Italian daily news for key players and wine lovers
di: Agnese Ceschi
Futuri Export Manager: think out of the box!
Intervista a Slawka G. Scarso, esperta di marketing e comunicazione
enogastronomica e docente del Master in Wine Export Management
della Fondazione Mach
Quali sono le maggiori difficolt nel formare dei futuri export manager?Una delle principali
difficolt sta in come strutturato il mercato del vino e il mercato del lavoro oggi. Il mercato
del vino molto frammentato, ci sono aziende di grandi dimensioni e altre di medie o piccole:
ognuna di queste ha esigenze diverse e quindi formare i futuri export manager deve tener
conto del fatto che potrebbero molto probabilmente lavorare come consulenti, cosa che
necessita lo sviluppo di capacit imprenditoriali, oltre che manageriali. Nel corso delle ore di
lezione alla Fondazione Mach i partecipanti al Master in Wine Export Management mi
sono sembrati tutti molto desiderosi di imparare, di vedere applicazioni concrete del
marketing, nel caso del mio insegnamento, e in generale molto motivati.Quali sono, a suo
parere, le caratteristiche ideali per un export manager oggi?Le caratteristiche di un export
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manager al giorno doggi a mio avviso non sono molto differenti da quelle che dovrebbe
avere un manager in generale. Tra quelle pi importanti, di sicuro la flessibilit e la curiosit,
la capacit di cogliere le opportunit, di trovare spunti diversi, magari da altri settori, o da altri
paesi. In inglese si dice "thinking out of the box". Inoltre un export manager deve avere
una grande capacit di organizzare autonomamente il proprio lavoro per i motivi che
spiegavo prima. A questo poi si aggiunge una vera padronanza dellinglese, sia di quello
business che quello enogastronomico. Linglese ormai il minimo indispensabile, meglio
sarebbe conoscere bene anche unaltra lingua.Ha potuto, attraverso queste ore di
insegnamento, percepire quali sono le maggiori aspettative dei partecipanti?I partecipanti al
corso hanno dimostrato tutti un giusto interesse verso lapplicazione pratica del marketing,
gli esempi concreti. Vogliono andare oltre la teoria. Sono desiderosi di iniziare a lavorare in
un ambito che pu dare loro soddisfazioni e, giustamente, contano alla fine di questo corso di
avere tutti gli strumenti utili per iniziare a lavorare in maniera efficace in azienda.Qual
stato il contenuto del suo insegnamento?Durante la mia lezione mi sono innanzitutto
occupata di mostrare come si applica il marketing al settore del vino in generale e quindi
non solo in ambito di export oltre ai trend principali in atto nel mercato del vino. In
secondo luogo abbiamo parlato di social media marketing applicato al vino, prendendo
sempre spunto da esempi concreti.Marketing e social media: come possono oggi fare la
differenza per lexport e la comunicazione del vino?Credo che il marketing sia indispensabile
quando si pensa allexport. Presuppone unanalisi iniziale del mercato a cui si intende
mirare, una definizione chiara degli obiettivi. Per questo una funzione integrante. In questo
ambito si inseriscono anche la comunicazione in generale e i social media in particolare.
Attraverso i social media si pu comunicare facilmente anche con un cliente in un altro
paese, si superano velocemente le distanze. Si pu raccontare il territorio "in diretta" anche a
chi si trova dallaltra parte del mondo.
ovvio che anche in questo caso serve una
pianificazione efficace per poter arrivare a risultati concreti e misurabili. E serve studiare
bene prima il mercato di destinazione. Il modo di comunicare, gli strumenti, cambiano. La
conoscenza della cultura locale
importante anche quando si parla di social media
marketing.Qual la sua esperienza di consulente alle aziende?Come consulente attualmente
curo la comunicazione della Cantina dei Vignaioli del Morellino di Scansano, una bella
realt cooperativa in Maremma, che da qualche anno sta puntando anche allexport. A questo
si aggiungono altri progetti passati e presenti come copywriter, social media manager e
traduttrice verso linglese, per aziende vinicole pi o meno grandi. Inoltre collaboro come
traduttrice con Identit Golose e curo per loro i contenuti in inglese del sito, articoli che
riguardano lalta cucina e le eccellenze italiane con uno sguardo verso lestero. Laureata in
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Economia alla LUISS e diplomata sommelier all'AIS, Slawka G. Scarso dal 2005 si occupa
di marketing e comunicazione enogastronomica. consulente per aziende piccole e medie e si
occupa in particolare di social media, copywriting e traduzioni verso l'inglese. Insegna
Marketing del vino e della ristorazione in vari corsi (tra cui LUISS Business School,
Universit di Salerno, Fondazione MACH, Universit di Pisa e Scuolsa Superiore SantAnna
di Pisa). autrice dei saggi narrativi Il vino a Roma (2010) e Il vino in Italia (2011), editi
entrambi da Castelvecchi, e dei manuali Marketing del vino (2014) e Marketing del gusto
(2015, insieme a Luciana Squadrilli) entrambi pubblicati da LSWR. Scrive inoltre
narrativa: la raccolta di racconti Mani buone per impastare uscita nel 2014 per Blonk
Editore mentre tra il 2014 e il 2015 ha pubblicato tre gialli nella collana "Giallo
allItaliana" della casa editrice Casa delle Lingue.
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