TRAUMI CRANICI • INCIDENZA – negli USA principale causa di morte tra 1 e 44 anni – nel 75% dei decessi per cause traumatiche il TC contribuisce in modo significativo – ogni anno 60.000 gravi traumi cranici giungono ancora vivi in ospedale. – Altrettanti muoiono prima di ricevere cure • Prevenzione = area di intervento più importante – – – – guida in stato di ebbrezza, casco, cinture di sicurezza curare subito l’ipocapnia, l’ipossia, l’ipotensione prestare le prime cure sul luogo dell’incidente somministrare sol. ipertoniche, albumina, plasma per ridurre o evitare l’edema cerebrale TRAUMI CRANICI • CLASSIFICAZIONE – primarie : si verificano al momento dell’impatto – secondarie : provocate da una catena di eventi legati al trauma • Tipo di lesioni – edema • non emorragico, focale o diffuso – emorragiche • intra-assiali (intra-cerebrali) • extra-assiali (extra-cerebrali. Ematomi epidurali e sottodurali) TRAUMI CRANICI: DIAGNOSI • Esame iniziale: – lesioni della cute, affossamenti ossei ecc. – Localizzazione della frattura: • fratture basilari: ecchimosi dietro le orecchie (segno di Battle), otorrea • fratture basilari anteriori: ecchimosi peri-orbitarie, ed emorragie sottocongiuntivali • fratture osso cribroso: rinorrea • fratture rocca petrosa: otorragia • Anamnesi – valutare la durata del periodo di incoscienza – la durata di un eventuale intervallo lucido: più è breve, più è grave la lesione TRAUMI CRANICI: DIAGNOSI • Valutazione neurologica – Glasgow coma scale; basato su: • apertura degli occhi • risposta verbale • risposta motoria – punteggio da 3 a 15 – valutato a 6 ore dal trauma: < a 8 coma; < a 7 prognosi infausta • Esami radiologici – Rx cranio: solo per fratture – TAC: fratture e lesioni cerebrali – RNM: evidenzia meglio le lesioni da tagli della sostanza cerebrale Lesioni primitive • Commozione cerebrale – disturbo funzionale, non organico. Alterazione temporanea dello stato di coscienza. Paziente confuso obnubilato, amnesia retrograda. • Contusione cerebrale – determinata dall’infossamento di frammenti ossei – Si potranno avere: • ecchimosi cerebrali • ematomi intracerebrali • lacerazione della sostanza cerebrale – Possono residuare retrazioni cicatriziali con causa di attacchi epilettici Lesioni secondarie • Ematoma extra-durale – di origine arteriosa tra osso e dura madre • Ematoma sotto-durale – di origine venosa tra dura e aracnoide Insorgono dopo un certo tempo dal trauma, intervallo libero o lucido. E’ breve (qualche ora) nell’extra. Lungo, anche mesi nell’intra. • Ematoma extra-durale – lacerazione di un ramo dell’art. Meningea media per frattura nella reg parieto-temporale. – Disturbo dello stato di coscienza: dopo qualche ora rapida progressione verso il coma profondo. • (si differenzia dalla commozione per questa caratteristica progresività) – anisocoria: midriasi dal lato dell’ematoma per paralisi dell’oculomotore – paralisi progressiva contro-laterale di uno o due arti • Ematoma sotto-durale – non necessaria una frattura, trauma anche banale “dimenticato” dal paziente. – Intervallo anche di mesi – rottura di una vena tributaria del seno venoso longitudinale. – L’emorragia modesta si incista tra dura e aracnoide. I GR si lisano e il liquido diviene iperosmolare attirando liquidi e facendo aumentare l’ematoma. – Diagnosi: difficile se non si pensa al trauma: – paziente con progressivo decadimento psichico, stato confusionale, smemorato, puerile; spesso cefalea