Dipartimento federale delle finanze DFF Documentazione Data 22 aprile 2009 L'alcool in Svizzera - Una panoramica 1. L’alcool in generale Alcool per uso industriale: segnatamente l’alcool ad alto tenore alcolico (di seguito: etanolo) rappresenta un importante bene industriale, necessario tra l’altro alla produzione di medicamenti e prodotti cosmetici. L’etanolo è inoltre uno dei cinque solventi più importanti, utilizzati nel campo industriale. La RFA (Alcosuisse) è competente per l’importazione e l’approvvigionamento di etanolo per l’industria indigena. Il fabbisogno di etanolo è in aumento. Intensi lavori di ricerca in corso si prefiggono di stabilire in quale misura l’etanolo si presta come prodotto alternativo al petrolio. Ad esempio, la produzione di materia plastica sulla base dell'etanolo è oggetto di studio. Alcool per uso come carburante: l’alcool acquisisce viepiù importanza anche come carburante. Dal 2005, la RFA (Alcosuisse) fornisce le circa 180 stazioni di servizio che offrono in Svizzera il cosiddetto bioetanolo. Ogni anno in Svizzera vengono immessi sul mercato circa 4 milioni di litri di bioetanolo per un valore di cinque milioni di franchi, ciò che corrisponde all’1 per mille scarso dello smercio complessivo di benzina. Il bioetanolo offerto proveniva in passato esclusivamente dalla produzione indigena della ditta Borregaard, l’unico produttore svizzero di bioetanolo. Nel 2008, Borregaard ha chiuso i battenti. Da allora, il mercato svizzero deve essere rifornito attraverso le importazioni. Il bioetanolo importato da Alcosuisse proviene dalla Svezia ed è prodotto partendo da cascami di legno. Per la catena alimentare e dei mangimi non sussiste alcuna concorrenza. In qualità di bevanda e genere voluttuario, l’alcool - sotto forma di bevande spiritose, birra e vino – è parte integrante della nostra vita sociale. Tra le bevande alcoliche il vino detiene il primato con una quota di consumo del 50 per cento, seguito dalla birra Comunicazione DFF Bundesgasse 3, 3003 Berna Tel. +41 31 322 60 33 Fax +41 31 323 38 52 www.efd.admin.ch www.dff.admin.ch Documentazione con il 30 per cento circa del consumo complessivo. Le bevande spiritose registrano una quota di consumo del 20 per cento 1 . Evoluzione del consumo di alcool Litri di alcool anidro 12.0 10.0 8.0 6.0 4.0 2.0 Birra 07 06 20 05 20 04 20 03 20 02 20 01 20 00 20 99 20 98 19 97 19 96 19 95 Vino e sidro 19 94 19 19 93 92 19 91 19 90 19 19 19 89 - Bevande spiritose Il fatturato realizzato annualmente in Svizzera con le bevande alcoliche da produttori, grossisti, dettaglianti ed esercizi pubblici supera i dieci miliardi di franchi. La legislazione federale disciplina le categorie di bevande alcoliche in modo differenziato. Al riguardo si distingue tra bevande spiritose, birra e vino. Bevande spiritose Birra Vino Base giuridica specifica Legge sull’alcool (RS 680). Legge sull’imposizione della birra (LIB, RS 641.411). Legge sull’agricoltura (LAgr, RS 910.1). Servizi responsabili dell’applicazione della normativa Regìa federale degli alcool (RFA). Amministrazione federale delle dogane (AFD). Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG). Basi giuridiche generali Legge sulle derrate alimentari (RS 817.0). Servizi responsabili dell’applicazione della normativa Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e Cantoni. Monopolio della Confederazione Sulla produzione di bevande spiritose. Imposta sul consumo / Litri d’alcool al 100% del volume Fr. 29.-. Fr. 5.40 2 . Agevolazioni fiscali Per agricoltori 3 , piccoli produttori. Per piccole birrerie economicamente indipendenti. L’imposta di fabbricazione a canone della birra è neutra dal punto di vista 1 2 Nessun monopolio della Confederazione. Nessuna imposta. Stato: 2007. Le quote si calcolano secondo litri anidri. Calcolo sulla base del tipo di birra più venduta con tenore alcolico di circa il 4,7% del volume in caso di imposizione secondo la classe d'imposizione 2. 2/9 Documentazione delle entrate. Entrate fiscali annue Ca. 300 milioni di fr. Ca. 110 milioni di fr. Fr. 0.-. Impiego delle entrate fiscali A destinazione vincolata 4 : nell’ambito del prodotto netto della RFA, l’AVS e i Cantoni partecipano alla ripartizione nella proporzione 9 a 1. 100% delle entrate fiscali affluiscono nella cassa generale della Confederazione. — Restrizioni di commercio e pubblicità (regolamentazione del mercato) Legge sull'alcool: forti restrizioni di commercio e pubblicità. Legge sulle derrate alimentari: le restrizioni di commercio e pubblicità si prefiggono di proteggere i giovani. Legge federale sulla radiotelevisione: restrizioni in materia di pubblicità. Sostegno ai produttori da parte della Confederazione Motivi principali della regolamentazione giuridica Nell’ambito dei pagamenti diretti e del promovimento dello smercio. Sanità pubblica e politica fiscale. Politica fiscale. L’articolo 1 capoverso 2 LIB obbliga la Confederazione a tener conto dei bisogni della protezione della gioventù e della salute. Politica agricola. In particolare risalta la disparità dell’imposizione delle bevande alcoliche. Essa è conforme alla Costituzione ed è soprattutto di natura sociopolitica. Dal punto di vista della politica della sanità e tenendo conto delle rispettive quote di consumo, detta disparità è difficilmente giustificabile 5 . Gli esperti della prevenzione sono pertanto favorevoli a un’imposizione di tutte le bevande alcoliche. Per quanto concerne l’imposizione del vino, questa modifica richiederebbe però una modifica della Costituzione 2. Prevenzione Nel XIX secolo in tutta Europa regnava una situazione precaria dovuta all’alcool. La Confederazione contrastò questa evoluzione ricorrendo alla strategia della riduzione della produzione, nel senso che nel quadro del neocostituito monopolio della Confederazione rilasciò una quantità limitata di concessioni, acquistò distillerie e sostenne l'abbattimento di alberi da frutta. Infine la Confederazione iniziò a promuovere l’utilizzazione analcolica della frutta. 3 4 5 In linea di principio le bevande spiritose che gli agricoltori necessitano all’interno della propria azienda agricola sono esenti da tasse. La quantità massima esente d’imposta è calcolata annualmente dalla Regìa in modo individuale, sulla base della superficie, del numero di persone e di alberi ad alto fusto. Cfr. articolo 44 capoverso 2 della legge sull’alcool (RS 680). Cfr. articolo 131 Cost (RS 101). 3/9 Documentazione Negli anni Cinquanta vengono bocciate due iniziative popolari intese a introdurre una cosiddetta imposta sulle bevande e quindi l’imposizione di tutte le bevande alcoliche. Negli anni Settanta il popolo respinge a grande maggioranza un'analoga iniziativa popolare 6 . Con l’apparire di grandi negozi servisol, l’offerta di bevande spiritose a prezzi convenienti serve ad attirare la clientela nei nuovi negozi. I prezzi precipitano, in particolare quelli delle bevande spiritose e i pericoli dei problemi legati all’alcool aumentano nuovamente. La Confederazione avvia la strategia della limitazione della disponibilità e negli anni Ottanta emana diverse restrizioni di commercio e pubblicità (ad es. prescrizioni in materia di protezione della gioventù e di pubblicità, divieto di consegna gratuita di bevande spiritose). Nel 2001 entrano sul mercato svizzero gli alcopop. In breve tempo queste bevande edulcorate a base di alcool riscuotono un grande successo soprattutto tra i giovani. Nel 2002 in Svizzera sono state vendute 40 milioni di bottiglie 7 . Nella lotta contro l’alcolismo giovanile, il Parlamento completa la legge sull’alcool assoggettando nel 2003 gli alcopop a base di bevande spiritose a un’aliquota speciale quattro volte superiore all’aliquota normale 8 . Soprattutto i giovani consumatori reagiscono dirigendo le loro preferenze verso miscele di bevande «fatte in casa» 9 . Conformemente a quanto dimostrano le ulteriori evoluzioni, l’alcolismo giovanile resta un tema d’attualità anche dopo il 2003. La statistica degli ospedali svizzeri presenta dati allarmanti. Infatti, tra il 2003 e il 2005 le ospedalizzazioni dovute ad avvelenamento etilico sono aumentate del 46 per cento tra i giovani uomini (fino a 23 anni) e del 30 per cento tra le giovani donne. Gli avvelenamenti riscontrati tra i ragazzi tra i 16 e i 17 anni e le ragazze tra i 14 e i 15 anni sono quasi raddoppiati 10 . Un motivo per questa situazione è dato dalla disponibilità delle bevande alcoliche nuovamente in crescita, riconducibile tra l’altro all’ampliamento degli orari d’apertura dei negozi. Sono necessari provvedimenti di prevenzione. Secondo l’UFSP in Svizzera circa 300 000 persone tra i 15 e i 75 anni sarebbero dipendenti dall’alcool e i costi ricorrenti annui per malattie croniche dovute al consumo problematico di alcool ammonterebbero a oltre 6,5 miliardi di franchi. Nell’ambito del programma nazionale Alcool 2008–2012 (PNA) il Consiglio federale ha definito la seguente visione: «Chi consuma alcol, lo fa senza nuocere a sé stesso e agli altri». Il programma si focalizza sulla riduzione del consumo problematico e sulla riduzione delle conseguenze negative del consumo sulla sfera personale e sulla società. 6 7 8 9 10 Cfr. FF 1966 II 52 segg. Cfr. Messaggio del 26 febbraio 2003 concernente l’introduzione di un’imposta speciale sugli alcopop. Cfr. articolo 23bis capoverso 2bis legge sull’alcool (RS 680). L’assoggettamento fiscale è applicato in caso di un tenore minimo di zucchero di 50 grammi al litro e un tenore alcolico superiore a 1,2 e inferiore al 15 per cento del volume. Cfr. “Marktstudie und Befragung junger Erwachsener zum Konsum alkoholhaltiger Mischgetränke (Alcopop), Fachhochschule Nordwestschweiz, Hochschule für Wirtschaft, 2008“, pag. 79 segg. Fonte: Wicki, M., Gmel, G. (2008) (SFA). “Alkohol-Intoxikationen Jugendlicher und junger Erwachsener. Ein Update der Sekundäranalyse der Daten Schweizer Hospitäler bis 2005”. 4/9 Documentazione Gli obiettivi prioritari del Programma nazionale 2008–2012 sono: - Società, politica ed economia sono sensibili alla particolare vulnerabilità di bambini e adolescenti alle bevande alcoliche e sostengono corrispondenti misure a tutela della gioventù. - Il consumo problematico di alcool (binge drinking [bere per ubriacarsi], consumo cronico o inadeguato alla situazione) è stato ridotto. - Il numero degli alcoldipendenti è diminuito. - Le conseguenze negative del consumo di alcol non pesano più in modo tangibile sul contesto familiare e quello sociale immediato. - Le conseguenze negative del consumo di alcol su vita pubblica ed economia sono diminuite. - Gli attori statali e non statali coordinano le loro attività e garantiscono insieme l'implementazione efficace del programma nazionale alcol. - La popolazione è consapevole delle conseguenze negative del consumo di alcol e sostiene le misure atte a ridurlo. 3. Bevande distillate Contrariamente alla sua designazione abbreviata, la legge sull’alcool disciplina soltanto le bevande distillate, escludendo i prodotti alcolici quali birra e vino, ottenuti esclusivamente per fermentazione. Le bevande distillate devono pertanto essere di seguito presentate in modo approfondito. 3.1 Mercato Con la legge sull’alcool la Confederazione sorveglia il mercato delle bevande distillate, assoggettandole all’imposizione nel caso in cui sono destinate all'uso come bevande o generi voluttuari. La Regìa federale degli alcool (RFA) è incaricata dell’esecuzione della legge. Non esiste un mercato unitario per le bevande distillate. Esistono infatti due mercati funzionanti con criteri totalmente diversi: Mercato delle bevande spiritose Mercato dell’etanolo Contenuto del monopolio della Confederazione Produzione di bevande spiritose (assegnazione del diritto tramite concessioni per privati). Produzione di etanolo (assegnazione del diritto tramite concessioni per privati); importazione di etanolo. Volume di mercato in ettolitri anidri Circa 100 000. Circa 500 000. 5/9 Documentazione Mercato delle bevande spiritose Mercato dell’etanolo Importatori Imprese private, privati. RFA [e circa 10 imprese private per un volume di 70 hl]. Produttori nazionali Imprese private, privati [industria, agricoltura]. Al momento nessun produttore nazionale. Quota d’importazione nel mercato Circa 85%. 100%. Commercio Imprese private, privati. RFA [come importatore], imprese private [rivenditori]. Uso principale Consumo. Denaturazione industriale. Utenti principali Privati. Imprese private. Assoggettamento fiscale Sì. No. Indirizzo dell'attività di controllo della RFA Controlli motivati dalla politica sanitaria e fiscale. Controlli motivati dalla politica fiscale. 3.2 Particolarità delle bevande spiritose Negli ultimi 30 anni, il mercato nazionale delle bevande spiritose ha subito profonde trasformazioni. A metà degli anni Ottanta il settore nazionale delle bevande spiritose deteneva ancora una quota di mercato di oltre l’80 per cento. Nei 10 anni successivi la sua quota è calata al 50 per cento. Con la revisione parziale del 1996, la legge sull’alcool è stata adeguata alle prescrizioni di commercio europee e internazionali. L’ Accordo generale su le tariffe doganali e il commercio (GATT) statuisce all’articolo III il principio del trattamento nazionale rispetto alle imposizioni e agli ordinamenti interni 11 . Di conseguenza segnatamente le diverse aliquote di imposta per bevande spiritose nazionali ed estere sono state sostituite da un’aliquota unitaria di imposizione. Ne sono risultate una diminuzione dei prezzi delle bevande spiritose importate e un aumento dei prezzi delle bevande spiritose nazionali. In tal modo, il settore nazionale delle bevande spiritose ha perso il suo perdurante privilegio fiscale. Attualmente la quota delle bevande spiritose nazionali ammonta ancora al 15 per cento del mercato svizzero delle bevande spiritose. Le quote di mercato in diminuzione hanno provocato un profondo mutamento strutturale nel settore indigeno delle bevande spiritose. Le piccole aziende lottano per sopravvivere e le grandi aziende dominano la situazione. Dieci grandi aziende producono attualmente oltre l’80 per cento delle bevande spiritose nazionali. Nel confronto con l’estero il settore nazionale delle bevande spiritose è svantaggiato sotto diversi aspetti. Lo svantaggio principale consiste nei costi di produzione di circa 11 Accordo generale su le tariffe doganali e il commercio (GATT) del 30 ottobre 1947 (RS 0.632.21). 6/9 Documentazione il 40 per cento più elevati rispetto ai Paesi limitrofi 12 . Inoltre, i Paesi limitrofi privilegiano il settore dal punto di vista fiscale e mediante garanzie di smercio 13 . In Svizzera simili privilegi sono stati gradualmente ridotti e dal 1999 soppressi definitivamente. Le ciliegie, le prugne e le pere sono le materie prime più importanti ai fini della produzione di bevande spiritose. Fino al 40 per cento del raccolto complessivo della frutta è distillato. La diminuzione del settore nazionale delle bevande spiritose si riper-cuote direttamente sulla frutticoltura svizzera con le relative conseguenze per la biodiversità e il paesaggio: dal 1960 sono scomparsi più di otto milioni di alberi ad alto fusto. Della quantità rimanente di circa 2,3 milioni di alberi, fino al 30 per cento, ossia 800 000 alberi ad alto fusto, sono in pericolo. Questa evoluzione non si spiega solo con la diminuzione dell’attività di distilleria. In particolare sono determinanti gli sforzi generali a favore di procedure di produzione più economiche. I pagamenti diretti della Confederazione pari a 15 franchi nonché contributi fino a 35 franchi annui per albero sono riusciti a contenere la diminuzione degli alberi ad alto fusto senza tuttavia arrestarla. Sia le bevande spiritose nazionali, sia le bevande spiritose importate soggiacciono in Svizzera a un’imposta sul consumo che è nettamente più elevata di quella dei Paesi limitrofi 14 : Imposta sull’alcool della Svizzera e dei Paesi limitrofi, in euro al corso di 1.52 per litro di alcool al 100% 25.00 19.08 20.00 14.72 13.03 F D 8.00 10.00 Euro 15.00 10.00 5.00 0.00 12 13 14 I A CH Il calcolo è stato effettuato in base allo studio di Heiko Bergmann; Urs Fueglistaller (2007): Auswirkungen eines Agrarfreihandelsabkommens CH-EU auf die Produktion und den Grosshandel von Tafeläpfeln, Lagerkarotten und Rispentomaten in der Schweiz. Forschungsbericht Schweizerisches Institut für Klein- und Mittelunternehmen (KMU-HSG), Università di San Gallo». In Germania i prodotti distillati possono ad esempio essere forniti a prezzi convenienti e esentasse alla «Bundesmonopolverwaltung für Branntwein»; inoltre la Germania accorda un eccesso di resa esente da imposta fino al 40% della resa normale. I piccoli distillatori agricoli che smerciano essi stessi i loro prodotti, beneficiano di aliquote fiscali di consumo vantaggiose. Fonte: «Studie zur Verbesserung der Wettbewerbsfähigkeit der österreichischen Obstbrände - Die Monopolsituation bei Obstbrand in Deutschland, Verfasser: Dr. Robert Kastner, in Österreichische Spirituosen Zeitung, marzo 2009», pag. 137 segg. Nei Paesi dell'UE, un'imposizione delle bevande spiritose più elevata di quella svizzera vige segnatamente in Danimarca, Irlanda, Gran Bretagna, Finlandia e Svezia. Al riguardo si veda: http://ec.europa.eu/taxation_customs/resources/documents/taxation/excise_duties/alcoholic_beverages/rates/excise_dutiespart_I_alcohol-en.pdf 7/9 Documentazione Se in questo confronto si considera inoltre l’imposta sul valore aggiunto, questo quadro cambia completamente: la Svizzera presenta un elevato onere fiscale solo per i prodotti a buon mercato che, grazie però all'imposta sul valore aggiunto molto bassa, diminuisce con il valore crescente della merce. In conclusione nella fascia superiore dei prezzi la Svizzera presenta comparativamente un basso onere fiscale. Prezzo delle bevande spiritose (1litro al 40% del volume e un valore della merce di 10 Euro) 80 19.00 € 18.10 € 15.84 € 16.80 € 18.97 € euros 60 40 20 0 F D I A CH IVA 3.11 2.89 2.64 2.80 1.34 Imposta sulle bevande spiritose 5.89 5.21 3.20 4.00 7.63 Valeur de la marchandise 10.00 10.00 10.00 10.00 10.00 Prezzo delle bevande spiritose (1litro al 40% del volume e un valore della merce di 40 Euro) 80 54.88 € 53.80 € 51.84 € 52.80 € 51.25 € euros 60 40 20 0 IVA F D I A CH 8.99 8.59 8.64 8.80 3.62 Imposta sulle bevande spiritose 5.89 5.21 3.20 4.00 7.63 Valore della merce 40.00 40.00 40.00 40.00 40.00 In questi esempi non sono considerati i differenti poteri d’acquisto e altri tributi. 8/9 Documentazione 4. Regìa federale degli alcool Nel 1901 la RFA è divenuta autonoma sul piano giuridico. Essa è quindi il più antico istituto della Confederazione. Fino ad oggi mancano disposizioni organizzative che regolino gli organi e le loro competenze. La RFA è gestita da sempre come un Ufficio federale e rientra nell’ambito di competenze del Dipartimento federale delle finanze DFF. Il 25 marzo 2009, nel quadro del Programma per l'attuazione dei principi guida stabiliti dal Consiglio federale nel suo Rapporto sul governo d’impresa, il Governo ha deciso di esaminare la reintegrazione della RFA in seno all'Amministrazione federale centrale. Oltre alla riscossione dell'imposta sulle bevande spiritose, la Regìa è incaricata della vigilanza del mercato delle bevande spiritose e dell’etanolo. Con gli attuali 167 posti in organico a tempo pieno (compresi Alcosuisse e 9 posti di tirocinio), la Regìa genera una cifra d’affari annua di circa 300 milioni di franchi. Il suo prodotto netto ammonta a circa 270 milioni di franchi ed è devoluto per il 90 per cento alla Confederazione (AVS) e per il 10 per cento ai Cantoni. Alcosuisse è il centro di profitto della RFA. Con 26 posti a tempo pieno copre, con le importazioni nell’ambito del monopolio della Confederazione, circa il 99,9 per cento del fabbisogno nazionale di etanolo. I clienti principali sono grandi utilizzatori come Lonza AG o Novartis e rivenditori come Brenntag Schweizerhall AG o ThommenFurler AG. I depositi in cisterne con una capacità di 300'000 hl a Delémont e Schachen (LU) permettono ad Alcosuisse di approvvigionare in ogni momento e tempestivamente la clientela in Svizzera. Nell’ambito del commercio al minuto e in tutte le regioni della Svizzera, Alcosuisse è in concorrenza con privati, la maggior parte dei quali è comunque da essa rifornita. 9/9