Le origini dell'Art Nouveau il movimento “Arti e Artigianato” nacque in Inghilterra intorno alla metà del 19º secolo. Il suo obiettivo era di dare valore artistico gli oggetti di tutti i giorni, fabbricati sul modello dell'artigianato medievale . L’intenzione era di elevare il valore artistico delle cosiddette arti minori. I nuovi canoni estetici vennero trasferiti nella vita quotidiana, dal più piccolo oggetto all'architettura. Tutto il movimento esercita una grande influenza in tutta Europa, stimolando in ogni paese l'interesse per le arti applicate. L’Art nouveau assunse nei paesi europei diverse denominazioni: in Inghilterra Modern Style o Liberty in Francia Art Nouveau in Germania Jugendstil in Spagna Modernismo in Russia Stil Modern in Ungheria Szecessziò e Sezession in Austria. L’art nouveau attingeva all'arte orientale, arrivata in Europa con il colonialismo, che contribuì in maniera decisiva alla definizione degli elementi formali del nuovo stile. L'importanza della linea curva, i contorni accentuati e, il metodo di composizione su due dimensioni, l'abbandono della prospettiva tradizionale e delle ombre divennero elementi formali caratteristici lo stile moderno. Tale stile si realizzò compiutamente nel manifesto. A partire dalla seconda metà del 19º secolo, la produzione su larga scala di manifesti artistici interessò anche la pubblicità a causa di un numero crescente di richieste. In Francia il diritto comunale (una tassa) che regolava l'affissione fu abolito nel 1881, lasciando i pubblicitari liberi di dare sfogo alla loro creatività. Perciò le strade di Parigi si riempirono di affiches. Uno dei più importanti esponenti di quest’arte fu il pittore cecoslovacco Mucha. La celebre attrice Sarah Bernhardt lo incaricò di realizzare cartelloni pubblicitari dei suoi spettacoli teatrali. I membri del gruppo “Nabis” , che hanno riconosciuto in Paul Gaugin il loro maestro, svilupparono uno stile diverso rispetto a quello rappresentato da Mucha. Furono particolarmente influenzati dalle incisioni su legno giapponesi. È vedendo il celebre manifesto FranceChampagne di Bonnard, realizzato nel 189che Toulouse-Lautrec si appassionò alla litografia. Nelle proprie affiches egli rappresentò i bistrot e i cabaret parigini, tra cui il celebre Moulin Rouge. 13 Toulouse-Lautrec - Molin Rouge - la Goulue Il manifesto fu edito da Ch. Lévy, con quattro colori (rosso, giallo, blu e nero), in tre pezzi (due fogli principali ed una striscia nella parte alta). L'opera fu esposta nel 1892 al Salon des Indépendants. Questo manifesto pubblicitario è il primo realizzato da Toulouse-Lautrec. Tra gli artisti più conosciuti che si occuparono di manifesti ricordiamo oltre il già citato Toulouse-Lautrec , Paul Berthon, Pierre Bonnard tanto che vennero rapidamente aperti negozi specializzati nella vendita dei manifesti. Furono organizzate anche esposizioni internazionali a Londra, Milano, Boston, New York , Chicago, Vienna, Barcellona,Mosca, San Pietroburgo, Berlino, Cracovia, Budapest. Dopo la Francia il Belgio fu il paese più rapidamente conquistato dal nuovo linguaggio artistico. A metà del 19º secolo nacque negli Stati Uniti il manifesto a colori di grande formato. Il livello artistico era molto basso e annunciava, generalmente, gli spettacoli del circo. Milano divenne in Italia nuovo centro artistico dell'ottocento. In Italia i cartelloni per le rappresentazioni operistiche avevano una tradizione consolidata, non fu un caso che l'arte del manifesto italiano in stile liberty nascesse su richiesta del celebre editore musicale milanese e ricordi.