Obiettivi specifici di apprendimento

Liceo classico Tito Livio
Anno scolastico 2012/2013
Dipartimento di Matematica e Fisica
Programmazione annuale del triennio liceale
Obiettivi specifici di apprendimento
a) Saper generalizzare, mediante il linguaggio dell’algebra, procedimenti che si possono usare in più
situazioni: comprendere, costruire, usare formule;
b) essere in grado di inserire il pensiero in un contesto storico;
c) la capacità di istituire collegamenti concettuali tra la matematica e le altre discipline come la fisica,
le scienze naturali, la filosofia, la storia;
d) affrontare in modo progressivamente più autonomo le tappe della risoluzione di un problema:
decodifica di un linguaggio verbale, codifica in termini matematici, ricerca di una strategia
risolutiva, deduzione dai dati, lettura ed interpretazione dei risultati;
e) saper leggere un grafico, interpretare il grafico delle funzioni
f) comprendere il concetto di funzione come strumento che permette di passare da una visione
particolaristica che studia ogni cosa in sé ad una visione che comprende i fenomeni perché li
riconduce ad una legge generale;
g) capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse.
Obiettivi specifici finali del corso di studio
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
Uso di un linguaggio formalizzato idoneo alla comunicazione di informazioni;
individuazione di elementi rilevanti e delle loro relazioni;
ricerca di riferimenti pertinenti alle richieste;
analisi delle ipotesi esplicite e/o implicite di una argomentazione;
deduzione da ipotesi date di conseguenze necessarie;
valutazione di punti di vista diversi o di modelli interpretativi diversi;
saper cambiare il proprio punto di vista per cogliere una situazione, per quanto possibile,
nella sua interezza e/o complessità;
h) superare la settorialità;
i) capacità di passare da una conoscenza dichiarativa (conoscenza di fatti) ad una conoscenza
operativo – procedurale;
j) capacità di adeguare il proprio linguaggio alle diverse situazioni comunicative, anche
formali.
Metodologia e strumenti
Il dipartimento decide di lasciare ad ogni docente la scelta sulla metodologia didattica che ritiene
più adatta alla singola classe. Di conseguenza, anche per quanto riguarda gli strumenti, ogni
insegnante deciderà quali strumenti utilizzare e con quale modalità.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
1
Asse scientifico
Matematica
Programmazione annuale Classe 1^ Liceo
Argomenti
Conoscenze
Abilità
Competenze
Polinomi e
frazioni
algebriche,
equazioni fratte
Vari metodi per la fattorizzazione dei
polinomi. Divisione di polinomi.
Teorema del resto. M.C.D. e m.c.m.
di polinomi.
Saper fattorizzare un polinomio
utilizzando vari metodi. Saper eseguire
la divisione tra due polinomi in una
variabile. Saper ridurre
frazioni
algebriche e fare semplici calcoli con
esse.
I numeri
irrazionali
algebrici e
trascendenti
Definizioni e proprietà dei radicali.
Radicali simili.
Estensione del concetto di potenza
nel caso di esponenti razionali.
Distinzione tra numeri irrazionali
algebrici
e
trascendenti
con
particolare riferimento al numero .
Le radici del calcolo infinitesimale e
il metodo per il calcolo della
lunghezza della circonferenza e
l’area del cerchio.
Saper operare con i radicali. In
particolare: semplificare un radicale,
trasportare sotto il segno di radice e
fuori dal segno di radice, riconoscere e
sommare radicali simili, razionalizzare
il denominatore di una frazione,
trasformare espressioni contenenti
radicali aritmetici in espressioni
contenenti potenze a base reale positiva
con esponente razionale.
Padroneggiare
le tecniche e le
procedure di
calcolo nei vari
insiemi
numerici con
particolare
riferimento ai
numeri reali e
alle
problematiche
relative
all’infinito
attuale e
potenziale.
Infinito
matematico.
Cardinalità di N,
Z, Q, R.
I paradossi di
Zenone.
Definizione di insieme finito e
infinito.
Definizione di insiemi equipotenti.
Paradosso di Achille e la tartaruga.
Riconoscere insiemi finiti e infiniti.
Saper riprodurre in modo critico il
paradosso di Achille e la tartaruga.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Essere in grado
di
collegare
contenuti
interdisciplinari
matematicafilosofia.
2
Argomenti
Conoscenze
Abilità
La circonferenza
nel piano
euclideo e nel
piano cartesiano
La
circonferenza:
definizioni.
Proprietà relative alla circonferenza e
al cerchio. Proprietà delle corde.
Confronto tra angoli al centro, corde,
archi e settori. Posizioni relative di
una circonferenza rispetto ad una
retta. Circonferenze passanti per uno,
due, tre punti. Angoli alla
circonferenza. Poligoni inscritti e
circoscritti ad una circonferenza.
Poligoni regolari.
Enunciare
la
definizioni
di
circonferenza e di cerchio. Mettere in
relazione un diametro con le corde ad
esso per perpendicolari Utilizzare la
nomenclatura riferita agli archi e agli
angoli al centro. Confrontare corda,
arco, e angolo al centro corrispondenti.
Riconoscere le rette secanti, tangenti,
esterne ad un cerchio. Mettere in
relazione la tangente con il diametro
passante per il punto di tangenza.
Mettere in relazione la posizione di una
retta rispetto ad una circonferenza con
la sua distanza dal centro. Riconoscere
un angolo alla circonferenza e l’angolo
al centro corrispondente. Mettere in
relazione angoli alla circonferenza e
angoli al centro corrispondenti.
Conoscere e saper applicare le proprietà
dei poligoni regolari. Confrontare tra
loro angoli alla circonferenza. Mettere
in relazione un angolo retto con una
semicirconferenza.
Riconoscere
i
quadrilateri inscrivibili. Riconoscere i
quadrilat. circoscrivibili. Determinare
l’equazione
della
circonferenza
assegnati centro e raggio.
Riconoscere l’equazione di una
circonferenza e individuarne centro e
raggio.
Correlare il valore dei parametri alle
caratteristiche del grafico.
Eseguire congetture sulla possibile
equazione di una circonferenza in base
al grafico assegnato.
Stabilire
l’equazione
della
circonferenza dati tre suoi punti.
Disegnare il grafico di funzioni del tipo
L’equazione della circonferenza nel
piano cartesiano.
Riconoscere che
non è
una funzione, mentre
e
lo sono.
e
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Competenze
Confrontare e
analizzare
figure
geometriche
nel piano
euclideo e nel
piano
cartesiano
individuando
invarianti e
relazioni
.
3
Argomenti
Funzioni lineari,
quadratiche di
proporzionalità
diretta e inversa
Conoscenze










Abilità
Equazione della retta.
Parallelismo e perpendicolarità
fra rette.
Appartenenza di un punto ad
una retta.
Punto comune a due rette.
Dipendenza lineare.
Proporzionalità diretta.

L’equazione di una parabola.
Equazioni e disequazioni di
secondo grado.
Disequazioni fratte.

Equazione della iperbole
equilatera riferita agli asintoti.













Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Prevedere e associare ad una
equazione lineare il grafico della
retta corrispondente.
Eseguire congetture sull’equazione
di una retta di grafico assegnato
Correlare i valori dei parametri m e
q al grafico corrispondente.
Associare alle rette parallele agli
assi le rispettive equazioni.
Stabilire l’appartenenza di un
punto ad una retta.
Valutare la posizione reciproca di
due rette di equazione assegnata,
determinando le coordinate degli
eventuali punti comuni.
Riconoscere leggi di dipendenza
lineare e proporzionalità diretta e
rappresentarle nel piano cartesiano.
Competenze
Dato un
fenomeno
riconoscere il
modello
matematico che
meglio lo
rappresenta
associando la
dipendenza
lineare,
quadratica, di
proporzionalità
diretta o inversa
e
rappresentandole
anche in forma
grafica.
Stabilire concavità, asse di
simmetria, vertice e zeri di una
parabola di equazione assegnata.
Correlare il valore dei parametri
alle caratteristiche del grafico.
Eseguire congetture sulla possibile
equazione di una parabola di
grafico assegnato.
Correlare gli eventuali zeri di una
funzione polinomiale quadratica al
valore di un discriminante.
Interpretare e risolvere
graficamente una disequazione di
2° grado.
Risolvere una disequazione fratta.
Stabilire le regioni del piano alle
quali appartiene il grafico della
iperbole.
Riconoscere una legge di
proporzionalità inversa e saperne
dare una rappresentazione nel
piano cartesiano.
4
Argomenti


La variabilità
La probabilità
secondo la
definizione
classica
Conoscenze



Sapere cosa esprimono gli indici
di posizione e gli indici di
dispersione.
Conoscere la definizione di evento
e spazio campionario.
Conoscere la definizione classica
di probabilità.
Abilità







Comunicare dati statistici
tramite
istogrammi,
aerogrammi
eventualmente con l’aiuto
del calcolatore.
Interpretare i vari tipi di
rappresentazione grafica.
Imparare a evitare i
tranelli che si possono
nascondere
in
una
rappresentazione grafica.
Utilizzare il foglio
elettronico per
rappresentare
graficamente i dati
statistici.
Determinare
moda,
mediana, media aritmetica
di
una
distribuzione
statistica.
Calcolare la varianza e lo
scarto quadratico medio
Calcolare la probabilità di
un evento come rapporto
tra casi favorevoli e casi
possibili.
Competenze

Individuare
adeguate
rappresentazi
oni grafiche
dei dati di
una indagine
statistica.

Utilizzare
appropriati
indici di
posizione per
descrivere
una
distribuzione
statistica.

Valutare
criticamente
le statistiche
divulgate dai
mezzi di
informazione
CONTENUTI MINIMI PER IL RECUPERO CLASSE PRIMA LICEO
PRIMO QUADRIMESTRE
CALCOLO:
Fattorizzazioni e divisioni di polinomi, semplici calcoli con le frazioni
algebriche, equazioni frazionarie, equazioni di secondo grado.
FIGURE GEOMETRICHE: Circonferenza nel piano euclideo.
FUNZIONI:
La retta e la dipendenza lineare.
DATI E PREVISIONI:
Indici di variabilità.
FINE ANNO SCOLASTICO
CALCOLO:
Fattorizzazioni e divisioni di polinomi, semplici calcoli con le frazioni
algebriche, equazioni frazionarie, equazioni di secondo grado.
Disequazioni fratte e di secondo grado.
FIGURE GEOMETRICHE: Circonferenza nel piano euclideo.
FUNZIONI:
La retta e la dipendenza lineare, la parabola e la dipendenza
quadratica, l’iperbole e la inversa proporzionalità, la circonferenza nel
piano cartesiano.
DATI E PREVISIONI:
Indici di variabilità. Probabilità in semplici contesti.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
5
Asse scientifico
Fisica
Programmazione annuale classe prima liceo
Argomenti
La misura.
 Il metodo sperimentale.
 Definizione operativa di
una grandezza fisica.
 Le unità di misura del
S.I.
 Misure ed errori.
I vettori.
 Spostamenti e loro
somma.
 Grandezze scalari e
grandezze vettoriali.
 Operazioni con i vettori.
 Scomposizione di un
vettore.
 Forze.
Le forze e gli equilibri.
 Tipi di forze in natura
 Forze vincolari e forze
d’attrito.
Il moto rettilineo.
 Traiettoria e legge
oraria.
 Velocità e accelerazione
di un punto nel moto
rettilineo.
 Il moto rettilineo
uniforme.
 Il moto rettilineo
uniformemente
accelerato.
 Accelerazione di gravità
e caduta di un grave.
Conoscenze
Abilità
 Procedimenti e criteri
del metodo
sperimentale.
 Concetto di misura.
 Grandezze fondamentali
del S.I.
 Errori.
 Riconoscere misure dirette
e indirette.
 Esprimere la misura di una
grandezza rispetto a
diverse unità di misura.
 Effettuare l’analisi
dimensionale e ricavare
l’unità di misura di una
grandezza derivata.
 Scrivere il risultato di una
misura con l’adeguato
numero di cifre
significative.
 Distinguere tra
grandezza scalare e
grandezza vettoriale.
 Rappresentazione
cartesiana di un vettore.
 La forza e lo
spostamento come
grandezze vettoriali.
 Conoscere la legge di
Hooke e il dinamometro.
 Operare con i vettori.
 Applicare la legge di
Hooke.
 Proprietà delle forze
vincolari e delle forze
d’attrito.
 Determinare le forze
vincolari e le forze di
attrito statica agenti su
un sistema in equilibrio.
 Determinare la forza di
attrito dinamico su un
corpo in movimento.
 Distinguere tra legge
oraria e traiettoria di un
moto.
 Essere in grado di
definire Velocità e
accelerazione.
 Proprietà del moto
rettilineo uniforme e del
moto uniformemente
accelerato.
 Significato del
diagramma orario e del
grafico velocità-tempo.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
 Utilizzare le unità di
misura e le dimensioni
delle grandezze
cinematiche.
 Saper calcolare la
velocità media e
istantanea da un grafico
spazio-tempo. Saper
calcolare
l’accelerazione da un
grafico velocità-tempo
nel caso di
accelerazione costante.
 Applicare le leggi del
moto per risolvere
semplici problemi.
 Operare con i vettori.
 Applicare la legge di
Hooke.
Competenze
Acquisire dal punto di vista
storico l’evoluzione del
pensiero scientifico.
Comprendere l’importanza
dei requisiti degli strumenti
di misura e degli errori
nell’ambito del metodo
sperimentale.
Formulare ipotesi
esplicative utilizzando
modelli, analogie, leggi.
Osservare e identificare
fenomeni.
Formalizzare problemi e
applicare gli strumenti
matematici per la loro
risoluzione.
Osservare e identificare
fenomeni.
Formalizzare problemi e
applicare gli strumenti
matematici per la loro
risoluzione
6
Argomenti
I principi della dinamica.
 Il ruolo dinamico delle
forze.
 Primo principio e
inerzia.
 Secondo principio e
concetti di massa e peso.
 Terzo principio.
La composizione dei moti.
 Velocità e accelerazione
dei moti curvilinei.
 Moto parabolico dei
proiettili.
 Proncipio di relatività
classico.
 Forze apparenti.
Il lavoro e l’energia.
 Lavoro di una forza.
 Potenza.
 Energia cinetica ed
energia potenziale.
 Conservazione
dell’energia meccanica
per un sistema isolato.
Conoscenze
Abilità
 Enunciati dei tre principi
della dinamica.
 Concetto di inerzia.
 Importanza del sistema
di riferimento (inerziale
e non).
 Concetti di massa e di
peso.
 Il peso e le proprietà
della forza
gravitazionale.
 Applicare i principi per
risolvere problemi sul
moto rettilineo.
 Risolvere problemi sul
piano inclinato.
 Concetto di
accelerazione centripeta.
 Proprietà del moto dei
proiettili.
 Concetto di forza
apparente.
 Applicare le leggi sulla
composizione di
spostamenti e velocità.
 Applicare le equazioni
del moto dei proiettili.
Competenze
Osservare e identificare
fenomeni.
Formulare ipotesi
esplicative utilizzando
modelli, analogie, leggi.
Formalizzare problemi e
applicare gli strumenti
matematici per la loro
risoluzione.
.
 Concetti di lavoro,
potenza, energia.
 Distinguere tra le varie
forme di energia.
 Teorema dell’energia
cinetica.
 Forze conservative.
 Enunciato del principio
di conservazione
dell’energia meccanica.
 Identificare una forza
che compie lavoro.
 Calcolare il lavoro
compiuto da una forza.
 Calcolare l’energia
cinetica di un corpo e
applicare il teorema
dell’energia cinetica.
 Calcolare l’energia
potenziale
gravitazionale.
 Risolvere problemi
applicando il principio
di conservazione
dell’energia.
CONTENUTI MINIMI PER IL RECUPERO CLASSE PRIMA LICEO
PRIMO QUADRIMESTRE:
la misura, i vettori, cenno alle forze come vettori, il moto rettilineo.
FINE ANNO SCOLASTICO:
la misura, i vettori, il moto rettilineo, le forze e i principi della dinamica, la
composizione dei moti, il lavoro e l’energia.
NOTE FINALI SUI PROGRAMMI DI MATEMATICA E FISICA DELLA CLASSE PRIMA LICEO
Il piano proposto potrà essere seguito in maniera diversa, a seconda delle necessità didattiche della classe, sia per
quanto riguarda l'ordine sia per l’approfondimento dei singoli contenuti. In particolare, riguardo al programma di
matematica, poiché ciascun docente ha la necessità di completare alcune parti previste nelle conoscenze per il
ginnasio, organizzerà la materia lungo l’anno scolastico con qualche modifica al piano proposto dal dipartimento,
sempre in armonia con i programmi ministeriali. Ciascun insegnante indicherà esplicitamente nel suo piano di
lavoro individuale tali modifiche.
Molti argomenti (misura, errori e calcolo approssimato, vettori, rappresentazioni grafiche di leggi del moto uniforme ed
uniformemente accelerato, moto parabolico, dipendenza tra grandezze fisiche) permettono facilmente l'integrazione
delle due discipline matematica e fisica, con un continuo intreccio fra conoscenze matematiche e loro applicazioni in
ambito fisico.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
7
Argomenti, conoscenze e abilità
Classe seconda liceo
Matematica
Argomenti
Conoscenze
Abilità
Geometria analitica.
 Piano cartesiano: rappresentazione
grafica di relazioni e funzioni.
 Distanza tra due punti.
 Punto medio ed asse di un segmento
 Grafico della funzione lineare:
y = mx + q,
 equazione cartesiana della retta.
 Fasci propri, impropri, condizione di
parallelismo e perpendicolarità.
 Distanza tra un punto ed una retta
 Riconoscere la rappresentazione
grafica di relazioni e funzioni.
 La distanza tra due punti.
 Il punto medio e l’asse di un
segmento
 la funzione y = mx + q.
 Il significato di m e q.
 Il significato di fascio proprio,
improprio.
 La condizione di parallelismo e
perpendicolarità di m e q e saper
interpretare il loro valore per stabilire
se due rette sono parallele,
perpendicolari o coincidenti-
 Rappresentare sul piano cartesiano
relazioni e funzioni lineari.
 Calcolare la distanza tra due punti.
le coordinate del punto medio di un
segmento e l’equazione dell’asse di
un segmento.
 Determinare m, q nell’equazione
della retta.
 Interpretare il valore di m,q per
stabilire se due rette sono parallele,
perpendicolari o coincidenti
 Definizione di conica.
 Parabola.
 Definizione ed equazione della
parabola.
 Posizioni relative tra retta e parabola.
 Condizioni di tangenza.
 Ricerca analitica dei punti di
intersezione e tangenza alla parabola
in un suo punto.
 La definizione di parabola come
 Rappresentare il grafico della
luogo geometrico.
parabola nota la sua equazione.
 La rappresentazione grafica della
 Associare alla rappresentazione
parabola.
grafica della parabola la
 Il significato di tangente ad una curva
corrispondente equazione.
 La condizione di tangenza.
 Impostare, risolvere e discutere la
 Riconoscere che x = y2 non è una
soluzione di sistemi di equazioni
relativi a problemi di intersezione e
funzione, mentre y = x , y = - x,
tangenza tra retta e parabola.
y = a x 2 lo sono.
 Il Piano cartesiano come modello
geometrico di formalismi algebrici
appresi negli anni precedenti:
equazioni e disequazioni, sistemi.
 L’interpretazione grafica di sistemi di  Interpretare graficamente la
1° e 2° grado.
soluzione di sistemi di 1° e 2°
grado.
 Circonferenza.
 Equazione cartesiana della
circonferenza.
 Posizioni relative tra retta e
circonferenza.
 Condizioni di tangenza.
 Ricerca analitica dei punti di
intersezione e tangenza tra retta e
circonferenza
 La definizione di circonferenza come  Associare alla rappresentazione
luogo geometrico.
grafica della circonferenza la
 La rappresentazione grafica della
corrispondente equazione.
circonferenza.
 Rappresentare il grafico della
 Il significato di tangente ad una curva
circonferenza nota la sua
 La condizione di tangenza.
equazione.
 Diversi metodi di risoluzione di
 Impostare, risolvere e discutere la
sistemi di equazioni relativi a
soluzione di sistemi di equazioni
problemi di intersezione e tangenza
relativi a problemi di intersezione e
tra retta e circonferenza.
tangenza tra retta e circonferenza
 Riconoscere che x2 + y2 = R2 non è
una funzione, mentre
y  R2  x2 e
y   R 2  x 2 lo sono
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
8
Argomenti
Conoscenze
 Ellisse.
 Definizione ed equazione normale
dell’ellisse.
 Iperbole - Definizione ed equazione
normale dell’ iperbole.
 Iperbole equilatera riferita agli
asintoti.
 Funzione omografica
 La definizione di ellisse come luogo
geometrico.
 La rappresentazione grafica della
ellisse.
 Riconoscere l’equazione di una
iperbole equilatera riferita agli
asintoti.
 Il significato di asintoto
 Potenza a base reale positiva ed
esponente reale.
 Funzione esponenziale.
 Equazioni esponenziali
 Logaritmo e sue proprietà.
 Funzione logaritmica.
 Operazioni con i logaritmi.
 Equazioni logaritmiche.
 Il percorso di successivi ampliamenti
dell’insieme di appartenenza
dell’esponente di una potenza in
relazione all’insieme di appartenenza
della base.
 Esempi di fenomeni ad andamento
esponenziale.
 La definizione di logaritmo come
funzione inversa della funzione
esponenziale
 La definizione di funzione reale di
variabile reale.
 Le definizioni di Dominio, Insieme di
Positività, Insieme di Negatività,
Insieme degli zeri.
 La definizione di funzione pari e
funzione dispari.
 La funzione lineare, le funzioni
definite a tratti, la funzione
esponenziale, la funzione logaritmica.
 Il grafico delle funzioni studiate.
 Il significato di intervallo aperto e
chiuso e le diverse rappresentazioni
(grafica, con parentesi, con
disequazioni)
 Definizione di Funzione, Dominio,
Codominio e Grafico.
 La funzione esponenziale, le sue
caratteristiche ed il grafico.
 La funzione logaritmica, le sue
caratteristiche ed il grafico.
 La funzione lineare, le funzioni
definite a tratti.
Abilità
 Associare alla rappresentazione
grafica dell’ellisse la corrispondente
equazione.
 Rappresentare il grafico dell’ellisse
nota la sua equazione e
riconoscerne le sue caratteristiche
fondamentali.
 Associare alla rappresentazione
grafica dell’iperbole la
corrispondente equazione.
 Rappresentare graficamente la
funzione omografica.
 La rappresentazione grafica delle
funzioni esponenziale e logaritmica.
 Risolvere semplici equazioni
esponenziali.
 Operare con i logaritmi
utilizzandone le proprietà.
 Risolvere semplici equazioni
logaritmiche
 Classificare una funzione
(trascendente/algebrica,
razionale/irrazionale, intera/fratta).
 Determinare la parità o disparità di
una funzione.
 Determinare Dominio, Insieme di
Positività, Insieme di Negatività,
Insieme degli zeri.
 Interpretare il grafico delle funzioni
note riconoscendone le
caratteristiche peculiari.
CONTENUTI MINIMI PER IL RECUPERO CLASSE SECONDA
PRIMO QUADRIMESTRE
GEOMETRIA ANALITICA di retta e parabola.
FINE ANNO SCOLASTICO
GEOMETRIA ANALITICA di retta, parabola, circonferenza, ellisse e iperbole. Primo approccio allo studio
di funzione. Funzioni esponenziali e logaritmiche. Semplici equazioni esponenziali e logaritmiche.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
9
Argomenti, conoscenze e abilità
Classe seconda liceo
Fisica
Argomenti












Conoscenze
 Acquisire dal punto di vista
Premessa storica al metodo
storico l’evoluzione del pensiero
sperimentale.
scientifico.
Descrizione di grandezza fisica e  Comprendere l’importanza dei
metodi per eseguirne la misura.
requisiti degli strumenti di misura
Grandezze fondamentali e
e degli errori nell’ambito del
derivate: S.I.
metodo sperimentale.
Misure ed errori.
 Acquistare la nozione di grandezza
L’algebra dei vettori.
fisica. Sapere che cosa si intende
per S I..
 Sapere cosa s’intende per ordine di
grandezza, e notazione scientifica.

 Distinguere tra legge oraria e
Descrizione cinematica del moto.
traiettoria di un moto.
Traiettoria e legge oraria.
 Essere in grado di definire.
Velocità ed accelerazione di un
 Spostamento, velocità,
punto nel moto rettilineo.
accelerazione.
Il moto rettilineo uniforme.
 Identificare il moto rettilineo
Il moto rettilineo uniformemente
uniforme ed uniformemente
accelerato.
accelerato.
Leggi del moto: caduta di un
 Conoscere la definizione di
grave.
periodo, frequenza velocità
Moto curvilineo: posizione e
tangenziale e velocità angolare.
velocità. Moto circolare uniforme.  Accelerazione centripeta.
Periodo, frequenza, velocità
tangenziale e velocità angolare.
Accelerazione centripeta.
Descrizione dinamica del moto
 Definizione di forza sua misura
mediante la legge di Hooke.
 Concetto di massa e peso di un
corpo.
 Saper applicare l’algebra dei
vettori allo studio delle forze.
 Conoscere la Legge di Hooke, il
dinamometro.
 Conoscere le unità di misura delle
forze. Conoscere il significato di
massa e peso di un corpo.
 Comprendere l’importanza del
Le leggi fondamentali della dinamica
sistema di riferimento.
 Definizione di forza e sua misura  Conoscere i tre principi della
mediante la .2° Legge della
dinamica ed il loro significato.
dinamica.
 Conoscere il significato di forze
 Effetti dell’attrito sul moto di
d’attrito.
corpi sottoposti a forze.
 Conoscere il moto parabolico. ed il
 Il moto parabolico.
moto di un oggetto lungo un piano
 Il moto di un oggetto lungo un
inclinato.
piano inclinato.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Abilità
 Riconoscere misure dirette ed indirette.
 Indicare il valore più attendibile di una
grandezza (errore assoluto).
 Determinare l’ordine di grandezza.
 Esprimere un dato in notazione scientifica.
Saper distinguere tra grandezze scalari e
vettoriali.
 Sapere operare, in situazioni elementari
con i vettori.
 Utilizzare le unità di misura e le dimensioni
delle grandezze cinetiche.
 Saper calcolare la velocità media ed
istantanea da un grafico spazio tempo.
Saper calcolare la accelerazione da un
grafico velocità tempo nel caso di
accelerazione costante.
 Applicare le leggi del moto per risolvere
semplici problemi.
 Ricavare l’equazione della traiettoria
descritta da un grave lanciato con velocità
iniziale verticale.
 Dedurre la direzione tangenziale del vettore
velocità istantanea in un moto curvilineo.
 Calcolare la velocità tangenziale e angolare
in un moto circolare uniforme.
 Dedurre l’espressione della accelerazione
centripeta in un moto circolare uniforme.
 Sapere distinguere massa e peso di un
corpo.
 Sapere descrivere il dinamometro, il suo
funzionamento ed utilizzo.
 Saper esaminare il moto di un corpo sulla
base delle cause (forze) che lo determinano.
 Distinguere tra effetti statici e dinamici di
una forza.
 Applicare le leggi della dinamica e della
cinematica in modo sistematico alla
soluzione di semplici problemi anche sulla
caduta dei gravi.
 Ricavare l’equazione della traiettoria
descritta da un grave lanciato con velocità
iniziale orizzontale.
 Calcolare l’accelerazione con la quale un
oggetto si muove lungo un piano inclinato.
10
Argomenti
Lavoro, potenza, energia.
 Lavoro di una forza.
 Potenza.
 Energia cinetica e potenziale
gravitazionale.
 Conservazione dell’energia
meccanica per un sistema isolato.
 Applicazioni del principio di
conservazione dell’energia.
Conoscenze
Abilità
 Identificare una forza che compie lavoro.
 Conoscere la definizione di: lavoro  Calcolare il lavora compiuto da una forza.
di una forza,potenza, energia
 Calcolare l’energia cinetica di un corpo e
cinetica, forza conservativa,
applicare il teorema dell’energia cinetica.
energia potenziale.
 Calcolare l’energia potenziale
 Conoscere la relazione tra lavoro
gravitazionale.
compiuto ed energia trasferita.
 Risolvere problemi applicando il principio
 Saper distinguere tra lavoro
di conservazione dell’energia.
compiuto e potenza sviluppata.
CONTENUTI MINIMI PER IL RECUPERO CLASSE SECONDA
PRIMO QUADRIMESTRE:
la misura, i vettori, cenno alle forze come vettori, il moto rettilineo.
FINE ANNO SCOLASTICO:
la misura, i vettori, il moto rettilineo, le forze e i principi della
dinamica, la composizione dei moti, il lavoro e l’energia.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
11
Argomenti, conoscenze e abilità
Classe terza liceo
Matematica
Argomenti
Conoscenze
Abilità
Le Funzioni
Le Funzioni
Le Funzioni








Saper classificare una funzione
Conoscere la definizione di funzione,
dominio, condominio e immagine del
dominio.
Conoscere la definizione di funzione
monotona.
Conoscere la definizione di funzione
iniettiva, suriettiva e biiettiva.
Conoscere la definizione di funzione
pari e funzione dispari.
Conoscere la funzione definita a tratti
(con tratti di funzione lineare, di
parabola, di funzione omografica,
funzione
esponenziale,
funzione
logaritmica).
Conoscere il significato di intervallo
aperto e chiuso.
Conoscere il concetto intuitivo e
asintoto orizzontale e verticale.
Logaritmi




Definizione di logaritmo, proprietà dei
logaritmi.
Grafico della funzione logaritmica con
base maggiore di 1 e con base
compresa tra 0 e 1.
Equazioni logaritmiche.
Disequazioni logaritmiche.




Classificare
una
funzione
(trascendente, algebrica, intera o fratta,
razionale o irrazionale).
Saper riconoscere da un grafico le
principali caratteristiche della funzione
corrispondente.
Disegnare il grafico di una funzione
definita a tratti.
Calcolare il dominio e il segno di
semplici funzioni razionali fratte,
esponenziali e logaritmiche.
Logaritmi
 Conoscere la definizione di
logaritmo
e le sue proprietà.
 Riconoscere, disegnare il grafico della
funzione logaritmica e saperne
enunciare le proprietà.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Logaritmi
 Calcolare
il
log a b in
base alla
definizione nel caso in cui sia a che b
sono esprimibili come potenza di
un’unica base.
 Saper applicare le proprietà dei
logaritmi;
 Saper costruire il grafico della
funzione logaritmica con base a
maggiore di 1 o compresa tra 0 e 1 e
saperne giustificare le rispettive
proprietà.
 Saper calcolare le condizioni di
esistenza di una funzione logaritmica.
 Risolvere equazioni e disequazioni
logaritmiche utilizzando la definizione
di logaritmo o le proprietà dei
logaritmi o riconducendo l’equazione a
un’equazione di 2 grado nella
incognita log a x .
12






Argomenti
Conoscenze
Abilità
Goniometria
Goniometria
Goniometria
Angoli orientati e loro misura, il
radiante.
Definizione di seno, coseno, tangente,
cotangente, secante, cosecante di un
angolo. Seno, coseno, tangente,
cotangente di un angolo definiti nella
circonferenza goniometrica.
Grafico delle funzioni goniometriche:
seno, coseno, tangente e cotangente.
Relazioni
tra
le
funzioni
goniometriche di uno stesso angolo.
Espressione
delle
funzioni
goniometriche tramite una di esse.
Angoli associati, complementari e
riduzione al 1° quadrante.
Formule di addizione, sottrazione,
duplicazione e bisezione.
Equazioni elementari in senx e cosx,
omogenee di secondo grado in senx e
cosx, lineari in senx e cosx, equazioni
riconducibili a equazioni di secondo
grado
in
una
sola
funzione
goniometrica, equazioni per la cui
risoluzione è necessario utilizzare le
formule di addizione o di sottrazione o
di duplicazione o di bisezione.
 Conoscere
la definizione di angolo
orientato;
 Conoscere le unità di misura degli
angoli.
 Definire il seno, il coseno, la tangente,
la cotangente, la secante e la cosecante
di un angolo.
 Conoscere il periodo delle funzioni
seno, coseno, tangente e cotangente.
 Definire le caratteristiche delle
funzioni seno, coseno, tangente,
cotangente e dei loro grafici.
 Enunciare la relazione fondamentale
tra seno e coseno di un angolo.
Conoscere le formule di addizione,
sottrazione, duplicazione e bisezione.
Riconoscere i vari tipi di equazioni
goniometriche.
seno di uno dei suoi angoli.
 Applicazioni della trigonometria alla
geometria
analitica:
coefficiente
angolare di una retta
trasformare le misure in gradi
sessagesimali di angoli particolari
(30°, 45°, 60° e loro multipli) in
radianti e viceversa. Calcolare il valore
del seno, del coseno, della tangente di
angoli particolari quali: 2, 3  ,,
2
/2, /4, /3, /6.
 Riconoscere e disegnare il grafico
delle funzioni y = senx, y = cosx, y =
tg,x, y=cotgx.
 Determinare, noto il valore di una
funzione goniometrica, quello di tutte
le altre.
 Saper applicare le relazioni tra angoli
associati,
complementari
e
riconducibili al primo quadrante.
 Ricavare la formula di sottrazione del
coseno e da questa la formula di
addizione del coseno e quelle di
addizione e sottrazione del seno.
Ricavare dalle formule di addizione
quelle di duplicazione e di bisezione.
 Risolvere equazioni goniometriche. In
particolare: equazioni immediate o con
una sola funzione goniometrica o a
queste
riconducibili.
Risolvere
equazioni lineari e omogenee di
secondo grado. Applicare le formule di
addizione, sottrazione, duplicazione,
bisezione per la risoluzione di
equazioni goniometriche.
Trigonometria
Trigonometria
 Teoremi relativi ai triangoli rettangoli.
 Risoluzione dei triangoli rettangoli.
 Teorema della corda.
 Teorema dei seni.
 Teorema del coseno.
 Area di un triangolo in funzione del
 Saper






Conoscere gli enunciati dei teoremi sui
triangoli rettangoli
Enunciare il Teorema della corda.
Enunciare il Teorema dei seni.
Enunciare il teorema del coseno.
Conoscere la formula che consente il
calcolo dell’area di un triangolo note le
misure di due lati e l’ampiezza
dell’angolo compreso.
Conoscere il significato goniometrico
del coefficiente angolare di una retta.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
Trigonometria



Saper dimostrare i teoremi della corda,
dei seni e del coseno;
Saper applicare la procedura per la
risoluzione dei triangoli rettangoli e di
triangoli qualsiasi senza l’uso della
calcolatrice.
Dedurre che il coefficiente angolare di
una retta è la tangente goniometrica
dell’angolo che la retta forma con il
verso positivo dell’asse delle ascisse.
13
Argomenti, conoscenze e abilità
Classe terza liceo
Fisica
Lavoro, potenza, energia
Argomenti






Lavoro di una forza costante
Potenza
Energia cinetica
Forze conservative e dissipative
Energia potenziale gravitazionale
Conservazione
dell’energia
meccanica
Conoscenze
Abilità
 Conoscere la definizione di lavoro di una
forza; di potenza, di energia cinetica,
forza conservativa e forza dissipativa,
energia potenziale gravitazionale
 Conoscere gli enunciati del teorema
dell’energia cinetica e del teorema sulla
conservazione dell’energia meccanica.
 Riconoscere una forza che compie
lavoro;
 Calcolare il lavoro compiuto da una
forza;
 Calcolare l’energia cinetica di un corpo e
usare il teorema dell’energia cinetica;
 Calcolare
l’energia
potenziale
gravitazionale di un corpo.
Termodinamica
Argomenti
Conoscenze
Abilità
 Definizione dello stato termico:
temperatura.
Misura
della
temperatura.
 Calore
specifico.
Equazione
fondamentale della calorimetria.
 Leggi dei gas. Equazione di stato dei
gas perfetti. Temperatura assoluta.
 Teoria
cinetica
e
modello
molecolare. Urti molecolari e
pressione. Energia cinetica e
temperatura.
 Principio di equivalenza calore –
energia.
 Trasformazioni
reversibili
e
irreversibili.
 Lavoro compiuto durante una
trasformazione termodinamica.
 Primo principio della termodinamica
e
relativa
applicazione
alle
trasformazioni isoterme, isocore,
isobare, adiabatiche. Calore specifico
a volume costante o a pressione
costante. La funzione di stato:
energia interna.
 Considerazioni
preliminari
al
secondo
principio
della
termodinamica:
la
direzione
privilegiata nelle trasformazioni
energetiche.
Trasformazione
di
energia
termica
in
energia
meccanica: analisi del funzionamento
della macchina di Newcomen e della
macchina di Watt. Enunciato del
secondo principio secondo Kelvin e
secondo Clausius. Lavoro prodotto in
un ciclo e impossibilità del moto
perpetuo di seconda specie.
 Ciclo di Carnot. Rendimento di una
macchina termica reale e di una
macchina termica ideale.
 Conoscere l’equazione fondamentale
della calorimetria.
 Conoscere la definizione di calore
specifico e il suo significato.
 Conoscere il coefficiente di dilatazione
dei gas e le sue proprietà.
 Conoscere le argomentazioni a sostegno
del moto molecolare e le osservazioni
che motivano le ipotesi del modello di
gas perfetto. Conoscere l’espressione
della pressione
del gas perfetto in
funzione della velocità media. Conoscere
la relazione che lega l’energia cinetica
media alla temperatura assoluta.
 Enunciare il primo principio della
termodinamica.
Conoscere
le
convenzioni sui segni di Q ed L e la loro
origine.
 Conoscere la definizione di rendimento
di una macchina termica. Formulare i due
enunciatati di Clausius e di Kelvin del
secondo principio della termodinamica.
 Conoscere la struttura del ciclo di Carnot.
 Applicare l’equazione fondamentale
della calorimetria per calcolare la
quantità di calore scambiata, o la
temperatura di equilibrio di un sistema di
corpi, o il calore specifico.
 Trasformare la temperatura espressa
nella scala centigrada nella scala Kelvin.
 Associare
ad
ognuna
delle
trasformazioni:
isocora,
isobara,
isoterma, la relativa legge e tracciarne il
grafico.
 Descrivere l’energia interna di un gas in
termini di energia dei costituenti.
Dedurre dall’equazione di Joule-Clausius
la relazione che lega l’energia cinetica
media alla temperatura assoluta.
 Descrivere e spiegare il funzionamento
del mulinello di Joule.
 Calcolare il lavoro compiuto durante una
trasformazione isobara. Calcolare il
lavoro
compiuto
durante
una
trasformazione non isobara o durante un
ciclo mediante integrazione grafica.
 Applicare il primo principio a
trasformazioni isocore, isobare, isoterme,
adiabatiche. Giustificare la relazione tra
calore specifico a pressione costante e
calore specifico a volume costante.
 Descrivere il funzionamento della
macchina termica di Newcomen e la
trasformazione che ad essa apportò Watt.
 Applicare il Teorema di Carnot relativo
al rendimento di una macchina termica
per decidere della sua realizzabilità.
 Formulare il secondo principio della
termodinamica utilizzando il concetto di
rendimento di una macchina termica.
Correlare l’espressione del rendimento di
una macchina reversibile in funzione
della temperatura con l’origine della
scala assoluta della temperatura.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
14
Elettromagnetismo
Argomenti
Conoscenze
Abilità
Conoscere
i
diversi
metodi
di
elettrizzazione.
 Spiegare
il
funzionamento
dell’elettroscopio.
 Conoscere le proprietà dei due modelli
formulati per interpretare le interazioni
gravitazioni, elettriche e magnetiche.
 Conoscere la legge di Coulomb,
l’itinerario che ha condotto alla sua
formulazione, il significato di ciascuna
delle grandezze che vi appaiono.
 Conoscere la definizione di campo
elettrico.
 Conoscere la definizione di linea di
campo.
 Conoscere le proprietà del campo
elettrico.
 Descrivere il moto di una carica in quiete
sottoposta a un campo elettrico uniforme.
 Conoscere la definizione di flusso.
 Conoscere l’enunciato del teorema di
Gauss per il campo elettrico.
 Conoscere la definizione di energia
potenziale elettrica e di potenziale
elettrico in un punto.
 Conoscere le analogie tra campo elettrico
e campo gravitazionale.
 Conoscere la definizione di superficie
equipotenziale.
 Giustificare il moto spontaneo delle
cariche in presenza di una differenza di
potenziale.
 Giustificare la direzione delle linee di
campo
rispetto
alle
superfici
equipotenziali. Riconoscere corpi carichi
mediante l’utilizzo dell’elettroscopio.
 Riconoscere se un insieme di linee può
essere descrizione di un campo elettrico,
di un campo gravitazionale o di un
campo magnetico.
 Disegnare le linee di campo di campi
elettrici generati da una carica, da due
cariche di ugual segno o di segno
opposto, da un piano carico, da un
conduttore sferico carico.
 Applicare il principio di sovrapposizione
per calcolare il campo dovuto alla
presenza di più cariche.
 Dimostrare che il campo elettrico nei
punti interni ad un conduttore carico cavo
è nullo.
 Applicare il teorema di Gauss per
calcolare il campo generato da un
conduttore sferico, da un piano carico.
 Porre in relazione la proprietà di
conservatività dei campi gravitazionale
ed elettrico con la possibilità di definire
l’energia potenziale di una massa o di
una carica.
 Conoscere le proprietà dei conduttori
metallici.
 Spiegare il concetto di velocità di deriva
degli elettroni.
 Conoscere la definizione di intensità di
corrente.
 Conoscere le leggi di Ohm.
 Conoscere le relazioni tra resistenze in
serie o in parallelo e una resistenza
equivalente.
 Descrivere
il
fenomeno
della
superconduttività e una delle ipotesi
formulate per spiegarlo.
 Disegnare nel piano (i, V) la curva
caratteristica della conduzione nel caso di
solidi metallici.
 Disegnare la curva che caratterizza
l’andamento della resistività nel caso dei
superconduttori.
Elettrostatica











Elettrizzazione
per
strofinio,
contatto, induzione, polarizzazione.
Principio di conservazione della
carica elettrica.
Il processo di scarica degli
elettroscopi e la scoperta dei raggi
cosmici.
La legge di forza tra cariche
elettriche.
Itinerario alla formulazione della
legge di Coulomb.
Interazione a distanza o tramite un
mezzo materiale.
Definizione di campo elettrico.
Rappresentazione qualitativa del
campo elettrico mediante linee di
campo.
Flusso
del
campo
elettrico
attraverso superfici.
Applicazioni del teorema del flusso
di Gauss.
Campo ed energia potenziale nel
caso del campo elettrostatico in
relazione a quello gravitazionale.
 La corrente elettrica continua:
prima e seconda legge di Ohm;
resistori in serie e in parallelo; la
trasformazione dell’energia elettrica
e l’effetto Joule.
 La superconduttività.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
15
Argomenti
Conoscenze
Abilità
 Conoscere le proprietà dei conduttori
metallici.
 Spiegare il concetto di velocità di deriva
degli elettroni.
 Conoscere la definizione di intensità di
corrente.
 Conoscere le leggi di Ohm.
 Conoscere le relazioni tra resistenze in
serie o in parallelo e una resistenza
equivalente.
 Descrivere
il
fenomeno
della
superconduttività e una delle ipotesi
formulate per spiegarlo.
 Saper definire il campo magnetico e
saperlo descrivere con le sue principali
caratteristiche; conoscere gli esperimenti
di Oersted, Faraday e Ampere; conoscere
l’unità di misura di B; conoscere la legge
di Biot-Savart
 Conoscere l’origine delle Fasce di Van
Allen.
 Descrivere il funzionamento di un
ciclotrone.
 Conoscere il teorema del flusso di Gauss
per il campo magnetico.
 Conoscere le ipotesi di Ampère sul
comportamento
di
sostanze
ferromagnetiche.
 Conoscere l’esperienza di Faraday .
 Disegnare le linee di campo del campo
magnetico generato da una barretta
magnetica, da due barrette con i diversi
poli affacciati, un filo rettilineo percorso
da corrente,da una spira circolare
percorsa da corrente.
 Calcolare la forza esercitata da un campo
magnetico uniforme su una particella
carica in moto.
 Calcolare
l’intensità
del
campo
magnetico generato da un elettrone in
rotazione attorno a un protone.
 Calcolare il raggio della circonferenza
percorsa da una carica in un campo
magnetico.
 Calcolare la frequenza di ciclotrone.
Magnetismo
 Fenomeni magnetici fondamentali.
L’esperimento di Oersted.
 Definizione del campo di induzione
magnetica a partire dalla forza di
Lorentz.
 Campo magnetico generato da un filo
rettilineo indefinito percorso da
corrente.
 Campo magnetico generato nel
centro di una spira circolare percorsa
da corrente.
 Flusso del vettore B attraverso una
superficie chiusa.
 La forza di Lorentz e la sua
applicazione al funzionamento di un
ciclotrone.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
16
Valutazione

1) Modalità di verifica e valutazione
Le verifiche avranno lo scopo di accertare se, e in quale misura, gli studenti hanno raggiunto gli obiettivi
prefissati, permetteranno di valutare i progressi raggiunti o di individuare carenze e situazioni di difficoltà in
cui intervenire. Allo stesso tempo forniranno al docente elementi per l’orientamento dell’attività didattica
successiva.
 Le fasi di valutazione e verifica dell’apprendimento saranno correlate alle attività svolte durante tutto
il processo di insegnamento. La valutazione non sarà ricondotta ad un semplice controllo formale
delle abilità di calcolo e delle conoscenze mnemoniche ma riguarderà, in modo equilibrato, tutte le
tematiche svolte e terrà conto degli obiettivi prefissati sopra esposti.
 Le informazioni necessarie alla valutazione verranno raccolte mediante:
a) una osservazione attenta e sistematica dei comportamenti della classe e dei singoli studenti;
b) una registrazione puntuale degli interventi nel momento in cui la lezione prevede un
coinvolgimento attivo dello studente;
c) Verifiche (almeno due per quadrimestre), che potranno essere
verifiche orali, riservate in particolare anche alle fasi di recupero, concorreranno a misurare le
capacità espressive, la precisione espositiva, le abilità nell’operare collegamenti tra differenti
argomenti.
verifiche scritte, che tengano conto della comprensione e dell’uso del linguaggio specifico, delle
abilità di calcolo, dello sviluppo delle capacità di argomentazione e riflessione dello studente,
saranno strutturate in una serie di esercizi indipendenti tra loro, con una sufficiente gamma di
difficoltà e saranno somministrate sotto forma di problemi, o di domande aperte su specifici
argomenti, oppure sotto forma di test a risposta multipla o vero-falso;
La verifica orale procederà tenendo conto dei seguenti indicatori:
a) richiesta di definizioni, enunciati o dimostrazioni di teoremi già sviluppate durante l’attività didattica
collettiva;
b) risoluzione di esercizi di routine scelti tra quelli assegnati come lavoro autonomo per casa
l’esito positivo delle fasi a) e b) comporterà il raggiungimento della sufficienza.
Il voto aumenterà gradualmente se lo studente risponderà positivamente su
c) argomenti già studiati ma che comportano in particolare abilità nell’operare collegamenti e
impostazione autonoma.
Ai fini della valutazione della verifica orale vengono considerati i seguenti indicatori:
abilità operative
Capacità di orientarsi
proprietà di linguaggio
conoscenza dell’argomento
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
ottime
buone
discrete
sufficienti
insufficienti
gravemente insufficienti
in modo autonomo
sufficiente ma con qualche incertezza
solo se guidato
lessico preciso e appropriato
semplice e chiaro
improprio e confuso
completa e approfondita
completa
essenziale
parziale
scarsa
17
La verifica scritta consiste alcuni esercizi da risolvere, in domande di teoria o quesiti chiusi vero / falso o a
scelta multipla con richiesta di motivazioni.
Ai fini della valutazione della verifica scritta si concorda che ogni prova sarà corredata di una
scheda riportante le indicazioni che permettano allo studente di conoscere la corrispondenza tra
il suo elaborato e il voto ad esso assegnato.
 2 Valutazione del recupero: di seguito vengono elencati gli elementi che contribuiscono alla
formulazione del giudizio ai fini del superamento delle difficoltà individuali incontrate dallo studente nel
lavoro scolastico:
a)
b)
c)
d)
l’impegno, la motivazione, la partecipazione dimostrati durante le attività di recupero;
la progressione rispetto ai livelli di partenza evidenziata nelle prove curricolari;
il miglioramento delle capacità di organizzazione del lavoro autonomo;
l’acquisizione degli obiettivi formativi indispensabili per una proficua prosecuzione del
curriculum di studi.
Si ritiene opportuno che la verifica dell’avvenuto recupero (dopo il primo quadrimestre e finale)
avvenga tramite un’unica prova, scritta, basata sui contenuti minimi esplicitati nel presente
documento sotto le tabelle relative ai programmi di ogni singola classe.
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
18
 3
Griglia di valutazione della terza prova: si decide di adottare la seguente griglia, che è quella
approvata due anni fa dall’Istituto.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA III PROVA
A Ogni quesito viene attribuito un punteggio sulla base dei seguenti indicatori:
INDICATORI
CONOSCENZE DEI
CONTENUTI SPECIFICI
PERTINENTI AL CONTESTO
Massimo = 9 punti
PROPRIETA’ E SPECIFICITA’
DEI LINGUAGGI
Livelli
di valore/
valutazione
Lacunose con inesattezze
anche gravi
Lacunose e/o superficiali
Essenziali
Discrete
Complete
Complete e articolate
Scorrette
Corrette
Del tutto adeguate
Punteggio
corrispondente
a ciascun livello
Voto
attribuito
all’indicatore
3-4
5
6
7
8
9
1
2
3
Massimo = 3 punti
CAPACITA’ DI SINTESI, DI
COLLEGAMENTO, DI
ORGANIZZAZIONE E
RIELABORAZIONE DEI DATI
Scarse
Sufficienti/Discrete
Complete, rigorose
1
2
3
Massimo = 3 punti
Totale massimo = 15 punti
Il totale dei singoli quesiti viene determinato dalla somma dei punti attribuiti a ogni indicatore.
La valutazione complessiva della prova risulta dalla media dei punteggi dei singoli quesiti.
Padova, 11 settembre 2012
La coordinatrice del Dipartimento di Matematica e Fisica
Prof.ssa Calzolari Silvia
Programmazione matematica-fisica triennio 2012/13
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