Che cos’è l’Autismo Come riconoscerlo e intervenire precocemente Laura Casula Psicologa dell’età evolutiva U.O.C. Neuropsichiatria Infantile Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma Indici di rischio competenze sociocomunicative Comunicazione Limitato sociale Reciproca Ristretti e Ripetitivi Sorriso Sociale Limitati contatti sociali Inusuali comportamenti sensoriali Soddisfazione nello star solo Poco riferimento sociale Poca anticipazione quando preso in braccio Bassa frequenza sguardo verso oggetti presentati da altri Scarsa risposta al nome Adrien 1993; Ozonoff 2011; Watson 2013 Indici di rischio competenze sociocomunicative Comunicazione sociale Reciproca Contatto oculare anomalo Scarso interesse per giochi di interazione Limitato interesse per bambini Limitate espressioni facciali Comportamenti Stereotipati e ripetitivi Scarsa risposta al nome Manierismi delle mani e delle dita Incapacità condivisione interessi Uso inappropriato di oggetti Limitato uso di gesti comunicativi Giochi e interessi ripetitivi Uso del corpo degli altri per comunicare Limitata comunicazione Scarsa condivisione di emozioni Limitato gioco funzionale/simbolico Poca imitazione motoria Adrien 1993; Landa 2007;Wetherby 2012 Fasce di rischio M-CHAT-R Bambini a rischio basso Bambini a rischio moderato Bambini a rischio alto POINTING Il bambino indica con un dito per chiedere qualcosa? chiedere aiuto? Il bambino indica qualcosa all’altro con lo scopo di condividerla ? ATTENZIONE CONGIUNTA Pointing Richiestivo Pointing Dichiarativo BB ad alto rischio: Uso del corpo dell’altro per comunciare ATTENZIONE CONGIUNTA 6 mesi : Relazioni diadiche 12 mesi : Relazioni TRIADICHE Tomasello 1998; Kasari 2006-2010 ATTENZIONE CONGIUNTA Richiesta Il bb indica una preferenza? In quali modalità il bb comunica una richiesta all'edulto? RISPOSTA ALL'ATTENZIONE CONDIVISA Se l’adulto indica qualcosa che si trova dall’altra parte della stanza, il bambino guarda da quella parte ? Il bb utilizza lo sguardo o l’indicare dell’ adulto per dirigere la sua attenzione verso un oggetto distante RISPOSTA AL NOME Quando viene chiamato per nome, il bambino si gira e guarda negli occhi l’adulto che lo chiama? CONTATTO OCULARE Il bambino guarda negli occhi quando parliamo (giochiamo /lo vestiamo…)? Il bambino cerca di farsi guardare? ─ Limitato uso sociale del contatto oculare ─ Scarsa integrazione tra il contatto oculare e il linguaggio usato nella comunicazione sociale ATTENZIONE SOCIALE VS ATTENZIONE NON SOCIALE IMITAZIONE FUNZIONALE SIMBOLICA Il bambino imita le azioni dell’adulto ? ─ Il bb imita azioni familiari utilizzando oggetti in miniatura o oggetti utilizzati al loro posto? ─ Il bb imita con consapevolezza sociale e piacere condiviso? GIOCO SIMBOLICO Il bambino gioca a far finta che…? − Gioco spontaneo − Imitazione gioco di finzione − oggetto come sostituto simbolico? − Usa Bambole/animali come agenti ? Dall’identificazione…..all’Azione Identificazione precoce al Nido Identificazione precoce a SCUOLA Contesto privilegiato per identificazione di alcuni segnali di rischio Contesto sociale di interazione con coetanei (emergenza di abilità comunicative e sociali) INTERACT (Bonifacio e Stefani,2010) Programma di prevenzione e d’intervento Bambini con diffcioltà /sviluppo lento delle abilità sociocomunicative Promuovere e incrementare la qualità delle comunicative e sociali INTERACT: Intervento naturalistico Intervento naturalistico Sfruttare l’attività quotidiane dei bambini come contesto di apprendimento Collaborazione costante e motivata tra gli educatori e genitori Obiettivi generali Incrementare la frequenza delle interazioni sociali tra adulto e bambino Migliorare qualità dell’interazione e comunicazione Incrementare la frequenza delle interazioni sociali tra adulto e bambino PROCEDURE 1) Strategie centrate sul bambino 2) Strategie che promuovono l’interazione 3) Strategie che modellano il linguaggio Strategie centrate sul bambino OBIETTIVO ─ Sensibilizzare l’ educatore sugli spunti offerti dal bambino ─ Seguire l’ attenzione e l’interesse RUOLO EDUCATORE ─ Osservare e aspettare l’iniziativa del bambino ─ Stimoli socio-comunicativi associati con leazioni/oggetti. Strategie centrate sul bambino Comunicazione faccia a faccia (Postura e sguardo) Centrarsi sul bambino Seguire l’interesse del bambino Commentare in diretta Parlare con ritmo lento Frequenti pause per favorire il turno della conversazione Seguire il focus Attentivo del bambino Più divertimento = più opportunità di apprendimento… Prerequisiti della comunicazione …..Gli spunti del bambino che indicano l’intenzione di continuare un'attività piacevole, costituiscono le basi dell’apprendimento della comunicazione Facilitazione del compito e attesa Richiesta -Protesta Alternanza dei turni Strategie che promuovono l’interazione OBIETTIVO −Incrementare la frequenza dell’interazione sociale −Il bambino come conversatore ATTIVO. RUOLO EDUCATORE -Bambino come partner conversazionale -Interpretare il comportamento come comunicativo Strategie che promuovono l’interazione Alternanza del turno Cogliere e confermare il successo comunicativo Semplificare il linguaggio - Rinforzare atti comunicativi e linguistici (utilizzo regola N+ 1) Imitare Strategie che modellano il linguaggio Denominare Descrivere Imitare ed Espandere Stimolare l’apprendimento Di Una Parola «Target» Ristrutturare Dare Spiegazioni GRAZIE Dipartimento di: