Le Carovane “Danzanti” per incontrare il deserto, la danza, le percussioni e la musica Tuareg Viaggi spedizioni nel Sahara algerino che, in tende e in veicoli fuoristrada, ci condurranno, attraverso i meravigliosi paesaggi che hanno visto l’alba dell’uomo, alla scoperta d’opere artistiche che spaziano dal Paleolitico al Neolitico. Saranno occasione d’incontri e feste con artisti Tuareg, le loro percussioni, musiche e danze. Il progetto “carovane danzanti” nasce da un’idea di Franca Cristofaro. Curiosità ed entusiasmo ci spronavano ma all’inizio non sapevamo cosa davvero ci attendesse. Poi, nei precedenti viaggi (siamo alla ottava carovana) lo abbiamo scoperto. Da allora tornare nel deserto è il nostro costante desiderio. O forse… “più che il desiderio, il bisogno del deserto. Andarci non significa viaggiare in uno spazio fisico, ma verso il cuore di sé. Dapprima ci si perde nella visione, è un perdersi necessariamente umile, ingenuo, puro. Poi s'intuisce il soffio dell’esistente, o meglio il suo senso. Il deserto, come lo scheletro dell’essere, leviga e pulisce le passioni con calma magistrale. Il deserto è il sale della terra” (Exodus) Sono due gli “incontri” che rimangono indelebili nella memoria dopo una Carovana Danzante: quello con una natura totale, fatta d’immensità e silenzi, che riporta all’essenza delle cose, colpisce violentemente, emoziona più di quanto si possa raccontare. E possiamo testimoniare che gli amanti della natura e dell’arte ne sono più che appagati, incantati! E poi quello con i nostri accompagnatori tuareg, con le loro qualità di relazione, per il loro essere grandi artisti, ma “celati”. Impariamo a scoprirne le doti giorno dopo giorno. Artisti essenziali, si direbbe nel nostro gergo metropolitano. In grado di fare grande musica con le derbouka, le taniche, ma anche forchette e teiere. E le danze non sono da meno. Franca Cristofaro docente dal 1991 di Metodo Feldenkrais®, attualmente è Assistant Trainer in formazioni professionali. Ha insegnato in Italia, Francia, Austria, Algeria e Venezuela. Grazie alla sua passione e competenza per le danze etniche e i viaggi, ha ideato, curato e confezionato stage itineranti e “Le carovane danzanti”. Franca ha conosciuto le danze tradizionali del Maghreb, tra le quali quelle Tuareg, grazie alla raffinata pedagogia del maestro Elhadi Cheriffa. Insieme a Milano hanno organizzato molti seminari, uno spettacolo di danze e musiche tradizionali del Maghreb al Centro Culturale San Fedele e, nel 89 e 90, due stage itineranti nel nord dell’Algeria (“Alla ricerca delle tradizioni berbere”). Si è trattato di viaggi d’esplorazione e d’approfondimento. Nelle regioni della Kabylia, nel massiccio degli Aures, alle porte del deserto di Biskra hanno proposto seminari con i più interessanti gruppi di danzatori e musicisti delle regioni. CIRCUITI in tenda e veicoli fuoristrada e/o “ a piedi”. Abbiamo viaggiato nel magico TADRART ACACUS. Distese di colonne d’arenaria tra corridoi di sabbia finissima. Le alti pareti arenariche dell’oued In Djeran costituiscono una delle più belle gallerie d’arte rupestre del Sahara. Lungo tutto il percorso si possono apprezzare pitture con scene di vita pastorale, immagini di caccia, graffiti raffiguranti bovidi, giraffe ed elefanti. Conosciuta per la sua eleganza straordinaria è la pittura della Giraffa Accucciata. A Tin Marzouga, l’oued In Djeran si perde tra le stupende dune rosse dalla cui altezza appare in lontananza l’immensa distesa del deserto Libico. Ad ALIDEMMA, zona di paesaggi incantati di rara emozione, abbiamo fatto sosta per alcune notti. È stata l’ occasione di seminari itineranti, d’incontri e feste con musiche, percussioni e danze. Raggianti per le prime carovane, nelle successive ci siamo immergersi ancor più intimamente nel deserto, camminandolo passo a passo. A piedi siamo saliti sull’altopiano del TASSILI N’AJJER. Arte rupestre, cipressi millenari, sciami di stelle…Il TASSILI è un paesaggio arido, pietrificato, di rocce di arenaria dalle forme singolari e bizzarre, dove sole e vento regnano incontrastati. Meno severo, più facile e dolce è stato, in altra spedizione, risalire a piedi la VALLE D’ ESSENDILENE. Nell’oasi di IHERIR, tra pietraie nere e guelte colme d’acqua e piccoli laghi circondati da oleandri, abbiam ascoltato i canti delle donne e la loro musica accompagnata dal tendé. In “separata sede” abbiamo danzato solo tra donne. Il deserto sa fare regali, a noi saperli cogliere e lasciarci stupire. Perché, come dice il proverbio Tuareg “l’acqua pulisce il corpo, il deserto pulisce lo spirito”. Nell’incontro con le genti del deserto ci ha colpito la loro saggezza, forza e delicatezza. Perfino la loro postura, le loro danze rivelano queste qualità. Forse dettate da una sapienza antica, maturate nel confronto con una natura tanto immensa quanto inospitale. Ce ne rendiamo conto più che mai ai piedi del perfetto cono del monte TISKA (1553m) in un’atmosfera quasi lunare. Qui siamo ai limiti dell’immenso TÉNÉRÉ, che in lingua tamacheque significa il nulla. Per centinaia di chilometri il nostro sguardo si perde nel nulla. Le diverse spedizioni ad oggi effettuate partendo da Djanet TADRART ACACUS – ALIDEMMA (deserto in fuoristrada) IHERIR – ESSENDILENE – ERG d’ADMER -ALIDEMMA (deserto in fuoristrada) TREKKING nella valle D’ESSENDILENE ( con bagagli e viveri portati da dromedari) TREKKING sull’altipiano del TASSILI N’AJJER (con bagagli e viveri portati da muli) Per tutte le spedizioni, si atterra all’aeroporto di Djanet, una caratteristica oasi sahariana di montagna detta “la perla del Tassili”. Prima o dopo la spedizione si ha modo di visitare la cittadina (18.000 abitanti, circa la metà sono Tuareg), il suo mercato e il suo museo. Dalla parte antica di Djanet, fatta da abitazioni di fango e pietra abbarbicate sulle pendici dei monti, si possono ammirare il grande palmeto e gli orti sottostanti. PROGRAMMA INVERNO 2010 Per il prossimo inverno, prevediamo due spedizioni, una in occasione del Capodanno ed una per le vacanze di Carnevale 2011. I dettagli di queste due edizioni verranno pubblicati prima dell’estate. Seguite gli aggiornamenti di questo sito per informarvi e – se interessati – pre-iscrivervi !! GLI ACCOMPAGNATORI delle spedizioni sono uno staff ormai consolidato. Le guide Tuareg, esperte e sperimentate, saranno (inchallah) El khir Ghouri capo spedizione, autista e danzatore, Ahmed Kbida, maestro di musica e cuoco. Entrambi hanno fatto parte di ALAGH, gruppo di danze e musiche tradizionali, esibitosi in varie tournee internazionali. Per l’apprendimento di danze e ritmi Tuareg, avremo inoltre percussionisti, musicisti e danzatori. Nelle nostre spedizioni abbiamo incontrato numerosi gruppi di musica e danza di Djanet. Tra questi: Chakali Ahmed, il gruppo di Choghli, Nabil Othmani e gruppo Timtar, il gruppo tradizionale Alagh, le donne di Iherir con il loro tendé ed altri. • nota bene• L’ambiente naturale tormentato e selvaggio della regione dei Tassili, i suoi paesaggi lunari, le serate nei campi saranno fonte di grandi emozioni, ma è importante non dimenticare che questi viaggi si svolgono in un ambiente desertico e impervio: inconvenienti, ritardi, disagi e difficoltà ne sono parte intrinseca. info: Franca Cristofaro tel 02 48016923 - [email protected] LA MUSICA E LE FESTE La musica, i canti, la poesia occupano un ruolo fondamentale nella società tuareg. La tradizione musicale presso i Tuareg non è né una professione, né un qualcosa di eccezionale, è semplicemente l'identità di un popolo nomade che rivendica di essere libero e senza frontiere. Gli uomini e le donne del deserto esprimono se stessi e la loro identità attraverso la musica, in modo molto naturale, sia che si trovino nei campi profughi o in esilio, che nei loro accampamenti.Presso i Tuareg la musica non si apprende: tutti fanno la musica; si prende uno strumento e si suona, si canta e si danza. Le donne rivestono un ruolo centrale: suonano l'imzad, la viola monocorda, fanno il "tendé", cantano e ritmano con la battuta delle mani. Il liuto, tehardent, è riservato all'uomo che impara a suonare in famiglia, per tradizione. Chi suona il liuto è l'aggouten, il cantastorie: egli racconta quello che succede, dona coraggio, racconta di chi fa bene e chi fa male, narra le storie degli avi e delle generazioni attuali; egli attraverso la musica è il guardiano della tradizione e la storia è trasmessa attraverso i canti. La musica accompagna le feste civili e religiose e tutti gli eventi della vita, il matrimonio, il divorzio, il corteggiamento. Si canta la pace, l'amore, l'esilio, l'unione dei Tuareg e anche la politica.Gli strumenti della musica tuareg sono il "tendé", l'imzad, il liuto, la darbuka, e i suoni, oltre a quelli degli strumenti, sono costituiti anche dal battito delle mani delle donne, dalle battute dei piedi degli uomini, dalle grida degli uomini e dalle grida delle donne (Tarhalelit). Nella musica tuareg attuale è presente anche la chitarra acustica. Tendé: anticamente il tendé veniva suonato utilizzando un mortaio di legno usato dalle donne per i cereali trasformato in tamburo da una copertura con pelle di capra fissata da due pestelli e tenuta in tensione da quattro donne. Sopra la pelle di capra veniva messo un pezzo di stoffa che ogni tanto veniva bagnata. Il suono varia a seconda di quanto è bagnata la stoffa e di quanto viene tenuta in tensione la pelle di capra. Oggi le donne suonano il tendé utilizzando le taniche della benzina. Nella musica tuareg attuale è presente anche la chitarra acustica.In alcuni gruppi professionali contemporanei, tutti molto interessanti, non manca persino la chitarra elettrica. Musiche e gruppi Tuareg reperibili nel mercato discografico europeo Negli ultimi anni, 5 album sono arrivati sur le mercato occidentale, segnaliamo: * Etran Finatawa (http://www.azawan.com/touareg/etran/) * Desert Rebel * Ishumar du groupe Toumast (http://www.azawan.com/touareg/toumast/) * Abacabok del gruppo Tartit, di cui tener presente anche i precedenti album ed eventuali spettacoli. Oltre alla musica ed al canto hanno incredibili qualità nelle danze. (http://www.azawan.com/touareg/tartit/) Segnaliamo l’album di Tinariwen, Aman Iman: http://www.azawan.com/touareg/tinariwen/ Di Djanet vi segnaliamo Il gruppo IMARAN di Chakali Ahmed, che han prodotto diversi CD trovabili alla FNAC. Il gruppo di Choghli, che vanta numerosi spettacoli. Il grande, prematuramente scomparso, Othmane Bali (edito in Algeria) e il figlio Nabil Othmani. Giovane e promettente figlio d’arte. Nell’ultima carovana ci ha accompagnato col suo gruppo. Quasi tutte le serate la loro musica attorno al fuoco è stata un’esperienza unica, ma speriamo ripetibile(!) Nabil Bali Orchestra: Nabil Othmani, Houda Othmani, Toufik Beltou, Barka Beltou, Khadija Beltou, Haoua Beltou. Site web à visité : http://www.pilmeyer.com/gong/hadouknb1.html http://www.africolor.com/artiste-fiche.php?festival_id=21&artiste_id=88 http://www.yvelines1.com/index.php/Bons-Plans-des-Yvelines/Festival-Africolor-a-Acheres.html LA DOCUMENTAZIONE NEI LINKS SOTTO RIPORTATI SI RIFERISCE ALL’ULTIMA EDIZIONE (Febbraio 2010) E VIENE FORNITA PER REFERENZA SOLAMENTE.