RUOTE DENTATE RAPPRESENTAZIONE CONVENZIONALE Le norme per la rappresentazione convenzionale delle ruote dentate e degli ingranaggi sono riportate nella tabella UNI 7282, corrispondente alla ISO 2203. Esse si basano sul principio fondamentale che nel disegno la ruota dentata viene rappresentata con i contorni e gli spigoli di un pezzo pieno, non dentato, limitato dal diametro di testa, al quale viene aggiunta una linea mista fine tipo E per rappresentare il diametro o la superficie primitiva. Se si vuole ricorrere alla rappresentazione sezionata la ruota si rappresenta sempre con i denti diametralmente opposti, non sezionati, anche nel caso di una dentatura non diritta o ruota con numero di disegno la ruota dentata viene rappresentata con i denti dispari. Rappresentazione convenzionale di contorni e diametri primitivi di ruote dentate Nel piano normale all'asse il diametro primitivo si rappresenta con linea mista fine tipo E, corrispondente al cerchio primitivo esterno per le ruote dentate coniche e al cerchio primitivo interno per le ruote a vite. Il diametro di fondo viene rappresentato, di regola, solo nelle sezioni. Per contribuire alla chiarezza dell'interpretazione del disegno, può essere rappresentato anche nelle viste utilizzando linee tipo B. Rappresentazione opzionale della superficie di piede o di fondodi ruote dentate a cremagliera Il profilo della dentatura può essere rappresentato, anche parzialmente, con uno o più denti, per determinare geometricamente la sua posizione rispetto ad eventuali riferimenti, utilizzando la linea tipo A L’eventuale orientamento della dentatura (ruote elicoidali) viene rappresentato nella proiezione parallela all'asse della ruota con tre linee continue fini tipo B inclinate Per la rappresentazione degli ingranaggi si applicano le stesse convenzioni utilizzate per le ruote dentate singole, tenendo presente che nessuna delle due ruote deve coprire la parte in presa dell'altra, ad eccezione dei seguenti casi: quando le due ruote sono rappresentate in sezione assiale dove il dente di una ruota, scelta arbitrariamente, copre il dente dell’altra ruota quando una delle due ruote è situata anteriormente rispetto all'altra e perciò la copre effettivamente Rappresentazione convenzionale dell’orientamento del profilo della dentatura di ruote elicoidali Rappresentazione convenzionale degli ingranaggi con dentature diritte, elicoidali, bielicoidali. Rappresentazione convenzionale in vista e in sezione di un pignone con dentiera Rappresentazione convenzionale di un ingranaggio a ruote coniche in vista e in sezione CONTROLLO DELLA DENTATURA, Nella figura seguente si può notare che tra le caratteristiche della dentatura riportate in tabella ci sono delle misure per il controllo della dentatura. Questo può essere fatto verificando il valore dello spessore cordale st e dell'altezza sulla corda del dente ha mediante un calibro speciale a doppio nonio o altri strumenti. . . . oppure misurando lo scartamento Wk, compreso fra k, denti di mediante il micronetro a piattelli (metodo Wildhaber). Nella tabelle sono riportati i valori di st, ha, k, e Wk, in funzione del numero dei denti z per ruote aventi modulo 1 e angolo di pressione = 20°. Per moduli diversi i valori letti nella tabella devono essere moltiplicati per il modulo: si ottengo no così i valori st, ha, e Wk da utilizzare nel controllo. E grado di precisione con cui devono essere costruite le ruote dentate viene stabilito dalla tabella UNI 7880. In essa sono fissati: i principi fondamentali; i valori numerici delle tolleranze; gli errori massimi ammessi per ingranaggi a denti paralleli con profilo ad evolvente. Sono previsti 12 gradi di precisione con precisione decrescente dal grado 1 al grado 12, che vengono designati mediante un numero d'ordine (da 1 a 12) e due lettere (da C ad S), indicanti gli scostamenti limite dello spessore del dente. Esempio di designazione del grado di precisione per una ruota dentata: 8 GN Si rimanda alla tabella UNI 7880 per prendere visione degli errori previsti per la dentatura (passo, di divisione, di profilo, di spessore dei denti, ecc.) e degli errori di ingranaggio (di interesse, inclinazione, di deviazione, ecc.). Nella tabella seguente sono riportate le tolleranze che interessano più direttamente il disegnatore da assegnare sul foro, sull'albero e sul diametro di testa delle ruote dentate, in funzione del grado di precisione richiesto per la dentatura. FORME COSTRUTTIVE Le ruote dentate possono essere costruite in diversi te modi, seguendo criteri di econornicità rivolti a risparmiare sul materiale o sulle lavorazioni. Piccole ruote dentate i cui denti vengono poi ricavati con operazioni di fresatura o dentatura su apposite macchine, possono essere ottenute dalla barra e costruite di forma cilindrica senza alleggerimenti. Ruote dentate di dimensioni più grandi, soprattutto se ottenute in ghisa di fusione, possono avere la parte centrale che collega la corona dentata al moz- zo, opportunamente alleggerita. Le ruote dentate di notevoli dimensioni sono sempre ottenute per fusione con razze a forma di croce, a T o ad ellisse, eventualmente formate in più parti saldate o imbullonate. Gli ingranaggi possono essere costituiti da ruote dentate di forme diverse, pignone senza alleggerimenti e ruote dentate con razze. RENDIMENTO Nelle trasmissioni che utilizzano ruote dentate a denti diritti, costruite con buona precisione, si può ritenere che il rendimento raggiunto da ciascun ingranaggio si aggiri intorno al valore di 0,98 – 0,99.