzate e a ricevere il dono dello Spirito Santo (vedere Giovanni
12:46; Alma 26:14–15)» (Siate fedeli: riferimenti per
lo studio del Vangelo, 95; Guida alle Scritture, «Luce,
Luce di Cristo», 114).
ᔢ Il presidente Boyd K. Packer ha insegnato che la
Luce di Cristo è «un’altra fonte di ispirazione, che
ciascuno di noi possiede in comune con tutti gli
altri componenti della famiglia umana. Se sappiamo della Luce di Cristo, comprendiamo che c’è
qualcosa dentro a tutti noi e a cui possiamo ricorrere nel nostro desiderio di proclamare la verità…
Ogni uomo, donna e bambino di ogni nazione,
credo o colore, ogni persona, a prescindere da dove
vive o ciò in cui crede o fa, ha in sé l’inesauribile
Luce di Cristo. In questo senso, tutti gli uomini
sono creati uguali. La Luce di Cristo presente in tutti
noi è una testimonianza che Dio non ha riguardo
alla qualità delle persone (vedere DeA 1:35). Egli
tratta tutti con equità nel conferire la Luce di Cristo»
(Liahona, aprile 2005, 8, 10).
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato che la Luce di
Cristo aiuta a preparare le persone per il messaggio
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© Robert Casey. È vietata la riproduzione
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
È importante che ogni insegnante
o missionario o genitore sappia
che lo Spirito Santo può agire
attraverso la Luce di Cristo. Un
insegnante dei principi evangelici non semina un corpo estraneo né nuovo in un adulto o in
un bambino. Piuttosto, un missionario o un insegnante sta
prendendo contatto con lo Spirito
di Cristo già presente. Il Vangelo avrà per loro un
suono familiare» (Liahona, aprile 2005, 8, 10).
Lo Spirito Santo è un componente della
Divinità.
ᔢ Le Scritture insegnano la funzione dello Spirito
Santo in seno alla Divinità. Come componente
della Divinità, lo Spirito Santo svolge compiti che
è importante che i missionari comprendano.
Versetti da studiare su cui meditare
• Giovanni 14:26
• 3 Nefi 28:11
• Dottrina e Alleanze 130:22
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
DELLO STUDENTE
LA
ᔢ L’anziano Robert D.
Hales, membro del
Quorum dei Dodici
Apostoli, ha descritto
alcuni dei compiti dello
Spirito Santo: «Lo Spirito
Santo è il terzo componente della Divinità, un
personaggio di spirito. È il
Consolatore, lo Spirito di
Dio, il Santo Spirito di Promessa. Egli testimonia di
Gesù Cristo, della Sua opera e del lavoro dei Suoi
servitori sulla terra. Agisce come agente purificatore
che ci netta e santifica dal peccato. Egli dà conforto
e pace alla nostra anima. Il diritto alla Sua costante
compagnia è tra i doni più grandi che possiamo
ricevere in questa vita terrena, poiché mediante la
luce dei Suoi suggerimenti e della Sua purificazione
possiamo essere guidati nuovamente alla presenza
di Dio» (vedere Liahona, luglio 2002, 77).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha insegnato che le
manifestazioni dello Spirito Santo sono «dat[e] per
far conoscere la verità riguardo al Signore e al Suo
vangelo» e che «queste manifestazioni sono disponibili a tutti [vedere 2 Nefi 26:13]». Ha poi spiegato
la differenza tra la Luce di Cristo, le manifestazioni
dello Spirito Santo e il dono dello Spirito Santo:
«La luce di Cristo viene data a tutti gli uomini e
donne affinché possiamo distinguere il bene dal
male; le manifestazioni dello Spirito Santo sono date
per condurre coloro che le cercano sinceramente
alle verità del Vangelo per persuaderli a pentirsi e
a farsi battezzare.
Il dono dello Spirito Santo è qualcosa di più…
Il dono dello Spirito Santo consiste anche nel diritto
alla costante compagnia dello Spirito, nell’averlo
sempre con noi (vedere DeA 20:77)…
Per i fedeli membri della chiesa di Gesù Cristo la
compagnia dello Spirito Santo deve essere una cosa
molto familiare, sì che dobbiamo stare attenti a non
darla per scontata. Per esempio, il senso di benessere che si prova quando ascoltiamo i discorsi e la
musica di questa conferenza è la conferma della
testimonianza dello Spirito, disponibile a tutti i
membri fedeli della Chiesa in modo continuo. Un
fratello un giorno mi chiese perché provava tanta
gioia ascoltando i discorsi e la musica nella riunione
LA
C O M PA G N I A D E L L O
SPIRITO SANTO
sacramentale, mentre un amico che aveva invitato
ad assistere alla riunione apparentemente non provava sentimenti simili. Questo fatto illustra chiaramente il contrasto tra la persona che possiede il
dono dello Spirito Santo, ed è quindi in sintonia
con i suoi suggerimenti, e quella che invece non lo
possiede e non è in sintonia» (vedere La Stella, gennaio 1997, 66, 67).
ᔢ L’anziano Bruce R. McConkie, che era un membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha illustrato
la differenza tra l’influenza dello Spirito Santo e
il dono dello Spirito Santo: «Prima del battesimo
[tutte le persone] possono ricevere rivelazione dallo
Spirito Santo, che ha lo scopo di fornire loro una
testimonianza della veridicità e della divinità dell’opera del Signore sulla terra. Dopo il battesimo
ricevono il dono dello Spirito Santo, e allora è
loro diritto avere la costante compagnia di questo
membro della Divinità, se osservano i comandamenti. La testimonianza prima del battesimo, per
fare un’analogia, giunge come un lampo di luce che
risplende in una notte buia e tempestosa; arriva per
illuminare il sentiero su cui i pellegrini della terra,
lontani dalla loro dimora celeste e persi nei deserti
e nelle paludi del mondo, devono camminare se
vogliono ritornare alla presenza divina. La compagnia dello Spirito Santo dopo il battesimo è come
la luce continua del sole a mezzogiorno, che irradia
i suoi raggi sul sentiero della vita e su tutto ciò che
lo circonda» (A New Witness for the Articles of Faith
[1985], 262).
Vi sono molti modi in cui lo Spirito Santo
ha un’influenza benefica nella nostra vita.
ᔢ Le manifestazioni dello Spirito giungono in una
varietà di modi. Le Scritture ci aiutano a comprendere meglio i suggerimenti dello Spirito Santo. I
missionari potenziali dovrebbero essere in grado di
riconoscere l’influenza dello Spirito Santo e avere
la fede e il coraggio di seguire tali suggerimenti. Il
Signore ci ha dato l’incarico seguente: «Ciò che lo
Spirito vi attesta, vorrei che lo faceste in tutta santità di cuore» (DeA 46:7).
I missionari potenziali dovrebbero inoltre essere in
grado di spiegare ai simpatizzanti la natura e i compiti fondamentali dello Spirito Santo.
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DELLO STUDENTE
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LA
C O M PA G N I A D E L L O
SPIRITO SANTO
del Signore in Dottrina e Alleanze 9:8: ‹Perciò
sentirai che è giusto›. L’ardore descritto in
questo passo delle Scritture significa un sentimento di conforto e serenità, non necessariamente una sensazione di calore. Man mano
che continuerete a seguire la volontà del
Signore, vi renderete conto di quanto lo
Spirito Santo vi influenzi personalmente»
(Siate fedeli, 147).
Versetti da studiare su cui meditare
• Giovanni 14:26
• Giovanni 15:26
• Giovanni 16:13
• Galati 5:22–23
• 1 Nefi 4:6
• 2 Nefi 31:17–18
• 2 Nefi 32:5, 8
• 2 Nefi 33:1
• Alma 21:16
• Moroni 10:5
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ «Nessun insegnante al mondo, per quanto sia
esperto, può condurre alla testimonianza e alla
conversione un’altra persona. Questo è compito
dello Spirito Santo. Le persone arrivano a sapere
che il Vangelo è vero tramite il potere dello Spirito
Santo» (Insegnare: non c’è chiamata più grande, 41).
ᔢ Seguono alcuni principi importanti da capire
riguardo all’influenza dello Spirito Santo:
1. Possiamo ricevere impressioni spirituali.
• Quando era un membro dei Settanta, l’anziano
L. Lionel Kendrick descrisse in che modo lo
Spirito influenza la mente e il cuore: «Le rivelazioni personali sono ricevute sia nella mente
sia nel cuore. Tali impressioni pervengono alla
mente come pensieri e al cuore come sentimenti. L’anziano Boyd K. Packer ha spiegato:
‹Questa guida ci perviene sotto forma di pensieri, di sentimenti e di impressioni› («La rivelazione in un mondo che cambia», La Stella,
gennaio 1990, 13). Talvolta lo Spirito influenzerà contemporaneamente sia la mente sia il
cuore. Di solito quando la mente e il cuore
ricevono la stessa impressione, sapete che
state ricevendo una rivelazione personale. Il
Salvatore istruì Hyrum Smith: ‹Ti impartirò
del mio Spirito, che illuminerà la tua mente,
che riempirà la tua anima di gioia› (DeA 11:13)»
(«Personal Revelation», Brigham Young University
1996–97 Speeches [1997], 256).
• Il presidente Boyd K. Packer ha spiegato in
che modo la mente riceve comunicazioni da
• Vedere Alma 32:28.
fonti divine: «Lo Spirito Santo comunica con
il nostro spirito per mezzo delle facoltà men• Vedere Dottrina e Alleanze 9:8–9.
tali più che per mezzo dei sensi fisici.
• «Anche se spesso descriviamo la
Questa guida ci perviene sotto forma
«Le rivelazioni persocomunicazione dello Spirito come
di pensieri, di sentimenti e di impresnali… pervengono alla
una voce, essa viene percepita più
sioni. Non è sempre facile descrivere
mente come pensieri e al
che udita. E mentre diciamo di
l’ispirazione. Le Scritture insegnano
cuore come sentimenti».
‹ascoltare› i suggerimenti dello
che possiamo percepire con la mente,
Spirito Santo, spesso descriviamo
più che sentire con le orecchie, le
un suggerimento spirituale con le
comunicazioni dello Spirito, e vedere con
parole ‹ho provato un sentimento›. Il consigli occhi dello spirito più che con quelli del
glio del Signore a Oliver Cowdery riportato
corpo (vedere 1 Nefi 17:45)» (vedere La Stella,
nella sezione 9 di Dottrina e Alleanze... spiega
gennaio 1990, 13).
come si sentono le risposte del Signore.
Tuttavia questo consiglio a volte viene frain2. Possiamo ricevere un sentimento di pace.
teso. Leggendo quel passo, alcuni membri
• Vedere Genesi 41:16.
della Chiesa rimangono confusi e temono di
• Vedere Dottrina e Alleanze 6:22–23.
non aver mai ricevuto un suggerimento dello
Spirito Santo perché non hanno mai sentito
ardere il loro petto. Badate alle parole finali
• Vedere Romani 15:13.
24
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
LA
• L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha descritto i sentimenti
associati al senso di calore che si prova nel
petto: «Cosa significa sentir ‹ardere il cuore›?
Deve essere un senso di bruciore, come quello
causato dalla combustione? Se questo è il significato, io non ho mai sentito ardere il mio
cuore dentro di me. Sicuramente la parola
‹ardere› in questo passo delle Scritture indica
un senso di conforto e di serenità. Questa è
la testimonianza che molti ricevono. Questo
è il modo in cui ci perviene la rivelazione»
(«Insegnare e imparare mediante lo Spirito»,
La Stella, maggio 1999, 22).
SPIRITO SANTO
• Il presidente Boyd K.
Packer ha insegnato
riguardo alla voce
dello Spirito: «La
voce dello Spirito è
calma e sommessa: è
una voce che bisogna
sentire piuttosto che
ascoltare. È la voce di
uno spirito che viene
nella mente, come un pensiero messo nel
nostro cuore» (Liahona, luglio 2000, 10).
© Robert Casey. È vietata la riproduzione
• «Lo Spirito Santo è spesso chiamato il
Consolatore (vedere Giovanni 14:26; DeA
39:6). Quando rivelerà la volontà del Signore
a vostro riguardo, Egli sussurrerà pace alla
vostra mente (vedere DeA 6:23). La pace
che Egli dà non può essere contraffatta dalle
influenze mondane o da falsi insegnamenti; è
la pace promessa dal Signore quando assicurò
i Suoi discepoli che avrebbe mandato loro il
Consolatore: ‹Io vi lascio pace; vi do la mia
pace. Io non vi do come il mondo dà. Il
vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti› (Giovanni 14:27)» (Siate fedeli, 147).
C O M PA G N I A D E L L O
• L’anziano Henry B. Eyring, membro del
Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato che
riceviamo le risposte quando proviamo un
forte bisogno di conoscere la volontà di Dio:
«Ho ricevuto delle risposte alle mie preghiere.
Quelle risposte erano molto chiare quando
sulla mia volontà prendeva il sopravvento il
desiderio di conoscere la volontà di Dio. È
allora che la risposta di un affettuoso Padre
celeste può essere trasmessa alla mente, tramite la voce calma e sommessa, e scritta sul
cuore» (Liahona, gennaio 2001, 100).
• Il presidente Ezra Taft Benson ha parlato di ciò
che il dono dello Spirito Santo farà per noi: «Lo
Spirito Santo vi aiuta a scegliere ciò che è giu• L’anziano Robert K. Dellenbach, membro dei
sto. Lo Spirito Santo vi protegge dal male. Egli
Settanta, ha insegnato in che modo possiamo
vi parla con una piccola voce tranquilla e vi
avere pace nella vita: «Quando
dice di fare ciò che è giusto. Quando
preghiamo sinceramente il
fate il bene, vi sentite bene, e questo è
«Quando fate il bene,
Signore e confidiamo nei Suoi
lo Spirito Santo che vi parla. Lo Spirito
vi sentite bene, e questo
divini suggerimenti, la voce mite
Santo è un compagno meraviglioso. È
è lo Spirito Santo
e tranquilla dello Spirito si farà
sempre pronto ad aiutarvi» (La Stella,
che vi parla».
sempre sentire (vedi Helaman
luglio 1989, 76).
5:30); conosceremo un senso di
4. Possiamo ricevere idee nuove.
pace e sapremo che Dio ha esaudito le nostre
• Vedere Dottrina e Alleanze 8:2.
preghiere. Ricordate la pace che conobbe
Oliver [vedi DeA 6:23]? La brace spirituale può
• Il profeta Joseph Smith ha insegnato in che
trasformarsi nella fiamma della testimonianza
modo lo spirito di rivelazione può portare idee
(vedi Helaman 5:45)» (La Stella, gennaio
nuove: «Una persona può trarre vantaggio
1991, 22).
dall’osservare i primi accenni dello spirito di
3. Possiamo ricevere il suono dolce e
sommesso.
• Vedere 1 Re 19:9–12.
• Vedere Helaman 5:30.
LA
rivelazione. Per esempio, quando sentite l’intelligenza pura scorrere dentro di voi, essa può
darvi idee improvvise, talché notandolo, potrete
vederle realizzate lo stesso giorno o poco dopo;
vale a dire che quelle cose che sono state presentate alla vostra mente dallo Spirito di Dio si
avvereranno, e così imparando a conoscere lo
Spirito di Dio ed a capirLo, potrete addentrarvi
meglio nel principio di rivelazione, finché
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
25
LA
C O M PA G N I A D E L L O
SPIRITO SANTO
non sarete divenuti perfetti in Cristo Gesù»
(Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 116).
quindi a dire non solo ‹sia fatta la Tua volontà›,
ma anche, con pazienza: ‹siano rispettati i
Tuoi tempi›» (Liahona, luglio 2001, 72).
5. Dovremmo ricordare che le manifestazioni
spirituali sono sacre.
• Vedere Alma 12:9.
• Il presidente Boyd K. Packer ci ha messo in
guardia sulla natura sacra delle manifestazioni
spirituali:
«Sogni, visioni e visitazioni non sono insolite
nella Chiesa e fanno parte di tutto ciò che il
Signore ha rivelato in questa dispensazione.
6. Il Signore ci dà rivelazioni secondo i Suoi
tempi.
7. Dobbiamo aspettarci di non ricevere rivelazioni in ogni cosa.
• Vedere Isaia 55:8–9.
• Vedere Giacomo 4:3.
• Vedere Moroni 7:2.
• Vedere Dottrina e Alleanze 58:26–29.
• Vedere Dottrina e Alleanze 88:68.
• L’anziano Dallin H. Oaks ha ammonito: «Le
rivelazioni provenienti da Dio—gli insegnamenti e le istruzioni dello Spirito—non sono
costanti. Noi crediamo nella rivelazione continua, ma non nella rivelazione ininterrotta.
Spesso ci è dato di risolvere da soli i nostri
problemi senza dettami o direttive specifiche
dello Spirito. Ciò fa parte dell’esperienza che
dobbiamo fare qui sulla terra. Fortunatamente
non siamo mai fuori della vista del nostro
Salvatore, e se il nostro giudizio ci conduce
verso azioni che vanno al di là dei limiti di
quanto ci è permesso e se ascoltiamo quella
voce mite e sommessa, il Signore ci tratterrà
mediante i suggerimenti del Suo Spirito»
(Liahona, maggio 1999, 23).
• L’anziano Dallin H. Oaks ha parlato della tempistica del Signore per quanto attiene all’ispirazione: «Dobbiamo renderci conto che il
Signore ci parlerà tramite lo Spirito nel tempo
e nel modo da Lui stabiliti. Molte persone
non capiscono questo principio. Pensano che
quando sono pronte e quando conviene loro
possono rivolgersi al Signore, e ritengono che
Egli risponderà immediatamente, persino nella
maniera precisa che essi hanno richiesto. Le
rivelazioni non ci pervengono in questa
maniera» (vedere La Stella, maggio 1999, 20–21).
• L’anziano Neal A. Maxwell, che era un membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha posto
l’accento sulla necessità di sottomettere noi
stessi ai tempi del Signore quando attendiamo
la risposta alle preghiere e agli altri desideri
giusti: «Se il Signore vuole che il Suo popolo
sia provato ‹in ogni cosa› (DeA 136:31), in che
modo saremo provati? Egli ci dice: ‹Metterò
alla prova la pazienza e la fede del mio popolo›
(vedere Mosia 23:21). La nostra fede sarà messa
alla prova nei tempi del Signore, impariamo
26
© Bryant Livingston. È vietata la riproduzione
Potrebbe darsi che farete esperienze spirituali
meravigliose. Sono arrivato a capire che tali
esperienze sono personali e sono da mantenere
riservate. Meditatele nel cuore e non parlatene
con leggerezza [vedere Alma 12:9]» («The Great
Plan of Happiness and Personal Revelation» [riunione del CES per i giovani adulti, 7 novembre
1993], 7–8).
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
• L’anziano Oaks, inoltre, ci ha messo in guardia
dal cercare rivelazioni in ogni aspetto della
vita: «Nello stesso modo lo Spirito del Signore
probabilmente non ci darà alcuna rivelazione
su cose di poca importanza. Una volta a una
riunione di testimonianza udii una giovane
lodare la spiritualità di suo marito indicando
che egli sottoponeva ogni questione al Signore.
DELLO STUDENTE
LA
ᔢ L’anziano Gene R. Cook, membro dei Settanta,
ha spiegato in che modo, quando rendiamo testimonianza, invitiamo lo Spirito: «Portate spesso
testimonianza quando insegnate. Questo può
essere ancora più importante di ciò che state insegnando. Attestate nel nome del Signore che le cose
di cui state parlando sono veritiere. Se lo farete,
sarà invitato lo Spirito del Signore» (Raising Up a
Family to the Lord [1993], 49).
• 2 Nefi 33:1
• Dottrina e Alleanze 43:15–16
• Dottrina e Alleanze 50:21–22
© 1995 Merrett T. Smith. È vietata la riproduzione
La sensibilità e l’obbedienza allo Spirito
costituiscono una delle maggiori risorse a
disposizione di un missionario.
Versetti da studiare su cui meditare
SPIRITO SANTO
Signore, poiché lo Spirito è il potere che porta alla
conversione» (La Stella, gennaio 1989, 24).
Ella disse che l’accompagnava a fare la spesa e
non sceglieva neppure tra due marche diverse
di verdura in scatola senza prima pregare per
sapere quale delle due acquistare. Questo
comportamento mi sembra non giusto. Ritengo
che il Signore si aspetti che usiamo l’intelligenza e l’esperienza che Egli ci ha dato per
compiere questo genere di scelte» («La rivelazione», La Stella, dicembre 1983, 41).
ᔢ I missionari insegnano i principi del vangelo
restaurato ai simpatizzanti, ma l’influenza dello
Spirito è l’elemento più possente nella conversione
delle persone. È essenziale che i missionari siano
sensibili allo Spirito e imparino a seguire le impressioni che ricevono. La comprensione del ruolo dello
Spirito aumenterà man mano che impariamo a
seguire i Suoi suggerimenti.
C O M PA G N I A D E L L O
ᔢ Il presidente Boyd K.
Packer ha narrato una
lezione importante che
apprese quando era sul
campo di missione:
«Quando ero presidente
di missione ho appreso
una lezione che mi ha
fatto riflettere. Ero anche
un’Autorità generale.
Diverse volte avevo ricevuto l’impressione di rilasciare uno dei miei consiglieri per il bene del lavoro
missionario. Oltre ad averci pregato su, ci avevo
pensato ed ero giunto alla conclusione che fosse la
cosa giusta da fare. Ma non l’avevo fatta: temevo
che avrei ferito un uomo che aveva prestato molti
anni di servizio nella Chiesa.
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
Lo Spirito si allontanò da me. Non potevo più ricevere suggerimenti su chi dovesse essere chiamato
come consigliere, se avessi rilasciato questa persona.
Ciò durò diverse settimane. Le mie preghiere semᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
bravano rimanere nella stanza in cui le pronunciavo.
dei Dodici Apostoli, ha esaminato il potere dello
Provai un certo numero di modi alternativi per
Spirito nella conversione: «Nei centri di addestrasistemare il lavoro missionario, ma
mento per le missioni insegnamo ai
senza successo. Alla fine feci ciò che
missionari che essi devono aver fede
L’influenza dello spirito
lo Spirito mi aveva invitato a fare.
nel Signore Gesù Cristo. Insegnamo
è l’elemento più posImmediatamente il dono ritornò. Oh,
loro che devono stringere rapporti sinsente nella conversione
quale dolcezza squisita rientrare in
ceri, personali e affettuosi con le perdelle persone [al vanpossesso di questo dono! Voi lo conosone di cui fanno conoscenza.
gelo restaurato].
scete, perché avete il dono dello
Devono imparare ad ascoltare con
Spirito Santo. Il fratello, per di più,
comprensione e a mostrarsi sensibili
non
ebbe
problemi,
ma, di fatto, ricevette grandi
agli interessi e alle preoccupazioni di coloro ai
benedizioni.
Subito
dopo
l’opera missionaria proquali insegnano. Quando i missionari espongono
sperò»
(«That
All
May
Be
Edified»
[1982], 341).
le dottrine devono scoprire che cosa pensano e
sentono i loro interlocutori, in modo da poter chiarire le incomprensioni, eliminare i dubbi, risolvere
le preoccupazioni e fornire l’incoraggiamento
necessario. Il caloroso e sincero spirito dei missionari è un elemento indispensabile per aiutare i simpatizzanti a sentire e a riconoscere lo Spirito del
LA
ᔢ Il presidente Marion G. Romney, che era un consigliere della Prima Presidenza, ha posto l’accento
sul bisogno di seguire la guida del Signore dopo
che la riceviamo: «Quando una persona giunge
a conoscere il consiglio del Signore e lo segue,
inequivocabilmente si avvicina allo Spirito. Sin dal
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MANUALE
DELLO STUDENTE
27
LA
C O M PA G N I A D E L L O
SPIRITO SANTO
principio, la storia del rapporto di Dio con i Suoi
figli sulla terra attesta il fatto che coloro che non si
curano del Suo consiglio sbagliano e si ritrovano
nell’angoscia» («Seek Not to Counsel the Lord»,
Ensign, agosto 1985, 2).
PUNTI SU CUI MEDITARE
• Quali sono alcuni modi in cui lo Spirito del
Signore ti ha ispirato?
• Che cosa puoi fare per aumentare nella tua vita
l’influenza dello Spirito? In che modo la dignità
personale si ripercuote sull’influenza dello Spirito
nella vita di una persona?
• In che modi puoi sviluppare una sensibilità maggiore allo Spirito?
COMPITI SUGGERITI
• Stabilisci che cambiamenti puoi fare per diventare più sensibile allo Spirito.
• Scegli un momento e un luogo in cui puoi trovarti da solo. Potresti digiunare. Inizia con una
preghiera e chiedi al tuo Padre celeste che cosa
vuole che tu faccia per prepararti a diventare uno
dei Suoi missionari. Dopo la preghiera, dedica
del tempo per riflettere sui pensieri che arrivano
e i sentimenti che provi. Riporta queste impressioni nel diario. Questo potrebbe essere un buon
inizio per il tuo diario di missione.
• Scrivi nel diario di studio delle Scritture le
impressioni e i sentimenti che provi sui passi
che esamini.
• Prega e rileggi la tua benedizione patriarcale,
notando i consigli e le impressioni che potrebbero
applicarsi alla missione. (Se non hai ricevuto la
benedizione patriarcale, prendi in considerazione
di chiederla).
• Prepara un discorso sull’argomento: «Perché per
ogni missionario è importante essere guidato dallo
Spirito?» Tieni il discorso ai tuoi familiari o a un
amico fidato.
• Leggi i riferimenti scritturali riportati nella
colonna di sinistra del diagramma sottostante.
Scrivi nella colonna di destra una descrizione
breve dei modi che sono illustrati nelle Scritture
in cui lo Spirito Santo può influire su di noi.
Potresti anche collegare questi versetti per formare
una catena scritturale, riportando il riferimento
del secondo gruppo scritturale accanto al primo
passo scritturale, il terzo accanto al secondo, e così
via, sino all’ultimo, di fianco al quale indicherai
il riferimento al primo versetto dell’elenco.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Spirito Santo» (178–181)
• «Preghiera» (127–132)
• «Rivelazione» (143–148)
Modi in cui lo Spirito Santo può influire su di noi
Giovanni 14:26
Giovanni 15:26
Giovanni 16:13
Galati 5:22–23
Mosia 5:2
DeA 6:14–15
DeA 6:22–23
DeA 8:2–3
DeA 9:8–9
DeA 11:12–13
DeA 50:17–23
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NOTE E IMPRESSIONI
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LA
SPIRITO SANTO
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DELLO STUDENTE
Capitolo 4
È vietata la riproduzione
INSEGNARE MEDIANTE LO SPIRITO
Smith è un profeta del Signore›, lo Spirito Santo
che irradiava da lui illuminava la mia ragione e
allora, la luce, la gloria, e l’immortalità erano dinanzi
a me. Io ero circondato da esse, pieno di esse, e
capivo da me che la testimonianza era vera»
(Journal of Discourses, 1:90).
INTRODUZIONE
I missionari sono chiamati a insegnare il vangelo
restaurato con il potere e l’autorità di Dio. «Pertanto,
io, il Signore, vi faccio questa domanda: A cosa foste
ordinati? A predicare il mio Vangelo mediante lo Spirito»
(DeA 50:13–14; corsivo dell’autore). Parlando delIn veste di servitore del Signore, devi imparare a
l’importanza d’insegnare con efficacia il Vangelo,
ministrare, il che significa insegnare con lo Spirito.
l’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei
Ciò implica apprendere e utilizzare le tecniche
Dodici Apostoli, ha insegnato che
didattiche e i principi che consentono
«ogni membro della Chiesa di Gesù
a te e ai simpatizzanti di ricevere l’in«A noi Suoi servitori è
Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni è
fluenza dello Spirito. Il Signore sa ciò
stato affidato il sacro
o sarà un insegnante» e che «a noi
che ogni persona ha bisogno d’impacompito di insegnare il
Suoi servitori è stato affidato il sacro
rare. Quando insegni dottrine e prinvangelo di Gesù Cristo».
compito di insegnare il vangelo di
cipi corretti in maniera chiara e con
Gesù Cristo, il più grande messaggio
lo Spirito, il messaggio toccherà con
di ogni tempo. Abbiamo bisogno di
potere il cuore delle persone. L’insegnamento ispipiù insegnanti che siano all’altezza di questo mesrato toccherà le corde dell’anima, che possono porsaggio» (Liahona, gennaio 2000, 94, 98).
tare alla conversione attraverso l’accettazione dei
Il profeta Joseph Smith ha insegnato: «La salvezza
primi principi e delle prime ordinanze del vangelo
non può giungere senza la rivelazione; è vano
restaurato.
ministrare senza di essa» (History of the Church,
3:389). Anche il presidente Brigham Young ha posto
DOTTRINE E PRINCIPI DA
l’accento sulla necessità di avere lo Spirito quando
COMPRENDERE
s’insegna il Vangelo: «Se tutto il talento, tutto il
• La preparazione e la dignità personali sono
tatto, tutta la sapienza e tutto il perfezionamento
necessarie per insegnare mediante lo Spirito.
del mondo mi fossero stati inviati insieme al Libro
di Mormon, e con la massima eloquenza terrena
• I missionari possono invitare lo Spirito Santo
me ne avessero decantata la veridicità, cercando di
nell’insegnamento.
dimostrarla mediante l’erudizione e la sapienza del
• I missionari dovrebbero esercitarsi su metodi
mondo, per me tali cose sarebbero state come fumo
didattici edificanti.
che s’innalza e subito svanisce. Ma quando sentivo
un uomo privo di capacità oratorie, che riusciva
soltanto a dire: ‹Io so, per la potenza dello Spirito
Santo, che il Libro di Mormon è verità, che Joseph
LA
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INSEGNARE
MEDIANTE LO
SPIRITO
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
La preparazione e la dignità personali sono
necessarie per insegnare mediante lo Spirito.
ᔢ Il Signore riverserà sui
missionari preparati e degni
il Suo Spirito. Il presidente
Joseph F. Smith ha insegnato: «Ogni missionario
dovrebbe cercare di dedicare una parte del giorno
allo studio dei principi
evangelici e della teologia.
Dovrebbe leggere, meditare
e pregare… La sua mente dovrebbe essere piena di
pensieri degni di essere espressi, ascoltati e ricordati;
dopo, lo spirito dell’ispirazione produrrà le verità di
cui necessitano gli ascoltatori e darà alle parole dell’oratore un alone d’autorità» (Dottrina evangelica, 325).
Versetti da studiare su cui meditare
• Alma 5:46
• Alma 8:10
• Alma 17:2–3
• Dottrina e Alleanze 11:21–22
• Dottrina e Alleanze 84:85
ᔢ «Uno degli scopi dello Spirito è quello di manifestare ‹la verità di ogni cosa› (Moroni 10:4–5). Soltanto
tramite l’influenza dello Spirito l’insegnamento del
Vangelo può essere edificante e ispirato.
Il vostro privilegio quali insegnanti del Vangelo è di
essere degli strumenti tramite i quali lo Spirito Santo
può insegnare, testimoniare, confortare e ispirare…
Se vi preparate spiritualmente, lo Spirito Santo vi
aiuterà a sapere che cosa fare e dire quando insegnate. Potete prepararvi pregando spesso, studiando
le Scritture, osservando i principi del Vangelo ed
essendo umili» (Siate fedeli: riferimenti per lo studio
del Vangelo, 87).
ᔢ L’anziano David B. Haight, che era un membro del
Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato: «I nostri
missionari insegnano e rendono testimonianza
LA
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MANUALE
ᔢ Il presidente James E. Faust, consigliere della Prima
Presidenza, ha paragonato la dignità di ricevere lo
Spirito al ricevere il segnale su un telefono cellulare:
«Ai nostri giorni i cellulari sono usati per buona
parte delle comunicazioni. Talvolta, occasionalmente
troviamo dei punti morti per il nostro telefonino
in cui non c’è campo. Ciò può verificarsi quando
siamo in una galleria o in un canyon, oppure
quando ci sono altre interferenze.
Lo stesso accade con la comunicazione divina. Il
suono dolce e sommesso, benché dolce e sommesso, è assai potente. Esso ‹oltrepassa con un
sussurro e penetra ogni cosa› [DeA 85:6]… Forse
qualcosa nella vita c’impedisce di ascoltare il messaggio perché siamo ‹insensibili› [vedere 1 Nefi
17:45]. Spesso ci mettiamo in punti morti spiritualmente, ossia luoghi o situazioni che ostacolano i
messaggi divini. Alcuni di questi punti morti comprendono la rabbia, la pornografia, le trasgressioni,
l’egoismo e altre situazioni che offendono lo
Spirito» (Liahona, maggio 2004, 67).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha descritto ciò che
possiamo fare per invitare lo Spirito:
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
32
mediante lo Spirito. Per farlo, tuttavia, devono essere
in sintonia con il Signore. Non basta sperare di avere
lo Spirito. Non è sufficiente pregare. I missionari
devono fare ciò che il Signore richiede: osservare
i comandamenti, essere puliti, essere virtuosi nelle
azioni e nei pensieri. ‹Il Signore ha detto che non
dimora in templi impuri› (Alma 34:36)» (Conference
Report, ottobre 1977, 86; Ensign, novembre 1977, 57).
«Il modo migliore per avere lo spirito di rivelazione
consiste nell’ascoltare e studiare le parole dette
sotto l’influenza dello Spirito Santo. In altre parole,
godiamo dello Spirito leggendo le Scritture e leggendo o ascoltando i discorsi dei dirigenti ispirati…
Quando ci dedichiamo al lavoro del Signore dobbiamo svolgere il duro lavoro che chiamiamo preparazione» («Insegnare e imparare mediante lo
Spirito», La Stella, maggio 1999, 18).
ᔢ L’anziano Henry B. Eyring, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha posto l’accento sulla preghiera quale mezzo per alimentare la presenza dello
Spirito Santo: «Proprio come la meditazione delle
Scritture invita lo Spirito Santo, così fanno le invocazioni quotidiane nella preghiera. Se non chiediamo
in preghiera Egli raramente verrà da noi, e senza la
nostra supplica probabilmente non verrà a soffermarsi da noi. ‹E lo Spirito vi sarà dato mediante la
DELLO STUDENTE
INSEGNARE
preghiera della fede; e se non ricevete lo Spirito,
non insegnerete› (DeA 42:14). La costante e sincera
invocazione della compagnia dello Spirito Santo,
con il puro intento di nutrire i figli del nostro Padre,
riverserà le benedizioni del cielo su di noi e su
coloro che amiamo e serviamo» (La Stella, gennaio
1998, 102).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha affrontato la questione su che cosa fare quando non sentiamo lo
Spirito che dirige le nostre parole: «È necessaria una
preparazione accurata per quei momenti in cui non
ci vengono messe in bocca parole specifiche. Per mia
esperienza, spesso siamo lasciati a trovare noi stessi le
parole per esprimere i principi evangelici che abbiamo
studiato e le testimonianze che abbiamo ricevuto.
Il Signore non ci dirige in ogni azione o parola,
pertanto dobbiamo essere sempre pronti a procedere
sulla base del nostro miglior giudizio. Quando lo
facciamo, da un canto possiamo crescere in fede e
spiritualità, dall’altro possiamo arricchire la nostra
esperienza terrena» («Teaching by the Spirit»
[discorso tenuto al Centro di addestramento per
i missionari, Provo, 21 giugno 1988], 7).
I missionari possono invitare lo Spirito
Santo nell’insegnamento.
MEDIANTE LO
SPIRITO
e della misericordia del Signore nella loro vita, essi
vengono edificati e rafforzati spiritualmente e la
fede in Lui cresce» (Liahona, gennaio 2001, 89).
Versetti da studiare su cui meditare
• Alma 5:45–46
• Dottrina e Alleanze 84:62
• Dottrina e Alleanze 100:7–8
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha esposto come
insegnare mediante lo Spirito: «Dobbiamo rafforzare
noi e il nostro popolo per richiedere ai nostri insegnanti di parlare con il cuore piuttosto che con
i libri, di trasmettere l’amore che nutrono per il
Signore e per questo prezioso lavoro, così riusciranno a ispirare coloro a cui insegnano» (Teachings
of Gordon B. Hinckley, 619–620).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato: «Ai missionari
viene insegnato a riempire la mente e il cuore della
dottrina basilare, delle Scritture di supporto e delle
importanti esperienze che hanno fatto nella vita.
Questo studio e questa conoscenza diventano per
i missionari dei punti fermi ai quali far riferimento
quando, mediante lo Spirito, identificano la necessità di una particolare famiglia di simpatizzanti o
di un singolo individuo» («Insegnare con il cuore»,
Liahona, giugno 2004, 8).
ᔢ L’anziano Henry B. Eyring ha posto l’accento sul
ruolo dello Spirito Santo nell’insegnamento e nella
preparazione dei simpatizzanti per ricevere certi principi: «Lo Spirito Santo insegnerà a ognuno di noi in
maniera individuale. Vi prometto, però, che quando
ᔢ L’anziano Gene R. Cook, membro dei Settanta,
[i simpatizzanti e i missionari] avranno meditato
ha dichiarato: «Voi, come insegnanti, dovete fare
e pregato sui messaggi del Libro di
tutto quanto è in vostro potere per
Mormon, lo Spirito Santo porterà testipreparare il cuore degli uomini in modo
«Quando lo
monianza del Salvatore, essi si ricordeche lo Spirito possa insegnare» (La
Spirito tocca il cuore,
ranno di Lui e lo Spirito Santo potrà
Stella, gennaio 1989, 32). I missionari
esso cambia».
con il tempo diventare loro compagno.
devono imparare come invitare lo
Esso farà loro ricordare la verità e riveSpirito nell’insegnamento in una
lerà
[ai
missionari]
il cuore della gente» (The Book of
varietà di modi, tra cui l’uso delle Scritture e il renMormon
[discorso
tenuto
a un seminario per i nuovi
dere testimonianza. L’anziano M. Russell Ballard,
presidenti
di
missione,
25
giugno 2003], 6).
membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato: «Quando lo Spirito tocca il cuore, esso cambia.
Quando le persone… sentono che lo Spirito agisce in
loro, o quando vedono la dimostrazione dell’amore
LA
ᔢ L’anziano L. Tom Perry, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha elencato alcuni requisiti
indispensabili per insegnare mediante lo Spirito:
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
33
INSEGNARE
MEDIANTE LO
SPIRITO
«Il nostro insegnamento sarà più efficace se ci predell’esistenza del Salvatore, dei Suoi insegnamenti
pariamo con la preghiera e lo studio. Allora saremo
e della Restaurazione. Pregate per avere guida, e lo
assistiti dallo Spirito nell’impartire la parola, in
Spirito vi aiuterà a sapere come esprimere i senticoerenza e armonia con quello che il
menti del vostro cuore» (Siate fedeli,
Signore vuole che insegnamo» (La
189–190).
«La testimonianza perStella, luglio 1999, 8).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha
sonale è il fattore che
osservato l’importanza della testimoᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente
cambia il modo in cui
facente funzione del Quorum dei
nianza nel processo di conversione:
le persone vivono
Dodici Apostoli, ha riflettuto su una
«La testimonianza personale è il fattore
quando esse entrano in
lezione appresa quando era presidente
che cambia il modo in cui le persone
questa chiesa».
di missione. Scrisse che la missione
vivono quando esse entrano in questa
non stava progredendo come dovuto e
chiesa» (La Stella, luglio 1998, 73).
che non sapeva che cosa fosse necessario cambiare.
ᔢ Il presidente Hinckley ha descritto il potere della
Durante una riunione di testimonianza, tenuta in
testimonianza dei missionari: «[La testimonianza] è
occasione di una conferenza di zona, ascoltò la testiuna cosa che non si può confutare. Gli oppositori
monianza di un anziano timoroso appena arrivato
possono citare passi delle Scritture e disputare
sul campo. Il presidente Packer rievoca:
all’infinito sulla dottrina. Possono essere abili e
«Le testimonianze che avevamo udito da tutti gli
altri missionari erano di questo tipo: ‹Sono grato di
essere sul campo di missione. Sto imparando molto.
Ho un bravo collega, dal quale ho appreso molto.
Sono grato ai miei genitori. La scorsa settimana
abbiamo fatto un’esperienza interessante. Stavamo
andando di casa in casa e…› Il missionario raccontava l’esperienza. Concludeva poi più o meno così:
‹Sono grato di essere sul campo di missione. Ho una
testimonianza del Vangelo›. Finiva dicendo: ‹Nel
nome di Gesù Cristo. Amen›.
In qualche modo questo giovane anziano era diverso.
Per non rimanere un secondo di più davanti a tutti,
disse semplicemente, con parole affrettate, un po’
timoroso: ‹Io so che Dio vive. So che Gesù è il Cristo.
So che abbiamo un profeta di Dio che guida la
Chiesa. Nel nome di Gesù Cristo. Amen›.
Questa era una testimonianza. Non era solo un’esperienza né un’espressione di gratitudine. Si trattava
di una dichiarazione, di una testimonianza!
La maggior parte degli anziani aveva detto: ‹Ho
una testimonianza›, ma non l’aveva dichiarata.
Questo anziano in poche parole aveva reso la sua
testimonianza: precisa, fondamentale e, come
risultò, possente.
Capii allora ciò che stavamo sbagliando nella missione: raccontavamo storie, esprimevamo gratitudine,
ammettevamo di avere delle testimonianza, ma
non le portavamo» (Teach Ye Diligently [1975], 275;
vedere anche La Stella, ottobre 2005, 11–12).
ᔢ «La vostra testimonianza sarà più possente
quando esprimerà una breve e sentita convinzione
34
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
persuasivi. Ma quando uno dice: ‹Io so›, non può
esserci discussione. Può non esserci l’accettazione;
ma chi può confutare o negare la quieta voce dell’anima che parla con convinzione personale?» (La
Stella, luglio 1998, 74).
I missionari dovrebbero esercitarsi su
metodi didattici edificanti.
ᔢ Insegnare
mediante lo Spirito
richiede che comprendiamo importanti metodi didattici,
in modo che lo
Spirito possa accompagnare i nostri
sforzi. Insegnare mediante lo Spirito non significa
che ci proponiamo in maniera noiosa e priva di
entusiasmo, bensì è vero il contrario. Dobbiamo
insegnare in modo tale da edificare, e pertanto illuminare, istruire o migliorare spiritualmente. Ciò
avviene quando spieghiamo in modo semplice e
chiaro, poniamo buone domande, osserviamo le
reazioni dei simpatizzanti e proclamiamo con
entusiasmo il messaggio.
I missionari sono tenuti ad aiutare i simpatizzanti
a riconoscere il ruolo dello Spirito nel processo di
conversione. Esaminare con i simpatizzanti i sentimenti che questi ultimi provano per il vangelo
restaurato può aiutarli a riconoscere lo Spirito
(vedere i passi scritturali e le dichiarazioni di
sostegno riguardanti il principio «Vi sono molti
modi in cui lo Spirito Santo ha un’influenza
DELLO STUDENTE
INSEGNARE
benefica nella nostra vita», nel capitolo 3 del
manuale, 23–27).
Versetti da studiare su cui meditare
• Romani 14:19
• 2 Nefi 33:1
• Dottrina e Alleanze 50:13–14, 17–23
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il Salvatore impiegava una varietà di metodi
didattici edificanti. I seguenti sono alcuni modi in
cui i missionari possono emulare nell’insegnamento
i metodi del Signore:
• Prega. Il Salvatore pregava per coloro che
avrebbero ascoltato la Sua parola (vedere 3 Nefi
19:27–29). Quando preghi per coloro cui insegni,
esercita la fede affinché Dio intenerisca il loro
cuore. Nelle preghiere esprimi il tuo amore per
Dio e per coloro che stai istruendo.
• Utilizza le Scritture. Gesù Cristo insegnava con
le Scritture (vedere Luca 24:27). Le Scritture invitano lo Spirito Santo nell’insegnamento.
• Porta testimonianza. Gesù rendeva testimonianza
del Padre celeste e del proprio ruolo divino
(vedere Giovanni 10:17–18, 27–30). Una testimonianza è una dichiarazione semplice e diretta
del proprio credo: è un sentimento o una rassicurazione. Quando porti testimonianza dei principi evangelici che insegni, lo Spirito ne conferma
la veridicità.
• Usa la musica. Gesù e i Suoi apostoli «ebbero
cantato l’inno» (Matteo 26:30). Tramite la musica,
tu e coloro cui insegni potrete invitare l’influenza
dello Spirito Santo ed esternare dei sentimenti che
possono essere difficili da esprimere in altri modi.
• Narra storie e fai esempi. Gesù insegnava i principi evangelici servendosi di storie, come quella
del buon samaritano (vedere Luca 10:25–37) e del
figliuol prodigo (vedere Luca 15:11–32). Racconta
storie vere per mostrare in che modo i principi
del vangelo restaurato si applicano alla vita
quotidiana.
• Usa oggetti e illustrazioni. Gesù utilizzava oggetti
comuni e paragoni per insegnare i principi evangelici, come il granel di senapa (vedere Matteo
17:20) e chiamando i Suoi apostoli «pescatori
LA
MEDIANTE LO
SPIRITO
d’uomini» (vedere Matteo 4:18–22). Anche le
immagini possono rafforzare l’altrui comprensione degli avvenimenti descritti nelle Scritture
e dei principi evangelici.
• Poni domande e ascolta. Gesù poneva domande,
come: «E voi, chi dite ch’io sia?» (Matteo 16:14)
e «Nella legge che sta scritto? Come leggi?»
(Luca 10:26), poi ascoltava le risposte. Le domande
profonde incoraggiano la discussione e aiutano
i simpatizzanti a parlare debitamente delle loro
esperienze personali. Ascoltando mostri affetto
per i simpatizzanti e lo Spirito può dirigere la tua
conversazione.
• Osserva i comandamenti. Gesù insegnava che
se desideriamo apprendere la veridicità di un
comandamento o principio dobbiamo osservarlo
(vedere Giovanni 7:17). Ammaestrava i Suoi
discepoli sul lavoro missionario mandandoli a
predicare (vedere Luca 9:1–6). I missionari possono aiutare i simpatizzanti a imparare a pregare
invitandoli a pregare durante la lezione. I simpatizzanti possono conoscere la veridicità della
Parola di Saggezza quando iniziano a osservarla.
Sentiranno lo spirito del Libro di Mormon quando
lo leggeranno e pregheranno in merito ad esso.
• Esponi. «Esporre significa approfondire e spiegare
con chiarezza. Esporre il Vangelo vuol dire che
spieghi il significato delle dottrine e dei passi
scritturali con semplicità e chiarezza, affidandoti
alla guida dello Spirito che ti indichi ciò che devi
dire» (Predicare il mio Vangelo, 193). Il Salvatore
esponeva i Suoi insegnamenti dalle Scritture
mentre ammaestrava il popolo del Libro di
Mormon (vedere 3 Nefi 26:1–5).
• Usa gli avvenimenti. Gesù spesso si serviva degli
avvenimenti, come della festa della Pasqua, per
insegnare i principi evangelici. Ad esempio, si
servì della moltiplicazione dei pani e del periodo
della Pasqua per insegnare che Egli era il pan della
vita (vedere Giovanni 6:1–14, 22–65). Tu potresti
servirti di alcuni avvenimenti che capitano nella
vita dei simpatizzanti per insegnare i principi
evangelici, come la nascita di un bambino per
spiegare il bisogno di nascere di nuovo.
«Quando pensate di usare uno specifico metodo
di insegnamento, ponetevi le seguenti domande:
questo metodo inviterà l’influenza dello Spirito?
Rispetta la sacralità dei principi che sto insegnando?
Edificherà e rafforzerà coloro a cui insegno?
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
35
INSEGNARE
MEDIANTE LO
SPIRITO
Ricordate che come insegnanti del Vangelo, voi
rappresentate il Signore. Assicuratevi che tutto ciò
che fate e dite sia riverente e conforme alla Sua
volontà» (Siate fedeli, 88).
ᔢ Il presidente Boyd K. Packer ha descritto un
importante metodo didattico che i missionari
dovrebbero imparare a utilizzare: «Gli occhi di un
insegnante attento si spostano continuamente per
tutta la classe, notando ogni movimento, afferrando
ogni espressione, rispondendo subito al disinteresse
o alla confusione. Essi individuano immediatamente
un’espressione di perplessità o percepiscono subito
quando l’insegnamento è stato recepito» (Teach Ye
Diligently, 138–139).
ᔢ L’anziano Jeffrey R. Holland, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha descritto l’importanza di
ascoltare coloro cui insegniamo: «Più importante
del parlare è, probabilmente, il saper ascoltare. Le
persone non sono oggetti inanimati che fanno parte
di statistiche riguardanti il numero dei battesimi
fatti. Esse sono figli e figlie di Dio. Sono i nostri
fratelli e le nostre sorelle, e come tali hanno bisogno
della conoscenza che noi possediamo. Siate sinceri.
Siate disponibili. Chiedete a queste persone cos’è
più importante per loro; cosa sta loro più a cuore.
Ascoltatele. Se l’occasione lo permette, potreste
chiedere quali sono le loro paure, i loro desideri;
che cosa manca nella loro vita. Vi assicuro che ci
sarà qualcosa in ciò che queste persone diranno,
che vi offrirà sempre lo spunto per portare testimonianza di una qualche verità del Vangelo e per offrire
loro qualcosa in più… Se ascolteremo amorevolmente, non avremo bisogno di chiederci cosa possiamo dire. Sarà lo Spirito a suggerirci cosa dire.
Saranno i nostri interlocutori a farlo» (vedere
Liahona, luglio 2001, 16).
COMPITI SUGGERITI
• Intervista uno o due degli insegnanti evangelici
più efficaci che conosci. Chiedi loro di spiegarti in
che modo hanno imparato a insegnare mediante
lo Spirito. Invitali a parlare di ciò che pensano
su come insegnare e invitare lo Spirito nell’insegnamento. Durante le interviste prendi appunti.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Insegnamento del Vangelo» (86–88)
• «Testimonianza» (188–190)
NOTE E IMPRESSIONI
PUNTI SU CUI MEDITARE
• Leggi la dichiarazione seguente del presidente
Harold B. Lee e pensa ai metodi didattici che
sarebbero più utili per insegnare con chiarezza:
«Dovete insegnare... non in maniera tanto semplice da essere capiti solamente, ma dovete insegnare le dottrine della Chiesa in maniera tanto
chiara che nessuno possa fraintenderle» (The
Teachings of Harold B. Lee [1996], 459).
• Quando un missionario sta parlando, che cosa
può fare il suo collega in modo da aiutare il simpatizzante a sentire lo Spirito e a comprendere il
messaggio in maniera più chiara?
36
LA
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MEDIANTE LO
SPIRITO
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DELLO STUDENTE
Capitolo 5
IMPARIAMO A INSEGNARE «MEDIANTE LO STUDIO
ED ANCHE MEDIANTE LA FEDE», PARTE 1
INTRODUZIONE
Il Signore ha comandato: «Cercate l’istruzione, sì,
mediante lo studio ed anche mediante la fede»
(DeA 88:118). Come missionario, la fede in Gesù
Cristo ti prepara a imparare dalle Scritture e dai
profeti e apostoli unti del Signore. Quando, durante
lo studio personale, preghi per comprendere le
Scritture, eserciti la tua fede ed essa aumenta. Man
mano che la fede cresce, edifichi un fondamento
dottrinale più sicuro per insegnare il vangelo restaurato e invitare le persone a venire a Cristo. Lo studio
personale e con il collega sono componenti fondamentali del lavoro missionario.
dell’influenza dello Spirito Santo. Sul campo di
missione, l’obbedienza alle regole missionarie è
necessaria per edificare la spiritualità. Insieme con
l’obbedienza, la preghiera e la meditazione sulle
Scritture ci aiutano a prepararci per ricevere l’ispirazione del Signore mediante lo Spirito Santo.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• La preghiera e la meditazione sulle Scritture ci
aiutano a prepararci per ricevere l’influenza dello
Spirito Santo.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dobbiamo cercare di ottenere la parola.
• 1 Nefi 11:1
• Otteniamo la parola tramite lo studio e preparandoci a insegnare il vangelo restaurato.
• 2 Nefi 4:15–16
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
• Alma 5:46
• Dottrina e Alleanze 11:21–22
• Dottrina e Alleanze 19:38
• Dottrina e Alleanze 63:64
La preghiera e la meditazione sulle Scritture
ci aiutano a prepararci per ricevere
l’influenza dello Spirito Santo.
ᔢ L’obbedienza ai comandamenti del Signore è
un requisito spirituale indispensabile per godere
LA
• Dottrina e Alleanze 138:1–2, 6, 11
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
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DELLO STUDENTE
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I M PA R I A M O
A INSEGNARE
«MEDIANTE
L O S T U D I O E D A N C H E M E D I A N T E L A F E D E » , PA R T E
1
© Robert Casey. È vietata la riproduzione
Dobbiamo cercare di ottenere la parola.
ᔢ Quando era un membro
dei Settanta, l’anziano L.
ᔢ Un missionario deve studiare e imparare il vanLionel Kendrick ha parlato
gelo restaurato come insegnato nelle Scritture e dalle
della preghiera come mezzo
parole dei profeti e apostoli viventi. L’apprendimento
di comunicazione tra Dio
dei principi evangelici incrementa la comprensione
e i Suoi figli: «Quando pardel piano eterno del Padre celeste e la nostra capaliamo al Padre celeste, lo
cità d’insegnarlo con chiarezza alle persone.
facciamo per mezzo della
preghiera. Quando Egli ci
Versetti da studiare su cui meditare
parla, lo fa per mezzo della
rivelazione personale. Questa comunicazione divina
• Dottrina e Alleanze 11:21
a doppio senso è fondamentale per il nostro suc• Dottrina e Alleanze 42:14
cesso, senso di benessere e di sicurezza, e per la
• Dottrina e Alleanze 84:85
nostra salvezza spirituale. È indispensabile che
comprendiamo il processo di ricezione della rivela• Dottrina e Alleanze 100:5–8
zione personale. Noi ci rivolgiamo sempre e solo al
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
nostro Padre celeste. Le preghiere sono pronunciate
provi leggendo e meditando su questi versetti.
nel nome del Figlio e trasmesse attraverso il potere
dello Spirito Santo. Noi non preghiamo il Salvatore
o alcun altro. Se lo facessimo sarebbe una mancanza
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha spiegato ciò che
di rispetto verso il Padre celeste e indicherebbe che
occorre prima che possiamo insegnare con potere:
non comprendiamo bene il rapporto tra i compo«Prima che possiate rafforzare i vostri studenti [o
nenti della Divinità. Il Salvatore e lo Spirito Santo
simpatizzanti], è necessario che studiate le dottrine
giocano dei ruoli importanti nel processo della
del Regno e impariate il Vangelo mediante lo sturivelazione personale» («Personal
dio e la fede. Studiare mediante la
Revelation», Brigham Young University
fede significa cercare la comprensione
«È necessario che stu1996–97 Speeches [1997], 251).
e lo Spirito del Signore attraverso la
diate le dottrine del
ᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente
preghiera della fede. Solo allora avrete
Regno e impariate il
facente funzione del Quorum dei
il potere per convincere gli studenti»
Vangelo mediante lo
Dodici Apostoli, ha insegnato quanto
(The Gospel Teacher and His Message
studio e la fede».
segue sulla preghiera: «Imparate a pre[discorso diretto agli educatori religare e a ricevere una risposta alle vostre
giosi, 17 settembre 1976], 3–4).
preghiere. Quando pregate per qualcosa, dovete
ᔢ «‹I missionari non
attendere pazientemente per lungo tempo, prima
devono semplicemente
di ricevere una risposta. Alcune preghiere per il
memorizzare un mesvostro stesso bene devono ricevere una risposta
saggio da impartire
immediata, ed altri suggerimenti verranno quando
tutte le volte, come
non avrete pregato affatto per ottenerli» (vedere La
quando si preme il
Stella, ottobre 1976, 26).
tasto di accensione del
ᔢ Quando era consigliera della presidenza generale
registratore›, dice l’andella Primaria, la sorella Anne G. Wirthlin ha inseziano [Richard G.]
gnato che la meditazione rende più profonda la
Scott. ‹Essi devono riempire la mente e il cuore della
comprensione: «Il Salvatore ci ha dato uno schema
dottrina di base, delle Scritture che la sostengono e
da seguire per lo studio delle Scritture. Noi udiamo
comprendere il nesso tra queste e le proprie espela parola, meditiamo sul suo significato e chiediamo
rienze a cui fare ricorso. Oggi i missionari sono
al Padre celeste di aiutarci a capire; allora la nostra
meglio preparati per presentare alle persone il
mente e il nostro cuore sono pronti a ricevere le
magnifico messaggio della Restaurazione›» («Sii
benedizioni promesse… Lo Spirito porta testimouno dei più grandi», Liahona, marzo 2004, 17).
nianza al nostro cuore se chiediamo devotamente
di conoscere le cose che riguardano il nostro Padre
celeste» (La Stella, luglio 1998, 10).
40
LA
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MANUALE
DELLO STUDENTE
I M PA R I A M O
A INSEGNARE
«MEDIANTE
Otteniamo la parola tramite lo studio e
preparandoci a insegnare il vangelo
restaurato.
L O S T U D I O E D A N C H E M E D I A N T E L A F E D E » , PA R T E
1
parola, queste benedizioni saranno nostre. Ma se non
lo facciamo, potremo perdere queste benedizioni.
Per quanto diligenti possiamo essere in altri campi,
certe benedizioni si trovano soltanto nelle Scritture,
soltanto nel venire alla parola del Signore e nel
tenerci stretti ad essa mentre attraversiamo le brume
tenebrose per raggiungere l’albero della vita…
Vi esorto a impegnarvi nuovamente a studiare le
Scritture. Immergetevi quotidianamente in esse in
modo da avere il potere dello Spirito che vi accompagni nelle vostre chiamate» («Il potere della parola»,
La Stella, luglio 1986, 81).
ᔢ Non c’è un sostituto dello studio delle Scritture e
delle parole dei profeti e apostoli. Ci sono promesse
meravigliose per coloro che s’immergono nello studio del Vangelo, in particolar modo delle Scritture.
Il presidente Gordon B. Hinckley ha parlato delle
benedizioni che giungeranno: «Spero che per voi [la
lettura delle Scritture] diventerà una cosa molto più
divertente di un dovere, che diventerà un attaccamento affettivo alla parola di Dio. Vi prometto che,
se le leggerete, la vostra mente sarà illuminata e il
vostro spirito edificato. All’inizio potrà sembrare
noioso, ma questa impressione si trasformerà in una
meravigliosa esperienza ricca di pensieri e parole
su cose divine» («La luce che è in voi», La Stella,
luglio 1995, 116).
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 88:118; vedere anche
109:7
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha spiegato che
cosa accade quando le Scritture diventano una parte
fondamentale del nostro studio:
«Successo nella rettitudine, potere di evitare l’inganno e di resistere alla tentazione, guida nella
nostra vita quotidiana, guarigione dell’anima:
queste sono soltanto alcune delle promesse che il
Signore ha fatto a coloro che verranno ad abbeverarsi alla Sua parola. Forse che il Signore promette
e non adempie? Sicuramente se Egli dice che queste
cose ci saranno date se ci terremo stretti alla Sua
LA
ᔢ L’anziano L. Tom Perry,
membro del Quorum dei
Dodici Apostoli, ha ripensato ai benefici apportati
dallo studio delle Scritture
svolto quando era missionario:
«Un altro caro ricordo di
quand’ero missionario è l’impegno quotidiano di
studiare le Scritture. Il rigore con cui seguivo un
piano di studio per apprendere il Vangelo fu un’esperienza meravigliosa e gratificante. La conoscenza
degli insegnamenti delle Scritture si rivelava in
modo glorioso attraverso lo studio individuale…
Trascorrevamo un’ora o più tutti i giorni per studiare insieme come colleghi. Sembrava che studiare
in due le dottrine del Regno moltiplicasse la nostra
comprensione. Leggevamo insieme, poi parlavamo
di ciò che avevamo capito.
La nostra comprensione aumentava quando seguivamo la pratica quotidiana di studiare individualmente e col collega. Questa pratica ci fece sentire più
uniti come colleghi e accrebbe la nostra comprensione delle dottrine del Regno» (Liahona, gennaio
2002, 88).
ᔢ Il presidente Howard W. Hunter ha sollecitato
uno studio regolare e quotidiano delle Scritture:
«Nella nostra lettura non dobbiamo seguire gli
impulsi quotidiani; è meglio invece sviluppare un
sistematico piano di studio. Vi sono alcuni che leggono seguendo un programma stabilito, che fissa
un determinato numero di pagine e capitoli al
giorno o alla settimana. Questo metodo è perfettamente giustificato e può essere pratico se si legge per
il piacere di leggere, ma non rappresenta uno studio significativo. È meglio riservare ogni giorno un
tempo stabilito alla lettura delle Scritture piuttosto
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
41
I M PA R I A M O
A INSEGNARE
«MEDIANTE
L O S T U D I O E D A N C H E M E D I A N T E L A F E D E » , PA R T E
che stabilire un determinato numero di capitoli da
leggere. Qualche volta può accadere che lo studio di
un singolo versetto occupi tutto il tempo riservato
alla lettura» (La Stella, maggio 1980, 102).
ᔢ Il profeta Joseph Smith
ha insegnato che lo studio
del vangelo restaurato non
è un’attività casuale: «Le
cose di Dio sono di grandissima importanza, e soltanto il tempo e l’esperienza
e pensieri cauti e ponderati e solenni possono scoprirle» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 105).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha suggerito di
studiare il Vangelo come fa lui, ossia dalle Scritture
piuttosto che da commentari prolissi:
«Non mi preoccupo eccessivamente di leggere libri
che contengono commenti esplicativi delle Scritture.
Preferisco piuttosto attingere alla fonte, assaggiare
le pure e incontaminate acque della fonte di verità:
la parola di Dio così come Egli l’ha rivelata ed è
stata scritta nei libri che noi accettiamo come
Scritture. Mediante la lettura delle Scritture possiamo avere la rassicurazione dello Spirito che ciò
che leggiamo proviene da Dio, per dare luce, benedizioni e gioia ai Suoi figli.
Invito i nostri fedeli, ovunque si trovino, a leggere
più spesso e più a lungo le Scritture» («Nutritevi
delle Scritture», La Stella, giugno 1986, 4).
ᔢ Metodi e strategie di studio delle Scritture.
I metodi e le strategie seguenti possono contribuire
a rendere lo studio delle Scritture più efficace:
1
così via. Ci sono vari modi di segnare le Scritture tra
cui sottolineare, tracciare il contorno, evidenziare,
cerchiare, numerare e porre dei riferimenti incrociati. Sviluppa un metodo per segnare le Scritture
che meglio ti aiuti a comprenderle.
Usa i sussidi per lo studio delle Scritture. Le edizioni dei Santi degli Ultimi Giorni delle Scritture
contengono dei sussidi per lo studio, come la Guida
alle Scritture, i riferimenti incrociati, le spiegazioni
delle parole e delle frasi particolari, brani della traduzione della Bibbia a cura di Joseph Smith (TJS),
le cartine e le fotografie attinenti alla Bibbia e alla
storia della Chiesa, le prefazioni ai capitoli e alle
sezioni, i sommari dei versetti. (La Guida alle
Scritture è una raccolta di sussidi didattici pensata
per le lingue che non siano l’inglese. È disponibile
anche su Internet all’indirizzo www.scriptures.lds.org
[NdT: in inglese]).
Poniti domande sul testo che leggi. Prendi in considerazione domande quali: chi sta parlando? A chi
si rivolge? Qual è il messaggio di questo versetto o
capitolo? Quando e dove sono accaduti gli avvenimenti descritti? Quali sono alcune delle parole ed
espressioni chiave? Che cosa insegnano questi versetti su Cristo o sul piano di salvezza? In che modo
questo versetto si applica ora a me?
Presta attenzione alle domande poste nelle
Scritture. Le domande spesso ci fanno fermare e
riflettere su principi evangelici importanti e su come
li stiamo mettendo in pratica. Ad esempio, pensa
alla tua risposta alla domanda che il Salvatore ha
posto ai Suoi discepoli: «E voi, chi dite ch’io sia?»
(Matteo 16:14), oppure «Perché siete così paurosi?
Come mai non avete voi fede?» (Marco 4:40).
Individua i principi. L’anziano Richard G. Scott,
Cerca la definizione di parole o espressioni che
membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spienon ti sono familiari. Talvolta nelle Scritture una
gato: «Quando cercate la conoscenza spirituale, cerparola o espressione è seguita da una definizione.
cate i principi. Separateli attentamente dai dettagli
Ad esempio, Nefi ha insegnato che
usati per spiegarli. I principi sono
alcune persone «calpestano sotto i
verità concentrata, preparata per
piedi… perfino il Dio stesso di Israele»,
«Quando cercate la
essere applicata a una vasta gamma di
poi ha spiegato che la frase significa
conoscenza spirituale,
situazioni» (La Stella, gennaio 1994,
che «lo considerano nulla e non danno
cercate i principi».
100). Molti principi sono esposti nelle
ascolto alla voce dei suoi consigli»
Scritture in maniera concisa, come
(1 Nefi 19:7).
nel caso del Salvatore che insegna il pentimento
Fai caso ai simboli e apprendine il significato.
(vedere DeA 58:42–43) e della dichiarazione di
Nelle Scritture spesso troviamo simboli e immagini.
Mormon riguardo a Satana (vedere Alma 30:60).
Il simbolismo può essere nei colori, negli animali,
Segna le Scritture. Segnare le Scritture ti aiuta a
nei nomi, negli indumenti, e così via. Molti simboli
ricordare dove si trovano certi passi scritturali, forportano a Cristo (vedere Mosè 6:63). Ad esempio,
mare gruppi di versetti, seguire certi argomenti, e
utilizza la Guida alle Scritture per apprendere il
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A INSEGNARE
«MEDIANTE
significato di Betleem, la città natale di Gesù. In che
modo il suo significato porta testimonianza di
Cristo? (Vedere Giovanni 6:35).
Inserisci il tuo nome. Utilizza il tuo nome nei versetti per rendere gli insegnamenti scritturali più
personali. Ad esempio: «Poiché ecco, questa è la
mia opera e la mia gloria: fare avverare l’immortalità e la vita eterna di [tuo nome]» (Mosè 1:39).
Presta attenzione agli elenchi nelle Scritture. Le
Scritture contengono numerosi elenchi che illustrano e insegnano la volontà e la dottrina del
Signore. Ad esempio, i requisiti per il battesimo sono
elencati in Dottrina e Alleanze 20:37. Re Beniamino
ha enumerato ciò che dobbiamo fare per spogliarci
dell’uomo naturale (vedere Mosia 3:19).
Memorizza i versetti rilevanti. La capacità di ricordare i riferimenti scritturali importanti e il loro
contenuto è di grande aiuto ai missionari. Seguono
alcuni modi che potresti trovare utili per memorizzare i passi scritturali:
• Scrivi o stampa il passo scritturale su un cartoncino o un pezzo di carta e portalo con te. Leggilo
diverse volte al giorno.
• Dividi un passo scritturale in frasi. Ripeti la prima
frase sino a quando la puoi recitare a memoria.
Aggiungi la seconda frase e ripetile sino a quando
le puoi recitare a memoria entrambe. Aggiungi la
terza frase, e così via.
• Ogni giorno scrivi molte volte il passo.
• Registrati mentre leggi il passaggio diverse volte
e riascoltati mentre ti rechi a scuola, al lavoro o
in altri luoghi.
• Copia dalle Scritture su un pezzo di carta la prima
lettera di ogni parola del versetto. Cerca poi di
scrivere il versetto a memoria.
• Chiedi a familiari, compagni di stanza o amici di
aiutarti a imparare il passo ascoltandoti mentre lo
reciti a memoria, leggendoti i versetti e saltando
gruppi di parole che devi riempire, oppure leggendoti frasi a caso di un particolare passo scritturale e facendotelo individuare e
recitare a memoria.
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pensare a un versetto, per pregare in maniera specifica per avere comprensione, poi sii pronto ad accogliere le idee che ti verranno in mente quando
cercherai di percepire le impressioni. Controlla altri
versetti e insegnamenti dei profeti e apostoli attuali
per essere sicuro che la tua comprensione sia in
linea con le dottrine della Chiesa. Quando ricevi
delle impressioni scrivile nel diario di studio.
ᔢ La creazione di uno
schema per tenere una
lezione migliora l’apprendimento e l’insegnamento. Uno schema
scritto per tenere una
lezione ci aiuta a organizzare i pensieri. È un mezzo
per organizzare le informazioni in maniera chiara e
concisa. Lo schema di una lezione inizia da un
concetto o argomento ed è sostenuto da informazioni connesse con l’idea principale. Uno schema
organizzato per una lezione rende le informazioni
più facili da ricordare e presentare ai simpatizzanti.
Ci aiuta, inoltre, a individuare i principi che possiamo avere trascurato nella preparazione. Gli schemi
per le lezioni possono essere basilari, come quelli
che indicano l’argomento ed elencano sotto qualche
punto ad esso collegato. Altrimenti, si può trattare
di una raccolta più complessa di informazioni connesse divise in diverse sotto-categorie.
Ci sono tanti modi per preparare degli schemi per
le lezioni. Provane diversi per stabilire quali metodi
funzionano meglio per te. Nella preparazione potresti formulare alcune domande generali cui rispondere o categorie d’informazioni da cercare quando
ti capita di studiare una dottrina, oppure potresti
variare questi elementi ogni volta per adattarti alla
situazione specifica. Potresti scoprire che ti è utile
organizzare il materiale in maniera visiva con illustrazioni, oppure potresti preferire una semplice
tabella o lista. Impara i principi alla base della preparazione di uno schema per una lezione, poi scegli
i metodi che meglio soddisfano le esigenze di
coloro cui insegnerai.
Utilizza lo schema come sostegno, ma,
quando insegni, parla col cuore come
Utilizza lo schema
Medita e prega su passi scritturali
guidato dallo Spirito. L’anziano Charles
come sostegno, ma…
specifici. Ponderare e meditare sono
Didier, membro della Presidenza dei
parla col cuore.
elementi essenziali nello studio delle
Settanta, ha dichiarato: «Quello che
Scritture. Puoi scegliere o persino senchiediamo è che i missionari preparino,
tirti spinto a cercare il significato di un versetto
durante lo studio personale e lo studio con il collega,
o passo specifico. Prendi il tempo necessario per
uno schema personalizzato per il simpatizzante a
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cui hanno in programma di insegnare quel giorno»
(«Sii uno dei più grandi», Liahona, marzo 2004,
16–17). Ha spiegato, inoltre: «Ogni simpatizzante è
diverso. Perciò i missionari preparano degli schemi
per programmare come insegnare la lezione a un
simpatizzante secondo le sue esigenze. Lo schema
[del piano della lezione] aiuta i missionari a concepire nella propria mente l’esposizione della lezione.
Se l’esposizione è ben elaborata con la mente, sarà
chiara; allora le parole verranno facilmente quando
i missionari insegnano con lo Spirito» («Insegnare
con il cuore», Liahona, giugno 2004, 10).
Ecco alcune linee di condotta generale per preparare
lo schema di una lezione:
1. Stabilisci le idee principali e i concetti di sostegno
che vanno insegnati, quindi organizzali in ordine
logico.
1
2. Utilizza le Scritture e le dichiarazioni dei profeti
viventi come risorse primarie. Come materiale
addizionale puoi servirti anche della Guida alle
Scritture e di Siate fedeli: riferimenti per lo studio
del Vangelo.
3. Metti in conto il tempo per rendere testimonianza dei principi che insegni.
I tuoi schemi generali per le lezioni possono essere
sviluppati e modificati man mano che li utilizzi nella
missione. Da essi potrai elaborare degli schemi per
i vari simpatizzanti cui insegni. Ogni esperienza
didattica è diversa e una varietà di idee e di metodi
ti aiuteranno a insegnare in modo efficace.
Le seguenti considerazioni sugli schemi delle lezioni
sono offerte per aiutarti a trovare idee su come puoi
sviluppare o schematizzare la presentazione di una
lezione. Troverai anche un esempio di uno schema.
CONSIDERAZIONI SUGLI SCHEMI DELLE LEZIONI
Dottrina, principio o avvenimento
Stabilisci il messaggio principale che insegnerai.
Questo potrebbe essere una parola o una breve
frase (ad esempio: «battesimo», «fede», «Prima
Visione») o una dichiarazione semplice (ad
esempio: «il battesimo è necessario per la salvezza», «la fede è indispensabile per avvicinarsi
a Gesù Cristo», «Joseph Smith vide il Padre e il
Figlio»). Il messaggio centrale può anche essere
uno studio più complesso di una dottrina (ad
esempio: «il piano di salvezza»).
Che cosa insegnare
Elenca i punti da trattare nell’esporre la dottrina, il principio o l’avvenimento principale.
Scritture
Elenca i passi scritturali che sostengono e aiutano a insegnare ognuno dei punti che tratterai
nell’esposizione della dottrina, del principio o
dell’avvenimento principale. Utilizza i riferimenti scritturali citati nella Guida alle Scritture
e in Siate fedeli, come pure i versetti che trovi
nello studio quotidiano delle Scritture.
della Chiesa e in altre risorse simili che insegnano
o chiariscono i vari aspetti della dottrina, principio o avvenimento principale. Se possibile utilizza le parole dei profeti e apostoli viventi.
Come insegnare
Elenca i metodi didattici specifici che intendi
utilizzare, come, ad esempio, le Scritture, le
immagini e le storie personali.
Testimonianza
Prendi in considerazione in che modo potresti
esprimere i tuoi sentimenti sulla dottrina, principio o avvenimento. Ad esempio, potresti portare testimonianza o utilizzare alcuni esempi
tratti dalla tua vita che promuovano la fede.
Ricorda: «La fede si accende ascoltando la testimonianza di coloro che hanno fede» (Bible
Dictionary, «Faith», 669).
Impegni principali
Elenca ciò che farai per invitare i simpatizzanti
a osservare e mettere in pratica i principi evangelici e mantenere gli impegni accettati.
Ausili per lo studio
Cerca e riassumi le dichiarazioni contenute nella
Guida alle Scritture, in Siate fedeli, nelle riviste
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ESEMPIO DI UNO SCHEMA DI LEZIONE
Dottrina, principio o avvenimento
5. Dottrina e Alleanze 13; 27:12; 21:1–3
Il vangelo di Gesù Cristo è stato restaurato
tramite il profeta Joseph Smith.
6. Siate fedeli, 133–135
Come insegnare
Che cosa insegnare
1. Joseph Smith cercava la verità e si è rivolto
a Dio in preghiera.
2. Dio e Gesù Cristo apparvero a Joseph Smith.
3. Come era accaduto ai profeti nelle dispensazioni precedenti (Adamo, Noè, Abrahamo e
Mosè), Joseph Smith è stato chiamato quale
profeta di quest’ultima dispensazione.
4. Dio ha restaurato la pienezza del Vangelo
mediante Joseph Smith.
5. Altri messaggeri celesti hanno restaurato
l’autorità del sacerdozio e la chiesa di Cristo
è stata organizzata.
1. Usa le immagini (se disponibili) e riassumi gli
avvenimenti che portarono alla Prima Visione;
leggi con i simpatizzanti Joseph Smith—
Storia 1:10–14.
2. Leggi o fai leggere ai simpatizzanti Joseph
Smith—Storia 1:15–17.
Testimonianza
1. Porta testimonianza che Joseph Smith è stato
il profeta di Dio che ha restaurato la chiesa di
Gesù Cristo con i suoi principi e autorità
divini.
6. Oggi un profeta vivente dirige la Chiesa.
2. Racconta brevemente come hai studiato e
pregato per ottenere una testimonianza della
Restaurazione.
Scritture e ausili per lo studio
Impegni principali
1. Joseph Smith—Storia 1:5–15
Chiedi ai familiari di pregare riguardo al messaggio che hai insegnato. Chiedi loro di leggere
brani scelti del Libro di Mormon prima del
prossimo incontro.
2. Joseph Smith—Storia 1:16–19
3. Guida alle Scritture, «Dispensazione», 54;
Dottrina e Alleanze 1:17
4. Dottrina e Alleanze 35:17; 135:3
PUNTI SU CUI MEDITARE
• In che modo descriveresti la differenza tra leggere
e studiare le Scritture?
• Qual è il valore della preparazione scritta nell’insegnamento del vangelo restaurato?
• Scegli una dottrina o un principio del vangelo
restaurato che vorresti capire meglio. Studia tale
dottrina o principio e sviluppa uno schema per
insegnare ciò che apprendi nello studio. Utilizza
lo schema per tenere una lezione a un amico o a
un parente.
• Inizia o perfeziona un programma per segnare le
tue Scritture.
COMPITI SUGGERITI
• Pensa a che punto ti trovi nella conoscenza del
Vangelo rispetto a dove vorresti essere quando
arriverai sul campo di missione. Stabilisci che cosa
avrai bisogno di fare per raggiungere tale livello
e scrivi alcune mete che ti aiutino a conseguire
tale crescita nella comprensione del Vangelo.
LA
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Istruzione» (88–90)
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Capitolo 6
IMPARIAMO A INSEGNARE «MEDIANTE LO STUDIO
ED ANCHE MEDIANTE LA FEDE», PARTE 2
INTRODUZIONE
È stato detto che non puoi insegnare ciò che non
conosci, così come non puoi ritornare donde non
sei mai stato. Devi prima imparare e comprendere le
dottrine e i principi del vangelo restaurato per essere
in grado d’insegnare con lo Spirito. Per prepararti a
tenere le lezioni ai simpatizzanti devi esercitare la
fede quando studi le Scritture, gli insegnamenti dei
profeti e apostoli viventi e Predicare il mio Vangelo.
Se vivrai in maniera degna e t’impegnerai con diligenza, lo Spirito Santo ti aiuterà a diventare un abile
insegnante del vangelo restaurato di Gesù Cristo.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Portare testimonianza invita lo Spirito
nell’insegnamento.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• Portare testimonianza invita lo Spirito nell’insegnamento.
• Otteniamo la parola mediante la fede.
• Dio promette lo Spirito Santo a
coloro che fanno tesoro della Sua
parola.
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ᔢ «Una testimonianza è una conoscenza spirituale
data dallo Spirito Santo. Portare testimonianza
significa fare una dichiarazione semplice e diretta di credo: un sentimento,
«Un missionario
una rassicurazione, una convinzione
efficace insegna,
su un principio evangelico. Esprimere
porta testimonianza
la propria testimonianza spesso è uno
e invita le persone a fare
dei modi più potenti per invitare lo
le cose che edificano
Spirito e aiutare le persone a sentirLo.
la fede in Cristo».
Aggiunge una testimonianza personale
e attuale dei principi che hai insegnato
a partire dalle Scritture. Un missionario efficace
insegna, porta testimonianza e invita le persone
a fare le cose che edificano la fede in Cristo. Ciò
include la promessa di benedizioni che si ottengono
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mediante l’obbedienza ai principi di verità»
(Predicare il mio Vangelo, 211).
e scrutando le Scritture. La comprensione e la fede in
ciò che studiamo cresce quando viviamo secondo i
principi che apprendiamo. «Come tutte le benediVersetti da studiare su cui meditare
zioni che provengono da Dio, la fede si ottiene e si
accresce grazie all’obbedienza individuale e le azioni
• 2 Nefi 33:1
rette» (Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo,
67). Questo principio riguardante la fede vale sia per
• Dottrina e Alleanze 100:5–8
i missionari sia per i simpatizzanti. Il Padre celeste
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
ricompensa i nostri sforzi fedeli dandoci ulteriori
provi leggendo e meditando su questi versetti.
rivelazioni. Il Signore ha insegnato: «Se chiedi,
riceverai rivelazione su rivelazione, conoscenza su
conoscenza, affinché tu possa conoᔢ L’anziano Henry B. Eyring, membro
scere i misteri e le cose che danno
«La vera chiesa
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha
pace: ciò che porta gioia, ciò che porta
non converte per
spiegato «come la testimonianza si
vita eterna» (DeA 42:61). Una difficoltà
mezzo di segni e merainculca nel nostro cuore. Poiché è lo
che s’incontra nell’insegnare ai simviglie, ma mediante la
Spirito Santo che porta testimonianza
patizzanti è comunicare questi principi
testimonianza dello
della sacra verità, possiamo fare almeno
di felicità in modo tale che li appliSpirito Santo».
tre cose per rendere più facile a [coloro
chino nella vita e, così, si convertano.
cui insegniamo] questa esperienza.
Primo, dobbiamo insegnare alcuni sacri principi.
Poi possiamo rendere testimonianza che sappiamo
che ciò che abbiamo insegnato è vero. Quindi dobbiamo comportarci in modo che coloro che ascoltano la nostra testimonianza vedano che le nostre
azioni si adeguano a quello che noi abbiamo dichiarato essere vero. Allora lo Spirito Santo confermerà
loro la verità di ciò che abbiamo dichiarato e che
sappiamo essere vero» (La Stella, luglio 1996, 67).
ᔢ L’anziano Dallin H.
Oaks, membro del
Quorum dei Dodici
Apostoli, ha posto l’accento sull’importanza
della testimonianza e
dello Spirito Santo nella
conversione personale:
«La vera chiesa non converte per mezzo di segni
e meraviglie, ma mediante
la testimonianza dello Spirito Santo. Il Signore
insegna i principi religiosi non con miracoli o segni
pubblici, ma attraverso una testimonianza personale» (The Lord’s Way [1991], 88).
Otteniamo la parola mediante la fede.
ᔢ Quando studiamo il vangelo restaurato «mediante
la fede», cerchiamo comprensione dal Padre celeste
pregando, mettendo in pratica i principi evangelici
LA
Versetti da studiare su cui meditare
• Romani 10:17
• Dottrina e Alleanze 42:14
• Dottrina e Alleanze 88:118; vedere anche
109:7
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha dichiarato:
«L’apprendimento deve essere accompagnato dalla
fede, e come insegna il Libro di Mormon ‹è bene
essere dotti se si dà ascolto ai consigli di Dio› (2 Nefi
9:29)» (vedere La Stella, ottobre 1982, 169).
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ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato in che modo lo
studio evangelico interagisce con la fede: «La
profonda verità spirituale non si può semplicemente
travasare da una mente a un’altra o da un cuore a
un altro. Richiede fede e sforzo diligente. La preziosa
verità ci viene, una porzione alla volta, mediante la
fede, con grande sforzo, e a volte con lotte angoscianti. Il Signore vuole che sia così, in modo che
possiamo maturare e progredire» (La Stella, gennaio
1994, 102).
2
Facciamo tesoro della parola di Dio non soltanto
leggendo le parole delle Scritture, ma studiandole.
Possiamo essere nutriti più abbondantemente
meditando su alcune parole, consentendo allo
Spirito Santo di farle diventare tesori per noi, anziché scorrendo rapidamente e superficialmente interi
capitoli delle Scritture.
Proprio come la meditazione delle Scritture invita lo
Spirito Santo, così fanno le invocazioni quotidiane
nella preghiera. Se non chiediamo in preghiera Egli
raramente verrà da noi, e senza la
nostra supplica probabilmente non
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha spiegato:
«Lo Spirito Santo ci sugverrà a soffermarsi da noi… La costante
gerirà cosa dire se stu«Nelle rivelazioni moderne il Signore
e sincera invocazione della compagnia
diamo e meditiamo le
ci ha detto: ‹Cercate l’istruzione
dello Spirito Santo, con il puro intento
Scritture ogni giorno».
mediante lo studio, e anche mediante
di nutrire i figli del nostro Padre,
la fede› (DeA 109:7). Per cercare l’iriverserà le benedizioni del cielo su di
struzione mediante lo studio ci sernoi e su coloro che amiamo e serviamo» (La Stella,
viamo dei metodi razionali. Per cercare l’istruzione
gennaio 1998, 101–102).
mediante la fede, dobbiamo affidarci alla rivelazione.
Obbedienti al decreto celeste, dovremmo cercare
Dio promette lo Spirito Santo a coloro che
l’istruzione per mezzo della ragione e anche della
fanno tesoro della Sua parola.
rivelazione…
ᔢ Quando i missionari pagano il prezzo necessario
Le cose di Dio non possono essere apprese unicaad apprendere il vangelo restaurato mediante lo
mente mediante lo studio e la ragione… Non posstudio e mediante la fede, lo Spirito Santo li invesiamo conoscere le cose di Dio e, allo stesso tempo,
ste di potere per insegnare in maniera tale da colrifiutare o mancare di usare il metodo indispensamare la sete spirituale dei veri ricercatori della verità,
bile prescritto da Dio stesso affinché si possano
motivandoli ad avvicinarsi a Gesù Cristo grazie
apprendere queste cose. Le cose di Dio devono
all’accettazione dei principi e delle ordinanze di
essere apprese alla maniera del Signore, attraverso
salvezza restaurati dal profeta Joseph Smith.
la fede in Dio e la rivelazione che proviene dallo
Spirito Santo» (The Lord’s Way, 16, 56).
Versetti da studiare su cui meditare
ᔢ L’anziano Henry B. Eyring usò il profeta Joseph
Smith per esemplificare come il Signore aiuta coloro
che studiano le Scritture con fede: «Meditare sulle
Scritture vi porterà a fare le giuste richieste nelle
vostre preghiere. E così come è vero che i cieli si
aprirono su Joseph Smith, dopo che ebbe meditato
sulle Scritture con fede, Dio risponderà alle vostre
preghiere e vi condurrà per mano» (Liahona,
novembre 2002, 76).
ᔢ L’anziano Eyring ha inoltre parlato di due mezzi
fondamentali per ricevere lo Spirito:
«Vi sono due grandi mezzi per invitare lo Spirito a
guidarci nella scelta delle parole quando parliamo
per nutrirci l’un l’altro; essi sono: lo studio quotidiano delle Scritture e la preghiera della fede.
Lo Spirito Santo ci suggerirà cosa dire se studiamo
e meditiamo le Scritture ogni giorno. Le parole delle
Scritture invitano il Santo Spirito...
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LA
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MANUALE
• Alma 17:2–3
• Dottrina e Alleanze 84:85
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano D. Todd Christofferson, membro della
Presidenza dei Settanta, ha parlato di come imparare mediante lo Spirito: «Affinché il Vangelo sia
‹scritto nel vostro cuore› dovete sapere che cos’è
e accrescere sempre più la vostra comprensione.
Questo significa che lo studierete. Quando dico
‹studierete› intendo qualcosa di più della mera lettura. È bene a volte leggere un libro di Scritture
entro un determinato periodo di tempo per avere
un quadro generale del senso del messaggio in esso
contenuto, ma ai fini della conversione è più
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importante il tempo dedicato allo studio delle
PUNTI SU CUI MEDITARE
Scritture che non la quantità di testo letto in quel
lasso di tempo. Vi immagino leggere a volte qualche
• Perché è importante che i missionari portino
versetto, fermarvi a riflettere, rileggere attentamente
spesso testimonianza?
quei passi per capire quello che signi• In che modo puoi studiare
ficano, cercare la comprensione nella
«Il nostro insegnamediante la fede?
preghiera, porre domande nella vostra
mento sarà più efficace
• Che cosa significa «fate continuamente, aspettare di ricevere dei suggese ci prepariamo con la
mente tesoro nella vostra mente
rimenti spirituali, scrivere le imprespreghiera e lo studio».
delle parole di vita» (DeA 84:85)?
sioni ricevute e i sentimenti provati
per poterli ricordare e capire di più.
Studiando in questo modo, forse non leggerete
molti capitoli o versetti in mezz’ora, ma nel vostro
cuore vi sarà posto per la parola di Dio, ed Egli vi
parlerà» (Liahona, maggio 2004, 11–12).
ᔢ La maniera in cui il
Signore vuole che noi
insegniamo richiede che
ci prepariamo per avere
lo Spirito. L’anziano L.
Tom Perry, membro del
Quorum dei Dodici
Apostoli, ha insegnato:
«Il nostro insegnamento
sarà più efficace se ci
prepariamo con la preghiera e lo studio. Allora
saremo assistiti dallo Spirito nell’impartire la parola,
in coerenza e armonia con quello che il Signore
vuole che insegnamo» (La Stella, luglio 1999, 8).
ᔢ Il presidente Spencer W. Kimball ha spiegato in
che modo la lettura delle Scritture porta l’influenza
dello Spirito Santo: «Gli anni mi hanno insegnato
che se perseguiamo con energia questo degno
obiettivo personale [dello studio delle Scritture], in
modo coscienzioso e deciso, troveremo le risposte
ai nostri problemi e la pace di coscienza. Lo Spirito
Santo allargherà la nostra comprensione; troveremo
nuove prospettive, vedremo spiegarsi davanti a noi
lo schema di tutte le Scritture, e le dottrine del
Signore avranno più significato per noi di quanto
avremmo mai ritenuto possibile; e, come conseguenza, acquisiremo una maggiore saggezza con la
quale guidare le nostre famiglie, affinché tutti possano essere una luce e una fonte di forza per gli
amici non membri con i quali abbiamo l’obbligo
di condividere il Vangelo» («Sempre una chiesa di
convertiti», La Stella, giugno 1976, 1).
LA
COMPITI SUGGERITI
• Prendi in considerazione di rendere testimonianza
in occasione della prossima riunione di digiuno
e testimonianza che si terrà nel tuo rione o ramo.
• Scegli uno dei capitoli che preferisci del Libro di
Mormon o una sezione di Dottrina e Alleanze che
ti piace particolarmente e dedicavi del tempo per
«studiare mediante la fede». Riserva del tempo
per pregare sulle Scritture, meditare, analizzare,
individuare i principi e stabilire in che modo puoi
applicare ciò che impari. Parla dei tuoi sforzi con
un amico intimo o un dirigente del sacerdozio.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Scritture, Importanza dello studio quotidiano
delle Scritture» (164–166)
• «Testimonianza» (188–190)
NOTE E IMPRESSIONI
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«MEDIANTE
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P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
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Capitolo 7
IL PIANO DEL PADRE CELESTE
Cristo rende possibile la risurrezione, il perdono
dei peccati e il giudizio in base al quale si riceve
un grado di gloria (vedere 1 Corinzi 15:40–42;
Apocalisse 20:12–13; 2 Nefi 9:22; Alma 42:23).
INTRODUZIONE
Il Padre celeste desidera una pienezza di gioia per
tutti i Suoi figli. Egli ha fornito un piano per mezzo
del quale i Suoi figli possono diventare come Lui e
ricevere una pienezza di gioia. Spesso questo piano
è chiamato piano di salvezza, piano di redenzione o
piano di felicità. In esso Gesù Cristo e il Suo sacrificio
espiatorio sono essenziali.
Gesù Cristo è l’elemento centrale di tutte le parti
del piano del nostro Padre celeste. Egli soffrì e morì
per fare avverare la nostra immortalità e vita eterna
(vedere Mosè 1:39). Noi accettiamo il Suo sacrificio
espiatorio avendo fede in Lui, pentendoci, essendo
battezzati da chi ha l’autorità di Dio, ricevendo il
dono dello Spirito Santo e vivendo in armonia con
i Suoi comandamenti.
Nel piano del Padre celeste sono previste tre fasi:
preterrena, terrena e post terrena. I tre elementi
essenziali che rendono possibile il piano sono la
Creazione, la Caduta e l’Espiazione. Nell’esistenza
preterrena, come figli spirituali del Padre celeste,
non potevamo diventare pienamente come Lui
senza vivere sulla terra con un corpo fisico. Di
conseguenza, sotto la direzione del Padre, Gesù
Cristo creò la terra (vedere Ebrei 1:1–3). La caduta
di Adamo ed Eva ci rese possibile nascere da genitori terreni, ricevere un corpo fisico ed esercitare
il libero arbitrio per scegliere tra il bene e il male
(vedere 2 Nefi 2:25–27). L’espiazione di Gesù
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• Nel piano del Padre celeste sono previste tre fasi:
preterrena, terrena e post terrena.
• Gesù Cristo è il cardine del piano del Padre celeste.
• L’espiazione di Gesù Cristo ci ha permesso di
superare gli ostacoli della morte spirituale e di
quella fisica.
Celeste
Terrestre
Vita preterrena
▲
Creazione
e Caduta
Vita terrena
▲
Fede in Gesù Cristo
Morte
Pentimento
Battesimo
Dono dello Spirito Santo
Perseverare sino alla fine
Mondo degli spiriti
fisica
▲
Teleste
Risurrezione
e giudizio
L’espiazione di Gesù Cristo rende possibile la salvezza.
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LA
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DELLO STUDENTE
IL
• Il Padre celeste ha preparato dei gradi di gloria
per i Suoi figli.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Nel piano del Padre celeste sono previste
tre fasi: preterrena, terrena e post terrena.
© IRI
ᔢ Sapendo da dove proveniamo e perché siamo qui
in questa vita ci aiuta a comprendere che stiamo
percorrendo un viaggio in tre tappe. La prima era la
nostra esistenza preterrena, la seconda la vita terrena e la terza è la vita dopo la morte. L’esistenza
sulla terra prepara coloro che sono fedeli a vivere
alla presenza del nostro Padre celeste.
Versetti da studiare su cui meditare
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
(Alma 42:8) del Padre. Molto tempo fa, prima che
la terra su cui dimoriamo esistesse, Dio Padre, il
potente Elohim, di cui siamo figli, stabilì un piano
mediante il quale la Sua progenie avrebbe sperimentato l’esistenza terrena, con tutte le sue prove,
tentazioni e possibilità, per poi ritornare a dimorare con Lui in eterna gloria. Il piano offriva il
modo perfetto attraverso il quale tutti i figli di Dio
ricevessero l’immortalità e si guadagnassero la vita
eterna. Di fatto, lo scopo stesso dell’esistenza di
Dio, ossia la Sua opera e la Sua gloria, è ‹fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo› (Mosè
1:39)» («Life—the Gift Each Is Given», Ensign,
dicembre 1998, 15–16).
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha fatto l’analogia seguente:
«Questo è il tempo della nostra prova terrena.
Possiamo paragonare il nostro viaggio eterno a una
corsa di tre giri di pista. Abbiamo completato con
successo il primo giro [la vita preterrena], abbiamo
fatto notevoli progressi. Abbiamo iniziato il secondo
giro. Riuscite a immaginare un campione di livello
internazionale che si ferma lungo la pista durante
questa corsa per raccogliere qualche fiore o inseguire un coniglio che gli ha attraversato la strada?
Sì, questo è esattamente quello che stiamo facendo
quando dedichiamo il nostro tempo alle cose del
mondo e non ci portiamo più vicini al terzo giro,
quello che va verso la vita eterna, il più grande di
tutti i doni di Dio [vedere DeA 14:7]» (La Stella,
luglio 1998, 14).
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ci ha fornito una visione e una
• Alma 12:25
speranza riguardo all’esistenza eterna dell’uomo:
• Alma 34:32
«La vita non ha inizio con la nascita, né finisce con
la morte. Prima della nascita dimorammo come figli
• Alma 42:11
di spirito con il nostro Padre nei cieli. Là attende• Mosè 3:4–5
vamo con ansia la possibilità di venire sulla terra e
di ricevere un corpo fisico. Desideravamo consape• Mosè 5:11
volmente correre i rischi della vita terrena, che ci
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
avrebbe consentito l’esercizio del libero arbitrio e
provi leggendo e meditando su questi versetti.
la necessità di rendere conto delle nostre azioni.
‹Questa vita [sarebbe stata] uno stato probatorio,
un tempo per prepararsi ad incontrare Dio› (Alma
ᔢ Come membro del quorum dei Settanta, l’anziano
12:24). Ma noi consideravamo il ritorno a casa come
Alexander B. Morrison ha insegnato che c’è un
la parte più bella di quel viaggio tanto atteso, propiano che ci consente di ritornare alla presenza del
prio come facciamo ora. Prima di
nostro Padre celeste: «I Santi degli
intraprendere un viaggio, vogliamo la
Ultimi Giorni affermano che la vita
sicurezza di poter avere il biglietto di
«La vita non ha inizio
è un processo che consta di tre fasi,
ritorno. Il ritorno dalla terra alla vita
con la nascita, né finida prendere in considerazione nel
nella nostra dimora celeste richiede
sce con la morte».
contesto del ‹grande piano di felicità›
che passiamo attraverso le porte della
• Geremia 1:5
LA
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IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
morte, non le evitiamo. Siamo nati per morire e
moriamo per vivere (vedi 2 Corinzi 6:9). Come progenie di Dio, qui sulla terra possiamo soltanto emettere le prime gemme; i veri fiori sbocceranno in
cielo» (vedere La Stella, luglio 1992, 86).
salvezza: «I principi fondamentali della nostra religione sono la testimonianza degli Apostoli e dei
Profeti intorno a Gesù Cristo; che Egli morì, fu
sepolto, risuscitò il terzo giorno ed ascese al cielo;
tutte le altre cose inerenti alla nostra religione sono
soltanto un complemento di ciò» (Insegnamenti del
profeta Joseph Smith, 93).
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson, consigliere della
Prima Presidenza, ha descritto alcune ragioni per cui
scegliemmo di venire sulla terra e di
L’anziano Earl C. Tingey, membro
separarci dal nostro Padre celeste:
della Presidenza dei Settanta, ha
«Siamo qui per acqui«Chiaramente uno degli scopi primari
insegnato: «Quando parliamo
sire un’esperienza, alla
della nostra esistenza sulla terra è
dell’Espiazione, intendiamo l’atto
quale possiamo arrivare
quello di ottenere un corpo di carne e
volontario di Gesù Cristo, l’Unigenito
soltanto grazie alla
ossa. Siamo qui per acquisire un’espeFiglio di Dio, che venne sulla terra per
separazione dai nostri
rienza, alla quale possiamo arrivare soloffrire il mezzo mediante il quale tutto
genitori celesti».
tanto grazie alla separazione dai nostri
il genere umano potesse scegliere di
genitori celesti. In mille modi abbiamo
ritornare al suo amorevole Padre.
il grande privilegio di decidere personalmente.
Questo ‹grande piano di felicità› è importante per
Quaggiù impariamo per esperienza, discerniamo il
noi e dovrebbe ispirarci a qualificarci, grazie alle
bene dal male, apprendiamo a distinguere la diffemisure procurate dall’Espiazione, per ricevere la
renza tra il dolce e l’amaro, scopriamo che le nostre
salvezza e la vita eterna» (The Atonement: Fulfilling
decisioni determinano il nostro destino» («Un invito
God’s Great Plan of Happiness [2000], 8).
all’esaltazione», La Stella, settembre 1993, 4).
Capire che Gesù Cristo fu
preordinato come Messia
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha parlato dei sentimenti che
redentore prima della fonprovammo nell’esistenza preterrena riguardo al
dazione di questa terra ci
nascere sulla terra:
consente di riconoscere
meglio la nostra dipendenza
«Noi non riusciamo a ricordare uno dei momenti
da Lui. Nel piano del Padre
più belli della nostra vita, quando eravamo pieni di
celeste Egli è stato fondaentusiasmo e gratitudine. Questa esperienza avvenne
mentale nel nostro primo
quando eravamo nella vita preterrena, quando
stato, come pure è il cardine
fummo informati che era finalmente arrivato il
del Suo piano nel nostro secondo stato e nell’esimomento di lasciare quel mondo di spiriti per
stenza post terrena. Senza l’espiazione di Cristo non
venire sulla terra con un corpo.
sarebbero conseguibili l’immortalità e la vita eterna.
Sapevamo di poter apprendere, tramite l’esperienza
Solo in e tramite Cristo il piano del Padre per la
personale, le lezioni che ci avrebbero resi felici sulla
nostra salvezza può adempiersi.
terra; lezioni che ci avrebbero portati all’esaltazione
e alla vita eterna come esseri celesti e glorificati alla
Versetti da studiare su cui meditare
presenza del nostro Padre celeste e del Suo
Beneamato Figliolo.
• 2 Nefi 2; 9
Sapevamo che sarebbe stato difficile, perché
saremmo vissuti in un ambiente in cui conviveva sia
la rettitudine che la malvagità. Eppure certamente
avevamo deciso che a qualunque costo, qualsiasi
impegno e prova ci sarebbero stati richiesti, saremmo
tornati vincitori» (Liahona, luglio 2001, 6).
Gesù Cristo è il cardine del piano del
Padre celeste.
ᔢ Il profeta Joseph Smith ha insegnato che l’espiazione del Salvatore era essenziale per il piano di
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LA
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MANUALE
• Mosia 3–5; 14–16
• Alma 5; 7; 34; 42
• Mosè 6:62–63
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano L. Tom Perry, membro del Quorum dei
Dodici Apostoli, ha insegnato che Cristo è la figura
centrale nel piano di salvezza:
DELLO STUDENTE
IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
«Il nostro Padre in cielo capiva la necessità di ricorconoscere come queste tre eterne verità—la
dare ai Suoi figli le promesse che Egli ha fatto a
Creazione, la Caduta e l’Espiazione—sono inseparaognuno di noi se obbediamo alle Sue
bilmente connesse l’una all’altra per
leggi. Facendo tale alleanza il Signore
dare forma al piano di salvezza.
«La salvezza è in Cristo
offre le Sue benedizioni in cambio
Nessuna di esse sta da sola; ognuna
e si ottiene grazie al Suo
dell’obbedienza a particolari comandi esse è legata alle altre due, e non è
sacrificio espiatorio».
damenti. Sin dal principio fu preparato
possibile conoscere la verità di una di
un piano per noi. La figura centrale del
esse senza conoscere le altre.
Suo piano di salvezza è il nostro Signore e Salvatore
La salvezza è in Cristo e si ottiene grazie al Suo
Gesù Cristo. Il Suo sacrificio espiatorio per tutta
sacrificio espiatorio. L’espiazione del Signore Gesù
l’umanità è l’avvenimento principale della storia
Cristo è il cuore della religione rivelata. Essa riscatta
dei figli del nostro Padre celeste qui sulla terra.
gli uomini dalla morte temporale e spirituale portata
Ognuno di noi che accetta il Suo piano divino, deve
accettare il ruolo del nostro Salvatore e impegnarsi
ad obbedire alle leggi del piano che il nostro Padre
celeste ha preparato per noi. Se accettiamo Cristo
nello spirito e nelle azioni, potremo raggiungere la
salvezza. Nelle Scritture leggiamo: ‹Fai dunque tutto
ciò che fai nel nome del Figlio, e pentiti, e invoca
Dio nel nome del Figlio, da ora e per sempre›
(Mosè 5:8)» (vedere La Stella, luglio 1996, 61–62).
nel mondo dalla caduta di Adamo. Tutti gli uomini
risorgeranno perché il nostro benedetto Signore
stesso morì e risorse di nuovo, diventando così la
primizia di quelli che dormono.
Inoltre Cristo morì per salvare i peccatori. Egli prese
su di sé i peccati di tutti gli uomini a condizione
che si pentissero. La vita eterna, il più grande di
tutti i doni di Dio, è a nostra disposizione grazie a
quello che Cristo fece nel Getsemani e sul Golgota.
Egli è sia la risurrezione che la vita. L’immortalità e
la vita eterna sono i frutti dell’Espiazione. Non vi è
linguaggio o capacità di espressione dato all’uomo
che possa descrivere la gloria e la meraviglia e l’infinito significato del potere di riscatto del grande
Redentore» (vedere «Cristo e la Creazione», La
Stella, settembre 1983, 24–25).
ᔢ Sin dal principio, Gesù Cristo è stato la chiave
per l’adempimento del piano del Padre celeste per
i Suoi figli:
«Prima di nascere sulla terra, vivevate alla presenza
del vostro Padre celeste come Suoi figli spirituali.
Nell’esistenza pre-terrena prendeste parte al concilio
con il Padre celeste e gli altri Suoi figli spirituali. In
quel consiglio, il Padre celeste presentò il Suo grande
piano di salvezza (vedere Abrahamo 3:22–26).
L’espiazione di Gesù Cristo ci ha permesso
di superare gli ostacoli della morte
spirituale e di quella fisica.
ᔢ L’anziano Bruce R. McConkie, che era un membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato i
ruoli che Cristo svolge nella salvezza dell’uomo:
«Prima di poter anche cominciare a comprendere
la creazione temporale di tutte le cose, dobbiamo
LA
ᔢ Perché
abbiamo bisogno
dell’Espiazione per
ritornare alla presenza
del Padre celeste?
Non basta il nostro
massimo sforzo a
riportarci da nostro
Padre? Il presidente
Joseph Fielding Smith
ha descritto la nostra
condizione e il motivo
per cui dipendiamo
dal sacrificio del
Salvatore:
© IRI
In conformità con il piano di felicità, il Gesù Cristo
pre-terreno, Primogenito del Padre nello spirito,
promise di essere il Salvatore (vedere Mosè 4:2;
Abrahamo 3:27). A coloro che seguirono il Padre
celeste e Gesù Cristo fu permesso di venire sulla
terra per fare esperienza e progredire verso la vita
eterna. Lucifero, un altro figlio spirituale di Dio, si
ribellò al piano e ‹cercò di distruggere il libero arbitrio dell’uomo› (Mosè 4:3). Egli divenne Satana; lui
e i suoi seguaci furono scacciati dai cieli e furono
loro negati i privilegi di ricevere un corpo fisico e
passare attraverso la mortalità (vedere Mosè 4:4;
Abrahamo 3:27–28)» (Siate fedeli: riferimenti per lo
studio del Vangelo, 124).
«Un uomo che sta camminando lungo una strada
cade in una fossa così profonda e buia che non può
risalire alla superficie e riacquistare la sua libertà.
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IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
Come può salvarsi dalla sua difficile situazione?
Certamente non con i suoi sforzi. Egli chiede aiuto,
e qualche anima buona, udendo le sue grida di soccorso, lo soccorre: calata una scala, gli offre il mezzo
per venirne fuori.
Questa era esattamente la condizione in cui Adamo
mise se stesso e la sua posterità quando mangiò del
frutto proibito. Essendo essi tutti insieme nella fossa,
nessuno poteva salire alla superficie per salvare gli
altri. La fossa rappresenta l’esilio dalla presenza del
Signore e la morte temporale, cioè la dissoluzione
del corpo. Ed essendo tutti soggetti alla morte, nessuno poteva fornire il mezzo di salvezza.
Perciò, nella Sua infinita misericordia, il Padre,
udendo le grida dei Suoi figli, mandò il Suo
Unigenito Figliuolo, il quale non essendo soggetto
né alla morte né al peccato poteva offrire il mezzo
di salvezza. Questo Egli fece con la Sua espiazione
infinita e con il Vangelo eterno» (Dottrine di Salvezza,
3 volumi, 1:119–120).
La grande gioia e la buona novella del Vangelo è che
vivremo ancora grazie all’espiazione di Gesù Cristo.
Tramite Gesù Cristo tutti gli ostacoli possono essere
superati mediante l’obbedienza alle leggi e alle
ordinanze del Vangelo. Egli solo può soccorrere e
salvare i figliuoli degli uomini perché «discese al di
sotto di tutte le cose, cosicché comprese ogni cosa»
(DeA 88:6). Il Salvatore pagò il prezzo dei nostri
peccati; pertanto, se veniamo a Cristo con il cuore
spezzato e lo spirito contrito, possiamo ritornare alla
presenza del Padre (vedere DeA 45:3–5). Inoltre,
«quando facciamo affidamento sull’espiazione di
Gesù Cristo, Egli può aiutarci a superare le prove,
le malattie e i dolori. Possiamo essere riempiti di
gioia, pace e consolazione. Tutto ciò che è ingiusto
nella vita può essere sistemato attraverso l’espiazione di Gesù Cristo» (Predicare il mio Vangelo, 52).
Versetti da studiare su cui meditare
• 1 Corinzi 15:19–23
• 2 Nefi 2:25–27
• 2 Nefi 9:10–13
• Alma 34:8–10
• Dottrina e Alleanze 93:33
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
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LA
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ᔢ L’anziano Russell M. Nelson ha esternato ciò che
prova per l’Espiazione:
«Piango di gioia quando medito sul significato di
questa parola. Essere redenti, essere riscattati, significa essere accolti dall’abbraccio di Dio, ossia è
un’espressione non soltanto del Suo perdono, ma
anche della nostra unità di sentimenti e di intenti.
Quale privilegio! E quale conforto per quelli di noi
i cui cari hanno già lasciato la famiglia uscendo
dalla porta che chiamiamo morte!» (La Stella, gennaio 1997, 37).
ᔢ «Come usato nelle Scritture, espiare significa
pagare la punizione per un atto peccaminoso,
rimovendo così gli effetti del peccato dal penitente
e consentendogli di riconciliarsi con Dio. Gesù Cristo
ha sofferto nel Getsemani e sulla croce. Lui era l’unico in grado di compiere un’espiazione perfetta per
tutta l’umanità. Ha pagato la punizione per i nostri
peccati nel Getsemani ed è morto sulla croce. Ha
preso su di Sé i dolori, le malattie, le tentazioni, le
afflizioni e le infermità di tutti noi (vedere Alma
7:11–12)» (Predicare il mio Vangelo, 58–59).
ᔢ La morte spirituale è descritta come la «separazione da Dio e dalla Sua influenza. Morire riguardo
a ogni cosa che concerne la giustizia. Lucifero e un
terzo delle schiere celesti subirono la morte spirituale
quando furono scacciati dal cielo (DeA 29:36–37).
La morte spirituale fu portata nel mondo dalla
caduta di Adamo (Mosè 6:48). Gli uomini che hanno
pensieri, parole e opere malvagi sono spiritualmente
morti anche mentre vivono ancora sulla terra
(1 Timoteo 5:6). Mediante l’espiazione di Gesù Cristo
e l’obbedienza ai principi e alle ordinanze del
Vangelo gli uomini e le donne possono purificarsi
dal peccato e vincere la morte spirituale» (vedere
Guida alle Scritture, «Morte spirituale», 129).
ᔢ L’anziano Earl C. Tingey ha spiegato la necessità
di vincere la morte fisica:
«La morte fisica è la separazione dello spirito dal
corpo. Alla morte il corpo è interrato e lo spirito dei
giusti è ricevuto in uno stato di felicità chiamato
paradiso (Alma 40:11–12). Coloro che mentre
dimoravano sulla terra furono malvagi e scelsero
il male piuttosto che il bene sono destinati a un
luogo nel mondo degli spiriti, chiamato ‹tenebre›
(Alma 40:13–14) o prigione degli spiriti. Tra i giusti
che dimorano in paradiso sono scelti dei missionari
che insegnano il Vangelo a coloro che si trovano
nella prigione degli spiriti (DeA 138:30).
DELLO STUDENTE
IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
Non è stato mai inteso che lo spirito e il corpo
misericordia disponibile a coloro che credono nel
rimanessero separati per sempre. Dopo tutto, ‹lo
Suo santo nome…
spirito e il corpo sono l’anima dell’uomo› (DeA
Su una collina chiamata Calvario… i soldati
88:15). L’uomo fu creato a immagine e somiglianza
romani lo deposero sulla croce.
di Dio (Genesi 1:26–27), che è un perCon un grosso martello Gli trafissero
sonaggio glorificato che possiede uno
«L’espiazione
di
Gesù
i piedi, le mani e i polsi con chiodi
spirito e un corpo fisico perfetto
Cristo
[è
stata
un]
atto
di ferro, invero Egli fu trafitto per le
(Joseph Smith—Storia 1:17). Quando
di
puro
amore».
nostre trasgressioni e illividito per le
noi eravamo personaggi di spirito nelnostre iniquità…
l’esistenza preterrena, riconoscevamo
che Dio aveva uno spirito e un corpo perfetto.
Potevamo noi diventare come Lui esistendo solamente in uno stato spirituale? No. Noi dovevamo
ottenere un corpo fisico attraverso la nascita su una
terra fisica. Tale processo iniziò quando Adamo ed
Eva divennero sulla terra i primi esseri viventi, con
un corpo che ospitava lo spirito (Mosè 3:7). Quando
Adamo ed Eva morirono fisicamente, come tutti gli
altri esseri umani, il loro spirito si separò dal loro
corpo.
Una delle missioni di Gesù Cristo era vincere la
morte fisica offrendo una risurrezione letterale e
universale a tutto il genere umano» (The Atonement,
56–57).
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha portato testimonianza del
Salvatore: «L’espiazione di Gesù Cristo, atto di puro
amore, vinse gli effetti della Caduta e dette all’umanità il mezzo per ritornare alla presenza di Dio.
Tramite l’Espiazione il Salvatore vinse anche la morte
fisica e offrì l’immortalità a ogni figlio di Dio tramite
la risurrezione. Egli vinse anche la morte spirituale
e ci offrì la possibilità di ricevere la vita eterna, la
vita che Dio conduce, il più grande di tutti i doni
di Dio. Questo Egli fece prendendo su di Sé la sofferenza per i peccati di tutta l’umanità» (La Stella,
gennaio 1997, 79).
ᔢ Le sofferenze del Salvatore per i nostri peccati
rientravano nella Sua espiazione. Avevamo bisogno
dell’Espiazione per essere salvati dalla morte fisica
e da quella spirituale. L’anziano Bruce R. McConkie
ha descritto la prova del Signore:
«Noi non sappiamo, noi non possiamo dire né nessuna mente mortale può concepire l’intera portata
di ciò che Cristo fece nel Getsemani…
Noi sappiamo che in qualche modo, per noi
incomprensibile, la Sua sofferenza soddisfece le
richieste della giustizia, riscattò le anime pentite
dai dolori e dai castighi del peccato e rese la
LA
Mentre Egli pendeva dalla croce… ritornarono a
Lui tutte le infinite angosce e crudeli dolori del
Getsemani.
Ed infine, quando le angosce dell’Espiazione ebbero
esatto il loro prezzo, quando la vittoria era stata
ottenuta, quando il Figlio di Dio aveva compiuto
la volontà di Suo Padre in tutte le cose, allora Egli
disse: ‹È compiuto› (Giovanni 19:30). Ed Egli offrì
volontariamente il Suo spirito…
La Sua risurrezione dalla morte il terzo giorno mise
il suggello all’Espiazione. Di nuovo, in qualche
maniera per noi incomprensibile, gli effetti della
Sua risurrezione passarono a tutti gli uomini in
modo che anch’essi potessero risorgere dalla tomba»
(La Stella, luglio 1985, 8–10).
ᔢ L’anziano Bruce C. Hafen, membro dei Settanta,
ha insegnato che cosa dobbiamo fare per vincere la
morte spirituale: «Il Salvatore ha espiato i nostri
peccati personali a condizione del nostro pentimento.
Il pentimento individuale è una condizione necessaria per la salvezza, ma di per sé non è sufficiente
per assicurarla. Senza l’Espiazione, il nostro pentimento non ci salverà. Un uomo deve inoltre accettare le ordinanze del battesimo e ricevere lo Spirito
Santo, grazie al quale rinasce come figlio spirituale di
Cristo» («The Restored Doctrine of the Atonement»,
Ensign, dicembre 1993, 12).
Il Padre celeste ha preparato dei gradi di
gloria per i Suoi figli.
ᔢ Sia le Scritture antiche sia quelle moderne ci aiutano a comprendere che tutti i figli di Dio, eccetto
i figli di perdizione, saranno salvati in un regno di
gloria (vedere DeA 76:41–43). La gloria dei regni
celeste, terrestre e teleste supera la nostra capacità
di comprensione. Il regno celeste è il più alto grado
di gloria ed è il solo dove possiamo diventare come
il nostro Padre celeste.
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IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
© Keith Larson. È vietata la riproduzione
vita eterna, a condizione dell’obbedienza ai principi del Vangelo.
Versetti da studiare su cui meditare
• Giovanni 14:2
• 1 Corinzi 15:40–42
• Dottrina e Alleanze 98:18
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
Viene gettata ulteriore luce sulla dichiarazione di
Gesù ‹nella casa del Padre mio ci son molte dimore›
(Giovanni 14:2). Impariamo non soltanto riguardo
all’esistenza dei gradi di gloria e di chi si qualifica
per essi, ma siamo anche informati che l’uomo deve
sforzarsi per raggiungere il più alto cielo che gli è
disponibile e che tale cielo è per lui raggiungibile
soltanto mediante l’obbedienza a tutti i comandamenti di Dio. Il presidente George Albert Smith
disse: ‹Per me una delle cose più belle del Vangelo
di Gesù Cristo è che ci porta tutti ad uno stesso
livello. Non è necessario che l’uomo sia presidente
di palo o membro del Quorum dei Dodici per ottenere una posizione elevata nel regno celeste. Il più
umile membro della Chiesa, se osserva i comandamenti di Dio, otterrà l’esaltazione, proprio come
qualsiasi altro uomo nel regno celeste. La bellezza
del Vangelo di Gesù Cristo è che ci fa tutti uguali…
Se osserviamo i comandamenti del Signore…
abbiamo eguali opportunità di esaltazione›
(Conference Report, ottobre 1933, 25)» (La Stella,
maggio 1980, 39).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha descritto quanto completo
sia il vangelo restaurato di Gesù Cristo: «La teologia
del vangelo restaurato di Gesù Cristo è completa,
PUNTI SU CUI MEDITARE
universale, misericordiosa e vera. Dopo le necessarie
esperienze della vita terrena, tutti i
• Qual è l’importanza del libero arbifigli e le figlie di Dio infine risorgetrio e della responsabilità personale
«I giusti… andranno
ranno ed entreranno in un regno di
nelle tre fasi della nostra esistenza
infine in un regno di glogloria. I giusti—a prescindere dall’ateterna?
ria meraviglioso più
tuale confessione o credenza relisplendido di quanto pos• In che modo la nostra immortalità
giosa—andranno infine in un regno di
siamo mai immaginare».
e vita eterna dipendono da Gesù
gloria meraviglioso più splendido di
Cristo?
quanto possiamo mai immaginare.
• In che modo la Caduta può essere considerata
Anche i malvagi, o quasi tutti, infine andranno in
un avvenimento positivo per l’umanità?
un regno di gloria meraviglioso anche se inferiore.
Tutto questo avverrà grazie all’amore di Dio per i
• Perché l’unione dello spirito e del corpo è essenSuoi figli e grazie all’espiazione e alla resurrezione
ziale per la nostra salvezza?
di Gesù Cristo, ‹il quale glorifica il Padre, e salva
tutte le opere delle sue mani› (DeA 76:43)» (La Stella,
COMPITI SUGGERITI
luglio 1995, 101).
ᔢ L’anziano David B. Haight, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato in
che modo siamo tutti uguali quando cerchiamo di
ereditare il regno celeste:
• Studia nella Guida alle Scritture «Espiare, espiazione» (64–65). Potresti segnare le informazioni
che intendi utilizzare quando insegnerai
l’Espiazione.
«Le rivelazioni date a Joseph Smith allargano la
conoscenza dell’uomo che Gesù Cristo fu crocifisso
per salvare il mondo dal peccato, che mediante il
Suo atto di redenzione tutta l’umanità sarà risuscitata dalla tomba ed avrà la possibilità di ricevere la
• Scrivi un riassunto o una spiegazione di una
pagina sul piano di salvezza.
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LA
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IL
PIANO DEL
PA D R E
CELESTE
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Piano di salvezza» (123–126)
• «Gesù Cristo» (72–75)
• «Spirito» (178)
• «Creazione» (42–43)
• «Caduta» (27–30)
• «Espiazione di Gesù Cristo» (57–63)
• «Morte fisica» (105–107)
• «Morte spirituale» (107–108)
• «Risurrezione» (142–143)
• «Regni di gloria» (135–138)
NOTE E IMPRESSIONI
LA
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PIANO DEL
LA
PA D R E
CELESTE
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DELLO STUDENTE
Capitolo 8
© IRI
I PROFETI E L’APOSTASIA
del mondo» (Bible Dictionary, «Dispensations»,
657–658).
INTRODUZIONE
Il Signore chiama i profeti per insegnare ai Suoi
Sulla terra ci sono state molte dispensazioni. La
figli il piano di salvezza. Adamo è stato il primo
prima ebbe inizio con Adamo, al quale fu comanprofeta, seguito da altri, come Noè,
dato di insegnare il Vangelo ai figli
Abrahamo e Mosè. Volta dopo volta,
(vedere Mosè 5:12). Col passare del
«Il piano di salvezza… è
nel corso della storia del mondo gli
tempo, molti scelsero di non ascoltare
stato rivelato e insegnato
uomini rigettarono il messaggio dei
od obbedire e rifiutarono il piano di
in ogni dispensazione».
profeti. Quando ciò avvenne, i profeti,
salvezza di Dio (vedere Mosè 5:13). In
le ordinanze e l’autorità del sacerdozio
conseguenza del Suo grande amore e
furono tolti e la gente visse nelle tenedella Sua misericordia, il Padre celeste rivelò di nuovo
bre spirituali. Questi spazi di tempo d’oscurità sono
il vangelo di Gesù Cristo per mezzo del profeta Noè
chiamati periodi di apostasia. Data la Sua misericor(vedere Mosè 8:16–17). Come però accadde con la
dia, il Signore chiamò e mandò nuovi profeti a
famiglia di Adamo, molte persone preferirono le
restaurare il Suo vangelo. La comprensione di quetenebre alla luce e alla fine si allontanarono dalla
sto ciclo che consiste nell’insegnamento, nel rigetto
verità (vedere Mosè 8:20).
e nella restaurazione prepara le persone a riconoscere
Altre dispensazioni furono introdotte mediante
la mano del Signore nella restaurazione degli ultimi
profeti come Abrahamo (vedere Abrahamo 1:2–5) e
giorni operata attraverso il profeta Joseph Smith, che
Mosè (vedere Esodo 3:1–10). Tutte le dispensazioni
ha aperto la dispensazione della pienezza dei tempi.
diedero la possibilità agli uomini di venire a Cristo
«Una dispensazione del Vangelo è un periodo di
tramite la fede in Lui, il pentimento, il battesimo e
tempo durante il quale il Signore ha almeno un Suo
ricevendo il dono dello Spirito Santo.
servitore autorizzato sulla terra che detiene il santo
sacerdozio e le chiavi e che ha il mandato divino
DOTTRINE E PRINCIPI DA
di dispensare il Vangelo agli abitanti della terra.
COMPRENDERE
Quando ciò avviene, il Vangelo viene rivelato da
capo, in modo che gli uomini di quella dispensa• Il Signore, attraverso i Suoi profeti, fornisce la
zione non debbano dipendere dalle dispensazioni
verità, l’autorità del sacerdozio, le ordinanze e
passate per quanto riguarda la conoscenza del
l’organizzazione.
piano di salvezza…
• Nel corso della storia vi furono molti cicli di
Il piano di salvezza, che è più antico della terra, è
apostasia e restaurazione.
stato rivelato e insegnato in ogni dispensazione, a
• Il rigetto del Salvatore, dei Suoi insegnamenti
partire da Adamo, ed è stato lo stesso in ogni età
e dell’autorità del sacerdozio portò all’apostasia
della chiesa ai tempi del Nuovo Testamento.
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I
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• La riforma europea contribuì a preparare la via
alla restaurazione finale.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Il Signore, attraverso i Suoi profeti, fornisce
la verità, l’autorità del sacerdozio, le
ordinanze e l’organizzazione.
di fornire la verità ai figli del Signore: «Gli antichi
profeti non solo hanno avvertito il popolo di cose
a venire ma, cosa ancora più importante, divennero
i rivelatori della verità. Furono loro a indicare la via
che gli uomini avrebbero dovuto seguire per essere
felici e avere pace» (Be Thou an Example [1981], 124).
ᔢ Il profeta Joseph Smith ha spiegato che il
Sacerdozio di Melchisedec «è il canale per il cui
tramite tutta la conoscenza, la dottrina, il piano di
salvezza ed ogni questione importante sono rivelati
dal cielo… È il canale attraverso cui l’Onnipotente
cominciò a rivelare la Sua gloria all’inizio della
creazione di questa terra; mediante il quale Egli ha
continuato a rivelarSi ai figli degli uomini sino al
giorno d’oggi; grazie a cui renderà noti i Suoi scopi
sino alla fine dei giorni» (History of the Church,
4:207; paragrafi modificati).
ᔢ Dio ama i Suoi
figli e ha fornito loro
un piano di salvezza
e felicità, che comprende principi e
ordinanze di salvezza.
Egli rivela sempre il
Suo piano attraverso i
ᔢ Il presidente Joseph Fielding Smith ha insegnato
Suoi profeti. Sotto la
che il Signore conferisce e dirige l’uso delle Sue
guida divina, questi
ordinanze sacre servendosi dei profeti: «In ogni
profeti si assicurano
epoca che il Vangelo è esistito sulla terra, esso è
che gli insegnamenti
stato rivelato ai profeti del Signore. I profeti sono
dei principi evangelici
stati chiamati ad esserne gli amministratori legali,
e la celebrazione delle ordinanze di salvezza sia
a svolgerne ed a dirigerne le ordinanze di salvezza
compiuta in maniera corretta e mediante la debita
per i loro simili» (La Stella, maggio
autorità. I profeti hanno anche il
1971, 132).
mandato di accertarsi che la Chiesa sia
«[Il Sacerdozio di
organizzata bene e funzioni a beneficio
ᔢ Il presidente Marion G. Romney,
Melchisedec] è il canale
di coloro che accettano i comandache era un consigliere della Prima
per il cui tramite… ogni
menti del Signore. I missionari insePresidenza, ha spiegato i motivi della
questione importante
gnano a coloro che non conoscono
restaurazione del Vangelo e del rista[è] rivelat[a] dal cielo».
bene il ruolo dei profeti perché questi
bilimento della chiesa di Gesù Cristo:
uomini ispirati sono necessari.
«Con lo scopo di salvare l’umanità di
questo mondo, e dei mondi a venire, il Signore ha
rivelato da capo questa dispensazione tramite il
profeta Joseph Smith junior. Mediante lui il Signore
ha inoltre… ristabilito la Sua chiesa, ‹cioè [la] Chiesa
di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni› (DeA
115:4)… Questa chiesa è la depositaria e l’amministratrice legale delle ordinanze del Suo vangelo»
(Conference Report, aprile 1965, 105).
Versetti da studiare su cui meditare
• Amos 3:7
• Matteo 16:18–19
• Efesini 2:19–20
• Efesini 4:11–14
• Alma 12:27–30
Nel corso della storia vi furono molti cicli
di apostasia e restaurazione.
• Dottrina e Alleanze 1:38
• Articoli di Fede 1:6
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato
che uno dei ruoli dei profeti è sempre stato quello
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LA
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ᔢ Il Padre celeste ama i Suoi figli e ha offerto loro
un piano affinché ritornino a vivere con Lui. Per
mostrare il Suo amore, ha chiamato profeti ai quali
ha conferito l’autorità del sacerdozio e ha dato loro
rivelazioni. I profeti hanno sempre insegnato il piano
del Padre celeste ai Suoi figli. Coloro che seguono
le parole dei profeti ricevono grande felicità.
DELLO STUDENTE
I
Coloro che scelgono di non curarsi dei principi e
delle ordinanze del Vangelo, o li distorcono, iniziano
a vivere nelle tenebre spirituali. Il Signore spesso
rimosse i Suoi profeti da quei popoli che li rigettavano. Quando non c’erano profeti presenti, la
verità, l’autorità del sacerdozio, le ordinanze e l’organizzazione della Chiesa si corrompevano, cambiavano o andavano perse (apostasia). Quando era
opportuno, Dio chiamava un nuovo profeta per
restaurare la verità, l’autorità del sacerdozio, le ordinanze e l’organizzazione della Chiesa (restaurazione).
© IRI
I cicli di apostasia e restaurazione tramite i profeti
del Signore continuarono per buona parte dei tempi
dell’Antico Testamento.
Versetti da studiare su cui meditare
• Amos 8:11–12
• Matteo 21:33–43
• 2 Tessalonicesi 2:1–3
• 2 Nefi 25:17; vedere anche Isaia 11:11–12
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Marion G. Romney ha descritto il
ciclo dell’apostasia e della restaurazione che si è
ripetuto: «Questo è stato il modello che ora è
ricorso da quasi seimila anni. In ogni dispensazione
LA
P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
evangelica gli uomini hanno respinto il Vangelo e,
di conseguenza, sono caduti nell’apostasia, nella
dissolutezza e nell’oscurità. In ogni dispensazione
è stata rivelata nuovamente la vera natura della
Divinità, ossia del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo. Anche i principi e le ordinanze fondamentali
sono stati rivelati da capo e messi in rilievo. È stata
sottolineata l’importanza di conformarsi agli insegnamenti evangelici» («‹Choose Ye This Day›»,
Ensign, febbraio 1977, 2).
ᔢ «Adamo è stato il primo profeta sulla terra.
Mediante la rivelazione, Adamo ha appreso il vero
rapporto che lega l’umanità a Dio Padre, a Suo Figlio
Gesù Cristo e allo Spirito Santo; l’espiazione e la
risurrezione di Gesù Cristo; i primi principi e le
prime ordinanze del Vangelo. Adamo ed Eva hanno
insegnato ai figli questi principi e li hanno incoraggiati a sviluppare la fede e a vivere in ogni aspetto
della vita secondo il Vangelo. Adamo è stato seguito
da altri profeti ma, con il passare del tempo, la
posterità di Adamo ha rifiutato il Vangelo ed è caduta
in apostasia, scegliendo di non vivere in rettitudine.
È iniziato così lo schema delle dispensazioni profetiche che compongono gran parte della storia
dell’Antico Testamento. Il Padre celeste ha rivelato
il Suo vangelo tramite una comunicazione diretta
ai profeti come Noè, Abrahamo e Mosè. Ogni profeta è stato chiamato da Dio per dare il via a una
nuova dispensazione del Vangelo. A ciascuno di
questi profeti Dio ha conferito l’autorità del sacerdozio e ha rivelato principi eterni. Purtroppo, in
tutte le dispensazioni le persone alla fine hanno
usato il loro libero arbitrio per scegliere di respingere il Vangelo e quindi sono cadute in apostasia»
(Predicare il mio Vangelo, 33).
ᔢ L’anziano Charles Didier, membro della Presidenza
dei Settanta, ha spiegato il ruolo dei profeti nella
restaurazione della verità nelle varie dispensazioni:
«Per ciò che Adamo udì e vide, egli è considerato il
primo profeta della terra, una testimonianza personale della rivelazione data all’uomo. La sua più
grande responsabilità era quella di preservare la
verità del Vangelo, come pure di insegnarla così
come gli era stata data. Satana, che rappresenta
l’opposizione, d’altro canto avrebbe fatto e insegnato
qualunque cosa per negare, rifiutare e ignorare il
Vangelo ricevuto per rivelazione, inducendo in tal
modo coloro che lo avevano accettato all’apostasia,
in uno stato di confusione, divisione, abbandono e
rinuncia della fede.
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MANUALE
DELLO STUDENTE
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I
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Il resto della storia dell’Antico Testamento divenne
una storia religiosa di continue rivelazioni, mediante
i diversi profeti come Noè, Abrahamo e Mosè, in
diverse epoche chiamate dispensazioni, per restaurare ciò che era andato perduto a causa della rinnovata apostasia. Questi profeti erano sempre chiamati
da Dio, detenevano l’autorità divina, possedevano
le chiavi del sacerdozio, avevano la missione divina
di parlare nel nome del Signore, di istruire e profetizzare riguardo alla venuta e all’espiazione di Gesù
Cristo, il Salvatore e Redentore del mondo (vedere
Amos 3:7)» (Liahona, novembre 2003, 74).
conosciuto come la Grande Apostasia. Essa durò
sino alla restaurazione operata tramite il profeta
Joseph Smith.
I missionari potenziali dovrebbero comprendere
detta apostasia ed essere in grado d’insegnarla in
maniera semplice ai simpatizzanti.
ᔢ Alcune centinaia di anni prima della nascita di
Gesù Cristo, il popolo cadde nuovamente in apostasia. Il Padre celeste mandò Suo Figlio per espiare
i nostri peccati e restaurare il Suo vangelo. Durante
il Suo ministero terreno, il Salvatore insegnò il
Vangelo e fece molti miracoli. Chiamò dodici
uomini come Suoi apostoli e impose le mani sul
loro capo per conferire l’autorità del sacerdozio.
Organizzò la Sua chiesa e adempì le profezie.
Cosa ancora più importante, Egli portò a termine
l’Espiazione. Il Figlio di Dio fece tutto quello che il
Suo Padre celeste Lo aveva mandato a compiere.
Gesù Cristo dette agli Apostoli l’autorità di insegnare
il Suo vangelo, di celebrare le ordinanze di salvezza
e di stabilire la Sua chiesa. La maggior parte della
gente, ciononostante, respinse Gesù ed Egli fu crocifisso. La malvagità degli uomini causò la persecuzione, l’uccisione e la dispersione degli Apostoli e
dei fedeli della Chiesa. Senza la rivelazione o l’autorità del sacerdozio, iniziarono a essere insegnate
false dottrine e si perse la vera chiesa di Gesù Cristo.
Dio consentì che la verità, come pure la Sua autorità del sacerdozio, le ordinanze e l’organizzazione
della Chiesa, fosse ancora una volta tolta dalla
terra a causa dell’apostasia dei Suoi figli.
Tale apostasia alla fine portò alla formazione di
molte chiese. Furono insegnate false idee e la conoscenza del vero carattere e della natura del Padre,
di Suo Figlio Gesù Cristo e dello Spirito Santo andò
perduta. La dottrina del pentimento fu distorta. Il
battesimo, come altre ordinanze e alleanze, fu cambiato o dimenticato. Il dono dello Spirito Santo
non era più disponibile. Questo periodo durante il
quale la vera chiesa non esisteva più sulla terra è
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LA
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© IRI
Il rigetto del Salvatore, dei Suoi
insegnamenti e dell’autorità del sacerdozio
portò all’apostasia della chiesa ai tempi
del Nuovo Testamento.
Versetti da studiare su cui meditare
• Matteo 24:24
• Atti 20:29–30
• 1 Corinzi 11:18–19
• Galati 1:6–8
• 2 Tessalonicesi 2:1–3
• 2 Timoteo 1:15
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson, consigliere
della Prima Presidenza, ha descritto i fattori che
portarono alla Grande Apostasia:
«Per la maggior parte gli uomini non vennero a
Cristo né seguirono la via che Egli aveva indicato.
Il Signore fu crocifisso, molti degli apostoli furono
uccisi, la verità fu rifiutata. La luce splendente si
offuscò e le lunghe ombre di una notte oscura
avvolsero la terra.
Molte generazioni prima, Isaia aveva profetizzato:
‹Poiché, ecco, le tenebre coprono la terra, e una
fitta oscurità avvolge i popoli› [Isaia 60:2]. Amos
aveva predetto una carestia nel paese: ‹Non fame di
pane o sete d’acqua, ma la fame e la sete d’udire le
parole dell’Eterno› [Amos 8:11]. Quell’era di oscurità sembrava non aver fine. Nessun messaggero
celeste avrebbe fatto la sua apparizione?» (Vedere
La Stella, luglio 1997, 64).
DELLO STUDENTE
I
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha insegnato:
«I concetti filosofici [greci] trasformarono il
Cristianesimo nei primi secoli dopo la morte degli
Apostoli. Per esempio, i filosofi allora asserivano
che la materia fisica era malvagia e che Dio era uno
spirito privo di sentimenti e passioni. Le persone
animate da queste convinzioni, compresi uomini
dotti che diventarono influenti convertiti nella
Cristianità, trovarono difficile accettare i semplici
insegnamenti del primo Cristianesimo: un Figlio
Unigenito che diceva di essere a espressa immagine
di Suo Padre in cielo, che insegnava ai Suoi seguaci
ad essere uno, come Egli e Suo Padre erano uno, e
un Messia che morì sulla croce e in seguito apparve
ai Suoi seguaci come essere risorto di carne ed ossa.
La collisione tra il mondo [teoretico] della filosofia
greca e le semplici e letterali fede e pratica dei primi
cristiani produsse aspre contese che minacciavano
di allargare le divisioni politiche dell’Impero
Romano in dissoluzione…
Durante il corso di quella che chiamiamo apostasia
il Dio tangibile e personale descritto nell’Antico e
nel Nuovo Testamento fu sostituito da un’astratta,
incomprensibile divinità definita mediante un
compromesso con i principi teorici della filosofia
greca. Il linguaggio ricevuto dalla Bibbia rimase,
ma i cosiddetti ‹significati nascosti› delle parole delle
Scritture venivano ora spiegati col vocabolario di
una filosofia estranea alle loro origini» (vedere La
Stella, luglio 1995, 99–100).
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha parlato del modo in cui
sulla terra l’autorità del sacerdozio andò perduta:
P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
nell’apostolato andarono al martirio. L’apostolo
Giovanni e altri membri della Chiesa lottarono per
sopravvivere sotto una terribile oppressione. E dobbiamo proprio a loro se il Cristianesimo sopravvisse
e diventò una forza veramente notevole verso la
fine del secondo secolo della nostra era. Molti santi
valorosi si adoperarono per far sopravvivere il
Cristianesimo.
Nonostante la portata del ministero di questi santi,
fu impossibile mantenere in vita l’autorità apostolica che Pietro e gli altri discepoli avevano ricevuto
mediante ordinazione per mano dello stesso Signore
Gesù Cristo. Quando questa autorità andò perduta,
gli uomini cominciarono a rivolgersi ad altre fonti
di dottrina. Di conseguenza molte verità chiare e
preziose andarono perdute» (La Stella, gennaio
1995, 74).
La riforma europea contribuì a preparare
la via alla restaurazione finale.
ᔢ L’anziano James E. Talmage, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato che
«durante e dopo il periodo apostolico si determinò
un’apostasia generale, nel corso della quale la Chiesa
perse il suo potere, la sua autorità e le sue grazie
come istituzione divina degenerando in una organizzazione puramente terrena» (La grande Apostasia,
Prefazione).
Con la dipartita degli Apostoli, alcuni dirigenti
locali della Chiesa gradualmente assunsero maggiore
controllo pur non avendo l’autorità del sacerdozio.
Questi dirigenti locali stabilirono le linee di condotta e la dottrina per la loro area di competenza,
rivendicando di essere i legittimi successori degli
Apostoli. Si affidarono alla logica e alla retorica,
piuttosto che alla rivelazione, e cambiarono i veri
insegnamenti di Gesù Cristo.
«I primi cristiani sopportarono persecuzioni e tribolazioni. Pietro e i suoi fratelli incontrarono molte
difficoltà nel tenere insieme la Chiesa
«Dopo secoli di tenebre spirituali,
e mantenere pura la dottrina. Essi
uomini e donne in cerca della verità
«[La] Riforma ha dato
viaggiavano continuamente e si scrihanno protestato contro le pratiche
maggiore rilievo alla
vevano per raccontare i problemi che
religiose del tempo. Queste persone
libertà religiosa, che ha
dovevano affrontare, ma le comunicariconoscevano che molte dottrine e
aperto la strada alla
zioni erano lente e la Chiesa e i suoi
ordinanze del Vangelo erano state
restaurazione finale».
insegnamenti erano talmente nuovi
cambiate o che erano andate perse.
che correggere i falsi insegnamenti
Cercavano una maggiore luce spirituale
prima che affondassero le radici nella Chiesa era
e molti parlavano della necessità di una restauradifficile [vedere 2 Tessalonicesi 2:3; 2 Timoteo
zione della verità. Questi uomini e donne non hanno
4:3–4]…
sostenuto, tuttavia, che Dio li avesse chiamati come
Alla fine, con la sola eccezione di Giovanni per
quanto ci è dato sapere, Pietro e i suoi compagni
LA
profeti. Essi, invece, hanno cercato di riformare gli
insegnamenti e le pratiche che credevano essere
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
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I
P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
stati cambiati o corrotti. Questi sforzi hanno portato all’organizzazione di molte chiese protestanti.
Questa Riforma ha dato maggiore rilievo alla libertà
religiosa, che ha aperto la strada alla restaurazione
finale» (Predicare il mio Vangelo, 35).
spuntare sulla terra. Era il Rinascimento, una
magnifica fioritura di arte, architettura e letteratura.
I Riformatori lavorarono per cambiare la Chiesa, in
primo luogo uomini come Lutero, Melantone, Huss,
Zwinglio e Tyndale. Erano uomini dotati di grande
coraggio, alcuni dei quali subirono una crudele morte
per le loro convinzioni. Nacque il Protestantesimo,
con la sua richiesta di riforme. Quando le riforme
non furono concesse, i Riformatori organizzarono
chiese autonome. Lo fecero senza l’autorità del
sacerdozio. Il loro unico desiderio era quello di
crearsi uno spazio in cui poter adorare Dio come
pensavano che Egli dovesse essere adorato»
(Liahona, gennaio 2000, 88).
© IRI
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson ha parlato del
contributo decisivo dato dai riformatori:
Versetti da studiare su cui meditare
• Gioele 2:28–29
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard ha spiegato in che
modo Dio ha contribuito a creare un ambiente dove
il Vangelo potesse essere restaurato:
«Nel 1571 lo Spirito mosse Martin Lutero, un
monaco tedesco turbato per quanto la Chiesa si era
allontanata dal Vangelo che era stato insegnato da
Cristo. La sua opera portò a una riforma, movimento
che fu fatto proprio da altri pensatori come Giovanni
Calvino, Ulrico Zwinglio, John Wesley e John Smith.
Penso che questi riformatori siano stati ispirati a
creare un clima in cui Dio avrebbe potuto restaurare
le verità perdute e l’autorità del sacerdozio. Inoltre
Dio ispirò i primi esploratori e colonizzatori
dell’America e gli autori della Costituzione degli
Stati Uniti a creare un paese e dei principi di governo
in cui il Vangelo poteva essere restaurato» (La Stella,
gennaio 1995, 75).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha insegnato che
i riformatori fecero del loro meglio per ritrovare i
principi che erano andati persi nella Grande
Apostasia:
«Quella fu… un’epoca in cui la luce cresceva.
Mentre gli anni continuavano la loro marcia inarrestabile, la luce di un nuovo giorno cominciò a
68
LA
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«Uomini onesti, desiderosi di verità, a rischio della
vita cercarono di stabilire alcuni punti di riferimento al fine di trovare la vera via. Il giorno della
Riforma stava sorgendo, ma il cammino era difficile.
Le persecuzioni sarebbero state violente, i sacrifici
da compiere immensi e il costo incalcolabile. I
riformatori erano pionieri che tracciavano dei sentieri alla disperata ricerca dei punti di riferimento
che erano andati perduti e che una volta ritrovati,
così essi credevano, avrebbero riportato l’umanità
alla verità insegnata da Gesù.
Quando John Wycliffe e altri completarono la prima
traduzione in inglese di tutta la Bibbia partendo
dalla versione Volgata in latino, le autorità ecclesiastiche dell’epoca fecero di tutto per distruggerla. Le
copie dovettero essere scritte a mano in segreto. La
Bibbia era stata considerata un libro chiuso che
non poteva essere letto dalla gente comune. Molti
dei seguaci di Wycliffe furono severamente puniti,
alcuni dei quali arsi al rogo.
Martin Lutero sostenne la preminenza della Bibbia
sopra ogni altra autorità. Lo studio delle Scritture
lo portò a paragonare le dottrine e le pratiche della
chiesa con gli insegnamenti dei testi sacri. Lutero,
a rischio costante della vita, si schierò affinché l’individuo avesse la responsabilità di istruirsi e la sua
coscienza ne avesse il diritto. Benché minacciato e
perseguitato, egli dichiarò coraggiosamente: ‹Questa
è la mia posizione, e non mi ritraggo. Dio mi aiuti›.
John Huss [o Hus], dacché si espresse apertamente
e con coraggio contro la corruzione della chiesa, fu
condotto fuori della città per essere bruciato. Fu
incatenato per il collo a un palo, gli accatastarono
legna e paglia attorno sino all’altezza del mento e
DELLO STUDENTE
I
il tutto fu cosparso di resina. Alla fine gli fu chiesto
se avrebbe ritrattato le accuse mosse. Quando si
levarono le fiamme si mise a cantare, ma il vento gli
soffiò il fuoco in faccia e la sua voce fu soffocata.
Lo svizzero Zwinglio cercò attraverso i suoi scritti e
insegnamenti di rivedere le dottrine cristiane alla
luce della Bibbia. La sua dichiarazione più famosa
fa trasalire il cuore: ‹Che cosa importa? Possono
uccidere il corpo ma non l’anima›.
E chi oggi non può apprezzare le parole di John
Knox: ‹Un uomo con Dio è sempre in maggioranza›.
Giovanni Calvino, invecchiato prematuramente per
via di malattie e dell’opera incessante intrapresa,
riassunse la sua filosofia personale con la dichiarazione: ‹La nostra saggezza… consiste quasi interamente di due elementi: la conoscenza di Dio e la
conoscenza di noi stessi›.
Si potrebbero menzionare altre persone, ma forse
può bastare un commento su William Tyndale, che
riteneva che le persone avessero il diritto di conoscere ciò che nelle Scritture era loro promesso. A
coloro che si opponevano all’opera di traduzione,
egli dichiarò: ‹Se Dio preserva la mia vita… Farò sì
che un bambino che spinge l’aratro conoscerà
meglio le Scritture di voi›.
Questi furono gli insegnamenti e la vita dei grandi
riformatori. Le loro azioni furono eroiche, il loro
contributo grande, i loro sacrifici immensi, ma non
restaurarono il vangelo di Gesù Cristo» (Conference
Report, aprile 1975, 20–21; o Ensign, maggio 1975,
15–16).
ᔢ Il presidente Monson è giunto alla conclusione
che l’opera dei riformatori non sia stata vana: preparò il terreno affinché la Bibbia fosse disponibile
agli onesti ricercatori della verità, tra cui il giovane
Joseph Smith junior: «Si potrebbe quindi chiedere
in merito a questi riformatori: ‹Il loro sacrificio fu
vano? Le loro lotte inutili?› Io rispondo con un
convinto ‹No›. La Sacra Bibbia era ora a portata del
popolo. Ognuno poteva trovare meglio la sua strada.
Oh, se tutti avessero saputo leggere e avessero potuto
capire! Ma alcuni sapevano leggere, altri sapevano
ascoltare, e tutti potevano comunicare con Dio tramite la preghiera» (La Stella, luglio 1997, 64).
P R O F E T I E L’ A P O S TA S I A
che noi chiamiamo riformatori, ai quali dette il
potere di spezzare le catene che legavano i popoli
e che negavano loro il sacro diritto di adorare
l’Onnipotente secondo i dettami della loro
coscienza…
I Santi degli Ultimi Giorni tributano ogni onore a
questi grandi e impavidi riformatori, che spezzarono le catene che legavano il mondo religioso. Il
Signore era il loro Protettore in questa loro missione
piena di molti pericoli. Tuttavia quello non era
ancora il tempo della restaurazione della pienezza
del Vangelo. L’opera dei riformatori era di grande
importanza, ma era un’opera preparatoria»
(Dottrine di Salvezza, 3 volumi, 1:161–162).
ᔢ Il presidente Smith ha spiegato che la Riforma
«fu l’alba del nostro tempo. Il giogo del grande
potere che teneva prigioniere le nazioni, non soltanto materialmente, ma anche spiritualmente, si
spezzò, e i raggi della luce penetrarono portando la
libertà religiosa ed ogni altra libertà» (Dottrine di
Salvezza, 1:163). Il tempo e le circostanze erano così
pronte affinché il giovane Joseph Smith junior fosse
chiamato come primo profeta della Restaurazione.
PUNTI SU CUI MEDITARE
• Quali lezioni si possono apprendere dai ricorrenti
cicli di apostasia e restaurazione?
• In che modi i riformatori contribuirono a rendere
possibile la Restaurazione?
• Che cosa possiamo fare per accorgerci e proteggerci dall’apostasia personale?
COMPITI SUGGERITI
• Impara a memoria almeno due passi scritturali
che parlano dell’Apostasia. Tra i vari riferimenti su
questo tema trovi: Isaia 29:13–14; Amos 8:11–12;
Atti 20:29–30; Galati 1:6–8; 2 Tessalonicesi 2:1–3;
2 Nefi 27:1; Mormon 8:28; Dottrina e Alleanze
1:14–16.
• Leggi il racconto della Prima Visione in Joseph
Smith—Storia 1:5–20.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
ᔢ Il presidente Joseph Fielding Smith ha spiegato
che l’opera di tutti questi riformatori preparò la via
per la restaurazione del Vangelo:
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
«In vista di questa restaurazione, il Signore suscitò
uomini nobili, quali Lutero, Calvino, Knox ed altri,
• «Profeti» (133–135)
LA
• «Apostasia» (12–13)
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NOTE E IMPRESSIONI
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Capitolo 9
LA RESTAURAZIONE E LA VENUTA ALLA LUCE DI
NUOVE SCRITTURE
• Sotto la direzione di Gesù Cristo, il sacerdozio e
la Chiesa sono stati restaurati dai Suoi servitori.
INTRODUZIONE
Viviamo nella dispensazione della pienezza dei tempi,
che si è aperta con la Prima Visione. Il presidente
Joseph F. Smith ha insegnato: «Il più grande avvenimento che sia mai accaduto nel mondo, dopo la
risurrezione del Figlio di Dio dalla tomba e la Sua
ascensione nei cieli, fu l’apparizione del Padre e del
Figliuolo a Joseph Smith ragazzo per preparare la
strada e fondare il Suo regno—non il regno dell’uomo—perché mai più cessasse di esistere o fosse
distrutto» (vedere Dottrina evangelica, 446).
La Prima Visione ha dato il via alla restaurazione
della verità, dell’autorità, delle Scritture, delle ordinanze sacre e della vera organizzazione della Chiesa
da parte di Dio per mezzo del profeta Joseph Smith.
Noi diffondiamo questo messaggio nel mondo come
sacro dovere e privilegio.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Dio chiamò Joseph Smith perché fosse il
profeta della Restaurazione.
ᔢ Uno degli eventi gloriosi degli ultimi giorni è
l’apparizione di Dio Padre e di Suo Figlio, Gesù
Cristo, al profeta Joseph Smith. La Prima Visione
diede inizio all’opera di Joseph Smith come profeta
degli ultimi giorni e unto del Signore per introdurre
la dispensazione della pienezza dei tempi.
Joseph Smith non è stato il primo profeta chiamato
da Dio. Come spiegato nel capitolo 8 del presente
manuale, Dio ha sempre chiamato dei profeti,
attraverso i quali ha dato o restaurato principi,
autorità, ordinanze e Scritture. Egli organizza la Sua
DOTTRINE E PRINCIPI DA
chiesa sulla terra a beneficio e per la salvezza dei
COMPRENDERE
Suoi figli. Se, per via dell’apostasia, la verità e l’au• Dio chiamò Joseph Smith perché fosse il profeta
torità del Vangelo vanno perdute, Dio alla fine
della Restaurazione.
chiama un altro profeta nel tempo e
nel luogo opportuno per restaurare la
• Joseph Smith tradusse il Libro di
«Il più grande avveniSua autorità e verità. Il profeta Joseph
Mormon e portò alla luce altre
mento che sia mai
Smith fu chiamato per aprire la
Scritture mediante il dono e il potere
accaduto nel mondo,
dispensazione evangelica che porterà
di Dio.
dopo la risurrezione del
alla seconda venuta di Gesù Cristo e
Figlio di Dio... fu l'ap• Il Libro di Mormon contribuisce
al Millennio.
parizione del Padre e
a portare gli uomini a Cristo.
del Figliuolo a Joseph
• Il Libro di Mormon è una prova
Smith ragazzo».
convincente della Restaurazione.
72
LA
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SCRITTURE
avevano un’opera speciale da affidargli. Tramite lui
le chiavi e la Chiesa sarebbero state restaurate come
quando Gesù Cristo le aveva stabilite durante il Suo
ministero terreno…
Joseph Smith e Oliver Cowdery furono ordinati al
Sacerdozio di Aaronne da Giovanni Battista (vedere
Joseph Smith—Storia 1:68–69). Furono ordinati al
Sacerdozio di Melchisedec dagli antichi apostoli
Pietro, Giacomo e Giovanni (vedere DeA 27:12).
Queste ordinazioni restaurarono l’autorità e le chiavi
del regno di Dio, che non sarebbero mai più state
tolte dalla terra.
Nell’aprile del 1830, il profeta Joseph Smith organizzò la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi
Giorni. La vera chiesa di Gesù Cristo si trovava
ancora una volta tra gli uomini, con l’autorità ‹per
predicare il Vangelo e per amministrarne le ordinanze› (Articoli di Fede 1:5)» («La Restaurazione»,
Prima riunione di addestramento dei dirigenti a livello
mondiale, gennaio 2003, 2).
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 1:17
• Dottrina e Alleanze 136:37
• Joseph Smith—Storia 1:17
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato
riguardo alla restaurazione dell’autorità fondamentale del sacerdozio:
«Gesù chiamò e ordinò gli apostoli e conferì loro le
chiavi del regno. Tali chiavi li autorizzavano a suggellare le ordinanze per l’eternità…
Gli apostoli furono martirizzati e, col tempo, ebbe
luogo un’apostasia. Le dottrine della Chiesa furono
corrotte e le ordinanze cambiate. Si persero le chiavi
dell’autorità del sacerdozio. L’apostasia universale
richiese la restaurazione dell’autorità: delle chiavi
del sacerdozio, delle dottrine e delle ordinanze.
A Joseph Smith apparvero di persona Dio, il Padre
Eterno, e Suo Figlio Gesù Cristo. Essi gli dissero che
LA
ᔢ Il presidente Alvin R. Dyer, che era un consigliere della Prima Presidenza, ha sottolineato l’importanza e l’unicità di questa dispensazione finale
del Vangelo: «Joseph Smith fu informato di essere
stato preordinato e conseguentemente chiamato
per diventare lo strumento mediante il quale Dio
avrebbe operato per stabilire il Suo regno sulla
terra, com’era accaduto a intermittenza nelle
dispensazioni precedenti. Questa, tuttavia, che è
l’ultima di tutte le dispensazioni, sarebbe stata
caratterizzata da verità ancora più grandi, sarebbe
stata un periodo durante il quale tutti i principi, le
leggi, le alleanze e le promesse previsti da Dio, il
nostro Padre celeste, nella preesistenza, e rivelati in
parte agli uomini in vari momenti dell’esistenza
terrena per la redenzione e l’esaltazione dei Suoi
figli spirituali, sarebbero stati ora svelati e resi completamente disponibili all’umanità. Il Signore, pertanto, aveva parlato con il profeta Joseph Smith»
(Conference Report, aprile 1963, 50).
ᔢ Il profeta Joseph Smith ha dichiarato: «Gli antichi
profeti dichiararono che negli ultimi giorni il Dio
dei cieli avrebbe fatto sorgere un regno che non
sarebbe mai stato distrutto, né passato sotto la
dominazione di un altro popolo… Io conto di essere
uno strumento per la fondazione del regno di
Daniele secondo la parola del Signore, e intendo
gettare una fondazione che rivoluzionerà tutto il
mondo» (Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 290;
paragrafi modificati).
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L A R E S TA U R A Z I O N E
E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E
Joseph Smith tradusse il Libro di Mormon
e portò alla luce altre Scritture mediante il
dono e il potere di Dio.
ᔢ Forse non conosciamo tutti i particolari di come il profeta
Joseph Smith tradusse
il Libro di Mormon,
però sappiamo che si
trattò di un processo
ispirato. I doni spirituali, uniti alla fede e
alla diligenza, consentirono a Joseph Smith
di raggiungere gli scopi divini previsti per la traduzione. Egli, inoltre, fu uno strumento nel portare alla
luce ulteriori scritti sacri, tra cui Dottrina e Alleanze,
Perla di Gran Prezzo e la traduzione di Joseph Smith
della versione di re Giacomo della Bibbia.
Versetti da studiare su cui meditare
SCRITTURE
Joseph Smith invece tradusse il Libro di Mormon a
un ritmo di circa 10 pagine al giorno, completando
l’opera in approssimativamente ottantacinque
giorni!...
Tale velocità è ancora più incredibile se si tengono
presenti le circostanze in cui il Profeta lavorò: in
quello stesso periodo, durante il quale fu esposto a
costanti distrazioni e a un’ostilità incessante, Joseph
Smith si trasferì a più di cento miglia, da Harmony,
in Pennsylvania, a Fayette, Stato di New York; fece
domanda per i diritti d’autore; ricevette rivelazioni,
tra cui dodici sezioni di Dottrina e Alleanze; esseri
celesti restaurarono il santo sacerdozio. Eppure egli
completò la traduzione in meno di tre mesi» (Helping
Missionaries Understand the Role of the Book of Mormon
in Conversion [discorso tenuto a un seminario per i
nuovi presidenti di missione, 23 giugno 2000], 4–5).
ᔢ L’anziano Neal A. Maxwell, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha anche lui parlato del ritmo impressionante di traduzione del
profeta Joseph Smith:
«Il processo di traduzione fu invero ‹un’opera
meravigliosa e un prodigio›, o, come dice il testo
ebraico, ‹maraviglie su maraviglie› (Isaia 29:14). In
base alla sequenza della traduzione gli studiosi
ritengono che durante la primavera del 1829
Joseph traducesse a un ritmo assai veloce di circa
da 8 a 13 delle nostre pagine di stampa al giorno
(John W. Welch and Tim Rathbone, «The
Translation of the Book of Mormon: Basic
Historical Information» [Provo: Foundation for
Ancient Research and Mormon Studies, 1986],
38–39). Un capace traduttore professionista recentemente mi ha detto di considerare una pagina al
giorno un buon rendimento…
• Libro di Mormon, frontespizio, paragrafo 1.
• 1 Nefi 13:39–40
• 2 Nefi 3:11–12
• Dottrina e Alleanze 1:29
• Dottrina e Alleanze 17:6
• Dottrina e Alleanze 124:125
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha parlato dell’eccezionale traguardo raggiunto traducendo il Libro
di Mormon e portando alla luce altre
«Da Joseph, tradutrivelazioni mediante il potere di Dio:
tore... ci sono pervenute
«Joseph Smith tradusse il Libro di
Mormon mediante il dono e il potere
di Dio!
più pagine a stampa
di Scritture che da
qualsiasi altra persona
vissuta sulla terra».
Paragonate questo conseguimento con
quello della traduzione delle altre opere
canoniche. La Bibbia di re Giacomo, ad esempio, fu
prodotta da 50 studiosi inglesi che compirono l’opera in sette anni, traducendo al passo di una pagina
al giorno. Anche oggi, una pagina al giorno è un
buon risultato se ottenuto da professionisti esperti
impegnati nella traduzione delle Scritture.
74
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
Da Joseph, traduttore inesperto di
teologia, ci sono pervenute più
pagine a stampa di Scritture che da
qualsiasi altra persona vissuta sulla
terra» (La Stella, luglio 1992, 47).
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha
citato come prova della sua importanza il momento in cui il Libro di
Mormon è venuto alla luce durante
la Restaurazione:
«Una... possente testimonianza dell’importanza del
Libro di Mormon è costituita dal periodo scelto
dal Signore per portarlo alla luce, nell’ambito della
restaurazione della Chiesa. L’unica cosa che lo
DELLO STUDENTE
L A R E S TA U R A Z I O N E
precedette fu la Prima Visione. Grazie a questa
meravigliosa manifestazione il profeta Joseph Smith
conobbe la vera natura di Dio e seppe che Dio aveva
un’opera da fargli compiere. La venuta alla luce
del Libro di Mormon fu l’evento immediatamente
successivo.
Considerate questo avvenimento guardando alle
sue conseguenze. La venuta alla luce del Libro di
Mormon precedette la restaurazione del sacerdozio.
Fu pubblicato appena pochi giorni prima dell’organizzazione della Chiesa. I Santi dovettero leggere il
Libro di Mormon prima di ottenere le rivelazioni che
riguardavano grandi dottrine, come i tre gradi di
gloria, il matrimonio celeste o il lavoro per i morti.
Esso venne prima dell’organizzazione dei quorum
del sacerdozio [e della Chiesa]. Tutto ciò non dimostra forse l’importanza che il Signore attribuisce a
questa sacra opera?» (La Stella, gennaio 1987, 3).
E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E
SCRITTURE
Versetti da studiare su cui meditare
• 1 Nefi 6:4
• 1 Nefi 19:18
• 2 Nefi 25:23, 26
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente James E. Faust, consigliere della
Prima Presidenza, ha insegnato che «una testimonianza confermata del Libro di Mormon convince
che ‹Gesù è il Cristo, l’Eterno Iddio› e conferma
anche spiritualmente la divina chiamata di Joseph
Smith e il fatto che egli vide veramente il Padre e il
Figlio» («La chiave di volta della nostra religione»,
Liahona, gennaio 2004, 4).
ᔢ Il presidente Benson ha sottolineato il fatto che
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del
il profeta Joseph Smith portò alla luce altre Scritture
Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato il motivo
oltre al Libro di Mormon: «‹Questa generazione›,
per cui il Libro di Mormon è impordisse il Signore a Joseph Smith, ‹avrà
tante nel portare gli uomini a Cristo:
la mia parola tramite te› (DeA 5:10).
«In tutto il mondo
«Questo libro ispirato di Scritture è il
E così è stato per mezzo del Libro di
le persone cercano la
cuore dell’opera missionaria di proseMormon, di Dottrina e Alleanze e di
testimonianza di Gesù
litismo. La conversione ad esso è la
altre rivelazioni moderne» (vedere La
Cristo che si trova nel
conversione a Cristo, poiché il libro
Stella, luglio 1987, 77).
Libro di Mormon».
contiene le parole di Cristo… Il frontespizio stesso del Libro di Mormon
Il Libro di Mormon contribuisce
proclama
il
suo
scopo: ‹Convincere i Giudei e i
a portare gli uomini a Cristo.
Gentili che Gesù è il Cristo›.
ᔢ L’anziano Robert K.
In aggiunta, la conversione a questo libro ispirato
Dellenbach, membro
è la conversione al vangelo di Gesù Cristo, poiché
dei Settanta, ha
esso contiene la pienezza del vangelo di Gesù Cristo.
dichiarato: «In tutto
Il Signore disse a Joseph Smith in Dottrina e Alleanze:
il mondo le persone
‹E ancora, che gli anziani, i sacerdoti e gli insegnanti
cercano la testimodi questa chiesa insegnino i principi del mio Vangelo
nianza di Gesù Cristo
che sono nella Bibbia e nel Libro di Mormon, nel
che si trova nel Libro
quale è contenuta la pienezza del Vangelo› (DeA
di Mormon. Esse
42:12)» («The Book of Mormon: The Heart of
provengono da ogni
Missionary Proselyting», Ensign, settembre 2002, 14).
nazione, tribù, lingua e popolo. Come fu rivelato a
Joseph Smith: ‹Le estremità della terra chiederanno
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha descritto l’influenza incentrata su Cristo del Libro di Mormon:
del tuo nome› (DeA 122:1). E perché chiedono il
nome di Joseph Smith? Perché il Libro di Mormon
«Chi cerca onestamente la verità, se medita devotarende testimonianza della divinità e dell’espiazione
mente sulle ispirate parole del Libro di Mormon
di Gesù Cristo. Perché Joseph è il profeta della
potrà ottenere una forte testimonianza che Gesù è
Restaurazione» (vedere La Stella, luglio 1995, 12).
il Cristo.
Se leggiamo il Libro di Mormon con cuore sincero e
intento reale, esso ci convincerà «che Gesù è il Cristo,
l’Eterno Iddio» (Libro di Mormon, frontespizio).
LA
Più della metà dei versetti del Libro di Mormon
parlano del nostro Signore. In una delle sue molteplici forme il nome di Cristo compare più spesso,
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
75
L A R E S TA U R A Z I O N E
E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E
versetto per versetto, nel Libro di Mormon che nel
Nuovo Testamento.
Nel Libro di Mormon Gli vengono dati più di cento
nomi diversi. Questi nomi hanno un particolare
significato nel definire la Sua natura divina…
Leggiamo il Libro di Mormon e convinciamoci che
Gesù è il Cristo. Rileggiamo continuamente il Libro
di Mormon in modo da poter più pienamente venire
a Cristo, impegnarci con Lui, incentrare la nostra vita
su di Lui e consumarci in Lui» (La Stella, gennaio
1988, 77, 79).
Il Libro di Mormon è una prova
convincente della Restaurazione.
ᔢ La veridicità del Libro
di Mormon è una prova
degli altri principi riguardanti la Restaurazione. Il
Libro di Mormon si erge
come testimone non solo
di Gesù Cristo, ma anche
del Suo servitore Joseph
Smith, che lo tradusse e gettò le fondamenta del
regno di Dio negli ultimi giorni.
Versetti da studiare su cui meditare
• 1 Nefi 13:40
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha spiegato
l’importanza del Libro di Mormon in relazione alla
Chiesa e alla Bibbia:
«Se il Libro di Mormon è vero, la Chiesa è vera
poiché la stessa autorità per la quale questo sacro
documento vide la luce è presente e evidente tra noi
oggi. Essa è la restaurazione della Chiesa istituita
dal Salvatore in Palestina; è la restaurazione della
Chiesa istituita dal Salvatore quando visitò questo
continente, come è descritto in questo sacro libro.
Se il Libro di Mormon è vero, la Bibbia è vera. La
Bibbia è il testamento del mondo antico. Il Libro di
Mormon è il testamento del nuovo mondo. L’una è
la raccolta degli annali di Giuda, l’altro è la raccolta
degli annali di Giuseppe; ed entrambi i libri sono
ora uniti nella mano del Signore per adempiere la
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
profezia di Ezechiele. Insieme essi proclamano la
regalità del Redentore del mondo e la realtà del
Suo regno» (La Stella, ottobre 1988, 7).
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha portato testimonianza che il Libro di Mormon è la pietra angolare di una testimonianza della veridicità della
Restaurazione: «Il Libro di Mormon è la chiave di
volta della testimonianza. Proprio come l’arco crolla
se viene rimossa la pietra centrale della volta, così
l’esistenza stessa della Chiesa dipende dalla veridicità
del Libro di Mormon… I nemici della Chiesa lo
comprendono chiaramente. Questo è il motivo per
cui si sforzano tanto di dimostrare che il Libro di
Mormon è falso; poiché, se riuscissero a screditarlo,
screditerebbero anche il profeta Joseph Smith e con
lui il diritto alle chiavi del sacerdozio, le rivelazioni
e la chiesa restaurata. Ma per lo stesso motivo, se il
Libro di Mormon è veritiero—e milioni di persone
hanno già dichiarato di aver ricevuto tramite lo
Spirito una testimonianza della sua verità—allora
dobbiamo accettare la realtà della restaurazione della
Chiesa e di tutto ciò che ad essa si accompagna» (A
Witness and a Warning [1988], 19).
ᔢ Il presidente Benson ci ha fornito inoltre dei
consigli su come impiegare il Libro di Mormon
per rispondere alle obiezioni che i simpatizzanti
potrebbero muovere contro i principi restaurati del
Vangelo:
«Dobbiamo usare il Libro di Mormon per controbattere le critiche mosse alla Chiesa…
• Dottrina e Alleanze 20:8–12
76
SCRITTURE
Tutte le confutazioni, sia che riguardino l’aborto, il
matrimonio plurimo, l’osservanza della domenica,
eccetera, fondamentalmente si basano sul quesito se
Joseph Smith e i suoi successori furono e sono profeti di Dio riceventi rivelazioni divine. Ecco, allora,
una procedura per affrontare la maggior parte delle
obiezioni con il Libro di Mormon.
Primo, comprendere l’obiezione.
Secondo, fornire una risposta servendosi delle
rivelazioni.
Terzo, mostrare in che modo la correttezza della
risposta dipende in realtà dal fatto che abbiamo o
non abbiamo rivelazioni attraverso i profeti moderni.
Quarto, spiegare che se abbiamo o no rivelazioni
e profeti moderni dipende dal fatto se il Libro di
Mormon è veritiero.
Pertanto, l’unico problema che l’obiettore deve
risolvere da sé è decidere se il Libro di Mormon è
DELLO STUDENTE
L A R E S TA U R A Z I O N E
E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E
SCRITTURE
veritiero. Se il Libro di Mormon è veritiero allora
Gesù è il Cristo, Joseph Smith fu il Suo profeta, la
Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni
è vera e oggi è guidata da un profeta che riceve delle
rivelazioni.
Il nostro compito principale è proclamare il Vangelo
e farlo con efficacia. Non siamo obbligati a rispondere a ogni obiezione. In ultima analisi ogni uomo
dovrà decidere in base alla propria fede e a quel
punto dovrà prendere una posizione» (A Witness
and a Warning, 4–5).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha fornito un consiglio che
Versetti da studiare su cui meditare
possiamo seguire personalmente e dare a nostra
• Atti 3:20–21
volta ai simpatizzanti: «Cercate di leggere il Libro
di Mormon perché volete farlo e non perché dovete
• Dottrina e Alleanze 1:30
farlo. Scoprite da voi stessi che è vero. Quando leg• Dottrina e Alleanze 13:1
gerete ogni pagina, chiedetevi: ‹Un uomo avrebbe
• Dottrina e Alleanze 27:12–13
mai potuto scrivere questo libro o ci è giunto come
testimoniato da Joseph Smith?› Mettete in pratica
• Joseph Smith—Storia 1:72
gli insegnamenti che apprendete. Essi vi fortifiche• Articoli di Fede 1:5–6
ranno contro i mali di Satana. Seguite il consiglio
di Moroni. Domandate sinceramente a Dio Padre,
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
nel nome di Gesù Cristo, con intento reale, se gli
provi leggendo e meditando su questi versetti.
insegnamenti contenuti nel Libro di Mormon non
sono veri (vedere Moroni 10:3–5). Chiedete con il
desiderio di ricevere una conferma, senza dubitare…
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha parlato con
So che potete ricevere una conferma spirituale che
riverenza del Sacerdozio di Melchisedec che Pietro,
è vero. Allora saprete che Gesù Cristo
Giacomo e Giovanni detenevano e
vive, che Joseph Smith fu ed è un
hanno restaurato:
«Cercate di leggere il
profeta e che la Chiesa di Gesù Cristo
«Nessun re, presidente, capo di stato,
Libro di Mormon perché
dei Santi degli Ultimi Giorni è la Sua
uomo dedito agli affari o a una qualvolete farlo e non
chiesa (vedere l’introduzione del
siasi attività del mondo ha tale autoperché dovete farlo».
Libro di Mormon, in particolare l’ulrità, pur tuttavia essa fu data a questi
timo paragrafo). Confermerete che il
uomini umili che erano con Gesù in
Salvatore guida la Sua chiesa tramite
veste di Suoi apostoli.
un profeta vivente. Queste verità diverranno il fonTre di questi apostoli—Pietro, Giacomo e
damento di una vita produttiva» (Liahona, novemGiovanni—apparvero a Joseph Smith e a Oliver
bre 2003, 42).
Cowdery ‹nella regione deserta› lungo il Fiume
Sotto la direzione di Gesù Cristo, il
Susquehanna. Essi imposero le mani sul loro capo
sacerdozio e la Chiesa sono stati restaurati
e conferirono loro quest’autorità santa.
dai Suoi servitori.
ᔢ La Restaurazione ha dissipato le tenebre
dell’Apostasia. L’autorità del sacerdozio è stata
restaurata. Ancora una volta il Signore ha organizzato la Sua chiesa sulla terra grazie al profeta Joseph
Smith, affinché i principi e le ordinanze di salvezza
del Vangelo potessero essere amministrati correttamente per aiutare gli uomini a venire a Cristo.
LA
Non conosciamo la data, ma i fatti indicano che ciò
avvenne probabilmente a fine maggio o a giugno
dello stesso 1829» (discorso tenuto al centosettantacinquesimo anniversario della restaurazione del
sacerdozio, 16 maggio 2004).
ᔢ L’anziano David B. Haight, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha reso testimonianza: «La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli
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DELLO STUDENTE
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L A R E S TA U R A Z I O N E
E L A V E N U TA A L L A L U C E D I N U O V E
Ultimi Giorni proclama al mondo che questa chiesa
è una restaurazione della chiesa di Cristo. Una
restaurazione era necessaria giacché i profeti e gli
apostoli che costituivano le fondamenta della chiesa
istituita dal Signore furono messi a morte o scomparirono altrimenti. La Chiesa oggi è edificata sulle
fondamenta dei profeti e degli apostoli, con Gesù
Cristo come sua pietra angolare principale. Non è
pertanto una riforma, una revisione, una riorganizzazione o una semplice setta. È la chiesa di Gesù
Cristo, restaurata in questi ultimi giorni» (La Stella,
luglio 1986, 6).
SCRITTURE
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Restaurazione del vangelo» (138–142)
• «Joseph Smith» (90–91)
• «Sacerdozio» (149–153)
• «Sacerdozio di Aaronne» (153–155)
• «Sacerdozio di Melchisedec» (155–156)
NOTE E IMPRESSIONI
ᔢ Anche il presidente Gordon B. Hinckley ha attestato che la chiesa di Gesù Cristo è stata restaurata:
«Questa è la chiesa restaurata di Gesù Cristo… Noi
portiamo testimonianza che i cieli furono aperti,
che il velo fu tolto, che Dio parlò e che Gesù Cristo
si manifestò, seguito dal conferimento dell’autorità
divina.
Gesù Cristo è la pietra angolare di quest’opera, edificata ‹sul fondamento degli apostoli e de’ profeti›
(Efesini 2:20)» (Liahona, novembre 2002, 81).
PUNTI SU CUI MEDITARE
• In che cosa la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi
degli Ultimi Giorni differisce dalle altre chiese?
• In che modo il Libro di Mormon ti ha avvicinato al Salvatore?
• In che modo ti servirai del Libro di Mormon per
aiutare le persone a ottenere una testimonianza
del profeta Joseph Smith e della Restaurazione?
• Che cosa provi pensando che il Signore ha dato
ai giovani missionari l’autorità del sacerdozio che
conferì a Pietro, Giacomo e Giovanni?
COMPITI SUGGERITI
• Insegna uno o più principi trattati nel capitolo in
una serata familiare o in un altro contesto adatto.
Serviti di passi scritturali e rendi testimonianza
della veridicità di tali principi. (Prima d’insegnare
sarebbe bene preparare uno schema della lezione).
• Memorizza i seguenti passi scritturali: Atti
2:37–38; 7:55–56; Efesini 2:19–20; 4:11–14.
• Memorizza i due paragrafi dell’introduzione
riportata nel frontespizio del Libro di Mormon.
• Scegli e impara a memoria i versetti fondamentali in Joseph Smith—Storia.
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DELLO STUDENTE
L A R E S TA U R A Z I O N E
LA
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SCRITTURE
DELLO STUDENTE
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SCRITTURE
DELLO STUDENTE
Capitolo 10
© 1988 Greg K. Olsen. Pubblicato per gentile concessione della Mill Pond Press e del dottor Gerry Hooper. È vietata la riproduzione
LA FEDE E LA CONVERSIONE
INTRODUZIONE
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
La fede è il primo principio del Vangelo? No! Il quarto
articolo di fede insegna che la fede in Gesù Cristo è
il primo principio del Vangelo. La fede in Cristo
contempla credere fermamente che Egli è il Figlio
di Dio, il Salvatore e Redentore del mondo. Noi
riconosciamo che possiamo ritornare a vivere con
il nostro Padre celeste solo affidandoci alla grazia e
alla misericordia di Suo Figlio, dopo aver osservato
i Suoi comandamenti. Se abbiamo fede in Cristo,
accettiamo la Sua espiazione e i Suoi insegnamenti,
che ci portano al battesimo «d’acqua e di Spirito»
(Giovanni 3:5).
• La fede nel Signore Gesù Cristo è indispensabile
per la crescita spirituale.
• La fede può crescere.
• La fede porta alla conversione.
• La conversione comprende il pentimento, il battesimo e il ricevimento del dono dello Spirito Santo.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
La fede in Gesù Cristo motiva i missionari a lavorare
sodo, a obbedire alle regole missionarie e a cercare
diligentemente di trovare le persone veramente
interessate al Vangelo. La fede li rassicura che stanno
compiendo l’opera del Signore e che Lo rappresentano quando insegnano il messaggio di salvezza.
Man mano che accresce la fede dei missionari,
aumenta anche il loro potere nell’insegnare e aiutare i simpatizzanti a convertirsi al Salvatore Gesù
Cristo e al Suo vangelo restaurato.
LA
© 1996 Del Parson. È vietata la riproduzione
Nota: il capitolo si concentra sull’importanza della
fede in Gesù Cristo, su come possiamo accrescerla,
sul suo ruolo nella conversione delle persone e sul
rapporto esistente tra essa e il pentimento, il battesimo e il ricevimento del dono dello Spirito Santo.
Come ricorderai, il pentimento è stato trattato più
approfonditamente nel capitolo 2.
La fede nel Signore Gesù Cristo è
indispensabile per la crescita spirituale.
ᔢ La fede che porta
alla salvezza deve essere
incentrata sul Signore
Gesù Cristo. «Avere
fede in Gesù Cristo
significa fare completamente affidamento
su di Lui: confidando
nel Suo potere infinito,
nella Sua intelligenza
e nel Suo amore. Ciò
comprende credere nei
Suoi insegnamenti,
significa credere che,
sebbene non comprendiamo tutte le cose, Egli le
comprende… È sempre pronto ad aiutarvi quando
ricordate la Sua supplica: ‹Guardate a me in ogni
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MANUALE
DELLO STUDENTE
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LA
FEDE E LA CONVERSIONE
pensiero; non dubitate, non temete› (DeA 6:36)»
(Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo, 66).
ed esaudirà le nostre preghiere nel modo migliore
per noi.
Versetti da studiare su cui meditare
Infatti Dio farà più di quello che è meglio per noi.
Egli farà quello che è meglio per noi e per tutti i
figli del nostro Padre celeste. La convinzione che il
Signore sa più di noi e che esaudirà le nostre preghiere nel modo migliore per noi e per tutti i Suoi
altri figli è un ingrediente vitale della fede nel
Signore Gesù Cristo…
• 1 Nefi 7:12
• 2 Nefi 9:23
• 2 Nefi 31:19
• Alma 37:33
La fede deve includere la fiducia… Quando abbiamo
fede nel Signore Gesù Cristo, dobbiamo aver fiducia
in Lui. Dobbiamo confidare in Lui abbastanza da
accontentarci di accettare la Sua volontà, consapevoli che Egli sa che cosa è meglio per noi…
• Moroni 7:26
• Articoli di Fede 1:4
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
L’esercizio della fede nel Signore Gesù Cristo è sempre soggetto all’ordine del cielo, alla bontà, volontà,
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha spiegato il
saggezza e tempo stabiliti dal Signore. Questo è il
motivo per cui dobbiamo riporre la fede nel Signore
motivo per cui non possiamo avere una vera fede
Gesù Cristo:
nel Signore senza avere anche un’assoluta fiducia nella volontà del
«Il principio fondamentale della nostra
«La fede in Gesù Cristo
Signore e nel tempo del Signore.
religione è la fede nel Signore Gesù
consiste nell’aver comQuando abbiamo questo genere di
Cristo. Perché occorre che riponiamo
pleta fiducia in Lui».
fede e fiducia nel Signore, nella nostra
la nostra fiducia, la nostra speranza e
vita c’è la vera sicurezza…
la nostra fede in quest’unico Essere?
Perché la fede in Lui è tanto necessaria per poter
aver pace di mente in questa vita e speranza nel
mondo a venire?…
Soltanto Gesù Cristo è in grado di darci la speranza,
la fiducia e la forza necessarie per vincere il mondo ed
elevarci al di sopra delle nostre umane debolezze…
Aver fede in Lui significa qualcosa di più che semplicemente riconoscere che Egli vive; è qualcosa di
più del professare fede in Lui.
La fede nel Signore Gesù Cristo vi prepara per qualsiasi cosa la vita vi possa portare. Questo genere di
fede vi prepara ad affrontare le circostanze offerte
dalla vita—per trarre vantaggio da quelle positive e
superare quelle che invece sono causa di delusione»
(«‹La fede nel Signore Gesù Cristo›», La Stella,
luglio 1994, 110, 111, 112).
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del
Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato in che
modo possiamo sapere quando la nostra fede è in
armonia con la volontà di Dio:
La fede in Gesù Cristo consiste nell’aver completa
fiducia in Lui. In quanto Dio Egli ha potere, intelli«Come sappiamo quando la nostra fede è conforme
genza e amore infiniti. Non v’è problema umano
al volere del nostro Padre del cielo ed Egli approva
che Egli non abbia la capacità di risolvere. Poiché
ciò a cui miriamo? Dobbiamo conoscere la parola
discese al di sotto di tutte le cose (vedere DeA 122:8),
di Dio. Uno dei motivi per cui ci
Egli sa come aiutarci a elevarci al di
immergiamo nelle Scritture è quello
sopra delle nostre difficoltà quotidiane»
«La fede nel Signore
di conoscere il rapporto che Dio ha
(vedere La Stella, aprile 1984, 8, 11).
Gesù Cristo vi prepara
avuto con l’uomo sin dal principio.
per qualsiasi cosa la
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro
Se i desideri del nostro cuore sono
vita vi possa portare».
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha
contrari alle Scritture, allora non
spiegato che la fede incentrata su
dovremmo portarli avanti.
Gesù Cristo ci aiuta a sviluppare la
Poi, dobbiamo dare ascolto al consiglio dei profeti
fiducia in Dio:
degli ultimi giorni e alle loro istruzioni ispirate.
«La fede nel Signore Gesù Cristo è l’assoluta convinIn aggiunta, dobbiamo ponderare e pregare e cercare
zione che Dio ci conosce e ci ama e che ascolterà
la guida dello Spirito. Se lo facciamo, il Signore ha
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LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
LA
promesso: ‹Ti parlerò nella tua mente e nel tuo
cuore mediante lo Spirito Santo, che verrà su di te
e che dimorerà nel tuo cuore› [DeA 8:2].
Solo quando la nostra fede è allineata al volere del
nostro Padre nel cielo ci sarà dato il potere di ricevere le benedizioni che ricerchiamo» (vedere
Liahona, novembre 2002, 84).
nelle cose invisibili ma vere di Dio crescerà. Anche
se iniziamo con una ‹particella di fede... anche se
non [possiamo] fare null’altro che desiderare di credere› [Alma 32:27; vedere anche i versetti 28–43],
con le debite cure un piccolo seme di fede può crescere e diventare un albero che produce una testimonianza vibrante e forte» (La Stella, gennaio
1999, 30).
La fede può crescere.
«Se vogliamo accrescere
la fede dobbiamo
riporre la fiducia nel
Signore con tutta la
nostra anima».
ᔢ In che modo accresciamo la nostra
fede? La fede è un dono di Dio che
dobbiamo desiderare e cercare. Il
Bible Dictionary insegna che «benché
la fede sia un dono, deve essere coltivata e cercata sino a quando cresce e
da un seme minuscolo diventa un albero maestoso» («Faith», 670). L’anziano Neal A. Maxwell,
che era un membro del Quorum dei Dodici
Apostoli, ha spiegato: «La fede richiede un nutrimento intenzionale, poiché non è statica; essa
aumenta o diminuisce» (Lord, Increase Our Faith
[1994], 1).
Gli apostoli del Salvatore compresero la necessità
di avere maggiore fede. Essi supplicarono: «Signore:
Aumentaci la fede» (Luca 17:5). Comprendere in che
modo la fede di una persona aumenta è essenziale
per il successo del lavoro missionario.
Versetti da studiare su cui meditare
FEDE E LA CONVERSIONE
ᔢ Quando era un membro dei
Settanta, l’anziano John K. Carmack
suggerì alcuni modi per accrescere
la nostra fede:
«Se vogliamo accrescere la fede dobbiamo riporre la fiducia nel Signore
con tutta la nostra anima. Non possiamo dire: ‹Abbiamo fatto abbastanza e ci meritiamo di riposare›. Né la crescita avviene mediante
definizioni, logica o filosofie. Piuttosto dobbiamo:
• Fare ciò che è giusto e servire il Signore perché
Lo conosciamo, ci fidiamo di Lui e Lo amiamo
con tutto il cuore.
• Non dobbiamo supporre di meritare una ricompensa o un ringraziamento per ciò che facciamo,
sebbene ne giungeranno sicuramente.
• Chiedere, cercare e bussare con umiltà.
• Non pretendere mai alcunché dal Signore, poiché
siamo sempre in debito verso di Lui.
• LasciarGli la decisione finale in tutte le cose, con
l’atteggiamento ‹non la mia volontà, ma la tua
sia fatta›.
• Romani 10:17
• Giacobbe 4:6
• Essere disposti a sacrificarci, anche sino alla
morte, durante tutta la nostra esistenza terrena.
• Helaman 3:35
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
Come fedeli della chiesa del Signore, possiamo
accrescere la nostra fede, se vogliamo, soddisfacendo
più dei requisiti minimi del Vangelo e sviluppando
una fiducia completa nel Salvatore» («Lord, Increase
Our Faith», Ensign, marzo 2002, 57).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha riferito dei modi per
aumentare la fede al fine di ottenere un potere
che ci sostenga nella vita:
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin ha spiegato che cosa
possiamo fare per aumentare la nostra fede: «Se
studiamo, meditiamo e preghiamo, la nostra fede
LA
«La fede non è illusione o magia, ma un potere
radicato su principi eterni. Siete tra coloro che hanno
cercato di esercitare la fede e non hanno sentito
alcun beneficio? Se è così, probabilmente non avete
compreso e messo in pratica i principi su cui è fondata la fede…
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MANUALE
DELLO STUDENTE
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LA
FEDE E LA CONVERSIONE
Raccoglierete i frutti della fede man mano che
seguirete i principi che Dio ha stabilito per il suo
utilizzo. Alcuni di questi principi sono:
• Credere in Dio e nella Sua volontà ad aiutarci
nel bisogno, a prescindere dalla difficoltà della
situazione.
• Obbedire ai Suoi comandamenti e vivere in modo
da dimostrare che Egli può fidarsi di voi.
• Essere sensibili ai quieti suggerimenti dello Spirito.
• Agire con coraggio sulla base di quel suggerimento.
• Essere pazienti e comprensivi quando Dio vi
lascia lottare per farvi crescere e quando le risposte giungono un po’ alla volta in un periodo di
tempo lungo…
Potete imparare a usare la fede in modo più efficace
mettendo in pratica questo principio insegnato da
Moroni: ‹La fede consiste in cose che si sperano e
non si vedono; pertanto non disputate perché non
vedete, poiché non riceverete alcuna testimonianza
se non dopo aver dato prova della vostra fede› [Ether
12:6; corsivo dell’autore]. Quindi, ogni volta che date
‹prova della vostra fede›, ossia agite degnamente
sulla base di un suggerimento, ne riceverete una
conferma dallo Spirito. Questi sentimenti fortificheranno la vostra fede. Man mano che seguirete
questo schema la vostra fede si rafforzerà…
Anche con una fede forte, Dio non vi ricompenserà
immediatamente secondo i vostri desideri; anzi,
Dio vi risponderà con ciò che è meglio per voi nel
Suo piano eterno. Egli vi ama in modo così profondo
e completo che nel vostro stato mortale non potete
neanche immaginare. Infatti, se voi conosceste il
Suo intero piano, non chiedereste mai ciò che gli è
contrario, anche se i vostri sentimenti potrebbero
tentarvi di farlo. Una fede sincera dà comprensione
e la forza di accettare la volontà del nostro Padre
celeste quando è diversa dalla nostra. Possiamo
accettare la Sua volontà con pace e certezza, confidando che la Sua infinita saggezza sorpassa la nostra
capacità di comprendere pienamente il Suo piano
mentre viene rivelato un po’ alla volta» (Liahona,
maggio 2003, 76–77).
ᔢ Il presidente James E. Faust, consigliere della Prima Presidenza, ha suggerito dei modi per corroborare la
fede: «Per sostenere la fede ognuno di
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LA
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noi deve essere umile e compassionevole, buono e
generoso verso i poveri e i bisognosi. La fede è ulteriormente sostenuta dalle dosi quotidiane di spiritualità che possiamo ricevere se ci inginocchiamo
in umile preghiera. Essa comincia da noi come singoli individui e si allarga ad abbracciare i nostri
familiari che hanno bisogno di essere rafforzati
nella rettitudine. L’onestà, la decenza, l’integrità
e la moralità sono tutti ingredienti necessari della
nostra fede, e forniranno una protezione per la
nostra anima» (Liahona, luglio 2000, 21–22).
La fede porta alla conversione.
ᔢ I missionari non devono comprendere solo come
accrescere la propria fede, ma devono imparare a
contribuire al rafforzamento della fede di coloro cui
insegnano. Quando è insegnato il vangelo restaurato, è piantato un seme di speranza nel cuore dei
simpatizzanti e la fede inizia a svilupparsi. Questa
fede può portare a un sentimento riconoscibile che
conferma la veridicità del messaggio. Quando giunge
tale sentimento la fede aumenta e porta al desiderio
di accettare il messaggio e di vivere in osservanza
delle norme del Vangelo. L’ottenimento di una
testimonianza e il divenire convertiti è conseguenza
di un rafforzamento della fede.
Versetti da studiare su cui meditare
• 2 Nefi 31:19–20
• Alma 32:7–8, 28–29, 41
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Robert D. Hales, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato che la fede è un
elemento del terreno fertile che nutre la conversione:
«I primi segni della conversione iniziano con la
conoscenza del vangelo di Gesù Cristo e il desiderio di conoscere la verità riguardo alla Sua Chiesa
restaurata. ‹Lasciate che questo desiderio operi in
voi› (Alma 32:27). Il desiderio di conoscere la verità
è come un seme che germoglia nel
fertile terreno della fede, della
«Conversione è un
pazienza, diligenza e longanimità
cambiamento spirituale
(vedi Alma 32:27–41)…
e morale».
MANUALE
DELLO STUDENTE
© 1987 Robert T. Barrett. È vietata la riproduzione
LA
Nel processo di conversione
conosciamo il pentimento
che ci porta a umiliarci e ad
avere il cuore spezzato e lo
spirito contrito, ci induce a
prepararci per il battesimo,
ottenere la remissione dei
peccati e ricevere lo Spirito
Santo. Quindi con il tempo
e grazie alla nostra fedeltà,
superiamo le prove e le tribolazioni e perseveriamo sino alla fine» (La Stella,
luglio 1997, 92).
ᔢ Il presidente Marion G. Romney, che era un consigliere della Prima Presidenza, ha posto l’accento
sul fatto che la fede è un ingrediente indispensabile
nella conversione: «Convertire significa passare
da una credenza o corso di azione ad un altro.
Conversione è un cambiamento spirituale e morale.
La conversione non implica solo un’accettazione
mentale di Gesù e dei Suoi insegnamenti, ma anche
una fede in Lui e nel Suo vangelo[, una] fede che
opera una trasformazione ed un effettivo cambiamento nella propria comprensione del significato
della vita e della fedeltà a Dio, negli interessi, nei
pensieri e nelle azioni. In colui che è veramente e
totalmente convertito, il desiderio per le cose contrarie al vangelo di Gesù Cristo è realmente morto
ed è sostituito con l’amore di Dio, con la ferma e
controllata determinazione di obbedire ai Suoi
comandamenti» (Conference Report, conferenza
di area, Guatemala 1977, 8).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha notato che la
conversione inizia compiendo piccoli passi che denotano fede: «Nel processo di conversione, il simpatizzante apprende qualcosa sulla Chiesa. Può leggere
qualcosa in merito ad essa. Non riesce, non può
comprendere la meravigliosa pienezza del Vangelo.
Ma se è sincero nella sua ricerca, se è disposto a
inginocchiarsi e a pregare, lo Spirito tocca il suo
cuore, forse in modo molto lieve. Gli mostra la giusta direzione. Egli vede un poco di ciò che non ha
mai visto prima. E con fede, che la riconosca o
meno, inizia con prudenza a fare i primi passi. Poi
ottiene una visione più chiara» (Liahona, luglio
2002, 80).
ᔢ Il presidente Hinckley ha inoltre
parlato del nutrimento che la fede dei
santi può dare a quella ancora in
embrione dei simpatizzanti:
FEDE E LA CONVERSIONE
«La fede di un simpatizzante è come un pezzo di
legno verde gettato nel fuoco ardente. Riscaldato
dalle fiamme, esso asciuga e comincia a bruciare.
Ma se viene allontanato dal fuoco, non ce la fa a
bruciare di fiamma propria. La sua debole fiamma
muore. Ma se si lascia il pezzo di legno in mezzo al
fuoco, piano piano inizia a bruciare con maggiore
forza e presto diventa parte di quello stesso fuoco e
illuminerà a sua volta altri pezzi di legno più verde.
Così procede, miei fratelli e sorelle, quest’opera di
fede che incoraggia le persone su questa terra infinitamente vasta finché raggiungono una maggiore
comprensione delle vie del Signore e maggior felicità
nel seguire i Suoi schemi» (Liahona, luglio 2002, 82).
La conversione comprende il pentimento, il
battesimo e il ricevimento del dono dello
Spirito Santo.
ᔢ Nel processo di conversione, la fede e il pentimento
preparano i simpatizzanti
per le ordinanze del battesimo e della confermazione.
Il battesimo e il ricevimento
dello Spirito Santo mediante
l’imposizione delle mani
sono necessari per diventare membri della Chiesa
di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.
Versetti da studiare su cui meditare
• Matteo 3:16
• Giovanni 3:5
• 2 Nefi 31:13, 17
• Articoli di Fede 1:3–4
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha insegnato che la
conversione richiede una disponibilità totale a
rinunciare a tutte le pratiche contrarie agli insegnamenti del vangelo restaurato: «Il vangelo di Gesù
Cristo invita ognuno di noi a cambiare. ‹Pentitevi›
è il suo messaggio più ricorrente e
pentirsi significa abbandonare ogni
«Il vangelo di Gesù
nostra pratica—personale, familiare,
Cristo invita ognuno di
etnica e nazionale—che sia contraria
noi a cambiare».
ai comandamenti di Dio. Lo scopo del
Vangelo è di trasformare creature
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
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LA
FEDE E LA CONVERSIONE
comuni in cittadini celesti e ciò richiede un cambiamento» (Liahona, novembre 2003, 37).
ᔢ Il profeta Joseph Smith ha insegnato il principio
seguente riguardo all’ordinanza del battesimo:
«Se il battesimo di un uomo non è celebrato con la
speranza della remissione dei peccati e del ricevere
lo Spirito Santo, tanto varrebbe battezzare un sacco
di sabbia. Il battesimo con l’acqua non è che metà
battesimo e non vale a niente senza l’altra metà,
cioè senza il battesimo dello Spirito Santo…
Il battesimo d’acqua, senza il battesimo di fuoco e
dello Spirito Santo che lo accompagni, non è di
alcuna utilità; essi sono necessariamente e inseparabilmente connessi» (Insegnamenti del profeta Joseph
Smith, 248–249, 286).
ᔢ L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato
che i missionari dovrebbero comprendere che il
battesimo è più che l’ordinanza dell’acqua:
«Quando insegnate ai simpatizzanti e li preparate
per il battesimo nell’acqua, dovete pensare anche
al dono dello Spirito Santo: il battesimo di fuoco.
Pensateci come a un tutt’uno. Prima viene il battesimo dell’acqua e poi il battesimo di fuoco.
Qualcuno potrebbe chiedervi: ‹Come vanno le cose?›,
oppure, ‹State insegnando a qualcuno?›
© 2001 Derek Israelsen. È vietata la riproduzione
Rispondete automaticamente: ‹Sì, abbiamo una
famiglia che si sta preparando per il battesimo e la
confermazione, per ricevere lo Spirito Santo›. Ripeto,
per essere battezzati e ricevere lo Spirito Santo: unite
le due cose insieme» (The Gift of the Holy Ghost: What
Every Missionary Should Know—and Every Member As
Well [discorso tenuto a un seminario per i nuovi
presidenti di missione, 24 giugno 2003], 2).
ᔢ L’anziano Henry B.
Eyring, membro del
Quorum dei Dodici
Apostoli, riferendosi a
coloro che non hanno
ricevuto il dono dello
Spirito Santo, ha spiegato:
«Lo Spirito Santo può
essere il loro costante
compagno soltanto dopo
che essi si saranno dimostrati fedeli e avranno
ricevuto le ordinanze del battesimo e dell’imposizione delle mani da parte di coloro che ne hanno
l’autorità. Ma anche prima di essere battezzato, un
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LA
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MANUALE
bambino o un adulto può sentire lo Spirito Santo
che gli porta testimonianza della sacra verità. Essi
devono comportarsi secondo tale testimonianza per
mantenerla viva; e questa li guiderà verso la bontà,
e potrà condurli ad accettare e a tenere fede alle
alleanze che col tempo porteranno loro la compagnia dello Spirito Santo» (La Stella, luglio 1996, 67).
ᔢ Il presidente James E. Faust ha spiegato che una
persona può ricevere una testimonianza della verità
prima del battesimo, ma senza il dono dello Spirito
Santo le manifestazioni di tale spirito sono limitate:
«Molte persone che non fanno parte della Chiesa
hanno ricevuto rivelazioni attraverso il potere dello
Spirito Santo, tramite le quali si sono convinte della
veridicità del Vangelo. Grazie a questo potere molte
persone interessate hanno ricevuto una testimonianza del Libro di Mormon e dei principi del
Vangelo prima del battesimo. Tuttavia, le manifestazioni dello Spirito sono limitate se non si riceve
il dono dello Spirito Santo.
Coloro che hanno il dono dello Spirito Santo, dopo
il battesimo e la confermazione, possono ricevere
più luce e una testimonianza più forte. Questo
accade poiché il dono dello Spirito Santo è ‹una
testimonianza duratura e un’investitura maggiore
rispetto alle normali manifestazioni dello Spirito›
[James R. Clark, Messages of the First Presidency of
The Church of Jesus Christ of Latter-day Saints, 6
volumi (1965–1975), 5:4]. È un’investitura maggiore
poiché il dono dello Spirito Santo agisce da ‹agente
purificatore dell’individuo, liberandolo dal peccato›
[Bible Dictionary, «Holy Ghost», 704]» (Liahona,
luglio 2001, 70–71).
PUNTI SU CUI MEDITARE
• Prendi in considerazione Articoli di Fede 1:4.
Perché pensi che sia importante che i principi
e le ordinanze siano elencate in quell’ordine?
Perché ritieni che la fede in Gesù Cristo sia al
primo posto?
• Che cosa puoi fare per accrescere la tua fede in
Gesù Cristo?
• Che cosa significa esercitare la fede in Gesù Cristo?
• Se stessi insegnando ad alcuni simpatizzanti che
asseriscono di voler poter credere alla storia della
Prima Visione e al Libro di Mormon, che cosa
consiglieresti loro di fare? Perché?
DELLO STUDENTE
LA
FEDE E LA CONVERSIONE
• Perché il battesimo d’acqua è solo «metà
battesimo»?
COMPITI SUGGERITI
• Impara a memoria Ebrei 11:1; Alma 32:21; Ether
12:6.
• Riesamina gli elenchi puntati nelle dichiarazioni
dell’anziano John K. Carmack (83) e dell’anziano
Richard G. Scott (83–84). Pensa al tuo atteggiamento e alla tua capacità rispetto a ognuno dei
punti riportati. Scegli una o due aree in cui vorresti migliorare e sviluppa un programma che ti
aiuti a conseguire il miglioramento. Parla in preghiera di questo programma con il Padre celeste
e chiedi aiuto per accrescere la tua fede.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Battesimo» (18–23)
• «Conversione» (38–41)
• «Fede» (65–68)
• «Spirito Santo» (178–181)
NOTE E IMPRESSIONI
LA
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Capitolo 11
LA PREPARAZIONE FISICA ED EMOTIVA
INTRODUZIONE
I missionari potenziali devono prepararsi al rigore
del lavoro missionario. Il presidente Gordon B.
Hinckley ha evidenziato l’importanza di essere in
buona salute mentale e fisica per svolgere una missione a tempo pieno:
«Questo lavoro è impegnativo. Richiede
forza e vitalità. Richiede acume mentale e capacità…
Lasciatemi porre l’accento sul fatto che abbiamo
bisogno di missionari, ma che essi devono essere in
grado di espletare il lavoro…
Ci deve essere un ardore e un desiderio di servire
il Signore quali Suoi ambasciatori nel mondo. Ci
deve essere salute e forza fisica e mentale poiché
il lavoro è impegnativo. Le ore di
lavoro sono molte e lo stress può
«Una buona
essere molto forte» («Il servizio missalute fisica e mentale
sionario», Prima riunione di addestraè essenziale».
mento dei dirigenti a livello mondiale,
gennaio 2003, 19, 20).
Il lavoro missionario non è un rito di
passaggio nella Chiesa. È una chiamata estesa dal presidente della Chiesa a coloro
che ne sono degni e in grado di adempierla…
Una buona salute fisica e mentale è essenziale…
Ci sono genitori che dicono: ‹Se solo potessimo
mandare Giovanni in missione, il Signore lo farebbe
stare meglio di salute›.
Non sembra funzionare così. Qualsiasi indisposizione o limite fisico o mentale, invece, si aggrava
sotto il carico di lavoro quando il missionario giunge
sul campo.
Dobbiamo tenere in considerazione i fatti. Stiamo
spendendo milioni di dollari per le cure mediche e
innumerevoli ore nell’assistere coloro che hanno problemi che non gli consentono di svolgere il lavoro…
Ci sono altri campi in cui coloro che hanno delle
gravi limitazioni possono lavorare, fare delle esperienze gratificanti e il Signore li benedirà per ciò che
sono in grado di fare…
LA
La comprensione della natura rigorosa del servizio
missionario e la debita preparazione fisica ed emotiva accresceranno le capacità di adattamento di un
candidato missionario al nuovo stile di vita, come
pure miglioreranno le possibilità di successo nell’opera del Signore.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• I missionari potenziali devono prepararsi ad
affrontare le difficoltà fisiche ed emotive di una
missione a tempo pieno.
• Ci sono alternative onorevoli al servizio missionario a tempo pieno per coloro che sono dispensati dai dirigenti del sacerdozio per via delle loro
condizioni fisiche o emotive.
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
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PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
È vietata la riproduzione
I missionari potenziali devono prepararsi
ad affrontare le difficoltà fisiche ed
emotive di una missione a tempo pieno.
ᔢ Il lavoro missionario è estremamente impegnativo. Ci si aspetta che i candidati missionari abbiano
i requisiti per servire sul campo di missione, i quali
requisiti contemplano non solo la dignità personale,
ma anche la preparazione fisica, mentale ed emotiva.
Se un missionario ha problemi di natura fisica o
mentale, ciò andrà a svantaggio dell’edificazione
del regno di Dio. Anche la salute mentale ed emotiva è importantissima per il successo di un missionario cui è richiesto di servire il Signore con «tutto
il cuore, facoltà, mente e forza» (DeA 4:2). Prima
della chiamata in missione, è bene formare buone
abitudini alimentari, praticare esercizi fisici, abituarsi
a dormire il necessario e imparare a curare l’igiene
personale, e tutto ciò aumenterà le probabilità di
adattarsi con successo al campo di missione.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 4:2
• Dottrina e Alleanze 88:124
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha dato dei consigli ai dirigenti del sacerdozio sulla loro responsabilità di giudicare l’idoneità fisica ed emotiva dei
missionari:
«Ora vi chiediamo, fratelli, di essere selettivi con
coloro che raccomandate. Fate sì che i giovani sappiano cosa ci si aspetta da loro. Fate sì che i genitori
sappiano cosa ci si aspetta dai loro figli…
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LA
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MANUALE
Riconosco che la posizione che stiamo prendendo
apparirà irragionevole e dura a molti genitori che
imploreranno che i loro figli abbiano l’opportunità
di svolgere il servizio missionario. Ma sentiamo che
dobbiamo riportare l’attenzione sul vero scopo del
lavoro missionario e la necessità che ci siano certi
requisiti in modo da raggiungere questo obiettivo.
Spero che tutti gli interessati si rendano conto che
è meglio non andare piuttosto che andare e ritornare
delusi dopo un breve periodo con un senso di fallimento. Fratelli, possa il Signore benedirvi con l’ispirazione, la guida, l’amore per coloro di cui siete
responsabili e con il coraggio di difendere ciò che
sapete essere giusto e ragionevole…
Lasciatemi porre l’accento sul fatto che abbiamo
bisogno di missionari, ma che essi devono essere in
grado di espletare il lavoro…
Ci deve essere un ardore e un desiderio di servire il
Signore quali Suoi ambasciatori nel mondo. Ci deve
essere salute e forza fisica e mentale poiché il lavoro
è impegnativo. Le ore di lavoro sono molte e lo stress
può essere molto forte.
Non stiamo chiedendo la perfezione. Il lavoro del
Signore è svolto da persone comuni che lavorano in
modo straordinario» (Prima riunione di addestramento
dei dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003, 20).
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha posto l’accento sull’importanza delle cure quotidiane prestate al nostro corpo:
«Molte persone… hanno difficoltà a trovare il tempo
necessario per godere di un sufficiente riposo, per
svolgere esercizio fisico e relax. Dobbiamo programmare il tempo che abbiamo a disposizione ricorrendo a calendari quotidiani per svolgere queste
attività, se vogliamo condurre una vita sana e ben
equilibrata. Il buon aspetto fisico rafforza la nostra
dignità e l’autorispetto» (vedere La Stella, luglio
1987, 12).
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, che era un cardiochirurgo, ha
parlato di come l’esercizio fisico sia giovevole per
la salute mentale: «Le attività fisiche idonee ci aiutano a combattere lo scoraggiamento» (La Stella,
gennaio 1989, 7).
ᔢ I missionari non dovrebbero iniziare la missione
con cattive abitudini che hanno il potenziale di
trasformarsi in gravi problemi. Tutti possiamo cambiare e migliorare. I missionari potenziali che hanno
cattive abitudini alimentari, d’igiene e sono inattivi
DELLO STUDENTE
LA
fisicamente possono iniziare ora a migliorare.
L’autodisciplina può essere appresa a ogni età, ma
il processo non è sempre facile. Se riesci a raggiungere questo obiettivo prima di partire in missione,
ti risparmierai molti dolori e frustrazioni.
I candidati missionari dovrebbero valutare i seguenti
aspetti della loro vita e apportare i cambiamenti
necessari, per essere meglio preparati fisicamente
ed emotivamente a servire il Signore.
Nutrizione: i missionari dovrebbero essere d’esempio nel seguire la legge di salute del Signore, cioè la
Parola di Saggezza (vedere DeA 89). Oltre a invitarci
a evitare le sostanze nocive, «il Signore dichiara che
i seguenti alimenti sono buoni per il nostro corpo:
• Verdura e frutta, che dovrebbero essere usate ‹con
intelligenza e gratitudine› (vedere DeA 89:10–11).
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1. Flessibilità: questi esercizi stirano i muscoli, i
tendini e i legamenti; vanno praticati quotidianamente.
2. Forza: tutti i gruppi muscolari principali vanno
fatti lavorare.
3. Resistenza cardiovascolare: questi esercizi rafforzano il cuore, migliorano la forma complessiva e
l’umore. Camminare e andare in bicicletta sono
buone attività per la preparazione al servizio
missionario.
Igiene personale: una buona igiene può prevenire
molte malattie infettive. Prevede di lavarsi regolarmente le mani (probabilmente è la procedura più
importante per la cura dell’igiene e la prevenzione
di molte malattie), farsi frequentemente il bagno o
la doccia.
• ‹La carne delle bestie e degli uccelli dell’aria›,
che ‹deve essere usata con parsimonia› (vedere
DeA 89:12–13).
Cura dei denti: i denti
vanno lavati e va utilizzato
giornalmente il filo interdentale. I candidati mis• I cereali come il frumento, il riso, l’avena per
sionari, che non sono già
essere ‹il sostegno della vita› (vedere DeA
seguiti regolarmente in un
89:14–17)» (Siate fedeli: riferimenti per lo studio
programma di prevenzione
del Vangelo, 114).
dentale, dovrebbero recarsi
Dal momento che spesso i missionari hanno la
quanto prima da un dentiresponsabilità di scegliere e preparare i propri pasti,
sta affinché ci sia sufficiente tempo per la valutai candidati potrebbero iniziare ora a cucinare, impazione della situazione e per gli eventuali interventi.
rando a scegliere bene il cibo e a mantenere poi un
I missionari potenziali dovrebbero richiedere inforregime alimentare adeguato durante la missione.
mazioni e istruzioni sulle cure dentaUna dieta a base di cibi pronti ad alto
rie preventive.
contenuto calorico, bibite frizzanti e
«Tutti i giovani
Alloggio: i missionari sono tenuti a
dolci non dovrebbe costituire la
dovrebbero praticare
mantenere il loro appartamento pulito
norma. Ove possibile, è preferibile
regolarmente un po’
e in ordine. L’ambiente in cui vivono
una dieta equilibrata che comprenda i
di esercizio fisico».
dovrebbe riflettere la dignità della
gruppi nutritivi di base. I missionari
loro chiamata.
che servono in paesi stranieri potrebbero trovarsi nella situazione di adattarsi a consuVaccinazioni: una volta che una persona è assegnata
mare il cibo reperibile più nutriente e salutare.
a una missione specifica, il Dipartimento missionario fornirà ulteriori informazioni sulle vaccinazioni
Esercizio fisico regorichieste. Ci sono tuttavia alcune vaccinazioni
lare: tutti i giovani
standard che tutti i candidati missionari dovrebdovrebbero praticare
bero ricevere. Consulta un medico in merito alle
regolarmente un po’
vaccinazioni consigliate.
di esercizio fisico.
Indipendentemente
dall’età o dalle capacità delle persone, un buon programma basilare
d’attività fisica comprende esercizi per la flessibilità,
la forza e la resistenza cardiovascolare (esercizi aerobici, che aumentano il consumo di ossigeno).
LA
Trattamento di malattie e lesioni: i missionari
dovrebbero essere sani quando arrivano sul campo
di missione. I candidati missionari che hanno problemi fisici o emotivi dovrebbero vedere degli specialisti e ricevere consigli e trattamenti che possano
agevolare la risoluzione dei problemi stessi prima
che i missionari giungano sul campo di missione.
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LA
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I candidati missionari devono riportare nella
domanda per la missione tutte le informazioni sul
loro stato di salute. L’interruzione o l’anticipazione
del termine della missione a causa di problemi fisici
non risolti è spesso devastante per i missionari e la
loro famiglia. Le informazioni accurate e complete
sullo stato di salute, come richieste nel modulo da
compilare per la missione, sono fondamentali e
devono essere disponibili alle Autorità generali che
assegnano i missionari.
• Si assumono le loro responsabilità.
Preparazione emotiva: come la preparazione fisica,
anche la preparazione mentale ed emotiva è necessaria affinché i missionari siano felici ed efficaci.
Imparare ad affrontare i cambiamenti e le difficoltà
in maniera positiva, mentre si cerca di rimanere
concentrati sullo scopo della missione, è una parte
importante della preparazione di un missionario
potenziale.
• Sono in grado di pensare e di prendere autonomamente delle decisioni.
Le persone che hanno buone qualità emotive
spesso possiedono i seguenti tratti:
• Tengono sotto controllo le loro emozioni
(timore, rabbia, gelosia, colpa, preoccupazione,
amore).
• Riescono a gestire le delusioni normali della
vita.
• Hanno un atteggiamento rilassato e sono in
grado di far fronte alla maggior parte delle
situazioni.
• Affrontano adeguatamente le proprie mancanze.
• Rispettano loro stesse e gli altri.
2. Provano buoni sentimenti verso le altre persone.
• Sono capaci di tenere presente gli interessi
altrui.
• Mettono a buon uso i loro talenti naturali.
• Stabiliscono per loro stesse delle mete realistiche.
• S’impegnano al massimo in ciò che intraprendono e ne traggono soddisfazione.
ᔢ I giovani possono partecipare ad alcune attività
per migliorare la loro preparazione emotiva in vista
del servizio missionario. Tra le attività proficue
abbiamo:
• Parlare con i genitori, il vescovo o il presidente
del ramo, un consulente, quando necessario, per
risolvere i problemi personali e di rapporto con
gli altri.
• Partecipare attivamente nella Chiesa prendendo
parte alle lezioni missionarie, offrendo preghiere,
tenendo discorsi e dirigendo riunioni, quando
richiesto, per ottenere maggiore fiducia in sé nel
parlare davanti ad altre persone.
• Fare del proprio meglio a scuola, partecipare
regolarmente alle lezioni, completare puntualmente i compiti, conseguire un buon livello
d’istruzione e osservare le regole della scuola.
• Trascorrere più tempo fuori casa in modo che
durante la missione la separazione dalla famiglia
non sia tanto drammatica.
• Accettano le persone e a loro volta risultano
gradite agli altri.
• Stringere delle amicizie e imparare a sentirsi a
proprio agio in gruppo.
• Rispettano le differenze altrui.
• Sanno essere coraggiose ma non arroganti.
• Imparare a lavorare.
• Sanno sentirsi parte di un gruppo.
• Apprendere a gestire il denaro pagando la decima
e le spese, come pure risparmiando per la missione.
• Provano un senso di responsabilità verso le
altre persone.
3. Sono capaci di soddisfare le necessità della vita.
• Agiscono quando sorgono dei problemi.
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• Accettano di buon grado nuove esperienze.
• Portare avanti dei passatempi e degli interessi.
• Hanno amici.
LA
• Si organizzano con dei programmi e non
temono il futuro.
• Imparare a controllare le emozioni mentre risolvono i problemi e le questioni relative ai rapporti
interpersonali.
1. Nutrono buoni sentimenti verso loro stesse.
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• All’occorrenza, si adeguano all’ambiente
circostante.
MANUALE
• Offrirsi volontari per affiancare i missionari a
tempo pieno.
DELLO STUDENTE
LA
ᔢ La comprensione che la missione include molte
delle stesse difficoltà che incontriamo nella vita
ordinaria ti aiuterà a prepararti emotivamente.
L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha parlato
delle frequenti prove della vita:
«Era inteso che la vita fosse una sfida. Soffrire un
po’ di ansietà, un po’ di delusione e provare qualche
fallimento è cosa normale.
Insegnate ai fedeli che se capita che una giornata,
o più giornate di seguito, sia brutta e nera devono
rimanere costanti e affrontarla. Le cose volgeranno
al meglio.
C’è un grande scopo nelle difficoltà della vita»
(«That All May Be Edified», [1982], 94).
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha raccontato
un’esperienza che fece poco dopo essere arrivato a
destinazione e che influì sul resto della sua missione:
P R E P A R A Z I O N E F I S I C A E D E M O T I VA
sarò sempre grato» (vedere «Un proclama al mondo»,
La Stella, novembre 1987, 6).
ᔢ Una prova che affrontano molti missionari è la
nostalgia di casa. Il presidente Ezra Taft Benson ha
suggerito una soluzione al problema della nostalgia:
«Ho spesso affermato che uno dei grandi segreti del
proselitismo è il lavoro! Se un missionario lavora,
sentirà lo Spirito; se sentirà lo Spirito, insegnerà
tramite lo Spirito; e se insegnerà tramite lo Spirito,
convincerà gli animi delle persone e sarà felice. In
lui non vi sarà nostalgia di casa sua, né preoccupazioni per la sua famiglia, giacché tutto il suo tempo,
tutti i suoi interessi saranno concentrati sul lavoro
del ministero. Lavoro, lavoro, lavoro: non c’è sostituto soddisfacente, soprattutto nel lavoro missionario» (The Teachings of Ezra Taft Benson, [1988], 200).
ᔢ In un’altra occasione il presidente Benson ha
insegnato: «Se volete serbare lo Spirito, amare la
missione e non provare nostalgia di casa, dovete
lavorare. Ricordate, tuttavia, le parole del presidente
Thomas S. Monson: ‹Il lavoro senza visione è una
sfacchinata. La visione senza lavoro è un sogno. Il
lavoro associato alla visione è destino›. Non c’è
maggiore allegrezza o soddisfazione che sapere, dopo
una giornata di duro lavoro missionario, di avere
fatto del vostro meglio» (Teachings of Ezra Taft
Benson, 200–201).
«Al mio arrivo… non ero in buona salute… Durante
le prime settimane a causa della malattia e dell’ostilità di cui eravamo oggetto mi sentivo scoraggiato.
Scrissi una lettera a quel brav’uomo di mio padre,
con la quale gli spiegavo che ritenevo di sprecare il
mio tempo e il suo denaro. Oltre ad essere mio
padre era anche il mio presidente di palo ed era un
uomo saggio e ispirato. Scrisse di rimando una lettera molto breve nella quale diceva: ‹Caro Gordon,
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha citato un
giornalista per spiegare la necessità che abbiamo di
ho ricevuto la tua lettera. Ho soltanto un suggeriavere una corretta visione positiva nei momenti di
mento da proporti: dimentica te stesso e mettiti al
difficoltà. I suoi consigli sono opportuni per coloro
lavoro›. Quella stessa mattina durante lo studio
che si stanno preparando per i grandi impegni quodelle Scritture il mio collega ed io avevamo letto
tidiani che comporta una missione a tempo pieno.
queste parole del Signore: ‹Chi vorrà salvare la sua
vita, la perderà; ma chi perderà la sua
«Mi piacciono queste parole di Jenkins
vita per amor di me e del Vangelo, la
«Dimentica te stesso e
Lloyd Jones, che ho ritagliato alcuni
salverà› (Marco 8:35).
mettiti al lavoro».
anni fa da una colonna del Deseret
Queste parole del Maestro seguite dall’esortazione di mio padre si impressero
nella mia anima. Tenendo in mano la lettera di
mio padre andai nella nostra stanza da letto della
casa situata al n. 15 di Wadham Road in cui vivevamo, mi inginocchiai impegnandomi con il
Signore. Promisi che avrei cercato di dimenticare
me stesso e di perdermi al Suo servizio.
Quel giorno di luglio del 1933 fu decisivo per me.
Una nuova luce entrò nella mia vita e una nuova
gioia riscaldò il mio cuore. La nebbia inglese sembrò sollevarsi e vidi la luce del sole. La missione fu
per me un’esperienza felice e proficua, cosa di cui
LA
News... Egli scrisse:
‹Chiunque immagina che la gioia suprema sia una
condizione normale, dovrà sprecare gran parte del
suo tempo correndo qua e là e gridando di essere
stato defraudato.
Nel gioco del golf la maggior parte delle palle non va
in buca al primo colpo. La maggior parte delle volte
la bistecca è dura. La maggior parte dei figli cresce
come persone normali. Il successo nel matrimonio
richiede un alto grado di tolleranza reciproca. La
maggior parte dei lavori è noiosa, più spesso che no.
La vita è come un viaggio in treno nel secolo
scorso: ritardi, deviazioni, fumo, polvere, fuliggine
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LA
P R E P A R A Z I O N E F I S I C A E D E M O T I VA
e scossoni, intervallati solo ogni tanto da bellissimi
panorami e da improvvisi scatti di velocità.
Il segreto del successo è ringraziare il Signore per
averci concesso di fare questo viaggio› (Deseret
News, 12 giugno 1973)» (Teachings of Gordon B.
Hinckley [1997], 254).
ᔢ Avendo i candidati missionari contatti con i loro
dirigenti del sacerdozio, questi possono stabilire se
qualcuno di loro non è in grado, per ragioni di
salute, di svolgere una missione a tempo pieno. Ci
sono altre occasioni meritevoli di servizio che contribuiranno a far progredire l’opera del Signore.
ᔢ Il vescovo Richard C. Edgley, membro del
ᔢ Se una persona soffre o ha sofferto di una malattia
Vescovato Presiedente, ha spiegato che alcuni
emotiva (come la depressione, l’ansia o il comporsono dispensati dal servizio a tempo pieno: «Ci
tamento compulsivo ossessivo), allora la preparasono… quei ragazzi e ragazze degni che maturano
zione per la missione potrebbe comprendere un
nel loro cuore il grande desiderio di svolgere una
trattamento professionale e forse una terapia farmissione, ma che a causa di problemi fisici, di
macologica. L’anziano Richard G. Scott, membro
salute o altri impedimenti, sono onodel Quorum dei Dodici Apostoli, ha
revolmente esonerati» (La Stella, genraccomandato: «Il lavoro missionario
«Ci sono altri campi
naio 1997, 69).
è estremamente impegnativo. Se avete
in cui coloro che hanno
delle difficoltà di carattere emotivo
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley
delle gravi limitazioni
che si possono stabilizzare consentenha parlato a coloro che hanno limitapossono lavorare,
dovi di affrontare il rigore che richiede
zioni al servizio che possono rendere:
fare delle esperienze
una missione a tempo pieno, potete
«Ci sono altri campi in cui coloro che
gratificanti».
essere chiamati. È essenziale che
hanno delle gravi limitazioni possono
continuiate a prendere le medicine
lavorare, fare delle esperienze gratifidurante la missione a meno che un medico comcanti e il Signore li benedirà per ciò che sono in
petente in materia non vi consigli altrimenti.
grado di fare» (Prima riunione di addestramento dei
Riconoscete che le difficoltà di carattere emotivo e
dirigenti a livello mondiale, gennaio 2003, 20).
fisico si assomigliano. Una persona deve fare tutto
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha parlato delle alteril possibile per migliorare la situazione e poi impanative esistenti per coloro che sono onorevolmente
rare a vivere entro i suoi limiti. Dio usa le diffiesentati dal servizio missionario a tempo pieno:
coltà affinché possiamo crescere e vincerle»
«La vostra condizione fisica o emotiva può essere
(Liahona, novembre 2003, 43).
tale da farvi dispensare dal lavoro missionario a
Parlare sin dal principio con il vescovo e il presitempo pieno da parte del presidente della Chiesa
dente del palo di tali questioni è fondamentale per
(vedere «Statement on Missionary Work», allegato
la tua preparazione per la missione.
alla lettera della Prima Presidenza datata 11 dicembre 2002). Per voi vi sono altri modi di rendere un
Ci sono alternative onorevoli al servizio
servizio rilevante compatibile con la vostra condimissionario a tempo pieno per coloro che
zione. Il vostro vescovo o presidente di palo può
sono dispensati dai dirigenti del sacerdozio
aiutarvi a identificare il tipo di servizio da svolgere
per via delle loro condizioni fisiche o emotive.
dove vivete. Potrà essere in un centro genealogico,
un tempio, un progetto di benessere, un centro di
collocamento della Chiesa, oppure presso un ospedale, un centro di accoglienza o altrove. Vi sono
molti luoghi in cui c’è bisogno di aiuto. Potete restare
a casa e offrire un grande contributo. Questo tipo di
chiamata può durare qualche mese o più a lungo.
Il vostro presidente di palo verrà a sapere dove
dovrete servire e per quanto tempo, poi farà una
chiamata formale. Di qualsiasi cosa si tratti, studiate
il messaggio della restaurazione sul materiale a
disposizione dei missionari a tempo pieno. Cercate
delle occasioni per proclamare quel messaggio. Nel
farlo coscienziosamente, sarete guidati dalle persone
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LA
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che saranno toccate e vorranno saperne di più»
(Liahona, novembre 2003, 43).
PUNTI SU CUI MEDITARE
• La tua salute fisica è quella che dovrebbe essere
per svolgere il servizio missionario? In che modo
puoi mantenerla o migliorarla?
• La tua salute mentale ed emotiva è idonea al
servizio missionario?
• Che cosa puoi fare per migliorare la tua preparazione mentale ed emotiva?
• Ci sono alcune questioni che dovresti trattare
con il vescovo e il presidente del palo?
COMPITI SUGGERITI
• Programma un menu settimanale e poi compra
gli ingredienti; prepara e servi diversi pasti salubri ai familiari o ai compagni di stanza.
• Tieni una lezione della serata familiare sull’igiene
personale o gli esercizi fisici quotidiani.
• Fai almeno un’ora di esercizi fisici al giorno per
una settimana (escludendo la domenica). Ogni
giorno potresti ad esempio camminare speditamente per un’ora (meglio se in salita e in discesa,
o facendo le scale), oppure potresti andare in
bicicletta per svolgere le tue commissioni, piuttosto che utilizzare la macchina o altri mezzi di
trasporto.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Felicità» (68–69)
• «Speranza» (176–178)
• «Parola di Saggezza» (113–115)
NOTE E IMPRESSIONI
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Capitolo 12
IL SAGGIO IMPIEGO DEL TEMPO PER PORTARE
PERSONE A CRISTO
INTRODUZIONE
Riferendosi ai missionari, il Signore ha dichiarato:
«Sono stati mandati a predicare il Vangelo… pertanto do loro un comandamento in questo modo:
Non sprecare il tuo tempo nell’indolenza» (DeA
60:13). Lavorando in armonia, i colleghi missionari
si concentrano sul loro compito pregando per porsi
delle buone mete e programmando diligentemente
come utilizzare il tempo a disposizione nel modo
migliore per favorire la crescita del regno di Dio.
• Una pianificazione efficace, delle mete valide e
una buona gestione del tempo aiutano a concentrare gli sforzi missionari e ad avere maggiore
successo.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Trovare persone cui insegnare è una
responsabilità dei missionari e di tutti i
membri della Chiesa.
Lo scopo di un missionario è trovare le persone e
ᔢ In veste di rappresentante del Salvatore, troverai
insegnare loro il vangelo restaurato, che le porterà
«qualcuno che [ti] accetterà» (DeA 42:8). Il Signore
ad avere fede in Cristo, pentirsi dei peccati, farsi
disse:
battezzare e ricevere il dono dello Spirito Santo.
«Alzate la voce verso questa gente; dite i pensieri
Per il successo di un missionario è importante
che vi metterò nel cuore, e non sarete confusi
imparare ad accostarsi in maniera positiva e amidinanzi agli uomini;
chevole, essendo guidati dallo Spirito, a persone
potenzialmente interessate al messagPoiché vi sarà dato nell’ora stessa, sì,
gio. Inoltre, i membri della Chiesa
nel momento stesso, ciò che dovrete
«Non sprecare il tuo
sono risorse preziose e poco utilizzate,
dire» (DeA 100:5–6).
tempo nell’indolenza».
per trovare le persone interessate che,
I missionari non sono i soli ad avere
alla fine, accetteranno il vangelo
il
dovere di trovare le persone cui
restaurato. Un missionario preparato e
insegnare
il
Vangelo,
ma lavorano con tutti i fedeli
organizzato è più efficace nel trovare, insegnare e
della
Chiesa
per
trovare
persone interessate. Il prebattezzare coloro che il Signore ha preparato a ricesidente Gordon B. Hinckley ha insegnato: «Portare
vere le benedizioni del vangelo restaurato.
nuove persone nella Chiesa non è un compito di
esclusiva pertinenza dei missionari. Essi hanno
DOTTRINE E PRINCIPI DA
maggiore successo quando i membri diventano
COMPRENDERE
il mezzo che fornisce loro nuovi simpatizzanti»
(«Pascete gli agnelli», La Stella, luglio 1999, 120).
• Trovare persone cui insegnare è una responsabiI tuoi sforzi di trovare le persone a cui impartire le
lità dei missionari e di tutti i membri della
lezioni missionarie saranno moltiplicati se cerchi
Chiesa.
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IL
S A G G I O I M P I E G O D E L T E M P O P E R P O R TA R E P E R S O N E A
l’aiuto dei membri della Chiesa, rendi servizio al
tuo prossimo, parli con tutti coloro che incontri e
utilizzi altre risorse utili.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 123:12–13
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
CRISTO
I missionari a tempo pieno possono tenere l’insegnamento vero e proprio, ma il membro, ogni
qualvolta è possibile, sostiene l’insegnamento mettendo a disposizione la sua casa per svolgere questo
lavoro missionario. Egli porta una sincera testimonianza della divinità di questo lavoro. È presente e
pronto a rispondere alle domande quando non ci
sono i missionari. È un vero amico per il convertito,
che sta compiendo un profondo e a volte difficile
cambiamento» (La Stella, luglio 1999, 119).
ᔢ Tutti i fedeli sono importanti per trovare le persone che finiranno per essere battezzate e rimarranno fedeli ed attive. L’anziano L. Tom Perry,
membro del Quorum dei Dodici Apostoli, ha affermato: «Non molto tempo fa abbiamo fatto uno
studio sui battesimi dei convertiti, e solo il dieci
percento dei simpatizzanti che aveva ricevuto delle
lezioni missionarie era stato trovato grazie alle
indicazioni dei fedeli. È da notare, però, che il sessanta percento delle persone interessate che poi sono
state battezzate proveniva da questi nomi forniti
dai fedeli» (The Role of Members [discorso tenuto
a un seminario per nuovi presidenti di missione,
24 giugno 2003], 3).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha riassunto in che modo i
membri della Chiesa possono contribuire a portare le persone a Cristo:
Tutti i fedeli sono
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro
«I fedeli possono prender parte al
importanti per trovare
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha
processo di conversione trovando i
le persone che
anche lui posto l’accento sul ruolo
simpatizzanti, dedicando loro cure
finiranno per essere
importantissimo dei membri della
amichevoli durante il processo di
battezzate e rimarranno
Chiesa nella diffusione del Vangelo:
conversione e portando testimonianza
fedeli ed attive.
«Un simpatizzante portato ai missionei momenti più difficili. Ma dopo il
nari dai fedeli ha dieci volte più probattesimo, i convertiti hanno bisogno
babilità di essere battezzato rispetto a
della forza necessaria per lasciarsi dietro il mondo
uno che i missionari trovano grazie al loro impegno
che hanno sempre conosciuto ed entrare in un
nel contattare la gente. [Questa statistica] vi fa
nuovo ambiente. Questo è probabilmente uno degli
riflettere sull’importanza del ruolo dei membri della
aspetti maggiormente alla portata dei fedeli per
Chiesa nel trovare le persone cui i missionari pospoter contribuire al lavoro missionario. Non è diffisono insegnare?» («The Role of Members in
cile per i fedeli che comprendono le esigenze e cerConversion», Ensign, marzo 2003, 54).
cano la guida del Signore per poterle soddisfare, che
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha descritto i
si tratti di invitare i nuovi convertiti a casa loro o
benefici insiti nell’utilizzare i fedeli per trovare e
di sedersi accanto a loro durante la riunione sacrasostenere le persone interessate al messaggio evanmentale, o ancora di aiutarli a capire meglio chi
gelico:
siamo e come viviamo» («Insegnare con il cuore»,
Liahona, giugno 2004, 13).
«Ovunque c’è un membro della Chiesa che presenta
un simpatizzante, c’è un immediato sistema di
sostegno. Il membro della Chiesa porta testimonianza della verità di questo lavoro. È ansioso di
assicurare la felicità del suo amico simpatizzante. Si
emoziona alla vista del suo amico che progredisce
nella conoscenza del Vangelo.
LA
ᔢ Segui l’esempio di Gesù Cristo, che «è andato
attorno facendo del bene» (Atti 10:38). Cerca occasioni di servizio, che può essere programmato o
spontaneo. Quando si rende servizio spesso si creano
delle occasioni per insegnare il vangelo restaurato.
In qualsiasi modo tu serva, devi farlo in virtù
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dell’amore che provi per tutti i figli del Signore e
speri, preghi e desideri con fervore d’insegnare loro
il vangelo restaurato.
Il Signore ti aiuterà a trovare le persone cui insegnare.
Le persone che sono state preparate per il messaggio
della Restaurazione saranno poste sulla tua strada.
Le tue buone azioni e le tue parole gentili contribuiranno a portare le persone a Cristo. Prega e cerca
delle occasioni in cui servire, aiutare e incoraggiare
la gente. Mentre sei intento a servire, parla con
chiunque incontri e incoraggialo ad approfondire
la sua conoscenza del vangelo restaurato.
ᔢ L’anziano Earl C. Tingey, membro della Presidenza
dei Settanta, ha fornito i consigli seguenti ai missionari a tempo pieno:
CRISTO
messaggio. Prega per ricevere aiuto, affinché tu
possa parlare con coraggio a coloro che incontri.
Sviluppa la capacità di conversare con le persone
in maniera amichevole e non minacciosa.
ᔢ In molti casi, dovrai essere in grado di presentare
un messaggio in poco tempo. L’anziano Richard G.
Scott ha fatto dei commenti su questa capacità:
«Abbiamo dei missionari per i quali il messaggio
evangelico è parte integrante della propria vita a tal
punto che alla fermata dell’autobus riescono a fare
delle esposizioni di un minuto e mezzo o di cinque
minuti. Sono molto meglio attrezzati per iniziare
un discorso con le persone a qualsiasi livello esse si
trovino e per introdurle al magnifico messaggio della
Restaurazione» (Liahona, giugno 2004, 13).
«Aprite la bocca. Il Signore ci ha detto: ‹E devi aprire
la bocca in ogni momento, proclamando il mio
Vangelo con tono gioioso› [DeA 28:16].
È vietata la riproduzione
Parlate con tutti: negozianti, compagni di viaggio,
persone che incontrate per strada, chiunque incontriate» (vedere La Stella, luglio 1998, 44).
ᔢ I tuoi sforzi per
trovare le persone
alle quali parlare
della Restaurazione
saranno favoriti
dalla tua testimonianza. Quando
ᔢ Le persone che stanno vivendo dei cambiamenti
cerchi qualcuno
significativi nella vita, quali nascite, morti o trasfecui insegnare, rendi
rimenti, spesso sono più disposte a sentire parlare
spesso testimonianza di Gesù Cristo e del Suo vandel vangelo restaurato e a fare nuove amicizie. Ad
gelo restaurato. L’anziano Jeffrey R.
esempio, i missionari che giungono
Holland, membro del Quorum dei
in contatto con qualcuno cui recente«La testimonianza di un
Dodici Apostoli, ha affermato:
mente è morta una persona cara posmissionario evoca quella
«Ogniqualvolta state dichiarando la
sono parlare della possibilità di essere
che risale al concilio nei
verità, ci sarà come un’eco, un ricordo
riuniti dopo questa vita terrena.
cieli che precedette la
inconscio nell’animo del simpatizcreazione del mondo».
ᔢ Anche l’interesse a livello mondiale
zante, che ricorderà di aver già sentito
per la genealogia può aiutarti a trovare
una volta quelle parole. La testimola gente cui impartire gli insegnamenti
nianza di un missionario evoca quella
evangelici.
Informati
su quali risorse genealogiche
che risale al concilio nei cieli che precedette la creasono
disponibili
nell’area
in cui lavori. Incontrati
zione del mondo. Là, queste stesse persone avevano
con
i
fedeli
che
s’intendono
di genealogia e invitali
udito il piano di salvezza e il ruolo svolto da Gesù
ad
aiutarti
nel
far
conoscere
le
risorse della Chiesa
Cristo per compiere la loro salvezza» («Il lavoro misa
coloro
che
non
ne
fanno
parte.
sionario e l’espiazione», Liahona, ottobre 2001, 29).
ᔢ Ci sono molti modi buoni per trovare le persone
ᔢ Prega per accorgerti e riconoscere le possibilità di
che potrebbero essere interessate al messaggio
servire e insegnare. Ogni giorno parla con quante
evangelico. L’addestramento missionario ti suggerirà
più persone possibile. Serviti di ogni mezzo onesto
diversi metodi. Anche la preghiera e la meditazione
per trovare le persone disposte ad ascoltare il tuo
ti faranno venire in mente altre idee su come
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trovare le persone cui insegnare il Vangelo e invitarle a venire a Cristo mediante l’accettazione dei
principi e delle ordinanze del vangelo restaurato.
Una pianificazione efficace, delle mete valide
e una buona gestione del tempo aiutano a
concentrare gli sforzi missionari e ad avere
maggiore successo.
ᔢ I missionari che pregano per svolgere le loro attività nel giusto ordine di precedenza sono in grado
di compiere molte cose. Il presidente di missione
fornirà uno schema generale adeguato alla cultura
locale, nel quale sarà indicato l’orario a cui alzarsi e
studiare le Scritture, i giorni di preparazione, gli orari
di proselitismo e quando rientrare alla sera. I missionari avranno la responsabilità di programmare
le attività quotidiane entro le linee di condotta
missionarie in modo da compiere l’opera del Signore.
Sapere in che modo programmare le attività più
importanti nei momenti migliori aumenterà il successo nella missione. Stabilire delle mete aiuterà a
concentrarsi sulle attività più proficue dal punto di
vista missionario.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 109:8
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questo versetto.
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha specificato a che
cosa dovremmo dare la precedenza:
«Le nostre priorità determinano ciò che cerchiamo
nella vita…
Gesù insegnò qualcosa riguardo le priorità quando
disse: ‹Non cercate le cose di questo mondo, ma
cercate prima di edificare il regno di Dio e di stabilire la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
sopraggiunte› (Matteo 6:38, TJS; vedere Matteo 6:33).
‹Cercate prima di edificare il regno di Dio› vuol dire
dare priorità a Dio e alla Sua opera. L’opera di Dio
è fare avverare la vita eterna dei Suoi figli (vedere
Mosè 1:39) e tutto ciò che questo comporta nel dare
vita, prendersi cura, insegnare e suggellare i figli del
nostro Padre celeste. Tutto il resto ha una minore
importanza… Come disse qualcuno, se non scegliamo prima il regno di Dio, a lunga scadenza non
farà alcuna differenza ciò che abbiamo scelto al suo
posto…
LA
CRISTO
Le nostre priorità sono visibili maggiormente nel
modo in cui usiamo il nostro tempo… Con il tempo,
abbiamo solo una possibilità e poi fugge via per
sempre» (vedere Liahona, luglio 2001, 100–101).
ᔢ Quando i missionari valutano i programmi e le
attività, dovrebbero chiedersi: «Quanto lavoro missionario è di fatto svolto efficacemente?» L’anziano
Oaks ha spiegato:
«Nessuno di noi dovrebbe essere come quel pescatore che pensa di aver pescato per tutto il giorno
quando, in realtà, ha trascorso la maggior parte del
tempo ad andare vicino all’acqua e ad allontanarsene, a mangiare il suo panino e a trafficare con
la sua attrezzatura. Il successo nella pesca dipende
dal tempo in cui la lenza rimane in acqua, non da
quanto tempo il pescatore manca da casa. Alcuni
pescatori stanno fuori casa per dodici ore e la loro
lenza rimane in acqua per dieci ore. Altri pescatori
stanno fuori casa per dodici ore e la loro lenza
rimane in acqua per solo due ore. Quest’ultimo
tipo di pescatori potrebbe chiedersi il motivo per
cui non ha lo stesso successo degli altri.
Lo stesso principio vale per i missionari, che il
Maestro ha chiamato ‹pescatori d’uomini›. La lenza
di un missionario dovrebbe cadere in acqua nel
momento stesso in cui esce da casa» (Introduction
[discorso tenuto a un seminario per i nuovi presidenti di missione, 20 giugno 2000], 6).
ᔢ Gli sforzi che portano le persone ad avere fede
in Gesù Cristo e nella Sua espiazione, a pentirsi, al
battesimo, al dono dello Spirito Santo e a perseverare sino alla fine adempieranno la chiamata che
hai ricevuto dal Signore. I dirigenti della Chiesa
hanno individuato alcuni indicatori principali per
aiutare le persone a convertirsi e a perseverare sulla
retta via. Regolarmente prenderai nota e farai rapporto al presidente di missione sul tuo progresso in
base a questi indicatori principali.
• «Riferimenti» ricevuti e contattati
• Nuovi simpatizzanti
• Lezioni insegnate ai simpatizzanti in presenza di
un membro della Chiesa
• Altre lezioni insegnate
• Simpatizzanti che fanno progressi (cui sono state
insegnate due o più lezioni e che stanno mantenendo gli impegni assunti, come leggere le
Scritture, pregare e così via)
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• Simpatizzanti che hanno partecipato alla riunione sacramentale
CRISTO
persone. Gli obiettivi sono un mezzo che ti aiuta a
far del bene tra i figli del Padre celeste. Non devono
essere usati per ricevere degli elogi.
• Simpatizzanti che hanno fissato una data per il
battesimo
• Simpatizzanti battezzati e confermati
• Lezioni insegnate ai nuovi convertiti e ai membri
meno attivi
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha spiegato l’importanza di
programmare ogni giornata e di stabilire delle mete
con il collega: «I missionari non possono svolgere
questo lavoro dicendo semplicemente: ‹Che cosa
faremo?› I missionari devono stabilire delle mete.
Nello studio di coppia i missionari fissano i loro
obiettivi. Si rendono conto che se hanno delle buone
mete avranno più successo nel trovare le persone,
istruirle, vederle progredire e battezzarle, in modo
che esse siano quindi confermate e ricevano il dono
dello Spirito Santo» (Planning [discorso tenuto a un
seminario per i nuovi presidenti di missione, 25
giugno 2003], 2).
ᔢ L’anziano Neal A. Maxwell, che era un membro
del Quorum dei Dodici Apostoli, ci ha incoraggiato, quando stabiliamo e cerchiamo di conseguire
una meta, a non limitarci a ciò che riteniamo di
riuscire a compiere:
«Le mete dovrebbero farci sforzare un poco alla
volta. Assai spesso quando pensiamo di aver
incontrato una barriera, in realtà si tratta di un
ostacolo psicologico o sperimentale che abbiamo
creato noi stessi. L’abbiamo costruito e possiamo
rimuoverlo…
Le mete prese attentamente in esame ti guideranno
e contribuiranno a riempire le giornate di attività
che aiuteranno le persone a rafforzarsi nella fede
nel Salvatore e a progredire verso il battesimo, la
confermazione e la piena attività nella Chiesa. Le
mete stimolanti ti aiuteranno a lavorare efficacemente e ti porteranno a crescere» (Predicare il mio
Vangelo, 156).
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson, consigliere della
Prima Presidenza, insegnando l’importanza di fare
rapporto sul progresso compiuto nel conseguire le
mete, ha citato un principio importante: «Quando
il rendimento viene misurato, le prestazioni
migliorano. Quando il rendimento viene misurato
e riportato, la rapidità del miglioramento aumenta»
(Conference Report, ottobre 1970, 107).
PUNTI SU CUI MEDITARE
Non dobbiamo aspettarci di migliorare come persone senza dolore o senza alcune ‹ristrutturazioni›»
(Deposition of a Disciple [1976], 33–34).
ᔢ «Le mete riflettono i desideri del cuore e la
visione che abbiamo di ciò che possiamo compiere.
Attraverso le mete e i programmi, le speranze si trasformano in azioni. Stabilire degli obiettivi e fare
dei programmi sono atti di fede. Stabilisci delle
mete che siano in armonia con il comandamento
del Salvatore di ‹ammaestra[re] tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e
dello Spirito Santo› (Matteo 28:19)…
• Che cosa puoi fare di specifico per prepararti
meglio a servire il Signore sul campo di missione?
• Conosci qualcuno il cui nome potrebbe essere
riferito ai missionari?
• In che modi potresti adoperarti per preparare le
persone al fine di essere istruite dai missionari?
• In che modo potresti conoscere meglio un nuovo
convertito o un membro meno attivo nella
Chiesa?
• In che modo Dottrina e Alleanze 88:119 e 109:8
si riferiscono sia ai templi sia ai missionari?
Fai tutto ciò che puoi per conseguire le mete nel
rispetto del libero arbitrio altrui. La vera misura del
successo non sta soltanto nel raggiungere delle mete,
ma nel servizio che rendi e nel progresso delle
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CRISTO
COMPITI SUGGERITI
• Se non lo stai già facendo, inizia a utilizzare
un’agenda per organizzare e per assegnare la giusta precedenza alle attività quotidiane.
• Stabilisci e dai la giusta precedenza a delle mete
realistiche che ti aiutino a prepararti e a progredire in vista della missione.
• Scrivi quattro approcci diversi per parlare del
messaggio del vangelo restaurato a persone che
non fanno parte della Chiesa. Esercitati a presentare oralmente il modo in cui avvicinarti alle
persone, dapprima con l’ausilio di appunti, poi
senza.
• Durante il fine settimana, dai una cartolina d’invito a una persona che non fa parte della Chiesa.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Amore» (11–12)
• «Lavoro missionario» (91–93)
NOTE E IMPRESSIONI
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Capitolo 13
LA PREPARAZIONE DEI SIMPATIZZANTI PER IL
BATTESIMO E LA CONFERMAZIONE
INTRODUZIONE
La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni
ha l’autorità del sacerdozio per amministrare le
ordinanze che valgono sulla terra e in cielo. Grazie
a queste ordinanze stringiamo alleanze con il Signore
che ci conducono alla salvezza e all’esaltazione. Tali
alleanze e ordinanze, quando accettate con fede, ci
consentono di essere purificati dai peccati mediante
l’espiazione di Gesù Cristo e di diventare membri
della chiesa del Signore sulla terra. Stringendo e
osservando le alleanze ci proteggiamo dalla malvagità del mondo e riceviamo le benedizioni riservate
a coloro che scelgono di seguire il Signore.
I missionari ricevono dal Signore il sacro mandato
di preparare i simpatizzanti per il battesimo e il
conferimento dello Spirito Santo. I missionari
dovrebbero anche comprendere che il battesimo e
la confermazione dei simpatizzanti non è la meta
finale. I nuovi convertiti dovrebbero iniziare a prepararsi per ricevere le ordinanze del tempio.
DOTTRINE E PRINCIPI DA
COMPRENDERE
• Quando i simpatizzanti vengono a Cristo e si
preparano a diventare membri della Chiesa,
devono comprendere le alleanze associate alle
ordinanze di salvezza ed essere disposti a stringere e osservare questi obblighi sacri.
LA
• I missionari aiutano coloro che sono convertiti
a prepararsi per il battesimo, la confermazione
e l’appartenenza alla chiesa del Signore.
• Le alleanze e le ordinanze necessarie per l’esaltazione si ricevono nella casa del Signore.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
Quando i simpatizzanti vengono a Cristo
e si preparano a diventare membri della
Chiesa, devono comprendere le alleanze
associate alle ordinanze di salvezza ed
essere disposti a stringere e osservare questi
obblighi sacri.
ᔢ Uno dei momenti fondamentali dell’insegnamento è quando tu, come missionario, inviti un
simpatizzante a farsi battezzare. Nella transizione
da simpatizzanti a nuovi convertiti, le persone
devono comprendere la natura sacra delle alleanze
con il Signore, e devono essere disposte ad assumersi
le proprie responsabilità nell’accettare e tenere fede
ai patti stipulati. Le benedizioni del Vangelo non
possono essere completamente ricevute senza stringere alleanze e ricevere le ordinanze di salvezza del
vangelo restaurato di Gesù Cristo. I nuovi convertiti stringono le prime alleanze quando ricevono le
ordinanze del battesimo d’acqua e di Spirito. Queste
e altre alleanze portano benedizioni e aprono le
porte che conducono alla salvezza e al regno di Dio.
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giorno del battesimo, passando per le pietre miliari
della nostra vita, facciamo a Dio delle promesse ed
Egli ne fa a noi. Egli tiene sempre fede alle promesse
che fa tramite i Suoi servi autorizzati; ma per noi è
la prova cruciale della nostra vita fare queste alleanze
con Lui e tenere fede ad esse» (La Stella, gennaio
1997, 32).
Versetti da studiare su cui meditare
• Moroni 6:1–4
• Dottrina e Alleanze 20:37
• Dottrina e Alleanze 42:78
• Dottrina e Alleanze 45:9
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ «[Un’alleanza è un] patto tra Dio e l’uomo, in
cui tuttavia le parti non sono eguali. Dio stabilisce
le condizioni del patto e gli uomini s’impegnano a
fare ciò che Egli chiede. Dio quindi promette agli
uomini certi benefici per la loro obbedienza.
I principi e le ordinanze sono accettati mediante
un’alleanza. I membri della Chiesa che stipulano tali
alleanze promettono di osservarle. Per esempio, i
membri della Chiesa s’impegnano con il Signore al
ᔢ L’anziano F. Burton Howard, membro dei
battesimo e rinnovano le loro alleanze prendendo
Settanta, ha descritto ciò che significa stringere
il sacramento. Essi stipulano ulteriori alleanze nel
alleanze e osservarle: «Siamo un popolo dell’alleanza.
tempio. Il popolo del Signore è un popolo dell’alSe vi è una caratteristica distintiva in coloro che
leanza, ed è grandemente benedetto se
appartengono alla Chiesa è che noi
osserva le sue alleanze con il Signore»
facciamo delle alleanze. Dobbiamo
(Guida alle Scritture, «Alleanza», 5).
«I principi e le ordiessere conosciuti anche come popolo
nanze sono accettati
Dio tiene sempre fede alle Sue alleanze.
che tiene fede alle alleanze. Fare promediante un’alleanza».
Un’alleanza può diventare nulla solo
messe è facile, ma fare ciò che abbiamo
se una persona disobbedisce e viene
meno alla sua parte dell’accordo.
promesso è un’altra cosa. Questo
comporta rimanere sulla retta via, mostrarsi costanti
e saldi. Significa conservare la fede e perseverare
sino alla fine nonostante i successi e i fallimenti, i
dubbi e lo scoraggiamento. Significa avvicinarci al
Signore con tutto il cuore, fare tutto ciò che abbiamo
promesso di fare, con tutta la nostra forza, anche
quando può non esserci gradito» (La Stella, luglio
1996, 30).
ᔢ Il presidente James E. Faust, consigliere della
Prima Presidenza, ha individuato uno degli scopi
principali delle alleanze: «Le alleanze non sono semplicemente riti esteriori, ma sono mezzi di cambiamento reali ed efficaci. ‹Il nascere di nuovo si ottiene
dallo Spirito di Dio per mezzo delle ordinanze›
[Insegnamenti del profeta Joseph Smith, 124]. Dobbiamo
sempre onorare e considerare sacre le ordinanze di
ᔢ L’anziano M. Russell Ballard, membro del Quorum
salvezza che facciamo con il Signore. Se lo facciamo
dei Dodici Apostoli, ha spiegato che stringere
godremo di questa promessa: ‹Riceverai rivelazione
alleanze implica ben più che conoscere e capire le
su rivelazione, conoscenza su conoscenza, affinché
dottrine: «Il nostro compito è quello di aiutare gli
tu possa conoscere i misteri e le cose
altri, tramite il potere dello Spirito, a
che danno pace: ciò che porta gioia,
conoscere e comprendere le dottrine e i
ciò che porta vita eterna› [DeA 42:61]»
principi del Vangelo. Ogni persona
«Le ordinanze del
(La Stella, luglio 1998, 17).
deve riuscire a sentire che le dottrine
tempio sono assolutadella restaurazione sono vere e di
mente fondamentali:
ᔢ L’anziano Henry B. Eyring, membro
grande valore. E tutti coloro che accetsenza
di
esse
non
del Quorum dei Dodici Apostoli, ha
tano il messaggio devono sforzarsi
possiamo
ritornare
insegnato: «I Santi degli Ultimi Giorni
di vivere il Vangelo facendo e osseralla
presenza
di
Dio».
sono un popolo dell’alleanza. Dal
vando sacre alleanze e prendendo
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parte a tutte le ordinanze di salvezza ed esaltazione» (Liahona, gennaio 2001, 88).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha insegnato perché è importante che viviamo in maniera tale che lo Spirito
Santo ratifichi le nostre alleanze: «Il nostro Salvatore
è la luce del mondo. Dobbiamo vivere in modo da
poter essere illuminati dal Suo Spirito e perché possiamo ascoltare e sentire il suggello di ratifica dello
Spirito Santo, che porta testimonianza del Padre e
del Figlio (vedi DeA 20:26)… Dobbiamo rimanere
fedeli alle alleanze che abbiamo stipulato nel nome
di Gesù Cristo» (La Stella, gennaio 1988, 61).
I missionari aiutano coloro che sono
convertiti a prepararsi per il battesimo, la
confermazione e l’appartenenza alla chiesa
del Signore.
Osservare la santità della domenica
Il comportamento tenuto alla domenica riflette il
nostro impegno a onorare e adorare Dio. Mediante
l’osservanza della santità della domenica, mostriamo
a Dio la nostra volontà di rispettare le alleanze. I
Santi degli Ultimi Giorni devono riservare questo
giorno sacro ad attività che non siano del mondo
ma, piuttosto, dedicarlo allo spirito di culto, ringraziamento, servizio e a quelle attività familiari adatte
alla santità della domenica. Quando i membri della
Chiesa si sforzano di rendere le loro attività domenicali compatibili con l’intento e lo Spirito del
Signore, la loro vita è piena di pace e di gioia.
Versetti da studiare su cui meditare
• Esodo 20:8–11
• Dottrina e Alleanze 59:9–10
ᔢ I missionari insegnano ai simpatizzanti i comandaScrivi nel diario di studio le impressioni che
menti del Signore e poi li invitano ad applicarli. Le
provi leggendo e meditando su questi versetti.
persone sono esortate ad avere fede nel Signore, a
pentirsi e ad assumersi l’impegno di osservare i
comandamenti. Ciò le aiuta a prepararsi per l’interviᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha fornito il
sta battesimale, in occasione della quale sarà loro
consiglio seguente riguardo alla debita osservanza
chiesto in merito all’impegno che si sono assunti di
del giorno del Signore: «Non è necessario che i
osservare i comandamenti per il resto
membri della Chiesa profanino la
della vita. Quando i simpatizzanti s’imdomenica effettuando acquisti in queQuando i simpatizzanti
pegnano a essere battezzati, è loro
sto giorno. Questo giorno non ci è
s’impegnano a essere
richiesto che soddisfino uno standard
dato per fare la spesa. Avete sei giorni
battezzati, è loro richiedi dignità (vedere Moroni 6:1–4).
della settimana… Non siete costretti
sto che soddisfino uno
Il Padre celeste ama i Suoi figli e desia fare la spesa alla domenica… Non
standard di dignità.
dera benedirli. I comandamenti properdete nulla facendo la spesa in altri
curano le occasioni per riversare le
giorni anziché la domenica. Lasciate
benedizioni (vedere DeA 130:20–21). I comandache questo sia invece un giorno di meditazione, un
menti trattati in questa sezione sono alcuni tra
giorno dedicato alla lettura delle Scritture, alla conquelli che le persone sono tenute a comprendere
versazione con i vostri familiari e all’attenzione alle
e a impegnarsi a osservare prima del battesimo.
cose di Dio. Se lo farete, sarete benedetti» (vedere
L’osservanza di ognuno dei seguenti comandamenti
«Pensieri ispirati», La Stella, novembre 1998, 7).
è essenziale per essere degni di essere battezzati.
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson, membro del Quorum
Essi sono:
dei Dodici Apostoli, ha spiegato in che modo il
giorno del Signore era osservato nelle dispensazioni
• Osservare la santità della domenica.
passate: «Le verità eterne e i principi del Vangelo
• Seguire i profeti.
erano e sono importanti per il popolo dell’antica e
• Osservare la legge della castità.
della moderna Israele. La domenica, per esempio, è
stata onorata per diverse ragioni durante le genera• Osservare la Parola di Saggezza.
zioni. Dal tempo di Adamo a Mosè, il giorno del
• Osservare la legge della decima.
riposo fu osservato in ricordo del lavoro della
Creazione (vedere Esodo 20:8–11; 31:16–17). Dal
tempo di Mosè alla risurrezione del Signore, questo
giorno ricordò anche la liberazione degli Israeliti
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dalla schiavitù in Egitto (vedere Deuteronomio
5:12–15; Isaia 58:13; Ezechiele 20:20; 44:24; Mosia
13:19). Negli ultimi giorni, i Santi santificano la
domenica in memoria dell’espiazione di Gesù Cristo
(vedere Atti 20:7; I Corinzi 16:2; Apocalisse 1:10;
DeA 59:9–19)» («L’esodo ripetuto», Liahona, aprile
2002, 36).
Seguire i profeti
Cristo ha edificato la Sua chiesa sul fondamento
dei profeti e apostoli. Tali apostoli e profeti guidavano la Chiesa mediante la rivelazione. Il Signore
chiamò Joseph Smith come primo profeta che guidasse la Sua chiesa in quest’ultima dispensazione.
Oggi coloro che guidano la Chiesa di Gesù Cristo
dei Santi degli Ultimi Giorni sono anche loro profeti
e apostoli. Il presidente della Chiesa è un profeta
vivente. Noi abbiamo fede nei profeti eletti da Dio
e seguiamo i loro consigli e i loro insegnamenti.
Versetti da studiare su cui meditare
• Amos 3:7
• Dottrina e Alleanze 1:38
• Dottrina e Alleanze 21:4–6
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente James E. Faust ha descritto i benefici che derivano dal sostenere un profeta di Dio:
«Coloro che desiderano passare dalle tenebre alla
luce devono assicurarsi di essere in armonia con l’ispirazione e la rivelazione che viene mediante i nostri
profeti, veggenti e rivelatori… Questi sono gli oracoli profetici che si sono sintonizzati nell’arco dei
secoli sulla stazione delle trasmissioni celesti col
compito di riferire la parola del Signore agli altri.
Il modo migliore per voi giovani di giungere a una
maggiore armonia con il Salvatore è di sostenere il
Suo profeta vivente sulla terra, il presidente della
Chiesa, che oggi è il presidente Gordon B. Hinckley.
Se non seguiamo il profeta vivente, chiunque possa
essere, corriamo il pericolo di morire spiritualmente…
Posso testimoniare che il processo della rivelazione
continua è presente nella Chiesa molto frequentemente. È un fatto quotidiano» (Come out of the
Darkness into the Light [riunione del CES per i giovani
adulti, 8 settembre 2002], 4).
108
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
ᔢ L’anziano Robert D. Hales, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha parlato dell’importanza di
seguire i profeti viventi:
«I profeti viventi guidano la Chiesa oggi. La più
grande sicurezza per i membri della Chiesa di Gesù
Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni sta nell’imparare
ad ascoltare e ad ubbidire alle parole e ai comandamenti che il Signore ha emanato tramite i Suoi
profeti viventi…
La nostra sicurezza spirituale sta nell’ascoltare la
chiara voce del nostro profeta vivente. Se ascoltiamo
la sua voce e obbediamo ai suoi consigli, potremo
vivere come Cristo vuole che viviamo e persevereremo sino alla fine in modo che un giorno, insieme
alle nostre famiglie, potremo ritornare alla presenza
del nostro Padre celeste e del nostro Salvatore Gesù
Cristo» (La Stella, luglio 1995, 19, 20).
Osservare la legge della castità
Dio si diletta della castità dei Suoi figli e detesta il
peccato sessuale. Per castità s’intende purezza sessuale. Per essere casti dobbiamo essere moralmente
puri nei pensieri, nelle parole e nelle azioni. Non
devono esserci rapporti a sfondo sessuale prima di
essere legittimamente sposati. Coloro che sono
sposati devono essere completamente fedeli al
coniuge. Deve essere evitata qualsiasi forma di pornografia. Il potere divino della procreazione e il
nostro corpo sono sacri e come tali vanno trattati.
I candidati al battesimo devono osservare la legge
della castità, che vieta qualsiasi rapporto sessuale al
di fuori del matrimonio legittimo, inclusi i rapporti
omosessuali; inoltre non devono prendere parte ad
aborti. Se sono stati commessi dei peccati sessuali,
prima che il Signore possa offrire il Suo perdono
deve esserci il pentimento.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 42:22–25
• Dottrina e Alleanze 63:16
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ I membri della Prima Presidenza e il Quorum dei
Dodici Apostoli hanno dichiarato: «Dio ha comandato che i sacri poteri della procreazione devono
essere usati soltanto tra l’uomo e la donna che sono
legittimamente sposati come marito e moglie» («La
DELLO STUDENTE
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I S I M PAT I Z Z A N T I P E R I L B AT T E S I M O E L A C O N F E R M A Z I O N E
famiglia: un proclama al mondo», Liahona, ottobre
2004, 49).
ᔢ Il presidente James E. Faust ha messo a confronto
la vita di coloro che violano la legge della castità
con quella di coloro che, invece, conducono un’esistenza moralmente pura:
«Coloro che hanno rapporti fisici intimi con qualcuno al di fuori del matrimonio proveranno sentimenti di colpa e grande dolore fisico ed emotivo.
L’intimità fisica tra un uomo e una donna al di fuori
dei confini stabiliti dal Signore porta desolazione,
vergogna, degradazione e infelicità.
Al contrario, quando questi sacri doni vengono
esercitati come decretato dal Signore, nell’ambito
del matrimonio al tempio, essi diventano la fonte
della nostra più grande gioia e felicità. Diventiamo
creatori con Dio nella creazione di una famiglia e
di una posterità. La castità prima del matrimonio,
seguita dalla fedeltà dopo di esso, è il sacro passaporto per l’autostima e la felicità di ognuno» («Le
virtù delle rette figlie di Dio», Liahona, maggio
2003, 109).
ᔢ L’anziano Dallin H. Oaks ha parlato della legge
della castità:
«Il potere di creare la vita sulla terra è il più nobile
potere che Dio abbia concesso ai Suoi figli. Il suo
uso è imposto nel primo comandamento, ma fu dato
un altro importante comandamento per proibirne
l’abuso. L’enfasi che noi diamo alla legge della castità
è spiegata dalla nostra conoscenza dello scopo dei
nostri poteri di procreare nel portare a compimento il piano di Dio.
L’espressione dei nostri poteri di procreare compiace
Dio, ma Egli ha comandato che questa espressione
sia limitata all’ambito del rapporto coniugale. Il
presidente Spencer W. Kimball spiegò che ‹nel contesto del legittimo matrimonio, l’intimità dei rapporti sessuali è giusta e divinamente approvata.
Non v’è nulla di empio o degradante nella sessualità
in sé, poiché mediante tale mezzo gli uomini e le
donne si uniscono in un processo di creazione e in
un’espressione di amore› (The Teachings of Spencer
W. Kimball, a cura Edward L. Kimball, Salt Lake
City: Bookcraft, 1982, 311).
Osservare la Parola di Saggezza
La Parola di Saggezza
c’insegna a prenderci
cura del corpo fisico.
Insegna in modo specifico che dobbiamo
evitare sostanze
dannose, come l’alcol, il tabacco, il tè e il caffé.
Dobbiamo, inoltre, evitare tutti i tipi di droghe. I
simpatizzanti devono osservare la Parola di Saggezza
prima e dopo il battesimo. Coloro che osservano
questa legge ricevono benefici in termini di salute,
forza e protezione contro il male.
Versetti da studiare su cui meditare
• 1 Corinzi 6:19–20
• Dottrina e Alleanze 89:18–21
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ci ha messo in
guardia contro la violazione della Parola di Saggezza:
«Il corpo che avete è il tempio di Dio. È sacro. È
l’opera della Divinità. Io e voi non possiamo permetterci di indulgere alla droga, in nessuna circostanza. Essa vi distruggerà completamente. Vi priverà
dell’autocontrollo. Farà sì che commettiate atti
disonesti per procurarvi il danaro per comprarla.
State alla larga da quelle cose vietate nella Parola di
Saggezza: niente alcol, birra o tabacco. Che benedizione! Che cosa magnifica è la Parola di Saggezza!
Che benedizione per la nostra vita che il Signore
abbia stabilito per la Sua chiesa un modello di vita»
(«Excerpts from Recent Addresses of President
Gordon B. Hinckley», Ensign, marzo 1999, 73).
Osservare la legge della decima
Fuori dell’ambito coniugale, ogni uso del potere di
procreare è in un grado o nell’altro una degradazione peccaminosa e una perversione del più divino
attributo degli uomini e delle donne» (La Stella,
gennaio 1994, 84–85).
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
Uno dei grandi benefici
che hanno i membri della
Chiesa di Gesù Cristo dei
Santi degli Ultimi Giorni è
il privilegio di contribuire
alla crescita del regno di
Dio mediante il pagamento
della decima. La decima
è un’antica legge divina.
Ad esempio, nell’Antico
Testamento il profeta
MANUALE
DELLO STUDENTE
109
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I S I M PAT I Z Z A N T I P E R I L B AT T E S I M O E L A C O N F E R M A Z I O N E
Abrahamo pagò la decima di tutto ciò che possedeva (vedere Alma 13:15).
Il Signore ci ha comandato di dare un decimo delle
nostre entrate annuali per contribuire all’edificazione
del Suo regno. Le nostre decime sono sacre per il
Signore e noi Lo onoriamo pagando la decima.
Dio promette di benedire abbondantemente coloro
che pagano una decima onesta (vedere Malachia
3:10–12).
I fondi della decima sono usati per sostenere le
continue attività della Chiesa, come costruire e
mantenere i templi e le case di riunione, sostenere
il lavoro missionario, fare il lavoro di tempio e di
genealogia e molte altre opere meritevoli. La decima
non è usata per pagare i dirigenti locali della Chiesa;
tutte le congregazioni locali sono presiedute da
ministri laici, che non ricevono denaro per il servizio
che rendono.
convertito della Corea: ‹Con la decima non conta
se si è ricchi o poveri. Si paga il dieci per cento e non
c’è motivo di vergognarsi se non si è guadagnato
molto. Se fate tanto denaro pagate il dieci per cento.
Se fate poco denaro pagate sempre il dieci per cento.
Il Padre celeste vi amerà perché lo fate. Potete
andare a testa alta›...
Alcuni possono ritenere di non potersi permettere
di pagare la decima, ma il Signore ha promesso che
ci preparerà la via per la quale noi possiamo osservare tutti i Suoi comandamenti [vedere 1 Nefi 3:7].
Il pagamento della decima richiede grande fede nel
principio che la regola ma, come ha detto Gesù: ‹Se
uno vuol fare la volontà di lui, conoscerà se questa
dottrina è da Dio› [Giovanni 7:17]. Impariamo la
validità del principio della decima pagandola. Credo
davvero che sia possibile uscire dalla povertà avendo
la fede per restituire al Signore una parte di quel
poco che abbiamo» (La Stella, gennaio 1999, 67–68).
Versetti da studiare su cui meditare
• Malachia 3:10–12
• Dottrina e Alleanze 119:4
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Il presidente Gordon B. Hinckley ha spiegato il
motivo per cui paga la decima: «È sempre una cosa
stupenda restituire al Signore appena un decimo di
quello che Egli ci ha dato. Ho una forte testimonianza della decima, miei fratelli e sorelle. Per me
non è mai stato difficile pagare la decima, neanche
nei momenti di difficoltà economiche, perché il
Signore ha fatto la promessa che ci sosterrà se lo
faremo. Non sono stato io a fare questa promessa.
Non è stato il vescovo a fare questa promessa. Il
Signore ha fatto questa promessa, ed Egli ha il potere
di tener fede a questa promessa» (La Stella, dicembre
1998, 38).
ᔢ Il presidente James E. Faust ha spiegato che pagare
la decima non è una questione di essere ricchi o
poveri:
«La legge della decima è semplice: paghiamo ogni
anno un decimo delle nostre entrate. Entrate è stato
interpretato dalla Prima Presidenza come guadagno.
Quello che equivale al dieci per cento delle nostre
entrate è una faccenda tra ognuno di noi e il suo
Creatore. Non vi sono cavilli legali. Come disse un
110
LA
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
Le alleanze e le ordinanze necessarie per
l’esaltazione si ricevono nella casa del
Signore.
ᔢ Le ordinanze del tempio sono necessarie per l’esaltazione. I missionari preparano i simpatizzanti ad
accettare i primi principi e le prime ordinanze del
vangelo restaurato. I membri fedeli della Chiesa
continuano a progredire al fine di qualificarsi per
l’esaltazione nel regno celeste. Non solo ci è stato
comandato di essere battezzati e di ottenere il dono
dello Spirito Santo ma, per qualificarci per tutte le
benedizioni del Padre celeste, dobbiamo ricevere
le ordinanze che sono offerte solo nella casa del
Signore.
DELLO STUDENTE
LA
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ᔢ Il presidente Joseph
Fielding Smith ha insegnato
che la pienezza del sacerdozio
è richiesta per l’esaltazione:
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 131
• Dottrina e Alleanze 132:15, 18–19
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
«Non c’è esaltazione nel
regno di Dio senza la pienezza del sacerdozio…
Queste benedizioni si ottengono con l’osservanza delle
ordinanze ed alleanze della casa del Signore…
ᔢ Il presidente Howard W. Hunter ha spiegato la
necessità delle ordinanze del tempio: «Le ordinanze del tempio sono assolutamente
fondamentali: senza di esse non pos«Per noi è la prova
siamo ritornare alla presenza di Dio.
cruciale della nostra
Esorto tutti voi ad andare degnavita fare queste
mente al tempio o ad impegnarvi
alleanze con [Dio]
perché venga il giorno in cui potrete
e tenere fede ad esse».
entrare in quella sacra casa per ricevere le vostre ordinanze e alleanze»
(«Un popolo che guarda al tempio», La Stella, magPUNTI
gio 1995, 7).
ᔢ Il presidente Hunter ha sottolineato che il battesimo non è la meta finale per i simpatizzanti:
«Tutti i nostri sforzi per proclamare il Vangelo, perfezionare i santi e redimere i morti portano al sacro
tempio. Questo è dovuto al fatto che le ordinanze
del tempio sono assolutamente fondamentali; senza
di esse non possiamo ritornare alla presenza di Dio»
(La Stella, maggio 1995, 7).
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson ha spiegato in che
modo la proclamazione del vangelo restaurato porta
alla vita eterna passando per il tempio:
«Il tempio è la casa del Signore. L’espiazione di Gesù
Cristo[…] sta alla base di ogni ordinanza e alleanza
al tempio e al centro del piano di salvezza. Ogni
attività, ogni lezione, ciò che facciamo nella Chiesa,
tutto è rivolto al Signore e alla Sua santa dimora. Il
nostro impegno nel proclamare il Vangelo, perfezionare i Santi e redimere i morti; tutto ciò rimanda
al tempio…
Le ordinanze del tempio, le alleanze e i suggellamenti
fanno sì che gli individui si possano riconciliare
con Dio e le famiglie possano essere suggellate oltre
la morte. L’obbedienza alle alleanze strette al tempio
ci rende degni di ottenere la vita eterna: il dono
più grande che Dio abbia fatto all’uomo [vedere
DeA 14:7]. La vita eterna è molto di più dell’immortalità. La vita eterna è l’esaltazione nel regno
più alto, il regno celeste, la stessa vita che Dio vive»
(Liahona, luglio 2001, 37–38).
LA
Il Signore ha permesso a ogni uomo
di questa Chiesa, attraverso la sua
obbedienza, di ricevere la pienezza
del sacerdozio per mezzo delle ordinanze del Suo tempio. Tale pienezza
non si può avere da nessun’altra
parte» (Dottrine di Salvezza, 3 volumi,
3:115–116).
SU CUI MEDITARE
• Qual è l’importanza di stringere alleanze con Dio?
• Perché le ordinanze di salvezza sono associate
con le alleanze?
• In che modo i comandamenti del Signore portano
gioia nella nostra vita?
• Che cosa ritieni che vada insegnato ai simpatizzanti in merito ai templi?
COMPITI SUGGERITI
• Scrivi un elenco delle alleanze che hai fatto e
medita su come esse hanno influito nella tua vita
e su come ti hanno protetto.
• In occasione di una serata familiare, oppure con
un amico o un compagno di stanza, esercitati a
insegnare uno degli argomenti trattati in questo
capitolo.
• Se non lo hai fatto recentemente, parla con il
vescovo o presidente di ramo in merito alla preparazione per andare al tempio.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Battesimo» (18–23)
• «Castità» (32–36)
• «Alleanza» (6)
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• «Profeti» (133–135)
• «Giorno del Signore» (75–77)
• «Templi» (181–185)
• «Decima» (45–46)
• «Parola di Saggezza» (113–115)
NOTE E IMPRESSIONI
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113
Capitolo 14
GLI ATTRIBUTI CRISTIANI
• Ai missionari è comandato di servire Dio con
tutto il «cuore, facoltà, mente e forza» (DeA 4:2).
INTRODUZIONE
Come figli di Dio abbiamo ereditato qualità divine.
La nostra esperienza preterrena ci ha preparato per
questa vita, nella quale continuiamo ad apprendere
e a crescere. La missione è un’occasione meravigliosa
per proseguire nello sviluppo delle caratteristiche
divine, mentre ci sforziamo di diventare più come
il Salvatore.
• L’obbedienza è un attributo fondamentale nel
lavoro missionario.
PASSI SCRITTURALI E DICHIARAZIONI
DI SOSTEGNO
I missionari si sforzano di sviluppare gli
Gesù Cristo ci ha mostrato in che modo dovremmo
attributi cristiani.
vivere. «Ecco, io sono la luce, e vi ho dato un
ᔢ In veste di ambaesempio» (3 Nefi 18:16). Condurre un’esistenza crisciatori del Signore
stiana è l’ideale che cerchiamo di perseguire (vedere
Gesù Cristo, i misMatteo 5:48; 3 Nefi 12:48). Uno dei modi migliori
sionari dovrebbero
per emulare gli attributi cristiani è studiare la vita del
esemplificare le Sue
Salvatore e cercare di diventare come Lui. Gli attriqualità a chiunque
buti cristiani dei missionari efficaci consentono ai
insegnano. I simpasimpatizzanti di essere testimoni della bellezza del
tizzanti
spesso
reagiscono
favorevolmente
ai
vangelo restaurato nella vita dei missionari stessi. I
missionari
e
ai
fedeli
che
emulano
il
Salvatore.
simpatizzanti desiderano ciò che i missionari hanno
L’anziano Jeffrey R. Holland, membro del Quorum
e iniziano a essere assetati della pienezza del Vangelo.
dei Dodici Apostoli, ha descritto il potere dell’eSe siamo fedeli, Gesù Cristo continuerà ad accresempio dei fedeli che hanno attributi cristiani:
scere i nostri talenti e le nostre capacità, come pure
«Nessun messaggio missionario è più
ci aiuterà a diventare più simili a Lui.
forte dell’esempio dato da una persona
Il presidente Gordon B. Hinckley ha
«L’opuscolo missionario
che vive una vita retta e felice da
affermato: «L’opuscolo missionario
più persuasivo è la
Santo degli Ultimi Giorni. I modi di
più persuasivo è la vita esemplare del
vita esemplare del
fare, i sorrisi e la gentilezza, anche la
fedele Santo degli Ultimi Giorni» (La
fedele Santo degli
sola presenza di un fedele membro
Stella, ottobre 1982, 91).
Ultimi Giorni».
della Chiesa scalderà il cuore di chi lo
osserva e avrà una portata decisamente
DOTTRINE E PRINCIPI DA
maggiore di quella che un opuscolo missionario o
COMPRENDERE
un video potrà mai trasmettere. Le persone non si
• I missionari si sforzano di sviluppare gli attributi
uniscono alla Chiesa a causa di ciò che sanno. Si
cristiani.
uniscono alla Chiesa a causa di ciò che sentono,
114
LA
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MANUALE
DELLO STUDENTE
GLI
vedono e desiderano spiritualmente. Il nostro spirito di testimonianza e gioia sarà avvertito anche
dal prossimo, se lasciamo che ciò avvenga. Come
disse il Signore ad Alma e ai figli di Mosia: ‹Andate…
per poter mostrare loro un buon esempio in me;
e io farò di voi uno strumento nelle mie mani per
la salvezza di molte anime› [Alma 17:11]» (vedere
Liahona, luglio 2001, 15).
Versetti da studiare su cui meditare
• Matteo 25:40
• Luca 10:30–37
• Giovanni 13:4–17
• 2 Nefi 31:9–10
• 3 Nefi 18:24
• Dottrina e Alleanze 4:5–6
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ L’anziano Joseph B. Wirthlin, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ci ha incoraggiato a sviluppare
gli attributi cristiani per diventare missionari efficaci:
«Se vogliamo obbedire al comandamento del Signore
di aprire le finestre del cielo a tutti i nostri fratelli e
sorelle, dobbiamo prepararci a insegnare il Vangelo.
Mediante lo studio delle Scritture, il digiuno e la
preghiera fortifichiamo la nostra testimonianza.
Coltiviamo gli attributi cristiani della fede, ‹virtù,
conoscenza, temperanza, pazienza, gentilezza fraterna, pietà, carità, umiltà e diligenza› [vedere DeA
4:6]» (La Stella, gennaio 1996, 86).
Nel resto della sezione sono trattati questi attributi.
Fede (vedere anche il capitolo 10, «La fede e la
conversione»)
ᔢ La fede porta alla conoscenza e alla comprensione.
L’anziano Boyd K. Packer, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli, ha spiegato:
«Quando mettete alla prova i principi del Vangelo
per fede e senza sapere, lo Spirito comincerà ad
ammaestrarvi. Gradualmente la vostra fede verrà
sostituita dalla conoscenza.
Saprete discernere (o vedere) con gli occhi spirituali»
(La Stella, gennaio 1995, 68).
LA
ATTRIBUTI CRISTIANI
ᔢ La guida missionaria
Predicare il mio Vangelo
spiega il rapporto tra la
fede in Gesù Cristo e il
modo in cui viviamo:
«La fede porta all’azione,
quindi anche al pentimento, all’obbedienza
e al servizio devoto.
Quando hai fede in Gesù
Cristo, ti fidi abbastanza
del Signore da seguire
i Suoi comandamenti,
anche quando non comprendi pienamente i motivi per cui sono stati dati.
Adempi ciò che il Signore desidera che tu compia.
Contribuisci affinché nella tua vita, come pure in
quella degli altri, trionfi il bene. Sei in grado di
compiere dei miracoli secondo la volontà del Signore.
La tua fede sarà manifesta attraverso la diligenza e
il lavoro» (Predicare il mio Vangelo, 122).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott, membro del Quorum
dei Dodici Apostoli, ha posto l’accento sull’importanza della fede: «La necessità di esercitare la fede
in Gesù Cristo è assolutamente indispensabile. È il
fondamento del piano di salvezza. Quando questo
esercizio di fede è unito allo sforzo sincero dettato
dalla volontà di ascoltare i Suoi consigli, da esso scaturiscono un grande progresso personale e grandi
benefici» (La Stella, gennaio 1994, 101).
Virtù
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha descritto alcuni
degli attributi della virtù:
«Il comportamento virtuoso impone [a un detentore del sacerdozio] di nutrire pensieri puri e di
compiere azioni pure…
La virtù si accompagna alla santità, che è un attributo della divinità. Il detentore del sacerdozio deve
cercare ardentemente ciò che è virtuoso e bello, non
ciò che è vile o sordido. La virtù adorna i suoi pensieri senza posa (vedi DeA 121:45). Come può mai
un uomo indulgere alla pornografia, alla bestemmia
o alla volgarità e considerarsi totalmente virtuoso?»
(La Stella, gennaio 1987, 47, 48).
ᔢ Il presidente James E. Faust, consigliere della
Prima Presidenza, ha spiegato: «Molte persone non
comprendono appieno il significato della parola
virtù. Un significato generalmente attribuitogli ha
a che fare con l’essere casti o moralmente puri, ma
P R E PA R A Z I O N E D E I M I S S I O N A R I
MANUALE
DELLO STUDENTE
115
GLI
ATTRIBUTI CRISTIANI
la virtù, nel suo significato più pieno, abbraccia
Le Scritture ci esortano ripetutamente a essere
tutti gli aspetti della rettitudine che contribuitemperanti in ogni cosa (vedi 1 Corinzi 9:25; Alma
scono a formare il nostro carattere. Un vecchio
7:23; 38:10; DeA 12:8). La temperanza può allonricamo del 1813, trovato in un
tanare da ognuno di noi le cattive
museo a Newfoundland, dice: ‹La
conseguenze degli eccessi» (La Stella,
«La virtù… abbraccia
virtù è l’eccelsa bellezza della mente,
gennaio 1992, 74).
tutti gli aspetti della
il più nobile ornamento dell’umaᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha
rettitudine».
nità. La virtù è la nostra àncora di
descritto una persona temperante:
salvezza, la stella che ci guida; ciò
«Il detentore del sacerdozio è contiche sveglia la ragione quando i sensi errano›» («Le
nente. Ciò significa che egli tiene a freno le proprie
virtù delle rette figlie di Dio», Liahona, maggio
emozioni e le proprie parole. Egli fa ogni cosa con
2003, 108).
moderazione e non eccede mai. In altre parole,
Conoscenza
ᔢ Dobbiamo essere equilibrati nel cercare la conoscenza. Il presidente Spencer W. Kimball ha posto
l’enfasi sulla necessità di stare attenti nella scelta
del tipo di conoscenza che cerchiamo:
«I tesori della conoscenza, sia secolare che spirituale,
sono nascosti—ma nascosti soltanto a coloro che
non li cercano nel modo giusto e non si sforzano
di trovarli... La conoscenza spirituale non è disponibile dietro semplice richiesta; neanche le preghiere
bastano. È necessaria la costanza e la dedizione della
propria vita... La conoscenza delle cose secolari
appartiene al tempo ed è limitata; la conoscenza
delle verità infinite appartiene al tempo e all’eternità.
Fra tutti i tesori della cognizione, il più essenziale è
la conoscenza di Dio: la Sua esistenza, i Suoi poteri,
il Suo amore e le Sue promesse…
egli esercita l’autocontrollo. È lui il padrone delle
proprie emozioni, e non viceversa» (La Stella,
gennaio 1987, 49).
Pazienza
ᔢ C’è un beneficio grandissimo nell’avere pazienza.
L’anziano Joseph B. Wirthlin ha insegnato:
«Troveremo la vera gioia e felicità soltanto se impariamo ad avere pazienza.
I dizionari definiscono pazienza come capacità di
sopportare pene o dolori, con calma e senza protestare; non essere impazienti o impulsivi; rimanere
fermi nonostante l’opposizione, le difficoltà o le
avversità…
Ritengo che la mancanza di pazienza sia una delle
cause principali delle difficoltà e dell’infelicità che
affliggono il mondo oggi. Spesso siamo impazienti
con noi stessi, con i nostri cari, con i nostri amici e
anche con il Signore… Sembra che vogliamo subito
ciò che desideriamo senza chiederci se ce lo siamo
meritato, se è un bene per noi, se è giusto…
La conoscenza secolare, per quanto possa essere
importante, non potrà mai salvare un’anima o aprire
il regno celeste, né creare un mondo o fare di un
uomo un dio, ma può rivelarsi assai utile a colui
Dobbiamo imparare ad essere pazienti
che, mettendo al primo posto ciò che
con noi stessi; consapevoli delle
conta di più, ha trovato la via verso la
«Fra tutti i tesori
nostre virtù e delle nostre debolezze,
vita eterna e può valersi di tutta la
della cognizione, il
dobbiamo sforzarci di giudicare sagconoscenza di cui dispone come strupiù essenziale è la
giamente per quanto riguarda tutte le
mento a suo servizio» (The Teachings
conoscenza di Dio».
nostre scelte e decisioni, di mettere a
of Spencer W. Kimball, Edward L.
buon uso ogni occasione e di fare del
Kimball [1982], 389–391).
nostro meglio in ogni impresa nella quale ci impegnamo. Quando facciamo del nostro meglio, non
Temperanza
dobbiamo lasciarci a torto scoraggiare né disperarci
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson, membro del
in nessuna circostanza. Piuttosto dobbiamo essere
Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato:
soddisfatti del nostro progresso, sebbene a volte
«La temperanza comprende la sobrietà e il ritegno
possa sembrare assai lento» (La Stella, luglio 1987,
negli atti. Ci ricorda le alleanze stipulate…
26, 27).
116
LA
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DELLO STUDENTE
GLI
Gentilezza fraterna
ATTRIBUTI CRISTIANI
ᔢ La pietà può essere descritta come il conformarsi
alla volontà di Dio. Il presidente Gordon B. Hinckley,
cominciando con una citazione di Moroni, ha
dichiarato:
«‹Sì, venite a Cristo, e siate perfetti in lui, e rifuggite da ogni empietà; e se rifuggite da ogni empietà
e amate Dio con tutta la vostra forza, mente e
facoltà, allora la sua grazia vi sarà sufficiente, cosicché mediante la sua grazia possiate essere perfetti
in Cristo; e se mediante la grazia di Dio siete perfetti in Cristo, non potrete in alcun modo negare
il potere di [Cristo]› (Moroni 10:32)…
Prego che ognuno di noi sarà un po’ più gentile, un
po’ più premuroso, un po’ più cortese. Prego che
sapremo controllare la nostra lingua e non lasceremo
che l’ira ci faccia dire parole delle quali doverci
pentire. Prego che avremo la forza e la volontà di
porgere l’altra guancia, di fare il secondo miglio
nel sostenere le ginocchia vacillanti di coloro che
soffrono…
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha affermato:
«Colui che è pietoso dimostra simpatia e gentilezza
verso gli altri. Sta attento a non offendere l’amor
proprio degli altri, si comporta con cortesia e si
mostra servizievole. La sua gentilezza perdona le
debolezze e i difetti degli altri. La gentilezza è palese
nel suo comportamento verso tutti, verso giovani e
anziani, verso gli animali, verso le persone di posizione inferiore [e] verso i potenti» (La Stella, gennaio
1987, 49).
Possa Dio benedirvi, miei stupendi e fedeli colleghi
in questo grande lavoro. Possano la Sua pace e il
Suo amore essere su di voi e riempire la vostra vita
con un’essenza di divinità» (Liahona, novembre
2003, 103).
Pietà
Carità
ᔢ L’anziano Russell M. Nelson ha dichiarato:
«La pietà è un attributo che sembra tanto difficile
da definire, come lo è da acquisire. Le Scritture
parlano del ‹mistero della pietà› (1 Timoteo 3:16;
[vedere anche] DeA 19:10)...
Simon Pietro ci esorta a essere santi per condotta
e per pietà, ‹aspettando e affrettando la venuta del
giorno di Dio› (2 Pietro 3:11–12).
Il potere della divinità è manifesto nelle ordinanze
del sacerdozio, dice Dottrina e Alleanze 84:20. La
pietà non è un prodotto della perfezione: scaturisce
dalla concentrazione e dalla consacrazione.
La pietà caratterizza ognuno di voi che ama veramente il Signore, poiché ricordate continuamente
l’espiazione del Salvatore e gioite del Suo amore
incondizionato. E, così facendo, sconfiggete l’orgoglio personale e le vane ambizioni. Considerate
importanti i vostri successi soltanto se essi contribuiscono a rafforzare il Suo regno sulla terra» (La
Stella, gennaio 1992, 75).
LA
ᔢ Il presidente Ezra Taft Benson ha insegnato in
che modo si apprende la carità seguendo l’esempio
del Salvatore: «L’ultima e suprema virtù della natura
divina è la carità, o il puro amore di Cristo (vedi
Moroni 7:47). Se vogliamo veramente sforzarci di
essere più simili al nostro Salvatore e Maestro, allora
dobbiamo imparare ad amare come Egli ama, e
questo dovrebbe essere il nostro più nobile obiettivo.
Mormon chiama la carità ‹la più grande di tutte›
(Moroni 7:46) [le cose].
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DELLO STUDENTE
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GLI
ATTRIBUTI CRISTIANI
Il mondo oggi parla molto di amore, e di esso molti
sono alla ricerca. Ma il puro amore di Cristo è molto
diverso dall’ideale di amore del mondo. La carità
non cerca mai la soddisfazione dei propri desideri.
Il puro amore di Cristo cerca soltanto il progresso
eterno e la gioia degli altri» (vedere La Stella, gennaio 1987, 50).
Umiltà
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha insegnato: «L’umiltà
è indispensabile per acquisire la conoscenza spirituale. Essere umili significa essere disposti a imparare. L’umiltà vi consente di essere ammaestrati dallo
Spirito e di imparare dalle fonti ispirate dal Signore,
come ad esempio le Scritture. I semi del progresso
personale e della conoscenza germinano e fioriscono
nel fertile suolo dell’umiltà. Il loro frutto è la conoscenza spirituale che vi guida quaggiù e nell’aldilà»
(La Stella, gennaio 1994, 101).
ᔢ Per diventare a similitudine di Cristo, la carità deve
essere il motivo che ci spinge ad agire. L’anziano
Dallin H. Oaks, membro del Quorum dei Dodici
Apostoli, ha fornito la seguente spiegazione: «Siamo
spinti ad avanzare lungo un processo di conversione
ᔢ Quando era un membro dei Settanta, l’anziano
che ci conduce a quella condizione chiamata vita
Marlin K. Jensen ha parlato del rapporto tra l’umiltà
eterna. Questo non si realizza soltanto facendo ciò
e la sottomissione alla volontà di Dio: «La vera
che è giusto, ma facendolo per il giusto motivo, con
umiltà ci porterà inevitabilmente a dire a Dio: ‹Sia
il puro amore di Cristo. L’apostolo Paolo lo spiegò
fatta la tua volontà›. E poiché quello che siamo
nel suo famoso discorso sull’importanza della carità
influisce su quello che facciamo, la nostra sottomis(vedere 1 Corinzi 13). Il motivo per cui la carità
sione si rifletterà sulla nostra riverenza, gratitudine
non viene mai meno ed è la più grande di tutte le
e disponibilità ad accettare le chiamate, i consigli
cose buone che egli cita, è che la carità è ‹il puro
e i richiami» (Liahona, luglio 2001, 10).
amore di Cristo› (Moroni 7:47), e non un semplice
atto ma una condizione o modo di essere. La carità
Diligenza
si ottiene compiendo una serie di atti che portano
ᔢ «La diligenza è uno sforzo costante, coerente ed
alla conversione. La carità è qualcosa che si impara.
energico fatto nel portare avanti l’opera del Signore.
Così come disse Moroni: ‹A meno che gli uomini
Il Signore si aspetta che tu lavori con diligenza,
non abbiano carità, non possono ereditare› il posto
ossia con perseveranza, sforzandoti intensamente
preparato nelle dimore del Padre (Ether 12:34; core prestando grande cura a ciò che fai.
sivo dell’autore)» (vedere Liahona,
Un missionario diligente lavora con
gennaio 2001, 42).
«La diligenza nel
efficacia ed efficienza. La diligenza nel
ᔢ «Gesù Cristo è il perfetto esempio di
lavoro missionario è
lavoro missionario è un’espressione
carità. Durante il suo ministero terreno,
un’espressione del tuo
del tuo amore per il Signore e per la
Egli ‹andò attorno facendo del bene›,
amore per il Signore».
Sua opera. Quando sei diligente, provi
insegnando il Vangelo e mostrando
gioia e soddisfazione nel lavoro.
tenera compassione per i poveri e gli
Compi molte cose buone di tua spontanea volontà
afflitti (vedere Matteo 4:23; Marco 6:6; Atti 10:38).
(vedere DeA 58:27). Non aspettare che i dirigenti
L’espressione suprema della carità fu la Sua espiati dicano che cosa fare. Continua fino a quando
zione infinita. Egli disse: ‹Nessuno ha amore più
non hai fatto tutto il possibile, anche se sei stanco.
grande che quello di dar la sua vita per i suoi
Concentrati sulle cose più importanti ed evita di
amici› (Giovanni 15:13). Questo fu il più grande
sprecare tempo. Prega per ricevere guida e avere
atto di longanimità, bontà e altruismo che conoforza. Programma il tempo in modo regolare ed
sceremo mai…
efficace. Evita tutto ciò che possa distrarti quando
Continuando a ricevere il perfetto amore del
pensi o agisci» (Predicare il mio Vangelo, 128).
Salvatore e dimostrando amore cristiano verso
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson, consigliere della
gli altri, scoprirete che il vostro amore aumenta.
Prima Presidenza, ha spiegato il motivo per cui i
Proverete la gioia di essere al servizio del Signore.
missionari hanno bisogno di lavorare con diligenza:
Lo Spirito Santo sarà il vostro compagno costante,
vi guiderà mentre rendete servizio e nei vostri rap«Il lavoro missionario è difficile. Metterà a dura
porti con gli altri» (Siate fedeli: riferimenti per lo studio
prova le vostre energie. Richiederà tutte le vostre
del Vangelo, 30–31).
capacità. Vi chiederà i vostri migliori sforzi e spesso
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LA
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GLI
qualcosa di più. Ricordate, non vince la corsa chi è
più veloce né il combattimento chi è più valoroso,
(vedere Ecclesiaste 9:11)—ma colui che persevera
sino alla fine. Promettete di:
Continuare a lavorare sino al completamento del
vostro incarico.
Molti sono coloro che iniziano, ma pochi arrivano
alla fine.
L’onore, il potere, il prestigio e la lode
Saranno sempre un omaggio di colui che [/] Porta
a compimento la sua opera.
Continuate a lavorare sino al termine dell’impresa
Piegate la schiena, sudate, ma sappiate anche sorridere
Poiché dopo un po’ dalla fatica, dal sudore e dal sorriso,
Scaturiranno le vittorie della vita [autore sconosciuto]»
(La Stella, ottobre 1979, 61).
Ai missionari è comandato di servire Dio
con tutto il «cuore, facoltà, mente e forza»
(DeA 4:2).
ᔢ I missionari che servono Dio con tutto il «cuore,
facoltà, mente e forza» (DeA 4:2) sono in grado di
produrre uno sforzo coerente, sincero, nonché fisico,
mentale e spirituale che li porterà a conseguire il loro
scopo d’invitare «le persone a venire a Cristo aiutandole ad accettare il vangelo restaurato mediante
la fede in Gesù Cristo e la Sua espiazione, il pentimento, il battesimo, il conferimento del dono dello
Spirito Santo e perseverando sino alla fine» (Predicare
il mio Vangelo, 1). I missionari diligenti non sprecheranno il tempo, ma considereranno ogni giorno
un’opportunità per servire il Signore.
ATTRIBUTI CRISTIANI
ᔢ L’anziano Jeffrey R. Holland ha messo a confronto
le difficoltà del lavoro missionario e l’espiazione del
Salvatore:
«Chiunque abbia svolto un qualche tipo di lavoro
missionario si sarà posto la domanda: perché è così
difficile? Perché non va meglio? Perché non riusciamo ad avere successo più rapidamente? Perché
più persone non si uniscono alla Chiesa? È la verità.
Crediamo negli angeli. Confidiamo nei miracoli.
Perché la gente non si accalca semplicemente presso
il fonte battesimale? Perché l’unico rischio del lavoro
missionario non è quello di prendersi una polmonite stando giorno e notte immersi in un fonte
battesimale?
Vi capiterà di porvi queste domande. Spesso ci ho
pensato. Questi sono i miei sentimenti personali.
Sono convinto che il lavoro missionario non sia
semplice perché è la salvezza che non può essere guadagnata a poco prezzo. La salvezza non fu mai semplice.
Siamo la Chiesa di Gesù Cristo, questa è la verità
ed Egli è il nostro grande ed eterno Capo. Come
possiamo credere che sarà semplice per noi quando
non lo fu per Lui, nemmeno per un istante…
Quando lottate, quando siete rifiutati, umiliati e
scacciati, sappiate che lo fate per la migliore vita che
il mondo abbia mai conosciuto, l’unica vita pura e
perfetta mai esistita. Avete motivo di camminare a
testa alta ed essere grati che il Dio vivente e Suo
figlio conoscono bene le vostre afflizioni» (vedere
«Il lavoro missionario e l’espiazione», Liahona,
ottobre 2001, 30–32).
Il lavoro missionario può essere ripetitivo e difficile.
In alcuni giorni i frutti sono scarsi, mentre in altri,
più produttivi, il raccolto è abbondante e compensa
i momenti difficili. Il numero dei battesimi non
determina il successo di un missionario. Per avere
felicità nel servizio missionario è essenziale lavorare
e servire efficacemente con lo Spirito.
Versetti da studiare su cui meditare
• Dottrina e Alleanze 4:2–5
• Dottrina e Alleanze 18:15–16
• Dottrina e Alleanze 88:84
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
LA
ᔢ Il presidente Thomas S. Monson ha spiegato
perché il lavoro missionario richiede l’impegno di
tutte le nostre risorse: «Il lavoro missionario è duro.
Il servizio missionario è impegnativo e richiede
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DELLO STUDENTE
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GLI
ATTRIBUTI CRISTIANI
lunghe ore di studio e di preparazione, affinché il
missionario possa essere all’altezza del messaggio
divino che proclama. È un’impresa d’amore, ma
anche di sacrificio e di devozione al dovere» (La
Stella, gennaio 1996, 55).
L’obbedienza è un attributo fondamentale
nel lavoro missionario.
ᔢ C’è un potere che scende sui missionari obbedienti. I dirigenti della missione sottolineano l’importanza di osservare i comandamenti e le regole
missionarie. I missionari non sono tenuti a obbedire ciecamente ma, piuttosto, in maniera fedele.
Grande pace giunge attraverso l’obbedienza fedele.
Versetti da studiare su cui meditare
• Giovanni 14:15
• 1 Nefi 3:7
• Alma 37:35
• Dottrina e Alleanze 82:10
• Dottrina e Alleanze 130:20–21
Scrivi nel diario di studio le impressioni che
provi leggendo e meditando su questi versetti.
ᔢ Oltre alle regole missionarie generali, i missionari
hanno l’occasione di seguire i consigli specifici forniti
dai loro dirigenti. Il presidente Gordon B. Hinckley
ha fornito un esempio del potere che scaturisce
dall’obbedienza al proprio presidente di missione:
«Molti anni fa mi trovavo in missione in Inghilterra.
Ero stato chiamato a lavorare nell’ufficio della
Missione Europea a Londra, sotto il presidente
Joseph F. Merrill, membro del Consiglio dei Dodici.
Un giorno tre o quattro quotidiani londinesi pubblicarono la recensione della ristampa di un vecchio
libro, falso e offensivo, che asseriva di essere la vera
storia dei Mormoni. Il presidente Merrill mi disse:
‹Voglio che tu vada a trovare l’editore per fare una
protesta›. Lo guardai, e stavo per dire: ‹Non sono
la persona adatta›. Ma dissi invece umilmente:
‹Sissignore!›
Non esito a dire che mi sentivo spaventato. Andai
nella mia stanza provando probabilmente gli stessi
sentimenti di Mosè quando il Signore gli ordinò di
andare da Faraone. Dissi una preghiera. Mentre mi
recavo alla stazione di Goodge Street da dove avrei
preso la metropolitana per Fleet Street avevo lo
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LA
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stomaco in subbuglio. Trovai l’ufficio dell’editore
e detti il mio biglietto da visita alla segretaria. Ella
entrò nell’ufficio del suo principale ma tornò quasi
subito per dire che l’editore era troppo occupato per
ricevermi. Risposi che avevo percorso più di dodicimila chilometri per venire a parlargli, e che avrei
aspettato il mio turno. Durante l’ora che seguì la
donna entrò e uscì due o tre volte dall’ufficio dell’editore; poi finalmente mi invitò ad entrare. Non
dimenticherò mai la scena che si presentò davanti
a me. L’uomo stava fumando un grosso sigaro, e
l’espressione del suo volto sembrava dire: ‹Non
scocciarmi›.
Tenevo in mano le recensioni. Non ricordo quello
che dissi. Un altro potere sembrava parlare per mio
tramite. All’inizio l’uomo fu poco comprensivo,
addirittura ostile. Poi cominciò a calmarsi e alla
fine promise di fare qualcosa. Entro un’ora ai librai
dell’Inghilterra fu richiesto di restituire all’editore
tutte le copie di quel libro. Sostenendo una spesa
considerevole egli fece stampare sul davanti del libro
una dichiarazione secondo la quale quell’opera non
doveva essere considerata una storia vera, ma un
romanzo, e che la casa editrice non voleva in nessun modo offendere il rispettato popolo mormone.
Qualche anno dopo egli fece un altro grande favore
alla Chiesa, e sino alla sua morte ogni anno ricevetti
da lui gli auguri di Natale.
Mi convinsi che quando cerchiamo con fede di
vivere nell’obbedienza alle richieste del sacerdozio,
il Signore ci apre una strada anche là dove sembra
che non ve ne siano» («Se siete disposti ad ubbidire», La Stella, giugno 1995, 6).
ᔢ I missionari che imparano
a obbedire in maniera fedele
ricevono potere. Il presidente
Ezra Taft Benson ha posto
l’accento sulla differenza tra
l’obbedienza restia e quella
di buon grado: «Quando
l’obbedienza cessa di essere
causa di irritazione e diventa
l’obiettivo dei nostri sforzi,
in quello stesso momento
Dio ci investe del Suo potere» (citato da Donald L.
Staheli, La Stella, luglio 1998, 86).
ᔢ L’anziano Dennis B. Neuenschwander, membro
dei Settanta, ha parlato dell’importanza di obbedire
alle regole missionarie: «Le regole della missione
sono importanti così come sono importanti i
DELLO STUDENTE
GLI
comandamenti. Tutti dobbiamo osservarli e renderci
conto che ci danno forza, direzione e limiti. Il missionario intelligente comprenderà lo scopo delle
regole e le farà operare a suo favore. La missione è
un periodo di disciplina e di concentrazione. Ti sarà
richiesto di rinunciare ad alcune cose che ora dai
per scontate: musica, TV, videocassette, romanzi
e anche ragazze. Non c’è nulla di male nell’avere
queste cose… ma allo stesso modo non c’è nulla di
male neppure nel mangiare, a meno che non stia
digiunando: in tal caso anche un cucchiaino d’acqua è di troppo» (Stella, gennaio 1992, 52).
ᔢ L’anziano Richard G. Scott ha spiegato in che
modo l’obbedienza personale può aiutare un missionario a portare testimonianza con potere: «I
missionari che hanno versato la decima, ad esempio,
possono rendere testimonianza delle benedizioni
promesse dal Signore a chi è obbediente. Un missionario che ha vissuto in modo retto può portare
una testimonianza possente perché ha fatto delle
esperienze spirituali nella sua vita. Tali esperienze
sono condizionate dalla dignità e dalla fede nel
Salvatore» («Insegnare con il cuore», Liahona, giugno 2004, 10–11).
ATTRIBUTI CRISTIANI
COMPITI SUGGERITI
• Medita sul tuo progresso personale nello sviluppo
degli attributi cristiani. Scegli una o due aree in
cui progredire ed elabora un programma specifico
di miglioramento.
LETTURE AGGIUNTIVE CONSIGLIATE
Siate fedeli: riferimenti per lo studio del Vangelo
• «Carità» (30–32)
• «Fede» (65–68)
• «Speranza» (176–178)
• «Umiltà» (190)
• «Obbedienza» (108–109).
NOTE E IMPRESSIONI
PUNTI SU CUI MEDITARE
• In questo momento della tua vita, su quali attributi cristiani trattati nella lezione hai bisogno
d’impegnarti a sviluppare?
• Che cosa hai bisogno di fare per migliorare negli
attributi scelti?
• In che modo l’atteggiamento cristiano consente
ai missionari d’insegnare con maggiore efficacia
il vangelo restaurato?
• Perché sia la capacità sia il desiderio di servire
con diligenza sono importanti per il lavoro
missionario?
• In che modo puoi sviluppare una capacità maggiore di lavorare sodo per diventare un missionario diligente?
• Quali sono alcuni benefici che scaturiscono
dall’obbedienza?
• Che rapporto c’è tra l’obbedienza e l’avere lo
Spirito?
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