PF1 prevenzione e primo soccorso lotta al doping 7 maggio 2015 Dott.ssa Francesca Romana de Jorio Alcune caratteristiche del trauma sportivo Osservazione diretta dell’incidente da parte dei soccorritori Intervento quasi sempre sicuro e tempestivo Spesso, ma non sempre, soccorritori qualificati e ben attrezzati Popolazione soggetta a screening sanitario ma a rischio! Cause del trauma sportivo Brusche accelerazioni o decelerazioni ( es. cambi di direzione ) con sollecitazione di strutture muscolari, articolari, ossee Urto contro avversari o superfici di gioco Urto con strumenti di gioco o attrezzi sportivi Urto con strutture limitrofe al campo di gioco, quando non rimosse o rese sicure ( es. reti, gradini, ecc.) o durante attività outdoor A seconda della sede di lesione e in rapporto alla sede di applicazione della forza che la provoca, i traumi sportivi si possono dividere in 1) TRAUMI DIRETTI quando la sede della lesione coincide con il punto di applicazione della forza che l’ha determinata. 2) TRAUMI INDIRETTI Quando l’applicazione della forza determina, per flessione, torsione, compressione o trazione una lesione più o meno lontana dal suo punto di applicazione Prevenire! Corretto insegnamento del gesto atletico Corretto insegnamento ed osservanza delle regole di gioco Stretching, riscaldamento Corretta preparazione fisica Tempi di recupero adeguati Protezioni ( caschi, paradenti, parastinchi ) anche quando non obbligatori Sicurezza ambientale Visite mediche periodiche Interazione allenatore- preparatore- medico fisioterapista / massaggiatore Educazione di atleti, genitori, dirigenti delle Società sportive, pubblico Tanto buon senso! Evitare situazioni a rischio! Aggressività in campo Polemiche arbitrali Tifo eccessivo e inadeguato che crea tensione anche in campo Scarso fair play Impianti sportivi Infermeria pulita e facilmente raggiungibile con cassetta di pronto soccorso e DAE Accesso all’impianto ad eventuali mezzi di soccorso Messa in sicurezza ( rimozione se vicini al campo o agli spogliatoi ) di cavi elettrici, scale scivolose, reti metalliche danneggiate, strutture ( muretti, gradini, rubinetti ) potenzialmente pericolosi Personale responsabile (BLSD) CASSETTA PRONTO SOCCORSO Disinfettante anionico ( Citrosil® o Betadine ®) o acqua ossigenata Compresse di garza sterile e non, guanti monouso Cerotti a rotolo e/o a taglio di varie misure Forbici, pinze, lampadina, spille da balia Benda elastica tipo Ideal®, tubolari di rete elastica per fermare medicazioni, rotoli di garza idrofila o tipo Self Fix® Mercurocromo®, crema antiinfiammatoria, cerotti medicati con antiinfiammatorio Ghiaccio spray o buste Farmaci: solo farmaci per automedicazione ( es Aspirina®, Tachipirina®, Moment®, Buscopan®, ecc. ) Bagno oculare con apposita vaschetta ( es Optrex®) Stecche di legno, metallo o plastica per immobilizzazioni di emergenza ( sfigmomanometro, fonendoscopio ) Principi generali di trattamento in urgenza Astenersi da manovre poco conosciute o incongrue In casi apparentemente gravi ( PERDITA DI COSCIENZA , emorragie gravi ) non perdere tempo ad allertare i Servizi di Emergenza ( 118 ) Rassicurare sempre la vittima, allontanare i curiosi Regime RICE ( Rest = riposo, Ice = ghiaccio, Compression = compressione, Elevation = elevazione dell’arto colpito ) Ambiente sicuro, soccorritore sicuro Chiamare il 118 vuol dire: Mantenere la calma Comunicare cosa è successo (modalità del trauma e parti del corpo interessate) Se vittima è cosciente o no!!! Luogo da dove si chiama (se luoghi irraggiungibili spiegare meglio possibile come raggiungerli) Numero di telefono di chi chiama o di persona disponibile sul luogo Seguire indicazioni di operatore 118 Catena della sopravvivenza Traumi da sport Abrasioni, ferite Contusioni Fratture Distorsioni articolari Lussazioni Lesioni muscolari Lesioni spinali Lesioni organi interni Ferite Le FERITE sono soluzioni di continuità della cute. Possono essere da taglio, da punta ( penetranti ), lacere, lacerocontuse a seconda del tipo e della violenza del trauma e del corpo che le ha provocate. Le lesioni più superficiali, che comportano l’asportazione dello strato più superficiale della cute, prendono il nome di ABRASIONI. Ogni soluzione di continuità della cute rappresenta una porta aperta ad agenti patogeni che possono provocare infezioni Le ferite sono sempre accompagnate da EMORRAGIE più o meno cospicue. Trattamento delle ferite detersione con acqua corrente e sapone, acqua ossigenata o tensioattivi ( No alcol !! ) compressione con tamponi di garza sterile, aggiungendo nuovi tamponi in caso di mancato arresto dell’emorragia no cotone emostatico bendaggio compressivo ( dove possibile, es. arti ) l’apposizione di laccio emostatico va riservata a casi particolari ( gravi emorragie, amputazioni ) e lasciata a personale addestrato Sutura con appositi cerotti tipo SteriStrips® (Il successivo trattamento e la sutura con punti di seta, nylon o catgut va effettuata in sala chirurgica da personale medico.) Emorragia = Lesione vascolare con fuoriuscita di sangue Si possono distinguere in INTERNE ( es. emorragia da rottura della milza ) ESTERNE ( per ferite penetranti con lesione vascolare ) A seconda del vaso interessato le emorragie possono essere distinte in VENOSE e ARTERIOSE ( nelle venose la perdita ematica è continua, nelle arteriose è pulsante ). Una grave emorragia ( es amputazione di un arto, lesione di una arteria femorale ) conduce ad una cospicua riduzione del volume circolante, con rapido calo della pressione arteriosa e compromissione generale SHOCK IPOVOLEMICO , che va immediatamente trattato con infusione di liquidi o trasfusione di sangue . Si tratta di una vera e propria EMERGENZA 118 Epistassi Emorragia nasale per rottura di piccoli vasi dovuta a traumi, fratture, ma anche a fragilità capillare, farmaci (antiaggreganti). TRATTAMENTO: Paziente seduto ( soprattutto se emorragia cospicua), a capo flesso in avanti Compressione delle ali del naso Applicazione di ghiaccio sulla fronte e sulla nuca ( induce vasocostrizione , e pertanto riduce la perdita di sangue) NON USARE cotone emostatico !!! Il tamponamento nasale anteriore o posteriore va effettuato da parte di personale sanitario esperto ( in pratica: NON METTETE NULLA NEL NASO!!! ) Contusioni Si tratta delle più comuni lesioni da sport, osservabili quotidianamente su ogni campo di gioco. Derivano da un urto contro le parti molli e sono accompagnate da: edema ( gonfiore ) ecchimosi ( stravaso di sangue dai piccoli vasi cutanei ) La guarigione è rapida. TRATTAMENTO ghiaccio, compressione Uso di antiinfiammatori locali No creme su cute abrasa Fratture Interruzione parziale o totale di un osso, per applicazione di una forza in modo diretto ( es. caduta ) o indiretto ( flessione, torsione, compressione ) . Le fratture si possono classificare in vari modi: COMPLETE o INCOMPLETE a seconda che l’osso sia lesionato interamente o solo in parte ( es. Fratture “a legno verde” dei bambini ) COMPOSTE o SCOMPOSTE a seconda che i capi ossei abbiano o meno mantenuto i loro rapporti PLURIFRAMMENTARIE o COMMINUTE quando I frammenti sono numerosi e di piccole dimensioni ESPOSTE quando l’agente lesivo ( dall’esterno ) o gli stessi monconi ossei ( dall’interno ) determinano una lesione della cute ( rischio elevato di infezione dell’osso , o OSTEOMIELITE) COMPLICANZE DELLE FRATTURE emorragie anche cospicue ( ad es. nelle fratture del femore ) shock lesioni nervose e vascolari infezioni La parte colpita è fortemente dolente, spesso blocco antalgico ed impotenza funzionale, deformazione del profilo dell’arto in caso di fratture scomposte, possibili segni di interessamento nervoso ( anestesia ) o vascolare ( ischemia, arto freddo e pallido ). TRATTAMENTO Immobilizzazione dell’arto colpito con apposite stecche a depressione o tipo Blue Splints®, o con stecche di legno o plastica e bende, altrimenti con giornali arrotolati, stecche anche improvvisate, bende, ecc. TENERE FERMO E NON SPOSTARE FINO ALL’ARRIVO DEL PERSONALE SANITARIO! Ghiaccio, rassicurare il paziente ASTENERSI DA OGNI TENTATIVO DI RIDUZIONE (rischio di lesioni vascolari e nervose, dolore ) FRATTURE VERTEBRALI: Ogni trauma della colonna va trattato come un possibile trauma spinale cercando , senza allarmare il paziente, di immobilizzare il capo ancora prima di valutare lo stato di coscienza, porlo in posizione neutra ( NO IPERESTENSIONE ! ) valutare possibili compromissioni di tipo neurologico ( deficit di movimento e di sensibilità agli arti ). Il pick up (movimento) del paziente va effettuato da una squadra addestrata, con mezzi idonei ( tavola spinale, immobilizzatori ). Una frattura vertebrale può infatti causare una lesione del midollo spinale, con conseguenti lesioni neurologiche anche molto gravi ( para – e tetraplegie, gravi disturbi respiratori ) Lussazioni Traumi articolari che determinano lo spostamento dei capi articolari dal loro normale rapporto. Possono associarsi a lesioni ossee ( fratture ) , legamentose, nervose, vascolari. Il paziente è bloccato in posizione antalgica Spesso il profilo dell’articolazione appare deformato LE LUSSAZIONI VANNO RIDOTTE DA PERSONALE ESPERTO, SPESSO IN ANESTESIA GENERALE QUINDI ASTENERSI DA OGNI TENTATIVO DI RIDUZIONE (rischio di lesioni vascolari e nervose, dolore ) TRATTAMENTO : Immobilizzazione Ghiaccio Rassicurare il paziente, porlo in posizione comoda Lussazione della spalla La testa dell’omero si disloca dalla propria sede, portandosi in avanti ( lussazione anteriore ) o indietro ( lussazione posteriore ). Lesione della capsula articolare Recidive frequenti se non trattata IMMOBILIZZARE!! 118 Distorsioni Traumi articolari che determinano una escursione articolare eccedente il range di normalità di una articolazione ( spesso associate a lesioni legamentose ). L’articolazione appare edematosa, possono essere presenti vistosi versamenti ematici ( ecchimosi). Impotenza funzionale, dolore. TRATTAMENTO IN URGENZA: Immobilizzazione Ghiaccio Bendaggio funzionale Distorsione del ginocchio Comune nel calcio, spesso in rotazione interna con lesione di: MENISCHI LEG. COLLATERALI LEG. CROCIATI ( più spesso ANTERIORE ) Vistoso edema, dolore ed impotenza funzionale. Possibile frattura del piatto tibiale se dolore eccessivo immobilizzare e 118 “Triade sfortunata”: lesione di LCA LCM Menisco interno Anatomia del ginocchio Distorsione di caviglia Uno dei traumi sportivi più comuni per brusche sollecitazioni ( cambi di direzione, contrasti ) o a causa del terreno accidentato. Dolore molto intenso, vistoso edema e versamento, ecchimosi in caso di lesione dei legamenti, impotenza funzionale, impossibilità al carico. Leg PAA Leg PAP Leg PC Lesioni muscolari MOLTO COMUNI NELLA PRATICA SPORTIVA Il brusco allungamento del muscolo produce la rottura di un numero variabile di fibre muscolari. DISTRAZIONE ( ELONGATION ) rottura di alcune fibre. Dolore generalmente avvertito dopo la sospensione dell’attività sportiva. STIRAMENTO lesione più estesa. Il dolore viene avvertito improvvisamente durante l’attività, in occasione di un allungo, uno scatto, ecc. STRAPPO MUSCOLARE lesione estesa, anche all’intero muscolo. Dolore violento durante l’attività sportiva, impossibile proseguire il gioco, spesso sensazione di “sassata” o “ bastonata” alla parte colpita, a volte sensazione uditiva di “crack “ TRATTAMENTO: Attenzione non massaggiare! (Sì ghiaccio e immobilizzazione) RICE + FANS e miorilassanti per periodi variabili in rapporto alla lesione Spesso evidente vasto ematoma per lesioni più estese RIABILITAZIONE per favorire il riassorbimento del versamento, ridurre l’infiammazione, favorire I processi riparativi e conferire elasticità alla cicatrice muscolare ( da 10 – 15 gg a 3- 4 mesi ) ATTENZIONE AI TEMPI DI RECUPERO ! ( pericolo di recidive ) RIPRESA GRADUALE DELL’ATTIVITA’ ( es nelle lesioni dell’arto inf: corsa dritta e lenta giri di campo allunghi scatti balzi calciare il pallone, salti) PREVENZIONE: STRETCHING e RISCALDAMENTO ( troppo spesso trascurati o eseguiti in modo frettoloso e scorretto! ) Trauma cranico Può interessare la faccia o il capo Può determinare conseguenze anche gravi a carico del SNC, in particolare se associato a distorsione o fratture del rachide cervicale ( collo ). (per questo si immobilizza) Importante valutare stato confusionale, far parlare l’infortunato, se perdita di coscienza 118!! Una perdita di coscienza traumatica a remissione spontanea con esame neurologico negativo al risveglio viene definita COMMOZIONE CEREBRALE. ATTENZIONE: Se comparsa di disturbi neurologici: diplopia disturbi della parola disturbi della memoria disturbi della deambulazione confusione mentale nausea vomito vertigine 118!!!! nel momento del trauma e per i 3 giorni successivi!! OBBLIGATORIO SOSPENDERE L’ATTIVITA’! Ogni TC necessita accertamenti approfonditi. E’ quindi sempre necessario che il soggetto sia visitato da personale sanitario esperto ed eventualmente sottoposto ad accertamenti ( esame neurologico, EEG, Rx cranio, TAC o RMN ); la ripresa dell’attività sportiva va valutata attentamente, specialmente in sport di contatto. Lesione di organi interni RENE I reni possono essere lesi da un trauma alla regione lombare ( caduta, urto o contrasto con avversari ). In caso di: dolore in regione lombare dopo un trauma malessere nausea difficoltà alla minzione (fare pipì) soprattutto ematuria ( presenza di sangue nelle urine ) è d’obbligo sottoporre il soggetto ad accertamenti ( ecografia addominale, esami del sangue e delle urine ) MILZA La milza ( situata nell’addome, sotto l’arcata costale sinistra ) può essere lesa da un trauma addominale. Attenzione a fratture costali a sinistra! La rottura di milza è una grave emergenza medica, in quanto causa una grave emorragia che porta rapidamente a shock ipovolemico. La rottura può avvenire in due tempi ( intracapsulare dapprima, all’esterno della capsula successivamente ). Sospettare una lesione alla milza dopo un trauma addominale se compaiono : pallore malessere 118!!!! debolezza intensa difficoltà respiratorie perdita di coscienza LIPOTIMIA “Sensazione di SVENIMENTO”, comprende sintomi prodromici come : annebbiamento visivo, debolezza, senso di nausea, pallore, sudorazione, ipotensione arteriosa, senza completa perdita di coscienza. RISOLUZIONE SPONTANEA E RAPIDA IN POSIZIONE SDRAIATA ( o PLS ) CON GLI ARTI INFERORI SOLLEVATI. SINCOPE caduta a terra e completa perdita di coscienza. Possono concomitare fenomeni di tipo neurologico ( perdita di urnie, scosse muscolari). RISOLUZIONE SPONTANEA E RAPIDA IN POSIZIONE SDRAIATA ( o PLS ) CON GLI ARTI INFERORI SOLLEVATI. CAUSE: forti emozioni stimoli visivi o olfattivi disgustosi dolore intenso grande fatica prolungata stazione eretta digiuno prolungato convalescenze anemie diarrea o vomito intensi febbre disidratazione Attenzione la sincope può essere l’unico segno di una aritmia o di una ischemia cardiaca !!!! ASMA BRONCHIALE Difficoltà respiratoria, ad insorgenza brusca, per improvviso broncospasmo ( spasmo della muscolatura liscia che regola il calibro dei bronchi) Allergico (per contatto con allergene in genere noto al paziente, che spesso ha con sé farmaci adatti) Non allergico ( da aria fredda, da esercizio fisico, da infezioni bronchiali, da inalazione di sostanze irritanti) Si presenta con difficoltà respiratoria , tosse stizzosa, caratteristici sibili respiratori, può essere associato ad altri sintomi di tipo allergico (orticaria, congiuntivite, rinite ). RASSICURARE IL PAZIENTE. Se disponibili, beta2agonisti 1 puff + 1 puff dopo 5’, se non effetto eventualmente 118 Attenzione!! Abuso di puff nei bambini asmatici, quando serve non funziona! REAZIONI ALLERGICHE Hanno intensità diversa a seconda della dose di allergene e della reattività del soggetto. Possono essere scatenate da ALIMENTI, FARMACI, VELENI DI ANIMALI (INSETTI) . SEGNI LOCALI ( orticaria, pomfi,edema delle labbra) SEGNI GENERALI (brivido, malessere, difficoltà respiratorie, tachicardia, ipotensione SHOCK ANAFILATTICO. Possono assumere pertanto il carattere di vere EMERGENZE MEDICHE allertare immediatamente 118 Terapia: cortisonici, antiistaminici, adrenalina POSSIBILITA’ DI AUTOTERAPIA CON ADRENALINA 0,1 mg ( “penna salvavita” ) NEI SOGGETTI AD ALLERGIA NOTA CRISI CONVULSIVE Particolarmente impressionanti per l’ intensità dei sintomi, in genere SI RISOLVONO SPONTANEAMENTE IN BREVE TEMPO. Possono essere precedute da “aura” che in genere il paziente riconosce Prima fase ( tonica ) con ipertono muscolare, caduta a terra, difficoltà respiratorie Seconda fase ( clonica) con scosse muscolari violente, atti respiratori bruschi e rumorosi, spesso presenza di schiuma alla bocca, possibilità di morsicatura della lingua, perdita di feci e urine Terza fase ( risoluzione ) con ritorno a normale tono muscolare e respirazione, in genere residuano sonnolenza e lieve confusione. Nella caduta o durante le scosse il soggetto può ferirsi urtando mobili, oggetti, gradini, ecc quindi se possibile la caduta va “ accompagnata” ed intorno al soggetto va creato uno spazio sicuro La morsicatura della lingua può essere evitata introducendo tra le arcate dentali un fazzoletto arrotolato, o una compressa di garza Non cercare di immobilizzare la vittima Al risveglio dalla crisi, il paziente va rassicurato ( situazione imbarazzante ) Sempre utile inviare il paziente presso un PS per una valutazione neurologica. LE CRISI SUBENTRANTI RAPPRESENTANO UN’EMERGENZA MEDICA ( 118 ) Riabilitazione Di primaria importanza per una ripresa corretta, sicura, completa ed efficace dell’attività sportiva dopo un periodo di immobilità per un trauma sportivo Non solo le lesioni trattate chirurgicamente necessitano di riabilitazione! I corretti tempi di recupero sono fondamentali e vanno stimati in base alla gravità clinica del caso, ma anche alle capacità di recupero dell’atleta. Tempi troppo brevi espongono al rischio di ricadute ma… … i tempi vanno ridotti al minimo indispensabile per poter rientrare in attività! E voi? CODICE MONDIALE ANTIDOPING DEFINIZIONE DI DOPING Presenza di una sostanza vietata o dei suoi metaboliti o marker nel campione biologico dell’ atleta Uso o tentato uso di una sostanza proibita da parte di un atleta Mancata presentazione o rifiuto, senza giustificato motivo, di sottoporsi al prelievo dei campioni biologici, previa notifica antidoping Mancata presentazione di informazioni per la reperibilità e mancata esecuzione di test fuori competizione Manomissione o tentata manomissione in qualsiasi fase del controllo antidoping Possesso di sostanze vietate e metodi proibiti Traffico o tentato traffico di sostanze vietate Somministrazione o tentata somministrazione ad un atleta, in o fuori competizione, di un metodo o sostanza proibiti LISTA DELLE SOSTANZE PROIBITE WADA Pubblicata ogni anno dalla WADA, valida 01 / 01 31/12 Lista delle sostanze proibite IN e OUT COMPETITION, dei METODI PROIBITI Fornisce esempi, ma le sostanze non si limitano a quelle citate ( « sostanze affini» ) Per alcune sostanze definisce una concentrazione “cut off” che permette di discriminare tra l’uso terapeutico e quello dopante, o tra l’uso attivo e quello passivo Sostanze sempre proibite ( in e fuori competizione ) SOSTANZE NON APPROVATE ANABOLIZZANTI: steroidi anabolizzanti androgeni, inclusi quelli endogeni se somministrati per via esogena; clenbuterolo, SARM, tibolone, zeranolo, zilpaterolo ORMONI PEPTIDICI, FATTORI DI CRESCITA E SOSTANZE CORRELATE: stimolanti l’eritropoiesi ( EPO, CERA ), hCG, LH nei maschi; Corticotropine; GH e similari; fattori di crescita BETA 2 AGONISTI : tutti tranne salbutamolo per via inalatoria ( max 1600 mcg/24 h ) formoterolo ( max 54 mcg/24 h )salmeterolo se assunto nel rispetto del regime terapeutico MODULATORI ORMONALI E METABOLICI: inibitori aromatasi, raloxifen, tamoxifen, clomifene, insuline DIURETICI E AGENTI MASCHERANTI Metodi proibiti Manipolazione del sangue e dei componenti del sangue Manipolazione chimica e fisica del campione ( proteasi , infusioni ev > 50 ml / 6 h ) Doping genetico ( trasferimento polimeri acidi nucleici, utilizzo cellule normali o geneticamente modificate ) Sostanze proibite in competizione In aggiunta alle sostanze sempre proibite: STIMOLANTI: amfetamine, metamfetamina, cocaina, fenfluramina, cropropamide; catina*, efedrina**, adrenalina ***metilefedrina**, tuamineptano. NARCOTICI : eroina, fentanil, metadone, ossicodone, pentazocina, petidina CANNABINOIDI: cannabis, hashis, marijuana, THC, spice GLUCOCORTICOSTEROIDI per via orale, endovenosa, intramuscolare o rettale ( permessi per uso topico ) * Se in concentrazione > 5 mcg/ml ** Se in concentrazione > 10 mcg/ml *** Permessa in preparati per uso topico o associata ad anestetici locali Sostanze proibite in particolari sport ETANOLO ( ALCOOL ) : air sports, tiro con l’arco, automobilismo, karate, motociclismo, motonautica BETA BLOCCANTI : tiro con l’arco, automobilismo, biliardo, freccette, golf, tiro, sci/snowboard ( salto, discipline aeree ) Esenzione per uso terapeutico ( TUE ) Concesse in caso di documentata necessità di assumere, PER FINI TERAPEUTICI, sostanze incluse nella Lista delle Sostanze Proibite della WADA Es insulina ( diabete ), corticosteroidi per via sistemica ( malattie autoimmuni, allergie gravi ) Sostanze assunte in emergenza in caso di somministrazione in regime di Pronto Soccorso DEVONO ESSERE SEGNALATE PER TEMPO DALL’ATLETA E DAL MEDICO!!! SANZIONI Invalidazione dei risultati di un evento sportivo in caso di violazione del regolamento antidoping Squalifica per positività : 2 aa alla prima violazione, da 4 aa a squalifica a vita a seconda dei casi Altre violazioni ( mancata presentazione al controllo, traffico ) da 2 aa a squalifica a vita Legge antidoping Legge 376 del 14/12/2000 « Disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta al doping» Italia unico Paese ad avere una Legge dello Stato in materia di doping CVD ( Ministero della Salute ) Introduce sanzioni penali per chi compie reato di doping ( non più solo illecito sportivo ) Modulistica, regolamenti e documentazione www.coni.it www.wada-ama.org