SISTEMA CIRCOLATORIO RUOLO ATTIVO DELL’ENDOTELIO REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA II valore della pressione arteriosa dipende principalmente da variazioni * della forza di contrazione cardiaca (inotropismo) * della volemia * delle resistenze periferiche gittata cardiaca (GC) il volume di sangue che i ventricoli riescono ad espellere in un minuto: FREQUENZA CARDIACA x GITTATA SISTOLICA (VOLUME DI EIEZIONE VENTRICOLARE) GITTATA SISTOLICA: circa 70 ml FRQUENZA CARDIACA: circa 70-75 battiti al minuto GITTATA CARDIACA: circa 5 litri di sangue al minuto FRAZIONE DI EIEZIONE = gittata sistolica rispetto a VOLUME TELE DIASTOLICO (55%) Misura efficienza pompa. Si valuta con ecocardiografia ECOCARDIOGRAMMA - Regolazione intrinseca della gittata cardiaca Tensione ottimale delle fibre cardiache - Regolazione estrinseca della gittata cardiaca: è dovuta alle innervazioni orto e parasimpatica del cuore, che regolano: FREQUENZA: Ortosimpatico: sulle cellule pacemaker con effetto stimolante (noradrenalina, : recettori β1 adrenergici); Parasimpatico: sulle cellule pacemaker con effetto inibente (acetilcolina, bersagli: recettori muscarinici M2). FORZA DELLA CONTRAZIONE: azione stimolante del sistema ortosimpatico sui ventricoli. Regolazione tramite variazioni della resistenza periferica R= lunghezza del vaso (λ) e alla viscosità (η) raggio4 Arteriole più del 60% della resistenza totale 1) CONTROLLO INTRINSECO: ipossia e stiramento 2) Riflessi simpatici (o estrinseco neuronale): - Noradrenalina-recettori α1 adrenergici- costrizione - Adrenalina-recettori β2 adrenergici- dilatazione 3) CONTROLLO ORMONALE - Angiotensina II potente vasocostrittore - Vasopressina /ADH vasocostrittore 4) Regolazione della volemia - Aldosterone (rene riassorb sodiio) - Vasopressina (rene riasorb sodio) - ANP (rene aumenta escr sodio) REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE ARTERIOSA SENSORI DELLA PRESSIONE SISTEMICA E RISPOSTE IPERTENSIONE! ARTERIOSA Cos’è ? E’ un costante rialzo della pressione con cui il sangue circola nelle arterie. Tale aumento può essere riferito: alla pressione MASSIMA o SISTOLICA he(che si sviluppa cioè durante la contrazione del cuore) e/o alla pressione MINIMA o DIASTOLICA(che si sviluppa invece durante la fase di rilasciamento cardiaco), Come si scopre? La pressione arteriosa è caratterizzata da ampie variazioni sia nell’arco di un singolo giorno sia nell’arco di giorni, mesi o stagioni diverse, pertanto la diagnosi di ipertensione arteriosa dovrebbe basarsi su misurazioni ripetute eseguite in occasioni diverse nell’ambito di un prolungato periodo di tempo. Come si misura la pressione? - E’ importante che la misurazione avvenga in ambiente tranquillo,con il soggetto in posizione seduta da alcuni minuti. - Posizionare il bracciale a livello del cuore qualunque sia la posizione del soggetto e il fonendoscopio all’altezza della faccia superiore della piega del gomito. - Gonfiare il bracciale fino a valori di circa 200 mmHg. La comparsa della pulsazione corrisponde alla pressione SISTOLICA, la scomparsa, di quella DIASTOLICA. Con quale strumento? Nessuno degli strumenti di rilevazione pressoria da polso attualmente disponibili è stato validato in modo soddisfacente. Sfigmomanometro aneroide E stetoscopio POLSO CENTRALE - CAROTIDEO avanti lo scm sotto l’angolo mandibolare (si sente fino a 30 mmHg) - FEMORALE (piega inguinale, si snte fino a 60 mmHg) POLSO PERIFERICO (spariscono per primi in caso di shock) - - - - - - RADIALE (minimo 90 mmHg) POPLITEO PEDIDIO TEMPORALE BRACHIALE TIBIALE POSTERIORE Quando si è ipertesi? Secondo l’OMS esistono differenti livelli di pressione arteriosa: Classificazione della Pressione Arteriosa per adulti di età => 18 aa. European Society of Hypertension Guidelines 2003 Ottimale Normale Normale alta PA sistolica PA diastolica <120 mmHg <130 130-139 <80 mmHg <85 85-89 IPERTENSIONE Stadio I (lieve) 140-159 Stadio II (moderata) 160-179 Stadio III (grave) =>180 IPERTENSIONE SISTOLICA ISOLATA =>140 90-99 100-109 =>110 < 90 Classificazione della Pressione Arteriosa per adulti di età => 18 aa. Seventh US Joint National Committee on prevention, detection, evaluation and treatment of high Blood Pressure 2003 • PA NORMALE • PRE-IPERTENSIONE < 120 / 80 120-139 / 80-89 >> precocità di diagnosi, provvedimenti sullo stile di vita, terapia DIAGNOSI DI IPERTENSIONE • Deve essere basata sulla media di almeno 2 misurazioni effettuate durante due o più visite dopo un iniziale “screening” • “Ipertensione labile” • “Ipertensione da camice bianco” Significativa percentuale (ca. 10-20%) di individui la cui PA, misurata nell’ambulatorio di un medico, è persistentemente più alta di quella misurata a casa o in circostanze occasionali PREVALENZA IPERTENSIONE IPERTENSIONE PRIMARIA: 90-95% IPERTENSIONE SECONDARIA: 5-9% CIRCA IL 25% DELLA POLPOLAZIONE ADULTA MONDIALE! FATTORI DI RISCHIO IPERTENSIONE • dieta ad elevato contenuto in sodio (sale da cucina ma sempre più diffusamente come conservante di alimenti, sotto forma di alginato e/o glutammato ) e povera in potassio • dieta ipercalorica associata a ridotta attività fisica • fumo di tabacco • eccessivo uso di alcolici Risultano sotto controllo genetico * il sistema di trasporto ed eliminazione del sodio * il sistema renina-angiotensina-aldosterone Quali sono i fattori di rischio? • ETA’: M > 55 F > 65 anni • Abitudine al FUMO • DISLIPIDEMIA - Colesterolo LDL > 115 mg/dL - Colesterolo HDL < 40 mg/dL - TRIGLICERIDI > 150 mg/dL - A DIGIUNO TRA 102 – 125 mm/dl - DOPO CARICO : ALTERATA ● GLICEMIA ● OBESITA’ ADDOMINALE CIRCONFERENZA VITA > 102 cm M > 88 cm F ● FAMILIARITA’ MALATTIE CARDIOVASCOLARI PRECOCI: M < 55 anni F < 65 anni Diabete e rischio cardiovascolare • I diabetici sono a rischio per coronaropatie, disturbi ischemici cerebrali, insufficienza arteriosa • L’ipertrigliceridemia e bassi livelli di HDL sono condizioni comuni nei diabetici • Nei diabetici con dislipidemia (eccesso di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue) sono fondamentali le modificazioni dello stile di vita • L’ipertrigliceridemia in particolare, conferisce un rischio maggio di aterosclerosi nei diabetici • Mentre è fattibile ridurre il colesterolo LDL con la dieta, non è semplice aumentare le HDL. L’attività fisica e l’assunzione di soia possono aiutare anche in questo caso SINDROME METABOLICA: Predittore di futura ipertensione Se già presente di malattie cardiovascolari * aumento della circonferenza addominale oltre 102 cm nell'uomo e 88 cm nella donna *intolleranza al glucosio segnalata da una glicemia a digiuno eguale o maggiore a 110 mg/dl * indice di massa corporea superiore a 30** * colesterolemia totale superiore a 200 mg/dl * trigliceridemia superiore a 150 mg/dl * preipertensione Fattori di rischio cardiovascolare • • • • • • • • Età > 50 anni Sesso maschile (o menopausa) Familiarità (predisposizione genetica) Elevato colesterolo totale con basso colesterolo HDL Fumo di sigaretta Sedentarietà Ipertensione Diabete di tipo II • • • • • • Quali modifiche allo stile di vita? Abolizione del fumo ( anche di poche sigarette al giorno!!) Calo ponderale e stabilizzazione del peso Riduzione dell’ eccessivo consumo alcolico Incremento dell’ esercizio fisico Riduzione del sodio nella dieta Incremento del consumo di frutta e verdura e riduzione di quello di grassi saturi (burro ecc..) SINTOMI IPERTENSIONE • • • • • Nessuno Mal di testa Vertigini Ronzio alle orecchie Retinopatia ipertensiva a esame FO • Direttemente sintomi complicanze • • • • SEGNI CLINICI DI IPERTENSIONE Aumento di intensità di S2 Aumento dell’itto Soffio peri-ombelicale da stenosi di arteria renale Pulsazioni anomale ECG • Aumento dei voltaggi con segni di sovraccarico VS (inversione onda T) • Deviazione assiale sinistra ECOCARDIOGRAFIA • Aumento spessore setti IV, aumento di spessore pareti VS • Insufficienza cardiaca diastolica Cosa comporta l’ipertensione? L’ipertensione causa un significativo incremento del rischio di accidenti cardiovascolari mediante una serie di eventi che comportano danno ai seguenti organi: CUORE: Ipertrofia miocardica , aumenta il rischio di disfunzione del muscolo( insufficienza). ARTERIE: Ipertrofia della parete e aterosclerosi,in tutti i distretti corporei, con aumentato rischio di danno a organi come cervello e cuore. RENE: ridotta funzionalità renale associata anch’essa ad aumento del rischio di eventi cardiovascolari. OCCHIO: alterazioni della retina che comportano danno visivo irreversibile. ENCEFALO: ICTUS, ossia infarto cerebrale. RISPOSTA AL DANNO VASALE: ISPESSIMENTO DELL’INTIMA ARTERIOLOSCLEROSI PLACCA ATEROSCLEROTICA COLESTEROLEMIA DIABETE IPERTENSIONE FUMO COLESTEROLEMIA DIABETE IPERTENSIONE FUMO Rischio cardiovascolare globale assoluto • Si definisce come rischio cardiovascolare globale assoluto la probabilità di essere colpiti da un evento fatale o non fatale, coronarico o cerebrovascolare nei successivi 10 anni, conoscendo il livello di alcuni fattori di rischio • A livello individuale è possibile calcolarlo sulla pagina del sito del progetto cuore: http:// www.cuore.iss.it/sopra/calc-rischio.asp Quando iniziare la terapia? La decisione di iniziare la terapia antipertensiva si basa su 2 criteri: - Il livello di PRESSIONE ARTERIOSA - La presenza di FATTORI DI RISCHIO aggiunti 1) P.A < 140/90 in assenza di Diabete e/o patologie cardiovascolari in corso : E’ sufficiente apportare Modifiche allo stile di vita. 2) P.A. > 140/90 (più o meno fattori di rischio e malattie cardiovascolari): modifiche allo stile di vita e TERAPIA FARMACOLOGICA antipertensiva. Terapia Poggia su due cardini fondamentali: 1) modificazione dello stile di vita 2) somministrazione di farmaci II trattamento deve imporsi di ottener valori pressori inferiori od eguali a 140/90: se nella storia del paziente emergono pregressi accidenti vascolari e/o di sofferenza renale e/o coesiste diabete l'obiettivo irrinunciabile è ottenere valori inferiori od eguali a 130/80 mmHg. L’ipertensione e il suo trattamento • I pazienti con una pressione sistolica di 130-139 mmHg o una diastolica di 80-89 mmHg devono modificare lo stile di vita (riduzione del peso corporeo se in sovrappeso, attività fisica aerobica regolare, dieta iposodica e riduzione dell’apporto di alcol, stop fumo) • E’ importante ridurre al minimo l’uso del sale da cucina, sostituendolo con erbe e spezie (pepe, curcuma, paprika, cumino, curry, noce moscata, chiodi di garofano, aneto, erba cipollina) • Ridurre il consumo di alimenti ad elevato contenuto di sodio, soprattutto: prodotti in scatola, insaccati e formaggi (anche i fiocchi di latte sono ricchi di sodio!) Se cambiare stile di vita non basta? Bisogna comunque mantenere un comportamento che riduca i fattori di rischio, ma se nonostante ciò, i valori pressori rimangono elevati è il momento di rivolgersi al proprio medico curante al fine di eseguire le PROCEDURE DIAGNOSTICHE del caso e le eventuali TERAPIE FARMACOLOGICHE!! Pressione bassa: le tre tipologie principali Possiamo suddividere l’ipotensione in tre tipologie: • ipotensione ortostatica • ipotensione neuronale mediata • ipotensione grave da shock.